Il Comitato feste Casette Rondinella Trinità informa che lo stesso ha deliberato, per quest'anno, di annullare la tradizionale Festa della Rana.
I motivi che hanno spinto a prendere questa decisione sono principalmente due e sono ovviamente legati alla drammaticità della situazione che sta colpendo l'Italia tutta a causa del Coronavirus. Moltissime attività sono chiuse e ancora non si sa se e quando riusciranno a riaprire.
Il comitato feste del quartiere è nato da poco e pertanto senza il sostegno degli sponsor non ha la possibilità di sostenere tutte le spese che derivano dall'organizzazione della festa stessa. Poi vi è una riflessione di carattere morale non da sottovalutare e cioè le difficoltà dei ristoratori.
A Matelica, come in qualsiasi altra città d'Italia, ormai da più di un mese le attività di ristorazione sono chiuse ad eccezione delle consegnare a domicilio che non tutti svolgono. Volendo condividere le preoccupazioni economiche di tutti e in questo caso dei ristoratori, per solidarietà e per spirito di appartenenza ad una comunità il Comitato ha deciso di fermare le proprie attività con l'obiettivo per il prossimo anno di rimettere in piedi la festa della Rana e tornare a condividere con la città le tradizioni che la contraddistinguono.
“Mantenuti tutti gli impegni presi tra l’amministrazione precedente e il direttore dell’area vasta 3 Alessandro Maccioni , infatti è arrivato presso l’ospedale di Matelica un’importante apparecchiatura mobile per eseguire delle radiografie in proiezioni particolari il cosiddetto " Telecomandato" il quale è estremamente utile specie per situazioni di pazienti con problematiche motorie”. Così, in una nota, il gruppo consiliare “Per Matelica” guidato dall’ex sindaco Alessandro Delpriori, riguardo al potenziamento del reparto di radiologia dell’ospedale cittadino.
“Grazie all’impegno della precedente amministrazione vediamo oggi potenziato il nostro ospedale di comunità – prosegue il gruppo di minornaza - che oltre alla radiologia ha visto recentemente , nel mese di Febbraio un consistente aumento di posti letto che sono saliti complessivamente a 28 di cui 16 di cure intermedie. Il prossimo traguardo oramai sarà l’imminente avvio dei lavori a piano terra non appena le condizioni sanitarie in Italia si regolarizzeranno. L’impegno politico e la serietà amministrativa del direttore dell’area vasta 3 hanno portato finalmente ad ottenere un potenziamento significativo per la nostra comunità”.
ll Lions Club Matelica continua l'impegno a favore della collettività locale, in questo difficile periodo di emergenza sanitaria, legata al Coronavirus. Con un service nato dalla volontà di tutti i soci sono state acquistate tremila mascherine monouso, che sono state donate alla casa di riposo Enrico Mattei di Matelica, casa di riposo S.Maria Maddalena di Esanatoglia, casa di riposo A.Chierichetti di Gagliole, Avis comunale di Matelica, Protezione civile di Matelica, per garantire una maggiore sicurezza agli operatori e soddisfare i bisogni dei degenti. «Ringraziamo per la cortese collaborazione e la disponibilità la nostra socia dottoressa Paola Procaccini. Le risorse necessarie a dare vita questo service sono state ricavate dai fondi per le conviviali, che in virtù delle norme sul contenimento sociale per il Coronavirus, non si sono più svolte in questi mesi. Ogni viaggio inizia con un primo passo. Un atto di servizio, una parola di incoraggiamento, una piccola donazione è spesso quello che ci vuole per portare la speranza dove ce n’è più bisogno», ha detto la presidente del Lions Club Matelica Maria Gilda Murani Mattozzi. La consegna è avvenuta nei giorni scorsi, dopo un primo service nato dal contributo dei soci che ha permesso di donare confezioni di disinfettante all'ospedale di Camerino.
Queste alcune delle proposte del Gruppo “Per Matelica” all’Amministrazione comunale.
I consiglieri: “Ci aspettiamo risposte concrete ed immediate, senza ingerenze politiche e polemiche sterili”
In questo momento particolarmente delicato abbiamo provato con profondo senso istituzionale a deporre “le armi di guerra” politica e amministrativa e abbiamo dato la nostra massima disponibilità a collaborare per il bene della città. Abbiamo richiesto la convocazione urgente della commissione Sanità e Servizi Sociali per discutere di una nostra proposta rivolta in particolar modo alle famiglie in difficoltà, alle piccole imprese, micro impresa, attività commerciali, ricettive e di ristorazione, artigiani e liberi professionisti che in questi mesi sono messi a dura prova. Abbiamo presentato in veste ufficiale una proposta dettagliata su possibili risparmi da parte dell’amministrazione comunale, risparmi per attività che purtroppo al momento sono sospese liberando risorse che possano essere reinvestite per l’immediata necessità e per la ripartenza. La proposta che il gruppo di “Per Matelica” ha posto all’attenzione del Sindaco, dell’assessore Procaccini e della Commissione Sanità e Servizi Sociali sarà valutata nel dettaglio anche da una prossima commissione consiliare dedicata al Bilancio, ci auguriamo che venga analizzata nello specifico senza ingerenze politiche ma solo tecnicamente, la città e i cittadini si aspettano azioni concrete, decisioni immediate, speranza per il futuro e sostegno delle istituzioni.
Non possiamo permetterci un’apatia istituzionale come quella attuale, non possiamo perdere oltre 40 giorni per comprare mascherine da donare alla cittadinanza, lo abbiamo chiesto ma non verrà fatto, ogni cittadino si deve comprare la propria mascherina. Non possiamo abbandonare gli operatori e i degenti e tutti i fruitori del nostro Ospedale senza fornire loro solidarietà, assistenza e vicinanza lasciando tutto questo solo ai volontari. Abbiamo richiesto in commissione una particolare attenzione alla struttura e la fornitura di tutti i presidi necessari per una maggiore tranquillità del personale medico, paramedico e dei degenti. L’Amministrazione comunale giustamente si fa promotrice di tutte le raccomandazioni ministeriali, invitando i cittadini matelicesi ad uscire il meno possibile e convoca la commissione consiliare in presenza, e non in modalità telematica, pur avendolo esplicitamente richiesto ci hanno risposto che non si è pronti, dopo oltre un mese il comune di Matelica non si è ancora dotato di un sistema di comunicazione video per le riunioni e ce ne sono moltissimi anche gratuiti. La nostra idea è quella di creare un fondo straordinario nel bilancio comunale dove far confluire, al netto di possibili perdite economiche come minor incasso di multe o rette, i fondi delle economie di questi mesi, minor spesa di riscaldamento di scuole e di strutture sportive, rimodulare i finanziamenti per le attività sportive sospese, e i finanziamenti annuali per la gestione di strutture comunali che hanno purtroppo interrotto il servizio attuando una solidarietà verso chi è in sofferenza. Nel fondo potrebbero trovare spazio anche una parte dei finanziamenti inizialmente previsti per manifestazioni culturali e sportive e di spettacolo dal vivo che purtroppo non si potranno effettuare a causa dell’emergenza sanitaria e riconvertirli in aiuti per settore sport e cultura in termini di sostegno a coloro i quali erano impegnati in suddette attività ma anche ai lavoratori dei settori dell'indotto che essi generavano. Purtroppo ora abbiamo visto solo pressapochismo, gravi mancanze, opportunismo politico e atteggiamenti alquanto imbarazzanti da parte dell’amministrazione comunale, questa emergenza ha portato a galla le grandi lacune dei rappresentanti di “Matelica Futura” evidenziando ancora una volta l’incapacità amministrativa di un gruppo politico. Non possiamo permetterci di perdere tempo, la comunità ha bisogno di risposte concrete, immediate, tutti dobbiamo fare la nostra parte, tutti stiamo rinunciando a qualcosa, tutti stiamo facendo sacrifici, tutti dobbiamo dare una mano, amministratori, cittadini, associazioni, imprenditori, per ripartire più forti di prima.
Ci auguriamo che il nostro contributo sia preso in seria considerazione e che vengano inserite nel prossimo bilancio le misure economiche e sociali necessarie per la città.
"Stiamo vivendo un’emergenza sanitaria mondiale senza precedenti, la nostra vita sicuramente cambierà, le nostre abitudini, i nostri modi di fare - chiosa il sindaco di Matelica Massimo Baldini - Cambieranno le nostre necessità e le esigenze non saranno più le stesse; avremo bisogno di più sicurezze e maggiori garanzie. Sto parlando del servizio sanitario nazionale che in Italia è già migliore rispetto a tante altre parti del mondo - poi precisa - Nonostante tutto c’è necessità di rimodularlo alla luce di quanto sta accadendo"
"C’è bisogno di un servizio sanitario vicino alla gente organizzato in maniera tale che possa sopportare ogni eventualità, che sia in grado di garantire ogni tipo di servizio. Ciò che sta accadendo ce lo insegna, sarebbe illogico concentrare tutti i servizi sanitari in un unico ospedale provinciale, ma sarebbe logico distribuire servizi in più plessi sanitari, come già abbiamo- e aggiunge -Tutto ciò farebbe spendere meno danaro pubblico. Sarebbe opportuno adeguare le strutture già esistenti, alcune delle quali non sono costate nulla allo stato, ed adattarle a specifici servizi.
"Investire sulla sanità affinché possa essere presente e funzionale su tutti i territori anche quelli con meno popolazione. Presidi ospedalieri con reparti idonei e specialistici a garantire servizi eccellenti come c’erano una volta - spiega il pimo cittadinio -. L’attuale emergenza sta dimostrando quanto siano fondamentali le strutture periferiche, qualcuna ancora da sistemare dopo il terremoto del 2016 come quella di Matelica e che oggi poteva essere più funzionale.
"Alla luce di tutto questo penso sia necessario rivedere il piano sanitario regionale e costruirlo in maniera organica pensando alle esigenze di tutto il territorio regionale. Le zone interne hanno le stesse necessità delle altre parti della regione - sottolinea - Non dimentichiamo che ci sono tanti comuni nel cratere sismico del 2016 e tanti cittadini che non possono “restare a casa” perché le case ancora non le hanno"
"Mi associo a quanto sostenuto da altri Sindaci della Provincia di Macerata, Civitanova Marche, Camerino, Tolentino, e penso che tanti altri sono d’accordo con noi".
In questo momento di emergenza mondiale, in cui l'ospedale di Camerino ed il personale tutto sono impegnati in prima linea, nella lotta contro il Coronavirus, il Lions Club di Matelica ha voluto dare un contributo allo sforzo dei sanitari, con un piccolo gesto volto ad agevolare il loro lavoro. I soci del Lions Club Matelica, con un service frutto dell'impegno e della volontà di tutto il club, hanno donato all'ospedale di Camerino confezioni di gel disinfettante. La presidente e tutti i soci Lions Matelica, ringraziano il socio Lion Maurizio Dini, titolare della Midor di Fermignano, che ha messo a disposizione il materiale, consegnato ieri nelle mani dei sanitari che prestano servizio al Covid hospital di Camerino.
Il sodalizio matelicese sta seguendo anche le iniziative a livello nazionale, con i Lions italiani che doneranno nel giro di breve tempo ventilatori polmonari destinati alla cura dei contagiati da coronavirus, utilizzando un primo contributo di 350.000 dollari della Lions Clubs International Foundation. Le attrezzature saranno messe a disposizione degli ospedali delle aree maggiormente colpite dall'epidemia, seguendo le indicazioni delle autorità sanitarie nazionali.
"Purtroppo questa mattina abbiamo avuto la segnalazione del primo decesso accertato dovuto a COVID-19". A comunicarlo, è il sindaco di Matelica Massimo Baldini. A perdere la vita nella notte Carla Boarelli. La donna aveva 68 anni, era ricoverata presso l’ospedale di Civitanova e presentava patologie pregresse. "L'amministrazione comunale è vicina ai familiari in questo momento, afferma Baldini
"Rendiamo noto che le autorità competenti ci hanno comunicato che a Matelica risultano 6 persone positive al COVID-19 e 21 persone in isolamento", continua il primo cittadino.
"Ricordiamo sempre - prosegue Baldini - che è obbligatorio comunicare al Dipartimento di prevenzione dell'Area Vasta 3
(tel. 0733642302) il proprio ingresso in Italia per avviare la sorveglianza sanitaria. È prescritto, inoltre, che per chi va in autoisolamento e accusa sintomi Covid-19 l'obbligo di segnalare tale situazione con tempestività all'autorità sanitaria tramite i numeri telefonici dedicati (in questo caso si può comporre il numero 1500). Per chi si trova in assistenza sanitaria domiciliare l' Asur Marche ha attivato un servizio automatico di sorveglianza quotidiana".
L'Amministrazione Comunale di Matelica ha ufficializzato la situazione relativa al contagio da Covid-19, aggiornata al 30 marzo. Sono tre le persone positive al coronavirus e 20 le persone in isolamento domiciliare.
"Si ricorda che è’ obbligatorio comunicare al Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 3 (tel.0733642302) il proprio ingresso in Italia per avviare la sorveglianza sanitaria - sottolineano dalla Giunta -. È prescritto, inoltre, che per chi va in autoisolamento e accusa sintomi Covid-19 l’obbligo di segnalare tale situazione con tempestività all’autorità sanitaria tramite i numeri telefonici dedicati (in questo caso si può comporre il numero 1500). Per chi si trova in assistenza sanitaria domiciliare l’Asur Marche ha attivato un servizio automatico di sorveglianza quotidiana".
Il sindaco di Matelica Massimo Baldini, insieme all'assessore alla sanità Rosanna Procaccini, hanno fatto richiesta al direttore Asur Marche Area Vasta 3 Dott. Alessandro Maccioni, per effettuare tamponi agli ospiti della Casa di Riposo T.De Luca-E.Mattei di Matelica.
La struttura, ad oggi, ospita 90 persone oltre al personale di servizio. "In questi giorni di emergenza sono state prese tutte le precauzioni previste dalle norme di legge per evitare il contagio dal virus Covid-19 - si legge nella richiesta formale inoltrata dal sindaco Baldini e dall'assessore Procaccini -, tuttavia alcuni pazienti sono rientrati da ricoveri ospedalieri dove si sono registrati casi di positività al virus".
"Per questo motivo, al fine di preservare la salute delle persone anziane e scongiurare casi di positività, si richieda che venga effettuato il tampone a tutti gli ospiti e al persone della struttura" concludono sindaco e assessore nella loro richiesta.
Il gruppo consiliare regionale della Lega segnala l’opportunità di liberare circa cento posti letto per le cure no-covid negli Ospedali delle due città di Cingoli e Matelica. Proposto anche il potenziamento delle cure intermedie, sempre no-covid, presso l’Ospedale di Recanati.
Una zona franca, un asse ospedaliero strategico che unisce le città di Cingoli e di Matelica. E’ quanto immaginato dai consiglieri regionali della Lega, Sandro Zaffiri, Mirco Carloni, Marzia Malaigia e Luigi Zura Puntaroni, nell’ottica di organizzare al meglio la grande sfida al coronavirus.
“È una proposta che nasce dall’analisi dell’attuale – affermano i consiglieri – ospedali medi e grandi impegnati giorno e notte con pazienti affetti dal virus, l’arrivo di Bertolaso per creare una struttura di riferimento regionale, la doverosa necessità di organizzare la cura delle situazioni estranee al contagio, dei cronici e degli anziani in totale sicurezza per loro e per il personale medico. Ecco, dunque, che gli ospedali di Cingoli e di Matelica potrebbero divenire importanti presidi di medicina generale no-covid. A Cingoli – rilevano gli esponenti del Carroccio – potrebbero essere messi a disposizione circa 40 posti di degenza, mentre a Matelica sarebbero 50 i posti letto che si potrebbero creare, trasferendo le attuali circa 20 presenze costituite dagli ospiti di una casa di riposo, ivi collocati per motivi legati al terremoto, in una struttura più adeguata alle loro esigenze. Anche l’ospedale di Recanati potrebbe rientrare in questa strategia, potenziandone le funzioni di cura intermedia del malato, sempre no-covid. Quella che l’emergenza ci sta offrendo – concludono i consiglieri della Lega – rappresenta anche un’opportunità di ripensare all’organizzazione della sanità regionale con uno sguardo al futuro, immaginando in che modo i presidi ospedalieri dei centri più piccoli potrebbero essere messi a disposizione delle comunità locali.
Alessio Olivieri, sul parquet ricopre il ruolo di ala piccola della Vigor Basket Matelica, squadra militante nella Serie D marchigiana, ma da a più di un mese il suo campo è diventato solo quello dell'Ospedale di Camerino, e il suo ruolo è quello di infermiere.
Attraverso un post pubblicato sul proprio profilo facebook, Alessio ha pubblicato una sua foto ed ha cercato di raccontare le sensazioni delle persone, che come lui stanno combattendo questa emergenza sanitaria in prima linea come ad esempio la sua fidanzata:
"Ci chiedono tante volte... come va?
La risposta più o meno è sempre la stessa.. Abbastanza bene dai, siamo un po’ stanchi ma andiamo avanti! Beh si in realtà stanchi lo siamo.. perché lavorare così ti stanca il doppio, il triplo! Il tempo si allunga... e poi a volte ci demoralizziamo... eh si... nel nostro lavoro la sofferenza è all ordine del giorno, ma stavolta è diverso! È diverso perché la gente muore.. e muore sola! E questa è la cosa più brutta!! Però abbiamo la fortuna di viverlo in prima linea insieme... fortuna si avete capito bene! Siamo fortunati perche entrambi sappiamo cosa viviamo, entrambi lo vediamo con i nostri occhi... e per quanto puoi cercare di spiegarlo, se non lo vivi non lo potrai mai capire! Noi invece ci capiamo e anche se ormai si parla molto spesso di quello, ci capiamo e ci aiutiamo, ci sosteniamo.. e questo vuol dire essere fortunati! Speriamo che finisca prima possibile, ma di sicuro noi non molliamo!!"
Un giovane di 21 anni, P.A. residente a Roma, è stato denunciato dai Carabinieri della Compagnia di Camerino per i reati di contraffazione ed uso di atto falso e detenzione di sostanza stupefacente. Nel pomeriggio di ieri il ragazzo è stato controllato a Matelica, nel corso degli specifici servizi volti a verificare il rispetto delle disposizioni governative in merito al contenimento dell'epidemia del coronavirus.
Al momento del controllo, il 21enne era in possesso di un medicinale contenente principio attivo ascritto alla tabella delle sostanze psicotrope. La ricetta di cui disponeva, è risultata falsificata. I militari hanno accertato che il farmaco era stato acquistato poco prima in una farmacia matelicese, proprio grazie alla ricetta falsa.
Il ragazzo, gia’ il 15 marzo scorso e sempre a Matelica, si era reso responsabile del tentato furto di una bicicletta. Scoperto dalla proprietaria, si era dato alla fuga ma non prima di aver mostrato i genitali alla donna. Anche per quell’episodio era stato denunciato dai carabinieri della compagnia di Camerino.
"Apprendiamo dal bollettino diffuso dalla Regione Marche che a Matelica viene inserito un caso positivo al COVID-19 (leggi qui). Dalla Prefettura di Macerata questa mattina alle ore 12.40 risultavano 0 casi positivi e nessuno ci ha poi aggiornato sulla situazione. Siamo sconcertati a questo punto, non siamo in grado di rispondere alle domande dei nostri cittadini e non siamo neanche in grado di sapere quale sia la verità". Questa la dura presa di posizione del vice-sindaco di Matelica Denis Cingolani.
"Non è così che i Sindaci e gli amministratori possono rendersi utili per i propri cittadini. Vogliamo chiarezza, non apprezziamo venire a conoscenza di queste situazioni tramite sterili bollettini o articoli di giornale. Purtroppo si sta mettendo a dura prova il nostro tessuto sociale già provato dal sisma 2016" ha proseguito il vice-sindaco.
Situazione simile viene segnalata anche dal comune di Urbisaglia, nel cui territorio - stando alla tabella emessa dalla Regione Marche (leggi qui) - risulta essere presente un caso positivo al Covid-19: "Il comune si sta adoperando per ulteriori verifiche in quanto l'ultima comunicazione della Prefettura di oggi 20 marzo alle ore 18 non ha notificato nessun caso positivo nel nostro territorio. Prima di lunedì non avremo nuovi aggiornamenti.".
++ AGGIORNAMENTO ORE 12:00 ++
Il sindaco Massimo Baldini ha confermato, attraverso un video-messaggio, di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale riguardo la presunta positività di un concittadino: "Dai dati pervenuti ieri, ci risulta la presenza di tre persone in isolamento domiciliare, e non positive".
Baldini, pertanto, ha scritto alla Prefettura e all'Asur per avere chiarimenti in merito.
"Nel nostro comune ci sono stati e ci sono casi di persone in isolamento volontario, casi verificati con il tampone sono risultati negativi. Purtroppo ad oggi l’unica medicina che fa bene contro il contagio è quella di restare a casa. Contenere e ridurre le possibilità di contagio significa non collassare il lavoro negli ospedali e garantire a tutti coloro che ne hanno bisogno le cure necessarie per guarire". Questa la comunicazione ufficiale del sindaco di Matelica, Massimo Baldini, che ha aggiornato i propri cittadini sull'evoluzione dell’emergenza COVID-19.
CASE DI RIPOSO - "Nella nostra Casa di Riposo sono state adottate misure eccezionali “ turni di sette giorni per non fare entrare il Coronavirus…..” il CDA e tutti i dipendenti stanno lavorando oltre le forze, veramente bravi - sottolinea il sindaco -. Nelle case di riposo ospitate presso l’ospedale di Matelica, dopo incontri avuti con i rispettivi Sindaci di Pioraco e Pievetorina, sono state adottate subito misure di chiusura delle visite esterne ed adottate tutte le misure precauzionali".
L'OSPEDALE - "Lo stesso ospedale, dopo la trasformazione di quello di Camerino in ospedale di emergenza per il Covid-19, sta ospitando i degenti di Camerino riempiendo tutti i posti letto della RSA e delle Cure Intermedie e i servizi ambulatoriali - aggiunge Baldini -. Un grazie e buon lavoro anche a tutti gli operatori sanitari che prestano servizio nelle strutture ospedaliere di Matelica, di Camerino e del resto d’Italia".
DONAZIONI - "Sono stati presi contatti con tutti gli operatori economici cittadini al fine di istituire un filo diretto per eventuali necessità, allo stesso tempo diversi imprenditori hanno dato la loro disponibilità con donazioni e fornitura di beni e servizi. Grazie a tutti".
CIMITERI CHIUSI - "Sono stati garantiti e potenziati i servizi di pulizia e nettezza urbana, a breve ci sarà anche, da parte del COSMARI, la sanificazione delle vie cittadine. L’ultima ordinanza, fatta a malincuore ma necessaria, quella per la chiusura dei due cimiteri cittadini e dell’isola ecologica. Dal giorno 16 marzo è stato attivato in Comune il lavoro agile (smart working), in sede saranno operativi i Capi Settore, l’Ufficio Anagrafe, la Polizia Locale, il Segretario Comunale e gli Amministratori Comunali" ha concluso il sindaco.
Il comune di Matelica comunica che - a seguito del decreto del DPCM dell’11 marzo e ai fini della pubblica utilità - per rispondere ai bisogni essenziali delle persone più anziane, disabili, immunodepressi o comunque impossibilitate ad uscire da casa o con ridotta mobilità, alcuni commercianti hanno attivato il servizio di consegna a domicilio della spesa.
Queste le attività che hanno, sinora, attivato il servizio:
- Palombi Antonio & C. Snc Piazza Enrico Mattei, 11 tel 0737 86323
- Tuttifrutti Matelica Spiazzo Beata Mattia, 20 tel 346/0149648
- Simply Market di Gagliardi Paola viale martiri della libertà tel 0737/83646
- Alimentari Madis via De Gasperi, 67 0737/ 84846
- La Buona tavola di Gubinelli Giuseppina Corso Vittorio Emanuele 22 tel 0737/787034 – 392/3175345
- Carni bovine San Vicino viale Martiri della Libertà 57 tel 0737/783567
E’ attivo, inoltre, il servizio di consegne pasti a domicilio:
- GMA RISTORAZIONE SRL tel 0737/787900
E’ attivo anche il servizio di consegne a domicilio:
- parafarmacia “ La Margherita” di Paola Procaccini presso il centro commerciale “La Sfera” tel 347/4574651 – 0737/787883
- Salus sanitaria di Valentina Bosco, viale Cesari Battisti 107 tel 0737/787667
Anche per gli altri farmaci necessari di impegnativa medica, le farmacie di Matelica, in collaborazione con i medici di base, la Protezione Civile e la Croce Rossa di Matelica sono disponibili per fornire ai cittadini impossibilitati quanto occorre per la propria salute.
- Per informazioni CROCE ROSSA MATELICA 0737/767301 dalle 9,00 alle 18,00
Rimarranno aperte tutte attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività: clicca qui
In questo particolare e difficile momento storico che sta mettendo a seria prova sia sanitariamente che economicamente il mondo, l’Italia, e quindi la nostra regione, l’Amministrazione Comunale di Matelica sta cercando di comprendere le motivazioni che hanno indotto gli organi di competenza a decidere di dedicare, per l’Area Vasta 3, l’ospedale di Camerino alla cura dei pazienti affetti da COVID-19.
E’ intuibile che si è ricercata una struttura in possesso dell’unità di rianimazione sottovalutando che, tale struttura sanitaria era il punto di riferimento per svariate patologie e indagine diagnostiche dell’entroterra maceratese. Un’area, quella dell’entroterra maceratese, pesantemente martoriata dal sisma del 2016, le cui ferite sono tutt’ altro che rimarginate, di fatto sanguinano ancora sia sul piano strutturale – abitativo che su quello aziendale ed economico.
La decisione, giunta a ciel sereno, di trasformare l’ospedale di Camerino in un centro di emergenza per malati da Coronavirus, ha intensificato i dubbi circa la volontà di far ripartire e ripopolare detto territorio.
I numerosi spostamenti provenienti da altre aree vaste di pazienti affetti da COVID – 19 fanno temere che tale area possa divenire il lazzaretto della provincia di Macerata, un’area sino ad oggi non contagiata dal virus.
L’ Amministrazione Comunale di Matelica chiede un’esaustiva ed articolata risposta tesa a scongiurare la desertificazione dell’intera area montana.
Sollecita un tempestivo impegno che contempli:
- Il mantenimento e potenziamento nell’ospedale di Matelica dei servizi essenziali, di base, ambulatoriali nonché delle prestazioni indispensabili per le popolazioni del territorio compresi gli studenti universitari rimasti nelle città di Matelica, Camerino e zone limitrofe, nonostante la sospensione delle lezioni;
- la riapertura del reparto di lungodegenza nell’ospedale di Matelica, al fine di soddisfare le reali quanto ormai indispensabili ed irrinunciabili esigenze di una popolazione tra le più longeve d’Europa che solo nella città di Matelica conta il 25% degli abitanti sopra i 65 anni;
-particolare attenzione e massima tutela nei confronti del personale medico, paramedico e tecnico come disposto dall’ultimo DPCM del 09/03/2020.
Didattica a distanza introdotta all’IPSIA Don Pocognoni di Matelica per emergenza Coronavirus: Piattaforme e-learning e aule virtuali, la scuola non si ferma.
L’Istituto di Matelica si è prontamente attivato già nei giorni scorsi per far sì che quella che era una pratica che arricchiva la didattica di alcuni docenti “smart”, aperti alle sperimentazioni e alle nuove tecnologie, diventasse una consuetudine per tutti in queste giornate in cui si è forzatamente lontani dalle tradizionali aule scolastiche.
Animatore digitale e team digitale, d’intesa con la dirigente scolastica, Lucia Di Paola , hanno in poco tempo organizzato la condivisione delle esperienze maturate in alcune classi.
L’utilizzo di piattaforme di e-learning, indispensabili per metodologie didattiche come la flipped classroom o per l’apprendimento cooperativo, servirà a tutti per abbattere l’ostacolo della lontananza fisica dalle aule.
Collegati in videoconferenza, docenti e alunni sono di nuovo insieme.Qualche minuto di lezione frontale, il docente fornisce le indicazioni sul lavoro da svolgere e poi spazio alle infinite potenzialità degli strumenti digitali.
Gli studenti lavorano su bacheche collaborative, file condivisi, producono mappe concettuali.
La dirigente ha sottolineato il grande impegno di tutti i docenti che in pochi giorni hanno dovuto rivedere completamente il loro modo di fare didattica e li ha esortati a vivere questa esperienza come opportunità di crescita professionale.
L’ufficio Servizi Sociali dell’Unione Montana comunica che, sentito il parere del coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale 17, a seguito dell’emergenza in atto relativa al Coronavirus e al fine di contrastare il possibile contagio è disposta, in via precauzionale, la sospensione da martedì 10 a domenica 15 marzo, dei seguenti servizi: Centro diurno socio educativo e riabilitativo per disabili “Il Girasole”, Centri di aggregazione “Argillario” e “Coccinella” di Matelica, “Il Municipio” di Castelraimondo e “San Paolo” di San Severino Marche, il Centro di aggregazione giovanile di Matelica, il Centro di sollievo e salute mentale, l’apertura al pubblico dell’Ups, l’apertura del Family Point e del Centro per Famiglie.
Rimarranno attivi, su consenso delle famiglie, il Servizio assistenza domiciliare, il Servizio educativo domiciliare, l’assistenza scolastica svolta a domicilio con lo stesso operatore.
Nella nuova ordinanza emanata dal governatore della Regione Marche Luca Ceriscioli viene anche diffuso l’elenco dettagliato dei Comuni in cui sono presenti pazienti risultati positivi al coronavirus.
Sono distribuite in 15 Comuni marchigiani le 61 persone finora risultate positive al Coronavirus nella regione, su 200 test effettuati. Lo scrive la Regione Marche nell'ordinanza che ha disposto la sospensione delle attività didattiche e le manifestazioni pubbliche di ogni natura dalla mezzanotte di stasera alle 24 dell'8 marzo. In particolare 55 interessano cinque Comuni del Pesarese (26 a Pesaro, 10 a Fano, 5 a Vallefoglia, 4 a Urbino, 2 Montecalvo in Foglia, uno rispettivamente a Cartoceto, Gabicce, Colli al Metauro, Tavullia, Sassocorvaro, Sassofeltrio); nell'Anconetano ci sono due persone positive (una di Ancona e l'altra di Osimo) mentre in provincia di Macerata sono uno nella città di Macerata e un altro a Matelica.
Dei pazienti positivi 9 sono ricoverati in terapia intensiva, 28 in Malattie infettive e 22 in isolamento domiciliare. In isolamento domiciliare ci sono 425 persone (418 asintomatici e sette con sintomi) tra cui 65 operatori sanitari.
(Foto Ansa)
l DS Micciola piazza un rinforzo e mette a disposizione di Colavitto un difensore esterno destro, si tratta di Gabriele Masini nato a Reggio Emilia nel 1999.
Gabriele è cresciuto nel settore giovanile della Reggiana, che lo ha ceduto in prestito al Lentigione (serie D) per poi fare ritorno nella stagione successiva alla Reggiana (ora Reggio Audace) in serie D. In quest’ultimo anno è rimasto svincolato sino alla chiamata del Matelica.
Gabriele: “Qui a Matelica mi sono trovato bene fin dal primo momento, mi hanno accolto in modo strepitoso. Ringrazio la società, il ds, la squadra, il mister e lo staff per avermi fatto sentire, da subito, parte del progetto”.
Queste le prime parole del nuovo giocatore biancorosso che sarà a disposizione già dalla prossima gara in programma Domenica contro il Vastogirardi.