Basta sanzioni alla Federazione Russa e maggiori risorse per il comparto sicurezza.Questi sono stati i temi della mobilitazione promossa dal Coordinamento Regionale di Forza Italia Giovani delle Marche nel fine settimana."Tantissimi giovani" si legge in una nota "sono scesi nelle principali piazze e corsi della Regione per dire basta alle sanzioni imposte, da USA e UE, alla Federazione Russa e soprattutto per chiedere al Governo di inserire nella legge di stabilità maggiori risorse per le forze dell'ordine.In particolare, solo nel primo trimestre dell'anno, a causa delle sanzioni alla Federazione Russa, le imprese marchigiane hanno perso più di 70 milioni di euro, ossia una diminuzione generale dei fatturati del 42,3% e picchi del 75,6% nel settore Agroalimentare. Imbarazzante che l'attuale Governo, considerato anche il difficile momento dal punto di vista economico-occupazionale, non si sia opposto, e tutt'ora non si oppone, a tali sanzioni che vanno solo a danno della nostra economia. Purtroppo questi sono i risultati di un Governo che non ha autorevolezza e peso politico in politica estera.Siamo fortemente convinti che con la Russia va creata una coalizione internazionale contro il terrorismo, non va isolata e soprattutto non vanno applicate sanzioni che danneggiano in primis la nostra economia.Siamo preoccupati, infine, e chiediamo un'inversione di rotta poiché nella legge di stabilità le risorse, destinate alle forze dell'ordine, sono troppo esigue.Dopo il dramma che ha colpito la Francia, e tutti noi insieme al popolo francese, è necessario che il Governo, non solo a chiacchiere, incrementi gli organici e le dotazioni delle nostre forze dell'ordine, e soprattutto va garantito, a chi quotidianamente rischia la vita per la sicurezza dei cittadini uno stipendio adeguato. Forza Italia ha proposto di aumentare di un miliardo le risorse per il Comparto Sicurezza. Ora è il momento dei fatti, speriamo che il tragico duo Alfano Renzi, e la maggioranza PD, non facciano orecchie da mercante. E' necessario e non si può perdere altro tempo".
Contro L'Aquila, la Maceratese ha fatto ciò che doveva. L'1-1 di ieri all'Helvia Recina è un pareggio limpido e giusto, tra due squadre che si sono equivalse e che non si sono mai risparmiate durante tutti i novanta minuti. La Rata, dal canto suo, ha tentato di imbastire la solita trama di gioco imperniata sull'attesa dell'avversario e sulle micidiali ripartenze. Stavolta, merito anche dei rossoblu di Perrone, non è arrivata la stoccata vincente per accaparrarsi i tre punti. Comprensibile qualche malumore tra i tifosi per la mancata vittoria che avrebbe portato in dote il sorpasso (temporaneo) alla capolista Spal. Ingiustificata, tuttavia, la delusione. E' il concetto prioritario che mister Cristian Bucchi tiene ad esplicitare, mettendo al tappeto eventuali detrattori. "Forse è il caso di ricordare che siamo secondi in classifica - esordisce l'ex bomber napoletano - e che non siamo il Real Madrid, ma una neopromossa con un budget di spesa limitato. Il clima di critica negativa e lo scarso entusiasmo che avverto sono del tutto immotivati per un gruppo al nono risultato utile consecutivo e a + 7 sulle squadre terze in classifica". Il tecnico romano si domanda retoricamente: "Cosa si pretende di più? La città e l'Helvia Recina devono essere orgogliosi di questi splendidi ragazzi che meritano ampiamente tutto il loro sostegno". Addentrandosi nel merito della partita, Bucchi ha le idee chiare: "C'è poco da dire. Bravi e cinici a sbloccarci con Fioretti, non siamo poi stati fortunati e altrettanto precisi nel capitalizzare le sette palle gol capitate. Non dimentichiamo che il pareggio è arrivato su una specie di autogol di Forte e che nel finale abbiamo avuto la palla del successo con Orlando. Un plauso va rivolto ovviamente anche all'avversario, che è venuto a giocare a viso aperto e non ha rubato nulla. Io sono contento del buon punto e di ciò che hanno fatto i miei ragazzi".Dalla presidenza, giunge il monito di badare più che altro al sodo. Così Maria Francesca Tardella nel post gara contro L'Aquila: "Con questo pareggio, adesso ci mancano 18 punti. Ci stiamo avvicinando sempre più all'obiettivo salvezza. Personalmente, ho visto un'ottima Maceratese che è stata recuperata soltanto in maniera fortunosa. Poi, certo, nella ripresa abbiamo anche pagato un poco di stanchezza e le molte assenze per infortunio. Approfondiremo in Società ogni casistica dei vari acciaccati Giuffrida, Fissore, Lasicki e Altobelli, valutando l'entità dei malanni e le tempistiche di recupero".Coro unanime dei protagonisti del campo sulla positività del risultato. L'ex della gara Francesco Karkalis indica nella sfortuna di non aver trovato la rete del successo il leitmotiv del match: "Abbiamo fatto il nostro, venendo puniti solo da quell'episodio della punizione. Poi, però, abbiamo reagito creando più occasioni. Non è andata dentro ed è un peccato, diamo merito anche dell'avversario". Sulla stessa falsa riga Clemente, ottimo sostituto sulla fascia destra: "L'Aquila ci ha messo in difficoltà sulle ripartenze con giocatori di livello nel reparto offensivo quali Ceccarelli e Sandomenico, soprattutto nel secondo tempo quando cercavamo di tornare in vantaggio. Ma siamo stati bravi e la linea difensiva ha retto bene". Chiusura con l'esperienza di Emanuele D'Anna, autore del cross al bacio per la prodezza vincente di bomber Fioretti: "E' un punto guadagnato, ottenuto con l'ennesima buona prestazione condita da tanta determinazione. Abbiamo avuto anche diverse occasioni da gol, ma non siamo riusciti a sfruttarle a pieno. Nel calcio, ci sono anche gli avversari in campo e L'Aquila è davvero una buona squadra". Le gare della 12a giornata di Lega Pro girone B Maceratese - L'Aquila 1-1; Rimini - Teramo 2-1; Prato - Pontedera 3-1; Tuttocuoio - Santarcangelo 1-0; Lupa Roma - Carrarese 1-1; Pistoiese - Ancona 0-1; Lucchese - Savona 2-0; Robur Siena - Arezzo 1-1; Spal - Pisa 1-2. La classificaSpal 26; Maceratese 25; Pisa 22; Ancona 21; Carrarese 18; Pontedera 17; Tuttocuoio 17; Robur Siena 17; Prato 16; L'Aquila (-1) 14; Rimini 14; Arezzo 13; Santarcangelo 12; Pistoiese 11; Lucchese 11; Teramo (-6) 9; Lupa Roma 5; Savona (-11) 1.
Il Consiglio dei Ministri convocato per questo pomeriggio alle 17.30 sancirà definitivamente il salvataggio di Banca Marche. Insieme agli altri tre istituti i credito commissariati, BancaEtruria, Cassa di risparmio di Ferrara e CariChieti, Banca Marche si prepara a ricevere una somma che potrebbe arrivare fino a tre miliardi di euro da Intesa Sanpaolo, Unicredit e Ubi Banca che, grazie all'intervento decisivo del Governo, renderanno possibile un salvataggio immediato che fino a qualche giorno fa non era pensabile. L'accelerazione del Governo, determinante in una fase di stallo pericolosa (dovuta anche allo stop dell'Europa ai cosiddetti aiuti di Stato), è stata indispensabile per trovare una soluzione prima dell'arrivo del 31 dicembre e dell'introduzione del famigerato bail-in, per via del quale sarebbero stati chiamati in causa nel risanamento delle banche disastrate anche i correntisti con oltre 100mila euro di giacenza.In queste ore il Ministero del Tesoro è al lavoro per trovare la soluzione ottimale e il meccanismo di intervento ideale, ma il risultato dovrebbero essere alcuni decreti attuativi di raccordo con la normativa comunitaria, di cui sempre oggi è atteso il benestare al salvataggio. Per aggirare lo stop posto dall'Europa agli aiuti di Stato, tutto avverrà infatti attraverso il neonato «Fondo di risoluzione», cui partecipano i 155 istituti dell'universo Abi. L'onere complessivo sui bilanci 2015 dell'industria bancaria si attesterà quindi a 2-2,5 miliardi. Vista l'impossibilità di attendere i tempi di un incasso così frazionato, Intesa, Unicredit e Ubi inietterebbero però subito denaro nel fondo con un prestito ponte suddiviso in due tranche, una a breve termine (3 mesi) e una a medio-lungo. L'importo potrebbe toccare i 3 miliardi, così da assicurare oltre ai 2,5 miliardi di oneri anche una dose di liquidità.Così, già da domani, Banca Marche e gli altri tre istituti in difficoltà avranno al timone dei nuovi commissari nominati dall'Autorità di risoluzione. Il loro lavoro sarà quello di trovare degli acquirenti, smaltire i crediti deteriorati e restituire i soldi a Intesa, Unicredit e Ubi. Un percorso che, alla fine, andrà probabilmente a costare più dell'intervento del fondo interbancario di tutela dei depositi. Sempre in attesa che chi ha causato tutto questo, facendo passare inevitabili momenti di preoccupazione ai risparmiatori, sia chiamato a rispondere e, magari una volta tanto, anche a restituire in solido il frutto di anni di malagestione.
Non in mio nome, not in my name. Il grido della comunità musulmana maceratese è chiaro: "Siamo italiani, siamo musulmani, siamo uomini, siamo gente di pace". Questa mattina, in piazza Vittorio Veneto a Macerata, si è tenuta la manifestazione voluta dalla comunità islamica contro il terrorismo. L’imam Mohammed Tarakji ha chiamato a raccolta i fedeli musulmani, invitando tutti i cittadini, di qualunque credo e nazionalità, a manifestare la loro distanza dal terrorismo che all’Islam dice di ispirarsi, dall’Isis e dalle carneficine, non ultima, purtroppo, quella di Parigi "Perché siamo fratelli – dice l’imam –, siamo un’unica cosa. Condanniamo tutti insieme il terrorismo".Bambini musulmani col tricolore in mano, cartelli e striscioni con versetti di pace, volti distesi e un'unica certezza: "Siamo italiani, siamo musulmani, siamo uomini, siamo gente di pace. Noi non conosciamo i criminali che spargono il sangue di innocenti, non frequentano i nostri luoghi di preghiera. L’Isis non ci rappresenta, mai un musulmano deve cedere all’orrore della violenza, sono criminali e ogni attacco ad un cittadino europeo è un attacco a noi. Anche noi abbiamo figli e famiglia qui a Macerata".(FOTO GUIDO PICCHIO)
Tommaso Golini, coordinatore di Forza Nuova a Macerata, interviene sulla questione degli ultimi controlli svolti dalle forze dell'ordine in merito all'allarme terrorismo."Speravamo che con i controlli svolti l’ultima settimana dalle forze dell’ordine nel territorio provinciale, in merito all’allarme terrorismo derivato dagli attentati di Parigi, si arrivasse finalmente a mettere la lente d’ingrandimento sul fenomeno dei cosiddetti immigrati “extrasbarchi”, fenomeno perfettamente spiegabile in una città di frontiera come Trieste ad esempio, dove possiamo certamente comprendere che in questo periodo non sia facile per le istituzioni gestire il flusso dei migranti, ma decisamente insolito per una città del centro Italia come Macerata, distante quasi 550 Km dal confine con la Slovenia. Speravamo si potesse finalmente arrivare a comprendere come arrivano in città i presunti profughi, capire se c’è qualcuno che li indirizza a Macerata, che magari traffica o lucra sulla loro pelle. Speravamo che in consiglio comunale si muovesse qualcosa, soprattutto da parte di chi in campagna elettorale aveva promesso clamorosi giri di vite sull’immigrazione clandestina. Insomma speravamo (forse colpevolmente a questo punto), si potesse fare di più, da parte delle istituzioni, per arginare il degrado crescente in via Prezzolini e tutelare il diritto alla sicurezza dei residenti. Invece no, in questi mesi a nostro avviso è stato lanciato un messaggio molto chiaro: venite, accampatevi dove vi pare, (anche sui loggiati dell’università!), fatevi identificare a Macerata, chiamate gli amici, gli amici degli amici, fate come vi pare, siete nell’Eden dell’accoglienza. Non tutti però sono disposti a farsi invadere e farsi prendere in giro in questo modo. La prossima settimana effettueremo un ciclo di libere e tranquille passeggiate in città, concentrandoci in particolare sulla zona della stazione; chissà che da li qualcuno non ci indirizzi per sbaglio all'Ufficio Immigrazione, o magari addirittura non ci conceda uno strappo a Collevario".
Non basta una prodezza di Fioretti. All'Helvia Recina, la Maceratese impatta 1-1 con L'Aquila, dopo una gara gagliarda contro un avversario quadrato e ben messo in campo. Mancato il sorpasso alla Spal in vetta alla classifica, i biancorossi devono comunque trarre soddisfazione da un onesto pareggio che vale il nono risultato utile consecutivo.Cristian Bucchi sceglie Imparato per tappare la falla creatasi al centro della difesa in seguito alle defezioni a catena di Fissore, Lasicki e Altobelli. La novità è Clemente sulla fascia destra, per il resto undici invariato rispetto alla buona prova di Prato. Sul fronte abruzzese, mister Carlo Perrone opta per uno spregiudicato 4-3-3, con Maccarrone al centro della difesa e De Sousa e Ceccarelli in avanti, sostenuti da Perna nelle trame offensive. Scelta, alla fine, rivelatasi adeguata a contrastare la consueta manovra di attesa e cinica ripartenza dei padroni di casa. Piove insistentemente a Macerata e l'Helvia Recina, se non proprio ridotto a pantano come nel recupero contro il Savona, è largamente allentato. Non se ne preoccupa il furetto rossoblu Sandomenico che, sulla destra, crea scompiglio nei pressi dell'area maceratese. E' un fuoco di paglia, poiché nessun reale pericolo viene portato alla rete di Forte. E' invece dell'estremo ospite Zandrini la sofferenza estemporanea: l'ex Chievo D'Anna salta brillantemente l'uomo sulla destra e si invola sulla fascia. Ne scaturisce un cross chirurgico a centro area sul quale Fioretti si produce in rovesciata, spedendo in fondo al sacco abruzzese. E' il 14', il gesto tecnico del bomber romano è pregevolissimo e, come tradizione, una Rata letale si porta in vantaggio alla prima occasione capitata. L'Aquila disorientata ci mette cinque minuti a riaffilare gli artigli: il croato Milicevic sfrutta una sponda al limite dell'area maceratese e spara verso Forte; il fendente, deviato in angolo, non arreca danno ai ragazzi di Bucchi. Quella del centrocampista rossoblu è tuttavia una predica nel deserto, dato che L'Aquila tiene il pallino del gioco, ma non riesce ad essere efficacie negli ultimi metri. Da segnalare, prima dell'intervallo, soltanto una debole girata di Perna e uno stacco di testa di De Sousa, carente in fatto di precisione. La Maceratese osserva superiore e, quando decide di ripartire, sono sempre dolori per Zandrini. Prima è D'Anna a spadroneggiare in percussione sulla destra, poi Buonaiuto dall'altra parte con un bel destro dal limite dell'area, deviato a fatica in corner dal numero uno abruzzese. Alla conclusione della prima frazione, L'Aquila si fregia del possesso palla e di qualche calcio d'angolo, ma è la Rata a chiudere in attacco e, soprattutto, in vantaggio.Non si fa in tempo ad udire il fischio d'avvio del secondo tempo che la Maceratese sfiora il 2-0 con Fioretti su invito di Kouko. L'impatto in corsa sottomisura non è quello dei giorni migliori e l'occasione sfuma. Lo imita un paio di minuti dopo D'Anna, sprecando un diagonale da destra che finisce a lato della porta di Zandrini. L'Aquila ci mette un po' a riorganizzarsi, facendosi pericolosa al 56' con un missile di Ceccarelli dai trenta metri: Forte è costretto a distendersi sulla sinistra, respingendo di pugno in corner. Il numero 11 aquilano si ripete al 67' con la seconda prodezza del match: punizione di sinistro dal limite che va ad incocciare la parte interna della traversa maceratese; il cuoio finisce prima sulla schiena di Forte e poi, rocambolescamente, rotola in rete. 1-1 e tutto da rifare per la Rata. Per tentare di spezzare nuovamente l'equilibrio, Bucchi sceglie la freschezza di Ganci e Alimi, in luogo di Fioretti e Buonaiuto. I biancorossi tornano a farsi pericolosi. Al 77' , Imparato crossa al centro per Ganci: il traversone è preciso, ma l'intervento in calcio d'angolo di Cosentini stoppa ogni velleità del subentrato attaccante maceratese. Minuto 84 e palla buona per Kouko. L'ivoriano, in precario equilibrio, riesce a raccogliere un invito di Ganci in mezzo all'area ospite; la conclusione verso Zandrini è angolata ma troppo morbida. Immediato ribaltamento di fronte con L'Aquila che si fa vivo dalla parti di Forte. Mancini si avventa su un pallone vagante al limite e, al volo di destro, impegna severamente l'estremo biancorosso. Entra anche Orlando per D'Anna, ma siamo ormai arrivati ai titoli di coda. In pieno recupero, c'è spazio soltanto per un'avventata uscita di Zandrini, sulla quale gli avanti maceratesi non riescono però ad intervenire.All'Helvia Recina pareggio sostanzialmente equanime, per quanto fatto vedere in campo dalle due contendenti. Bottino di occasioni da gol e possesso palla pressoché speculari tra Maceratese e L'Aquila, squadre organizzate e in salute. Con uno sguardo attento alla contesa di lunedì tra Spal e Pisa, ottimo punto in virtù di una classifica che, in ogni caso, continua a sorridere alla Rata.Il tabellinoMACERATESE (4-4-2): Forte; Clemente; Karkalis; Carotti; Imparato; Faisca; D’Anna (86' Orlando); Foglia; Fioretti (72' Ganci); Kouko; Buonaiuto (75' Alimi);. A disposizione: Di Vincenzo; De Angelis; Massei; Djibo; Sarr; Belkaid; Cesca; Quadrini; Cantarini. All. Bucchi.L'AQUILA (4-3-3): Zandrini; Bigoni; Ligorio; Maccarrone; Cosentini; Milicevic (58' De Francesco); Sandomenico (87' Sanni); Mancini M; De Sousa; Perna; Ceccarelli (87' Bensaja). A disposizione: Savelloni; Di Mercurio; Piva; Anderson; Stivaletta; Mancini A. All. Perrone.ARBITRO: Daniele Viotti di Tivoli, assistenti da Giampiero Urselli di Taranto e Francesca Di Monte di Chieti.RETI: 14' Fioretti; 67' Ceccarelli. NOTE: ammoniti Sandomenico (46'); Maccarrone (58'); De Francesco (70'); Karkalis (72'). Angoli 3-8. Recupero +1 e +4.(FOTO Si.Sa. & M. Serenelli)
Da circa una settimana non funziona più il semaforo che regola l'accesso in piazza della Libertà all'incrocio fra via Zara e via Don Minzoni a Macerata. Il mancato funzionamento del semaforo sta provocando inevitabili malumori e proteste non solo fra i commercianti del centro, ma anche in alcuni automobilisti che sono incappati nelle telecamere e nelle successive inevitabili multe. E' vero che gli orari di accesso sono scritti sulla segnaletica, ma il semaforo dava sicuramente un'indicazione immediata e univoca sulla possibilità o meno di poter entrare in centro. Quello che si chiedono commercianti e cittadini, quindi, è perchè chi di dovere non provveda quanto prima a ripristinare il regolare funzionamento del semaforo, pagato con i soldi dei cittadini e che con gli stessi soldi deve essere rimesso a posto.
Dopo il meeting tecnico di ieri pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Macerata, questa mattina nell’aula magna dell’Istituto Tecnico "Alberico Gentili" di Macerata, con il saluto del dirigente scolastico Pierfrancesco Castiglioni e l’intervento del vice sindaco Stefania Monteverde, hanno ufficialmente preso il via le attività di "Walls and Integration: images of Europe building (WAI)", il progetto del Comune di Macerata, approvato dalla Commissione Europea e finanziato con un importo di 100.000 euro nell’ambito del programma Europa per i cittadini, che ha come partner locali l'associazione culturale Osservatorio di Genere e l' ITC. Studiosi, esperti e studenti si sono confrontati con l'obiettivo di stimolare la memoria collettiva, di riflettere sulle divisioni ideologiche del passato, di proporre delle chiavi di lettura utili a comprendere i mutamenti storico-politico e sociali che hanno portato alla formazione dell'Europa contemporanea, concentrandosi in particolare sul periodo che va dalla nascita simbolica dell'Europa (1950) alle prime elezioni del Parlamento Europeo (1979). Le parole chiave del workshop sono state le stesse che hanno ispirato il progetto: Walls, muri reali e ideologici che segnano divisioni politiche, culturali e di costume; Integration, intesa come un lungo cammino verso un'Europa inclusiva; Building, inteso come processo in divenire. Raccontare i muri del passato, le strategie di “attraversamento” e di “superamento” di barriere fisiche e ideologiche che hanno facilitato la costruzione dell'Europa così come noi oggi la conosciamo, aprirà delle finestre sulla contemporaneità, per interrogare il presente e comprendere criticità e fragilità di un processo di integrazione che ancora oggi stenta ad essere pienamente compiuto. Al workshop vi hanno partecipato, gli studenti del Liceo classico Leopardi, dell’Istituto Tecnico Agrario Garibaldi, del Liceo scientifico Galilei” e dell’ ITC Gentili”, partner di WAI, che hanno aderito al progetto e che saranno i protagonisti delle attività didattiche previste tra gennaio e maggio 2016. Nel corso del meeting è stata premiata Clio Zancanella, grafica trentina, che ha vinto il concorso di idee lanciato dal Comune di Macerata per la realizzazione del logo del progetto. Con il workshop di oggi è iniziato il cammino di WAI attraverso l'Europa: da Macerata, si andrà a Padova e a Trento, si volerà a Budapest, a Vilnius, a Münster, e si approderà a Cork per poi chiudere ad Oviedo, in Spagna, con il Convegno Internazionale nel 2017. A dare corpo a questo progetto saranno i partner di WAI, compagni di viaggio del Comune di Macerata: l'Osservatorio di genere, associazione culturale maceratese che ha contribuito alla creazione del network e al coordinamento scientifico, l’Istituto Tecnico Commerciale Gentili di Macerata, l’Università degli studi di Trento, l'Università degli studi di Padova, l'Universidad de Oviedo (Spagna), SUATEA, sindacato asturiano, Vytautas Magnus University (Lituania), Westfälische Wilhelms-Universität (Germania), University College Cork (Irlanda) e Eotvos Lorand Tudomanyegyetem – Budapest (Ungheria), tutti con esperienza in gestione e management di progetti comunitari. Mostre fotografiche, seminari, workshop, incontri con gli studenti nelle scuole, WAI sarà tutto questo e molto altro.
Nell’ambito delle attività proposte nel piano annuale dell’ampliamento dell’offerta formativa dell’Ipsia “F. Corridoni” di Corridonia, alcuni studenti delle classi terze, quarte e quinte delle sedi di Corridonia e Macerata hanno trascorso una settimana a Londra alla scoperta dell’affascinante e tradizionale cultura britannica, visitando i luoghi di maggiore interesse culturale, artistico e storico della capitale. Gli studenti, accompagnati dai docenti di lingua inglese Prof.ssa Papetti e Prof.ssa Voltattorni e dai docenti Prof.ssa Gatti e Prof. Carpineti, hanno frequentato un corso presso la LTC School of English, tenuto da docenti di madrelingua. La sistemazione in famiglie selezionate, nel quartiere residenziale di Ealing – London, destinazione ideale per partire alla scoperta di Londra, ha permesso loro di immergersi totalmente nella cultura britannica favorendo una conoscenza più completa degli usi, costumi e tradizione del popolo inglese. Per gli studenti, questo stage linguistico ha offerto l’opportunità di potenziare le proprie abilità – Communication Skills (speaking and listening) – già apprese a scuola arricchendo così il loro European Language Portfolio da poter spendere in un contesto lavorativo nazionale ed internazionale. L’esperienza a Londra ha favorito anche una maggiore consapevolezza ed implementazione delle competenze chiave di cittadinanza europea: competenze sociali – civiche e spirito di iniziativa; in particolar modo, l’agire in modo autonomo e responsabile, conoscendo ed osservando regole e norme del paese ospitante in un rapporto collaborativo e partecipativo nel rispetto altrui. L’Ipsia “Corridoni” vanta un’esperienza ormai pluriennale di stage linguistici nel Regno Unito e in Irlanda, che fa onore all’Istituto.
La lista civica "La Città di Tutti" dice la sua sulla questione Park SìLe elezioni hanno segnato la direzione da seguire sul tema che da moltissimi anni anima il dibattito politico maceratese in termini di parcheggio.L’incontro “Il centro storico e la sosta –Focus sul Park Sì” tenutosi al Claudiani è servito per fornire ulteriori elementi di confronto sul Park Sì, che già nel 2016 potrebbe essere a servizio dei maceratesi.Oggi possiamo dire che la città ha fatto un passo in avanti su questo tema, ed il percorso intrapreso è quello volto a non aumentare il quantitativo di cemento nella nostra città, evitando la costruzione di una nuova area. Inoltre la scelta del Park Sì viene ponderata in un disegno atto a rivitalizzare la zona dei giardini Diaz, e ovviamente il parcheggio stesso che versa in condizioni non idonee al corretto utilizzo della struttura e non in grado di soddisfare le esigenze della cittadinanza.La Città di Tutti considera questa scelta valorizzante per la città, e un atto di coerenza non solo con il programma elettorale che il consiglio comunale ha approvato al suo insediamento, ma anche e soprattutto verso i nostri elettori, considerando che il Park Sì è uno degli elementi che accompagneranno il progetto di pedonalizzazione del centro storico e fungerà, così, da polo attrattivo per tutti coloro che vorranno facilmente accedere al centro cittadino a prezzi in linea con le altre strutture gestite da APM.Non è compito della nostra lista civica formulare delle proposte tecniche, che attendiamo dall'amministrazione e dagli uffici competenti, nei tempi adeguati ad un’operazione così delicata. La nostra posizione politica è chiara, come è altrettanto chiaro il nostro appoggio al Sindaco Romano Carancini, al quale abbiamo sempre espresso la nostra sensibilità verso questo progetto che va conseguito in modo tale da massimizzare le potenzialità di questa struttura a favore della cittadinanza.Ben vengano il confronto, l’attenta verifica e l'analisi accurata sulle possibili soluzioni, ma, al fine di ottimizzare il lavoro del Consiglio Comunale e della Giunta evitando allungamenti di tempi e aumenti di costi oltre le reali necessità, riteniamo utile non intraprendere percorsi che non hanno consistenza e che non hanno come obiettivo principale quello di migliorare la vita dei maceratesi, che vivono in una città che può vantare il quinto posto nella classifica della XXII edizione di Ecosistema Urbano.L’auspicio infine è che, con questa operazione, si ripensi in termini globali il sistema parcheggi della città, magari aggiornando la sosta a Macerata con l’ausilio di nuove tecnologie volte a migliorare la fruibilità del servizio per il cittadino in termini di semplificazione e, naturalmente, anche di vantaggi economici.
Una commedia del drammaturgo e sceneggiatore statunitense Neil Simon, messa in scena da La Compagnia dei Teatranti, di Bisceglie, per il sesto appuntamento del Festival Nazionale Macerata Teatro Premio Angelo Perugini, in programma domenica (22 novembre), alle ore 17.15, al Teatro Lauro Rossi. Si tratta di Rumors, una commedia ambientata in casa Brock dove ricorre il decimo anniversario di matrimonio di Charley e Myra. I due decidono di festeggiare l'evento invitando i loro più stretti amici ma qualcosa, anzi più di qualcosa va storto e non solo ai padroni di casa. Situazioni paradossali, quasi farsesche che portano alcuni degli invitati a camuffare la verità col solo intento di non rovinare miseramente quella che doveva essere una lieta serata tra amici. Ma a complicare tutto ci si mettono anche i pettegolezzi, rumors, appunto, che circolano sia su Charley e Myra che sugli altri invitati e che emergono o trovano la loro consacrazione proprio in quella “festosa” occasione… tra malintesi, imbarazzanti situazioni e colpi di scena si giunge finalmente alla conclusione di tutti gli spiacevoli accadimenti, ma proprio questi saranno stati per lo spettatore i momenti più divertenti ed esilaranti dell'intera commedia. La regia è di Enzo Matichecchia.
Questa mattina, nella chiesa “San Filippo Neri” di Macerata, il Comando Provinciale Carabinieri, diretto dal Col. Stefano Di Iulio, ha celebrato la ricorrenza della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, con una Santa Messa, officiata dal Vescovo di Macerata Mons. Nazzareno Marconi, alla quale hanno partecipato il Prefetto di Macerata, il Questore, l’on. Irene Manzi, le altre autorità civili e militari della provincia,oltre a tanti cittadini.La “Virgo Fidelis” è stata solennemente proclamata Celeste Patrona dell’Arma dal Sommo Pontefice Pio XII, a titolo di altissimo riconoscimento della tradizionale fedeltà dei Carabinieri alle patrie istituzioni e al dovere, per il bene comune.Nel contesto sono stati anche celebrati la “Giornata dell’Orfano” dedicata appunto agli orfani dei Caduti, e il 74° Anniversario della “Battaglia di Culqualber”, quando il 1° Battaglione Carabinieri, mobilitato il 21 novembre del 1941, si sacrificò in una delle ultime e più cruente battaglie in terra d’Africa, scrivendo una delle pagine più gloriose ed eroiche dell’Arma, per la quale venne conferita alla Bandiera la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione:“Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa d’impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze, che conteneva con audaci atti controffensivi, contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per l’ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi. Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa, impari lotta corpo a corpo, nella quale comandante e Carabinieri, fusi in un sol eroico blocco, simbolo delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma – Culqualber A.O. agosto-novembre 1941”.(FOTO GUIDO PICCHIO)
Il personale della Squadra Mobile della Questura di Macerata, ha dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro, nei confronti di un 30enne di origini albanesi. L’uomo, rintracciato a Camerino, è stato successivamente inserito nel carcere della città, dove dovrà scontare la pena residua di quattro anni di reclusione per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti commessi nella zona di Pesaro.
Tanto tuonò che… alla fine non piovve. E non pioverà. Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti sono definitivamente in salvo. La novità è arrivata ieri. Niente piano A, nessun piano B: alla fine si ricorrerà a una sorta di piano C. Nel giro di pochissimo tempo, il Consiglio dei ministri dovrebbe riunirsi in via straordinaria per costituire un fondo di salvataggio bancario, pronto a intervenire sui quattro istituti commissariati, allo studio del governo. Il nuovo istituto sarebbe finanziato direttamente dai gruppi bancari italiani in modo obbligatorio e proporzionale ai depositi e non dal governo, come prevede la nuova normativa europea nella fase iniziale. Viene dunque bypassato il fondo interbancario di tutela dei depositi, che era stato investito della questione e che era stato finanziato con una linea di credito da 1,5 miliardi dai sette principali istituti italiani (Intesa, Unicredit, Mps, Banco, Ubi, Bper e Bpm) per ricapitalizzare le quattro banche. Le risorse del nuovo fondo potrebbero essere prelevate modificando la destinazione dei finanziamenti. La mossa ha lo scopo di attivare il meccanismo di risoluzione delle crisi prima del primo gennaio quando entrerà in vigore la normativa sul bail-in che prevede anche il coinvolgimento diretto dei correntisti con depositi superiori a 100mila euro. Le quattro banche in crisi dovrebbero vedere ognuna lo spacchettamento dei crediti in sofferenza e, pertanto, essere salvate, nella parte in bonis, dagli altri gruppi bancari. Questa soluzione metterà così definitivamente la parola fine su una vicenda che ha tenuto banco per mesi e inevitabilmente preoccupato tanti correntisti interessati in prima persona.
Da Simone Livi, segretario politico di Azione in movimento, riceviamo:"La vicenda dell’auto rimasta incastrata tra i binari del passaggio a livello di Collevario è solo un ulteriore fatto di cronaca fortunatamente finito nel migliore dei modi. Ma il punto è un altro. Vi sembra possibile che nel 2015 uno degli ingressi principali di un capoluogo di provincia debba essere ancora “ostruito” almeno venti volte al giorno dal passaggio di un treno Regionale? Considerando che la chiusura delle sbarre al passaggio a livello mediamente è di circa 5/6 minuti, possiamo tranquillamente affermare che le code nell’arco di una giornata durano più o meno due ore. Tutto questo è assolutamente fuori tempo. Il nostro sistema viario obsoleto causa non pochi disagi alla mobilità quotidiana e credo sia giunto (anzi sarebbe passato) il momento di intervenire in modo deciso e valido per risolvere il problema. Azione in movimento invita con forza l’Amministrazione Comunale di Macerata affinché si adoperi immediatamente, dopo decenni di chiacchiere, al fine di trovare una soluzione per l’ingresso alla Città da Sforzacosta, evitando che migliaia di automobilisti ogni giorno rimangano fermi al passaggio a livello di Collevario. E’ già evidente da tempo che la soluzione tecnica più plausibile possa essere la costruzione di un sottopasso ferroviario tipo quello aperto circa un anno fa tra Montecosaro e Civitanova Marche. Il Sindaco, congiuntamente all’Ufficio Tecnico – Lavori Pubblici del Comune di Macerata, attivi subito un tavolo con Regione, Provincia e Ferrovie dello Stato per reperire le risorse economiche necessarie alla realizzazione dell’intervento più che mai necessario. Anche se in ritardo di anni, si agisca subito con fatti concreti. Altrimenti Macerata rimarrà una Città di serie B".
“Salve, siamo dell’Enel e avremmo necessità della sua ultima bolletta della luce pagata”: con questa scusa in questi giorni si sta consumando un tentativo di truffa diffusa in tutta Italia, incluso il maceratese. Diversi gli episodi che si sono registrati venerdì a Macerata e Tolentino, ma potrebbero essere ancora più numerosi.Da quanto si è appreso, una banda di malviventi sceglierebbe a turno determinati territori per provare a ottenere dati sensibili e pin di accesso ai principali servizi internet del malcapitato.La persona che suona alla porta si spaccerebbe per un funzionario Enel incaricato di scoprire eventuali anomalie nella fornitura dell’energia e nella fatturazione della bolletta. Peccato che, insieme al codice cliente, vengano richiesti anche altri dati, compresi modalità di pagamento delle bollette e, guarda caso, i numeri dei conti correnti.Pare che nessuna delle persone contattate sia caduta nell’inganno e le potenziali vittime hanno chiuso la porta al falso funzionario senza fornire alcun dato sensibile. Soltanto qualche giorno da proprio il colosso nazionale dell’energia elettrica era stato costretto a diffondere un comunicato stampa per diffidare da tali “agganci” . Praticamente nessun incaricato Enel è autorizzato a pretendere soldi, informazioni sensibili, dati sulle forme di saldo delle fatture e documenti.
Lunedì 23 novembre, alle 20:30, presso il teatro Lauro Rossi di Macerata si terrà il primo incontro del “Teatro della Comunità”, progetto diffuso in tutto il mondo dall’attore e regista di cinema e teatro Marco Di Stefano e dalla danzatrice e coreografa di fama internazionale Tanya Khabarova. Il Teatro della Comunità è un’esperienza di teatro sociale aperta a tutti e gratuita che si terrà, tutte le sere, dal 23 novembre al 12 dicembre. I partecipanti, poi, domenica 13 dicembre porteranno poi sul palco del Lauro Rossi, uno spettacolo realizzato durante le due settimane di prove attraverso le loro idee ed emozioni. Le prove si terranno presso il salone della Domus San Giuliano in via Cincinelli 4 (dal 24 al 30 novembre) e il locale vicino alla parrocchia di Santa Croce (dal 1 all'11 dicembre). Il Teatro della Comunità quest'anno si avvale della collaborazione dei ragazzi di Supernova e dei musicisti Federico Cippitelli, Sebastiano Pagliuca, Luca Proietti e Antonio Ferdinando Di Stefano. Il progetto è inserito nel programma del festival “Così vicino così lontano Macer/azione atto XIII”, organizzato dall’Anmic Macerata , che si terrà dal 9 al 13 dicembre. Quest'anno il festival rende omaggio all'attore e doppiatore maceratese Silvio Spaccesi. Il programma prevede, infine, mercoledì 9 dicembre una serata al teatro Don Bosco dedicata proprio a Spaccesi e giovedì 10 un seminario e un incontro con il regista Silvano Agosti. Venerdì 11, al teatro Lauro Rossi, sarà la volta dello spettacolo “Don Chisciotte” con l'attore Vincenzo Di Bonaventura e, a seguire, la proiezione del cortometraggio “Eccomi”, con il giovane attore Simone Riccioni.
Prosegue il programma itinerante del Coordinamento Provinciale di Forza Italia nel territorio maceratese che ha incontrato il Coordinamento del Comune di Corridonia. "Durante l'incontro, rivelatosi assai costruttivo" afferma la coordinatrice provinciale Lorena Polidori, "si sono toccati temi importanti che riguardano da vicino tutti, come la notevole presenza di immigrazione nel territorio circoscritto: presenza che tanto fa preoccupare i residenti e pone a sua volta problematiche sul piano della sicurezza. Arriva inoltre dalla stampa locale la constatazione del carente controllo, proprio nel comune di Corridonia, fino ad oggi effettuato da parte degli organi a ciò deputati. Durante i lavori è emersa poi la volontà di ripartire e ridare voce al pensiero liberale, con la convinzione di allargare e recuperare un dialogo con coloro che si riconoscono in tale pensiero e se ne sono allontanati. Si auspica il ritorno ad una politica costruttiva, propositiva, di unione e partecipazione".
Una donna straniera dopo un diverbio afferma di essere stata investita da un addetto alle vendite di una concessionaria di Macerata. I fatti si sono verificati questa mattina, quando la donna, di origini africane, e l'uomo hanno iniziato a discutere per futili motivi. Sembra che la signora volesse portare un'auto nel suo Paese di origine, trovando la resistenza della concessionaria. A un certo punto, il diverbio sarebbe degenerato, tanto che, secondo quanto dichiarato dalla signora straniera l'uomo, che durante l'accesa discussione si trovava all'interno della sua auto, avrebbe accelerato partendo di colpo, andando a impattare con la donna che è caduta a terra. Contrastante la versione del presunto investitore secondo il quale i fatti non si sarebbero verificati così come raccontati. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasportato la signora all'ospedale di Macerata: le sue condizioni non sono gravi.
Continuano gli ormai consueti appuntamenti di "Speakeasy" alla Civica Enoteca Maceratese: anche ieri sera, come ormai accade da oltre tre anni, il locale ha ospitato Paul Bowley, docente e coordinatore della "Paul Bowley School of English", per fare quattro chiacchiere rigorosamente in lingua inglese sorseggiando e degustando un bicchiere di buon vino del nostro territorio. Gli eventi sono realizzati in collaborazione con l'AIS Marche: "Conversare in inglese è il tema di queste serate e, alla fine, si beve un calice di vino degustando le produzioni del nostro territorio", afferma la sommelier Ines Laubbichler. Presente anche Enzo Gironella che, con i suoi preziosi consigli, ha regalato ai partecipanti chicche preziose sull'affascinante arte del vino. "Speakeasy" si svolge, generalmente, da ottobre a dicembre e da febbraio a maggio, con cadenza settimanale. Il calendario dettagliato degli appuntamenti è reperibile sul sito www.enotecamaceratese.it.