Un ponte tra l’Italia e la Bolivia sulla strada già tracciata da padre Giuseppe Zampa, "benefattore tra gli ultimi". È quello nato dalla tre giorni che la città di San Severino Marche, la Comunanza di Castel San Pietro e i Frati Minori delle Marche hanno voluto organizzare in occasione dei 150 anni dalla nascita del missionario settempedano, originario di Agello, che nel paese del Sud America portò avanti grandissime opere di volontariato e assistenza fondando le Scuole di Cristo poi la rivista "La Propaganda", la rivista e il gruppo "Gesta Bárbara" e il giornale "Alas". Padre Zampa divenne anche membro della Società geografica di Potosí, prima di morire a Sucre il 6 settembre 1935.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha firmato un Patto d’Amicizia con l’alcade del gobierno autonomo Municipal de Potosì, Jhonny Llally Huata, in cui le due realtà territoriali si sono impegnate a stabilire legami di amicizia e di scambio, a favorire contatti diretti tra le popolazioni delle due comunità per meglio conoscersi reciprocamente e per diffondere una cultura di rispetto e solidarietà, ad incentivare i rapporti tra le associazioni culturali, ricreative, sportive e del volontariato, a mantenere contatti periodici per scambiare esperienze, condividere problemi e soluzioni.
Un vero e proprio "patto" che prevede anche scambi tra le scuole, scambi tra istituzioni culturali, scambi tra le associazioni del volontariato sociale e socio-assistenziale così come confronti tra espressioni dell'economia, in particolare nel settore turistico, volti alla conoscenza dei prodotti locali e delle loro caratteristiche, al fine di trovare forme di interazione e sviluppo.
Ma questa non è stata l’unica firma nata dalla tre giorni settempedana di cui ancora non si è spenta l'eco. La Comunanza di Castel San Pietro, che ha promosso l’iniziativa d’intesa con l'amministrazione locale, ha firmato un secondo Patto d’amicizia, stavolta con Laura Huaman, discendente di padre Zampa, cui si riconosce di aver dimostrato "amore per le nostre terre, le nostre tradizioni ed essersi rivelata orgogliosa delle sue origini e della storia della sua famiglia italiana".
Laura Huaman ha fornito, dal Perù, racconti e documenti preziosi ed inediti, fondamentali per la realizzazione dell’evento organizzato in occasione dei 150 anni dalla nascita del frate cui è stata dedicata anche una monografia a cura del Comune, della Comunanza di Castel San Pietro rappresentata da Federico ed Edoardo Lucarelli, da Giovanni Palmucci e Giuseppina Martini, Pieralberto Zagaglini e dalla provincia picena di San Giacomo della Marca dei Frati Minori dal titolo: "Padre Giuseppe Zampa. La vita e le opere di uno straordinario eroe missionario".
Per sottolineare l’importanza dell’evento accolto in città, alle celebrazioni ufficiali apertesi al teatro Feronia ha preso parte anche l’ambasciatrice dello Stato della Bolivia presso la Repubblica italiana, Sonia Silvia Brito Sandoval, che al suo arrivo è stata ricevuta dal sindaco e dal presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata.
Tra gli interventi, inoltre, oltre a quelli del sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, anche quello, in collegamento video, con la pronipote di padre Zampa, con il sindaco di Potosì e con padre Ottavio, il guardiano responsabile del convento-museo di Potosì. Presenti alla tre giorni gli amministratori locali, insieme al presidente del Consiglio, Sandro Granata, anche il vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, gli assessori Jacopo Orlandani e Sara Clorinda Bianchi.
Le celebrazioni ufficiali nel nome di padre Zampa, dopo una passeggiata nei luoghi dove nacque e visse alcuni anni della sua vita, sono state anche caratterizzate dall’apposizione di una targa nei pressi della casa ove il missionario ebbe i natali e di una lapide commemorativa, ad Agello, in cui in occasione proprio dei 150 anni dalla nascita viene ricordato padre Zampa, "frate minore e sacerdote, apostolo dell’opera missionaria in Bolivia, fondatore delle Scuole di Cristo". Alla tre giorni è intervenuto anche il Corpo filarmonico bandistico "Francesco Adriani" che ha suonato più volte gli inni nazionali di Italia e Bolivia.
I lupi tornano a colpire a Treia facendo razzia di capre. A denunciarlo è Francesco Cippitelli, già dipendente dell’azienda agricola dell’Istituto Agrario di Macerata, ora in pensione, dopo l’ultimo episodio avvenuto all’interno della sua proprietà in Contrada Fontevannazza, a ridosso del centro storico.
Abitazione poco distante dai giardini di San Marco, luogo notoriamente frequentato da genitori e bambini. Al di là del danno economico e morale, infatti, la preoccupazione per Cippitelli è che a trovarsi di fronte ai lupi possano essere anche i suoi familiari o qualche passante.
"Il primo avvistamento risale a marzo - spiega -, mentre una circa una settimana fa mi sono rivolto alla locale stazione dei carabinieri per lo smarrimento di una coppia di capre. Grazie alle immagini delle foto-trappole abbiamo potuto constatare in modo evidente il passaggio del lupo a pochi metri dalla nostra casa, mentre sul terreno purtroppo sono restate solo tracce di sangue".
Due notti fa, l’ennesimo ingresso dei lupi che hanno purtroppo attaccato l'ultimo dei capi regolarmente posseduti da Cippitelli del peso di ben 70 kg: "Per legge non potevamo destinarlo altrove e in cuor nostro temevamo purtroppo che potesse riaccadere - ammette l’uomo -, non è la prima volta che si spingono fin dentro le zone abitate di Treia e il timore è che prima o poi, non trovando di cui sfamarsi, possano aggredire qualcuno, in particolare i più piccoli, o qualche vicino". ù
Il racconto di Cippitelli riporta la cronaca ad altri episodi del genere, ma per fortuna meno cruenti, registrati sempre a Treia soltanto nei mesi scorsi: ad agosto un lupo è stato immortalato mentre si aggirava in pieno giorno, tra i campi, in località Piangiano; mentre quello precedente altri esemplari attaccarono un allevamento a Carreggiano, nella vicina Appignano.
In provincia, invece, è di pochi giorni fa un altro avvistamento lungo la costa, a Porto Recanati. "Ormai sono abituati a scendere in queste zone, a bassa quota - continua Cippitelli -, e possono rappresentare, come nel mio caso, un rischio non solo per gli allevamenti e gli animali da cortile ma anche per l’uomo". Infine l’appello: "Le Istituzioni si adoperino per individuare una soluzione a questa problematica che crea, oltre al disagio, un danno economico, molto spavento, nonché incertezza per il futuro in mancanza di direttive precise e sinergiche tra i vari Enti".
Conferma il gradimento del pubblico, la nuova iniziativa "Lezioni di Mare" che, dopo aver trattato i temi della vela, della letteratura e delle leggende civitanovesi del porto, diventa esperienza pratica con lo studio dei nodi.
L’appuntamento è per sabato 16 settembre, alle ore 18:00, presso la Sala Cecchetti della Biblioteca "Silvio Zavatti" con il quarto incontro del ciclo organizzato da associazione Cibo e Benessere con in patrocinio del Comune di Civitanova e la collaborazione dell’Unione Diportistica Civitanovese "Il Madiere", dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e il supporto del "Centro Studi Civitanovesi".
Moderatore dell’incontro è Mauro Garbuglia, presidente associazione Cibo e Benessere. Mariano Luciani, pescatore, e Michele Palermo, presidente sezione Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Civitanova Marche, riveleranno i segreti di un gesto che, in mare, può fare la differenza in termini di resistenza, salvataggio, incidenti, riuscita o disfatta.
Esistono migliaia di nodi, ma quelli che effettivamente servono sono pochissimi; questa semplice constatazione ha convinto i relatori a selezionare e presentare soltanto quelli che realmente possono trovare pratiche e diffuse applicazioni nella vita quotidiana e nelle più svariate attività: nautica, alpinismo, pesca, campeggio.
L’obiettivo dell’incontro è essenzialmente didattico, è per questo che attraverso slide prima, ed esercitazioni pratiche poi, la sfida è diventare esperti "annodatori". Durante l’evento si potrà visitare la mostra del fotografo-pescatore Mario Barboni.
Firma l’ennesima impresa Manlio Giachè laureandosi campione italiano di moto d’epoca. Il pilota di Serralta non smette davvero di stupire e dopo aver superato un grave infortunio, torna in sella e si toglie un’altra grande soddisfazione agonistica andando a conquistare un altro titolo che arricchisce una bacheca personale colma di trofei.
Il nuovo successo di Giachè, ottenuto in sella ad una Honda 250cc del 1985, è giunto al termine di un percorso praticamente perfetto (5 vittorie e un terzo posto nelle sei gare disputate) con l’ultima prova di Maggiora (Novara) che è stata decisiva per ottenere il trionfo finale. Vittoria che arriva al primo colpo dato che per il centauro settempedano è stata la prima partecipazione al campionato riservato alle moto d’epoca e segue le affermazioni ottenute negli anni precedenti nella categoria "Veterani" con ben cinque titoli.
Per commentare l’importante risultato Manlio Giachè ha dichiarato: "Sono molto felice per questa vittoria che corona una carriera lunga e piena di soddisfazioni. Sono orgoglioso di ciò che ho conquistato nel senso che ho scelto di affrontare questo impegno nuovo delle gare di moto d’epoca come una sfida personale e per avere nuovi stimoli dopo il periodo di stop forzato e devo dire che tutto è andato per il meglio".
"Altro aspetto da evidenziare è che mi affascinava tanto il fatto di poter correre con le moto degli anni '80 periodo in cui ho iniziato l’attività di pilota di cross - ha rivelato Manlio -. Colgo l’occasione per fare alcuni ringraziamenti: il primo a Montalbini Moto per avermi fornito la moto da gara; il secondo al moto club Sorci Verdi di Recanati cha mi ha supportato per tutto il campionato e per il quale ho gareggiato".
"Ci è giunta segnalazione della caduta parziale di una copertura in eternit presso l'ex plesso produttivo "Area" lungo la strada provinciale 77 che collega la frazione Piane di Potenza a quella di Sant'Egidio". Ad annunciarlo è il comitato cittadino Voce libera Montecassiano, da sempre molto sensibile al problema amianto/eternit.
L'edificio apparteneva a una ditta artigiana che produceva scarpe; "il 4 settembre di 11 anni fa a causa della forte crisi economica purtroppo ha cessato l’attività - precisa il comitato cittadino in una nota -. Proprio in fondo alla nostra cassetta delle lettere abbiamo trovato una pennetta usb che in forma anonima mostra in maniera sconcertante e inequivocabile la situazione di degrado e di mancata manutenzione della copertura dell’orfano sito sopracitato. Un ammaloramento delle lastre di eternit a dir poco preoccupante. Il tutto aggravato da buchi più o meno grandi e da innumerevoli crepe".
"Il capannone risulta chiuso da tempo e abbandonato ad un lento ma inesorabile disfacimento. Ha subito circa 10 anni di disinteresse e il suo futuro è legato a una eventuale vendita da parte di un'immobiliare. Come nostro 'modus operandi' dopo aver preso tutte le informazioni del caso, abbiamo presentato esposto agli enti preposti in materia come Asur e Arpam informando anche agli organi amministrativi comunali".
Quattro cantieri per la ricostruzione post-sisma sospesi per gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. È il risultato degli accertamenti svolti nei giorni scorsi dal nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata, in sinergia con i militari di Camerino e Civitanova Marche.
In particolare le ispezioni hanno interessato cantieri di medie dimensioni nei comuni di Fiuminata, Tolentino e Montecosaro. L’attività di verifica è stata affiancata dall’opera di sensibilizzazione e informazione sulla legislazione vigente.
Numerose sono state le prescrizioni contestate e le sanzioni comminate. Delle 8 aziende controllate, tre sono state sospese per gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Elevate, inoltre, 14 prescrizioni, con la contestazione di ammende e sanzioni amministrative per oltre 84mila euro.
È il dna sartoriale a fare la differenza in uno stile che, mettendo in dialogo un heritage iconico e identitario con la femminilità tipica del womenswear si apre a una sperimentazione colta e sempre riconoscibile. Il risultato è nell’essenza stessa della collezione SS 24 di Tombolini che rilegge i codici estetici del suo patrimonio stilistico traslandoli al femminile e facendone le basi della sua visione. Il punto di partenza è sempre il savoir faire della maison, quell’eleganza assoluta nei tagli e nelle silhouette che ha nella giacca la sua chiave di lettura prediletta.
Gli stilemi storici di Tombolini, quel suo gusto clean esplorato dalla proposta maschile vengono ripresi anche al femminile dalle linee più decise e definite dalle texture monocromatiche in modelli costruiti in maniera estremamente strutturata accanto ad altri che, invece, prediligono la leggerezza di forme svuotate e più libere.
Tra i capi iconici e più legati all’atmosfera della collezione la giacca sahariana, manifesto di una precisa attitudine contemporanea. Lunghezza ai fianchi, tessuti leggeri come cotone e fresco lana, tonalità naturali insieme a pattern inconsueti, quattro tasche applicate e l’immancabile cintura in vita.
La donna Tombolini sceglie poi la giacca Zero Gravity, un capolavoro di leggerezza impalpabile traslato al femminile, proposto anche in seta stretch stampata, la complice più versatile del quotidiano. Esattamente come l’intramontabile tailleur pantalone, un concentrato di italian style sempre perfetto che prende ispirazione dalle radici sartoriali di Tombolini mixate a dettagli classici. E ancora spazio alla declinazione relaxed che ha il suo cuore nella proposta sportiva Tmb Running, un ensemble di tre pezzi composto da giacca, pantalone e hoodie realizzato in uno speciale tessuto tecnico stretch che utilizza il jersey in versione high tech.
Suono della campanella questa mattina per 3855 studenti delle scuole comunali di Macerata (189 classi). Il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore all’Istruzione Katiuscia Cassetta, come ogni anno, hanno visitato alcune scuole e classi della città.
“L'auspicio è che studentesse e studenti comprendano l'importanza dello studio e dell'istituzione scuola per il loro futuro e che si rendano conto di essere fortunati e privilegiati, soprattutto in questo periodo storico, a poter studiare in luoghi adeguati e con docenti che hanno a cuore il loro percorso – ha commentato Parcaroli -. A loro auguro di non disperdere questa opportunità e approfittare delle possibilità che hanno all'interno del contesto scolastico per costruire un futuro migliore per loro e per gli altri”.
“Nell’augurare un buon anno scolastico a tutti, un grande ringraziamento va ai dirigenti, ai docenti, al personale amministrativo, ai cuochi, al personale ATA e a tutti coloro che contribuiscono a garantire un percorso didattico e umano alle nostre studentesse e ai nostri studenti – ha aggiunto la Cassetta -. In questi mesi abbiamo incontrato i presidi e i cuochi per mettere a punto il tutto. Sul fronte dei trasporti, alcune richieste sono arrivate in questi giorni e stiamo provvedendo alla sistemazione; al termine di questi primi giorni di rodaggio, quindi, provvederemo ai vari aggiustamenti”.
Sul fronte della viabilità, la Polizia locale, insieme al personale delle associazioni cittadine e della Cooperativa Meridiana, ha presidiato i vari incroci della città. "Sono stati inevitabili dei rallentamenti – vista anche la giornata di mercoledì caratterizzata dalla presenza del mercato settimanale - che si sono verificati, principalmente, in via Roma e presso la rotatoria delle ex Casermette visti anche i lavori relativi al cantiere di via Mattei, che saranno ultimati a breve, e alla presenza del passaggio a livello – ha spiegato il comandante della Polizia locale Danilo Doria -. Il maggior afflusso è stato registrato dalle 7:35 alle 8:00 e alle 8:15 la viabilità era totalmente ripristinata. Non ci sono state particolari segnalazioni e, a seguito del confronto con le aziende di trasporti, abbiamo messo a punto il piano anche per i prossimi giorni. Continueremo a garantire i vari presidi anche nelle zone dei Giardini Diaz e di piazza Pizzarello a tutela del mondo scolastico”.
Primo giorno di scuola a Pieve Torina. Il sindaco Alessandro Gentilucci, accompagnato dal maresciallo Raffaello Montanaro, comandante della locale stazione Carabinieri, non poteva mancare all’apertura per un saluto e un incoraggiamento agli studenti:
“soprattutto quando si è piccoli, varcare per la prima volta l’ingresso della scuola rappresenta un evento importante, per molti indimenticabile, che segna anche l’approccio che si avrà in futuro con l’istituzione scolastica. Più la scuola è aperta e accogliente, più semplice e fruttuoso sarà l’inserimento degli alunni. Da questo punto di vista noi, a Pieve Torina, siamo fortunati: abbiamo una scuola nuova, con spazi e servizi adeguati, una straordinaria palestra attigua e, soprattutto, una natura incontaminata che ci circonda. Una scuola a dimensione di bambino” conclude il sindaco, dove l’apprendimento è un percorso di crescita reale, non solo nozionistico ma, appunto, aperto alle esperienze varie che il contesto può offrire.
"A tutti gli studenti auguro di poter iniziare questo nuovo anno scolastico carichi di entusiasmo e voglia di conoscere: sviluppare la curiosità e il desiderio di apprendere è un esercizio che va coltivato, e in questo mi aspetto un impegno costante e volitivo da parte del corpo docente e della dirigenza”.
Si è tenuta oggi a Tolentino la conferenza stampa per la presentazione della nuova stagione del Politeama 2023/2024, con una programmazione di spettacoli dal vivo sempre orientata alla qualità, alla diffusione della cultura e alla scoperta di nuove proposte, che si svolgerà in 14 appuntamenti tra Musica, Teatro e Danza.
A prendere la parola è stato il Cavalier Franco Moschini che ha posto l’accento sull’importanza delle future generazioni nell’ottica di un potenziale espressivo da sviluppare a partire proprio da centri culturali e sperimentali come il Politeama dove persone dai più disparati ambiti artistici, dal teatro, alla musica, alla danza, all’arte, si ritrovano a confronto in una realtà di provincia ma dalla risonanza nazionale e internazionale.
A testimonianza di questa visione è intervenuto il sindaco Mauro Sclavi: “ Sto cercando di lavorare anche per portare persone che possono fare delle master class di giovani che vengono da ambienti musicali di provenienza internazionale e che si sono innamorati non solo della nostra città ma anche del nostro modo d’essere. Se coltiviamo i giovani, coltiviamo i talenti, coltiviamo anche la possibilità di far crescere le persone che sono qua sul territorio. Il mio auspicio da sindaco è di essere vicini come possiamo a una lungimiranza, a una possibilità e a una struttura che ci ha reso noti”.
Subito dopo a spiegare il fil rouge della rassegna il direttore del Politeama Massimo Zenobi, che ha ribadito l’importanza del rapporto pubblico privato all’insegna della donazione e dell’investimento per la collettività: “Abbiamo sempre bisogno di privati che credono nell’eccellenza e nello sviluppo della cultura perché quest’ultima è cibo per la mente. Come è proprio dello spirito del Politeama, il programma si articola in eventi multidisciplinari, ossia la musica classica, jazz, la danza e il teatro: sono in tutto quattro rassegne che si intersecano tra loro e che restituiscono una visione completa del mondo dell’arte che possiamo proporre qui a Tolentino”.
Andando nel dettaglio della programmazione, la stagione inizia il 29 settembre con la rassegna Jazz, ideata in collaborazione con l’Associazione Tolentino Jazz, che vedrà sul palco musicisti di grande rilievo come Stefano Di Battista, Eleonora Strino e Francesca Tandoi, oltre a due nuove proposte dedicate a miti come Stevie Wonder e gli Steely Dan.
La rassegna Teatro presenta appuntamenti con nomi di grande popolarità come Luca Bizzarri, Giampaolo Morelli, Andrea Delogu, la Compagnia della Rancia e la nuova produzione di Bottega Teatro Marche con Paola Giorgi e Cesare Catà.
Per la Danza, un protagonista molto amato dalle giovani generazioni, professionista della trasmissione Amici: Amilcar Moret Gonzales.
Completano la stagione quattro concerti del Master Piano Festival, sempre programmato con la consulenza artistica di Cinzia Pennesi, che ospiterà in sala maestri come il pianista Pasquale Iannone, giovani vincitori di concorsi internazionali come Denis Linnik, Sawa Kuninobu, Simone Ivaldi e un acclamato duo acustico con Francesco di Giandomenico alla chitarra e Paolo Castellani al violino.
Anche per questa stagione proseguono i progetti dedicati all’inclusività e ai giovani: infatti, nell’intento quotidiano di essere catalizzatore per le nuove generazioni, il Politeama conferma e amplia a nuove scuole lo strumento della Friend Card Studenti con una somma già disponibile per acquistare biglietti a prezzo super scontato e promuovere quindi, con la massima facilità, la partecipazione a tutti gli spettacoli della stagione.
Prosegue anche il progetto “Tutti insieme a teatro”, con la possibilità per le associazioni di famiglie con figli diversamente abili, di poter assistere gratuitamente agli spettacoli del Politeama; l’iniziativa vuole creare occasioni di socialità e inclusione per i giovani diversamente abili che, insieme ai propri familiari o accompagnatori abituali, potranno vivere l’emozionante esperienza che solo lo spettacolo dal vivo può offrire. Queste attività sono state possibili grazie al contributo di Simonelli Group, azienda del territorio particolarmente vicina ai temi sociali e di inclusione.
Oltre agli spettacoli dal vivo il Politeama presenterà, nel corso della stagione, alcune rassegne cinematografiche e sarà sempre la casa della cultura aperta tutti i giorni, dal mattino con le lezioni del Liceo Coreutico, al pomeriggio con i corsi di danza, canto e recitazione del Centro Teatrale Sangallo e della scuola Sfumature Danza, con le lezioni dell’UNITRE con convegni, mostre, presentazioni letterarie e diversi appuntamenti culturali: tante attività che consolidano sempre più il Politeama nel suo ruolo di “Hub Creativo” e cuore artistico del territorio.
Per tutti gli appuntamenti, ma anche tutti i giorni, la Caffetteria del Politeama, accoglierà il pubblico per arricchire l’esperienza di una serata unica e piacevole con l’apericena o un semplice aperitivo prima degli spettacoli, un caffè o un drink, un the o una tisana per finire la serata dopo gli eventi.
La Stagione 2023-2024 è sostenuta da alcuni importanti sponsor privati: il Politeama ringrazia per il prezioso contributo alla cultura Simonelli Group, Cucine Lube, Banco Marchigiano e Estra Prometeo.
Il Politeama è gestito dalla Fondazione Franco Moschini, nata con il Comune di Tolentino, allo scopo di restaurare ed oggi gestire il Politeama: un bellissimo esempio, per il nostro territorio e non solo, che vede dialogare il mecenatismo privato con l’ente pubblico.
Un sabato all’insegna della musica e dell’intrattenimento sarà quello del 16 settembre, giorno dedicato alla seconda edizione della Festa dei Commercianti del centro storico organizzata dall’omonima associazione presieduta da Giuseppe Romano con il patrocinio del comune di Macerata e di Confartigianato Imprese e la collaborazione della Pro Loco Macerata e della Croce Rossa Italiana - Comitato di Macerata.
L’iniziativa è stata presentata oggi pomeriggio, nell'Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti, alla presenza del sindaco Sandro Parcaroli, dell'assessore agli Eventi Riccardo Sacchi, del presidente dell’Associazione culturale Commerci8anti del Centro Storico Giuseppe Romano, del presidente del direttivo territoriale di Macerata di Confartigianato Francesco Cacopardo, del presidente della pro Loco Macerata Luciano Cartechini e della presidente della Croce Rossa Italiana – Comitato di Macerata Rosaria Del Balzo Ruiti. Presenti anche tanti commercianti del centro storico.
"L’amministrazione è entusiasta di promuovere la seconda edizione della Festa dei Commercianti del centro storico che vede il coinvolgimento e la collaborazione di importanti realtà cittadine - ha commentato il sindaco Sandro Parcaroli -. L’auspicio è che la sinergia e la condivisione indirizzate alla promozione di Macerata siano sempre maggiori e proficue da parte dei commercianti della città che sanno di poter contare sul sostegno del Comune che è sempre presente grazie al grande lavoro degli uffici"
In programma musica live e dj set che, a partire dalle 18, interesseranno il centro storico, dai Cancelli a piazza Mazzini per finire nel cuore della città, in piazza della Libertà, dove dalle 21 alle 2, troverà posto il main stage con Giammaria Ascani, Apofenja (Love17Love), Ezio Mancini e Cim & Skinz.
"Visto il successo riscosso lo scorso anno sarà di nuovo la musica la protagonista, con un ventaglio di intrattenimenti ampio e variegato - interviene l’assessore agli eventi Riccardo Sacchi - che garantirà l’ennesimo sold out delle vie e delle piazze della nostra città. Una manifestazione che si inserisce a pieno titolo nell'estate maceratese che ha battuto ogni record in termini di presenze e partecipazione nonché di immagine e di indotto".
La Pro Loco di Macerata, come ha ricordato il presidente Luciano Cartechini ha provveduto a seguire la parte logistica della festa mentre la 'Croce Rossa - Comitato di Macerata' sarà presente alla serata, ha riferito la presidente Rosaria Del Balzo Ruiti, oltre che con mezzi di soccorso, anche con una postazione dove si potranno effettuare alcol test.
Francesco Cacopardo della Confartigianato ha invece sottolineato la condivisione dell’iniziativa come è avvenuto per tante altre manifestazioni della città auspicando un’unione di tutti i commercianti in questo tipo di progetti.
"Anche quest’anno la Festa dei commercianti del centro storico si preannuncia un’occasione imperdibile - ha affermato Giuseppe Romano, presidente dell'Associazione Commercianti del centro storico -. Tanta musica ma anche iniziative per famiglie e bambini, compreso uno spettacolo a sorpresa, per far vivere la città, in tutta sicurezza, anche oltre l’orario di chiusura dei negozi. Ultimamente Macerata ci ha abituati a vivere situazioni di svago e spensieratezza come non accadeva da tempo e noi commercianti abbiamo contribuito affinché ciò avvenisse collaborando fattivamente con l'amministrazione comunale".
"Un ringraziamento particolare e sentito al sindaco Sandro Parcaroli che ci ha sempre sostenuto condividendo con noi il desiderio di favorire i giovani che rappresentano il nostro futuro. Invitiamo tutta la comunità, e non solo, a prendere parte a questo grande evento che mira a valorizzare e rendere più vivo il centro storico cittadino, in totale i punti musica saranno 11 mentre tutte le attività proposte saranno gratuite", ha concluso Romano.
La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo dell’intervento di Rigenerazione Urbana (PNRR) relativo al recupero e alla valorizzazione di vicolo dell’Oratorio (ex vicolo Pietrarelli), che ne permetterà una parziale riapertura, per un importo complessivo del finanziamento di 800mila euro.
“Un intervento che permetterà di arricchire l’immagine e la funzione del centro storico aggiungendo, oltre che la dotazione di ulteriori spazi, elementi di ulteriore narrazione storico-urbanistica sulla formazione della città murata – ha commentato l’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi.
“Scendendo dalla collina per i vicoli della storia”; titolava un breve ma delizioso saggio del compianto Libero Paci sulla storia del “vicolo scomparso” tra l’odierna via Gramsci - già via Santa Caterina - e l’attuale Corso della Repubblica (già “via Nova” aperta nel 1606). La chiusura del vicolo si dovette al completamento della facciata (1875), il cui disegno è attribuito al Valadier, che fuse insieme il Palazzo “Bourbon del Monte”, oggi della Società Filarmonico Drammatica, e l’ex “Palazzo Pellicani” ora di proprietà della Cassa Edile.
Il terminale a ponte del vicolo, aperto sulla “Via Nova” (1606), odierno Corso della Repubblica, fu adattato nel 1889 come “sartoria Pietrarelli” (chiusa ormai da circa un quarto di secolo), ma sin dai primi anni del XVIII secolo veniva usato come via breve per raggiungere il rinomato Oratorio Filippino per assistere alle “laudi” dove si esibivano i più bravi musicisti locali”.
Il progetto, redatto dall’architetto Giuseppe Rinaldesi, prevede di bonificare una zona divenuta insalubre per l’igiene urbana proprio in un sito centrale e delicato della città antica, rifacendo la rete sub-orizzontale per lo smaltimento delle acque reflue, installando, in quota, una rete anti piccioni protettiva, ripristinando l’illuminazione e un sistema di video-sorveglianza, rifacendo gli allacci verticali degli scarichi e le pavimentazioni. La riqualificazione permetterà di implementare la valorizzazione storica, urbanistica e architettonica del centro storico attraverso la riapertura degli accessi a nuovi pezzi della vasta città ipogea esistente.
Il progetto prevede anche l’acquisizione e il restauro di intere porzioni di spazi abbandonati da destinare alla socializzazione inclusiva, creando al contempo le condizioni di incentivazione privata finalizzata ad aumentare il recupero di vaste e importanti superfici di grande valore potenziale. La riqualificazione prevede, infine, la creazione di un secondo centro dalle caratteristiche tipo “antichi forni” per una superficie complessiva stimabile intorno ai mille metri quadri.
La Giunta comunale, lo scorso ottobre, aveva approvato lo schema di convenzione con la società Filarmonica e Cassa Edile ai fini dell’acquisizione gratuita delle aree e volumi necessari per iniziare i lavori di prima fase. Al momento, le superfici acquisite su cui intervenire nell’immediato, sono quelle concesse dalla Cassa Edile poste sul lato ovest del vicolo. Il contratto di appalto è previsto per la fine di ottobre prossimo.
All’apertura del nuovo anno scolastico l’Amministrazione comunale di Recanati, guidata dal sindaco Bravi, ha restituito alla comunità il plesso scolastico di San Vito dopo la conclusione dei lavori di riqualificazione energetica, adeguamento sismico e degli impianti con una cerimonia cittadina nell’affollatissimo Piazzale San Vito.
Il progetto di recupero e ammodernamento del palazzo di San Vito a Recanati, ad oggi, è l’unico, su sei progetti già finanziati dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione Marche con l’ultimo riparto dei fondi del sisma Umbria Marche del 1997, ad essere stato concluso con successo con la riapertura dell’immobile alla comunità.
Un vanto per l’Amministrazione e per Recanati che riconferma il suo primato di città efficiente in continuo movimento che negli ultimi anni, senza gravare sul bilancio pubblico, sta rinnovando le principali opere ed edifici pubblici grazie ad una politica che guarda al suo futuro migliore, ne valorizza il passato trasformandolo in un’ottica di modernità ed in una visione collettiva che promuove la sua importante storia artistica e culturale.
“È per noi motivo di grande soddisfazione oggi restituire alla città la storica scuola di San Vito completamente rinnovata e ampliata di nuovi spazi per la didattica e per l’intera comunità, un vero e proprio gioiello pubblico di efficienza e di modernità in uno dei palazzi storici nel pieno centro nostra città – Ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi - San Vito è un palazzo significativo per tradizione, stratificazione storica nonché sociale e culturale della nostra città che da sempre ha assolto nel tempo l’importante funzione di ospitare vari ordinamenti scolastici deputati all’istruzione dei giovani, fin dall’arrivo della Compagnia di Gesù a Recanati. Dopo un percorso non facile tra iter burocratici e problemi post covid dovuti allo scarso reperimento dei materiali e all’aumento dei costi siamo riusciti a farci finanziare i lavori per una somma totale di 2 milioni e 800 mila euro”.
"Da oggi i nostri giovani studenti e studentesse potranno crescere e formarsi negli spazi moderni ed efficienti di un prezioso bene storico e architettonico dove potranno vivere ogni giorno sia il patrimonio culturale e artistico in esso contenuto che lo spazio urbano circostante A loro va il nostro migliore augurio di un buon nuovo anno scolastico”.
Tantissimi i presenti alla cerimonia, ben tre generazioni di cittadini recantesi hanno frequentato la scuola di San Vito e con l’occasione hanno potuto ammirare la bellezza del Palazzo storico completamente rimesso a nuovo e ricordare i luoghi, le aule i corridoi e i saloni, come erano prima, durante i loro trascorsi scolastici e con gioia rivedere oggi come sono stati riportati all’originale bellezza storica.
“Siamo lieti di annunciare la riapertura del plesso scolastico di San Vito, un edificio storico che ha istruito generazioni di recanatesi. – Ha affermato l’assessora alle culture Rita Soccio - Questo luogo non rappresenta soltanto un patrimonio culturale e un punto di riferimento identitario per la nostra città, ma simboleggia anche il profondo legame dei recanatesi, per la cultura, la conoscenza e la comunità stessa. La riapertura di San Vito è un segno dell'interesse costante che abbiamo dimostrato nel settore scolastico, anche attraverso una serie di progetti volti ad arricchire l'offerta formativa e a contribuire a far emergere il potenziale a volte nascosto delle studentesse e degli studenti. Raccontare e far conoscere la storia di questo luogo, così come di tanti altri che hanno contribuito a plasmare la storia di Recanati, rappresenta un dovere, specialmente nei confronti delle famiglie e delle future generazioni”.
Numerosi e complicati, a causa del difficile periodo storico vissuto, sono stati i lavori fatti nel Palazzo di San Vito lo ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Francesco Fiordomo: "Uno sforzo straordinario dei tecnici, delle ditte, degli operai comunali, degli insegnanti della San Vito e dei collaboratori. Reperire il finanziamento è stato una bella intuizioni, perché erano fondi che residuavano a livello regionale rispetto agli interventi post terremoto di Colfiorito. Soldi trovati, progetto, appalto dei lavori, poi il covid e la crisi delle materie prime. Qualche mese di sofferenza, con il rischio di litigare con la ditta campana che aveva vinto l'appalto o che la stessa lasciasse il cantiere come è avvenuto in tantissime situazioni. Nervi saldi, il solito lavoro prezioso del dirigente Paduano e alla fine il cantiere non si è mai fermato”.
“La ditta lavorava anche nel fine settimana e con pazienza siamo arrivati alla fine. Ed il risultato è strepitoso - ha continuato l’assessore ai lavori pubblici Francesco Fiordomo - struttura consolidata e migliorata sismicamente, tetti nuovi, recupero di affreschi coperti nel tempo, abbattimento barriere architettoniche, nuovi spazi, palestra interna ora autonoma con bagni e docce, utile anche nel pomeriggio per le attività sociali, la sala mensa, il giardino interno. Con la fine dei lavori anche la primaria San Vito riconquista spazi. Possiamo dire che è un pezzo di storia che si rinnova e si rilancia per i prossimi decenni, che chi amministra consegna ai bambini ed ai ragazzi perché adesso la mantengano così bella e luminosa".
A benedire l’immobile storico e il pubblico presente il vescovo Nazzareno Marconi che raccontando una sua avventura da studente ha messo in luce l’importanza della scuola nell’insegnare a sognare e a combattere per le cose buone.
Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti anche il consigliere provinciale con delega alla Ricostruzione e Patrimonio dell’Edilizia Scolastica Laura Sestili, la dottoressa Paola Romagnoli dell’Ufficio Scolastico Regionale e la Annamaria De Siena, dirigente dell’Istituto Comprensivo Nicola Badaloni.
Gli insegnati e ricercatori storici Antonella Maggini, Antonella Chiusaroli e Paolo Coppari vicepresidente dell’istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea di Macerata hanno guidato il pubblico in un interessantissimo viaggio attraverso la storia e l’arte del Palazzo di San Vito degli ultimi 500 anni. Importanti ricerche storiche che nei mesi autunnali prevedono l’avvio di visite guidate aperte al pubblico all’interno del Palazzo di San Vito.
È stato inaugurato questa mattina il progetto di pet therapy ‘ScodinzoliAmo a reparto’, presso le Cure Intermedie di Treia e con il sostegno dell'Associazione Zampa Bianca. "L'obiettivo è quello di affiancare all’attività clinica le capacità degli animali di attivare motivazioni ed emozioni positive sui nostri assistiti e sul personale sanitario per ridurre lo stress e aumentare il benessere psico-fisico", spiega la coordinatrice delle Cure Intermedie di Treia, Lucia Giuliani.
"Inoltre, la presenza dell'animale facilita l'espressione della persona e libera dalle riserve che abitualmente possiede - prosegue - questo permette quindi di costruire una relazione di qualità volta a soddisfare i bisogni, colmare la solitudine e alleviare la sofferenza".
"Ci tengo a ringraziare Daniela Corsi, direttrice dell'Ast di Macerata, Giovanna Faccenda, direttrice del Distretto di Macerata e il personale medico di reparto, Mancinelli Maria Donata e Verdenelli Patrizia: non è scontato avere un sostegno così forte e una sensibilità così spiccata verso il mondo animale. Sono grata inoltre a tutto il personale sanitario infermieristico e Oss delle Cure Intermedie di Treia che garantisce tutti i giorni un livello assistenziale elevato e offre l'opportunità di elevare il significato di Cura con dei progetti come questo".
Il progetto si svolgerà con cadenza settimanale e durerà fino a dicembre: ne beneficeranno in particolare i pazienti con malattie neurologiche e neurodegenerative ma anche tutti gli altri ospiti dell'Unità Operativa.
"Numerosi studi dimostrano come la pet therapy, oltre a stimolare il sistema nervoso, contribuisce anche nell'abbassare la pressione sanguigna per ridurre lo stress, la glicemia e il battito cardiaco - conclude - Ci sono tutti gli elementi perché il progetto si consolidi nel tempo e in altre realtà operative, intanto un augurio alle Cure Intermedie di Treia che fa da apripista per l'AST di Macerata".
Accesa lite in strada tra una coppia in via Carducci, la polizia fa chiarezza sulla vicenda che nel pomeriggio di ieri è avvenuta a Macerata (leggi qui). Gli agenti della squadra mobile, giunti prontamente sul posto, hanno identificato una donna di 47 anni e un uomo di 33 anni, entrambi residenti in città.
Quest'ultimo ha dichiarato di essere stato poco prima aggredito e colpito in visto con uno schiaffo dalla donna, la quale lo aveva derubato di una collanina strappandogliela con violenza dal collo.
Dopo aver raccolto la testimonianza di alcune persone che erano state presenti al momento del fatto per chiarire la dinamica dell’episodio, i due sono stati condotti in Questura dove la donna è stata sottoposta a perquisizione.
L’operazione ha dato esito positivo in quanto all’interno della borsa della 47enne è stata rinvenuta e sequestrata la collanina appena sottratta. Per tali ragioni, la donna è stata poi tratta in arresto per il reato di rapina e ristretta agli arresti domiciliari nella sua abitazione a disposizione dell’autorità giudiziaria.
In occasione del primo giorno di lezioni del nuovo anno scolastico il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei ha portato, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, il saluto agli alunni delle classi prime dell’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”, estendendo simbolicamente il benvenuto anche agli studenti di tutte le altre classi e sezioni già frequentanti la scuola oltreché agli iscritti a tutte le scuole di ogni ordine e grado, asili nido compresi.
“Voi tutti, a vario titolo, intraprendete un nuovo percorso e un nuovo inizio che racchiude in sé tante aspettative, tanti sogni, tante speranze e, talvolta, anche tante preoccupazioni. Vorrei dirvi però di non preoccuparvi per le difficoltà che incontrerete. Esse vi aiuteranno a crescere e formarvi e faranno parte di questo percorso. Se sarete costanti, concentrati e attenti, vedrete che quello che si aprirà sarà per voi un nuovo anno ricco di splendidi risultati”, sono state le parole del sindaco che in mattinata ha voluto fare visita e portare un saluto pure agli studenti delle prime classi dell’Itts, l’Istituto tecnico tecnologico statale “Eustachio Divini” ospitate nel plesso “Luzio”.
“La scuola è il luogo dove si insegnano i saperi ma anche dove si crescono gli individui. La scuola è il luogo della cultura ma è anche il luogo dello stare insieme, del volersi bene, delle prime sconfitte e delle prime vittorie”, ha aggiunto il primo cittadino settempedano rivolto a ragazzi e ragazzi prima di lanciare un appello: “Guardatevi intorno, guardate il vostro compagno o la vostra compagna di banco, guardate chi per la prima volta si trova nella vostra stessa classe. Siate accoglienti e siate accanto a chi, per varie ragioni, si trova in difficoltà e magari rimane indietro”.
Dal sindaco di San Severino Marche, che è stato ricevuto e accompagnato nella sua visita nelle classi dell’Istituto comprensivo dalla nuova dirigente scolastica, la professoressa settempedana Catia Scattolini, e in quella alle classi dell’Itts “Divini”, dal dirigente scolastico professor Sandro Luciani, è infine giunto l’augurio di un buon inizio d’anno e di buon lavoro per i mesi che verranno a tutte le figure impegnate, a vario titolo, nel mondo della scuola.
La notizia è già circolata, ma lo stop ufficiale all'installazione dell’antenna Iliad in via Caracciolo è arrivato solo in questi giorni con il rilascio del permesso a costruire nell'area acquistata dal Comune in zona Eurospin. Si chiude, dunque, un lunga vicenda che per mesi ha tenuto sulle spine i residenti e che ha visto l’amministrazione comunale sempre impegnata in prima linea al fine di scongiurare tale installazione.
"Promessa mantenuta – commenta il sindaco Fabrizio Ciarapica -. Ricordo in campagna elettorale la preoccupazione dei residenti e l’impegno, da parte nostra, a trovare una soluzione. Oggi, seppur tra mille difficoltà, siamo riusciti nel nostro intento. Una grande vittoria per tutti conquistata grazie ad un importante lavoro di squadra tra amministrazione, residenti e Iliad. Ringrazio – conclude il sindaco - l’assessore all’Urbanistica Roberta Belletti per l’impegno e la determinazione con cui ha seguito la vicenda”.
“I lavori partiranno nei prossimi giorni - annuncia con soddisfazione l'assessore Belletti -. Non è stato facile, ma l'impegno e la costanza premiano sempre. Dopo una lunga trattativa con Iliad, che ringrazio per la collaborazione e l'attenzione, siamo riusciti a dare una risposta concreta ai dubbi e alle paure dei residenti. Un risultato per il quale mi sono impegnata in prima persona e che voglio condividere con tutti i residenti che hanno sempre lottato al fianco dell'amministrazione. Insieme abbiamo dimostrato che quando una comunità è unita può raggiungere importanti traguardi”.
Belletti, carte alla mano, ripercorre le tappe della lunga trattativa: "L'assemblea pubblica nel quartiere IV Marine, lo scambio continuo di telefonate ed email con la compagnia telefonica, le proteste dei residenti, le pratiche burocratiche per giungere alla firma del contratto e della convenzione. È stata lunga, ma sono davvero contenta. Per me – conclude - amministrare una città significa questo: trovare soluzioni ai problemi dei cittadini".
Giovedì sera alle 21,30 il sindaco, l’assessore Belletti e tutta l’amministrazione incontreranno i residenti nella casetta di legno, nel verde attrezzato del quartiere IV Marine.
«Questo fine settimana appena passato ha fatto segnare per Fiastra un nuovo record: migliaia le persone che sono arrivate in paese ma, stavolta, non solo per godere del lago o delle Lame Rosse quanto piuttosto per assaporare il magico mondo di ‘Fiastra Fantasy’ o respirare il sacro nel racconto di Marche Storie "Sulle tracce di Francesco"».
«Questo perché abbiamo voluto mettere in campo proposte e iniziative di taglio culturale in grado di attrarre l'interesse e la curiosità di tanti valorizzando spazi come l'antica area del castello Magalotti e la chiesa del Beato Ugolino di Fiegni, luoghi altrettanto straordinari e suggestivi che, oltre agli spettacoli proposti, hanno incantato i presenti».
È soddisfatto il sindaco di Fiastra, Sauro Scaficchia, per l'esito degli eventi organizzati nel weekend: «Fiastra Fantasy è una conferma, anche se quest'anno abbiamo registrato il numero più alto di presenze da quando il festival esiste; Marche Storie è un nuovo esperimento perfettamente riuscito che ci ha visti coinvolti come promotori, insieme ai comuni di Montecosaro e Visso, sul tema di San Francesco, una collaborazione che ha funzionato alla grande».
«Tutto è filato liscio anche dal punto di vista organizzativo: «i servizi navetta e le aree parcheggio approntate» - sottolinea il vicesindaco Claudio Castelletti - «hanno consentito di poter gestire in modo ottimale il grande afflusso di gente, ed anche questo è un valore aggiunto per chi decide di partecipare a iniziative del genere. Un ringraziamento sentito va alle associazioni coinvolte, alle compagnie teatrali, alla Protezione Civile, a tutti coloro che hanno reso possibile centrare questo successo».
La vendemmia delle uve dell’annata 2023 è appena cominciata e già dalle prime raccolte si prospetta una situazione molto più disastrosa di quanto si potesse immaginare. In tutta la zona di produzione del Verdicchio di Matelica si registrano perdite delle uve fino al 90%, con zone in cui addirittura non vale neanche la pena recarsi in vigna per raccogliere i pochi grappoli rimasti. Come già evidenziato nei mesi scorsi, purtroppo la peronospora della vite ha intaccato fortemente la produzione vitivinicola locale: a causa delle continue ondate di maltempo registrate tra fine primavera e inizio estate, la malattia ha colpito quasi tutti i vigneti della zona, in particolar modo nelle aree più umide dove non si è potuto nemmeno ricorrere a dei trattamenti di emergenza a causa delle piogge incessanti.
Nelle Marche in generale c’è un calo di qualche punto in percentuale, mentre nella zona di Matelica, conosciuta in tutto il mondo per la produzione di eccellenza del suo verdicchio, si registrano perdite di raccolto appunto fino al 90%. Una situazione disastrosa di cui sono state informate tutte le autorità regionali e nazionali, ma ad oggi nessuno si è realmente mosso per poter garantire (o perlomeno ragionare) forme di supporto alle decine di aziende coinvolte in questa vera e propria emergenza. Un indotto che coinvolge centinaia di lavoratori e da anni fa da traino all’economia locale matelicese e dell’entroterra in generale.
«Siamo allarmati dai primi dati di questo inizio vendemmia – spiega il vicesindaco e assessore all’Agricoltura Denis Cingolani – la situazione è veramente preoccupante e rischia di intaccare per anni l’economia locale e i bilanci delle tante cantine che ci sono sul territorio. Uno si può aspettare ogni anno una variazione di uve di qualche punto percentuale, nel peggiore dei casi di un 20-30%, ma nessuno poteva immaginarsi un disastro di questa portata con perdite fino al 90%».
«Questo significa che dovrà essere immesso sul mercato un prodotto a un prezzo elevato con consistenti risvolti negativi per produttori e consumatori. Abbiamo informato di questa situazione tutte le istituzioni, dalla Regione al Ministero. Ci appelliamo direttamente al ministro dell’Agricoltura Lollobrigida: ci aiuti a trovare una soluzione che garantisca un supporto a queste aziende, altrimenti rischiamo di vedere tante famiglie in ginocchio in un territorio già molto delicato e particolare. Il nostro è uno dei prodotti di massima eccellenza italiana nel comparto del vino bianco, credo che un minimo di attenzione ce lo meritiamo dopo decenni di lavoro e sacrificio».
Proseguono nel fine settimana gli eventi organizzati dall’Amministrazione comunale per l’estate civitanovese, con due appuntamenti nell’area del Lido Cluana all’insegna della moda e dei motori.
Sabato 16 settembre, alle ore 18,00, torna “Civitanova fashion”, sfilata di abiti e accessori moda condotta da Monica Picciafuoco, con la partecipazione di tredici modelle che si alterneranno alle esibizioni del tenore David Mazzoni e della scuola di danza A21.
In compresenza, da sabato pomeriggio (ore 17,00) a domenica ore 17,30 si svolgerà la manifestazione “La storia del trasporto”, rievocazione storica di camion e corriere di interesse storico e collezionistico organizzata dalla Lega antichi motori e Gianluca Ciccioli. I veicoli rimarranno al Varco sul Mare fino a domenica 17 dopo un percorso per le colline marchigiane. Ingresso libero