Di fronte ai sette decessi in conseguenza al Covid verificatisi nella casa di riposo di Porto Recanati e all’elevato numero di operatori assenti perché a loro volta contagiati, l’Amministrazione comunale, d’intesa con l’Asur e con la Curia diocesana, ha deciso il ricovero temporaneo degli ospiti in strutture ospedaliere in grado di garantire assistenza adeguata.
Dieci anziani positivi al virus saranno trasferiti al Santo Stefano di Porto Potenza Picena, mentre altri due andranno in una struttura ad Ancona. L’unico ospite negativo sarà ospitato Recanati.
La misura consentirà l’esecuzione rapida di lavori per la messa in sicurezza dei due percorsi, Covid e Covid free, con la riparazione delle porte del secondo ascensore che così potrà entrare in funzione.
Il temporaneo trasferimento degli ospiti, iniziato nel pomeriggio di ieri e in completamento nella giornata di oggi, consentirà di effettuare i lavori in totale sicurezza.
A lavori ultimati, a negativizzazione degli ospiti e a sanificazione degli ambienti avvenuta, gli ospiti potranno rientrare nella struttura
“I territori hanno dato un’ottima risposta ed ho riscontrato molta soddisfazione nei cittadini per l’organizzazione dello screening, dobbiamo essere orgogliosi di questo. È chiaramente anche una prova generale per le prossime fasi di vaccinazione”. Sono state queste le parole pronunciate dal consigliere regionale Elena Leonardi che nella mattinata di oggi era presente presso il centro polisportivo di Recanati in via Aldo Moro.
Del resto, 1.800 prenotazioni nella prima giornata, al di là del dato numerico davvero rilevante, hanno un più alto significato per come i marchigiani hanno risposto consapevolmente a una chiamata di fondamentale importanza per l’aspetto preventivo che essa rappresenta.
“A distanza di un mese dall’inizio dello screening per l’operazione “Marche Sicure” – spiega Leonardi - si possono già tirare alcune somme sui risultati soddisfacenti che ne sono derivati, con il rilevamento di oltre mille casi di soggetti positivi totalmente asintomatici che, senza tale importante iniziativa, non sarebbero stati rintracciati.
Soprattutto in vista del rientro a scuola è stata prevista dalla Giunta Regionale la possibilità per tutti gli studenti e personale scolastico di sottoporsi gratuitamente al test antigenico rapido presso le strutture operative”.
Elena Leonardi, Presidente della Commissione Sanità, ha tenuto a ringraziare nuovamente, sottolineandone il ruolo fondamentale, tutto il personale sanitario, medico e infermieristico, nonché dei sindaci stessi che hanno collaborato in modo costruttivo per individuare le sedi in cui sono stati fatti i tamponi, la protezione civile e tutti gli operatori impegnati in questa delicata fase.
In provincia di Macerata sarà possibile sottoporsi al tampone antigenico rapido nella zona di Recanati da oggi a venerdì 22 gennaio, Castelraimondo dal 24 al 26 gennaio, Pieve Torina 25-26 gennaio, Tolentino dal 28 al 30 gennaio, Corridonia dal 2 al 4 febbraio, Sarnano 3-4 febbraio.
"Avvisiamo tutti i nostri clienti che aderiamo alla manifestazione Ioapro, dalle 18 in poi noi ci opporremo pacificamente alle ulteriori restrizioni del governo tenendo aperta la nostra attività". Lo aveva annunciato proprio ieri tramite la propria facebook il 'Il Caffè del Corso' di Porto Recanati; dichiarandosi appunto pronto a tenere alzate le serrande oltre l'orario consentito dall'ultimo Dpcm emanato dal Premier Giuseppe Conte.
Una 'protesta gentile' volta a dare una risposta forte a delle limitazioni sempre più pesanti che ancora una volta andranno a colpire tutti quei bar ristoranti già duramente provati dalle passate misure di contenimento del contagio da Coronavirus e che tutt'ora stanno nuovamente tentando di rimettersi in carreggiata. L'iniziativa in questione, nelle Marche, era partita dal ristoratore pesarese Umberto Carriera (leggi l'articolo) che nella serata di ieri ha tenuto aperto la sua "Grande Bellezza" di Mombaroccio servendo la cena ad oltre 40 clienti salvo poi trovarsi Polizia e Carabinieri all'interno del locale che hanno disposto, come da norma, la chiusura della sua attività per 5 giorni.
Nonostante le serene intenzioni, il ‘Decalogo Pratico Commercianti Motivati’ non sembra aver fatto molta breccia nei commercianti della provincia di Macerata, che hanno preferito tenere le saracinesche abbassata. Uno dei pochi fari accessi durante la prima serata del nuovo Dpcm è stato quello del bar situato nel cuore della città del litorale maceratese dove all'interno era presente la proprietaria Emanuela Addario che ha raccontato così la sua esperienza: “Abbiamo tenuto le luci accese del locale fino alle 20:30 ma già poco dopo le 18 sono arrivati i Carabinieri ci hanno invitato, molto educatamente, a chiudere perché comunque il loro ordine era quello - dichiara la titolare del bar di corso Matteotti - Devo dire però che durante la prima mezz'ora sono passati molti clienti per esprimerci la loro vicinanza ma ci tengo a dire che questa protesta, del tutto pacifica, non è stata fatta per mancare di rispetto nei riguardi degli uomini delle Forze dell'Ordine, a cui va il mio grande ringraziamento in quanto durante questo duro periodo si sono sempre dimostrati molto comprensivi”.
“La nostra aperura oltre l’orario previsto è una un dire no a queste ulteriori restrizioni che servono solo ed esclusivamente ad ammazzare un tipo di segmento economico che già sta soffrendo pesantemente - precisa Addario - abbiamo subito delle grosse perdite che non sono state rimborsate con i famosi ristori, che tra l'altro noi ancora non abbiamo ricevuto, se non la tranche di luglio che non ci consente nemmeno di far fronte a quelle che sono le spese base. Non possiamo andare più avanti così - tuona - ci siamo adeguati tutte quelle che erano le prescrizioni e adesso addirittura vietano l'asporto dopo le 18 che poi sinceramente non è di certo una situazione che generi un grosso movimento".
La perdurante fase di lockdown a singhiozzo non sta logorando soltanto i gestori di bar e ristoranti ma anche ai loro dipendenti costretti a subire l'intermittenza delle limitazioni governative: "A lavorare siamo rimasti solo noi titolari perché non si riesce più a mantenere lo stipendio di un dipendente e mi dispiace quando sentiamo dei commenti che ci dipingono come se avessimo incassi di chissà quale entità - spiega Addario - Abbiamo tutti delle famiglie da mantenere e dei figli ai quali dover dare risposte e non esistono alternative a questo posto di lavoro perchè in ogni caso quando si abbassa le serrande di una attività ci sono sempre degli strascichi non indifferenti; inutile che ce lo stiamo a nascondere".
Ristori insufficienti così come le entrate derivanti dalle attività commerciali, dovute soprattutto al lockdown natalizio che ha tolto un bella fetta di guadagno ma di concerto ordini fatti ai fornitori sono rimasti in atto: "Quello che chiediamo al Governo è veramente il rispetto della Costituzione e del diritto al lavoro, lungi da tutti noi, caffè del Corso in primis, sottrarsi a quelle che sono le regole anti covid vigenti - e aggiunge - Tra l'altro oggi nemmeno sapevamo se eravamo in zona gialla o arancione tant'è che ieri sera abbiamo dovuto chiederlo più volte; ecco perchè è problematico avere delle direttive emanate all'ultimo momento”.
“Questa continua incertezza non ci ha permesso di programmare niente – incalza la titolare del bar del litorale maceratese - a questo punto penso che chi di dovere doveva prendersi la responsabilità di chiudere veramente tutto e quando dico questo intendo bloccare anche le spese a carico dei proprietari dei locali che a loro volta magari vivono di un affitto che non può essere pagato così come le spese relative alle società che forniscono luce acqua e gas che per mesi non prenderanno i soldi delle bollette – e illustra - non mi dimenticherò mai quando durante il lockdown di marzo mi arrivò una bolletta dell'acqua da 1.200 euro della quale ho chiesto la rateizzazione e alla fine sono riuscita a pagare due soluzioni da 600 euro ma con il locale chiuso".
#ioapro1501 ovvero l'hashtag rimbalzando sui social nell'ultima settimana non sembra però aver trovato un terreno fertili nel maceratese in termini di adesioni: "Ora vedremo quelle che sono le intenzioni del gruppo considerando che a Porto Recanati. ma penso in tutta provincia di Macerata, ero la sola ad essere rimasta aperta ieri – osserva Addario - mi auguro solo che queste manifestazioni simboliche possano aprire uno spiraglio per un dialogo sul da farsi. Non è una questione politica e mi rendo conto che in questo momento è difficile gestire questa situazione - prosegue - E’ vero che sono stata candidata per la Lega alle ultime regionali ma ci tengo a dire che non ho chiesto niente al partito in quanto la mia attività viaggia da sola e personalmente non vorrei essere nei panni del Premier Conte in questo momento - chiosa la titolare del Bar del Corso - è necessario però che chi ci governa sia più lineare nel prendere decisione e ritengo che sia anche necessaria una maggiore sinergia da parte di tutti”.
“Sta arrivando in queste ore il personale sanitario militare da assegnare alle Rsa e alle Case di riposo marchigiane come da mia richiesta”: lo comunica con soddisfazione l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, che ringrazia la sanità della marina militare per la preziosa collaborazione e il costante aiuto offerto alla comunità marchigiana nel fronteggiare le situazioni di emergenza Covid. “Collaboreranno con le strutture dell’Asur, garantendo con appropriatezza e continuità un sostegno aggiuntivo per salvaguardare la fascia più anziana e fragile della popolazione marchigiana”.
Inviato dal Comando operativo di vertice interforze (Coi), il personale della sanità militare verrà così ripartito: un medico e due infermieri saranno assegnati da domani, 14 gennaio, alla Rsa di Sarnano; un team composto da un medico e tre infermieri da venerdì 15 gennaio sarà in servizio presso la Rsa di Tolentino; dal 19 gennaio ad Esanatoglia verranno assegnati un medico e due infermieri; è poi previsto, sempre per la prossima settimana, l’arrivo di personale medico militare nella Rsa di Porto Recanati.
“Inoltre, la sanità della marina militare - aggiunge Saltamartini - oggi ha monitorato il Presidio ospedaliero di Urbino per verificare se le risorse professionali militari possono coprire le esigenze dell’Ospedale di Urbino colpito da contaminazione covid del suo personale”.
Infine, “è stata avviata la pratica con il Gores per dotare di personale medico militare anche l’ospedale Murri di Fermo, ma ancora non c’è stato riscontro”.
“Il report odierno rileva 103 positività e 29 in isolamento preventivo nonostante la negativizzazione di un concittadino e purtroppo la registrazione di due decessi”. È il sindaco di Porto Recanati, Roberto Mozzicafreddo, a fare il punto riguardo la situazione Covid in città.
“È con profondo dispiacere che comunichiamo il decesso di due ospiti presso il Pensionato ‘Rosina Gervasi’”, scrive il primo cittadino in un post su facebook.
“Ai familiari di Guglielmina e di Peppinella, portorecanatese doc, le affettuose condoglianze di tutta la comunità cittadina.
Entrambe erano affette da gravi patologie precedenti a cui si è aggiunto, purtroppo, in questi ultimi giorni il coronavirus che ha avuto la meglio sulle fragili vite delle due ospiti nonostante tutti gli interventi effettuati dal personale sanitario specializzato e, in questo periodo, operante presso la struttura.
Si coglie l'occasione per ringraziare l'equipe Usca, che è costantemente impegnata nel controllo e nella cura di tutte le ospiti e che sta seguendo, con attenzione e senza alcun limite di orario o festività, tutti i nostri concittadini più a rischio”, conclude Mozzicafreddo.
Un vero è proprio colpo con spaccata quello avvenuto la scorsa notte, in pieno centro, a Porto Recanati nella gioielleria “Felici Pensieri” , sita in Corso Matteotti.
Degli ignoti, armati di picconi, dopo aver forzato la serranda del negozio, hanno iniziato a prendere a picconate la vetrina facendo razzia degli oggetti in oro e altri preziosi situati negli appositi espositori. I malviventi non si sono introdotti all'interno della gioielleria pertanto, dopo la spaccata, si sono dileguati nelle vie adiacenti facendo perdere le proprie tracce.
Lanciato l'allarme sul posto sono arrivati gli agenti della locale stazione dei Carabinieri che hanno dato via alle indagini per cercare di risalire agli autori del furto.
Ancora si sta valutando e definendo l'entità della refurtiva.
"Purtroppo sono in crescita i numeri dei positivi rilevati dal report odierno. Si evidenzia la seguente situazione nonostante la negativizzazione di alcuni concittadini rispetto all'ultimo aggiornamento comunicato: 104 positivi di cui 3 ricoverati, 26 in isolamento preventivo". Così il sindaco di Porto Recanati Roberto Mozzicafreddo ha fornito l'aggiornamento riguardo il contagio da Covid-19 che interessa il proprio territorio comunale, con un incremento di otto unità rispetto agli ultimi numeri comunicati.
Alla casi di riposo "Rosina Gervasi", invece, resta invariato il numero degli ospiti positivi (18) e "purtroppo - sottolinea il primo cittadino -, uno degli ospiti è in gravi condizioni per molte patologie pregresse, per l'età (99 anni) e perchè ad un quadro clinico già compromesso si è aggiunto, purtroppo, il Covid. La famiglia è stata avvertita. Un altro ospite è stato ricoverato per lievi problemi ma le sue condizioni non sono preoccupanti".
"In considerazione della situazione assistenziale difficile per la positività di alcuni operatori e per il superlavoro a cui sono costretti ormai da giorni gli altri, la struttura ha assunto ulteriore personale in sostituzione degli assenti e l'Asur ha inviato personale infermieristico del Gores per offrire adeguata assistenza specialistica" ha proseguito Mozzicafreddo, che ha anche scritto una lettera al Direttore Generale dell'Asur, Nadia Storti, al Prefetto di Macerata, all'Assessore Regionale alla Sanità, al Responsabile del Gores Marche, alla Protezione Civile Regionale.
Nella missiva ha evidenziato come "nonostante tutto l'impegno della direzione della struttura, per evitare ulteriori aggravamenti e rispondere alle esigenze sanitarie del caso, si richiede l'attivazione di un team militare per l'assistenza medica ed infermieristica alla casa di riposo".
"Nel frattempo - conclude Mozzicafreddo - il Gruppo di Protezione Civile Comunale sta collaborando per tutto quello che viene richiesto in termini di strumenti di protezione individuale (mascherine, camici, disinfettanti etc..) sia per gli ospiti che per gli operatori e per la fornitura di bombole di ossigeno e dei farmaci prescritti dai sanitari".
Dopo l'interruzione del servizio di portineria avvenuto lo scorso 31 dicembre (leggi l'articolo) per l'Hotel House di Porto Recanati si prospetta anche quello relativo al distacco dell'energia elettrica che renderebbe 'inabitabile' l'edificio, il che porterebbe allo sgombro dello stesso.
Nell'ultima seduta di condominio sono stati illustrati e approvati i bilanci vecchi e quello dei previsione. E' emersa un quadro economico del palazzone multietnico alquanto precaria frutto dal mancato versamento delle quote condominiali con arretrati divenuti con il tempo sempre più considerevoli.
In merito alla situazione per l’erogazione elettrica si sono evidenziati gli importanti crediti vantati dall'Enel che vertono sugli ultimi sei mesi del 2020 per una cifra che ammonta all'incirca sui 22 mila euro.
Incremento della videosorveglianza in diversi comuni del Maceratese.
La sicurezza urbana integrata prende vita nel 2017 allo scopo di incrementare il controllo del territorio attraverso l’ottimale utilizzo di dotazioni e risorse umane.
Per i progetti presentati nell’anno 2020 sono risultati beneficiari dei contributi i Comuni di Caldarola, Camerino, Castelsantangelo Sul Nera, Civitanova Marche, Fiastra, Montecassiano, Penna San Giovanni, Porto Recanati, Serrapetrona, Treia e Urbisaglia.
Questi i Comuni che a seguito dell'approvazione della graduatoria definitiva da parte del Ministero dell'Interno otterranno infatti i finanziamenti statali, per un importo complessivo di € 231.896,85, per la realizzazione di impianti di videosorveglianza.
"Un importante risultato - ha commentato il Prefetto Flavio Ferdani - che assicurerà ai Sindaci dei Comuni le opportunità preventive e repressive dei sistemi di videosorveglianza; infatti le potenzialità offerte dagli apparati tecnologici consentiranno di far fronte ai fenomeni di delinquenza diffusa e predatoria, contribuendo ad incrementare la sicurezza percepita oltre che quella reale in particolari zone".
La realizzazione di tali progetti, frutto di un percorso avviato con la preventiva sottoscrizione di un patto tra il Prefetto ed i Sindaci dei Comuni, consentirà agli enti beneficiari dei finanziamenti di assicurare più elevati standard di vivibilità e un maggiore decoro della città grazie ad appositi sistemi di videosorveglianza installati nelle zone più esposte a fenomeni delittuosi.
Scoppia un focolaio Covid alla casa di riposo "R.Gervasi" di Porto Recanati.
"Il nuovo anno si apre con un incremento dei casi positivi al coronavirus nella nostra città - ha dichiarato il Sindaco Roberto Mozzicafreddo - Alla data odierna i casi positivi sono 96 e i concittadini in isolamento sono 27".
"Purtroppo un focolaio è stato rilevato presso la casa di riposo "R.Gervasi" a seguito dello screening effettuato dopo due casi febbrili (di poche ore) - ha reso noto il primo cittadino - Sono risultati positivi complessivamente 18 ospiti e 7 operatori ancorchè asintomatici; nei numerii sono inclusi ospiti ed operatori anche non residenti anagraficamente in città".
"La situazione è costantemente monitorata e sono stati applicati con immediatezza tutti i protocolli del caso - sottolinea Mozzicafreddo - Tutti gli ospiti sono stati sottoposti, anche in data odierna, a verifica delle loro condizioni di salute e continueranno ad essere attenzionati con ogni cura a tutela sia dei positivi che degli ospiti risultati negativi al tampone".
"Ieri è stato realizzato un sopralluogo con gli operatori dell’Area Vasta 3 per organizzare lo screening mediante tampone ai cittadini e alle cittadine recanatesi e a quelli provenienti da Porto Recanati, Montelupone, Montefano e Potenza Picena". Ad annunciarlo, attraverso una nota, è il sindaco di Recanati Antonio Bravi.
"Lo screening avrà luogo presso l’impianto di calcio a 5 in viale A. Moro, nei pressi dello stadio “Tubaldi”, grazie alla disponibilità del presidente della società, Graziano Bravi. Saranno impegnati dalle 8 alle 20, in due turni, personale sanitario e amministrativo per un totale di 100 persone, in collaborazione con la Polizia Locale, la Protezione Civile, la Croce Gialla, l'Associazione Carabinieri in Congedo. A tutti va il nostro ringraziamento anticipato" ha aggiunto il primo cittadino.
Lunedì 18 gennaio si insedierà la struttura, poi da martedì 19 si darà il via alla rilevazione con tamponi per una capacità di circa 3000 utenti al giorno, fino a venerdì 22.
"Una apposita segnaletica sarà predisposta per convogliare al meglio gli afflussi in auto e a piedi - ha precidato Bravi -. Alle persone con disabilità saranno destinati parcheggi nell'area del piazzale di fronte alla scuola media. Ai residenti nelle zone limitrofe si consiglia di recarsi a piedi e di entrare dal piazzale antistante la scuola media".
Nei prossimi giorni si conosceranno le modalità e i numeri di telefono cui poter fare riferimento per la prenotazione.
"Come buongiorno abbiamo trovato sul telefono operativo dell'associazione alcune foto dall'Hotel House - è quanto comunicato dall'Onlus Angel Ranger all'indomani dell'ultimo turno di lavoro presso la portineria del palazzone multietnico di Porto Recanati a seguito del mancato rinnovo del contratto e del non pagamento delle spettanze dovute -. A poche ore dalla nostra dipartita si sono già manifestate le prime conseguenze: le immagini parlano più di tante parole e ci lasciano sgomenti".
"Le emozioni forti della scorsa notte, che ci hanno spinto a ritrovarci quasi tutti per salutare insieme la portineria, hanno lasciato il posto ad una delusione profonda - si sfogano in una nota - L'affetto e le tante dimostrazioni di apprezzamento dei condomini che abbiamo ricevuto in queste poche ore ci riempiono, ma la potenza distruttiva di queste foto ci lascia l'amaro in bocca. Noi Ranger manteniamo le promesse e rispettiamo le regole, pertanto non potendo tornare all'Hotel House, avevamo convinto Gianfranca Zanzi a fare lo stesso le premiazioni della riuscitissima caccia al tesoro di domenica scorsa - e sottolineano - Dopo l'ennesima batosta, nel vedere il disprezzo con cui è stato distrutto il tanto lavoro fatto insieme, ci ha comunicato, con la voce spezzata, che non ha intenzione di effettuare la premiazione".
"Ci dispiace molto perché, come troppe volte capita, le azioni insensate di alcuni ricadono sulle vite di molti e spesso su quelle dei più piccoli, ma possiamo soltanto immaginare la fatica di ritrovarsi di nuovo soli ed impotenti di fronte alla distruzione e alla codardia dei soliti ignoti - dichiarano - Gli Angel Ranger non si tirano indietro, ma alla luce dei fatti a e all'ennesima ferita dei nostri fratelli volontari, stiamo rivalutando se ci siano le condizioni minime per riuscire a portare avanti i progetti messi in cantiere - e chiosano - Ci auguriamo che le tante persone per bene che abitano nel condominio si uniscano insieme e reagiscano ribellandosi al ritorno del degrado e della distruzione per riappropriarsi delle proprie vite".
Anche il Comandante generale degli Angel Ranger, Corrado Lazzarini, ha voluto mandare un messaggio di inizio anno a tutti i volontari: "Da parte mia ribadisco la disponibilità a scendere nuovamente in campo insieme a tutti voi nel momento in cui dovessero arrivare dall'amministrazione segnali forti che dimostrino la reale intenzione di portare fino in fondo il cambiamento negli interessi di tutti i condomini, ma dubito che ci saranno."
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Continua il sali-scendi di contagi a Tolentino. Secondo quanto comunicato dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, infatti, sono ad oggi 89 i casi positivi (otto più dell'ultimo aggiornamento) e 47 le persone che si trovano in isolamento domiciliare (sette meno dell'ultimo aggiornamento). Contagi in lieve rialzo anche nel comune di Macerata dove sono 242 i cittadini che hanno contratto il virus, a fronte dei 239 di Natale.
A Camerino, l'ultimo dato diffuso riporta la presenza di 31 cittadini positivi (sei in più dell'ultimo aggiornamento datato 24 dicembre) e 24 persone in isolamento fiduciario.
Di poco superiore all'ultimo "bollettino" il numero dei positivi a Porto Recanati: 64 i contagiati, 133 le persone in isolamento preventivo. "Continua la diffusione del virus in ambito famigliare - ha sottolineato il sindaco Roberto Mozzicafreddo -. Laddove c'è un contagiato, nel giro di qualche giorno si scoprono positivi anche altri membri dello stesso nucleo. Vi preghiamo, ancora una volta, di prestare la massima attenzione e la massima prudenza nei contatti interpersonali. Consideriamo tutti come se tutti fossero positivi. Rimandiamo a tempi migliori baci ed abbracci".
All'Istituto Sassarelli di Fermo salgono a 14 i casi positivi tra gli ospiti della casa di riposo di Monte San Giusto. "Sono stati nuovamente effettuati i tamponi - ha sottolineato il sindaco Andrea Gentili - e sono risultati positivi altri tre ospiti provenienti dalla nostra casa di riposo, che si vanno ad aggiungere agli undici già comunicati in precedenza. Al momento due pazienti sono sintomatici con febbre".
Contagi stabili, invece, a San Ginesio dove si contano 5 casi positivi al Covid e 6 persone in isolamento fiduciario, mentre si segnala un nuovo incremento di contagi a Montecassiano: 74 positivi rispetto ai 64 del 23 dicembre, 79 soggetti in isolamento domiciliare rispetto ai 74 dell'ultimo report.
A Cingoli situazione stazionaria: il numero di positivi resta stabile (24), così come quello delle persone in quarantena (33). Stesso dicasi anche per il Comune di Petriolo, dove vi sono sei contagiati e tre persone in isolamento.
Dati in miglioramento, invece, a Loro Piceno dove i positivi sono oggi 8 (-3 rispetto all'ultima comunicazione), con una sola persona in isolamento fiduciario a breve termine.
Rapina a mano armata al supermercato: arrestato il copevole
È stato finalmente braccato e tratto in arresto dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Civitanova Marche, insieme ai colleghi della stazione di Porto Recanati, il giovane che la sera del 16 dicembre scorso, armato di coltello e con volto travisato dalla mascherina di protezione ed il cappuccio della felpa, aveva perpetrato una rapina che gli aveva fruttato la somma di 1600 euro in danno del supermercato ‘Si con te’ di via XXV Marzo 1935 a Porto Recanati, allontanandosi poii a piedi nel vicino parco, ove lo attendeva il complice a bordo di una autovettura.
La fuga era stata interrotta da un solerte corriere che aveva assistito all’episodio e, realizzato quanto fosse appena accaduto, ha bloccato con il proprio furgone il veicolo dei due malviventi costringendoli a scendere e continuare a piedi, fino a quando uno dei due è stato rintracciato poco più avanti e tratto in arresto dai militari della Stazione Carabinieri di Porto Recanati, mentre l’altro aveva fatto perdere le proprie tracce.
Le indagini subito attivate dai militari dell’Arma hanno consentito di raccogliere plurimi, univoci e concordanti indizi di reità, soprattutto attraverso l’acquisizione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza del negozio e le testimonianze dei presenti, tanto che il Sostituto Procuratore della Repubblica d.ssa Rosanna Buccini, condividendo le risultanze degli investigatori e tenuto conto delle modalità esecutive e le gravi circostanze della condotta delittuosa, aveva avanzato richiesta di applicazione di misura cautelare della custodia in carcere, naturalmente accolta dal Giudice per le Indagini Preliminari dott. Claudio Bonifazi. Ci sono voluti diversi giorni di serrate ricerche , osservazioni e pedinamenti dei carabinieri per rintracciare definitivamente a Porto Sant’Elpidio nella serata di ieri G.M., trentaduenne fermano, tratto in arresto e ristretto presso il carcere di Ancona Montacuto in attesa dell’interrogatorio di garanzia, gravemente indiziato quale autore materiale della rapina.
Ha terminato la sua fuga nel carcere di Ancona il trentunenne pakistano che la sera del 19 dicembre aveva tentato una rapina presso l’esercizio commerciale Pizza Express, sito in Via Pietro Mica, a Porto Recanati.
Si tratta di un clandestino, senza fissa dimora sul territorio nazionale, gravato da numerosi precedenti.
IL FATTO - Erano circa le 22:00 di sera, quando lo straniero - con volto parzialmente travisato e verosimilmente armato di pistola - si è presentato alla titolare della pizzeria intimandole di consegnargli tutti i soldi dell’incasso, ma la reazione della donna e le sue urla hanno attirato l’attenzione del marito, presente in cucina e subito intervenuto. L'accorrere dell'uomo ha costretto il malintenzionato alla fuga per le vie limitrofe.
Le indagini immediatamente intraprese e la serrata attività di ricerca operata dai militari della Stazione Carabinieri di Porto Recanati, anche sulla base dei positivi riscontri testimoniali e delle immagini degli impianti di videosorveglianza acquisite, hanno consentito di rintracciare questa notte il trentunenne presso lo scalo ferroviario, intenzionato a lasciare definitivamente l’area portorecanatese.
Era armato di un coltello a serramanico del genere proibito che teneva nella tasca del pantalone, successivamente sottoposto a sequestro.
Sussistendo il reale ed imminente pericolo di fuga e stante la concordanza dei numerosi indizi di reità frattanto raccolti a suo carico dai Carabinieri, l’uomo - dopo le operazioni di fotosegnalamento - è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per tentata rapina aggravata ed associato al carcere di Ancona, in base alle disposizioni impartite dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Macerata, Rosanna Buccini, che ha promosso la convalida del fermo ed avanzato richiesta di idonea misura cautelare al Giudice per le Indagini Preliminari.
RAPINA AL SI' CON TE - Inoltre, è stato tradotto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Porto San Giorgio uno dei due autori della rapina consumata la sera del 16 dicembre presso il supermercato ‘Si con te’ di via XXV Marzo 1935, a Porto Recanati (leggi qui).
In quell'occasione un uomo con volto coperto dalla mascherina di protezione ed il cappuccio della felpa ha minacciato una delle cassiere brandendo un grosso coltello da cucina e, ottenuto il bottino, si è diretto verso il limitrofo giardino ove l’attendeva il suo complice a bordo di un veicolo.
La rocambolesca fuga, interrotta da un attento e solerte corriere che, realizzato quanto fosse appena accaduto, ha frapposto il suo furgone dinanzi alla loro autovettura, tanto da costringere i due a scendere e scappare a piedi.
Anche in questo caso, le convulse quanto complesse indagini magistralmente svolte nell’immediatezza dal personale della locale Stazione Carabinieri, sempre coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Macerata dott.ssa Rosanna Buccini, hanno consentito positivi riscontri, anche se sono in corso ulteriori accertamenti per l’identificazione del correo, rimasto ignoto.
Tenta la rapina armato di una pistola ma viene messo in fuga dal pizzaiolo.
È quanto avvenuto nella tarda serata di ieri, intorno alla 22 alla ' "Pizzeria Express" di via Pietro Micca, a Porto Recanati.
Un malvivente armato di pistola a tamburo ha fatto irruzione nel locale e ha minacciato la moglie del titolare di consegnargli il contenuto della cassa. Il bandito però non aveva fatto i conti con il marito, che durante in quel momento era al lavoro nella cucina e insospettito dal fatto che nella pizzeria ci fosse un cliente in quell'orario si è precipitato all'entrata.
Alla vista del pizzaiolo il rapinatore si è dato subito alla fuga e a nulla sono valsi i tentativi di rincorrerlo in quanto è riuscito subito a svicolare nelle vie parallele per poi scomparire verso la spiaggia.
Sul posto sono giunti gli agenti della locale stazione dei Carabinieri che, dopo avere raccolto le testimonianze dei titolari della pizzeria, hanno dato il via alle indagini di rito per cercare di risalire all'identità del malvivente.
Maxi operazione antidroga nel Maceratese: arrestate 24 persone
Nelle prime ore della mattinata odierna, i Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Macerata, coadiuvati da quelli dei Comandi Provinciali di Fermo, Teramo, Roma e Latina, con il supporto di un velivolo del Nucleo Elicotteri di Pescara, del personale dei Nuclei Cinofili di Pesaro e Chieti, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Macerata, Dott. Giovanni Maria Manzoni, nei confronti di 24 soggetti, pakistani e afghani, domiciliati in diverse regioni del centro Italia, responsabili, a vario titolo, del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione giunge a conclusione di un’intensa e complessa attività d’indagine, denominata “Daraga”, coordinata dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, Dott. Giovanni Giorgio, che ha permesso di disarticolare una filiera criminale, operante in tutto il territorio provinciale, costituita da cittadini pakistani ed afghani – alcuni dei quali presenti sul territorio nazionale irregolarmente - che agiva avendo come principali basi logistiche, utilizzate anche per l’occultamento della sostanza stupefacente da tagliare, il noto palazzo multietnico denominato “Hotel House” di Porto Recanati, nonché un casale nel comune di Montecassiano ed un’abitazione di Potenza Picena. I soggetti erano specializzati in attività di taglio e spaccio di sostanza stupefacente del tipo “Eroina”.
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L’intero procedimento trae origine da un’attività investigativa iniziata nel mese di settembre 2019, a Potenza Picena, quando le attenzioni degli carabinieri del Nucleo Investigativo di Macerata si sono concentrate su uno degli attori protagonisti della vicenda, M.A, pakistano pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti.
M.A., con l’aiuto di alcuni connazionali, faceva giungere da fuori regione la sostanza stupefacente che, una volta tagliata e confezionata, veniva immessa sul circuito e sul mercato all’ingrosso e al dettaglio.
La complessa indagine, basata su pedinamenti e servizi di osservazione, e supportata da attività tecniche (intercettazioni telefoniche, ambientali, localizzazioni satellitari di precisione nonché riprese video e fotografiche che hanno documentato le numerose cessioni di stupefacente), ha permesso di far luce su un’imponente crocevia di traffico di “eroina”.
Le investigazioni hanno anche altresì permesso d’individuare diversi canali di approvvigionamento della droga proveniente dall’Afghanistan e dal Pakistan, che giungeva in Italia tramite la Grecia, seguendo la rotta balcanica privilegiata dai corrieri.
I soggetti si rifornivano anche da alcuni mercati presenti sul territorio italiano, al di fuori delle Marche. Al fine di eludere eventuali controlli, l’eroina pura arrivava in provincia impacchettata all’interno di confezioni di prodotti dolciari, barrette di cioccolato, confezioni di caramelle, termosaldate, identiche per fattezze, peso e dimensioni alle originali, o trasportata dai “corrieri” che viaggiano con mezzi pubblici e la occultavano all’interno di bagagli, sotto la suola delle scarpe, o, in alcuni casi, grazie a degli “ovulatori”, la ingerivano direttamente.
Oltre alle 24 persone di cui tratta la misura cautelare odierna, durante le indagini, durate oltre un anno, sono state arrestate altre 16 persone in flagranza di reato e deferite in stato di libertà altre 14.
Sono stati, inoltre, sequestrati 6 Kg e 100 g di “Eroina Pura” che, se avesse raggiunto i mercati di consumo, tagliata (con rapporto di uno a quattro) e divisa in circa 100.000 dosi, avrebbe determinato guadagni pari a circa 2 milioni di euro. Inoltre, grazie alle numerose testimonianze dei consumatori, si è ricostruito l’ingente giro d’affari creato dagli arrestati che, solo nel corso dell’anno 2019, avrebbe fruttato oltre 500.000 euro.
La maggior parte dei proventi dell’attività di spaccio veniva reinvestita per l’acquisto di ulteriore sostanza stupefacente e per il sostentamento di tutti gli indagati in Italia.
Armato di coltello rapina un supermercato. È successo nel pomeriggio di oggi, a Porto Recanati, nel supermercato "Si con Te" di via XXIX Marzo.
Il malvivente , un ragazzo alto e con il viso parzialmente travisato dal cappuccio della felpa, è entrato all'interno del locale minacciando la cassiera con un coltello a serramanico di farsi consegnare tutti i soldi dell'incasso.
La cassiera ha così dato al ladro i circa 1000 euro che erano nella cassa in quel momento in cassa e quest'ultimo e poi fuggito. Ad attenderlo fuori dal supermercato era presente un suo complice a bordo di un'auto che ha subito tentato la fuga che è durato molto poco in quanto si sono visti sbarrare la strada da un pulmino che transitava in quella zona.
I due malviventi hanno abbandonato l'auto e continuando ciò che avevavo inziato a piedi ma contestualmente è stato provvidenziale l'intervento degli agenti della locale stazione dei Carabinieri che sono riusciti prontamente a bloccare ed ad arrestare i due ladri.
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Tamponamento a catena fra tre auto: intervengono i soccorsi.
L'incidente, che ha coinvolto tre veicoli, è avvenuto nel tardo pomeriggio odierno, intorno alle 18:15, lungo la Strada Statale 16 "Adriatica" nei pressi della Rotonda del Mc Donald's di Porto Recanati.
Sul posto sono intervenuti gli operatori sanitari del 118 che hanno prestato le primi cure agli occupanti dei mezzi e per tre di loro è stato necessario il trasporto al Pronto Soccorso dell'ospedale di Civitanova Marche in codice giallo. Presenti gli uomini dei Vigili del Fuoco che hanno provveduto alla messa in sicurezza delle auto coinvolte nell'incidente.
Inevitabili i disagi alla viabilità essendo un'arteria, quella in questione, molto trafficata. Sul luogo del sinistro anche la Polizia Locale che hanno svolto i rilievi di rito per cercare di ricostruire la dinamica di quanto accaduto.
(Servizio in aggiornamento)
Dopo quarant'anni di servizio e nel giorno el suo sessantesimo compleanno, ieri 12 dicembre, il Maresciallo Maggiore dei Carabinieri, Leonardo Russo ha salutato i suoi colleghi della Caserma di Porto Recanati, primi da godersi la più che meritata pensione.
Un percorso lungo trascorso negli ultimi cinque anni nella città della riviera maceratese la cui amministrazione comunale ha deciso di omaggiare con una cerimonia alla quale anno preso parte il primo cittadino Roberto Mozzicafreddo e la Vice sindaco Rosalba Ubaldi. Accompagnato dal Comandante Giuseppino Carbonari, Leonardo Russo è stato ricevuto dal Sindaco che lo ha ringraziato per l'attività svolta a favore della cittadinanza, con grande professionalità, umanità e garbo e gli ha augurato di godere del meritato riposo nelle attività che non ha potuto svolgere durante il servizio.
Russo ha ringraziato affermando che conserverà sempre un buon ricordo del periodo trascorso a Porto Recanati per le esperienze che ha potuto fare in una città come la nostra e che conserverà per sempre.