Due posti di dirigente medico di Nefrologia, uno per la Medicina trasfusionale, uno di Otorinolaringoiatria, due posti di dirigente medico di direzione medica di presidio ospedaliero, due per dirigente medico di Psichiatria, uno di dirigente medico di Malattie dell’apparato respiratorio: per un totale di 9 nuovi medici per la Ast di Ascoli Piceno, e poi un dirigente medico di Oncologia per la Ast di Macerata. Il Sistema Sanitario Regionale si prepara ad assumere per superare le carenze e intervenire sulle liste di attesa, soprattutto nell’Ast di Ascoli Pieceno.
"Dopo l’approvazione del Piano Socio Sanitario vogliamo colmare le carenze - sottolinea il vice presidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - sfruttando tutto lo spazio finanziario del tetto di spesa. A breve verranno espletati ben 7 concorsi: le domande di ammissione sono arrivate, e in Giunta abbiamo approvato le nomine del componente regionale e relativo supplente per ogni commissione, sorteggiati con apposita procedura. Le selezioni verranno espletate velocemente in modo da avere non solo i nomi dei vincitori ma anche le graduatorie a cui attingere per ulteriori assunzioni laddove necessarie".
"Il nostro sforzo è quello di ottimizzare l’utilizzo delle tecnologie, comprese quelle di ultima generazione che stanno arrivando anche grazie ai fondi del Pnrr, rendere efficienti i servizi e aumentare le prestazioni per abbattere le liste di attesa - conclude Saltamartini - dobbiamo fare i conti col tetto di spesa per il personale, è vero, ma abbiamo la volontà di assumere laddove è possibile".
Tempo di bilanci sul finire dell’estate, a Montelupone, dove a essere protagonista nell’ultimo periodo è, in particolare, la mostra ‘‘Donazione Galantara. Dipinti e disegni’’.
La nuova esposizione curata da Ermenegildo Pannocchia comprende 24 opere del tutto inedite ed è visitabile nella Pinacoteca fino al 26 novembre. “C’è stata molta curiosità verso la mostra ed è stata apprezzata dai visitatori che hanno colto il sentimento dell’artista, potendo godere di un aspetto diverso di Galantara che è noto soprattutto per le sue vignette e per le sue opere di grafica – spiega Alberto Muccichini, volontario dell’ufficio del turista che gestisce le prenotazioni – In questo caso l’artista si dedica alla pittura ed è un’occasione veramente preziosa per poterlo apprezzare anche in questa veste”.
L’assessore alla cultura Orietta Mogliani ricorda a tal proposito che “L’allestimento è stato possibile grazie alla generosa donazione di Giuliana Galantara e dei suoi figli Thomas James e Robert Douglas Rollins, eredi dell’artista, che hanno voluto destinare al Comune di Montelupone 24 opere originali di Ratalanga, oli e le tempere, provenienti, così come sono, con le cornici originali, dalle stanze private della famiglia’’.
L’assessore infine, a nome di tutta l’amministrazione, ha rivolto un ringraziamento particolare all’ufficio del turista e ai suoi volontari che hanno svolto un ruolo fondamentale nell'accoglienza e nell'orientamento dei visitatori, fornendo informazioni preziose e offrendo un servizio caloroso e attento: ‘Siamo molto orgogliosi di tutti i nostri volontari, che, negli anni - ha aggiunto - ci consentono di accogliere i visitatori che scelgono di venire a conoscere il nostro borgo. Il loro lavoro è prezioso così come il loro impegno e siamo tutti grati per quanto fanno per la comunità, valorizzando le ricchezze di Montelupone”.
In occasione del cinquantesimo anno dalla fondazione dell'Associazione Italiana Donatori Organi, il gruppo Aido di Mogliano - in collaborazione con il Comune e l'Avis - ha organizzato sabato 16 settembre un evento suddiviso in due momenti.
Al mattino al parco pubblico, inaugurazione della panchina rossa con la scritta "Io dono! Non so a chi, ma so perché" alla presenza del sindaco Cecilia Cesetti, del vicesindaco Settembri, del dirigente scolastico professor Catalini, di una vasta rappresentanza della sezione Aido moglianese e di un gruppo di studenti della scuola media.
Pier Giuseppe Vissani, vice presidente provinciale Aido di Macerata, ha affermato quanto la vita sia importante e non debba essere sprecata: "Questa panchina - ha detto - è un segno di riconoscimento anche per chi ha fatto questa scelta nel passato. Alle nuove generazioni, abbiamo il dovere di ricordare che potranno segnalare questa decisione in Comune allorquando, una volta maggiorenni, richiederanno che nella carta d'identità venga indicata la loro volontà di donare gli organi. Questo semplice gesto sarà utile per chi potrà e dovrà usufruirne. Che questa panchina serva dunque per riflettere, per ringraziare, per giocare, per vivere".
La sera, in un teatro Apollo occupato in ogni ordine di posti, è andato in scena lo spettacolo "Quando in tv comandava Topo Gigio" di e con Pietro e Riccardo Romagnoli. La sezione moglianese dell'Aido ha ringraziato sentitamente gli autori che, oltre ad essersi offerti gratuitamente per rappresentare il loro divertente e collaudato spettacolo, si sono adoperati per invitare il notissimo attore Cesare Bocci come ospite d'onore, accolto dal pubblico con calorosi e ripetuti applausi. In conclusione di serata, Bocci ha voluto rivolgere un appello: "Quando sappiamo che un domani i nostri organi, una parte di noi vivrà in qualcun altro è la gioia più grande per noi e per i nostri familiari: è davvero un segno di grande crescita per la nostra società: per questi motivi invito tutti ad aderire all'Aido".
Dopo venti anni di attività, una delle scuole di ballo della città di San Severino Marche cambia nome e diventa “F.A. Team Academy”. A gestirla l’insegnante Federica Agostinelli, affiancata dai suoi collaboratori Ricky Cardorani e Serena Volponi.
Il team da sempre colleziona successi, tanto che anche agli ultimi campionati nazionali e regionali si è distinto conquistando ben 2 medaglie d'oro nelle danze standard. Impareggiabile il lavoro di formazione di numerosi campioni e vice campioni regionali nelle danze standard e le danze artistiche.
Alla festa per l’apertura dei nuovi corsi sono intervenuti anche gli assessori Paolo Paoloni e Michela Pezzanesi. La “F.A. Team Academy” ha la sua sede in via Ferrante Ferranti, nella località di Taccoli.
Anche l'edizione 2023 della festa del Perdono di San Nicola si è chiusa con una grande partecipazione di fedeli e devoti del taumaturgo tolentinate. Fin dalle prime ore del mattino la Basilica di San Nicola è stata praticamente presa d'assalto da tantissime persone desiderose di rinnovare la tradizione del Perdono. Inoltre nelle vie e nelle piazze del centro storico é stata allestita la Fiera con bancarelle che hanno proposto ogni tipo di merce e oggetti, oltre l'abbigliamento.
Sempre nella mattinata inaugurazione della mostra di pittura organizzata e promossa dal Laboratorio dell'arte di Roberto Di Dionisio. Via Ozeri è stata trasformata in una sorta di galleria d'arte con quadri dipinti da bambini e adulti.
Alla festa ha partecipato anche una delegazione del comune pugliese di Modugno, località dove la tradizione vuole sia stato concepito San Nicola, guidata dal sindaco Nicola Bonasia e dall'assessore Gianfranco Spizzico che hanno incontrato il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi. L'occasione è servita per rinsaldare i legami di amicizia tra i due comuni, nati da oltre anni, grazie a San Nicola.
Nella domenica della Festa del Perdono al Teatro Vaccaj giornata inaugurale del convegno medico dedicato ad approfondire le tematiche relative alla diagnosi e cura del tumore ovarico e organizzato da Mauro Pelagalli, direttore del dipartimento materno infantile di Macerata e Giovanni Scambia del policlinico Gemelli di Roma. A portare I saluti, oltre al sindaco Sclavi anche il presidente del Consiglio comunale Alessandro Massi Gentiloni Silverj e il vicesindaco Alessia Pupo.
Nel tardo pomeriggio tradizionale processione per le vie del centro storico con le reliquie e la statua del Santo. Subito dopo santa messa solenne in basilica celebrata da Monsignor Robert F. Prevost osa, prefetto del Dicastero dei Vescovi e da Padre Giustino Casciano Padre Provinciale degli Agostiniani.
Presenti le più alte autorità civili tra cui sindaci dell'Unione montana dei Monti Azzurri che hanno donato, al momento dell'offertorio, una bottiglia di olio, la delegazione di Modugno e il maggiore Giulia Maggi, Comandante della Compagna dei Carabinieri.
La serata è stata chiusa, come da programma, dall'esibizione del Concerto di Fiati G. Verdi diretto dal Maestro Mirko Barani e che ha proposto colonne sonore e musiche del repertorio latino. A portare I saluti dell'amministrazione comunale gli assessori Fabiano Gobbi e Flavia Giombetti. Al termine estrazione della tombola, quest'anno organizzata da Ricrea e Pro Loco 2.0 che ha visto la fortuna baciare un ragazzo che si è aggiudicato la prima estrazione e due ragazze che hanno vinto la seconda. Tutti di Tolentino. Archiviata la Festa del Perdono si pensa già ai prossimi eventi di fine settembre.
È stata finalmente riaperta al traffico, nei giorni scorsi, una delle arterie più importanti della città di Matelica. Dopo i lunghi lavori che hanno interessato la zona, le auto sono tornate a trafficare la via mettendo fine agli inevitabili disagi causati dal cantiere. «Sicuramente la via più transitata della città, uno snodo importante per il traffico, per le linee dell’acquedotto comunale e delle fognature che ora sono tutte nuove – commenta il sindaco di Matelica Massimo Baldini -».
«Certamente i disagi sono stati molti, ma questo è il prezzo che purtroppo si deve pagare per avere servizi migliori. Basta guardare il centro storico dove si sono concentrati i lavori per riparare i danni del sisma, la zona del mercato vecchio, ad esempio, ha pochi accessi; poi terminati i lavori si dovranno sistemare le vie dissestate. Ci sono molti cantieri aperti e ci sono molti disagi, ma fra qualche tempo avremo una Matelica sistemata, più accogliente. Gli edifici pubblici, i musei, le scuole, le mura e anche le strade cittadine interne ed esterne sono in fase di cantierizzazione».
«Siamo in attesa dei ristori per i danni subiti dalle alluvioni, le strade provinciali sono state già rifatte, come pure quelle nazionali dell’ANAS. Ora stanno procedendo celermente i lavori della Pedemontana, presto saranno sistemate anche le strade danneggiate dai lavori per costruire la nuova arteria. Sicuramente avremo a che fare ancora con i disagi provocati da tutti questi cantieri. Ai matelicesi chiedo molta pazienza, fra qualche anno quando tutte le opere saranno terminate avremo una città più bella e con maggiori servizi».
Cade dalla finestra della propria abitazione facendo un volo di circa nove metri: uomo di 86 anni trasferito a Torrette in eliambulanza. L'incidente è avvenuto nella mattinata di oggi, intorno alle 11:30, in via Gasparrini a Potenza Picena.
Ancora da ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto. Dalle prime informazioni sembrerebbe che l'uomo stesse svolgendo dei lavoretti nei pressi della finestra, quando ha perso l'equilibrio ed è caduto rovinosamente al suolo, tra la sua abitazione e una cisterna.
Lanciato l'allarme, sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118. Una volta prestate le prime cure del caso, l'86enne è stato trasferito all'ospedale dorico di Torrette in elicottero. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri della Campagnia di Civitanova.
Un nuovo salone di bellezza ha aperto i battenti in via Eustachio Divini, nel rione Settempeda. La nuova attività, “Le Beautique”, corona il sogno professionale della giovane settempedana Erika Feliziani, una make up artist che sa veramente dare valore alla bellezza.
Diplomatasi all'Accademia del Make-up di Perugia, Erika ha da tempo intrapreso la carriera di visagista e truccatrice, specializzandosi nei trucchi per cerimonie.
La nuova attività, inaugurata alla presenza della sindaca Rosa Piermattei, è anche punto vendita di prodotti e accessori di qualità.
Festa grande, con tanto di fontane pirotecniche, per i 106 anni della signora Silvia Bisonni, vedova Piviero, la più anziana tra le nonnine ultracentenarie settempedane.
Lucidissima e piena di mille interessi, la signora Silvia, per lunghissimo tempo una delle migliori sarte della città, vive nell’abbraccio dell’amore dei propri cari che si sono ritrovati per salutare l’importantissimo traguardo. Con loro anche il sindaco, Rosa Piermattei, che ha preso parte ai festeggiamenti consegnando all’arzilla concittadina una pergamena ricordo, un mazzo di fiori e una piccola bottiglia di mistrà Varnelli di cui la signora Silvia è golosissima.
La longeva settempedana divide la sua casa con la figlia Anna Maria, ed è seguita anche dagli altri due figli, Gianni e Aldo. Ad animare la sua quotidianità anche uno stuolo di nipoti e pronipoti, dieci in tutto.
Una scalata al monte San Vicino,1.480 metri sull'Appennino umbro-marchigiano, tra le province di Ancona e Macerata, per chiedere alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al governo italiano e a "tutti i governi del mondo" di "accendere un faro sulla deportazione di migliaia di bambine e bambini ucraini nei territori temporaneamente occupati dalla Russia".
Come spiega Bohdan Onyshchak, vicepresidente dell'associazione "Insieme per Ucraina" di Fano, "quello della deportazione dei nostri bimbi è un tema ancora troppo poco discusso".
"Oltre 19mila bambini sono stati illegalmente rapiti e queste potrebbe essere soltanto la punta dell'iceberg, visto che nelle regioni occupate dalle truppe russe si stima la presenza di 200mila bambini. Ricordo che ne sono stati liberati soltanto 364".
"Il Vaticano è in prima linea in queste iniziative di diplomazia umanitaria. Ma "l'appello che lanciamo dalla vetta di questo monte ha come obiettivo quello di sensibilizzare i governi e tutti i cittadini del mondo, così da intervenire per riportare a casa e quindi alle loro famiglie, questi bambini", dicono in coro i partecipanti alla scalata, una settantina di cittadini ucraini che vivono nelle Marche. "La deportazione dei nostri bimbi è un crimine di guerra che non può essere taciuto e tantomeno ignorato, ricordo che per questo il presidente Putin e altri responsabili del conflitto in atto, sono stati incriminati dalla Corte penale internazionale dell'Aia", sottolinea Bohdan.
L'appello si è trasformato in una lettera firmata da tutti i partecipanti all'evento che nelle prossime ore verrà inviata alla premier Meloni, "che ringraziamo per il sostegno economico e militare che sta assicurando al nostro Paese", dice ancora Bohdan. Infine, la speranza che la guerra possa quanto prima cessare: "Siamo arrivati sotto la croce di monte San Vicino per chiedere anche l'aiuto di Dio perché possa contribuire a riportare la pace in Ucraina", conclude il vicepresidente dell'associazione.
Per non dimenticare una giovane sportiva che una terribile malattia ha strappato all’affetto dei suoi cari e degli amici troppo presto. Sabato scorso, al palasport Ciarapica di San Severino, si è disputato il memorial "Greta Ortenzi" con in campo le “compagne di squadra” della cestista settempedana della Thunder Matelica di A2 di coach Sorgentone che hanno sfidato le pari categoria del Basket Girls Ancona, alla fine vittoriose per 58-55.
La manifestazione ha visto presente l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, che ha ricordato la figura dell’appassionata della palla a spicchi che un crudele destino ha visto spegnersi in giovane età ormai undici anni fa. L’emozionante giornata ha riunito tutti, dalle persone impegnate per continuare la storia del basket nel territorio, a chi ha giocato in passato e che sente ancora il richiamo della palla a spicchi e, quindi, ha Greta nel cuore.
Commossa e gratificata da tanta partecipazione la famiglia Ortenzi, con in testa l’attuale presidente della Rhütten San Severino, Francesco, con la consorte Donatella, mamma di Greta e suo fratello Ruggero, pivot della formazione settempedana militante nel torneo di Divisione Regionale 1.
"Al termine – ricorda il diesse della formazione maggiore della Rhütten, Guido Grillo – consueto momento conviviale comune al Due Torri, in compagnia del nostro dirigente Paolo Severini, per perpetuare anche a tavola il ricordo indissolubile della nostra cara Greta".
La Maceratese trova la prima sconfitta stagionale nel match contro Urbino, reduce dalla vittoria della scorsa settimana con la Civitanovese. A nulla serve la grinta dei biancorossi che non riescono a concretizzare le tante azioni create fin dall’inizio: Sartori (29’) spiazza l’estremo ospite su calcio di rigore, infila il terzo gol personale in due partite e decide il match.
Partita delicata per entrambe le formazioni che entra subito nel vivo, dando il via ad uno scontro a viso aperto. La Maceratese si porta subito in avanti a caccia del gol, ma l’estremo ducale blocca tutto: Petrucci sventa in più di un’occasione i tentativi dei biancorossi e permette ai suoi di trovare i primi spiragli.
A spezzare l’equilibrio è il fallo in area di Sensi che regala il rigore decisivo all’Urbino: Sartori dal dischetto non sbaglia e sigla l’1-0. I ragazzi di mister Lattanzi provano a recuperare ma il parziale non cambia fino al duplice fischio.
Inizio ripresa subito acceso, con la Maceratese che cerca in tutti i modi di recuperare ma viene fermata dalla buona guardia dei padroni di casa. La squadra di Lattanzi prova ad invertire il corso del match e l’ingresso di Di Ruocco e Perri sembra ridonarle nuova linfa vitale. Il risultato però rimane bloccato, complici lo sterile possesso palla degli ospiti e la granitica difesa dei locali.
La partita si chiude con una clamorosa chance in favore della Rata: Strano devia di testa il cross di Tortelli, ma viene murato da Petrucci che salva di nuovo il risultato. Triplice fischio che sancisce il definitivo 1-0.
In una domenica di festa per la città, nel segno di San Nicola, dal campo del "Della Vittoria" arriva un pareggio per il Tolentino. La formazione cremisi conquista il primo punto stagionale, dopo la cocente sconfitta arrivata all'ultimo respiro contro la Sangiustese Vp una settimana fa, pareggiando per 1-1 con il K-Sport Montecchio Gallo.
Coach Buratti ricalca le scelte della prima giornata, con una sola novità nell'undici iniziale: non c'è Borrelli, ma torna capitan Petrucci. In porta confermato il 2006 Orsini, linea a quattro in difesa con Mercurio, Mistura, Tomassetti e Balloni. In mediana Bracciatelli è affiancato da Frulla e Greco, che sostengono il trio offensivo composto da Petrini, Sejfullai (2004) e Santirocco.
LA CRONACA - A partire meglio sono gli ospiti. Dopo aver reclamato un presunto rigore a favore, non assegnato dall'arbitro Latuga, il Montecchio Gallo si fa vedere all'11' con la conclusione di Peroni ben ribattuta da Orsini. Al 20' il primo squillo del Tolentino con Sejfullai che, sugli sviluppi di corner, va ad incocciare il palo da posizionare defilata.
Otto minuti più tardi ancora ospiti pericolosi con un ottimo contropiede concluso da Sciamanna, con palla deviata sopra la traversa. Tra le fila cremisi l'unica luce la accende Sejfullai. Poco prima del 40' Montecchio vicino nuovamente al vantaggio sia con Torelli che con Magnanelli.
La chance giusta arriva al 43' con l'atterramento in area di rigore di Peroni, colpito da un intervento scomposto in scivolata di Mercurio. Dal dischetto Magnanelli non sbaglia. È il risultato con cui si va al riposo.
Nel secondo tempo i cremisi provano ad abbozzare una reazione. Al 50' Mistura tenta la gran botta da lontano ma non centra i pali. Improvviso, due minuti più tardi, arriva il pareggio con il tap-in di Bracciatelli da centro area, al termine di un'azione confusa. Oltre alla rete subita, il Montecchio Gallo subisce anche la doccia gelata dell'infortunio all'under Baruffi, uscito in barella.
Al 66' il neo entrato Verdesi prova subito a rendersi pericoloso, ma il suo tentativo non spaventa il portiere ospite. Nel finale le squadre si allungano e, negli spazi, si esalta il Montecchio Gallo. Torelli al 77' fa la barba alla traversa. Complice il gran caldo settembrino null'altro accade sino al 95'. Al triplice fischio è uno a uno.
La Civitanovese trova il riscatto dopo l’amaro esordio casalingo con l’Urbino e batte l’Osimana nel match valido per la seconda giornata di Eccellenza. Gara inizialmente a senso unico che vede l’Osimana entrare in partita solo nella seconda frazione, troppo tardi per recuperare il gol di Becker (24’) che decide la partita e regala ai suoi i primi tre punti della stagione.
La Civitanovese si impone fin da subito, controllando palla e costruendo buone occasioni. Dopo il 20’ è Visciano a minacciare per primo il sorpasso ma la palla sfiora il palo a portiere battuto e termina sul fondo. Bisogna attendere qualche minuto e la supremazia territoriale si concretizza in gol: è il 24’ quando Becker finalizza un lancio lungo con un piattone che sorprende Piergiacomi e infila la palla dello 0-1 su cui si chiude la prima frazione.
Nella ripresa, i giallorossi di casa provano a farsi avanti in cerca di un varco ma la Civitanovese continua ad imporsi. Pronti via e al 47’ Visciano sfiora il palo per la seconda volta, su calcio di punizione. Al 54’ arriva il primo guizzo dell’Osimana: Tittarelli di testa minaccia il pari ma la palla termina alta sopra la traversa. La girandola di cambi dei padroni di casa dà una sferzata al match, anche grazie all’ingresso di Alessandroni che guida i suoi nell’offensiva finale. I rossoblù si difendono ordinatamente e resistono anche all’assedio, conquistando i tre punti.
"Avrei preferito aspettare la firma di tutte le carte prima di ufficializzare l’acquisto della ex-sede della Banca d’Italia in corso Matteotti. Preferisco comunicare con gli atti e non con gli annunci. È una trattativa ancora in corso con una delle istituzioni più prestigiose dello Stato, che sto seguendo personalmente". A dichiararlo è il rettore dell'Università di Macerata, John McCourt, nel fare chiarezza sulla trattativa di acquisto della sede maceratese della Banca d’Italia.
"Con la Banca d’Italia ho avuto un dialogo molto fruttuoso e un ascolto importante. Adesso aspettiamo il sì definitivo del Ministero dell’Università e della ricerca e lasciamo il tempo necessario al Demanio per verificare la congruità del prezzo concordato - aggiunge McCourt -. Non appena possibile poi, procederemo con la firma del contratto d’acquisto".
"Se tutto andrà per il verso giusto, sarà un’acquisizione di grande impatto per l’Università e per la città. È nostra intenzione - precisa il rettore - investire proprio nel cuore di Macerata, in una sede prestigiosa e con una forte attenzione alla sostenibilità, pianificando il riutilizzo di un palazzo bello, storico ma da anni fuori uso. L’operazione darà nuova linfa al centro storico e ci permetterà di raggruppare diverse attività al suo interno per una gestione più efficace".
"Acquistare un intero isolato di quasi 9 mila metri quadri è il segnale di un Ateneo dinamico, che guarda verso il futuro con fiducia, convinto di rafforzarsi nel territorio a beneficio delle future generazioni di studenti e della comunità tutta. Mi auguro che questo nostro gesto possa funzionare da traino per una necessaria rivitalizzazione del centro storico nei prossimi anni", conclude McCourt.
La Macagi Cingoli accarezza la prima vittoria stagionale in Serie A Gold, ma sbaglia troppo e il Bolzano conquista i due punti al PalaQuaresima. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno perso 28-30 contro gli alto-atesini nella gara della seconda giornata del campionato italiano di massima serie. Nella ripresa i locali erano avanti anche di due reti, ma non sono riusciti a sfruttare le occasioni per allungare e hanno subito la rimonta degli ospiti.
Fin dal primo tempo si è vista una sfida molto equilibrata. Dopo il vantaggio di Udovcic, Somogyi e Strappini ribaltano il parziale, prima del 2-2 ancora di Udovcic. Brantsch e Pejovic piazzano il 2-4 dopo le due parate di Nungovitch su Codina Vivanco e Somogyi. Di Giulio e Turkovic mantengono il +2 al 10’, Mangoni accorcia ma due reti di fila di Pejovic fanno volare Bolzano sul 6-9 al 14’.
Mihail ipnotizza Zanon e dall’altra parte la Macagi ribalta il parziale con un break di 3-0 firmato Codina Vivanco e doppio Shehab per il 10-9. Pejovic pareggia, ma Shehab e Bordoni piazzano il +2 sul 12-10.
Gli ospiti non ci stanno e riescono a pareggiare al 24’, grazie ai gol di Udovcic e Turkovic dopo il palo di Bordoni, quindi Di Giulio trova anche la rete del +1 ospite sul 13-14. Codina e D’Agostino riportano avanti la Macagi Cingoli, Mihail respinge il tentativo di Basic ma Pejovic segna la rete del 15-15. Il primo tempo si chiude con la traversa di Ciattaglia.
La Macagi Cingoli inizia meglio la ripresa, portandosi anche sul +2, ma negli ultimi 10 minuti sbaglia troppo e gli ospiti non perdonano, conquistando i due punti. Ciattaglia fa 16-15, Zanon pareggia ma D’Benedetto e Codina piazzano le reti del 18-16, grazie anche a tre parate consecutive di Mihail sui tentativi di Brantsch, Zanon e Udovcic.
Strappini, Somogyi e D’Benedetto rispondono a Udovcic e Brantsch, mantenendo il doppio vantaggio sul 21-19. Nungovitch neutralizza la conclusione di Rossetti, Pejovic dall’altra parte segna il 21-20. Bordoni colpisce un palo, poi la Macagi Cingoli sbaglia due gol con Codina Vivanco e D’Benedetto a porta vuota dalla distanza in situazione di portiere fuori dalla porta a causa dell’extraplayer. Turkovic non perdona e segna il 21-21.
Inizia un’altra partita a questo punto. I locali riescono a mantenere il +1 fino al 24-23. Qui Mihail fa due ottime parate su Di Giulio e Parisato, mentre Nungovitch respinge il tentativo di Strappini.
Al 54’ Bolzano torna in vantaggio grazie a Turkovic e Udovcic sul 24-26, con Nungovitch ancora decisivo sul capitano cingolano. Codina Vivanco accorcia, ma Pejovic e Turkovic segnano le reti del 25-28 al 56’. Due rigori consecutivi di Codina fanno risalire a -2 Cingoli sul 27-29: qui Ciattaglia colpisce la traversa del possibile -1, mentre Parisato fa 27-30. Il gol finale di Codina Vivanco serve solo a rendere meno amara la sconfitta.
La Macagi Cingoli resta così a 0 punti in classifica nella Serie A Gold dopo due partite. Nella prossima giornata, Strappini e compagni sfideranno Trieste sabato 23 settembre alle ore 19.00.
Tabellino
Macagi Cingoli 28-30 Bolzano (15-15)
Macagi Cingoli: Mihail, Albanesi, Tapuc, D’Agostino 1, Ciattaglia 1, Shehab 5, Ottobri, Mangoni 1, Somogyi 2, Bordoni 1, Latini, Strappini 2, D’Benedetto 5, Rossetti 1, Compagnucci, Codina Vivanco 9. All. Palazzi
Bolzano: Nungovitch, Di Giulio 2, Trevisol, Walcher, Zanon 1, Brantsch 4, Parisato 1, Pejovic 7, Udovcic 9, Turkovic 6, Wiederhofer, Basic, Gasser. All. Sporcic
Arbitri: Anastasio – Zappaterreno
(Credit foto: Doriano Picirchiani)
L’assistenza sociale rappresenta di certo uno degli elementi di intervento e sostegno a disposizione dei cittadini, caratterizza e misura il grado di civiltà, di umanità e di progresso sostenibile, la rete politico-istituzionale di un Paese.
La salute è certamente il primo bene da proteggere e mantenere ove presente, da ripristinare quando viene a mancare. In una visione allargata della problematica, è evidente che la scienza medica non è che un mezzo circoscritto, importante ma limitato, per valutare le cause, programmare gli interventi utili e soprattutto intervenire tenendo presenti tutti i suoi aspetti.
Le condizioni di salute generali di un individuo affondano le radici nelle caratteristiche genetiche e di sviluppo dello stesso, nelle sue condizioni lavorative, economiche, culturali ed esistenziali.
Gli eventi che stravolgono la vita collettiva (si pensi ai terremoti, pandemia e, recentemente, le alluvioni) creano delle situazioni di assoluta emergenza e spesso gravi ricadute su cittadini inermi ed impreparati ad affrontare enormi disagi.
Da questo sintetico quadro emerge quanto sia importante l’assistenza sociale, professionale anzitutto, ma anche connessa e supportata da tutte le espressioni organizzative della generosità e solidarietà del volontariato.
Ne parliamo con il professor Gabriele Di Francesco, docente di Sociologia Generale presso la Facoltà di Scienze Sociali dell’Università di Chieti, uno studioso che ha dedicato il suo tempo all’osservazione dei fenomeni, alla progettazione degli interventi e all’educazione professionale di chi se ne dovrà occupare nell’ambito dei compiti delle istituzioni.
Professor Di Francesco ci descriva la figura professionale dell’assistente sociale.
"Gli Assistenti Sociali sono dei laureati in Servizio Sociale, abilitati, in seguito all’iscrizione all’Ordine professionale, a svolgere funzioni di rilevazione del bisogno in situazioni di disagio e funzioni di trattamento e di promozione del benessere sociale, progettando, programmando e realizzando interventi e servizi sociali integrati nei confronti della persona, della famiglia e della comunità.
Possono realizzare e gestire azioni di comunicazione e di gestione dell'informazione nell'ottica della promozione dei diritti di cittadinanza, della coesione e inclusione sociale delle persone, delle famiglie, delle pari opportunità attraverso la prevenzione, la riduzione e l'eliminazione delle condizioni di bisogno e disagio individuale e familiare, di mediazione e di counseling".
Può spiegare quali sono i campi di intervento dell’assistenza sociale?
"Le competenze associate all’assistente sociale riguardano la realizzazione di servizi e interventi nel campo sociale e socio-sanitario, la progettazione degli interventi sociali, l'organizzazione dei servizi. Tali competenze si articolano nell'uso dei metodi e delle tecniche del servizio sociale per la raccolta, l'analisi dei bisogni, l'interpretazione dei dati, l'utilizzo dei sistemi di valutazione dei servizi, il metodo di rete con la messa in relazione di vari soggetti privati (es. familiari, amici, vicini di casa disponibili, ecc.), pubblici (enti regionali, comunali e sovracomunali) e del privato sociale (membri di associazioni di volontariato).
Nel sistema italiano, come si può notare, gli ambiti di applicazione e di occupazione di tale figura professionale sono davvero molteplici e in genere sottovalutati o scarsamente conosciuti".
Professore, proprio per informare meglio i cittadini e renderli consapevoli dei servizi che possono essere a loro disposizione, può approfondire quali sono gli interventi specifici dell’assistente sociale?
"Tra i più diffusi interventi ci sono quelli socio-sanitari: nell’ambito dell’attività comunale l’assistenza e la protezione dei minori, i servizi per gli anziani, la lotta e contrasto alla povertà, il tutto in rete con altri servizi presenti sul territorio. Nelle Asl il supporto ai servizi per la disabilità e riabilitazione funzionale, Rsa, consultori familiari.
L’assistenza sociale è anche importante all’interno di istituzioni complesse come l'Inps per l’inserimento nei luoghi di lavoro dell’utenza svantaggiata, ma anche per le questioni inerenti alle commissioni di invalidità. Nelle prefetture e uffici territoriali del governo l’opera dell’assistenza sociale è di grande attualità per le problematiche dell’immigrazione, assistenza e locazione degli immigrati nei centri di accoglienza dei minori non accompagnati.
Da non trascurare il ruolo dell’assistente sociale nei nuclei operativi per le tossicodipendenze con compiti di monitoraggio del territorio sulle dipendenze patologiche in generale. Assistenza anche nella gestione della giustizia minorile e delle comunità connesse dove vivono persone sottoposte a misure restrittive della libertà svolgendo il compito in favore del reinserimento sociale. È evidente il grande impegno per la tutela dei più giovani e l’assistenza in tutte le problematiche che li possono coinvolgere".
Per concludere Professore può descrivere lo stato dell’assistenza sociale nel nostro Paese?
"Negli ultimi decenni sono stati fatti grossi passi in avanti, ma ci sono ancora delle criticità. Per spiegare meglio devo citare la legge 178 del 2020, all’articolo 1, comma 797 e seguenti in cui è introdotto un livello essenziale delle prestazioni di assistenza sociale definito da un operatore ogni 5000 abitanti con ulteriore obiettivo di un operatore ogni 4000 abitanti; purtroppo siamo ben lontani da tali rapporti.
Gli assistenti sociali sono pochi e benché obbligatori nei Comuni sono talvolta assenti e i compiti sono affidati spesso a cooperative esterne oppure persino ad impiegati amministrativi o figure professionali che non hanno nessuna formazione e competenza sulle problematiche del sociale".
Finale di mercato effervescente in casa Tolentino, dopo la sconfitta nella gara d'esordio del campionato di Eccellenza contro la Sangiustese Vp. Vestiranno la maglia cremisi il centrocampista Davide Mazziere (2001), lo scorso anno proprio alla Sangiustese, e l'esterno offensivo Davide Verdesi (2002), lo scorso anno al Porto d'Ascoli.
A questi si aggiunge la novità del portiere Riccardo Novi (2000). Cresciuto nelle giovanili dell'Ascoli, lo scorso anno ha vestito la casacca dell'Atletico Ascoli. Precedentemente, quelle di Fiuggi, Alcione, Roma City ed Atletico Ascoli.
Sul fronte delle partenze si registrano le cessioni del portiere Michele Monti e dell'attaccante Joel Andres Garbujo al Trodica nonché quella del portiere Federico Conforti alla Maceratese.
Sono stati, invece, ceduti in prestito Marco Di Biagio (difensore) al Montegranaro, Alessandro Cozzolino (attaccante) al Portuali Ancona e Alessandro Giuli (centrocampista) alla squadra lombarda di serie D Campo San Pietro.
Violento scontro tra due auto nella notte in superstrada. È quanto verificatosi poco prima delle tre, all'altezza dello svincolo di Pollenza della SS77 della Val di Chienti, in direzione mare. A seguito dell'impatto una delle due vetture ha terminato la propria corsa contro il guardrail: ancora da ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, che hanno disposto il trasferimento in ospedale dei conducenti dei mezzi. Per consentire il completamento delle operazioni di soccorso il tratto è stato momentaneamente chiuso al traffico. Ad effettuare i rilievi del caso e veicolare la circolazione sono stati i carabinieri della locale stazione. Alla messa in sicurezza dei veicoli hanno, invece, provveduto i vigili del fuoco.
(Foto di repertorio)
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa al diritto riconosciuto all’ex convivente della ripetizione di specifiche somme corrisposte al partner durante il periodo di convivenza.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Macerata che chiede: "Terminata la convivenza si può ottenere la restituzione di quanto pagato per la costruzione di quella che sarebbe dovuta essere la casa familiare senza esserne il proprietario?".
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente attuale, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n.24721/2019, in accoglimento del ricorso posto in essere dall’ex convivente.
Nella sentenza si afferma testualmente: "L’accertamento in fatto che la dazione di denaro era rivolta al solo scopo di realizzare la casa familiare, destinata, nelle previsioni della ricorrente, a divenire comune, giustifica, ai sensi dell’art. 2033 c.c., il rimborso delle somme versate a titolo di concorso nelle spese di costruzione del manufatto rimasto in proprietà esclusiva dell’altro ex convivente, risultando tale contribuzione a tutti gli effetti, indebita" (Cass. Civ.; Sez. II; Sent. n. 2973/2016).
Difatti, l’art. 2033 c.c. citato nella menzionata sentenza, prevendo espressamente che "chi ha eseguito un pagamento non dovuto, ha diritto di ripetere ciò che ha pagato […]", disciplina l’istituto della ripetizione dell’indebito avente come suo fondamento, l’inesistenza dell’obbligazione adempiuta da una parte, o perché il vincolo obbligatorio non è mai sorto, o perché venuto meno successivamente, a seguito di annullamento, rescissione o inefficacia connessa ad una clausola risolutiva espressa.
A tal proposito, occorre rilevare che, sebbene la convivenza di fatto rappresenti ormai a tutti gli effetti una formazione sociale riconosciuta e tutelata dal nostro ordinamento giuridico, con la quale sorgono doveri di natura morale e sociale di ciascun convivente nei confronti dell'altro, è tuttavia necessario che tali prestazioni rese, trovino giustificazione nella solidarietà e nella reciproca assistenza fra i conviventi, sussistendo al contrario, un'inconciliabilità logico-giuridica fra convivenza more uxorio e arricchimento ingiustificato.
Pertanto, in risposta alla domanda dalla nostra lettrice e in linea con la più autorevole e consolidata giurisprudenza di legittimità, si può affermare che "le attribuzioni patrimoniali a favore del convivente "more uxorio" effettuate nel corso del rapporto configurano l'adempimento di una obbligazione naturale ex art. 2034 cod. civ., a condizione che siano rispettati i principi di proporzionalità e di adeguatezza; in caso di attribuzioni economico patrimoniali eseguite in corso di convivenza, a titolo di concorso alle spese di costruzione della casa familiare, si ha diritto al rimborso delle somme date se, terminata la convivenza, il conferimento non si concretizza nell’acquisto della proprietà del bene, esulando tale prestazione, dal mero adempimento di suddette obbligazioni" (Cassazione civile sez. VI, 15/02/2019, n.4659).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.