Prosegue la vicenda della protesta dei tifosi della Civitanovese contro il presidente Mauro Profili. Dopo il pareggio 0-0 sul campo del Montefano, il giudice sportivo ha preso una decisione ufficiale: la società rossoblù è stata multata con 200 euro di ammenda.
La sanzione è stata comminata «per aver la propria tifoseria, durante la gara, lanciato in campo 9 fumogeni accesi, costringendo l'arbitro a sospendere per qualche minuto la gara al fine di consentire la rimozione degli stessi». Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma i fumogeni hanno comunque provocato evidenti danni al terreno di gioco, e il giudice sportivo ha rinviato la questione del risarcimento alla normativa vigente.
Ma la contestazione della tifoseria non si è fermata allo stadio. Nella serata di ieri, infatti, sono finiti nel mirino dei tifosi anche il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, e l’assessore allo sport, Claudio Morresi, con degli striscioni esposti in piazza recanti la scritta: "Ciarapica-Morresi basta indifferenza, è finita la pazienza".
I gruppi organizzati del tifo rossoblù hanno commentato: "L’assenza e l’indifferenza del Comune non può passare inosservata!", manifestando il loro malcontento verso le istituzioni locali per il ruolo ritenuto passivo nella vicenda legata a Mauro Profili.
I Carabinieri della Stazione di Potenza Picena hanno denunciato un imprenditore edile di origini napoletane, 43 anni,per oltraggio, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, oltre a sanzionarlo per ubriachezza molesta.
L’intervento è scattato nella mattinata di ieri dopo una segnalazione al NUE 112, che indicava un uomo in evidente stato di alterazione che inveiva contro agenti della polizia locale nella piazza centrale del paese, all’interno di un cantiere edile.
All’arrivo della pattuglia, l’uomo — titolare del cantiere — ha reagito in modo aggressivo sia verbalmente che fisicamente nei confronti dei militari, presumibilmente in stato di ubriachezza. Nonostante l’agitazione, i Carabinieri sono riusciti a calmare l’uomo e a identificarlo.
Per lui è scattata la denuncia in stato di libertà all’autorità giudiziaria e la sanzione per ubriachezza molesta, a conclusione di un episodio che ha destato preoccupazione tra cittadini e operatori presenti in zona.
Nonostante fosse agli arresti domiciliari, ha lasciato la propria abitazione più di venti volte. Per questo un 29enne di origini marocchine, residente a Treia, è stato arrestato dai carabinieri della locale stazione e trasferito in carcere.
Il provvedimento è stato eseguito nella giornata di ieri su ordine dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Ancona, a seguito di un'ordinanza emessa dall'Ufficio di Sorveglianza di Macerata, che ha disposto la revoca della detenzione domiciliare e la sostituzione con la detenzione in carcere.
L’uomo, già sottoposto alla misura alternativa dopo una condanna per spaccio di sostanze stupefacenti, si era più volte allontanato dal domicilio, violando sistematicamente le prescrizioni imposte. I carabinieri lo avevano sorpreso in evasione in oltre venti occasioni, documentando ogni episodio e segnalandolo all'autorità giudiziaria.
Durante alcune di queste uscite non autorizzate, il 29enne si sarebbe anche reso responsabile di diversi furti, per i quali è stato ulteriormente denunciato. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito alla Casa Circondariale di Fermo, dove dovrà scontare la pena residua di un anno e 5 giorni di detenzione carceraria.
Da oggi (15 ottobre, n.d.r.) Recanati si arricchisce di una nuova struttura ricettiva a servizio del turismo locale e, soprattutto, dei giovani intenzionati a scoprire il territorio leopardiano e marchigiano. È stato infatti firmato questa mattina a Palazzo Comunale un protocollo d’intesa tra Comune di Recanati e Ente Chiesa San Filippo Neri Recanati per la creazione e la gestione in uso di un nuovo ostello presso i locali di Villa Colloredo Mels.
“Sarà una struttura dedicata prevalentemente all’accoglienza dei giovani e di tutti coloro che intendono esplorare il nostro territorio mediante forme di turismo non solo religioso, ma soprattutto lento, esperienziale, sostenibile – ha commentato il sindaco Emanuele Pepa -. La realizzazione di questo spazio ricettivo era fortemente voluta dalla nostra Amministrazione e abbiamo lavorato a lungo per poterlo consegnare alla città e a quanti vorranno fruirne come alloggio per la visita di Recanati, in un contesto che intende favorire anche il turismo legato ai Cammini Lauretani, ma non solo. Ringrazio l’Ente San Filippo Neri per la collaborazione e l’interesse dimostrato verso questa importante iniziativa”.
“Si tratta di un progetto a lungo atteso e che punta a valorizzare il patrimonio immobiliare comunale – ha detto l’assessore al patrimonio Sabrina Bertini -. La realizzazione e gestione dell’ostello, nella zona adiacente al Duomo di San Flaviano e afferente al complesso di Villa Colloredo, consentirà di rendere ancora più fruibile dal punto di vista ricettivo un’area dalla già forte vocazione culturale e religiosa”.
L’ostello sarà costituito presso i locali di Villa Colloredo Mels e si svilupperà sui due piani superiori dell’edificio che già ospita il Centro di Educazione Ambientale del WWF, destinati a struttura ricettiva ma attualmente inutilizzati. Grazie alla convenzione stipulata, l’Ente Chiesa San Filippo Neri potrà usufruire gratuitamente dei locali in forza di un corpus normativo che prevede la concessione in comodato d’uso gratuito degli edifici del patrimonio comunale per finalità socio-educative, di accoglienza e integrazione sociale. L’Ente si impegna a farsi carico delle spese di gestione e dei lavori necessari all’avvio dell’attività. La convenzione avrà una durata di sei anni, eventualmente prorogabili.
Un progetto, dunque, che guarda soprattutto ai giovani, al di là della fede religiosa e della provenienza, e a favorire categorie attratte dal territorio e da forme di turismo esperienziale, con l’occhio rivolto anche alla socializzazione e integrazione.
Giovedì 9 ottobre il Convitto Nazionale "Giacomo Leopardi" di Macerata ha dato vita alla terza edizione di "Cammina che ti passa", un’iniziativa che, passo dopo passo, è diventata molto più di una passeggiata: un invito a educare al movimento, alla consapevolezza, alla memoria delle proprie radici e al piacere di stare insieme.
In duecentocinquanta, tra studenti semiconvittori dai 6 ai 14 anni, educatori, docenti, famiglie e personale della scuola, si sono radunati alla sede di via Capuzi, pronti a trasformare il percorso in un messaggio di speranza, riflessione e scoperta.
Accanto a loro, anche alcuni ex insegnanti ed educatori del Convitto che hanno scelto di camminare nuovamente con la "loro" scuola, in un gesto simbolico di affetto e appartenenza che unisce passato e presente della comunità convittuale.
L'evento, ideato e coordinato con passione dall'educatrice Romina Diletti, si è svolto con il supporto degli agenti della polizia locale, che hanno garantito la sicurezza lungo il percorso, e dei volontari dell'associazione podistica A.S.D. Valtenna, storici sostenitori del Convitto nelle iniziative dedicate al benessere e allo sport educativo, inclusa la partecipazione dell’istituto alle Convittiadi, le prestigiose Olimpiadi dei Convitti Nazionali italiani.
"Camminare insieme significa riscoprire il tempo dell'ascolto e della relazione - spiega Romina Diletti -. È un gesto semplice ma potente: il movimento diventa connessione, cura, libertà e memoria. I ragazzi imparano a guardarsi intorno, a dialogare e a condividere storia, spazio e passo con gli altri”.
Un gesto educativo e simbolico allo stesso tempo: dalla sede di via Capuzi il gruppo del Convitto ha infatti raggiunto Piazza della Libertà, sostando davanti alla storica struttura di Piazza Marconi, ferita e ferma dal sisma del 2016, ma sempre nel cuore dei maceratesi. Una foto di gruppo e un momento di riflessione hanno ricordato quanto quell’edificio, assegnato in uso perpetuo e gratuito al Convitto da oltre un secolo e mezzo, rappresenti un patrimonio unico per la città e le Marche.
Un cammino simbolico e intenso, quello della comunità del Convitto, per salvare uno scrigno storico e culturale che incarna l’identità e la memoria viva di generazioni di studenti e famiglie.
Al rientro, le classi hanno riflettuto sull’esperienza attraverso semplici attività espressive, trasformando emozioni e pensieri in un racconto collettivo racchiuso in un grande cartellone modulare, una vera e propria “colonna di pensieri” esposta all’ingresso dell’istituto in via Capuzi.
“La scuola non è solo un luogo dove si apprende - sottolinea il rettore e dirigente scolastico Alessandra Gattari - ma uno spazio dove si cresce insieme. Camminare in gruppo aiuta bambine e bambini, ragazze e ragazzi a sviluppare attenzione, empatia e senso di responsabilità. Ogni passo condiviso diventa un’occasione per conoscersi meglio e costruire una comunità più consapevole, che ha a cuore le proprie radici, perché, come insegna questa iniziativa, è solo camminando insieme che si costruisce il futuro”.
"Cammina che ti passa" si conferma così un piccolo grande rito collettivo che ogni anno rinnova il legame tra scuola, città e territorio, ricordando a tutti che, per ritrovare equilibrio e armonia, a volte basta solo mettersi in cammino.
Il Comitato Frazione di Serralta, una delle belle realtà del territorio settempedano, ha celebrato i suoi eroi sportivi con una partecipata cena di ringraziamento, onorando i successi che hanno portato il nome della Città di San Severino Marche ai vertici di diverse discipline, dagli sport tradizionali a quelli motoristici e all'atletica. L'evento, promosso dal Comitato di Frazione, ha espresso gratitudine per la passione e l'impegno degli atleti.
Il cuore della festa è stato dedicato al trionfo delle due squadre di ruzzola di Serralta, che hanno meritatamente visto laureare i suo i componenti Campioni d’Italia FIGeST (Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali). Un risultato straordinario che evidenzia la forza delle tradizioni locali. Parallelamente, sono stati celebrati i ragazzi del tiro alla fune vincitori del torneo amatoriale di Apiro.
All'incontro ha preso parte anche l'Assessore comunale allo Sport della Città di San Severino Marche, Paolo Paoloni, che si è quindi complimentato con due sportivi d’eccellenza protagonisti anch’essi della serata: Manlio Giachè e Mathias Zagaglia..
Manlio Giachè, pilota proprio di Serralta, ha recentemente firmato una delle sue imprese più significative conquistando il titolo di Campione Italiano di motocross d’epoca nella categoria D1 (veicoli costruiti dal 1980 al 1982). Si tratta del secondo titolo tricolore in questa affascinante specialità e del sesto alloro complessivo in carriera per lui che ormai è una leggenda del motocross vintage.
Mathias Zagaglia, invece, portacolori del Cus Camerino è un giovane podista che si è distinto nell'atletica leggera conquistando di recente il titolo di Campione Regionale Fidal Marche nella categoria Promesse.
L'assessore Paolo Paoloni ha espresso l'orgoglio dell'Amministrazione comunale: "I successi di Serralta e dei suoi atleti sono la prova che la passione, la disciplina e lo spirito di squadra possono portare a traguardi eccezionali. Dalle discipline tradizionali del nostro territorio, come la ruzzola, fino ai successi motoristici di Giachè e a quelli promettenti nell'atletica di Zagaglia, questi atleti sono un modello di eccellenza e un grande motivo di vanto per tutta la comunità di San Severino Marche”.
La celebrazione si è conclusa con il ringraziamento del Comitato di Frazione a tutti i partecipanti e l'augurio di una prossima stagione altrettanto ricca di vittorie.
A nove anni dal devastante sisma del 2016, Tolentino ha ospitato un importante momento di riflessione sul futuro della città. Venerdì sera, il teatro Nicola Vaccaj ha fatto da cornice al convegno organizzato dal Rotary Club Tolentino, dal titolo “Tolentino a nove anni dal sisma. Riflessioni socio-economiche e prospettive per un futuro sostenibile”, evento patrocinato dal Comune di Tolentino.
Relatore della serata è stato Alessandro Calzavara, urbanista ed esperto di rigenerazione urbana, che ha offerto un’analisi dettagliata sullo stato della città, evidenziando criticità e sfide future. Tra queste, la crisi demografica: secondo Calzavara, se non si interverrà con politiche mirate, nel 2045 la popolazione di Tolentino potrebbe scendere a 14.500 abitanti, a causa della difficoltà della città di attrarre nuovi residenti.
«Bisogna agire su tre fronti principali: abitazioni, lavoro e servizi», ha spiegato Calzavara, sottolineando la necessità di strategie innovative, digitalizzazione, opportunità educative e attenzione ai giovani, per trattenere e attrarre popolazione. Fondamentale anche rendere il centro storico più vivibile, superando problemi legati a viabilità, accessibilità e stabilità economica.
All’incontro è intervenuto anche il senatore Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, che ha ribadito l’importanza di affiancare alla ricostruzione fisica quella delle comunità. Castelli ha citato la strategia NextAppennino, volta a superare l’isolamento del cratere attraverso strade, digitalizzazione e investimenti nell’istruzione. «Nel territorio maceratese sono già attivi oltre 200 progetti imprenditoriali, in grado di generare effetti positivi anche sul piano demografico», ha aggiunto.
Il convegno, coordinato da Matteo Pasquali, ha visto la partecipazione attiva di Francesco Losego, socio del Rotary Club Tolentino, e di numerose autorità locali e regionali, tra cui il sindaco Mauro Sclavi, il presidente del Rotary Club Iole Rosini, il governatore del Distretto Rotary 2090 Stefano Gobbi e altri rappresentanti del Rotary, oltre a Paolo Vadalà, presidente del Tribunale di Macerata, e la consigliere regionale Silvia Luconi.
L’evento ha confermato che, a quasi un decennio dal sisma, le ferite della città restano aperte, ma ha anche acceso una luce di speranza: con visione condivisa e strategie mirate, è possibile costruire un futuro sostenibile per Tolentino, restituendole vitalità, centralità e sviluppo economico.
Un gesto di grande generosità e senso civico arricchisce la comunità di Macerata. La Giunta comunale ha, infatti, deliberato di accettare un legato testamentario disposto da una cittadina maceratese, scomparsa lo scorso giugno, che ha scelto di donare al Comune due anelli e una collana in oro con brillanti.
Secondo le volontà espresse nel testamento, i gioielli dovranno essere venduti e il ricavato utilizzato per acquistare materiale utile alle attività sportive che si svolgono presso lo stadio Helvia Recina, con una particolare attenzione - dove possibile - all’acquisto di un defibrillatore.
"Il lascito della signora, che ringraziamo per questo nobile gesto, è un atto di grande valore civico e un esempio di coinvolgimento nella vita sociale cittadina - ha dichiarato l'assessore al patrimonio, Andrea Marchiori -. Il patrimonio della città si arricchisce non solo di un bene salvavita, ma anche e soprattutto del sentimento di chi in vita ha avuto a cuore la comunità e il suo futuro".
Gli uffici comunali competenti sono stati incaricati di far stimare i gioielli da un orafo per procedere alla loro vendita e all'acquisto del materiale sportivo previsto. Inoltre, la Giunta ha approvato l'installazione di una targa commemorativa - previa autorizzazione dell'erede - per ricordare il gesto della benefattrice, che ha scelto di rimanere anonima. Un'iniziativa che unisce memoria, solidarietà e attenzione alla sicurezza, trasformando un atto privato in un dono concreto per tutta la collettività maceratese.
++ AGGIORNAMENTO 16 OTTOBRE ++
La manifestazione è stata annullata. A comunicarlo sono gli stessi organizzatori attraverso una nota stampa: "Dobbiamo con grande dispiacere annunciare che tutti gli eventi sono annullati. Non per nostra volontà ma per la drastica decisione presa a livello nazionale di interrompere la collaborazione tra la Federciclismo e gli Enti. Un fulmine a ciel sereno che ci rende impossibile organizzare le nostre gare con Acsi, l'ente nazionale al quale ci appoggiamo come Ciclo Club Recanati e al quale fanno riferimento tantissime realtà amatoriali".
"Un problema generale e nazionale che ci tocca affrontare subito, agli inizi di un dibattito e di una protesta che sarà forte ma che al momento non è ancora in grado di fermare tale provvedimento e di trovare strade condivise per il bene del ciclismo, dello sport che amiamo - aggiungono gli organizzatori nella nota -. Perché dobbiamo annullare le gare? Noi come altre organizzazioni? Perché senza l'accordo Federciclismo- Acsi abbiamo problemi con il tesseramento, con le coperture assicurative, con la sicurezza visto che le moto scorta ieri sera ci hanno comunicato che in seguito al nuovo scenario normativo non potranno essere alla gara di Recanati".
"Abbiamo provato in ogni modo nelle ultime ore, anche in contatto con l'Acsi nazionale, a trovare soluzioni che salvassero la Leopardiana. Ci ha fermato solo il covid fino a questo provvedimento nazionale che sappiamo essere al vaglio anche del Ministero dello Sport perchè si rischia di fermare una parte significativa del movimento ciclistico. Intanto però dobbiamo fermarci noi, nonostante avessimo ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie da Regione Marche, Provincia di Macerara e Provincia di Ancona. Niente Infinito Bike, niente Leopardiana, niente allestimenti, niente festa, niente solidarietà e un danno organizzativo ed economico enorme" conclude la nota.
Tre giornate dedicate al ciclismo, alla promozione del territorio, alla poesia, alla spiritualità e all’amicizia, tra allegria e buona cucina marchigiana. È questo lo spirito che animerà la nuova edizione della manifestazione promossa dal Ciclo Club Recanati, guidato da Agostino Nina, con il patrocinio del Comune di Recanati. Un evento che rinnova una tradizione ormai consolidata, portata avanti con passione e grande capacità organizzativa da molti anni.
Si comincia venerdì 17 ottobre con la 13ª edizione della Infinito Bike, la gara di mountain bike ambientata nello spettacolare scenario del Colle dell’Infinito e del quartiere Montemorello. Un percorso di tre chilometri, tra vicoli, sterrato e brevi tratti asfaltati, darà vita a una prova di Cross Country intensa e spettacolare. La Infinito Bike sarà anche la prova conclusiva della Conero Cup, la storica challenge che da oltre venticinque anni promuove la mountain bike nelle Marche. La partenza è fissata per le 21.30, mentre per i partecipanti è previsto un ricco pacco gara, che conterrà anche una maglietta ricordo di alta qualità riservata ai primi cinquanta iscritti.
La giornata di sabato 18 ottobre sarà invece dedicata agli arrivi, alle iscrizioni e ai momenti di socialità. Nel pomeriggio, a partire dalle 16.00, spazio ai più piccoli con una prova promozionale tra giochi, un piccolo percorso, merenda e premi. In serata, dalle 20.00, si terrà la tradizionale Cena dei Cappuccini, un appuntamento ormai imperdibile, aperto a tutti e all’insegna della solidarietà. Il menù prevede tagliatelle al ragù preparate da Padre Francesco, brasato al Rosso Conero, contorno di “erbe trovate”, ciambellone di Frate Giulio, acqua, vino e caffè, il tutto al prezzo di 28 euro. L’intero ricavato sarà destinato alle Missioni Estere dei Padri Cappuccini.
La base logistica della manifestazione sarà situata a Montemorello, nella zona di Casa Leopardi, dove troveranno sede la segreteria, il ritiro dei pacchi gara e i parcheggi, tutti opportunamente segnalati. Il Convento dei Cappuccini sarà il punto di riferimento per i partecipanti, con la segreteria attiva sabato dalle 14.30 alle 19.30 e domenica dalle 6.30 alle 7.30.
Il gran finale è in programma domenica 19 ottobre con la Gran Fondo Leopardiana – Edizione del Giubileo, tappa conclusiva del circuito Gran Fondo Marche e prova valida per il Giro d’Italia Amatori. Come già avvenuto nel 2021 e nel 2022, la manifestazione si terrà in versione autunnale e proporrà due percorsi: quello lungo di 132,4 chilometri con 2127 metri di dislivello e quello corto di 69,2 chilometri con 1129 metri di dislivello. Le partenze sono previste alle 8.15 per il percorso lungo e alle 9.00 per quello corto, con l’ingresso in griglia a partire dalle 7.45.
Il tracciato attraverserà alcuni dei luoghi più suggestivi del territorio, tra cui Loreto, prima di concludersi con lo striscione d’arrivo nella Piazzola del Sabato del Villaggio, proprio davanti a Casa Leopardi. Sono attesi centinaia di ciclisti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero: tra le iscrizioni figura infatti anche quella di un partecipante in arrivo dalla Corsica.
Un sentito ringraziamento va al Comune di Recanati e a tutti i Comuni coinvolti, al comitato di quartiere Montemorello, a Casa Leopardi, ai Frati Cappuccini, ai volontari, ai sostenitori e sponsor, all’Acsi Ciclismo e al comitato Conero Cup, per la collaborazione e il sostegno che rendono possibile un evento capace di unire sport, cultura e territorio nel nome di Giacomo Leopardi e dei valori più autentici della comunità recanatese.
«Vogliamo partire bene e, con gli ultimi arrivi, riteniamo che la squadra sia stata completata. Non facciamo proclami: vedremo il riscontro sul campo, ma crediamo che questa Recanatese possa viaggiare nelle zone alte della classifica». Parole di fiducia, pronunciate a inizio settembre dal presidente Daniele Maria Angelini durante la presentazione ufficiale della squadra a Palazzo Venieri. Promesse e ottimismo che oggi, a distanza di poche settimane, suonano come un boomerang.
Dopo sette giornate di campionato, la Recanatese ha raccolto appena 4 punti e viene da quattro sconfitte consecutive. Numeri impietosi, che riflettono non solo un avvio deludente ma anche la forte sensazione che la squadra sia incompleta, soprattutto dopo gli infortuni di Re e Ghio.
Il malcontento, inevitabilmente, non si ferma al terreno di gioco. In società il clima è teso, e nelle ultime ore si parla di un Consiglio di Amministrazione urgente, convocato per affrontare una crisi che non è solo tecnica ma anche dirigenziale. Al centro del dibattito proprio Angelini, che secondo diverse fonti starebbe valutando un passo indietro dopo settimane di nervosismo e frizioni interne. Sullo sfondo, si vocifera, le lusinghe provenienti da Ancona.
Una situazione che riapre vecchie ferite. Solo pochi mesi fa, infatti, Angelini aveva ricoperto il ruolo di presidente onorario della Civitanovese, club che sotto la sua influenza non è riuscito a evitare la retrocessione in Eccellenza. Ora, anche a Recanati, la sua gestione sembra aver imboccato la stessa strada fatta di entusiasmo iniziale e risultati deludenti.
Dietro le quinte, i margini per ricomporre un fronte unitario sembrano sempre più ridotti. I rapporti tra i vertici societari appaiono logori e la sensazione è che da questo CDA possano arrivare scelte drastiche.
Macerata - La Polizia locale ha emesso una nuova ordinanza per regolamentare temporaneamente la circolazione stradale in via dei Velini, nel tratto compreso tra via Federico II e Borgo Compagnoni, a causa dei lavori di modifica e ampliamento della strada.
L’ordinanza riguarda le giornate del 16 e 17 ottobre, con fasce orarie dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 17:30. In questo periodo, il tratto di via dei Velini in salita, vicino al tornante, sarà chiuso al transito di tutti i veicoli e dei pedoni, ad eccezione dei residenti, dei mezzi impegnati nelle operazioni di carico e scarico della ditta incaricata dei lavori e dei veicoli di soccorso in emergenza.
L’intervento si rende necessario per agevolare le operazioni di movimentazione terra e garantire la sicurezza sia dei lavoratori che degli utenti della strada.
La Polizia locale invita automobilisti e cittadini a prestare attenzione alla segnaletica provvisoria e a seguire percorsi alternativi durante le fasce orarie indicate.
Civitanova - Sono stati completati nei giorni scorsi i lavori di asfaltatura di via Boiardo, nel quartiere di San Marone, dall’intersezione con via Verga fino a via Dante Alighieri. A darne notizia è l’assessore ai Lavori Pubblici, Ermanno Carassai, spiegando che l’intervento è stato realizzato dall’impresa Co.Ri. srl per un importo di 150 mila euro.
I lavori hanno previsto la fresatura dell’intera sede stradale, la risagomatura e la rasatura degli avvallamenti con conglomerato bituminoso tipo “binder chiuso” su una superficie complessiva di circa 3.280 m². Successivamente è stato realizzato lo strato di usura finale in conglomerato bituminoso tipo “tappetino”, con la messa in quota dei chiusini d’ispezione e il rifacimento della segnaletica orizzontale.
Il tratto riqualificato si estende per circa 409 metri, con una larghezza media tra 6,30 e 9,30 metri, quest’ultima presente in corrispondenza di un’aiuola spartitraffico. Particolare attenzione è stata rivolta alla sicurezza dei pedoni: all’altezza dell’attraversamento vicino al parco “Baden Powell” è stato realizzato un passaggio pedonale rialzato, pensato per garantire maggiore protezione agli utenti della zona.
«Dopo l’asfaltatura di via Verga, abbiamo proseguito con la riqualificazione di via Boiardo, che presentava numerose buche e avvallamenti dovuti anche agli interventi sui sotto-servizi realizzati negli anni – spiega l'assessore Carassai –. L’opera ridurrà gli interventi manutentivi eseguiti in amministrazione diretta e migliorerà la sicurezza della circolazione veicolare e pedonale».
I lavori sono stati effettuati senza interrompere la circolazione: il traffico è stato canalizzato su una corsia dedicata, con l’istituzione di senso unico di marcia nelle zone occupate dai macchinari, garantendo così la transitabilità durante tutta la durata degli interventi.
Dopo l’incidente mortale avvenuto lunedì a Corridonia, la Feneal Uil Marche ribadisce con forza l’urgenza di un cambio di passo nella tutela della sicurezza nei cantieri edili, in particolare in quelli legati alla ricostruzione post-sisma.
«Quello di Corridonia è l’ennesimo episodio che conferma come serva un impegno reale, non solo dichiarazioni di principio», afferma Filomena Palumbo, responsabile territoriale per Macerata della Feneal Uil Marche. «Siamo preoccupati non solo per gli incidenti denunciati ufficialmente, ma soprattutto per quelli che non emergono, per i lavoratori che non risultano assunti e che ogni giorno rischiano la vita senza alcuna tutela. La ricostruzione non può diventare terreno di sfruttamento: ricostruire significa restituire vita e comunità, non consumare lavoro e persone. La sicurezza sul lavoro non è un optional: è il diritto più elementare».
Accanto a Palumbo, Sergio Crucianelli, responsabile territoriale per Macerata della Uil Marche, sottolinea l’importanza del presidio costante nei cantieri per contrastare l’occupazione irregolare, fenomeno spesso invisibile ma gravido di conseguenze: assenza di diritti, sfruttamento e infortuni non denunciati. «Abbiamo denunciato questa realtà più volte, promuovendo protocolli condivisi che puntano a un vero cambiamento culturale. Ma da soli non possiamo garantire la dignità nei cantieri: servono l’impegno delle istituzioni e delle parti datoriali. Lo scorso 28 aprile abbiamo consegnato alle Prefetture delle Marche un report sugli incidenti e le nostre proposte, perché la campagna “Zero Morti sul Lavoro” diventi un imperativo per tutti».
Il messaggio del sindacato è chiaro: occorre un’azione concreta, costante e condivisa per garantire sicurezza, regolarità e dignità a chi ogni giorno costruisce il futuro della regione.
Domenica 26 ottobre si svolgerà la seconda edizione della “Pedalata dei Santi”, evento conclusivo della rassegna Primavera in Bici 2025, promossa dall’Assessorato alla Mobilità Sostenibile del Comune di Civitanova Marche, in collaborazione con il Gruppo Sportivo Fontespina 2000 e Civitanova GreenLife.
Il ritrovo è fissato alle ore 09.00 presso il Catecumenion di via Carnia. Il percorso toccherà le chiese parrocchiali della città per poi concludersi al Santuario di Santa Maria Apparente, dove alle ore 11.00 circa sarà celebrata una Santa Messa dedicata ai ciclisti. L’iniziativa, adatta a tutte le età, unisce attività fisica, spiritualità e riscoperta del territorio, rafforzando il senso di comunità e la promozione di stili di vita sostenibili.
La “Pedalata dei Santi” si inserisce all’interno di un percorso più ampio, quello di Primavera in Bici, che da tre anni promuove il valore della mobilità attiva e dell’impegno civico attraverso eventi partecipati e inclusivi. «Concludiamo la rassegna Primavera in Bici con un appuntamento dal forte valore simbolico e comunitario — afferma l’assessore alla Mobilità Sostenibile Roberta Belletti —. Investire sulla promozione della mobilità dolce, fin dalle esperienze più semplici e accessibili come queste, significa favorire una nuova cultura urbana, attenta all’ambiente, al benessere e alla socialità. Iniziative come questa rafforzano la connessione tra i luoghi e le persone e ci ricordano quanto sia importante continuare a seminare buone pratiche e sensibilizzare, anche con leggerezza, al rispetto del nostro territorio e dei suoi spazi condivisi». L’assessore ringrazia infine il Gruppo Sportivo Fontespina 2000 e Civitanova GreenLife, da sempre al suo fianco nell’organizzazione della rassegna: «Senza il loro supporto costante e appassionato, nulla di tutto questo sarebbe possibile».
Serrapetrona, piccolo borgo medievale nel cuore delle Marche, si prepara ad accogliere gli appassionati di vino nelle domeniche del 9 e del 16 novembre, con l’appuntamento annuale “Appassimenti Aperti”, dedicato alla valorizzazione della Vernaccia Nera, vitigno autoctono simbolo del territorio. L’iniziativa, organizzata dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (IMT) in collaborazione con il Comune e la Pro Loco, promette due giornate ricche di degustazioni, tour nelle cantine e momenti di cultura enologica.
Tra i vicoli del borgo, il profumo del vino e il fascino dei grappoli appesi nelle cantine avvolgeranno i visitatori, invitandoli a scoprire la tradizione degli “appassimenti”, un processo antico in cui l’uva, lasciata ad appassire dopo la vendemmia, viene poi unita al mosto per dare vita a vini di pregio. È proprio questo procedimento a creare due eccellenze: la Vernaccia di Serrapetrona DOCG, unico spumante rosso a Denominazione di Origine Controllata e Garantita in Italia prodotto con tre fermentazioni, e il Serrapetrona DOC, vino fermo che custodisce la storia più antica del vitigno.
“Appassimenti Aperti non è solo un evento enologico – sottolinea Alberto Mazzoni, direttore dell’IMT – ma un’occasione per valorizzare un patrimonio unico come la Vernaccia Nera, fortemente legata alla storia e all’identità delle Marche. L’iniziativa racconta il territorio e la sua cultura, promuovendo una produzione rara e irripetibile altrove, e rappresenta un esempio virtuoso di turismo di prossimità basato sulla qualità e sull’accoglienza.”
Le cantine produttrici apriranno le loro porte dalle 10 alle 19, permettendo ai visitatori di esplorare gli spazi in cui nasce il vino, ascoltando dai produttori i segreti della lavorazione dell’uva. Nel centro storico, gli stand con prodotti tipici offriranno una vera esperienza multisensoriale, dove il gusto del vino si intreccia con i sapori della cucina locale. Per agevolare gli spostamenti tra le cantine dislocate sul territorio, dalle 14 sarà disponibile un servizio navetta gratuito.
L’origine della Vernaccia Nera risale al Quattrocento e da allora il vitigno è parte integrante dell’identità di Serrapetrona. Durante le due domeniche, il vino si fonderà con la bellezza del paesaggio autunnale e le tradizioni contadine, mentre eventi culturali e momenti di intrattenimento offriranno ai visitatori un percorso completo alla scoperta di questo angolo incontaminato delle Marche.
“Appassimenti Aperti” si conferma così come un’occasione imperdibile per conoscere da vicino la storia, la cultura e i sapori di Serrapetrona, celebrando un vino unico al mondo che continua a vivere, annata dopo annata, grazie a saperi tramandati di generazione in generazione.
Cosmari informa che venerdì, 17 ottobre 2025, il personale aziendale potrebbe aderire allo sciopero nazionale indetto dalle Segreterie Nazionali FP Cgil, Fit Cisl, UItrasporti e Fiadel, che interesserà l’intera giornata.
La mobilitazione è stata proclamata per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei Servizi Ambientali, scaduto il 31 dicembre 2024, e coinvolgerà tutti i turni di lavoro previsti per la giornata.
Nonostante lo sciopero, Cosmari assicurerà i servizi minimi essenziali. Tra questi rientrano la raccolta e il trasporto dei rifiuti presso scuole, mense pubbliche e private di enti assistenziali, ospedali e case di cura, la pulizia e lo spazzamento in mercati, aree di sosta attrezzate e zone di grande interesse turistico o museale, fino al 20% dei centri storici, il trasporto e il trattamento dei rifiuti derivanti da prestazioni indispensabili, e "la raccolta siringhe, la disinfestazione, la derattizzazione e la disinfezione in casi urgenti o su segnalazione delle autorità competenti".
Si avvisano i cittadini che, a causa dell’adesione allo sciopero, potrebbero verificarsi disagi nei servizi di raccolta differenziata porta a porta, nello spazzamento e lavaggio delle strade e nell’apertura dei centri di raccolta.
Cosmari si impegna a ripristinare la regolarità dei servizi nel più breve tempo possibile al "termine dello sciopero e si scusa per gli eventuali disagi che potrebbero verificarsi".
Un’atmosfera sospesa tra magia e illusione, dove i vicoli sono incantesimi da attraversare e le piazzette una sorpresa da vivere: il borgo di Potenza Picena si prepara al fine settimana dedicato a “Salotto DiVino”. L’appuntamento, in programma sabato 18 e domenica 19 ottobre 2025, vestirà il centro storico con l’inconfondibile stile bohémien, partendo da via Tripoli e includendo in questa edizione anche via Piave e le celeberrime “scalette”. Un’iniziativa promossa dall’associazione Commercianti e Artigiani “I Piceni”, dal Comune di Potenza Picena in collaborazione con Aurora aps - associazione culturale e teatrale nell’ambito del “Bando Turismo esperienziale 2025” di Regione Marche.
“Siamo veramente orgogliosi di invitare cittadini e visitatori nel nostro salotto buono – spiega la presidente dell’Associazione Commercianti e Artigiani “I Piceni”, Cinzia Torretti – frutto dell’impegno di noi commercianti e della passione che abbiamo per il nostro territorio”. Artisti di strada, musica dal vivo, locande con prodotti tipici, 13 cantine marchigiane e ancora mercatini a tema e mostre: questi gli ingredienti della due giorni che ha come obiettivo quello di valorizzare il territorio. “Un evento davvero significativo per la nostra stagione autunnale, – spiega l’assessore al Turismo e alla Cultura del Comune di Potenza Picena Michele Galluzzo – che riesce a conciliare la tradizione con la capacità di stupire, ogni anno, in maniera sempre nuova. Segno di un dinamismo e di una vivacità che sono ricchezza per tutto il centro storico”. Oltre 70 i volontari coinvolti nell’organizzazione. Si parte venerdì 17 ottobre con l’inaugurazione in anteprima della tradizionale esposizione a tema, allestita presso la Sala Boccabianca: quest’anno sarà la mostra di pittura e poesia "Via le Nuvole dagli Occhi" di Valentina Menghini con le parole di Beatrice Monceri.
Tra le novità dell’edizione 2025 c’è la via dell’illusione, con una mostra a cura del Fotoclub Potenza Picena e la possibilità di approfondire la fotografia minutera grazie alla presenza dell’associazione fotografica “StampiAMOinbianco&nero – Circolo Fotografico. E ancora il format “Chiacchiere da Salotto” con la blogger di “Racconti di Marche” Nadia Stacchiotti, che aprirà alle 16:00 il pomeriggio della domenica, coinvolgendo le cantine presenti. Sempre la domenica, spazio anche per i più piccoli con il laboratorio a tema, dedicato al vino, “Giochi in Salotto”. “La nostra missione è quella di riempire di cultura e bellezza le vie del nostro Borgo. – conclude Claudia Grandinetti, direzione artistica di Aurora aps – Anche quest’anno non possiamo che rinnovare l’invito a curiosare e a perdersi tra i magici vicoli di Salotto DiVino ”.
Nella tarda serata di ieri, intorno alle ore 23.15, un incendio è divampato in un casolare in legno situato in contrada San Savino, a Civitanova Marche.Le fiamme, secondo le prime ricostruzioni, sarebbero partite dalla cucina dell’abitazione, propagandosi rapidamente al resto della struttura.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco del distaccamento di Civitanova Marche, supportati da due autobotti, che hanno lavorato a lungo per domare il rogo e mettere in sicurezza l’intera area.
Nonostante la violenza dell’incendio, fortunatamente non si registrano persone coinvolte. Le operazioni di spegnimento si sono concluse solo dopo la completa bonifica della zona e la verifica delle condizioni di sicurezza.
Le cause che hanno originato il fuoco sono in corso di accertamento.
Nella notte tra lunedì 6 e martedì 7 ottobre, una pattuglia della Polizia di Stato è intervenuta in un locale del lungomare di Civitanova Marche dopo la segnalazione di numerose persone riversatesi in strada.
Giunti sul posto, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova hanno accertato che, all’interno del locale, un uomo aveva spruzzato spray al peperoncino, provocando momenti di panico e irritazioni tra i presenti. Diversi avventori, infatti, erano stati costretti a uscire per la forte sensazione urticante causata dalla sostanza.
Le verifiche effettuate nell’immediatezza hanno permesso agli operatori di ricostruire la dinamica dell’accaduto e identificare il responsabile: un cittadino cubano di 57 anni, già noto alle forze dell’ordine, che si era presentato nel locale in evidente stato di ebbrezza. Dopo essere stato allontanato dagli addetti alla sicurezza a causa del suo comportamento molesto, l’uomo ha reagito spruzzando lo spray al peperoncino all’interno del locale.Fortunatamente, l’episodio non ha provocato lesioni gravi tra i presenti.
Il 57enne, regolare sul territorio nazionale e con precedenti penali, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata per danneggiamento. Contestualmente, il Questore di Macerata, Luigi Mangino, ha disposto nei suoi confronti un Daspo urbano della durata di un anno, emesso al termine dell’istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine della Questura.
La misura prevede il divieto per l’uomo di frequentare locali pubblici della costa maceratese per dodici mesi. In caso di violazione, scatterà una nuova denuncia all’autorità giudiziaria.
Oggi pomeriggio, in località Gelagna Alta, nel territorio comunqale di Serravalle di Chienti, i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Marche sono intervenuti per prestare soccorso a una donna precipitata mentre stava scalando la via “Duri e osti”.
L’alpinista, impegnata sul terzo tiro della via, è scivolata riportando un trauma alla caviglia che le ha impedito di proseguire autonomamente. È stato immediatamente attivato l’elisoccorso regionale Icaro 02. Il Tecnico di Elisoccorso del CNSAS è stato verricellato sul posto, dove ha raggiunto la donna, stabilizzandola e recuperandola con un triangolo di evacuazione.
Una volta a bordo dell’elicottero, l’alpinista è stata trasportata all’ospedale di Camerino per accertamenti sanitari.
Alla base della parete, due tecnici del CNSAS hanno assistito il compagno di cordata, che nel frattempo era sceso autonomamente effettuando una discesa in corda doppia. Sul posto era presente anche una squadra dei Vigili del Fuoco per supporto logistico.