Si chiude un luglio trionfale per (quasi) tutti i Comuni della provincia di Macerata che, a più riprese, hanno fatto registrare il tutto esaurito con eventi e manifestazioni capaci di catalizzare l'attenzione del grande pubblico e di richiamare ogni volta migliaia di persone. Scelte vincenti, città e paesi pieni (e di conseguenza le attività commerciali), offerta rivolta a categorie diverse in diverse serate, perchè l'estate di una città non può certo ridursi a un solo evento: tantissimi Comuni sono stati capaci di farlo e i risultati hanno dato loro ragione.Potrebbe sembrare scontato, ma non lo è, partire dalla stagione dello Sferisterio di Macerata che anche quest'anno si è confermata su livelli altissimi e ha fatto registrare un netto aumento degli incassi al botteghino. Non è facile confermarsi tutti gli anni, seppur con una manifestazione che ormai fa parte della storia e della tradizione del capoluogo. Eppure, anche stavolta, la sapiente mano di Francesco Micheli è riuscita a dar vita a un'altra grande stagione, capace di portare a Macerata centinaia di turisti, per lo più stranieri del nord Europa.Altro evento ormai tradizionale che si è confermato di grandissimo richiamo è stato "Lunaria" a Recanati, con la piazza stracolma in ogni serata per le esibizioni di Noemi e Luca Barbarossa.Civitanova, quando si parla di portare la gente in piazza, fa sempre la sua bellissima figura e la scelta di puntare sul giovane rapper Clementino si è rivelata non solo vincente, ma addirittura straripante visto che piazza XX Settembre non è riuscita a contenere le migliaia di persone che da tutta la provincia si sono riversate su Civitanova, con conseguenti benefici per economia e turismo locali.Anche il San Severino Blues ha riempito piazza del Popolo con oltre 1500 persone in occasione del concerto per i suoi venticinque anni. Un bel successo, anche in considerazione del fatto che proprio quest'anno il contributo comunale al festival era stato ridotto a 10mila euro. Poche polemiche, tanto lavoro e un calendario che ancora una volta si è dimostrato vincente.Ma la vera grande sorpresa di questa estate è stato il Mind Festival di Montecosaro: un successo strepitoso, scelte azzeccate, migliaia di persone portate in paese per Marracash, Planet Funk e gli altri che si sono alternati sul palco.Ma ottimi risultati sono arrivati a Belforte con la sfilata di moda e con Messico e Nuvole, a Cingoli, sempre con una sfilata, alla consueta Notte Rosa di Porto Recanati, a Caldarola o ad Appignano semplicemente portando il burraco in piazza: eventi a costo bassissimo o addirittura nullo per i Comuni, con riscontri estremamente positivi per le attività commerciali locali. Per non parlare della piazza di Camporotondo gremita per Peter Gomez e Diego Fusaro, segno che anche la cultura riesce ad attirare consensi unanimi.In questo quadro, non può non essere evidenziato il profilo sempre basso tenuto dagli organizzatori dei vari eventi, senza autoincensamenti nè grida di vittoria: stile, eleganza e strategie vincenti che fanno grandi queste manifestazioni, agli antipodi rispetto ai proclami di successo per altri eventi dove i risultati sono stati ben diversi, soprattutto se paragonati al costo sostenuto dalle casse pubbliche. La provincia, dunque, o almeno buona parte di essa, è viva e gode di ottima salute, riuscendo ad essere un catalizzatore di eventi, capace di accontentare utenza diversificata e di far godere delle piacevoli serate estive a chi, e sono sempre di più, è costretto anche durante le ferie a dover fare i conti con la crisi e a non potersi allontanare da casa.
Continui successi ed apprezzamenti per il Virtus Acrobatic Team della A.s.d. ginnastica "Virtus Evaristio Pasqualetti" di Macerata. Cresce l'attesa per vederli all'opera a Treia nel corso della manifestazioni collaterali alla Disfida del bracciale. Dopo i successi ottenuti, dal 3 al 9 luglio scorsi, alla 13° edizione del Festival Internazionale del Sole di Riccione 2016, il Virtus Acrobatic Team ha ricevuto lusinghieri apprezzamenti per le proprie esibizioni andate in scena al ristorante "Gente di Mare" di Cattolica nel corso di una cena-evento lo scorso 26 luglio. Una serata, organizzata dal locale in collaborazione con il Cica Cica Boom Show, organizzatore di eventi nella località costiera, all'insegna di bellissime coreografie, con un palcoscenico che vedeva lo sky-line della città, il cielo ed il mare, come fondale, in una cornice molto suggestiva. Le fatiche estive per l'associazione maceratese non sono finite qui. Mercoledì 3 agosto, infatti, nel corso degli eventi previsti nella settimana della "Disfida del Bracciale" di Treia, è in calendario lo spettacolo, a partire dalle 21 in piazza della Repubblica, nel cuore del centro storico cittadino. Saranno presentate performances acrobatico-coreografiche in cui le ginnaste del Virtus Acrobatic Team, oltre al lavoro al suolo, volteggeranno in aria anche al "Cerchio" ed ai "Tessuti aerei".
"Si ad Antonio Pettinari nuovo presidente della Provincia di Macerata. Il Pd non distrugga l'alleanza di centrosinistra". Questo l'incipit della nota dell'esponente dei Popolari Marche, David Favia - alla quale hanno aderito anche l'ex assessore provinciale Giovanni Torresi, l'ex consigliere provinciale di Sarnano Giacomino Piergentili e il consigliere comunale di Camerino Pietro Tapanelli - in vista delle elezioni indirette di fine agosto per il rinnovo dell'Ente provinciale. Il dibattito politico torna ad infiammarsi con i Democrat che, invece, hanno liquidato questa ipotesi. E Favia non fa certo sconti al Partito Democratico."Mentre a Roma hanno già liquidato l'autosufficienza del Pd e la conseguente legge elettorale che sarà modificata per premiare le coalizioni; mentre tutto il centrosinistra che ragiona ha capito che va rilanciata una coalizione di centrosinistra vasta perché Renzi nel ballottaggio con Di Maio è sotto di 17 punti nei sondaggi; mentre accade tutto questo, qui a Macerata ineffabili personaggi già vicini a Spacca tentano di liquidare il centrosinistra imponendo un'autosufficienza del Pd che non esiste, e per di più senza aver avuto la dignità di dimettersi dopo aver perso alle recenti amministrative tutto il perdibile e solo per arroganza", l'incipit del j'accuse di Favia, che prosegue nell'affondo. "Peraltro, il Pd maceratese smentisce se stesso liquidando di fatto una Amministrazione che ha ben governato con l'apporto importante proprio del Pd e dimostra di essere lontano dalla gente e dalle Amministrazioni comunali che hanno apprezzato l'Amministrazione Pettinari e ne vogliono la continuità per ultimare il programma. Nessuno dimentichi poi che alle regionali il Ppd è rimasto sotto la soglia minima del premio di maggioranza e che ha vinto solo grazie agli alleati e che peraltro sta gestendo questa vittoria come fosse la sua e non degli alleati". Secondo Favia, dunque, bisogna cambiare passo, a partire da Macerata. "Io sposo decisamente la candidatura di Pettinari per due ordini di motivi: primo perché è una persona onesta, esperta e capace e in questo momento, per completare i progetti avviati, pur nelle ridotte competenze delle nuove province, occorre una persona capace ed esperta e non un novellino; secondo perché Pettinari è il segretario del più importante alleato del Pd nel centrosinistra; e poiché il Pd ha già quattro presidenze su cinque delle province marchigiane non esiste che pur in presenza di un candidato capace come Pettinari la presidenza vada al Pd anche in provincia di Macerata dove Popolari Marche ha la massima forza". Favia si spoglia dell'amicizia che lo lega al segretario regionale dell'Udc e propone un ragionamento politico. "Io aderisco convintamente al centrosinistra e gli voglio bene: però il centrosinistra non è solo il Pd, che peraltro è in crisi di consensi, ma è la composizione di più sensibilità ognuna delle quali ha una casa. Cinque anni fa, assieme a Palmiro Ucchielli e contro la volontà di Spacca, lanciammo la presidenza Pettinari per un centrosinistra con un centro forte, portando l'Udc dentro la coalizione e sono convinto che questa formula, che qualcuno vuole liquidare, sia la più adatta a governare sia l'Italia che le periferie, allargata alle liste civiche e, perché no, anche a sinistra. In questa fase, a Macerata, si scontrano due laboratori, uno, quello dell'autosufficienza del Pd, già morto; l'altro, quello della pari dignità nell'ambito di un'alleanza allargata di centrosinistra che a mio giudizio è vincente". Domani, lunedì primo agosto, si riunirà il tavolo regionale del centrosinistra e Favia si lancia in un auspico, ma soprattutto in una coda polemica al veleno. "Auspico che questo tavolo sposi la linea della coalizione e, quindi, esplicitamente, della candidatura Pettinari che vincerà comunque queste elezioni sconfiggendo il Pd di Macerata che non è il Pd regionale e che non è unito. Pettinari vincerà, anche in maniera "istituzionale" perché il suo prestigio è trasversale e raccoglierà consenso anche di parte del Pd maceratese, ma nonostante la protervia e la poca lungimiranza di qualcuno, vincerà come candidato offerto dal centrosinistra che ragiona".
Tanto tuonò che alla fine... non piovve. Il Partito Democratico chiude definitivamente e ufficialmente le porte al presidente uscente della provincia di Macerata, Antonio Pettinari, in vista delle elezioni del nuovo ente provinciale previste per il 28 agosto.La comunicazione ufficiale è arrivata tramite una nota del segretario provinciale del Partito Democratico, Settimio Novelli: "Al termine della Segreteria Provinciale PD, allargata ai rappresentanti Regionali ed ai Parlamentari maceratesi del partito, svoltasi il 29 luglio, è stata presa la decisione di affrontare la prossima competizione elettorale per la nuova Provincia che si svolgerà il 28 agosto, scegliendo un candidato Presidente tra le fila dei Sindaci del Partito Democratico".Così, mentre Pettinari, seppur ancora non si sia mai ufficialmente ricandidato, cerca alleanze trasversali (alle quali, però, Forza Italia sembra non voler aderire, come scrive proprio oggi il nostro Fabrizio Cambriani) che gli potrebbero comunque consentire di aspirare alla conferma ai vertici della provincia, dall'altra parte il Partito Democratico punta sui suoi uomini, sui suoi sindaci. E il candidato, alla luce di come stanno oggi le cose, potrebbe essere il sindaco di Monte San Giusto, Andrea Gentili, o quello di Montecassiano, Leonardo Catena.Come si ricorderà, l’approvazione della legge di riforma delle province, ha profondamente modificato, sia nell’assetto che nelle funzioni, il livello amministrativo provinciale, trasformando gli enti a statuto ordinario limitandone contestualmente le competenze e soprattutto eliminando l’elezione diretta dei suoi organi amministrativi.I Consiglieri provinciali ed i Presidenti delle Province saranno dunque eletti indirettamente.Per il rinnovo del Presidente e del Consiglio potranno infatti votare tutti i Sindaci ed i Consiglieri dei 57 Comuni della provincia attualmente in carica.Sono eleggibili a Presidente della Provincia i Sindaci in carica nei Comuni della provincia, il cui mandato scada non prima dei 18 mesi dalla data di svolgimento delle elezioni. Quindi, per quanto riguarda i Comuni più grandi, restano fuori dal discorso Civitanova e Tolentino dove la prossima primavera si rinnoveranno i consigli provinciali. Inoltre, per capirsi meglio, le elezioni funzioneranno tipo quelle dei condomini, per millesimi: più è grande il Comune, più è influente. Ecco perchè, quindi, è importante per i candidati cercare di raccogliere il consenso nei Comuni con più abitanti.Sono eleggibili a Consigliere provinciale i Sindaci ed i Consiglieri comunali in carica nei Comuni della Provincia. Limitatamente a queste elezioni, in sede di prima applicazione della legge 56/2014, sono altresì eleggibili alla carica di Presidente e di Consigliere provinciale i Consiglieri provinciali uscenti compreso il Presidente. Il nuovo Presidente della provincia durerà in carica 4 anni ed il Consiglio provinciale, nella nuova composizione formato da 12 consiglieri, resterà in carica 2 anni.
Dopo circa 30 anni, la sezione A della scuola elementare "Fratelli Cervi" di Macerata, sabato sera si è incontrata per una merenda-cena all' aperto al ristorante "I Valeriani". I bambini di una volta, hanno portato ognuno le rispettive famiglie e alla "reunion" era presente anche la storica maestra Silvia Campilia."Cosa immagina un bambino a dieci anni? Difficilmente cosa desiderano e ricordano un uomo e una donna di 35. Piuttosto cosa farà da grande. Ma questa è un’altra cosa. Chiara si occupa di brand management. Riccardo è veterinario. Letizia cameriera. Michele è professore d’artistica. Sara un’educatrice. Matteo è coordinatore sanitario di neurologia e neuropsichiatria infantile. Fabio è elettricista e ha una sua ditta ‘Scintilla’. Barbara è ricercatrice in sociologia. Cristina insegna educazione fisica. Michela gestisce un centro di equitazione e di ippoterapia. Susanna lavora in un patronato. Francesco è operaio. Andrea tecnico commerciale. Federico è cuoco nel ristorante dove ieri, dopo 25 anni, abbiamo festeggiato con la nostra maestra Silvia. Non tutti però sono riusciti a venire. Per problemi famigliari, per lavoro o perché lontani da Macerata. Altri non hanno risposto. Cosa immagina allora un bambino a dieci anni? Spesso che si avrà una nuova famiglia e gli stessi amici di un tempo. Diversi di noi convivono, altri sono sposati. Riccardo, Chiara, Letizia, Sara, Matteo, Cristina, Michela, Francesco, Andrea e Federico hanno dei figli. Susanna è in attesa. Abbiamo creato un gruppo whatsapp e, quasi tutti, ci siamo ritrovati. Pochi, però, a dieci anni pensano a chi ci sarà ancora. Giacomo ci ha lasciato nove anni fa. Si era appena laureato e faceva arti marziali. Questa serata della quinta A, Scuola elementare Fratelli Cervi, era anche per te".
Malviventi ancora in azione a Macerata. I soliti ignoti hanno colpito nella tarda serata di ieri, approfittando dell’assenza dei proprietari, in una casa situata nell'immediata periferia del capoluogo. I malviventi hanno rotto una finestra e, una volta dentro, hanno rubato contanti e oggetti in oro per alcune migliaia di euro.Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Macerata e quelli della Stazione che seguono le indagini.
Per la prima volta, Der Ring des Nibelungen (“L'anello del Nibelungo”), il celebre ciclo operistico di Richard Wagner viene trasmesso live domenica 31 luglio a partire dalle ore 9 dal prestigioso Festival wagneriano di Bayreuth a una immensa platea televisiva (oltre 21 milioni di spettatori) grazie a Sky Arte HD, visibile in Italia, Germania, Austria, Irlanda e Gran Bretagna. La produzione del Ring in scena a Bayreuth è firmata dal regista Frank Castorf, sul podio Marek Janowski.La messa in onda delle opere (circa 15 ore di spettacolo) viene accompagnata in ciascun paese da contributi aggiuntivi di approfondimento: protagonista sul canale italiano sarà Francesco Micheli, formidabile divulgatore, narratore, regista, direttore artistico del Macerata Opera Festival. Micheli porterà gli spettatori a Bayreuth, raccontando i luoghi del “culto wagneriano”, dal Festspielhaus alla Villa Wahnfried, dimora della famiglia Wagner. Grazie all’aiuto di speciali pupazzi che usciranno dalla sua valigia, Micheli narrerà l’affascinante storia del Ring des Nibelungen riassumendo e commentando ogni atto delle opere con un linguaggio innovativo pensato per coinvolgere sia gli appassionati sia chi non conosce le vicende dell'immenso capolavoro del compositore tedesco. A Macerata sarà possibile seguire la diretta anche da 'Digusto italiano', locale in centro storico, dalle 11 di mattino.
La Maceratese va avanti in Tim Cup, ma quanta fatica. Allo stadio Gabbiano di Campodarsego sono necessari i calci di rigore per avere meglio della formazione veneta. 7 a 6 il risultato finale per la squadra allenata da Federico Giunti che domenica prossima affronterà in trasferta in Carpi.Nella Maceratese che scende in campo al “Gabbiano” di Campodarsego non c’è Broli, in attesa del transfert dalla Lituania, dove ha giocato l’ultimo campionato e Belkaid, che secondo il diesse Gianluca Stambazzi potrebbe trovare una diversa sistemazione; se ne saprà di più la prossima settimana.La partita comincia in salita per la squadra di Giunti che al 4’ è già sotto di un gol: Lauria recupera palla sulla trequarti e lascia partire un sinistro micidiale che si insacca all’incrocio dei pali, 1 a 0.La Maceratese prova a replicare subito con Kouko, poi Turchetta al 12’ ha la palla buona per il pareggio, ma si fa ipnotizzare da Andreatta. Il gol è nell’aria e la Maceratese lo realizza al 14’: Kouko lavora un bel pallone sulla sinistra e mette in mezzo un tiro-cross che, deviato, arriva tra i piedi di Colombi, il cobra a tu per tu con Andreatta non sbaglia e fa 1 a 1.La Maceratese al 23’ ha l’occasione per il sorpasso, sempre sui piedi di Turchetta, che entra in area sulla destra e incrocia rasoterra sul secondo palo, la palla sfiora il legno. Maceratese ancora sugli scudi al 34’: Quadri calcia al volo di sinistro dal limite dell’area una respinta di Bedin, Andreatta in tuffo si salva in angolo. Prima del riposo, al 40’, Kouko invoca il calcio di rigore dopo un contatto in area con Beccaro.Nella ripresa la Maceratese si rende pericolosa con Turchetta al 66′ , il tiro a giro verso il secondo palo sfiora il gol del vantaggio. Il sorpasso è cosa fatta al 73’: sempre Turchetta entra in area e conclude sul primo palo sorprendendo Andreatta, 1 a 2. Il Campodarsego effettua tutte e tre le sostituzioni e ad una manciata di minuti dal 90’ agguanta il pareggio con un sinistro di Meloni che si infila sul palo del portiere. La Maceratese accusa il colpo, i locali reclamano un penalty per un presunto fallo di mani in area. All’89’ il Campodarsego va vicinissimo al terzo gol: Meloni supera di testa Forte ma non riesce a ribadire la palla in rete. Si va ai supplementariNell’ultimo giro di lancette del primo extra time la Maceratese cala il tris: Turchetta sfrutta l’errore di Severgnini, entra in area lungo la linea di fondo, arriva a tu per tu con Andreatta e lo batte da due passi, 2 a 3. Finita? Neanche a pensarci. Al 108’ il tiro di Pignat viene deviato da un difensore e finisce sul destro di Meloni, che a porta vuota insacca l’incredibile 3-3. Un calcio di punizione di Quadri sfila a lato di pochissimo. Nell’ultima azione Marchetti va via in contropiede, il tiro termina a lato di un nulla. Poi si va ai rigori.Sul dischetto degli undici metri si presentano Meloni (gol), Turchetta (gol), Beccaro (gol), Quadri (gol), Aliù (fuori), Kouko (parato), Pignato (gol), Gattari (gol), Radrezza (parato), Malaccari (gol). La Maceratese passa il turno.Per finire, i calendari dei tre gironi di Lega Pro per la stagione 2016/2017 saranno stilati il prossimo 11 agosto . Il 4 agosto, invece, si conoscerà l'organico delle 60 società.CAMPODARSEGO (4-3-1-2): Andreatta; Sanavia (68’ Gal), Beccaro, Severgnini, Buson; Pignat, Bedin, Tanasa (77’ st Radrezza); Lauria (81’ D’Appolonia); Meloni, Aliù. A disposizione: Cazzaro, Barison, Callegaro, Brentan, Seno, Cappellaro, Formenti. Allenatore: Cunico.MACERATESE (4-3-1-2): Forte; Ventola, Marchetti, Gattari, Franchini; De Grazia, Quadri, Malaccari; Turchetta; Colombi (106’ Di Sabatino), Kouko. A disposizione: Moscatelli, Massei M., Bondioli, Massei A., Quadrini, Cantarini. Allenatore: Giunti.Arbitro: Mantelli di Brescia.Reti: 4’ Lauria, 14’ Colombi, 73’ Turchetta, 85’ Meloni, 104’ Turchetta, 108’ MeloniNote: calci d’angolo 10 a 2 per la Maceratese. Ammoniti Buson, Franchini, Bedin, Malaccari, Meloni, Tanasa. Spettatori paganti 330, di cui una quarantina provenienti da Macerata.
È una grande Festa dell’Opera quella che il Macerata Opera Festival porta al Castello della Rancia di Tolentino, lunedì 1 agosto, alle 21.15. Per una notte lo Sferisterio si sposta in uno dei luoghi simbolo della città di Tolentino e lo fa con le regine indiscusse delle tre opere in cartellone: le voci femminili impegnate nei ruoli principali dei tre titoli in cartellone, Otello, Norma e Il trovatore, dopo il successo tributato dal pubblico alle loro esibizioni in Arena nei giorni scorsi.Protagoniste della serata, accompagnate al pianoforte da Simone Savina, sono infatti Maria Josè Siri, applauditissima Norma nello spettacolo di Ugo Giacomazzi e Luigi di Gangi, Anna Pirozzi, straordinaria Leonora ne Il trovatore di Negrin, Sonia Ganassi, al fianco di Maria Josè Siri come Adalgisa, Enkelejda Shkosa, già apprezzata come Azucena allo Sferisterio e la giovane e promettente Chiara Isotton. L’appuntamento, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale di Tolentino, è un nuovo tassello del grande progetto del Macerata Opera Festival di divulgazione e diffusione della cultura operistica sul territorio e di partecipazione cittadina.A condurre lo spettacolo è il direttore artistico Francesco Micheli che guida il pubblico in un viaggio nel mondo dell’opera e del teatro, con una formula innovativa che ha conquistato il grande pubblico della TV, da Sky Classica a Rai 1, in cui racconta le trame, svela i personaggi, mette in luce la loro personalità, rendendoli vivi, attuali, ancora più affascinanti. Un lavoro multidisciplinare, in cui si alternano arie e concertanti dalle opere, proiezioni video, estratti da film, ma anche brani pop, da Vasco Rossi ai Pink Floyd, per una esperienza unica, con la quale il direttore artistico si appresta a sorprendere il pubblico accompagnato da alcune delle voci più belle del panorama musicale internazionali: un’occasione imperdibile per appassionarsi all’Opera attraverso l’ascolto delle sue protagoniste.Ingresso a 10 euro. Per info e prenotazioni: Pro loco TCT - Piazza della Libertà (Tolentino) 0733/972937.
"Noi vogliamo il bene della Maceratese. Qualcuno, invece, sembra cerchi un nemico": l’Amministrazione comunale nella persona del sindaco Romano Carancini ha voluto chiarire alcune situazioni nella diatriba con la Maceratese per ciò che riguarda "l’affaire Helvia Recina" e la convenzione.Il sindaco ha esordito facendo un in bocca al lupo alla squadra e alla società Maceratese per la prossima stagione, ma anche chiarendo subito che la discussione mediatica in atto questi giorni per ciò che riguarda lo stadio da parte della società calcistica è stata irrispettosa nei confronti dell’assessore allo sport Alfiero Canesin e quindi di tutta l’amministrazione comunale.In primo luogo, secondo Carancini, la Maceratese ha dimenticato di ringraziare 44mila maceratesi perché con il denaro pubblico, circa 800 mila euro, è stata fatta la manutenzione straordinaria del campo, inoltre ogni anno si spendono 25 mila euro di manutenzione ordinaria e 2-3 mila euro in occasione delle partite che la società gioca in casa.Sostiene il primo cittadino che il problema del manto erboso in condizioni, definite pessime, è dovuto al fatto che la Maceratese durante l’anno ha abusato del campo allenandosi all’Helvia Recina anche quando non ce ne erano le condizioni (ad esempio dopo tre giorni di pioggia), nonostante avessero a disposizione per gli allenamenti sia l’antistadio che il campo a Collevario, quest’ultimo a loro completa disposizione. “È vero che il campo è devastato – dichiara Carancini mentre nello schermo si susseguono le immagini del manto dopo l’allenamento del 3 gennaio 2016 – non c’è stato un buon senso nell’utilizzo della struttura. Nessuna squadra professionistica utilizza il campo da gara ufficiale per gli allenamenti. Quando abbiamo fatto la convenzione c’è stato un’elasticità nei confronti della società per l’utilizzo del campo, ma con l’impegno di capire quando questo doveva essere lasciato a riposo, ciò non è avvenuto. Qui non c’è nessun tentativo di avvelenare niente, solo di spiegare quale sono i fatti. Dovevamo essere più intransigenti per il bene della struttura. Non vogliamo una guerra, non siamo nemici di nessuno e nessuno ci è nemico, ma non si può irridere un’istituzione ed è per questo che sono intervenuto”.Altro tasto dolente è la convenzione sottoscritta tra le parti. Il sindaco, considerando i fatti, vuole che siano solo i tecnici ad occuparsene, anche perché la presidente Tardella non ha cercato di rapportarsi con l’amministrazione ma ha sempre mandato avanti i suoi avvocati, quindi ci sarà un incontro tra il tecnico comunale Gianluca Puliti e gli avvocati Massimo e Giancarlo Nascimbeni, il 2 agosto prossimo. Carancini si augura che in tale meeting si possa giungere ad una soluzione e che, in tal caso, loro saranno i primi a festeggiare, ma resta il fatto che da parte degli avvocati della Maceratese, sempre secondo il sindaco, c’è stata una cattiva informazione tralasciando di dire che la suddetta società è inadempiente rispetto alla convenzione firmata e che non ha mai versato la quota di fidejussione e della polizza assicurativa necessarie per la convalida del contratto e che quindi potrebbe essere risolto.Nel comunicato stampa del 27 luglio scorso i legali Nascimbeni hanno inoltre omesso di dire che, sempre secondo la convenzione firmata, la Maceratese in caso di assenza della disponibilità dell’Helvia Recina avrebbe dovuto giocare la partita allo stadio Del Conero, invece ha scelto di andare in trasferta a Campodarsego perché, sempre in base al contratto, le spese in questo caso sarebbero state detratte dalla quota dovuta al Comune.Durante la conferenza stampa Canesin è stato presente in silenzio, il sindaco non ha voluto che rilasciasse dichiarazioni, l’assessore ha solo ringraziato Carancini per la presa di posizione e quasi al termine ha spiegato che l’intervento per la riqualifica del campo è solo alla sua prima fase, quella più importante e invasiva, ma per completare l’opera ci saranno bisogno di altre due fasi di lavoro. Non è stata fissata nessuna data di fine lavori nè si sono sbilanciati nel darne una approssimativa.Il sindaco ha inoltre asserito: “Noi abbiamo sempre creduto di avere un rapporto con la società, ma ai fatti sembra esistere solo un rapporto tra i tecnici. C’è una strategia in tutto questo? Vogliono trovare un nemico? Non lo so, ma non può essere tutto un caso. Noi rimaniamo con la Maceratese e continueremo a fare tutto il possibile, al di là di quello che sta succedendo, per dare nuova forma al campo e renderlo agibile al meglio per la squadra, ma le istituzioni vanno rispettate. Non si dica che qualcuno voglia mettere i bastoni tra le ruote alla Maceratese”.
Ha debuttato ieri, 29 luglio, nella Marche il Comitato delle forze di centrodestra unite per dire No alla Riforma costituzionale. A presentarlo i segretari regionali di Forza Italia Remigio Ceroni, della Lega Nord Luca Paolini e di Fratelli d'Italia Carlo Ciccioli. "Votiamo No a questa riforma", l'invito di Barbara Cocciolari.L'appuntamento referendario del prossimo autunno continua a mobilitare le forze politica. Ieri, è stata la volta del centrodestra che si è riunito in un unico comitato. Per Ceroni, se al referendum prevarrà il "no" si porrà fine "ai disastri del Governo Renzi, e si bloccheranno regole istituzionali e costituzionali non condivise, votate da un Parlamento che proprio la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo". Gli fa eco Carlo Ciccioli, secondo il quale la riforma costituzionale Renzi-Boschi "non affronta il tema centrale dei Governi democratici, cioè l'elezione diretta del Presidente della Repubblica o del Presidente del Consiglio". La riforma è "targata su misura per Renzi", ma sarà un boomerang che "lo farà cadere". Chiare anche le parole di Paolini. "Renzi non racconta la verità sui risparmi annunciati che si limitano al corrispettivo di 5 giorni in meno di mantenimento dei profughi in Italia o del costo di un F35". Secondo la vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Barbara Cocciolari, "con questa Riforma si colpiscono irrimediabilmente il principio della rappresentanza politica e gli equilibri del sistema istituzionale. Certamente avremmo accolto una riforma che avesse garantito più efficienza e miglior funzionamento, che non significa maggior velocità, ma razionalità, responsabilità e tutela della rappresentanza delle istituzioni democratiche. Invece questa riforma stravolge l'impianto della Costituzione del 1948, ed affronta un momento storico difficile e una pesante crisi economica concentrando il potere sull'Esecutivo, calpestando la partecipazione democratica, il pluralismo, la sovranità popolare sulla rappresentanza. Il Governo ha perso tempo prezioso da dedecare alle riforme che il nostro Paese attende per uscire dalla crisi economica e di cui ha urgente bisogno. Votiamo No alla Riforma Costituzionale".
Poche ore all'esordio ufficiale della Maceratese in Tim Cup. L'appuntamento è per questo pomeriggio, alle 18 di oggi, 30 luglio, a Campodarsego. La vincente del match sfiderà il Carpi il 7 agosto prossimo. Ma il pensiero è ancora sul mercato e sui possibili rinforzi.Chiuso il ritiro a Camerino e dopo tutte le polemiche legate all'affaire sul mancato utilizzo del campo di casa, l'Helvia Recina, che è costato l'inversione del campo per il primo match ufficiale dei biancorossi, appunto a Campodarsego, si inizia a fare sul serio. E l'esordio, seppur con una squadra di categoria inferiore, rappresenta un banco di prova importante, visto che segna l'esordio della Maceratese nella Tim Cup nazionale. I biancorossi sono partiti per la cittadina veneta, nel pomeriggio di ieri 29 luglio, senza rendere nota la lista dei convocati per questa partita d’esordio che prevede il calcio di inizio alle 18 di questo pomeriggio.Ma accanto al calcio giocato è in pieno fermento ancora il mercato. La società, infatti, continua a muoversi. L’allenatore Federico Giunti ha sottolineato le carenze, almeno numeriche, a centrocampo ed in attacco. Al sodalizio biancorosso vengono avvicinati però anche nomi di difensori. L’altro giorno era circolato il nome di Mauro Belotti, ex Lumezzane, adesso si parla di Simone Brugaletta, difensore classe '94, reduce da due annate a Teramo.
Intrecci inquietanti fra il killer di Nizza e la città di Macerata. Sta girando in rete un video in cui, infatti, circa un anno fa, durante un corteo per i diritti dei profughi a Ventimiglia, Mohamed Lahaouiej Bouhlel, lo spietato assassino di Nizza, era in strada ad applaudire con fare convincente un giovane migrante che vive, o che per lo meno all’epoca viveva, a Macerata.Il ragazzo di colore domiciliato in città, durante il suo comizio parla di solidarietà tra italiani e stranieri, parla di diritti, parla della situazione a Macerata, del mal funzionamento del sistema legislativo italiano. Vuole lavorare in Italia, vuole essere in regola con la legge, si discosta alla figura dello straniero ladro e criminale. Di fronte a lui Mohamed Lahaouiej Bouhlel, in primo piano, ascolta interessato, applaude e sostiene le parole del ragazzo. È strano e decisamente inquietante pensare come da quel momento all’anno successivo abbia poi scelto una via completamente opposta a quella della solidarietà, della convivenza e della legalità, tanto da arrivare a compiere un massacro di proporzioni incredibili come quello del 14 luglio. C’è molto da comprendere, ma nessuno che possa realmente spiegare.Il video è stato riportato da Il Giornale.it
Si è costituito a Macerata il comitato per il "No" al referendum costituzionale.“Forza Italia ha già avviato, anche tramite i social network, la campagna contro la riforma. Siamo in contatto con moltissimi cittadini" si legge in una nota "e, al contempo, stiamo promuovendo la costituzione dei Comitati per il No con la supervisione dei coordinatori provinciali del nostro Partito. Chi è interessato a costituire un Comitato per il No può contattare i coordinatori provinciali FI o visitare il sito www.forzaitalia.it. Siamo in strada per difendere la democrazia e la libertà. E rilanciamo i 10 punti del No del Centrodestra alla riforma costituzionale: No perché non si cambia la Costituzione con un colpo di mano di una finta maggioranza (su cui pesa la dichiarazione di illegittimità della legge elettorale da parte della Corte Costituzionale) No perché quella italiana era la Costituzione di tutti (e invece nel processo di riforma il metodo utilizzato ha provocato solo spaccature con soprusi nei confronti delle prerogative riconosciute all'opposizione) No perché il referendum non potrà sanare né compensare un vizio di origine, ovvero la mancanza di legittimazione del Governo e dunque della riforma No perché la Costituzione deve unire e non dividere. Questa riforma, invece, destituisce il meglio della tradizione democratica del nostro Paese No perché il combinato disposto con la legge elettorale porta a un Premierato assoluto No perché saltano pesi e contrappesi. E' il modello dell'uomo solo al comando. Nascerebbe un Premierato assoluto che diventerebbe privo di idonei contrappesi. Ne deriverebbero effetti collaterali negativi anche per il sistema di checks and balances. Ne risentirebbe infatti l'elezione del Capo dello Stato, dei Componenti della Corte Costituzionale e del Csm. No perché il Senato è solo un pasticcio. Le funzioni attribuite al nuovo Senato sono ambigue e il modo di elezione dei Senatori è confuso, prevedendo peraltro che siano rappresentati enti territoriali con funzioni molto diverse. No perché non funziona il riparto di competenze Stato-Regioni-Autonomie locali aumentando l'attuale contenzioso No perché si sostituisce il Centralismo al Pluralismo e alla Sussidiarietà, e si crea inefficienza. Aumenterà la spesa statale. E quella regionale e locale, specie per il personale, non diminuirà. No perché non si valorizza il principio di Responsabilità. Lo Stato, infatti, attraverso la clausola di supremazia, potrebbe riaccentrare qualunque competenza regionale contraddicendo il principio sancito dall'art.5 della Costituzione per riconoscere e promuovere le autonomie locali". Il Comitato per il No di Macerata è formato dai seguenti componenti: Arrigo Antolini, Alfredo Caldarelli, Paolo Rughini, Riccardo Bettucci, Mario Foresi, Franca Bettucci e Deborah Pantana
Una nuova stagione di prosa attende il pubblico del Teatro Lauro Rossi su iniziativa del Comune di Macerata e dell’AMAT. Un calendario di sedici serate da ottobre a marzo rinnova l’alta qualità delle proposte, di respiro nazionale e in linea con le attese di un pubblico attento e fedele.La stagione, che non prevede aumento di prezzi sia per quanto riguarda i biglietti che gli abbonamenti, è stata presentata questa mattina nell’ormai tradizionale location del Teatro Lauro Rossi dall’assessore alla Cultura Stefania Monteverde e dal direttore dell’Amat, Gilberto Santini."Apriamo la stagione di prosa – ha detto la Monteverde – per dire che siamo sempre al lavoro. C’è una filiera culturale che lega l’estate all’inverno, dallo Sferisterio al Lauro Rossi i teatri sono i motori di un momento culturale più ampio. A questo va aggiunto il piacere di lavorare per un pubblico sempre più partecipe, con persone attratte dalle proposte offerte. A riprova di questo c’è un numero importante: dal 2012 al 2016 gli abbonamenti sono aumentati del 20% e questo è un segnale di grande speranza. Spendere in cultura viene considerato un valore e non un capriccio. Apriamo una stagione prismatica, ricca di opportunità che vanno dalla danza, al teatro comico, drammatico e sperimentale e che vede la conferma di Gente di teatro, gli incontri del pubblico con le compagnie in cartellone, e Scuola di platea per le scuole”.Una stagione che guarda alla contemporaneità, ha affermato invece Gilberto Santini, direttore dell’Amat: “Il filo rosso di questa stagione – ha detto presentando il cartellone - è quello degli attori, nel presentare testi non così ‘battuti’ che privilegiano la contemporaneità tramite gli interpreti”.Si inizia con la danza il 18 e 19 ottobre. In scena Romeo e Giulietta danzato dalla Compagnia Junior Balletto di Toscana su coreografia di Davide Bombana e musica di Sergej Prokofiev. “Romeo e Giulietta - afferma il coreografo - è il balletto che ho danzato con più frequenza nella mia carriera di ballerino. Personalmente trovo che la vicenda sia di grande attualità. L’intolleranza, la violenza, gli odi atavici, gli scontri tra faide ed etnie diverse hanno raggiunto un grado di tensione come forse mai in passato. Per questo ho accettato la proposta di Cristina Bozzolini di creare il mio primo Romeo e Giulietta per i giovanissimi e talentuosi danzatori del Balletto di Toscana focalizzando il dramma sull’impulso vitale e veemente che solo l’amore e la passione giovanili possono avere.”Il 18 e 19 novembre arriva a Macerata in veste di protagonista e regista Massimo Ghini alle prese con la travolgente comicità di Un’ora di tranquillità, un testo di Florian Zeller, uno dei più apprezzati drammaturghi francesi contemporanei, mai rappresentato prima in Italia. Accanto all’attore romano, un cast d’eccezione composto da Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro, Alessandro Giuggioli, Gea Lionello, Galatea Ranzi, Luca Scapparone dà vita a una commedia moderna, brillante e divertente, campione d'incassi in Francia.Non un semplice spettacolo teatrale ma una operazione artistica che coniuga e fa dialogare teatro e cinema. Provando… dobbiamo parlare scritto, interpretato e diretto da Sergio Rubini al Lauro Rossi il 29 e 30 novembre nasce da un’idea cinematografica che si confronta con il palcoscenico, per poi sfociare sul grande schermo, e, infine, tornare al teatro con un cast d’eccezione: Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone, Isabella Ragonese. La pièce è un piccolo gioiello di dialoghi e porta in scena la storia di due coppie di amici molto diverse nella quale emergono tutte le differenze, le contraddizioni e il groviglio del non detto.Per sognare sotto l’albero di Natale, il 30 dicembre (fuori abbonamento) la scena è per Lo schiaccianoci, un mix tra fiaba, sogno e realtà, un balletto senza tempo ultima opera di Marius Petipa sulle straordinarie musiche di Čajkovskij. La versione qui proposta è del Royal Ballet of Moscow, corpo di ballo diretto da Anatoly Emelyanov che annovera tra le sue fila ballerini di grande esperienza e raffinatezza artistica, provenienti dai migliori teatri russi.“Uno straordinario esempio di continuo ribaltamento fra essere e apparire, fra immaginario e realtà”. Con queste parole Jean-Paul Sartre descriveva Le serve di Jean Genet, una delle sue opere più famose in scena a Macerata il 10 e 11 gennaio con l’interpretazione di un trio di grandi attrici Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia e Vanessa Gravina dirette dalla regia di Giovanni Anfuso. Scritto nel 1947 e ispirato ad un evento di cronaca che impressionò enormemente l’opinione pubblica francese, Le serve è considerato uno dei capolavori di Genet, una perfetta macchina teatrale.Il 24 e 25 gennaio il Teatro Lauro Rossi ospita Un intervento di Mike Bartlett, nuovo progetto del talentuoso regista Jacopo Gassmann. La piéce è una commedia amara dei nostri tempi dove due amici di vecchia data, che condividono un bagaglio di esperienze e di codici comuni, si accorgono improvvisamente di non conoscersi così bene come pensavano. Un testo attuale, toccante e ironico che interroga provocatoriamente rispetto alle responsabilità di cittadini e di individui, nell'affrontare temi legati alla politica e all'interventismo militare, invita tra le righe a riflettere sulle complessità dei rapporti interpersonali, parlando d'amore, d'amicizia, di tradimenti e di egoismi quotidiani.Dopo il grande successo inglese, prosegue anche in Italia la fortunata tournèe di Calendar Girls, adattamento teatrale dell’omonimo film cult per il pubblico femminile, al Lauro Rossi il 3 e 4 febbraio. Protagonista della pièce un gruppo di donne tra i 50 e i 60 anni capitanate dalla leader Chris interpretata da un’inedita Angela Finocchiaro affiancata da Laura Curino, Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro, Elsa Bossi, Marco Brinzi e Noemi Parroni dirette dalla regia di Cristina Pezzoli.Ambientato negli anni successivi al crollo di Wall Street del 1929, Il prezzo di Arthur Miller in scena il 21 e 22 febbraio è affidato alla indiscussa maestria interpretativa di Umberto Orsini e Massimo Popolizio, che firma anche la regia, affiancati da Alvia Reale ed Elia Schilton. La piéce è un racconto di due fratelli che si ritrovano per sgomberare la casa del padre. Oggetti, mobili, masserizie, tutto dev’essere venduto; per questo, chiamano un broker che deve stabilire il valore degli oggetti. Riaffiorano così vecchie dinamiche familiari: nel momento della crisi e dell’incertezza tutto ha un prezzo, anche le emozioni e i ricordi.L’ultimo appuntamento della stagione di prosa, il 21 e 22 marzo, è con La scuola, spettacolo cult del 1992 con Silvio Orlando, antesignano di tutto il filone di ambientazione scolastica tra cui anche la trasposizione cinematografica del 1995 della stessa pièce, uno dei rari casi in cui il cinema accolse un successo teatrale e non viceversa. Lo spettacolo diretto da Daniele Luchetti e interpretato, tra gli altri, da Vittoria Belvedere è un dipinto della scuola italiana di quei tempi e al tempo stesso un esempio quasi profetico del cammino che stava intraprendendo il sistema scolastico. “Ho deciso di riportare in scena lo spettacolo più importante della mia carriera – afferma Silvio Orlando – fu un evento straordinario, entusiasmante, con una forte presa sul pubblico. A vent’anni di distanza è davvero interessante fare un bilancio sulla scuola e vedere cos’è successo poi”.Abbonamenti (da 86 euro a 165 euro): rinnovo dal 24 settembre al 1 ottobre, nuovi dal 4 all’11 ottobre. Informazioni: biglietteria dei Teatri 0733 230735 - 0733 233508.
Chiusura in grande stile, quella di Macerata Jazz Estate, la rassegna targata Musicamdo che nelle calde serate estive anima il cortile di Palazzo Conventati, lungo Piaggia della Torre in centro storico.Dopo i due concerti di luglio che hanno registrato un’ottima adesione di pubblico, superiore alle edizioni passate, lunedì 1 agosto si termina con un uno dei jazzisti più talentuosi della sua generazione, il fiorentino Nico Gori. Classe 1975, il clarinettista e sassofonista si presenta a Macerata con il suo nuovo quartetto con il quale ha realizzato il nuovo disco “Sea side”. Al piano Piero Frassi, classe 1971 e all’attivo collaborazioni importanti con Linda Wesley, Tony Esposito, Tullio De Piscopo, James Thompson, Lee Konitz e numerosi altri. Al contrabasso Nino Pellegrini, che ha suonato tra gli altri con Enrico Rava, Paolo Fresu, Marco Tamburini, Romano Mussolini e Fabrizio Bosso. Alla batteria Vladimiro Carboni, romano classe 1972, sul palco nella sua carriera con Don Weller, Eddy de Clerq, Rory More, Capitol K, Pete Lockett, Davide Mantovani, Gary Baldwin e molti altri.Gori nel 2000 vince il Premio Internazionale Massimo Urbani di Camerino e tre anni più tardi registra il suo primo disco da leader. Nel 2004 entra stabilmente nel quintetto di Stefano Bollani con il quale suona ovunque registrando anche il pluripremiato disco “I Visionari”. A seguire le sue esperienze europee, prima a Parigi, poi a Vienna nella Art Orchestra, sino a Copenhagen dove suona con i protagonisti della scena danese.Anche per l’ultima sera prosegue il light dinner con i vini delle cantine Saputi e Belisario e i piatti a base dei salumi dell’Azienda Bartolazzi di Muccia e i formaggi della Marca di Camerino.La rassegna realizzata da Musicamdo Jazz è possibile grazie al supporto del Comune di Macerata, di Tam Tutta un’altra Musica e di Marche Jazz Network.
Anche quest’anno la florida collaborazione del Centro Clinico Pedagogico “Victor” di Corridonia con la Fondazione Colonna ha permesso lo svolgimento della 3^ edizione di “Allenamente – Brain training campus”Il campus si è svolto dal 18 luglio al 22 luglio e ha coinvolto i bambini partecipanti in un settimana intensiva di giochi e attività pedagogiche pensate per affrontare le proprie difficoltà: dislessia, disprassia, disturbi del linguaggio. Il tutto in modo divertente e stimolante, con l’obiettivo di allenare le funzioni cognitive e motorie.Tra le grandi novità di questa edizione la collaborazione con la Noa Pet Therapy di Macerata che ha permesso di sviluppare il progetto “agilmente” che attiverà la memoria di sequenza e la coordinazione dei bambini tutte le mattine. Un risveglio motorio e cognitivo coinvolgente e divertente in compagnia dei nostri amici a quattro zampe.Un’altra innovazione è stato l’utilizzo del metodo Feuerstein per stimolare una riflessione metacognitiva sulle modalità di approccio alle problematiche che si possono presentare e sulle risorse che ognuno di noi ha.Oltre alle novità, il campus ha riproposto attività di comprovata efficacia come la giocoleria, il laboratorio di cucina e il laboratorio di musica e ritmo in associazione con la scuola di musica Macs di Corridonia.Tutte queste proposte hanno dimostrato, nelle varie edizioni, un’efficacia ben oltre le aspettative, permettendo ai bambini di mettersi alla prova in varie attività che contribuiscono, ognuna a suo modo, a funzionalizzare le capacità coordinative, motorie, organizzative, di memoria e operative (lettura, scrittura e grafomotricità, calcolo).L’intero progetto è stato possibile grazie al fondamentale appoggio della Fondazione Girolamo Colonna di Macerata che ha permesso di far accedere al progetto bambini e ragazzi dai 5 agli 11 anni selezionati in base a criteri pedagogici e di reddito.Nella giornata finale del 22 il dott. Francesco Ciotti per il Consiglio Direttivo della fondazione , il dott. Pierfrancesco Gentilucci e il dott. Gianni Giuli per il comitato scientifico della fondazione e il giovane Girolamo Filippo in rappresentanza della famiglia Colonna hanno incontrato i ragazzi e le famiglie. I genitori e i ragazzi ringraziano la Fondazione Colonna , che ha permesso ancora una volta lo svolgimento del Campus, un ringraziamento è dovuto alla dott.ssa Ludovica Laurini e alle sue colleghe sia per l’organizzazione, che per le dinamiche terapeutiche innovative.
Ben 378,20 euro, compresa Iva. Questo il costo delle fasce tricolore che indosserà il primo cittadino di Macerata, Romano Carancini, nei prossimi momenti istituzionali. A svelare l'arcano sui costi in questione, una delibera del servizio Servizi finanziari e del Personale dell'Ente municipale dell'11 luglio scorso, con la quale si autorizzava una contrattazione per il loro acquisto.Nella delibera si parla di "necessità" - evidentemente i predecessori di Carancini, a furia di partecipare ad inaugurazioni, tagli di nastro, appuntamenti istituzionali, avevano consumato le precedenti fasce tricolori - e come tale si è deciso di procedere all'acquisto ordinandole, dopo un'accurata indagine di mercato, alla ditta Faggionato Roberto di Lozzo Atestino, in provincia di Padova. Considerato il costo, si è optato per materiale di pregio, naturalmente. Perché, in fondo, si è sindaco di un capoluogo di Provincia, non di un ultimo paese qualsiasi.La prima fascia tricolore è in fasce in canetè, con ricamo stemma comunale in una coda e stemma repubblica ricamato sull’altra, con fiocco, realizzata su misura, frangia in canutiglia, chiusura con velcro e corredata da cofanetto in legno rivestito in velluto ed interno in raso bianco, per la modica cifra di 165 euro.La seconda, un tantino più economica, è sempre in fasce in canetè, con ricamo stemma comunale in una coda e stemma repubblica ricamato sull’altra, con fiocco, realizzata su misura, frangia in canutiglia, chiusura con velcro, dal costo di 145 euro. Magari, quest'ultima potrebbe essere quella che Carancini cederà più volentieri ai componenti dell'Esecutivo quando li incaricherà di rappresentare il Comune al suo posto.Complessivamente, compresa l'Iva, si arriva ad una cifra pari a 378,20 euro. Gli uffici finanziari comunali hanno reputato la congruità del prezzo in base alla qualità del prodotto e, quindi, autorizzato l'acquisto. Si spera, a questo punto, che siano anche resistenti per permettere al primo cittadino maceratese di arrivare fino a fine mandato senza procedere all'acquisto di altre fasce tricolori.
Il presidente di Confindustria Gianluca Pesarini dialoga con gli organi di stampa illustrando la situazione della provincia di Macerata, ponendo le basi della filosofia che accompagnerà il suo mandato: analisi del territorio, progettualità, condivisione, formazione e sviluppo dell’economia.Partendo dall’inaugurazione della Quadrilatero avvenuta ieri, Pesarini, inizia il suo discorso carico di motivazione per ciò che è possibile creare all’interno del territorio maceratese, ora collegato interamente dalla statale 77. Nonostante la crisi ormai strutturale e la recessione che imperversa nel territorio nazionale, le imprese della provincia si sono riorganizzate per rimanere in un mercato mutato nel tempo, ma questo non basta. Per essere competitivi, come sostiene il presidente di Confindustria, è necessario creare delle leve di spinta sia a livello nazionale che internazionale “la ripresa passa per l’impresa”; questo però non deve essere solo uno slogan ma la comprensione del sistema che deve puntare sulle proprie forze per emergere. La tradizione maceratese è basata su un’economia che nasce dai laboratori artigiani, una straordinaria magnificenza del fare che deve essere valorizzata nel sistema di economia diffusa. Dalle montagne al mare la provincia raccoglie una varietà di imprese che ci permettono di guardare al passato con orgoglio e di progettare al futuro con speranza.Tassello fondamentale per la riuscita delle imprese è la formazione, Confindustria Macerata propone costantemente corsi per la qualificazione del personale che sempre più si deve interfacciare con mercati globali. Le esportazioni, dopo il calo del periodo 2007-2010, stanno risalendo, in linea con l’andamento nazionale, segnali deboli ma positivi che per diventare trend hanno assoluto bisogno di persone competenti in grado di conoscere i mercati esteri nei quali si vuol entrare.Se Confindustria è promotrice di un nuovo tipo di impresa che unisce azienda, cultura, arte e territorio, dall’altro lato è fondamentale che lo Stato si faccia carico di riforme che diano la possibilità ai nuovi progetti di diventare successi. La pressione fiscale, l’infinita burocrazia non aiutano lo sviluppo, le imprese hanno bisogno di liberare risorse per poter investire nel proprio lavoro, abbassando i costi di produzione, innovando e realizzando prodotti che siano competitivi all’estero ma anche alla portata del territorio. “Lo Stato deve permettere alle industrie di essere il driver del nuovo sviluppo economico”, come sostiene Pesarini. Il ruolo centrale di Confindustria nel confronto tra le parti, Stato e imprese, è un valore aggiuntivo per la ripresa economica perché pone in essere la condivisione dei progetti e il pensare in grande. Se non ci fosse questa spinta propulsiva verso “i sogni”, come lo è stato per la Quadrilatero, non sarebbe possibile uno sviluppo territoriale.È un mandato legato alle opportunità quello del presidente Pesarini, in cui le indagini di fattibilità per cercare la soluzione giusta sia la regola operativa, evitando di intervenire a spot in aree che non si sono analizzate. Lo stesso Consiglio Direttivo ne è una conferma poiché in esso è rappresentato tutto il territorio e tutte le tipologie di imprese per accogliere l’economia imprenditoriale della provincia nella sua totalità.La conferenza di questa mattina è stata anche l’occasione per lanciare il Busyday che si terrà il 19 e il 20 ottobre prossimo. Una due giorni in cui Confindustria chiamerà a raccolta tutte le imprese locali per conoscersi e allacciare quei rapporti che servono per lo sviluppo , una condivisione di intenti necessaria per creare la contaminazione positiva utile a rimettere in moto il motore economico.https://www.youtube.com/watch?v=WFvd0b3O4f8
"È uno schifo, non c'è rispetto né per i vivi né per i morti". Tornano a protestare alcuni familiari di molti defunti tumulati al cimitero di Macerata. "Nessuno pulisce da mesi. Gli operai, ad eccezione del becchino, non li vediamo ormai da diverso tempo", la denuncia di un gruppo di signore anziane che, anche due volte a settimana, onorano i propri cari, portando fiori ed accendendo lumini sulle loro lapidi. Ma per quanto siano apprezzabili i loro sforzi, "perchè sembra di entrare in una cantina dove non si pulisce da circa dieci anni. Oltre all'erba alta, che non viene tagliata, le ragnatele e la sporcizia che sono sotto gli occhi di tutti. Ma non, evidente, dell'Amministrazione comunale che non pensa di calendarizzare una manutenzione a cadenza regolare", proseguono le signore. "Abbiamo chiamato in Comune, ma è stato un continuo rimbalzo telefonico da un interno all'altro. Il risultato, alla fine, è stato di non riuscire a parlare con chi di dovere".Una denuncia sul degrado del camposanto cittadino che, quasi a cadenza regolare, si ripete, senza apparenti miglioramenti. "Abbiamo altri defunti nei cimiteri di Loro Piceno, Morrovalle, Corridonia, San Ginesio, Civitanova Alta, solo per citarne alcuni, eppure non abbiamo mai trovato le pessime condizioni di quello di Macerata. Anzi, sono dei veri e propri gioielli, curati in tutto e per tutto. Ci vergogniamo di essere maceratesi". In molti si stanno organizzando da soli. "Un gruppo di signore ha concordato di pulire non solo le tombe dei propri cari, ma anche una parte di area antistante, per cercare di rendere il tutto un po' più decoroso. Il nostro auspicio è che il buon senso da noi dimostrato possa essere fatto proprio dal Comune. Serve umanità e rispetto".Un buon segnale, in tal senso, potrebbe essere arrivato nel corso dell'ultima seduta del Consiglio comunale cittadino del 26 luglio scorso. I consiglieri comunali hanno approvato con 23 voti favorevoli di maggioranza e minoranza ed un astenuto, Chiara Bisio del Pd, un ordine del giorno con cui si invita l’Amministrazione comunale a tutelare il decoro del cimitero cittadino. Si spera, ora, che alle parole seguano i fatti.