A poco più di ventiquattrore dal fischio di inizio previsto per le 16,30 di domani, persiste il rischio che la partita fra la Maceratese e il Pordenone si debba giocare a porte chiuse e quindi senza tifosi. "Al momento questo rischio ancora c'è - ha spiegato l'allenatore della Maceratese federico Giunti al termine della seduta di rifinitura mattutina - Speriamo che venga scongiurato, che sia risolto in giornata. Abbiamo bisogno di avere gente che ci sostenga come hanno fatto fino ad adesso. Avere i nostri tifosi per noi è fondamentale. Se così non dovesse essere sarà un motivo in più per portare a casa la vittoria, lo faremo anche per loro". Che squadra è il Pordenone? "E' una bella squadra con giocatori di qualità in mezzo al campo e davanti. Se li facciamo giocare ci possono mettere in difficoltà. Sono convinto che abbiamo i giocatori giusti per venirne a capo. Dovremo fare il nostro gioco. Tutte le volte che siamo ripartiti abbiamo creato problemi alle avversarie, dovremo fare la stessa cosa con il Pordenone. Serve la massima attenzione perchè hanno diverse armi a loro disposizione a cominciare dagli attaccanti. E' una sauadra che segna tanto, ma concede anche qualcosa. Sarà una partita difficile, però ce la giochiamo". La Maceratese è alla ricerca della prima vittoria in campionato. "Siamo ancora imbattuti in trasferta, adesso ci dobbiamo sbloccare in casa. Questa secondo me è la partita giusta. E' un banco di prova difficile, se lo superiamo ci farebbe capire che stiamo diventando una squadra". Quadri come sta? "Alberto tutte le volte che ha giocato ci ha dato una grande mano. E' il nostro punto di riferimento in mezzo al campo, abbiamo la massima fiducia in lui e in tutti gli altri che gli girano intorno". Dopo qualche settimana torna a disposizione dell'allenatore l'attaccante Allegretti, unico indisponibile il centrocampista Bangoura.
L'ANSES (Associazione Nazionale Stress e Salute), sede di Macerata, si occupa della promozione del benessere e della salute attraverso varie attività rivolte ai cittadini. Ormai da anni gestisce il servizio territoriale "Sportello Stress" e organizza eventi gratuiti di informazione su tematiche legate allo stress psicofisico.Oggi la sede maceratese dell'associazione propone una nuova attività: SPAZI NEL GRUPPO, ovvero dei percorsi di gruppo (6 incontri) che mirano ad accompagnare le persone verso una maggiore comprensione e consapevolezza di alcuni aspetti di sé.Attualmente partiranno due gruppi: Più autostima e Parent training nella disabilità, ma successivamente potrebbero attivarsi altri percorsi focalizzati su tematiche differenti.Il percorso Più autostima, dedicato a coloro che vogliono conoscere e riconoscere le proprie risorse interne sarà guidato dalla psicologa dott.ssa Eleonora Strappato, mentre la psicologa dott.ssa Gilda Picchio accompagnerà il gruppo di Parent training nella disabilità, un percorso di supporto alle famiglie di bambini e ragazzi con disabilità.Per maggiori informazioni sui percorsi scrivere a: sportellostressmacerata@gmail.com, oppure telefonare a: dott.ssa Eleonora Strappato tel. 3341343455; dott.ssa Gilda Picchio tel. 3355711509."
Dalla Curva Just riceviamoSono passati 5 anni da quando la Maceratese ha rischiato di retrocedere dall'Eccellenza, sono passate stagioni di vittorie, promozioni storiche ed emozioni uniche e indelebili. Se oggi siamo in Serie C lo dobbiamo ai giocatori, ai mister, a gli uomini dei diversi staff, a le persone che hanno lavorato in società che con grande professionalità hanno sempre dato il massimo per questi colori. Lo dobbiamo anche e soprattutto alla dottoressa Maria Francesca Tardella la quale con un mix di fortuna, determinazione, voglia e cattiveria sportiva è riuscita dove molti prima di lei avevano fallito. Sicuramente è stato il presidente più vincente della storia moderna di questa gloriosa società, negarlo sarebbe ingiusto e chi sostiene il contrario lo fa in mala fede. Ma ora siamo alla resa dei conti. Alea iacta est. Per sua stessa ammissione la presidente è stanca e priva di stimoli. Ne prendiamo atto e le ricordiamo che il professionismo è cosa difficile da sostenere, non si può organizzare una società con dei metodi da "trattoria a gestione familiare", qui occorrono professionisti in ogni campo che siano in grado di programmare il futuro e non vivere alla giornata.Siamo di fronte alla disorganizzazione più completa, si è chiesto aiuto e vicinanza ai tifosi ricambiandoli con totale assenza di pubblicità degli eventi, totale assenza di campagna abbonamenti, un aumento scellerato dei prezzi dei biglietti, addirittura pagano i portatori di handicap, non ci sono agevolazioni per le famiglie, sono irrisorie quelle per gli over 65 e per gli under 18, non si è mai fatto nulla per avvicinare i settori giovanili dei comuni limitrofi e le scuole, nonostante ciò si incolpa la città di essere poco presente come se altrove gli stadi siano sempre pieni. Nel corso del tempo si è disintegrata la scuola calcio con gli allenatori e i genitori dei bambini fuggiti altrove, il settore giovanile versa in uno stato a dir poco pietoso con i ragazzi che vanno al campo di allenamento su veri e propri mezzi di fortuna stile oratorio anni 50'. Vi è stata una continua epurazione di membri della dirigenza alcuni dei quali, Massimo Clementoni su tutti, estremamente legati alla tifoseria e alla città. Vi è stato un continuo comportamento alla Marchese del Grillo, "pago o non pago, e a te non te pago!", che hanno portato all' allontanamento di sponsor, alla chiusura del Rata-Point, al cambio d'indirizzo della sede sociale. Questa estate si è fatto un errore d'incompetenza nell'iscrizione che potrebbe costarci una penalizzazione; si è minacciato di andare a giocare altrove come se la Maceratese fosse cosa privata, dimenticando che è un bene della cittadinanza; si è stipulato una fideiussione con una compagnia assicurativa sul baratro economico che se pur non dovrebbe portare a pessime conseguenze, rimane un fatto al limite della decenza e dell'etica sportiva. Ora il rischio di giocare a porte chiuse per un mancato accordo, probabilmente economico, con la società che gestisce la sicurezza e in tal caso a farne le spese sarebbero in primis i tifosi sempre vogliosi di sostenere la squadra per portarla il prima possibile alla salvezza. Proseguire in questa maniera è impossibile, siamo estremamente preoccupati che alla fine di questa via ci sia il fallimento.Per tali motivi, ricordando di averla presa a costo 0 (zero!) e priva di debiti, chiediamo alla proprietà che lavori sin da subito alla cessione delle quote a qualcuno che abbia voglia di fare calcio e non al primo bandito che viene. Ad oggi questa società è ancora appetibile perciò si può, e si deve, trovare qualcuno che dia continuità alla storia del calcio a Macerata riportando entusiasmo. Allo stesso tempo chiediamo l'intervento delle istituzioni comunali, nella figura del sindaco Carancini e della sua Giunta, per salvaguardare il blasone della Società Sportiva Maceratese 1922, per mantenere l'eccezionale vetrina per la città rappresentata dalla Lega Pro e per non rendere l'investimento fatto sull'Helvia Recina un ricordo di spreco di fondi pubblici. Vi sono molti mesi per operare in tal senso ed evitare tardivi ed inutili appelli estivi, che siano di monito gli accadimenti del 1989 e del 2009 perchè la città non può e non deve essere interessata ad un'altra ripartenza dal dilettantismo regionale. L'ultimo appello va direttamente alla dottoressa Maria Francesca Tardella: DEVI VENDERLA, DEVI SALVARCI
L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive nella determina numero 31 del 21 settembre u.s. dispone che “per l’incontro di calcio Maceratese - Pordenone, in considerazione della attuale indisponibilità del servizio di stewarding, qualora tale carenza sussistesse, il Prefetto di Macerata, sentito il Questore, è pregato di valutare la possibilità di disporre che la gara venga disputata in assenza di pubblico”.A causa della mancanza degli steward, la partita di calcio fra la Maceratese ed il Pordenone in programma sabato prossimo all’Helvia Recina potrebbe dunque giocarsi a porte chiuse.“Per motivi tecnici l’emissione dei ticket per l’evento Maceratese-Pordenone di sabato prossimo, alle 16.30, non è ancora attiva. Ai tifosi si chiede ancora pazienza. Grazie!” ha scritto ieri pomeriggio la S.S. Maceratese attraverso un comunicato.Cosa è successo? La Maceratese, per quanto è dato sapere, ha cambiato la società che offre il servizio d’ordine allo stadio. Ma ad oggi il nuovo personale incaricato non è stato ancora istruito sul campo. Domani la compagnia di steward incaricata recentemente dal sodalizio biancorosso effettuerà le “prove” all’Helvia Recina.“E’ una questione che si sta risolvendo – dice il direttore sportivo della Maceratese, Gianluca Stambazzi – Penso che non ci dovrebbero essere problemi”.I tifosi della Curva Just, in ogni caso, si sono dati appuntamento alle ore 15,30. “Sabato tutti allo stadio, anche se si dovesse giocare a porte chiuse, per fare sentire la nostra voce” si legge nel profilo facebook de La Sportiva.Per quanto riguarda la squadra, contro il Pordenone torna a disposizione dell’allenatore Federico Giunti l’attaccante Allegretti; ancora out Bangoura.
Si è svolta sabato 17 settembre “Azione in Festa”, iniziativa a scopo benefico di AZIONE IN MOVIMENTO.Nel pomeriggio c’è stato un dibattito sul senso civico al quale sono intervenuti il Segretario Simone Livi, il Presidente Eraldo Mosconi ed il Consigliere Comunale Civitanovese Fabrizio Ciarapica, dibattito che, tra le altre cose, è servito anche a far conoscere le tante iniziative portate avanti dal Movimento.Inoltre sono state presentate le attività dell’AMBALT (Associazione Marchigiana Bambini Affetti da Leucemia o Tumori) rappresentata dal Presidente Maurizio Passarini e del CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta) rappresentata da Mauro Sclavi.Entrambi i sodalizi sono stati partners dell’evento.Nella serata si è svolto lo spettacolo del cabarettista Antonio Lo Cascio, divertentissimo come sempre, ed a conclusione della festa si è proceduto all’estrazione di una ricca tombola.L’utile di questa iniziativa verrà devoluto in favore dei territori colpiti dal sisma ed Il Direttivo del Movimento, che deve ancora chiudere il bilancio della stessa, fa sapere che manterrà in essere la raccolta fondi fino a data da destinarsi.Grande la soddisfazione degli organizzatori per la massiccia presenza di pubblico. Nell’arco della giornata hanno partecipato circa quattrocento persone, numeri impressionanti se si considera anche l’andamento incerto dal punto di vista meteorologico."Doveroso il ringraziamento" dice Simone Livi " oltre che a tutti coloro i quali sono intervenuti, ai membri del Direttivo del Movimento ed ai generosi sponsor che hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione.AZIONE IN MOVIMENTO giorno dopo giorno dimostra una crescita continua ed ha la consapevolezza che sempre più Cittadini si avvicinano alle proprie attività, alla ricerca di chi fa Politica in modo serio, ad esclusivo interesse del territorio rappresentato".
L'alcolismo è, come noto, una patologia dovuta all'abuso di alcol da sempre presente nel tessuto sociale della civiltà occidentale e non solo.Chi soffre di alcolismo tende a sviluppare assuefazione all'alcol e ad assumerne quantità sempre maggiori per ottenere l'effetto ebbro ricercato, ritrovandosi ben presto in una situazione di dipendenza. Con il passare del tempo il pensiero e il desiderio di bevande alcoliche diventa pressoché costante e la loro mancata assunzione determina una sindrome d'astinenza del tutto sovrapponibile a quella che si osserva nei tossicodipendenti, caratterizzata da accelerazione del battito cardiaco (tachicardia), tremori, nausea e vomito, agitazione, allucinazioni, convulsioni.Vivere insieme ad un alcolista non è semplice, molto spesso si cerca di far finta che il problema non sia reale e che da un giorno all'altro chi abbiamo di fianco sia pronto a smettere, purtroppo non è così. Ecco la testimonianza di un familiare che ha deciso di scrivere queste poche parole per raccontare come sia difficile uscire dall'alcolismo e come è stato utile il gruppo di auto mutuo aiuto."Sono un familiare di un alcolista, sapevo ma non credevo, la realtà in cui mi sono trovato mi ha fatto scoprire un universo terribile, centinaia di famiglie alle prese con questo grave problema, come sappiamo l'alcolismo non colpisce solo la persona ma, coinvolge tutta la famiglia con gravi ripercussioni anche sui minori coinvolti loro malgrado in questo grave problema.Le strutture pubbliche fanno del loro meglio (vedi Sert ) la scienza sta dando una mano, un’industria americana ha immesso sul mercato un farmaco di ultima generazione che in Italia non è dispensato dal SSN mentre in Inghilterra lo è. Gli psicologi stanno dando un notevole contributo, ma il tutto avviene in una sorta di omertà a tutela dei soggetti interessati.Credo che siano maturi i tempi di far conoscere nella sua gravità i risvolti del problema, le conseguenze, basta leggere i giornali del lunedì per vedere quante patenti siano state ritirate, quante auto confiscate, tutte questo non è altro che la punta di un iceberg molto molto molto più vasto. Del resto, è cronaca quasi quotidiana di incidenti stradali causati dall'alcol. Non a caso la Polizia stradale nel rilevare anche un piccolo incidente il primo accertamento è l’alcool test.I gruppi di auto mutuo aiuto per familiari ed amici di bevitori problematici (AL- ANON), presenti anche nella nostra provincia nei comuni di Macerata, Civitanova e Tolentino, tentano di dare una risposta attraverso la conoscenza della malattia e dei suoi effetti. Cambiando atteggiamento sono in grado di dare comprensione e incoraggiamento all’alcolista ed ai familiari nella gestione della malattia, come giustamente definita dalla letteratura di genere.Non dobbiamo sentirci in colpa di essere un familiare di una persona malata, dobbiamo reagire, cercando di capire il problema attraverso il confronto per avere una conoscenza approfondita, sappiamo che molto dipende dall’alcolista e dalla sua volontà di superare il problema ma. Molto dipende anche dai nostri comportamenti. Sarei molto felice di vedere molti familiari alle nostre riunioni, per poterci scambiare le nostre esperienze e dare un pò di serenità di cui tutti noi abbiamo un estremo bisogno. Del resto sappiamo che l'alcolismo colpisce tutti gli strati sociali senza distinzione di razza, di sesso, di ceto, la storia ci dice che persino statisti sono stati colpiti da questa malattia.Sappiamo dai dati pubblicati che in Italia il problema riguarda circa un milione e mezzo di persone conosciute, e gli sconosciuti? Abbiamo la consapevolezza di quante sofferenze genera all'interno delle famiglie?.Cerchiamo tutti insieme di dare delle risposte, passo dopo passo, consapevoli che i tempi saranno lunghissimi, ma abbiamo il dovere morale di tentare di dare delle risposte".
Sabato 24 settembre, alle ore 10, nell’aula sinodale della Domus S.Giuliano a Macerata (via Cincinelli 4), si terrà la tradizionale cerimonia di consegna del premio di Fedeltà al lavoro e del Progresso economico, giunta alla 41° edizione. Saranno premiati 40 tra imprenditori di ogni categoria economica, amministratori e dipendenti del settore privato che, nel corso del 2015, abbiano maturato 35 anni di anzianità di servizio, rendendosi particolarmente meritevoli nel campo del progresso tecnico-economico della provincia di Macerata.Nel corso della manifestazione saranno consegnati anche il premio “Speciale alla carriera” assegnato alla memoria a Bruno Castagnari, maestro artigiano recanatese la cui attività, grazie ai discendenti, viene svolta ancora oggi dalla ditta “Fisarmoniche Castagnari srl”, ed il premio “Maceratese nel mondo”, assegnato a Cesare Bocci, celebre attore nativo di Camerino.Nell’ambito della 41° edizione del premio di Fedeltà al lavoro e del Progresso economico della Camera di commercio di Macerata ci sarà anche la consegna del “Premio donna impresa” giunto alla 15° edizione. Il premio è dedicato e assegnato alle imprenditrici della provincia di Macerata che si sono particolarmente distinte nel corso dell’anno in tematiche quali l’originalità dell’attività svolta, l’adozione di strumenti innovativi o per la valorizzazione e promozione del territorio e della produzione tipica locale. A fare gli onori di casa ci sarà la presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di commercio di Macerata, Patrizia Tiranti, la quale ribadisce che la finalità del premio è quella di mettere in evidenza le eccellenze imprenditoriali in campo femminile: “Impegno, capacità, tenacia, innovazione: sono queste le virtù che vengono riconosciute in questo giorno per esaltare il talento di coloro che hanno contribuito alla crescita dell’economia locale. Le imprenditrici premiate, infatti, dimostrano ogni giorno attaccamento e dedizione alla propria attività. A loro va il ringraziamento non solo del sistema camerale, ma anche di tutte le istituzioni, perché rappresentano il vanto dell’economia locale e costituiscono un patrimonio che va assolutamente tutelato. Rappresentano infatti un esempio per tutte le aspiranti imprenditrici e testimoniano che attraverso l’impegno, la tenacia e la serietà si può arrivare lontano”.Alle imprenditrici verrà donata una piccola scultura in bronzo, raffigurante una figura femminile di pregevole fattura, divenuta da diversi anni l’icona simbolo del premio Donna impresa. La statuina è realizzata dall’artista Donatella Fogante.
Grazie ad un investimento di oltre 1,4 milioni di euro, Macerata è tra le principali città italiane a poter vantare infrastrutture telefoniche di nuova generazione che sono già pienamente operative al servizio di cittadini e imprese. Gli interventi infrastrutturali riguardanti la realizzazione delle reti ultraveloci nella città per la telefonia fissa e mobile sono stati illustrati oggi da Narciso Ricotta, Assessore ai Lavori Pubblici di Macerata e da Massimo Bontempi, Responsabile Access Operations Marche di TIM.Dall’avvio del progetto che ha visto TIM impegnata nella realizzazione della nuova rete in fibra ottica NGAN (Next Generation Access Network) e di quella mobile 4G a Macerata le reti in banda ultralarga sono già realtà. Per la posa della fibra sono state utilizzate le infrastrutture esistenti - sia di proprietà di TIM sia pubbliche, in accordo con l’Amministrazione – e, in caso di scavi, impiegate tecniche innovative (mini trincea e no-dig leggero), minimizzando sia i tempi d’intervento sia l’impatto sulla città.A Macerata il programma di copertura della città ha interessato più di 15mila unità immobiliari, grazie alla posa di oltre 30 chilometri di cavi in fibra ottica che collegano 75 armadi alle rispettive centrali. E’ stato in tal modo servita la gran parte della popolazione: tutto il centro storico e i quartieri di Santa Croce, viale Indipendenza, Colleverde, via dei Velini, via Ghino Valenti, via Pace, la zona Vergini, Corneto, via Roma e Collevario.Il risultato raggiunto conferma l’impegno di TIM e dell’Amministrazione comunale per portare la connessione Internet fino a 100 Megabit/s a famiglie e imprese, ponendo in questo modo Macerata nell’élite delle città italiane dove sono disponibili i servizi “Fibra” di TIM basati sulla tecnologia FTTCab (Fiber to the Cabinet).“La Città di Macerata esprime grande soddisfazione nel presentare questo importante investimento sul fronte delle comunicazioni tecnologiche, e ringrazia TIM per l’impegno profuso nel realizzare un significativo intervento volto ad implementare i collegamenti di fibra ottica di ultima generazione – ha affermato Narciso Ricotta, assessore ai Lavori Pubblici - La collaborazione tra pubblico e privato dà sempre buoni frutti nell’interesse della Cittadinanza e delle Imprese. Anche attraverso la presenza delle infrastrutture tecnologiche passa la sfida della competitività di un territorio. E la possibilità di dare occasioni e dignità al lavoro garantisce la libertà e lo sviluppo di una comunità.”La collaborazione del Comune di Macerata per la realizzazione del progetto NGAN è stata forte, in particolare per collegare con fibra ottica tutti gli armadi di zona, rimanendo in rame il solo ultimo tratto fino alla singola abitazione. L'azione del Comune si è sviluppata attraverso diverse attività quali la valutazione preliminare complessiva degli interventi per eliminare al massimo le possibili criticità fin dal momento dell' impostazione del lavoro concordando con i tecnici Telecom possibili soluzioni alternative e la messa a disposizione di tratti di cavidotti di proprietà comunale per evitare ulteriori scavi e quindi disagi alla popolazione nonché accelerando i tempi di realizzazione del progetto in particolare lungo viale Indipendenza e in alcune zone del quartiere Collevario.Inoltre il Comune ha provveduto al controllo coordinato della corretta esecuzione dei lavori di ripristino delle superfici stradali e dei marciapiedi. Oltre agli interventi eseguiti da Telecom ciascun armadio è stato collegato anche alla rete di alimentazione elettrica e quindi il coordinamento e le autorizzazioni sono state seguite in contemporanea con i vari soggetti comprese le ditte esecutrici per conto delle due società principali .I lavori, iniziati nell'estate del 2015, sono stati completati nei primi mesi del 2016 e hanno interessato diverse diecine di armadi posti in tutti i quartieri della città.“Siamo lieti che Macerata sia tra le principali città italiane ad avere infrastrutture di rete di TLC moderne che consentono ai cittadini e alle imprese di usufruire di servizi innovativi, come ad esempio vedere film in HD e 3D, ascoltare musica in streaming di alta qualità e tutta la potenzialità dei servizi Cloud, che contribuiscono allo sviluppo dell’economia locale” – ha dichiarato Massimo Bontempi, Responsabile Access Operations Marche di TIM –“Nell’ambito del programma nazionale per lo sviluppo delle reti a banda ultralarga fissa e mobile, TIM ha deciso di dedicare alla città di Macerata una quota significativa del proprio piano di investimenti. A Macerata la nuova rete in fibra ottica e quella mobile 4G Plus sono già realtà, grazie anche alla fattiva collaborazione dell’Amministrazione comunale”.Con la fibra è possibile accedere a contenuti video di particolare pregio anche in HD, grazie all’offerta TIM Sky, a quella di Mediaset Premium on line, disponibile anche con la UEFA Champions League tramite il decoder TIMVision e all’offerta Netflix . La connessione ad alta velocità consente inoltre di praticare il gaming on line in alta qualità e di fruire di contenuti multimediali contemporaneamente su smartphone, tablet e smart TV. Le imprese possono inoltre accedere al mondo delle soluzioni professionali, sfruttandone al meglio le potenzialità grazie alla connessione in fibra ottica. Quest’ultima abilita anche applicazioni innovative come la telepresenza, la videosorveglianza, i servizi di cloud computing per le aziende e quelli per la realizzazione del modello di città intelligente per le amministrazioni locali, tra cui la sicurezza e il monitoraggio del territorio, l’info mobilità e le reti sensoriali per il telerilevamento ambientale.Per quanto riguarda la telefonia mobile, oltre alla copertura in tecnologia LTE a Macerata è anche disponibile la nuova rete 4G Plus di TIM , che offre connessioni in grado di raggiungere velocità fino al doppio di quelle disponibili con il normale 4G. La rete mobile di nuova generazione di TIM offre ai cittadini prestazioni e livelli di servizio che migliorano nettamente l’esperienza della navigazione internet e la fruizione di contenuti innovativi in mobilità, come il video streaming in HD.Con la realizzazione di infrastrutture a rete ultralarga e di soluzioni dedicate, viene confermato nella città di Macerata il comune impegno nell’innovazione sul territorio e nella diffusione dei servizi che esse abilitano, contribuendo in questo modo alla crescita sostenibile dell’economia locale e al miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Si intitola «Ri-farsi prossimo» e rappresenta la prima Lettera pastorale che porta la firma di S. E. monsignor Nazzareno Marconi, vescovo della diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia.Il testo, consegnato oggi stesso ai sacerdoti e ai religiosi della comunità è dedicato al tema della Carità, che farà da filo conduttore nella riflessione del nuovo Anno Pastorale che si apre tra pochi giorni, domenica 25 settembre.«La Lettera – spiega lo stesso monsignor Marconi – si ispira, a trenta anni di distanza, alla lettera “Farsi prossimo”, curata dal cardinale di Milano, Carlo Maria Martini: un vero maestro per me, a cui devo la passione per la Lectio divina, lettura orante della Parola di Dio». Lo scopo è chiaro: l'intento del Pastore della Chiesa maceratese è quello di «diffondere più ampiamente il cuore del messaggio della Lettera pastorale e magari spingere qualcuno a leggere il testo completo».A presentare il modello evangelico della carità cristiana su cui si fonda il documento è l’Evangelista San Luca, con la parabola del Samaritano. Un brano che, come spiegato dallo stesso presule, può dividersi in quattro parti.All'incipit, caratterizzato dalla violenza, dal concetto del male e dell'abbandono e da quella «globalizzazione dell'indifferenza» a cui più volte richiama anche papa Francesco, fa seguito una seconda parte, in cui ci viene presentato «il penoso spettacolo della durezza del cuore, quando il sacerdote ed il levita, a cui purtroppo a volte assomigliamo, passano oltre». Ai termini «fretta», «paura» e «alibi», monsignor Marconi affianca i passaggi citati allora dal cardinal Martini: «Se ogni credente si impegnasse in un quotidiano servizio della Carità e se tutti i credenti fossero abituati a confrontarsi tra di loro, a comunicarsi nella fede le esperienze di Carità, a completare reciprocamente le proprie lacune, nascerebbe una vita di Chiesa più pronta a rispondere ai bisogni della società con la luce e la forza del Vangelo».Quindi, il terzo momento a cui fa riferimento il Vescovo di Macerata, partendo da un'espressione, «cuore di tutta la narrazione»: si tratta di una sola parola greca che significa «fu mosso a compassione». «Dobbiamo riflettere insieme – aggiunge – per scoprire le leggi misteriose, secondo le quali l'amore di Dio, mediante lo Spirito di Gesù, infonde la Carità nei nostri cuori». Un invito che, attraverso un itinerario formativo di incontri mensili rivolti sia ai laici più impegnati che al clero, apre ad ulteriori quesiti, interpellando i fedeli e la comunità civile: «Come essere più creativi ed efficaci oggi nella Carità? Che rapporto c'è tra Carità e giustizia?», solo per citarne alcuni. L'intento sarà quello di riflettere anche alla luce della «Evangelii Gaudium» di Bergoglio, per essere realmente «una Chiesa missionaria in uscita verso gli ultimi» e «sensibile alla dimensione sociale dell'evangelizzazione».Infine, la quarta parte della parabola presa in considerazione nella Lettera Pastorale, dove si mostra «la concretezza e l'efficacia della Carità». Da qui, spiega ancora Marconi, si evincono «cinque ambiti di impegno per la testimonianza concreta della Carità attuata da tutta la comunità cristiana: l'amore fraterno, la dedizione personale, il discernimento spirituale, l'animazione sociale e l'impegno politico». In particolare, il riferimento all'attività amministrativa si concentra nella consapevolezza che «è bene evitare che la politica divenga troppo invasiva, pretendendo di decidere su tutto e ignorando autonomia e sussidiarietà», con l'impegno di considerare seriamente l'aspetto della «formazione» per costruire «una solida collaborazione tra Chiesa e Stato».L'auspicio, conclude don Nazzareno nella sua sintesi di presentazione del testo, è quello «di accogliere questa Lettera come una provocazione a metterci in moto insieme, soprattutto a livello di Unità Pastorali» dando così origine a quei «Consigli Pastorali di UP» da cui ricevere quel «prezioso supporto» per guidare «come comunità unita la nostra Diocesi, sulle vie della Carità».
Il portiere della Maceratese Francesco Forte è stato insieme a Federico Palmieri uno dei protagonisti assoluti sabato scorso del pareggio per 1 a 1 allo stadio Euganeo di Padova.Forte, come è riuscito a neutralizzare il calcio di rigore di Altinier?“Ho aspettato che l’avversario facesse il primo passo, speravo che me la mettesse lì e mi sono tuffato. Sono riuscito a toccare il pallone con il piede quel tanto che basta per spedire la sfera lontana. Non meritavamo di perdere contro il Padova e siamo stati giustamente premiati”.Quanto è importante il punto conquistato in Veneto?“Moltissimo dal punto di vista morale perché abbiamo dimostrato di avere carattere e di potercela giocare con tutti”.Dopo la partita mister Giunti vi ha concesso due giorni di riposo, come sta la squadra?“Bene. Anche Allegretti ha svolto una parte di allenamento con il gruppo. Attendiamo pure Bangoura che forse dovrà rimanere ai box qualche altro giorno, ma siamo pronti per la nuova sfida”.Contro il Pordenone la Maceratese punta alla prima vittoria stagionale in campionato?“Sarebbe ora. Le prestazioni sono convincenti ed in crescendo. Ci vorrebbe anche un pizzico di buona sorte come a Padova”.La partita con l’Albinoleffe sarà recuperata l’11 ottobre, avresti preferito giocare subito il 27 agosto?“Sì, ma questo non ci deve interessare. Noi facciamo ciò che dice la Lega, non potremmo agire diversamente. All’Albinoleffe penseremo al momento opportuno. Ora siamo concentrati solo sul Pordenone. Un impegno alla volta”.Per lei è il secondo anno di fila a Macerata, si trova bene?“Molto bene. Mi sono perfettamente integrato a Macerata, con la città, con i tifosi. Sono davvero contento che sia potuto restare”.L’arbitro designato a dirigere la partita fra la Maceratese e il Pordenone sabato prossimo all’Helvia Recina è Giampaolo Mantelli di Brescia, Assistenti Giuseppe Scarica di Castellammare di Stabia e Veronica Vettorel di Latina.
Ventiquattro alunni delle classi terze dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Macerata hanno appena concluso il terzo soggiorno-studio in Costa Azzurra e a Menton. Un viaggio che ancora una volta è risultato un’importante esperienza formativa nell’apprendimento del francese nonché di crescita sociale come cittadini dell’Europa, visto che gli studenti hanno potuto condividere le loro giornate con i coetanei d’oltralpe.Il soggiorno per il terzo anno consecutivo è stato organizzato dalla scuola media di via Giuliozzi per le sezioni di lingua francese e i ragazzi sono stati accompagnati dalle docenti Roberta Ciampechini (referente del progetto), Orietta Orpianesi e dalla lettrice di francese Sylviane Lighezolo. Per gli alunni una settimana tra arte, scienze, musica, recitazione, storia e cultura nella meravigliosa cornice della Costa Azzurra e dell’entroterra provenzale di paesi come Castellar e Saint-Paul de Vence.Di mattina i ragazzi hanno avuto l’opportunità di potenziare la lingua francese con la lettrice madrelingua e con gli alunni del Collège “André Maurois” di Menton, nei pomeriggi invece sono stati visitati il Palazzo del Principe ed il Museo Oceanografico a Montecarlo, la Profumeria Galimard a Grasse e città caratteristiche come Nizza, Cannes e Antibes.Ciliegina sulla torta, gli studenti sono stati coinvolti e impegnati nella preparazione della rappresentazione “Notre-Dame de Paris” sulla scia del celebre musical ispirato dall’omonimo romanzo di Victor Hugo. Lo spettacolo ideato dalla Ciampechini (che ha curato anche l’arrangiamento musicale) sarà presentato in occasione dello “School Festival” a Macerata e poi sarà riproposto in varie occasioni durante l’anno scolastico.
Una delegazione composta da due volontari attivisti di Secours Populaire, Rose Marie France e Mario Papi, residenti a Marsiglia, accompagnata dal presidente regionale dell’Arci, Massimiliano Sport Bianchini, è stata ricevuta questa mattina dal sindaco Carancini e dalla Giunta. Secours Populaire è un'organizzazione molto attiva su tutto il territorio francese con una struttura organizzata in comitati territoriali, commissioni tematiche e una direzione nazionale che lavora sia nel paese che all'estero. La “missione” italiana dei due rappresentanti di SP è finalizzata a una presa di contatto diretta sul campo con soggetti istituzionali e associativi per programmare attività, in particolare in ambito culturale e ricreativo, da sostenere finanziariamente a favore delle popolazioni terremotate della nostra regione, soprattutto nel momento in cui si spegneranno i riflettori e la popolazione avrà più bisogno di attenzione. All'indomani del terremoto che ha colpito il centro Italia, SP si è mobilitata per poter sostenere la popolazione italiana vittima di questa tragedia e in Francia, dove già il recente terremoto non fa più notizia, come ha riferito Papi, SP ha raccolto 50.000 euro da destinare ai terremotati. ”Vi ringrazio - ha detto il sindaco Carancini - per la vostra azione perché non è così scontato che un’organizzazione di un altro Paese si interessi ai problemi di un'altra nazione, di altre città. La vostra è un’iniziativa che stimola l’internazionalizzazione della solidarietà”. All'epoca del terremoto a L'Aquila Secours Populaire supportò finanziariamente varie attività realizzate dal comitato locale dell'Arci in campo culturale e ricreativo. In quell'occasione in particolare fu il comitato SP di Lione a lavorare con il comitato Arci dell'Aquila. Rose Marie France e Mario Papi, che hanno trovato Macerata “formidabile”, prima di essere ricevuti in Comune hanno visitato vari luoghi e immobili della città dove sono visibili le lesioni procurate dal sisma e nel pomeriggio incontreranno la presidente dell’ARCS, ong dell’Arci, per decidere dove convogliare la donazione e a cosa destinarla.
Domenica 25 settembre e sabato 1 ottobre, a Macerata, si terranno due intere mattinate a porte aperte per conoscere le tecniche della Bioenergetica e dello YogaIl programma prevede:domenica 25 settembre, presso il CENTRO SPORTIVO CASTEL LORNANO, C.da Lornano Macerata Dalle 10 alle 11 lezione libera di Bioenergetica Dalle 11,30 alle 12.30 lezione libera di Ananda Yoga.sabato 1 ottobre, presso il CENTRO YOGA MARCHE, via Tano, 54 Sforzacosta Dalle 9 alle 10 lezione libera di Bioenergetica Dalle 10,45 alle 11,45 lezione libera di Ananda Yoga. La Bioenergetica, sviluppata negli anni ’40 negli USA da Alexander Lowen, si basa sul principio che il Corpo e la Mente sono funzionalmente identici: ciò che avviene nella mente riflette quello che succede nel corpo. Le tensioni muscolari dovute allo stress, limitano la mobilità, impediscono la respirazione e rendono difficile la manifestazione spontanea dei sentimenti, riducendo la vitalità della persona e il piacere alla vita. La Bioenergetica è una tecnica psicocorporea che aiuta l’individuo a tornare a vivere con il proprio corpo. Le attività, centrate sul corpo, portano ad aumentare la percezione corporea, sciogliere le tensioni muscolari, rendere la respirazione più profonda. Inoltre la Bioenergetica facilita l’autoespressione, favorisce il contatto con le proprie emozioni e aumenta il radicamento nella realtà esterna per raggiungere il giusto equilibrio tra mente, corpo ed emozioni.L'Ananda Yoga è uno stile classico di Hatha Yoga per risvegliare, sperimentare e controllare le proprie energie; per armonizzare corpo, mente ed emozioni. La pratica dell'Ananda Yoga prevede le classiche Asana statiche dell Hatha Yoga ma anche la pratica fluida dello Yoga dinamico (vinyasa). Ananda Yoga conduce ad un maggiore benessere fisico, sviluppa atteggiamenti positivi, chiarezza mentale e una consapevolezza più elevata.La manifestazione “Porte Aperte” ha l’obiettivo di far conoscere queste pratiche, sempre più richieste da persone di ogni età, e sarà condotta da SIBILLA LEANZA, Counselor a mediazione corporea e Naturopata RIZA; insegnante di Yoga diplomata presso Ananda Yoga Accademy of Europe, riconosciuta da European Yoga Alliance e European Yoga Federation.Si potrà partecipare a lezioni complete, del tutto gratuite e aperte a tutti, senza limiti di età. Non c’è bisogno di iscrizioni o prenotazioni, è sufficiente presentarsi direttamente presso il Centro Castel Lornano o il Centro Yoga Marche il giorno dell’evento, indossando abbigliamento adatto al movimento e, possibilmente, con un tappetino.Per maggiori informazioni info@sibillaleanza.it
Overtime Festival giunge alla sesta edizione. Dal 5 al 9 ottobre, la città di Macerata vivrà il racconto dello sport a 360 gradi, diventando la capitale italiana dello sport e il cuore del romanzo di settore. Overtime, Festival nazionale del racconto e dell’etica sportiva, proporrà per cinque giorni ininterrotti incontri letterari, mostre e proiezioni cinematografiche finalizzati alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica su passione e agonismo sportivi. Un format unico in Italia ideato per mantenere viva l’attenzione sui valori etico-sociali connessi allo sport, per celebrare gli spaccati di vita vissuta e le mille sfaccettature di chi lo sport lo pratica, ma anche di chi ne scrive, di chi ne ha fatto il proprio lavoro e di chi semplicemente lo segue con passione, trasporto e partecipazione.Anche per l'edizione 2016, la strada intrapresa è quella solcata dalla tradizione dell’Associazione Culturale Pindaro, ideatrice ed organizzatrice dell’evento: offerta al pubblico di tematiche dallo spiccato spessore sociale, spunti di riflessione sportiva di strettissima attualità e costante correlazione con l'arte. 15 location e oltre 40 eventi, che vedranno come protagonisti nomi di primissimo piano dello sport, del giornalismo e dello spettacolo nazionale. Edizione 2016 dedicata alle storie di “Sconfitti & Vincenti”, una chiave di lettura nuova per capire e conoscere successi sul campo e nella vita, non sempre facili e scontati. Sempre più punto di riferimento in Italia per giornalisti sportivi ed amanti di settore, Macerata ospiterà il gotha del giornalismo sportivo italiano. Tra i tanti Guido Bagatta, voce di Radio Deejay ed esperto di sport americano, i giornalisti Rai Franco Bragagna e Marco Ardemagni, l’eclettica Gabriella Greison, i nostalgici del calcio di una volta Furio Zara e Nicola Calzaretta. Ad arricchire ed impreziosire i molteplici contenuti proposti, professionisti della comunicazione che ricorderanno grandi campioni: Italo Cucci ripercorrerà la vita di un Enzo Ferrari segreto, mentre Marco Pastonesi racconterà le vicende di Gino Bartali, “Giusto tra le nazioni” che salvò più di 800 vite durante la seconda guerra mondiale. Anche il rugby presente con Elvis Lucchese e la lectio magistralis di Vittorio Munari, voce del Sei Nazioni, che rivivrà le sconfitte e le vittorie del rugby al tempo dell’apartheid in Sudafrica.Per la prima volta a Overtime Festival, il giornalista Mediaset Giorgio Terruzzi, che in uno struggente “Suite 200. L’ultima notte di Ayrton Senna” ripercorrerà gli ultimi momenti di vita del pilota brasiliano, Dario Ronzulli di Radio Sportiva e Stefano Vegliani, cantastorie di molteplici Olimpiadi e sfide sportive.Nell’ambito della tradizionale rassegna cinematografia Overtime Film Festival, tra i tanti cortometraggi e film sullo sport proiettati, verrà presentato in anteprima nazionale “Una storia semplice”, il documentario su Annarita Sidoti, la grande campionessa di marcia italiana prematuramente scomparsa.
Una serie infinita di fotogrammi (ben 12.681 dati), provenienti dal consueto Rapporto annuale di Confartigianato presentato in questi giorni, ben ci descrivono lo stato del mondo dell’impresa, e di conseguenza quello della nostra economia, sia a livello nazionale che territoriale.Eccone illustrati alcuni dei più significativi per quanto concerne la provincia di Macerata.Il numero di microimprese fino a 10 addetti presenti nella nostra provincia fa segnare quota 26.526 e rappresenta il 95% del totale imprese: esse assorbono 51.188 lavoratori (il 55,2% degli occupati).Per quanto concerne le imprese artigiane esse sono 10.804: 3 sono quelle che nascono mediamente ogni giorno, mentre per quanto attiene l’incidenza sociale vi sono 3,4 imprese artigiane ogni 100 abitanti ed 8,3 imprese ogni 100 famiglie (il dato nazionale è, rispettivamente, 2,2/100 abitanti e 5,2/100 famiglie). Il totale occupati presso imprese artigiane ammonta, in provincia di Macerata, a 29.557 (14.452 “indipendenti”, 15.105 “dipendenti”); le imprenditrici artigiane sono in totale 3.184 (divise in 1.579 titolari e 1.605 collaboratrici, esse rappresentano il 22,3% degli imprenditori artigiani); sempre nella nostra provincia si contano 2.059 imprese artigiane a conduzione femminile (18,9% di tutte le imprese artigiane), 1.333 a conduzione giovanile (12,2% del totale artigianato) e 1.395 a conduzione straniera (12,8% dell’artigianato).Ecco poi alcuni dati relativi al “sociale” ed al “mercato del lavoro”: i pensionati in provincia di Macerata sono 94.210, il tasso di disoccupazione si attesta al 9,0% (il dato nazionale è all’11,9%) ed il tasso di disoccupazione giovanile (15/24 anni) è al 28,1% (il dato nazionale segna un 40,3%); ancora, sono state autorizzate 2.037.781 ore di C.I.G. per l’artigianato, il 34,0% su ore autorizzate al totale imprese (il 4,4% è il dato nazionale); gli apprendisti sono stati 3.726, mentre sono state pari al 12,4% le assunzioni dell’artigianato di difficile reperimento (la media nazionale fa registrare il 10,7%).Interessante il dato sull’export manifatturiero: esso nel 2015 ha fatto registrare una somma pari a 1.668 milioni di euro (il 54,6% in U.E. a 28), ma ha fatto registrare un calo del 2% sull’anno precedente (il dato nazionale mostra invece un + 3,7%).Concludiamo questa panoramica sul mondo della piccola e media impresa maceratese con alcuni dati inerenti la fiscalità, il credito e la burocrazia.Circa la fiscalità l’aliquota effettiva dell’Irap (regionale) è risultata pari al 4,60% (media nazionale 4,21), quella dell’Addizionale regionale Irpef all’1,38% (media nazionale 1,57%) e quella media dell’Addizionale comunale Irpef allo 0,75% (media nazionale 0,62%).Riguardo il credito il finanziamento alle imprese della provincia ha fatto registrare una cifra pari a 3.336 milioni di euro, uno stock in diminuzione dell’8,0% rispetto all’anno precedente. Il tasso di interesse a breve alle imprese della provincia si è attestato al 3,75% (3,58% la media nazionale) ed è diminuito di 55 punti base rispetto all’anno precedente. Il rapporto sofferenze/impieghi nelle imprese ha toccato quota 24,5% in provincia (dato nazionale è 16,9%).Concludiamo con la burocrazia: se in Italia il tempo medio per completare un procedimento di giustizia civile ammonta a 1.484 giorni nella nostra provincia esso è più breve, risultando pari a 1.237 giorni; all’opposto si verifica nel contenzioso tributario, laddove i tempi nella nostra provincia sono mediamente di 2.537 giorni (la media nazionale si attesta a 1.513 giorni). Burocrazia pachidermica ma molto onerosa, visto che i costi per adempimenti burocratici medi per impresa con dipendenti è pari a 18.400 euro!!!<<Questi pochi dati provinciali – commenta il Presidente di Confartigianato Imprese Macerata Renzo Leonori – sono sufficienti ad inquadrare il nostro mondo artigiano e la nostra piccola impresa più in generale. Quella che scaturisce è una immagine in chiaro/scuro: se da un lato si evidenzia il ruolo cardine svolto dalla piccola impresa nell’economia provinciale (più del 55% dell’occupazione è determinata da microimprese sotto i 10 dipendenti!), l’alto rilievo sociale dell’artigianato, valori più bassi di disoccupazione in genere e giovanile in particolare rispetto ai dati nazionali, dall’altro si evidenziano criticità quali il calo dell’export manifatturiero, la lunghezza dei procedimenti di contenzioso tributario (quasi 7 anni!!!), riduzioni più marcate rispetto alle medie nazionali per quanto concerne finanziamenti alle imprese e crediti bancari. La fotografia appena scattata ci trova sicuramente, dopo la fase acuta della malattia rappresentata dalla lunga crisi economica, dimagriti e convalescenti, sostanzialmente cambiati, ma con una gran voglia di ripresa>>.
“Ad oggi, salva diversa ed ulteriore comunicazione da parte della Financial Market Authority del Liechtenstein, non v’è ragione per la quale debbano esser sollevate criticità che non sono di fatto state segnalate dalle competenti autorità di controllo”.La Lega Pro è intervenuta ufficialmente attraverso il proprio sito sul caso Gable, la compagnia di assicurazioni in gravi difficoltà finanziaria, alla quale si è rivolta anche la Maceratese per la fideiussione di trecentocinquantamila euro, necessaria per iscriversi al campionato.La Lega Pro dice di aver instaurato un rapporto di collaborazione con le massime autorità di riferimento, Ivass e Banca d’Italia, per verificare le genuinità delle fideiussioni rilasciate da soggetti diversi dagli istituti bancari. E che Ivass a suo tempo ha confermato che Gable Insurance AG, con sede in Liechtenstein, risultava abilitata al rilascio di fideiussioni necessarie per l’iscrizione al campionato.Successivamente al 9 settembre 2016 però è stato fatto divieto alla Gable di concludere nuovi contratti e di rinnovare e/o concedere proroghe sui contratti in essere.“Non vedo come l’eventuale fallimento di un terzo possa andare ad incidere sulla nostra iscrizione – ha detto la presidente della Maceratese, Maria Francesca Tardella, rassicurando i tifosi – Se per ipotesi dovesse fallire Gable, la Lega ci darà il tempo per cambiare la fideiussione”.
Gli spot che avete ascoltato in questi giorni lo avevano preannunciato. Ora siamo pronti. Nasce una nuova sinergia, una collaborazione fra due realtà del territorio, una storica e l'altra giovane ma già affermata.Da domani, l'informazione su Multiradio sarà curata da Picchio News: aggiornamenti in tempo reale, costanti, cercando di poter garantire agli utenti quella libertà di espressione di cui troppo spesso si parla ma della quale, in realtà, si sente fortemente il bisogno. Inoltre, in un periodo oggettivamente difficile come quello che un po' tutti stanno vivendo, unire le forze diventa quasi indispensabile se si vuole continuare a far bene e a garantire standard di qualità alti.L'incontro fra queste due realtà è stato quasi fisiologico: da un lato un editore come Oriana Forconi, sempre particolarmente attenta all'informazione sulla quale non ha mai mancato di investire risorse importanti; dall'altra la figura di Guido Picchio e quella del direttore Roberto Scorcella che, proprio insieme a Oriana Forconi, aveva dato vita a un'altra realtà editoriale importante come quella di Multiradio Press News che l'anno prossimo festeggerà i dieci anni di vita. Una sorta di ritorno alle origini, quindi, che ci auguriamo possa essere apprezzato dagli ascoltatori di Multiradio e dai lettori di Picchio News i quali, nei prossimi giorni, troveranno in home page un player dal quale ascoltare direttamente on line le frequenze di Multiradio.Gli appuntamenti con l'informazione saranno quattro, dal lunedì al venerdì: 10.30, 12.30, 15.30 e 19.30, tutti curati dalla redazione di Picchio News. La finestra del venerdì alle 15.30 sarà, invece, dedicata al punto del nostro opinionista Fabrizio Cambriani.I motori sono accesi, l'entusiasmo è tanto, la voglia di far bene pure: domani mattina si comincia. Vi aspettiamo.
Grande bottino per l’Atletica AVIS Macerata ai Campionati Marchigiani giovanili individuali svoltisi in Ancona in questo fine settimana.Ben ventinove le medaglie al collo degli atleti biancorossi, con undici scudetti, conquistati nelle due categorie cadetti e allievi.I grandi protagonisti sono stati i marciatori che hanno aperto le due giornate di gara con tre vittorie rispettivamente con: Giulia Miconi nella 5 km. allieve con il tempo di 28’22”90, Alessandro Tanoni nella 5 km. cadetti in 29’12”83 e nella 3 km. cadette con Anastasia Giulioni che ha dominato la prova in 16’13”19 .In grande evidenza Micol Zazzarini che si è aggiudicata le due gare ad ostacoli; nei 100, con un fortissimo vento contro, ha chiuso in 16”19 mentre straordinario è stato l’esordio vincente nei 400 ostacoli dove ha fatto segnare anche un grande crono: 1’06”67.Con ostacoli diversi è oro anche Fabio Ciriaci nei 2000 siepi in 6’33”51.Nei salti successo di Mattia Perugini nell’asta allievi con la misura di 3.90 e di Mara Marcic nell’alto allieve con 1.50.Vittoria di Samira Amadel negli 800 in 2’27”89 che ha poi portato al primo posto anche la staffetta 4 x 400 con Micaela Melatini, Laura Coppari e Alice Principi in 4’25”40.Bel successo in chiusura della seconda giornata di Chiara Pistola nel disco cadette con 20.55Tanti gli avisini della cat. allievi al secondo gradino del podio,: Matteo Coppari nei 3000 in 9’57”86, Fabio Ciriaci nei 400 ost. in 1’02”12, la staffetta 4 x 400 con Alessandro Romagnoli, Nicola Tobaldi, Andrea Micheli e ancora Fabio Ciriaci in 3’42”31. Ancora argento per Alice Principi negli 800 in 2’33”02, Maria Cavalieri nei 1500 in 5’16”39, Micaela Melatini nei 2000 siepi, all’esordio nella specialità, in 8’16”59, Tathiana Bajocco al suo personale nell’asta con la misura di 2.50, la 4 x 100 allieve con Sara Annibali, Mara Marcic, Micol Zazzarini e Virginia Zura Puntaroni in 53”67, Elisa Nunziante nel giavellotto in 24.31; tra i cadetti-e Nicole Akonchong nel salto triplo con 10.23 e Lorenzo Tasselli nella 5 km. marcia in 30’56”46.Bronzo nella rassegna regionale per : Sergio Andrea Recchi nei m. 100 in 11”93, Daniele Cingolani nell’alto in 1.73, Maria Cavalieri nei 3000 in 12’00”34, Francesca Palazzetti Romualdi nell’asta con 2.30 e Marina Mozzoni fra le cadette con la stessa misura. Terzo posto anche per Andrea Virgili nei 2000 cadetti in 6’23”28, Arianna Micol Proietti nei 300 ost. Cadette in 51”65.E ora grande attesa per le classifiche nazionali di squadra allievi e allieve che determineranno l’accesso alle finali nazionali del 1-2 ottobre, con un forte rammarico per l’assenza, per motivi di salute, di Elisabetta Vandi in una stagione particolarmente sfortunata.
Ci sono quattro uffici del Maceratese tra i migliori uffici postali del centro nord. Poste Italiane ha infatti premiato gli uffici postali che hanno raggiunto risultati di eccellenza nell’offerta alla clientela della vasta gamma di servizi e prodotti postali, finanziari e di comunicazione.Nella classifica assoluta per i risultati raggiunti, le migliori performance hanno riguardato gli uffici postali di Tolentino, Macerata centro, Civitanova Marche e Recanati. Il riconoscimento è arrivato nel corso del Meeting di Poste Italiane e Cassa Depostiti e Prestiti tenutosi a Bologna, al quale hanno partecipato 15 direttori di Filiale, le strutture di staff e commerciali, oltre 400 direttori in rappresentanza dei 1300 uffici postali di Emilia Romagna e Marche.Il successo riportato dagli uffici del maceratese è stato determinato dallo spirito di squadra che ha permesso di raggiungere risultati e obiettivi. Proprio sull’importanza del ruolo che rivestono il direttore e ogni singolo operatore all’interno dell’ufficio si è soffermato il responsabile dell’Area Centro Nord Gino Frastalli: “Importante il lavoro di squadra per gestire al meglio tutto il team dell’Ufficio postale, convergendo insieme sugli obiettivi aziendali di crescita e sviluppo in tutti i comparti: Libretti postali, Buoni fruttiferi e Polizze assicurative. Poste Italiane è un riferimento per le persone e per le aziende - continua il responsabile territoriale - e questa consapevolezza ci impone l’obbiettivo di migliorarci per fornire risposte sempre più qualificate in grado di ripagare la fiducia. Siamo presenti nelle grandi città e nelle migliaia di piccole realtà del territorio che spesso, come è avvenuto poche settimane fa in seguito al sisma che ha colpito diverse località marchigiane, ci vedono impegnati in prima linea con i servizi che eroghiamo, con la nostra vicinanza e il nostro senso di appartenenza al tessuto territoriale”.
Macerata città amica delle persone con demenza per intervenire in profondità sulle dinamiche di una collettività, per renderla capace di accogliere con generosità e intelligente apertura e di farsi carico delle difficoltà di chi è coinvolto in questa patologia.L’iniziativa è stata presentata questa mattina – domani 21 settembre è la giornata celebrativa dell’Alzheimer istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s Disease International (ADI) - nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco Romano Carancini, dell’assessore alle Politiche sociali, Marika Marcolini, Marco Trabucchi presidente dell’Associazione Italiana Psicogeriatria, Manuela Berardinelli presidente Alzheimer Uniti Italia onlus, Eugenio Pucci neurologia Asur Marche Area Vasta 3 Macerata, Michele Farina giornalista del Corriere della Sera, autore del libro “Quando andiamo a casa?”, e Susanna Cipollari neuropsicologa coordinatrice del Centro diurno “Tempo alle famiglie”.“Un ringraziamento a Manuela Berardinelli – ha detto il sindaco Carancini - perché ha voluto che Macerata fosse il punto di partenza di un progetto importante che vede la nostra città come un luogo dove sperimentare e costruire. E’ con senso di responsabilità e voglia di misurarci con questa sfida che abbiamo accolto la proposta. Pensiamo che sia un modo originale di farsi carico della malattia, dell’altro, insieme a una comunità, la testimonianza di una città che prova ad alzare il livello del proprio impegno”.Si tratta di un modello di intervento sociale che ha già visto alcune realizzazioni in altri paesi europei, per ridurre le difficoltà e le crisi cui vanno incontro le persone affette da demenza e le loro famiglie.Nelle Marche, come ha riferito il dottor Eugenio Pucci, le persone affette dalle varie forme di demenza sono 30.000, in Italia un milione e calcolando che ognuna di queste ha rapporti stretti con un altro milione di cittadini e, meno stretti, ma fortemente coinvolgenti, con altri due milioni, si può affermare che la demenza rappresenta un problema vitale per oltre 4 milioni di italiani. Lo scenario delle risposte dei servizi è caratterizzato da una situazione a pelle di leopardo; in alcune zone essi coprono completamente il bisogno, in altre sono gravemente deficitari. Il Piano Nazionale Demenze, varato nel 2015 dal Ministero della Salute in coordinamento con le Regioni, non è ancora arrivato a creare, come auspicato, una rete di servizi omogenea ed efficiente.La risposta è quindi spesso affidata alla sola famiglia, come ha affermato Manuela Berardinelli, in alcuni casi affiancata dalle cosiddette "badanti", tutte persone che devono affrontare in condizioni precarie l'impegno di un'assistenza che dura 24 ore al giorno e per lunghi anni. In questa situazione, la persona responsabile dell'assistenza va spesso in crisi, anche perché le difficoltà psicologiche e sociali hanno portato all'interno del nucleo familiare a una riduzione del numero delle persone disponibili per un servizio così gravoso.“L’isolamento - ha detto la Berardinelli - non è dato dalla malattia, ma da noi e sta proprio a noi dare alle persone affette da demenza la normalità della vita, che non deve essere concessa. Cuore e dottrina, un connubio di mentalità, devono essere, non senza fatica, gli strumenti per il cambiamento”.Sulla base di queste ed altre motivazioni è nata l'idea di allargare ad un'intera comunità la responsabilità di aiutare famiglie e ammalati per raggiungere una decente qualità della vita, attraverso il modello di una "città amica". Per questo si agisce, in generale, sulle conoscenze dei cittadini, perché cancellino lo stigma che spesso circonda la vita degli ammalati, rendendosi conto che la demenza è una patologia come molte altre e su tutte le realtà che nella vita di ogni giorno entrano in contatto con malati e famigliari, perché le relazioni siano naturalmente caratterizzate da un atteggiamento di aiuto. Per questo scopo il progetto mira a formare le varie realtà sociali attive in una comunità, da chi lavora nei negozi e nei bar, alle forze dell'ordine, ai sacerdoti, a chi ha responsabilità educativa nelle scuole, a chi gestisce le proprietà e il denaro, a chi lavora nei servizi socio-sanitari e così via.Alla fine di un percorso che è necessariamente lento, perché non si modificano con facilità atteggiamenti e convincimenti di lunga durata, la "città amica" saprà leggere e comprendere il bisogno nelle strade e nelle case, diventare accogliente, combattere la solitudine, essere comprensiva di atteggiamenti che in altre circostanze potevano sembrare inaccettabili, offrire supporto nelle difficoltà, prevenendo crisi all'interno delle famiglie che talvolta portano alla rottura del sistema delle cure, con gravissimo danno per l'ammalato. Il progetto che parte a Macerata andrà avanti per step, iniziando da un incontro pubblico aperto a tutta la cittadinanza seguito da quello con tutte le categorie a cui verrà proposto un questionario sulla conoscenza della malattia. Saranno poi le università marchigiane a controllare la correttezza degli interventi e a misurare i risultati ottenuti. Dopo di che si partirà con la formazione.Infatti, anche se non sempre facile, la rilevazione dell'efficacia di un intervento è indispensabile perché il modello possa diffondersi, ma soprattutto perché chi è coinvolto, cittadino o operatore di ogni livello, possa rendersi conto che l'impegno non sempre facile a favore di chi è colpito dalla demenza e della sua famiglia ha indotto un significativo miglioramento della qualità della vita. AFAM Alzheimer Uniti Marche si è assunta la responsabilità gestionale del progetto, perché ritiene che sia compito istituzionale di un'associazione di famigliari la sperimentazione delle modalità per migliorare la qualità della vita delle persone colpite da demenza. Il Comune di Macerata ha fatto proprio il modello di "città amica", perché una comunità dove i forti sostengono i più deboli è un luogo dove tutti vivono meglio, in un'atmosfera di reciproca comprensione, e dove la solitudine di ogni cittadino può essere compresa e messa al centro di un'attenzione diffusa.