Focus economia in provincia di Macerata: ogni giorno nascono tre imprese artigiane
Una serie infinita di fotogrammi (ben 12.681 dati), provenienti dal consueto Rapporto annuale di Confartigianato presentato in questi giorni, ben ci descrivono lo stato del mondo dell’impresa, e di conseguenza quello della nostra economia, sia a livello nazionale che territoriale.
Eccone illustrati alcuni dei più significativi per quanto concerne la provincia di Macerata.
Il numero di microimprese fino a 10 addetti presenti nella nostra provincia fa segnare quota 26.526 e rappresenta il 95% del totale imprese: esse assorbono 51.188 lavoratori (il 55,2% degli occupati).
Per quanto concerne le imprese artigiane esse sono 10.804: 3 sono quelle che nascono mediamente ogni giorno, mentre per quanto attiene l’incidenza sociale vi sono 3,4 imprese artigiane ogni 100 abitanti ed 8,3 imprese ogni 100 famiglie (il dato nazionale è, rispettivamente, 2,2/100 abitanti e 5,2/100 famiglie). Il totale occupati presso imprese artigiane ammonta, in provincia di Macerata, a 29.557 (14.452 “indipendenti”, 15.105 “dipendenti”); le imprenditrici artigiane sono in totale 3.184 (divise in 1.579 titolari e 1.605 collaboratrici, esse rappresentano il 22,3% degli imprenditori artigiani); sempre nella nostra provincia si contano 2.059 imprese artigiane a conduzione femminile (18,9% di tutte le imprese artigiane), 1.333 a conduzione giovanile (12,2% del totale artigianato) e 1.395 a conduzione straniera (12,8% dell’artigianato).
Ecco poi alcuni dati relativi al “sociale” ed al “mercato del lavoro”: i pensionati in provincia di Macerata sono 94.210, il tasso di disoccupazione si attesta al 9,0% (il dato nazionale è all’11,9%) ed il tasso di disoccupazione giovanile (15/24 anni) è al 28,1% (il dato nazionale segna un 40,3%); ancora, sono state autorizzate 2.037.781 ore di C.I.G. per l’artigianato, il 34,0% su ore autorizzate al totale imprese (il 4,4% è il dato nazionale); gli apprendisti sono stati 3.726, mentre sono state pari al 12,4% le assunzioni dell’artigianato di difficile reperimento (la media nazionale fa registrare il 10,7%).
Interessante il dato sull’export manifatturiero: esso nel 2015 ha fatto registrare una somma pari a 1.668 milioni di euro (il 54,6% in U.E. a 28), ma ha fatto registrare un calo del 2% sull’anno precedente (il dato nazionale mostra invece un + 3,7%).
Concludiamo questa panoramica sul mondo della piccola e media impresa maceratese con alcuni dati inerenti la fiscalità, il credito e la burocrazia.
Circa la fiscalità l’aliquota effettiva dell’Irap (regionale) è risultata pari al 4,60% (media nazionale 4,21), quella dell’Addizionale regionale Irpef all’1,38% (media nazionale 1,57%) e quella media dell’Addizionale comunale Irpef allo 0,75% (media nazionale 0,62%).
Riguardo il credito il finanziamento alle imprese della provincia ha fatto registrare una cifra pari a 3.336 milioni di euro, uno stock in diminuzione dell’8,0% rispetto all’anno precedente. Il tasso di interesse a breve alle imprese della provincia si è attestato al 3,75% (3,58% la media nazionale) ed è diminuito di 55 punti base rispetto all’anno precedente. Il rapporto sofferenze/impieghi nelle imprese ha toccato quota 24,5% in provincia (dato nazionale è 16,9%).
Concludiamo con la burocrazia: se in Italia il tempo medio per completare un procedimento di giustizia civile ammonta a 1.484 giorni nella nostra provincia esso è più breve, risultando pari a 1.237 giorni; all’opposto si verifica nel contenzioso tributario, laddove i tempi nella nostra provincia sono mediamente di 2.537 giorni (la media nazionale si attesta a 1.513 giorni). Burocrazia pachidermica ma molto onerosa, visto che i costi per adempimenti burocratici medi per impresa con dipendenti è pari a 18.400 euro!!!
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