L’edizione 2017 della tradizionale e antica Festa di San Firmano, patrono di Montelupone, offre un programma ricco e variegato, sia sul versante religioso che su quello civile.
A San Firmano ci sono le origini ultramillenarie di Montelupone, la popolazione tutta sente quel luogo, sede dell’Abbazia che ha il sapore e il fascino inconfondibili della Storia e dell’antica religiosità che trasudano dal manufatto, come propria radice.
I festeggiamenti sono dunque religiosi da un lato e campestri dall’altro, a rievocazione dei tanti secoli che hanno visto le genti riunirsi in festa per onorare il grande Santo che, guidando i suoi confratelli secondo la regola benedettina “Ora et labora”, aveva ben prima dell’anno mille bonificato le terre e trasformato in positivo l’economia di quelle terre e le condizioni sociali delle misere popolazioni d’intorno.
La Festa di San Firmano non è dunque una qualsiasi sagra paesana inventata in tempi moderni per un contingente svago del popolo, ma rappresenta la continuazione plurisecolare di una tradizione antica che, nel prenderne coscienza, inorgoglisce la gente e la fa sentire autentica erede di un passato positivo e glorioso, che rinnovi e promuova uno slancio vitale per il presente e per il futuro all’ombra protettiva dell’Abazia.
Il programma:
Mercoledì 8 marzo, ore 8,30 e 16,30 sante Messe con l’esposizione del SS Sacramento. Ore 20,30, cena per la Festa della Donna.
Giovedì 9 marzo ore 10,30 e 18,30 sante Messe con esposizione del S. Sacramento.
Venerdì 10 marzo, ore 10,30 e 18,30 santa Messa. Ore 21 PREMIO SAN FIRMANO – Concerto Coro Polifonico Davide Brunori, presenta Alessandra Gattari.
Sabato 11 marzo, ore 9,30 santa Messa, ore 10,30mSolenne concelebrazione eucaristica con monsignor Nazareno Marconi; ore 15 Processione con le reliquie di San Firmano, la Banda cittadina e le Confraternite; ore 17, intrattenimento con ml’orchestraMaurizio Damiani band per tutta la serata.
Domenica 12 marzo, ore 8,30 gara di bocce; ore 17, intrattenimento musicale con Gianni Gianferro per tutta la serata.
Un salto, poi, a Venerdì 17 marzo, ore 21 gara di briscola (vige regolamento).
Sabato 18 marzo, ore 15: 39^ marcialonga di San Firmano. Ore 21, Serata Giovani con animazione.
Domenica 19 marzo, ore 17 Commedia dialettale del Gruppo Attori per Caso promossa dal Gruppo AIDO di Montelupone. Ore 19, estrazione della Lotteria.
Durante i giorni di festa sono a disposizione il Tendone riscaldato, Stand enogastronomici con specialità ogni sera diverse, Giochi popolari, Pesca di beneficenza, Lotteria a premi, Autoscontro, Giostra a catene, Tappeto volante, Giostrine, Tiro a segno e giochi a premi.
Doppiata con l’Opera la boa di metà stagione teatrale, sabato 4 marzo ore 21,15 al “Nicola Degli Angeli” la compagnia teatrale “I Tessitori” presenterà “Che succede al San Carlo”, commedia brillante, regia di Sergio Mallucci.
E’ una commedia brillante, tutta da ridere, in due atti. In una Milano natalizia e innevata, lo sconclusionato ospedale San Carlo riserva una sequela continua di sorprese ai suoi numerosi astanti, incapaci di celare le proprie improbabili personalità: un medico travolto dal suo scabroso passato, una madre alla ricerca di un padre naturale per la propria nevrotica figlia, una moglie elegantemente cinica, équipe mediche equivoche, congiunti improvvisati e austeri, improbabili tutori dell’ordine . . .
Info e prenotazioni: 0733 2249319 in biglietteria dalle ore 18
0733 2249301 dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 13
€ 8 platea e palchi centrali; € 6 palchi laterali.
Le tante manifestazioni popolari del carnevale non hanno favorito una cospicua affluenza di pubblico al “Pomeriggio a teatro” al Degli Angeli di Montelupone ma, in condizioni normali, la rappresentazione della verdiana Aida, ideata dal tenore Mario Leonardi e prodotta dall’Associazione culturale all’Opera, avrebbe senz’altro ottenuto il sold out.
La rete teatrale marchigiana è prima in Italia, ogni borgo ha il suo teatro storico dove si succedono rappresentazioni e, in questo scenario di antica tradizione, l’Associazione all’Opera ha il merito, da tre anni, di portare in scena l’opera lirica che, pur essendo patrimonio della cultura italiana, riscuote più successo all’estero che in patria. Eppure basta avvicinarsi, anche una sola volta, all’Opera per sentirne tutto il fascino coinvolgente. E’ dunque meritoria la “missione” che l’Associazione e il tenore Leonardi si sono prefissi, tenendo anche conto che il Maestro miete successi internazionali e gli altri componenti, esclusa la Abategiovanni, producono un impegno amatoriale, pur portatori di ragguardevole talento. Le coreografie della “Nuova Ginnastica Sambucheto” arricchiscono e “modernizzano” la scena.
L’Aida è stata rappresentata a Montelupone da: al piano il maestro Davide Martelli, Aida il soprano Maria Enrica Biagiola; Radames il tenore Mario Leonardi ; Amneris, il mezzosoprano Maria Rosaria Abategiovanni; Il Faraone, il basso di origine olandese, Marco Boes; Il sacerdote, Il basso Stefano Sopranzetti.; Il messaggero, Umberto Biagiola; Il coro dell’Associazione, solisti e coro tutti allievi del maestro Leonardi; le coreografie della “Nuova ginnastica Sambucheto”; le trombe: Giuseppe Luchetti, Silvano Cesanelli, Andrea Santecchia, Yuri Valenti. Commento e narrazione del prof. Andrea Petrozzi.
“L’opera contiene melodie conosciute e spettacolarità visiva e narrativa: ciò la rende adatta anche ad un pubblico che non frequenti abitualmente l’Opera. L’opera è realizzata in versione integrale, con allestimenti scenici dettagliati e visivamente accattivanti”.
Questo è il messaggio dell’Associazione culturale "All'opera", che ha lo scopo fondativo di portare l’Opera nei teatri storici delle Marche per offrire l’opportunità a tutti di conoscere uno spettacolo che forse viene più apprezzato all’estero che nei luoghi ove esso è nato. E domenica 26 febbraio alle ore 17,15 al teatro "Nicola degli angeli” sarà messa in scena l'Aida di Giuseppe Verdi.
Degustazione enogastronomica offerta dalla Pro Loco di Montelupone.
Le disastrose sequenze sismiche nel Centro Italia, interessanti vaste zone di quattro regioni, hanno generato tragici scenari postbellici. Ora, salvo ulteriori eventi sismici, si è chiamati ad affrontare le gravissime emergenze e, nel contempo, a programmare la ricostruzione e la ripresa.
Poiché i territori disastrati giacciono su un diffuso sistema di faglie che si caricano di energia, il che assicura la replica, prima o poi, di ulteriori fenomeni tellurici, la ricostruzione dovrebbe essere, finalmente, rigorosamente antisismica, pur in presenza di tanti manufatti storici.
Ricostruzione e prevenzione, dunque, dovrebbero essere inscindibili. Non interventi maquillage! Ma dove ricostruire e prevenire? Entro quali confini?
Certo, i lutti e le distruzioni nelle aree epicentriche sono biblici, ma i danni sono davvero cospicui anche nelle zone cosiddette esterne ed adiacenti al cratere disegnato dalle autorità e, dunque, anche nell’extracratere, non ci si può limitare ad interventi di semplice e sbrigativo maquillage.
Alla luce di tali considerazioni, i sindaci dei Comuni interessati dal terremoto, ma “qualificati” extracratere, da un paio di mesi hanno realizzato un coordinamento. Ne fanno parte Montelupone, Montecassiano, Montefano, Appignano, Recanati, Morrovalle, Montecosaro, Monte San Giusto.
Nei giorni scorsi, i sindaci, o loro rappresentanti, si sono riuniti ancora una volta a Montelupone. Erano presenti anche i deputati Carescia e Manzi e il senatore Morgoni.
A fine incontro, abbiamo chiesto al sindaco Rolando Pecora un breve resoconto:
“A fine novembre, dopo il primo decreto sul terremoto e mentre era in allestimento il secondo decreto, abbiamo scritto a Ceriscioli e Errani perché c’era una disparità di risposta ai danni da terremoto nelle due situazioni: nel cratere o fuori. A dicembre il Commissario Errani, accogliendo le nostre ragioni, in un’assemblea di tutti i Sindaci si era assunto l’impegno di modificare la normativa.
Pubblicato il secondo decreto, non vedendo accolte le nostre richieste, abbiamo richiesto un incontro urgente a Ceriscioli ed Errani, senza aver avuto risposta ad oggi
Abbiamo però trovato una sostanziale modifica solo nel terzo decreto, attualmente in fase di approvazione alla Camera dei Deputati: sostanzialmente si dichiara che per la ricostruzione non c’è quasi più alcuna differenza tra chi sta nel cratere e chi sta fuori.
Poiché nei tre decreti permangono elementi di poca chiarezza, e poiché il terzo decreto è all’esame della Camera dei Deputati, sabato 18 febbraio abbiamo richiesto un incontro ad alcuni Parlamentari della nostra Regione (On. Pier Giorgio Carescia, On. Irene Manzi, Sen. Mario Morgoni) per presentare loro le nostre criticità anche in vista del terzo decreto.
1. Superato il problema del “fuori cratere” per il riconosciuto ristoro del 100percento dei danni a tutte le case dei centri storici e alle prime case fuori dai centri storici. Tuttavia si dice che per tutte queste situazioni si rimborserà il danno “puntuale”. Che significa? Se ci si rifacesse al significato che danno i tecnici, allora sarebbe una grande fregatura, perché si tratterebbe di un rimborso destinato al solo recupero “cosmetico”, senza miglioramento o adeguamento sismico: per esempio, se ho un crepa chiudo la crepa. Abbiamo richiesto ai Parlamentari che sia fatta chiarezza su questo.
2. Nel terzo decreto, parlando di calendario scolastico, si concede una deroga ai Comuni del cratere. Poiché la chiusura delle scuole non segue la geografia del cratere, abbiamo richiesto una modifica dell’articolo che preveda analoga deroga per gli altri Comuni interessati
3. Per l’esame e la gestione amministrativa di tutti i problemi del terremoto e per tutti gli interventi ad esso connessi, il personale dei nostri Comuni ha avuto e sta avendo un sovraccarico lavorativo non più sostenibile. I tre decreti prevedono deroghe per i Comuni del solito cratere. Abbiamo richiesto che questa flessibilità venisse applicata, almeno parzialmente, anche negli altri Comuni in base al numero di richieste di sopralluogo di ciascun Comune. Questo è infatti un indicatore abbastanza preciso del danno che il terremoto ha causato”.
Polizia Locale di Recanati sempre più all'avanguardia grazie ad un nuovo software che consentirà la gestione di tutto l’iter amministrativo e amplierà le possibilità degli agenti durante i servizi esterni.
Nei giorni scorsi gli operatori del comando hanno preso parte ad un corso di formazione entrando in possesso di nuovi smartphone e tablet che consentiranno un immediato collegamento con i vari portali istituzionali della Motorizzazione e del Ministero dell’Interno per sapere se i veicoli oggetto di controllo sono senza assicurazione, senza revisione o rubati. Il software che rivoluzionerà l'attività della Polizia locale è della Sabidata, la quale si è aggiudicata l'appalto pubblico.
A beneficiarne saranno anche gli agenti del comando di Montelupone che è unito a quello di Recanati. Tablet, smartphone e computer portatile non hanno avuto nessun costo per la pubblica amministrazione, visto che facevano parte dell’offerta risultata poi più vantaggiosa. Queste nuove strumentazioni permetteranno una presenza esterna maggiore, visto che in alcuni casi si potrà eliminare la presenza della centrale operativa. Nell’era della digitalizzazione saranno immediati e più celeri gli accertamenti che verranno espletati inviando poi foto e mail direttamente agli uffici competenti. Tutto questo permetterà di avere un Corpo di Polizia Locale già proiettato nel futuro dando una risposta immediata al cittadino, ottimizzando le risorse ed il capitale umano. Con il nuovo software si compie un ulteriore passo verso l'innovazione per il comando di Recanati che nei mesi scorsi è stato il primo nelle Marche e uno dei primi in Italia a dotarsi di un auto 100% elettrica 0 emissioni.
La commedia “Tre papà per un bebè”, di Antonio Grasso, regia di Roberto D’Alessandro, sarà di scena al “Nicola Degli Angeli” sabato 11 febbraio, alle ore 21,15. E’ un lavoro teatrale che riscuote successo in tutta la Penisola, con un cast di prim’ordine diretto da un regista che vanta una miriade di esperienze molto positive nelle fiction televisive, nel teatro, nel cinema.
Tre papà per un bebè è la storia di tre amici quarantenni che vivono nello stesso appartamento, ognuno concentrato nel proprio lavoro e nella propria vita da single: un donnaiolo impenitente, un omosessuale eccentrico e un laureato in ginecologia con problemi con l’altro sesso All’improvviso, piomba in questo tranquillo ménage domestico un neonato di pochi mesi e a complicare la situazione, giunge anche in maniera inaspettata una misteriosa e avvenente ragazza. Tra pappe, ninna nanne e pannolini, i tre affronteranno problematiche mai immaginate, e l’arrivo della ragazza metterà a dura prova la determinazione dei tre neopapà . . . La commedia affronta, in maniera leggera, la tematica della paternità e dell’amore per i figli, in un susseguirsi di comicità e strane riflessioni intervallate da momenti teneri e poetici, con un finale inaspettato.
INFO E PRENOTAZIONI 0733 2249319 in biglietteria dalle ore 18 0733 2249301 dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 13
Il pubblico ha accolto con una buona affluenza al “Nicola Degli Angeli” il Gruppo teatrale Totò di Pollenza che, nel pomeriggio di domenica 29, ha portato in scena la commedia brillante “Ogghj a me . . . doma’ pure”, regia di Aldo Pisani. E’ un buon segno, significa che la gente inizia a liberarsi da una specie di depressione collettiva da sisma e si avvia a vivere una quotidianità fatta di rinnovata partecipazione.
La commedia, ben recitata da un Gruppo teatrale che tiene molto bene la scena e i ritmi, è divertente e ha suscitato molti applausi spontanei, frammisti a divertiti scoppi di risa che salivano dalla platea.
Molto interessante l’abbinamento “vieni a teatro e assapora i prodotti enogastronomici” della tradizione marchigiana offerti dalla Pro Loco e dalla Cantina Quattrini. A fine spettacolo, infatti, una gran folla si è fermata nell’ampio atrio, piatti fumanti in mano, per consumare saporiti “fagioli e cotiche” con inzuppato un buon pane di altri tempi, il tutto accompagnato da vini niente male. In pratica, una sostanziosa e completa cena per tutti.
I ristoratori del Centro storico hanno affiancato l’iniziativa, offrendo ai clienti piatti tipici a prezzi contenuti: una formula che va diffusa e incentivata.
L’iniziativa “teatro più degustazioni” si ripeterà in occasione dei prossimi spettacoli pomeridiani, programmati per il 26 febbraio e il 26 marzo.
La solidarietà riscalda i cuori soprattutto quando, in tempi cupi come gli attuali nel Centro Italia, qualcuno si attiva e si mette in viaggio per manifestare la propria vicinanza.
Montelupone, che ha una situazione non paragonabile ai territori più colpiti, ma che di danni materiali ne ha subiti non pochi, nella mattinata di mercoledì 25 ha accolto la delegazione del Comune di Russi (Ravenna), e della sua frazione San Pancrazio, che è venuta in paese per consegnare un aiuto economico raccolto in una “Cena del cuore” organizzata a San Pancrazio per la raccolta di fondi da destinare alla ricostruzione nelle aree del sisma.
Il sindaco Rolando Pecora e gli amministratori locali hanno ricevuto in municipio la delegazione romagnola composta dal sindaco di Russi, Sergio Retini, dall’assessore Lino Calisti e dai componenti del Consiglio di Partecipazione San Pancrazio: Aldo Argelli presidente, Maria Grazia Zama vice, Enea Mancini, Marika Pagliericci ed Enrico Balducci.
L’aiuto economico di San Pancrazio è stato destinato al plesso della Scuola dell’Infanzia Sacro Cuore, reso inagibile dall’onda sismica.
I bambini, che sono ospitati nel piano seminterrato della scuola primaria, hanno accolto nelle proprie aule la delegazione di Russi: un incontro gioioso e spontaneo, impreziosito dai canti dei bambini, dalla loro genuina vivacità e dall’emozione di suor Natalia che, romagnola doc, opera in quella scuola materna da ben 52 anni e, come ha sottolineato, è orgogliosa di avervi cresciuto al meglio tante generazioni di monteluponesi.
Debutto alla grande della stagione teatrale 2017 al “Nicola Degli Angeli” di Montelupone che vede in scena “That’s Amore” di Marco Cavallaro. Si tratta di una commedia brillante, a tratti musicali, che, rappresentata sui palcoscenici di mezza Italia in una lunga tournée, miete successi sistematici. La tappa marchigiana in esclusiva, dopo Ostia e prima di Velletri e di Peschiera Borromeo, ha luogo a Montelupone sabato 14 gennaio alle ore 21,15 e, maltempo permettendo, avrà un ottimo riscontro di pubblico.
La trama, che ricalca un gustoso e classico canovaccio: un uomo e una donna, cacciati dai loro rispettivi ex, si ritrovano per errore ad affittare lo stesso appartamento. Entrambi vivono un periodo di profondo disprezzo verso l’altro sesso: lei odia tutti i “lui” e lei odia tutte le “lei”. Entrambi, però, sono costretti a condividere per un weekend lo stesso spazio. Una commedia musicale leggera, senza mai cadere nella volgarità, ritmata e arricchita da canzoni cantate dal vivo. Mono-ambientazione, unità di tempo, gag a gogò, divertimento assicurato da tre attori sempre padroni della scena.
E’ deceduta il giorno di Natale, all’età di 90 anni, la nobil donna Giuliana Galantara, nipote e ultima discendente del grande artista satirico Gabriele, in arte Ratalanga.I conti Galantara, di antica origine fanese, nei secoli scorsi avevano importanti possedimenti a San Firmano, compresa l’abbazia, e un palazzo a Montelupone dove nacque l’artista che, a sua volta, ebbe tre figli: Giovanni, Vera e Luce. Giuliana, figlia di Giovanni, a fine guerra sposò a Roma un ufficiale dell’esercito Usa ed ebbe due figli, Thomas e Robert Rollins.I Galantara vivevano a Roma, zona piazza Bologna, ma trascorrevano ogni estate a Montelupone, nel palazzo di famiglia, dove una volta in pensione si stabilirono per periodi sempre più lunghi.Ora la famiglia si è estinta, restano i due figli di Giuliana, Thomas e Robert, due ingegneri di cognome Rollins che vivono negli Usa.La signora Giuliana, dal fisico alto, snello, e dallo spontaneo portamento davvero nobile, ha lasciato al Centro Studi Galantara e al Comune di Montelupone gran parte della produzione artistica del nonno Gabriele. Nello scorso mese di agosto, era in paese Thomas, 65enne, venuto dal suo buen retiro nel Mississippi per una visita alla mamma da tempo gravemente ammalata, per ritrovare gli amici della sua adolescenza e per perfezionare il lascito al Comune di una cinquantina di dipinti ad olio prodotti dal bisnonno Gabriele.Ora restano la tomba di famiglia nel cimitero comunale e un appartamento a Macerata che verrà venduto per ragioni fiscali: il fisco americano è implacabile. Si estingue così la lunga storia della nobil famiglia Galantara, che con altre ha nobilitato la storia di Montelupone.Thomas, che tanto somiglia al bisnonno Gabriele, ci ha confidato in estate che da ragazzo si lasciava i capelli lunghi per accentuare la somiglianza e che avrebbe voluto chiamarsi Galantara, ma erano altri tempi, non si poteva scegliere il cognome della mamma. CREATOR: gd-jpeg v1.0 (using IJG JPEG v62), quality = 100
Il teatro “Nicola Degli Angeli” è pronto per la stagione 2017 che esordirà sabato 14 gennaio, dopo che l’avvio programmato per la prima decade di dicembre, con la vedette Emanuela Aureli come protagonista, era stato rinviato per i postumi del sisma.L’assessore Orietta Mogliani, affiancata dal vicesindaco Alberto Muccichini e da Giuliano Ciabocco, referente regionale delle Bandiere Arancioni, ha presentato alla stampa un cartellone di qualità che “intende privilegiare la funzione socializzante con l’obiettivo di accogliere a teatro sempre più persone, contenendo il costo degli ingressi e offrendo divertenti spettacoli, sia dialettali che in lingua o musicali, sia amatoriali che professionali”.In realtà, poiché le stagioni teatrali al “N. Degli Angeli” vantano da anni una forte partecipazione di pubblico e coinvolgono anche numerosi spettatori provenienti dalle località limitrofe, l’obiettivo da perseguire è quello di confermare e consolidare lo status di eccellenza: tale obiettivo, che ha indirizzato le scelte dell’assessore Mogliani, verrà senz’altro centrato, vista la qualità e la sapiente varietà delle opere in programma e delle compagnie chiamate a calcare la scena.E non solo teatro, ma anche raffinata enogastronomia: i tre spettacoli che andranno in scena di domenica pomeriggio, infatti, saranno seguiti dalla degustazione di un piatto e di un vino tipici della tradizione marchigiana.La stagione 2017 del “Nicola Degli Angeli”, che vuol significare anche rinascita post sismica della rete dei paesi Bandiere Arancioni, come auspicato da Giuliano Ciabocco, verrà aperta nella serata di sabato 14 gennaio dall’opera “That’s Amore” di Marco Cavallaro; nel pomeriggio di domenica 29 sarà la volta della commedia dialettale “Ogghj a me . . . doma’ pure” presentata dal Gruppo teatrale Totò. Nel mese di febbraio, “Tre papà per un bebé e “Aida” con la direzione artistica di Mario Leonardi. A marzo, la commedia brillante “Che succede al San Carlo”, compagnia I Tessitori, e quella dialettale “La vita ade’ comme ‘na jornata” del Gruppo teatrale Ginobili. La rassegna sarà chiusa l’8 aprile dalle performance di Emanuela Aureli, star delle tv nazionali.Abbonamenti: platea e palchi centrali € 70; palchi laterali € 55. Biglietti 8 - 6 € o 13 – 11 €.Info e prenotazioni: dalle ore 9 alle 13 dal lunedì al sabato: 0733/2249301. Nei giorni degli spettacoli, ore 2,5 prima dell’inizio, 0733/ 2249319 (biglietteria).
A dieci anni dalla sua costituzione, la Corale San Francesco di Montelupone il 26 dicembre alle ore 18 festeggerà il proprio anniversario nell'abbazia di San Firmano con un concerto inserito nell'ambito della rassegna "Puer Natus est" proposta dall'Arcom. Era il 2006 quando la formazione partecipò al suo primo concerto inserendosi nella rassegna corale natalizia che l'amministrazione comunale di Montelupone organizza da 18 anni.Nata a fini di animazione liturgica, la corale, diretta sin dal suo esordio dal maestro Alessandra Gattari, ha integrato il suo costante impegno nelle celebrazioni con la partecipazione a rassegne e concerti in tutta Italia: da Trento a Loreto, da Assisi a Roma , tappa fondamentale quest'ultima nella quale venne salutata da Papa Francesco prima di essere ospite negli studi di Tv2000.Anni di studio, prove e dedizione saranno ripercorsi nel concerto natalizio accompagnato dal Quartetto d'archi Gigli (Luca Mengoni, Jacopo Cacciamani, Vincenzo Pierluca, Federico Perpich), all'organo il maestro Luca Verdicchio.Sotto la direzione del maestro Alessandra Gattari, i cantori proporranno nella prima parte brani dedicati alla figura di San Francesco mentre la seconda sarà l'occasione per sperimentare un repertorio pop integrato da noti brani natalizi. Dieci anni durante i quali l'instancabile opera della dott. Ester Stefoni, presidente della Corale, e dei suoi collaboratori, ha contribuito alla crescita e al raggiungimento degli attuali livelli.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dal comune di Montelupone."La rinascita post-sismica deve partire soprattutto dalla ripresa di ogni attività radicata nel modus vivendi delle popolazioni colpite e, tra queste attività, occupa uno spazio non secondario anche quella teatrale, tratto distintivo di un territorio che, all’avanguardia in Italia, può vantare un teatro in ogni borgo". In considerazione di ciò, l’assessore alla cultura di Montelupone Orietta Mogliani e il vicesindaco Alberto Muccichini hanno invitato alla presentazione della Stagione teatrale 2017 l’Associazione Paesi Bandiera Arancione, nella persona del Vice Presidente e Referente Regione Marche, Giuliano Ciabocco, che al “Nicola Degli Angeli” ha enunciato quella che vuol essere, e sarà, la strategia dell’associazione stessa.La rete delle Bandiere Arancioni si stringe a sostegno dei borghi marchigiani colpiti dal terremoto. La grande bellezza non finirà con il sisma. I borghi arancioni della Regione Marche, veri e propri gioielli feriti ma non morti, non si arrendono e già sognano di poter offrire di nuovo le loro bellezze ai visitatori. Nella sola provincia di Macerata la devastazione del sisma ha colpito in maniera molto violenta Visso, Camerino, Pievebovigliana, Sarnano e San Ginesio ma non sono rimasti illesi anche Urbisaglia, Montelupone e Montecassiano. Praticamente tutti. Ma il vero appuntamento sarà a metà gennaio, quando si terrà l’assemblea straordinaria delle bandiere arancioni delle Marche per discutere quali strategie promozionali adottare per ripartire."E’ una realtà dura ma per prima cosa bisogna pensare a far ripartire le attività commerciali e dare una degna sistemazione alle persone – sottolinea Giuliano Ciabocco, vice presidente dell’Associazione Paesi Bandiera Arancione e Referente della Regione Marche – poi potremo pensare alle strategie per la rinascita turistica. In molti borghi le criticità sono ancora tante, questo però non significa che ci arrendiamo. La rete che abbiamo costruito negli anni e la solidarietà tra i paesi "bandiera arancione" saranno il volano per non cancellare la storia delle località così gravemente ferite. Se i monumenti sono per ora inagibili, offriremo altre bellezze: la natura e i paesaggi mozzafiato non ce li toglie nessuno – continua Ciabocco – e anche le mura antiche e l'enogastronomia che è da sempre una nostra prerogativa. A tutto ciò vanno aggiunte le attività promosse in sinergia con l'Associazione "gusta l'arancione e gusta il blu" con la quale stiamo studiando azioni mirate (portale internet, social network, testimonial, ecc.) per la ripartenza turistica anche grazie alle località certificate della costa marchigiana".Le idee e le strategie sono chiare: i territori marchigiani lacerati o feriti dal sisma torneranno a vivere e, anzi, passo dopo passo costruiranno un futuro prossimo fatto di eccellenze rivisitate e consolidate. Parola di Marchigiani.
Spettacolare incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze per il protagonista, intorno alle 14 di oggi a Montelupone.Un furgone isotermico che trasportava alimenti, mentre stava transitando in contrada Maffeo, per cause ancora in corso di accertamento ha prima urtato un albero per poi ribaltarsi. Il conducente del mezzo è rimasto miracolosamente illeso.Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando di Macerata con un'autopompa e un'autogrù che hanno messo in sicurezza il veicolo incidentato e lo hanno riposizionato in marcia.
Da una iniziativa del sindaco Rolando Pecora e dell’assessore Orietta Mogliani, accolta da diversi volontari del paese, domenica 18 dicembre verrà installata in piazza del Comune una struttura lignea, iscritta in un cubo, che, ideata dall’architetto Andrea Stortoni, interpreta le forme della grotta della Natività di Nazareth.La struttura, aperta all’accesso dei visitatori, resterà vuota e debolmente illuminata fino alla notte del 24 dicembre.Dopo la veglia di Natale, una processione di fedeli collocherà nella mangiatoia, all’interno della struttura, una statua in plexiglas raffigurante un neonato, realizzata dall'artista professor Ermenegildo Pannocchia. La statua, adeguatamente retro-illuminata, sarà la sorgente luminosa che risplenderà sulla grotta e i suoi visitatori.E’ un presepe concettuale, con il quale si propone all’osservatore di essere parte integrante della scena, di diventare per un momento parte di quella famiglia che a Nazareth ha visto nascere il bimbo che diverrà “luce del mondo”. Un plauso ai realizzatori-volontari Andrea Sollini, Ivan Vanzini, Fabrizio Angelini, Mario Ottaviani, Simone Gambini, Dino Mogliani, Dino Giorgetti, Alessandro Biagiola, Andrea Stortoni, Roberto Propeti, Gildo Pannocchia, Rolando Biondi, Marzia Pianaroli, Enrico Savi e, inoltre, Guzzini illuminazioni e Ditta Castagnari.
La Camera approva in via definitiva e all'unanimità quelli che erano decreti emanati dal Governo per l'emergenza sisma. Il provvedimento è ora, diventato legge."Approviamo oggi un provvedimento importante e molto atteso - dichiara la rappresentante del Partito Democratico, Irene Manzi- che in 120 giorni dal primo sisma del 24 agosto e in meno di 60 dalle terribili scosse del 26 e 30 ottobre delinea una quadro chiaro di interventi e risorse per procedere non solo alla gestione dell'emergenza ma all'avvio della fase più importante della ricostruzione. Penso sia giusto dare atto al governo Renzi di essere intervenuto con rapidità stanziando, tanto nel decreto oggi approvato quanto nella legge di bilancio, risorse significative per avviare i progetti di ricostruzione e delineando un quadro di interventi complessivo ed ampio ". Il provvedimento contiene numerose disposizioni che riguardano la ricostruzione privata e quella pubblica, gli interventi a sostegno delle scuole e per il recupero dei beni culturali, le misure a sostegno delle imprese, del commercio, del mondo agricolo ed artigianale per consentire una rapida ripresa delle attività. "I due decreti oggi approvati costituiscono un punto di partenza fondamentale per poter avviare la ricostruzione- prosegue la Manzi- Un punto di partenza che deve spingere tutte le istituzioni, nazionali, regionali e locali, a continuare a lavorare insieme con il Commissario straordinario per mettere in campo rapidamente un progetto ampio ed ambizioso di recupero del nostro territorio, così gravemente colpito dal sisma. So che non mancano problemi e difficoltà ( sulle quali anche in sede parlamentare abbiamo presentato come parlamentari Pd delle Marche numerosi ordini del giorno diretti ad indirizzare l'azione del governo) , ma ritengo che con il lavoro congiunto di tutte le comunità, le categorie produttive, le forze sindacali ed i rappresentanti istituzionali sia possibile portare avanti un lavoro congiunto che consenta di superare le criticità e di cogliere la sfida più importante che abbiamo davanti: la positiva ripartenza delle nostre comunità. Proprio per questo voglio ringraziare il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, per la vicinanza e gli impegni concreti che anche ieri, durante il suo discorso di insediamento alla Camera, ha voluto manifestare ed assumere a sostegno delle nostre regioni. È' un segnale di vicinanza importante e non retorico che testimonia che l'attenzione sui problemi di quelle terre non è mai scesa e continua ad essere al primo punto dell'agenda politica ed istituzionale"."I comuni interessati - commenta l'on. Emanuele Lodolini - dal decreto legge terremoto approvato oggi pomeriggio sono 131, la stragrande maggioranza dei quali marchigiani. Il decreto prevede interventi integrati sul territorio, sicurezza, trasparenza e legalità (con l’istituzione di una ‘struttura di missione’ del Viminale, controlli da parte di Anac e Corte dei Conti e l’istituzione di un elenco speciale dei professionisti abilitati), mediante l’uso delle buone prassi e sulla base di positive precedenti esperienze quali la ricostruzione emiliana e la sorveglianza degli appalti di Expo.La sfida che il Parlamento si è posto è ricostruire rapidamente territori ricchi di storia e di cultura quanto deboli a livello sociale e umano mantenendo integro il tessuto umano e civile e restituendo forza e futuro a quello sociale ed economico. L'istituzione degli Uffici speciali per la ricostruzione post sisma sosterranno questo processo.Il decreto stabilisce di ricostruire oltre alle prime case anche le seconde fuori dal cratere se lesionate e affittate come prima casa."La sfida è: Vincere la scommessa della ricostruzione e quella di far tornare a vivere i cittadini nei territori colpiti dal sisma".Il decreto finanzia le micro e piccole imprese, dà sostegno ai lavoratori, sostiene le aziende agricole e lo spostamento temporaneo all’interno delle stesse comunità di piccoli esercizi commerciali quanto di aziende più grandi. Favorisce inoltre l’autorganizzazione dei cittadini e stabilisce l’aumento del personale degli enti locali. La dotazione assegnata nel decreto per il 2016 al fondo della ricostruzione è pari a 266.427.000 euro. A questi vanno aggiunti gli interventi previsti nella legge di Bilancio: 100 milioni per il 2017 e 200 milioni di euro annui dall’anno 2018 all’anno 2047 per la concessione del credito d’imposta per l’accesso ai finanziamenti agevolati, di durata venticinquennale, previsti per la ricostruzione privata.Sicuramente oggi si è scritta una pagina nella storia di questo paese, una pagina nella quale la politica si è messa davvero al servizio dei cittadini e delle imprese ed in cui le Marche hanno avuto un posto di rilievo per uscire da una tragedia come quella del sisma del 24 agosto e del 30 ottobre".
Si accende domenica 18 dicembre il Natale 2016 nel centro storico di Montelupone, un’intera giornata dedicata a mercatini, animazioni per grandi e bambini, gastronomia in veste di street food, musica, recitazione a teatro dei più piccoli e presentazione-inaugurazione della “opera natalizia”.“Arti sapori e atmosfere di Natale” prevede fin dal mattino l’esposizione dei tradizionali Mercatini che animeranno la piazza.Molto ricco di eventi il pomeriggio, con l’Oper Day a cura dell’Associazione amici della Filarmonica e lo Street Food a cura di Big One, Il Forno del Borgo, La taverna dell’Artista, Ristorante Emasi, La Pizzeria del Borgo, il Caffè del teatro e la Pro loco.Nel teatro verrà rappresentata la recita natalizia a cura della Scuola dell’infanzia delle suore: è assicurato il solito pienone di zie e nonne orgogliose e commosse.La Street band di Treia, con due artisti, si esibirà nella scenografica piazza sul tema “Marameo e il Natale nel regno di Frozen”:, con Elsa di Frozen e uno stravagante Babbo Natale in un’originale animazione natalizia: Elsa si presenta dentro la sua sfera di ghiaccio ed esce per ballare la Baby Dance con i bambini. Babbo Natale con la sua stravagante bicicletta regala sculture di palloncini Per terminare, un mino show, con scenografia: Elsa in un fantastico spettacolo di magia e Babbo Natale stravagante giocoliere anche di fuoco.Esordio del Natale 2016, una giornata gioiosa per ripartire tutti insieme con il sorriso degli adulti e, soprattutto, dei bambini.
Rinviato a causa degli eventi sismici, lo spettacolo “Ricordi . . .inCanti”, ideato dal sempre vulcanico Pierluigi Ferramondo, andrà in scena al “Nicola Degli Angeli” nel pomeriggio di venerdì 16 dicembre, dalle ore 17,30.Lo spettacolo di arte varia, che precede a Montelupone l’apertura ufficiale del Natale 2016 prevista per l’intera domenica 18 con “Arti Sapori e Atmosfere” (mercatini enogastronomia e intrattenimenti soprattutto per bambini), vuole segnare il definitivo superamento dei maggiori disagi dovuti al terremoto.Al “Ricordi . . .inCanti” di venerdì pomeriggio 16 dicembre, ingresso gratuito, parteciperanno il complesso musicale “I Folkorati” di Castelfidardo (giovani di conservatorio), Il Coro Sibilla-Cai di Macerata diretto dal maestro Fabiano Pippa (84° Concerto di Compleanno di . . . Ferramondo), la poetessa-performer Anna Maria Cerquetti con Jenny (voce) e Francesco (chitarra), Cesare Angeletti, poeta e studioso di tradizioni popolari, Leonardo Bedini, cabarettista e, infine, “Pierlui’ De Montrupo’ “ in Folk to Folk. Presenta Nazzareno Gaspari.Uno spettacolo divertente, che racconta la tradizione e l’attualità, fatto di buona musica e di antichi stornelli dialettali, di amarcord e di lazzi un po’ ridanciani, di cabaret e di poesia profonda, insomma un divertimento a tutto tondo.
Iniziative a tutto campo dell’AVIS di Montelupone, che coniuga perfettamente una sua lunga tradizione di donazione del sangue con un presente che consolida un trend positivo fatto di conferme e di nuovi associati che aderiscono ogni anno appena raggiunta la maggiore età. Il coordinatore, Giordano Elisei, sempre molto attivo, in pochi giorni ha conseguito ulteriori tre obiettivi che certificano la vitalità dell’Avis locale.Come ogni anno, i donatori di Montelupone hanno partecipato a Loreto alla 10^ Giornata del ringraziamento Avis “La Solidarietà fa 90”, alla presenza tra l’altro del presidente nazionale Saturni, dove sono stati premiati i nuovi quattro donatori neo-diciottenni monteluponesi: Vittorio Rinaldi, Diego Pranzetti, Serena Lambertucci e Lucrezia Scattolini.Per divulgare e promuovere le proprie attività, lo scorso sabato l’Avis ha proposto nel teatro “N. Degli Angeli” la commedia “Questa è la vita”, regia di Alberto Pellegrino, presentata dal TeatroClub Amedeo Gubinelli.Infine, nel plesso della scuola media, un incontro con gli studenti, sul tema del bullismo, condotto da Adriana Frusto, psicologa e psicoterapeuta presso l’Asur Marche. L’incontro, molto partecipato, ha toccato un argomento e un problema, di stretta attualità, che va affrontato proprio attraverso la consapevolezza, la presa di coscienza, dei più giovani.