In merito alla vicenda della 67enne terremotata di Montefano, costretta a vivere un calvario lungo otto mesi a seguito della mancata erogazione del Cas, è intervenuto il sindaco di Montefano, Angela Barbieri, per chiarire la posizione dell'amministrazione comunale.
"L 'Amministrazione Comunale di Montefano tiene a precisare che la situazione, al momento della pubblicazione dell’articolo, era già sbloccata".
"Nessuna malavolontà né alcun disinteresse per la questione - spiega in una nota l'Amministrazione comunale montefanese - molto più semplicemente fatti tecnici e procedure, a volte un po' laboriose, non hanno permesso una risoluzione rapida del problema, come in effetti indicato dalla figlia della signora nel predetto articolo.
La signora riceverà tutto quanto di sua spettanza nel rispetto dei tempi di monitoraggio e verifica di Coeshion Regione Marche, come è accaduto per tutti coloro che hanno riportato danni dal sisma del 2016.
Il Sindaco di Montefano – Angela Barbieri – invita, per il futuro, i suoi concittadini a richiedere un incontro diretto con lei, qualora la questione da affrontare tocchi temi importanti e che incidono pesantemente sulla qualità della vita".
"Mia madre, terremotata e vedova da 2 anni, costretta a vivere tutt'oggi un calvario che va avanti da otto mesi". Questo quanto racconta alla nostra redazione la figlia di una donna di 67 anni di Montefano, una delle tante storie di difficoltà che ancora persistono nonostante siano passati ben quattro anni dalle scosse di terremoto del 2016.
Il sisma le portò via la casa, ma - fin da subito - fu offerto, a lei e al marito, alloggio in un albergo di Castelfidardo.
Poi, quando le condizioni di salute del compagno di una vita si sono aggravate, la coppia si è spostata all’Hotel Recina di Villa Potenza. Qui la signora è rimasta anche dopo la scomparsa del marito perlomeno fino a febbraio di quest’anno, quando ha dovuto lasciare la sua camera (come previsto da un'ordinanza della protezione civile) e cercarsi un appartamento, nel quale attualmente vive e di cui tutt’ora sta pagando affitto e spese.
Come da ordinanza la signora ha presentato la domanda per il C.A.S. (contributo di autonoma sistemazione) ma, stando al racconto della figlia, ancora ad oggi non ha ricevuto alcuna risposta.
Per evitare problemi nella compilazione della domanda, sia la signora che la figlia, si sono recate in comune facendo scrivere il documento direttamente agli addetti dell’ufficio. Nel frattempo la signora è rimasta nell’appartamento che aveva affittato ma, essendo sola e vivendo unicamente con la pensione, non riesce a far fronte a tutte le spese con cui deve fare i conti ogni mese.
Come previsto dal comune di Montefano, ora la signora rischia di essere sfrattata in quanto non riesce ad arrivare a coprire tutte le spese.
La figlia, indignata per la situazione in cui è costretta a vedere la madre, è in cerca di soluzioni sul come procedere ma, nonostante le numerose telefonate in comune e in regione, non si arriva da nessuna parte.
“Stiamo cercando da 8 mesi un riscontro ma non otteniamo nulla, continuano a dirci che stanno controllando la situazione ma quello che resta è solo l’essere presi in giro”. Queste le parole con cui la figlia della 67enne ci descrive la situazione che vivono ogni giorno.
“La domanda l’abbiamo presentata a febbraio con il contratto di affitto sulle mani e pensavamo che dopo poco - prosegue nel racconto la figlia - la situazione si sarebbe sistemata ma, a quanto sembra, o la domanda è stata compilata male o è stata chiusa male o ancora non è partito nulla a livello burocratico, resta il fatto che non ci viene data nessuna spiegazione e veniamo solamente rimandati di rimbalzo da un ufficio all’altro”.
"A breve, non ci saranno novità o miglioramenti sarà costretta a procedere per vie legali" conclude esasperata la ragazza.
"Ho avviato, nella giornata di ieri, un atto di sindacato ispettivo nei confronti dei Ministri dell'Agricoltura, della Cultura e dell'Ambiente per fare luce sulle procedure che hanno portato all'individuazione, come aree idonee ad ospitare una discarica, alcuni territori della provincia di Macerata ad alta vocazione agricola con colture biologiche, vocazione turistico-culturale e vincolate al rispetto ambientale e paesaggistico, fra cui diverse aree individuate nei Comuni di Recanati e Montefano". Così il senatore Francesco Battistoni interviene in merito alle scelta, fatta nel 2017 dall'ente provinciale di Macerata.
Una scelta ritenuta "incomprensibile, anche in ragione del fatto che questi luoghi sono conosciuti al turismo nazionale e internazionale per la bellezza del paesaggio e l'importanza storica".
"Stanno nascendo diverse associazioni a difesa e tutela del paesaggio e della quale mi ha portato a conoscenza la candidata di Forza Italia Sabrina Baiocco. Ritengo opportuno che il Governo faccia velocemente chiarezza e spieghi esattamente come stanno andando le cose, con la speranza che le istituzioni locali possano ravvedersi sulle loro scelte e magari invertirle. Parliamo di una terra che ha ispirato Giacomo Leopardi, e che forse meriterebbe di più una iniziativa verso l'ammissione al Patrimonio dell'Unesco che una discarica" conclude il senatore Battistoni.
I finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia di Macerata hanno tratto in arresto un ventenne, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, procedendo al sequestro di 320 grammi di hashish e 106 grammi di marijuana.
Fondamentale, si è rivelata l’intensificazione del controllo su tutto il territorio provinciale di competenza ed il monitoraggio di soggetti collegati con gli ambienti dello spaccio.
Proprio nel corso di un servizio di pattugliamento, nei pressi di Montefano , i finanzieri hanno sottoporlo a controllo il giovane, trovandolo in possesso di una cospicua quantità di sostanze stupefacenti.
Lo stupefacente, verosimilmente destinato al “mercato” locale, è stato sottoposto a sequestro, mentre il responsabile è stato tratto in arresto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Ieri pomeriggio presso il Ristorante Villa Anton di Recanati, Francesco Acquaroli candidato unitario del centrodestra per la Regione Marche, ha incontrato una delegazione del Comitato No Discarica territorio di Montefano Recanati.
Dopo una presentazione del Comitato e una breve introduzione del Presidente Fabio Lanari, sono state rivolte all’Onorevole alcune domande riguardo al tema della futura discarica della Provincia di Macerata.
A una prima domanda circa la sua opinione in merito, Acquaroli ha risposto che secondo lui è impensabile che possa essere autorizzata la realizzazione di una discarica nelle terre dell’Infinito, valorizzate da tutti come uno strumento di crescita turistica e come un punto di riferimento culturale non solo per la città di Recanati e per la Provincia di Macerata, ma per tutte le Marche e l’Italia intera.
Ha ribadito inoltre che, l’individuazione e l’autorizzazione di una discarica in questi luoghi, sarebbe una sconfitta non solo per la città di Recanati ma per il brand “Marche”. In più, la notizia della costruzione di una discarica davanti ai colli dell’Infinito avrebbe una vasta eco a livello mondiale.
Una seconda domanda posta al candidato del centrodestra è stata relativa alla sua posizione riguardo al dibattito sulla opportunità o meno di costruire nuove discariche. Acquaroli ha tenuto a precisare che, non essendo un tecnico della materia e non conoscendo le nuove tecnologie, ritiene che la politica debba confrontarsi su tutte le eventualità che le vengono proposte per capire quali siano le alternative esistenti riguardo alle tecnologie nel trattamento e nella gestione dei rifiuti. In primis, dovranno farlo il Consiglio e la Giunta Regionale che verranno eletti e lo dovranno fare anche tramite un confronto serio con tutti i sindaci dei territori coinvolti, perché non possono essere lasciati soli ogni volta che si ripresenta il problema dello smaltimento dei rifiuti, tra l’altro sempre in emergenza. ”La salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente devono sempre e comunque essere messe al primo posto e, su temi così importanti, la condivisione deve auspicabilmente andare oltre il perimetro delle maggioranze”.
Bisogna poi capire se ci sono i margini o meno per fare una discussione collettiva: la politica non può sottrarsi a un confronto con i cittadini, di qualsiasi schieramento siano, perché lascerebbe uno spazio vuoto non più consentito.
Per concludere, a una domanda maggiormente circostanziata relativa ai criteri adottati dall’ATA per individuare i siti dove localizzare la nuova discarica, ha risposto che i criteri ci sono e sono stati anche ben individuati dal Piano Regionale del 2015 e dai criteri della Provincia. Se però non si tiene conto del danno all’immagine che si produce a un territorio, bisogna inserirlo assolutamente rivedendo comunque bene tutti i criteri utilizzati, aggiungendo, poi, che a lui risulta che questo criterio fosse presente nella Legge nazionale.
Il Comitato No Discarica Territorio Montefano Recanati, che ad oggi conta 800 iscritti, 2.073 aderenti alla campagna aperta su Change.org e oltre 2.800 membri del gruppo Facebook, incontrerà a breve il candidato del centrosinistra Maurizio Mangialardi, che dovrebbe confermare sua presenza in queste ore. Il fitto programma di incontri proseguirà poi con una discussione collettiva con gli altri candidati Governatori per la Regione Marche.
A Montefano si sta costituendo un Comitato spontaneo che sarà denominato Tutela Ambiente MOntefano (T.A.MO).
"T.A.MO. sarà un gruppo libero, apartitico, che avrà come scopo principale la difesa della salute e dell'ambiente tramite la promozione di iniziative di carattere socio-culturale volte alla sensibilizzazione e al coinvolgimento della cittadinanza - dichiarano i rappresentati in un comunicato - Il comitato non avrà alcun fine di lucro e prioritariamente si porrà l’obiettivo di supervisionare sulle azioni di individuazione e realizzazione di una discarica per rifiuti ordinari e speciali in base a quanto approvato attraverso la delibera assembleare dell’ATA n.9 del 26/06/2020 - precisano - I promotori del comitato, riconoscendo la problematica generale che sta alla base delle necessità oggettive che impongono la creazione di impianti di smaltimento dei rifiuti, ritengono indispensabile il coinvolgimento del singolo Cittadino come atto fondamentale di consapevolezza sulle decisioni che, a breve termine, potrebbero portare alla realizzazione di un impianto di smaltimento nel territorio comunale - la nota si conclude - A questo scopo si sono dichiarati intenzionati a promuovere, in sinergia con le istituzioni, ogni iniziativa utile e necessaria anche per favorire l’elaborazione e l’attuazione di azioni di miglioramento in tema di gestione dei rifiuti, di valorizzazione, tutela e rispetto dell’ambiente che nascono dal forte legame con esso che ogni Persona deve trasmettere con responsabilità alle future generazioni"
Il comitato è proposto da Alessandro Paesani, Maura Benelli, Alessandro Soricetti, Davide Petroselli, Silvia Amicucci, Donato Donatiello, Gianluca Conocchiari e Daniele Messi
Uomo precipita dal balcone posto al secondo piano della sua abitazione. È quanto avvenuto attorno alle ore 16:30 del pomeriggio odierno a Montefano. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo - 46enne padre di due figli - sarebbe caduto dal balcone del suo appartamento, facendo un volo di circa 6 metri. Il violento impatto sarebbe stato in parte attutito da alcuni ostacoli, che il 46enne avrebbe trovato prima di precipitare a terra. Per soccorrerlo sono immediatamente intervenuti i volontari del Croce Rossa.
Constatate le condizoni del paziente è stato richiesto il supporto dell'eliambulanza, che è atterrata presso il campo sportivo. L'uomo è sta trasferito in codice rosso all'ospedale Torrette di Ancona. Dalle prime informazioni, sembra si sia trattato di un gesto volontario. Sul posto, per ricostruire la vicenda, i carabinieri di Montefano.
Sono oltre 70 i siti ritenuti idonei ad una discarica in provincia di Macerata: questo è quanto emerso in base alla delibera assembleare dell’ATA n. 9 del 26 giugno 2020, con la quale è stato approvato il Piano d’Ambito, con il voto contrario del Sindaco di Montefano Angela Barbieri.
"La delibera è stata, tuttavia, adottata dopo un percorso avviato nell’agosto 2017 con l’approvazione delle tavole di macro-localizzazione ovvero dell’individuazione delle aree idonee e non idonee per gli impianti di gestione dei rifiuti - sottolinea la prima cittadina -. Nel territorio di Montefano sono stati individuati 5 potenziali siti su cui realizzare la discarica".
Al fine di scongiurare la realizzazione di una discarica per rifiuti ordinari e speciali in ognuno dei 5 siti individuati, l’Amministrazione comunale di Montefano ha deliberato di incaricare un legale ed un esperto del settore per procedere alla stesura di osservazioni di carattere qualitativo e quantitativo, ritenendo i siti individuati tutti ugualmente non idonei.
"Oggi la battaglia è dura - sottolinea il sindaco - ma, nonostante le mancate osservazioni che potevano essere prodotte nel 2017, siamo fermamente decisi a tutelare il nostro territorio, sulla base di elementi oggettivi".
L’emergenza sanitaria, gli aiuti alle famiglie in difficoltà, l’organizzazione della casa di riposo e, ancora, la didattica a distanza e la scuola che verrà a settembre: sono questi i temi affrontati nel corso della serata “Montefano, diario di un’emergenza – Ho a cuore il volontariato”, promossa dall’Associazione Nazionale dei carabinieri, Sezione Giuseppe Diaschi, in collaborazione con l’amministrazione comunale montefanese. Un’iniziativa per fare il punto su quanto accaduto negli ultimi mesi, mettendo in evidenza il ruolo di primo piano avuto dal volontariato proprio nella gestione della pandemia: “Non ci siamo mai tirati indietro. Il nostro gruppo, così come quello della Protezione civile, - ha spiegato Stefano Palmili, presidente dell’ANC di Montefano – si è messo a disposizione del paese per garantire la copertura di tutte quelle mansioni straordinarie, date dallo stato di emergenza. I numeri ci dicono che l’attività è stata intensa, sicuramente rischiosa, ma utile a tutti”. Sul palco anche il Vice Sindaco di Montefano, nonché medico di medicina generale, Claudio Pianesi, il referente del Gruppo di Protezione Civile, Ivano Bracaccini, e la fiduciaria della scuola primaria di Montefano, Leida Furiasse. Nel corso della serata sono stati conferiti riconoscimenti legati agli anni di servizio di alcuni membri dell’ANC. Tra questi Giuliano Angeloni e Giuseppa Raponi, recentemente scomparsi.
L’iniziativa è stata preceduta, nel pomeriggio, da un momento formativo destinato ai più giovani: “Abbiamo scelto di coinvolgere i nostri ragazzi in un piccolo corso dedicato alle tecniche di rianimazione cardiopolmonare. – spiega Palmili – Questo perché vorremmo renderli partecipi della nostra attività di volontariato, partendo dalla possibilità di offrire loro momenti di condivisione e conoscenza legati, in questo caso, alla percezione del rischio e al ruolo degli operatori sanitari”. L’appuntamento, svoltosi presso il Parco Veragra, è stato coordinato dal dottor Daniele Messi, docente della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche. I partecipanti hanno potuto osservare da vicino le caratteristiche del primo soccorso, grazie anche alla presenza sul posto di un’ambulanza, e sono stati coinvolti in alcune rilevazioni destinate ad un lavoro di tesi universitaria.
"La casa è quel posto dove, quando ci andate, vi accolgono sempre" diceva Frost e così, dopo aver viaggiato a Londra e in Irlanda per imparare l'inglese in full immersion - nonostante in questo periodo preferisca Civitanova per il mare - è proprio a casa sua, a Montefano, dove ha ricevuto il segno di affetto più profondo.
Tutto il paese, infatti, si unisce e invia i più affettuosi auguri di buon compleanno a Giorgia Pigliapoco, neo diciottenne conosciutissima ed amata in tutto il paese.
Guidati da Nonna Teresa e Nonno Domenico e organizzati grazie agli amici di sempre Flora, Leandro, Nicoletta e Antonio, Marco e Luisa, in tantissimi hanno voluto far sentire il proprio affetto ad una ragazza che tutti definiscono una vera forza della natura, sempre simpatica e allegra e legatissima al suo cagnolino.
"Le vogliamo tutti bene. Per questo le auguriamo di cuore un buon diciottesimo compleanno, l’inizio della vita vera, piena di successi e sogni da realizzare" ci confidano al telefono. E quando chiediamo di inviargli il miglior augurio ci rispondono "Il miglior augurio? Che realizzi ogni suo sogno!"
Studentessa meritevole del Liceo Linguistico di Macerata, non si è mai abbattuta nella vita portando sempre avanti ogni impegno con dedizione e ottimismo.
A Giorgia i migliori auguri anche da parte della redazione.
Ancora una volta gli impianti di videosorveglianza e soprattutto il sistema OCR per la lettura delle targhe e la preziosa collaborazione tra le forze di Polizia locale di Macerata e Montefano, hanno portato, nei giorni scorsi, all’individuazione del conducente di un’auto, che finito fuori strada, aveva procurato danni ad un’abitazione privata, abbandonando il luogo dell’incidente senza avvisare le forze dell’ordine di quanto accaduto.
Grazie prima alle indagini della Polizia locale di Montefano, che con ausilio dell'impianto di videosorveglianza è potuta risalire all’auto e alla targa del mezzo coinvolto nell’incidente, e alla trasmissione dei dati al comando di Macerata, successivamente i vigili urbani del capoluogo, attraverso l’impianto OCR, sono riusciti a monitorare i transiti in ingresso e uscita da Macerata verso Montefano e quindi a risalire al proprietario del mezzo coinvolto nell’incidente.
Una volta individuato, il proprietario del mezzo, residente a Macerata, è stato convocato in ufficio ed è stato identificato, portando così a conclusione le procedure per il risarcimento del
“Ho partecipato fin dal primo incontro al progetto del sistema integrato di videosorveglianza in cui la mia Amministrazione crede molto – afferma il sindaco di Montefano Angela Barbieri -. La sicurezza è fondamentale per il territorio. Montefano era un paese completamente sprovvisto di telecamere, ora ha un impianto importante con 9 telecamere OCR e i risultati si stanno vedendo.”
“Un ottimo esempio di collaborazione fra le forze di polizia locali del nostro territorio – interviene l’assessore alla Sicurezza Mario Iesari - che hanno utilizzato al meglio i vantaggi delle videocamere a lettura targhe. Questi risultati positivi potranno essere ancora più numerosi con la concretizzazione del progetto di integrazione territoriale dei sistemi di videosorveglianza a cui stanno lavorando, coordinati da Macerata, lo stesso Comune di Montefano e altri 24 delle provincie di Macerata, Ancona, Fermo ed Ascoli.”
Si è costituito ieri sera, 22 luglio, presso la sala parrocchiale “San Biagio” di Montefiore il "Comitato No discarica" del territorio Montefano e Recanati.
"Per ora è un’ipotesi ma il pericolo che la nuova discarica provinciale sorga tra Recanati e Montefano è reale" sottolineano i soci fondatori.
Il Sindaco di Recanati Antonio Bravi e la Sindaca di Montefano Angela Barbieri all’assemblea dell’ATA hanno espresso il loro voto contrario e, dopo i consigli comunali delle due città, è stata approvata una delibera in cui si evidenziavano tutte le criticità delle zone dietro la presentazione di una valutazione tecnica di ogni area potenzialmente idonea.
Le aree individuate nel territorio dei due Comuni sono quelle di Santa Croce, Mattonata, contrada Castelnuovo, Bagnolo, Ricciola, Saletta, Settefinestre, Villa Gigli, Valdice, S. Agostino e un sito sul versante del Musone.
Dopo l'esclusione delle zona del terremoto, dell’entroterra e della costa, la scelta è ricaduta sulle zone collinari.
Perciò il rischio è concreto, soprattutto per la pubblicazione del Piano d’Ambito per la Gestione rifiuti dell’ATA 3 di Macerata avvenuta lo scorso venerdì 17 luglio.
A seguito dell’assemblea, molto partecipata, il Presidente Fabio Lanari e i soci fondatori hanno dichiarato che a breve, il "Comitato No discarica" Territorio Montefano/Recanati, oltre ad organizzare iniziative con le associazioni e le parrocchie per far sì che le persone sappiano ciò che sta succedendo, userà tutti i mezzi per fronteggiare questa ipotesi di devastazione di un territorio a forte vocazione turistica, agricola e paesaggistica.
Sono partiti i Centri Estivi per bambini e ragazzi i a Montefano, tutte superate le tante le difficoltà dovute al rispetto dei rigidi protocolli dettati dal Covid 19 ma, grazie all'impegno dei molti soggetti coinvolti nella progettualità, siamo riusciti ad unire le forze e finalmente i nostri ragazzi hanno cominciato a godere di nuovo dell’aria aperta e dello stare insieme. La quotidianità, quella fatta anche di svago e rapporti interpersonali che stimolano la crescita e l’armonia, ha fatto ritorno fra noi dopo i molti mesi di lockdown.
Bollicine, alla Scuola d’Infanzia “Mamma Vanessa”, con ben tre gruppi di bambini, propone attività ludiche ma al tempo stesso educative: creatività con materiali di recupero, esperimenti scientifici, laboratori teatrali, arte e pittura. Si entra dalle 7,30 alle 9,00, pranzo al sacco alle 12,00 e si torna da mamma e papà al più tardi alle 15,00.
Grande partecipazione anche per le attività sportive vere e proprie. Montefano Basket e SSD Montefano Calcio contano ben più di cento iscritti: tre pomeriggi a settimana, si parte con l’attività motoria per sgranchirsi un po’ e si prosegue, soprattutto con i più grandi, con l’allenamento tecnico vero e proprio. Ai più piccoli è dedicata un’area ludico-coordinativa.
Ai Giardini da Bora, Gymusic intrattiene gli aspiranti musicisti in erba: oltre naturalmente alle prime melodie, bimbi e bimbe trascorrono il tempo in allegria, fra le altre attività, con la Tombola degli Animali in inglese e il disegno espressivo.
Alla Scuola Primaria Olimpia la UISP Macerata inizia la sua giornata alle 7,40. Nella prima parte della mattinata gli educatori coinvolgono i bambini in attività di psicomotricità di gruppo, per recuperare agilità e coordinamento, più tardi e fino alle 12,30 si gioca con i cerchi, si dipinge a mano libera, si fanno giochi d’abilità e poi salta fuori un pallone per una partitina a calcetto, sempre gradito ai maschietti.
Un bel ventaglio di proposte, tantissimi gli iscritti, in attesa delle iniziative sociali e culturali dedicate agli adulti, con un programma ricco di eventi all’aria aperta.
L’Amministrazione Comunale ha ringraziato "tutti coloro che hanno reso possibile questa bellissima ripresa della normalità: grazie alle Associazioni che si sono impegnate per realizzare i progetti, ai dipendenti comunali che - tra decreti e regole ferree - hanno interpretato e risolto al meglio le questioni burocratiche, agli operatori che hanno reso fruibili e puliti gli spazi comunali, alla dirigente scolastica sempre disponibile".
“L’intera comunità montefanese ha mostrato forza, decisione e coerenza, dando prova di coesione e collaborazione, per raggiungere un’altro obiettivo importante per il territorio e i cittadini. Il benessere dei nostri figli” – scrivono in una nota - .
Il 1° luglio al termine delle indagini e degli accertamenti, i Carabinieri della Stazione di Montefano, hanno denunciato un pregiudicato di origini campane per furto e per violazione del “divieto di ritorno” nel medesimo comune.
Il parroco aveva sorpreso, qualche giorno prima, un soggetto ad armeggiare contro la cassetta delle offerte e dopo averle asportate, lo stesso malfattore, mentre si dava alla fuga, lo aveva anche minacciato di picchiarlo, qualora avesse chiamato i carabinieri.
Invece il prelato, incurante della minaccia subita, si è rivolto all’Arma ed ha denunciato l’accaduto.
Assunta la notizia, i Carabinieri della Stazione di Montefano al fine di risalire all’identità del responsabile, hanno immediatamente posto in essere una specifica attività investigativa basata nell’analisi dei filmati della videosorveglianza, che ha permesso di rintracciare il responsabile, un 41enne pregiudicato di origini campane.
Nel corso degli accertamenti di rito posti in essere nell’ambito dell’attività, il malfattore è risultato anche destinatario di Divieto di Ritorno nel comune di Montefano
A conclusione delle attività, l’uomo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per il Furto delle monete e per la violazione del Divieto di Ritorno.
La SSD Montefano Calcio comunica di aver raggiunto l'accordo con l'allenatore Roberto Lattanzi per la prosecuzione della collaborazione sportiva nella stagione 2020/2021.
Il mister siederà dunque sulla panchina dei viola per il quarto anno consecutivo. A Lattanzi il merito dell'ottimo lavoro svolto e del progressivo crescendo dal suo arrivo, nella stagione 2017/2018. Con lui il Montefano si è consolidato anno dopo anno e ha costruito delle fondamenta importanti insieme al grande gruppo di ragazzi viola.
Il suo score con il Montefano parla chiaro: vittoria dei playoff e promozione in Eccellenza al primo anno, storica salvezza alla prima partecipazione dei viola nel massimo campionato regionale al secondo e infine in questa stagione con la squadra aveva maturato un incredibile 6° posto, prima dello stop causa Covid. La posizione più alta mai raggiunta dal Montefano nella sua storia.
"Sono molto entusiasta di questa conferma, mi ha fatto davvero piacere." -dice il mister- "Non vedo l'ora di ricominciare a lavorare con i ragazzi, anche perchè ci siamo lasciati sul più bello. Un finire di campionato al quale ci affacciavamo nel migliore dei modi, avevamo già la salvezza in tasca e ci stavamo giocando i play-off. Inoltre esserci fermati proprio prima della gara con l'Anconitana e aver chiuso così il campionato non fa che aumentare la voglia di riprendere a Montefano, dove la società non ti fa mancare nulla per lavorare bene. In fin dei conti il calcio inizia a mancarci veramente."
Una notizia che permette a tutto l'ambiente di proseguire nel segno della continuità, sulla scia dei buoni traguardi finora raggiunti. Si inizia così a gettare le basi per la stagione 2020/2021 e pensare al prossimo campionato di Eccellenza Marche.
I verdetti sulla stagione 2019/2020 non sono stati ancora ufficializzati dal Comitato Regionale Marche, ma non riguardano da vicino il Montefano che ha al sicuro la sua permanenza alla categoria per la terza stagione consecutiva.
Grande festa ieri (9 giugno) a Montefano, dove alle ore 10 presso le loro abitazioni - come previsto dalle disposizioni legate al covid19 – tre studentesse hanno conseguito la laurea magistrale in Lingue, ognuna dal salotto della propria casa.
Iscritte presso l’Università degli studi di Macerata, hanno coronato il sogno diventando tutte e tre dottoresse. Maria Laura Cionco, 26anni, ha discusso la tesi: "Un giorno è gioia e un altro è obbrobrio" Le traduzioni italiane della raccolta "Aprèslude" di Gottfried Benn, voto finale 110.
Valeria Coppetta, invece, di 25 anni ha discusso la tesi dal titolo : "La ricezione dell'anglicismo nello Spagnolo peninsulare: proposta di analisi socio culturale". Anche il voto finale da lei conseguito è stato di 110.
Mentre la 25enne Laura Peloni ha presentato una tesi dal titolo: Die Geteilte Sprache. Il tedesco della Repubblica Democratica Tedesca, con votazione finale di 110 e lode.
Dopo le proclamazioni, le 3 amiche del cuore hanno festeggiato l’ottimo risultato con le rispettive famiglie nelle proprie abitazioni di Montefano.
“Il patrimonio comunale montefanese si arricchisce di un tassello importante, Palazzo Pallotta. Questa è certamente una buona notizia. Le affermazioni di contorno fatte dall’attuale amministrazione sono, invece, tanto discutibili quanto infondate”. Così alcuni rappresentanti dell’ex giunta comunale, oggi esponenti del gruppo di minoranza "Montefano Domani", commentano le dichiarazioni che negli ultimi giorni hanno fatto da cornice all’acquisizione di Palazzo Pallotta.
“Dall’attuale amministrazione sono arrivate accuse infondate e prive di contesto verso chi ha lavorato per ottenere i fondi necessari - sottolineano -. Chi oggi si fa bello con le piume del pavone, ieri sbraitava tra le fila della minoranza”.
Per argomentare la presa di posizione, il gruppo di minoranza "Montefano Domani" ripercorre quanto accuduto negli ultimi cinque anni. "Nel luglio 2015 la compianta contessa Luisa Pallotta dona, a mezzo testamento, la sua abitazione di via Roma (con precisione i due piani superiori alla vecchia sede di Poste Italiane) al comune di Montefano, con un impegno sostanziale da parte dell’ente: entro 5 anni dalla donazione, l’edificio dovrà ospitare un centro studi/biblioteca dedicata a Guido Pallotta, parente stretto della defunta Luisa che prese parte alla Seconda Guerra Mondiale dove morì in territorio africano. Un’opportunità per il territorio, resa più difficoltosa dal fatto che i locali in oggetto debbano essere messi interamente a norma per l’apertura al pubblico".
"Sin da subito il Comune si attiva per portarsi avanti con il lavoro e l’anno seguente (2016) riesce ad ottenere 25.000 euro a fondo perduto dalla Fondazione Carima per sostenere 31.000 euro di spese complessive di abbattimento delle barriere architettoniche (realizzazione ascensore). Poi il terremoto e l’immobilismo edilizio che ne è conseguito - ricordano dalla minoranza -. Palazzo Pallotta viene dichiarato inagibile a seguito del sisma e prontamente l’ufficio tecnico si adopera per ottenere la scheda Fast, documento di comprovata importanza al fine di dare il via ai lavori di messa in sicurezza e di ripristino delle funzionalità del fabbricato con accesso ai fondi del terremoto”.
Le dimissioni del Sindaco Carnevali portano la questione in mano al commissario prefettizio “che reinserisce l’intervento di ripristino del palazzo nel piano delle Opere Pubbliche 2019-2021 e, a fronte di una spesa complessiva di 170.00 euro, partecipa al bando della Regione Marche promosso dal GAL SIBILLA per il reperimento dei fondi necessari. Siamo nel 2019 e con legge regionale il comune di Montefano si vede assegnata la somma di 160.000 euro: l’erogazione di questo contributo insiste sulla richiesta che venne formulata dopo gli eventi sismici del 2016, anno in cui chi oggi si fa bello con le piume del pavone sbraitava dalle fila della minoranza".
"Sinceramente non riusciamo a comprendere come si possa creare ancora oggi un pretesto per formulare accuse del tutto infondate e prive di contesto. Ci mostriamo ad ogni modo comprensivi verso coloro che, al netto di pochissime competenze tecniche ed amministrative, fino a qualche anno fa si battevano energicamente contro l’ex sindaco Carnevali, con urla e grida e poco rispetto dell’aula consigliare nella veste di minoranza, poi pronti a stringerci un accordo politico per raggiungere le poltrone più calde e ambite di Corso Carradori 26 a Montefano” concludono dall'opposizione.
Montefano nonostante i problemi legati al coronavirus, getta la prima pietra per entrare a far parte del sistema delle biblioteche pubbliche comunali, un lavoro impegnativo reso ancor più difficoltoso dall’immobilismo e dalle occasioni perse da chi amministrando la Comunità avrebbe dovuto sfruttare meglio le opportunità che si sono presentate negli anni.
Infatti Montefano non fa parte di nessun polo, una situazione poco gratificante che ha creato disagi soprattutto agli studenti che si sono dovuti appoggiare a biblioteche dei paesi del circondario per approfondire i propri studi.
Macerata sarà capofila di un sistema integrato tra vari Comuni della provincia, cultura e socialità al centro del progetto bibliotecario.
L'amministrazione si è già attivata da diversi mesi per la catalogazione dei volumi del lascito Pallotta, il lavoro in prima persona del Sindaco Angela Barbieri ha permesso di ottenere cospicui finanziamenti al Comune di Montefano ed attraverso lo sblocco di procedimenti piuttosto complessi che rischiavano di far perdere anche la proprietà si è finalmente riusciti a concludere le pratiche per la definitiva acquisizione di Palazzo Pallotta.
Nei mesi a seguire si ultimeranno i lavori e gli allestimenti interni così anche i montefanesi potranno contare su nuovi spazi ed una biblioteca dove si potrà studiare ed arricchire la propria cultura, aspetto fondamentale per la crescita di tutta la Comunità.
È rientrato oggi nel suo ufficio, dopo 55 giorni vissuti in isolamento domiciliare per via della positività al coronavirus, Francesco Massi. Il segretario generale del comune di Porto Recanati si è potuto nuovamente sedere sulla sua poltrona, dopo settimane piuttosto complesse.
"Oltre alla malattia, ho dovuto superare anche la paura - ci dice -, ma ritrovare i colleghi di lavoro è un piacere. Mi sento fortunato, perché nonostante la lunga quarantena vissuta a casa non ho mai avuto bisogno di un ricovero ospedaliero. Ho accusato febbre alta e forte tosse per 15 giorni, ma mai difficoltà di tipo respiratorio".
"Il tampone positivo è arrivato proprio pochi giorni dopo la scomparsa dei sintomi - racconta Massi -, ma il problema maggiore è stato ottenere i due tamponi negativi nell'arco delle 24 ore, per certificare la mia guarigione. Sono stati necessari cinque test. Per oltre un mese ho atteso il momento del ritorno alla normalità, visto che dopo un tampone positivo, il successivo per constatare la guarigione viene ripetuto a distanza di due settimane".
Francesco Massi, oltre a essere segretario generale del comune di Porto Recanati, svolge lo stesso ruolo anche a Recanati e a Montefano. "È già previsto per domani il mio rientro nell'ufficio di Recanati, mentre martedì sarò a Montefano" dice. Un vero e proprio ritorno alla normalità, al termine di una lunga battaglia.
Non sono affatto momenti facili ma i gesti, le abitudini e le tradizioni che contraddistinguono una comunità non possono e non devono essere dimenticate. In una piccola realtà come quella montefanese, il senso di appartenenza e l’attaccamento alle tradizioni è molto sentito e come spesso accade proprio nei momenti difficili si sente il bisogno di fare squadra, di unirsi, stringersi uno con l’altro per sconfiggere la paura.
Questo è anche il momento di ricordare tutte le vittime causate da questa pandemia e ringraziare chi quotidianamente si impegna perché tutto funzioni al meglio: medici, infermieri, operatori socio sanitari, forze dell’ordine, associazioni di volontariato.
La “Settimana Santa” è un momento importante, motivo di riflessione, raccoglimento e preghiera ma la tradizione con l’emergenza in atto non può essere riproposta e vissuta come gli anni precedenti e per questo l’antica “Venerabile Confraternita Della Santissima Trinità e Morte dei Santi Antonio Abate e Vincenzo Ferreri” con il contributo del parroco Don Ignazio sempre attento e vicino alla comunità montefanese, hanno colmato le difficoltà con le nuove tecnologie oggi a disposizione.
Un programma ricco che può essere seguito direttamente dalla pagina Facebook del parroco Don Ignazio, iniziato lunedì 5 con la benedizione delle palme e che prosegue con le Messe ed i rosari sempre in diretta, un modo nuovo ed inaspettato proposto ai fedeli per farli sentire Comunità ancor di più e non abbandonarli.
Ieri è stato il momento delle “Tre Ore”, non poteva mancare questo appuntamento caro da sempre a tutti i montefanesi, questa volta si è deciso di mandare in onda una predicazione delle “Tre Ore” degli anni passati, in questo modo si è colmato un problema difficilmente risolvibile in altre maniere.
Tra i momenti che coinvolgono di più i montefanesi, sicuramente c’è la “Processione del Venerdì Santo”, un avvenimento che richiama tantissime persone all’interno del centro storico di Montefano, talmente suggestiva da attrarre anche curiosi ed appassionati dai paesi vicini che apprezzano da sempre l’unicità della Processione del Cristo Morto, unica anche grazie alla Confraternita dei sacconi che con un abito nero caratteristico, indossato dalla testa ai piedi, suona in determinati momenti uno strumento antico detto “Battistangola”, formato da una forma tipica in legno a cui vengono inserite delle parti in metallo.
Ieri sera per le vie del paese si sentivano bene le “Battistangole”, infatti dalle proprie abitazioni i Confratelli hanno fatto sentire ad intervalli ben cadenzati il suono dello strumento antico, l’invito era quello di accendere una candela e ritrovarsi Comunità, piegata e provata da una situazione inattesa ma nello stesso tempo forte e coesa legata ancor di più dall’echeggiar del suono della tradizione.