Una delegazione di camerunensi in visita a Macerata per visionare il sistema idrico locale, nell'ambito di un progetto di approvvigionamento idrico nel paese africano e di rafforzamento delle capacità di autogestione dei processi di sviluppo a livello locale, gestito dall'Arcs, è stata ricevuta ieri dalla Giunta comunale di Macerata.
"Per noi è motivo di grande soddisfazione - ha detto il sindaco Romano Carancini - mettere le nostre conoscenze e competenze tecniche a disposizione del progetto e siamo onorati di ricevere queste persone nella nostra città che fa dell'accoglienza dell'altro un obiettivo primario". Presente all'incontro anche Calogero Messina, coordinatore nazionale del progetto, che ha sottolineato la costante attività dell'Arcs in operazioni di sviluppo inclusivo e partecipativo: "Il progetto idrico è stata occasione anche per porre nel villaggio la questione dei beni comuni e per rendere la cooperazione una vera unione di esperienze".
Nell'aprile scorso l'Arcs, Ong dell'Arci, in collaborazione con l'associazione camerunense Codebank2000, ha inaugurato un sistema idrico alimentato con pannelli fotovoltaici a Bankondjii, un piccolo villaggio del Camerun situato a 1000 metri di altezza e in cui l'attività principale è l'agricoltura. L’apertura di questi pozzi, oltre a facilitare l’accesso della popolazione a fonti d’acqua potabile, contrasterà l’alta incidenza di tifo e colera, dovuta all’uso di acqua piovana o di fiumiciattoli. Da sottolineare che l'esecuzione del progetto, nell’ottica di una gestione futura dell’impianto da parte della stessa popolazione, ha previsto la formazione di personale locale. Il progetto, del Ministero degli Affari Esteri, è finanziato dalla Regione Marche e gestito dall'Arci. I 3 camerunensi sono stati accolti da una rappresentanza di delegati provinciali ARCI, tra cui il presidente Massimiliano Bianchini e la referente dell'Arcs Francesca Di Pietro, che ha voluto pubblicamente ringraziare il Comune e l'Apm "per questa opportunità di condivisione".
Nel pomeriggio è stato invece organizzato un incontro conoscitivo e di presentazione a Rotacupa, a cui ha partecipato anche il delegato dell’Apm , Panduri per far visionare ai camerunensi il sistema idrico sviluppato in questa zona, e cercare di stabilire ipotesi di collaborazione tra le due realtà. "Al di là degli aspetti tecnici - ha evidenziato Michele Pagano che è l'ingegnere che segue le fasi del progetto - ci preme sottolineare che questo dell'approvvigionamento idrico è il loro progetto, qualcosa creato da loro e che a loro rimarrà". Un momento importante anche per ribadire l'esperienza consolidata di Arcs in straordinarie avventure come queste, così come ha ricordato Matteo Petracci, che si occupa di Cooperazione Internazionale per Arci Macerata, "l'impegno dell'Arci è quello di portare esperienze di questo tipo in ogni territorio, favorendo la partecipazione attiva".
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