Non basta una prodezza di Fioretti. All'Helvia Recina, la Maceratese impatta 1-1 con L'Aquila, dopo una gara gagliarda contro un avversario quadrato e ben messo in campo. Mancato il sorpasso alla Spal in vetta alla classifica, i biancorossi devono comunque trarre soddisfazione da un onesto pareggio che vale il nono risultato utile consecutivo.
Cristian Bucchi sceglie Imparato per tappare la falla creatasi al centro della difesa in seguito alle defezioni a catena di Fissore, Lasicki e Altobelli. La novità è Clemente sulla fascia destra, per il resto undici invariato rispetto alla buona prova di Prato. Sul fronte abruzzese, mister Carlo Perrone opta per uno spregiudicato 4-3-3, con Maccarrone al centro della difesa e De Sousa e Ceccarelli in avanti, sostenuti da Perna nelle trame offensive. Scelta, alla fine, rivelatasi adeguata a contrastare la consueta manovra di attesa e cinica ripartenza dei padroni di casa. Piove insistentemente a Macerata e l'Helvia Recina, se non proprio ridotto a pantano come nel recupero contro il Savona, è largamente allentato. Non se ne preoccupa il furetto rossoblu Sandomenico che, sulla destra, crea scompiglio nei pressi dell'area maceratese. E' un fuoco di paglia, poiché nessun reale pericolo viene portato alla rete di Forte. E' invece dell'estremo ospite Zandrini la sofferenza estemporanea: l'ex Chievo D'Anna salta brillantemente l'uomo sulla destra e si invola sulla fascia. Ne scaturisce un cross chirurgico a centro area sul quale Fioretti si produce in rovesciata, spedendo in fondo al sacco abruzzese. E' il 14', il gesto tecnico del bomber romano è pregevolissimo e, come tradizione, una Rata letale si porta in vantaggio alla prima occasione capitata. L'Aquila disorientata ci mette cinque minuti a riaffilare gli artigli: il croato Milicevic sfrutta una sponda al limite dell'area maceratese e spara verso Forte; il fendente, deviato in angolo, non arreca danno ai ragazzi di Bucchi. Quella del centrocampista rossoblu è tuttavia una predica nel deserto, dato che L'Aquila tiene il pallino del gioco, ma non riesce ad essere efficacie negli ultimi metri. Da segnalare, prima dell'intervallo, soltanto una debole girata di Perna e uno stacco di testa di De Sousa, carente in fatto di precisione. La Maceratese osserva superiore e, quando decide di ripartire, sono sempre dolori per Zandrini. Prima è D'Anna a spadroneggiare in percussione sulla destra, poi Buonaiuto dall'altra parte con un bel destro dal limite dell'area, deviato a fatica in corner dal numero uno abruzzese. Alla conclusione della prima frazione, L'Aquila si fregia del possesso palla e di qualche calcio d'angolo, ma è la Rata a chiudere in attacco e, soprattutto, in vantaggio.
Non si fa in tempo ad udire il fischio d'avvio del secondo tempo che la Maceratese sfiora il 2-0 con Fioretti su invito di Kouko. L'impatto in corsa sottomisura non è quello dei giorni migliori e l'occasione sfuma. Lo imita un paio di minuti dopo D'Anna, sprecando un diagonale da destra che finisce a lato della porta di Zandrini. L'Aquila ci mette un po' a riorganizzarsi, facendosi pericolosa al 56' con un missile di Ceccarelli dai trenta metri: Forte è costretto a distendersi sulla sinistra, respingendo di pugno in corner. Il numero 11 aquilano si ripete al 67' con la seconda prodezza del match: punizione di sinistro dal limite che va ad incocciare la parte interna della traversa maceratese; il cuoio finisce prima sulla schiena di Forte e poi, rocambolescamente, rotola in rete. 1-1 e tutto da rifare per la Rata. Per tentare di spezzare nuovamente l'equilibrio, Bucchi sceglie la freschezza di Ganci e Alimi, in luogo di Fioretti e Buonaiuto. I biancorossi tornano a farsi pericolosi. Al 77' , Imparato crossa al centro per Ganci: il traversone è preciso, ma l'intervento in calcio d'angolo di Cosentini stoppa ogni velleità del subentrato attaccante maceratese. Minuto 84 e palla buona per Kouko. L'ivoriano, in precario equilibrio, riesce a raccogliere un invito di Ganci in mezzo all'area ospite; la conclusione verso Zandrini è angolata ma troppo morbida. Immediato ribaltamento di fronte con L'Aquila che si fa vivo dalla parti di Forte. Mancini si avventa su un pallone vagante al limite e, al volo di destro, impegna severamente l'estremo biancorosso. Entra anche Orlando per D'Anna, ma siamo ormai arrivati ai titoli di coda. In pieno recupero, c'è spazio soltanto per un'avventata uscita di Zandrini, sulla quale gli avanti maceratesi non riescono però ad intervenire.
All'Helvia Recina pareggio sostanzialmente equanime, per quanto fatto vedere in campo dalle due contendenti. Bottino di occasioni da gol e possesso palla pressoché speculari tra Maceratese e L'Aquila, squadre organizzate e in salute. Con uno sguardo attento alla contesa di lunedì tra Spal e Pisa, ottimo punto in virtù di una classifica che, in ogni caso, continua a sorridere alla Rata.
Il tabellino
MACERATESE (4-4-2): Forte; Clemente; Karkalis; Carotti; Imparato; Faisca; D’Anna (86' Orlando); Foglia; Fioretti (72' Ganci); Kouko; Buonaiuto (75' Alimi);. A disposizione: Di Vincenzo; De Angelis; Massei; Djibo; Sarr; Belkaid; Cesca; Quadrini; Cantarini. All. Bucchi.
L'AQUILA (4-3-3): Zandrini; Bigoni; Ligorio; Maccarrone; Cosentini; Milicevic (58' De Francesco); Sandomenico (87' Sanni); Mancini M; De Sousa; Perna; Ceccarelli (87' Bensaja). A disposizione: Savelloni; Di Mercurio; Piva; Anderson; Stivaletta; Mancini A. All. Perrone.
ARBITRO: Daniele Viotti di Tivoli, assistenti da Giampiero Urselli di Taranto e Francesca Di Monte di Chieti.
RETI: 14' Fioretti; 67' Ceccarelli.
NOTE: ammoniti Sandomenico (46'); Maccarrone (58'); De Francesco (70'); Karkalis (72'). Angoli 3-8. Recupero +1 e +4.
(FOTO Si.Sa. & M. Serenelli)
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