Dopo le convocazioni, i provini. Il talento evidentemente abbonda nel vivaio della Maceratese e nel giro di pochi giorni ben 3 baby biancorossi sono stati chiamati da società prestigiose per svolgere degli allenamenti.
Si è mosso pure il Sassuolo che ha voluto vedere da vicino Tommaso Antolini. L’attaccante classe 2009 è stato a Villalunga di Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia, dove ha sede il campo sportivo del club neroverde e lì ha svolto un allenamento con i pari età del Sassuolo. Insomma è stato visionato da allenatori e scout del club di serie A. Punta centrale o esterna, Tommaso ha iniziato la stagione con i Giovanissimi Cadetti di Ricci, poi è passato ai più grandi che disputano il campionato Regionale e ormai è stabilmente aggregato al gruppo di Troscè.
Non è finita perché poi è stata la volta di Jacopo Ciappelloni e Giovanni Raffaelli, rispettivamente terzino classe 2008 e attaccante classe 2009. I due sono stati "osservati" a Perugia dagli uomini del club umbro che milita in serie B. Per Ciappelloni un altro attestato di interesse dopo le splendide convocazioni con la Nazionale Lnd e anche per Raffaelli è stato un bis, mesi fa infatti aveva svolto un provino anche con l’Empoli.
A meno di essere vissuti su Marte in questi ultimi mesi, è praticamente impossibile non aver sentito parlare degli strabilianti risultati raggiunti dai sistemi di intelligenza artificiale, in particolare quelli specializzati nella conversazione con un utente umano.
Tutto ciò non può non colpire chi opera e vive nel mondo della scuola. Quale impatto queste nuove tecnologie sono destinate ad avere sul sapere, sulla didattica e sull’educazione? Quali domande etiche e pedagogiche emergono dai nuovi scenari? Come sono destinate a cambiare le modalità di insegnamento e apprendimento?
Di queste grandi questioni si è discusso lo scorso 8 marzo all'IIS Matteo Ricci di Macerata con Emanuele Frontoni, professore ordinario di Informatica all’Università di Macerata, co-director del Vrai Vision Robotics & Artificial Intelligence Lab e recentemente inserito nella lista elaborata da Stanford University e Elsevier degli scienziati più citati al mondo (il 2% di tutti i ricercatori).
L’evento, organizzato dalla scuola e patrocinato dall'assessorato alle politiche sociali del comune di Macerata, si è svolto con il titolo "L’intelligenza artificiale e la scuola: applicazioni e implicazioni" presso l'auditorium dell’Istituto, al mattino per gli studenti delle classi quinte e al pomeriggio per gli insegnanti e la cittadinanza.
Con un linguaggio rigoroso e allo stesso tempo affascinante, Frontoni ha introdotto il pubblico al funzionamento degli algoritmi dell’intelligenza artificiale, mostrando numerosi esempi pratici realizzati dal suo team per le più importanti organizzazioni del territorio marchigiano e nazionale nei più svariati settori pubblici e privati, dalla diagnostica neonatale all’agricoltura di precisione, dal fashion design alla grande distribuzione, per arrivare ai sistemi di intelligenza artificiale conversazionale e alle possibili straordinarie applicazioni proprio nel campo della didattica.
Gli insegnanti e tutto il pubblico presente hanno ascoltato con vivo interesse le storie di innovazione raccontate dal professore per poi interagire con lui attraverso numerose domande e osservazioni sull’impatto che queste trasformazioni produrranno sulle vite di tutti.
"La tecnologia è sempre la stessa - ha dichiarato il prof. Frontoni - è l’impiego che l’uomo ne fa a fare la differenza: essa può essere utilizzata a fin di bene o per qualche stranezza, come è accaduto a tutte le grandi innovazioni che l’uomo ha prodotto nel corso della storia".
"Siamo orgogliosi - ha affermato la dirigente scolastica Rita Emiliozzi - di essere stati uno dei primi Istituti ad interrogarsi sull’impatto che l’intelligenza artificiale avrà sul mondo della scuola e di averlo fatto con uno dei massimi esperti al mondo: il professor Frontoni, che ringraziamo di cuore, non solo per la disponibilità, ma anche per la verve divulgativa con la quale ci ha accompagnato all’interno di una realtà complessa e ancora poco conosciuta, ma dalle enormi opportunità applicative e multidisciplinari".
L’incontro si è tenuto alla presenza dell'assessore alle politiche sociali e vicesindaco del comune di Macerata Francesca D’Alessandro, la quale nel portare il suo saluto ha tenuto a sottolineare "quanto sia importante che la scuola, l’università e l’amministrazione pubblica lavorino in sinergia affinché le prospettive insite in queste grandi svolte epocali si concretizzino a vantaggio di tutti, senza tralasciare i rischi e i legittimi timori ai quali è doveroso fornire risposte competenti e adeguate".
"Non abbiamo solo assistito ad una meravigliosa lezione sul futuro - hanno concluso i professori Vania Palmucci e Paolo Giordani, promotori dell’iniziativa - ma oggi inauguriamo un rapporto di collaborazione caratterizzato da grandi potenzialità, che consentirà al VRAI, l’Istituto diretto dal professor Frontoni, di estendere il proprio campo di ricerca-azione anche al mondo educational e a noi di accelerare i processi di innovazione metodologica già in atto da anni, con una ricaduta benefica sui nostri studenti e sull’intero territorio".
L’Università di Macerata da il benvenuto al 733° anno accademico con una cerimonia solenne. La celebrazione si è tenuta presso la collegiata di San Giovanni, oggi cattedrale tornata a nuova vita dopo 25 anni grazie alla ricostruzione post-sisma, alla presenza del rettore John Francis McCourt (al suo primo anno di rettorato), delle autorità locali – fra cui gli esponenti delle forze dell’ordine, il presidente di regione Francesco Acquaroli, il vescovo Nazzareno Marconi, il commissario alla ricostruzione Guido Castelli, il presidente della provincia Sandro Parcaroli e altri sindaci del maceratese – e dell’ospite d’onore Dante Ferretti, scenografo maceratese di fama mondiale vincitore di tre premi oscar insignito per la prima volta nella storia dell’ateneo del Dottorato Honoris Causa.
Prima di giungere nella cattedrale, il corteo degli accademici composto da studenti, docenti e rappresentanti dell’amministrazione ha sfilato per le vie del centro fino al cuore della città, in piazza Vittorio Veneto. Ad attenderli una nutrita folla di spettatori, molti dei quali hanno assistito alla cerimonia dagli schermi posizionati fuori dalla chiesa.
Presenti anche un gruppo di giovani manifestanti i quali hanno esposto uno striscione di contestazione alla cultura della competizione e del merito, colpevole delle sempre più numerosi morti fra studenti universitari causate da stress, pressione e ansia poco pertinenti all’ambiente comunitario che si dovrebbe respirare in un contesto accademico.
Dopo i saluti e i ringraziamenti di rito del rettore McCourt, il quale ha sottolineato l’importanza simbolica di celebrare l’inizio dell’anno accademico in un luogo riedificato come la cattedrale di Macerata, ha preso la parola il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi: “In questa collegiata che oggi ospita l’università ancora privata della sua aula magna ha mosso i primi passi anche Matteo Ricci, padre della ‘Ratio Studiorum’ che accosta lo studio dei classici con le scienze. Oggi più che mai abbiamo bisogno di intellettuali nuovi, in grado di plasmare un domani ancora ignoto, che definiamo appunto post-moderno".
Tanti i temi toccati dal rettore nella sua relazione inaugurale, dall'unicità dell’ateneo maceratese a vocazione umanistica all’importanza della comunità, in grado di fornire una formazione personale prima che professionale con una prospettiva europea e internazionale: "Se siamo ancora capaci di esprimere una visione del futuro che non sia solo tecnica ed economica, è perché disponiamo di una tradizione culturale ricchissima. Riusciamo a guardare così lontano perché ci appoggiamo sulle spalle dei giganti che ci hanno preceduto".
"Centrale per realizzare la nostra visione è il supporto della comunità – ha aggiunto – che mette al primo posto la persona, il suo benessere fisico, psicologico e sociale. L’università campus che sogniamo si propone di dare una formazione personale prima che didattico-professionale. Le discipline Stem sono senza dubbio fondamentali, ma anche quello che facciamo noi è altrettanto importante e centrale. Il centro Italia ha un patrimonio culturale, economico ed umano immenso e il nostro obiettivo è quello di allargare i nostri orizzonti con l’estero, diventando protagonisti dello spazio europeo di istruzione e ricerca”.
La pagina finale mancante del discorso non ferma il rettore McCourt, che conclude sottolineando lo sforzo all’apertura alla comunità europea che egli stesso incarna: “Il valore dell’università risiede nella capacità di formare i giovani, di dar loro lo spazio e il tempo per crescere per poter governare le sfide del futuro”.
"Il cuore dell’università sono la comunione e il sodalizio intellettuali – ha esordito la rappresentante degli studenti e delle studentesse, Valeria Re – Se l’università deve essere una guida per i giovani, Macerata è una nutrice attenta e premurosa, in grado di offrire un ambiente familiare, circoscritto e intimo in cui tradizione e innovazione si mescolano perfettamente. La comunità è la forza dell’ateneo e attraversa essa impareremo ad affrontare la vita”.
Interviene poi Carla Bufalini, in rappresentanza del personale tecnico e amministrativo: “Lavoro per l’università da Macerata da 30 anni e qui ho sempre trovato un ambiente accogliente. Dopo tanto tempo l’ufficio diventa un po’ come casa e non nascondo di essermi emozionata spesso quando ragazzi con difficoltà, magari con DSA, riuscivano a portare a termine il percorso di studi nonostante i mille ostacoli”.
"L’università è stata duramente colpita dal sisma ma la giornata di oggi deve servire da insegnamento: oltre che ricostruire, è centrale riparare ciò che è stato distrutto e in questo UniMc ha giocato un ruolo di primo piano. Rigenerare il cratere significa tenere in vita e rilanciare il tessuto sociale e l’università ha il duplice compito di trattenere qui i nostri giovani e di allargare i contatti internazionali".
Prima della Laudatio e della consegna del dottorato Honoris Causa a Dante Ferretti (leggi qui), è intervenuta da remoto la ministra dell’università e della ricerca, Anna Maria Bernini: "Ribadisco l’importanza dei temi trattati finora: il presente e il futuro sono nella mani dei nostri ragazzi e per riuscire c’è bisogno di una visione a lungo termine, uno sguardo lungimirante che Macerata ha adottato con successo da anni. Voglio sottolineare anche l’importanza di un umanesimo che non si asservisce alla discipline Stem (scientifiche ndr), ma che le accompagna di pari passo. L’obiettivo formativo è sempre al centro ed è importante insegnare che il fallimento e la sconfitta non esistono, bisogna solo imparare ad accettarli".
Di seguito il servizio:
La cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico numero 733 dell'Università di Macerata si è trasformata nel Dante Ferretti show al momento del conferimento del dottorato honoris causa in Umanesimo e tecnologie al maestro del cinema italiano, che ha compiuto 80 anni lo scorso 26 febbraio.
Lo scenografo, tre volte premio Oscar per "The Aviator" e "Hugo Cabret" di Martin Scorsese e "Sweeney Todd" di Tim Burton, è arrivato in piazza Vittorio Veneto dopo la notte della 95° edizione degli Academy Awards con lo spirito ironico che lo caratterizza. «Sono contento di ricevere questo riconoscimento», dice alla stampa scherzando, «anche se pensavo mi dessero dei soldi». La navata della cattedrale di San Giovanni, dove si è svolta la cerimonia vera e propria, era gremita di professori, studenti e cariche istituzionali.
Alla direttrice della Scuola di dottorato di ateneo, la professoressa Laura Melosi, il compito di ricordare la biografia e i numerosi successi del maestro Ferretti: «Nato a Macerata il 26 febbraio del 1943, è uno di quei maceratesi che dalla provincia si sono aperti al mondo, come Matteo Ricci, come Giuseppe Tucci, certo sotto un profilo diverso dal loro, ma non meno implicato con la comprensione profonda dell’umano e di ciò che umano non è».
Dall'autobiografia "Immaginare prima", curata da David Miliozzi e pubblicata sul finire del 2022, contenente i ricordi del bombardamento del 3 aprile 1944 che colpì durante il capoluogo di provincia marchigiano, ai numerosi sodalizi professionali stretti con i registi più importanti del panorama cinematografico internazionale tra i quali Pier Paolo Pasolini, Elio Petri, Marco Ferreri, Federico Fellini, Terry Gilliam, Franco Zeffirelli e Anthony Minghella.
Al creatore dei labirinti di scale di Piranesi nel "Il nome della rosa" di Jean-Jacques Annoud, che già nel 2007 aveva ricevuto dall'ateneo maceratese la laurea ad honorem in Scienze della comunicazione, il magnifico rettore John McCourt ha consegnato la pergamena del nuovo dottorato honoris causa e lo stemma dell'università.
Poi il maestro si è seduto di fronte al pubblico della navata per dialogare con il docente di cinema e critico cinematografico Anton Giulio Mancino. È stato allora che Dante Ferretti ha preso la parola e ha dato libero sfogo ai ricordi e alla saggezza accumulata in 60 anni di carriera.
«Le cose troppo perfette finiscono per risultare finte», ha esordito nel suo discorso. «Ogni volta che devo ricostruire qualcosa, faccio sempre qualche errore, ma è proprio questo che rende l'effetto del reale. Quando si va in giro per strada, infatti, se si fa attenzione, si nota che c'è sempre qualcosa che non va, come un palazzo fuori posto. Quindi più errori si fanno, più la scenografia sembra vera».
Perfetta la scelta della cattedrale di San Giovanni come luogo dove celebrare l'occasione. «Questa è la mia parrocchia», ha ricordato il maestro Ferretti, «mi ricordo ancora molto bene quando ero chierichetto qui. Tutt'ora, di notte, sogno la città di Macerata completamente vuota, e io che cammino per le sue vie».
Nel flusso di coscienza dell'ideatore delle ambientazioni di "Salò e le 120 giornate di Sodoma", non sono mancate anche delle chicche risalenti ai suoi esordi. «Ricordo il periodo in cui con Luigi Scaccianoce, di cui ero assistente scenografo, lavoravamo al "Satyricon". A un certo punto, Federico Fellini ci chiamò: gli serviva un grigio particolare per una scena. Scaccianoce gliene fece vedere diversi, ma niente. Allora io presi da terra un pezzo di cartone e chiesi: "Questo può andare?". Mi rispose di sì e mi permise di finire il "Satyricon" da solo».
Con la vittoria di quattro British Academy Film and Television Awards, quattro David di Donatello, tredici Nastri d’argento e numerosissimi altri premi, Dante Ferretti è l'esempio di come un sogno, con la forza di volontà e la giusta dose di genio creativo, può avverarsi. «A 12 anni», ha ricordato il maestro, «sono passato davanti a Cinecittà e ho detto "Voglio fare il cinema". Sembrava impossibile, e invece eccomi qua».
Un 35enne, originario dell’ascolano, è stato arrestato dalla polizia locale di Macerata per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e sottoposto dal Tribunale alla misura cautelare dell'obbligo di firma presso il comando di viale Trieste.
Sabato scorso, il 35enne si era reso protagonista di un incidente stradale avvenuto in via Capuzi. Mentre era alla guida della sua auto, l’uomo era andato a finire contro un palo della segnaletica verticale del posteggio disabili di fronte all’accesso della chiesa Santa Madre di Dio.
Sul posto, allertata dalla Centrale alla quale a sua volta era stato segnalato l’accaduto e sottolineato lo stato confusionale in cui si trovava l’uomo alla guida dell’auto, è arrivata una pattuglia della polizia locale che ha identificato immediatamente il conducente del veicolo.
Il conducente, in evidente stato di ebrezza, alla richiesta dei documenti di circolazione ha reagito con rabbia e minacciato gli agenti, soprattutto dopo la richiesta di sottoporsi all’alcol test, fino a quando, barcollante, ha iniziato a tirare calci a un agente colpendolo poi con un pugno al braccio sinistro. A quel punto i due agenti sono riusciti ad ammanettarlo dichiarandolo in arresto.
Il veicolo è stato sottoposto a sequestro ai fini di confisca per rifiuto di sottoporsi agli accertamenti etilometrici, mentre l'uomo, dopo l’arresto, è stato condotto al Comando di viale Trieste per la redazione degli atti di rito per poi, su disposizione del pm di turno, essere tradotto agli arresti domiciliari nel suo domicilio di Macerata in attesa dell’udienza di convalida di questa mattina, lunedì 13 marzo.
Oggi, durante il processo per direttissima, l’uomo, davanti al giudice, dopo essersi scusato per quanto accaduto, è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma presso il comando di polizia locale di Macerata fino alla prossima udienza di fine marzo.
"Voglio esprimere i complimenti agli agenti che hanno portato brillantemente a termine l'operazione potendo contare anche sull'ausilio logistico della polizia di Stato e dei carabinieri - afferma il comandante della polizia locale Danilo Doria -. L'accaduto ci spinge ancora a raggiungere alcuni obiettivi importanti della nostra attività, quello di rafforzare le operazioni in fatto di sicurezza stradale, aumentando la prevenzione in fatto di incidentalità e uso di sostanze alcoliche".
Primo meeting di marzo del Lions Club Macerata, host all'insegna del Risorgimento Maceratese. Ospite e relatore della serata il dottor Pietro Pistelli cultore di storia garibaldina, autore di molti libri e di molte conferenze sul tema in Italia e nel mondo. La serata è stata piacevole e molto appassionata visti i numerosi interventi degli ospiti appassionati del tema.
La serata si è conclusa con uno scambio di pubblicazioni reciproche anche da parte del dottor Pianesi, presidente dell’associazione Casette e con un omaggio floreale in concomitanza con l’8 marzo Festa della Donna.
Il tema è stato scelto dal presidente del Lions Tommaso Martello con la speranza di poter vedere presto rinascere il Museo del Rinascimento maceratese pieno di preziosi cimeli, documenti e storia.
Il direttivo della Federconsumatori di Macerata, convocato in data odierna al termine del congresso provinciale, alla presenza del presidente della Federconsumatori Marche Giancarlo Collina, ha eletto all'unanimità Lorenzo Longo come nuovo presidente.
Longo succede a Benedetta Piermattei, ringraziata dall'associazione "per il lavoro svolto negli ultimi anni". Il nuovo direttivo è composto da: Benedetta Piermattei, Lorenzo Longo, Mattia Benfatto, Desirée Rocchi, Cristina Rommozzi, Emanuela Cingolani, Lorella Ciccarelli, Carlo Cesca, Giuseppina Aportone, Andrea Coppari, Romina Maccari, Sandro Pace, Fulvio Ivaldi, Stefano Tordini, Biagio Liberati, Enrica Chiarastella, Carlo Mitoli, Federica Bara, Loredana Guerrieri e Angelica Bravi.
Si è concluso con successo l'appuntamento maceratese di Prima Scena, il festival della scenografia con la direzione artistica di Dante Ferretti. Il fine settimana appena terminato ha visto protagonista la scenografa Margherita Palli, direttrice del triennio di scenografia e set design advisor leader al Naba di Milano. Numerosa la platea accorsa per assistere all'intervento inaugurale dell'ospite d'onore, che ha raccontato la sua recente esperienza al Teatro Regio di Parma sulla messa in scena dell’opera "Ascesa e caduta della città di Mahagonny".
Ai presenti, inoltre, Margherita Palli ha regalato una serie di aneddoti sulla carriera intrapresa, ma anche preziosi consigli, rivolti a tutti coloro che intendono intraprendere il mestiere dello scenografo.
Il giorno seguente Palli ha condotto un laboratorio che ha visto coinvolti in prima persona gli studenti di scenografia delle Accademia delle Belle Arti di Macerata e Urbino. Lo stesso giorno è stata inaugurata la mostra "Ascesa e caduta della città di Mahagonny", con i bozzetti scenografici di Margherita Palli e dei costumi realizzati da Giancarlo Colis per l’omonimo spettacolo - regia di Henning Brockhaus.
Presenti per l'occasione i tre artisti (Palli, Colis, Brockhaus), l'assessore alla Cultura del Comune di Macerata Katiuscia Cassetta, il rettore dell'Università di Macerata John McCourt, il presidente del consiglio di amministrazione dell'Istituzione Macerata Cultura Biblioteca e Musei Paola Ballesi e il presidente del Centro Culturale Aps Mauro Mazziero. Ha chiuso la tre giorni il concerto "Oh Moon of Alabama" con un recital brechtiano, che ha visto al pianoforte Paolo Ceccarini e alla voce la soprano Afra Morganti.
Il Comune di Macerata cerca sponsor per la Festa dell’Europa 2023 in programma dal 9 al 13 maggio prossimi e intende quindi acquisire offerte di sponsorizzazione finanziarie e/o tecniche da parte di soggetti interessati a promuovere la propria ragione sociale e la propria immagine aziendale associandoli al finanziamento delle iniziative che verranno realizzate realizzate nel corso dell’iniziativa. Compresi gli Aperitivi europei.
Come noto, si tratta di un’iniziativa che attira in città decine di migliaia di visitatori e rappresenta per la città di Macerata uno degli eventi di maggiore richiamo, che coinvolge soprattutto il pubblico giovanile. Possono presentare domanda enti pubblici o privati, imprese, società, associazioni, enti, fondazioni, cooperative, consorzi (anche temporanei) ed istituzioni in genere, in qualunque forma istituiti, in possesso dei requisiti generali previsti dall’aricolo. 80 del Decreto Legilsativo 50/2016.
Le sponsorizzazioni possono essere finanziarie sotto forma di offerta economica, di natura tecnica sotto forma di forniture di beni, servizi, organizzazione di iniziative o altre utilità o miste in parte finanziarie, in parte tecniche. È possibile presentare domanda entro il prossimo 10 aprile. Per informazioni gli interessati possono inviare una mail a ufficio.europa@comune.macerata.it o consultare la pagina dedicata nel sito del Comune www.comune.macerata.it .
La pop star del violino David Garrett arricchisce il cartellone di Sferisterio Live 2023. Il celebre violinista tedesco-statunitense, infatti, si esibirà in Arena a Macerata il prossimo 24 luglio. “Entusiasti di accogliere Garrett a Macerata – interviene l’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi -.
Il virtuoso del violino, che incanta il pubblico di tutto il mondo sulle note di Mozart e Beethoven, ma anche dei Metallica, dei Rolling Stones e di Michael Jackson, sempre accolto come una vera e propria pop star, rappresenta un’altra preziosa tessera nel mosaico di Sferisterio Live. Un cartellone di livello internazionale con numerose proposte musicali, differenti tra loro nel genere, per rispondere al meglio alle diverse esigenze e gusti del pubblico. Sferisterio live è un ‘work in progress’ e riserverà ancora sbalorditive sorprese.’’
Dopo il tour di successo del 2022 “Alive-my Soundtrack”, con 32 concerti in 11 paesi, David Garrett inaugura un nuovo capitolo della sua carriera con ICONIC, l’album pubblicato da Deutsche Grammophon il 4 Novembre 2022, e l’omonimo Iconic Tour che lo porterà anche in Italia in una formazione in trio per una serie di 6 concerti dal 18 al 25 luglio in alcune fra le rassegne più prestigiose: il 18 luglio al MusArt di Firenze, in Piazza Santissima Annunziata, il 19 a Roma ospite dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia all’Auditorium Parco della Musica, il 21 a Genova ai Parchi di Nervi (Villa Grimaldi), il 22 all’Arena della Regina di Cattolica, il 24 all’Arena Sferisterio di Macerata e il 25 a Brescia in Piazza della Loggia.
I sei concerti di luglio sono preceduti da una speciale anteprima, il 18 giugno al Teatro Antico di Taormina, nell’ambito del Taobuk Festival-SeeSicily, che celebra personalità di altissimo profilo della letteratura, della scienza e dell’arte. La sera precedente il concerto, sabato 17 giugno, in occasione di Taobuk Gala al Teatro Antico, David Garrett sarà insignito del prestigioso Taobuk Award «per il suo eccezionale contributo alla musica, che esplora generi diversi con incredibile capacità di sincretismo, esaltando il genio dei grandi compositori del passato» dichiara Antonella Ferrara, Presidente e Direttore creativo del Festival.
I biglietti per i concerti sono disponibili su Ticketone, Vivaticket, da oggi lunedì 13 marzo per le date di Firenze, Genova, Cattolica, Macerata e Brescia, da giovedì 16 per la data di Taormina, a seguire per la data di Roma. Il nuovo album classico di David Garrett, Iconic, s’ispira ai leggendari violinisti, le cui gemme e appassionate melodie hanno entusiasmato David Garrett sin da bambino. Le melodie di Bach, Dvořák, Gluck, Kreisler, Mendelssohn e Schumann, solo per citarne alcune, possono essere ascoltate con nuovi arrangiamenti per violino, chitarra e orchestra (di Franck van der Heijden e David Garrett). Nell’Iconic tour 2023, per la prima volta, David Garrett propone il programma in trio insieme a Franck van der Heijden alla chitarra e Rogier van Wegberg al basso.
La personale scelta musicale di David Garrett evoca l'epoca d'oro dei virtuosi del violino, quando artisti come Zino Francescatti, Arthur Grumiaux, Jascha Heifetz, Fritz Kreisler e Yehudi Menuhin deliziavano il pubblico con celebri encore e altre rarità. Pezzi che da sempre suscitano l’ammirazione del giovane. David si è immerso in questi capolavori senza tempo, ideando il programma Iconic.
“Sfortunatamente, molte splendide opere dei tempi dei grandi virtuosi sono cadute nell'oblio”, afferma David. "Ecco perché avere l'opportunità di riportare in vita questi magnifici pezzi significa davvero molto per me”. David Garrett ha iniziato a suonare il violino all'età di quattro anni. Il suo debutto sul palcoscenico è avvenuto quando aveva dieci anni, e, solo tre anni dopo, è diventato l'artista più giovane a firmare un contratto con la Deutsche Grammophon. Ancora adolescente, si era già costruito una stellare carriera da solista, e registrato tutti i ventiquattro Capricci di Paganini. S’iscrisse poi alla celebre Juilliard School di New York, dove divenne uno dei primi allievi di Itzhak Perlman.
Nel corso degli ultimi due decenni ha suonato con molti dei più prestigiosi direttori d’orchestra su scala globale, e ha raggiunto il pubblico di tutto il mondo con concerti che includono inni rock, sonate classiche, pezzi da solista e colonne sonore. La sua autobiografia, “Wenn ihr wüsstet” (“Se voi sapeste”), che rivela il cammino, a tratti arduo, da lui percorso da enfant prodige ad artista adulto di successo, fu pubblicato dalla casa editrice Heyne Verlag a inizio 2022.
La finale ha mantenuto le premesse, una partita combattuta, con due squadre di livello che si sono date lunga battaglia. Macerata ha lottato e ceduto soltanto ai vantaggi del quarto set dopo aver sfiorato la rimonta. Primo set combattuto, è la squadra ospite però a trovare la fuga; i biancorossi hanno inseguito ma Pineto ha gestito il vantaggio prendendosi il set. Pineto ha tenuto alti i ritmi anche al rientro in campo, Macerata però ha sfiorato il pareggio a metà e nel finale di set, bravi però gli ospiti a reggere l’urto e conquistare il doppio vantaggio.
Reazione biancorossa nel terzo set: i ragazzi di coach Gulinelli sono subito scappati e hanno gestito bene il ritorno di Pineto, in difficoltà contro la pressione della Med Store Tunit; quarto set infinito, le squadre si sono rincorse con Macerata che non è riuscita a scappare, poi la gara si è decisa ai vantaggi, confermando l’equilibrio visto in campo per gran parte della sfida. Per Macerata resta l’avventura indimenticabile e una Final Four storica, che ha riportato la città al centro del grande volley, con un Banca Macerata Forum gremito, che ha seguito con passione l’evento.
LA CRONACA – Sestetto confermato da coach Gulinelli, Morelli, Wawrzynczyk e Lazzaretto, al centro la coppia Luisetto-Pizzichini, Kindagard è il palleggiatore, Gabbanelli il libero e Capitano. Pineto in campo con Milan, Baldari e Link, centrali Basso e Bragatto, il palleggiatore Paris e il libero Giuliani. Subito spettacolo al Banca Macerata Forum, ritmi alti e grande agonismo che infiammano il pubblico: è Pineto a tentare per prima la fuga, confezionando il 6-3 grazie ad un forte diagonale di Milan e al successivo ace di Paris. I biancorossi inseguono ma Pineto allunga con Link, poi arriva il break di Macerata propiziato da due punti di Lazzaretto, quindi i padroni di casa alzano il muro e confezionano il 12-12; risposta immediata di Piento che torna avanti 15-12 e primo time-out per coach Gulinelli. Serie in battuta letale di Milan, trova due ace e manda i suoi sul 18-14, Macerata prova a reagire: Link e Milan mantengono le distanze per Pineto con i biancorossi che faticano a contenere i loro attacchi, lottano però e riescono ad accorciare, sul 23-21 è coach Tomasello a chiedere il time-out per frenare la rimonta. Non basta alla Med Store Tunit, che si arrende 25-22, il primo set della finale è di Pineto.
Il gioco riparte con gli abruzzesi avanti, Macerata insegue con Morelli che trova gli spazi giusti per colpire la difesa avversaria, 5-4. Nuova fuga di Pineto, che difende bene e tiene sia a muro che in ricezione sugli attacchi dei biancorossi: un lungo scambio premia gli ospiti con Gabbanelli che non riesce a salvare, 10-6; prova a scuotersi la Med Store Tunit con la positiva serie in battuta di Margutti che mette in difficoltà gli avversari, poi Morelli ben servito da Kindgard accorcia, 15-13 e nuovo time-out per coach Tomasello. I biancorossi arrivano ad un soffio dal pareggio nella fase cruciale del set, un paio di errori però rilanciano Pineto che buca ancora al centro con Basso, 20-15; reazione maceratese, nuovo break che manda la Med Store Tunit sul -2, finale combattuto: biancorossi vicini al pareggio ma Milan allunga, ancora imprendibile in diagonale, e chiude regalando il doppio vantaggio a Pineto.
Macerata si gioca tutto in questo set e va subito avanti, gli avversari rispondono, gara accesa: sale in cattedra Morelli e mette a terra due palle difficili che passano tra le mani del muro, 4-7. Ritmi sempre altissimi al Banca Macerata Forum, con le squadre spinte dalle rispettive tifoserie giocano punto a punto, è ancora la Med Store Tunit a guidare 10-14 con la palla out di Milan e il time-out per Pineto. Provano a mantenere il vantaggio i biancorossi, gli avversari ora soffrono la pressione dei padroni di casa: Milan sbatte sul muro di Morelli, 13-19, risponde Link che riesce ad aggirare la difesa con un efficace pallonetto, set ancora apertissimo. Pineto impreciso, Wawrzynczyk invece trova il modo, mettendo a terra una palla difficile ostacolato anche dal muro, 15-22: è ancora lo schiacciatore polacco a colpire, chiudendo il set in favore di Macerata che riapre la partita.
Si ripete il copione: Med Store Tunit rientra convinta e si prende il vantaggio, scappando con il muro di Luisetto su Milan che carica il pubblico di casa, 3-6. Prova a scuotersi Pineto, i biancorossi alzano il muro ma qualche errore di troppo in attacco rilancia gli avversari che trovano il 10-10, tutto da rifare per Macerata: i padroni di casa guidano nonostante qualche imprecisione, non riescono però a scappare e gli abruzzesi restano in scia; un servizio fortunato per Pineto tocca la rete, inganna la difesa e propizia un facile attacco, tutto ribaltato con il 15-14 per gli abruzzesi. Nuova reazione Med Store Tunit e nuova parità, 16-16 con l’ace di Wawrzynczyk, momento cruciale della partita: la ribalta Macerata, 18-19, ancora decisivo il muro biancorosso, time-out per Pineto. Le due squadre danno spettacolo in un finale acceso: Morelli e Wawrzynczyk colpiscono per la Med Store Tunit. Bragatto però fa 23-23 poi Pineto trova va avanti a muro, lo schiacciatore polacco risponde e rimanda tutto ai vantaggi. Le squadre lottano su ogni pallone, quello decisivo è di Milan che trova il diagonale che vale la Coppa Italia per Pineto.
Il tabellino:
ABBA PINETO 3
MED STORE TUNIT MACERATA 1
PARZIALI: 25-22, 25-21, 17-25, 27-25.
Durata set: 28’, 28’, 26’, 41’. Totale: 123’.
ABBA PINETO: Giuliani, Calonico, Merlo 3, Bongiorno, Basso 9, Milan 28, Paris 1, Bragatto 9, Baldari 10, Link 15, Fioretti, Mignano. NE: Pesare, Omaggi. Allenatore: Tomasello.
MED STORE TUNIT MACERATA: Morelli 17, Luisetto 10, De Col, Lazzaretto 21, Margutti, Kindgard 2, Wawrzynczyk 6, Gonzi, Pizzichini, Gabbanelli. NE: Paolucci, Sanfilippo, Ravellino, Bacco. Allenatore: Gulinelli.
ARBITRI: Merli e Marotta.
Storica doppietta per l’Associazione Tennis Macerata che riesce nell’impresa di vincere il Campionato Regionale Indoor a squadre “Trofeo Giuseppucci” sia con la squadra maschile che con la squadra femminile, risultato questo mai raggiunto da un circolo marchigiano nella storia di questa competizione.
La squadra maschile, capitanata da Alessio Cherri, vince la finale in trasferta a San Benedetto per 2/0 con le vittorie in singolare di Tommaso Compagnucci e Gianluca Acquaroli e si aggiudica per la quarta volta consecutiva il prestigioso trofeo. Hanno contribuito a questo successo anche gli altri componenti della squadra (Iacopo Maria Sada, Nicolas Compagnucci, Lucas Verdicchio, Matteo Chiariotti e Federico Massei) che hanno giocato e dato il loro apporto negli incontri precedenti che hanno portato la formazione maceratese a disputare la finale.
La squadra femminile, capitanata da Daniele Teodori, vince per 2/0 la sua finale in casa contro la formazione di Tolentino e si aggiudica per la prima volta nella storia il trofeo che ancora mancava nella bacheca maceratese. I due punti sono arrivati dalle vittorie nei singolari di Vittoria Modesti e Aurora Curzi ma hanno contribuito a questo prestigioso traguardo anche le loro compagne di squadra Elena Pavolucci, Martina Parissi, Aurora Maria Compagnucci e Matilde Pettinari.
“Questo risultato – afferma il Presidente Fabiano Tombolini – ci inorgoglisce ed è il premio di una corretta progettualità e un duro lavoro quotidiano dei nostri tecnici e dirigenti. Il nostro obiettivo primario rimane la promozione della squadra maschile in serie A2 e della squadra femminile in serie B2 e questa doppia affermazione, oltre a riempirci di gioia, ci fa ben sperare e ci carica ulteriormente per poter affrontare queste due difficili sfide che ci attendono a breve.”
La CBF Balducci HR cade anche a Bergamo in tre set, dopo una prestazione a tratti di buon livello (specialmente al servizio con 6 ace) in un match che nei finali di set ha visto venire fuori la maggior forza e concretezza delle lombarde. Nel primo set le ragazze di Paniconi volano guidate da Malik ma poi crollano subendo i colpi di Bergamo che sfrutta l’ottima correlazione muro-difesa e rimonta portando a casa in scioltezza il set.
Brutta ripartenza nel secondo set per le arancionere che però danno evidenti segnali di ripresa nel finale, specialmente dopo l’ingresso di Chaussee che sarà la top scorer della CBF Balducci HR con 13 punti. Il terzo set sembra poter sorridere alle arancionere ma il finale punto a punto è ancora una volta di Bergamo (complici anche gli 11 muri messi a segno) che attacca con percentuali migliori (42% vs 29%) spinta dalla MVP Lorrayna autrice di 17 punti.
Coach Paniconi sceglie come domenica scorsa Dijkema in regia, Malik opposta, al centro Aelbrecht e Molinaro, Abbott-Fiesoli in banda, Fiori libero. Napodano è in panchina come schiacciatrice, in rosa anche il giovanissimo libero Agnese Ascenzi (classe 2008), Aurora Poli è out per i postumi di una pallonata all’occhio rimediata in allenamento. Per coach Micoli (senza Cagnin, infortunata) in campo Gennari-Lorrayna, Stufi-Butigan, Partenio-Lanier, Cecchetto libero.
Partenza sprint per la CBF Balducci HR che va subito sullo 0-3 con le battute efficaci di Molinaro e poi sul 4-10 con i colpi in contrattacco di Malik e l’ace di Aelbrecht. L’opposta israeliana continua ancora nella serie positiva in attacco (5-12) lanciando ulteriormente la arancionere, Bergamo però risale grazie a due errori maceratesi (10-13) e al contrattacchi di Butigan e Lorrayna (13-14). L’aggancio arriva con Lanier (15-15) e ancora l’americana spinge le lombarde al +2 (18-16), ancora Partenio ed è 20-16, maxi parziale di 14-3 per Bergamo. Le ragazze di Micoli continuano sullo stesso livello di gioco e chiudono 25-20. Non bastano i 6 punti di Malik, per Bergamo Lorrayna a quota 7.
La CBF Balducci HR subisce il contraccolpo e Bergamo ne approfitta andando sul 6-0 nel secondo set, entra Chaussee per Abbott, Gennari martella al servizio (ace del 9-2) e le lombarde sembrano già avere il parziale in mano. Malik non trova il campo (12-4), Paniconi sceglie il doppio cambio con Ricci e Okenwa, l’opposta americana mette giù il 14-6, Fiesoli sfrutta due occasioni in contrattacco per l’occasione e firma il 9-15. Chaussee e Molinaro confezionano il -5 (18-13) ma Butigan continuano a imperversare a muro (20-13): le arancionere non vogliono mollare e ancora con Chaussee risalgono al -3 (20-17). C’è anche l’ace di Malik (20-18), la CBF Balducci resta lì (23-21) ma Bergamo tiene i nervi saldi e chiude 25-22. Chaussee top scorer del set con 7 punti.
Le arancionere ripartono forte sempre con Chaussee (3-5) e con Fiesoli a muro (3-7), la schiacciatrice statunitense firma anche l’ace del 3-8 e la gran pipe del 7-12 che mostra la crescita in attacco della CBF Balducci HR. Le bergamasche (ora in campo con May per Partenio) prendono le misure su Chaussee (due muri per il -2, 12-14), il colpo di Fiesoli tocca l’asta (14-15) e proprio la May firma la nuova parità a quota 16. Entra Cosi per Molinaro, ora si va punto a punto (19-19), Butigan ferma Chaussee (21-20) e Lorrayna butta a terra il +2 (22-20). La CBF Balducci si inceppa sul più bello (24-20), chiude Gennari con l’ace del 25-20.
IL TABELLINO
VOLLEY BERGAMO 1991: Bovo n.e., Butigan 10, Partenio 4, Cecchetto (L), Lorrayna 17, Cicola (L), Turlà n.e., May 2, Frosini, Lanier 15, Stufi 4, Gennari 4. All. Micoli
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Cosi, Fiori (L), Abbott, Ascenzi (L), Chaussee 13, Ricci, Quarchioni n.e., Okenwa 3, Molinaro 5, Fiesoli 7, Malik 10, Aelbrecht 7, Napodano, Dijkema 1. All. Paniconi
Parziali: 25-20 (26’), 25-22 (29’), 25-20 (26’)
Note: spettatori 1195. Bergamo 9 battute sbagliate, 3 ace, 11 muri vincenti, 42% in attacco, 62% in ricezione (46% perfette). Macerata 7 battute sbagliate, 6 ace, 5 muri, 29% in attacco, 64% in ricezione, 43% perfette).
La Maceratese supera l’Urbino 1-0 fra le mura amiche dell’Helvia Recina e trova la redenzione dopo la pesante sconfitta della settimana scorsa che aveva fatto scivolare i biancorossi nel pantano della zona play-out.
Pronti via e la Maceratese passa in vantaggio: è solo il 3’ quando Moricoli devia la palla con le mani in area, regalando un calcio di rigore agli avversari. De Iulis dal dischetto non lascia scampo all’estremo ospite e imbuca l’1-0. Dopo il primo e unico gol del match, l’Urbino cerca la reazione e al 16’ sfiora il pari con Giunchetti che calcia fuori di poco. Poco da segnalare nelle fasi finali del primo tempo.
La ripresa si apre subito accesa con l’Urbino determinato a rovesciare il risultato. Numerose le occasioni per la formazione ospite, fra cui una punizione da brividi respinta miracolosamente da Santarelli e una traversa, ma il gol non arriva neanche nell’assedio finale. I ragazzi di mister Amadio resistono strenuamente e arrivano vicini anche al raddoppio con Cirulli, senza però centrare il bersaglio.
Al triplice fischio la Maceratese tira un sospiro di sollievo e festeggia tre punti d’oro che concretizzano le speranze salvezza e risollevano il morale dopo la recente sconfitta.
Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alla tutela delle vittime di violenza di genere.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Macerata che chiede: "Quando è ipotizzabile il reato di maltrattamenti o quello di stalking in presenza di una relazione affettiva?".
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente attuale, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione, riguardo al discrimine tra il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi di cui all'art. 572 c.p. e il reato di atti persecutori aggravato dall'esistenza, presente o passata, di una relazione affettiva che lega l'autore con la persona offesa, ai sensi dell'art. 612-bis, comma 2, c.p..
Il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.) punisce chi ponga in essere atti coercitivi, anche solo minacciati o di minimale apparente portata lesiva, operanti a diversi livelli (fisico, sessuale, psicologico o economico), che siano volti a ledere la dignità della persona offesa, umiliandola o limitandone la sfera di libertà anche rispetto a scelte minimali del vivere quotidiano, affinché, stante la struttura abituale del reato, si sviluppi, fino a consolidarsi, un assetto di potere discriminatorio.
La riforma attuata con legge n. 172 del 2012, di ratifica della Convenzione di Lanzarote, ha inserito tra i soggetti attivi e passivi del reato, anche il convivente. La definizione di convivenza giuridicamente rilevante ai sensi dell'art. 572 c.p. è quella che proietta il rapporto, cioè la volontà di coppia, in una dimensione di impegno e di progetto di vita, al di là che poi in concreto la stabilità si realizzi, come nel caso in cui, assunta la decisione di vivere insieme, la convivenza cessi, ad esempio, proprio per le violenze.
Dalla nozione delineata discende che la convivenza non può essere esclusa quando sia sospesa o segnata da intervalli purché, però, restino intatti gli altri aspetti materiali e spirituali della comunione di vita e della volontà di condivisione. Questi andranno accertati dal giudice di merito in chiave fattuale tenendo conto anche della flessibilità che caratterizza questa dimensione affettiva rispetto al contesto sociale, lavorativo e alle scelte intime che muovono le condotte umane.
La coabitazione, ad esempio, può essere un indice importante per individuare una convivenza affettiva stabile in quanto vi è una casa comune all'interno della quale si svolge il programma di vita condiviso, ma non è un requisito che la connota. Infatti, la coabitazione può mancare per ragioni economiche, per condizioni oggettive, per scelte individuali, per necessità di assistenza di altri parenti, per esigenze lavorative e aspettative di studio o di carriera.
Al contrario, la coabitazione o la convivenza meramente anagrafica possono esistere in assenza di convivenza affettiva duratura quando dipendono da esigenze di mera opportunità, di cura, di amicizia o utilità economica (si pensi agli studenti o ai colleghi di lavoro che condividono le spese di un appartamento). La condotta costitutiva del reato di maltrattamenti appare indirizzata non genericamente contro una persona con cui si vive, ma contro chi ha una consuetudine di vita in comune con l'agente in una relazione intima che, attraverso condotte maltrattanti, genera un rapporto gerarchico e non paritario.
È proprio il rapporto di intimità, di fiducia e di affidamento, a prescindere dal legame formale, ad esporre alle vessazioni maltrattanti. La questione si pone in quanto la matrice relazionale propria del reato di maltrattamenti è riscontrabile anche nell'art. 612-bis c.p. Inizialmente, la distinzione con il reato di maltrattamenti era chiara perché ruotava intorno al dato, sia formale che fattuale, dell'attualità o meno del vincolo (di coniugio o affettivo): era configurabile l'art. 572 c.p. per le condotte consumate con relazione in atto, mentre era configurabile l'art. 612-bis, comma 2, c.p. per le condotte consumate dopo la cessazione del vincolo o a conclusione della convivenza.
Questo chiaro discrimine è venuto meno con la legge n. 119/2013, che ha esteso l'applicazione dell'aggravante anche agli atti persecutori commessi in costanza di relazione (coniugale, di convivenza o affettiva) determinando una vera e propria sovrapposizione con il delitto di maltrattamenti.
La modifica normativa che ha riguardato l'art. 612-bis, comma 2, c.p. prevede che ogni rapporto, sia che venga formalizzato o meno dal coniugio, sia che risulti cessato o attuale, meriti un aumento sanzionatorio per la grave insidiosità delle condotte e la maggiore pericolosità dell'autore.
Questi, infatti, proprio approfittando del legame sentimentale e dell'intimità (presente o passata) con la persona offesa, oltre che dell'abbassamento delle sue difese, è agevolato nella commissione del delitto essendo a conoscenza delle sue abitudini di vita, dei suoi comportamenti, dei suoi affetti più cari, delle sue conoscenze, dei suoi dati sensibili.
Per relazione affettiva ai sensi dell'art. 612-bis, comma 2, c.p. deve intendersi un legame sentimentale derivante da un rapporto di reciproco affidamento che facilita il delitto, in quanto l'autore sfrutta la fiducia che la vittima ripone in lui e ne approfitta per accedere violentemente o abusivamente nella sua sfera più intima.
La distinzione appare netta quando i fatti illeciti sono commessi dopo la chiusura del vincolo da parte dell'ex coniuge (divorzio), con conseguente applicazione della sola forma aggravata di cui all'art. 612-bis, comma 2, c.p. In questa ipotesi, infatti, sulla base dei criteri sopra indicati non è più in atto la convivenza.
Quando, invece, le condotte sopraffattorie e violente proseguono anche dopo la cessazione della convivenza e sono commesse dal coniuge separato o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa, si pone il problema, dal momento che il delitto potrebbe essere punito sia dall'art. 612-bis, comma 2, c.p., sia dall'art. 572 c.p.
Secondo l'interpretazione costante di questa Corte, quando le azioni vessatorie, fisiche o psicologiche, siano commesse ai danni del coniuge separato si configura il solo reato di maltrattamenti, in quanto con il matrimonio o con l'unione civile la persona resta comunque "familiare", presupposto applicativo dell'art. 572 c.p.
Con riguardo, invece, ai casi in cui il fatto sia commesso da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa, per distinguere se si configuri il reato di cui all'art. 572 c.p. o del 612-bis, comma 2, c.p. occorre analizzare due elementi: 1) l'esistenza di una effettiva convivenza (572 c.p.) e non solo di una relazione affettiva (612-bis c.p.); 2) l'effettiva interruzione della convivenza (612-bis c.p.).
Questo secondo requisito, cioè l'effettiva interruzione della convivenza, è cruciale in quanto dalla sua esistenza deriva l'applicazione dell'art. 612-bis, comma 2, c.p. e, di converso, l'esclusione del reato di maltrattamenti. Nei casi di cessazione della convivenza è necessario verificare se tra l'autore del reato e la persona offesa non vi sia più quella consuetudine di vita che connotava il precedente rapporto.
La verifica non sempre è agevole proprio per la fluidità e la complessità delle relazioni di coppia, specie quando vi siano figli piccoli e provvedimenti giudiziari, civili o minorili, che impongono una loro gestione comune; oppure per la necessità di un tempo di assestamento ai fini della definizione dei pregressi rapporti affettivi quando siano stati prolungati e la chiusura sia recente.
Tutto questo potrebbe far permanere modalità relazionali e abitudini di vita assai simili a quelle precedenti (mangiare nella stessa casa o passare le feste o le vacanze insieme o imporre all'ex convivente di sbrigare le faccende domestiche nell'appartamento del partner).
In questi casi, dunque, potrebbe proseguire una condizione di convivenza per la quale non basta accertare l'assenza di coabitazione, ma possono soccorrere altri indicatori volti a dimostrare che la convivenza sia cessata, come, ad esempio: la mancata disponibilità da parte dell'autore del reato delle chiavi di casa in cui vive la persona offesa e, dunque, l'impossibilità di accesso incondizionato ed incontrollato ai luoghi in cui questa abita o la non condivisione della responsabilità genitoriale.
Si tratta in sostanza di stabilire se la cessazione della convivenza sia davvero avvenuta o, al contrario, permangano le medesime condizioni controllanti su cui questa si fondava, con tutti i meccanismi, oggettivi e soggettivi, che la connotavano, tanto da rendere meramente astratta la decisione di interromperla.
È, dunque, necessario verificare se la persona offesa abbia effettivi spazi di autonomia, materiale e psicologica, rispetto al maltrattante nel qual caso ricorre la cessazione della convivenza e, dunque, si applica la fattispecie di cui all'art. 612-bis, comma 2, c.p. oppure continui ad esserne totalmente privata, come avveniva nel corso della convivenza, a tal punto da rendere le violenze senza soluzione di continuità, nel qual caso si applica la fattispecie di cui all'art. 572 c.p.
Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che: “Se la persona offesa ha effettivi spazi di autonomia, materiale e psicologica, rispetto al maltrattante - nel qual caso ricorre la cessazione della convivenza – si applica la fattispecie di cui all’art. 612 bis, comma 2, c.p.; se la persona offesa continua ad essere totalmente privata di spazi di autonomia, come avveniva nel corso della convivenza, a tal punto da rendere le violenze senza soluzione di continuità, si applica la fattispecie di cui all’art. 572 c.p.” (Cass. Pen.; Sez. VI; Sent. n. 9187 del 15.09.2022). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Sabato ricco di emozioni al Banca Macerata Forum con i biancorossi che hanno avuto la meglio nella seconda semifinale di giornata grazie ad una prestazione convincente che ha entusiasmato il palazzetto pieno di tifosi. Fra i presenti, il primo cittadino Sandro Parcaroli, l'assessore Riccardo Sacchi e il prefetto Flavio Ferdani, anche loro accorsi al palazzetto per supportare i biancorossi in semifinale.
Ottimo primo set per la Med Store Tunit che dopo un inizio combattuto è riuscita a scappare e controllare il gioco strappando gli applausi del Banca Macerata Forum.
Secondo set decisivo e tirato, fino all’ultimo punto: le squadre si sono inseguite a lungo, poi nel finale Macerata è riuscita ad andare avanti ma gli avversari hanno subito risposto e sono serviti i vantaggi per confermare i biancorossi avanti di due set.
Terzo set in controllo invece per la Med Store Tunit che tenendo alta la pressione è scappata e ha gestito il risultato. L’appuntamento è quindi per domani, dalle 15 la finale 3° e 4° posto, poi la finale tra Macerata e Pineto ore 18, per chi alzerà la Del Monte Coppa Italia di Serie A3.
LA CRONACA – Med Store Tunit al completo per coach Gulinelli, che sceglie Morelli, Wawrzynczyk e Lazzaretto, i centrali Luisetto e Pizzichini, Kindgard in cabina di regia, il libero e Capitano è Gabbanelli. Tuscania risponde con Sacripanti, Corrado e Onwuelo, i centrali Festi e Apirle, Parisi è il palleggiatore, Sorgente il libero.
Subito buoni ritmi al Banca Macerata Forum, le squadre giocano punto a punto: Morelli trova il diagonale vincente con il tocco del muro avversario, Sacripanti pareggia subito, 5-5. Grande equilibrio in campo, Macerata e Tuscania rispondono colpo su colpo, ci pensa Luisetto a muro a regalare ai suoi il primo tentativo di fuga, 10-12; tengono il vantaggio i biancorossi e sul 13-15 arriva il primo time-out della partita, chiamato da coach Passaro. Grande salvataggio di Gabbanelli che propizia il punto di Lazzaretto che carica Macerata e porta il risultato sul 14-17, con i biancorossi che tiene il +3, ancora decisivo Morelli, di forza mette a terra il 17-20: spettacolo Wawrzynczyk protagonista con due ace consecutivi che accendono il Banca Macerata Forum e spianano la strada della conquista del primo set, 19-25.
Tuscania torna in campo con maggiore decisione e va avanti +2, i biancorossi inseguono e con un bello scambio in posizione centrale Luisetto trova il 5-5. Lotta Macerata e alla fine riesce a ribaltare con Morelli, ancora di forza a bucare la difesa di Tuscania, quindi con il muro di Wawrzynczyk su Onwuelo, 8-9; fase combattuta, le squadre si inseguono: una rapida combinazione al centro premia Festi, Macerata soffre questo tipo di giocata ma Morelli risponde, 15-15. Nuovo sorpasso biancorosso nel finale, prima Morelli poi ace di Margutti, 19-20 e time-out richiesto da coach Passaro: positivo l’ingresso di Margutti che aiuta anche in difesa e Macerata prova a tenere il vantaggio ma Tuscania trova il 24-24 murando Wawrzynczyk. Ai vantaggi c’è solo la Med Store Tunit, prima Lazzaretto fulmina la difesa ospite, poi Morelli, al terzo tentativo, trova il muro-out.
Riparte avanti Macerata e allunga 4-7 ancora con Morelli, risposta Tuscania che arriva fino al -1, poi i biancorossi difendono bene, scacciano il pareggio e allungano di nuovo con Wawrzynczyk. Nuovo break degli avversari che accorciano con Sacripanti e Corrado da posizione centrale, 9-10, non si scompone però Macerata che riprende subito a macinare punti e allunga 12-16, Morelli trova il buco nel muro. In controllo ora la Med Store Tunit, gli attacchi di Tuscania sbattono contro i i biancorossi e il muro di Luisetto su Onwuelo vale il 15-21: finale senza affanni per Macerata, Morelli accende il palazzetto e Pizzichini chiude 17-25.
Il tabellino:
MAURY’S COM CAVI TUSCANIA 0
MED STORE TUNIT MACERATA 3
PARZIALI: 19-25, 24-26, 17-25.
Durata set: 23’, 33’, 25’. Totale: 71’.
MAURY’S COM CAVI TUSCANIA: Stamegna, Festi 11, Ruffo, Sorgente, Sacripanti 7, Corrado 11, Aprile 5, Onwuelo 10, Licitra, Parisi 1. NE: Menchetti, Cipolloni, Quadraroli. Allenatore: Passaro.
MED STORE TUNIT MACERATA: Morelli 19, Luisetto 8, Lazzaretto 6, Margutti 1, Kindgard 3, Wawrzynczyk 10, Gonzi, Pizzichini 2, Gabbanelli. NE: De Col, Martusciello, Paolucci, Ravellino, Bacco. Allenatore: Gulinelli.
ARBITRI: Serafin e Cecconato.
La scuola media di I grado E. Fermi di Macerata ha aderito al progetto "Io rispetto gli animali", che consiste in un concorso di disegno organizzato dalla LAV (lega antivivisezione, associazione ambientalista che si occupa della salvaguardia della vita e dei diritti degli animali) e dal Ministero dell’Istruzione.
La partecipazione al concorso prevede la produzione di un disegno sul tema del rispetto degli animali. Il progetto è stato promosso dall’insegnante Sabrina De Padova, consigliera comunale impegnata nella sensibilizzazione sui diritti degli animali, insieme alla docente d’arte e immagine Federica Ciavattini.
Gli alunni hanno partecipato con grande interesse all’incontro di sensibilizzazione, a cui hanno preso parte anche esperti come Michele Orlandi, responsabile della LAV, e la professoressa d’arte e immagine Cinzia Paciaroni, volontaria.
I temi principali affrontati hanno cercato di far comprendere l’importanza della vita, trasmettendo il rispetto per i sentimenti del prossimo, animale o umano che sia: “È necessario imparare a mettersi nei panni degli altri – si legge in nota – cercando di non fare al prossimo ciò che non vorremmo fosse fatto a noi”.
I ragazzi hanno dimostrato grande partecipazione, interagendo con gli esperti in diversi interventi caratterizzati da riflessioni puntuali e stimolanti. Tanti gli spunti forniti, con gli alunni portati a ragionare su questioni nuove e finora inesplorate nella speranza di formare cittadini del domani migliori.
Il progetto proseguirà con uscite didattiche al canile di Macerata, dove gli alunni potranno toccare con mano le situazioni di solitudine in cui si trovano gli animali, sensibilizzando sull’importante tema dell’adozione.
Lo sloveno Primoz Roglic si aggiudica anche la sesta tappa della Tirreno Adriatico 2023 con arrivo a Osimo. Il ciclista della Jumbo-Visma, già maglia azzurra, ha preceduto il britannico Geoghegan Hart in un arrivo praticamente in volata dopo un finale al cardiopalma.
Si tratta del terzo sigillo di fila per lo sloveno che si è imposto oggi anche nella “tappa dei muri”, una delle frazioni più spettacolari della Corsa dei due Mari che ha attraversato anche il capoluogo di provincia Macerata.
In molti hanno provato a impensierirlo, ma senza successo: Roglic ha confermato, così, l'ottimo stato di forma soprattutto nei 20 km finali dove non ha mai faticato prima di regolare il gruppetto dei big nel finale.
Uno spunto decisivo che ha regalato una vittoria storica, che gli consente di diventare il terzo corridore nella storia, dopo Moreno Argentin nel 1992 e Oscar Freire nel 2005, a vincere tre tappe consecutive alla Tirreno-Adriatico. Suoi i successi, infatti, anche nella quarta e quinta tappa dei giorni scorsi con arrivi a Tortoreto e Sarnano (leggi qui).
Domenica è previsto l'epilogo finale, con traguardo a San Benedetto del Tronto adatto ai velocisti; per Roglic vittoria di corsa ormai in pugno.
Di seguito le immagini del passaggio a Macerata:
Taglio del nastro per la mostra “Il Cinema nell’Arte” di Francesca Monti, allestita presso il museo del Cinema (ex Magazzini UTO) in via Consalvi , nel centro storico di Macerata. Monti è un’artista radicata nel territorio marchigiano: maceratese di nascita, e oggi residente a Treia, ha sempre vissuto nelle Marche, dove si è concentrata la sua produzione che unisce abbigliamento, antiquariato e oggetti da collezione con la creazione di atmosfere e scenari artistici.
In mostra una selezione di manichini della collezione “Ad Personam”, con i quali l’artista intende ricreare e trasferire l’atmosfera e l’essenza di una scena di film storici nell’installazione-abito. “Grandi film che hanno fatto la storia del cinema nazionale e internazionale rappresentati da installazioni artistiche”, questo il sottotitolo della kermesse.
Da sottolineare la peculiare estetica delle opere esposte: “Il linguaggio di Francesca Monti è sempre aristocratico – commenta Sabrina Ricciardi, critica artistica ed ex-sindaca di Pollenza - le citazioni, copiose al mondo anglosassone, offrono la riscoperta di un modo di vivere che guarda all’Italia quale paradigma di Bellezza”.
Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore alla cultura di Macerata Katiuscia Cassetta, oltre a Enzo Storico e Roberto Lippolis, fondatori del museo. La mostra sarà aperta al pubblico, sino al prossimo 7 maggio, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17:30.
Mobilitazione della Lega Macerata che apre i gazebo nelle piazze della provincia per contribuire alla raccolta firme contro lo stop alle auto a benzina e diesel che l’Europa vorrebbe introdurre dal 2035.
"Una mossa che metterebbe in ginocchio il settore dell’automotive italiano spalancando le porte alla Cina – spiega il segretario comunale di Macerata Aldo Alessandrini - Le firme finora raccolte dalla mobilitazione Lega su scala nazionale hanno determinato il rinvio della votazione al consiglio europeo, ma l’obiettivo è ottenere il no definitivo". Nel weekend, dunque, il coordinamento maceratese attiverà i suoi punti di raccolta secondo questo programma:
Sabato 11 marzo
Macerata
corso Cairoli 16 (nei pressi della farmacia) ore 9.00-13.00 e 15.00-20.00
corso Cavour 40 ore 9.00-13.00 e 15.00-20.00
Corridonia
Piazza della Vittoria ore 8.30-13.00
Montecassiano (Sambucheto)
piazza Brodolini ore 15.00-19.00
Montefano
piazza Bracaccini ore 9.00-13.00
Treia
piazza Arcangeli ore 10.00-12.00
Domenica 12 marzo
Macerata
corso Cavour 40 ore 9.00-13.00 e 15.00-20.00
Corso Matteotti ore 9.00-13.00 e 15.00-20.00
Montecassiano (Sambucheto)
piazza Brodolini ore 9.00-13.00
Montefano
piazza Bracaccini ore 9.00-13.00
Monte San Giusto
via Giustozzi ore 9.00-13.00