Il criminologo Alessandro Meluzzi chiede l'intervento a Macerata del ministro della Giustizia, sottolineando come sulla morte di Pamela Mastropietro, avanzi l'ombra della volontà di insabbiare la vicenda. Lo spunto per la sua invettiva via Facebook è la decisione del Tribunale del Riesame di Ancona di revocare la misura cautelare in carcere nei confronti di Desmond Lucky e Lucky Alewima per quanto attiene l'accusa di omicidio e villipendio di cadavere. I due rimangono in carcere con l'accusa di spaccio. "Questa vicenda è veramente tragica, getta una luce sinistra sulla stessa capacità dello Stato di proteggerci da un'invasione di una crimonialità pericolosissima di cui questa vicenda è solo la punta dell'iceberg". "La tesi è che ci sia stato un legame amicale tra Pamela e Oseghale. Ma quale legame amicale con una ragazza ridotta in quel modo, oltraggiata, fatta a pezzi, abbandonata in due valigie? Siccome Oseghale non può aver fatto da solo, se gli altri due indagati, come ha stabilito il tribunale non c'erano, chi c'era? Chi è stato con Oseghale? E le intercettazioni in carcere? Tutto quanto in questa vicenda è terrificante". Meluzzi che ha annunciato anche l'intenzione di mettersi a disposizione della parte civile come consulente, sottolinea anche che "se questa battaglia tra la civilità del diritto e il bene del nostro popolo contro la mafia nigeriana e criminalità organizzata verrà perduta, sarà perduto anche il nostro Paese. Credo che il Csm e il ministro della Giustizia debbano interessarsi di questa vicenda, una vicenda che si cerca di archiviare, visto che l'attenzione ora si è spostata sull'omicidio del giovane maliano, visto che si avvicina agosto, visto che nessuno si occupa del Park Hotel, visto che residenza dei migranti rende di più della droga". Dietro questa vicenda e la supposta volontà di chiuderla, per Meluzzi, ci sono gli interessi dei poteri forti. E per questo invita gli onesti a ribellarsi a tutto questo."Pamela è stata uccisa una, due, tre volte. Siamo stati incapaci di proteggerla, prima mentre si aggirava piena di psicofarmaci e poteva essere abusata da chiunque, e adesso, neppure di vendicarla, ma fare giustizia ed evitare che altre ragazze facciano la stessa fine è qualcosa che grida giustizia e ci chiede di difendere insieme la nostra Patria, legge, il Paese i nostri figli e le nostre figlie, è il momento di farlo, dopo potrebbe essere troppo tardi".
Si svolgerà domani, venerdì 8 giugno 2018 alle 18,15 presso la Sala Castiglioni della biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, la presentazione della prima pubblicazione della Seri Editore. Il volume “Poesia di strada 1998 - 2017”, è un’antologia comprendente 96 poeti tra vincitori e finalisti dell’omonimo premio che da vent’anni richiama le voci di rilievo nazionale della poesia italiana contemporanea come Maria Grazia Calandrone, Fabio Franzin e Marco Giovenale, solo per citarne alcuni. “Poesia di strada 1998-2017” si presenterà anche come un libro d’arte visiva che contiene anche una sezione iconografica con opere su tela di 38 artisti internazionali, in quello che è il concetto chiave del premio e della sua antologia: l’ibridazione fra le arti.Sarà anche l’occasione per presentare la nuova casa editrice voluta, pensata e ideata da Alessandro Seri. Una nuova impresa culturale che nasce con la volontà di portare nel mondo dell'editoria sete di conoscenza e indagine del presente attraverso tre collane dedicate ad affondi di poesia, orientamento critico e prosa tout court.I simboli che la Seri Editore utilizzerà per promuovere e far conoscere la sua linea editoriale sono la piuma, in omaggio alla levità di un antico strumento per la poesia; la bussola, da sempre congegno principe di una felice consapevolezza per la saggistica e la clessidra a indicare la lunga progressione di sabbie che avvolgono il presente e scandiscono il respiro della narrativa.Ora più che mai è indispensabile dotarsi di un passo nuovo per ridefinire l'identità e la cultura di un territorio, bisogna intraprendere una nuova metaforica ricerca di un Gradale utopistico ma necessario.I tipi della Seri Editore intendono accompagnare i lettori in quest’universo di idee, emblemi e racconti utilizzando ogni prospettiva possibile.
Acclamatissimo in Europa “Jesus Christ Superstar”, il musical superpremiato di Massimo Romeo Piparo, nella versione originale di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, torna dopo tre anni, sabato 18 agosto alle 21, allo Sferisterio di Macerata, con il Patrocinio del Comune di Macerata e dell’Associazione Arena Sferisterio, tra gli appuntamenti di punta di Sferisterio Live. Protagonista dell’opera rock più amata di tutti i tempi è sempre l’attore americano Ted Neeley, storico interprete del celebre successo cinematografico del 1973.Lo spettacolo, un grande allestimento PeepArrow Entertainment vincitore del prestigioso premio internazionale MusicalWorld Award, è interpretato in lingua originale e con una grande orchestra dal vivo diretta dal maestro Emanuele Friello.Accanto al mitico Ted Neeley, l’ensemble di 24 tra acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini coreografati da Roberto Croce, le scenografie di Giancarlo Muselli elaborate da Teresa Caruso e i costumi di Cecilia Betona.I biglietti sono in vendita presso la Biglietteria dei Teatri di Macerata, in Piazza Mazzini e sui circuiti Ticketone.it e Vivaticket.it.I prezzi dei biglietti sono:Settore Platino e Oro 66,00 euro compresa prevenditaSettore Verde e Blu 53,00 euro compresa prevenditaSettore Rosso 38,00 euro compresa prevenditaLoggione 15,00 euro (acquistabile solo il giorno dell’evento)
Photo Credit: Margot de Heide
L’Annuario del Liceo Scientifico, già oggetto di pubblicazione negli anni ‘50 e ‘60, è stato portato a nuova vita dal Liceo "G. Galilei" di Macerata in questo anno scolastico 2017-18, grazie anche alla collaborazione dell’associazione “Amici del Liceo Galilei”, a cinquant’anni esatti dall’ultimo numero che venne pubblicato nel 1968. La presentazione ufficiale si è svolta oggi, giovedì 7 giugno 2018, nella sala convegni "Giovannetti", al Palazzo degli Studi.
Ha presentato l'opera, fresca di stampa, il dirigente scolastico Pierfrancesco Castiglioni, che ha sottolineato la vitalità culturale di una scuola profondamente radicata nel territorio che si prefigge l'obiettivo di rispondere alle esigenze educative e formative dei suoi allievi. Successivamente ha preso la parola Stefano Perugini, presidente degli "Amici del Liceo Galilei", l'Associazione degli ex-alunni dello Scientifico che ha contribuito a curare questa nuova edizione dell'Annuario amalgamando i vari contributi scritti dai docenti, dagli studenti e dagli exalunni. Entrambi hanno espresso parole di ringraziamento alle Università di Macerata e di Camerino che hanno contribuito alla realizzazione dell'opera. La professoressa Stefania Monteverde, docente presso il Liceo ma anche assessore alla cultura del Comune di Macerata, ha sottolineato l'importanza dell'Annuario come momento di pubblicizzazione di ciò che la scuola in primo luogo produce, cioè la cultura.
Ha fatto pervenire il suo saluto anche il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, al quale sono giunte le congratulazioni degli astanti per l'ottimo restauro della sala "Giovannetti". Successivamente, presentati di volta in volta dalla professoressa Lucia Tancredi che si è prestata a svolgere il compito di conduttrice della manifestazione, hanno preso parte alla presentazione dell'Annuario alcuni dei docenti, alunni ed ex alunni che hanno contribuito con i loro scritti alla sua realizzazione. I docenti del Liceo che hanno contribuito con i loro saggi sono i professori Angeletti, Antinori, Ascenzi, Busa, Capodaglio, Cappelloni, Giacchetta, Iraci, Mazzanti, Monteverde, Morresi, Santarelli e la stessa Tancredi. Hanno partecipato alla stesura dell'Annuario anche vari alunni delle quarte e quinte classi (Abruzzese, Battistelli, Bianchini, Bruzzesi, Giunta, Marcucci, Miconi, Pelliccioni, Pigliapoco, Pop, Ursu) ed alcuni ex-alunni, dai più giovani ai più anziani (Alessandro Mariani e Edoardo Altamura, diplomati da pochi anni, ed i più "maturi" Cinzia Cecchini, Massimo Catarini, Giammario Domizi, Maurilio Natali, Daniela Latini, Annamaria Bugli, Franco Craglia e Stefano Perugini).
L'Annuario, che inizia con un ricordo dedicato al professor Antonio Tasso, che fu preside negli anni '50 e '60, ospita vari contributi che spaziano dalla Filosofia alle Scienze della Terra, dalla Matematica alla Poesia, dall'Astronomia alla Letteratura, dalla Medicina alla Biologia, dalla Storia dell'Arte all'Astrofisica. La nuova pubblicazione dell’Annuario rappresenta motivo di orgoglio non solo per il Liceo, ma per la stessa città di Macerata. E’ sicuramente un evento culturale destinato a lasciare un segno
Questa mattina presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti del Comune di Macerata, è stata presentata ufficialmente la 40esima edizione del Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto.Sono intervenuti monsignor Nazzareno Marconi, Vescovo della Diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, monsignor Giancarlo Vecerrica, Vescovo Emerito della Diocesi di Fabriano-Matelica nonché ideatore e guida del cammino, Romano Carancini, sindaco del Comune di Macerata, Ermanno Calzolaio, Presidente del “Comitato Pellegrinaggio a Loreto”, Massimo Orselli, responsabile della logistica. A moderare gli interventi è stato Carlo Cammoranesi, responsabile dell’ufficio stampa del Pellegrinaggio, che ha ricordato come questo gesto che coinvolge da 40 anni numerosi volontari e pellegrini non sia un traguardo da celebrare, ma un’occasione propizia per mettere a tema le aspettative e le richieste di ciascun pellegrino nel domandare e camminare verso una meta precisa.L’appuntamento è per sabato 9 giugno allo stadio Helvia Recina di Macerata. La Santa Messa delle 20:30 sarà presieduta non dal cardinale Beniamino Stella, impossibilitato a raggiungere Macerata per motivi di salute, bensì dal cardinale Marc Ouellet, canadese, Prefetto per la congregazione dei Vescovi, mentre all’arrivo a Loreto domenica mattina ci sarà anche il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei.La presentazione del titolo “Che cercate?” è stata affidata al professor Ermanno Calzolaio che ha spiegato come quest’anno si sia voluto coinvolgere a maggior ragione i giovani nel confronto con la domanda del tema, alla luce del prossimo Sinodo voluto dal Papa per ottobre con le nuove generazioni come protagoniste.Sono tantissime le intenzioni di preghiera che anche quest’anno sono giunte presso la sede, specie dall’estero, come Brasile, Lussemburgo, Kenya. I giovani comunque come veri testimoni: saranno presenti sabato due minorenni nigeriani, Frank e Uwa, arrivati in Italia da un barcone di fortuna e accolti poi da una comunità cristiana.Il Vescovo di Macerata, monsignor Marconi ha sottolineato il valore dell’accoglienza in una città che sente forte la domanda religiosa ed aspetta il pellegrinaggio come possibilità di ripresa, “come alba della vita”. E di rimando il Vescovo monsignor Vecerrica ha scherzato dicendo che lui durante il cammino, parla già di alba verso mezzanotte “come stimolo ed incoraggiamento alla gente già in preda alla stanchezza”. A chi gli chiedeva cosa provasse come fondatore di un cammino che ha toccato quota 40, don Giancarlo ha risposto che “il fondatore non sono io, ma la Madonna, è Lei che guida il popolo, è lei che tesse la trama di tutto in cui siamo chiamati a camminare specialmente insieme ai giovani che vogliamo coinvolgere senza essere predicatori: questo cammino non è fatto da prediche, ma da gesti e testimonianze”.Anche il sindaco Carancini, dopo aver parlato dell’accoglienza che la città offre ai numerosi pellegrini, ha messo in risalto che quest’anno “la città accoglierà il Pellegrinaggio sempre con il sorriso, ma anche con un po’ di pensieri, alla luce dei recenti fatti di cronaca, ma c’è una gran voglia di accoglienza”. Dal primo cittadino sentimenti di gratitudine per don Giancarlo come ispiratore di una proposta educativa che da 40 anni avvicina “Macerata alle porte del mondo”.L’incontro si è poi concluso con l’intervento dell’Ing. Orselli, che ha informato la stampa delle principali indicazioni tecniche per un adeguato svolgimento dell’evento. “Un grazie alle autorità con cui collaboriamo da diversi mesi e al migliaio di volontari coinvolti nei vari servizi”.
Meredith e Pamela, due ragazze che non sono potute diventare donna. Uccise brutalmente per una ragione che rimane poco chiara, tanto per una che per l’altra. Vittime di omicidio in due città simili, città medio piccole, sede di Università, con molti giovani, che mettono a nudo i loro limiti solo di fronte a delle tragedie che risuonano oltre i propri confini, per diventare anche mondiali come nel caso di Meredith. E allora emerge che entrambe le città non sono calme come si credeva o voleva credere, che c’erano o ci sono zone franche sulle quali, dopo, non si può che stringere. Anche se con i delitti non c’entrano direttamente. Ma rendono ancora più fosco e allarmante il quadro. E quindi si corre ai ripari, si prende consapevolezza, per quanto a caro prezzo. Due delitti e più di un dubbio, nel caso di Meredith ormai praticamente definitivo, per Pamela ancora da chiarire.
Meredith Kercher è stata uccisa l’1 novembre del 2007 nella sua stanza da studentessa a Perugia. Accoltellata più volte, lasciata senza vita sul pavimento, coperta, forse per pudore, con il piumone del letto, chiusa dentro la cameretta dell’appartamento che divideva da poche settimane con due ragazze italiane e una americana, Amanda Knox. Indagata, processata, condannata e poi assolta in via definitiva, dopo dieci anni. Con lei Raffaele Sollecito, il ragazzo, altrettanto giovane, con cui si frequentava a quel tempo. Un terzo indagato, Rudy Guede, è stato condannato, l’unico, in via definitiva. Ma per concorso nell’omicidio, che a guardare bene, vuol dire che lui c’era: era nell’appartamento, ha avuto contatti con Meredith, ha tentato un approccio sessuale (consensuale ha sempre detto lui, ma il suo racconto non è stato mai creduto dai giudici). Ma, dicono le sentenze, non ha ucciso materialmente la studentessa inglese. Meredith è stata uccisa, da Rudy in concorso con altre persone che, dieci anni dopo, non sono Amanda Knox e Raffaele Sollecito. C’è una verità giudiziaria che giustizia sembra non consegnare alla famiglia, perché, al netto delle letture e dalle sfumature, chi ha ucciso Meredith non ha pagato per quanto commesso. Sta pagando Rudy che, probabilmente, conosce la verità su quella drammatica notte e, forse, avrebbe potuto raccontarla tutta, ma non l’ha fatto. Ha raccontato molto, ricostruito quei giorni, modificato versioni, ammesso quello che non poteva smentire: che era in casa. Non da solo, ha sempre detto. Perché, nel suo racconto, due persone, un ragazzo e una ragazza, che forse erano Amanda e Raffaele in un’altra versione, c’erano. Erano arrivate mentre lui era in bagno e, anzi, lo avevanp aggredito quando si erano visti scoperti. Questa versione dei fatti non è stata ritenuta attendibile, poteva raccontare tutta la verità? Per lui la verità è questa, non ce ne sono altre. E dopo dieci anni il mistero è ancora in parte mistero.
La verità, la stessa che dovrebbe raccontare Innocent Oseghale, il principale indagato per l’uccisione di Pamela Mastropietro nell’appartamento di via Spalato a Macerata, il cui corpo fatto a pezzi è stato chiuso in due trolley e abbandonato in campagna. Per Desmond Lucky e Lucky Awelima, presunti complici, proprio ieri è stata revocata la custodia cautelare per le accuse più gravi a loro carico: omicidio, vilipendio, distruzione e occultamento di cadavere (ma non significa, ha spiegato il procuratore capo Giovanni Giorgio, che le contestazioni siano decadute). Restano in carcere con l’accusa di spaccio di eroina. Eroina che anche Pamela avrebbe assunto, ma che non ne ha provocato la morte, dicono i periti della Procura. Pamela è stata uccisa con due coltellate all’addome, poi fatta a pezzi con perizia e rapidità. Opera di una sola persona? Oseghale ha fatto da solo o ha agito in concorso con qualcun’altra come fu contestato a Rudy Guede (e come di fatto rimane nell’impianto dell’accusa)? Forse quel qualcun altro, se non fossero Lucky e Awelima, è il proprietario di quel profilo genetico che i Ris, come risulta da una delle loro perizie, hanno isolato sul corpo della 18enne. Uccisa per quale motivo? Si tratta di un movente sessuale? Anche se la violenza sessuale è stata esclusa dal gip. E allora ha ucciso per paura? Pamela si è sentita male dopo aver assunto eroina e chi era con lei ha perso la testa? Ma chi era con lei? Oseghale dice che con lui c’era Awelima la mattina del 30 gennaio. Di essere uscito quando Pamela era ancora viva e di averla già trovata nei trolley al ritorno O meglio, lo dice in una delle differenti versioni che ha fornito, coinvolgendo gli altri indagati per poi addossarsi su di lui tutte le responsabilità e quindi cambiare ancora. Dov’è la verità, appunto?Per Meredith ormai è “tardi”, due sentenze definitive cristallizzano la situazione, pure nei dubbi. Per Pamela siamo ancora alle indagini
Scritte sui muri contro il Ministro dell'Interno e contro il Questore di Macerata. Sono state scoperte la notte scorsa dagli agenti della Questura che hanno subito avviato le indagini per risalire ai responsabili.
Gli inquirenti stanno vagliando la possibilità che gli autori delle scritte possano essere stati immortalati dalle telecamere di sorveglianza presenti nei paraggi.
A seguito di elaborate indagini, gli uomini della Digos della Questura di Macerata diretta dal Vice Questore Maria Nicoletta Pascucci, hanno individuato e denunciato cinque soggetti ritenuti responsabili di furto aggravato ai danni dell’autogrill “Sirio Grill” situato sulla superstrada 77 all’altezza di Corridonia.
Il 10 febbraio scorso i cinque, che viaggiavano a bordo di un pullman diretto a Napoli, di ritorno da Macerata dove avevano partecipato alla nota manifestazione,si sono fermati nell’area di servizio, insieme ad altre persone. I soggetti denunciati sono entrati all’interno dell’autogrill dove, approfittando della confusione e della presenza di un solo dipendente, si sarebbero impossessati di merce di vario genere tra cui bottiglie, alimentari, bevande, peluche e oggettistica varia.
A seguito dell’esame dei video ripresi dalle telecamere a circuito chiuso istallate all’interno dei locali, gli uomini della Digos sono riusciti ad identificare cinque soggetti resisi responsabili del fatto criminoso, di età compresa tra 22 e 28 anni e residenti nella città di Napoli. I cinquei sono stati deferiti tutti all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato in concorso tra loro.
Vittorio Pennesi, classe 1937, pone la prima pietra alla sua attività di termoidraulico nel lontano novembre 1959, dapprima in forma individuale e successivamente con 3 collaboratori.
Noto per la sua diligenza e professionalità nell’adempiere alle proprie commesse lavorative, Pennesi ha da poco festeggiato i 50 anni di attività, un traguardo molto importante che pochi possono vantare.
Per tanti clienti è stato più che un artigiano di fiducia, ma un vero e proprio amico, riuscendo a coniugare bravura, maestria e professionalità.
Nel corso degli anni ha eseguito molti lavori importanti presso hotel, case di riposo, collaborando con le più rinomate imprese edili locali e diventando partner di una delle aziende leader delle rubinetterie a livello europeo.
Oggi, nonostante la pensione e nonostante la sua attività sia cessata, rimane un punto di riferimento per tanti maceratesi, ex-clienti, ai quali non lesina consigli, mettendo ancora a disposizione la sua esperienza.
“Cinquant’anni di lavoro sono una tappa importante nella vita di una persona – afferma il Presidente Provinciale di Confartigianato Imprese Macerata, Renzo Leonori. Vittorio è un nostro storico associato e siamo veramente orgogliosi che artigiani come lui, vero e proprio patrimonio del territorio e dell’intera comunità, rappresentino la nostra Associazione. A lui le nostre più sentite congratulazioni”.
Studiare, trovare un lavoro, godere di occasioni di svago e cultura, stare con gli altri: sembrano attività scontate, ma non lo sono per tutti. Non ancora. Ma il cambiamento è nell’aria, anche se c’è ancora tantissimo da fare, grazie alle molte persone che quotidianamente si impegnano per creare le condizioni affinché ognuno possa esprimersi all’interno della società. E’ il tratto comune emerso dalle storie raccontate in occasione del “Premio Nazionale Inclusione 3.0” che si è svolto ieri, mercoledì 6 giugno, promosso per la seconda edizione dall’Università di Macerata. “Si tratta di un passo in avanti di un percorso per noi strategico, partito dal Dipartimento di Scienze della formazione e diventato un’iniziativa di Ateneo con una prospettiva strategica e fortemente educativa”, ha detto il rettore Francesco Adornato. L’iniziativa rappresenta un riconoscimento scientifico pensato dall’Università di Macerata all’interno del Progetto Inclusione 3.0, di cui è responsabile da Catia Giaconi, per valorizzare percorsi e progetti volti all’integrazione delle persone con disabilità.
“Sono disabile, perché la società non mi permette l’accesso a tutti gli spazi come agli altri cittadini. A Gaza abbiamo cercato di far capire alle persone che possono essere in grado di pensare allo loro vita ed esserne protagonisti”, ha detto Giampiero Griffo, che ha ritirato il premio in qualità di presidente della Rete Italiana Disabilità e Sviluppo, una rete di organizzazioni non governative e di persone con disabilità che ha contribuito a promuovere l’inclusione in contesti di emergenza e sviluppo sociale.
“Inclusione per noi è una società migliore per tutti”, ha ribadito Riccardo Sirri premiato per Educaid, un’organizzazione di educatori, insegnanti e ricercatori impegnata nella realizzazione di contesti scolastici inclusivi in zone di notevole criticità, come la Palestina e El Salvador.
Il premio “Inclusione 3.0”, ritirato dal sovrintendente Luciano Messi e dai collaboratori del progetto, è stato assegnato anche al Macerata Opera Festival per il progetto Accessibilità, diventato modello di riferimento per l’accessibilità alle opere teatrali in Italia e all’estero.
Esemplare anche l’esperienza dell’Associazione italiana X Fragile, formata da genitori di figli con la sindrome da cui il nome, che con il progetto “Grammatica X Fragile” rappresenta una significativa esperienza nazionale di mutuo aiuto genitoriale. “Un genitore ha bisogno di capire cosa fare e di essere sorretto”, ha spiegato Alessia Brunetti.
Testimoni di quanto sia possibile fare per permettere a ogni persona di esprimersi pienamente nel corso della vita sono anche le altre realtà premiate, come il progetto Mongolfiera dell’Anffas che, ha detto il presidente Marco Scarponi, “rappresenta l’inizio di un percorso per portare la persona con disabilità a vivere ogni fase della propria vita all’interno della società”. O il progetto “Terremotati” della Comunità di San Claudio che, hanno spiegato don Vinicio Albanesi, Martina Monterubbiano e Stefania Petracci, ha visto persone con problemi psichiatrici offrire supporto agli sfollati ospiti dell’Hotel San Claudio. “B&b like your home”, una rete di bed and breakfast destinati all’accoglienza di persone con disabilità, come ha raccontato la referente Cetty Ummarino, ha dimostrato come “ragazzi con disabilità possono diventare persone normali, inserite in ambito lavorativo, come Simone, premiato da Booking.com per il suo bed & breakfast a Napoli, il Miranà”.
Accoglienza e inserimento lavorativo si incrociano anche in “Autism Friendly Beach” dell’Associazione Rimini autismo, che, attraverso la formazione degli operatori turistici, realizzano luoghi dove le persone con autismo possano trascorrere serenamente le vacanze. Ma non solo. “Abbiamo inserito ragazzi con autismo come aiuto bagnini” – ha riferito Marco Righetti -. I ragazzi hanno dimostrato una grande voglia di emergere in una società che non li accoglie e hanno trovato nelle spiagge un luogo in cui esprimersi. Paola Dorigotti, infine, ha descritto come è nata l’idea della Locanda Dal Barba, completamente gestita da persone con disabilità. “Ora abbiamo aperto anche un’osteria in mezzo alla città – ha aggiunto -. È una battaglia culturale che deve riguardare gli operatori, i genitori e la classe politica”. Tutte storie accumunate dalla forza dei loro protagonisti di guardare oltre i limiti. Come ha detto la scrittrice Samuela Baiocco, presentando la proprio biografia “Correre oltre me” insieme alla docente Elisabetta Michetti, “Ho voluto mettere per iscritto quanta forza e quanta determinazione servano per affrontare difficoltà e impedimenti, aggrappandosi all’aquilone dei nostri sogni per raggiungere i nostri obiettivi”.
Il gip di Macerata Giovanni Maria Manzoni ha revocato la custodia in carcere, ma solo per le accuse di omicidio, vilipendio, distruzione e occultamento di cadavere, a carico di Lucky Awelima e Desmond Lucky arrestati inizialmente per concorso con Innocent Oseghale per l'omicidio di Pamela Mastropietro e lo smembramento del cadavere a Macerata.
La decisione del gip innescata dalla richiesta della Procura di Macerata, dice all'Ansa il procuratore Giovanni Giorgio, è arrivata "l'altro giorno". I due restano in carcere per spaccio di eroina.
Giovedì 7 giugno alle ore 12, presso la sala giunta della Prefettura, verranno sottoscritti dal Prefetto di Macerata e dai Sindaci di Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Montelupone, Ripe San Ginesio, Sarnano e Valfornace, i “Patti per l’attuazione della sicurezza urbana”.
Si tratta di importanti strumenti per la promozione della sicurezza urbana e per la realizzazione di forme sempre più incisive ed efficaci di monitoraggio delle aree e delle attività a rischio di illegalità e di degrado.
La sottoscrizione di tali Accordi permetterà infatti agli Enti locali firmatari di concorrere a livello nazionale per la concessione di un finanziamento finalizzato all’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle aree più sensibili, individuate di comune accordo tra Prefettura e Comuni. I finanziamenti sono stati previsti dal Decreto legge n. 14/2017 convertito con la Legge n. 48/2018 per il triennio 2017-2019.
Il testo del Protocollo è stato predisposto dal Ministero dell’Interno d’intesa con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani e alla sottoscrizione dovrà fare seguito la presentazione del relativo progetto tecnico, che una volta approvato in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica sarà esaminato da parte della Commissione di nomina ministeriale.
Questo organismo valuterà le domande di concessione dei finanziamenti ed i contenuti di ogni progetto, assegnando un punteggio derivante dall’applicazione di criteri stabiliti nel Decreto del Ministero dell’Interno del 31 gennaio 2018.
L’ammissione al finanziamento avverrà in base ad una graduatoria nazionale, predisposta al termine della fase valutativa, fino all’esaurimento delle risorse stanziate.
Ospedale unico provinciale, la Pieve resta la localizzazione migliore. A parlare è Angelo Sciapichetti, assessore regionale all’Ambiente.
"Il dibattito peraltro trasversale tra tutte le forze politiche e le relative polemiche sulla localizzazione dell’ospedale unico provinciale" dice Sciapichetti "sta diventando davvero surreale per due motivi.
Primo: la localizzazione di Montecosaro che viene posta dagli amministratori dei Comuni della costa in alternativa a quella della Pieve, dove ci sono terreni di proprietà dell’Asur perchè quelle aree non potrebbero essere utilizzate in quanto ricadono in pieno nel sito inquinato di interesse (prima nazionale ora regionale), del Basso Bacino del Chienti di cui si parla da oltre un decennio a causa dei costi esorbitanti della bonifica che ricadrebbero non sullo Stato ma sulla Regione e i Comuni interessati. L’area del basso bacino del Chienti nel 2015 fu oggetto di attenzione anche della Commissione Parlamentare d’inchiesta e comprende pro parte dei Comuni di Morrovalle, Montecosaro,Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio per un totale di oltre 26 Km quadrati. Per la precisione, quattro delle ipotetiche aree su cui l’ospedale dovrebbe sorgere (di cui una sconfinante nel Comune di Morrovalle) sono interessate da inquinamento delle falde con un indice di contaminazione compreso tra 1 e 20 e “La contaminazione presente nelle acque di falda è dovuta principalmente a composti appartenenti alla classe degli idrocarburi alifatici clorurati (es.Tetracloroetilene). La soggiacenza media della falda va dai 5 agli 8 metri dal piano campagna” (Dati ARPAM). Due altre aree (ma molto più piccole) risultano essere invece esenti da contaminazione sia per i terreni sia per le acque di falda ma sarebbero inedificabili perché a rischio esondazione in quanto a ridosso del fiume Chienti.Continuare quindi a parlare di Montecosaro chiedendo la convocazione della conferenza dei sindaci per ridiscutere la localizzazione del nuovo ospedale non ha senso e mi stupisce il fatto che anche amministratori di “ lungo corso” non sapessero o avessero fatto finta di non sapere;Secondo. In merito alla Pieve, prima di esprimere giudizi affrettati è necessario attendere i dati ufficiali del piano di caratterizzazione ( che si conosceranno fra circa due mesi), il successivo monitoraggio e il piano di rischio. Solo allora si potrà esprimere il giudizio definitivo sull’idoneità dell’area.Resto convinto" conclude Sciapichetti "che La Pieve rappresenti la migliore localizzazione per il nuovo ospedale provinciale in considerazione della sua baricentricità e prossimità all’uscita del nuovo svincolo della superstrada di Campugiano (la cui realizzazione dovrebbe essere non lontana); inoltre, la zona individuata è sufficientemente ampia da permettere eventualmente l’individuazione di altri appezzamenti di terreno oltre a quelli individuati e sottoposti ad analisi di idoneità".
Il Tribunale del Riesame di Ancona ha respinto il ricorso della Procura di Macerata che chiedeva la custodia in carcere per Innocent Oseghale, il nigeriano in carcere con l'accusa di aver ucciso Pamela Mastropietro, anche per l'accusa di violenza sessuale.
La famiglia della 18enne romana ha commentato così: "Abbiamo appreso della notizia del rigetto del ricorso presentato dalla Procura al Riesame, come al solito, dai giornali telematici e dai social. Incredibile.
Nel merito, continuiamo ad avere forti dubbi, ma aspettiamo di avere le carte, che abbiamo chiesto più volte, se e quando ci verranno finalmente date, sempre che, nel frattempo, non vengano pubblicate da chissà quale altra parte".
Ferve il dibattito e il confronto all’Università di Macerata dove si concluderanno domani, giovedì 7 giugno, i workshop degli Stati Generali, il percorso di riflessione sul ruolo dell’Ateneo che ha visto alternarsi autorevoli relatori del mondo culturale, accademico e imprenditoriale. Un dibattito interno tra le tre componenti dell’Università – docenti, studenti e personale tecnico amministrativo – che prosegue anche attraverso un blog on line, nella consapevolezza che "siamo sempre il passato del futuro e, in questa prospettiva, ci impegniamo a lasciare una traccia, un’eredità", come ha detto Cristiana Collu, direttrice della Galleria nazionale d'arte moderna di Roma, prima ospite dei laboratori. Sono stati complessivamente cinque gli incontri, che hanno vista un’ampia partecipazione di docenti, personale tecnico amministrativo e studenti dell’Ateneo per un numero di presenze oscillante tra le 150 e le 180 per ogni appuntamentoL’ultimo si terrà domani (7 giugno), alle ore 10.30 nella sede di piazza Strambi e sarà dedicato al tema “Università, lavoro, città, territorio”. Parteciperanno: Pietro Marcolini, presidente Istao, Massimiliano Colombi, consulente in analisi organizzativa e sviluppo di processi innovativi, Orietta Varnelli, amministratore delegato della Distilleria Varnelli. Le prossime fasi prevedono la predisposizione di un documento finale di sintesi e l’incontro con Enrico Letta presidente della Scuola di Affari Internazionali di Parigi.“L’Università eccellente - scrive il rettore Adornato nelle linee guida degli Stati Generali - è anche quella che sa offrire il massimo contributo alla vita sociale e produttiva del territorio, approfondendone e guidandone i processi attraverso un dialogo multipolare con istituzioni, enti, imprese. Lo sviluppo dei territori e la loro stessa competitività passano oggi attraverso la capacità di coniugare processi produttivi e capitale sociale, il cui valore relazionale è intensamente assicurato dai processi formativi di stampo umanistico.Abbiamo bisogno, anche attraverso il nostro lavoro di ricerca, di più equità sociale, di una più avvertita soglia etica, di un’integrazione ancora più stretta tra uomini e tra uomini e natura: dobbiamo, in sostanza, affermare il primato dell’uomo sull’economia e sulla tecnica, che, pur centrali nel percorso dello sviluppo, rimangono, comunque, strumenti e non fine, che resta sempre la promozione dell’uomo”. E, relativamente al rapporto con la città, “Il nostro Ateneo ha fortemente creduto e investito in una città universitaria vitale, attrattiva e fortemente coesa con la comunità cittadina; attenta alle dinamiche giovanili, ricca di cultura e con lo sguardo rivolto all’orizzonte futuro. Occorrerà ulteriormente rafforzare il valore ideale dell’Università come bene pubblico, consolidandone l’interazione con la Città e con il territorio”
Questa mattina, in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha benedetto la Fiaccola per la Pace del 40° Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto.
A salutare il Santo Padre sul sagrato della Basilica Vaticana, al termine dell’Udienza Generale, è stato Mons. Giancarlo Vecerrica, ideatore del cammino e Vescovo Emerito della Diocesi di Fabriano-Matelica, mentre Mons. Nazzareno Marconi, Vescovo della Diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, non è potuto essere presente, essendo impegnato sempre a Roma con i Vescovi della ricostruzione post terremoto con la commissaria Paola De Micheli.
Sua Santità ha poi salutato personalmente il gruppo di venti atleti della Fiaccola, accompagnato dalla tedofora Laura Pietrella ed una delegazione di volontari del Pellegrinaggio presenti a Roma per l’occasione.
Mons. Vecerrica ha detto: «Grazie della Sua vicinanza Santo Padre. Stiamo imparando da Lei a coinvolgerci con i giovani». E il Papa di rimando: “Questo è proprio bello… Ora aspettatemi sabato con la mia telefonata”. Sua Santità ha ricevuto il kit del pellegrino, ha innalzato la Fiaccola per la benedizione ed ha alzato l’indice come segno di consenso ad un gesto che sente sempre più familiare e vicino.
Nel frattempo gli atleti della Fiaccola erano già pronti ad iniziare il cammino verso lo stadio Helvia Recina di Macerata, il cui arrivo è previsto per sabato 9 giugno, con la tradizionale accensione del braciere che darà inizio alla Santa Messa, dopo un percorso di circa 300 chilometri.
Anche quest’anno la Fiaccola per la Pace incontrerà le popolazioni del Centro Italia colpite dai terremoti dell’agosto e dell’ottobre 2016, che tante vittime, crolli e crisi hanno provocato nei territori di Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche.
Era già accaduto nel 1998, quando la Fiaccola si fermò ad Assisi, Foligno, Colfiorito, Serravalle del Chienti, dopo il terremoto del settembre 1997, ed ancora a L’Aquila, negli anni 2009 e 2010.
Il percorso della Fiaccola di quest’anno – ci anticipano Paolo Cesanelli e Tonino Pedano responsabili per il Comitato Pellegrinaggio della Fiaccola della Pace – raggiungerà come prima tappa il Monastero delle Trappiste di Vitorchiano: «Ci riuniremo tutti in preghiera con le monache, ricordando le vittime dei terremoti e affidando alla Madonna tutte le famiglie che vivono nel dolore, perché la speranza alberghi nei loro cuori».
Dopo la tradizionale tappa di mercoledì 6 a Terni, il giorno successivo la Fiaccola entrerà nel cuore delle zone del sisma, con la tappa centrale di giovedì 7 ad Amatrice. I podisti della Fiaccola verranno accolti dal parroco don Savino D’Amelio, che celebrerà per loro la Santa Messa.
Venerdì 8 giugno alle ore 7 ci sarà la benedizione della Fiaccola al monastero benedettino di Norciasi attraverserà il versante umbro-marchigiano del terremoto, passando per Preci, Pieve Torina, Camerino, con arrivo a San Severino Marche.
Sabato 9 giugno, infine, la Fiaccola riprenderà l’abituale percorso con la tappa intermedia di Osimo, alle ore 11.45 presso la Basilica di San Giuseppe da Copertino, con l’accoglienza della comunità francescana per giungere allo stadio di Macerata, dove si accenderà il tradizionale tripode, prima della Santa Messa celebrata da S.Em. Card. Beniamino Stella.
«Tutta la carovana dei podisti della Fiaccola – conclude Cesanelli – (35 persone tra podisti provenienti da varie regioni d’Italia, in particolare umbri, marchigiani, laziali e pugliesi) con al seguito un camper e due pulmini, sarà come di consueto scortata da agenti della Polizia Stradale per tutti i 300 km del percorso».
Il Premio Nicola Marchesini 2018 è stato conferito a Sandro Parcaroli, amministratore unico del Gruppo Med Store, dal Rotary Club Macerata “per l’impegno nella professione, oltre alla dedizione, competenza, riconosciuto successo nell’attività professionale e per l’irreprensibile moralità ed onestà nel lavoro con particolare attenzione all’impegno in nuove iniziative sempre più innovative” si legge nella motivazione.
La cerimonia, durante una conviviale alla Filarmonica di Macerata, è stata presentata dal professor Amerigo Sbriccoli alla presenza tra gli altri della signora Rita Marchesini insieme al figlio Attilio e al presidente del Rotary Club Macerata Gianluca Micucci Cecchi.Un appuntamento biennale intitolato appunto a Nicola Marchesini per onorarne la memoria e in riconoscimento dei suoi grandi meriti professionali e degli eccezionali contributi che egli seppe dare al Rotary Club.
L’importante riconoscimento, istituito nel Marzo del 1997, quest’anno è stato consegnato ad un uomo la cui curiosa e avvincente carriera imprenditoriale nasce negli anni ’80 a Camerino, Sandro Parcaroli. Nel 1985 vola a Cupertino, nel cuore della Silicon Valley, per conoscere Steve Jobs in persona, cofondatore Apple. Come rivenditore ufficiale fu uno dei primi a portare i prodotti Apple in Italia, tra gli anni ’90 e 2000 decide di investire nel campo dell’informatizzazione ospedaliera fino all’apertura nel 2007 del primo Med Store. Con 17 negozi in tutto il centro-nord Italia, 9 point affiliati nel resto della penisola e nuove aperture in programma entro la fine del 2018, oggi il Gruppo Med Store conta uffici anche in Repubblica Ceca, Etiopia e Hong Kong. Un volume di affari di 67milioni di euro nel 2017 solo Med Computer per un totale di oltre 100 milioni per l’intero Gruppo, 150 dipendenti, più di 20 agenti e altrettanti tecnici autorizzati Apple in Italia.
Per l'accusa di aver stuprato Pamela Mastropietro non sussistono gravi indizi di colpevolezza a carico di Innocent Oseghale, 29enne nigeriano, già in carcere ad Ascoli Piceno per l'omicidio della 18enne romana avvenuto il 30 gennaio scorso a Macerata. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Ancona che ha respinto il ricorso della Procura di Macerata che chiedeva la custodia in carcere per il nigeriano, anche per l'accusa di violenza sessuale.
Per il procuratore Giovanni Giorgio lo stupro sarebbe stato il movente dell'omicidio della giovane e del successivo smembramento del corpo ritrovato in due trolley. Tesi che non aveva convinto il gip di Macerata, secondo cui tra Oseghale e Pamela invece si creò un 'clima amicale' e il nigeriano l'avrebbe uccisa, preso dal panico perché lei si sarebbe sentita male dopo aver assunto eroina. I difensori Umberto Gramenzi e Simone Matraxia avevano respinto ogni accusa, chiedendo il rigetto del ricorso. (Ansa)
Il 9 giugno si terrà, in collaborazione con numerose associazioni sportive del territorio marchigiano, la II Festa dello Sport, una giornata presso i campi sportivi dei Salesiani in cui tutti gli alunni dell’Istituto San Giuseppe, dai bambini dell’Infanzia fino ai ragazzi delle Medie si cimenteranno nelle varie discipline sportive affrontate durante l’anno insieme al Prof. di ginnastica Emanuele Santucci ed i vari esperti di ogni disciplina.
Sarà una giornata di festa tutti insieme, grandi e piccini, con i genitori, dedicata al dott. Giovanni Soldini, Ispettore del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, a cui l’Istituto San Giuseppe sarà sempre grato.
La Festa sarà l’occasione per riaffermare l’importanza di praticare sport fin da piccoli, un” buon fare” per il corpo, la mente e l'anima, che migliora ogni essere umano, un “buon fare” che contraddistingue la scuola nei tanti e vari progetti offerti ai ragazzi.
Da questo anno è stata, infatti, inserita un’ora aggiuntiva al calendario della Scuola Media, dedicata proprio all’approfondimento delle discipline sportive.
Durante la Festa, ad ogni associazione sportiva coinvolta, verrà data l’occasione di presentarsi e mostrare ai bambini quanto possa essere avvincente praticare uno sport, vivere all’aria aperta, fare una dieta equilibrata e sana per uno sviluppo armonico.
Verranno serviti snack a base di frutta a tutti i partecipanti gentilmente offerti dall’azienda Oro della Terra di Piediripa di Macerata.
Alla Festa parteciperà anche l’ex giocatore ed allenatore della Nazionale di Rugby, Massimiliano Ruggiero, manager di Banca Generali, grande appassionato di rugby, giocatore professionista in serie A dal 1986 al 1992 nelle fila dell’A.S. Tarvisium. Dal 2003 al 2007 è stato allenatore delle Nazionali di rugby under 17 e under 18, partecipando ai Campionati Europei di Categoria Ancora vicino al mondo dello sport: allena i ragazzi under 14 della AS Tarvisium. Nel 2012 ha pubblicato per i tipi de «Il Sole24ore» il volume “Management e rugby, strategie vincenti” e nel 2016 ha scritto insieme ad 11 famosi sportivi il libro “Vince chi si alza prima”.
Le Associazioni Sportive coinvolte saranno: per la Pallavolo l’ASD Helvia Recina, per il Circo Scuola d'arte Circense Takimiri, per la Scherma l'ASD Macerata Scherma, per l’Hockey l’ASD Macerata Youth Hockey, per il Tennis l’ASD Scuola Tennis Macerata, per lo Sci lo Sci Cai Macerata e, infine, per i Giochi Tradizionali lo Staff della Scuola San Giuseppe.
Anche quest’anno una delle più importanti manifestazioni motoristiche della regione, il Trofeo Scarfiotti, accoglierà oltre 250 piloti provenienti da tutta Italia per disputare sui tornanti della strada provinciale 120 la classica gara in salita dedicata al grande Lodovico Scarfiotti che ci ha regalato una splendida vittoria nel G.P. d'Italia di F.1 a Monza ottenuta nel 966 e che rimane tuttora per le statistiche l'ultima di un italiano nella nostra gara di casa più importante, oltretutto su una Ferrari.
Da qualche settimana è iniziato l’attento lavoro della macchina organizzativa curata dall’Ac Macerata e dallo staff del presidente Ruffini che, con la collaborazione dell’Associazione “Sarnano in pista“ con l’egida del Comune di Sarnano, stanno pianificando sia la parte ammnistrativa e regolamentare che la logistica a Sarnano, proseguendo con efficienza uno sforzo iniziato nel 1969 con la prima edizione per vedere ancora una volta sfrecciare tra i tornanti dei Sibillini le migliori auto da corsa della categoria “Salita”.
Una particolare attenzione è stata posta alla comunicazione per cui anche il sito della gara è stato oggetto di verifica. Si è così deciso di rendere ancora più efficace anche questo aspetto della corsa, avvalendosi della “tastiera” esperta di Promoland, azienda che da anni si occupa di informatica con passione e competenza. Promoland ha realizzato la nuova versione del sito, completamente ridisegnato sia nei contenuti che nella grafica, soprattutto con una leggibilità ampliata ed ottimizzata anche per le tecnologie attuali che vedono accessi internet prevalentemente da smartphone e tablet.
In rete il sito si trova all’indirizzo www.sarnanosassotetto.it e tra le pagine si possono trovare planimetrie, Albo D'Oro, numerosi video e camera car, comunicati ed altre info sulla gara maceratese che dal 3 al 5 agosto sarà il 7° Round di campionato Italiano Velocità Montagna ed anche del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche, unico appuntamento a doppia validità tricolore.
Una parte è più tecnica, dato che è interamente dedicata ai concorrenti i quali dal sito possono scaricare moduli d'iscrizione, prenotazione Paddock, regolamenti di sicurezza, moduli dichiarazione pneumatici adottati, profilo altimetrico e piano servizi della gara, insomma un vademecum completo per la gara.