"Non ho mai detto che è poco importante recuperare i posti auto in Piazza Sant’Antonio, concetto che non solo non ho pronunciato, ma non ho mai nemmeno pensato. Al consigliere Salvatori, di cui inizio a dubitare della sua buona fede perché è la terza volta che fa interrogazioni in consiglio e poi mi attribuisce dichiarazioni che non ho fatto, ho spiegato in maniera molto più articolata la questione e se non l’avesse capita sarebbe grave in quanto sono stato chiaro e non fraintendibile, se invece avesse fatto finta di non capire lascio ai vostri lettori ed ai pollentini il giudizio su di lui". Così il sindaco di Pollenza Mauro Romoli replica alle dichiarazioni fatte dal consigliere comunale di minoranza Mirko Salvatori, a seguito di una sua interrogazione (leggi qui).
"Per prima cosa ho specificato che la Chiesa di Sant’Antonio non è un bene di proprietà comunale, ma della Curia e che proprio per questo il Comune di Pollenza non è in alcun modo autorizzato a fare opere provvisionali di qualsiasi tipo - precisa il sindaco -, ma può al limite autorizzare il proprietario a farle qualora lo chiedesse. Ad oggi non è mai pervenuta nessuna richiesta in tal senso".
"Inoltre, quei parcheggi sono inibiti perché ci sono state date precise prescrizioni in tal senso dal Gruppo Tecnico di Supporto (GTS) della Protezione Civile Marche - aggiunge Romoli - a seguito del sopralluogo effettuato lo scorso 6 dicembre del 2019, su mia sollecitazione poiché il mosaico della facciata si stava sbriciolando. Giova ricordare che nei casi in cui i fabbricati insistono sulla pubblica via il Comune può richiedere di sostituirsi al proprietario per le opere di messa in sicurezza e le spese sostenute vengono poi rimborsate dalla contabilità speciale tenuta dalla Protezione Civile per il sisma del 2016. La messa in sicurezza della facciata della chiesa di Sant’Antonio era stata inizialmente bocciata dalla Protezione Civile e solo a seguito del mio interessamento è stata rivalutata e, ad oggi, ci è stata autorizzata la messa in sicurezza del solo mosaico per un importo complessivo dei lavori di circa 13.000 euro".
Appena ricevuta l’approvazione del progetto da parte della Protezione Civile l’amministrazione comunale si è immediata attivata per acquisire i pareri di competenza della Soprintendenza, arrivati in il 3 febbraio. Abbiamo quindi preso contatto con una ditta abilitata, con cui abbiamo già collaborato in passato. Ricevuta la disponibilità di tale azienda, ci siamo attivati per acquisire tutti i certificati necessari a perfezionare l’affidamento: visura camerale per verificare l’assenza di procedure concorsuali, certificato del casellario giudiziale, certificato di regolarità fiscale chiesto all’Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Fermo. Da quest’ultima è emerso che la sede fiscale dell’azienda è in provincia di Trento e quindi abbiamo dovuto chiedere lo stesso certificato all’Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Trento ufficio di Riva del Garda, la quale però a causa anche del lockdown si è presa tutti i 30 giorni consentiti per la risposta e ci ha comunicato l’esistenza di pendenze fiscali a carico dell’azienda lo scorso 17 giugno e, quindi, l’impossibilità per il Comune di affidare i lavori".
"Nella stessa giornata (l 17 giugno, ndr) abbiamo preso contatti con un’altra azienda, non quella suggeritaci da Salvatori che non fa nemmeno questo tipo di lavori, per il quale ora dovremo acquisire tutti i certificati sopra menzionati prima di poter perfezionare l’affidamento sperando che questa sia in regola - conclude il sindaco di Pollenza -. I 7 posti auto verranno quindi di nuovo resi accessibili non appena saranno terminati i lavori, il cui tempo di esecuzione sarà sicuramente inferiore a quello imposto dalla burocrazia per l’affidamento degli stessi. L’Amministrazione, come ho già spiegato, non può in alcun modo fare nel frattempo altre opere provvisorie su una struttura non di proprietà dell’Ente, ma è ben disposta a valutare eventuali richieste che dovessero arrivare dal proprietario dello stabile verso cui Salvatori dovrebbe indirizzare casomai la sue aspettative".
Nell'ultimo Consiglio Comunale di Pollenza, che si è tenuto nella serata di ieri, a tener banco è stata la questione relativa al ripristino dei parcheggi di Piazza Sant'Antonio; un situazione che è stata portata all'attenzione del sindaco Mauro Romoli tramite un’interrogazione presentata da Mirko Salvatori, consigliere di minoranza del gruppo "Insieme possiamo".
"Per poter riattivare tutti i parcheggi nella piazza è necessario apporre una rete di contenimento in prossimità del muro della Chiesa di Sant'Antonio e Francesco, che risulterebbe utile sia per recuperare i pezzi del mosaico che stanno cadendo a terra sia per ripristinare tutti i sette posti auto che ormai mancano da troppo di tempo e stanno causando non pochi disagi a chi frequenta il centro - ha spiegato Salvatori che poi ha sottolineato un ulteriore elemento -.La situazione dei parcheggi è ancor più grave il venerdì per il divieto di sosta intorno alle mura del paese dalle 7.30 alle 08.30 per la pulizia della strada".
Una problematica reale per i cittadini di Pollenza che, però, non ha catturato l'interesse dell'attuale amministrazione comunale che - secondo quanto riporta Salvatori - ha definito "poco importante recuperare sette posti macchina" ribandendo inoltre la ferma volontà di non stanziare dei soldi pubblici per intervenire su edifici che non sono di proprietà del Comune.
"Vorrei precisare che, sull'interrogazione che noi abbiamo presentato, non c'è scritto da nessuna parte che per risolvere la situazione bisognava investire dei soldi pubblici - dichiara Mirko Salvatori - noi chiedevamo solo l'istallazione di una rete di contenimento sul muro della Chiesa dove bastava solo andare a parlare con il proprietario dello stabile per capire la fattibilità dell'intervento. Non c'è da spendere soldi ma solo parole - e aggiunge - puntiamo a risolvere il problema del parcheggio, facendoci anche portavoce delle attività commerciali della zona interessata che stanno subendo gli effetti negativi di questa situazione, considerando che, anche la Chiesa di San Biagio al momento è interessata da dei lavori, quindi i posti macchina che erano lì davanti al momento vengono a mancare – che conclude -. Una semplice rete, quindi, potrebbe risolvere un grosso problema ma a quanto pare all'Amministrazione Comune questo tema non sembra essere oggetto di interesse”.
Uomo precipita dal balcone facendo un volo di circa quattro metri: interviene l'eliambulanza.
L'episodio è avvenuto intorno alle 5:45 della mattinata odierna in un appartamento sito nella frazione di Casette Verdini a Pollenza. Un 64enne si trovava nella sua abitazione che condivide con la madre, quando - secondo una prima ricostruzione - è uscito fuori dal balcone incominciando a dare in escandescenze. A quel punto sono stati allertati 118 e carabinieri, ma nel frattempo il 64enne si è buttatto dal balcone facendo un volo di circa 4 metri. Immediatamente gli operatori dell'emergenza, prestate le prime cure del caso, hanno allertato l'eliambulanza che ha disposto il trasferimento del ferito all'ospedale Torrette di Ancona.
Il 64enne non sarebbe comunque in pericolo di vita
Pollenza saluta il Maresciallo capo Domenico Iacubino dopo ben 20 anni e 6 mesi di onorato servizio. Il comandante di stazione di Pollenza, dal 15 giugno, andrà a coordinare il nucleo radiomobile di Macerata: una nuova e importante sfida professionale nella carriera del militare.
Nella mattinata di ieri, 11 giugno, presso la sala del Municipio di Pollenza, alla presenza del Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Macerata Maggiore Roberto De Paoli e del Maresciallo Giuseppe Moretto che subentrerà a Iacubino alla guida della stazione pollentina, il sindaco Mauro Romoli ha salutato ufficialmente Iacubino ringraziandolo a nome di tutta la cittadinanza donandogli una targa ricordo.
“Iacubino è stato un punto di riferimento per tutto il paese - ha sottolineato Romoli -, oltre ad essere un nostro concittadino e quindi vivere Pollenza anche al di fuori del lavoro, ha saputo interpretare il suo ruolo con professionalità declinando al meglio il concetto di prossimità al cittadino, qualità che rende l’Arma dei Carabinieri l’Istituzione più amata dagli italiani. A lui va il ringraziamento dell’Amministrazione Comunale con cui la collaborazione è stata sempre proficua, ancor di più dal terremoto 2016 ad oggi che, purtroppo, ha visto i carabinieri di Pollenza dover operare all’interno di container con uno sforzo e una abnegazione maggiore del solito, ma sempre con generosità e spirito fedele a quei valori verso cui questi militari hanno giurato. Do il benvenuto anche al maresciallo Giuseppe Moretto, anche lui nostro concittadino, al suo primo incarico in qualità di comandante di stazione, che sono sicuro saprà continuare il buon lavoro fatto da Iacubino e fissare nuovi obiettivi che legheranno ancor di più i pollentini ai propri carabinieri”.
È stato recuperato nella serata di ieri, 9 giugno, il 41enne speleologo di Pollenza Alessandro Cegna, rimasto bloccato da domenica nella grotta "Abisso dei Giganti", a Sormano in provincia di Como, a oltre 200 metri di profondità. L'incubo, per lui, è finalmente terminato.
Soccorso Alpino e vigili del fuoco sono stati impegnati nelle operazioni di recupero dalle 11 di lunedì mattina per portare in salvo l'intero gruppo di sei speleologi, che nella giornata di domenica (7 giugno) aveva raggiunto la grotta per un’esplorazione, per poi essere sorpreso dal maltempo che si è abbattuto sul pianoro comasco.
Lo stesso Cegna, lungo uno dei pozzi, ha accusato un problema al ginocchio che gli ha impedito di proseguire in autonomia. Le piogge esterne che hanno raggiunto il comasco nella giornata di domenica, hanno fatto aumentare l’acqua dentro la grotta e allora gli speleologi si sono fermati in una zona asciutta, chiamata “Le dune”, a una profondità di circa 200 metri.
Uno del gruppo è uscito per chiedere soccorso.
I tecnici e l’équipe medica del Soccorso alpino e speleologico lombardo li hanno raggiunti proprio in quel punto; hanno valutato le condizioni dello speleologo pollentino e lo hanno stabilizzato.
Per iniziare le operazioni di recupero hanno, però, dovuto attendere che la pioggia diminuisse. Cegna ha accusato dolore al ginocchio ma le sue condizioni sono sempre state buone, si è mostrato molto collaborativo e non è mai stato necessario l’uso della barella.
In tutta la fase di risalita, l’uomo è stato supportato e aiutato dai tecnici del soccorso speleologico e dal personale sanitario del soccorso alpino speleologico lombardo.
(Nella foto lo speleologo Alessandro Cegna)
Fermi a Casette Verdini dall'inizio della quarantena.
E' il circo Universal, che ha piazzato i tendoni nel comune di Pollenza poco prima dell'inizio dell'emergenza Covid-19 ed è rimasto li fin ora, senza poter fare spettacolo e quindi senza poter guadagnare
Ma se lo spettacolo si ferma, non si ferma la normale attività di assistenza e cura degli animali e del personale
E' l'allarme lanciato dal circo in italia, una settantina in tutto le realtà, che si trovano in situazioni precarie nel periodo Covid. Da qui le iniziative di assistenza volontaria nate dalla generosità dei produttori agricoli
Sotto l'egida della sempre attenta Coldiretti, sono stati raccolti generi alimentari di prima necessità come latte, verdura, frutta, carne e sopratutto paglia e fieno in quantità sufficente per poter sopperire almeno in parte all'emergenza
Gli aiuti saranno consegnati domattina, 10 Maggio 2020 alle ore 11 direttamente al circo Universal, a casette verdini di Pollenza.
Un'iniziativa che è gia stata messa in atto, sempre da Coldiretti, in altre regioni. Ultima in ordine di tempo la basilicata, esattamente a Matera dove Coldiretti si è mobilitata per aiutare il circo Wigliams
Un pezzo di storia della ristorazione maceratese se n'é andato. Duilio Salvatori si è spento alle 2:00 di questa notte al Covid-Hospital di Camerino, dove era ricoverato da circa un mese dopo aver contratto il coronavirus. Duilio aveva 78 anni ed era conosciutissimo in provincia.
Ha cucinato, tra gli altri, per Pippo Baudo, Katia Ricciarelli, Giorgio Almirante e la Nazionale Cantanti. Il primo locale che aprì a Macerata, dopo l'esperienza accumulata all'aeroporto di Fiumicino, fu il celebre "I Caraibi".
Insieme a lui, nei ristoranti di sua gestione, hanno collaborato anche la moglie Rosa e i figli Mirko e Giuliana. I funerali, in forma ristretta per le norme governative sulla prevenzione del Covid-19, si svolgeranno domani, 6 maggio, alle ore 15:30 presso il cimitero di Pollenza.
Il Signor Alessio Ferri titolare della “Alessio Ferri Restauri e Costruzioni” di Pollenza, ha voluto ancora una volta essere vicino agli operatori sanitari dell’Area Vasta 3, in questa difficile emergenza, donando 230 mascherine, vari dispositivi di protezione tra cui tute, mascherine FPP2 e chirurgiche, occhiali e guanti per un valore complessive di circa 7000,00 euro.
Su esplicito desiderio del Sig. Ferri l’utilizzo dei dispositivi è demandato al Direttore di Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, sulla base delle necessità, in via principale, dei Presidi Covid.
Le imprese del territorio si mobilitano per dare una mano nell’emergenza sanitaria.
L’azienda di Pollenza, Stacchio impianti, ha donato un defibrillatore Monitor Lifepack 15 prodotto dalla ditta Stryker Italia Srl di Roma all’ospedale di Macerata.
“Questo gesto è un segno di solidarietà nell’ emergenza che stiamo affrontando, in aiuto alla sanità per combattere con apparecchiature professionali questo terribile virus”, fanno sapere i soci titolari della ditta . “È stato lo stesso ospedale a fornirci indicazioni sulle apparecchiature di cui avevano maggior bisogno in questo momento”.
Nuovamente presa di mira dai malviventi, nella giornata di ieri, la lavanderia Lavar di Casette Verdini, frazione di Pollenza. A distanza di circa dieci giorni da un identico furto, ignoti si sono introdotti nel locale commerciale e hanno nuovamente distrutto la cassa, nel tentativo di sottrarne l'incasso.
"Faccio sempre due sopralluoghi in lavanderia - ci racconta Alessandro Viozzi, titolare del negozio -. Ieri sono passato alle 14 per verificare che fosse tutto in ordine. Alle 17.50 vengo contattato da un cliente che mi avverte di come il cambio monete fosse saltato e che all'interno del locale non ci fosse corrente. Stessa procedura e stessa mano del colpo messo a segno 10 giorni fa (leggi qui)".
"Questa volta però gli è andata male - ci dice Alessandro - perché, nonostante i danni procurati, erano presenti soltanto pochi soldi che non sono stati nemmeno trafugati".
Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri di Pollenza.
Ha avuto buon esito l’iniziativa benefica lanciata durante il periodo di Pasqua dalla commerciante pollentina Manuela Brugnoni proprietaria del negozio Mew Manuela Eventi & Wedding . La commerciante aveva promesso ai suoi clienti che per ognuno di loro che avesse acquistato uova pasquali, bouquet di cioccolatini ed ogni altro articolo avrebbe devoluto parte dell’incasso per l’acquisto di mascherine da mettere a disposizione della casa di riposo di Pollenza.
Puntualmente sabato mattina è avvenuta la consegna di 100 mascherine prodotte dall’azienda GI & GI International di Morrovalle nelle mani del Sindaco di Pollenza Mauro Romoli che ha elogiato la commerciante per la sensibilità dimostrata in un periodo di sicuro non facile per il commercio in generale ed ha auspicato che tale gesto funga da esempio per tanti altri che vorranno emularla. Al momento della consegna erano presenti anche l’assessore ai servizi sociali Antonella Menichelli e Francesco Prioglio direttore dell’APSP Ircr Macerata che gestisce la casa di riposo di Pollenza. Altre donazioni nei giorni scorsi erano avvenute a cura di singoli cittadini che l’Amministrazione Comunale ha intenzione di ringraziare pubblicamente una volta terminata l’emergenza
Non risponde al citofono durante un controllo domiciliare: i carabinieri lo trovano a terra esanime.
Durante la trascorsa notte, i Carabinieri della Stazione di Pollenza, nel corso di uno dei frequenti controlli alle persone ristrette agli arresti domiciliari hanno trovato il 59enne, originario di Pollenza, esanime a terra lungo la rampa delle scale.
Erano circa le 3 di questa notte quando i militari dell’Arma si sono insospettiti nel momento in cui l’uomo non rispondeva al citofono. Dopo un’ispezione esterna dell’abitazione, i Carabinieri hanno notato che la porta del garage era aperta e salendo le scale hanno rinvenuto l’uomo sdraiato a terra, supino. Il medico del 118 subito accorso sul posto ne constava il decesso. Sul posto si sono poi subito portati i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Macerata che hanno effettuato un accurato sopralluogo e d’intesa con il magistrato di turno ottenevano la presenza del medico legale che non rilevava segni di violenza sul corpo dell’uomo, fatta eccezione per la ferita alla nuca, presumibilmente compatibile con la caduta a seguito di un malore.
Quasi sicuramente verrà fissata l’autopsia presso l’obitorio di Macerata, per accertarne la causa della morte.
Il 59enne, pluripregiudicato per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti, viveva da solo in un’abitazione su 3 piani, nella periferia di Pollenza.
Ieri mattina i Carabinieri della Stazione di Pollenza hanno effettuato un controllo di routine nei confronti di un detenuto sottoposto agli arresti domiciliare in quel centro, che veniva trovato nel cortile antistante la propria abitazione insieme ad altre due persone.
Per tale motivo il detenuto è stato fatto rientrare nella propria abitazione e deferito all’Autorità Giudiziaria per la violazione delle prescrizioni imposte dal regime a cui è sottoposto, mentre le due persone che stavano con lui sono state contravvenzionate ai sensi dell’art.4 comma 1 del D.L. 19/2020.
Lo stesso, più tardi, durante l’ora di permesso a lui concessa, si recava in caserma per manifestare il proprio disappunto per il controllo svolto poco prima, rivolgendo inoltre frasi minacciose nei confronti dei militari di quella Stazione.
Per tale motivo veniva anche denunciato alla Procura della Repubblica di Macerata per minaccia a pubblico ufficiale.
Questa mattina, alle 9 circa, il titolare della lavanderia Lavar s.r.l. è stato contattato da un suo cliente in quanto non poteva usufruire del servizio perché mancava la corrente elettrica nella sua attività commerciale.
Poco dopo aver ricevuto la chiamata, il titolare Alessandro Viozzi, si è recato prontamente verso il suo locale dove ha potuto constatare che il contatore della corrente, posto all'esterno era stato manomesso, e di conseguenza risultava anche disattivato il servizio di video sorveglianza.
Entrato poi nella lavanderia si è trovato di fronte ad un triste scenario con la cassa totalmente distrutta e l’incasso rubato.
Il colpo è stato messo a segno alle prime luci del mattino e la conta dei danni si aggira intorno a 2200 euro mentre il bottino portato via dai ladri è stato di circa 2600 euro, oltre anche al furto di 1000 gettoni utilizzati dai clienti per usufruire della levatrice.
Subito è stato lanciato l'allarme e sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Pollenza che hanno fatto tutti i rilievi del caso.
Il tempo sembra essere sospeso nell’epoca del Coronavirus. È un tempo che vive di contraddizioni. Il tempo infinitamente lungo da colmare nei giorni confinati a casa e il tempo che non basta mai a medici e infermieri sulle corsie. Ovviamente anche i bambini risentono molto del particolare momento che stiamo vivendo, dove ogni cosa assume un altro sapore, anche le prossime vacanze pasquali. Eppure da ogni evento negativo, si deve e si può trarre una forza propulsiva, un’occasione di crescita. Per questa ragione la maestra Elisabetta Nardi ha voluto scrivere una lettera di auguri di Pasqua ai suoi alunni delle classi IA, IIIA, IIIB, IVA, VA, della scuola primaria Anna Frank di Pollenza, per far comprendere loro e a tutti ibambini l'importanza di questo tempo "sospeso".
Ecco la lettera integrale scritta dalla maestra e inviata al nostro giornale
“Buona Pasqua, cari bambini!
Stanno per arrivare le vacanze. Quest’anno non hanno il sapore degli altri anni, ma non permettiamo al coronavirus, il piccolo fantasmino che si è insinuato nelle nostra vita, di toglierci anche la Pasqua.
Il tempo è diventato tutto uguale, scandito da una dolorosa quotidianità, intrappolata nelle nostre case, che prima amavamo tanto ed ora ci sembrano prigioni. Non si può uscire di casa, il fantasmino è in agguato! Ci impedisce di andare a passeggio e goderci la primavera, ci impedisce di andare al supermercato, in piscina, in chiesa, a casa dell’amichetto.
Ci impedisce perfino di andare a scuola! Chi l’avrebbe mai detto che quel luogo, che prima ci sembrava una prigione, dove dovevamo trascorrere tanto del nostro tempo a faticare per imparare l’Inglese, la Lingua Italiana e tante altre discipline, ora …beh diciamocelo pure, ora lo vediamo come il luogo dell’accoglienza, della libertà, della comunità con cui crescere in allegria, confrontandoci con i nostri compagni.
E i nostri maestri, che dire di loro? Prima ci sembravano carcerieri, ora di nascosto, sulla classe capovolta scriviamo loro: “Maestra, mi manchi tanto!”
Pure a noi maestri, cari bambini, ci mancate da morire!
E’ bello avervi rincontrato virtualmente attraverso il video del computer , ma non eravate i soliti bambini chiassosi: eravate lì, gelidi ed impauriti, quasi a domandarvi: “Ma allora i nostri maestri esistono ancora? Si occupano e preoccupano ancora di noi? Possiamo contare ancora su di loro?”
Ebbene sì, dietro a quel video i maestri ancora ci sono e non vedono l’ora di riabbracciarvi, di farvi sentire quanto siete indispensabili alle loro esistenze! Un maestro da solo non può esercitare la sua professione, è come un giardiniere in un deserto, cosa può coltivare?
Un maestro ha bisogno di comunicare, ha bisogno della vostra attenzione, della vostra intelligenza, della vostra memoria e della vostra curiosità, per aprirvi la finestra del sapere e lasciar entrare in voi tutto ciò che egli per primo ha imparato e ha trovato: la chiave della vita.
La chiave per aprire il domani: la Matematica per fare i conti della spesa, l’Italiano per leggere e scrivere tutto ciò che i nostri avi ci hanno lasciato in dote: dai segreti dell’universo, alle tradizioni culinarie, alle lingue per comprendere popoli di Paesi diversi, alla Religione per comprendere quel Dio che ci ama e che non ci lascia mai soli!
Qualcuno quel Dio, lo chiama Allah, qualcuno Adonai, noi lo chiamiamo Padre. In questi giorni il Padre ci ha lasciati soli a combattere il fantasmino che si è intrufolato nelle nostre vite e ci toglie le vacanze pasquali? No, Dio non ci ha lasciati soli: Dio è come i nostri maestri, ci guarda da dietro uno schermo e ci ha dato un compito importantissimo da svolgere e vuole che siamo noi, con la nostra intelligenza, sensibilità e disponibilità umana a capire che questo tempo “sospeso” è un tempo in cui dobbiamo mettere a frutto tutto ciò che apprendiamo a scuola. E’ il modo di Dio nell'essere maestro, il suo modo di farci comprendere che gli insegnanti sono fondamentali per crescere nella conoscenza del mondo e di noi stessi. Al computer posso vedere dei video meravigliosi che mi spiegano la geografia, le scienze e le altre materie, meglio perfino del mio maestro; ma non mi esortano, non mi incoraggiano, non mi sgridano se io sono distratto; i video seguitano a scorrere senza per nulla accorgersi del mio stato d’animo, non mi sgridano come fa la maestro, quando si accorge che la mia testa vaga in altre dimensioni mentre lui si accinge a spiegarmi i concetti più difficili, cercando tutti i modi possibili per semplificarmi i meccanismi della conoscenza. Impagabile Maestro.
Ed il valore dei compagni di scuola? Non avrei mai capito quanto siano importanti per me, se non ne avessi provato la separazione, eppure spesso mi nascondevano gli oggetti o mi davano le spinte o mi disturbavano proprio in quel raro momento in cui volevo concentrarmi! Roba da matti! Adesso sento anche la loro assenza e non ho nessuno con cui confrontarmi, con cui gareggiare nel conoscere meglio le materie che i maestri mi insegnano!
Non posso andare da nessuna parte, se non nelle diverse stanze di casa e comprendo il valore della vita all’aria aperta, delle passeggiate per i paese, o le ore spensierate passate al parco giochi: tutto mi sembra un ricordo lontano.
Ecco, sì, ora ho tanto tempo: devo pensare al tempo in cui potrò essere un bravo medico che combatte e distrugge il fantasmino, o un infermiere che porta le cure ai nonni che sono soli negli ospedali, o un bravo sacerdote, un imam o un rabbino che porta la consolazione di Dio nelle corsie e nelle case dove ci sono le persone sofferenti a causa della malattia o della morte.
Intanto questo tempo è da riempire già ora degli affetti che abbiamo vicini: mamma, papà, i fratelli, le sorelle e i nonni, tutti coloro che il fantasmino ha reso prigionieri in casa insieme a me.
È un tempo da impiegare al computer a collegarmi con la mia classe virtuale, la classe capovolta, mentre io sono solo in casa. E i miei compagni, che condividono con me la mia solitudine, non li posso toccare, non posso correre con loro, ma so che ci sono e che mi vogliono più bene di prima.
È il tempo dell’impegno per costruire un mondo migliore, un mondo fatto di affetti, della consapevolezza che per vincere il fantasmino dobbiamo tutti unire le nostre forze e le nostre esperienze, solo così lo vinceremo e ritorneremo a scuola per sognare il giorno in cui saremo anche noi in corsia per guarire, confortare, sorridere”.
Prima le minacce e poi l'aggressione. Il tutto solo per un semplice video dove si denunciava un reiterato disturbo della quiete pubblica senza per giunta riprendere nessun volto.
E' quanto successo ad un residente di via Menichelli a Casette Verdini che, dopo giorni di musica ad alto volume messa dai vicini di casa, ha deciso di realizzare un video per mettere in evidenza una situazione diventata insostenibile, anche a seguito delle tante segnalazioni fatte sui vari gruppi Facebook da parte di altri cittadini.
Il filmato, fatto con il cellulare, evidentemente ha destato lo sgomento di qualcuno che successivamente è sceso direttamente in strada per attendere sotto la propria abitazione l'autore del video che stava rientrando presso il suo domicilio dopo aver portato a passeggio il cane.
L'incontro non è stato dei più tranquilli, in quanto due ragazzi, giunti sotto l'abitazione dell'uomo, sono passati direttamente alle minacce e poi alle vie di fatto, intimandolo di cancellare il video in questione, fino ad arrivare al contatto fisico.
Dopo l'aggressione sia verbale che fisica, per il cittadino di Casette Verdini, è scattato anche l'isolamento domiciliare preventivo, in quanto questo accaduto ha fatto sìche venisse meno la distanza di sicurezza, disposta dagli ultimi decreti governativi, in materia di contenimento del contagio da Covid-19.
Tale misura è stata resa necessaria dopo avere avvertito il sindaco di Pollenza Mauro Romoli, che ha prontamente rassicurato il concittadino aggredito sulle condizioni sanitarie dei due ragazzi.
L'uomo aggredito ,a seguito di una febbre che si è scatenata dopo questo incontro più che ravvicinato, è ora in isolamento e se il suo stato di salute non migliorerà nei prossimi 4 giorni , per lo sfortunato abitante di Casette Verdini sarà disposto il test del tampone al fine di verificare la positività o meno al Covid-19.
"Sono un’insegnante della scuola Primaria e dell’Infanzia e vivo e lavoro nelle Marche". Così inizia la lettera che Laura Sestili, insegnante delle scuole elementari di Pollenza, ha deciso di inviare alla Ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina per porre l'accento sulle difficoltà che quotidianamente si trova ad affrontare nello svolgimento del suo lavoro, ai tempi del coronavirus.
A seguito dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19, infatti, si è resa necessaria la chiusura degli istituti scolastici e la scelta conseguente è stata quella di adottare, in tutto il territorio italiano, la didattica a distanza.
Una disposizione che ha portato Laura a rivolgere delle domande direttamente alla Ministra. Ecco quali.
Di seguito il contenuto integrale della lettera inviata dall'insegnante alla Ministra:
"Ha pensato alle conseguenze di questa sua iniziativa? Ha pensato alle disparità che si sarebbero potute creare tra gli studenti? Ha pensato alle difficoltà che la maggior parte delle famiglie avrebbe dovuto affrontare, soprattutto quelle con più figli ed in diverse età scolari?
Ha pensato alla mole di lavoro che gli insegnanti avrebbero dovuto sostenere? Badi bene che questa domanda non afferisce al normale svolgimento dell’attività didattica, ma faccio riferimento a quelle insegnanti, magari precarie, che lavorano in più plessi scolastici e che hanno diverse classi da seguire con centinaia di bambini, e penso anche a quelle insegnanti che sono sprovviste dei necessari mezzi tecnologici presso la propria abitazione per svolgere in maniera corretta e proficua la didattica a distanza.
Ha pensato a quale programma si sarebbe dovuto svolgere per ogni ordine e grado di scuola per mantenere l’uniformità d’insegnamento su tutto il Territorio nazionale?
E, sempre avendo riguardo all’uniformità della didattica che ci si aspetta dalla scuola pubblica, ha pensato a dare un’indicazione univoca agli insegnanti su come poter valutare gli studenti?
Avrei ancora tante domande da porre ma corro il rischio di illudermi ancor di più visto che il Ministero posto sotto la Sua guida, a distanza di 15 giorni dalla sospensione per il Covid-19, ancora non riesce a dare indicazioni chiare, semplici ed univoche per svolgere la didattica a distanza.
Peraltro, le solite voci di corridoio (virtuale di questi tempi) parlano anche di una probabile valutazione degli studenti. E sarebbe da domandare con quale criterio dovrebbe svolgersi tale valutazione e che conseguenze avrebbe per gli studenti.
Anzi, in una nota, dice addirittura di inviare su WhatsApp un messaggio, un video leggendo favole per i più piccoli…
Dato che il Ministero sembra incapace di aggiornarsi su che cosa sta accadendo nelle scuole, approfitto di questa mia lettera aperta per informarLa direttamente circa la situazione che si è venuta a creare nelle diverse scuole dove svolgo la mia attività (anche se penso che sia cosa comune in tutte le scuole d’Italia).
Gli insegnati in genere non riescono più a coordinarsi, ognuno fa quello che ritiene più opportuno la mattina quando si sveglia, chi usa WhatsApp, chi Classroom, chi Google Meet; alcuni fanno video su Youtube - improvvisandosi attori per 3-4 minuti - altri caricano infinite quantità di compiti nel registro online pensando poi che qualcuno gli darà il cavalierato al lavoro alla fine di questa quarantena; altri ancora fanno a gara a mettere il lavoretto più bello per la Santa Pasqua, abbinato ad una filastrocca o ad una significativa poesia sulla primavera e alla vita che rinascerà.
Ore e ore di telefonate e messaggi per capire se tutto ciò avrà poi un risvolto positivo, per cercare di comprendere se a settembre si dovrà ricominciare da capo o se si farà finta di niente e si andrà comunque avanti.
Dall’altro lato ci sono le famiglie…
Quelle semplici, quelle con 1,2,3 o più figli da accudire e da aiutare a fare i compiti;
Quelle famiglie che vivono tutto il giorno in casa, perché è giusto che ci stiano, magari in una piccola casa, sempre con 1,2,3, o più figli che devono aiutare a fare i compiti, arrabattandosi per trovare lo spazio e gestire le necessità scolastiche di ognuno;
Quelle famiglie dove i genitori, sempre di quei bambini che devono fare i compiti, fanno il medico o l’infermiera;
Ci sono poi quelle famiglie che non hanno i mezzi per aiutare i loro bambini a fare i compiti, ci sono quelle famiglie che si rifiutano di far utilizzare il pc, il cellulare ai propri figli perché sono piccoli;
E poi ci sono quelle famiglie che hanno bambini con difficoltà come i disabili, dislessici e disturbi dell’attenzione……che devono fare i compiti senza nessun sostegno specifico.
Ill.ma Ministra Azzolina, il mio è un invito ed una preghiera, affinché provveda una volta per tutte a fornire semplici, chiare e soprattutto univoche, indicazioni che siano valide per tutte le scuole d’Italia, affinché ogni insegnante possa continuare a svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi senza che si creino ingiustificabili differenziazioni, facendo in modo che si sostengano e si supportino non solo gli alunni nella didattica – affinché questa non diventi un’ulteriore peso per famiglie – ma che serva anche come sostegno morale e psicologico, perché l’insegnante è anche questo.
È vero che ogni scuola ha la sua autonomia, ma in tempi normali. Questo non è un tempo normale!
Sicuramente Lei saprà tutto questo, è la Ministra dell’Istruzione e avrà già pensato a come risolvere questi piccoli problemi.
La ringrazio comunque per il Suo impegno in un momento difficile come quello che stiano vivendo".
La Prefettura di Macerata ha comunicato per la prima volta i dati ufficiali relativi al Coronavirus trasmessi dal sistema sanitario regionale. Dalla tarda serata di ieri infatti tutti i comuni del maceratese, per dovere di trasparenza e correttezza istituzionale, li ha resi noti ai cittadini, attraverso comunicati o post sulle pagine facebook.
Per quanto riguarda i comuni di Pollenza e Urbisaglia i rispettivi bollettini hanno restituito delle buone notizie in quanto in nessuno dei due territori si sono registrati dei contagiati ma solo con qualche caso di isolamento domiciliare o isolamento volontario per contatti avuti con soggetti positivi.
Una situazione al momento sotto controllo ma i due sindaci Mauro Remoli e Paolo Francesco Giubileo ne hanno comunque approfittato per ricordare ai propri concittadini di continuare a rispettare rigorosamente le norme ministeriali e di seguire tutte le accortezze igieniche necessarie. Inoltre entrambi hanno fatto appello ancor di più alla responsabilità ed al rispetto delle poche e semplici regole che sono state date sintetizzabili con la frase "restate a casa”.
È stato denunciato all'Autorità Giudiziaria per il reato di "Omicidio Stradale" (art.589bis c.1 del C.P.), il giovane che ieri ha causato l'incidente avvenuto in contrada Morla, nel territorio comunale di Pollenza (qui foto e video dello scontro).
L'impatto, violentissimo, ha portato alla morte di una donna di 89 anni, D.G.L., subito dopo il trasporto - avvenuto d'urgenza - all'ospedale di Macerata. A bordo dell'auto nella quale viaggiava c'era anche il figlio, 63enne, che ha riportato lesioni guaribili in pochi giorni.
Gli agenti della Polizia Stradale di Macerata hanno accertato come lo scontro sia avvenuto a causa di una precedenza non rispettata dal giovane ventenne alla guida della Lancia Ypsilon al momento dell'immissione su strada, all’intersezione tra due provinciali.
Entrambe le auto coinvolte nel sinistro sono state sottoposte a sequestro .
Scontro tra un auto e un camion in superstrada tra Pollenza e Sforzacosta in direzione mare, intorno alle 19:30. Coinvolta un'Audi che, per cause in corso di accertamento, si è scontrata contro un mezzo pesante. Violento l'impatto.
Lanciato l'allarme, sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso: 118 e vigili del fuoco. I pompieri hanno estratto dalle lamiere la conducente dell'auto, che è stata trasportata all'ospedale di Macerata in codice rosso. Sul posto per i rilievi del caso la Polizia stradale di Civitanova. Per consentire al meglio le operazioni di soccorso e mettere in sicurezza i mezzi, il tratto di superstrada interessato dal sinistro è stato chiuso in direzione mare, con inevitabili disagi al traffico veicolare. Sul posto è presente anche una squadra Anas per la gestione dell’emergenza, la regolazione del traffico e per ripristinare la regolare viabilità in tempi brevi.