I vigili del fuoco sono al lavoro da questa mattina presto a causa di un'intensa ondata di vento che sta imperversando su diverse zone della regione Marche, in particolare sulle alture e lungo la fascia costiera. In totale, sono stati svolti circa un centinaio di interventi, prevalentemente legati a alberi caduti sulle strade e a qualche allagamento. Al momento, non sono segnalate situazioni di particolare gravità, ma il forte vento ha comunque causato notevoli disagi.
Nel Maceratese, la zona più colpita è quella costiera, dove i pompieri sono stati particolarmente impegnati a Civitanova Marche. Qui, un grosso albero è caduto in viale Matteotti, nei pressi del bar La Ternana, bloccando di fatto la circolazione. Altri interventi si sono registrati in via dei Mille, dove un abete è crollato su una Bmw posteggiata, e in altre zone della città. Il forte vento ha colpito anche le strade che conducono verso la città alta, in particolare nei pressi del ristorante Orso, dove sono stati necessari ulteriori interventi.
Le condizioni meteo hanno causato disagi anche in comuni limitrofi e non solo. A Recanati, Potenza Picena e Numana, i sindaci hanno disposto la chiusura dei cimiteri e dei parchi pubblici per motivi di sicurezza. Al momento non si registrano feriti, ma i vigili del fuoco continuano a monitorare la situazione, intervenendo dove necessario per ripristinare la sicurezza nelle zone più colpite.
Le autorità raccomandano prudenza alla popolazione, invitando a evitare spostamenti non necessari e a prestare attenzione alle condizioni delle strade, dove si potrebbero verificare ulteriori cadute di alberi o rami a causa del vento.
Non ha lasciato scorie la pur netta sconfitta nel derby interno con il Basket Tolentino nelle file festanti della Climacalor San Severino che ha trovato il momento giusto per festeggiare l’approssimarsi delle feste natalizie domenica, al pranzo di Natale organizzato all’LK Ristoro dalla dirigenza con atleti, tecnici e sponsor. Del resto il ruolino dei biancorossi di coach Samuele Campetella è incoraggiante.
Ad un turno dal giro di boa i settempedani stazionano al quarto posto, con 14 lunghezze, con un record rincuorante di 7 gare vinte e 3 perse e con il Basket Macerata, battuto alla terza giornata, distante appena due lunghezze in zona podio. Alla vigilia di un altro duo di gare lontano dalle mura amiche con Il Picchio Civitanova e, alla prima di ritorno, con lo Sporting P.S.Elpidio, l’amalgama tra i cestisti storici di San Severino, le giovani promesse, i nuovi acquisti e coach Campetella è solido ed i propositi restano ambiziosi: lottare per i piani alti della classifica nel girone B del torneo di Divisione regionale 1 con obiettivo play-off. Una splendida tavola imbandita di ogni ben di Dio, con il pesce a farla da padrone, e la visita a sorpresa di Babbo Natale hanno fatto da degno corollario alle battute scherzose ed agli animi sereni dei ragazzi della Climacalor intervenuti con colleghi e familiari per il consueto e gradito scambio di doni.
Ripetuti i calici alzati al cielo per vivere felici un momento di relax, con il presidente Francesco Ortenzi ed il diesse Gabriel Cingolani ad augurare alla truppa un Natale sereno. Ora, però, si torna in palestra a sudare e lavorare, tra schemi da ripassare e scatti da effettuare per farsi trovare tirati a lucido venerdì 10 gennaio, alla ripresa delle ostilità su parquet del Palarisorgimento con Il Picchio Civitanova.
Cucine Lube Civitanova inarrestabile all’Eurosuole Forum. Biancorossi più forti dei malanni e degli acciacchi davanti ai Predators. Nel secondo turno di ritorno della Regular Season, privi dei febbricitanti Alex Nikolov e Petar Dirlic, con Barthelemy Chinenyeze non al meglio e in panchina, gli uomini di Giampaolo Medei firmano la nona vittoria casalinga consecutiva tra campionato e Challenge Cup, superando l’Allianz Milano con il massimo scarto (25-18, 25-20, 25-23) e riscattando lo scivolone dell’andata all’Allianz Cloud. Un successo di grande importanza che porta la Lube a 26 punti in classifica come Piacenza, ma con una partita da recuperare rispetto agli emiliani. La prova di forza odierna dà morale al gruppo in vista della trasferta a Monza (26 dicembre all’Opiquad Arena) per il 3° turno di ritorno, e del faccia a faccia bis con Milano per la partita secca dei Quarti di Del Monte® Coppa Italia (29 dicembre all’Eurosuole Forum).
Cucine Lube Civitanova con 12 atleti a referto: al via Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Loeppky laterali, Gargiulo e Podrascanin al centro, Balaso libero. L'Allianz, priva dell’indisponibile Staforini e con Piano secondo libero, si dispone con la diagonale composta da Porro e Reggers, Kaziyski e Louati in banda, Caneschi e Schnitzer al centro, Catania libero.
I biancorossi annullano a muro i rivali (12 a 2 i vincenti, con 4 targati Boninfante) e superano sistematicamente Milano con attacchi di spessore, anche se il top scorer è sul fronte opposto, Reggers con 18 sigilli (62% e due ace), unico in doppia cifra degli ospiti. Loeppky, MVP con 14 punti, 2 ace e 1 muro, elude la resistenza meneghina insieme all’ispirato Lagumdzija (13 con 2 ace e 1 muro). La vittoria è di tutto il gruppo, più forte caratterialmente e tecnicamente delle difficoltà emerse alla vigilia dell’incontro. Per Milano una giornata da dimenticare in fretta, magari già nel turno di Santo Stefano.
Nel primo set padroni di casa superiori in tutti i fondamentali: perfetti a muro (4 a 0 i vincenti), performanti al servizio (2 ace a 0) e più costanti in attacco, con Bottolo autore di 6 punti. Partenza razzo della Lube con Lagumdzija al servizio (2 ace) e i laterali risolutivi in attacco e a muro (9-3). La pressione biancorossa dai nove metri continua. Milano non reagisce (15-8), ma ad aiutare gli ambrosiani arrivano le imprecisioni dei cucinieri (15-11). Sul 16-12 Piazza inserisce Zonta e Barotto, immediato arriva il muro di Bottolo (17-12). Sul 18-14 i meneghini chiudono il cambio e mettono in difficoltà la Lube con il servizio di Porro (18-15). Il muro cruciale di Gargiulo e il colpo di Podrascanin blindano il set (21-16). L’attacco di Lagumdzija chiude il parziale (25-18).
Nel secondo set la formazione milanese regge in ricezione e cresce in attacco, ma le offensive della Lube, con Lagumdzija prolifico (6 punti con l’83% di cui uno a muro), e il muro-difesa cuciniero affossano gli ambrosiani. Tra gli ospiti si vede a set in corso anche l’ex biancorosso Larizza. L’avvio è punto a punto, ma un pasticcio di Milano e due errori in attacco degli ospiti dopo un grande salvataggio di Balaso, seguiti dal muro del Potke, lanciano la Lube (13-9). Tra i lombardi esce Kaziyski ed entra Gardini. La fluidità del gioco biancorosso manda in affanno i rivali (17-12), che non riescono a ricucire lo strappo e sono sovrastati dalla determinazione dei marchigiani, incitati senza sosta dai propri tifosi (22-17). Lagumdzija sale in cattedra a muro e in attacco (25-20).
Nel terzo set, grazie alla buona distribuzione del pallone, Civitanova risolve in attacco varie situazioni spinose, e ferma gli ospiti a muro nelle fasi clou. Piazza si gioca anche la carta Otsuka dall’inizio, il numero 15 ospite deve fare i conti con il muro di casa (8-6). Reggers tiene a galla i suoi, ma l’attacco a segno e il servizio vincente di Bottolo, intervallati dal muro di Gargiulo mettono il turbo a Civitanova (12-9). Gli uomini di Medei sono sul pezzo, anche i risolutori di problemi dell’Allianz, come Regger e Kaziyski, fanno fatica (20-16). Proprio quando il traguardo si fa più vicino, l’Allianz trova le risorse per rifarsi sotto e anche Reggers mette la firma, ma l’aggancio arriva con l’ace di Porro (21-21), il sorpasso con il diagonale out di Lagumdzija (21-22). Una magia di Loeppky vale l’aggancio (22-22). In volata gli uomini di Medei trovano l’allungo (24-22) e vincono alla seconda palla set con il primo tempo di Podrascanin (25-23).
IL TABELLINO
Cucine Lube Civitanova – Allianz Milano 3-0 (25-18, 25-20, 25-23)
CIVITANOVA: Chinenyeze ne, Gargiulo 6, Loeppky 14, Orduna, Bisotto, Balaso (L), Boninfante 4, Poriya, Lagumdzija 13, Podrascanin 7, Bottolo 9, Tenorio ne. All. Medei
MILANO: Kaziyski 5, Larizza 1, Zonta, Catania (L), Reggers 18, Barotto, Piano (L) ne, Schnitzer 4 , Gardini 1, Otsuka 1, Porro 3, Louati 3, Caneschi 5. All. Piazza
ARBITRI: Verrascina e Cesare, entrambi di Roma
Le dichiarazioni
GIAMPAOLO MEDEI (allenatore): “Siamo stati bravi, perché abbiamo fatto bene dal punto di vista della continuità, e soprattutto lo abbiamo fatto trovando degli equilibri diversi dal solito, dato che stasera non avevamo a disposizione alcuni giocatori della rosa. Sono naturalmente contento pure per i tre punti, fondamentali per la classifica e utili a darci una bella iniezione di fiducia in vista dei prossimi impegni. Quella di oggi è stata una serata importante per noi, che ci regala convinzione, ma tra sette giorni nel quarto di finale che giocheremo in casa sempre con Milano sarà una partita totalmente differente, innanzitutto perché si tratterà di una gara da dentro o fuori, quindi con una posta in palio diversa. Noi abbiamo certamente le qualità per giocarla al meglio”.
MARKO PODRASCANIN: “Siamo tornati un po' stanchi dalla trasferta in Brasile per il mondiale, ma sia giovedì sera in Challenge Cup che quest’oggi siamo riusciti a chiudere in cassaforte due vittorie importanti, con delle buone prestazioni. Oggi abbiamo sfoderato una gran bella prova in battuta, questi tre punti sono importanti per la classifica ma anche per il morale generale della squadra. Da domani iniziamo a pensare alla trasferta di campionato con Monza, in attesa di ritrovare qui all’Eurosuole Forum nuovamente Milano, stavolta per quella che secondo me è la partita più importante di questa prima parte di stagione, dato che mette in palio la qualificazione alla F4 di Coppa Italia”.
ADIS LAGUMDZIJA: “Ci tenevamo tantissimo a far bene, ricordando che nella sfida di andata giocata a Milano abbiamo perso con un sonante 3-0. Missione compiuta quindi, con una prestazione che ci lascia molto contenti e fiduciosi per il futuro. Ora testa alla trasferta di Monza, che dovremo esser bravi ad approcciare con la testa giusta, e poi di nuovo Milano qui in casa, per una super sfida in Del Monte® Coppa Italia che sarà sicuramente molto tosta”.
NOTE: durata set 28’, 27’, 28’. Totale 1h 23. Civitanova: errori al servizio 14, ace 5, muri 12, attacco 57%, ricezione 38% (16%). Milano: errori al servizio 13, ace 6, muri 2, attacco 47%, ricezione 44% (19%). Spettatori: 2.091. MVP: Loeppky
Missione compiuta per la CBF Balducci HR Macerata che al Fontescodella batte 3-0 la Orocash Picco Lecco nella terza di ritorno della Serie A2 Tigotà, bissando così lo stesso risultato del match di andata. Con questo successo, il nono stagionale, le arancionere rinforzano la terza posizione andando a +2 su Brescia e restando in scia a San Giovanni in Marignano e Messina. Trascinate da una grande prova di Valeria Battista (22 punti con il 55% in attacco e 2 muri vincenti), le ragazze di coach Lionetti tengono sempre saldamente in mano l’inerzia del match, senza lasciare spazio alle avversarie: servizio efficace e percentuali di attacco sempre elevate fanno la differenza. Nelle lombarde unica in doppia cifra Giorgia Amoruso con 11 punti.
Primo set nel segno di Battista (7 punti con il 54%) e Mazzon (4 con l’80%): la pressione al servizio delle arancionere e le migliori percentuali di attacco regalano l’1-0 alla CBF Balducci HR con il 25-20 finale. Ancora più netta l’affermazione delle maceratesi nel secondo set: ancora Battista sugli scudi con 7 punti e il 70%, più una battuta sempre efficace delle padrone di casa sanciscono il 25-15 finale. Sulla stessa linea il terzo set, con una formazione inedita le arancionere tengono alta la concentrazione e chiudono senza problemi 25-19.
LA PARTITA
Coach Lionetti riparte con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Milano sceglie Sassolini-Conti, Piacentini-Atamah, Mangani-Amoruso, Napodano libero.
Primo break di Lecco con il servizio di Amoruso che mette in difficoltà la ricezione arancionera (3-5), Battista riaggancia subito in contrattacco (5-5), Bulaich porta avanti la CBF Balducci HR da posto quattro (7-6) e Decortes guadagna il +2 a muro (9-7). Mazzon c’è a filo rete (10-7), Decortes contrattacca (11-7), l’errore di Lecco vale il 13-8, Battista stringe il diagonale tenendo il 15-10 e trova anche i colpi del 17-11. Sul 19-13 entra Busolini per Caruso, Mazzon va in primo tempo (21-14), Bonelli inventa il 22-15, Lecco trova il 22-17 ma Battista firma il 23-17. Mangani contrattacca (23-19), Amoruso sbaglia il servizio (24-19), chiude Decortes in lungolinea 25-20.
Secondo set subito in direzione arancionera con il servizio di Mazzon: un suo ace e i colpi di Battista spingono le arancionere sull’8-2 con maxi parziale. Amoruso reagisce con l’ace dell’8-4 ma Caruso risponde a muro (10-4), Battista ancora e l’ace di Bonelli valgono il 12-4. Le arancionere tengono il +8 fino al muro di Piacentini (14-8) ma Decortes c’è (15-8), sull 16-10 Fiesoli entra in seconda linea per Bulaich. C’è un’invasione arancionere rilevata dal video check (17-12), Battista mette un gran lungolinea (19-12), sul 19-13 entra Allaoui per Bonelli. Battista mura (20-13), la CBF Balducci HR approfitta degli errori al servizio di Lecco (22-15), Mazzon a filo rete fa 23-15 e Decortes lavora sul muro (24-15), poi chiude 25-15.
Nel terzo set ci sono Monaco al centro, Moroni opposta e Conti in banda nel Lecco, Battista firma il 5-3 e l’errore di Atamah regala il +3 alla CBF Balducci HR (7-4), arriva anche l’errore di Moroni per il 10-6 arancionero. Lecco si rifà sotto sul 10-8, Battista in pipe firma l’11-8, Mazzon il 12-9: entrano Allaoui e Fiesoli per Bonelli e Decortes, la regista al servizio propizia il fallo di seconda linea di Sassolini (13-9) e il colpo a filo rete di Bulaich (14-9), entra Mangani per Conti in banda nelle lombarde. Battista contrattacca il 16-11, le arancionere tengono il +5 (18-13) fino al colpo di Caruso che vale il 19-13, Fiesoli mura il 22-16. Il colpo di Battista è out di pochissimo (22-18), poi va a segno (23-18), chiude il muro di Caruso 25-19.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - OROCASH PICCO LECCO 3-0 (25-20 25-15 25-19)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Caruso 4, Decortes 11, Bulaich Simian 4, Mazzon 12, Bonelli 3, Battista 22, Bresciani (L), Fiesoli 1, Allaoui 1, Busolini, Morandini. Non entrate: Capodacqua (L), Sanguigni. Allenatore Lionetti.
OROCASH PICCO LECCO: Mangani 7, Piacentini 1, Conti 7, Amoruso 11, Atamah 9, Sassolini 1, Napodano (L), Moroni 3, Casari, Mainetti (L), Monaco, Severin. Non entrate: Ghezzi, Monti. Allenatore Milano.
Arbitri: Morgillo, Paris.
Note - Spettatori: 410, Durata set: 26', 26', 26'; Totale: 78'.
MVP: Battista.
Le interviste
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “Innanzitutto la cosa che mi preme molto dire è che, come si è visto stasera, giocando di squadra tutti gli elementi sono fondamentali per portare la vittoria a casa. Quindi ovviamente in allenamento è più semplice da ricreare, ma in partita secondo me oggi si è visto quello che siamo noi. Altra cosa che mi preme dire è che in partite così, in cui c'è il rischio di non essere continui, abbiamo mantenuto alta la concentrazione dall'inizio alla fine. Forse abbiamo iniziato un po' contratti, però credo che sia normale dopo quello che è successo in Coppa Italia. La cosa che mi ha fatto molto piacere è stata il fatto di aver messo la testa sul cambiare il passo e poi mantenerlo costantemente fino alla fine”.
Valeria Battista (schiacciatrice CBF Balducci HR Macerata): “A noi serviva tantissimo questa vittoria, soprattutto sotto un punto di vista emotivo, perché è importante comunque rialzarsi dopo una partita come è stata quella di Busto. Ora bisogna subito restare concentrati e mettere il focus sulla prossima a San Giovanni in Marignano, che è veramente fondamentale”.
Safa Allaoui (palleggiatrice CBF Balducci HR Macerata): “È la prima volta che gioco un set quasi intero, è stato molto bello stare in campo con le altre, mi sono trovata benissimo, mi hanno aiutato e ovviamente punto sempre a fare sempre di più sia individualmente che con la squadra, ma sono contenta del risultato che abbiamo portato a casa oggi”.
(foto: Roberto Bartomeoli)
Con il Natale alle porte, per alcuni ex studenti di Cingoli il regalo è già arrivato nel corso dell’anno. Dopo oltre mezzo secolo senza rivedersi, il 2024 ha segnato l’inizio di una nuova complicità di classe. Ad aver riscoperto la bellezza di stare insieme sono i diplomati della IV Magistrale del 1972, dell’Istituto Magistrale di Cingoli. All’epoca si chiamava Istituto Magistrale “Dante Alighieri” che, con la Riforma Gentile del 1923, prevedeva il percorso di studi di durata quadriennale.
Per il 2025 c’è la promessa di non interrompere più i contatti, ritornati ad essere quasi quotidiani dalla scorsa primavera grazie ad una chat Whatsapp. La chat è stata creata con il primo obiettivo di una rimpatriata che è poi andata in scena prima dell’estate.
Come ai vecchi tempi, dopo 52 anni dal diploma, i compagni di classe si sono dati appuntamento a Cingoli, hanno noleggiato un pulmino e si sono diretti a Sulmona per una gita e per raggiungere i più lontani. Si sono così ritrovati nel luogo abbracciato dalla Majella, con l’opportunità di conoscere anche mariti e mogli: Lucia De Amicis con il marito Gino, Gilberto Marchegiani con la moglie Annarita, Carlo Rocchi con Mariella, Rita Gagliardini con Piero, Sandra Brunacci con Nazareno, Luciana Cesari con Giuseppe, Maria Ombrosi, Almerina Braconi, Romana Battaglia, Lidia Carletti e Giampaolo Massaccesi. Gabriella Zoccari, assente ma presente con il pensiero. Tra racconti del passato, risate a crepapelle e gli aggiornamenti sul presente, il ricordo è andato anche a chi non c’è più.
“Rivederci, brindare e ridere tutti insieme come ai vecchi tempi è una fantastica terapia di gruppo!”, è la frase che sintetizza il 2024 e che la classe del 1972 porterà nel 2025, con l’obiettivo di aumentare le giornate trascorse insieme.
Il derby rossoblù tra Civitanovese e Sambenedettese, valido per la diciassettesima giornata di Serie D, ha richiamato al Comunale di Civitanova un pubblico entusiasta, animato dal gemellaggio e dall’amicizia tra le due tifoserie. Tuttavia, quando si è trattato di scendere in campo, la Sambenedettese di mister Palladini ha dimostrato di meritare la vetta della classifica, imponendosi con il risultato di 2-1.
La Civitanovese, reduce dalla sconfitta per 1-0 contro la Recanatese che è costata la panchina a Sante Alfonsi, ha cercato di rialzarsi davanti al proprio pubblico. Di fronte, però, si è trovata una Samb in grande forma, che arrivava da un netto successo per 3-0 sulla Fermana.
La partita è stata combattuta fin dai primi minuti. Nel primo tempo, la Sambenedettese si è resa pericolosa soprattutto sugli esterni, sfruttando la qualità dei propri uomini d’attacco. I padroni di casa, invece, hanno puntato sulle ripartenze, senza però riuscire a impensierire seriamente il portiere Orsini, salvo un’occasione clamorosa al 38’, quando Bevilacqua si è visto negare il gol da un intervento miracoloso dell’estremo difensore ospite.
Nella ripresa, le squadre hanno alzato il ritmo e i gol non sono tardati ad arrivare. Al 15’ la Sambenedettese è passata in vantaggio con Battista, bravo a sfruttare una spizzata su calcio d’angolo. La Civitanovese non si è arresa e ha trovato il pareggio al 33’ grazie a un’azione caparbia di Franco Valentin, che ha insaccato dopo una prima respinta di Orsini.
Ma la gioia dei locali è durata appena due minuti: al 35’ la Samb ha ripreso il controllo della gara con un’azione veloce sulla sinistra orchestrata da Lulli, il cui cross perfetto ha permesso a Kerjota di appoggiare comodamente in rete il gol del definitivo 2-1.
Nonostante gli sforzi finali della Civitanovese, il risultato non è più cambiato. La squadra di mister Palladini si è confermata capolista, allungando la striscia di risultati utili consecutivi, mentre i padroni di casa tornano a leccarsi le ferite in attesa di trovare il giusto equilibrio sotto la guida del nuovo allenatore.
Una giornata di festa sugli spalti, dunque, ma con un sapore amaro per la Civitanovese, che esce sconfitta da un derby sempre sentito.
Tabellino
Civitanovese: Petrucci, Franco, Cosignani (18''st Brunet) Visciano, Passalacqua, Diop, Buonavoglia (40'' st Tassi), Giandomenico (26'' st Esposito) , Bevilacqua, Macarof (11'' st Rossetti), Capece (44" Ruggeri)
All. Mercanti
Sambenedettese: Orsini, Orfano, Zini, Gennari, Lulli, Kerjota, Eusepi, Battista( 18'' st D'Eramo) , Zoboletti, Candellori, Guadalupi (11'' st Lonardo)
All. Palladini
Arbitro: Giacomo Rossini, sezione di Torino
Reti: 15'' st Battista, 33'' st Franco, 35'' Kerjota
Ammonizioni: 40'' D'Eramo
Come ormai tradizione la Fondazione Girolamo Colonna, partner privilegiato in tanti progetti dell’Associazione Piombini-Sensini ETS, ha incontrato i bambini, le bambine e gli adolescenti accolti nelle comunità educative per il tradizionale scambio di regali.
L’iniziativa voluta dal compianto Nicola Colonna, prosegue grazie alla sensibilità dei figli Girolamo Filippo, Riccardo ed Alessandro che, insieme a Manuel Seri vicepresidente della Fondazione, nel pomeriggio di ieri hanno incontrato bambini, famiglie ed operatori dell’Associazione presso La Casa sull’albero, la nuova comunità semiresidenziale socio-educativa di Via dei Velini.
Ai bambini e alle bambine sono stati donati giocattoli della Clementoni mentre ai più grandi delle tessere per ingressi gratuiti al cinema Multiplex. La condivisione di un impegno nell’accoglienza e nel sostegno delle situazioni di particolare vulnerabilità tra aziende e terzo settore, rappresenta un elemento privilegiato nella costruzione della comunità educante e di una città capace di conciliare diverse esperienze di vita.
"L’amministrazione Luchetti, sin dall’inizio del suo mandato, ha voluto concentrare la propria attenzione sul miglioramento degli ambienti scolastici, sia dal punto di vista dell’efficientamento energetico che della sicurezza sismica degli edifici". È quanto sottolinea, in una nota, l'assessore comunale Marco Petrelli nel commentare l'ammissione del comune di Mogliano al finanziamento disposto dal Ministero dell'Istruzione a favore della scuola materna Adriano Adriani.
Come illustrato dallo stesso assessore durante il Consiglio Comunale dello scorso 19 dicembre, il comune di Mogliano è l’unico della provincia di Macerata ad aver beneficiato di tali contributi; in tutta la regione solo altri due comuni, Monte San Pietrangeli e Monteprandone hanno potuto accedervi.
L'importo complessivo previsto è di 325mila euro, a copertura totale dei costi: "L’intervento riguarderà la realizzazione di opere per la riduzione della vulnerabilità dell’edificio scolastico, consistenti in sistemi anti espulsione delle tamponature esterne e confinamento di parte dei nodi trave-pilastro - spiega Petrelli -. Questa notizia, che mette definitivamente a tacere le sterili polemiche sollevate in passato dalla minoranza, rappresenta, con il Natale alle porte, il miglior regalo che la comunità moglianese potesse ricevere per i più piccini, per la serenità delle loro famiglie e per l’intero personale scolastico".
Sorpreso a cedere cocaina, aveva tre grammi dello stupefacente suddiviso in dosi e 345 euro ritenuti provento di spaccio. È accaduto nei pressi dell'Abbadia di Fiastra, dove un 29enne albanese è stato arrestato dai carabinieri della sezione operativa del Comando Compagnia di Macerata, durante uno specifico servizio anti-droga, a conclusione di un'articolata attività di osservazione, controllo e pedinamento.
Il 29enne, domiciliato a Corridonia, è stato sorpreso mentre cedeva cocaina ad un'altra persona. Poi sono stati rinvenuti il resto dello stupefacente e i contanti. L'Autorità Giudiziaria di Macerata ha disposto gli arresti domiciliari per ill giovane albanese, in attesa dell'udienza di convalida.
Juan Luca Sacchi in campo nel fine settimana, ma non sui campi italiani. Al fischietto maceratese, nell'ambito della collaborazione tra la Federazione Cipriota e l’Associazione Italiana Arbitri, è stata affidata la sfida tra Pafos Fc e Aek Larnaca, big match valevole per la quindicesima giornata della Divisione A in terra isolana.
Si scontrano la prima in classifica (i padroni di casa del Pafos) e la terza in classifica (Aek Larnaca): fischio d'inizio alle ore 18:00 allo stadio Stelios Kyriakidis di Pafo. Non si tratta della prima direzione in terra cipriota per Sacchi che già nella stagione 2021/2022 aveva diretto due gare valevoli per la massima divisione cipriota.
La Sì Con Te Attila Porto Recanati chiude l’anno solare con una prestazione maiuscola, espugnando il Pala Arti Grafiche Reggiani con un netto 81-58 contro la Logimatic Group Ozzano. Gli arancioblù di coach Coen confermano tutto il loro potenziale, conducendo il match dal primo all’ultimo minuto con autorità e qualità.
Protagonista assoluto della serata è Luca Montanari, ex della partita, che con 27 punti (10/18 dal campo) guida Porto Recanati a una vittoria senza discussioni. Accanto a lui, brillante anche la prestazione di Ciribeni, che ne aggiunge 15, e di Gamazo, prezioso sotto canestro con 10 punti e una solida presenza difensiva.
L’Attila parte fortissimo, costruendo fin da subito un vantaggio significativo. Nonostante un iniziale 2-0 per Ozzano, gli ospiti mettono subito le mani sulla gara grazie al duo Montanari-Ciribeni, che punisce ripetutamente una difesa ozzanese in serata no. Già nel primo quarto, Porto Recanati chiude avanti di sei lunghezze (16-22), per poi accelerare ulteriormente nel secondo periodo. Le triple degli arancioblù affondano ogni tentativo di reazione dei padroni di casa, mandando le squadre al riposo sul 32-44.
Nel terzo quarto i padroni di casa provano a reagire: Ranuzzi (19 punti) e le triple di Piazza e Domenichelli riportano i Flying Balls fino al -6 (46-52). Ma è qui che Porto Recanati dimostra tutta la sua maturità: in tre minuti letali, gli ospiti piazzano un parziale di 9-0 che spegne le speranze di rimonta di Ozzano. Da lì in poi, è una cavalcata trionfale per gli arancioblù, che nell’ultimo periodo dilagano fino al +23 finale.
La vittoria dell’Attila è il risultato di una prestazione corale di alto livello: difesa solida, grande precisione dall’arco e una gestione impeccabile dei momenti chiave del match. La serata ispirata di Montanari, insieme alla leadership di Ciribeni e all’apporto di Gamazo, ha permesso agli arancioblù di imporre il proprio ritmo e di non concedere nulla agli avversari.
Con questo successo, Porto Recanati si conferma una delle squadre più temibili del girone, chiudendo l’anno con fiducia e ambizioni crescenti. Il prossimo obiettivo? Continuare su questa strada e affrontare il 2025 con lo stesso spirito vincente.
"Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo". Così recita l’incipit del romanzo Anna Karenina di Lev Tolstoj. In poche parole la natura della felicità e dell’infelicità umana all’interno delle dinamiche familiari.
Una famiglia felice è un concetto universale, un’immagine armonica di relazioni che si esprimono in una danza silenziosa di equilibri nascosti, fonte di benessere per i suoi partecipanti.
Non vi è alcuna condizione sociale che possa compromettere tale energia. Si respira un clima di rispetto reciproco, di collaborazione e di sostegno emotivo, si esce dal giudizio, l’unica cosa che conta è il benessere comune dove nessuno vuole prevalere sull’altro.
Non c’è competizione, ma desiderio di condividere la vita, lasciando gli altri liberi di svilupparsi come individui autonomi, senza alcuna aspettativa. I membri si sentono parte di un tutto e non entità separate.
Una tale ritratto, dove i valori condivisi vengono supportati dalla fiducia, rappresenta una condizione facilmente riconoscibile, un’ideale di felicità che si esprime in modo simile nelle persone.
Diversa è invece l’infelicità familiare che ha la capacità di assumere mille volti, che rispecchiano il vissuto di ogni componente in relazione all’altro.
Possono essere molteplici le cause che portano dolore in una famiglia: mancanza di un reale legame emotivo, diversità di ideali, vedute e progetti distanti, problemi economici, malattie, tradimenti, traumi irrisolti, dipendenze, ruoli invischiati, manipolazioni, lutti.
Ogni famiglia vive il proprio disagio con le sue sofferenze e traumi, frutto della molteplicità dell’esperienza umana. In questo contesto il Natale arriva impietoso per fare luce su ogni persona, illuminando le proprie dinamiche familiari, belle o meno belle che siano.
È il momento in cui è vietato essere infelici, così la sofferenza si scioglie per magia intorno allo stesso tavolo e di fronte ad un brindisi si assiste alle resa momentanea delle armi.
La famiglia rappresenta una grande avventura per ogni essere umano dove poter mettere in scena la propria unicità per farla coesistere ed interagire più o meno felicemente con altre unicità.
Una possibilità di crescita se vissuta consapevolmente, con rispetto ed amore, dove ogni dinamica richiede empatia ed intelligenza.
Piazza della Libertà ospiterà il conto alla rovescia per salutare il 2024 e accogliere il 2025 all’insegna del divertimento, dell’animazione e dello stare insieme. Il 31 dicembre, nel cuore di Macerata, l'amministrazione comunale ha organizzato il Capodanno con la castagnata e la diretta di Radio Linea che proporrà il dj set "Disco Time – Viaggio nel tempo" in compagnia di Eddy Masterjoy in consolle, del vocalist David Romano e della cantante Mary Scotto. Gadgets, mascotte e un eccezionale corpo di ballo animeranno la serata al ritmo dei grandi successi degli anni 90 e 2000.
A partire dalla mezzanotte, piazza della Libertà ospiterà anche uno special guest: Marco Melandri. Il campione di motociclismo vestirà i panni del dj e ha scelto Macerata per il suo debutto in consolle.
“Macerata è pronta ad accogliere un super ospite per il Capodanno in piazza, il campione del mondo di motociclismo e primatista italiano di vittorie del Campionato mondiale Superbike Marco Melandri che, per l’occasione, vestirà i panni di dj per salutare insieme il 2025 – ha commentato l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -. Siamo convinti di replicare e migliorare il successo di pubblico dello scorso anno grazie all’entusiasmo e alla voglia di divertimento dei maceratesi. Anche quest’anno, la città, grazie a un programma di eventi ricco e di qualità, variegato e per tutti i gusti, si conferma regina protagonista dell’inverno”.
Si ricorda che, come previsto dal Regolamento di Polizia locale, saranno vietati i botti.
La musica rilassa, rasserena, emoziona, a volte commuove, sempre crea quel collegamento tra la mente e il cuore che tracima benessere che va ad espandersi a tutto il corpo. La musica è salute o la salute è musica, è la sensazione del sublime stato che si guarda allo specchio quando le note ci rapiscono.
Abbiamo la fortuna di approfondire il suggestivo argomento con un medico che è anche giornalista e raffinato critico musicale. Il dottor Mauro Galantino è medico del lavoro e medico termale e già nello svolgimento della sua professione si intuisce la propensione alla ricerca del benessere e di una condizione sempre migliore della qualità della vita.
Nella sua passione per la musica riesce inoltre a coniugare la scienza con i sentimenti più intimi e i sogni che la musica sa propinare. Ci affidiamo a lui, è pugliese, ma anche un grande amante ed amico delle Marche. Non manca mai a tutte le manifestazioni musicali che popolano i programmi culturali e di spettacolo, soprattutto agli appuntamenti dello Sferisterio di Macerata e dell’Arena di Verona.
La rubrica Sano a sapersi vuol fare ai suoi lettori un regalo ed un augurio di Buon Natale e Felice Anno Nuovo proponendo un’amichevole e dotta conversazione con l’ amico Mauro Galantino.
Questa volta partiamo dalle Marche: come è andata quest’anno la stagione dello Sferisterio a Macerata?
"La 60° Edizione del MOF 2024 si è conclusa con il più grande successo di pubblico e di fatturato di sempre! Diverse le serate 'sold out'. Non poteva mancare l’omaggio di Macerata a Puccini, nel centenario della morte, con due delle tre opere in cartellone. E poi il concerto evento per i 60 anni con la luna tornata sullo Sferisterio ad ascoltare le note; la spettacolare messa in scena de 'I Carmina Burana'; l’iniziativa per i giovani con le prove d’assieme allo Sferisterio; i Concerti dislocati in varie location della città; gli Aperitivi Culturali a mezzogiorno con artisti, filosofi e giornalisti ad interrogarsi sui vari temi del MOF; il “Progetto “InOpera” con la mission che la cultura può e deve diventare una preziosa occasione di coesione e di crescita sociale, volta alla prevenzione della marginalità e del disagio sociale, che ha visto crescere anche gli sponsor privati, tra cui Associati Fisiomed, polo emergente d’eccellenza della sanità marchigiana sempre attento anche a patrocinare iniziative d’inclusione sociale. E poi il ROF di Pesaro, con il periodico omaggio al moderno e sempre più gradito Rossini; il festival della vicina Ravenna, ormai città adottiva del mio compaesano Maestro Muti e della sua giovane prestigiosa orchestra".
In Arena, invece, siamo all’Edizione 101?!
"Il Festival Areniano a Verona ha raggiunto un importante traguardo, la veneranda età di 101 anni! L’edizione 2024 è iniziata con il botto, con due serate evento 'sold out', la prima dedicata al Belcanto lirico italiano, patrimonio mondiale immateriale dell’umanità, trasmessa in mondovisione, con Riccardo Muti protagonista; la seconda con la Turandot, omaggio anche di Verona a Puccini. E poi un super cartellone ricco delle opere che hanno reso il palcoscenico areniano famoso a livello mondiale con anche qui serate speciali con artisti straordinari (Bolle, Netrebko, Domingo, etc) e pagine di musica immortali. Da sottolineare la presenza sulle gradinate dell’Arena di un pubblico più giovanile. L’Arena di Verona si conferma anche per il 2024 la location ideale dove sono passati e passeranno anche tutti i grandi artisti della musica cosiddetta “leggera” e d’autore. Da sottolineare numeri record di spettatori e di incassi anche qui, con crescita progressiva del pubblico giovanile".
E nel resto d’Italia come è andata?
"Molto bene! L’appeal della musica 'colta' è sempre più grande, i vari cartelloni si sono arricchiti di nuovi contenuti e proposte che non solo hanno incontrato il favore dei tradizionali appassionati ma anche di giovani e neofiti con tariffe ed agevolazioni loro dedicate. Ormai ne sono sempre più convinti operatori turistici ed Istituzioni pubbliche e private: i Festival d’Estate hanno rappresentato un potente volano per le economie delle vacanze dei territori interessati. Il 2024 è stato soprattutto dovunque l’anno di Puccini. Il compositore toscano l’ha fatta da padrone, non solo nella sua Torre del Lago, dove si è celebrata la 70° edizione del Puccini Opera Festival, firmato da una grande vecchia conoscenza dei maceratesi e dello Sferisterio, Pier Luigi Pizzi, ma un po’ dovunque.
Alle Terme di Caracalla di Roma tanti grandi eventi e con il famoso architetto Massimiliano Fuskas chiamato a firmare i progetti creativi di Tosca e Turandot per l’omaggio dovuto a Puccini. A Ravello si è giunti alla 72° edizione, pur in una difficile congiuntura economica che stava minando questo festival che si svolge in un luogo privilegiato da una scenografia naturale inimitabile (per dirla con Pasolini e lo stesso Wagner) ed altrettanto famoso nel mondo. Stessa situazione per la rassegna “Un’Estate da Re” che si svolge nell’altrettanto splendida Reggia di Caserta.
Sempre a Sud, come non citare il festival di Taormina nella emozionante location del suo Teatro Antico che rende anche le cose semplici, uniche al mondo e che ha riproposto Enrico Castiglione a firmare la Manon Lescaut? E poi, la mia Martina Franca, in Puglia, cittadina aristocratica di grande bellezza e fascino, che nel 2024 ha festeggiato il suo 50° compleanno, rivendicando con orgoglio la propria storia e riaffermando il suo ruolo nel panorama italiano ed internazionale, quale sede ideale del Belcanto, con la riscoperta e la riproposizione di alcuni titoli cosiddetti minori, per l’occasione con l’orchestra del bellissimo Teatro Petruzzelli di Bari come partner. Per fortuna, in Italia, le Città della Musica sono tante, con importanti Festival Musicali, rassegne concertistiche, operistiche e balletti che insieme ad altre iniziative artistiche e culturali promuovono il territorio".
Questa è una rubrica dedicata soprattutto alla Salute: Musica e Lavoro: cosa dicono gli esperti? E che ne pensa Lei, che è anche Medico del Lavoro?
"Come sempre, ci sono due scuole di pensiero, suffragate da studi e ricerche e che tengono conto dei vari tipi di lavoro. In linea di massima, però, si può dire che ascoltare musica al lavoro favorisce la produttività dei dipendenti e contribuisce a creare un ambiente positivo e vivace. Riduce lo stress, le sensazioni negative, facilita le relazioni interpersonali con gli altri colleghi, può rendere più scorrevoli compiti di routine, evitare noia e stanchezza mentale, avere, insomma, un migliore stato d’animo e la giusta carica!
Parallelamente, ascoltando ripetutamente musica con le cuffie, si corre il rischio di isolarsi dagli altri, con riflessi negativi sul lavoro di gruppo e sulla capacità di raggiungere insieme un obiettivo comune. Ascoltare musica aiuta soprattutto a svolgere le attività noiose e ripetitive, aumenta la nostra creatività ed in genere aiuta la concentrazione. Naturalmente queste considerazioni sono soggettive e variano da persona a persona ed a seconda delle personali abitudini, ma è scientificamente provato che i suoni, le melodie, l’armonia sono in grado di agire sullo stato d’animo umano: l’importante è riuscire a trovare il giusto equilibrio tra le emozioni generate dalla musica e l’attività che si sta svolgendo e trasformarle in energia positiva.
In che modo la musica ci fa stare meglio? Quali sono i meccanismi scientifici di cui Lei parla?
"L'ascolto della musica favorisce il rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione del piacere, riduce l'ansia e lo stress attraverso l'abbassamento del livello di cortisolo, l'ormone legato allo stress; ritarda anche l'invecchiamento cerebrale, come dimostrano vari studi pubblicati su riviste scientifiche internazionali. Inoltre la musica attiva anche alcune aree del nostro cervello che regolano le emozioni, stimolando il rilascio di ormoni associati al piacere, le cosiddette endorfine! I tre elementi fondamentali della 'musica pura', cioè di quella senza parole, ossia ritmo, melodia ed armonia, sono privi di caratteristiche logico/deduttive, proprie del linguaggio verbale, e quindi in un contesto di più difficile razionalizzazione, hanno il vantaggio di un accesso privilegiato alla nostra sfera emotiva. Sì, possiamo affermare che la Musica è una forma di comunicazione non verbale che è in grado di esercitare effetti favorevoli sulla stanchezza collegata al lavoro, allo stress, alla tristezza, noia, alla sofferenza in generale.
Lei sta dicendo che ascoltare musica può diventare una sorta di terapia, di musicoterapia, insomma?
"Esattamente. La musicoterapia è una disciplina specialistica che utilizza il linguaggio musicale quale forma di comunicazione non verbale. La Musica è composta da suoni, che attraversano l’apparato uditivo fino ad arrivare a quello cognitivo. Essa invia segnali al cervello ed in particolare al sistema limbico (che controlla l’emotività), permettendo l’evocazione di emozioni, sensazioni e stati d’animo, contribuisce a sbloccare repressioni e resistenze. In altre parole, la Musica è un’altra dimensione rispetto alla Ragione ed al linguaggio verbale. Ed è anche per questo che è molto accessibile anche a coloro che hanno difficoltà con il verbale, come le persone affette da autismo, disabilità intellettive, sindromi genetiche. La musicoterapia è considerata ormai uno strumento essenziale del percorso educativo e riabilitativo di questi pazienti".
La musica, in fondo, ha sempre accompagnato le vicende umane?
"Proprio così. Basti pensare al suo utilizzo durante tutti gli eventi delle comunità in ogni luogo e tempo (cerimonie religiose, politiche, militari, funebri, riti pubblici e privati, etc); alla sua presenza nelle produzioni cinematografiche; nei teatri, dove se accostata a testi letterari, ne sottolineava ed amplificava il significato".
Quanto è importante, invece, studiare musica?
"È importantissimo non solo studiare musica ed imparare a suonare uno strumento, ma soprattutto acquisire una sensibilità e curiosità musicale che non verranno perse con il passar del tempo. Poi l’insegnamento della teoria musicale e la pratica dello strumento stimola diverse aree del cervello, potenziando la memoria, l’attenzione e la capacità di apprendimento, oltre il ragionamento logico e la comprensione matematica".
Cosa ci aspetta, per finire, nel panorama musicale di questi ultimi giorni del 2024?
"Ormai da tempo la Musica accompagna tutte le nostre tradizioni natalizie. Su tutti gli eventi, il celeberrimo Concerto di Capodanno del teatro La Fenice a Venezia che 'se la gioca' con quello di Vienna per il primo posto in Europa. Poi il variegato programma Natale ’24 predisposto dall’Auditorium Parco della Musica di Roma che vedrà esibirsi Allevi, Piovani, la Mannoia, Brachetti, Peppe Barra, la PFM e tanti altri, e dal Teatro dell’Opera di Roma.
Non saranno da meno il San Carlo di Napoli, con i suoi importanti appuntamenti per le famiglie a prezzo 'politico' ed i 'Dialoghi Sinfonici' per avvicinare i giovani alla comprensione della cosiddetta “Musica colta” e le tante iniziative del Regio di Torino, il Carlo Felice di Genova, il teatro del Maggio Fiorentino di Firenze con l’eterno Zubin Mehta, il Teatro Massimo di Palermo, il Petruzzelli di Bari (che chiuderà un anno di successi di pubblico proprio con Puccini) il Teatro Pavarotti di Modena (che riproporrà la favola musicale de “Il piccolo Spazzacamino”), l’Auditorium di Milano che chiuderà l’anno con il capolavoro Beethoveniano, la celeberrima IX Sinfonia che quest’anno compie 200 anni ma che continuerà in eterno a commuoverci, simboleggiando il testamento spirituale e la forza morale di un grande uomo e compositore, oggi più che mai di grande attualità per il suo messaggio di fratellanza e di solidarietà tra i popoli del pianeta, oltre i tanti teatri famosi e meno noti dei più piccoli comuni d’Italia, ognuno con il suo programma musicale delle feste!
Il vero Re di Natale continuerà ad essere, però, in tutto il mondo lui, Petr Il’ic Cajkovskij, con i balletti delle bellissime favole de “Il Lago dei Cigni” e de Lo Schiaccianoci".
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante i rapporti interpersonali oltre all’istituto della donazione.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Macerata che chiede: "In caso di una donazione immobiliare il donante può revocare la stessa per ingratitudine dell’ex convivente per la nuova relazione amorosa?"
A tal proposito risulta utile portare la recente vicenda risolta poi in Cassazione la quale è stata chiamata a pronunciarsi sulla revoca della donazione di un immobile nel contesto di una vicenda dove nel corso di una lunga relazione sentimentale sfociata in un’altrettanto duratura convivenza di fatto, l'uomo donava alla donna un appartamento, da lui in precedenza acquistato e adibito a casa comune.
Pochi giorni prima della stipula della donazione, però, l'uomo scopriva che la donna da tempo intratteneva una relazione sentimentale con un altro, che peraltro era anche stato visto frequentare proprio la casa oggetto di donazione. Ancora, si veniva a sapere che qualche giorno prima dell'atto notarile, la donna aveva contattato proprio quel notaio da cui si era informato circa la possibilità di vendere a terzi il bene.
Ebbene, l'accertamento del rapporto di convivenza di fatto intervenuto tra le parti costituisce una valutazione operata dal giudice di merito con motivazione logica e coerente, e la stessa, sebbene non corredata dai doveri ed obblighi tipici del vincolo matrimoniale, pone in ogni caso degli obblighi morali e sociali, la cui violazione, ove intervenuta con modalità tali da ledere gravemente la dignità del compagno, ben può configurare l'ingiuria grave richiesta dall'art. 801 del codice civile.
I doveri di solidarietà reciproca che scaturiscono dalla convivenza di fatto, sebbene connotati da una non coercibilità e da una minore vincolatività, si impongono e soprattutto non escludono che la condotta del convivente possa risultare compromissoria della dignità morale del convivente.
L'ingiuria grave richiesta, ex art. 801 c.c., quale presupposto necessario per la revocabilità di una donazione per ingratitudine si caratterizza per la manifestazione esteriorizzata, ossia resa palese ai terzi, mediante il comportamento del donatario, di un durevole sentimento di disistima delle qualità morali e di irrispettosità della dignità del donante, contrastanti con il senso di riconoscenza che, secondo la coscienza comune, aperta ai mutamenti dei costumi sociali, dovrebbero invece improntarne l'atteggiamento: non è la relazione in sé trattenuta, ma il fatto che tale relazione veniva ostentata.
Pertanto, in risposta alla domanda del nostro lettore si può affermare che: "La donazione va incontro alla revocabilità in presenza di una ingiuria grave del donatario consistente non tanto nella nuova relazione in sé ma nelle modalità con le quali la stessa è stata resa palese, sebbene già intrapresa in epoca anteriore alla donazione, ma essendo stata poi esternata con modalità evidentemente irriguardose nei confronti dell'ex compagno" (Cass. Civ. Sez. II, Ordinanza del 16.12.2024, n. 32682).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
In questi giorni di festività, l'amministrazione comunale di Matelica, guidata dal sindaco Denis Cingolani, sta proseguendo con la tradizione di portare gli auguri di Natale a tutte le realtà e le associazioni del territorio. Un gesto di vicinanza che non manca di rafforzare i legami con la comunità, ma che diventa anche un'occasione per fare sentire l'affetto e il sostegno delle istituzioni, soprattutto nei confronti delle persone più fragili.
Non poteva mancare un passaggio presso la casa di riposo in via De Luca, struttura che da anni ospita numerosi anziani del territorio. Il sindaco Cingolani, insieme all'assessore Graziano Falzetti e al presidente del Consiglio Comunale Sauro Falzetti, ha visitato la struttura, gestita dalla Fondazione De Luca-Mattei, per portare personalmente gli auguri di buone feste agli ospiti e al personale.
Durante la visita, il sindaco e la sua delegazione hanno avuto l'opportunità di salutare con affetto i “nonnini”, gli operatori ei membri del Consiglio di amministrazione della fondazione. Non è mancato un gesto simbolico: sono stati infatti consegnati dolci regali a tutti i presenti, un pensiero che ha aggiunto un tocco di dolcezza e calore alla giornata.
“È stato un bel momento che ha suscitato tanti sorrisi e felicità – ha dichiarato il sindaco Cingolani. – Ringraziamo tutti per la calorosa accoglienza e rivolgiamo uno speciale augurio a tutti gli ospiti che passeranno il Natale nella struttura. Insieme a loro ci sarà il personale dedicato, che come sempre sarà al loro fianco anche durante le festività. Un ringraziamento speciale va a loro, così come a tutti gli operatori e volontari che saranno impegnati anche nei giorni di festa”.
Dopo 120 minuti intensi di dura lotta l'Urbania ha la meglio sul Chiesanuova grazie a un gol del proprio capitano Catani al mimuto 108. La squadra di Mister Mobili ha provato a sbloccare il risultato nei 90 minuti e a pareggiare dopo essere passata in svantaggio, ma di fronte a sè ha trovato una formazione molto ordinata e difficile da penetrare. Anche negli ultimi minuti dei supplementari, giocati in inferiorità numerica, la squadra du Mister Lilli ha saputo difendere il gol di vantaggio e portare a casa la coppa che le consentirà ora di intraprendere il tortuoso percorso che porta alla Serei D.
LA CRONACA: Al Bianchelli di Senigallia va in scena la finale di Coppa Marche Eccellenza. Di fronte il Chiesanuova, che ha superato il Monturano in semifinale, e l'Urbania, che ha avuto la meglio nella doppia sfida con l'Osimana. Appuntamento storico per le due squadre, che per la prima volta arrivano a giocarsi l'atto finale della Coppa Marche Eccellenza.
La prima occasione se la costruisce il Chiesanuova, con Pasqui che al 10’ si accentra da destra e lascia partire un destro che finisce alto di poco. Si affidano alle conclusioni da fuori anche Zingaretti al 33’ e Bambozzi 41’, nulla da fare in entrambi i casi. L’ultima occasione del primo tempo ce l’ha l’Urbania da corner. Le squadre vanno a riposo sullo 0-0.
L’equilibrio fà da padrone anche nel secondo tempo, in una partita molto intensa ma senza grosse emozioni. Al 23’ occasionissima Chiesnauova in ripartenza, con Mongiello murato a pochi metri dalla porta. Al 39’ cross morbido dalla destra di Farias a pescare Nunez che di testa però mette alto. Mobili è costretto a sostituire capitan Mongiello, che dopo aver speso tantissimo, lascia il campo con i crampi. Al suo posto dentro l’ultimo arrivato Vitucci. Al 41’ ancora Urbania, stavolta in ripartenza, con Carnesecchi che arriva in area di rigore e calcia sul primo palo. Bravissimo Fatone ad alzare in angolo. Non bastano i 90’, che si concludono sullo 0-0 e si va allora ai supplementari.
Supplementari che iniziano subito con il botto: bella azione dell’Urbania, che libera Carnesecchi per il cross in area, dove c’è Catani che raccoglie e mette in rete il gol del vantaggio. Da rivedere il posizionamento della difesa treiese. Passano 5 minuti e l’Urbania rimane in 10 uomini: espulso per doppia ammonizione Scarcella. Al 13’ Vitucci si mette in proprio e impegna Stafoggia alla parata. L’Urbania chiude il primo tempo supplementare in vantaggio.
Nel secondo tempo supplementare è Sbarbati a provarci con una girata dal limite che però finisce alta. Al 10' ci prova anche Palladini, ma la sfera finisce a lato. Il Chiesanuova ci prova in tutti i modi, ma l'Urbania resiste. All'ultimo minuto occasione da corner per gli uomini di Mobili, col pallone che attraversa tutta l'area piccola senza però trovare la deviazione vincente. L'arbitro concede due minuti di recupero. Altro giro dalla bandierina, con Sbarbati che impatta di testa ma Stafoggia la tiene. Il forcing finale del Chiesanuova è contenuto dalla difesa dell'Urbania, che al triplice fischio può festeggiare la vittoria della prima Coppa Italia Eccellenza della sua storia.
(Foto di Francesco Tartari)
Dopo due derby con il Basket Macerata ed il Cus vinti nel girone d’andata, la Climacalor si scioglie sul più bello, cedendo nettamente (49-70) in quello storico con il Basket Tolentino che mancava da anni per l’ascesa dei rossi tolentinati nelle categorie superiori.
Serata storta per i biancorossi di coach Campetella, nelle cui file il migliore è risultato Della Rocca, nel tiro da dietro l’arco e nel proporre azioni fluide. "Non siamo stati mai in partita – è il giudizio severo dell’allenatore settempedano, uno degli ex di lusso del confronto -, scarsa la concentrazione. Forse abbiamo sentito il match più del dovuto. L’eccessiva carica ha prodotto il risultato opposto a quello che ci aspettavamo. Ora però archiviamo l’insuccesso e rimbocchiamoci le maniche. Dobbiamo ritrovare la condizione giusta in alcune pedine che sono rientrate da infortuni e squalifiche".
Dopo la falsa partenza (12-20 al termine del primo quarto) il quintetto settempedano ha ricucito quasi per intero il gap all’intervallo lungo (31-33) con un contro parziale di 19-13, per poi mettere il muso davanti (43-42) nel terzo periodo. A quel punto, però, l’imprevedibilità del basket. I tolentinati, che hanno confermato il buon momento di forma già intravisto in precedenti uscite, hanno mantenuto i nervi saldi, cercando con pazienza le migliori soluzioni in attacco, mentre i padroni di casa si sono inceppati, intestardendosi in conclusioni forzate e finendo con l’innervosirsi oltremodo, lasciando così la posta ai rivali. Domani pranzo di Natale all’Lk Ristoro, poi il richiamo di preparazione per farsi trovare pronti per la prima sfida del 2025 fissata a Civitanova, con Il Picchio, venerdì 10 gennaio alle 21.30.
CLIMACALOR-BASKET TOLENTINO 49-70
CLIMACALOR: Magnatti 5 (1 tiro da 3 punti), Bottacchiari n.e., Cruciani, Severini 1, Potenza 6, Uncini 2, Della Rocca 15 (2t. da 3p.), Corvatta, Tiranti 2, Ortenzi 3, Vissani 10 (1t. da 3p.), Sorci 5 (1t. da 3p.) All. Campetella
BASKET TOLENTINO: Giuliani 7, Bordi n.e., Taborro 3, Ponti 12, Terzano n.e., Carone 19, Porfiri n.e., Pelliccioni 3, Gismondi 5, Cobanaj 11, Gesuelli n.e., Castorino 10 All. Picotti
Arbitri: Di Donato e Veroli
NOTE: parziali: 12-20/19-13/12-17/6-20; progressivi: 12-20/31-33/43-50/49-70; usciti per 5 falli Vissani (Climacalor) e Cobanaj (B. Tolentino).
Si chiude un'importante pagina della storia del FAI Marche, per lasciare spazio a un nuovo capitolo. Dal 1° gennaio 2025, Alessandra Stipa concluderà il suo mandato come presidente regionale del FAI Marche, passando il testimone a Giuseppe Rivetti, chiamato a proseguire gli obiettivi del Fondo Ambiente Italiano. Alessandra Stipa, figura simbolo di una lunga stagione di impegno e passione, ha guidato il FAI Marche attraverso anni di crescita e conquiste, contraddistinti dalla capacità di unire comunità, istituzioni e territori attorno alla missione del FAI.
"Lascio dopo molto tempo il mio ruolo sia di presidente regionale sia di Capo Delegazione di Ascoli Piceno – dichiara Alessandra Stipa –. Grazie ai meravigliosi volontari che mi hanno affiancato nella realizzazione dei nostri progetti, grazie alle nostre istituzioni regionali che hanno sempre dato seguito a tante nostre richieste e sollecitazioni. Grazie a Giulia Maria Crespi, a Ilaria Borletti Buitoni, ad Andrea Carandini ea Marco Magnifico, presidenti FAI che hanno avuto fiducia in me ed hanno costituito per me un esempio indiscusso di alto valore civile. Un buon lavoro a Giuseppe Rivetti e alla nuova squadra di volontari, che continueranno a incidere profondamente nell'opera di valorizzazione delle nostre Marche".
Giuseppe Rivetti, già Capo Delegazione FAI di Macerata, è professore di Diritto tributario presso l'Università degli Studi di Macerata, Consigliere di amministrazione della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma e Vicepresidente dell'Associazione Arena Sferisterio di Macerata. La sua esperienza e il suo proficuo impegno all'interno del FAI lo rendono la figura ideale per raccogliere l'eredità di Alessandra Stipa. "Sono molto grato al presidente nazionale Marco Magnifico per questo nuovo incarico che assume con entusiasmo – afferma Giuseppe Rivetti –. Sono certo di poter contare su un efficiente modello organizzativo, sulla competenza della nostra Referente regionale Angela Vatielli e sulle preziose indicazioni che Alessandra Stipa vorrà continuare a condividere. Inoltre, un ringraziamento speciale alle migliaia di volontari FAI che ogni giorno offrono tempo, energie e passione nel racconto del patrimonio paesaggistico, storico e artistico della nostra straordinaria regione".
Il FAI Marche guarda al futuro con fiducia, ringraziando Alessandra Stipa per la sua leadership illuminata e accogliendo Giuseppe Rivetti con l'augurio di un percorso ricco di successi.
Per quanto riguarda gli avvicendamenti provinciali che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2025, Monica Manzotti sarà il nuovo Capo Delegazione FAI di Ancona, mentre Valentina Pietrangeli guiderà il Gruppo FAI Jesi e Vallesina. Ad Ascoli, Erika Filipponi sarà la nuova Capo Delegazione, affiancata da Ilario Di Luca, Capo Gruppo FAI di San Benedetto del Tronto, e Francesco Santini, referente del Gruppo FAI Giovani, insieme a Sara Allievi per San Benedetto. A Fermo, il nuovo Capo Delegazione sarà Maurizio Petrocchi, e Virginia Taddei guiderà il Gruppo FAI di Recanati. Infine, Aurora Bardeggia sarà capo del Gruppo FAI Giovani di Pesaro Urbino.
Il FAI Marche esprime inoltre la propria gratitudine a Manuela Francesca Panini, Rossella Falzetta, Lilli Gabrielli, Marta Amata e Claudia Nardinocchi per l'instancabile dedizione e generosità con cui hanno contribuito al FAI negli ultimi anni.
Macerata piange la scomparsa di Nicoletta Angeletti, assistente sociale del Comune e mamma di due bambini, che si è spenta all’età di 42 anni. La donna ha affrontato una lunga malattia con grande coraggio, fino alla fine. Lascia nel dolore il marito Luigi, i figli Giulia e Martino, la mamma Rosanna, il papà Enrico, la sorella Eleonora, il fratello Daniele, i cognati e i nipoti Alessandro, Federico, Maria Giorgia, Selene e Andrea.
Il funerale di Nicoletta si terrà domenica, 22 dicembre, alle ore 15.30 nella chiesa parrocchiale Buon Pastore a Collevario di Macerata. La salma, attualmente presso il centro funerario di via dei Velini, sarà tumulata al cimitero di Macerata lunedì prossimo.
Un grande dolore per la comunità maceratese, che perde una donna di grande valore, sempre al servizio degli altri con passione e dedizione.