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Maceratese e Comune sempre più ai ferri corti: "Canesin dovrebbe fare pubblica ammenda"

Maceratese e Comune sempre più ai ferri corti: "Canesin dovrebbe fare pubblica ammenda"

Gli avvocati Giancarlo e Massimo Nascimbeni in qualità di difensori della S.S. Maceratese S.r.l., per amore di verità sugli accadimenti che hanno portato l’Amministrazione comunale a negare l’utilizzo dello stadio Helvia Recina per il primo turno di Coppa Italia nazionale TIM CUP in programma per domenica 31 Luglio 2016, letta l’improvvida replica dell’Assessore Canesin a quanto da loro dichiarato nel corso della conferenza stampa tenutasi il 25 luglio scorso, portano a conoscenza degli sportivi e dei cittadini interessati alla vicenda quanto segue.

La convenzione tra il Comune e la S.S. Maceratese per l’utilizzo dello stadio Helvia Recina scadrà il 31 agosto 2018. L’Amministrazione comunale, senza alcuna informazione che sarebbe stata doverosa alla società circa l’inizio dei lavori al manto erboso dello stadio ed il termine, almeno presumibile, degli stessi, solo ora tramite l‘assessore Canesin fa sapere che, pur avendo avuto la piena disponibilità dell’impianto dal giorno 12 maggio 2016 (ultimo giorno di allenamento della squadra prima della gara di play off disputata a Pisa), non ha potuto dar corso ai lavori perché lo stadio era impegnato, in vigenza di convenzione con la S.S. Maceratese, per il pellegrinaggio Macerata – Loreto dell’11 giugno (evento di straordinaria importanza ma che esula dalla destinazione propria dell’impianto sportivo). Solo dopo aver conosciuto la richiesta di utilizzo dell’impianto da parte della Maceratese per la gara di Coppa Italia TIM, il Comune ha formalmente avvertito la società del motivo per cui la struttura non poteva essere utilizzata. Non è vero quanto afferma l’Assessore Canesin circa il fatto che i lavori di risemina del manto erboso esulino dalle problematiche della convenzione, in quanto all’art.11 della stessa, che evidentemente egli non ha letto, tra gli obblighi a carico del Comune è previsto che “la manutenzione ordinaria e straordinaria del terreno di gioco e delle strutture sono a carico del Comune” e che “il terreno di gioco dovrà essere sempre idoneo alla pratica sportiva del calcio secondo le prescrizioni della disciplina sportiva di settore anche in caso di precipitazioni nevose”, competendo come obbligo del Comune anche lo sgombero degli accessi e delle adiacenze dello stadio in caso di neve. Inoltre, all’art.15 della stessa convenzione è espressamente previsto che “nel caso in cui la Maceratese non potesse usufruire dell’impianto Helvia Recina e si dovesse trasferire in altri campi sussidiari, il canone previsto per la stagione sportiva 2015/2016 verrà proporzionalmente ridotto per il periodo di mancata utilizzazione”. Infine, l’art.5 indica espressamente i giorni e le ore in cui la Maceratese dal 1° settembre 2015 al 31 agosto 2018 potrà utilizzare l’impianto, con tutte le prescrizioni del caso per la migliore manutenzione del terreno che la Maceratese ha sempre rispettato.

E’ falsa ed offensiva l’affermazione dell’Assessore Canesin che la Maceratese abbia “devastato” il terreno di gioco in quanto, come ben sa l’Ufficio di riferimento di cui è responsabile il Dott. Puliti, a causa dei numerosi divieti di utilizzo impartiti dal Dirigente dell’Ufficio, la maggior parte dei quali non giustificati da oggettive condizioni di impraticabilità del terreno, la Maceratese ha potuto utilizzare l’impianto in misura notevolmente ridotta (circa il 30-35%) rispetto a quanto previsto dalla convenzione che le consente l’uso del campo per tutte le gare ufficiali di campionato e Coppa Italia più 8 ore settimanali distribuite in 4 giorni per gli allenamenti, dovendo emigrare per mesi interi, soprattutto nel lungo periodo invernale, in campi alternativi messi a disposizione dal Comune di Urbisaglia e dal Comune di Montecassiano ed utilizzando, infine, il campo di Collevario. Proprio per il motivo del ridotto uso questo studio legale, ben prima della scadenza della prima rata di pagamento del canone prevista per il 31 gennaio scorso (il pagamento della seconda rata scadrà il 31 agosto p.v.), nel contestare l’inadempimento del Comune circa la concessione in uso dell’impianto e la manutenzione ordinaria e straordinaria del terreno di gioco, chiedeva urgenti riunioni per riesaminare la convenzione e rideterminare il canone in proporzione all’effettivo utilizzo consentito. Invero, si sono tenute numerose riunioni presso l’Ufficio competente, finché non è stata fissata dal Comune la data non preventivamente concordata di venerdì 22 luglio scorso che, a causa di un nostro impegno professionale improrogabile fuori sede e del nostro gradimento che alla riunione fosse presente anche il Sindaco, si è tempestivamente richiesto al Dott. Puliti di differire ad altra data, da lui poi fissata e debitamente comunicata per il giorno 2 agosto p.v. E’ falso, quindi, che i rappresentanti della Maceratese (leggasi i sottoscritti legali delegati dall’inizio della convenzione a trattare la questione con il Comune) non si siano presentati alla riunione. Evidentemente, si è verificato un difetto di comunicazione tra l’Assessore e l’Ufficio competente, del quale non possono certo farsi carico la società Maceratese ed i suoi legali. Sarebbe troppo facile elencare i disagi sopportati dalla squadra durante la stagione sportiva 2015/2016 per la non corretta manutenzione del terreno di gioco, peraltro evidenziati non solo dall’allenatore e dai giocatori della Maceratese ma, reiteratamente, da tutte le squadre avversarie (l’allenatore della SPAL, ad esempio, ebbe ad usare il termine “campo di patate”).

E’ di tutta evidenza che la richiesta avanzata dai sottoscritti legali sin dal 22 gennaio 2016 di rivalutare la convenzione e rideterminare il canone per i motivi suesposti sia da considerarsi legittima, seppur oggetto di contraddittorio tra le parti, cosa che i sottoscritti hanno da allora più volte sollecitato. Da ultimo, l’Assessore Canesin dimostra, malgrado quanto indicato dai sottoscritti nella conferenza di lunedì scorso, di non conoscere il regolamento della Coppa Italia nazionale TIM, quando nella sua replica afferma sbrigativamente che “in fondo si tratta di giocare in trasferta una partita di Coppa Italia, potendone giocare altre in casa in futuro”. Il regolamento prevede, infatti, partite a turno eliminatorio “secco” da disputare in casa della squadra meglio posizionata nel tabellone di tipo tennistico: la Maceratese, essendo squadra di Lega Pro, avrebbe giocato in casa solo la prima gara del 31 luglio, perché, pur in caso di vittoria, le prossime partite la vedrebbero contrapposta a squadre di serie B o di serie A da giocarsi “a turno unico” in trasferta nel campo della società di categoria superiore (ad esempio, in caso di successo della Maceratese nella prima gara del torneo, la stessa incontrerebbe il Carpi a Carpi, in quanto società iscritta al campionato di serie B). L’Assessore Canesin dovrebbe, pertanto, fare ammenda pubblica per i suoi interventi inadeguati, non rispettosi della convenzione stipulata tra Comune e società e dei regolamenti vigenti per lo svolgimento dell’attività agonistica ufficiale. Dovrebbe altresì, a sue spese, organizzare pullman gratuiti per quei tifosi a cui è stata negata la possibilità di assistere alla gara di Coppa Italia nazionale TIM prevista a Macerata e che volessero recarsi al seguito della squadra a Campodarsego in conseguenza dell’inversione di campo per i noti motivi. Il diniego ha determinato una pessima figura della società e dell’intera città di Macerata su scala nazionale, facendo perdere un’importante vetrina mediatica, stante la rilevanza della manifestazione della Coppa Italia TIM organizzata dalla Lega di serie A e seguita dalla stampa e dalle emittenti televisive nazionali. Non è vero, infine, quanto affermato nella replica dall’Assessore Canesin secondo il quale “chissà quante altre squadre dovranno giocare in campi alternativi per indisponibilità degli impianti”, in quanto l’unica a trovarsi in queste condizioni, su 18 partite, sarà la Maceratese (vedi comunicato ufficiale della Lega Nazionale Serie A). Per quanto riguarda la riunione programmata per il 2 agosto p.v., dopo le dichiarazioni gratuite ed offensive dell’Assessore Canesin, espresse in modo superficiale e con tono arrogante, che sembrano sottendere una posizione di assoggettamento della società alla potestà del Comune per l’utilizzo del campo per la nuova stagione sportiva, in spregio alla convenzione che prevede prestazioni corrispettive con diritti ed obblighi reciproci, si ribadisce, e di ciò verrà formalmente informato il Dirigente del Servizio Dott. Puliti, che la società non vi parteciperà se non perverranno preventivamente le scuse dell’Assessore Canesin e se non verranno garantite le dovute condizioni di parità. Da ultimo, per l’immagine della città di Macerata, ci si permette di suggerire che qualcuno consigli all’Assessore Canesin, allorché non conosce compiutamente le problematiche che di volta in volta tratta, di avvalersi della legittima facoltà di non rispondere. Con il presente comunicato lo studio scrivente pone la parola fine al dibattito mediatico, in particolare con i rappresentanti della politica, impegnandosi invece a trasferire nelle sedi proprie la risoluzione delle problematiche riguardanti la convenzione stipulata il 29 agosto 2015 per la concessione in uso dell’Helvia Recina.

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