"Esenzione fiscale totale, bollette comprese, per almeno tre anni per tutte le persone che hanno perso tutto col sisma. Non vogliamo una semplice sospensione per tre, quattro mesi".A chiederlo è Matteo Salvini che questa mattina è in visita a Norcia e agli altri centri dell'Umbria, delle Marche e del Lazio colpiti dai terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre scorso. "Il commissario alla ricostruzione Errani ha detto che l'Europa non permetterà l'esenzione dei tributi? E chi se ne frega, noi siamo noi, noi siamo l'Italia" ha detto il leader della Lega Nord, secondo il quale "se Renzi è in guerra con l'Ue, allora si faccia carico anche di questa battaglia. Noi lo sosterremo". (Ansa)
Dall'ex presidente del consiglio comunale di Tolentino, Mauro Sclavi, arriva una proposta destinata a sollevare inevitabili discussioni.Sclavi, infatti, ha scritto una lettera aperta al ministro dell'Interno Angelino Alfano, al prefetto di Macerata Roberta Preziotti e al sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, nella quale invita le istituzioni a spostare lungo la costa i migranti alloggiati in abitazioni agibili delle zone colpite dal sisma, per lasciare le case alla gente del posto rimasta senza casa e consentirle di raggiungere più agevolmente i luoghi di lavoro."Dopo le prime fasi dell’emergenza" scrive Sclavi "sarà necessario prestare attenzione alle famiglie ed ai lavoratori sfollati, perché l’attuale sconvolgimento dovuto al sisma sta mettendo a dura prova la nostra proverbiale forza e laboriosità.Considerando che molti concittadini sono stati costretti a mettersi in salvo sulla costa ed in altri luoghi molto lontani dalle abitazioni e dal posto di lavoro, ". Spostando i rifugiati sulla costa, le strutture da loro occupate, che risulteranno agibili potrebbero essere destinate a coloro che garantiscono una normale attività lavorativa e che al momento compiono centinaia di chilometri. Le nostre aziende vivono del lavoro degli operai che se pur spauriti e senza casa continuano a lavorare con la caparbietà e l’abnegazione che caratterizza da sempre la gente delle Marche".
Si è svolto oggi presso il Multiplex di Piediripa l’incontro tra i rappresentanti de la protezione Civile regionale e nazionale ed i Sindaci dei comuni della Regione Marche per l'illustrazione della scheda "Sisma Fast".
Si tratta della scheda tecnica per il rilevamento sui fabbricati per l’agibilità sintetica post-terremoto. "Fast" sta infatti per "Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto".
In merito alla richiesta dei moduli abitativi per i piccoli comuni è stata evidenziata l'esigenza di procedere al censimento dei fabbricati danneggiati nel minor tempo possibile e d'ausilio è appunto la scheda Fast.
Legata alla compilazione della scheda è la relativa procedura che è stata attivata in conseguenza della pubblicazione del documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento di protezione Civile del 4 novembre 2016 (prot. n. CENS/TERAG 16/0059235) e che si concretizza in una rapida ricognizione o su singoli edifici o indifferentemente su tutti i fabbricati che si trovano in aree perimetrate che sono preventivamente indicate dai Sindaci.
Erano presenti il Capo della Protezione civile Regionale di Cesare Spuri e l''ingegnere Dolce del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale.
E' stato innanzitutto chiarito che la compilazione della scheda FAST non sostituisce la scheda Aedes. Anzi, laddove l'edificio
La scheda FAST (nella versione 01/2016) ha un’unica facciata che ricalca la prima facciata della scheda Aedes ed in cui vanno inserite le seguenti informazioni sull'edificio che si è verificato:
Identificativo dell’edificio Mappa dell’aggregato strutturale Caratteristiche geometriche Destinazione d’uso Struttura portante Giudizio/Esito FAST
In quest ultimo caso le opzioni possibili sono:
◦ AGIBILE ◦ NON UTILIZZABILE ◦ NON UTILIZZABILE SOLO PER RISCHIO ESTERNO ◦ SOPRALLUOGO NON ESEGUITO, in questo caso occorre specificare il motivo per cui non è stato possibile condurre il sopralluogo.
La scheda non serve nel caso in cui i sindaci abbiano già provveduto al censimento ed alla dichiarazione di inagibilità a mezzo ordinanze.
Di seguito il link per scaricare la scheda
http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Scheda_FAST.pdf
Fermateli! Subito. Con pene esemplari.In questo momento di emergenza totale, dove migliaia di persone non hanno più casa e cercano una sistemazione che, purtroppo, molto probabilmente si protrarrà per mesi e mesi, ci troviamo di fronte a uno scenario condito da un continuo pericolo di sciacallaggio e proprietari di immobili che vorrebbero affittare o vendere ad un prezzo molto superiore al canone di mercato, approfittando dell’esigenza abitativa di migliaia di persone.L’allarme sciacallaggio arriva anche dal sindaco di Belforte, Roberto Paoloni, che scrive "Considero sciacalli anche chi chiede cifre indecenti per affittare casa a chi ha perso la propria ed è in mezzo la strada".Si vocifera di rincari consistenti, percentuali importanti. In un momento come questo, invece, sarebbe opportuno mantenere un livello normale di prezzo per non mettere in difficoltà chi soffre per un disagio grave come il terremoto. Ci sarebbe addirittura chi, per liberarsi degli inquilini e rimettere sul mercato gli immobili a prezzi più alti, ha “stracciato” contratti di locazione regolari. Fortunatamente, accanto al rialzo dei prezzi, ci sono anche proprietari che si sono messi una mano sul cuore e hanno addirittura abbassato il canone richiesto. Segnalazioni arrivano anche per rialzi improvvisi del prezzo di noleggio di camper e roulottes.Insomma, dopo gli enormi danni all’economia locale causati dal sisma, il mattone è diventato inevitabilmente il bene più pregiato. Per chi ha pensato di speculare sui drammi anche dei suoi stessi concittadini il sindaco di Belforte non trova altra definizione che “sciacalli”.
Ora siamo di fronte a una scelta di campo. Assodato che (con tutto il doveroso rispetto) due morti per una tromba d'aria a Roma occupano più spazio nei media di 30mila persone sfollate, dobbiamo decidere se piangerci addosso e commiserarci con le vite da ricostruire o se capire una volta per tutte che viviamo in un territorio dove il terremoto è di casa e può manifestarsi in qualsiasi momento e imparare a conviverci. Che significa provare anche ad esorcizzare la paura, comprensibile ed umana, ma spesso alimentata da link, articoli, post sui social che non fanno altro che aumentare l'ansia in una popolazione colpita come non mai nella storia da un evento, comunque, naturale.Dall'inizio della sequenza sismica, dal 24 agosto, si sono susseguite qualcosa come 24mila scosse di terremoto. E dal 24 agosto sono tornati in auge "santoni" e "veggenti" che ogni giorno, in piena sequenza, pontificano: "Presto sicuramente ci sarà una scossa...". Ma va? Veramente? Roba da non credere. Così come è roba da non credere che ad ogni scossa superiore allo spostamento di un divano da parte dell'inquilino del piano superiore, parta la corsa all'articoletto acchiappaclick che solitamente finisce con "... torna la paura". No, la paura non torna. La paura c'è ed è il sentimento più naturale e umano che si possa avere in queste situazioni. Però dobbiamo evitare di tornare al medioevo e alla superstizione. Siamo piombati in una situazione dove si crea allarme se si sentono due cani abbaiare o se le temperature sono sopra la media stagionale. Ogni tuono durante un temporale diventa un allarme catastrofe. E' ora di finirla: e qui anche noi media dobbiamo giocare la nostra parte, per quanto ci è possibile. A noi spetta il compito di amplificare la nostra richiesta di aiuto alle istituzioni, di non spegnere i riflettori sul dramma che stiamo passando, di metterci a disposizione tutte le risorse che saranno necessarie per (provare a) ripartire. Non forniamo aiuto a nessuno scrivendo due righe su "nuova scossa 3.5 a Preci". Anzi, continuando a scrivere queste cose, rischiamo di allontanare ancora di più le persone che invece dobbiamo tornare ad attrarre con le nostre bellezze storico-architettoniche (le poche che si sono salvate, dopo i colpevoli ritardi seguiti alla scossa del 24 agosto), con i nostri paesaggi unici e con le specialità eno-gastronomiche che ci hanno resi famosi nel mondo. La scossetta l'abbiamo sentita tutti qui e più o meno tutti abbiamo l'app che ci dice in tempo quasi reale magnitudo ed epicentro. Non amplifichiamola.La crisi sismica che stiamo attraversando è la più importante dal 1703: è evidente che si è trattato di qualcosa di epocale. Ma proprio per questo dobbiamo renderci conto che le scosse che si stanno susseguendo rientrano nella normalità. Non sono ovviamente un tecnico, ma ho acquisito in questi giorni dialogando a lungo con studiosi decisamente ferrati in materia, elementi sufficienti per poter affermare che dopo un evento talmente forte come quello di domenica scorsa, le repliche, i cosiddetti aftershocks, si manifesteranno anche con magnitudo superiore al 4 di questa sera e potranno farlo per diverse settimane, forse mesi. Nel 1997 la crisi sisma durò quasi un anno. Si tratta di eventi che rientrano nella assoluta normalità dopo quanto si è verificato. Nessuna faglia nuova si è attivata, niente cavalieri dell'apocalisse in arrivo. Non possiamo conoscere ovviamente l'imponderabile ma dobbiamo affidarci alla scienza e a chi questi fenomeni li studia per mestiere da anni. Gli stessi che dopo L'Aquila ci avevano avvertito con precisione millimetrica che il terremoto avrebbe colpito poi a Norcia - Preci. Ci sono studi precisi (dei quali disponiamo e sui quali sta lavorando Francesca Testella) che pubblicheremo nelle prossime ore e che indicano come l'allerta era stata data con ampio preavviso. Sono studi scientifici. Non allarmismi probabilistici che chiunque di noi oggi come oggi potrebbe lanciare. Chiunque può scrivere un bel post su facebook "siamo convinti che nell'arco di 24-48 ore ci sarà un evento di magnitudo superiore a 3" e poi dire di averlo previsto. Viviamo in zona sismica e vi ripropongo la mappa completa della classificazione sismica dei Comuni marchigiani.Nel 2003 sono stati emanati i criteri di nuova classificazione sismica del territorio nazionale, basati sugli studi e le elaborazioni più recenti relative alla pericolosità sismica del territorio, ossia sull’analisi della probabilità che il territorio venga interessato in un certo intervallo di tempo (generalmente 50 anni) da un evento che superi una determinata soglia di intensità o magnitudo.Il provvedimento detta i principi generali sulla base dei quali le Regioni, a cui lo Stato ha delegato l’adozione della classificazione sismica del territorio (Decreto Legislativo n. 112 del 1998 e Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 – “Testo Unico delle Norme per l’Edilizia”), hanno compilato l’elenco dei comuni con la relativa attribuzione ad una delle quattro zone, a pericolosità decrescente, nelle quali è stato riclassificato il territorio nazionale. Zona 1 – E’ la zona più pericolosa. Possono verificarsi fortissimi terremoti Zona 2 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti Zona 3 – In questa zona possono verificarsi forti terremoti ma rari Zona 4 – E’ la zona meno pericolosa. I terremoti sono rari Dei Comuni in provincia di Macerata, sei sono stati inseriti in fascia 1: Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo, Muccia, Pieve Torina, Serravalle di Chienti e Visso. Tutti gli altri risultano inseriti nella zona 2.E' chiaro e evidente che con questa "bestia" dobbiamo imparare a convivere: viviamo in una zona altamente sismica. Che si "balli" spesso è non solo normale ma anche probabile. La paura è naturale ma per provare a tornare alla normalità dobbiamo esorcizzarla. E soprattutto dobbiamo pretendere che le nostre case siano ricostruite con severi criteri antisismici ed evitare che il sisma possa diventare una scusa per spogliare il territorio di servizi essenziali. Basta col terrorismo mediatico, non continuiamo a farci del male.P.S.: firmato uno sfollato
Ci arrivano notizie che molti residence e abitazioni private non accettano di ospitare anche i "pelosi" delle persone sfollate.Chiediamo dunque la disponibilità di chiunque possa e voglia fornire uno stallo o ospitalità ai quattro zampe terremotati.Anche loro hanno diritto ad essere accolti e i proprietari a non avere anche questo problema tra i tanti legati al terremoto, oltre che il dispiacere di non avere con sé i propri piccoli compagni di vita.Potete pubblicare i vostri post qui sotto o inviarci una mail o scrivere nella pagina Facebook di Picchio News.Anche l'associazione animalista Amici di Fido di Montegranaro e Civitanova Marche è disponibile a ricevere le offerte di disponibilità tramite la propria pagina facebook o il numero di cellulare 338/1198455.
Saranno i team femminili ad inaugurare la nuova stagione di volley agonistico di prima divisione di Macerata: da sabato 29 ottobre animeranno le palestre di Comuni e frazioni della provincia.Alla griglia di partenza 12 società: Caldarola volley, Cgf Di Pranzetti Montelupone, Del Mastro Auto Cingoli, Esavolley, Pallavolo Sangiustese, Pg Lorese, Polisportiva Pollenza, Roana Cbf Helvia Recina, San Severino volley, Secursilent Tolentino, Ubi Bpa Treia, Valfiastra volley.Per lo start del campionato è Roberto Cambriani, Presidente della Fipav Macerata, a sottolineare quanto sia “importante e fondamentale per mettere in luce l’interesse per il volley dei piccoli centri, fortemente impegnati a far emergere il connubio tra valori dello sport e valenza territoriale”.Il presidente Cambriani, che ha mosso i primi passi nel volley come dirigente di società, ricorda quanto fosse impegnativo allora “creare una rete emancipata e moderna anche solo per il fatto di accompagnare nel tragitto casa palestra le ragazze, obbligate da allenamenti e gare a rientrare più tardi rispetto alle coetanee”. Una rete che, “man mano ha reso la provincia e tutti i collaboratori promotori e propulsori del movimento di aggregazione per eccellenza”.Oggi la prima divisione per il presidente Cambriani si può ben definire “un trampolino di lancio per realtà e società nuove, capaci di interessare le amministrazioni locali allo sport che rimane il più praticato e praticabile a livello femminile, affascinante per socializzazione e fair play”.In prospettiva futura Cambriani osserva che “si è investito molto nelle scuole, c’è un interesse sempre vivo verso i giovani e forse è arrivato il momento di ritornare ad investire nella formazione dirigenziale”. Tra i punti programmatici da sviluppare, il presidente pone l’accento sull’importanza della costruzione e gestione di un ambiente societario che permetta una crescita esponenziale delle atlete in primis e delle stesse piccole e grandi società.“È motivo d’orgoglio la nascita di nuovi centri che stanno collaborando in sintonia sul territorio - sottolinea Cambriani – Accorpano piccoli Comuni che da soli non riuscirebbero ad emergere, mentre in sinergia riescono a gestire e rafforzare l’attività”.Confermano questa strategia vincente proprio le due new entry del campionato: Valfiastra Volley e Pg Lorese.A chiusura di questa festa d’inaugurazione, il vulcanico e mai banale presidente Cambriani pone l’accento su un altro fattore anacronistico del volley: il vincolo che riguarda i singoli giocatori. “I ragazzi vengono considerati delle proprietà, anziché esser liberi di andare dove vogliono”, continua critico, “la concorrenza agonistica tra le varie società deve investire nel benessere psicofisico che spinga l’atleta a rimanere in determinati contesti. Ciò avvantaggia il mondo sportivo su due fronti: il primo è veder annientato il lato peggiore di questo movimento, ossia inutili rivalità; l’altro riguarda i rapporti tra praticanti, dirigenti societari e organizzazione” Il Valfiastra Volley, che opera nei comuni di Urbisaglia, Colmurano, Ripe San Ginesio e San Ginesio, sta mettendo in piedi un lavoro di staff eccellente. C’è entusiasmo nelle parole del presidente Giorgio Rilli che quest’anno conta un gruppo ancora più importante grazie al gemellaggio con l’Helvia Recina Macerata: “A partire dal percorso del settore scuola – racconta il massimo dirigente del Valfiastra - questo mutuo soccorso tra le due società prevede la condivisione di tecnici e giocatrici, in modo da assicurare il massimo per quanto riguarda l’evoluzione della pallavolo locale. Grazie all’accordo con il presidente Pietro Paolella si vuol tutelare l’attività perché duri nel tempo e resista a tutte le difficoltà, a partire da quelle di tipo finanziario fino a quelle indispensabili di partecipazione umana”.Alle 270 atlete dell’Helvia Recina vanno quindi a sommarsi le 90 ragazze del Valfiastra, capaci di rappresentare una bella realtà nel maceratese non solo per numero, ma per autentico spirito di gemellaggio. Rilli lancia un bel messaggio: “Occorre superare questo atteggiamento di campanilismo inutile, qui si tratta di assicurare a bambine che non ne hanno possibilità, un’organizzazione tale che permetta loro di scegliere la pallavolo come sport di crescita”. L’organico pronto al via rimarca perfettamente questo patto di fratellanza, integrato con quattro giovani elementi dell’Helvia Recina.Percorso inverso rispetto alla pari grado Valfiastra Volley quello della Pg Lorese che dallo scorso anno si è posta l’obiettivo di ripartire dalle fondamenta per far rinascere una società che ha occupato posizioni importanti sulla scena nazionale. Continuando la collaborazione con la società Luna Volley di Montappone le ragazze affronteranno sia il campionato under 18 che quello di prima divisione. “E’ stato confermato in toto il gruppo dello scorso anno” ci spiega la presidente Sonia Catalini, “tutte giovanissime (età media 17 anni) e molto affiatate grazie anche agli ottimi risultati ottenuti”. Rimane lo stesso desiderio di far bene in un contesto che alza l’asticella dal punto di vista tecnico, puntando in modo ambizioso all’obiettivo play off. Unico cambiamento la panchina con l’arrivo di Cataldi che nelle prime amichevoli ha già potuto constatare buoni presupposti su cui lavorare. Un’ulteriore soddisfazione per la presidentessa riguarda il settore giovanile che è il perno su cui la società intende poggiare per progettare il futuro. “Stiamo sviluppando i gruppi di mini volley, coinvolgendo man mano i ragazzi nei campionati di under 12 e under 14”. Lavori in corso, dunque, per le promesse di casa Lorese che hanno tutte le carte in regola per riaffermarsi sul panorama sportivo. Tra le squadre che puntano alla scena da protagonista c’è l’Ubi Bpa Treia, già presente nello scorso campionato, ma con un assetto decisamente rafforzato in tutti i settori. Dopo la retrocessione della serie C, la società ha deciso di fondere l’organico più esperto con le baby promesse del proprio vivaio e affrontare con un impatto a ‘km 0’ le sfide che si presenteranno. “Ottimo il livello della squadra per la categoria che andremo ad affrontare” ci spiega il direttore sportivo Vitaliano Raponi, “sono ben cinque le ragazze provenienti dalla serie C e rimangono i capisaldi della formazione che ritengo abbia tutti i requisiti per lottare per posizioni di vertice”. Due purtroppo gli intoppi che hanno minato in parte il cammino iniziale dell’Ubi Treia: recuperato da poche settimane coach Sergio Innocenzi, coinvolto in un brutto incidente stradale alla fine di agosto, si attende in palestra il ritorno della centrale Fratini costretta al riposo per lo stesso motivo. Questo non scoraggia la società treiese che, attraverso la voce di Raponi, ci conferma che l’obiettivo sarà quello di “tornare ai livelli di campionato regionale, investendo nelle giovani prospettive territoriali e, magari con l’aiuto di ulteriori sponsor, cercare di migliorarsi di anno in anno”.
Nel cuore della notte è stato fatto esplodere il bancomat della UBI Banca di Casette Verdini.È successo verso le 3.50 della notte tra venerdì e sabato a Casette Verdini.Il bancomat è stato fatto esplodere con il gas e la filiale ha riportato dei danni strutturali. È stato asportato denaro per un ammontare di 30mila euro.Sul posto i Carabinieri di Macerata che hanno eseguito i rilievi. Si indaga sull'accaduto anche grazie alle telecamere dell'istituto di credito.
Grave incidente poco prima delle 14 lungo la provinciale Murat, nei pressi dello stabilimento Arena di Tolentino.Un imprenditore di Pollenza, Marco Monti di 46 anni, uno dei titolari della Montiplast, è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale di Torrette a causa dei traumi riportati ad una gamba: non sarebbe in pericolo di vita. Secondo una prima ricostruzione, Monti a bordo della sua moto stava viaggiando in direzione Tolentino quando, all'altezza dell'Arena, è entrato in collisione con una Lancia Y condotta da una ragazza del posto che stava svoltando.Immediatamente soccorso, sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i carabinieri e la polizia municipale di Tolentino. Vista la gravità delle ferite riportate all'arto inferiore, è decollata da Torrette anche l'eliambulanza.
Momenti di grande apprensione intorno a mezzogiorno a Casette Verdini. Un uomo a bordo di una Punto, Alfredo Natali, 73 anni, del posto, mentre stava percorrendo la Nazionale nei pressi del ristorante La Scaletta, ha investito un uomo e poi è finito addosso a un'Alfa. La corsa della Punto non si è frenata ed è proseguita in via Europa, dove all'altezza di un dosso artificiale davanti alla scuola dell'infanzia "Arcobaleno", l'auto si è ribaltata, incastrando all'interno il conducente.Natali è stato immediatamente soccorso: sul posto è arrivata anche l'eliambulanza, insieme ai vigili del fuoco, ai carabinieri e ai sanitari del 118 e della Croce Verde. Le sue condizioni sono gravissime: non è escluso che l'uomo sia stato colpito da un malore. Le condizioni della persona investita, invece, non sono gravi.
Tempi lunghi per la ricostruzione e 15 Comuni del Maceratese inseriti nel cosiddetto “cratere”. Sono due degli elementi emersi durante la conferenza stampa terminata poco fa a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti, del commissario per la ricostruzione Vasco Errani, del capo nazionale della protezione civile Curcio e del presidente della Regione Marche Ceriscioli.I Comuni della provincia di Macerata compresi nel decreto sono Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso. In questa zona, compresa anche nel programma delle “aree interne”, saranno finanziati al 100% gli interventi di ricostruzione sia per le prime che per le seconde case. Fuori dal cratere, invece, come già emerso nei giorni scorsi, il contributo sarà del 100% per le prime case e del 50% per le seconde. I danni dovranno ovviamente essere certificati dalle schede Aedes. In tutto il Governo stanzia nell’immediato 200 milioni di euro per far partire il processo di ricostruzione, oltre ad altri 100 di credito d’imposta.Confermate le misure già emerse, come il prestito d’onore per le imprese danneggiate, la centrale unica di committenza, mentre le stazioni appaltanti saranno i 4 uffici della ricostruzione, il ministero dei Beni culturali e quello delle infrastrutture. Verrà poi istituito un elenco speciale per i professionisti che lavoreranno nella ricostruzione. “Questo – ha spiegato Errani – consentirà un sistema di controllo, con a capo l’Anac, che controllerà le gare a monte per assicurare al massimo trasparenza e legalità”. In totale il Governo stanzierà 35 milioni di euro per il 2016 per le Regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche per agevolazioni alle imprese danneggiate dal sisma. Sono previsti contributi in conto capitale per chi decide di aprire nuove imprese in queste zone, oltre ad un contributo dell’Inail per imprese e lavoratori di 30 milioni. Inoltre altre misure saranno attivate attraverso i fondi del Piano di sviluppo rurale e del Fesr. Per i Comuni è prevista una deroga al pareggio di bilancio.Il commissario straordinario ha poi fatto capire che i tempi per la ricostruzione saranno lunghi. “Partiremo dai danni cosiddetti B, quelli più lievi, al più presto. Per il resto bisogna ricordare che per ricostruire un centro storico bisogna fare una pianificazione urbanistica. Qui – ha aggiunto – si sperimenta una cosa nuova: non si fanno qui i moduli. Qui si costruiscono delle case, temporanee, ma case, di alta qualità. E’ una scelta che va a merito della protezione civile, che non sull’onda delle spinte di oggi e dell’emergenza, ma con una programmazione, ha cercato di dare una risposta strategica. Stiamo costruendo il provvisorio perché dia qualità subito”.Qui sotto le slide del decretoslide_terremoto_20161011
A seguito della recente nota pubblicata dal Sindaco di Pollenza, Luigi Monti, la Direzione aziendale del Cosmari srl ritiene opportuno "dare una risposta circostanziata all’inadeguato quanto spiacevole attacco di uno dei 57 soci dell’Azienda.Non si vuole pensare ad una presa di posizione verso Cosmari quale tentativo di scaricare sul’Azienda, fiore all’occhiello della Provincia di Macerata e leader nazionale nel settore dei rifiuti, la responsabilità per eventuali effetti sulla Tari comunale.Sta di fatto che l’Azienda, pur rispettando la scelta di parte dei propri soci, convocati dal Presidente dell’ATA provinciale nei giorni scorsi per dibattere sull’argomento" si legge in una nota del consorzio "non può non fare a meno di evidenziare che l’accoglimento della proposta della provincia di Ancona di conferire presso l’impianto di compostaggio del Cosmari circa 6000 tonnellate di frazione organica per un periodo di tre mesi, avrebbe sicuramente contribuito ad integrare il bilancio aziendale senza chiedere ulteriori esborsi ai Comuni e di conseguenza ai cittadini.L’Azienda Cosmari ha il dovere di proporre strategie d’impresa per migliorare in primisi i costi e la qualità dei servizio ai cittadini, ma anche per investire così come si sta facendo negli ultimi anni, in tutti quegli interventi migliorativi compresa la sicurezza e l’abbattimento dei cattivi odori.L’impianto Cosmari è perfettamente in grado, sia come autorizzazioni che come gestione, di poter trattare in assoluta sicurezza e senza impatti tali rifiuti che porterebbero alle casse della società per l’anno in corso oltre mezzo milione di euro.Solo nell’aprile scorso la Provincia di Macerata ha rinnovato a Cosmari l’Autorizzazione Integrata Ambientale, concedendo l’aumento delle quantità trattabili di frazione compostabile da 49.400 ton/anno a 70.000 ton/anno. Tutto ciò perché gli organi tecnici della Provincia, l’Arpam e l’Asur, hanno ritenuto l’impianto perfettamente in grado di raggiungere tale potenzialità. Se si pensa che la produzione della provincia si aggira intorno a 55.000 ton/anno, è evidente la perfetta compatibilità di ricevere le quantità di organico richieste.Il Cosmari, per maggiore tranquillità, ha ritenuto in ogni caso di dare parere tecnico favorevole al conferimento dei quantitativi proposti dalla Provincia di Ancona purché si iniziasse dopo il mese di settembre, ormai ad ottobre inoltrato, quando ogni possibile effetto odorigeno fosse del tutto scongiurato.Il Sindaco Monti continua a parlare di colpa del Cosmari e di cattiva gestione delle lavorazioni. Quello del Cosmari è per dimensioni e ciclo di attività il più grande impianto delle Marche, produce oltre 15 mila ton di compost, utilizzabile nelle aree agricole e nella coltura biologica, perfettamente funzionante e giudicato dagli esperti nazionali tra le migliori gestioni.Giudizi disdicevoli e populisti, come quelli del Sindaco Monti, non sono suffragati nemmeno dai pareri degli organi tecnici di controllo. Nessuno nega che l’impianto di compostaggio sia comunque un impianto rigorosamente di massima attenzione e di continuo monitoraggio con l’impatto ambientale ma squalificare gli enormi sforzi compiuti in questi anni per la mitigazione degli impatti significa voler screditare una realtà di tutto rispetto e in questo Monti non trova d’accordo nemmeno gli enti competenti (Provincia) e gli organi tecnici e di controllo, gli stessi che hanno ritenuto che l’impianto potesse essere autorizzato ad ampliare la produzione per i prossimi anni, in primis la stessa Provincia di Macerata.La verità, al di là degli spiacevoli interventi, è che chi soffrirà di questo diniego saranno tutti i cittadini della nostra provincia, che si troveranno a dover sostenere costi che avrebbero potuto evitare grazie ad un’ottica meno campanilistica. Cosmari non è una cattedrale nel deserto dove si lavora a danno dei cittadini, Cosmari è una risorsa preziosa dove si opera con responsabilità, professionalità e strategia d’impresa per il bene ed il futuro del territorio e ci auguriamo che i Sindaci, per primi, abbiano già fatto proprio questo concetto.Inoltre, a conclusione ma non da ultimo, si ricorda che la possibilità di trattare rifiuti organici provenienti da Ancona era già stata prevista nel bilancio approvato all’unanimità nella seduta dello scorso 4 agosto, dove era presente e votante lo stesso Sindaco di Pollenza".
Il dramma del terremoto non si è fermato di certo a quella tremenda notte del 24 agosto. Le ferite aperte sono ancora tante, tantissime. Anche in zone sulle quali i riflettori mediatici non sono stati accesi abbastanza. Anzi, a volte sono rimasti proprio spenti.Simona Falappa è una mamma di due bambini che, dal 24 agosto, ha dovuto lasciare la propria casa a causa dei danni creati dal sisma. L'abitazione, in contrada Rambona a Pollenza, è stata fortemente lesionata sia all'interno che all'esterno e lo sgombero alla famiglia è stato ordinato immediatamente."La lesione - racconta Simona - ha toccato anche la casa adiacente alla nostra e anche quell'abitazione è stata immediatamente sgomberata dal Comune. Nei primi giorni ci siamo appoggiati a casa dei miei suoceri e abbiamo cercato di capire che cosa fare. I vigili del fuoco di Pollenza ci hanno aiutato a portare fuori dalla nostra casa i beni di prima necessità, specialmente abbigliamento e i giochi dei bambini verso i quali hanno mostrato una grande sensibilità. Dei miei figli hanno cercato di portare fuori tutto il possibile, comprese le lenzuola per cercare di farli sentire il più possibile a casa loro".Il primo settembre la famiglia di Simona si trasferisce nel centro di Pollenza, a casa di un privato che ha messo a disposizione la propria abitazione."Ci siamo sistemati in questa casa - continua il racconto Simona - e di certo la nostra non è la situazione più disperata dato che a Pollenza sono 45 le famiglie con ordinanza di sgombero, ma va sottolineato che, nonostante la vicinanza del Comune, nessuna autorità tecnica si è fatta ancora viva per sincerarsi delle nostre condizioni. Stiamo aspettando la protezione civile dalla quale non abbiamo avuto ancora nessun cenno"."Siamo stati supportati - conclude Simona - sia dal nostro Comune, sia dalla solidarietà cittadina, ma i disagi con due bimbi piccoli ci sono, eccome. Il mio bimbo più grande (5 anni ndr) continua a chiedermi quando potrà tornare a casa propria e io non ho risposte da dargli". Battesimo celebrato il 28 Agosto a quattro giorni dal sisma con i compaesani e i vigili del fuoco di Pollenza.
Un incidente si è verificato intorno alle 15.30 lungo la superstrada 77 all'altezza dello svincolo Tolentino Zona Industriale. Un uomo di 64 anni a bordo di una moto Kawasaki, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo ed è andato a schiantarsi contro il guard rail.Immediatamente soccorso, è stato trasportato all'ospedale di Macerata: le sue condizioni sono gravi ma non sarebbe in pericolo di vita.Sul posto, oltre ai sanitari del 118, i vigili del fuoco e la polizia stradale di Camerino.Traffico rallentato per consentire le operazioni di soccorso e di recupero del mezzo incidentato.
Ritorna finalmente in Italia la salma di Cesare Spernanzoni, caduto nella Seconda Guerra Mondiale. Domenica 25 settembre si terranno a Pollenza i Solenni Funerali, nella Collegiata di San Biagio. Il pollentino, classe 1923, dopo aver svolto il normale servizio di leva, fu richiamato alle armi nel 1942 e destinato al Reggimento Fanteria di Parma. Fatto prigioniero dalle truppe tedesche l’8 settembre 1943 fu condotto prima al campo di internamento di Mantova e poi a quello di Wolfsberg in Austria ed è in quest’ultima destinazione che risulta deceduto in prigionia il 14 luglio 1944. Una vicenda simile a quelle di tanti altri connazionali, che in questo caso però si conclude, a distanza di decenni anni, con il rimpatrio e la celebrazione dei funerali.Le ricerche e gli sforzi della famiglia Spernanzoni e in particolare del nipote che porta lo stesso nome dello zio caduto, permetteranno a conoscenti e amici di salutare il militare per l’ultima volta. La cerimonia avverrà alla presenza delle autorità civili e militari e avrà inizio con il raduno presso i Giardini del Donatore alle ore 9,45; da lì un corteo accompagnerà il feretro fino alla Collegiata, dove sarà officiata una Santa Messa dal parroco di Pollenza don Roberto Angelucci.Un percorso burocratico lungo quattro anni, sostenuto dal Ministero della Difesa, dal Consolato italiano di Linz, dal Comune di Pollenza e dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci della Provincia di Macerata, permetterà domenica 25 la tumulazione presso il Cimitero di Pollenza nella Cappella dei Caduti, dove il nome di Spernanzoni figurava già insieme a quello di tanti altri militari caduti.Un esempio di tenacia, quello della famiglia, e di attaccamento all’esempio e al sacrificio di un giovane strappato troppo presto all’affatto di genitori e fratelli. Tanti solo i pollentini in attesa della celebrazione, tra loro qualche amico arzillo e in buona salute che forse non contava più sul ritorno in patria di Cesare Spernanzoni.Diversi sono i rimpatri effettuati negli ultimi anni in Italia e anche in provincia di Macerata, tra i più recenti quello di cinque soldati i cui funerali sono stati celebrati a Montecosaro nel 2013.
Profondo cordoglio nel mondo della sanità maceratese per la scomparsa di Sandro Feliziani, conosciutissimo infermiere del 118, morto nella serata di domenica all'età di 62 anni nella sua abitazione di Pollenza a seguito di una gravissima malattia.Sandro Feliziani, era passato nel 1996 dal reparto di Rianimazione al nuovissimo 118, del quale è stato uno dei capistipite nel maceratese. Amatissimo e stimatissimo da tutti i colleghi, viene ricordato come "un grande uomo, un grande amico e un grande professionista. Sempre disponibile e gentile, lavorare insieme a lui ti cambiava la giornata".Lascia la moglie Anna, i figli Silvia e Riccardo e i tre amatissimi nipotini. I funerali di Sandro Feliziani si sono svolti questa mattina a Pollenza nella chiesa di San Biagio. La santa messa per l'ottavario è prevista per domenica 25 settembre alle 19 a Pollenza nella chiesa di Sant'Antonio.
A volte la realtà supera l’immaginazione, e quando i fatti sono più apprezzabili degli obiettivi prefissati, la soddisfazione è maggiore. C’è contentezza nello staff del Montemilone Pollenza, per la buona riuscita dell’iniziativa “diamo un calcio al terremoto”, la raccolta fondi promossa dalla stessa società pollentina, in occasione del derby di coppa Italia di prima categoria contro il Casette Verdini, dello scorso 3 settembre, che ha fruttato 1.700,00 euro, che sono stati interamente devoluti a favore della Asd Amatrice Calcio, come contributo a favore della ripresa del calcio giovanile.“Il calcio deve essere questo, e dobbiamo essere tutti bravi a far emergere gli aspetti positivi di questo sport, che pur essendo effettivamente “rari”, fanno purtroppo sempre poco notizia - afferma un soddisfatto presidente Giuseppino Marinangeli - Ho avuto l’occasione di contattare telefonicamente il presidente dell’Amatrice Calcio, Tito Capriccioli, che mi ha più volte ringraziato per il pensiero e per la nostra iniziativa. Ho purtroppo percepito le difficoltà, di chi si trova a dover ripartire da zero, in ogni aspetto fondamentale della vita, ma ho anche avvertito una gran volontà e forza di non abbattersi e piangersi addosso, ma di dare un bel “calcio” a questa enorme tragedia che si è abbattuta sulla loro comunità. Ci siamo salutati, con un arrivederci, appena la situazione si stabilizzerà, ci incontreremo di persona e condivideremo insieme altre iniziative di collaborazione. Tengo infine a ringraziare, tutti gli appassionati venuti allo stadio ad assistere alla partita, agli amici che hanno sostenuto l’iniziativa acquistando il biglietto in prevendita senza poi poter essere presenti all’incontro, a chi ha fatto un offerta personale, e ai miei ragazzi che hanno acquistato il biglietto per assistere alla partita che giocavano loro”.
Una coppia di anziani è stata raggirata da due donne che con la scusa di chiedere informazioni si sono introdotte in casa.È successo qualche giorno fa in una abitazione nelle campagne di Pollenza. Le due truffatrici hanno ingannato i padroni di casa: mentre una distraeva i malcapitati l’altra ha rubato denaro e qualche gioiello custoditi nella camera da letto per un ammontare di poco più di mille euro. Soltanto quando le due donne se ne sono andate, l’anziana coppia ha scoperto di essere stata derubata.In corso le indagini da parte dei carabinieri di Pollenza e del nucleo operativo.I militari continuano a ricordare di porre attenzione a chi suona al campanello di casa e di chiamare il 112 nel caso in cui ci sia anche un minimo sospetto.
Un disguido, il sostituto del prete che non arriva e i fedeli, pronti a santificare la domenica, restano in vana attesa. Così questa mattina è saltata la messa a Casette Verdini di Pollenza.Nessun preavviso, i fedeli - un centinaio - in prevalenza donne, sono arrivati puntuali e si sono seduti con ordine ai banchi. Sono passati i minuti, ma sull’altare non è salito alcun celebrante. Le donne, per guadagnare tempo nella speranza che un celebrante arrivasse, hanno improvvisato un rosario: ospiti della Casa del Signore, hanno alzato le loro preghiere tra le navate prendendo tempo sperando nell’arrivo del don. Invano. Alla fine si sono arrese e, completati Ave, Pater, e Gloria, se ne sono andate.Don Mario Simonetti, il parroco, era partito per andare in gita a San Giovanni Rotondo e aveva preso accordi con un sostituto che, però, non si è visto. Così, alla fine, il manipolo di fedeli è stato costretto ad arrendere: sarà per domenica prossima...
“...diamo un calcio…al terremoto !!!”, è questo lo slogan scelto dalla dirigenza del Montemilone Pollenza, per esorcizzare la paura degli effetti del terremoto, che ha lasciato importanti “segni” anche sul proprio territorio, ma soprattutto per “lanciare” una raccolta fondi da destinare al Comune di Amatrice, con l’intento di contribuire alla ripresa delle attività sportive giovanili, nel centro gravemente danneggiato dall’evento sismico dello scorso 24 Agosto.Capofila dell’iniziativa, il presidente Giuseppino Marinangeli: “Eravamo al campo sportivo, insieme agli altri dirigenti ad assistere agli allenamenti della prima squadra, e come ovvio, l’argomento di cui si disquisiva aveva poco a che fare con il calcio, ma era tutto incentrato sulla tragedia che si stava consumando a pochi chilometri da noi. E come sempre da cosa nasce cosa, abbiamo così pensato di fare qualcosa per questi bambini, che sicuramente erano pronti a occupare il campo sportivo per iniziare le varie preparazioni pre-campionato, e che invece hanno visto diventare lo stadio, la loro nuova casa. Abbiamo quindi deciso, visto che il primo evento che ci si presentava era l’esordio di coppa Marche della nostra prima squadra, di devolvere l’incasso interamente al Comune di Amatrice, invitando l’amministrazione a destinare questa somma, all’acquisto di quanto necessario a far ripartire le attività sportive giovanili…”E diciamo che l’incontro di calcio che andrete a disputare, potrebbe richiamare una bella cornice di pubblico, è il derby contro i cugini del Casette Verdini :"Vero, diciamo che le condizioni per raccogliere una somma importante ci sono tutte, abbiamo anche anticipato la partita al sabato pomeriggio con la speranza di avere una bella cornice di pubblico, abbiamo anche aperto delle “prevendite” presso alcuni locali commerciali di Pollenza e Casette Verdini, per consentire così di sostenere l’iniziativa anche a chi non viene di solito allo stadio. Stiamo dando massimo risalto all’iniziativa anche attraverso la nostra pagina Facebook (asd Montemilone Pollenza) e con dei manifesti nelle attività commerciali dei due centri. Mi fa piacere poi evidenziare, che da quando abbiamo iniziato a pubblicizzare l’evento, ho ricevuto le telefonate da diversi “amici di calcio”, che si sono complimentati con la società che rappresento per l’iniziativa, e che mi hanno promesso che acquisteranno il biglietto pur essendo impossibilitati a partecipare perché impegnati con le loro squadre. Non ultimo il presidente del Casette Verdini, Paolo Pasquali, che mi ha assicurato che darà molto risalto all’iniziativa, e che ha già acquistato personalmente dieci biglietti. Dico la verità, anche i miei ragazzi mi hanno inorgoglito, stavano tra loro predisponendo una colletta nello spogliatoio per la stessa causa, e saputo dell’iniziativa, hanno deciso “simbolicamente” di pagare anche loro il biglietto d’ingresso alla partita.”Possiamo dire allora che il calcio ha anche aspetti positivi :“Il calcio quello vero, quello dei bambini, quello dei campi di periferia, ha solo aspetti positivi.” Appuntamento allora per tutti a Pollenza, stadio Aurelio Galasse, sabato 4 Settembre 2016, ore 16:00, per l’incontro di calcio, valevole come prima giornata della Coppa Marche di prima categoria, tra il Montemilone Pollenza e il Casette Verdini, con l’intero incasso che sarà devoluto al Comune di Amatrice. Diamo tutti insieme, un calcio al terremoto…