Tra il 12 luglio e il 4 agosto l’Università di Macerata, con la direzione di Roberto Perna, e l’Istituto Archeologico Albanese, con quella di Dhimitër Çondi, hanno condotto la dodicesima campagna di ricerche archeologiche ad Hadrianopolis e nella valle del Drino, in Albania meridionale, nell’antica Caonia, grazie ai fondi messi a disposizione dall’Ateneo e dal Maeci, che ha inserito la missione tra quelle di particolare interesse strategico per il nostro Ministero degli Affari Esteri.
“Quest’anno in particolare - sottolinea Perna - sono stati realizzati studi dettagliati e rilievi topografici in alcuni siti della valle, come Melan, Selo, Lekel, Labova e Selcka, importanti città e fortezze diffuse nel territorio, producendo nuove planimetrie archeologiche che integrano in maniera sostanziale i dati fino ad oggi noti e acquisendo importanti elementi per la conoscenza di questo territorio fra Albania e Grecia”.Le indagini sono state condotte da studenti e tecnici dell’Ateneo tramite rilievo a terra con stazione totale e riprese aereofotografiche tramite droni, realizzate in collaborazione con Giovanni Antonio Citeroni ed elaborate nel laboratorio di archeologia di Unimc. Nel sito di Selo, fortificazione di età ellenistica che difendeva il passaggio verso la costa orientale e la Grecia del nord, è stato avviato uno scavo stratigrafico alle pendici sud-est della fortificazione stessa, scoprendo un interessante tratto di cortina.
“In collaborazione con un’équipe dell’Università di Camerino diretta da Antonio Schettino – aggiunge Perna – sono proseguite anche le indagini geofisiche, geomagnetiche e geoelettriche, nelle aree urbane di Hadrianopolis e di Antigonea, le due importanti città che, tra III sec. a.C. e VII sec. d.C., hanno dominato la valle del Drino e con essa una parte significativa dell’Epiro, la prima in particolare dove l’Università di Macerata dal 2005 conduce i suoi scavi”.Come ricordato da Luan Perzhita, direttore dell’Istituto Archeologico di Tirana “si è proceduto anche allo studio dei materiali provenienti dagli scavi 2011-2016 di Hadrianopolis in vista della prossima pubblicazione. Per noi è importate che sia proseguita la campagna di restauri, coordinata da Unimc. L’area è oggi talmente importante per l’archeologia albanese che, dal 2015, è stato istituito il Parco archeologico di Antigonea-Hadrianopolis”.L’incontro della missione con il Ministro alla Cultura Mirela Kumbaro e con il direttore della Direzione Regionale del patrimonio culturale Albert Kasi ha sancito la stretta collaborazione tra istituzioni albanesi e Università di Macerata. L’attività di Unimc non è legata solo allo studio e alla ricerca, ma anche alla tutela e valorizzazione del ricco patrimonio archeologico albanese, che può divenire sia un’importante occasione di crescita economica e sociale per tutto il territorio, sia un fondamentale strumento di crescita scientifica e professionale per gli studenti di archeologia dell’Ateneo. Insieme all’Università di Gjirokaster, rappresentata dal rettore Bektash Mema e con il sostegno del Console italiano a Gjirokaster Teodor Bilushi, sono proseguiti gli incontri per l’organizzazione di un titolo doppio fra i due Atenei che dovrebbe avviarsi nel corso dell’Anno Accademico 2018/2019.Gli iscritti ai corsi di archeologia del Dipartimento di Studi Umanistici, grazie anche alle borse di studio universitarie, hanno sempre partecipato in numero elevato alle missioni di scavo e ricerca condotte in Albania, completando e integrando la loro formazione e confrontandosi con studenti provenienti da altri paesi, quest’anno ad esempio dal Kosovo e dalla Grecia.
La missione archeologica dell’Università di Macerata appena rientrata in Italia e in parte già pronta per iniziare, il 14 agosto, le ricerche a Creta, in Grecia dove l’Ateneo maceratese è attivo dal 1978, era formata, oltre che dal direttore Roberto Perna, da Sofia Cingolani, David Sforzini, Ludovica Xavier de Silva, Riccardo Carmenati, Daniele Russo, Claudia Sediari, Adele Esposito Arianna Gentili, oltre che da Elvana Bushi e Ermira Krasnigi dell’Università di Pristina e Anna Detsika dell’Università di Ioannina, cui si aggiungono i numerosi studenti e ricercatori dell’Ateneo che hanno continuato, dall’Italia, a contribuire allo sviluppo delle ricerche in quest’area dell’Albania
Quaranta stagioni al servizio dello Sferisterio, da comparsa a medico di sala. Da un modo spensierato di passare le estati cittadine ad un vero e proprio lavoro di responsabilità, Marco Sigona da ormai quattro decadi passa le sue estati nell’Arena maceratese con la passione per l’opera e la vocazione per la medicina.
Tutto comincia nel 1978, quando 15enne, un po’ per restare in città d’estate e un po’ per mettersi da parte qualche lira per l’ambito motorino, Sigona fa il suo primo provino da comparsa per il Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi, con la regia di Beppe De Tommasi e la voce del baritono Renato Bruson. «La selezione all’epoca era quasi militaresca: ci mettevano in riga sul prato e il regista ci passava davanti, facendo attenzione alla prestanza fisica. Tutto qui». Così entra tra i soldati dell’opera di Verdi grazie alla sua altezza, che gli garantisce un posto anche tra le comparse di Tosca dell’anno successivo, quando a Macerata arriva la stella luminosa di Placido Domingo. «All’epoca non mi rendevo conto della fama del tenore spagnolo. Avevo notato che lo Sferisterio era pienissimo e da lì ho cominciato a capire di dove effettivamente mi trovavo».
Nel 1980, arriva in Arena la Rai per filmare il Barbiere di Siviglia con Leo Nucci e Marilyn Horne: «Davanti ai mostri di metallo che avevano montato in mezzo alla platea, noi comparse ci sentivamo come degli attori; dovevamo seguire sia le indicazioni della regia lirica sia quelle della regia televisiva. È stata una grande emozione». L’ormai 19enne, Sigona inizia a ricoprire il doppio ruolo di comparsa e di capo comparsa, affiancandosi agli amici Paolo Micozzi, Gianni Niccolò, Vincenzo Porzi e soprattutto Fabio Distefani (venuto a mancare recentemente e a cui rende un particolare ricordo). Del 1982, il dott. Sigona menziona la finale dei Mondiali di calcio vista sul loggione con una televisione in bianco e nero e il ritardo fatto fare a Nureyev, che aspettava i tifosi italiani vincitori.
Anno chiave della storia dello Sferisterio: 1984. Arriva a Macerata il regista cinematografico Ken Russell con la sua dirompente Bohème, rimasta nella memoria degli spettatori come uno dei momenti artistici più alti dell’Arena maceratese. Lo studente di Medicina 21enne si trova davanti uno dei suoi miti, proprio allo Sferisterio: «Lavorare con un regista che già apprezzavo è stata un’esperienza ineguagliabile e soprattutto ha mostrato al pubblico, come anche a me, un nuovo modo di mettere in scena uno spettacolo d’opera trasgressivo, dove Mimì moriva di overdose». Dopo il misero tentativo di ricreare l’esperimento russeliano con la Carmen del 1988 ambientata tra pugili nel Bronx, comincia per lo Sferisterio un periodo di fioritura artistica, dal 1992 al 2002, con la sovrintendenza e la direzione artistica di Claudio Orazi: la Traviata degli specchi di Svoboda, l’iconica Turandot di De Ana e la Tosca dell’accidentale fucilazione. «Ero io l’ufficiale che doveva dare il segnale di sparare ai soldati. Dopo lo scoppio ce ne siamo andati, poi ci siamo accorti che la musica si era interrotta. Sul palco, il tenore Armiliato era a terra che urlava di dolore. In quel momento mi sono reso conto che in Arena non c’era un’adeguata assistenza medica sul palcoscenico e da lì ho avuto l’idea di chiedere a Orazi di diventare una figura stabile di supporto sanitario per gli artisti, e per il pubblico». Nel 1997, Sigona lascia il palcoscenico e si dedica agli interpreti che lo solcano, divenendo il medico di riferimento dello Sferisterio. Oltre a occuparsi di eventuali possibili incidenti in teatro, questa figura è un vero e proprio supporto per gli artisti e le loro necessità mediche. «In questo mio percorso di assistenza sanitaria non sono stato solo ma affiancato, dagli inizi degli anni 2000, dai volontari dell’Associazione Croce Verde Onlus di Macerata (nella quale ricopro il ruolo di Direttore Sanitario), che definisco per il colore delle maglie come “i miei silenziosi angeli custodi bianchi”. Sono infermieri professionali o in pensione, preparati nella tecnica di primo soccorso (BLS). Con un’organizzazione perfetta mi consentono di svolgere un’attività di assistenza e di soccorso durante gli spettacoli, senza che questi vengano assolutamente disturbati nel loro svolgimento».
Resta da fare una sola domanda: tornerebbe mai in scena, almeno per un’ultima volta? «Non ci riuscirei. Il palcoscenico è un luogo che non mi appartiene più. Rimane il bellissimo ricordo di tanti anni fa, degli amici e degli artisti conosciuti qui allo Sferisterio».
Questa mattina verso le ore 11.30, a seguito di alcune chiamate giunte sul 113, la “Volante” della polizia è intervenuta presso i giardini situati nelle immediate adiacenze di piazza Garibaldi a Macerata dove era stata segnalata una rissa tra cittadini extracomunitari ubriachi.
Giunti immediatamente sul posto, gli agenti hanno riscontrato la presenza di sei cittadini extracomunitari, cinque originari del Gambia e uno del Senegal di età compresa tra 20 e 30 anni, due dei quali in evidente stato di ebrezza alcolica, i quali alla vista della polizia si calmavano immediatamente.
Nella circostanza gli agenti hanno elevato multe per ubriachezza in luogo pubblico ai soggetti in stato di ebbrezza. Inoltre, a seguito di successivi accertamenti, è stato multato anche il titolare di un bar sito nelle vicinanze per aver somministrato sostanze alcoliche a persone in stato di ebbrezza.
Sono 720 i bambini che, ad oggi, hanno scoperto la magia dell’opera. Distribuiti in maniera omogena sulle tre opere in cartellone (dai 219 ingressi di Madama Butterfly ai 255 di Aida) sono entrati allo Sferisterio con la promozione pensata dal Macerata Opera Festival per le famiglie. Grazie al Children Partner TreValli Cooperlat, i bambini e i ragazzi al di sotto dei 14 anni, accompagnati da un adulto con biglietto intero, entrano a 1 euro.
Il Macerata Opera Festival da anni sta investendo nella formazione di nuovo pubblico, puntando in maniera decisa sui bambini e sugli studenti degli istituti secondari superiori. Durante l’anno scolastico, infatti, lo Sferisterio dedica loro il progetto Incontra l’opera, per presentare in modo coinvolgente i titoli in cartellone nella stagione lirica.
La fase conclusiva porta proprio i ragazzi allo Sferisterio, rendendoli spettatori delle anteprime, riservate ai giovani.
Per i più piccoli, invece, c’è la preziosa attività dell’Università di Macerata che, con i corsi di Psicologia dell’Educazione e Psicologia dello Sviluppo, guidati dalla prof.ssa Paola Nicolini, ha realizzato tre volumi, editi da EUM (Edizioni Università di Macerata), con le storie adattate per i bambini. Non una semplice riduzione del libretto delle opere, ma un vero lavoro scientifico sul linguaggio e sulle immagini che portano i bimbi alla scoperta dei titoli operistici attraverso la narrazione.
Anche questo lavoro si sviluppa durante l’anno scolastico: i disegni contenuti nei tre libri e relative copertine sono illustrazioni realizzate dai bambini delle scuole coinvolte. In più, nei Martedì del Festival Off sono stati proposti dei laboratori con numerose attività creative, partendo proprio dalla narrazione delle tre differenti storie: Turandot, Madama Butterfly e Aida. L’esperienza proseguirà anche il prossimo anno scolastico con le tre nuove opere in cartellone.
Dopo Gimbo Tamberi tocca ad un altro marchigiano salire sul proscenio dei Campionati Mondiali di Atletica Leggera: Michele Antonelli.
Il ventitreenne maceratese sarà infatti al via, nella giornata conclusiva della prestigiosa rassegna intercontinentale, nella 50 km di Marcia. Si presenta sulle strade inglesi da Campione Italiano e con il recente bronzo alla Coppa Europa di Podebrady con un ottimo 3h 49’07”, crono che rappresenta la 13° prestazione nazionale di sempre.
Certamente l’allievo di Diego Cacchiarelli dovrà controllare le giustificate emozioni e se saprà mixare il tutto con l’ottima preparazione fisica raggiunta con il raduno a Roccaraso, potrà mettere sul tavolo dell’affascinante gara le proprie carte. A soli 23 anni Michele sarà uno dei più giovani al via, ma la maglia azzurra se l’è guadagnata sul campo macinando migliaia di chilometri sulle strade della sua Macerata e togliendo minuti su minuti al suo personale. Ora non resta che fare il miglior in bocca al lupo ed attendere le 8.45 di domenica quando verrà dato il via alla gara.
Il Primo Dirigente della Polizia di Stato, dottor Romualdo De Leonardis, 58 anni, originario della provincia di Benevento, dal 10 agosto ha assunto l’incarico di Dirigente della Divisione Amministrativa presso la Questura di Macerata.
Il dottor De Leonardis, in Polizia dal 1983, ha prestato servizio presso le Questure di Avellino e Benevento, presso il Reparto Mobile di Napoli e presso la Questura di Forlì dove ha diretto prima la Divisione Amministrativa e successivamente la Squadra Mobile dove ha coordinato in prima persona le indagini connesse all’omicidio del Senatore Ruffilli ucciso dalle Brigate Rosse il 16 aprile 1988. Assegnato alla Questura di Perugia prima come dirigente dell’Ufficio Personale poi come Capo di Gabinetto, ha successivamente diretto il Commissariato di Assisi dove ha diretto i servizi di Ordine Pubblico connessi alla visita di ben tre Pontefici nonché di alte personalità istituzionali italiane e straniere.
Nominato Primo Dirigente della Polizia di Stato dal 1° gennaio 2013, ha assunto l’incarico di Dirigente della Divisione Amministrativa della Questura di Ascoli Piceno dove, a seguito del sisma del 24 agosto 2016, è stato impegnato in prima persona nei soccorsi alle popolazioni colpite dal terremoto e nel recupero della piccola Giorgia trovata viva dopo 15 ore dal sisma tra le macerie di Pescara del Tronto. Da quella data il dottor De Leonardis ha anche coordinato i servizi anti sciacallaggio svolti sul territorio colpito dal sisma ove da subito ha collaborato nei soccorsi dei feriti e nel recupero delle persone decedute.
De Leonardis ha sostituito nel nuovo incarico il dottor Marcello Gasparini collocato in quiescenza.
Il dottor Gasparini, laureato in giurisprudenza presso l’Università di Macerata e in Polizia dal 1985, ha diretto tra gli altri uffici la Sezione Speciale di Polizia Strdale di cesena, il Commissariato di P.S. di Civitanova Marche e da ultimo la Divisione Amministrativa della Questura di Macerata. Ha avuto inoltre riconoscimenti dal Ministero dell’Interno sia per l’attività di Polizia Giudiziaria svolta nella nostra provincia nonché dei Questori di Ctania, Brindisi e Torino ove ha diretto importanti servizi di ordine pubblico.
Il Questore di Macerata, dottor Giancarlo Pallini, nel dare il benvenuto e augurando al dottor De Leonardis un buon lavoro, ringrazia il dottor Gasparini per il fattivo contributo offerto, specie nelle circostanze più difficili vissute per l’evento sismico in questa provincia.
Un cittadino albanese di 37 anni residente a Macerata nella zona vicina allo Sferisterio, disoccupato e già conosciuto alle forze di polizia, è stato denunciato la notte scorsa dai carabinieri di Tolentino per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari del capitano De Carlini hanno metto in atto un servizio specifico, iniziando a seguire il 37enne a Tolentino fino al suo ritorno a Macerata. A qul punto, hanno svolto una perquisizione domiciliare nell'abitazione dell'albanese trovando 10 grammi di cocaina già suddivisa in dosi, 1650 euro in contanti come provento dell'attività di spaccio, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento della droga, un machete con lama da 30 centimetri, un oltello bowie con lama da 23 centimetri.
Tutto il materiale è stato sequestrato e il 37enne è stato denunciato alla competente autorità giudiziaria.
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Macerata hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico emesso dal Gip del tribunale di Macerata per due tentate rapine in danno di una signora e di un noto medico, avvenute nell’ultima decade del mese di luglio nella zona del Parksì.
Nel primo pomeriggio dello scorso 20 luglio, una donna, col volto travisato e armata di coltello, in due circostanze distinte e separate, inseguiva e minacciava prima una signora che riusciva a sottrarsi alla rapina dandosi alla fuga, e successivamente un noto medico che riusciva colpendo la rapinatrice con una borsa e procurandosi lievi ferite, ad evitare la rapina.
I militari, una volta ricevute le segnalazioni, hanno subito avviato le indagini, nonostante gli scarni elementi raccolti.
L’attività investigativa, coordinata dal procuratore capo, dott. Giovanni Giorgio, fatta anche di aspetti tecnici, ha condotto i militari con i vari tasselli raccolti sul percorso d’indagine, ad individuare e identificare l'autrice delle tentate rapine in B.A., 61enne di Macerata. Nel corso delle perquisizioni i militari hanno rinvenuto oggetti e abbigliamento utilizzato dalla rapinatrice per travisare il proprio aspetto.
Nel tardo pomeriggio di venerdì, i militari del Norm di Macerata hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare, provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria per i gravi indizi raccolti a carico della 61enne.
Ultima recita della Madama Butterfly cinematografica del dopoguerra di Nicola Berloffa, sabato 12 agosto. Dopo la commovente interpretazione di "Un bel dì vedremo" della scorsa replica, che si è meritata 4 minuti di applausi interrompendo lo spettacolo, la voce di Maria Josè Siri torna ad incantare il pubblico dello Sferisterio, nel ruolo della geisha Cio-Cio-San. In scena con il soprano uruguagio, Antonello Palombi (F.B. Pinkerton), Manuela Custer (Suzuki), Samantha Sapienza (Kate Pinkerton), Alberto Mastromarino (Sharpless), Nicola Pamio (Goro), Andrea Porta (il Principe Yamadori), Cristian Saitta (lo zio bonzo) e Giacomo Medici (Il commissario imperiale). Le scene sono curate da Fabio Cherstich, i costumi da Valeria Donata Bettella e le luci da Marco Giusti. A dirigere l’Orchestra Filarmonica Marchigiana e il Coro Lirico “Bellini”, Massimo Zanetti.
La giornata di domani è piena di appuntamenti, partendo dall’incontro degli Aperitivi Culturali, alle ore 12, a cura di Sferisterio Cultura. Pierfrancesco Giannangeli analizza l’opera di Puccini con una lente originalissima in Pirandellianamente Butterfly. Il critico teatrale farà un parallelo tra l’umorismo di Luigi Pirandello (di cui ricorre il 150° anniversario della nascita) e la musica di Puccini, a partire da una pièce teatrale che racconta una storia simile a quella di Madama Butterfly.
Si continua nel Parco di Villa Cozza, alle ore 17, con i Fiori musicali, il ciclo di concerti curati da Cesarina Compagnoni, che vede la partecipazione degli studenti del Conservatorio G.B. Pergolesi di Fermo.
Prima dello spettacolo di Madama Butterfly, due iniziative in Arena: alle ore 18, il tour guidato in compagnia dell’Associazione Amici dello Sferisterio nel backstage dello Sferisterio per scoprire le zone off limits del Teatro; mentre alle ore 19, aperitivo sul loggione organizzato dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini per festeggiare i 50 anni delle prime due DOC della regione: il Verdicchio di Matelica e il Rosso Conero. L’evento prevede una verticale di vini, con un sommelier dell’AIS ed offre la possibilità di godere del panorama mozzafiato maceratese, dai Monti Sibillini al Mare Adriatico. Per prenotazioni, visitare il sito www.sferisterio.it/visit.
Dopo 95 anni, si interrompe la storia della Maceratese. Salvo novità dell’ultimissima ora, delle quali ad oggi non c’è sentore nelle sedi preposte, il sodalizio biancorosso non sarà ai nastri di partenza di nessun campionato calcistico.
Prima di mettere la parola fine ad un’annata travagliata, che ha portato ad una nuova sparizione della prima squadra di calcio cittadina, il sindaco di Macerata, Romano Carancini, ha voluto fare alcune puntualizzazioni.
Attraverso una cronistoria dettagliata delle ultime ore che potevano ridare vita ai colori biancorossi, ha elencato le telefonate e gli incontri con l’imprenditore bresciano Alberto Ruggeri e la cordata locale rappresentata da Maurizio Mosca. Poi le comunicazioni con la federcalcio a Roma.
“Carlo Tavecchio non mi ha voluto ricevere” ha affermato Romano Carancini carte alla mano. Una di queste era la seconda risposta inviata dallo stesso Tavecchio al primo cittadino di Macerata, una “non risposta” che lascia e lascerà adito a parecchi dubbi e a tanto amaro in bocca.
“Le procedure federali prevedono norme, di carattere perentorio, che in alcuni casi sono state superate con il consenso di tutti – scrive Tavecchio – Il sottoscritto ha esperito tutte le possibilità sugli organi decisionali locali di provvedere ad accomodamenti ragionevolmente convenienti. Ho incontrato non solo un netto rifiuto ma valutazioni ben chiare sulle vicissitudini che purtroppo la Sua regione annualmente registra e manda riflessi nei campionati dilettantistici. La Lega Nazionale Dilettanti, nazionale e territoriale, ha espresso parere negativo sull’operazione da Lei proposta”.
L’esclusione della Maceratese dalla serie D sarebbe stata decretata dunque anche dal Comitato regionale Marche della Figc-LND.
Quello che appare altrettanto grave è la contraddizione in cui cade lo stesso Tavecchio. Prima parla di perentorietà, per dire che il termine del 3 agosto, data utile per chiedere l’iscrizione della Maceratese in sovrannumero al campionato di serie D, era inderogabile. Poi dice che in alcuni casi tale perentorietà è stata superata con il consenso di tutti.
Insomma, per altri si, per la Maceratese no.
“Quello che scrive Tavecchio è sconcertante – ha detto Carancini – Bisognerebbe sapere se Paolo Cellini ha fatto una lettera. Non è così nitido quello che è successo. E’ grave che il presidente della federazione non abbia il rispetto di ricevere un sindaco. Siamo stati portati in giro, è una cosa indecente quello che ci hanno scritto. Non so se Tavecchio abbia voluto spostare la responsabilità su altri”.
“L’inizio della fine è stato il passaggio da Maria Francesca Tardella a Filippo Spalletta, da li sono partite tutte le vicende di una forte gravità per la Maceratese – ha detto Carancini - Le responsabilità possono essere riconducibili anche alla Lega Pro. Non è stata controllata la serietà e la solvibilità dell’acquirente. Questa è la causa di come ci troviamo oggi”. Lei parla di irresponsabilità senza sapere cosa ha spinto la Tardella a vendere la Maceratese: “Io non giudico le motivazioni, la Tardella ha venduto in maniera legittima. Essendo la Maceratese un patrimonio pubblico in termini di carattere sportivo, personalmente ritengo che la vendita sia stata irresponsabile. Si poteva vendere ad un soggetto diverso”. Che non c’era, ha fatto eco il decano dei giornalisti maceratesi. Qualche attimo di tensione in sala, poi il sindaco ha ripreso la parola: “La Tardella forse non se la sentiva più, aveva fatto peraltro un lavoro strepitoso”. Macerata, lo dimostrano i fatti non ha un tessuto imprenditoriale in grado di sostenere neanche una categoria dilettantistica.
“L’iscrizione ad un campionato diverso dalla serie C andava fatta attraverso il sindaco, Maurizio Mosca mi ha riferito che la cordata maceratese non era riuscita a formulare una proposta. Per loro l’unica strada da percorrere la serie D attraverso Ruggeri”.
E la SS Maceratese 1922 di Crucianelli?
“Io non conosco il percorso che ha fatto Crucianelli nella SS Maceratese 1922, ma se Crucianelli ha letto, come ha letto, la lettera del 21 di luglio della federazione, sarebbe dovuto ripassare per l’amministrazione comunale. Questo non è mai avvenuto”.
E poi tutti quei soldi spesi per mettere a norma l’Helvia Recina due anni fa: “Un milione di euro è costato. C’è una rabbia inimmaginabile rispetto a questa situazione”.
E per la Maceratese?
“Provo umiliazione e dolore. Ma anche frustrazione sotto l’aspetto amministrativo. Ed è forte la rabbia”.
Il Comitato regionale Marche della LND vedeva con il terrore il fatto che Ancona, Maceratese e Civitanovese potessero essere ammesse tutte e tre nello stesso campionato?
“Assolutamente si. Il presidente Cellini non era contento di vedere Ancona, Maceratese e Civitanovese in Eccellenza. Non solo non era contento, fatevi dire se lui ha fatto un atto formale dopo che la Maceratese ha chiesto di essere ammessa in sovrannumero in serie D”.
Oltre 50 ragazzi hanno conseguito il brevetto di Assistente Bagnanti della Federazione Italiana Nuoto, ottenuto e rilasciato dopo una serie di prove svolte nella piscina del Centro Nuoto Macerata.
Sono stati abilitati al salvataggio dopo aver seguito il corso organizzato, come tutti gli anni, dalla Scuola Nuoto Federale di viale Don Bosco coordinato dall’allenatore di nuoto e Salvamento Franco Pallocchini coadiuvato da Ihtisham Amin, esperto volontario presso la Croce Verde. L’esame finale, seguito dal coordinatore regionale del Salvamento F.I.N. Mauro Antonini, si è rivelato ancora una volta particolarmente impegnativo. Bisognava infatti superare una prova teorica e pratica sul primo soccorso (BLS) valutata dal medico Cristian Tranà, poi c’erano delle prove pratiche in acqua e un colloquio sulle norme e l’espletamento del servizio effettuati da ufficiali e sotto ufficiali della Capitaneria di Porto di Civitanova. La maggior parte dei giovani, maschi e femmine, che ha superato il corso è già operativa e sta garantendo la sicurezza dei bagnanti, sia lungo la costa che nelle diverse piscine della provincia.
Proprio in previsione di una partecipazione sempre più numerosa, la piscina di Macerata ha deciso di organizzare già da settembre un nuovo corso per bagnini di salvataggio così da guadagnare il brevetto entro la fine dell’anno. Si tratta naturalmente di una importante opportunità per acquisire competenze utili per uno sbocco lavorativo, ma non da meno il corso è un’occasione per godere appieno la balneazione mettendo in sicurezza se stessi o sapendo risolvere eventuali altrui situazioni di emergenza.
Mentre nella piscina comunale si tenevano questi corsi, i baby velocisti del Centro Nuoto Macerata impazzavano ad una manifestazione ormai classica del periodo estivo, lo “Sprinter Day” di Fano. Nel nord delle Marche l’imprendibile Emma Samoila ha guidato la pattuglia maceratese che ha fatto strage di medaglie, per lei oro nel 50 dorso e bronzo nei 50 stile libero. Per gli Esordienti A si sono messi in evidenza Emanuelle Pandele trionfatore nei 100 dorso e Leonardo Mariotti bronzo nei 100 farfalla. Questi ultimi assieme ad Alessandro Pianesi e Raul Pop hanno vinto la staffetta 4x50 mista; bronzo invece per la 4x50 mista femminile composta da Eva Benaia, Rebecca Brizi, Giada Leboroni e Irene Simoncini. Allo “Sprinter Day” hanno partecipato infine anche i piccolini del settore Propaganda e Noemi Leboroni ha ottenuto un bell’argento nei 25 metri farfalla.
Si sono conclusi oggi 11 agosto i lavori di messa in sicurezza del ponte di Piediripa, con largo anticipo rispetto ai tempi contrattualmente stabiliti.
Da mezzogiorno il ponte è riaperto al transito veicolare, con il conseguente minor traffico che andrà a gravare sulla rotonda di Sforzacosta.
Una nuova stagione di prosa attende il pubblico del Teatro Lauro Rossi su iniziativa del Comune di Macerata e dell’Amat. Un calendario di diciotto serate da ottobre a marzo rinnova l’alta qualità delle proposte, di respiro nazionale e internazionale e in linea con le attese di un pubblico attento e fedele.
La stagione è stata presentata questa mattina al Teatro Lauro Rossi dall’assessore alla Cultura, Stefania Monteverde, e dal direttore dell’Amat Gilberto Santini
“Siamo orgogliosi di presentare a Macerata una stagione di prosa di questo livello – ha affermato l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde. - Grandi nomi della storia del teatro italiano ma anche innovative proposte di ricerca della produzione teatrale contemporanea di qualità, una varietà capace di incontrare i gusti diversi del pubblico maceratese. Anche quest’anno un impegno speciale sono i progetti di formazione del pubblico, dalla Scuola di platea con gli studenti delle scuole, che ogni anno portano a teatro 100 giovani, a Gente di Teatro, i frequentatissimi incontri con i protagonisti degli spettacoli messi in scena sul palcoscenico del TLR. Voglio ricordare anche il Teatro Ragazzi che coinvolge oltre 2000 bambini delle scuole con cui fin da piccoli coltiviamo l’amore per il teatro”.
Ad arricchire la proposta ci sarà anche una nuova sezione denominata “Teatro Lauro Rossi in trasferta” che invita il pubblico maceratese a recarsi con pullman riservati in un altro teatro della regione per un’occasione speciale.
“E’ una idea nata lo scorso anno – ha proseguito la Monteverde - quando a causa del sisma il teatro è rimasto chiuso alcune settimane e gli spettacoli sono stati ospitati dal Teatro Persiani di Recanati. E’ una scoperta felice conoscere le proposte culturali delle altre città e le bellezze del territorio di cui vogliamo essere i primi turisti”, conclude l’assessore.
La stagione in abbonamento è stata presentata dea Gilbero Santini il quale ha affermato che il Teatro Lauro Rossi “da sempre offre occasioni uniche. Deve essere un contenitore cosciente del suo passato ma anche del suo presente. Quella che presentiamo è una stagione con sguardi registici di grande forza”.
L’inaugurazione il 31 ottobre e 1 novembre è con Richard II diretto dal regista tedesco Peter Stein e interpretato da una straordinaria Maddalena Crippa. “Richard può essere interpretato utilmente da una donna che recita la parte maschile. In questo modo – si legge nelle note di regia - diventa ancora più chiaro il carattere inconsueto di questo re”.
Un omaggio in danza a Gioachino Rossini, di cui nel 2018 ricorreranno i 150 anni dalla morte, offerto da Spellbound Contemporary Ballet, affermata come una delle principali espressioni della danza "made in Italy", è in scena il 21 e 22 novembre con Rossini Ouvertures che vanta nel cast creativo, oltre alla regia e alla coreografia di Mauro Astolfi, il contributo al disegno luci di Marco Policastro e la realizzazione delle scene da parte di Filippo Mancini già direttore di scena per Romeo Castellucci.
"Questo spettacolo tra danza e lirica - ha detto Santini - è una proposta per rafforzare il ponte tra le città di Macerata e Pesaro in vista del 150° anniversario rossiniano che sarà nel 2018. Ci faceva piacere che Macerata, candidata a Capitale italiana della cultura 2020 potesse accogliere tutto questo".
Sarà Emilio Solfrizzi a impersonare il signor Jourdain, protagonista de Il borghese gentiluomo di Molière il 14 e 15 dicembre. La pièce è un classico di tutti i tempi. L’intreccio diretto da Armando Pugliese punta a cogliere il lato più poetico e commovente del testo e racconta di un ricco borghese che sogna di diventare nobile. Per farlo assolda una serie di maestri di varie arti, dalla musica al ballo, dalla scherma alla filosofia, affinché lo istruiscano a dovere.
Come stelle nel buio di Igor Esposito in scena il 18 e 19 gennaio narra la storia di due sorelle che convivono da anni in una villa immersa nel verde della collina di Posillipo. In passato, entrambe, sono state baciate dal successo ma poi le loro vite hanno preso altre direzioni, meno fortunate. A interpretare le due protagoniste due straordinarie attrici italiane, Isabella Ferrari e Iaia Forte dirette dalla regia acuta e intelligente di Valerio Binasco.
Cantore di storie dalla grande capacità comunicativa, Marco Paolini giunge al Teatro Lauro Rossi l’1 e 2 febbraio con Tecno-filò. Technology and me. “Non sono un esperto di Internet – afferma Paolini -, non sono un utente dei social. Non conosco la meccanica quantistica, né le neuroscienze e la fisica, né la robotica e le intelligenze artificiali. Ma tutto questo mi riguarda e mi interessa. Provo a riflettere a voce alta su questo mettendo insieme piccole storie unite da un filo di ragionamenti”.
Il sindaco del Rione Sanità, capolavoro di Eduardo De Filippo diretto da Mario Martone arriva in scena il 20 e 21 febbraio. Lo spettacolo sancisce l’incontro di uno dei più rigorosi e autorevoli registi italiani con la scrittura eduardiana. Nel ruolo del “sindaco” Antonio Barracano il giovane Francesco Di Leva, attore apprezzato al cinema e in teatro e con lui un numeroso cast di grand elivello tra cui spicca Giovanni Ludeno.
La regia di Serena Sinigaglia e la drammaturgia di Edoardo Erba si incontrano nuovamente in Rosalyn - in scena il 15 e 16 marzo - per una vicenda interpretata da Marina Massironi e Alessandra Faiella che racconta, tra introspezione e virate umoristiche, il ritratto della solitudine e dell'isolamento nella società americana contemporanea con una scrittura incalzante, ricca di colpi di scena e ribaltamenti di ruoli.
La conclusione della stagione il 27 e 28 marzo è affidata a Rosalind Franklin. Il segreto della vita con Asia Argento, per la prima volta a teatro nei panni della scienziata che ha scoperto il DNA, e Filippo Dini, anche in veste di regista. “La grande Storia, la scoperta della struttura del DNA – afferma Dini - e il piccolo straordinario racconto degli ultimi anni di vita della scienziata Rosalind Franklin. Ci troviamo di fronte ad uno degli avvenimenti più sconvolgenti e controversi nella storia del pensiero e delle conoscenze scientifiche”.
Due appuntamenti fuori abbonamenti impreziosiscono la stagione. Il 9 novembre con Giorgio Felicetti e il suo Corpus Pasolini un racconto per voce, corpo, proiezioni e violoncello intorno al corpo di un grande poeta civile; il 30 dicembre con Il lago dei cigni, il più acclamato tra i capolavori di Čajkovskij su coreografia di Lev Ivanov e Marius Petipa che ha sempre riscosso enorme successo popolare nell’interpretazione del Balletto di Mosca La Classique, quaranta giovani talenti dalla migliori accademie di Mosca e San Pietroburgo.
La stagione di prosa è arricchita dal progetto Gente di Teatro, gli incontri con gli artisti e le compagnie teatrali che accompagnano ogni spettacolo. Importante il progetto Scuola di platea e il lavoro di formazione con gli studenti delle scuole che ogni anno coinvolge oltre 100 studenti.
Inizio campagna abbonamenti 4 ottobre. Informazioni Biglietteria dei Teatri 0733 230735 - 0733 233508.
Ultimi due appuntamenti con Pazze all’opera e il quartetto F.A.T.A. Dopo lo spettacolo degustazione delle doc marchigiane: Verdicchio, Rosso Conero e Ribona
Ultimi due brindisi in musica per i 50 anni delle doc marchigiane Verdicchio di Matelica e Rosso Conero: sabato 12 e domenica 13 agosto, si concludono i Concerti in cantina, nuova iniziativa del Macerata Opera Festival in collaborazione con l’Istituto Marchigiano Tutela Vini.
Sabato 12, l’appuntamento alle 17.30 è a Urbisaglia, presso le Cantine La Muròla. A metà strada tra i Sibillini e l’Adriatico, zona d’eccellenza ai confini della riserva naturale dell’Abbazia di Fiastra, la Muròla possiede circa 500 ettari dell’entroterra maceratese, producendo vini da antiche varietà locali. La Family Company, risalente alla metà del ‘600, apre le porte della sua cantina al pubblico e ospita lo spettacolo Pazze all’Opera con Francesca Lanza (soprano), Stella (flauto) e Anna Babero (pianoforte). Le tre artiste affrontano il tema della follia, riprendendo arie delle eroine romantiche del melodramma ottocentesco. Il programma prevede l’esecuzione di brani strumentali e cantati, tra i quali “Una voce poco fa” da Il barbiere di Siviglia di Rossini, “Der Hoelle Rache” da Il flauto magico di Mozart, “Ardon gl’incensi” da Lucia di Lammermoor di Donizetti e “Glitter and be gay” da Candide di Bernstein.
L’ultimo incontro di domenica 13 è invece a Villa Forano ad Appignano, tra le colline maceratesi. Le cantine si trovano all’interno di una antica struttura rurale, sotto il livello del terreno e protette da spesse mura di mattoni, che permettono un ottimale invecchiamento dei vini. Ad intrattenere il pubblico nell’ultima data dei Concerti in cantina, il Quartetto F.A.T.A. (Lucia Paccamiccio, Marta Montanari, Alessandra Petrini, Elisa Ercoli) con Note d’Oriente. Il gruppo di flautiste tutto al femminile propone uno spettacolo improntato sulla musica giapponese, rendendo omaggio ad alcuni dei più amati compositori nipponici: Satoshi Yagisawa, Rjuichi Sakamoto, Ito Yasuhide e Itaru Sakai. Non manca il tributo a Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi, e, in tono scherzoso, alle sigle di cartoni animati e ai videogiochi.
Durante la degustazione che seguirà al termine dei concerti, gli spettatori potranno apprezzare le due doc marchigiane e la Ribona, un Colli Maceratesi DOC prodotto con uve di Maceratino, antica varietà di uva dell'entroterra maceratese. Il costo della degustazione è di 15 euro ed è possibile prenotare sul sito www.sferisterio.it/festival-off-2017. È disponibile un servizio navetta a pagamento, contattando il numero 335/6109374.
L'azionista di maggioranza della Ss Maceratese 1922 Carlo Crucianelli smentisce quanto dichiarato a Picchio News dal presidente regionale del comitato regionale Marche della Figc, Paolo Cellini (qui).
"Ho parlato questa mattina con il presidente Cellini" dice Crucianelli "e posso confermare che la Ss Maceratese 1922 ha ancora la sua matricola Figc. Resta quindi ferma e confermata la domanda di iscrizione che abbiamo presentato per il prossimo campionato di Eccellenza e in merito alla quale contiamo di ricevere risposta già nelle prossime ore.
Il presidente Cellini mi ha anche confermato che non esistono altre strade da percorrere per società nasciture, in quanto il termine perentorio era quello del 3 agosto. Faremo di tutto, quindi, per disputare la prossima stagione l'Eccellenza regionale"
Aperture assicurate per i musei e i principali monumenti di Macerata, candidata a Capitale italiana della Cultura 2020, in occasione di Ferragosto che può trasformarsi in una preziosa occasione per rivedere, o magari conoscere più da vicino, i beni culturali e le bellezze architettoniche della città.
Ecco un quadro dei luoghi di interesse aperti e dei relativi orari di visita.
Iniziando dai Musei civici di palazzo Buonaccorsi, che rimarranno aperti tutti i giorni della settimana di Ferragosto con orario continuato dalle 10 alle 19 (info: tel. 0733.256361 – pinacoteca@comune.macerata.it ), si potrà passare, lunedì 14 e poi dal 16 al 19 agosto dalle 9 alle 12, alla visita dei tesori paleontologici del Museo di storia naturale (via santa Maria della Porta, tel. 0733.256385) chiuso martedì 15 per finire al Museo di Palazzo Ricci, sede della prestigiosa collezione d’arte italiana del Novecento, aperto tutti i giorni della settimana di Ferragosto dalle 10 alle 18.
Per quanto riguarda il Teatro Lauro Rossi rimarrà aperto dal 14 al 19 agosto con orario 10 – 13 dove sarà possibile visitare anche la mostra fotografica realizzata dall’Istituto Confucio dedicata all’opera cinese, mentre la Torre civica accoglierà i visitatori, solamente per scoprire il meccanismo dell’orologio, alle ore 11 e alle ore 17 da lunedì 14 a domenica 20. L’Ecomuseo Villa Ficana invece sarà visitabile nei giorni 14, 15 e 16 agosto, solo su prenotazione al numero 0733.470761 (la prenotazione va effettuata il giorno prima della visita).
Aperta anche l’Arena Sferisterio visitabile dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 (bigliettazione presso Infopoint, tel. 0733.271709).
La Biblioteca Mozzi Borgetti rimarrà aperta con la mostra "Le genti sono cortesi e affabili" il 12 agosto dalle 10 alle 13 e il 14 agosto dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19, chiusa il 13 e il 15 agosto. La mostra dedicata al cappuccino Cassiano Beligatti da Macerata, promossa dall’associazione Amici dello Sferisterio in collaborazione con la Biblioteca Mozzi Borgetti, consente di ammirare in manoscritti, opere a stampa e altri documenti che illustrano la figura di Beligatti, i suoi viaggi e i suoi studi con riferimenti alle missioni cappuccine in Tibet e Nepal.
E sempre a proposito di mostre ultimi giorni di visita ai Magazzini UTO per quella dedicata a Giuseppe Tucci, intitolata "Tucci l’esploratore dell’anima", aperta il 12 e 13 agosto dalle 16 alle 19. La mostra, realizzata in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata, Macerata Musei e l’Associazione Arena Sferisterio e curata dall’associazione Arte nomade presenta fotografie in bianco e nero e reportage delle spedizioni che l’illustre maceratese organizzò e condusse in Tibet tra il 1928 e il 1956.
Appena fuori città, a Villa Potenza, c’è anche la possibilità di visitare il teatro romano Helvia Recina da sabato 12 a martedì 15 agosto dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19..
Per informazioni ci si può rivolgere all’Infopoint Sferisterio (tel. 0733.271709/256361) e allo Iat in corso della Repubblica (tel. 0733.234807).
Info: www.maceratamusei.it , mail info@maceratamusei.it
Lunedì 14 agosto, per il ponte di Ferragosto, saranno ben 9 gli uffici postali aperti nel territorio comunale di Macerata.
Anche durante il mese di agosto infatti Poste Italiane garantirà apertura modulata e continuativa negli uffici postali di Macerata, nonostante la fisiologica riduzione del numero dei clienti e di operazioni che storicamente si registra nella città nel periodo tradizionalmente dedicato alle vacanze estive.
Per tutto il mese di agosto l’ufficio postale di Macerata Centro, in via Gramsci, non osserverà nessun cambiamento e continuerà ad essere disponibile con orario continuato 8.20-19.05 (il sabato fino alle 12.35), tranne il 31 agosto, festa patronale.
Macerata 1 in via Corridoni sarà chiuso solamente nelle giornate di lunedì 14 e lunedì 21 agosto, mentre negli altri uffici postali della città nelle settimane centrali di agosto verrà garantita un’apertura a giorni alterni dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35 e il sabato fino alle 12.35.
Nessuna interruzione “estiva” anche per gli ATM Postamat operativi presso tutti gli uffici postali della città, i quali continueranno ad essere normalmente disponibili per il prelievo di denaro contante e per tutti gli altri servizi come la richiesta di interrogazioni saldo e lista movimenti, le ricariche di telefoni cellulari di tutti i gestori, il pagamento delle principali utenze e dei bollettini di conto corrente postale.
La SS Maceratese 1922 di Carlo Crucianelli potrà essere ai nastri di partenza del prossimo campionato di Eccellenza?
Il presidente del comitato regionale Marche della Figc, Paolo Cellini, prova a fare luce sulla situazione.
“Il signor Carlo Crucianelli ha fatto domanda al presidente della Figc, al presidente della lega dilettanti e a noi come comitato regionale, chiedendo in via prioritaria l’iscrizione alla serie D e in subordine al campionato di Eccellenza. Dopo la mancata iscrizione della SS Maceratese 1922 alla serie C, alla società è stata revocata l’affiliazione ed il numero di matricola. Se si fosse costituita una nuova società, si poteva chiedere l’iscrizione alla serie D pagando una somma di 150.000 euro o di 50.000 per l’Eccellenza. Questa facoltà non è nella disponibilità della SS Maceratese 1922. Non dovevano fare una domanda di questo tipo per l’Eccellenza, non ha nessuna attinenza. Non c’è un collegamento fra l’attività che ha svolto l’anno scorso la Maceratese e quella che chiede di svolgere quest’anno”.
La richiesta di Carlo Crucianelli non potrà essere presa in considerazione?
“Prima del comitato regionale Marche ci sono altri due indirizzi (presidente Figc e presidente Lega dilettanti ndr), se quelli che stanno prima di noi ci dicessero che non rientra nella loro competenza ma nella nostra, vedremo. Ma in che modo ci possa rientrare io non lo so. I diritti sportivi sono legati alla matricola federale. Non so se sia stata revocata o meno. Quando una squadra non si iscrive al campionato di competenza la società viene dichiarata inattiva e la matricola federale revocata. E una situazione complessa. Quando abbiamo valutato le domande di iscrizione all’Eccellenza, che è scaduta il 24 luglio, quella della SS Maceratese 1922 non è stata presa in esame”.
La società calcistica della Maceratese non esiste più. Questo il messaggio passato ieri, dopo la comunicazione del sindaco Romano Carancini secondo cui il presidente della Figc Carlo Tavecchio aveva detto no alla partecipazione della squadra biancorossa al prossimo campionato di serie D sotto l'egida del duo Ruggeri-Mosca.
Invece sembra proprio che la Ss Maceratese 1922 esista ancora e che con buone probabilità disputerà il prossimo campionato di Eccellenza. A spiegare la situazione, in una intervista video esclusiva rilasciata a Picchio News, è l'azionista di maggioranza Carlo Crucianelli.
Crucianelli parla anche della situazione relativa al campo di Collevario e alla richiesta del Comune di Macerata di lasciare la struttura in quanto non più servita da acqua e metano. Acqua e metano, in realtà, sono utenze ancora oggi attive. Si parla di morosità e danni, con una fontana all'aperto a disposizione di chiunque che potrebbe teoricamente rimanere aperta per giorni.
Crucianelli, poi, ha lanciato un messaggio chiaro: "Chi ha preso il materiale della Maceratese, lo restituisca quanto prima. Ho presentato un esposto alle autorità competenti e quindi, per evitare conseguenze penali, chi si è appropriato del materiale lo riporti indietro facendo riferimento alla redazione di Picchio News".
Ma la domanda che sorge spontanea a questo punto è: quale società aveva richiesto di iscriversi alla serie D, se formalmente la Ss Maceratese è una società ancora attiva e che ha presentato richiesta di iscrizione al prossimo campionato di Eccellenza? Perchè e come Tavecchio avrebbe contattato il sindaco Carancini per comunicargli la mancata possibilità di iscrivere la squadra alla serie D? Tanti, troppi interrogativi di una vicenda ancora con diversi punti da chiarire. Ma con una certezza. La richiesta della Ss Maceratese 1922 di partecipare alla prossima Eccellenza.
Venerdì 18 agosto 2017 alle ore 21.00, in piazza Vittorio Emanuele II, a Francavilla D’Ete (FM) si terrà la 19° edizione de “La Notte dell’Orgoglio Marchigiano”. Si tratta di una delle più importanti manifestazioni del periodo estivo, che si svolge nella Provincia di Fermo e coinvolge l’intera Regione Marche.
All’interno della manifestazione, vengono premiate le personalità marchigiane che si sono distinte a vario titolo: si tratta di personaggi del mondo della cultura, spettacolo, sport, giornalismo, e altri settori che attraverso la loro professione, in Italia e all’estero, contribuiscono a far conoscere il territorio marchigiano in Italia e nel mondo. Nel corso della serata, verranno consegnate 10 statuette, di cui 2 saranno premi speciali.
Le segnalazioni di possibili candidati sono arrivate dai comuni delle Marche che segnalano le personalità di spicco. Successivamente, una commissione, composta anche da giornalisti, seleziona le personalità da premiare fra le tante nominations. Il cuore della serata è appunto la premiazione dei marchigiani talentuosi nati nella nostra Regione.
Tra i personaggi premiati in questa edizione de “La Notte dell’Orgoglio Marchigiano” c’è anche la nomination per la cultura all’artista Carlo Iacomucci. Il Maestro Iacomucci, che vive ed opera a Macerata, nasce a Urbino, città in cui frequenta la prestigiosa Scuola del Libro, acquisendo la formazione e l’esperienza necessaria, che lo porterà, nella sua circa quarantennale e prolifica carriera, a maturare, con serietà e costanza, un’alta ricerca artistica e culturale. Dal 1972 ha partecipato a numerose collettive e personali sia in Italia che all'estero, realizzando anche edizioni d'arte con acqueforti.
Personaggio eclettico e mai uguale a sé stesso, nella sua pluriennale carriera artistica, si è cimentato in percorsi e stili differenti che hanno avuto, come denominatore comune, la tematica del segno attraverso i motivi ricorrenti delle gocce o tracce o segni, che rappresentano la sua inconfondibile impronta. Le sue opere sono il frutto prezioso di una ispirazione e di una esperienza personale, a tu per tu col mondo esterno, dal quale capta il bene e il male. Di conseguenza, i suoi quadri e le sue incisioni appaiono come immagini oniriche in cui finzione e realtà, passato e presente si incontrano. Mettendo in evidenza il concetto di movimento, Iacomucci indaga le dinamiche del paesaggio e, invece di presentare una realtà di fatto, presenta una realtà fatta di illusioni e sogni che evocano i regni della nostra immaginazione. Le opere di Iacomucci sono caratterizzate dai colori vivaci, sgargianti e sapientemente mescolati tra loro, che emozionano e, al tempo stesso, trasmettono gioia e allegria. In molte sue opere, sono presenti anche personaggi e oggetti (come ad es. l'onnipresente aquilone) che danno dinamismo ai suoi quadri e, allo stesso tempo, esprimono un significato simbolico, ma anche realistico della natura da difendere.
Nel corso della sua pluriennale carriera artistica, Iacomucci ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti: nel 2011 gli è stata conferita l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per motivi artistici e culturali con decreto del Presidente della Repubblica; nello stesso anno ha partecipato alla 54° Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia-Padiglione Italia per Regioni, a cura di Vittorio Sgarbi. Nel 2014, ha ricevuto a Roma il premio “Marchigiano dell’anno” e, ultimo, ma non ultimo, il 2 giugno di quest’anno, è stato insignito del titolo di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Questo nuovo e ulteriore riconoscimento, con la consegna della prestigiosa statuetta dell’Orgoglio Marchigiano 2017, rende il Maestro Iacomucci, con le sue opere, ben felice di portare avanti e mantenere alto il nome delle Marche in Italia e fuori dai confini nazionali.