In occasione della manifestazione di sabato con 20 telecamere visionate di continuo ed in diretta, con una centrale operativa collegata ad AVM (automatic vehicle monitoring) su ogni autobus per individuarne l’esatta posizione in ogni istante, con 4 operatori al numero verde, Contram ha controllato costantemente la sicurezza del Terminal e la regolarità dei servizi.
Garantite tutte le corse da e per Macerata con punto di raccolta al Terminal Pizzarello direzione Tolentino-Camerino, Civitanova-Corridonia, Ancona-Recanati, San Severino Marche-Treia. Sono stati infatti individuati percorsi liberi che hanno consentito di non fermare il Trasporto Pubblico Extraurbano.
Nonostante la carenza di personale della apposita società di vigilanza, data la situazione a Macerata in concomitanza della Manifestazione. la squadra degli agenti di polizia amministrativa di Contram Cervelli Graziano, Diamanti Massimo, Piervittori Roberto e Salvatore Zizzi ha garantito la regolarità di accesso dei mezzi al Terminal e soprattutto ha presidiato l’apertura secondo l’orario ordinario delle sale di attesa e l’accesso ai servizi del Terminal utile alle persone per stare in sicurezza in un presidio riparato e comodo.
Centinaia di telefonate arrivate al numero verde di Contram alle quali gli operatori e le operatrici hanno potuto dare rassicurazioni e puntuali risposte e soluzioni.
Stefano Belardinelli, in qualità di Direttore Tecnico Unitario e Stefano Gregori, Vicepresidente della società consortile, oltre ad Alessandro Campanelli, dirigente tecnico-informatico ed al geom. Sergio Mancinelli, hanno costantemente seguito le attività.
Tecnologie, professionalità e dedizione di tutti lavoratori del settore trasporto pubblico hanno consentito di affrontare ancora una volta una situazioni non ordinaria in Provincia di Macerata senza disagi per utenti e cittadini.
Il corteo c’è stato e grazie all’impegno di tanti, dentro e fuori il corteo, tutto si è svolto senza incidenti.
Cosi il vescovo di Macerata Marconi.
Non sono sceso in strada perché era un corteo “anti…”, una manifestazione “contro” qualcuno e le sue idee e io, per quanto ritenga sbagliata una idea, non posso essere anche “contro” la persona che la sostiene. Il mio modo di capire il Vangelo, mi fa sempre distinguere l’errore da chi sbaglia e se condanno l’ideologia fascista, così come l’ideologia comunista, cercherò di convincere chi le segue dell’errore, ma la parola “nemico” non fa parte del mio vocabolario.
Il mio vocabolario cristiano ama parole come: educare, costruire, dialogare, condividere. Tutte parole facili a dirsi e difficili da mettere in pratica. Perché non basta un corteo o un evento per farlo, ma ci vuole la pazienza e la costanza del lavoro di ogni giorno. Parole da dire, non da gridare.
Mi piace molto anche la parola “preghiera” e per questo ho pregato, prima di tutto per almeno tre donne e poi per varie altre. Ho pregato per tre mamme a cui in questi giorni mi sento vicino con tutto il cuore, perché condivido il loro dolore e anche il senso di avere fallito nel realizzare un compito di bene. Ogni madre dovrebbe far crescere nel bene i propri figli, perché possa gioire di vederli sereni e felici. In questi giorni e negli anni a venire i cuori di queste madri soffrono e soffriranno. La madre di Pamela, per non essere riuscita ad aiutarla ad uscire da quel mondo della droga che l’ha portata alla morte. La madre di Innocent Osegale, non so dove sia e se sia viva, perché questo figlio venuto da noi con il sogno del benessere facile, almeno più facile che in Nigeria, si è arreso alla via facile dello spaccio e poi del delitto. La madre di Luca Traini, che ha visto questo figlio problematico sempre più preda dei fantasmi della sua mente e delle idee sbagliate che altri gli hanno insegnato, fino a giungere all'azione orribile che ha compiuto. Infine le madri delle persone ferite, e tante altre madri, che vivevano serene per i loro figli e figlie e ora hanno scoperto che nessuno è al sicuro, perché il male in tante forme è sempre in agguato.
E ora? Ora che i riflettori pian piano si spegneranno e le Tv e i politici andranno a fare campagna elettorale sul palcoscenico di qualche altra tragedia, noi restiamo a raccogliere i cocci e a ricostruire. A ricostruire la serenità delle famiglie, la capacità di incontrarci senza paure e senza aggressività, la volontà di accogliere e di lavorare per il bene comune.
Cosa abbiamo imparato? Che Macerata è meno sicura, accogliente, onesta, serena e pulita di quanto credevamo; ma certamente lo è molto di più di come è stata dipintadalle lenti spesso deformanti delle telecamere e dalle parole spesso simili della stampa. Coraggio perciò che c’è da camminare, ma la strada è meno lunga e in salita di quanto vogliono farci credere.
Spero che tutte le persone che sono venute e ci hanno raccontato al mondo intero a tinte così fosche, mostrino altrettanta vicinanza e impegno nel sostenerci nella lotta alla droga, che deve ripartire con vigore e nella ricostruzione… perché, cari signori, noi siamo ancora terremotati e a ricostruzione quasi zero dopo circa due anni! Anche questa è Macerata. Per cui se a tutti, vescovo compreso, qualche volta saltano i nervi, abbiamo almeno diritto alle “attenuanti generiche”.
15mila in strada contro il razzismo. La manifestazione di Macerata che ha visto sfilare in corteo cittadini di Macerata ma anche persone provenienti da tutta Italia, si è conclusa senza particolari tensioni.
Tensioni che invece si sono state a Piacenza, durante la manifetsazione organizzata per protestare contro l’apertura della sede diCasapound. Alcuni manifestanti, armati di aste e sassi, hanno provato a forzare il cordone delle forze dell’ordine.
Un gruppo di manifestanti del corteo antifascista di Torino, invece, si è staccato e ha lanciato sassi, bottiglie e una bomba carta contro le forze dell'ordine. L'azione, in via Luzzati, è stata bloccata con una carica di polizia al termine della quale è stato fermato un manifestante.
Il corteo di Macerata che ha sfilato lungo un percorso che dai Giardini Diaz è ritornato ai Giardini facendo il giro delle mura ha visto aderire tutti i partiti a sinistra del Pd. Oltre ai partiti le bandiere dell'Arci, quelle di Amnesty, il partito comunista dei lavoratori e gli ex rifondazione con Paolo Ferrero. Tra i manifestanti anche Sergio Staino e Adriano Sofri, l'ex ministro dell'integrazione Cècile Kyenge, Gino Strada presidente di Emergency
Alle 17 il corteo è ritornato ai Cancelli e gli organizzatori hanno riferito che a partecipare fossero in 30mila.
Foto di Giammario Scodanibbio, Tommaso Iraci e Dario Matteucci
La Roana Cbf c’è e fa la voce grossa alla Marpel arena contro la capolista Coveme San Lazzaro, una bellissima prova di squadra che rilancia la formazione maceratese nella zona alta della classifica, ma soprattutto conferma i notevoli progressi fatti dalla squadra di coach Paniconi e mister Carancini.
La Roana Cbf parte bene con la Di Marino che sembra in ottima serata, suoi i primi tre punti del set, il coach ospite chiama subito time out sul 4 a 1, vuole smorzare l’entusiasmo maceratese e riportare le sue ragazze a giocare la loro pallavolo, Macerata risponde con un attacco di Pomili che dice “vogliamo vendere cara la pelle”. Riferma il gioco Casadio sul 7 a 2, la Coveme sbaglia troppo. Ma tornate in campo e’ ancora Roana Cbf con una sette di Rita giocata praticamente senza mura: Macerata c’è e lo vuol dimostrare. Paniconi chiama tempo sul 12 a 8, le sue ragazze iniziano a sbagliare qualche palla di troppo e il mister vuole evitare il ritorno di San Lazzaro. La battaglia si infiamma, la Roana Cbf e la Coveme si danno battaglia e le maceratesi cercano di tenere a distanza le ospiti che incalzano e tentano di riavvicinarsi senza successo: vince il primo set la Roana Cbf 25 a 15.
Il secondo parziale inizia con una super pipe di Grizzo, ma San Lazzaro risponde con un muro tetto su Pomili. E’ un altro set, si gioca punto punto, Grizzo e compagne si creano un piccolo vantaggio di due punti e appena divento tre il mister emiliano chiama tempo sul 7 a 4. Ritornate in campo i punti diventano 8 e poi 9 e mister Casadio si gioca anche il secondo time out. Le ospiti si rifanno sotto e sul 10 a 9 e’ coach Paniconi a chiamare time out e cercare di fermare la rimonta della Coveme. Un errore di Pomili porta in parità le due squadre. La Roana Cbf crea un altro break e si riporta avanti nel set 17 a 14 e poi allunga ancora, facendo la voce grossa a muro, 20 a 16. Sul finale di set una super Pomili prende per mano la squadra e le localio vincono anche il secondo 25 a 20.
Sul 2 a 0 per Macerata, nel computo dei set, e’ ancora la Roana Cbf a mettere la testa avanti ma le emiliani si riportano in parità sul 8 a 8. Peretti e compagne non si arrendo e tornano di nuovo in vantaggio e sull’11 a 8 il coach di San Lazzaro chiama time out, ma sembra non servire, si gioca anche il secondo tempo: ma e’ ancora Roana Cbf a marcare il tabellino. Bellucci e compagne sembrano un treno in accelerazione e le ospiti non riescono ad arrestare l’armata. Si chiude con un perentorio 25 a 15 e dagli spalti si torna a cantare a squarcia gola “Un giorno all’improvviso”: la Roana Cbf HR Macerata c’è.
A #Macerata oggi perchè è giusto e necessario: Contro il fascismo, contro il razzismo. Per un’Italia civile che rispetti ogni persona, ogni uomo, ogni donna.”
Lo scrive su Twitter Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali postando le foto della manifestazione di Macerata.
"Oggi a Macerata una bellissima risposta, grande, pacifica e determinata di chi di fronte al fascismo che torna dice che non si sta in silenzio, che occorre riconquistare le piazze per affermare una cosa, tanto semplice quanto fondamentale: il fascismo non è un'opinione, ed è incompatibile con la Repubblica Italiana e la sua Costituzione. Mi dispiace per il Pd e i suoi esponenti. Dovevano essere in piazza e non ci sono - conclude Fratoianni - La loro è una scelta incomprensibile.”
"Al corteo antirazzista i centri sociali inneggiano alle foibe e non spendono neanche una parola di solidarietà verso Pamela, massacrata e fatta a pezzi a 18 anni. Ho deciso: sono ufficialmente razzista con questa gente" rincara la dose il presidente di Fratelli d'Italia e candidato premier, Giorgia Meloni.
"Da italiano mi vergogno che nel giorno in cui vengono fermati tre nigeriani per aver ucciso e massacrato una ragazza italiana ci sia la sinistra che sfila in piazza contro il razzismo e pensando al passato, mentre noi guardiamo al futuro". Lo ha detto Matteo Salvini a margine di un comizio elettorale tenutosi nel pomeriggio a Nova
Salgono a tre i nigeriani fermati per la morte della giovane Pamela. Oltre a Innocent Oseghale, già arrestato, sono stati fermati il 29enne nigeriano bloccato ieri alla stazione di Milano e Desmond Lucky, già indagato insieme ad Oseghale. In particolare, i reati ipotizzati dalla procura di Macerata sono quelli di omicidio, vilipendio, occultamento di cadavere e concorso in spaccio di stupefacenti.
Con i due fermi eseguiti "d'iniziativa della Procura della Repubblica di Macerata, nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Pamela Mastropietro, "riteniamo l'indagine chiusa". Lo ha detto all'ANSA il Procuratore Giovanni Giorgio. I provvedimenti cautelari dovranno poi essere convalidati dal gip. L'inchiesta, ha precisato il magistrato, "coinvolge tre indagati" ed "è chiusa".
Ci sono "elementi significativamente rilevanti" che la morte di Pamela Mastropietro sia stata causata da un "omicidio volontario" nella relazione preliminare che il medico legale ha inviato alla Procura ieri sera. Lo rende noto la Procura di Macerata.
Ora gli inquirenti, con l'ausilio anche di indagini tecniche e informatiche, stanno vagliando movimenti e alibi relativi a quel 30 gennaio, l'ultimo giorno di vita di Pamela che, dopo essersi allontanata il 29 gennaio dalla comunità di recupero Pars di Corridonia, era arrivata a Macerata e aveva contattato Oseghale per procurarsi la droga. Qui la vicenda si fa nebulosa. Nella sua seconda versione, il pusher ha sostenuto di essere salito in casa con la ragazza e Lucky che le avrebbe ceduto una piccola dose di eroina. Quando Pamela è andata in overdose, ha detto Oseghale, lui sarebbe scappato, trovando in seguito nell'abitazione le valigie con il corpo già sezionato. Desmond sostiene invece di non aver mai spacciato né di essere stato nella mansarda dove i Ris hanno trovato i vestiti di Pamela sporchi di sangue, tracce ematiche in cucina e su un piumone bagnato in balcone, oltre a grossi coltelli da cucina tra cui una mannaia. La sera stessa Oseghale, che aveva i trolley con sé, ha chiesto a un amico camerunense di accompagnarlo in auto a Pollenza. Il resto sono ipotesi. Pamela potrebbe essere stata stroncata dalla dose d'eroina dopo quattro mesi che non ne assumeva e poi ferita e fatta a pezzi per sviare le tracce. O potrebbe essere stata aggredita e uccisa in una colluttazione in casa. Ipotesi per ora non suffragate da prove, neanche di tipo scientifico. Gli interrogatori ancora in corso potrebbero fornire elementi utili alle indagini su una vicenda che ha ancora troppe zone d'ombra. Gli accertamenti tecnici, per i quali ci vorranno ancora dei giorni, serviranno in ogni caso a dare alcune certezze.
(Fonte Ansa)
"La Monteverde, vice Sindaco di Macerata chieda scusa per aver abbracciato una manifestazione condivisa e partecipata da Adriano Sofri, un insulto ai servitori dello Stato".
Così il consigliere comunale Deborah Pantana dopo la manifestazione di oggi pomeriggio.
"E chieda scusa a tutte le vittime delle foibe che proprio oggi ricordavano i loro defunti, una vergogna ascoltare i cori contro questi questi martiri. Una donna che rappresenta le istituzioni non può e non deve condividere tali manifestazioni senza neanche spendere una parola di conforto e di vicinanza ad una ragazza che proprio a Macerata è stata vittima di un’atroce omicida. Si dimetta".
Il corteo antifascista è stato aperto da uno striscione che non lascia spazio a repliche. "Movimenti contro ogni razzismo e fascismo". Tra i partecipanti ragazzi e ragazze ma anche gente adulta che ha deciso di manifestare il proprio pensiero. Tanti i migranti che hanno preso parte al corteo.
Il percorso che dai Giardini Diaz torna ai Giardini facendo il giro delle mura è di circa tre chilometri. La partenza è stata libera dalle tensioni tanto temute nei giorni scorsi sia dalle autorità che dai commercianti e cittadini di Macerata. Fra gli slogan intonati dai manifestanti: "Ma che belle son le Foibe da Trieste in giù" cantata sulle note della celebre canzone della Carrà.
Alla manifestazione hanno aderito tutti i partiti a sinistra del Pd. Oltre ai partiti le bandiere dell'Arci, quelle di Amnesty, il partito comunista dei lavoratori e gli ex rifondazione con Paolo Ferrero. Tra i manifestanti anche Sergio Staino e Adriano Sofri.
Dalle stime, a manifestazione quasi conclusa, partiti in circa 3000, i partecipanti secondo gli organizzatori sono circa 15mila, circa 10mila per la questura.
In centinaia sono scesi in piazza in segno di solidarietà per le vittime della tentata strage di Macerata. La marcia antirazzista, che si tiene in concomitanza con quella di Macerata, è stata promossa da diverse realtà: collettivi studenteschi, centri sociali, varie sigle che appartengono al mondo della sinistra.
In corteo ci sono associazioni che lavorano anche con i migranti, come il Naga, la Fiom, gli anarchici, l'associazione donne musulmane d'Italia; in rappresentanza della politica c'è Liberi e Uguali con il candidato alla presidenza della Lombardia, Onorio Rosati, Sinistra per la Lombardia, Potere al popolo. In testa al corteo, partito da porta Venezia, uno striscione con la scritta 'Chiudere i covi neri. Milano antifascista, antirazzista, meticcia e solidale', sostenuto da un gruppo di ragazzi migranti. Molte persone sono arrivate con dei cartelli: alcuni hanno la scritta 'Salvini sei tu il mandante', riferito ai fatti di Macerata.
(Fonte Ansa)
Sono stati fermati altri due uomini di nazionalità nigeriana per la morte di Pamela Mastropietro e il caso, stando a quanto detto all'Ansa dal Procuratore Giovanni Giorgio sarebbe chiuso anche se i provvedimenti cautelari dovranno essere convalidati dal Gip.
Ai due uomini, Desmond Lucky , 22enne e Lucky Awelima, 27enne, usciti dalla caserma intorno alle 15 di oggi, sono stati contestati i reati di concorso in omicidio volontario, vilipendio, distruzione, soppressione e occultamento del cadavere e spaccio di stupefacenti. Entrambi negano la responsabilità. Oltre a loro ad essere indagato è Innocent Oseghale sottoposto a fermo la scorsa settimana.
Le indagini hanno subito un'accellerazione perché nella notte scorsa gli inquirenti hanno avuto certezza del fatto che uno degli indagati (Awelina) si stava allontanando verso la Lombardia. Immediatamente attivato l’intervento dei carabinieri del nucleo investigativo di Milano che hanno localizzato l'uomo presso la stazione ferroviaria centrale.
Nel corso della serata di ieri il consulente medico-legale ha inviato una preliminare relazione con cui ha evidenziato elementi significativamente rilevanti a sostegno della tesi di delitto di omicidio volontario di Pamela.
Durante la notte i due indagati sono stati sottoposti alla procedura di identificazione e quindi ad interrogatori urgenti durante i quali sono stati ritenuti sussistenti gravi indizi di reità a carico dei due indagati. Inoltre si è ritenuto concreto il pericolo di fuga. Per questo motivo il Procuratore della Repubblica di Macerata ha disposto il fermo di indiziato di delitto dei due per concorso in omicidio volontario, vilipendio, distruzione, soppressione e occultamento del cadavere.
(Foto di Tommaso Iraci)
Il Macerata Opera Festival è una delle eccellenze marchigiane presenti alla Borsa Internazionale del Turismo che si terrà da domenica 11 a martedì 13 febbraio presso la sede di Fieramilanocity nel capoluogo lombardo. Grazie alla Regione Marche e alla collaborazione della Confcommercio Marche Centrali, le attività 2018 del MOF saranno promosse all’interno di una delle fiere del turismo più prestigiose d’Europa che da oltre trent’anni favorisce l’incontro tra decision maker, esperti del settore e buyer provenienti da tutto il mondo.
Continua quindi la presenza dello Sferisterio nel circuito degli appuntamenti internazionali: la BIT di Milano è infatti una delle sedi selezionate per illustrare il cartellone del MOF firmato dalla nuova direttrice artistica Barbara Minghetti che, insieme al nuovo direttore musicale Francesco Lanzillotta e al sovrintendente Luciano Messi, ha già presentato al pubblico di casa l’edizione 2018 sul tema #verdesperanza, incentrato sul rapporto fra uomo e natura. Ai tour operator presenti alla tre giorni milanese saranno proposti i titoli della prossima estate: Il flauto magicodi Wolfgang Amadeus Mozart con un nuovo allestimento firmato da Graham Vick (debutto il 20 luglio, repliche 29 luglio, 4-12 agosto), L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti con la regia di Damiano Michieletto che trasporta l’azione su una spiaggia (21 luglio, repliche 27 luglio, 5-10 agosto) e La traviata di Giuseppe Verdi nel famoso allestimento degli specchi pensato da Josef Svoboda per lo spazio scenico dello Sferisterio (22 luglio, repliche 28 luglio, 3-11 agosto) in combinazione con proposte che arricchiscono il soggiorno nelle Marche.
L’appuntamento alla BIT fa parte di una serie di attività di promozione del Macerata Opera Festival intraprese nei mesi scorsi già al World Trade Market di Londra, all’ITW by COMITEL di Stoccarda, all’Holiday World Show di Dublino e al Salon des vacances di Bruxelles, registrando sempre un grande interesse da parte degli agenti di settore. La programmazione dello Sferisterio sarà ancora promossa alla F.R.E.E.di Monaco (21-25 febbraio) e all’ITB di Berlino (7-11 marzo).
Salgono a cinque le persone che sarebbero coinvolte nell'omicidio della 18enne Pamela Mastropietro.
Oggi nuovo sopralluogo dei Ris nell'appartamento di via Spalato 124 dove viveva Innocent Oseghale e dove Pamela sarebbe stata fatta a pezzi, alla ricerca di nuovi elementi per ricostruire quanto accaduto lo scorso 30 gennaio. Secondo i risultati della seconda autopsia, infatti, lo scempio compiuto sul corpo di Pamela, non può che essere opera di più persone e con abilità specifiche. Al momento sono indagati per omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere due pusher nigeriani: Innocent Oseghale, arrestato, che abitava nella casa di via Spalato dov'è morta Pamela, per overdose o uccisa, e Desmond Lucky, tuttora in libertà, chiamato in causa da Oseghale come fornitore di una dose di eroina alla 18enne.
Della vicenda di Macerata è tornata a parlare anche la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni che con un post su fb si esprime sulla manifestazione di oggi pomeriggio "l'autopsia - scrive - racconta che è stata fatta a pezzi con cura, che è sparito il suo cuore, il corpo è stato lavato nella candeggina. Ma oggi a Macerata il corteo lo fanno contro il razzismo, non contro gli spacciatori nigeriani. Siete ridicoli!"
Spettacolo di marionette e laboratorio creativo per bambini da 3 a 6 anni, lunedì prossimo, 12 febbraio, alla Biblioteca comunale Mozzi Borgetti.
In scena, dalle 16,30 alle 18,30, Un carnevale fiabesco con Le avventure di Lancisgatto Fierobaffo un teatrino animato e piccole attività per i piccoli che potranno così trascorrere un pomeriggio all’insegna del divertimento e dell’allegria. L’iniziativa è gratuita ma è necessaria la prenotazione al numero 0733/256360
Strade deserte, pochi negozi aperti, mezzi del Comune che rimuovono i cassonetti dell'immondizia: Macerata si prepara alla manifestazione dei centri sociali, a cui hanno aderito pezzi di sinistra, contro il razzismo e il fascismo in programma nel pomeriggio. In città, nonostante l'autorizzazione della Prefettura al corteo, continua a prevalere la paura di scontri e di incidenti già verificatisi nei giorni scorsi.
La maggior parte dei negozi, anche nel centro storico che non sarà toccato dalla manifestazione, sono chiusi e quelli che hanno aperto chiuderanno alle 13.00. I partecipanti al corteo hanno attaccato manifesti invitando a scendere in piazza, ma tanti altri hanno serrato i portoni con catene e tavole di legno. Per ora la situazione è tranquilla e il dispositivo delle forze dell'ordine non è ancora stato schierato. Una mozione di sfiducia sul tema migranti e sicurezza nei confronti del sindaco di Macerata Romano Carancini è stata depositata dai consiglieri di opposizione (Fi, Fdi, civiche).
(Fonte Ansa)
Mentre il sindaco di Macerata Romano Carancini dice di non essere d'accordo "con la necessità di manifestare a pochi giorni da queste tragedie che ci hanno colpito, anche se sarò presente con il cuore accanto a ogni forza democratica che sfilerà per la città", la città di Macerata si prepara al corteo antifascista delle 14.30. Intanto spranghe di ferro sarebbero state trovate in un seminterrato.
Una città blindata e deserta, immersa in un clima surreale, da "coprofuoco", al quale la cittadina non è affatto abituata. Se da un lato i negozianti stanno mettendo "in sicurezza" le vetrine dei loro esercizi commerciali, dall'altro le forze dell'ordine si stanno preparando ad eventuali tensioni. Tutti i varchi di accesso sono monitorati ed è in atto un enorme spiegamento di forze .
Un clima reso ancora più teso dalla scoperta di spranghe di ferro e mazze seminascoste da un bancale di legno in un'area tra Galleria del Commercio e via Armaroli, non distante da dove oggi passerà il corteo: la scoperta è stata fatta durante il consueto giro di raccolta dei rifiuti e di pulizia da parte degli addetti del Cosmari.
Secondo fonti investigative, per le circostanze che hanno portato al ritrovamento e anche per il luogo dove sono state recuperate, le mazze non hanno nulla a che fare con il corteo in programma.
Con una ordinanza a firma del sindaco è stato disposto per la giornata di oggi, sabato 10 febbraio, il divieto temporaneo di vendita per asporto, di somministrazione e di detenzione di qualsiasi bevanda contenuta in bottiglie o contenitori di vetro, in lattine e contenitori di alluminio.
Il provvedimento, che entra in vigore dalle ore 13, vieta la somministrazione di bevande in bicchieri e contenitori di vetro e la vendita per asporto di qualsiasi bevanda contenuta in bottiglie o contenitori di vetro o di alluminio. E’ rivolto a tutti gli esercizi e le attività di commercio e di somministrazione su area privata e pubblica che a qualsiasi titolo possono vendere e somministrare bevande nel Centro storico della città, negli spazi limitrofi al percorso del corteo, in viale don Bosco, corso Cavour, corso Cairoli e via adiacenti.
Allo stesso modo è vietata a tutti coloro che parteciperanno alla manifestazione la detenzione di qualsiasi bevanda contenuta in lattine, bottiglie o altre tipologie di contenitori di alluminio e vetro.
Dopo i tragici fatti dell'ultima settimana, la morte di Pamela Mastropietro e la sparatoria a sfondo razzista operata da Luca Traini arrivi la mozione di censura da parte del centrodestra.
"Il sindaco Carancini si deve dimettere". È questo il senso della censura firmata solo da sette consiglieri (mancano all'appello le firme di Movimento 5 Stelle e Anna Menghi) che non può definirsi una vera e propria sfiducia in quanto da statuto la sfiducia ha bisogno di un numero maggiore di consiglieri. I consiglieri chiedono all'amministrazione "di fornire tutti i dati informativi utili a ricostruire esattamente e puntualmente la situazione dei soggetti extracomunitari presenti in città, dei finanziamenti corrisposti alle associazioni che se ne occupano e del loro utilizzo, a rivedere radicalmente le politiche di accoglienza e di integrazione sin qui adottate, a formalizzare una netta posizione contraria riguardo ai nuovi arrivi di circa 900 migranti in provincia, di cui circa 400 solo a Macerata, nonché a trasmettere la presente mozione al Prefetto, al Questore di Macerata, alle altre autorità di pubblica sicurezza, nonché alle Istituzioni regionali e nazionali".
Ecco la mozione presentata dai consiglieri Riccardo Sacchi, Maurizio Mosca, Andrea Marchiori, Paolo Renna, Deborah Pantana, Francesco Luciani, Gabriele Mincio :
IL CONSIGLIO COMUNALE DI MACERATA
PREMESSO
Che i tragici fatti di sangue accaduti nei giorni scorsi nella nostra città hanno avuto risonanza mondiale, essendo “rimbalzati” sulle cronache dei media di tutto il mondo, con evidente e grave pregiudizio per l’immagine di Macerata.
Che va fermamente condannata ogni forma di violenza e di razzismo.
Che i maceratesi sono profondamente preoccupati, disorientati e impauriti.
Che da anni, ininterrottamente, l’opposizione consiliare sottopone all’amministrazione e all’opinione pubblica questioni di grande rilevanza, connesse al generalizzato degrado di alcune zone della città, all’aumento dello spaccio di droga, al complessivo aggravarsi della sensazione di insicurezza.
Che, difatti, molteplici mozioni, interrogazioni, interpellanze, incontri pubblici, comunicati, da parte dei gruppi consiliari di opposizione, sono stati proposti, presentati e discussi, su argomenti quali degrado e insicurezza in zone sensibili della città (sottopassi, parcheggi, ecc.), accattonaggio molesto e bivacchi, sul c.d. “controllo del vicinato”, sulla videosorveglianza, sulla trasparenza delle attività e dell’utilizzo delle ingenti risorse economiche da parte delle associazioni che gestiscono l’accoglienza, nonché sui relativi numeri.
Che l’amministrazione, benché più volte formalmente sollecitata, si è ostinatamente rifiutata di fornire alla cittadinanza precise informazioni sulle modalità di accoglienza, sulle strategie adottate al momento della fuoriuscita dai progetti dei soggetti assistiti, nonché sui finanziamenti e sui conti economici delle associazioni che gestiscono l’accoglienza.
Che l’amministrazione ha evidenziato una totale carenza di strategia e di iniziativa per la fase successiva alla fuoriuscita dai progetti, evidenziando la totale inesistenza della c.d. “integrazione”.
Che tale mancata integrazione, di fatto, trasforma i soggetti extracomunitari fuoriusciti dai progetti in una risorsa inestinguibile e a basso costo per la criminalità organizzata che opera nello spaccio e nel traffico di droga.
Che tale fenomeno ha reso, di fatto, la nostra città una centrale nevralgica nella commercializzazione di droga, anche e soprattutto a soggetti minorenni.
Che l’opposizione ha fornito spunti di riflessione, proposte, idee, soluzioni concrete già positivamente adottate in altre città, ma, in ogni occasione, l’amministrazione ha sminuito, sottovalutato e, comunque, respinto ogni iniziativa bollandola come frutto di “fantasie”, “pessimismo” o, addirittura, “sciacallaggio”.
Che le scelte amministrative e politiche operate da questa amministrazione hanno fatto precipitare Macerata in una drammatica e inquietante situazione di incertezza, preoccupazione, insicurezza, facendole perdere l’antico e rimpianto appellativo di “città tranquilla”, nonché rendendo ancor più stridente la contraddizione con la formale denominazione di “Città della Pace”.
Che, da un lato, Sindaco e Giunta hanno favorito o, comunque, non impedito il generarsi delle condizioni prodromiche all’accadere dei gravissimi fatti di cronaca dei giorni scorsi, dall’altro, i comportamenti, il contegno, le dichiarazioni, i risultati, dimostrano l’inadeguatezza del Sindaco a gestirne le conseguenze.
Che le evidenti inadeguatezza e superficialità sono state rilevate anche dai media nazionali, su tutti il “Corriere della Sera”.
Tanto premesso,
CENSURA
l’operato, i comportamenti e le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco di Macerata a seguito dei fatti di cui in premessa e
IMPEGNA
l’Amministrazione comunale di Macerata a fornire tutti i dati informativi utili a ricostruire esattamente e puntualmente la situazione dei soggetti extracomunitari presenti in città, dei finanziamenti corrisposti alle associazioni che se ne occupano e del loro utilizzo, a rivedere radicalmente le politiche di accoglienza e di integrazione sin qui adottate, a formalizzare una netta posizione contraria riguardo ai nuovi arrivi di circa 900 migranti in provincia, di cui circa 400 solo a Macerata, nonché a trasmettere la presente mozione al Prefetto, al Questore di Macerata, alle altre autorità di pubblica sicurezza, nonché alle Istituzioni regionali e nazionali.
Le sezioni ANPI di Caldarola e Sarnano aderiscono alla “manifestazione nazionale contro fascismo e razzismo” che avrà luogo sabato 10 febbraio a Macerata.
"Pur rispettando la legittima scelta - dicono dalle segreterie - della segreteria nazionale di non partecipare, certi di interpretare i sentimenti profondi di tanti compagni e tante compagne che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno, riteniamo doveroso e imprescindibile dare la nostra adesione militante. Il fascismo, davanti al quale svariati rappresentanti istituzionali, auto delegittimandosi, troppo spesso balbettano, si è mostrato ancora in questi ultimi giorni per quello che è: dottrina terrorista funzionale all’eversione costituzionale. Di fronte a tanta barbarie a nulla valgono dichiarazioni sconclusionate e farneticanti divieti che, oltre ad improbabili equiparazioni, ben danno la misura della perdita di orientamento democratico. Noi abbiamo scelto di esserci perché la risposta va data immediatamente, unitariamente e senza attendismi. Contro il fascismo e il razzismo, per la libertà stessa di manifestare, ci saremo. È un diritto da difendere, un dovere da compiere".
La Contram avvisa l’utenza che oggi, 10 febbraio, dalle ore 13.00 alle ore 23.00 gli autobus in partenza ed arrivo a Macerata effettueranno i seguenti percorsi:
Direzione Tolentino - Camerino gli autobus transiteranno per via Cioci con uscita a Villa Alba.
Direzione Civitanova – Corridonia gli autobus transiteranno per Fonte Scodella – Cimitero
Direzione Ancona – Recanati gli autobus transiteranno per Fonte Scodella – Villa Potenza
Direzione San Severino – Treia gli autobus transiteranno per Fonte Scodella – Via Spalato.
La fermata del Terminal di P.zza Pizzarello sarà l’unica effettuata nei pressi del centro storico.
Dopo i fatti accaduti nella serata di giovedì, quando i manifestanti di Forza Nuova sono stati "ingiustamente e senza ragione" caricati dagli agenti di Polizia presenti, il segretario del movimento nazionalista comunica la propria decisione di sporgere denuncia contro il capo della Polizia e il Questore."Nelle prossime 48 ore presenteremo denuncia nei confronti del capo della Polizia e del Questore di Macerata dottor Vuono, non si può disattendere una legge dello Stato italiano e una consuetudine esistente da oltre mezzo secolo che vuole i comizi elettorali non soggetti a divieti o prescrizioni. Siamo stanchi degli atteggiamenti di Gabrielli, che si ridicolizzò sostenendo la maggiore pericolosità delle nostre manifestazioni rispetto alle bombe anarchiche, da cui pare provenga l'ordine di non permetterci di manifestare liberamente".
"Mi preme far sapere anche – prosegue Fiore - che Forza Nuova non abbandonerà il territorio maceratese, perché è qui che si sta consumando un vero e proprio tradimento ai danni del nostro popolo, con particolare riferimento al business dell’immigrazione e alla sottovalutazione colpevole del fenomeno mafia tribale nigeriana. A ciò si aggiunga la possibile scarcerazione dello squartatore nigeriano. Non permetteremo che tutto questo accada"."La repressione di ieri contro Forza Nuova ha accresciuto la nostra popolarità in tutta Italia ed in particolare nella zona di Macerata - conclude Fiore – molti marchigiani ci chiedono di tornare e lo faremo sicuramente nei prossimi giorni".