In uno stadio Ciarrocchi a porte chiuse va in scena la terza giornata di Eccellenza Marche fra Atletico Mariner e Maceratese.
Mister Possanzini lancia Vrioni dal primo minuto dopo il gran gol in coppa, al posto di un Albanesi non al 100% della condizione. In mediana affianco a Gomis gioca Bongelli.
Passano soli 40 secondi e Oses ha sui piedi la palla del vantaggio, ma incrocia troppo il mancino. Maceratese ancora pericolosa al 3’ con Ciattaglia che, servito in area di rigore apre troppo il piattone e non inquadra la porta di Testa. Al 21’ si fanno vedere anche i padroni di casa, con una sventola dal limite dell’area di Liberati che finisce alta di poco. Al 40’ la Maceratese sblocca il risultato: gran cross di Nasic dalla sinistra che pesca Cognigni a centro are: il capitano biancorosso insacca di testa il quinto gol stagionale in 5 partite fra campionato e coppa. Squadre a riposo con la Maceratese in vantaggio.
Nella ripresa, forte del vantaggio acquisito sul finire di primo tempo, la Maceratese continua a dettare i ritmi della gara. Al 10’ ancora Oses a tu per tu con Testa, questa volta è la traversa a dire di no all’argentino. Al 21’ Cognigni prova a ripetersi su punizione dopo la perla di domenica scorsa contro il Fano: Testa vola e dice di no. La Maceratese trova comunque il raddoppio al 24’ con Lucero che è bravo a raccogliere per primo la ribattuta di testa sul tiro di Oses da corner. Al 36’ la Maceratese si vede assegnare un penalty a proprio favore per fallo su Nasic. Cognini però si fa ipnotizzare da Testa, bravo a dire di no anche sulla ribattuta. Al 42’ sorte inversa per l’Atletico Mariner, che invece realizza il penalty e accorcia le distanze con l’ex di turno Napolano. Timido assalto finale dell’Atletico Mariner nel finale alla ricerca del pareggio, che vede però svanire le proprie speranze sul gol di Ruani al 49’, che si fa tutto il campo e deposita in rete con la porta sguarnita dopo che Testa era andato a saltare in area di rigore.
La Maceratese trova così la terza vittoria consecutiva in campionato, la quinta considerando anche la coppa e si porta in solitaria alla guida della classifica a punteggio pieno.
Il Tolentino cade contro l'Osimana nella sfida valevole come terza giornata del campionato di Eccellenza Marche. Decisiva la zuccata di Patrizi per l'uno a zero finale. Si tratta della seconda sconfitta interna per i cremisi, che confermano un rapporto difficile con lo stadio di casa.
Sugli spalti lo spettacolo non è mancato, con le tifoserie che hanno rinsaldato lo storico gemellaggio in un clima di rispetto reciproco senza far mancare il supporto alle proprie squadre.
Passarini conferma in blocco l'undici capace di sbancare Montecchio sette giorni fa e recupera, almeno per la panchina, Capezzani. Gli ospiti presentano in attacco Minnozzi, grande ex e spauracchio numero uno dopo la rete su punizione che lo scorso anno consentì alla Maceratese di espugnare il "Della Vittoria" nel derby. Non è, però, l'unica risorsa offensiva dell'Osimana che davanti vanta anche il bomber della stagione passata, Alessandroni, e la classe di Buonaventura.
LA CRONACA - Avvio sprint da parte degli ospiti, subito pericolosi con un cross di Buonaventura sporcato in angolo dalla difesa cremisi poco prima che Minnozzi potesse ribattere in rete. Al 9' Alessandroni tenta la sforbiciata nel cuore dell'area di rigore, ma la palla termina sopra la traversa.
Al 20' arriva il vantaggio giallorosso. Buonaventura si conquista e calcia - facendo ammonire Tortelli - una punizione dalla trequarti: la sua traiettoria trova lo stacco puntuale di Patrizi che indirizza con precisione all'angolo sinistro e batte Bucosse.
La risposta del Tolentino arriva al 25' con la conclusione potente di Moscati che è bravo a procurarsi lo spazio per il tiro, meno ad inquadrare lo specchio. Dieci minuti più tardi Buonaventura sale nuovamente in cattedra con un suggerimento raffinato in profondità per Alessandroni, il cui diagonale finisce a fil di palo.
Al 38' clamorosa chance gettata alle ortiche da Moscati. L'attaccante cremisi cicca il tiro a tu per tu con Santarelli dopo la percussione centrale di Badiali. Al 43' Strano colpisce di testa su cross di Tizi, ma la palla si spegne debolmente a lato. È l'ultima emozione del primo tempo.
SECONDO TEMPO - Ad inizio ripresa Labriola preferisce coprirsi inserendo Bellucci al posto di Alessandroni. Passarini risponde con l'ingresso di Capezzani per Tizi al 51'. Al 53' ottima uscita di Bucosse che disinnesca Minnozzi lanciato a rete.
Al 59' ancora Osimana con Micucci libero di controllare e mirare sugli sviluppi di calcio da fermo, ma il suo tentativo coglie soltanto l'esterno della rete.
Il Tolentino aumenta il forcing alla ricerca del pareggio, ma non riesce a trovare sbocchi nell'organizzata retroguardia ospite. Al 73' Moscati tenta l'acrobazia senza fortuna. Un minuto più tardi Pesaresi si contrasta con un compagno, il neo-entrato Naddeo, perdendo la coordinazione al momento del tiro, che va alto.
Al 78' Patrizi va vicinissimo al bis con un possente terzo tempo sugli sviluppi di corner. All'88' Capezzani pesca Naddeo tra le linee, la conclusione di quest'ultimo viene sporcata sopra la traversa.
L'arbitro concede sei minuti di recupero. Extra-time in cui l'Osimana non rischia praticamente nulla, conquistando la prima vittoria stagionale. Di contro il Tolentino di Passarini si conferma ancora perdente tra le mura amiche.
Intensificazione dei servizi di controllo nella zona costiera: i carabinieri del comando provinciale di Macerata elevano sanzioni al Codice della Strada per 780 euro.
Nel corso delle attività, condotte dai militari della Compagnia di Civitanova Marche, sono stati effettuati posti di blocco nei territori comunali di Civitanova Marche e Porto Recanati: ispezionati complessivamente 64 veicoli e 87 persone. Elevate ventidue contravvenzioni con sanzioni amministrative per un ammontare di 780 euro.
Nello specifico, sono state oggetto di contestazione la guida senza cinture, con uso di cellulare, per rumori molesti ed equipaggiamento del veicolo non conforme.
Inoltre, a Civitanova Marche, i carabinieri hanno denunciato tre ragazze italiane, di cui due appena maggiorenni, per guida in stato di ebbrezza alcolica, con il contestuale ritiro della patente di guida. Sulla fascia costiera sono stati controllati anche due locali notturni con identificazione dei giovani presenti.
Macerata sul podio ai campionati mondiali di wakeboard in corso a Parigi grazie alla campionessa Eva Del Gobbo. La giovanissima maceratese, 16 anni, ha conquistato il secondo posto iridato nella categoria "Junior Ladies" al termine di una lunga ed impegnativa esperienza che ha visto giovani di tutto il mondo prepararsi per disputare una gara così importante.
Eva, classe 2008, pratica lo sport da sei anni: si tratta di una disciplina molto suggestiva e spettacolare in cui uno sciatore trainato da un cavo compie le proprie evoluzioni in acqua all’interno nel campo di gara, un circuito appositamente allestito con salti e strutture dedicate. Il team maceratese "Wakeland Arena" si congratula con la sua atleta, che dopo il successo degli Europei di Settimo Torinese, conquista un ennesimo grande traguardo.
Va in archivio l'edizione 2024 della rievocazione “Sul Ponte del Diavolo … tra storia e leggenda". Moltissime persone hanno seguito l’evento organizzato dall’associazione “I Ponti del diavolo”, presieduta da Carla Passacantando che ha avuto testimonial l’attore Massimiliano Morra.
Morra, l’altra sera, ha narrato la leggenda del Ponte del diavolo e ha partecipato al corteo storico per il centro della città. Momenti davvero singolari e suggestivi con la rievocazione della leggenda del Ponte del diavolo con protagonista anche Billy, unità cinofila della Polizia locale del comune di Tolentino, che per l’occasione si è così calato nella veste di attore seguito dal conduttore, dall'agente Giorgio Aringoli.
Presente anche il sindaco Mauro Sclavi con altre autorità, tra i quali il presidente del Consiglio comunale Alessandro Massi Gentiloni Silverj, il comandante della Polizia locale Andrea Isidori. Il corteo storico è partito da piazza Don Bosco per poi proseguire in piazza della Libertà dove c’è stato uno spettacolo ed, infine, ha raggiunto il Ponte del diavolo dove sono stati proposti momenti di vita del Duecento e la leggenda.
Si sono esibiti brillantemente i tamburini e gli sbandieratori di Offagna, il gruppo storico ‘Il Ponte del diavolo’’ per la rievocazione della leggenda. C’è stata anche una esibizione di sbandieratori tra le cinque contrade, Ributino, Pianciano, Ancaiano, Paruccia, Calcavenaccio. La competizione consisteva nel lancio della bandiera più in alto possibile.
E la gara se l’è aggiudicata contrada Ancaiano con lo sbandieratore Alessio Rosati. L’evento si è concluso con un’altra novità della serata con l’esibizione del gioco della ruzzola grazie al Comitato provinciale di Macerata della Figest, Federazione italiana giochi e sport tradizionali, presieduto da Patrizio Romaldini.
Si è aggiudicata la competizione Deida Ago, rappresentante di contrada Calcavenaccio. Al termine, come negli altri due precedenti appuntamenti, c’è stata una degustazione di prodotti tipici. C’è stata, inoltre, la caccia all’autografo, nonchè al selfie con Massimiliano Morra. C’è stata così un’invasione, pacifica, del palco di fan per incontrare l’attore.
Qualche giorno fa, dopo la cerimonia del cittadino dell’anno, l’associazione ha anche proposto la messa che è stata celebrata da monsignor Giancarlo Vecerrica con la rievocazione delle ‘’Antiche canestrelle’’ all’area verde del Ponte del diavolo.
"Secondo le stime dell’Ania, l’associazione delle imprese di assicurazione, in Italia la case coperte su base volontaria da una polizza di questo tipo erano meno dell'1% nel 2016 e oggi poco è cambiato. Nelle zone terremotate ancora non si è capito dove vuole andare questo governo riguardo l'assicurazione obbligatoria che, per noi gente colpita dal sisma, viene percepita come una ulteriore tassa senza nessun ritorno perché nessuno si augura un altro terremoto".
Lo scrive, in una nota, Maria Teresa Nori del Consiglio Direttivo di Federcontribuenti e segretaria delle Marche che, riguardo al dibattito in corso nel governo e presto in Parlamento, l'assicurazione obbligatoria "puo' essere al massimo un incentivo fiscale, cioè la possibilità di scaricare dalla tasse il costo della polizza" ma è "una idea controcorrente, sarebbe un modo per spingere le famiglie verso un passo che oggi non fa quasi nessuno figurarsi la nostra gente che ancora vive nelle Sae".
"Una polizza obbligatoria verrebbe percepita come una tassa, come avviene oggi con l’Rc auto - conclude la rappresentante di Federcontribuenti - e allora piuttosto che il governo si faccia prendere dalla sindrome di Ulisse, legato ad un palo ad ascoltare le sirene di tante multinazionali assicurative, vada avanti più celermente con la ricostruzione e tolga dalle case provvisorie questa gente in particolare quelli delle aree interne".
"Come geloso io soffro quattro volte: perché sono geloso, perché mi rimprovero di esserlo, perché temo che la mia gelosia possa ferire l’altro, perché mi lascio soggiogare da una banalità; soffro di essere escluso, di essere aggressivo, di essere pazzo e di essere come tutti gli altri...".
Queste parole di Roland Barthes nel suo libro "Frammenti di un discorso amoroso" esprimono in pieno l’angoscia che si prova nel sentire tali emozioni così contrastati ed intense. La mente tenta di razionalizzare e controllare ciò che il cuore non riesce a domare.
Tutti noi vorremmo essere liberi da questo stato, c’è chi fieramente si dichiara non geloso, ma non sempre ciò è possibile. La gelosia in realtà ha un’origine atavica stabilizzante, perché il maschio sorvegliando e difendendo la femmina garantiva la sopravvivenza della specie. Così il maschio si garantiva la discendenza e la femmina otteneva protezione e sostentamento.
Oggi la situazione si è evoluta e la gelosia fa parte dell’amore, perché nasce dal desiderio dei due amanti di costruire e proteggere il loro spazio sacro inviolabile e dal timore di perdere l’oggetto del desiderio e di venire così abbandonati.
Molti considerano tale sentimento ormai anacronistico e si prova quasi vergogna nell’ammettere tale fragilità, riconoscere di essere gelosi significa dichiarare apertamente di essere deboli ed insicuri.
C’è un filone, poi, che al contrario ritiene che tanto più si è gelosi tanto più si ama, ma questo aspetto va valutato con grande attenzione, perché a volte porta a legittimare comportamenti violenti, accettati in nome di una gelosia generata da un amore passionale, per il quale tanto più forte è il sopruso tanto più forte è l’amore.
Analizzando i due estremi potremmo dire che esiste una terza realtà nella quale, se ben gestita, una giusta gelosia può essere sana e far bene alla coppia.
Riconoscere l’amato come entità distinta da noi ci tiene viva la curiosità ed il desiderio di scoprire l’altro; la giusta distanza, in virtù della quale, non dobbiamo raccontare tutto di noi al nostro compagno/a evita la simbiosi nella quale spesso si cade nella fase iniziale. Quindi alimentare un’equa dose di gelosia alimenta un sano timore di perdere l’altro, non dando così per scontato il nostro rapporto.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante l’infortunio sul lavoro del dipendente e la responsabilità di tale evento.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di San Severino Marche che chiede: "In caso di infortunio sul lavoro del dipendente quando l’azienda risulta responsabile?".
Bisogna innanzitutto far chiarezza sul fatto che, la vittima di un infortunio sul lavoro risulta esclusivamente responsabile solamente in una circostanza, ovvero, quando abbia tenuto un "contegno abnorme, inopinabile ed esorbitante rispetto al procedimento lavorativo e alle direttive ricevute" (così, tra le altre, Cass. Civ. Sentenza n. 19494 del 10/09/2009).
Questo secondo il principio che vede il datore di lavoro rispondere dei rischi professionali propri (vale a dire insiti nello svolgimento dell’attività lavorativa) e di quelli impropri (cioè derivanti da attività connesse a quella lavorativa), ma non di quelli totalmente scollegati dalla prestazione che il lavoratore rende in quanto tale (cd. rischio elettivo).
Perché sussista il rischio elettivo, dunque, occorrono tre elementi concorrenti: 1) un atto del lavoratore volontario ed arbitrario, ossia illogico ed estraneo alle finalità produttive; 2) la direzione di tale atto alla soddisfazione di impulsi meramente personali; 3) la mancanza di nesso di derivazione con lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Difatti, la norma di riferimento è evidentemente l’articolo 1227, comma 1, del codice civile, secondo la quale, "se il fatto colposo del creditore ha concorso a cagionare il danno, il risarcimento è diminuito secondo la gravità della colpa e l'entità delle conseguenze che ne sono derivate", che peraltro va bilanciata, in ambito giuslavoristico, con il potere di direzione e controllo del datore di lavoro, unitamente al dovere di salvaguardare l’incolumità dei lavoratori.
Conseguentemente, anche in ipotesi di condotta imprudente del lavoratore va escluso il concorso di colpa a carico dello stesso in tre ipotesi: a) se l’infortunio sia stato causato dalla puntuale esecuzione degli ordini ricevuti dal datore di lavoro (in questo caso l’imprudenza del lavoratore degrada a mera “occasione” dell’infortunio); b) se l’infortunio sia avvenuto a causa della organizzazione stessa del ciclo lavorativo, impostata con modalità contrarie alle norme finalizzate alla prevenzione degli infortuni, o comunque contraria ad elementari regole di prudenza; c) se l’infortunio sia avvenuto a causa di una carenza di formazione od informazione del lavoratore, ascrivibile al datore di lavoro.
Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che, "nel caso di infortunio sul lavoro, è responsabile l’azienda, tanto da escludersi la sussistenza di un concorso di colpa della vittima, ai sensi dell’art 1227, comma 1, c.c., quando risulti che il datore di lavoro abbia mancato di adottare le prescritte misure di sicurezza; oppure abbia egli stesso impartito l’ordine, nell’esecuzione puntuale del quale si sia verificato l’infortunio; o ancora abbia trascurato di fornire al lavoratore infortunato una adeguata formazione ed informazione sui rischi lavorativi, ricorrendo, in tali ipotesi, l’eventuale condotta imprudente della vittima degradata a mera occasione dell’infortunio, ed è perciò giuridicamente irrilevante (Cass. Civ., Sez. VI, ordinanza n. 8988/20; depositata il 15 maggio).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Una sala gremita, con il suo numeroso pubblico che ha sorriso, si è commosso e ha preso parte con entusiasmo alla prima nazionale di "Io sono un po' matto, e tu?".
Ed è “buona la prima” - buonissima - anche per il Civitanova Film Festival, che sabato ha aperto le porte della sua decima edizione al cine-teatro Rossini, con una pellicola splendida, che racconta in maniera del tutto originale un tema importante come la malattia mentale, portando ad esempio l’esperienza del Teatro Patologico di Roma.
E per dare forza a questa storia, sono arrivati in città l’attrice Claudia Gerini e il regista Dario D’Ambrosi, ideatore del Teatro Patologico. "Grazie per l’accoglienza - ha esordito la Gerini - è bellissimo per noi vederci, tutti qui. Ma allora siete un po' matti anche voi?".
"Io faccio parte della cerchia di amici che da anni condividono momenti con i ragazzi del Teatro Patologico - ha continuato la Gerini -, per me loro sono fonte di grande ispirazione e forza. Il teatro dà all’attore “le ali” per essere parte di un’altra storia, del personaggio che si interpreta: questo potere salvifico è una la magia del palcoscenico".
"Nel nostro Paese ci sono 17 milioni di persone che hanno un disturbo psichico - le parole di D’Ambrosi - e se aggiungiamo parenti stretti e familiari arriviamo a 2/3 della popolazione italiana che è in contatto con una malattia mentale. Stiamo lavorando, con i ricavi del progetto, ad una ricerca scientifica che vuole dimostrare i benefici della teatro-terapia a livello celebrare, oltre che a livello emozionale. Dico sempre che quando sta bene un disabile sta bene non solo una persona, ma una famiglia, un condominio, un quartiere".
Non sono mancate incursioni fuori dal tema della serata, con inevitabili aneddoti di vita vissuta sul set, con D’Ambrosi e Gerini che si sono incontrati durante le riprese di "La passione di Cristo" di Mel Gibson.
La serata è stata aperta dai direttori artistici del CFF, Michele Fofi e Peppe Barbera: “Avevamo preparato un discorso per l’apertura - hanno spiegato - ma quando viviamo un momento così speciale non servono tante parole”. Prima dell’inizio della proiezione, il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica ha portato il suo saluto: “Con orgoglio sosteniamo un festival che è arrivato alla sua decima edizione e nel corso degli anni si è affermato ed è diventato di ampio respiro - ha sottolineato - Il CFF è una rassegna che racconta tanto, con appuntamenti culturali che entrano direttamente nella vita della città”.
La presidente dell’Azienda Teatri, Maria Luce Centioni, ha quindi ringraziato i due direttori artistici, due “professionisti che amano il territorio e lo arricchiscono. Il nostro Cda ha tra gli obiettivi quello di valorizzare i talenti locali e il CFF va in questa direzione”.
Oggi, domenica 22 settembre, prosegue il Civitanova Film Festival. L’incontro è alle 17.30 da Raphael Beach, al lungomare Piermanni, con la presentazione del libro "Tutti i film di Franco e Ciccio" con l’autore Marco Giusti: un volume in cui sono raccolti tutti i film di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia corredati da interviste e recensioni dell’epoca.
Alle 21:15 si raggiunge il cine-teatro Cecchetti per vedere il cortometraggio vincitore del David di Donatello 2024 "The Meatsteller" e dialogare con la sua autrice, Margherita Giusti. Alle 21.45, c’è la prima parte della proiezione dei cortometraggi in concorso.
Nel giorno del ritorno ufficiale di Marko Podrascanin in biancorosso, la Cucine Lube Civitanova ha chiuso il calendario della preseason con un successo in amichevole contro la Valsa Group Modena.
Al PalaCiarapica di San Severino Marche, in occasione del match in memoria dell’imprenditore Roberto Soverchia, i cucinieri di Giampaolo Medei hanno superato i gialli di Alberto Giuliani 3-1 (25-22, 25-22, 18-25, 25-17) al termine di un faccia a faccia di buona intensità.
Fatta eccezione per il terzo set, segnato da un calo e sofferenza a tratti in ricezione, la squadra ha seguito con ordine le indicazioni di Medei attaccando con incisività e prevalendo a muro. Ancora da affinare la battuta. Titolo di top scorer della gara a Rinaldi (19), in doppia cifra per la Lube Lagumdzija (15), Bottolo (13) e Loeppky (13).
Tornato a vestire la maglia della sua squadra del cuore dopo 8 anni di lontananza e fresco di passaggio dalla federazione sportiva serba a quella italiana, Potke ha applaudito i compagni con convinzione.
Match preceduto dalla consegna delle targhe in ricordo di Roberto Soverchia da parte del sindaco di San Severino. Uno dei riconoscimenti è andato ad Albino Massaccesi, vice presidente della Lube.
Lube in campo senza Chinenyeze, Larizza e Nikolov. Al via Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Loeppky laterali, Gargiulo e Tenorio centrali, Balaso libero. Rivali schierati con De Cecco in regia e Buchegger opposto, Gutierrez e Rinaldi in posto 4, Sanguinetti e Stankovic centrali, Federici libero.
CRONACA - In avvio la diagonale biancorossa è ispirata (7-6), Modena ingrana e trova il sorpasso (11-12). Civitanova accelera e trova il doppio vantaggio (17-15) su due errori emiliani, ma un ace ristabilisce la parità (17-17). Dopo due scambi la Lube cambia diagonale. Il centrale Tenorio colpisce in attacco e a muro (20-18). Sul 22-20 rientrano Boninfante e Lagumdzija, ma Modena rimette a posto la situazione dopo l’ace di Gutierrez (22-22).
I duelli finali vanno ai biancorossi, che chiudono con il muro di Bottolo (25-22). Sono 5 i punti di Lagumdzija con l’83%, 4 quelli di Loeppky con il 100%. Gialli performanti al servizio (2 ace), biancorossi efficaci in attacco (68%) e a muro (3 a 0 i vincenti).
In avvio di secondo set l’ingresso di Anzani e il servizio di Rinaldi rilanciano Modena (5-7). Dopo il pari cuciniero a 9, i gialli si riprendono il +2 sul muro di Anzani (9-11). I salvataggi di Balaso e la lucidità dei cucinieri valgono il sorpasso (13-12). Il parziale di 3-0 dei rivali, con Rinaldi efficace, indirizza il punteggio (13-15) fino al mani out di Loeppky e al block di Bottolo (18-18), che poi va a segno con un diagonale e un muro (5 punti a fine set), intervallati dal block di Tenorio (23-20). La Lube schiera Orduna e Dirlic in diagonale, ma è il terzo muro di Tenorio a chiudere i conti (25-22). Il parziale ricalca il precedente: Modena insidiosa al servizio (2 ace), Civitanova più precisa in attacco, dominante a muro (5-1 i vincenti).
Ne terzo parziale Modena cerca lo sprint (1-4), poi torna momentaneamente l’equilibrio (8-8) prima della seconda sfuriata emiliana chiusa dall’ace di Gutierrez. (8-13). Sul 9-15 l’iraniano Poriya entra per Bottolo. A seguire l’opposto Dirlic e il palleggiatore Orduna. In campo si vede anche Bisotto, fresco di laurea triennale in Scienze delle attività motorie e sportive a Torino.
Il set meno equilibrato si chiude con un altro ace di Gutierrez (18-25). Gli uomini di Giuliani continuano a spingere dai 9 metri (5 a 3 per i gialli gli ace), i marchigiani soffrono molto al servizio, calano in attacco e per la prima volta perdono efficienza a muro.
Nel quarto set, caratterizzato da altri 5 punti di Loeppky, la Lube si schiera come nei primi due, nelle fila di Modena resta in campo Anzani e c’è Ikhbayri. Buona partenza dei biancorossi con il servizio di Boninfante e un grande Gargiulo (9-5). La Valsa Group rosicchia punti (9-8), ma la Lube risponde a tono e vola sul 13-8 dopo il primo tempo di Gargiulo. I cucinieri continuano a bucare Modena al centro, anche con Tenorio, e allungano con l’ace di Lagumdzija (16-10). Nel finale c’è Bisotto. Bottolo, Tenorio e Lagumdzija dilagano (24-16). Il match si spegne sul servizio a rete di Sanguinetti (25-17).
Cucine Lube Civitanova – Valsa Group Modena 3-1 (25-22, 25-22, 18-25, 25-17)
CIVITANOVA: Gargiulo 5, Loeppky 13, Orduna, Bisotto (L), Balaso (L), Boninfante 2, Poriya 2, Lagumdzija 15, Dirlic 1, Podrascanin ne, Bottolo 13, Tenorio 8. All. Medei
MODENA: Massari 1, Meijs, Mati ne, Sanguinetti 10, Stankovic 2, Garella, Gollini (L) ne, De Cecco, Anzani 6, Buchegger 10, Gutierrez 13, Ikhbayri 4, Federici (L), Rinaldi 19. All. Giuliani
ARBITRI: Luciani e Brunelli
NOTE: durata set: 26’, 29’, 25’, 23’). Totale: 1h 43’. Civitanova: errori al servizio 16, ace 5, muri 9, attacco 48%, ricezione 41% (24% perfette). Modena: errori al servizio 24, ace 10, muri 4, attacco 50%, ricezione 46% (22% perfette).
(credit foto: Lube Volley)
Dopo la vittoria per 2-1 nel derby di coppa contro l’Atletico Macerata, l’Helvia Recina inizia con un successo anche in campionato. Allo stadio Michele Gironella di Villa Potenza, di fronte a un pubblico come al solito molto numeroso, gli orange hanno superato 2-0 il Real Telusiano, nella prima giornata del Girone E di Seconda Categoria.
Protagonista assoluto del match Marco Gattari, che prima ha aperto le marcature con al 58’ con un gran gol e poi al 73’ ha servito l’assist decisivo a Lombi per il 2-0 finale.
Grande soddisfazione al termine del match per Mister Mauro Corvatta, che ha apprezzato la prestazione dei suoi ragazzi nell’arco dei 90 minuti. Dopo le prime due vittorie stagionali, il tecnico invita però tutti a tenere i piedi ben saldi per terra e continuare a lavorare sodo in vista dei prossimi impegni.
Il video con i gol e le interviste del match:
Aurora Treia e Grottammare, entrambe alla ricerca della prima vittoria in campionato, si sfidano nel match valevole per la terza giornata del Girone B di Promozione.
L’Aurora conferma Marini e Filacaro al centro della difesa dopo la partita di coppa disputata mercoledì. Ibii recupera dall’infortunio e viene gettato nella mischia dal primo minuto insieme a Regueyra. Mister Cornacchini rinuncia a Kheder, Raffaelli e Micheli, dall’altro lato Mister Poggi deve fare a meno di Cacciola, Zanibi e Todisco.
Ritmo basso e gara che stenta a decollare, con l’Aurora che prova a fare la partita ed i rivieraschi che si difendono con ordine e provano a fuggire in contropiede cercando di sfruttare i varchi aperti. Succede poco e le prime due azioni degne di nota vengono segnalate al 32’ e 34’. Pietropaolo e Pomili concludono verso la porta senza però riuscire a centrare il bersaglio. Le due squadre vanno al riposo sul punteggio di 0-0 dopo 45 minuti avidi di emozioni.
La ripresa inizia nel segno del Grottammare che trova subito il vantaggio. Al 47’, Di Nicolò viene pescato perfettamente nell’area locale e lascia partire una conclusione precisa che vale l’1-0 per i bianco-celesti. L’Aurora reagisce sette minuti più tardi con Allegretti che prova una grande girata ma Beni blocca comodamente. Prova il goal in acrobazia anche Ariel Di Francesco servito da Germinale, Beni para senza troppi patemi. Al 78’, Tiberi blocca sicuro un pallone deviato involontariamente da Germinale. Il pari dell’Aurora Treia si concretizza al 90’: Germinale si procura un penalty a seguito di un tocco di braccio da parte di un difensore ospite. Borrelli si presenta sul dischetto e insacca nonostante il tocco del reattivo estremo difensore ospite. Nel recupero il Grottammare prova a rigettarsi in avanti alla ricerca del sigillo che varrebbe i tre punti. Al 94’ Pietropaolo fa correre un brivido lungo la schiena dei tifosi biancorossi con una conclusione che si estingue a pochi centimetri dal palo.
Un punto a testa per Aurora e Grottammare che muovono la classifica e allungano le rispettive serie positive. Un pareggio che sa di beffa per i ragazzi di Mister Poggi che hanno interpretato perfettamente l’incontro dimostrando di essere in partita dall’inizio alla fine. Resta imbattuta in campionato l’Aurora che si dimostra ancora lontana dalla condizione ottimale.
Una buona CBF Balducci HR fa suo il test con l’Omag-Mt San Giovanni in Marignano con i primi tre set di alto livello (25-12, 25-18, 25-16 i parziali) nell’allenamento congiunto del Banca Macerata Forum con una diretta concorrente nel girone A della Serie A2 Tigotà. Il test è poi proseguito per altri due parziali vinti stavolta dalla Omag Mt (19-25 e 12-15) con i due tecnici a dare spazio a tutta la rosa a disposizione, provando varie soluzioni per valutare al meglio i meccanismi di gioco e le risposte in campo.
Buona la partenza della CBF Balducci HR con tanta attenzione in difesa e i colpi di Fiesoli e Decortes in contrattacco che valgono il 9-3 arancionero. Il capitano firma anche l’11-4, Bulaich piazza il millimetrico pallonetto del 15-7 e Caruso mura il 16-7. Decortes allunga (19-8) e il turno al servizio di Bulaich continua fino al 21-9, San Giovanni prova a muro con Parini (23-12) ma chiude la fast di Mazzon 25-12 con l’attacco arancionero gestito in maniera ottimale da Bonelli.
Il secondo set inizia coi muri di Caruso e l’ace di Bulaich (5-1), le arancionere continuano a spingere al servizio (9-3), la Omag Mt (c’è Polesello per Parini al centro) prova a reagire con il diagonale di Ortolani (11-7) ma Fiesoli ristabilisce le distanze da posto quattro (14-9). Decortes firma il 16-9 in lungolinea e il muro del 18-9, Lionetti inserisce Battista e Sangugni in banda, per Bellano dentro Sassolini, Ravarini e Bagnoli. Battista mette giù il 21-13, Mazzon il 23-14, San Giovanni si fa sentire a muro tre volte di fila con Nardo e Polesello e Ravarini (23-17) ma Caruso chiude 25-18 in primo tempo.
Nel terzo set c’è Battista per Bulaich, nella Omag Mt Bagnoli resta in regia: altra buona partenza CBF Balducci HR con l’ace di Decortes che vale il 7-3, l’invenzione di Battista e il colpo a filo rete di Mazzon portano le arancionere sul 10-4. Caruso ferma Ortolani (12-5). L’opposta romagnola trova due contrattacchi consecutivi per il 15-10 e anche il muro del 17-13, oltre al colpo del 17-14: Mazzon la ferma (18-15) e poi piazza l’ace del 19-15. Battista trova un gran diagonale per il 22-16, Decortes mura il 23-16, Ortolani stavolta sbaglia ed è 25-16.
Più equilibrio nell’avvio del quarto set disputato nell’allenamento, (5-4 con Fiesoli poi sostituita da Sanguigni), entrano poi Braida per Bonelli e Orlandi per Caruso. Decortes mette giù il 7-6 ma Consoli si fa vedere a muro portando avanti le romagnole 8-10. San Giovanni continua la buona prova a muro con Nardo (9-13), Ravarini (ore schierata opposta per Ortolani) allunga (11-16), Battista mette giù il 14-18 e due errori delle romagnole valgono il 16-18. Sassolini si rifà con il 17-21 in contrattacco e San Giovanni tiene il vantaggio fino in fondo (19-25).
I tecnici decidono di disputare anche un quinto set, CBF Balducci in campo ancora con Braida in regia e Sanguigni in banda con Fiesoli, Orlandi al centro. Per San Giovanni rientra Nicolini in regia con Ortolani opposta. Si va di nuovo punto a punto (4-4), Braida mura (6-4) ma l’Omag Mt pareggia e sorpassa con l’ace di Consoli (6-7). Le romagnole spingono sull’acceleratore con Nardo (7-11), Braida mura ancora (9-11) e Polesello non passa (10-11) ma San Giovanni tiene la testa avanti e chiude 12-15.
Le dichiarazioni al termine dell'allenamento congiunto:
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Mi è piaciuto molto l'adattarsi a delle diverse situazioni che erano poco codificate che sono capitate durante la partita, durante i primi tre set lo hanno fatto molto bene. Comunque non è che abbiamo fatto uno studio dell'avversario però c'eravamo detti delle cose da rispettare e sono state fatte. Devo dire che quarto e quinto set abbiamo per colpa mia calato molto l'attenzione quindi mi prendo questa responsabilità e siccome era una cosa su cui dovevamo lavorare in settimana, questo test ci dà spunto per poter fare meglio in settimana per mantenere più alta la concentrazione in vista delle prossime partite. Vorrei che ci sia più costanza in tutti i parziali e vorrei vedere questa cosa principalmente perché ci stiamo lavorando diciamo non principalmente ma al di là del discorso tecnico e tattico, quindi sarà compito mio creare questa attenzione più alta per le ragazze”.
Asia Bonelli (palleggiatrice CBF Balducci HR Macerata): “Sapevamo che il test di oggi era importante perché appunto loro sono nel nostro girone e ci serviva per capire appunto come siamo noi come squadra e come sta andando il lavoro in palestra. Diciamo che si sono viste tante belle cose. Penso che siamo state molto brave nell'intensità che abbiamo messo, soprattutto nei primi set. Siamo partite con la testa giusta e sempre pronte a dare il massimo. Alla fine un po' un calo di tensione, purtroppo è successo, non deve risuccedere noi stiamo lavorando anche per questo, anche per mantenere continuità durante la partita e durante il set”.
Clara Decortes (opposta CBF Balducci HR Macerata): “Direi che si sono viste le cose belle che può fare questa squadra, ma direi anche le cose che non funzionano, quindi è stato un buon test per domenica prossima quando, tra l'altro, si replica con San Giovanni. Giocare con questa squadra due volte in un tempo così ravvicinato ci può aiutare a migliorare, quindi per essere pronte alla prima di campionato”.
L’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia Jia Guide sarà in visita ufficiale lunedì 23 settembre a Civitanova Marche. Accompagnato dal console generale in Firenze Guang zhong QiGuang Sun, alle ore 12,00, sarà ricevuto dal Sindaco Fabrizio Ciarapica a Palazzo Sforza.
Il Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese in Firenze ha annunciato il programma dell’Ambasciatore, che farà visita nelle Marche anche ad importanti aziende delle provincie di Macerata e Fermo, territori molto legati alla Cina e che vedono la presenza di comunità tra le più numerose e ben integrate. Diverse volte negli anni passati, l’Ambasciatore Guide ha fatto visita alla nostra Regione.
All’incontro con il Sindaco Ciarapica sarà presente anche Sun Guang, titolare del primo ristorante cinese aperto in città nel 1987, testimone dopo tanti anni della crescita della comunità cinese a Civitanova nonché presidente dell’associazione Italia/Cina.
Di recente, il Sindaco Ciarapica ha avuto occasione di rimarcare il legame non solo economico ma culturale con la Cina, nel corso dell’inaugurazione della mostra d’arte: “Lasciate sbocciare i cento fiori” organizzata all’auditorium Sant’Agostino di Civitanova Alta, che ha visto la presenza di di S.E. l’Ambasciatore Guang Defu, Rappresentante Permanente della Cina presso la FAO e del Sig. Zhou Xisong, Ministro Consigliere dell’Ambasciata Cinese in Italia.
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato di emergenza per la Regione Emilia-Romagna e le Marche a seguito delle calamità che hanno colpito il territorio negli scorsi giorni. La proposta, presentata dal ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, è stata approvata per fronteggiare le emergenze che stanno affliggendo le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, così come l'intera Regione Marche.
"Il provvedimento - ha detto il ministro Musumeci - riguarda le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e la Regione Marche. Assieme allo stato di emergenza, che durerà 12 mesi, il Cdm ha stanziato 20 milioni di euro per fare fronte ai primi interventi urgenti, il soccorso e l'assistenza alla popolazione e il ripristino della funzionalità dei servizi e delle infrastrutture".
Presso l’Unità Operativa Complessa di Allergologia dell’Ospedale di Civitanova Marche, diretta dal Dr. Stefano Pucci, stamattina, sabato 21 settembre, si è svolto l’incontro dei pazienti marchigiani affetti da Angioedema Ereditario e Acquisito.
“Si tratta di una malattia rara che si caratterizza per episodi ricorrenti di intenso gonfiore (angioedema) dei tessuti, che può essere localizzato in diversi distretti corporei come volto, arti, mani, piedi, genitali, cavità orale, alte vie respiratorie e intestino” - spiega il Direttore dell’Allergologia dell’AST di Macerata Stefano Pucci. -
Alla riunione sono intervenuti il Presidente di ITACA (Italian Network for Hereditary and Acquired Angioedema) Prof Mauro Cancian, il presidente dell’AAEE (associazione italiana dei pazienti affetti da Angioedema ereditario ed Acquisito) Pietro Mantovano e la Prof.ssa Maria Giovanna Danieli, in qualità di responsabile del Centro dell’Azienda Ospedaliera di Torrette.
I numerosi pazienti e familiari intervenuti sono stati informati sulle più recenti novità terapeutiche e sulle future iniziative dell’associazione. Ampio spazio è stato dato al dibattito con i presenti che hanno rivolto molte domande ai qualificati esperti intervenuti, dai quali hanno ricevuto esaustive risposte.
“L’Angioedema Ereditario - continua il Dr. Stefano Pucci - ha un notevole impatto sulla qualità della vita delle persone che ne sono affette, in passato è stato responsabile anche di numerosi decessi mentre oggi, grazie ai progressi continui della ricerca, può essere gestito con farmaci in grado di ottenere un controllo ottimale della malattia”.
L’ Allergologia dell’ospedale di Civitanova Marche è un centro di riferimento ITACA e da oltre venti anni segue i pazienti colpiti da questa rara e grave malattia. Attualmente l’U.O.C. ne ha in cura 40, dei quali 9 provenienti da fuori regione: da Lazio, Umbria ed Emilia.
“Il Reparto di Allergologia si conferma sempre più un’eccellenza regionale e non solo della nostra Azienda Sanitaria maceratese, basti pensare che nel 2023 ha erogato 32.974 prestazioni, con 10.645 visite. Non sono solo i numeri a parlare, ma l’elevata competenza professionale di tutta l’equipe guidata dal Dr. Stefano Pucci a cui va il mio ringraziamento per il lavoro che svolge ogni giorno per l’utenza”- dichiara il Direttore Generale dell’Ast Macerata Marco Ricci.
“Il nostro centro- prosegue il dr. Pucci -, da due anni può avvalersi della competenza professionale della Dr.ssa Maria Guarino, componente dell’equipe dell’allergologia civitanovese, che vanta una ventennale esperienza su questa malattia, maturata presso il centro di immunoallergologia dell’università di Tor Vergata, a Roma, e che recentemente ha partecipato come docente ad eventi formativi a Barcellona e Berlino”.
Sono iniziati i lavori lungo la SP71, arteria che collega Matelica ad Esanatoglia. Le opere si sono rese necessarie per il ripristino e la messa in sicurezza del ponte e del piano viario in corrispondenza della cosiddetta “Villa Marmori”, poco dopo l’uscita della Pedemontana in direzione Esanatoglia.
“A partire dalla prossima settimana, per permettere il prosieguo ed il completamento dei lavori, la circolazione stradale verrà garantita a senso unico alternato mediante l’impiego di un impianto semaforico”, si legge in una nota del Comune di Matelica. “Per questo motivo si raccomanda la massima prudenza e il rispetto dei limiti e delle segnaletiche stradali”.
Da qualche giorno si è ripresentato a Castelraimondo il fenomeno delle truffe ai danni di anziani. Con varie scuse ignoti si introducono nelle case e si fanno consegnare soldi e oro. Lo rende noto il Comune di Castelraimondo.
“Si raccomanda di prestare la massima attenzione e soprattutto ai giovani di sensibilizzare le persone più anziane che sono le più interessate da questo spiacevole fenomeno” - spiega il vicesindaco Roberto Pupilli –.
“Bisogna prestare la massima attenzione quando si risponde al citofono o al telefono per evitare di incappare in truffe e furti. I più colpiti da queste problematiche sono i nostri nonni e parenti più anziani, perciò raccomandiamo a figli, nipoti e conoscenti di trasmettere questo allarme alle persone fragili e in età avanzata. Un grazie va ai nostri carabinieri che nei giorni scorsi hanno arrestato due persone per questo reato e che sono sempre disponibili ad aiutare chi è in difficoltà”.
Ripristinato e messo in sicurezza a tempo record l’ingresso del Palazzo Comunale di Recanati, già nuovamente fruibile da stamattina senza disagi per i cittadini, che hanno potuto accedere senza problemi sia alla piazza che al Municipio, peraltro in una mattinata interessata da alta frequenza di persone visto il mercato settimanale e gli uffici aperti al pubblico da parte dell’Amministrazione Pepa.
A darne informazione è l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Bartomeoli, che spiega come l’intervento, in particolare, abbia interessato il controsoffitto dell’atrio di ingresso, che alle 19.30 di mercoledì scorso era stato interessato da un crollo parziale.
"Nell’arco di due soli giorni il controsoffitto in camorcanna è stato messo in sicurezza e ripristinato, con disagi minimi per la cittadinanza, afferma Bartolomei. Con l’occasione, verrà anche aggiornato l’impianto di illuminazione".
Nella serata di venerdì 20 settembre, Picchio News ha accolto il saggista Diego Fusaro per il secondo appuntamento della rassegna culturale ospitata nella suggestiva cornice del cortile della redazione. Davanti a un pubblico attento e numeroso, Fusaro, intervistato da Paola Pauri, ha presentato il suo ultimo libro, “Demofobia. Destra e sinistra: la finta alternanza e la volontà di schiacciare il popolo”, un testo che ha come obiettivo il superamento dei tradizionali schemi politici per "proporre una rivoluzione del pensiero contemporaneo".
Fusaro ha spiegato la necessità di abbandonare il dualismo tra destra e sinistra, ormai obsoleto e incapace di rappresentare i reali conflitti della società odierna. “Nel mio libro – ha detto l'autore – propongo una rivoluzione copernicana della politica. Destra e sinistra sono ferme a una visione superata. Oggi il vero conflitto è tra l'alto e il basso: le due fazioni giustificano solo l'alto, i gruppi dominanti, mentre i dominati rimangono invisibili e privi di rappresentanza”.
L’autore ha utilizzato un'immagine forte e simbolica per descrivere l'attuale ordine globale quella di un rapace. “L aquila abita l'alto, vola nei cieli e si cala rapacemente sulle prede. Così fanno le classi dominanti nell'era della globalizzazione turbocapitalistica. Destra e sinistra, come due ali dello stesso predatore, servono al dominio dell'alto, depredando popoli, i lavoratori e le nazioni”.
Il saggista torinese ha insistito sulla necessità di creare un "moderno principe", per dirla alla Gramsci, una nuova forza politica in grado di rappresentare chi sta in basso e di opporsi alla globalizzazione neoliberale e imperialistica. Ha ribadito l'urgenza di nuove sintesi politiche che rimettano al centro il conflitto verticale tra servi e signori. “Il popolo è ancora, come diceva Jack London, il popolo degli abissi, che subisce in silenzio. Per salvarsi deve capire che destra e sinistra oggi sono funzionali al dominio dell'alto contro il basso”.
L'evento ha stimolato un vivace dibattito tra i presenti, che hanno posto domande e offerto spunti di riflessione, approfondendo i temi complessi sollevati dal saggio. La serata si è conclusa in modo conviviale con una cena al ristorante Verde Caffè, confermando la volontà di Picchio News di promuovere una stagione culturale ricca di momenti di riflessione e dialogo.
Un ringraziamento particolare va ai partner che hanno reso possibile l'incontro: Golden Plast, Eurobuilding, Studi Dentistici Galeotti e Agenzia Immobiliare Tasso.