Pesaro

Lavori A14, Acquaroli: "Basta code, chiederò incontro ad Autostrade"

Lavori A14, Acquaroli: "Basta code, chiederò incontro ad Autostrade"

In vista del periodo di fine primavera ed estivo, anche per agevolare il flusso turistico, il presidente della Regione Marche scriverà una lettera alla società Autostrade "per chiedere un incontro rispetto ai lavori e ai cantieri sull'A14 nel tratto che va da Pedaso a San Benedetto".  È lo stesso Acquaroli ad annunciarlo, rispondendo ai cronisti a margine della seduta del Consiglio regionale. "Chiediamo chiarezza - spiega il presidente - sulle date di chiusura dei lavori che ci consentono, soprattutto nei 'ponti' più difficili, che saranno quelli del 2 giugno e poi nel periodo estivo, di rallentare e di mettere in sicurezza per acconsentire ai cittadini e pendolari marchigiani e non, e soprattutto al flusso di turisti, di poter camminare in sicurezza e senza code chilometriche". "L'obiettivo? Mettere in sicurezza weekend, ponti e il periodo estivo a più alto traffico - conclude Acquaroli -. Chiaramente i lavori creano ingorghi, e questi rischiano di diventare un pericolo maggiore nei periodi di stagione in cui il traffico è più pesante'.  

03/05/2022 12:49
Covid, 2.017 nuovi casi oggi nelle Marche: torna a salire l'incidenza del virus

Covid, 2.017 nuovi casi oggi nelle Marche: torna a salire l'incidenza del virus

In 24 ore altri 2.017 positivi al coronavirus rilevati nelle Marche e l'incidenza ogni 100mila abitanti torna verso quota 800 (da 723,92 a 796,32). Questo quanto emerge dal bollettino giornaliero diffuso dalla Regione. Sono stati analizzati 6.187 tamponi di cui 5.360 nel percorso diagnostico (37,6% di positivi) e 827 nel percorso guariti. Tra gli ultimi positivi 433 persone con sintomi; tra i casi 598 contatti stretti di positivi, 529 contatti domestici, 21 in setting scolastico/formativo, 6 in ambiente di vita/socialità, 5 in setting lavorativo, uno rispettivamente in setting assistenziale e sanitario; per 411 casi in corso un approfondimento epidemiologico. Oltre 500 positivi nella fascia d'età 45-59 anni (533), seguita dalli 'classi' 25-44 anni (475), 60-69 anni (242) e 70-79 anni (211). In ambito provinciale, 542 casi ad Ancona, 422 a Pesaro Urbino, 383 a Macerata, 373 ad Ascoli Piceno, 214 a Fermo; 83 positivi provenienti da fuori regione. Invariato il numero di degenti per Covid-19 nelle Marche nelle ultime 24 ore: restano 174 pazienti in ospedale di cui 5 in terapia intensiva (stabile), 49 in Semintensiva (+2) e 120 in reparti non intensivi (-2); 32 i dimessi. Con questi dati, riferisce ancora la Regione, restano immutate anche le percentuale di occupazione dei posti letto: 2,2% nelle Intensive (232 posti complessivi) e 16,8% in Area Medica (169 degenti su 1.006 posti). Due i deceduti che fanno salire il totale a 3.850 (un 75enne di Fabriano in provincia di Ancona e una 84enne di Ascoli, entrambi con patologie pregresse). Il totale di positivi è risultato in sensibile aumento (6.496; +1.268) e gli isolamenti domiciliari sono 18.102 mentre i guariti/dimessi salgono a 438.031 (+747)  

03/05/2022 12:23
Saltamartini: "In arrivo 13 milioni per ridurre le liste di attesa". Ecco il piano di gestione

Saltamartini: "In arrivo 13 milioni per ridurre le liste di attesa". Ecco il piano di gestione

“Le liste di attesa sono un problema che esiste dal 2012. Da mesi ci stiamo organizzando per garantire che la domanda sia soddisfatta nei tempi previsti. In aggiunta alle risorse ordinarie ora sono in arrivo risorse statali, si tratta di quasi 13 milioni di euro per le Marche, per l’esattezza 12.861.641 euro”. Lo annuncia l’assessore alla salute Filippo Saltamartini che oggi ha portato all’approvazione della Giunta il Piano Operativo Regionale per il recupero delle liste d’attesa con rimodulazione per l’anno 2022. "I fondi saranno così ripartiti: 7.363.000 euro per Asur Marche, 3.101.200 euro per Torrette ,1.428.520 euro per Marche Nord, Poco meno di un milione di euro per Inrca. Il finanziamento riguarda solo l’attività straordinaria di recupero, mentre quella ordinaria viene sostenuta dal Sistema sanitario nazionale". "Per le prestazioni ospedaliere saranno interessate: prestazioni aggiuntive del personale del SSN con aumento delle tariffe orarie; reclutamento di personale a tempo determinato Per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e di screening sono previste invece : prestazioni aggiuntive con aumento della tariffa oraria e incremento del monte ore dell’assistenza specialistica ambulatoriale convenzionata interna. In genere si prevede anche il coinvolgimento delle strutture private accreditate Il Piano Esecutivo dovrà ora mettere in rilievo come garantire le prestazioni nei tempi stabiliti". 

03/05/2022 09:04
Crisi dei calzaturieri, 31 imprese marchigiane alla Fiera di Mosca. "Guerra e sanzioni bloccano i pagamenti"

Crisi dei calzaturieri, 31 imprese marchigiane alla Fiera di Mosca. "Guerra e sanzioni bloccano i pagamenti"

«L'interesse del mercato russo per le scarpe italiane, e per quelle marchigiane in particolare, è immutato, ma il problema è come evadere i pagamenti degli ordini che sono stati portati a casa». Ad affermarlo è il vicepresidente di Assocalzaturifici Valentino Fenni, tracciando un bilancio dell'Obuv di Mosca, una delle più grandi fiere internazionali di calzature e pelletterie, a cui hanno partecipato una cinquantina di imprenditori italiani, nonostante la guerra in Ucraina e le sanzioni contro la Russia, suscitando non poche polemiche. Il settore chiede al governo "misure immediate e straordinarie". «Dobbiamo solo sperare che la guerra finisca al più presto» - aggiunge Luca Guerrini, amministratore di Blue star che produce scarpe da uomo a Montegranaro (Fermo), che parla di "un blocco insormontabile" per i pagamenti. «Partiamo ad esempio dagli acconti che devono versare su un ordinativo - spiegano Fenni e Guerrini - In genere si versa il 20-30% così che le nostre aziende possono avviare la produzione.» «Il punto - proseguono i due imprenditori - è che i clienti russi vanno sì nelle loro banche ed effettuano il bonifico, ma la transazione viene bloccata negli istituti di credito italiani e spesso rifiutata e rispedita al mittente. In questo modo i russi si trovano per alcune settimane senza la loro liquidità e noi in attesa di una transazione che praticamente sempre non va a buon fine, col risultato che la commessa viene bloccata e quindi persa» «Tutto questo - concludono Guerrini e Fenni - rischia di farci perdere per sempre i nostri clienti», e nel frattempo «Turchia e Cina su tutti sono pronti a subentrare, dato che loro non applicano alcuna sanzione e le transazioni tra questi Paesi e la Russia sono ammesse.»  (fonte ANSA)

02/05/2022 17:10
Pesaro, il nuovo arcivescovo Sandro Salvucci è di Corridonia: "Una tradizione si rinnova"

Pesaro, il nuovo arcivescovo Sandro Salvucci è di Corridonia: "Una tradizione si rinnova"

Pesaro ha salutato il nuovo vescovo, Monsignor Sandro Salvucci. La cerimonia di consacrazione è avvenuta il primo maggio. Monsignor Salvucci ha scelto il motto e lo stemma che verrà affisso all'ingresso di tutte le chiese: "Maior est caritas", ovvero "La più grande di tutte è la carità". "È riuscito subito a trasmettere grande speranza - ha commentato il sindaco Matteo Ricci, durante l'incontro con la città in piazza del Popolo -. La nostra è una comunità forte, testarda, che non molla mai. Ma ha anche tanti problemi a causa dei nuovi disagi, soprattutto giovanili, e dell'incertezza socio-economica che stiamo vivendo. Davanti a noi c'è tanta speranza, ma anche tanto lavoro da fare". Presente alla celebrazione, definita "emozionante", anche il sindaco di Corridonia Paolo Cartechini, visto che Monsignor Salvucci ha origini corridoniensi: "Una tradizione che si rinnova - ha affermato - Si tratta del secondo Arcivescovo originario di Corridonia, dopo Monsignor Gaetano Michetti, ad essere eletto Pastore della Chiesa di Pesaro"  "Non vediamo l'ora di iniziare questo cammino con monsignor Salvucci, - ha aggiunto il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci - siamo sicuri che terrà per mano l'intera città, così come ha fatto in questi 18 anni Monsignor Coccia: lo ringrazio per tutto quello che ha fatto a Pesaro".  

02/05/2022 11:48
Covid, 473 casi oggi nelle Marche: incidenza in calo, nel Maceratese meno di 100 nuovi contagi

Covid, 473 casi oggi nelle Marche: incidenza in calo, nel Maceratese meno di 100 nuovi contagi

Continua a scendere la curva dei contagi da coronavirus nelle Marche: 473 i casi rilevati nell'ultima giornata e l'incidenza ogni 100mila abitanti è ulteriormente calata da 742,51 a 723,92. È quanto emerge dall'ultimo aggiornamento pubblicato dalla Regione. Piuttosto basso il numero di tamponi eseguiti, anche a causa della concomitanza della giornata festiva: in tutto 1.520 di cui 1.305 nel percorso diagnostico (36,2% di positivi) e 215 nel percorso guariti. Tra gli ultimi casi ci sono 159 persone con sintomi; comprendono 137 contatti stretti di positivi, 86 contatti domestici, 2 in ambiente di vita/socialità, 2 in ambito assistenziale, uno ciascuno in ambito scolastico/formativo, lavorativo e sanitario. Su 81 positività in corso un approfondimento epidemiologico. In provincia di Ascoli Piceno il numero più alto di casi nell'ultima giornata (129); seguono Ancona (113), Macerata (88), Pesaro Urbino (70), Fermo (49); 24 i casi provenienti da fuori regione. Tra le fasce d'età si registrano 141 positivi in quella tra 45-59 anni e 136 in persone tra i 25 e 44 anni. Scende di un'unità, rispetto a ieri, il numero totale dei ricoverati per Covid nelle strutture sanitarie regionali (sono 174), mentre resta stabile quello dei pazienti in Terapia Intensiva (5). Purtroppo, si segnalano anche tre decessi correlato al Covid-19: si tratta di tre donne, dai 78 ai 95 anni. 

02/05/2022 11:35
Covid, 1382 nuovi casi oggi nelle Marche: scendono i ricoveri e l'incidenza del virus

Covid, 1382 nuovi casi oggi nelle Marche: scendono i ricoveri e l'incidenza del virus

Prosegue nelle Marche il calo dell'incidenza dei casi di coronavirus ogni 100mila abitanti: nell'ultima giornata è passata da 772,27 a 742,51. In tutto, fa sapere la Regione, sono 1.382 i positivi rilevati in un giorno sulla base di 4.994 tamponi tra i quali 4.353 nel percorso diagnostico (31,7% di positivi) e 641 nel percorso guariti. Tra questi, le persone con sintomi sono 364; i casi comprendono 420 contatti stretti di positivi, 351 contatti domestici, 8 in ambiente di vita/socialità, 2 in ambito scolastico/formativo, uno ciascuno in ambito lavorativo, assistenziale, sanitario e su 229 positività sono in corso approfondimenti epidemiologici. A livello provinciale registrati 391 positivi ad Ancona, 280 a Pesaro Urbino, 259 a Macerata, 231 ad Ascoli Piceno, 167 a Fermo e 54 casi provenienti da fuori regione. Il numero più alto di nuovi positivi nella fascia d'età 25-44 anni (354) seguita da 45-59 anni (345), 60-60 anni (179) e 70-79 anni (136).  Nell'ultima giornata anche tre ricoverati in meno per Covid nelle Marche: ora sono 175 di cui 5 in Terapia intensiva (+1 rispetto a ieri), 49 in Semintensiva (-1) e 121 in reparti non intensivi (-3); 28 le persone dimesse. Tre i deceduti correlati al Covid che fanno salire il totale di vittime a 3.845; si tratta di una 74enne di Pesaro, di un 93enne di Visso (Macerata) e di un 93enne di Porto Sant'Elpidio (Fermo). Gli isolamenti domiciliari sono 19.140, mentre i guariti/dimessi raggiungono quota 436.617. Gli ospiti di strutture territoriali si attestano a 105 e 13 le persone assistite nei pronto soccorso.

01/05/2022 14:43
1º maggio, Acquaroli: "Auguri a chi con il lavoro difende la dignità"

1º maggio, Acquaroli: "Auguri a chi con il lavoro difende la dignità"

"Oggi, primo maggio, voglio fare gli auguri a tutti coloro che per il tramite del loro lavoro difendono la dignità propria e delle loro famiglie. Un augurio particolare a tutti coloro che un lavoro lo vorrebbero, con l'auspicio che lo possano trovare quanto prima". E’ l’augurio ai marchigiano del presidente di Regione Francesco Acquaroli, che via social che aggiunge: "Noi ce la stiamo mettendo tutta, difendendo le nostre imprese, l'industria, l'artigianato e gli altri settori del Made in Italy, la nostra agricoltura e la pesca, il turismo e il commercio, le professioni ed i servizi. Buon primo maggio a tutti"

01/05/2022 12:32
Primo maggio, Santarelli (CGIL): “Tenuta sociale a rischio, prelievo una tantum su chi ha fatturato in pandemia”

Primo maggio, Santarelli (CGIL): “Tenuta sociale a rischio, prelievo una tantum su chi ha fatturato in pandemia”

Aumento del costo delle materie prime, guerra in Ucraina, blocco dell’export e gestione post pandemica. Col rischio concreto di una macelleria sociale che possa coinvolgere il Paese in autunno, quando saranno tangibili sulla popolazione i primi effetti diretti del conflitto nell’est Europa. Sarà un primo maggio segnato più dalla fine delle restrizioni che dai festeggiamenti dei lavoratori italiani. Per quanti sul proprio lavoro possano ancora continuare a fare affidamento. Tralasciando mondi sommersi e ormai dimenticati da poco lungimiranti piani industriali: lotta alla precarietà, attenzione ai giovani e sostegni alle partite Iva. “Sarà necessario ripartire da loro e dai successi ottenuti in regione con le vertenze sindacali Indelfab, Caterpillar e iGuzzini, che hanno dimostrato quanto sia necessaria l’interlocuzione tra parti sociali e aziende”, spiega Giuseppe Santarelli, segretario generale della Cgil Marche eletto a maggioranza lo scorso 26 aprile. Non usa il politichese e questo è già un merito per Santarelli, fermano di nascita e una vita spesa nella CGIL: “Siamo consapevoli delle difficoltà alle quali stanno andando incontro aziende e lavoratori e il rischio reale è quello di una campagna di licenziamenti di massa in autunno. Ma dobbiamo intervenire prima. I segnali che arrivano dalla tenuta sociale delle Marche sono preoccupanti. Crediamo nell'effetto positivo della fine delle restrizioni. Ma abbiamo anche delle richieste da fare al Governo”. “Lo scostamento di Bilancio deve essere sostanziale e al momento non c’è sintonia con Draghi. A livello regionale poi non abbiamo incontrato nessuna disponibilità al dialogo. Riteniamo plausibile anche un prelievo una tantum sulle aziende che hanno fatturato molto durante la pandemia, perché non tutte sono andate in crisi”, aggiunge Santarelli.  Una crisi che si riflette sulle categorie più deboli. 170.000 sono gli iscritti della CGIL nelle Marche, solo il 19% gli under 35. Un dato che risente però dell’ampia presenza di pensionati e che fa crollare la percentuale di giovani iscritti “ad una cifra realistica vicina al 10%”.  Un gap che spiega la mancanza di fiducia delle nuove generazioni, costrette troppo spesso allo sfruttamento: “Sono oltre 1000 le tipologie di contratti lavorativi esistenti, 280 quelli firmati dai sindacati: comunque una enormità. E nel frattempo ci interroghiamo sul salario minimo. Ma non vogliamo che il contratto sia solo salario rinunciando ai diritti”.Un quadro nel quale aumentano anche gli infortuni sul lavoro fra i più giovani: “La precarietà è un dettaglio di non poco conto, soprattutto quando i ragazzi sono costretti magari a cambiare dieci lavori in poco tempo. Solo nel primo bimestre 2022, c’è stato un aumento dell’11%: si tratta di un trend che continua a crescere”.  In questo contesto regionale, troppo poco si continua a puntare sulla formazione: “Su questa le aziende dovrebbero investire, ma sembra non vi sia margine di trattativa al momento. E i periodi ai quali andiamo incontro rischiano di essere molto bui e non certo propizi per riforme a più riprese richieste al Governo centrale”.  

01/05/2022 09:00
Covid Marche, in discesa il numero dei positivi. Ma aumentano i ricoveri

Covid Marche, in discesa il numero dei positivi. Ma aumentano i ricoveri

In crescita i ricoveri per Covid-19 nelle Marche nell'ultima giornata (178; +2 rispetto a ieri) nella quale 30 persone sono state invece dimesse. I degenti, fa sapere la Regione, sono 4 in Terapia intensiva (invariati), 50 in Semintensiva (50) e 124 in reparti non intensivi (-1). Le percentuali di occupazione di pazienti Covid sono dell'1,7% in Terapia intensiva (in tutto 232 posti) e del 17,3% in Area medica (174 ricoverati su 1.006 posti). In 24ore 1.568 positivi rilevati per un'incidenza ogni 100mila abitanti che torna sotto quota 800 (772,27). Due i deceduti in un giorno - un 77enne di Ascoli e un 92enne di Monte Urano nel Fermano - entrambi con patologie pregresse, e i totale raggiunge 3.842. In discesa il numero complessivo di positivi (5.503; -437) e di isolamenti domiciliari (19.166; -751) mentre i guariti/dimessi salgono a 435.160 (+2.003). Gli ospiti di strutture territoriali sono 105 e 21 le persone in osservazione nei pronto soccorso. (ANSA)

30/04/2022 18:27
Eutanasia Legale, l'Asur diffidata per la terza volta da Antonio. "Voglio morire, la mia è una non vita"

Eutanasia Legale, l'Asur diffidata per la terza volta da Antonio. "Voglio morire, la mia è una non vita"

"Il mio corpo è puro dolore, non ho speranza di miglioramento. Sono prigioniero di una non esistenza. Per questo voglio morire" E' l'appello lanciato da Antonio, il secondo italiano, dopo Mario (tutti e due sono nomi di fantasia) che ha fatto ricorso ai tribunali per vedere riconosciuto il diritto alle verifiche delle sue condizioni per poter accedere al suicidio assistito, legalizzato dalla Corte Costituzionale alla presenza di quattro condizioni. Dopo mesi di battaglie legali, Mario ha ottenuto il parere positivo del Comitato Etico Regione Marche. Antonio attende ancora, e insieme all'associazione Luca Coscioni sta per notificare all'Asur (Azienda Sanitaria Unica Regionale ) "un'altra diffida, la terza dall'inizio della sua vicenda per tentare di sbloccare la situazione" - spiega l'avv. Filomena Gallo, che fa parte de suo collegio legale -. "Da febbraio si sono concluse le visite di verifica della sua condizione, ma ancora non arriva il parere del Comitato Etico e Antonio continua a soffrire, ogni giorno di più". L'avv. Gallo osserva inoltre che "se il testo della legge sul fine vita fosse confermato al Senato, dopo l'approvazione alla Camera, avrebbe gravi effetti discriminatori nei confronti di alcuni pazienti". Antonio, dal canto suo, chiede ai politici di "uscire dal vostro egoismo, pensate a me e ai tanti come me, aiutateci a morire." (ANSA)  

30/04/2022 16:16
Covid, 1568 nuovi casi oggi nelle Marche: incidenza del virus sotto quota 800, curva in flessione

Covid, 1568 nuovi casi oggi nelle Marche: incidenza del virus sotto quota 800, curva in flessione

Nell'ultima settimana nelle Marche la curva epidemica del coronavirus ha registrato una flessione intorno al 9% e, nelle ultime 24ore, l'incidenza di casi ogni 100mila abitanti è tornata ampiamente sotto quota 800 (da 805,24 a 772,27). Lo fa sapere la Regione. In tutto sono 1.568 i casi positività rilevati in 24 ore, cioè il 35,8% dei 4.375 tamponi di diagnosi: sono stati eseguiti 5.136 test complessivi, che comprendono anche i 1.568 del percorso guariti. Sono 421 le persone che accusano sintomi tra gli ultimi positivi; i casi comprendono 468 contatti stretti di positivi, 376 contatti domestici, 21 in ambito scolastico/formativo, 12 in ambiente di vita/socialità, 5 in ambito lavorativo, 2 in ambito sanitario, 1 in ambito assistenziale e su 254 casi è in corso un approfondimento epidemiologico. Si è registrato ancora in provincia di Ancona il numero più alto di contagi (430); seguono le province di Pesaro Urbino (350), Ascoli Piceno (301), Macerata (245) e Fermo (164); 78 i casi provenienti da fuori regione. Tra le classi d'età è quella tra 25-44 anni quella più colpita (405), poi 45-59 anni (395) e 60-69 anni (201).  (Servizio in aggiornamento) 

30/04/2022 13:28
1° maggio, “Festa dei precari”: ha ancora senso per l’Italia e le Marche affidarsi ai sindacati?

1° maggio, “Festa dei precari”: ha ancora senso per l’Italia e le Marche affidarsi ai sindacati?

Che esistesse una grave crisi di rappresentanza, era fatto noto da tempo. Nel corso degli ultimi 30 anni i sindacati dei lavoratori hanno lentamente deposto le loro bandiere – un tempo alzate al vento insieme a chi scendeva in piazza a gridare di “rivendicazioni, tutele e dignità” – tendendo sempre più alla ricerca di una conciliazione nei confronti del potere politico. Per i primi – i lavoratori – l’urgenza oggi verte fra l’inaccettabilità delle condizioni di contratto e la ricerca di un impiego stabile. Per i secondi – il governo e i partiti politici – le priorità si sono facilmente ridimensionate negli ultimi due anni, filtrandole con giustificazioni relative alla pandemia da Covid 19 (ieri) e allo scoppio della guerra in Ucraina (oggi) con tutte le conseguenze del caso: in primis, caro energia e dei materiali. Ragioni da vendere da entrambe le parti, che però incontrano il loro comun denominatore nelle scelte del passato. Quelle legate agli accordi nati dopo la costituzione nel secolo scorso del Mercato europeo comune , e alle successive svalutazione della Lira, crescita dell’inflazione, e alle inevitabili manovre d’emergenza messe in campo. Nel frattempo, la moneta di scambio era ufficialmente diventato il debito pubblico. Dalla fine degli anni ’80, la crisi economico finanziaria italiana – determinata anche dai significativi dissesti sociali e politici – diventa fatto conclamato: i prezzi al consumo aumentano, la Lira ha perso la sua forza, l’Euro diventa “l’unica soluzione”. Almeno per ritardare gli effetti più drammattici della suddetta crisi: dal 2002 il PIL italiano subisce una delle sue massime crescite nella storia (+109%), anche se drogata dal credito facile e dall’indebitamento perenne assunto come nuovo stile di vita. Con la crisi "esogena" del 2008 – ovvero imputabile agli errori americani, con conseguenze che hanno coinvolto il resto del mondo -, l’Italia paga a caro prezzo le sue carenze strutturali, subendo nel giro di 4 anni un drastico calo del Prodotto Interno Lordo (-12,8%). Gli effetti sull’economia e, soprattutto, sul mercato del lavoro sono inevitabili: le risorse originariamente destinate, fra gli altri, a sollecitare l’occupazione – con agevolazioni, riforme, regolarizzazione dei contratti, revisioni dell’impianto normativo riguardo garazie e tutele - vengono ricollocate per fronteggiare lo stato di apnea delle imprese e quindi mantenere il nostro Paese competitivo sul mercato europeo.   Il tasso d’impiego, per capirci, in 10 anni scende del 60%. L’evoluzione delle lotte sindacali, a questo punto, vengono rielaborate, anzitutto in virtù di quel diritto inalienabile proprio di ogni singolo individuo ad ambire a un’aspettativa di vita dingitosa, che passa in necessariamente per il lavoro. Questo vale in un Paese che si reputi socialmente sano (si rimanda qui all’art. 4 della Costituzione). Ma arrivando ai giorni nostri, il dato che risalta maggiormente oggi è quello relativo al tasso di povertà: + 15% negli ultimi 5 anni, pari a 11 mln di persone a rischio. Fanno capo a questo bacino, secondo gli ultimi dati INPS e ISTAT del 2022, circa 3 mln di precari. E non basta una crescita delle assunzioni del 46% a fare da tampone, se contemporaneamente le cessazioni dei rapporti di lavoro superano il 50%. Questo perché a mancare sono, acnora una volta, le dovute garanzie. Nelle Marche, questi dati nazionali si traducono con un 17° posto in classifica per l’incidenza di assunzioni stabili sul totale, e con un primo posto per quel che riguarda i contratti intermittenti (il cosidetto “lavoro su chiamata”). Inoltre, il 90% dei nuovi rapporti di lavoro è oggi a vario titolo precario – le formule contrattuali preferite sono quelle “a termine” – accompagnato da un +11% solo nel primo bimestre del 2022 degli infortuni sul lavoro (dove rientrano anche le cosidette “morti bianche”). A impressionare, su quest’ultimo dato, è l’aumento di un +49% relativo ai giovani under 19: difficile non riflettere sulle profonde mancanze relative alla modalità “alternanza scuola-lavoro”. In ultimo, va considerata la nuova Legge di bilancio, rispetto alla quale i sindacati sembrano aver trovato terreno comune con le priorità di governo per quanto riguarda “le misure pensionistiche” (dove però pesano i contributi versati in almeno 38 anni di lavoro), “gli ammortizzatori sociali” (che dovrebbero sopperire all’aumento della disoccupazione), “gli sgravi contributivi” (che favoriscono i pochi contratti a tempo indeterminato) e “il rifinanziamento del reddito di cittadinanza” (punto sul quale il dibattito politico si infuoca maggiormente). Ancora una volta misure tampone, più che vere e proprie riforme. “Emerge un sistema economico fragile e inadeguato ad affrontare le sfide che abbiamo di fronte – aveva dichiarato a inizio anno Rossella Marinucci, segretaria di CGIL Marche - a partire dagli investimenti del PNRR e dalla nuova programmazione europea. Un sistema incapace di affrontare le trasformazioni tecnologiche, ambientali ed energetiche  investendo innanzitutto sul lavoro, la sua qualità e le competenze da valorizzare. Una ripresa che, per lavoratrici e lavoratori delle Marche, si traduce in contratti non stabili, part-time e frammentati, in lavoro polverizzato e precario. La ripresa in atto sarà effimera e lo sviluppo apparente se non incardinati nella qualità del lavoro e dell’occupazione: su questo terreno le Marche si giocano il futuro”.

30/04/2022 10:00
Covid Marche, 1735 nuovi casi oggi: 337 sono nel Maceratese, ma scende ancora l'incidenza

Covid Marche, 1735 nuovi casi oggi: 337 sono nel Maceratese, ma scende ancora l'incidenza

Il tasso di incidenza cumulativo scende a 805,24 su 100mila abitanti (ieri era 833,15, in calo rispetto al giorno prima) nelle Marche dove sono stati registrati nell'ultima giornata, a fronte di 1.735 nuovi positivi. Essi rappresentano il 40,1% dei 4.324 tamponi diagnostici, su 5.258 tamponi complessivi. Questo quanto si apprende dal bollettino giornaliero emesso dall’Osservatorio epidemiologico regionale La maggior parte dei nuovi casi resta nella provincia di Ancona, con 458, a seguire Macerata con 337, Ascoli Piceno con 335, Pesaro Urbino con 333, Fermo con 205, oltre a 67 casi di fuori regione. Le fasce di età in cui circola maggiormente il contagio sono 45-59 anni cn 403 casi e 25-44 con 399, a seguire 60-69 anni con 208 casi. Le persone con sintomi sono 483, i contatti stretti di casi positivi 507, i contatti domestici 401, i positivi in setting scolastico sono 22, mentre per 297 casi sono in corso approfondimenti epidemiologici

29/04/2022 18:46
Casini (Pd) sui rincari di pasta e pane: "Colpa dei costi dell'energia. La Regione deve tutelare le imprese"

Casini (Pd) sui rincari di pasta e pane: "Colpa dei costi dell'energia. La Regione deve tutelare le imprese"

La questione del rincaro dei prezzi del pane e della pasta è stato al centro dell'incontro svoltosi tra il gruppo assembleare del Partito Democratico e Agrinsieme, il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari. "Gli aumenti del pane e della pasta - ha spiegato la consigliera regionale Anna Casini - non c’entrano nulla con il prezzo del grano prodotto dalle nostre aziende e dalle nostre cooperative agricole; i rincari registrati sul mercato sono dovuti in parte alla speculazione e in parte alla crescita dei costi dell’energia". "A tal proposito - ha aggiunto la Casini - la Regione Marche dovrebbe intervenire con risorse specifiche per frenare l’aumento del prezzo del gasolio che penalizza pesantemente la condizionalità delle imprese agroalimentari e degli allevamenti" Sul Piano di Sviluppo Rurale dell'attuale giunta regionale, ha puntualizzato: “Avevano detto di voler rivoluzionare la programmazione, ma non abbiamo visto mutamenti di indirizzo. L’assoluta mancanza di visione di questa giunta ha fatto sì che i bandi di primo insediamento raccogliessero la metà delle adesioni rispetto al periodo precedente la pandemia". Tra gli argomentati affrontati, infine, c’è stato quello della fauna selvatica ormai fuori controllo, con la comparsa dei lupi che falcidiano il bestiame: “Vanno assolutamente presi provvedimenti risolutivi che tutelino gli investimenti fatti dalle attività economiche”.

29/04/2022 17:36
Pesaro, la prima a concedere l'assegnazione del cognome materno dopo la Consulta

Pesaro, la prima a concedere l'assegnazione del cognome materno dopo la Consulta

Prima decisione di un Tribunale in Italia di assegnazione del cognome materno al figlio minorenne dopo la pronuncia della Corte Costituzionale, che sancisce la possibilità del doppio cognome (oltre a quello paterno). Il Tribunale di Pesaro, con provvedimento emesso ieri 28 aprile e depositato oggi, ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Andrea Nobili e Bernardo Becci dello studio NBBZ di Ancona, per la madre di un minorenne che chiedeva il riconoscimento anche del cognome materno al figlio, nonostante l'opposizione del padre. Secondo i due legali si tratta della prima decisione di questo tipo in Italia dopo la recentissima pronuncia della Consulta, che "viene espressamente richiamata nel decreto del Tribunale di Pesaro, il quale ha ordinato all'Ufficiale dello Stato civile del Comune ove risiede il minore la modifica dello stato di nascita, aggiungendo il cognome materno". (ANSA)

29/04/2022 17:05
Ricostruzione privata, Legnini approva il prezzario unico: "Più 20% anche sui lavori in corso"

Ricostruzione privata, Legnini approva il prezzario unico: "Più 20% anche sui lavori in corso"

“Un pacchetto di misure straordinarie che risponde in modo adeguato alla grave sofferenza delle imprese, conseguente al forte aumento dei prezzi, e torna a rendere competitiva la ricostruzione post sisma, riconoscendo un aumento del contributo pubblico, oltre che per il futuro, a tutti i lavori effettuati a partire da luglio 2021”. Così il Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, commentando l'Ordinanza varata con l’intesa della Cabina di Coordinamento per contrastare “l’eccezionale aumento dei costi delle materie prime e far sì che il processo di ricostruzione, dopo le difficoltà dei mesi scorsi, possa ora riprendere, senza ulteriori ostacoli, per soddisfare le legittime aspettative dei cittadini colpiti dal sisma”. Con l’Ordinanza, che è stata inviata alla Corte dei Conti e che entrerà in vigore quindi dopo il visto di legittimità, viene approvato il nuovo Prezzario Unico del Cratere 2022 e si stabilisce un aumento del costo parametrico del 25% per gli immobili produttivi e del 20% per gli immobili residenziali. Si prevedono tuttavia particolari maggiorazioni che fanno lievitare il contributo concedibile per gli edifici uni e bifamiliari isolati di un ulteriore 25%, per quelli con danni gravissimi, e del 20% per gli altri, e vengono introdotti meccanismi che portano il contributo ad aumentare, in alcuni casi, di quasi il 50%. Per gli immobili produttivi il nuovo costo parametrico viene maggiorato di un ulteriore 30% per gli edifici in cemento armato e del 40% se realizzati in acciaio. Il Prezzario Unico 2022 ed il nuovo costo parametrico potranno essere applicati, oltre che alle nuove richieste di contributo, a quelle già presentate e non ancora approvate, ma anche a quelle precedentemente decretate, con trattamenti differenziati tra i decreti emanati prima del 31 dicembre 2020 e quelli dal primo gennaio 2021, relativamente alle lavorazioni effettuate a partire da luglio 2021. Il costo parametrico, che di fatto rappresenta il tetto massimo al contributo concedibile, verrà d’ora in avanti aggiornato ogni sei mesi, “garantendo così – ha spiegato Legnini – che le somme messe a disposizione dallo Stato per la ricostruzione post sisma 2016 restino in linea con l’andamento reale dei costi, anche in una fase di grande volatilità come quella attuale”. “La ricostruzione post sisma 2016 – ha aggiunto il Commissario – aveva registrato un notevole balzo avanti nel corso del 2021, nonostante le difficoltà attraversate negli ultimi due anni, legate alla pandemia. Negli ultimi mesi, purtroppo, a causa dell'esplosione dei prezzi dovuta alla diffusione del 110% e ora della guerra, che ha determinato gravissime difficoltà nel reperimento di materiali e imprese disponibili, si è determinato prima un rallentamento e poi un blocco di molti cantieri. Con la nuova ordinanza sui prezzi intendiamo mettere in sicurezza la ricostruzione che, sotto il profilo finanziario, è tornata ad essere una ricostruzione molto generosa, anche grazie alla stabilizzazione fino al 2025 del Superbonus 110% per tutte le categorie di edifici residenziali. È generosa e liquida, come dimostrano i 315 milioni di euro di lavori pagati alle imprese in questi primi quattro mesi dell’anno. Ci sono adesso tutte le condizioni per guardare con maggiore serenità al futuro, serve ora più che mai un rinnovato impegno di tutti gli attori della ricostruzione, a partire dai professionisti e dalle imprese, ai quali mi permetto di rivolgere un appello a tornare a guardare con fiducia alla ricostruzione”, ha concluso Legnini.

29/04/2022 14:29
Covid: stop green pass, ma restano le mascherine. Ecco cosa cambia dal 1° maggio

Covid: stop green pass, ma restano le mascherine. Ecco cosa cambia dal 1° maggio

È stato approvato nelle ultime ore il nuovo emendamento relativo al decreto “Riaperture” che, già nel mese di aprile, ha visto gradualmente allentarsi le restrizioni sin qui adotatte per fronteggiare l’emergenza pandemica da Covid 19.   Dal 1° maggio 2022, le nuove regole verteranno principalmente sul green pass (base e super) e l'uso delle mascherine. Nel primo caso, la certificazione verde non sarà più necessaria per accedere nei luoghi pubblici ivi compresi quelli di lavoro, sebbene ne resti vincolata la validità – salvo proroghe – fino allo scadere dell’obbligo vaccinale (31 dicembre 2022). In particolare, l’esibizione del certificato rimane obbligatoria per tutti i professionisti e lavoratori del settore sanitario, pena sospensione dal lavoro. Diversamente, si potrà accedere senza certificazione a: uffici, luoghi di studio, bar e ristoranti, cinema e teatri, stadi, centri culturali, sociali e ricreativi, sale, feste, concorsi pubblici, per colloqui nei penitenziari, mezzi di trasporto, congressi e convegni. Per quanto riguarda l’uso delle mascherine Ffp2 al chiuso – già abolite all’aperto l’11 febbraio scorso – l’emendamento approvato finora in commissione Affari sociali della Camera, e convertito in ordinanza ufficiale dal ministro della Salute Roberto Speranza, estenderà la proroga dell’obbligo fino al 15 giugno 2022. Questo vale già per le scuole, gli ospedali, le farmacie le Rsa, e si estenderà a mezzi pubblici (bus, treni, aerei), e luoghi di aggregazione come cinema, teatri, palazzetti, locali di intrattenimento e musica dal vivo, Resta ancora da sciogliere il nodo relativo a stadi, luoghi di lavoro (con distinzione fra pubblico e privato), i negozi, i saloni di barbiere e parrucchiere, e le discoteche, dove il procedimento verrà valutato caso per caso nei prossimi giorni.

29/04/2022 10:00
Covid Marche, 1963 nuovi casi oggi: 352 sono nel Maceratese, ancora in calo l'incidenza

Covid Marche, 1963 nuovi casi oggi: 352 sono nel Maceratese, ancora in calo l'incidenza

Prosegue il lieve calo dell'incidenza di casi di coronavirus nelle Marche: nell'ultima giornata è passata da 835,28 a 833,15. Sono 1.963 i positivi rilevati in un giorno con una percentuale del 42,3% tra i tamponi di diagnosi (in tutto 4.640); in totale sono stati eseguiti 5.804 test che comprendono i 1.164 del percorso guariti. Tra gli ultimi positivi ci sono 496 persone con sintomi; tra i casi 628 contatti stretti di positivi, 453 contatti domestici, 15 in ambiente scolastico/formativo, 5 in setting lavorativo, 4 in ambiente di vita/socialità, 2 in setting assistenziale e 1 sanitario. In provincia di Ancona registrati 497 positivi nell'ultima giornata; seguono le province di Macerata (352), Ascoli Piceno (346), Pesaro Urbino (431) e Fermo (230) oltre a 107 casi provenienti da fuori regione. Contagi distribuiti in tutte le fasce d'età con i numeri più altri in quelle 45-59 anni (470), 25-44 anni (466) e 60-69 anni (212). Ricoveri per Covid-19 in discesa (-8 rispetto a ieri; totale 187) e nessun decesso nell'ultima giornata nelle Marche. In calo i degenti in Terapia intensiva (sono 4; -1 rispetto a ieri), e nei reparti non intensivi (136; -8) mentre aumentano in Semintensiva (47; +1) e sono 37 le persone dimesse. La percentuale di occupazione di pazienti Covid scende all'1,7% nelle Terapie intensive (4 su 232) e al 18,3% in Area medica (183 su 1.006). In strutture territoriali sono ospitate 136 persone mentre 27 sono in osservazione nei pronto soccorso. Il totale di positivi risulta in calo a 6.185 (-135) e gli isolamenti domiciliari invece salgono a 20133 (+482); i guariti/dimessi hanno raggiunto il totale di 431.189 (+2.098).

28/04/2022 11:07
Picchia l'allenatore: Daspo di due anni al padre del giovane calciatore

Picchia l'allenatore: Daspo di due anni al padre del giovane calciatore

Daspo per due anni per il padre di un baby calciatore che il 18 aprile scorso a Gabicce Mare (Pesaro Urbino) durane un incontro tra due squadre giovanili aveva aggredito l'allenatore del team avversario (leggi qui). Il provvedimento di divieto di accedere agli impianti ove si svolgono eventi sportivi è stato emesso dal questore di Pesaro Urbino. l 18 aprile in campo c'erano, per la partita della categoria Esordienti Under 14, la Nuova Accademia Calcio di Terni e la Polisportiva GDC Ponte di Nona, valevole per il Torneo Regins Pasqua Football Cup.  Per futili motivi legati al match, il padre del giovane calciatore aveva scavalcato la recinzione e, avvicinatosi all'allenatore della squadra ternana, lo aveva colpito con un pugno, facendolo cadere a terra e prendendolo poi a calci, tanto da farlo finire in ospedale. Subito era intervenuto un agente di polizia, libero dal servizio. Gli accertamenti sono stati svolti dai Carabinieri, che hanno identificato l'uomo e ricostruito i fatti. 

27/04/2022 19:33
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