Doveva essere una sfida spettacolare e, almeno per tre set, gli spettatori non possono certo dirsi delusi. Dopo probabilmente il set migliore della stagione per intensità in attacco e nella correlazione muro-difesa, la Banca Macerata Fisiomed cala alla distanza permettendo a Pinali e compagni di portare la MA S.Bernardo Cuneo al trionfo. La partita si conclude col risultato di 3-1 a favore dei padroni di casa con un finale tutto a tinte biancoblù, frutto di un buon livello dei padroni di casa, ma anche di un atteggiamento fin troppo remissivo di Macerata. Il ritornello inizia ad essere costante: la squadra dimostra ancora una volta di potersela giocare con tutti, ma è con la classifica che si possono dimostrare i progressi, purtroppo anche oggi evidenti. MVP è l’opposto cuneese Giulio Pinali, autore di 19 punti.
La partita:
La Banca Macerata Fisiomed scende in campo con Marsili in cabina di regia opposto a Klapwijk. Le due bande laterali sono Valchinov e Ottaviani, Fall e Berger sono i centrali, Gabbanelli libero.
I padroni della MA Acqua S. Bernardo Cuneo presentano l’esperienza di Sottile e di Pinali nella diagonale principale, Sette-Allik sono gli schiacciatori, Codarin-Volpato al centro, Cavaccini libero.
Primo set. Il quarto punto della partita potrebbe essere già il più bello, i cuneesi sono attentissimi a muro e in difesa, ma è Berger a mettere giù il punto del pareggio dopo cinque tentativi. Macerata prende alla sprovvista Cuneo, il turno di Ottaviani propizia l’iniziale vantaggio di 3-6 che costringe Battocchio al time-out. Assolo biancorosso in avvio, è 4-10 dopo il muro di Fall. Lo stesso centrale ruggisce al centro della rete poco dopo, nella Banca Macerata Fisiomed si intravede quel coraggio in contrattacco che è tanto mancato nei turni precedenti: 7-14. Macerata è molto attiva nel gioco, ma Castellano sul 10-17 blocca il gioco per evitare che Cuneo si risvegli dal torpore. L’errore di Malavasi dice cinque nel tabellino di errori al servizio nel parziale per gli ospiti, i biancorossi ringraziano e chiudono meritatamente 17-25.
Secondo set. Ottaviani riparte ispiratissimo nel secondo parziale, sono suoi i primi quattro punti sui cinque della sua squadra. Partita in equilibrio, Volpato continua ad essere molto efficace, ma è Allik a garantire alla sua squadra il primo doppio vantaggio: 9-7. Cuneo alza il livello del gioco, ma Macerata rimane lì con i suoi schiacciatori che alzano la voce: ancora Ottaviani per il 13-12. Fase delicata del match, servirebbe rimanere in scia per giocarsi poi le proprie carte: azione infinita e atipica per una serie come questa, Pinali la chiude e allunga 17-14. C’è Ferri per Klapwijk, Macerata sbaglia troppo al servizio ma non abbiamo più parole per Ottaviani (nove punti per lui nel parziale), da seconda linea firma il 21-19. La Banca Macerata Fisiomed non è killer come in precedenza, il set si ferma in Piemonte: 25-21
Terzo set. Klapwijk vuole sciogliersi dopo un set complicato: col 4-4 firma i primi quattro punti nel parziale per Macerata. Si prosegue punto a punto, 8-8 dopo una spallata potente di Valchinov che risponde a un Pinali molto caldo (100% in attacco con dieci attacchi alla fine del set). Cuneo ha esperienza e talento, anche un po’ di fortuna: Volpato in bilanciere dal centro sigla l’11-10. Macerata non ha la stessa fortuna, Berger poco dopo spreca un cioccolatino preparato dal servizio di un Klapwijk rigenerato, occasione persa, 14-12. Fall non sfrutta due occasioni, intanto sale il tasso tecnico dei padroni di casa: Pinali on fire firma il 18-14. Girandola di cambi sul 21-16, dentro anche Sanfilippo oltre ai precedenti Ichino e Ferri. Cuneo si porta in vantaggio nel conto dei set dopo un primo tempo di Codarin, 25-18.
Quarto set. La ricezione di Macerata funziona e costringe Cuneo a forzare più del dovuto per acquisire punti diretti (zero ace incassati a fine match): l’errore di Allik dai nove metri regala un 4-5 che dà fiducia ai biancorossi. Portare punti a casa da questa trasferta non è un miraggio: questo se si riuscirà a limitare Pinali, ancora a segno (6-6). Pericoloso fallo di formazione in casa maceratese, Cuneo fugge sul +3. Cavasin e Ichino dentro, l’opposto non è attento in difesa sul secondo tocco di Sottile: 13-9. Marsili, come ogni palleggiatore che si rispetti, prova l’imitazione poco dopo ma il risultato porta Castellano a chiamare il time-out sul 15-9. Non c’è molto entusiasmo in campo biancorosso, far sentire i cuneesi in sicurezza di punteggio non è sostenibile per i maceratesi. Il set scivola veloce, 25-17 dopo un muro subito da Cavasin.
Martin Berger, centrale: “E’ stata una partita difficile, abbiamo vinto il primo set con confidenza, eravamo lì poi nel secondo, ma secondo me non è stata una colpa mentale, ma una difesa qui, un muro là, sono state delle insicurezze tecniche. Con la testa eravamo lì, volevamo vincere, solamente sono mancati quei 2-3 punti che, alla fine, ci hanno condannato.”
MA Acqua S.Bernardo Cuneo - Banca Macerata Fisiomed 3-1 (17-25, 25-21, 25-18, 25-17)
MA Acqua S.Bernardo Cuneo: Pinali 19, Codarin 10, Sottile 2, Malavasi, Sette 8, Mastrangelo, Brignach, Allik 16, Volpato 7, Cavaccini (L1). NE: Agapitos, Oberto, Giraudo, Compagnoni, Bellanti, Chiaramello (L2). All. Battocchio Matteo, Ass. Morando Matteo
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 1, Ichino 2, Ferri 3, Valchinov 11, Ottaviani 16, Cavasin 1, Fall 7, Sanfilippo, Klapwijk 9, Berger 8, Gabbanelli (L1). NE: Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico.
Arbitri: Mazzarà Antonio e Venturi GiulianoMVP: Pinali
Note: Durata set: 27’, 28’, 25’, 25’ per un’ora e 45 minuti.Battute punto Macerata 5 con 17 errori, Cuneo nessuna con 20 errori. Muri punto Macerata 7, Cuneo 12. Attacco punto Macerata 39%, Cuneo 53%. Ricezione positiva Macerata 63% (39% perfetta), Cuneo 54% (37%).
Photo credits: Beatrice Bramardi
Nel tardo pomeriggio di oggi, intorno alle 18:15, un incendio ha coinvolto tre appartamenti in viale Trieste. L'intervento tempestivo dei vigili del fuoco, giunti sul posto con due autobotti e un'autoscala, ha permesso di domare le fiamme e mettere in sicurezza gli edifici interessati. Fortunatamente, non si registrano feriti tra gli abitanti.
Durante le operazioni di spegnimento, i vigili del fuoco hanno recuperato un gatto da un locale al piano superiore, invaso dal fumo, e lo hanno riconsegnato al proprietario.
La CBF Balducci HR riprende subito la marcia vincente superando 3-0 al Fontescodella il Volleyball Casalmaggiore nella prima giornata di ritorno della Serie A2 Tigotà, bissando così il risultato della gara di andata e salendo a quota 21 punti: terzo posto in classifica confermato a -5 da Messina che torna di nuovo in vetta grazie al ko al tie break di San Giovanni (ora seconda a +4 sulle maceratesi). È partita vera solo nel terzo set: nei primi due parziali infatti c’è il dominio assoluto delle arancionere in ogni fondamentale, si gioca invece punto a punto l’ultimo set, risolto dalle grandi difese della MVP Bresciani e dai colpi di Decortes (top scorer con 15 punti insieme a Mazzon e Battista). Per le lombarde in doppia cifra Montano con 12 punti, a pesare sul match anche i 12 muri della CBF Balducci HR (6 di Caruso) e i 5 ace maceratesi. Da segnalare il ritorno in campo della centrale Federica Busolini dopo l’infortunio al ginocchio dello scorso gennaio, tra gli applausi del palasport. Esordio per alcuni scambi anche per il nuovo arrivo Safa Allaoui.
Monologo arancionero nel primo set: 4 muri, 4 ace e 7 punti a testa per Battista e Mazzon sanciscono un netto 25-13 con Casalmaggiore ferma al 20% in attacco. Nel secondo parziale si conferma la superiorità della CBF Balducci HR in ogni fondamentale, l’attacco viaggia quasi al 50% e altri 3 muri maceratesi spengono le velleità delle lombarde (5 punti nel set per Montano): 25-17. Nel terzo set c’è battaglia, ma il finale ai vantaggi premia le arancionere spinte dalle decisive difese di Bresciani per il 26-24 finale.
LA PARTITA
Coach Lionetti sceglia ancora Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Fiesoli, Bresciani libero. Coach Napolitano schiera Pincerato-Montano, Nwokoye-Perletti, Nosella-Costagli, Faraone libero.
Il 5-2 iniziale porta la firma di Valeria Battista: due attacchi e ace vincente, poi arriva anche il muro di Caruso (6-2), Battista piazza un altro servizio vincente ed è 7-2. Decortes contrattacca (8-2), Nosella non trova il tocco del muro (10-3), Battista idem (10-5), poi Caruso mette giù il 12-6 in fast. Mazzon e Battista confezionano il 14-6, Montano sbaglia (15-6) e arrivano anche due ace consecutivi di Mazzon (18-7). Sul 19-9 Napolitano inserisce Cantoni in regia per Pincerato, Decortes c’è (21-10), poi è il momento del rientro in campo di Busolini dopo quasi 11 mesi, tra gli applausi del palasport: sul suo turno al servizio le arancionere salgono fino al 24-12 e chiudono 25-12.
Nel secondo set Mazzon spinge subito sull’acceleratore (5-3), c’è Della Rosa per Nosella in campo nelle lombarde, Decortes firma l’8-5 tenendo la CBF Balducci HR al +3, Caruso spinge al centro il 10-7. Nwokoye ferma Decortes (10-9), Battista ristabilisce le distanze (12-9) poi però non trova il campo (12-11). C’è Marku in campo per Perletti nel Casalmaggiore, non c’è il tocco del muro sull’attacco di Costagli (15-12), Caruso contrattacca (16-12) e mette giù il pallonetto del 18-14. Decortes mura (19-14), c’è Morandini dentro in seconda linea, due punti di Fiesoli valgono il 21-15. Doppio cambio per Lionetti: dentro Bulaich e Allaoui (esordio arancionero per la regista), l’argentina va subito a segno (22-16 e 24-17), chiude l’ace di Mazzon 25-17.
Break di Decortes in avvio del terzo set (4-2), Mazzon mura il 6-4, ma Casalmaggiore prova a restare in partita con Nwokoye in battuta a guadagnare il 7-8 con il contrattacco di Montano. Arriva anche l’ace di Costagli che porta Casalmaggiore sul +2 (9-11), la battuta lombarda ora mette in difficoltà le arancionere (11-14), ma l’errore di Montano e il contrattacco di Mazzon sanciscono subito il 15-14. Le lombarde tornano al +1 sull’invasione di Battista (16-17) che però firma subito il 17-17, Caruso mura (18-17), ma Casalmaggiore con i colpi di Costagli riesce a tornare di nuovo avanti (18-20). Caruso si fa sentire ancora a muro (20-20 e 22-21), c’è Bulaich per Fiesoli, Montano risponde (22-23), Bulaich c’è (23-23). Ancora Montano trova il set ball (23-24), Decortes annulla (24-24) dopo una gran difesa di Bresciani, il muro di Mazzon è sulla riga (25-24), Morandini in difesa e ancora una super Bresciani permettono a Decortes di chiudere 26-24.
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Le ragazze hanno fatto un po' uno switch ad un certo punto del terzo set, l'abbiamo iniziato male, l'abbiamo approcciato non benissimo soprattutto perché abbiamo fatto molto bene nei primi due. Quello che avevo chiesto era di spingere dall'inizio alla fine, l'abbiamo fatto per tre quarti e abbiamo un po' mollato all'inizio del terzo set, però mi è piaciuta molto la reazione e la mentalità che abbiamo avuto poi in difesa nella parte finale. Poi Bresciani non la scopriamo oggi insomma, sappiamo il giocatore che è: ha fatto vedere negli ultimi scambi che è di una categoria superiore e quindi dà il motore a tutta la squadra, per poi ripartire sul contrattacco e sulla copertura. Mi è piaciuto il fatto che abbiamo comunque ripreso e vinto il set, questi momenti qua servono per mettere qualcosa in cascina per il futuro del campionato”.
Giulia Bresciani (libero CBF Balducci HR Macerata): “Il terzo set è stato molto più combattuto, forse noi abbiamo battuto un po' peggio e commesso qualche errore di troppo, poi sul finale ogni palla può essere decisiva: il video check per fortuna è andato dalla nostra, sono felice ed è andato tutto bene, questo 3 a 0 ci voleva. Durante l'allenamento stiamo lavorando per migliorare i momenti di blackout che abbiamo, è un percorso e quindi piano piano spero che riusciremo a migliorare in questo senso.”.
Federica Busolini (centrale CBF Balducci HR Macerata): “Per me è stata una bella emozione tornare in campo oggi. Comunque è stato un infortunio lungo, c'è ancora tanto da lavorare, però già poter rimettere la maglia normale e ricominciare a entrare un po' in campo per me è una bella soddisfazione. Secondo me questa partita ci lascia il fatto che se ci mettiamo lì con costanza, attenzione, anche se le altre squadre ci mettono in difficoltà perché c'è sempre un avversario che ha delle qualità e dei punti di forza, siamo una buona squadra e riusciamo anche a uscire da momenti in cui magari siamo un po' contratte”.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - VOLLEYBALL CASALMAGGIORE 3-0 (25-13 25-17 26-24)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Fiesoli 3, Mazzon 15, Bonelli 1, Battista 15, Caruso 9, Decortes 15, Bresciani (L), Bulaich Simian 3, Morandini, Allaoui, Busolini. Non entrate: Sanguigni, Costantini (L), Orlandi. All. Lionetti.
VOLLEYBALL CASALMAGGIORE: Nosella 2, Nwokoye 7, Pincerato 2, Costagli 8, Perletti 1, Montano Lucumi 13, Faraone (L), Marku 3, Dalla Rosa 1, Cantoni. Non entrate: Ribechi. All. Napolitano.
ARBITRI: Fontini, Bonomo.
NOTE - Spettatori: 472, Durata set: 23', 26', 32'; Tot: 81'. MVP: Bresciani.
(Foto: Roberto Bartomeoli)
Il derby tra Civitanovese e Fermana termina a reti bianche. Davanti ad una bellissima cornice di pubblico accorsa al Polisportivo i rossoblu si rammaricano per non essere riusciti a sfruttare il quarto d’ora centrale della ripresa in cui, in superiorità numerica, avevano creato le occasioni migliori per sbloccare l’incontro.
Si era detto in settimana che sarebbe stato un episodio a poter indirizzare da una parte o dall’altra l’ago della bilancia e, quando al 12’ del secondo tempo l’arbitro aveva sventolato il cartellino rosso a Marucci, il vento sembrava decidersi a soffiare in favore dei padroni di casa. Purtroppo però le occasioni capitate a Visciano, Buonavoglia e Padovani non avevano fortuna e l’espulsione al 26’ st di Bevilacqua per doppio giallo ristabiliva l’equilibrio con il match che si chiudeva senza vincitori né vinti.
La Civitanovese incamera un punto importante in chiave salvezza che muove la classifica e che la proietta con buone sensazioni al derby di domenica prossima a Recanati.
(Foto di Enio Torresi)
All'Helvia Recina Pino Brizi va in scena la quattordicesima giornata di Eccellenza Marche, con la capolista Maceratese che ospita la seconda della classe K Sport Montecchio Gallo allenata dal grande ex Beppe Magi.
Senza Cognigni squalificato Mister Possanzini affida l'attacco a Vrioni, supportato da Oses e dai rientranti primo minuto Albanesi e Ruani. Fascia di capitano al braccio di Nicolosi, preferito a Mastrippolito al fianco di Lucero.
Si gioca in un bel clima natalizio, con tutto i tifosi di casa che indossano dei cappellini da Babbo Natale. Partono forte gli ospiti, che timbrano subito al 1' ma il gol viene annullato per posizione di fuorigioco di Micchi. Al 17' è Albanesi a calciare da fuori senza però trovare la porta. Tre minuti dopo Gaglairdini deve uscire in maniera provvidenziale per evitare a Peroni di lanciarsi a rete. Sull'altro fronte, alla mezz'ora, non fa lo stesso il portiere under Cerretani, che cicca il pallone in usicta su un lancio lungo di Oses e permette a Vrioni di dpeositare a porta vuota il gol dell'1-0. La risposta ospite arriva al 36', con il rasoterra di Baruffi controllato da Gagliardini. Sul finire di primo tempo la Rata sfiora il raddoppio, con Nasic che raccoglie il suggerimento di Albanesi al limite dell'area e calcia a lato di un soffio. Squadre a riposo dunque con i padroni di casa in vantaggio 1-0.
Il raddoppio sfiorato nel finale di primo tempo si concretizza a inizio ripresa: al 5' Nasic in orizzontale per Bongelli, che a sua volta offre un delizioso assist a Vrioni, che di sinistro si coordina in semi volè e batte ancora Cerretani. Azione bellissima e doppietta personale per l'ex Vigor Senigallia. Gli ospiti provano ancora a reagire con un tiro di Michhi respinto da Gagliardini. La Maceratese si difende con ordine, con i pesaresi che costruiscono ma faticano a incidere sotto porta. Dopo 5 minuti di recupero arriva il triplice fischio del signor Bogo che consegna alla Maceratese i 3 punti.
Una vittoria, la quinta consecutiva, che vale doppio per la Maceratese, perchè ottenuta contro la principale inseguitrice. La squadra di Possanzini allunga in classifica e si porta a +7 da K Sport Montecchio Gallo e Chiesanuova, laureandosi campione d'inverno con un turno di anticipo.
(Foto di Francesco Tartari)
Oggi, 8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, sono state accese le luminarie e l’albero di Natale anche a Civitanova Alta e aperto ufficialmente le porte alla meravigliosa “Città dei presepi” con oltre 300 meraviglie dislocate tra i vicoli.
“Diamo il via ufficiale alle feste natalizie anche nel nostro borgo - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica presente insieme al presidente della Pro Loco Aldo Foresi, al presidente Atac Massimo Belvederesi, a assessori e consiglieri comunali - Le luminarie, l’albero e gli oltre 300 presepi artigianali che lo scorso anno hanno accolto ben 30 mila visitatori, sono il simbolo della nostra tradizione e della nostra ospitalità, ma anche un chiaro segno della bellezza e dell'attrattiva che il borgo riesce a trasmettere. Invito tutti a immergersi in questa magica atmosfera e ad intraprendere un vero e proprio viaggio nel cuore delle tradizioni natalizie”.
L’amministrazione insieme alla Pro Loco hanno consegnato una targa al Maestro presepaio Antonino Savarese per la “preziosa collaborazione” nell’allestimento della mostra.
Dopo la visita ai presepi allestiti in sei punti della città - spazio multimediale e chiostro San Francesco, nell’ex archivio Tribunale, ex Pescheria, ex Liceo Classico corso Annibal Caro, famiglia Broglia via del Girone, e al convento dei frati cappuccini - tutti in piazza della Libertà per l’accensione delle luminarie e delle luci dell’albero di Natale. Un momento tanto atteso animato dal concerto della banda cittadina e dal coro degli alunni della scuola primaria “Sant’Agostino”. La giornata di festa è terminata con un brindisi ed il concerto “Quelli che... Non solo Gospel” presso il teatro Annibal Caro, soldout da giorni.
“Il mio grazie alla Pro Loco di Civitanova Alta, al presidente Aldo Foresi, all’azienda Teatri, all’ Atac, alle tante associazioni cittadine che hanno lavorato alla realizzazione di questo cartellone - ha detto il Sindaco - Grazie al lavoro di tutta la città e all'impegno di ciascuno, siamo riusciti a mettere insieme un universo di eventi con oltre 50 appuntamenti che renderanno queste festività ancora più speciali. Ogni attività - ha concluso - è stata pensata per coinvolgere la nostra comunità e attrarre gente da fuori città”.
Ieri a Civitanova è stato inaugurato, al Varco sul Mare, il parco giochi del divertimento: Casa di Babbo Natale, pista sul ghiaccio, installazioni luminose per i selfie e le giostre. Nel pomeriggio, invece, spettacoli acrobatici e di fuoco tra le vie del centro.
Al via domani, lunedì 9 dicembre, fino a domenica il festival “Kafka in ‘persona’, una settimana fitta di eventi tra Macerata, Recanati e Roma, volta a esplorare l’eredità del celebre scrittore in occasione del centenario dalla morte, attraverso un approccio innovativo che intreccia riflessioni accademiche, sperimentazioni artistiche e transcodificazioni multimediali. Organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, in collaborazione con Teatro Rebis e l’Accademia di Belle Arti la direzione didattico-scientifica del festival è a cura di Maria Paola Scialdone, docente Unimc, e la direzione artistica di Andrea Fazzini del Teatro Rebis con il sostegno di Comune di Macerata, Erdis Marche e Forum Austriaco di Cultura Roma.
Ogni evento è ad ingresso libero, senza prenotazione, fino ad esaurimento posti. Il programma completo è online su www.unimc.it/kafkainpersona.
Ecco gli appuntamenti di questi primi giorni. Lunedì si comincia alle 15:30 alla biblioteca Mozzi Borgetti con un talk sulle riletture postcoloniali di Kafka insieme a con Clemens Ruthner del Trinity College di Dublino e Riccardo Concetti di Unimc.
A seguire, alle 17:30, la lezione-spettacolo “La Metamorfosi” di Andrea Fazzini, Maria Paola Scialdone e l’interpretazione di Andrea Pierdicca. Alle 19, alla libreria-casa editrice Giometti & Antonello, lo scrittore Sergio Vitale parlerà di Kafka e la fotografia.
Martedì e mercoledì, 10 e 11 dicembre, saranno dedicati al convegno internazionale “Performing Kafka: ricezione, transcodificazione, multimedia” nella Sala Castiglioni della Mozzi Borgetti, che verrà aperto dall’attrice Isabella Carloni con il suo studio-performance “La strategia del silenzio”, ispirato al racconto di Kafka “Il silenzio delle sirene”. Il convegno persegue l’intento di indagare l’autore facendo il punto su tutti gli aspetti della sua vita, della sua opera e della sua riflessione estetica riconducibili a una dimensione artistico-performativa - teatrale, filmica, artistico-visuale, musicale etc. - e apre lo sguardo su un ampio spettro di tematiche che investono anche la sua ampia e articolata ricezione.
La sera di martedì alle 19, nella Sala Sbriccoli della biblioteca di Ateneo in piazza Oberdan, sarà possibile assistere alla proiezione integrale del biopic a puntate, proiettato per la prima volta in Italia, “Kafka” di Kehlmann e Schalko della Mediateca ARD, con sottotitoli in inglese, in una maratona ininterrotta dalle 19.00 alle 24.00.
Mercoledì 11 dicembre, dopo il convegno si terrà, sempre alla libreria-casa editrice Quodlibet, la lettura-performance di Ermanno Cavazzoni di “Un artista del digiuno” di Franz Kafka e, a seguire, al teatro della Società Filarmonico Drammatica, lo spettacolo “Gli uomini storti”, testo e regia di Andrea Fazzini, Teatro Rebis, con Carlo Salvador della Compagnia Gogmagog.
Prima sconfitta esterna stagionale del Tolentino. La formazione cremisi non riesce a chiudere da imbattuta il girone di andata del campionato di Eccellenza lontana dalle mura amiche e cade sul difficilissimo campo di Urbino. Decisiva, nell'1-0 finale, una rete di Galante. Tre punti che consentono ai gialloblù il sorpasso in classifica a quota 24 punti, mentre gli ospiti arrestano a sei la striscia di risultati utili consecutivi.
Ospiti in campo con il giovane Pesaresi (2005) al posto di Capezzani, che parte dalla panchina. Rientra, invece, dal primo minuto Tomassetti che va a ricomporre la coppia con Strano al centro della difesa dopo le noie muscolari che lo hanno tenuto fuori nella sfida contro la Sangiustese. Padroni di casa in campo con il consueto modulo (4-3-1-2) che esalta le qualità da bomber di Bardeggia, già a quota sei reti in stagione.
LA CRONACA - Campo pesante a causa dell'abbondante pioggia caduta su Urbino in mattinata. Al primo minuto di gioco Tolentino già pericoloso. Tizi pesca con un bel pallone in profondità Lovotti, che crossa al centro dalla sinistra, il pallone finisce sui piedi di Manna al limite dell'area di rigore: il piazzato del centrocampista cremisi termina alto. Al 4' Bardeggia entra in maniera scomposta sullo stesso Manna all'altezza del centrocampo e viene ammonito.
All'8' i gialloblù passano in vantaggio. Il merito è tutto di Galante che si destreggia con classe sulla sinistra, liberandosi per la conclusione. La sua è una stoccata in diagonale precisa su cui Bucosse nulla può. Quarta rete stagionale per il numero 10 urbinate. Tre minuti più tardi Urbino vicinissimo al raddoppio. Bardeggia pulisce un gran pallone per Serges che, liberissimo, spara alto da ottima posizione.
Il Tolentino si affida al suo consueto possesso palla per tentare di rientrare in carreggiata, mentre i padroni di casa prediligono le ripartenze veloci. Al 20' si fa vedere Pesaresi che penetra in area di rigore su suggerimento di Lovotti e tenta la conclusione, senza fortuna. Replica dell'Urbino ancora con Galante al 27', ma Bucosse stavolta blocca la sfera senza patemi.
Al 36' ancora gialloblù in avanti con la gran botta di Cusimano che, però, si impenna troppo.I cremisi premono alla ricerca del pareggio, ma in maniera troppo sterile. Al riposo si va sull'uno a zero.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi Lovotti ci prova subito con una girata volante su cross di Badiali che non mette in difficoltà Porcellini (47'). Sul ribaltamento di fronte Bucosse è strepitoso nel respingere il tiro a tu per tu di Galante, ma l'attaccante dell'Urbino era stato pescato in fuorigioco. Al 54' ancora Lovotti viene lanciato da Manna in contropiede, il 'puntero' argentino carica il destro trovando la giusta potenza ma non la precisione.
I cremisi spingono forte sulla sinistra, affidandosi alla verve di capitan Tizi. Meno esplorata, invece, la fascia destra. Mariani cambia il partner d'attacco di Bardeggia, inserendo il 2006 Sergiacomo. Proprio il neo entrato suggerisce per Galante, con il numero 10 che - a campo aperto - arriva a guardare negli occhi Bucosse, che tenta l'uscita. La scelta è quella del colpo sotto, che non trova i pali. Cestinato il raddoppio.
Passarini comprende che c'è bisogno della fantasia di Capezzani, nonostante le sue precarie condizioni fisiche. Il biondo centrocampista fa il suo ingresso in campo al 64' sostituendo Pesaresi, contestualmente Mariani (2006) rileva Manna. Tizi viene avanzato in mediana. Fase centrale del secondo tempo con ben poco da segnalare, complice anche un terreno di gioco impregnato d'acqua.
Il Tolentino si gioca il quarto d'ora finale con Cicconetti in affiancamento a Lovotti e Moscati, fuori capitan Tizi per un modulo maggiormente offensivo come il risultato richiede. Al 72' Badiali trova con un grande lancio Lovotti in area di rigore, scavalcando la linea difensiva urbinate: l'attaccante argentino controlla bene e conclude di prima intenzione, ma Porcellini si salva con i piedi.
Per Passarini non arrivano buone notizie. Capezzani riesce a restare in campo soltanto dieci minuti, poi è costretto ad alzare bandiera bianca a causa di un problema fisico. Lo rileva Stricker. Di qui in poi l'Urbino prende in mano le redini dell'incontro frustrando le iniziative ospiti con grande atletismo e fisicità.
All'85' Bucosse si conferma impeccabile tra i pali opponendosi per due volte a Bardeggia. I gialloblù coprono bene il campo, senza correre pericoli. L'arbitro concede cinque minuti di recupero. Nell'extra-time altra tegola per il Tolentino. Il campo pesante fa vittima anche Cicconetti, costretto anch'egli a uscire anzitempo. Al suo posto l'unica soluzione per Passarini è quella di inserire Di Biagio. Nell'ultimo assalto gli ospiti reclamano un rigore, non rilevato dal direttore di gara. L'Urbino festeggia l'ingresso nella zona playoff.
Prosegue il botta e risposta tra l'attuale sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Alfredo Riccioni, e il capo gruppo di minoranza Mauro Falcucci, nonché ex sindaco che, riferendosi a Riccioni, dichiara: "Si chiama sindrome del deresponsabilizzato, che consiste nel riversare le colpe sugli altri, attribuire le responsabilità dei propri errori e delle proprie incapacità su chi ci sta vicino e collabora con noi. Il sindaco Alfredo Riccioni sembra proprio soffrire questo tipo di problema: non bastava dare addosso al responsabile dell'area tecnica, negandogli quanto evidentemente a lui spettante e contrapponendosi a lui nelle aule di giustizia, adesso è il turno della responsabile dell'area amministrativa. Sembra incredibile, ma davvero l'attuale sindaco è convinto che tutti i problemi del Comune siano responsabilità di qualcun altro, non si è nemmeno accorto di aver votato una delibera (Cfr. DGC n. 167 del 28/11/2024) che è una vera e propria dichiarazione di guerra ad uno dei suoi principali collaboratori, dimostrando di non sapere neanche cosa voglia dire fare opposizione a un decreto ingiuntivo".
"Adesso-prosegue Falcucci- addirittura ha il coraggio di attaccare l'altro responsabile di Area: dopo aver impedito, a voce e per iscritto, il pagamento degli straordinari, se la prende con l'ufficio che non avrebbe provveduto alla liquidazione: dovrebbe però spiegare se proprio quest'ufficio è stato inadempiente perché lui ha nominato un legale per respingere la richiesta di pagamento. Ancora una volta il sindaco Alfredo Riccioni dimostra che quando è alle strette attacca i propri responsabili quando afferma “…che la competenza della liquidazione degli straordinari sarebbe spettata al Funzionario preposto e non all'organo politico….”.
Forse è il caso di ricordare al Sindaco, parafrasando un vecchio aforisma, che “Quando si punta il dito accusatore contro qualcuno, si dovrebbe ricordare che le altre tre dita sono dirette verso se stesso” - Louis Nizer… Ricordo al Sindaco Alfredo Riccioni che i molti dipendenti che sono andati via lo hanno fatto sempre, per esigenze personali, per avvicinarsi alle proprie famiglie e ai propri affetti senza “essere spinti” a differenza sua, invece, che si sta adoperando non ha spingerli, ma a “cacciarli”!
Il Comune di Castelsantangelo Sul Nera per tanti anni è stato un indiscusso punto di riferimento e di formazione per molti dipendenti in considerazione della multidisciplinarietà e complessità dei diversi argomenti, ma soprattutto dell’attenzione che ha sempre ricevuto a livello regionale e commissariale, cosa che in questo ultimo periodo è venuta significativamente meno, tanto per ricordare una terminologia a me nota per la professione esercitata: “ Comune completamente scomparso dalla copertura radar!”
Falcucci, in conclusione, riporta le Determine con le quali l’allora responsabile del servizio finanziario, oggi sindaco, si sarebbe liquidato le prestazioni straordinarie:
"Termino, per fare chiarezza e risvegliare la memoria ad Alfredo Riccioni riportando le Determine con le quali l’allora Responsabile del servizio finanziario, oggi Sindaco, si è liquidato le prestazioni straordinarie (nn. 157 del 17/12/2016, 7 del 20/02/2017, 58 del 24/052017, 158 del 23/11/20217, 47 del 21/04/2017, 58 del 24/05/2017, 68 del 19/06/2017, 92 del 24/07/2017, 111 del 21/08/2017, 120 del 23/09/2017, 4 del 18/01/2018, 75 del 16/05/2018 e 142 del 16/08/2018 per un totale di €. 17.075,14).
Per completezza di informazione: la nota di riscontro del Dipartimento nazionale di Protezione civile, con la quale si autorizzavano le prestazioni del Responsabile dell’Area Tecnica, è arrivata il 22/07/2024 quando io ero un ex Sindaco e conseguentemente non poteva essere stata liquidata dall’Amministrazione che mi onoravo di rappresentare. L’attuale Sindaco forse era in vacanza… ! Auspico un immediato ravvedimento da parte del Sindaco Alfredo Riccioni nell’interesse della Comunità perché dopo sei mesi di guida del Comune la situazione è in forte stallo, dimenticata da tutti e quello che riportava il suo programma (Cfr. sito del Comune) è in alto “mare” anche se siamo in una bellissima “montagna”! Buon lavoro Sindaco e Giunta e se ci siete battete un colpo"
Lo aveva annunciato in un'intervista esclusiva rilasciata ai nostri microfoni pochi giorni fa (leggi qui), ed ora è ufficiale. Mister Fabrizio Castori torna in panchina: guiderà il Sudtirol, squadra che si trova momentaneamente all'ultimo posto in classifica in Serie B. L'allenatore tolentinate è, dunque, atteso da un'altra impresa.
Castori, come viene sottolineato nella nota della società altoatesina, ha sottoscritto un contratto fino al 30 giugno 2025. Castori è l'allenatore in attività con più presenze in Serie B, avendone collezionate 553 nonché il secondo di tutta la storia della serie cadetta dietro Guido Mazzetti con 572 presenze all'attivo, quindi a -19.
Lo staff di mister Castori sarà completato da Riccardo Bocchini come vice allenatore; Carlo Pescosolido come preparatore atletico; Tommaso Marolda come collaboratore tecnico e Marco Castori come match analyst. Lunedì "Mister Promozioni" guiderà il suo primo allenamento all’FCS Center.
Apro gli occhi frastornata, credo di essermi addormentata per qualche istante, intorno a me movimenti concitati, un’energia colma di aspettative entra come una folata di vento a destabilizzare un’assonnata carrozza di un treno.
Nella penombra della sera, quando la luce lascia il posto al buio con le sue innumerevoli possibilità, intravedo l’immagine di una donna che si sta sedendo proprio di fronte a me.
Un’ansia silenziosa pervade lo spazio: il tempo di leggere qualche messaggio al cellulare ed eccola rialzarsi su come un grillo, estrae nervosamente un beauty dai meandri segreti della sua borsa e si dirige verso il bagno.
Poco dopo sento riavvicinarsi il suo passo veloce, di chi non ha tempo da perdere, ed ancor prima arriva una scia di profumo, così intensa da poter inebriare tutte le undici carrozze del treno.
Incuriosita osservo meglio la donna accennandole un sorriso, mi risponde quasi assente, è proiettata altrove, attenta a non sciupare il rossetto di fuoco appena ritoccato e l’intero make-up curato con l’attenzione di un pittore.
Ha gli occhi brillanti di chi sta per vivere il suo Momento, quel credito con la vita a lungo atteso. Nella tensione del suo corpo longilineo avverto l’eccitazione per l’ignoto e la paura della delusione, ogni suo movimento è intriso di un’impazienza invisibile.
Ha un volto magro e vissuto, di quelli che hanno affrontato diverse battaglie e che ora sono lì, presenti per rivendicare un’altra chance, forse una nuova possibilità d’amore? Chissà! Sono trascorsi appena trenta minuti, il treno rallenta, è la sua fermata!
Con il cuore in tumulto si alza, afferra trepidante la borsa colma di speranze e va incontro al suo destino. Rimango affascinata da questa breve immagine in cui sento tutto il potere dell'Aspettativa.
Una parola che racchiude in sé un grande significato, dal latino "expectare": aspettare. Composta a sua volta da "ex: fuori" e da "spectare: guardare".
E’ un delegare fuori, all’altro la nostra felicità. Caricare un incontro di aspettative che rispecchino i nostri desideri più profondi ci può rendere fragili ed agitati, perché non abbiamo nessun controllo su ciò che è esterno a noi, portando, a volte, alla disillusione.
In realtà non ti ha deluso la persona, ma ciò che tu ti aspettavi, ti delude l’immagine idealizzata che avevi costruito nella tua mente. Noi abbiamo la possibilità di liberarci da questo meccanismo Aspettativa - Delusione creato dalla mente.
Ci viene richiesto di ascoltarci per entrare in contatto con i nostri desideri e quelle fragilità che vorremmo fossero compensate dall’altro in una sorta di proiezione.
Accettare con coraggio e consapevolezza la nostra imperfezione ci permette di migliorarci. Comprendiamo che solo noi possiamo donarci ciò che sentiamo mancare, allora cominciamo ad amarci e a riconoscerci il nostro valore.
Questo ci regala quella centratura per vivere le nostre esperienze con leggerezza e serenità, accettando ogni evento serenamente, perché ciò che accade è esattamente l’esperienza di cui abbiamo bisogno.
Nel secondo anticipo del nono turno di Eccellenza femminile, l'Ancona Respect viene fermata sul pari per 1-1 dall'Aurora Treia allo Stadio Dorico. Le due squadre hanno dato vita ad un match piacevole e combattuto su ogni pallone dimostrando grinta e voglia di vincere.
Sono le doriche a trovare il vantaggio dopo pochi minuti con Pieroni brava a sfruttare un'indecisione della difesa ospite. L'Aurora Treia non si scompone e trova il pareggio con Bernacchini che mette in fondo alla rete un pallone recuperato al limite dell'area con la complicità dell'estremo difensore locale.
Nel secondo tempo le anconetane continuano a spingere alla ricerca del goal che varrebbe i tre punti ma Luca alza il muro rendendosi protagonista con degli interventi determinanti. L'Aurora sfiora il colpaccio con Mari che allo scadere scheggia il palo direttamente da calcio di punizione.
Porta a casa un punto l'Ancona Respect che aggancia CF Maceratese e Ascoli in vetta alla classifica nell'attesa delle partite domenicali. Le ragazze allenate dal tecnico Alessio Abram hanno dimostrato di essere una squadra ricca di qualità, esperienza e forza in mezzo al campo.
Ottimo pareggio per l'Aurora che getta il cuore oltre l'ostacolo dimostrando una grande crescita sotto il piano del carattere e del gioco. Un risultato importante ottenuto in un terreno che evoca sempre bei ricordi alle biancorosse. Nell'ottobre 2023, la selezione femminile dell'Aurora Treia si impose per 3-4 al Dorico nella sua prima apparizione ufficiale in assoluto.
Al termine dell'incontro, il dirigente Alberto Scuffia, ha rilasciato delle dichiarazioni: "Oggi la squadra è stata protagonista di una prestazione di sacrificio contro un'avversaria forte che ha elementi validi ed esperti in mezzo al campo. Siamo arrivati con molte assenze ma le ragazze non hanno mollato un metro".
"Tutte le giocatrici hanno dato l'anima e dimostrato una crescita galattica sul piano del carattere e della forza. La coesione ed il coraggio del gruppo sono stati encomiabili. Faccio un plauso a Mister Tedeschi per come sta mantenendo la squadra, aveva previsto che avremmo fatto una grande partita e così è stato. Continuiamo a lavorare in questa direzione", ha concluso Scuffia.
La diagnostica per immagini dagli anni ‘80 del secolo scorso in poi ha fatto passi enormi e questo grazie all'introduzione del computer. Siamo passati dalla sola radiologia tradizionale basata sull'uso di raggi X a nuove metodiche che hanno rivoluzionato la medicina come l’ecografia, la TAC, la risonanza magnetica (RM), la TAC CONE-BEAM.
Ora siamo di fronte ad un’altra grande rivoluzione e sfida cioé l'I.A.(Intelligenza Artificiale) che è destinata a dare un altro importante impulso.
Ne parliamo con il Dr. Marcello Bartomioli specialista in radiologia diagnostica già responsabile del servizio TAC e risonanza magnetica del servizio di Radiologia dell’Ospedale di Macerata ed attuale collaboratore presso “Associati Fisiomed”.
Dr. Bartomioli le chiediamo innanzi tutto quali sono le nuove frontiere della diagnostica per immagini?
"L'I.A. di fatto già presente in alcune apparecchiature TAC e risonanza magnetica (RM) e nei sistemi ris-pacs, che i radiologi utilizzano per visualizzare le immagini e per la refertazione, ogni giorno di più sta crescendo ampliando e migliorando le sue possibilità di utilizzo.
Viene utilizzata in tutte le fasi di lavoro dell'attività radiologica quotidiana, cioè dalla produzione delle immagini, all’interpretazione delle stesse e infine anche nella refertazione.
Grazie alla I.A nella fase di produzione delle immagini le apparecchiature sono in grado di ottimizzare i parametri di acquisizione migliorando la loro qualità a fronte di una significativa riduzione dei tempi dell'esame, il che comporta miglior confort per il paziente e un aumento della produttività con riduzione dei tempi di attesa.
Nel successivo passo di interpretazione delle immagini l 'I.A. aiuta il radiologo in quanto riesce ad indicargli, seppur in maniera acritica, le zone ritenute non normali; in termini più semplici vede di più di quanto faccia l'occhio umano migliorando le possibilità diagnostiche.
In ultimo, ma non certo per importanza, può essere utilizzata nella refertazione guidando il radiologo nella compilazione del referto, che è il momento più importante e conclusivo dell'atto radiologico".
Allora dottore visto il gran lavoro e aiuto dati dall' I.A. voi medici radiologi siete destinati a scomparire?
"Quando si parla di I.A. in tutti i campi e perciò anche in quello medico questo è il pericolo paventato. Io non credo ci sia questo pericolo; trattasi sempre di una macchina che non ha quella sensibilità, esperienza e soprattutto quella capacita creativo-interpretativa della mente umana.
Va visto come un nuovo importante strumento che non sostituisce l'uomo, ma che si integra con gli altri strumenti a nostra disposizione migliorando il lavoro e le performances diagnostiche.
Facendo un confronto la paragonerei all’organo che nella musica è considerato il re degli strumenti musicali, ma che da solo non riesce a produrre il suono di una intera orchestra frutto dell’integrazione di tanti strumenti diretti sapientemente dal maestro d’orchestra che in questo caso mi permetto di dire è il medico radiologo.
Con queste apparecchiature dette “pesanti” integrate dalla I.A. mi riferisco a TAC e RM, ha ancora un senso la radiologia tradizionale quella per intenderci ereditata da Rontgen con la scoperta dei raggi X nel 1895 ?
"Sicuramente sì. Non dobbiamo credere che la complessità tecnologica porti in ogni caso e sempre a un miglioramento della diagnosi. Il concetto base in medicina è di arrivare alla diagnosi seguendo la via più semplice, meno dispendiosa e meno impattante per il paziente.
Qui ritorna l'importanza dell'uomo: sarà il medico prescrivente in base al colloquio, sintomatologia e visita del paziente a porre un quesito clinico e indirizzare il paziente al medico radiologo che nel ventaglio di offerte radiologiche sceglierà la metodica più appropriata. Per esempio nel sospetto di una frattura sarà sicuramente la radiologia tradizionale la metodica di prima scelta".
Come vi ponete voi operatori di fronte all'avvento della I.A.?
"Per noi operatori del settore e cioè medici e tecnici dal 1980 in poi è stato un susseguirsi di innovazioni e siamo stati incalzati dalla tecnologia. Come già detto con ecografia, TAC e RM abbiamo dovuto rinnovare il nostro bagaglio culturale e in alcuni casi ricominciare proprio da capo.
Faccio l'esempio più tangibile: il passaggio dalla famosa 'lastra' alla radiologia digitale con immagini su dischetto; ormai è cosa di tutti i giorni, ma è stata una rivoluzione epocale. Dai pesanti ed ingombranti e costosi pacchi di 'lastre' siamo passati alle immagini su dischetto che tutti possiamo consultare da casa e che ci arrivano anche tramite posta elettronica.
Il passaggio non è certo stato facile in quanto abbiamo dovuto cambiare completamente l'organizzazione dei reparti di radiologia e le modalità di lavoro. Alcuni colleghi radiologi i più anziani non sono riusciti ad adattarsi a questi cambiamenti ed hanno preferito persino abbandonare la professione.
Come vediamo queste innovazioni non sono indolori, adesso ci aspetta la I.A. ma ormai siamo più allenati e vaccinati ai cambiamenti e come sempre 'Iniziare un nuovo cammino spaventa, ma dopo ogni passo che facciamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi' (Roberto Benigni)"
E dopo la peggior prestazione dell’anno, sicuramente la migliore. Una reazione da grande squadra quella che ha sfoderato la Halley Matelica, che travolge senza appello un Bramante Pesaro (privo di Ricci) mai realmente in partita.
La Vigor mette le cose in chiaro sin dai primissimi minuti. I biancorossi sono concentrati in difesa e fluidi in attacco, la logica conseguenza è l’11-0 con il quale capitan Mentonelli e compagni accolgono gli ospiti.
Due guizzi di Stefani accendono il Bramante, coach Nicolini mischia le carte in difesa ma la Halley continua a macinare spedita e si mantiene ampiamente sopra la doppia cifra di vantaggio.
I matelicesi salgono a +15 in apertura di secondo quarto (29-14 firmato Riccio), poi 6 punti in fila di Crescenzi riavvicinano i pesaresi e la partita sembra sul punto di cambiare (31-22 al 14’). E invece la Halley riprende il filo, Riccio e Dieng fanno a fette la retroguardia biancoblu finalizzando l’ottimo movimento di palla vigorino e la forbice torna a lievitare fino alle 22 lunghezze dell’intervallo lungo (57-35).
Al rientro sul parquet dopo l’intervallo (durante il quale sono state premiate le squadre Under 13 e Under 17 Eccellenza vincitrici lo scorso anno rispettivamente del titolo regionale e della Coppa Prosecuzione), i vigorini hanno il loro unico vero passaggio a vuoto della serata. Dopo aver toccato il +24 col canestro di Zanzottera, la Halley resta a secco per 5’.
Ma è la tenuta difensiva a fare la differenza, perché in questo lasso di tempo i matelicesi subiscono "solo" uno 0-8 che li tiene ampiamente in controllo del match e così quando Morgillo e Arnaldo riaccendono il motore vigorino ecco che il vantaggio torna a lievitare (71-50 alla fine del terzo quarto).
Stavolta il Bramante accusa il colpo per davvero e nel quarto periodo di fatto sparisce dal campo, restando senza trovare il canestro per quasi 7’ e vedendo così i padroni di casa volare via verso un meritatissimo successo.
Serata di festa per la Halley, che resta quindi in vetta alla classifica e può già iniziare a pensare alla tutt’altro che semplice trasferta di mercoledì sera a Ponte San Giovanni per sfidare la Sicoma Valdiceppo.
HALLEY MATELICA-BRAMANTE PESARO 89-57
MATELICA: Arnaldo 11, Rolli 5, Panzini 5, Pali, Mentonelli 2, Dieng 16, Morgillo 14, Ferretti, Zanzottera 12, Riccio 15, Musci ne, Eliantonio 9. All.: Trullo.
BRAMANTE: Crescenzi 13, Sgarzini 9, Ferretti, Ferri 5, Nicolini 2, Centis 3, Rinaldi 8, Stefani 9, Panzieri 8, Lanci. All.: Nicolini.
ARBITRI: Antonelli, Flocco.
PARZIALI: 27-14, 30-21, 14-15, 18-7.
La Macagi Cingoli sfiora un’altra impresa, ma il risultato alla fine è sempre lo stesso, una sconfitta. I ragazzi di Palazzi, infatti, cedono 26-28 alla capolista Cassano Magnago nella 14^ giornata di Serie A Gold.
I padroni di casa danno filo da torcere ai lombardi, recuperando dal -6 di inizio secondo tempo al -1 a un minuto dalla fine, sbagliando il tiro del possibile pareggio prima del definitivo +2. Alla vigilia del derby contro Chiaravalle, dunque, non cambiano le posizioni di classifica, con i cingolani a inseguire a -1 al 12° posto in zona play-out.
Primo tempo - Non è stata una bellissima sfida dal punto di vista tecnico, dato che entrambe le squadre hanno commesso tanti errori. Naghavialhosseini apre le danze, poi Makhlouf fallisce il 7 metri del possibile 2-0. D’Benedetto risponde a La Bruna e Dapiran, piazzando il 3-2. Qui Cassano Magnago piazza un break firmato La Bruna, Adamo e Mazza per il 3-5 al 9’, con Riva decisivo su Strappini.
D’Benedetto accorcia, Coppola ipnotizza Dorio, ma Moretti mantiene il +2. Dopo il 5-6 di Ciattaglia, gli ospiti trovano un break di 0-4 con le marcature di Moretti, Dapiran, Savini e Adamo, portando il risultato sul 5-10 al 16’. In questo frangente Makhlouf colpisce un palo e Riva fa due grandi parate su Mangoni e Naghavialhosseini.
Coppola è attento su Moretti, così la Macagi riesce a recuperare due reti con i guizzi di D’Agostino e Ciattaglia, portando il punteggio sul 7-10 al 19’. Coppola fa buona guardia anche su La Bruna, dall’altra parte Rossetti colpisce un palo, mentre Riva ipnotizza nella stessa azione di contropiede prima Strappini e poi Naghavialhosseini.
Cassano Magnago sbaglia meno e torna a +5 con Savini e Dapiran, per il 7-12 al 25’. Cingoli non molla e con il 3-0 firmato Rossetti, D’Bedetto e Makhlouf riporta la sfida sul 10-12. Makhlouf tira fuori il possibile -1, Coppola salva su Savini che comunque riesce a segnare il 10-13 con cui si conclude il primo tempo.
Secondo tempo - Il copione dei primi 30’, fatto di break, contro-break, errori e guizzi improvvisi, si ripete anche nella ripresa. Mangoni e Makhlouf conquistano subito il -1 sul 12-13: in tutta risposta Savini, Lazzari, Mazza e Moretti piazzano il +5 al 36’ sul 12-17, con Riva decisivo ancora su Mangoni e Naghavialhosseini. Il vantaggio diventa di +6 al 40’ grazie ancora a Moretti e Mazza (13-19). Cingoli risponde con un 3-0 firmato D’Benedetto, Ciattaglia e Strappini per il 16-19 al 43’. Ciattaglia risponde a Dapiran (17-20), con Albanesi attento su Savini.
Dopo il 18-22 di Kabeer, Strappini e Makhlouf trovano il -2 sul 20-22, con il contributo di un fenomenale Albanesi a parare un tiro di Moretti. Gli ospiti, però, tornano subito a +4 con i due guizzi di Adamo (20-24). Strappini risponde a Savini, con Rossetti ipnotizzato da Riva: al 54’ gli ospiti sono in vantaggio 22-25. I portieri continuano ad essere protagonisti: Albanesi dice di no a Dapiran, Riva è reattivo su Naghavialhosseini e D’Benedetto. Su Ciattaglia, però, l’estremo difensore lombardo non può nulla: siamo al 56’ ed il parziale è di 23-25.
Savini e Moretti mantengono a +3 gli ospiti, dall’altra parte Cingoli trova due reti di fila con Naghavialhosseini e Rossetti, aiutati da un super Albanesi su Moretti, portando la sfida sul 26-27 all’alba dell’ultimo minuto. Dopo la parata del portiere cingolano su Mazza, Rossetti sbaglia la palla del pari. Albanesi salva anche su Savini, ma non può nulla su Dapiran, che sigla il definitivo 26-28 a 18 secondi dalla sirena. Riva para l’ultimo attacco cingolano e la capolista festeggia una vittoria sofferta.
Tabellino
Macagi Cingoli 26-28 Cassano Magnago (10-13)
Macagi Cingoli: Albanesi, Coppola, D’Agostino 2, D’Benedetto 6, Ciattaglia 5, Naghavialhosseini 3, Mangoni 1, Latini, Strappini 4, Rossetti 2, Compagnucci, Vojinovic, Makhlouf 3. All. Palazzi
Cassano Magnago: Riva, Monciardini, Ilic, Dapiran 6, Moretti 4, Lazzari 1, Adamo 4, La Bruna 2, Bassanese, Salvati, Kabeer 1, Dorio, Mazza 4, Savini 6. All. Bellotti
Arbitri: Dionisi-Maccarone
(Credit foto: Doriano Picirchiani)
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la riforma al Codice della Strada e le principali novità e curiosità di tali modifiche. Di seguito l’analisi effettuata dall’avv. Oberdan Pantana.
Il nuovo Codice della Strada che entrerà in vigore precisamente il 14 dicembre 2024 ha quali principali e sostanziali novità le seguenti modifiche:
- Guida sotto l'influenza dell'alcool:
Nell'art. 186 C.d.S. vengono introdotti due ulteriori commi supplementari al comma 9. Sulla patente, rilasciata in Italia, di chi sia stato condannato per i reati di guida in stato di ebbrezza (intermedia e grave) sono apposte le indicazioni restrittive di cui ai codici armonizzati unionali relativi alla limitazione dell'uso: n. 68, “Niente alcool”, in qualunque quantitativo; n. 69, “Limitata alla guida di veicoli dotati di un dispositivo di tipo alcolock, conformemente alla norma EN 50436”, che impedisce l'avviamento del motore.
La prescrizione permane per un periodo di almeno 2 o 3 anni a seconda della gravità del reato, salvo l'eventuale maggior durata imposta dalla commissione medica locale. Conseguentemente è previsto l'aumento di un terzo delle sanzioni previste nei confronti del conducente titolare di patente gravata dai codici unionali 68 e 69. Le sanzioni sono, invece, raddoppiate nel caso in cui il dispositivo che impedisce l'avviamento del motore a seguito del riscontro di un tasso alcolemico superiore a 0 - di cui al nuovo comma 3-ter dell'art. 125 C.d.S. - venga alterato o manomesso;
- Il nuovo reato di guida dopo l'assunzione di sostanze stupefacenti:
All'art. 187 C.d.S. vengono apportate numerose modifiche. Al fine di superare l'accertamento del nesso causale tra consumo della sostanza ed effetto di alterazione sull'organismo, è soppressa la locuzione “in stato di alterazione psico-fisica”, di talché il reato diventa guida “dopo” l'assunzione di sostanze stupefacenti.
Previste nuove modalità di accertamento del reato da parte degli organi di polizia stradale che possono, direttamente sul luogo del controllo stradale, sottoporre i conducenti al prelievo di un campione di liquido salivare sul quale effettuare accertamenti tossicologici da parte di laboratori certificati.
Confermata la possibilità per gli organi di polizia stradale di disporre il ritiro precautelare della patente per un periodo massimo di 10 giorni, qualora l'esito degli accertamenti non sia immediatamente disponibile, ma la prova preliminare abbia dato esito positivo.
Qualora non sia possibile procedere agli accertamenti, ma la prova preliminare abbia dato esito positivo, gli organi di polizia stradale possono impedire immediatamente al conducente di continuare a condurre il veicolo. Inoltre, il prefetto, sulla base dell'esito positivo della prova preliminare, dispone che il conducente si sottoponga, nel termine di 60 giorni, alla visita medica di verifica dei requisiti psichici e fisici con sospensione della patente fino al superamento degli accertamenti.
Ove il giudizio della commissione medica attesti l'inidoneità alla guida del conducente, è disposta la revoca della patente, con inibizione dalla possibilità di conseguirne una nuova prima di 3 anni. Sono, poi, previste specifiche misure a carico dei conducenti non titolari di patente. Infatti, il conducente infra-ventunenne, nei confronti del quale siano stati accertati i reati di guida dopo l'assunzione di sostanze stupefacenti e di rifiuto di sottoporsi agli accertamenti, non può conseguire, qualora non ne sia già titolare, la patente di guida prima del compimento di 24 anni.
Inoltre, quando i medesimi reati siano commessi da persona che non sia "munita" di patente, si applica: in attesa della definizione del giudizio penale, il divieto di conseguire la patente per un periodo da 1 a 2 anni; all'esito del giudizio, il divieto di conseguire la patente per il periodo corrispondente alla durata prevista per la sospensione della patente, o per i 3 anni successivi all'accertamento dei reati, nel caso in cui sia prevista la revoca.
Inoltre, nel delineare un percorso di verifica dell'idoneità psico-fisica che consenta di monitorare nel tempo il conducente che abbia fatto uso di stupefacenti, si prevede che, nei casi in cui sia stata disposta la visita medica, la validità della patente non possa essere confermata, la prima volta, per più di 1 anno, la seconda volta, per più di 3 anni e, dalla terza volta in poi, per più di 5 anni.
Infine, si prevede che, in caso di rifiuto di sottoporsi agli accertamenti, con l'ordinanza con la quale dispone la sospensione della patente e la sottoposizione a visita medica, il prefetto dispone anche la sospensione in via cautelare della patente fino all'esito dell'esame di revisione;
- Sull'abbandono di animali:
Vengono, poi, introdotte due modifiche alla contravvenzione di cui all'art. 727 c.p. Al fine di scongiurare il verificarsi di situazioni di pericolo per la sicurezza della circolazione stradale, viene aggiunto un periodo che introduce un'aggravante speciale con aumento di un terzo della pena, quando l'abbandono di animali domestici avvenga “su strada o nelle relative pertinenze”. All'accertamento del reato consegue, ove il fatto sia commesso mediante l'uso di veicoli, la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da 6 mesi a 1 anno;
- Sui limiti di velocità:
L'art. 142 C.d.S. risulta, in maniera disorganica, oggetto di modifiche da parte di diverse disposizioni. In caso di reiterazione di violazioni ai limiti di velocità, accertate con dispositivi di controllo automatico, commesse su tratti di strada che ricadono nella competenza del medesimo ente, nell'arco temporale di massimo 1 ora, si applica la sanzione amministrativa prevista per la violazione più grave, aumentata di un terzo.
Si tratta di un istituto che, nel prendere le mosse dalla continuazione, di matrice penalistica di cui all'art. 81 c. 2 c.p., introduce un correttivo all'applicazione del cumulo materiale delle sanzioni. Inoltre, la ripetizione infrannuale dell'eccesso di velocità di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h, commessa all'interno del centro abitato, comporta un aumento della sanzione pecuniaria, cui si aggiunge la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da 15 a 30 giorni;
- Sull'uso di lenti o di determinati apparecchi durante la guida:
Rafforzato l'assetto sanzionatorio dell'art. 173 C.d.S. All'inasprimento della sanzione pecuniaria in caso di violazione del divieto di utilizzo, durante la marcia, di apparecchi radiotelefonici et similia, si affianca l'introduzione della sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida, da 15 giorni a 2 mesi, fin dalla prima violazione, oltre che la decurtazione di 5 punti; in caso di ripetizione infrabiennale della violazione, alla già prevista sanzione accessoria della sospensione della patente da 1 a 3 mesi, si affianca una sanzione pecuniaria aggravata, oltre che la decurtazione di 10 punti;
- Sulle limitazioni nella guida:
L'art. 7 introduce alcune modifiche all'art. 117 C.d.S. Ai neofiti della patente di categoria B è interdetta, per 3 anni, la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 75 kW/t; nel caso di veicoli di categoria M1 (destinati al trasporto di persone, aventi al massimo 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente), anche elettrici o ibridi plug-in, si applica l'ulteriore li mite di potenza massima pari a 105 kW. Viene, quindi, previsto un innalzamento del rapporto peso/potenza del 50%;
- Sul concorso formale di violazioni:
Nell'art. 198 C.d.S. vengono apportate importanti modifiche di metodo. Il cumulo giuridico applicato al concorso eterogeneo viene limitato all'ipotesi in cui la violazione delle diverse disposizioni avvenga su “un unico tratto stradale, compreso tra due intersezioni, o sezione stradale”.
Inoltre, l'accertamento, attraverso dispositivi di controllo da remoto, di violazioni plurime agli artt. 6 e 7, nella medesima ZTL, area pedonale urbana o nel medesimo tratto di strada su cui insiste una stessa limitazione o uno stesso divieto, comporta l'applicazione di 1 sola sanzione per ciascun giorno.
Infine, il controllo in uscita dei veicoli da: centri storici, ZTL, aree pedonali, piazzole di carico e scarico di merci, corsie e strade riservate, con i dispositivi elettronici, nel caso di divieti e limitazioni variabili nel tempo, può essere attivato solo in condizioni di regolare circolazione, per essere disattivato qualora eventi eccezionali e straordinari determinino l'involontaria permanenza dei veicoli a causa di imprevedibili rallentamenti dei flussi di traffico. Nel caso di controllo della durata di permanenza, si applica una tolleranza pari al 10% del tempo di permanenza consentito;
- Sull'esecuzione forzata:
Nell'art. 27 legge 689/1981, che stabilisce che il ritardo nel pagamento della sanzione amministrativa comporta una maggiorazione di 1/10 per ogni semestre a decorrere da quello in cui la sanzione è divenuta esigibile, è inserito un periodo a tenore del quale, per le violazioni previste dal codice della strada, la maggiorazione non può superare i 3/5 dell'importo della sanzione.
Queste sono le principali novità apportate al Codice della Strada e come sempre rimango in attesa delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
L'8 dicembre è finalmente arrivato, e con esso il tradizionale momento in cui milioni di italiani allestiscono l'albero di Natale. Ma quest’anno, la magia natalizia è iniziata con largo anticipo. Le piazze di tutti i borghi della provincia di Macerata, infatti, sono già illuminate da settimane, con alberi di Natale e luminarie che hanno trasformato l'atmosfera delle nostre vie in un'incantevole vetrina festiva.
Anche se il giorno simbolo per mettere in piedi l'albero è oggi, già da novembre i negozi sono stati invasi da chi non vuole farsi trovare impreparato. È il caso della Fioreria Leombruni di via Maffeo Pantaleoni a Macerata, dove la clientela è stata accolta con una proposta ricercata di articoli natalizi, pronti a fare breccia nel cuore di chi cerca il dettaglio perfetto per la propria casa. Roberto Leombruni, titolare della fioreria, ci racconta: “Chiaramente, prima metti in vetrina gli articoli, prima la gente vuole acquistarli”.
Non si tratta, però, di articoli comuni. La Fioreria Lambruni è nota per la sua selezione esclusiva, lontana dalle decorazioni standard che si trovano nei grandi magazzini. "Quest’anno le luci sono una delle tendenze più ricercate. Anche gli alberi luminosi stanno andando molto", ci svela Roberto, confermando un trend che ha fatto il giro della provincia. E se per molti l’albero di Natale è simbolo di tradizione, da Lambruni le novità non mancano mai. Uno degli alberi più particolari che la fioreria propone è quello interamente ricoperto di strass, davvero unico nel suo genere. Un’alternativa elegante e scintillante per chi cerca qualcosa di speciale.
Non solo alberi: anche i presepi sono protagonisti di questa stagione. Roberto ci mostra con orgoglio una delle sue creazioni, un presepe realizzato interamente da lui e contenuto all’interno di una lampada che lo illumina in modo delicato e suggestivo. Un’idea originale per chi vuole portare la magia del Natale in ogni angolo della casa.
A proposito del Natale che illumina la città, non possiamo fare a meno di chiedere a Roberto un commento sull’albero di Natale che da qualche giorno troneggia in piazza della Libertà. La sua risposta è simpatica e sincera: "Ci credete che non l’ho ancora visto? In questi giorni il negozio è così affollato che sono aperto anche la domenica pomeriggio!".
Con l’arrivo dell’8 dicembre, il Natale è ormai nell'aria e la provincia di Macerata si prepara ad accogliere le festività con tradizione e novità. Tra luci scintillanti, alberi luminosi e presepi creativi, l’atmosfera natalizia si fa sempre più viva, portando il senso di calore e speranza che caratterizza questo periodo dell’anno.
Impresa della Climacalor San Severino che espugna il Palavirtus di Macerata di misura, svettando per un solo ma prezioso canestro (74-72) nonostante giocasse con la miseria di sette effettivi a causa delle note squalifiche per i fatti post derby con la Vigor Matelica ed per i recenti infortuni.
«Siamo partiti male – è l’analisi del diesse biancorosso Gabriel Cingolani -, subendo un parziale di 10-2 e difendendo a zona per la necessità di tentare di risparmiare energie e per non caricarci di falli avendo la panchina corta, ma da lì in poi abbiamo disputato una gara costantemente con il coltello fra i denti, difendendo forte, proiettandoci spesso in ficcanti contropiedi e tirando con buone percentuali dalla media distanza e dall’arco. Menzioni speciali per super Sorci, capace di restare sul parquet per 40 minuti di fila ed al contempo mortifero da dietro l’arco e per Samuele Vissani, il quale ha disputato una partita da vero elemento d’esperienza, sia in attacco che in difesa, Una figura, la sua, di cui abbiamo decisamente bisogno nelle due fasi. Grazie al vantaggio accumulato nel primo quarto (+10, ndr) siamo riusciti a resistere, nonostante a 3 minuti dal suono dell’ultima sirena ci siamo ritrovati a rincorrere, sotto di 5 lunghezze. Abbiamo rimesso il muso davanti con l’esperienza e con un gran lavoro di squadra, cosa di cui non potevamo fare a meno avendo l’organico ridotto. È stata una vittoria che ci infonde decisamente fiducia perché ottenuta a spese di un avversario che meriterebbe più punti in classifica ed in vista della seconda trasferta di fila di sabato prossimo, sul parquet di Ascoli».
Fra le note liete del match di Macerata per la Climacalor c’è il ritorno di capitan Cruciani, tornato a dare una mano ai suoi compagni nel momento del bisogno dopo l’iniziale volontà di staccare con il basket giocato, la verve di Tiranti, autore di 19 punti e la convocazione di Mattia Romitelli, classe 2009, nipote di Samuele Vissani. Insomma, zio e nipote sul parquet in un mix coinciso con il successo. «Da sottolineare – conclude con il sorriso Cingolani – il “premio” per la vittoria di Macerata da parte dell’ex diesse e attuale dirigente Guido Grillo, che aveva promesso un giro pizza a sue spese all’Lk Ristoro. Promessa mantenuta!». Alla prossima… pizza!
CUS MACERATA-CLIMACALOR SAN SEVERINO 72-74
CUS MACERATA: Mandozzi, Pezzotti 5, De Marco 5, Santinelli 2, Del Nibletto 17, Rossi 16, Ambrogi 7, Naspi 6, Luciani 5, Palmieri 6, Mengarelli 3, Ballini ne.
All. Sparapassi
CLIMACALOR: Magnatti 5, Cruciani 5, Potenza 2, Romitelli n.e., Corvatta, Tiranti 19, Pettinari n.e., Vissani 20, Sorci 23, Cantani n.e.
All. CampetellaNOTE: parziali: 17-27/24-20/19-16/12-11; progressivi: 17-27/41-47/60-63/72-74; uscito per 5 falli Potenza (Climacalor)
Add. stampa Luca Muscolini
Si è rinnovata oggi pomeriggio l’amicizia storica tra Civitanova Marche ed Esine, città legate dal 1971 grazie ad un primo gemellaggio tra Avis, che ha saputo attrarre mano a mano il Comune, le scuole e altre realtà del territorio come la Croce Verde e il gruppo ambulanze Esine.
In una Sala del Consiglio comunale gremita, il Sindaco Fabrizio Ciarapica ha accolto la delegazione lombarda e tutte le rappresentanze riunite per la cerimonia, esprimendo un caloroso benvenuto a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la città. Presenti anche il vicesindaco Claudio Morresi, il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, l’assessore Roberta Belletti, i consiglieri comunali Paola Fontana e Paola Campitelli, Roberto Pantella, Piero Croia, Piero Gismondi e Gianluca Crocetti.
“Le nostre due comunità sono sempre più affiatate e unite nel nome di valori fondanti come la fratellanza, l’amicizia e la solidarietà – ha detto Ciarapica –. Questo gemellaggio così longevo è un modello di impegno istituzionale, ma anche da esempio per chi vive l’associazionismo. Abbiamo condiviso in questi anni momenti molto belli, ma anche duri e faticosi come durante il Covid ma siamo rimasti sempre in contatto anche per aiutarci vicendevolmente. Il mio primo ringraziamento va al ricordo dei due fondatori, Gino Ramovecchi e Antonio Puritani, a tutti voi che siete presenti qui per testimoniare il nostro legame e ma anche alla scuola Sant’Agostino, alunni e docenti, perché i ragazzi rappresentano il futuro di questo legame. Grazie per il vostro affetto ed attaccamento che vogliamo sempre più rafforzare e far crescere”.
A portare i saluti del sindaco di Esine Emanuele Moraschini, assente per impegni familiari, c’era l’assessore Daniele Gheza che ha ringraziato l’Amministrazione e l’Avis per la splendida accoglienza, rinnovando l’invito ad Esine in occasione della Domenica delle Palme.
A portare i saluti della comunità dell’Avis Esine, Riccardo Gianni: “Siete fortunati a vivere in una città così bella e sul mare, ogni anno è bello ricevere la vostra accoglienza e veder crescere questo legame attraverso l’impegno dei giovani”.
Per la Croce Verde Civitanova era presente il presidente Cesare Bartolucci, insieme a Diego Perrone del direttivo. Bartolucci ha ricordato che quest’anno si festeggia i primi cinque anni di gemellaggio con il gruppo ambulanze lombardo e ha chiesto un applauso per l’associazione alpini che svolgono un lavoro fondamentale nei soccorsi di particolare difficoltà e nelle emergenze.
La presidente Avis Civitanova, Chiara Cesaretti ha poi presentato il gruppo dei ragazzi premiati che hanno partecipato al bando diplomati aperto ai soci che sono: Aliberti Thomas, Chiaramoni Sofia, Illuminati Ludovico, Giampaoli Andrea, Reschini Alessandro, Susino Giovanni Maria. E’ stato poi proiettato presentato un breve video promozionale dell’Avis realizzato quest’estate.
Tra le autorità presenti, c’erano anche i responsabili l'Avis provinciale Morena Soverchia, Maria Letizia Gianuario dell’Avis regionale. Per l’Avis Manfredonia, sempre legato da un gemellaggio con Civitanova, erano presenti Lello Castriotta e l’ex presidente Avis Civitanova Nicola Canistro.
Il gemellaggio cresce ogni anno anche grazie all’istituto Sant’Agostino di Civitanova Alta e l’istituto comprensivo di Esine. In sala, la dirigente scolastica Gloria Gradassi ha portato il saluto degli alunni che ad ottobre sono stati ad Esine per lo scambio culturale ed ha voluto ringraziare in particolar modo l’insegnante Licia Marsili che coordina il progetto del gemellaggio scolastico.
Durante la cerimonia è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare la professoressa Canaletti scomparsa a marzo e il fotografo Ciro Lazzarini.
Alle 17,15, la Banda cittadina ha accolto le autorità sotto l’abete in piazza XX Settembre, che come tradizione si è illuminato delle tante luci che ne addobbano la chioma. L’albero quest’anno arriva da Piamborno.