L’Auditorium di San Nicolò, gioiello di arte settecentesca, riapre i battenti dopo gli interventi di risanamento architettonico. L’ex chiesa ha subito danni nel recente sisma del 2016 e necessitava di provvedimenti. L’Amministrazione comunale di Mogliano, sensibile alla tutela del patrimonio storico artistico si è impegnata per far si che questa struttura fosse risanata e messa a disposizione della collettività per iniziative culturali e sociali. Con l’attuale restauro la struttura è stata oggetto di rafforzamento mediante cuci e scuci delle murature, chiusura di nicchie e inserimento di barre negli strati per consolidare i numerosi distacchi.
Questo monumento, che si trova nel cuore del centro storico e nel cuore dei cittadini, è stato sempre apprezzato dai visitatori che hanno ammirato un perfetto esempio di architettura barocca. Venne costruito dalla Confraternita di San Nicolò nel 1748 e impreziosito da decorazioni in stucco e scagliola. Vi si conservano dipinti pregevoli come l’Ultima cena di Alessandro Ricci e una Madonna di Giuseppe Ghezzi.
La chiesa entrò a far parte dei beni del Comune negli anni ’70 del Novecento e, una volta recuperata, divenne Auditorium, inaugurato il 14 ottobre 1989.
Grazie all’art bonus della Fondazione Carima è stato possibile dotare l’edificio di un impianto anti-intrusione (allarme e inferriate alle finestre) e di una wifi che consentiranno un utilizzo di questo spazio per esposizioni, concerti, meeting ed altro.
Ogni restauro rivela delle novità storiche, infatti durante i lavori sono state recuperate delle opere di cui non si conosceva l’esistenza fra le quali i frammenti di una statua del Redentore di Fabiano Latini, apprezzato cartapestaio e scagliolista della fine dell’Ottocento, e un coretto ligneo settecentesco dipinto a grottesche, ma le scoperte non finiscono qui.
L’inaugurazione avrà luogo sabato 26 settembre alle ore 17,30 con il taglio del nastro e la relazione storico artistica dell’edificio. In serata alle ore 21,15 concerto barocco dell’Accademia del Leone che eseguirà musiche di Pergolesi e due brani esclusivi di cui uno proveniente dall’archivio storico dei conti Compagnoni Marefoschi.
A Mogliano si festeggiano oggi i cento anni del Sig. Renato Germani, che ha raggiunto l’importante “traguardo anagrafico” circondato dall’affetto dei familiari. La cerimonia in forma breve oggi si svolge presso la sede comunale di Mogliano con la foto di rito insieme al Sindaco Cecilia Cesetti e alla famiglia con la tradizionale torta, mentre il festeggiamento esteso alla cittadinanza è previsto a metà ottobre presso il Teatro Apollo “E’ un avvenimento particolarmente importante per la comunità che idealmente è raccolta intorno al nostro concittadino Renato per porgere a lui e alla sua famiglia gli auguri odierni. Il nostro Renato è ancora molto attento alle vicende del Comune, ove è nato, abita insieme ai suoi affetti, figli e nipoti, e partecipa con vivo interesse anche alla vita della comunità”.
Persona colta e signorile, Renato Germani consegue il diploma di licenza industriale a Corridonia, risulta quindi vincitore del concorso presso le Ferrovie dello Stato a 18 anni svolgendo 6 mesi di servizio a Cortona e 5 mesi a Spoleto. Segue per lui la chiamata alle armi, per cui trascorre tre anni e mezzo presso il Ministero della guerra a Roma alla centrale telegrafica. Dopo l’8 settembre del ’43 torna a Mogliano e, successivamente, con l’arrivo delle truppe alleate alcuni ufficiali inglesi gli affidano la gestione del teatro Apollo, dove si occupa della gestione del cinema e organizza feste danzanti per sette mesi.
Dopo essere stato quindi impiegato presso le ferrovie dello Stato a Cortona-Spoleto, ha svolto l’incarico di sub agente dell’Assicurazione Tirrena, è stato gestore del Teatro Apollo, contabile della ditta “Mobili Craia” di Corridonia, si è occupato anche di allevamento di polli, è stato socio di ditte di borse e cestelli in vimini, così come socio della ditta “Deposito di combustibili di riscaldamento”. Infine ha gestito per alcuni anni anche un negozio di mobili. Tra gli incarichi, nomine e onorificenze il Sig. Renato Germani è stato Presidente dell’Associazione “La Rondinella” a Corridonia, segretario del PRI per venti anni, assessore ai Servizi sociali del Comune di Mogliano, fondatore del Centro Sociale Anziani, segretario di Lega CISL per cinque mandati, componente del Consiglio regionale CISL per quattro mandati, è stato insignito della medaglia d’oro alla mostra dell’Artigianato a Roma, ha ricevuto premi e attestati di partecipazione a mostre estere come quella a Klagenturt – Dusseldorf.
Di grande rilievo è la sua nomina a cavaliere della Repubblica a firma Segni - Moro, così come l’onorificenza ricevuta presso il Teatro Apollo a cura dell’allora sindaco Flavio Zura. Il Sig. Germani ha anche trascorso la propria vita dedicandosi a vari hobby, tra i quali l’orchestrina POKO-MOK di Mogliano (sax e tenore), la recitazione a Mogliano nello spettacolo “La volata” e a Corridonia per la rappresentazione “Frate Lupo”. “Siamo molto felici per lo straordinario traguardo raggiunto dal Sig. Renato, che onora il nostro paese - dichiara il primo cittadino - consentendoci di dire che anche Mogliano ora può appartenere alla schiera di quei luoghi nei quali si vive bene e a lungo, con una alta qualità della vita e ottimo clima. E’ emozionante potergli fare gli auguri di persona. L’Amministrazione comunale augura a Renato di continuare a vivere appieno la sua vita e di festeggiare molti altri compleanni circondato dall’affetto dei suoi cari”.
“Ho accettato di presentarmi alle prossime elezioni regionali come candidato nella lista Civitas Civici, una lista civica a sostegno del candidato governatore per il centro destra Francesco Acquaroli. Nonostante abbia ricevuto numerose e interessanti proposte da prestigiosi partiti nazionali”. Così, in una nota l’ex sindaco di Mogliano, Flavio Zura, che ufficializza la sua candidatura con la lista “Civitas Civici", a sostegno dl candidato presidente del centrodestra Francesco Acquaroli .
Ho scelto questa lista – spiega Zura - per un preciso motivo: da sempre, dalla mia prima elezione nel 2009 nei miei dieci anni da sindaco, il mio motto è stato quello di fare politica per passione e non per professione, il mio impegno è sempre stato quello di dare voce e risposte alle tante problematiche e richieste provenienti dal territorio e dai cittadini con impegno continuo e quotidiano, scavalcando direttive e logiche di partito”.
“Da anni svolgo l’attività di Dirigente medico ospedaliero presso l’Ospedale di Fermo e con l’esperienza acquisita sia come amministratore, sia come professionista sanitario, penso di poter apportare un contributo al settore dando voce a quanti ogni giorno si scontrano con le difficoltà di una gestione poco attenta della sanità pubblica.
Il nostro personale sanitario è un patrimonio che va valorizzato. Abbiamo avuto recente testimonianza dell'efficienza della nostra sanità, anche nell'ultima gestione della pandemia del Covid-19; si è riusciti a far fronte all'emergenza solo con la buona volontà e senso di responsabilità di tutto il personale sanitario piuttosto che con una programmazione e delle chiare linee guida da parte delle istituzioni competenti.
Bisogna investire sul personale, metterlo nella condizione di lavorare bene all'interno della nostra sanità pubblica, che non deve esser vista solo come una “palestra” per formarsi in vista di futuri obiettivi, ma come un punto di arrivo.
E bisogna poi creare un modello specifico per la nostra Regione; a causa di una politica poco attenta alle realtà territoriali si è scelto invece di importare forzatamente modelli sanitari di altre regioni, modelli non consoni al nostro territorio. Queste scelte hanno condotto verso la chiusura di importanti centri, con conseguenti innumerevoli svantaggi alle strutture provinciali, sempre ingolfate e poco funzionali.
Occorre poi avere anche nella nostra Regione, come già avviene altrove, un’ampia visione verso il futuro; l’emergenza sanitaria in cui ci troviamo avrebbe dovuto farci capire la grande importanza dell’innovazione, della Telemedicina e di tutte quelle tecnologie che permettono di fornire assistenza sanitaria anche a distanza con sicurezza in tempo reale”.
“Parlando poi del sisma – prosegue l’ex sindaco di Mogliano - che ha stravolto i nostri territori, occorre dare nuovo e definitivo slancio alla ricostruzione. I diversi governi che si sono susseguiti, oltre all'assenza dell’Amministrazione regionale, in questi quattro anni hanno solo prodotto burocrazia ed una giungla di leggi, i cui effetti sono sotto gli occhi
di tutti: una ricostruzione ferma e assente. Da sindaco troppo spesso mi sono trovato a riflettere su quanto questo modus operandi sia dannoso per il nostro territorio; abbiamo assistito solamente a grandi proclami e assegnazioni di ruoli chiave nella gestione della ricostruzione, esclusivamente in funzione degli equilibri interni ai partiti che erano al governo. Una vera e propria follia, nonché una mancanza di rispetto e attenzione per cittadini feriti e privati di passato e futuro. Il mancato sviluppo e lo spopolamento di queste aree si traducono nella perdita di un capitale umano, artigianale e culturale immenso. Un patrimonio unico che non va assolutamente perso, borghi ancorati su valori antichi di convivialità, reciprocità e di famiglia sempre più rari e da tutelare con tutte le forze: dobbiamo offrire alle giovani generazioni un futuro nel nostro territorio senza dover cercare opportunità altrove. Occorrono linee guida semplici, certe e stabili, con l’obiettivo di favorire un percorso che semplifichi e che preveda deroghe orientate a velocizzare e sburocratizzare l’iter della ricostruzione”.
"Negli anni da sindaco del mio paese – spiega - ho sempre agito coerentemente ai miei valori di onestà e funzionalità, non ho mai amato realizzare opere in maniera frettolosa e senza una progettualità specifica, mirate solo ad ottenere consensi elettorali. Il mio obiettivo è sempre stato quello di realizzare solo le opere realmente utili nel rispetto dei vincoli di spesa; i bilanci del nostro comune sono sempre stati in attivo, con avanzi di amministrazione dovuti ad una gestione attenta e parsimoniosa nel rispetto della cosa pubblica. La gestione è stata tanto più scrupolosa se si pensa che dopo il 2008, nel periodo di massima crisi, sono seguiti gli anni più complessi per la gestione degli enti pubblici con parametri di gestione economica strettissimi. Troppe volte infatti la politica ci ha abituato ad una poco attenta gestione delle risorse pubbliche: è arrivato il momento di attuare scelte commisurate ai reali fabbisogni, scelte ponderate con lungimiranza e coraggio anche a beneficio delle nostre giovani generazioni.
È solo ricercando questo nuovo equilibrio che si potrà garantire alla nostra Regione una reale promozione umana e sociale ed indicare anche una nuova e necessaria via di sviluppo e quindi un maggior benessere anche economico. Chiedo a tutti voi di affrontare queste nuove sfide con l’entusiasmo di chi vuole riprendere un cammino, un viaggio che sicuramente avrà aspetti faticosi, ma che ci vedrà protagonisti e costruttori del nostro futuro”, conclude.
Nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 15:45, due squadre dei Vigili del Fuoco di Macerata è intervenuta, lungo la strada provinciale 72 che collega Mogliano e Massa Fermana per spegnere le fiamme che avevano avvolto due autovetture a seguito di un incidente stradale.
Ancora in fase di accertamento le cause che hanno generato lo scontro, in quanto le due auto hanno preso fuoco a seguito di un violento scontro. I Vigili del Fuoco sono giunti sul luogo dell'incidente con due autobotti e hanno prontamente spento l'incendio, che aveva coinvolto anche le sterpaglie presenti a lato della strada, e messo in sicurezza la zona dell'intervento.
Presenti sul posto anche gli operatori sanitari del 118, con un'ambulanza e un'automedica, che hanno prestato le prime cure del caso ai conducenti coinvolti nel sinistro che sono comunque usciti autonomamente dai propri mezzi. È stato disposto il trasferimento al pronto soccorso di Macerata di tre feriti: le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni.
Sul luogo dell'incidente è intervento anche il Soccorso ACI che ha provveduto a portare via le auto rimaste fortemente danneggiate a seguito dell'impatto e i Carabinieri di Monte San Giusto per condurre tutti i rilievi del caso.
Si aprono nuovi cantieri stradali per le opere di manutenzione straordinaria. La Provincia di Macerata è occupata in questi giorni su numerosi fronti con i suoi tecnici: dopo l’avvio dei lavori nella giornata di ieri sulla provinciale 98 “Polverina-Fiastra” e sulla 63 “Maceratese”, si lavora anche sulla provinciale 1 “Abbadia di Fiastra - Mogliano”.
L’intervento prevede l’asfaltatura di alcuni tratti di strada per un importo complessivo di 100 mila euro. Nella stessa zona, sulla provinciale 131 “Vanni” si sono conclusi nei giorni scorsi i lavori di risanamento della pavimentazione dei tratti più ammalorati e la pulizia delle banchine e delle zanelle per la regimentazione delle acque. Anche in questo caso l’investimento è stato di 100 mila euro.
L’intervento sulla provinciale 1 viene finanziato con le risorse di due milioni e mezzo di euro messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) per le opere pubbliche a favore della sicurezza stradale, relativi al bilancio 2020. Anche questo lavoro è stato progettato, appaltato e diretto dai tecnici della Provincia; inoltre l’Amministrazione ha autorizzato l’utilizzo del ribasso d’asta per asfaltare ulteriori tratti della strada stessa.
Perde il controllo dello scooter e finisce in una scarpata. L'episodio è accaduto nel territorio comunale di Mogliano.
I Vigili del fuoco sono intervenuti alle ore 03:30 circa lungo SP 61 nel per recupero di un giovane di 16 anni, caduto in una scarpata mentre era alla guida di un ciclomotore.
La squadra dei pompieri, sul posto, si è calata utilizzando tecniche di derivazione SAF (Speleo Alpinistiche Fluviali) e, coadiuvata dal personale del 118 sul posto, ha imbarellato la persona che è stata trasportata all'ospedale di Torrette di Ancona.
Proseguono gli interventi di manutenzione delle strade da parte della Provincia di Macerata. In questi giorni si sta lavorando sulla provinciale 131 “Vanni”, che collega l’Abbadia di Fiastra con il Comune di Mogliano.
I lavori, che ammontano a 100 mila euro, consistono nella asfaltatura dei tratti più ammalorati e nella pulizia delle banchine e delle zanelle per la regimentazione delle acque.
L’intervento viene eseguito dalla ditta Crescimbeni Aldo e viene finanziato con le risorse di 2 milioni e mezzo di euro messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) per le opere pubbliche a favore della sicurezza stradale, relativi al bilancio 2020.
Auto si ribalta, la conducente trasferita a Torrette in eliambulanza. L'incidente è avvenuto lungo la strada provinciale 61 Loro-Macina, intorno alle 10:20 della mattinata odierna, nel territorio comunale di Mogliano.
Per ragioni in corso di accertamento, e probabilmente a causa al fondo stradale sdrucciolevole, la donna ha perso il controllo del proprio autoveicolo, rimanendo incastrata nell'abitacolo dopo il ribaltamento. Per estrarla è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco. Gli operatori del 118, valutate le sue condizioni, hanno subito richiesto il supporto dell'eliambulanza. La paziente è stata trasferita all'ospedale Torrette di Ancona in codice rosso.
Nessun altro mezzo è stato coinvolto nel sinistro.
Aggiornamento ore 15:00
Fortunatamente è stato confermato, dopo gli accertamenti a cui è stata sottoposta presso l'ospedale di Ancona, che la donna non ha riportato gravi traumi a seguito del sinistro: le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni.
Investito da un'auto in viale XX Settembre, a Mogliano. È quanto avvenuto attorno alle 7:40 della mattinata odierna, per cause ancora in corso di accertamento da parte delle forze dell'ordine. Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che - constate le condizioni della paziente - hanno richiesto il supporto dell'eliambulanza.
L'uomo è stato trasportato all'ospedale Torrette di Ancona in codice rosso.
(Servizio in aggiornamento)
Movida off-limits e limitazione della possibilità di viaggiare, il nuovo trend dei giovani per l'estate 2020 è quello dell'affitto di case vacanza in campagna per ritrovarsi e per tornare a divertirsi insieme. È quanto emerge dalla fotografia che la property manager Maja Gnjidić, ci offre riguardo gli effetti che il coronavirus ha avuto sul suo settore, quello del turismo, non nascondendo le problematiche, ma nemmeno lasciandosi andare allo scoramento.
"Nel mese di marzo ho dovuto registrare l'annullamento di tutte le prenotazioni ricevute per la stagione estiva - ci dice -, ma non mi sono lasciata abbattere. Sin da subito ho pensato a come ripartire, la vita va affrontata con intraprendenza. Sono abituata a guardare sempre il bicchiere mezzo pieno, le difficoltà devono trasformarsi in opportunità".
Maja è responsabile di 10 case vacanza, dislocate tra la provincia di Macerata e quella di Fermo. In un periodo emergenziale come quello che stiamo vivendo, ha dovuto completamente ripensare il business plan della sua attività.
Da sempre, sin dall'apertura avvenuta 12 anni fa, il suo obiettivo è stato quello di portare capitale estero nel territorio marchigiano, troppo spesso sottovalutato dal punto di vista turistico (anche da chi vi abita). Il suo giro d'affari si è basato, quindi, sull'affitto di case vacanza o sull'acquisto di nuove case - sorte dalla rivalorizzazione dei caratteristici casolari contadini - da parte di turisti stranieri.
"Il rimpianto è forte, in quanto quella all'orizzonte sarebbe potuta configurarsi come la migliore stagione in assoluto per chi, come me, affitta case vacanza. Avremmo avuto difficoltà a trovare un buco libero fra le date" constata con amarezza Maja, che però subito dopo ritrova il suo animo combattivo e osserva: "Tutti i progetti che avevamo in mente per quest'anno, li metteremo in piedi nel 2021. Non ho dubbi. Dopo la notte più buia, arriva sempre il sole".
"Per questa stagione ho scambiato le operazioni matematiche del mio business - osserva -, ma la formula è rimasta la stessa. Anche se siamo stati fortemente colpiti, non ci fermiamo. Agosto e luglio si stanno riempiendo in tutte le strutture grazie ai turisti italiani, in particolare da Milano e dal nord Italia. Nella seconda parte di luglio e agli inizi agosto abbiamo qualche prenotazione anche da belgi, olandesi e svedesi".
Ma la vera idea vincente è stata quella di dare la possibilità a giovani ragazzi del posto di affittare ville di un certo valore, a prezzi modici. "Noi proprietari abbiamo deciso di dare in affitto ai giovani le case a prezzi bassi, simbolici. In questo modo riusciremo a non tenere chiuse le nostre strutture e, a fronte dei costi fissi, ricavarne un piccolo guadagno. Stanno arrivando molti interessamenti in questo senso. Dopo 2-3 mesi vissuti dentro le quattro mura di casa, è forte il desiderio di avere una villa con piscina durante il periodo estivo per tornare a respirare".
Capita così che Diego, addetto marketing di 26 anni che vive a Villa San Filippo, abbia deciso, assieme alla sorella che abita a Trodica di Morrovalle e a due amici di Macerata, di prendere in affitto un'abitazione nelle campagne di Mogliano in vista dell'estate: "L'idea è nata col passaparola, visto che il fratello di una mia amica aveva già preso una casa in affitto a Mogliano. Cercavamo un posto dove poter lavorare in smart-working e, nei momenti di pausa, poter fare un tuffo in piscina visto che sia io che i miei amici dovremmo comunque portare avanti il nostro lavoro".
Quella della riconversione delle case vacanza in spazi per lo smart-working è un trend in forte crescita, come ci spiega la stessa Maja: "Già da tempo abbiamo notato come moltissimi stranieri, soprattutto scandinavi, vogliano passare l'inverno in Italia e lavorare da casa in un ambiente confortevole con piscina e giardino. Col coronavirus la richiesta, in questo senso, è aumentata. Avevamo già in mente di lanciare un progetto simile".
Anche Federico, giovane di Macerata, ha affittato per questa estate una villa a Mogliano assieme a tre suoi amici: "L'idea è nata prendendo spunto da mia sorella ed il suo fidanzato che, residenti a Londra, hanno preferito passare gran parte della quarantena in Italia, in un posto che permettesse loro di immergersi nella natura, essere indipendenti, ma comunque non troppo lontano dai genitori. Parlandone con qualche amico abbiamo deciso di affittare una villa per l'estate sia perché quest'anno sarà molto difficile viaggiare, sia perché sarà altrettanto importante ricominciare a far girare l'economia, soprattutto quando si tratta di paesini dell'entroterra".
In una fase di ripartenza come quella che stiamo vivendo, far muovere l'economia locale è un altro degli obiettivi di Maja: "Insieme a un bar di Mogliano (Baretto 313) stiamo pensando di offrire un buono che gli ospiti delle case vacanza potranno sfruttare durante il loro soggiorno. È necessario fare squadra: o si riparte tutti insieme o si rischia di non ripartire affatto".
"Dobbiamo essere responsabili. La raccolta differenziata è sinonimo di civiltà". Così il sindaco di Mogliano Cecilia Cesetti denuncia il continuo e indisciplinato abbandono dei sacchetti e di altri materiali conferiti al di fuori dei cassonetti, in alcuni casi anche diversi da quelli programmati.
"Alla luce di questi fatti che si sono costantemente verificati anche durante il lockdown, periodo nel quale la gestione dell'emergenza ha previsto altre e complesse priorità, l'Amministrazione comunale ha deciso di installare telecamere mobili nelle aree sensibili di tutto il territorio - comunica il sindaco -. Non verranno resi noti né i tempi né i luoghi di posizionamento delle telecamere".
"È ora di contrastare con sanzioni amministrative gli episodi di abbandono illecito dei rifiuti in aree che spesso si trasformano in discariche abusive - ha aggiunto la prima cittadina -. La salvaguardia dell’ambiente e del territorio è una priorità di tutti. Le foto di conferimenti abusivi e incivili dei rifiuti, se fatte pervenire all'Amministrazione, saranno pubblicate al fine di rendere ciascun moglianese non solo consapevole, ma alleato prezioso nella lotta alla selvaggia e indisciplinata pratica di abbandono dei rifiuti".
Sono state molte le persone fermate sul litorale dai carabinieri, in provincia di Macerata, nella giornata del 25 aprile (leggi qui). Diverse altre sono state controllate nell’entroterra e alcune non hanno saputo giustificare il loro spostamento, oppure hanno tentato invano di accampare delle scuse, immediatamente verificate e risultate non veritiere o non compatibili con la norma in vigore per il contenimento del coronavirus.
Qualcuno ha improvvisato esigenze di lavoro con l’azienda chiusa, qualcuno è uscito per far visita ad amici, mentre una pattuglia della Stazione dei carabinieri di Mogliano ha multato un 77enne di Macerata, controllato a Petriolo alla guida della propria autovettura, che ha dichiarato di trovarsi in quella zona perché intenzionato ad acquistare la famosa porchetta del luogo, ovviamente la rinomata macelleria era chiusa per la festività del 25 aprile.
Con l’apertura del C.O.C.(Centro Operativo Comunale) , il gruppo Protezione Civile moglianese è impegnato alacremente per fronteggiare l’attuale emergenza sanitaria causata dal coronavirus. Operativi tutti i giorni per circa 9/10 ore per svolgere mansioni di consegna a domicilio di alimentari e medicinali soprattutto alle persone anziane e con difficoltà motorie.
In più di un mese di attività ci sono state moltissime dimostrazioni di solidarietà da parte di aziende, negozi e semplici cittadini moglianesi, con doni di vario genere. Un segno tangibile dedicato a tutti i volontari del gruppo Protezione Civile per la loro disponibilità, professionalità e senso di appartenenza.
La Protezione Civile a Mogliano nasce nel 2004 da un gruppo di amici fino ad arrivare agli attuali 23 iscritti. Da subito si sono resi disponibili rispondendo inizialmente alle chiamate a livello locale, poi provinciale, regionale e nazionale, sia per emergenze che per grandi eventi.
Tra le emergenze più importanti, si sono resi operativi nel sisma dell’Aquila, alluvione ad Osimo e Senigallia, terremoto in Emilia e nel Centro Italia : in quest’ultimo tristissimo evento sono stati presenti al DI.COMA.C (Dipartimento ComAndo Controllo) di Rieti, Pescara del Tronto e Arquata del Tronto, nonché nei vari centri di accoglienza allestiti dai paesi maggiormente colpiti. Nello stesso periodo hanno inoltre prestato servizio di supporto alla S.O.I.(Sala Operativa Integrata) di Macerata.
Da ricordare che da diversi anni partecipano alla campagna AIB;(Anti Incendio Boschivo); sempre in questa campagna hanno dato supporto in S.O.U.P.(Sala Operativa Unificata Permanente) come aiuto operatore radio.
Tra i grandi eventi ricordiamo il loro impegno ai campionati mondiali di pallavolo maschili ed ai “giochi dell’Adriatico” ad Ancona, alla visita del Papa sempre ad Ancona e due volte a Loreto, fino alle ultime edizioni di Risorgi Marche. Hanno aderito alla campagna “Io non rischio” nel 2016, 2018, 2019. Nel 2017 ha avuto molto successo l’allestimento di un Campo Scuola.
Dal 2010 al 2019 il gruppo ha svolto 709 servizi impiegando 3270 unità.
Il responsabile coordinatore attuale è Angelo Flavio Andreozzi eletto dai volontari nel 2014 come da statuto interno del Gruppo Comunale Protezione Civile di Mogliano.
A Porto Recanati e Mogliano, sino al 3 maggio, è stato reso obbligatorio l’utilizzo delle “mascherine” per l’accesso negli esercizi commerciali, uffici pubblici, uffici postali, banche e in ogni altro luogo chiuso in cui vi sia rischio di assembramento.
Lo stabiliscono delle specifiche ordinanze sindacali, firmate rispettivamente da Roberto Mozzicafreddo e Cecilia Cesetti. A Porto Recanati, oltre all'utilizzo delle mascherine, sarà obbligatorio anche quello dei guanti "usa e getta".
Il provvedimento vuole essere un modo per limitare la possibilità di contagio tra le persone e di contaminazione dell'ambiente.
"Lo slogan deve diventare: tutti con la mascherina per non infettare gli altri e per non infettarsi - sottolinea il sindaco Cesetti -. La “mascherina obbligatoria per tutti” è la più semplice e urgente misura da adottare. Non dimentichiamo di rispettare l’obbligo di rimanere a casa uscendo solo in caso di vera necessità mantenendo il distanziamento sociale (misura preventiva fondamentale) , di non toccarci la bocca, il naso e gli occhi quando siamo fuori casa e di lavarci sempre le mani al nostro rientro".
"E’ deceduto nel nosocomio di Macerata nel tardo pomeriggio di ieri Mario Bonifazi, risultato positivo al Covid-19. Le cause del decesso sono riconducibili ad un arresto cardiaco durante una coronografia, eseguita a seguito di un infarto che lo ha colpito durante la degenza all’ospedale di Civitanova Marche". Questo il messaggio di cordoglio espresso dal sindaco di Mogliano Cecilia Cesetti, nell'informare la propria cittadinanza.
L'intera Amministrazione comunale si definisce addolorata "per la perdita di un marito, un padre e un concittadino che ha dato un grandissimo contributo alla Comunità Moglianese militando nella Protezione Civile. Siamo vicini alla famiglia che è in quarantena e non riuscirà ad abbracciare il suo caro".
"Primi due casi di positività al Coronavirus a Mogliano". A comunicarlo, in un video publicato su facebook, è il primo cittadino Cecilia Cesetti.
"I due pazienti al momento sono asintomatici e si trovano in isolamento domiciliare", fa sapere il sindaco. Cesetti invita ancora una volta tutti i cittadini a rimanere in casa. Disposta anche la chiusura del cimitero comunale.
Questa mattina i Carabinieri della Stazione di Mogliano hanno denunciato un 49enne dello Sri Lanka, residente in provincia di Parma, controllato a Petriolo in via Sant’Antonio dove si trovava senza alcuna valida giustificazione.
Lo stesso riferiva di essere giunto in zona lo scorso 8 marzo e di non aver adottato alcuna forma di cautela, senza peraltro informare del proprio movimento l’autorità sanitaria di zona.
Provenendo quindi da una Regione ad alto rischio infettivologico, è stato denunciato all’autorità giudiziaria ai sensi del’art.650 del Codice Penale per l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità in quanto inottemperante alle disposizioni impartite con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e dell’Ordinanza della Regione Marche di ieri 10 marzo.
Mentre, il personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche, a conclusione dei necessari accertamenti, ha deferito alla Procura della Repubblica di Macerata un trentanovenne bangladese titolare di una pizzeria di quel centro per inottemperanza di provvedimento dell’autorità, in relazione alle prescrizioni finalizzate a mitigare e prevenire il fenomeno epidemico da covid-19 imposte dall’articolo 1 lettera N del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 08/03/2020, come modificato da pari provvedimento del giorno successivo.
Nel merito, l’uomo aveva protratto l’orario di apertura al pubblico oltre il limite consentito, fissato dalla norma alle ore 18.00, restando aperto invece fino alle ore 20.00 quando è stato controllato e sanzionato.
Ovviamente, è stato interessato il Sindaco di Civitanova Marche per l’attivazione della procedura amministrativa per la sospensione dell’attività, stringente misura prevista dal decreto per la necessaria tutela della collettività.
Il settore del turismo è uno dei più provati dall'emergenza coronavirus. Maja Gnjidic, responsabile di 12 strutture turistiche in provincia di Macerata racconta come la situazione emergenziale attuale stia impattando anche sulla sua realtà imprenditoriale.
Maja, origini croate, si avvicina nel 2008 al mondo della villeggiatura con l'intento di promuovere il territorio marchigiano a livello internazionale, portando nella nostra regione capitale straniero.
"Non abbiamo subito, per ora, nessuna disdetta - racconta Maja, evidenziando come la sua attività sia in controtendenza rispetto all'andamento generale del settore -. La nostra stagione inizia da maggio in poi e abbiamo riscontrato lievemente questi problemi, pur essendo consapevoli della grande perdita complessiva del settore. Confrontandoci con altri titolari, abbiamo riscontrato come - per alcuni di loro - vi sia oltre un 70% in meno di affluenza in quest'ultimo periodo".
"La ragione può nascondersi dietro al fatto che - prosegue Maja - di solito, per le prenotazioni gli stranieri si organizzano prima, frequentemente anche anni prima, mentre gli italiani fanno sempre tutto all'ultimo minuto. Da inizio anno siamo passati, però, da una richiesta in prevalenza straniera a prenotazioni solo da parte di italiani, soprattutto nel mese di febbraio. Una situazione inedita, certamente dovuta anche al timore con cui i Paesi stranieri guardano all'Italia, uno dei Paesi più interessati dall'emergenza Coronavirus".
"Stiamo adottando le contromisure necessarie ad affrontare l'allerta come l'abbassamento dei prezzi. Una drastica riduzione è inevitabile - conclude Maja -, la crisi c'è, ma bisogna favorire la giusta informazione e la diffusione di dati certificati e misure preventive funzionali alla situazione".
L'incidente si è verificato intorno alle ore 7:45 della mattinata odierna lungo la strada che collega Mogliano all'Abbadia di Fiastra, in contrada Moglianello. Lo scontro ha coinvolto due autoveicoli e portato al ferimento di quattro persone. Sul posto sono immediatamenti intervenuti i sanitari del 118, che hanno disposto il trasferimento all'ospedale di Macerata dei quattro feriti: due in codice rosso e due in codice verde.
Presenti anche i vigili del fuoco, che hanno estratto dall'abitacolo gli occupanti di uno dei due veicoli, che si è ribaltato in seguito al sinistro. I rilievi del caso, per accertare la dinamica di quanto avvenuto, spetteranno alla Polizia Stradale. La strada è stata temporaneamente chiusa al traffico.
(Servizio in aggiornamento)
Lo scorso primo febbraio a Mogliano si è disputato l’incontro di calcio valevole per il campionato di 2° categoria Borgo Mogliano – Montottone.
Al termine dell’incontro, terminato con il risultato di 3 a 1, all’uscita dagli spogliatoi l’arbitro dell’incontro ha colpito con una testata al volto il portiere del “Borgo Mogliano”, espulso durante l’incontro.
Il portiere, soccorso dai sanitari del 118 presenti sul posto, è stato trasportato all’ospedale di Macerata e sottoposto alle cure del caso con una prognosi di alcuni giorni.
A seguito degli accertamenti svolti dall’Arma dei carabinieri incaricata del servizio di Ordine pubblico e della conseguente informativa alla Procura della Repubblica di Macerata, il Questore Pignataro, preso atto di quanto accaduto, ha emesso nei confronti dell’arbitro, un 31 enne di origini napoletane, un provvedimento di DASPO della durata di un anno. Le indagini sono state condotte dall'ufficio Divisione Anti-crimine diretto da Andrea Innocenzi
Il provvedimento impedisce al direttore di gara di accedere negli impianti sportivi del territorio nazionale durante lo svolgimento di incontri di calcio valevoli per i campionati di calcio professionistici e dilettantistici, di gare valevoli per le coppe nazionali ed internazionali, nonché delle partite amichevoli cui prendano parte le squadre iscritte alle predette serie e la nazionale italiana di calcio.
Si tratta del primo provvedimento di DASPO adottato in Italia nei confronti di un arbitro di calcio, figura che per sua natura dovrebbe essere di esempio per tutti di un corretto comportamento sportivo, soprattutto per le migliaia di giovani impegnati nei campionati di calcio italiani di ogni categoria.