Dal Partito Comunista Italiano, Federazione Territoriale di Macerata, riceviamoCome noto, con il Congresso fondativo tenutosi a Bologna nei giorni 24-25-26 giugno scorsi, 571 delegati da tutta Italia hanno dato vita al nuovo Partito Comunista Italiano. Una formazione politica di cui si sentiva la mancanza, in una società sempre più globalizzata e dove le disuguaglianze sociali hanno portato a far sì che nel nostro Paese più di 11 milioni di persone non possano ricorrere alle cure mediche e dove oltre 4,6 milioni di nostri concittadini vivono sotto la soglia di povertà. Il nuovo Partito Comunista Italiano si sta ovunque strutturando a livello territoriale e per la nostra provincia si è tenuta una riunione organizzativa il giorno 25 corrente presso la Sezione Intercomunale “E. Berlinguer” di Matelica. Riunione che ha visto la presenza di molti compagni e compagne in rappresentanza del territorio maceratese. All’ O.d.G. la nomina di un coordinatore provinciale; l’avvio del tesseramento e la organizzazione del partito sul territorio. Molti sono stati gli interventi, appassionati e carichi di volontà nel voler fare. Al termine della riunione è stato votato alla unanimità il Coordinatore provinciale nella persona del compagno Alessandro Belardinelli. Un giovane compagno fortemente impegnato quale delegato FIOM nella ex Indesit (ora Whirlpool), consigliere comunale nella passata amministrazione e già Segretario dell’ex Circolo PRC di Matelica. L’avvio del tesseramento avverrà nei prossimi giorni contattando compagne e compagni che hanno abbandonato la politica attiva, che vi aderiscano per la prima volta e che si riconoscono nei valori del Marxismo- Leninismo.
Si è tenuto oggi l’incontro tra la Direzione dell’AV 3 e CGIL, CISL e UIL, unitamente alle rispettive federazioni di categoria del Pubblico Impiego e dei pensionati.All’ordine del giorno era posto, in particolare, il confronto sulle liste di attesa, come previsto dall’incontro precedente del Tavolo."Con rammarico dobbiamo constatare l’inconcludenza dell’incontro" dicono i tre segretari provinciali Daniel Taddei, Silvia Spinaci e Manuel Broglia "in quanto i dati fornitoci rispetto ai tempi medi di attesa per l’accesso alle prestazioni sono risultati carenti, parziali e incompleti perché riferiti solo a periodi campione, nonché poco indicativi e non coincidenti né con le nostre analisi né con la percezione reale degli utenti.Su questo tema, a seguito delle nostre richieste, la Direzione dell’Area Vasta 3 si è impegnata a fornirci dati più completi relativi al primo semestre del 2016 e alle azioni che la Direzione stessa ha finora messo in campo e intende assumere nei prossimi mesi per il governo e la riduzione delle liste d’attesa, soprattutto alla luce delle criticità che abbiamo rappresentato e riscontrato.Abbiamo espresso la necessità di un confronto che metta al centro un’analisi complessiva della sanità nell’Area Vasta 3 che affronti le questioni delle liste d’attesa, della riorganizzazione delle reti cliniche, della rete di emergenza, del presidio sanitario del territorio, nella consapevolezza che il nodo ineludibile da affrontare con urgenza resta la carenza di personale e risorse dell’AV 3. Questioni da tempo conosciute ma mai davvero affrontate. Un confronto in cui come organizzazioni sindacali siamo pronti a mettere in campo le nostre proposte, ma che, a nostro parere, potrà ritenersi effettivo e utile solo se sostenuto da garanzie di impegni e risorse.Anche in questa ottica, abbiamo concordato con la Direzione dell’AV3 la necessità di una convocazione della Conferenza dei Sindaci aperta alle organizzazioni sindacali in cui affrontare su basi più concrete la discussione sull’ospedale unico, che finora è stata impostata su logiche strumentali e campanilistiche. Riteniamo fondamentale che al centro di questa discussione siano invece posti il percorso e i tempi della riorganizzazione sanitaria che dovrebbe portare all’ospedale unico, la garanzia dei servizi nella fase intermedia e la strutturazione degli stessi una volta che vedrà la luce la nuova struttura".
Alcuni residenti di Macerata, in segno di protesta hanno appeso una locandina contro la cattiva gestione della manutenzione.Il “cahier de doleances” nello specifico fa notare come la zona di Corso Cavour sia stata curata in maniera non del tutto attenta: via Emanuele Filiberto è rimasta piena di erbacce e buche, ci sono i topi nella scarpata di via Valenti e il cantiere edilizio è entrato a far parte dell’architettura locale con gru ferme da sette anni. I cittadini hanno inoltre posto l’attenzione sulla circolazione di tale zona, definendola degradata.Una presa di posizione esplicita da parte dei residenti che ora si aspettano una risposta dall’amministrazione di Macerata, sperando che sia “esecutiva”.
Eseguite dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Macerata cinque ordinanze di custodia cautelare, di cui due in carcere e tre degli arresti domiciliari, a conclusione di una complessa indagine inerente il contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.Scattata, alle prime ore dell’alba, l’operazione “Orange” che ha visto impegnati i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Macerata per l’esecuzione di cinque ordinanze di custodia cautelare, di cui: due in carcere, a carico di CAPUANO Giuseppe, di anni 42, originario di Santa Maria Capua a Vetere (CE) ma residente a Casette Verdini di Pollenza (MC), e MARTINEZ SURU Josè Antonio, di anni 34, originario di Santo Domingo (Repubblica Dominicana) ma residente a Macerata; tre agli arresti domiciliari, a carico di PAZIEWSKI Kamil Mikolaj, di anni 36, di origini polacche ma residente a Tolentino (MC), BURGIONI Riccardo, maceratese di anni 20, e DE CARO Emanuele, di anni 21, ordinario di Mistretta (ME) ma residente a Morrovalle (MC). Nel corso degli arresti sono state eseguite anche 11 perquisizioni locali, di cui 3 nelle province di Verona e Caserta, con il rinvenimento e sequestro di 830 semi di marijuana, circa 20 grammi di hashish, circa 8 grammi di marijuana, oltre 7 grammi di cocaina, nove cellulari ed altro materiale utile alle indagini.Con l’operazione di oggi, è stato colpito un gruppo operante su tutto il territorio maceratese, specializzato nello spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana, con ramificazioni in Veneto. Infatti, agli arrestati, si aggiungono altri cinque indagati, di cui due residenti a Verona.L’indagine, che è stata coordinata dal Procuratore della Repubblica – Dott. Giovanni Giorgio e dal Sostituto Procuratore della Repubblica – Dott. Claudio Rastrelli, ha preso le mosse nell’anno 2015, in seguito alle informazioni apprese dai finanzieri durante un controllo nei confronti di un assuntore residente a Pollenza, al quale avevano sequestrato circa 80 grammi di marijuana, del tipo “AMNÈSIA”.Lo sviluppo investigativo aveva poi portato le fiamme gialle, nel febbraio di quest’anno, all’arresto, all’uscita del casello autostradale di Civitanova Marche, del CAPUANO Giuseppe, trovato in possesso di 1,2 chilogrammi di marijuana abilmente occultati in due pacchi e scoperti con l’aiuto del cane antidroga URO.Attraverso l’esecuzione di intercettazioni, telefoniche e ambientali, pedinamenti e appostamenti, si è riusciti a ricostruire compiutamente i canali di approvvigionamento e la fitta rete di spaccio degli stupefacenti messa in piedi dal CAPUANO e dal MARTINEZ, principali componenti del gruppo in questione, i quali sono stati tratti in arresto e condotti nel carcere di Camerino, a disposizione del G.I.P..Per gli altri tre soggetti, avendo avuto nella vicenda un ruolo di gregari, ovvero pusher alle dipendenze del CAPUANO, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Macerata – Dott. Enrico Pannaggi, ha ritenuto adeguata la misura degli arresti domiciliari.Ingente il “giro d’affari” messo in piedi: si stima, infatti, in oltre 1 Kg. a settimana lo stupefacente spacciato. Basti pensare che, in un’intercettazione telefonica con uno dei suoi complici, il CAPUANO lamenta il mancato guadagno di 8.000 euro settimanali, dovuto al ritardo di una consegna di droga verosimilmente legato ai controlli antiterroristici in essere presso le frontiere all’indomani degli attentati di Parigi.La lotta al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti costituisce obiettivo prioritario per la Guardia di Finanza, con cui si mira, soprattutto, alla salvaguardia della vita umana.
Qualche quotidiano l'ha definito il “soccorso rosso” per il premier Matteo Renzi. Altri ancora “un ponte a sinistra” per il “SI” al referendum costituzionale di ottobre. In realtà il comitato a “Sinistra per il si” si propone di costruire un collegamento tra le ragioni del “SI” al referendum e un'ampia fetta di elettorato di sinistra che non ha ancora deciso come votare. L'iniziativa, promossa dall'area che fa capo al Ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina, vede il coinvolgimento del Guardasigilli Andrea Orlando, di Cesare Damiano, Piero Fassino, Sergio Zavoli, Luigi Berlinguer, Anna Finocchiaro, del sindaco di Bologna Virginio Merola, dei filosofi Mario Tronti e Salvatore Veca e del presidente dell'Istituto Gramsci Giuseppe Vacca. Il comitato si è messo in moto anche nelle Marche con responsabili locali e con un sito internet per comprendere meglio le ragioni del “si” alle riforme costituzionali portate avanti dal Governo e per unire il fronte progressista. Tra i promotori marchigiani del comitato saranno il presidente di Aspes Luca Pieri e la deputata dem Irene Manzi.“I comitati che vogliono costituirsi anche su base locale - dichiarano Irene Manzi e Luca Pieri - sono aperti all'adesione di quanti vogliono promuovere un lavoro di ascolto e confronto nel merito della riforma per far comprendere le buone ragioni del si. Vogliamo convincere, soprattutto gli incerti, che l'innovazione della seconda parte della Costituzione è' fondamentale per difendere i principi e i valori della prima”.
Una delegazione di camerunensi in visita a Macerata per visionare il sistema idrico locale, nell'ambito di un progetto di approvvigionamento idrico nel paese africano e di rafforzamento delle capacità di autogestione dei processi di sviluppo a livello locale, gestito dall'Arcs, è stata ricevuta ieri dalla Giunta comunale di Macerata."Per noi è motivo di grande soddisfazione - ha detto il sindaco Romano Carancini - mettere le nostre conoscenze e competenze tecniche a disposizione del progetto e siamo onorati di ricevere queste persone nella nostra città che fa dell'accoglienza dell'altro un obiettivo primario". Presente all'incontro anche Calogero Messina, coordinatore nazionale del progetto, che ha sottolineato la costante attività dell'Arcs in operazioni di sviluppo inclusivo e partecipativo: "Il progetto idrico è stata occasione anche per porre nel villaggio la questione dei beni comuni e per rendere la cooperazione una vera unione di esperienze".Nell'aprile scorso l'Arcs, Ong dell'Arci, in collaborazione con l'associazione camerunense Codebank2000, ha inaugurato un sistema idrico alimentato con pannelli fotovoltaici a Bankondjii, un piccolo villaggio del Camerun situato a 1000 metri di altezza e in cui l'attività principale è l'agricoltura. L’apertura di questi pozzi, oltre a facilitare l’accesso della popolazione a fonti d’acqua potabile, contrasterà l’alta incidenza di tifo e colera, dovuta all’uso di acqua piovana o di fiumiciattoli. Da sottolineare che l'esecuzione del progetto, nell’ottica di una gestione futura dell’impianto da parte della stessa popolazione, ha previsto la formazione di personale locale. Il progetto, del Ministero degli Affari Esteri, è finanziato dalla Regione Marche e gestito dall'Arci. I 3 camerunensi sono stati accolti da una rappresentanza di delegati provinciali ARCI, tra cui il presidente Massimiliano Bianchini e la referente dell'Arcs Francesca Di Pietro, che ha voluto pubblicamente ringraziare il Comune e l'Apm "per questa opportunità di condivisione".Nel pomeriggio è stato invece organizzato un incontro conoscitivo e di presentazione a Rotacupa, a cui ha partecipato anche il delegato dell’Apm , Panduri per far visionare ai camerunensi il sistema idrico sviluppato in questa zona, e cercare di stabilire ipotesi di collaborazione tra le due realtà. "Al di là degli aspetti tecnici - ha evidenziato Michele Pagano che è l'ingegnere che segue le fasi del progetto - ci preme sottolineare che questo dell'approvvigionamento idrico è il loro progetto, qualcosa creato da loro e che a loro rimarrà". Un momento importante anche per ribadire l'esperienza consolidata di Arcs in straordinarie avventure come queste, così come ha ricordato Matteo Petracci, che si occupa di Cooperazione Internazionale per Arci Macerata, "l'impegno dell'Arci è quello di portare esperienze di questo tipo in ogni territorio, favorendo la partecipazione attiva".
E’ fissata per domani pomeriggio la partenza della Maceratese per Campodarsego, la cittadina veneta dove sabato pomeriggio (ore 18) si giocherà la partita in gara unica valida per la prima giornata di Tim Cup.“Avrei preferito giocare a Macerata la prima partita ufficiale anche perché ci aspettava di diritto – dice Federico Giunti dalla sede del ritiro di Camerino, che terminerà proprio domani – Sarebbe stato bello giocare davanti ai nostri tifosi. Cercheremo comunque di fare una buona prestazione, crescerebbe notevolmente la nostra autostima”.Sia per la Maceratese che per il Campodarsego si tratta della prima partecipazione nella Coppa Italia organizzata dalla Lega di serie A. Chi supererà il turno, domenica 7 agosto affronterà in trasferta il Carpi di Fabrizio Castori.Il Campodarsego, squadra di serie D, nella passata stagione ha chiuso la stagione regolare in seconda posizione di classifica nel girone C, alle spalle del Venezia; poi ha vinto i play off del proprio girone, ma ha rinunciato alla domanda di ripescaggio in Lega Pro, perché lo stadio “Gabbiano” che ospiterà la partita con la Maceratese non è a norma e richiederebbe notevoli investimenti.L’undici veneto, allenato da Enrico Cunico, ha disputato finora una sola amichevole con il Padova, persa per 4 a 1. Anche la Maceratese è scesa in campo una sola volta, a Norcia contro lo Spezia, ed ha perso per 2 a 0.Secondo alcune voci di mercato infine, la Maceratese sarebbe interessata al centrale difensivo Mauro Belotti, classe '84 nativo di Trescore Balneario, nell'ultima stagione in forza al Lumezzane.
Dopo il successo delle due precedenti puntate, VIVA la Repubblica, la stupenda iniziativa dei commercianti di Corso della Repubblica volta a ridare ai cittadini il piacere di vivere la via, si ripresenta più ricca che mai. Molteplici le offerte culturali che i negozianti metteranno in piedi per questo giovedì. Si va dalla ormai classica lettura di libri per bambini da parte della Bottega del Libro, che tra l’altro proporrà anche un gioco interattivo per creare storie di fantasia da zero, al micro-cinema all’aperto con proiezione film muti davanti a The Sound & Mecca Shop, passando per ben due offerte musicali live, performance artistiche di tutti i generi, degustazioni guidate e bibite fresche gratis. Tutto ciò sarà logicamente anche accompagnato dalle solite offerte speciali del giovedì sera dei vari negozi, che scenderanno direttamente su strada, come fossimo in una sorta di bazar a cielo aperto. Corso della Repubblica mira a trasmettere un’atmosfera di positività ed entusiasmo.
Confartigianato Imprese Macerata ha rielaborato ed analizzato le rilevazioni diffuse da Movimprese/Unioncamere relative alla nati/mortalità delle imprese registratasi nelle Marche e soprattutto in provincia di Macerata nel II trimestre 2016.In questo trimestre sono nate nelle Marche 2.649 nuove imprese in totale (industria, commercio ed artigianato), mentre hanno cessato l’attività in 1.822: alla fine i conti parlano di 827 aziende in più rispetto alla fine del I trimestre (incremento pari a + 0,48%), con la creazione di circa 2 mila posti di lavoro. Per quanto riguarda l’andamento provinciale, il maggior incremento si è registrato in Ancona (+ 262), seguita da Macerata (+ 247), Pesaro e Urbino (+ 194), Ascoli Piceno (+ 113) e Fermo (+ 11). In questo quadro abbastanza positivo si debbono però registrare i dati relativi all’artigianato che mostrano ancora delle criticità.Nelle Marche le imprese artigiane registrate al 30 giugno 2016 risultano essere 46.799: nel trimestre si è avuto un saldo positivo pari a sole 2 unità (tasso di crescita +0,001%), frutto di 750 nuove iscrizioni e di 748 cancellazioni. Per quanto riguarda i territori provinciali i “saldi” rilevati ci mostrano che eccetto, la provincia di Ancona (con 27 imprese in meno), quelli di tutte le altre mostrano segno più: Ascoli Piceno + 10, Pesaro Urbino + 8, Macerata + 7 e Fermo + 4.In provincia di Macerata, nel dettaglio, nel corso del II trimestre 2016, si sono avute 179 nuove iscrizioni e 172 cessazioni (totale imprese artigiane registrate 10.804), con un saldo positivo, come detto, pari a +7 imprese cui corrisponde un tasso di crescita di +0,07%).. Tra i comparti più significativi si segnalano in aumento quello dell’edilizia (+13 imprese, crescita +0,33%), dell’autoriparazione (+4 imprese, crescita +0,37%), dell’abbigliamento (+2 imprese, crescita +0,93%), dei servizi alla persona (+ 2 aziende, crescita di +0,38%), del tessile (+1 impresa, crescita +1,40%), dei servizi alla ristorazione (+1 impresa, crescita +0,27%); stazionario il comparto del mobile, mostrano invece segno meno: pelli e calzature (-5 imprese, tasso crescita -0,56%), trasporti (-3 aziende, decrescita dello 0,34%), industrie alimentari (-1 impresa, decrescita dello 0,33%), legno (-1 azienda, decrescita dello 0,44%) e riparazione beni di uso personale (-1 impresa, flessione del comparto pari a -0,38%).“I dati appena presentati – dichiara il Presidente Provinciale della Confartigianato di Macerata cav. Renzo Leonori – confermano purtroppo che le difficoltà che stanno attraversando le nostre imprese artigiane sono ancora tante e complesse. Nella nostra provincia i dati sono moderatamente incoraggianti, ma è da rilevare che è proprio l’artigianato il settore produttivo che continua a pagare il tributo maggiore alla crisi. In termini di produttività e fatturato, si registrano, in quelle aziende maggiormente votate all’export, i risultati migliori (ma situazioni di criticità internazionali quali il protrarsi della crisi UE ed Ucraina-Russia, la “Brexit”, la situazione politica in Turchia, non fanno sperare niente di buono) mentre continuano a soffrire le tante piccole aziende che vivono esclusivamente di mercato interno. Non è irrilevante poi far notare che, tra le cause delle problematiche incontrate dalle piccole e medie imprese, un posto importante lo occupa la difficoltà di accesso al credito: le Marche sono la seconda regione con la dinamica peggiore degli impieghi vivi alle imprese con meno di 20 addetti avendo fatto registrare, ad aprile 2016, una variazione del – 8,9% sull’anno precedente (la media nazionale è pari a – 5,9%); ancor peggiore è il dato riferibile alla provincia di Macerata, pari a – 9,2%, che la colloca addirittura al 104° posto della graduatoria nazionale per province”.
Sono passati solo quattro giorni dall'annuncio del "trenino turistico di nuovo in circolazione", ma da oggi si ferma già ai box per manutenzione, Macerata Explorer tornerà per le strade del centro a data da destinarsi, il tempo necessario ai gestori per portare a termine la revisione.La necessità di manutenzione straordinaria al compressore che gestisce i freni delle carrozze ha comportato lo stop del trenino turistico gestito dalla società Giocamondo.Macerata Explorer consente di conoscere le principali bellezze storico - artistiche della città comodamente seduti e accompagnati da una audioguida in italiano e inglese che descrive i principali monumenti e angoli caratteristici della città. La partenza è da piazza Mazzini mentre il percorso panoramico consente di ammirare lo Sferisterio, Porta San Giuliano, Palazzo Buonaccorsi (Musei Civici), Piazza della Libertà (fermata sali-scendi), Torre civica, Palazzo della Provincia,chiesa san Filippo, Biblioteca comunale, chiesa di san Giovanni, Palazzo Cioci, Palazzo Torri, Cancelli, Giardini Diaz, Porta Montana, Basilica Madonna della Misericordia, Cattedrale e piazza Mazzini.
Oltre 100 lavoratori dei CIOF, Centri per l’impiego di tutta la regione, hanno affollato ieri, martedì 26 luglio, la sala Raffaello presso la Regione Marche, per l’ assemblea unitaria organizzata dalla Fp Cisl insieme alla Fp Cgil e Fpl Uil.I lavoratori hanno chiesto alla Regione chiarezza organizzativa e certezze sul futuro alla luce della necessità di valorizzare un servizio pubblico così delicato in un momento di crisi come questa. Urge pertanto un rilancio dei centri per impiego che passi per la stabilizzazione dei precari e la ricerca di strumenti per creare prospettive occupazionali ai giovani ed a chi ha perso il lavoro. Necessità comprendere dal 2017 a chi saranno affidate le delicate funzioni dei centri per impiego ed il rapporto con la neonata agenzia nazionale per il lavoro. Il 4 agosto su questi temi vi sarà incontro con l'Assessore Cesetti ma la Cisl con Cgil e Uil sono pronte ad iniziative di mobilitazione a supporto delle legittime istanze dei lavoratori e per la valorizzazione dei servizi quotidianamente erogati.
Il consiglio comunale di Macerata va in vacanza con un giorno di anticipo. Arrivederci a settembre, esattamente il 12 e 13.Rispetto a quanto stabilito in precedenza, l'Assise civica cittadina non si riunirà oggi pomeriggio per concludere la tre giorni - tutte convocazioni pomeridiane - di sedute che hanno preso il via 25 luglio scorso. Il rompete le righe estive è giunto, in realtà al termine della seconda seduta, ieri pomeriggio, 26 luglio. L'ultimo atto approvato è stato, con 23 voti favorevoli (Pd, La città di tutti, Pensare Macerata, A sinistra per Macerata bene comune, Forza Italia, Idea Macerata Marche 2020, Città viva, Fratelli d’Italia Alleanza nazionale e Movimento 5 stelle), 1 voto contrario (Anna Menghi del Comitato Anna Menghi) e un’astensione (Paolo Micozzi del Pd), la mozione, emendata - presentata dai consiglieri Maurizio Mosca di Città viva e Paolo Renna di Fratelli d’Italia - con cui si impegna l’Amministrazione ad attivare le procedure per vietare nel territorio comunale lo stazionamento dei circhi che utilizzano animali.In precedenza, via libera anche all’ordine del giorno relativo all’esposizione di oggetti, da parte di un privato cittadino, nella porzione di terreno che si trova all’ingresso della città da via Roma e con cui si richiede l’eliminazione o la limitazione dei manufatti in mostra. L’atto è stato approvato con 19 voti favorevoli (maggioranza e minoranza) e 5 astensioni (Enrico Marcolini e Marco Menchi de La città di tutti, Enzo Valentini e Gabriella Ciarlantini di A sinistra per Macerata bene comune e Ninfa Contigiani del Pd). E all'odg - con 23 voti a favore (maggioranza e minoranza), 3 contrari (Marco Alfei, Carla Messi e Roberto Cherubini del Movimento 5 stelle) e 1 astensione (Anna Menghi del Comitato Anna Menghi) - con il quale si auspica che l’Amministrazione comunale si attivi quanto prima per attuare un piano straordinario di disinfestazione contro le zanzare. Il sì del Consiglio è arrivato anche per l’ordine del giorno con cui si invita l’Amministrazione comunale a tutelare il decoro del cimitero cittadino sempre con 23 voti a favore (maggioranza e minoranza) e 1 astensione (Chiara Bisio del Pd).Bocciata, invece, la mozione presentata dalla consigliera Carla Messi in merito al censimento dei manufatti che contengono amianto presenti negli edifici comunali: 15 i voti contrari (maggioranza), 7 a favore (Francesco Luciani di Idea Macerata Marche 2020, Andrea Marchiori, Riccardo Sacchi e Deborah Pantana di Forza Italia, Marco Alfei, Carla Messi e Roberto Cherubini del Movimento 5 stelle) e 6 astensioni (Ivano Tacconi dell’Udc, Bruno Mandrelli del Pd, Anna Menghi del Comitato Anna Menghi, Maurizio Mosca e Gabriele Mincio di Città viva e Paolo Renna di Fratelli d’Italia Alleanza nazionale). Respinta, infine, con 13 voti contrari (Maurizio Del Gobbo, Aldo Tiburzi, Renato Rocchi, Paolo Micozzi, Alessia Scoccianti e Chiara Bisio del Pd, Francesco Luciani di Idea Macerata Marche 2020, Andrea Marchiori, Riccardo Sacchi e Deborah Pantana di Forza Italia, Maurizio Mosca e Gabriele Mincio di Città viva e Paolo Renna di Fratelli d’Italia Alleanza nazionale), la mozione presentata da tutti e tre i rappresentanti del Movimento 5 stelle per il ritiro del Governo italiano dal Partenariato Trans Atlantico (TTIP). È stato, invece, ritirato l’ordine del giorno presentato dai consiglieri di Città viva e dal consigliere di Fratelli d’Italia su Macerata città di padre Matteo Ricci.
Gli avvocati Giancarlo e Massimo Nascimbeni in qualità di difensori della S.S. Maceratese S.r.l., per amore di verità sugli accadimenti che hanno portato l’Amministrazione comunale a negare l’utilizzo dello stadio Helvia Recina per il primo turno di Coppa Italia nazionale TIM CUP in programma per domenica 31 Luglio 2016, letta l’improvvida replica dell’Assessore Canesin a quanto da loro dichiarato nel corso della conferenza stampa tenutasi il 25 luglio scorso, portano a conoscenza degli sportivi e dei cittadini interessati alla vicenda quanto segue.La convenzione tra il Comune e la S.S. Maceratese per l’utilizzo dello stadio Helvia Recina scadrà il 31 agosto 2018. L’Amministrazione comunale, senza alcuna informazione che sarebbe stata doverosa alla società circa l’inizio dei lavori al manto erboso dello stadio ed il termine, almeno presumibile, degli stessi, solo ora tramite l‘assessore Canesin fa sapere che, pur avendo avuto la piena disponibilità dell’impianto dal giorno 12 maggio 2016 (ultimo giorno di allenamento della squadra prima della gara di play off disputata a Pisa), non ha potuto dar corso ai lavori perché lo stadio era impegnato, in vigenza di convenzione con la S.S. Maceratese, per il pellegrinaggio Macerata – Loreto dell’11 giugno (evento di straordinaria importanza ma che esula dalla destinazione propria dell’impianto sportivo). Solo dopo aver conosciuto la richiesta di utilizzo dell’impianto da parte della Maceratese per la gara di Coppa Italia TIM, il Comune ha formalmente avvertito la società del motivo per cui la struttura non poteva essere utilizzata. Non è vero quanto afferma l’Assessore Canesin circa il fatto che i lavori di risemina del manto erboso esulino dalle problematiche della convenzione, in quanto all’art.11 della stessa, che evidentemente egli non ha letto, tra gli obblighi a carico del Comune è previsto che “la manutenzione ordinaria e straordinaria del terreno di gioco e delle strutture sono a carico del Comune” e che “il terreno di gioco dovrà essere sempre idoneo alla pratica sportiva del calcio secondo le prescrizioni della disciplina sportiva di settore anche in caso di precipitazioni nevose”, competendo come obbligo del Comune anche lo sgombero degli accessi e delle adiacenze dello stadio in caso di neve. Inoltre, all’art.15 della stessa convenzione è espressamente previsto che “nel caso in cui la Maceratese non potesse usufruire dell’impianto Helvia Recina e si dovesse trasferire in altri campi sussidiari, il canone previsto per la stagione sportiva 2015/2016 verrà proporzionalmente ridotto per il periodo di mancata utilizzazione”. Infine, l’art.5 indica espressamente i giorni e le ore in cui la Maceratese dal 1° settembre 2015 al 31 agosto 2018 potrà utilizzare l’impianto, con tutte le prescrizioni del caso per la migliore manutenzione del terreno che la Maceratese ha sempre rispettato.E’ falsa ed offensiva l’affermazione dell’Assessore Canesin che la Maceratese abbia “devastato” il terreno di gioco in quanto, come ben sa l’Ufficio di riferimento di cui è responsabile il Dott. Puliti, a causa dei numerosi divieti di utilizzo impartiti dal Dirigente dell’Ufficio, la maggior parte dei quali non giustificati da oggettive condizioni di impraticabilità del terreno, la Maceratese ha potuto utilizzare l’impianto in misura notevolmente ridotta (circa il 30-35%) rispetto a quanto previsto dalla convenzione che le consente l’uso del campo per tutte le gare ufficiali di campionato e Coppa Italia più 8 ore settimanali distribuite in 4 giorni per gli allenamenti, dovendo emigrare per mesi interi, soprattutto nel lungo periodo invernale, in campi alternativi messi a disposizione dal Comune di Urbisaglia e dal Comune di Montecassiano ed utilizzando, infine, il campo di Collevario. Proprio per il motivo del ridotto uso questo studio legale, ben prima della scadenza della prima rata di pagamento del canone prevista per il 31 gennaio scorso (il pagamento della seconda rata scadrà il 31 agosto p.v.), nel contestare l’inadempimento del Comune circa la concessione in uso dell’impianto e la manutenzione ordinaria e straordinaria del terreno di gioco, chiedeva urgenti riunioni per riesaminare la convenzione e rideterminare il canone in proporzione all’effettivo utilizzo consentito. Invero, si sono tenute numerose riunioni presso l’Ufficio competente, finché non è stata fissata dal Comune la data non preventivamente concordata di venerdì 22 luglio scorso che, a causa di un nostro impegno professionale improrogabile fuori sede e del nostro gradimento che alla riunione fosse presente anche il Sindaco, si è tempestivamente richiesto al Dott. Puliti di differire ad altra data, da lui poi fissata e debitamente comunicata per il giorno 2 agosto p.v. E’ falso, quindi, che i rappresentanti della Maceratese (leggasi i sottoscritti legali delegati dall’inizio della convenzione a trattare la questione con il Comune) non si siano presentati alla riunione. Evidentemente, si è verificato un difetto di comunicazione tra l’Assessore e l’Ufficio competente, del quale non possono certo farsi carico la società Maceratese ed i suoi legali. Sarebbe troppo facile elencare i disagi sopportati dalla squadra durante la stagione sportiva 2015/2016 per la non corretta manutenzione del terreno di gioco, peraltro evidenziati non solo dall’allenatore e dai giocatori della Maceratese ma, reiteratamente, da tutte le squadre avversarie (l’allenatore della SPAL, ad esempio, ebbe ad usare il termine “campo di patate”).E’ di tutta evidenza che la richiesta avanzata dai sottoscritti legali sin dal 22 gennaio 2016 di rivalutare la convenzione e rideterminare il canone per i motivi suesposti sia da considerarsi legittima, seppur oggetto di contraddittorio tra le parti, cosa che i sottoscritti hanno da allora più volte sollecitato. Da ultimo, l’Assessore Canesin dimostra, malgrado quanto indicato dai sottoscritti nella conferenza di lunedì scorso, di non conoscere il regolamento della Coppa Italia nazionale TIM, quando nella sua replica afferma sbrigativamente che “in fondo si tratta di giocare in trasferta una partita di Coppa Italia, potendone giocare altre in casa in futuro”. Il regolamento prevede, infatti, partite a turno eliminatorio “secco” da disputare in casa della squadra meglio posizionata nel tabellone di tipo tennistico: la Maceratese, essendo squadra di Lega Pro, avrebbe giocato in casa solo la prima gara del 31 luglio, perché, pur in caso di vittoria, le prossime partite la vedrebbero contrapposta a squadre di serie B o di serie A da giocarsi “a turno unico” in trasferta nel campo della società di categoria superiore (ad esempio, in caso di successo della Maceratese nella prima gara del torneo, la stessa incontrerebbe il Carpi a Carpi, in quanto società iscritta al campionato di serie B). L’Assessore Canesin dovrebbe, pertanto, fare ammenda pubblica per i suoi interventi inadeguati, non rispettosi della convenzione stipulata tra Comune e società e dei regolamenti vigenti per lo svolgimento dell’attività agonistica ufficiale. Dovrebbe altresì, a sue spese, organizzare pullman gratuiti per quei tifosi a cui è stata negata la possibilità di assistere alla gara di Coppa Italia nazionale TIM prevista a Macerata e che volessero recarsi al seguito della squadra a Campodarsego in conseguenza dell’inversione di campo per i noti motivi. Il diniego ha determinato una pessima figura della società e dell’intera città di Macerata su scala nazionale, facendo perdere un’importante vetrina mediatica, stante la rilevanza della manifestazione della Coppa Italia TIM organizzata dalla Lega di serie A e seguita dalla stampa e dalle emittenti televisive nazionali. Non è vero, infine, quanto affermato nella replica dall’Assessore Canesin secondo il quale “chissà quante altre squadre dovranno giocare in campi alternativi per indisponibilità degli impianti”, in quanto l’unica a trovarsi in queste condizioni, su 18 partite, sarà la Maceratese (vedi comunicato ufficiale della Lega Nazionale Serie A). Per quanto riguarda la riunione programmata per il 2 agosto p.v., dopo le dichiarazioni gratuite ed offensive dell’Assessore Canesin, espresse in modo superficiale e con tono arrogante, che sembrano sottendere una posizione di assoggettamento della società alla potestà del Comune per l’utilizzo del campo per la nuova stagione sportiva, in spregio alla convenzione che prevede prestazioni corrispettive con diritti ed obblighi reciproci, si ribadisce, e di ciò verrà formalmente informato il Dirigente del Servizio Dott. Puliti, che la società non vi parteciperà se non perverranno preventivamente le scuse dell’Assessore Canesin e se non verranno garantite le dovute condizioni di parità. Da ultimo, per l’immagine della città di Macerata, ci si permette di suggerire che qualcuno consigli all’Assessore Canesin, allorché non conosce compiutamente le problematiche che di volta in volta tratta, di avvalersi della legittima facoltà di non rispondere. Con il presente comunicato lo studio scrivente pone la parola fine al dibattito mediatico, in particolare con i rappresentanti della politica, impegnandosi invece a trasferire nelle sedi proprie la risoluzione delle problematiche riguardanti la convenzione stipulata il 29 agosto 2015 per la concessione in uso dell’Helvia Recina.
Il contratto nazionale dei metalmeccanici è una fase di stallo che dura ormai da troppo tempo a causa della presa di posizione di Federmeccanica e Assistal su alcuni punti salienti. L’unione dei sindacati CISL CGIL e UIL ha portato ad una vertenza e una mobilitazione dei metalmeccanici, così questa mattina si sono uniti tutti insieme nella sala stampa della Provincia (distaccamento di Piediripa) per discutere su questa problematica.Le OOSS provinciali di FIM, FIOM e UILM di Macerata hanno confermato il blocco dello straordinario e della flessibilità ad oltranza e le 4 ore di sciopero territoriale per l’intera giornata (le ore sono da considerare le ultime 4 del proprio turno di lavoro), tutto ciò per dimostrare che “la lotta dei metalmeccanici non va in ferie” come suggerisce Rossella Marinucci della FIOM CGIL.L’iniziativa di confronto tenutasi doveva essere un momento di incontro tra i sindacati e le istituzioni, queste ultime però sono risultate latitanti, in quanto, all’assemblea pubblica erano presenti soltanto l’assessora provinciale al lavoro Paola Mariani, Massimiliano Bianchini di “Uniti per le Marche” e Michele Verolo esponente di a sinistra per Macerata Bene Comune. Oltre alla mancata presenza di Manzi e Sciampichetti che hanno comunque inviato un messaggio di supporto all’iniziative sono mancate le risposte dei rappresentati del territorio, aumentando così il divario tra chi governa il territorio e chi ci abita. Quest’assenteismo è stato più volte rimarcato da tutti quelli che sono intervenuti per illustrare la problematica che li hanno portati fino a qui.Il contratto nazionale è il simbolo dei diritti acquisiti dai lavoratori negli anni, ha reso universale la parità di retribuzione in Italia da nord a sud, è possibile rivendicare dei diritti grazie al contratto nazionale. È dunque ovvio che senza di esso i lavoratori sono senza difese e in una posizione inferiore nella contrattazione del proprio salario. La crisi economica è stata utilizzata da Federmeccanica come scusa per la mancata contrattazione nazionale e vuole trasformare delle ore di riposo in ore lavorative, hanno attaccato gli stipendi ed è per questo che i sindacati si sono mobilitati.Nell’analisi del territorio provinciale esposta, si evidenzia una predominanza di micro e piccole imprese, circa il 94%, con un totale di 5.500 dipendenti dislocati nei vari impianti ( il 91% delle imprese hanno da 0 a 9 dipendenti), quindi fare una trattativa per ciascuna azienda è impossibile e, secondo i rappresentanti, inutile. Non è stata d’aiuto neanche l’evoluzione legislativa in materia di lavoro che, attraverso i governi, ha introdotto figure lavorative e tipologie di contratti che vanno a vantaggio solo degli imprenditori, che in periodo di crisi sono più portati a licenziare o assumere tramite voucher che trovare misure alternative per garantire il lavoro ai suoi dipendenti. Se non si rilanciano i salari, e quindi i consumi, non è possibile far ripartire l’economia.Non è solo un problema dei metalmeccanici, l’attenzione è stata riportata sui lavoratori della grande distribuzione e del pubblico impiego che da anni sono senza contratto di lavoro. La Corte Costituzionale ha emesso una sentenza contro lo Stato per il mancato rinnovo del contratto in quanto esso è il legale datore di lavoro, ma nel decreto Madia, divenuto legge, che riforma la pubblica amministrazione non c’è traccia di riferimenti al contratto nazionale.L’assessora Mariani nel suo intervento ha dato il suo appoggio ai sindacati riuniti e ai lavoratori, sottolineando come “la crisi della rappresentanza è voluta così da allontanare i cittadini dalla politica, dividendo è più facile governare. Un periodo difficile non è sinonimo di spazzare via i diritti. Non si può disconoscere il ruolo del sindacato. Non è più tempo di isolarsi, se ci si unisce si è più forti.”Foto Si.Sa.
Grande successo per l’Asd Martial Arts Project di Macerata a Roma nel Galà di sport da combattimento “X-Tra Round”, XIII edizione sotto la federazione WTKA Italia.Una delle atlete di punta della Martial Arts Project è Savannah Cellocco (categoria -50 kg) che ha conquistato il primo posto dopo un avvincente e combattuto match nell’arte marziale Muay Thai, specialità K1 Style.Per la Cellocco è stato il debutto in Classe C, un passo importante per lei che le permetterà di entrare nel semi-professionismo. Gareggiando per la prima volta in un incontro da tre round da 2 minuti, è riuscita a dominare eccellentemente tutte e tre le riprese. Guardia chiusa, centro del ring e colpi duri la chiave del incontro. Tutti i sacrifici, gli allenamenti costanti presso la palestra Martial Arts Project di via dei Velini 10 a Macerata hanno dato il loro frutto e hanno permesso all’atleta di dare il massimo, sfoggiando tutte le tecniche studiate e pratiche con il suo maestro Marco Nacchia. Per chiudere in bellezza questo anno accademico, la Cellocco si ritroverà impegnata il 6 agosto in un altro galà, “Urbania KO” II.
Giordano Fioretti, ex attaccante della Maceratese ora alla Sambenedettese, in questi ultimi giorni ha mandato su tutte le furie i tifosi biancorossi. “Qui’ alla Sambenedettese è tutto diverso rispetto a Macerata, a partire dall’organizzazione societaria. Qui è davvero importante, non manca niente. Per non parlare della voglia di calcio che ha questa tifoseria, a Macerata non c’era niente”.Parole che stridono con quanto affermato pochi mesi fa dallo stesso Fioretti, quando diceva che “i tifosi maceratesi ci stanno sostenendo nel migliore dei modi”.Nell’anno in cui Higuain lascia il Napoli per la Juventus, ci può stare che Fioretti cambi opinione a distanza di poco tempo... Anche se Fioretti, francamente, non è proprio come Higuain.
Si è spenta la notte scorsa all'ospedale di Macerata Maria Toni, amministratore unico della ditta Toma di Appignano, azienda produttrice di divise professionali. Maria Toni è stata la fondatrice dell'azienda: il nome Toma è infatti l'acronimo delle prime due sillabe del suo nome.La signora Maria è stata anche la prima maceratese che si iscrisse oltre 40 anni fa a Confindustria Macerata, una pioniera delle quote rosa in un ambiente all'epoca diffidente verso le self made women. Accanto a lei il figlio Gianni Marcone che, nel 1986, ha assunto la direzione commerciale dell'azienda per conquistare i nuovi mercati stranieri che oggi costituiscono una fetta significativa del fatturato. Nel 2009 Maria Toni venne insignita del titolo di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Napolitano.In un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, l'azienda ha espresso il proprio cordoglio: "È con profondo dolore che comunichiamo che la scorsa notte è venuta a mancare la signora Maria Toni, la fondatrice della nostra azienda. Per questo la nostra attività resterà chiusa per lutto, nel pomeriggio di oggi e nell’intera giornata di domani 28 luglio 2016. Ringraziamo tutti coloro che ci stanno manifestando affetto e cordoglio in queste ore".I funerali sono in programma per domani, giovedì 28 luglio, alle ore 10, nella Chiesa di San Giovanni Battista ad Appignano.
"Ritengo necessari diversi ringraziamenti a persone che ci hanno aiutato e ci sono state vicine in un momento difficile per la nostra società": Maria Francesca Tardella parla a ruota libera, dopo il percorso ad ostacoli che la Maceratese sta facendo in vista dell'inizio del campionato di Lega Pro. Prima la vicenda Covisoc, poi la diatriba con il Comune: vicende che avrebbero rischiato di minare la serenità dell'ambiente. Ma Maria Francesca Tardella non è tipa da mollare facilmente, e così inizia a parlare elencando una serie di persone da ringraziare."C'è stata una grande collaborazione fra noi e la Lega nelle persone del presidente Gravina e dei suoi più stretti collaboratori per superare lo scoglio dell'iscrizione. Per noi ci sono volute comunque lacrime e sangue per ripianare il parametro PA. Fatta l'iscrizione, siamo rimasti d'accordo che a settembre ci troveremo di nuovo insieme a Lega e Covisoc per sistemare il bilancio e scorporare così i due mutui che ci hanno creato problemi. Nel frattempo grazie a Massei e Fioretti, insieme a Paola Pippa e all'enorme disponibilità della Banca della Provincia di Macerata, siamo riusciti a fare un lavoro straordinario. Mi sia concesso di sottolineare la disponibilità dell'istituto di credito nelle persone del presidente Tartuferi, del direttore generale Cavallini e degli altri dirigenti i quali non si sono tirati indietro nel momento di darci una mano e hanno veramente dimostrato una sensibilità straordinaria, mettendosi a disposizione del territorio.Anche gli avvocati Nascimbeni hanno fatto un lavoro eccezionale e credo che l'assessore allo Sport del Comune di Macerata non abbia ben compreso il messaggio e dovremo tornare a parlare della questione relativa all'Helvia Recina. Oggi l'assessore, infatti, ha fatto chiaramente intendere che il campo non sarà disponibile almeno fino a ferragosto. Non si capisce francamente il motivo per il quale dobbiamo restare per tre mesi senza campo, quando tutti conoscevano perfettamente i nostri tempi. Finito il ritiro dove andremo ad allenarci?". E qui, la Tardella non aggiunge altro, ma è evidente come la società biancorossa si sia già organizzata per affittare altri campi dove svolgere le sedute di allenamento con conseguenti ulteriori esborsi economici extra."Vorrei ringraziare anche l'avvocato Cofanelli" dice ancora la presidente biancorossa "perchè anche lui quando abbiamo trattato con la Covisoc ci è stato molto vicino. Il territorio e gli Amici della Rata in ogni occasione ci hanno sempre dato una grossa mano, mettendosi a disposizione in ogni modo. Insieme a loro, sento di dover ringraziare con il cuore anche i tanti tifosi che in questi giorni mi hanno dimostrato amicizia, vicinanza e affetto: questo è un motivo fondamentale per andare avanti, al di là della stanchezza. Ripartiamo il 29 luglio con grande entusiasmo, con una squadra giovane che speriamo possa darci soddisfazioni. Vedremo sul mercato se sarà possibile prendere un'altra punta o un giocatore di esperienza. Sistemato il budget, vedremo come muoverci meglio anche in questo campo".
"Mandano i profughi, queste povere persone, in un ghetto. Senza alcuna possibilità di inserimento sociale. Tutto ciò di negativo che ne conseguirà, sarà direttamente imputabile alla Prefettura di Macerata". Non utilizza certo giri di parole, il sindaco di Ussita, Marco Rinaldi, per tornare sulla questione legata al bando predisposto proprio dalla Prefettura per l'accoglienza dei migranti nella provincia maceratese.Ad aggiudicarsi il bando, fra gli altri, anche una società di Sondalo, provincia di Sondrio, la Hostel Stelvio, che ha ottenuto il diritto all'accoglienza di 50 profughi da far alloggiare a Frontigliano, una delle località sciistiche più rinomate del maceratese, nell'ex Mark Hotel. Struttura ricettiva, quest'ultima, chiusa da circa dieci anni e dove, nelle scorse settimane, si è verificato un inquietante episodio dai contorni tutti ancora da definire. Ai primi di maggio di quest'anno, infatti, sono andati a fuoco i materassi in 9 stanze. Un principio di incendio che ha provocato pochi danni - tanto è vero che le fiamme si sono spente da sole e del rogo ci si è accorti solo il 9 maggio quando il proprietario si è recato all'interno della struttura per un controllo di routine - ma che sulla cui matrice non vi era alcun dubbio: doloso. I vigili del fuoco hanno trovato tracce di gasolio che è, appunto, servito per appiccare l'incendio. Considerando questi elementi, la Procura di Macerata ha aperto un fascicolo contro ignoti per incendio doloso. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Ussita e Camerino e si stanno cercando elementi per chiarire definitivamente questo inquietante episodio. Certo, al momento, non sembrano esserci correlazioni diretti fra la disponibilità all'accoglienza dei profughi e l'incendio doloso. Ma resta il fatto che l'aria che si respira a Frontignano è molto calda e non solo perché si è in estate.Tanto più che proprio in questi giorni, la società di Sondalo ha ottenuto, dal comune di Ussita, il certificato di agibilità per la struttura ricettiva fermiglianese. Ma, al momento, solo per poter ospitare 25 persone. Si potrà arrivare alla capacità richiesta di 50 unità non appena ci sarà il via libera all'adeguamento della struttura: da albergo ad ostello della gioventù. Queste ultime notizie hanno rinfocolato il fuoco delle polemiche. "Frontignano non è la location adatta all'accoglienza e all'integrazione dei profughi. La Prefettura di Macerata - attacca il primo cittadino, Marco Rinaldi - non ha tenuto minimamente conto delle nostre obiezioni e di quelle di un numero importante di residenti. Ha predisposto il bando senza minimamente coinvolgerci e basandosi solo sulla disponibilità di questa società lombarda".Secondo il sindaco ci sono dei dati oggettivi che non possono non essere presi in considerazione. "Non bisogna basarsi sui residenti di Fermigliano in agosto o nel pieno dell'inverno, non è un dato reale. Piuttosto occorrerebbe che dalla Prefettura di Macerata si recassero a Frontignano nei restanti dieci mesi dell'anno. Solo un cieco non vedrebbe la realtà o, se vogliamo rimanere nell'ambito dei detti popolari, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Frontignano vive di di turismo e non ha un tessuto sociale in grado di favorire l'inserimento. I 50 o 25 profughi che siano, saranno ghettizzati, andranno in un vero e proprio ghetto, dove non c'è nulla. Non potranno frequentare una scuola o un qualsiasi posto dove poter socializzare. Li faremo venire e basta". Tutti questi aspetti sono stati messi, nero su bianco, su una lettera che Rinaldi ha inviato in Prefettura a Macerata, concludendo che: "Tutto ciò che di negativo succederà, sarà imputabile direttamente alla Prefettura". Una frase che non lascia adito alle interpretazioni."Non si è voluto neppure salvaguardare il rapporto fra popolazione e numero di profughi da ospitare. Prendiamo ad esempio Macerata. Il rapporto è dell'1%, rispetto ai migranti assegnati. Ad Ussita, invece, è pari al 12%, per avere il medesimo rapporto di Macerata, ne dovremmo ospitare solo 4 di profughi".A protestare non è solo il primo cittadino di Ussita, ma anche moltissimi residenti. Quest'ultimi - molti, ma non tutti, proprietari di seconde case a Frontignano - si sono organizzati, dando il mandato ad un legale per tutelare le loro ragioni. Hanno raccolto, ad oggi, 630 firme per bloccare l'arrivo dei profughi. E, soprattutto, promettono di non fermarsi fino a quando non avranno scongiurato questa eventualità.
Da Simone Livi, segretario politico di Azione in Movimento, riceviamoSenza troppi preamboli rivolgiamo una domanda diretta al Governatore della Regione Marche Luca Ceriscioli che mantiene a se anche la delega alla sanità (con quali competenze del settore non è dato saperlo) e lo facciamo da Cittadini prima ancora che rappresentanti di un Movimento Politico.Qual è la strategia della Regione per la sanità maceratese? La nostra domanda sorge spontanea visto l’andazzo e preso atto delle decisioni che la Giunta Regionale sta portando avanti in materia sanitaria.Tagli effettuati con la mannaia che hanno penalizzato alcuni presidi ospedalieri della nostra provincia come quelli di Tolentino, San Severino Marche e Matelica, senza dimenticare poi il mancato potenziamento della struttura di Civitanova Marche dove il Pronto Soccorso è al limite della funzionalità e l’ala nuova, costata circa 16 milioni di euro, è ancora inutilizzata.Non si salva neanche il nosocomio di Macerata che sta vedendo ridimensionati alcuni reparti fondamentali e che chiuderà “per ferie” la chirurgia dal primo agosto all’11 settembre. Ridimensionamenti che riguarderanno anche Recanati e Camerino.Una situazione drammatica che va a toccare direttamente la salute di noi Cittadini che paghiamo fior di soldi in tasse, soldi che dovrebbero essere tramutati in servizi ottimali ma invece, come se non bastasse, oggi nel nostro territorio ci troviamo con un buco di circa 10 milioni di euro, senza più turnover e con centinaia di Dipendenti che rischiano di dover tornare a casa.A tutto ciò va aggiunta la programmazione ufficiale della Regione, la quale ci fa sapere che gli unici progetti finanziati ad oggi riguardano il Salesi di Ancona e l’ospedale unico di Fermo, voluto dal Consigliere Regionale Cesetti che se ne frega del resto del territorio. Ovviamente con Pesaro che mantiene tutte le sue eccellenze.Evidentemente in questi tre territori (Ancona, Pesaro e Fermo) la politica del PD conta di più rispetto a quella maceratese.Cosa fanno i politici locali per evitare che questa sciagura si abbatta sulla nostra provincia? Cosa dicono l’Assessore Sciapichetti, il Segretario regionale del PD Comi e gli altri nostri “rappresentanti” (?) di questo territorio? Cosa ne pensano i Sindaci Carancini e Corvatta che in questi mesi hanno fatto finta di litigare ma senza far troppo male ai loro amici piddini?Domani si terrà la riunione dei Sindaci dell’Area Vasta 3 con il Governatore Ceriscioli ed i vertici sanitari regionali ed in questa occasione AZIONE IN MOVIMENTO ma soprattutto i Cittadini maceratesi pretendono una risposta chiara e puntuale, perché del vostro consueto politichese ci siamo davvero stancati. E tanto.