Macerata, nuova luce per vicolo dell'Oratorio: approvato il progetto per la parziale riapertura
La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo dell’intervento di Rigenerazione Urbana (PNRR) relativo al recupero e alla valorizzazione di vicolo dell’Oratorio (ex vicolo Pietrarelli), che ne permetterà una parziale riapertura, per un importo complessivo del finanziamento di 800mila euro.
“Un intervento che permetterà di arricchire l’immagine e la funzione del centro storico aggiungendo, oltre che la dotazione di ulteriori spazi, elementi di ulteriore narrazione storico-urbanistica sulla formazione della città murata – ha commentato l’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi.
“Scendendo dalla collina per i vicoli della storia”; titolava un breve ma delizioso saggio del compianto Libero Paci sulla storia del “vicolo scomparso” tra l’odierna via Gramsci - già via Santa Caterina - e l’attuale Corso della Repubblica (già “via Nova” aperta nel 1606). La chiusura del vicolo si dovette al completamento della facciata (1875), il cui disegno è attribuito al Valadier, che fuse insieme il Palazzo “Bourbon del Monte”, oggi della Società Filarmonico Drammatica, e l’ex “Palazzo Pellicani” ora di proprietà della Cassa Edile.
Il terminale a ponte del vicolo, aperto sulla “Via Nova” (1606), odierno Corso della Repubblica, fu adattato nel 1889 come “sartoria Pietrarelli” (chiusa ormai da circa un quarto di secolo), ma sin dai primi anni del XVIII secolo veniva usato come via breve per raggiungere il rinomato Oratorio Filippino per assistere alle “laudi” dove si esibivano i più bravi musicisti locali”.
Il progetto, redatto dall’architetto Giuseppe Rinaldesi, prevede di bonificare una zona divenuta insalubre per l’igiene urbana proprio in un sito centrale e delicato della città antica, rifacendo la rete sub-orizzontale per lo smaltimento delle acque reflue, installando, in quota, una rete anti piccioni protettiva, ripristinando l’illuminazione e un sistema di video-sorveglianza, rifacendo gli allacci verticali degli scarichi e le pavimentazioni. La riqualificazione permetterà di implementare la valorizzazione storica, urbanistica e architettonica del centro storico attraverso la riapertura degli accessi a nuovi pezzi della vasta città ipogea esistente.
Il progetto prevede anche l’acquisizione e il restauro di intere porzioni di spazi abbandonati da destinare alla socializzazione inclusiva, creando al contempo le condizioni di incentivazione privata finalizzata ad aumentare il recupero di vaste e importanti superfici di grande valore potenziale. La riqualificazione prevede, infine, la creazione di un secondo centro dalle caratteristiche tipo “antichi forni” per una superficie complessiva stimabile intorno ai mille metri quadri.
La Giunta comunale, lo scorso ottobre, aveva approvato lo schema di convenzione con la società Filarmonica e Cassa Edile ai fini dell’acquisizione gratuita delle aree e volumi necessari per iniziare i lavori di prima fase. Al momento, le superfici acquisite su cui intervenire nell’immediato, sono quelle concesse dalla Cassa Edile poste sul lato ovest del vicolo. Il contratto di appalto è previsto per la fine di ottobre prossimo.
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