Vengono da sedici paesi d’Europa - Austria, Belgio, Germania, Spagna, Francia, Grecia, Croazia, Irlanda, Lettonia, Paesi Bassi, Portogallo, Polonia, Repubblica Ceca, Svezia, Finlandia, Turchia - nonché da Australia, Canada, Cina, Brasile, Russia e Stati Uniti: sono i 160 studenti internazionali che hanno scelto l’Università di Macerata per completare la propria formazione. Insieme a quelli dell’Accademia di Belle Arti, saranno accolti domani mercoledì 14 febbraio alle 11 nell'Aula Blu del Polo Didattico Pantaleoni.
Gli studenti in arrivo in questi giorni, nell’ambito del programma Erasmus e degli accordi bilaterali stretti direttamente da Unimc, sono circa 40, che si sommano ai circa 120 arrivati nel primo semestre. Per l’occasione, sarà anche presentato il Bando Erasmus+Studio, un’occasione unica di studio e di vita all’estero per gli studenti maceratesi: 796 posti-scambio disponibili per trascorrere dai 3 ai 12 mesi in una delle 171 Università europee partner dell’Ateneo. L’unico requisito richiesto è essere iscritto ad un corso di laurea o di dottorato di Unimc.
Durante la giornata, gli studenti italiani ed internazionali saranno accolti dal rettore Francesco Adornato, dai delegati per le relazioni internazionali dell’Università e dell’Accademia, Benedetta Giovanola e Eleonora Sarti, dallo staff dell’ufficio rapporti internazionali e dai coordinatori Erasmus dei dipartimenti di Unimc. “Nella nostra Università - sottolinea il rettore Adornato - il respiro internazionale si coniuga a un ambiente a misura di studente. Il programma Erasmus rappresenta il tassello fondamentale dell’internazionalizzazione di un Ateneo. Unimc cresce ogni anno in questa dimensione, attraverso ulteriori accordi con università extra europee, lauree in inglese e corsi a titolo doppio o multiplo, che consentono ai nostri iscritti di completare la propria formazione con esperienze significative di studio e di vita all’estero, fortemente richieste nel mondo del lavoro. Allo stesso tempo, riusciamo a creare a Macerata una comunità feconda di scambio e confronto tra giovani di provenienza e culture diverse, accumunati dalla voglia di capire e crescere insieme nella comprensione reciproca”.
Durante il Welcome Day, gli studenti italiani che intendono candidarsi per svolgere un periodo di mobilità Erasmus potranno apprendere le modalità di partecipazione al bando ed incontrare i loro colleghi internazionali, mentre gli studenti internazionali in arrivo potranno assistere all’esibizione del coro dell’Ateneo, conoscere alcune associazioni con cui l’Università coopera come Esn Macerasmus e visitare la città accompagnati da guide professionali.
Macerata e distretto della Marca Maceratese protagonisti nel forum dedicato alle Marche alla Bit, la Borsa internazionale del Turismo in programma fino a domani a Fiera Milano City di Milano. Un'intera giornata in cui il capoluogo, rappresentato dal sindaco Romano Carancini, dall'assessore alla Cultura e al Turismo Stefania Monteverde e dalla direttrice artistica dello Sferisterio Barbara Minghetti, è stato protagonista nello stand delle Marche con la presentazione del progetto "Macerata Estroversa" per la candidatura a Capitale della Cultura, che avrà il suo epilogo venerdì 16 febbraio con la dichiarazione del vincitore nella sede del Mibact a Roma. Fari puntati sulla candidatura del capoluogo rientrato nella short list del Ministero con altre 9 città di tutta Italia per il titolo di Capitale della Cultura 2020. Una grande occasione di valorizzazione per tutta la Regione che per il secondo anno è entrata nella top ten delle finaliste: nel 2016 con la candidatura di Recanati. Un dossier, quello di Macerata che guarda ad Oriente con i pionieri Padre Matteo Ricci e Giuseppe Tucci che hanno gettato le basi di rapporti di amicizia scambio e cooperazione che oggi sono le basi di veri e propri ponti interculturali e commerciali soprattutto con la Cina.
Il progetto poggia in primis sui temi dell'inclusione, della predisposizione al viaggio e all'incontro e sull' interculturalità, sentimenti che hanno reso grande la città in passato e che oggi sono risorsa imprescindibile per il futuro della città stessa e dell'intero territorio. Nel talk hanno partecipato anche le ragazze della sezione turismo del Liceo Matteo Ricci che hanno presentato un video su Palazzo Ricci, un modo per dire che primi ambasciatori del nostro territorio sono i giovani. Due gli eventi che più di tutti gli altri attirano su Macerata l'attenzione degli operatori internazionali: la mostra "Capriccio e Natura, arte nelle Marche del secondo '500", grande progetto regionale in esposizione al palazzo Buonaccorsi fino al 13 maggio. E l'imminente mostra dedicata a Lorenzo Lotto, che arriverà nel capoluogo ad ottobre dentro un circuito internazionale tra Londra e Madrid. Quelle del capoluogo - intorno a cui si è concentrata l'attenzione degli operatori internazionali che nonostante i recenti fatti di cronaca hanno confermato le presenze in città - sono solo due delle perle del viaggio nella Marca Maceratese su cui si è sviluppato il talk show del pomeriggio con gli amministratori del territorio presenti. Tra loro Angelica Sabbatini e Antonio Perticarini assessore al Tutina e funzionario del Comune di Porto Recanati (dove a marzo partirà la prestigiosa mostra su Dalì), Cinzia Pennesi assessore al Turismo di Matelica, Rita Soccio assessore alla Cultura di Recanati, Edi Castellani vice sindaco di Treia, Maika Gabellieri assessore al Turismo di Civitanova, Silvia Luconi vice sindaco di Tolentino, Paola Cardarelli vice sindaco di Bolognola. Insieme all’assessore al turismo di Macerata, Stefania Monteverde, hanno presentato il Distretto Turistico della Marca Maceratese, un’opportunità di sviluppo e di crescita che ha riscosso l’interesse degli operatori del settore.
''Berlusconi pensa di essere come il vino che migliora invecchiando. In tre mesi farà quello che non ha fatto in 9 anni''. Lo afferma il senatore del Partito Democratico, Mario Morgoni su quanto dichiarato oggi dal leader di Forza Italia.
''Berlusconi sostiene che prima dell' estate garantira' la flat tax, in quale percentuale non si sa se quella a trazione leghista del 15 % o come sostiene lo stesso Cavaliere al 23%; pensioni minime a mille euro; pensioni alle mamme e esonero totale dai contributi per sei anni a chi assume disoccupati. In meno di tre mesi - rileva sarcastico il parlamentare marchigiano del Pd - cio' che non e' riuscito a fare in 9 anni. Forse pensa di essere come il vino, che migliora invecchiando''.
C'è un quarto indagato, nigeriano, nell'inchiesta sulla morte di Pamela Mastropietro. Riguardano anche lui (oltre ai tre connazionali già fermati), accertamenti tecnici irripetibili disposti dalla Procura di Macerata per le ipotesi di concorso in omicidio, occultamento e vilipendio di cadavere. Il giovane è stato sentito tra venerdì e sabato dagli inquirenti a Macerata - ha riferito il suo legale Paolo Cognini - e sottoposto a rilievi palmari e plantari. Un tecnico verrà incaricato di una perizia sul suo cellulare per individuare conversazioni, messaggi inviati e ricerche internet.
La perizia, evidentemente, ha lo scopo di verificare la presenza del quarto indagato, che si trova a piede libero, nell'appartamento di via Spalato 124 dove, ritiene l'accusa, sarebbe stata uccisa e poi fatta a pezzi la ragazza il cui corpo è stato trovato in due trolley il 31 gennaio a Pollenza. Intanto è in corso un nuovo sopralluogo dei carabinieri del Ris nell'appartamento di via Spalato. (Ansa)
Riprende a Macerata, dopo la pausa del mese di gennaio, il ciclo di “Incontri sull'arte e dintorni”, promosso dall’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi.Giovedì 15 febbraio, alle 17,30 presso la Sala Castiglioni della biblioteca comunale Mozzi Borgetti, Francesca Coltrinari, docente di Storia dell’arte moderna presso il Dipartimento di Scienze dalla Formazione dei Beni culturali e del turismo, condurrà i presenti alla scoperta dell'eredità culturale lasciata alla città di Macerata - e non solo - dalla famiglia Buonaccorsi.
Grazie a ricerche di prima mano condotte sui documenti d’archivio, la docente dell’università cittadina narrerà una storia della famiglia inedita, ricca di curiosità e di sorprendenti connessioni con i maggiori centri artistici, culturali e politici italiani ed europei dei secoli scorsi. Oggi tutti conoscono il palazzo di via Don Minzoni, sede dei musei civici di Macerata, ma meno noti sono altri elementi di un patrimonio ricchissimo, ormai quasi tutto di proprietà pubblica, riconducibile ai Buonaccorsi: dai fondi di archivio, divisi fra l'archivio di Stato e la biblioteca statale di Macerata, al patrimonio librario conservato in quest' ultima, fino alla stupenda villa Buonaccorsi di Potenza Picena, con il suo giardino all'italiana. La conferenza di Francesca Coltrinari sarà un “viaggio fra documenti e opere d'arte” di una famiglia maceratese pienamente integrata nel Settecento europeo.
In occasione del Grand Tour Cultura 2017, che in questa V edizione intende giocare sui diversi significati dell'espressione fuori dal comune, intesa sia come lettura inedita del nostro patrimonio culturale capace di meravigliare ed emozionare, sia come esposizione di opere e documenti fuori dai contesti originari, venerdi 16 febbraio alle ore 20.30 l'Ecomuseo di villa Ficana della rete Macerata Musei propone un'insolita passeggiata nel borgo di case di terra alla scoperta delle storie e dei racconti della cultura popolare locale, fatta di aneddoti, curiosità e leggende.
Storie e leggende del borgo è infatti il titolo dell'itinerario animato, che sarà curato dai volontari del Servizio Civile Nazionale e del Servizio Volontario Europeo, ospiti dell'Ecomuseo.
Con un contributo di 3 euro sarà possibile passare una serata all'insegna del mistero e delle suggestioni tramandate di generazioni in generazioni nel territorio maceratese.
L'evento è consigliato ad un pubblico adulto con prenotazioni da effettuare entro il 15 febbraio al numero 0733/470761 (h 9/15) o tramite email museovillaficana@gmail.com .
Info: www.ecomuseoficana.it Facebook EcomuseoVillaFicana.
Sebbene rientri formalmente in "una normale attività di avvicendamento di incarichi", il comitato Macerata ai Maceratesi esprime contrarietà alla rimozione del questore Vuono.
"Il Dottor Vuono è arrivato da pochi mesi in città (novembre), e in questo piccolo arco temporale, in cui ha ereditato una situazione ormai compromessa dalla politica locale e nazionale, ha portato avanti, nei limiti delle sue possibilità, una lotta serrata al degrado e allo spaccio di droga, con diverse operazioni ai Giardini Diaz, a Fontescodella e in altre zone sensibili della città - affermano gli esponenti del comitato Macerata ai maceratesi.
A nostro avviso invece farebbero bene a dimettersi il Sindaco, che con il progetto Sprar ha inondato la città di sedicenti profughi con l'appoggio della giunta, e il Prefetto, che rappresenta la massima carica di uno Stato a cui sembra essere sfuggita completamente di mano la gestione dei flussi migratori nel maceratese".
Confartigianato Imprese Macerata e Il Faro Cooperativa Sociale, firmano un protocollo d'intesa con lo scopo di instaurare forme di collaborazioni permanenti su progetti specifici riguardanti la sfera del sociale, dando vita al progetto ConFaro.
Dare una risposta alle aumentate esigenze del territorio provinciale di Macerata negli ambiti socio-assistenziali, educativi, amministrativi e previdenziali, proponendosi alle Amministrazioni Pubbliche e agli Enti del Privato Sociale come strumento che possa favorire sviluppo economico e una gestione in rete dei servizi integrati collaborando nell’accrescimento della coesione sociale del territorio. Questi gli obiettivi della partnership, con la quale Confartigianato e Il Faro mettono in campo le rispettive esperienze nel campo sociale.
La Cooperativa svolge infatti da tempo attività di assistenza socio-assistenziale, sanitaria, educativa e di animazione presso strutture e servizi territoriali per minori, disabili ed anziani, mentre Confartigianato tutela, attraverso il Patronato Inapa ed il proprio Centro di Assistenza Fiscale (CAAF), circa 6.000 imprese artigiani e piccoli imprenditori, a cui si aggiungono 6.500 pensionati iscritti all'ANAP, coniugando l’azione sindacale con una serie di servizi personalizzati finalizzati alla crescita e alla competitività delle proprie imprese.
La collaborazione porterà quindi ad un lavoro specifico su alcuni ambiti tematici come la promozione di servizi socio-assistenziali, sanitari ed educativi, di animazione, residenziali, semiresidenziali e territoriali, ad anziani, disabili, minori, soggetti in stato di emarginazione o disagio sociale e famiglie in difficoltà, nonché tutte le attività atte a prevenire stati di bisogno sociale e a contribuire al miglioramento della qualità della vita. Saranno messi a disposizione servizi e assistenza per lo svolgimento di pratiche amministrative in materia di previdenza, invalidità civile, assistenza sanitaria, infortuni e malattie professionali, compilazione di modelli 730, Red INPS, ISEE, imposte locali, pratiche di successione e servizio Colf/Badanti.
Inoltre verranno attuate nuove pratiche per l'occupabilità socio-lavorativa di gruppi vulnerabili o a rischio disagio sociale, sempre valorizzando le risorse locali, la ricerca, la formazione professionale, l’innovazione, il confronto, e lo scambio delle pratiche, e verranno creati sistemi di collaborazioni ed interscambio di conoscenze, informazioni, competenze, abilità, innovazioni sulle pratiche di inclusione socio-lavorativo e su attività con finalità sociali.
“Confartigianato Imprese Macerata ed Il Faro – dichiarano il Presidente Provinciale, Renzo Leonori e Lorenzo Staffolani, Presidente della Cooperativa Il Faro - si organizzano quindi in una rete che vuole essere soggetto visibile e riconoscibile, portatore di interessi specifici ed in grado di promuovere e sperimentare nuove politiche e modelli di sviluppo locale inclusivi. L’obbiettivo è quello di spingere l’azione pubblica verso politiche di welfare mix e di cogestione pubblico/privato e di orientare l’azione verso la riconversione continua delle risorse pubbliche dell’assistenza in forme di investimento a favore delle persone, delle loro famiglie e dei territori”.
Nuovo sopralluogo dei Ris questa mattina nell'appartamento di via Spalato dove si sarebbe consumato l'omicidio di Pamela Mastropietro.
Alla presenza degli avvocati difensori delle tre persone al momento indagate, i tecnici del Ris stanno nuovamente ispezionando la casa di Innocent Oseghale alla ricerca di ulteriori elementi da acquisire, in particolare dattiloscopici e biologici come confermato nella giornata di domenica dal procuratore capo di Macerata Giovanni Giorgio.
"Ho sentito molte polemiche. Per qualcuno è sempre colpa di Salvini anche se io vorrei semplicemente che gli italiani stessero tranquilli". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini parlando dei fatti di Macerata a Mattino Cinque. "E' folle negare che un'immigrazione fuori controllo porti reati e delinquenza.
L'Italia che governerò tra un mese sarà un'Italia che accoglie chi scappa davvero dalla guerra, chi porta rispetto, ma se arrivi e cominci a far casino allora torni a casa tua" ha detto Salvini. "Gli stranieri regolari - ha poi aggiunto - sono i primi a dirmi 'Salvini tieni duro'.
Limitare l'immigrazione non è un dovere solo nei confronti degli italiani, ma anche degli immigrati per bene che sono miei fratelli, a prescindere dal colore della pelle". (Ansa)
A Macerata succedono anche avvenimenti belli. La vita continua con la bellezza di momenti indimenticabili come una tesi di laurea.
Martedì mattina 13 febbraio, all'Università di Macerata verrà presentata una tesi dal titolo "Fallimenti a grappolo e fondo per il credito delle aziende vittime di mancati pagamenti" a cura della studentessa Lorella Leonardi e del relatore Fabiola Pietrella del corso "Bilanci bancari e crediti non performing" - Corso di laurea magistrale in "Consulenza e direzione aziendale".
Si tratterà dell'opportunità per le aziende di accedere a questo fondo, istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico, sulla base della storia dell'imprenditrice veneta Serenella Antoniazzi (da cui anche il nome del Fondo "Serenella"), raccontata dalla stessa nel libro intitolato "Io non voglio fallire".
Macerata, che a differenza di quanto appare, è una comunità pacifica e orgogliosa del proprio territorio, della propria realtà e del prestigio dell'Università, ospiterà la signora Serenella Antoniazzi, che verrà a presenziare alla tesi di laurea come testimone diretto delle vicende che colpiscono il mondo imprenditoriale e che hanno un risvolto su tutta l'economia nazionale.
Dopo neanche tre mesi dal suo insediamento a Macerata, il questore Vincenzo Vuono (foto) sarebbe stato rimosso a seguito dei recenti accadimenti che hanno sconvolto la provincia di Macerata.
Manca ancora l'ufficialità, ma la notizia viene confermata da più fonti.
Il questore Vuono si era insediato il 20 novembre scorso, prendendo il posto di Giancarlo Pallini.
Dal gennaio 2015 al gennaio 2016 è stato questore di Isernia per assumere poi l'incarico di Consigliere Ministeriale presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale degli Affari Generali della Polizia di Stato. Lo scorso novembre l'arrivo a Macerata e oggi la notizia della rimozione.
Al posto di Vuono da Roma dovrebbe arrivare il dottor Antonio Pignataro.
"Macerata è al centro del Paese": così Massimo Giletti questa sera a Non è l'arena, in una puntata tutta dedicata ai fatti che negli ultimi dieci giorni hanno sconvolto la città intitolata "macerata: le due paure". In collegamento diretto dal suo studio di via Lorenzoni c'era l'avvocato Giancarlo Giulianelli, difensore di Luca Traini.
Diversi gli ospiti in studio, fra cui Alan Friedman, Alessandra Mussolini, Pippo Civati, Nunzia Di Girolamo, Vittorio Feltri, Alessia Morani.
"E' vero" ha esordito Giulianelli "mi giungono attestati di solidarietà da tutta Italia. Mi sono dato una spiegazione che tutto sommato è banale: ritengo che il gesto compiuto da Traini è da condannare e mi sembra sia stato condannato da tutte le forze politiche. Ma tanta gente, manifestando questa solidarietà nelle forme più disparate, non fa altro che evidenziare un problema che esiste e che per tanto tempo una parte politica ha utilizzato a sua favore fomentando il malcontento e un'altra parte ha totalmente dimenticato.
Il mio cliente non ha manifestato alcun segno di pentimento. Ha semplicemente detto che non si era reso conto di aver sparato verso una donna e si è detto dispiaciuto per aver raggiunto con un colpo questa signora. Nella sua ideologia le donne, gli anziani, i bambini, non devono essere oggetto di alcuna violenza".
Prima del secondo intervento di Giulianelli, è andato in onda un servizio girato dalla troupe di La7 a Macerata nei giorni scorsi, dove sono emerse dichiarazioni a tratti sconvolgenti. "Ce duvìa 'cchiappà meglio. Io non so razzista però stanno a fà una rottura de..." dice una signora intervistata. E la gran parte dei commenti sono dello stesso tenore.
Quando Giletti incalza la Morani sul perchè il Partito Democratico non abbia aderito alla manifestazione di sabato, la risposta è netta: "non ci vedrete mai in piazze dove si inneggia alle foibe o dove si picchiano poliziotti. Il Partito Democratico è altro. Ci vedrete il 18 in una bella manifestazione pacifista. Noi abbiamo raccolto l'invito del sindaco di Macerata a fermarsi un attimo per dare il tempo a una città sconvolta di riprendersi".
Giletti per qualche secondo fa anche riferimento alla mafia nigeriana e ai riti che potrebbero essere all'origine dell'omicidio di Pamela Mastropietro, poi la linea torna a Giulianelli che conferma come quello fra Traini e la Lega sia stato solo "un innamoramento estivo. Anche Luca mi ha confermato di essersi messo in lista a Corridonia come riempitivo. Il ragazzo mostra dei disturbi comportamentali evidenti a tutti e penso non si faccia fatica a riconoscere in lui un soggetto con delle problematiche che sono emerse in maniera eclatante col gesto che ha compiuto. Anche la sua vita passata dimostra la sua incapacità di intendere e di volere. In certe situazioni certe ideologie hanno fatto particolarmente presa su questo ragazzo. Quando sono con lui ho una sensazione di profonda tristezza perchè è un ragazzo sostanzialmente buono. Sto raccogliendo anche testimonianze sotto questo punto di vista. Puoò sembrare assurdo per il gesto che ha fatto, ma è un ragazzo con delle idee politiche particolari che nessuno ha mai pensato potessero sfociare in gesti come quello di Macerata". L'avvocato conferma anche che Traini ha portato un cero con l'effige di Mussolini nel punto in cui sono stati trovati i trolley contenenti i resti di Pamela.
Il successivo servizio parla della fiera delle armi di Vicenza. Anche qui vengono sentite alcune persone e una dice: "Traini ha sparato sette colpi e non ha ammazzato nessuno... andasse a giocare a calcio".
L'Helvia Recina fallisce l'ennesimo esame di maturità di questa stagione sul campo del Montefano e vede allontanarsi sempre di più la possibilità di raggiungere i play off. Contro la squadra dell'ex tecnico Roberto Lattanzi, è l'ennesima rimonta subita a lasciare l'amaro in bocca ai ragazzi di mister Carassai con il 3-2 finale che premia i locali più cinici ed esperti nel gestire i momenti chiave del match. Orfano anche di Ramadori, stagione chiusa in anticipo per lui per problemi di lavoro, il tecnico arancio nero schiera l'Helvia con un 4-2-3-1 con Perrella, Badiali e Maccioni alle spalle di Marcoaldi e la mossa sembra dare i suoi frutti. L'Helvia gioca bene, in velocità con continui inserimenti sulle fasce e scambi di prima e il Montefano fatica a trovare le contro misure, concedendo al minuto undici il calcio di rigore, fallo di Rocchi in uscita su Maccioni, che Montanari trasforma per il meritato vantaggio.
Al 16' Perrella sfiora il raddoppio con un destro deviato ma un minuto dopo il giovane Piccioni paga l'inesperienza e stende Aquino in area per il rigore del pareggio trasformato dall'argentino.
Il gol muta gli equilibri con un Montefano più deciso e un'Helvia che per alcuni minuti accusa il colpo tornando a farsi vedere in avanti a ridosso della mezzora quando un'altra ingenuità collettiva della difesa lascia libero Bonacci a centro area di mettere dentro il gol del sorpasso.
Campana sfiora il pari con un destro dal limite deviato di poco sopra la traversa e al 39' l'ennesimo pasticcio difensivo chiude in pratica la contesa: Pagliaini non rinvia il pallone e Bonacci mette al centro trovando una sfortunata carambola su Capparuccia che sigla un'incredibile autogol che sa di beffa. L'Helvia vacilla e nel finale rischia il tracollo con Recchi che salva su un destro di Mengoni.
Nella ripresa il Montefano controlla la partita con ordine chiudendo tutti i varchi all'Helvia Recina e sfiora in almeno tre occasioni il punto del quattro a uno con Bonacci, Latini e Palmucci sul quale è ancora Recchi a salvare con un grande intervento. Dall'altra parte le occasioni più ghiotte per l'Helvia sono un destro al volo di Marcoaldi dal limite alto di poco e una punizione di Campana dalla distanza messa in angolo da Rocchi, troppo poco per riaprire la partita che sul piano prettamente statistico si chiude al 95' con un altro calcio di rigore di Montanari per fallo su Maccioni.
Helvia Recina punita oltre i propri demeriti che paga ancora una volta a caro prezzo le sviste difensive e dazio alla fortuna ma che evidenzia quei difetti congeniti, poca scaltrezza e malizia su tutti nell'affrontare partite maschie e battagliere, che stanno facendo la differenza in negativo pur al pari di un livello tecnico superiore al resto delle contendenti. Domenica prossima altro gara casalinga molto ostica con il San Marco Servigliano Lorese, ennesimo esame da affrontare per un rincorsa sempre più a ostacoli.
“Credo che vadano fatti i complimenti ad entrambe le squadre - il commento a fine gara di mister Carassai - per la partita espressa. Anche noi abbiamo giocato secondo me una buona gara dove purtroppo paghiamo oltre i nostri demeriti alcune disattenzioni difensive. Ci manca quel pizzico di malizia per affrontare certe partite e il fatto di non aver vinto neanche uno scontro diretto ne è la prova tangibile. Mercoledì abbiamo la partita di Coppa Marche e poi ci prepareremo al meglio per domenica, resto fiducioso per un finale di stagione che può ancora regalarci delle soddisfazioni”.
MONTEFANO: Rocchi, Cesari, Mengoni, Camilloni, Pigini, Moschetta, Aquino (81' Sampaolesi), Palmucci, Latini (91' Lorenzetti), Rossini (50' Silvestroni), Bonacci. All: Lattanzi
HELVIA RECINA: Recchi, Piccioni (66' Ascenzi), Montanari, Hoxha, Capparuccia, Pagliarini, Perrella (68' Massini), Campana (81' Domizioli), Marcoaldi (65' Di Crescenzo), Badiali, Maccioni. All: Carassai
RETI: 11' rig, 95' rig Montanari (HR) - 17' rig Aquin, 30' Bonacci, 39' Capparuccia ag (MONT)
AMMONITI: Perrella, Hoxha (HR), Palmucci, Latini, Rocchi, Sampaolesi (MONT)
ARBITRO Lanzetta (PS) - Marinelli (AN) - Pagliari (FM)
Sulla facilità di procursarsi droga nelle nostre città, ormai ci sono pochi dubbi, data la quantità massiccia di stupefacenti circolanti, spesso denunciata dalle autorità e dalla presenza di folta schiera di spacciatori, non solo di "professione".
Nell'ultima puntata della trasmissione radiofonica La Zanzara, andata in onda su Radio24, è stata trasmessa la registrazione di una telefonata ad uno spacciatore di colore di Macerata, probabile conoscente di Gideon Azeke, il ghanese ferito Luca Traini durante il suo folle raid.
Dopo una prima telefonata in cui il pusher è molto diffidente per via del numero privato, ne segue una seconda, con il numero visibile, in cui con pochissime parole si riesce ad ottenere un appuntamento per comprare droga senza problemi.
Il commento finale del conduttore è una desolante ammissione di quanto sia facile oggi procurarsi della droga, "di una facilità impressionante" e come dargli torto?
Medea Macerata che torna da Morciano con i 3 punti (1-3 alla Dolciaria Rovelli) al termine di una partita dai diversi volti che comunque permette di rimanere a pari punti con Portomaggiore, che nel frattempo ha battuto Terni 3-0.
Coach Pasquali deve fare a meno di Di Meo, al posto del quale in banda inizia Furiassi, per il resto si presenta il sestetto consueto. Il primo set vede una Medea piuttosto quadrata con un 80% di ricezione positiva e con una difesa che lascia solo un 26% di efficacia offensiva alla formazione di casa, che dopo un inizio piuttosto equilibrato comincia a cedere terreno nella prima metà di set, quando un turno al servizio di Scuffia sposta i rapporti di forza a beneficio dei maceratesi che vanno a vincere 18-25.
La Rovelli però cambia registro nel secondo set, crescendo notevolmente a partire dalla ricezione (61% positiva contro il 35% del primo set), fino ad una buona combinazione muro-difesa (5 punti a muro e efficienza di attacco degli ospiti che crolla dal 50% al 31% nel parziale). 8-3 per i padroni di casa che diventa 16-9, Pasquali inserisce Thiaw al posto di Bussolari ma la Medea non riesce ad avere quella continuità di gioco che servirebbe per recuperare un set nato male in partenza. Sul 21-16 Casoli e compagni provano a recuperare ma non riescono ad arrivare ai vantaggi, arrestandosi sul 25-22 con 12 errori punto.
Il pareggio è una doccia fredda per la Medea. Il primo scambio del terzo set si interrompe per l’infortunio del capitano della Rovelli Sebastiano Caselli, ben sostituito da Alessandro Papa. Macerata piuttosto contratta, sono infatti i padroni di casa a partire meglio (8-5). A gioco lungo però la Medea riesce a recuperare, raggiungendo la parità sul 13-13. Il pareggio mina le certezze dei padroni di casa che cominciano a perdere contatto con l’avversario che allunga sul 15-21 e poi sul 20-25.
Il nuovo vantaggio di Macerata taglia le gambe ai romagnoli. Il quarto set ripercorre le orme del primo, con i biancoverdi che si creano da subito il divario da gestire al meglio. La percentuale di attacco dei locali rimane sul 29% mentre Macerata sale a 54%. Finisce sempre 20-25 e tre punti in cassaforte nonostante non si riesca sempre a pungere al servizio con la dovuta continuità (68% di ricezione positiva per la Rovelli).
Missione compiuta, pur non senza patemi, in vista dello scontro diretto con Portomaggiore di sabato prossimo.
DOLCIARIA ROVELLI MORCIANO-MEDEA MACERATA 1-3
DOLCIARIA ROVELLI MORCIANO: Scrollavezza 3, Fabbri 5, Nelson, Morciano, Rossi (L2), Franco 8, Corso 9, Maggioli (L1), Papa 4, D’Amico 4, Caselli 5, Budzko, Fortes 8. All. Rovinelli.
MEDEA MACERATA: Molinari A. 17, Benedetti, Casoli 14, Miscio, Medei n.e., Troiani 1, Molinari M. 6, Scuffia 28, Thiaw 5, Bussolari 1, Furiassi 3, Gabbanelli (L1), Valenti (L2). All. Pasquali.
ARBITRI: Bosio-Falavigna
PARZIALI: 18-25 (23’), 25-22 (29’), 20-25 (25’), 20-25 (25’)
Un asino in fuga viene inseguito da tre pattuglie della polizia e una della finanza prima di essere finalmente fermato.
E' successo questo pomeriggio a Macerata, quando alcuni automobilisti hanno dato l'allarme per un animale che stava scorrazzando pericolosamente per le strade della città. Sono subito intervenute le pattuglie della polizia che a seguito delle segnalazioni sono riusciti a rintracciare l'asino.
Secondo la ricostruzione fatta, l'animale proveniva dalla zona di Santa Croce, ha percorso via Spalato ed è arrivato fino alla rotonda vicino al palazzetto dello sport. Alla fine, è stato catturato in contrada Fontescodella, lungo la stradina che dal palazzetto porta verso le scuole superiori.
Ora si sta cercando di rintracciare il proprietario dell'animale.
(Foto di Giammario Scodanibbio)
L'indagine sull'omicidio di Pamela Mastropietro è tutt'altro che conclusa. E altri cittadini nigeriani sono stati interrogati perchè si presume coinvolti in questa vicenda.
A parlare è il procuratore capo della Repubblica di Macerata, Giovanni Giorgio, che smentisce il fatto che le indagini sulla morte della diciottenne romana siano terminate dopo il fermo di altri due cittadini nigeriani.
"Siamo in attesa di conoscere l’esito dei numerosi accertamenti di laboratorio - effettuati ed ancora da effettuare nei prossimi giorni - da parte del Ris dei carabinieri di Roma in relazione:
- alle impronte rilevate ed ai prelievi biologici acquisiti all’interno dell’abitazione ove ragionevolmente si sono svolti i fatti per cui si procede, nella disponibilità dell’indagato Oseghale, attualmente sottoposto a misura carceraria;
- alla comparazione dei dati acquisiti e da acquisire ancora nei prossimi giorni con i profili dattiloscopici e biologici di tutti gli indagati, di cui quelli sopraggiunti, dei due soggetti, ora sottoposti a provvedimento di fermo di indiziati di reato..
Si attendono inoltre" spiega il procuratore Giorgio "le risultanze definitive delle indagini in corso ad opera dei medici legali e dell’esperto in materia di tossicologia e degli esperti in materia di indagini telefoniche ed informatiche in materia di telecomunicazioni.
Saranno sentiti anche altri testimoni.
In particolare, si evidenzia che nella nottata tra il 9 e il 10 febbraio , l’esame dei primi dati forniti dagli esperti in materia telefonica consentiva innanzitutto di acquisire la ragionevole certezza che nella giornata del 30 gennaio scorso la persona che usava il telefono, di cui non si conosceva ancora minimamente l’identità, ma solo il nomignolo attribuitogli dagli altri coindagati, appariva essere stato presente con apprezzabile continuità temporale all’interno dell’abitazione dell’Oseghale e risultava altresì aver avuto – nella medesima giornata- apprezzabili contatti telefonici con gli altri indagati.
Si acquisiva altresì consapevolezza del fatto che detta persona stesse progressivamente allontanandosi nella nottata verso la lombardia.
A quel punto, il procuratore ha ritenuto necessario farlo localizzare, posto che la sua presenza fisica risultava indispensabile, ai fini delle ulteriori indagini anche di natura scientifica.
Pertanto, in piena notte, ha deciso di attivare le opportune indagini al fine di controllare i movimenti dell’utilizzatore, allora ancora ignoto del telefono cellulare.
Una volta ottenuta la ragionevole certezza che il soggetto si trovasse all’interno della stazione ferroviaria di Milano in partenza per altra località, tramite il Comando provinciale dei carabinieri di Macerata sono stati immediatamente avvertiti i carabinieri del Comando provinciale di Milano che è riuscito a rintracciarlo prontamente.
D’intesa con la Procura di Milano, una volta fermato, il giovane, privo di documenti, è stato condotto presso il Comando provinciale dei carabinieri di Macerata, per la sua identificazione e sottoposizione a rilievi fotosegnaletici e biologici, in vista delle successive indagini di natura scientifica.
Anche l’altro cittadino nigeriano già coinvolto - ancora a piede libero - nelle indagini, sulla base delle sopraggiunte risultanze investigative a suo carico, è stato sottoposto a rilievi dattiloscopici e biologici.
Quindi, il procuratore, d’intesa con il sostituto procuratore contitolare delle indagini, ha deciso di procedere ad urgente interrogatorio di ambedue i cittadini nigeriani, in presenza dei rispettivi difensori, nonchè di sentire altri cittadini nigeriani risultati coinvolti nella vicenda.
I due indagati hanno risposto alle domande loro formulate tramite interprete.
Le indagini – svolte con la costante collaborazione dei carabinieri di Macerata - sono state accelerate e condotte necessariamente senza sosta di giorno e di notte, al fine di raccogliere elementi indiziari di rilievo probatorio consistente in danno dei due cittadini nigeriani, di cui appariva concreto anche il rischio di fuga.
L’attività investigativa sinora svolta ha raggiunto risultati da ritenersi ancora provvisori, posto che gli accertamenti di natura scientifica hanno tempi fisiologicamente non brevissimi.
Non è intenzione di questo ufficio seguire o acconsentire di fatto a procedure di giustizia sommaria più che mai in una vicenda così delicata.
Colgo l’occasione" conclude il dottor Giorgio "per ringraziare quanti stanno cooperando con i il massimo impegno ad indagini obiettivamente molto impegnative".
Dopo aver assistito alla "incivile manifestazione antifascista" che si è tenuta sabato 10 nel capoluogo marchigiano, autorizzata dal sindaco Romano Carancini, i dirigenti locali di Forza Nuova chiedono le dimissioni del primo cittadino.“I fatti accaduti in questi giorni a Macerata sotto una precisa regia, sono a dir poco vergognosi – afferma Martina Borra vice coordinatore provinciale di Forza Nuova - Prima si impedisce con la forza un nostro comizio poi si autorizza e si concede lo spazio ad una vera e propria carnevalata rossa – continua la nazionalista – rossa come il sangue che hanno sparso,complici di uno stato terrorista ,complici di spacciatori e macellai.”“La cosa che mi rincuora è stato constatare che il popolo maceratese è rimasto barricato in casa dissociandosi assolutamente da questa pagliacciata – spiega ancora Borra - Le uniche parole pronunciate dai manifestanti sono state ‘fascismo, razzismo e xenofobia’ , mentre l’unico razzismo rimane quello messo in atto da loro nei confronti dei nostri fratelli italiani”.“Inneggiare alle Foibe proprio nel giorno del Ricordo è inaccettabile e vergognoso – attacca la nazionalista - Dopo quello che è successo, al sindaco Carancini non rimane che dimettersi per aver permesso e appoggiato questa immonda sfilata di sangue dove non si è avuto il minimo rispetto per i nostri morti”“Condanniamo i vergognosi cori sulle foibe che si sono levati dalla piazza di Macerata e gli attacchi dei manifestanti anti-italiani che hanno sfilato inneggiando all’odio comunista – conclude Borra – Riteniamo responsabile di quanto successo, il sindaco Carnacini in prima persona e ne chiediamo le immediate dimissioni”.
Per il criminologo e psichiatra Alessandro Meluzzi non ci sono dubbi: dietro l'omicidio di Pamela c'è la mano della mafia nigeriana.
"Siamo di fronte a una criminalità pericolosissima" dice Meluzzi "una delle più pericolose del mondo. Forse anche più della mafia cinese. La povera Pamela, è stata attirata in una casa da un gruppo di spacciatori nigeriani, a mio modo di vedere sicuramente violentata e sicuramente uccisa perchè di certo non è morta di overdose anche se di questo non troveremo mai una prova, sezionata come ha detto il medico legale con una perizia che avrebbe richiesto ai medici ore e ore di lavoro con gli strumenti di una camera settoria.
Credo che si sia trattato di un evento che purtroppo si collega a prassi che nella mafia nigeriana sono tutt'altro che rare, come ad esempio il cannibalismo rituale. Il fatto che manchino organi ha come ipotesi probabile che possano essere stati mangiati perchè mangiare organi della vittima è uno strumento per il mafioso nigeriano per acquisire forza, potere, coraggio, secondo delle pratiche rituali cannibaliche che fanno parte di sette come Black Axe".