Macerata

Macerata blindata per Covid-19 ma il semaforo rimane rosso: la protesta dei cittadini, il Sindaco snobba

Macerata blindata per Covid-19 ma il semaforo rimane rosso: la protesta dei cittadini, il Sindaco snobba

Nonostante l'emergenza Coronavirus imponga ai cittadini maceratesi di restare in casa il più possibile, resta comunque il fatto che nel corso di una settimana ci sia il bisogno di usufruire dei servici classificati dal Governo come necessari. Recarsi agli Uffici Postali è uno di questi, ma a Macerata raggiungerli sembra sia diventata una vera e propria impresa, almeno per quanto riguarda quelli localizzati in Via Antonio Gramsci. A segnalarcelo sono stati proprio i cittadini che per arrivare alle Poste situate nel centro storico di Macerata , sono costretti a parcheggiare fuori le mura e fare una lunga scarpinata, esponendosi così a tutti i rischi inerenti al contagio da Covid-19. Un situazione di disagio ma che si potrebbe risolvere con lo spegnimento del semaforo posto in via Don Minzoni in quanto l'esiguo traffico di autoveicoli in questi giorni lo permetterebbe, ed è stata proprio questa la proposta fatta all'Amministrazione Comunale dai maceratesi. La risposta è arrivata dal primo cittadino di Macerata che però ha declinato questa responsabilità alla giunta, in quanto impossibilitato ad agire da solo, lasciando la situazione di fatto irrisolta.  

23/03/2020 12:48
Iustissima Civitas e la 2P di Enrico Paoloni donano 10.000€ all'Asur Marche Area Vasta 3

Iustissima Civitas e la 2P di Enrico Paoloni donano 10.000€ all'Asur Marche Area Vasta 3

L’emergenza Coronavirus ha ormai colpito l’intera Italia e le Marche stanno già pagando il loro tributo a questa terribile epidemia. In molti si sono mossi per raccogliere più fondi possibile da destinare agli ospedali per poter fronteggiare l’emergenza, fornendo strumentazione a medici e infermieri. Iustissima Civitas, avendo tra i suoi principi fondanti la difesa e cura della Vita non ha voluto far mancare il suo apporto. “Lo stato di necessità e l’affanno delle strutture sanitarie locali e l’insufficienza di risorse in questo momento ci hanno spinto ad agire, facendo da tramite con l’Asur per tutti coloro che volevano offrire il proprio contributo con l’obiettivo di sconfiggere il Coronavirus” ha dichiarato il vicepresidente dell’Associazione Michele Gianfelici. “Non possiamo che ringraziare, oltre ai medici, al personale sanitario e ai volontari della Protezione Civile, anche coloro che si sono manifestati disponibili alla solidarietà: un grazie particolare alla società 2P di Enrico Paoloni, che ha condiviso gli scopi sociali della nostra Associazione e ci ha donato la somma di 10.000€ da devolvere, di comune accordo, immediatamente all’Asur Area Vasta 3” sostiene Simone Simonacci, Presidente onorario di Iustissima Civitas. “Il sostegno economico dell’Area Vasta 3 risulta oltremodo urgente e prioritario rispetto a qualsiasi progetto in essere della nostra associazione” commenta la Presidente di Iustissima Civitas Emanuela Pergolesi, che conclude “Per questo motivo abbiamo deciso di mantenere fede al nostro impegno di essere Associazione di Promozione Sociale cercando di dare un aiuto concreto a chi sta combattendo in prima linea per la salute dei nostri cari”

23/03/2020 12:27
Macerata, Il Cives si appella ai maceratesi: "Unite le vostre mani alle nostre"

Macerata, Il Cives si appella ai maceratesi: "Unite le vostre mani alle nostre"

"Scriviamo questo appello per conto della nostra associazione provinciale - dichiara il presidente del Cives Sisitino Tamagnini - il Coordinamento Infermieri Volontari Emergenza Sanitaria di Macerata per chiedere a voi tutti un contributo per l’acquisto di presidi di protezione e sanitari da destinare ai nostri colleghi infermieri delle strutture ospedaliere e sul territorio dell’Area Vasta 3, impegnati a 'combattere' quotidianamente questa pandemia. Siamo tutti al lavoro giorno e notte per gestire e contenere l’invasione del Covid-19 che continua a mietere vittime, contagiando molte persone e alcuni dei nostri colleghi. Durante i turni di lavoro abbiamo ricevuto da parte di qualcuno che ha voluto farci sentire la propria vicinanza con un piccolo gesto di grande cuore e molto apprezzato da noi tutti, alcune pizze per un po’di ristoro.   Una pizza. Si. vi chiediamo il valore di una pizza o di quello che riuscirete e vorrete donarci per attuare il nostro progetto. Sarà come avervi accanto mentre trasportiamo un paziente, oppure mentre lo accudiamo in corsia o a domicilio, mentre gli somministriamo la terapia o quando facciamo manovre salvavita. Si,unite le vostre mani alle nostre. Nel ringraziarvi per quanto farete, sappiate che un infermiere non è un eroe, è un professionista che tutti i giorni, da quando inizia a svolgere la propria attività, opera con coscienza e abnegazione cercando di alleviare le sofferenze di chi è malato. Se si ammala un infermiere chi svolgerà il suo lavoro?" CIVES PROVINCIALE DI MACERATA - ODV CORSO CAVOUR, 96 - 62100 - MACERATA (MC) C.C 1428 IBAN: IT74T0311113406000000001428

22/03/2020 17:20
Macerata, oltre 1000 persone controllate al giorno. Il Prefetto: "Nessuna tolleranza"

Macerata, oltre 1000 persone controllate al giorno. Il Prefetto: "Nessuna tolleranza"

Da un mese la Prefettura di Macerata lavora senza sosta per coordinare sull’intera Provincia l’emergenza covid-19. Costante, nell’ambito di tale attività, è la comunicazione con gli enti coinvolti nella gestione dell’emergenza: Regione, Provincia, Sindaci e Forze dell’ordine.  L’attività di monitoraggio finora svolta ha permesso di verificare, quotidianamente, gli spostamenti di oltre 1000 persone e di controllare più di 800 esercizi commerciali. Dall’inizio dei servizi, quindi, sono state controllate in totale 12.053 persone e 9.257 attività commerciali. Il mancato rispetto delle prescrizioni in vigore, - evidenzia il Prefetto Iolanda Rolli - “determina la denuncia per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, reato che comporta l’avvio di un procedimento penale".  "A ciò si aggiungono le contestazioni connesse alle eventuali false dichiarazioni e attestazioni rese a un pubblico ufficiale nella compilazione dell’autocertificazione - prosegue il Prefetto -. I soggetti positivi o in quarantena che non dovessero rispettare il divieto imposto di uscire dalla propria abitazione, inoltre, potrebbero incorrere in una denuncia per delitto colposo contro la salute pubblica”.  Dopo aver trasmesso, nella giornata di ieri, l’ordinanza firmata dal Ministro della Salute, e le indicazioni ricevute dal Ministero dell’interno in tema di Volontariato di Protezione Civile e di concorso del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco nelle attività di supporto e assistenza connesse alla situazione di emergenza, il Prefetto ha convocato nella giornata di oggi una riunione tecnica di coordinamento con i vertici delle Forze di Polizia.  Durante l’incontro, cui hanno preso parte il Questore di Macerata, il Comandante provinciale dei Carabinieri e il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, è stata condivisa la necessità di applicare in modo rigoroso le nuove misure, rafforzando ulteriormente i controlli finora svolti. “L’azione di contrasto alla diffusione del contagio sta raggiungendo il punto di svolta decisivo, motivo per cui”, ha evidenziato il Prefetto, “serve la massima collaborazione di tutti per non vanificare gli sforzi finora messi in campo”.  In un momento così delicato ha evidenziato “non saranno tollerati atteggiamenti in violazione delle regole previste dalle normative in materia”.  Negli accertamenti svolti vengono impiegati quotidianamente 350 operatori, oltre all’attività constante e serrata di tutte le Forze di Polizia, a tali controlli concorrono la polizia provinciale e le Polizie locali. Da una settimana sono stati coinvolti anche i militari dell’Esercito, presenti nell’area del cratere nell’ambito del progetto “Strade Sicure”. Uomini e donne che permettono di monitorare l’intero territorio provinciale a cui il Prefetto ha inteso rivolgere ancora una volta il più sentito ringraziamento.     

22/03/2020 14:42
Coronavirus, 55 nuovi casi in provincia di Macerata: sono 4 i guariti nelle Marche

Coronavirus, 55 nuovi casi in provincia di Macerata: sono 4 i guariti nelle Marche

Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 2421 casi positivi riscontrati in Regione Marche (268 in più di ieri): sono 1249 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 676 in provincia di Ancona, 293 in provincia di Macerata (55 in più rispetto a ieri, 2 giorni fa l'aumento giornaliero era stato di 23 unità), 113 in provincia di Fermo, 50 in provincia di Ascoli Piceno, 34 extra regione.  Sale a 954 il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali, ma sono complessivamente 138 i pazienti in terapia intensiva: tre meno di ieri (10 a Camerino, 8 a Civitanova Marche).   La buona notizia riguarda il numero dei guariti: salgono a quattro.  Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00: 

22/03/2020 13:47
Il pagamento delle utenze ai tempi del coronavirus: sospesi i distacchi di luce, gas e acqua per morosità

Il pagamento delle utenze ai tempi del coronavirus: sospesi i distacchi di luce, gas e acqua per morosità

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante il pagamento delle utenze durante il periodo del coronavirus e nello specifico le procedure attuabili in caso di morosità. Ecco la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da un lettore-Amministratore di condominio di Macerata che chiede: “A causa della morosità condominiale, la società di somministrazione del servizio idrico, da tempo, ha avviato la procedura per la sospensione del servizio. Allo stesso tempo, a causa dell'emergenza da COVID-19, nel condominio sono state sospese tutte le attività riguardanti le assemblee e, di conseguenza, eventuali decisioni da intraprendere per regolarizzare la morosità e, quindi, possibili soluzioni per evitare il distacco. Ebbene, in questa situazione di emergenza nazionale, esiste una disciplina normativa a tutela dei condomini?” In argomento, giova ricordare che la gestione dell'azienda-Condominio registra, in buona sostanza, somme in uscita e somme in entrata: da un lato, le spese condominiali, ossia gli esborsi che vengono effettuati dall'Amministratore per la manutenzione dei beni comuni e per la prestazione dei servizi essenziali, e, dall'altra, i contributi condominiali, vale a dire gli importi a carico di ciascun partecipante per far fronte a dette spese; dunque, tutti i condomini sono tenuti a partecipare, nella percentuale diversa a seconda dei casi alle spese per la conservazione ed il godimento delle parti comuni. In tema, inoltre, si osserva che il disposto normativo dell'art. 63, comma 3, disp. att. c.c. attribuisce all'Amministratore condominiale - in via di autotutela e senza ricorrere previamente al giudice - il potere di sospendere al condomino moroso l'utilizzazione dei servizi comuni suscettibili di godimento separato, e, dopo la modifica normativa che ha eliminato la previsione «ove il regolamento lo consenta», l'esercizio di tale potere configura un potere-dovere dell'Amministratore condominiale il cui esercizio è legittimo ove la sospensione sia effettuata intervenendo esclusivamente sulle parti comuni dell'impianto, senza incidere sulle parti di proprietà esclusiva del condomino moroso (Trib. Modena 5 giugno 2015). In altro provvedimento, invece, i giudici hanno evidenziato che l'Amministratore di Condominio può chiedere un provvedimento d'urgenza al giudice al fine di ottenere l'autorizzazione alla sospensione dell'erogazione del servizio di fornitura dell'acqua nei confronti dei condomini morosi, in virtù di quanto sancito dall'art. 63 disp. att. c.c., potendo tale sospensione dell'afflusso dell'acqua riguardare le sole unità immobiliari dei condomini morosi (Trib. Brescia 27 gennaio 2014). Premesso quanto innanzi esposto, alla luce dei poteri riconosciuti all'Amministratore e, in particolare, alla situazione di urgenza indicata dall'utente, si precisa che proprio a causa dell'emergenza nazionale da COVID-19, l'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), attraverso un proprio comunicato stampa del 12 marzo 2020, ha deciso di bloccare i distacchi per morosità per elettricità, gas e acqua. Nel dettaglio, tutti i distacchi per morosità per l'elettricità di clienti in bassa tensione e, per il gas, tutti quelli con consumo non superiore a 200.000 Smc/anno. Per il settore idrico, la sospensione interessa tutte le utenze domestiche e non domestiche e dunque anche i servizi fruiti da condomìni. Nel proprio comunicato, l'Autorità ha evidenziato che “Tutte le eventuali procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità - di famiglie e piccole imprese - vengono rimandate dal 10 marzo scorso e fino al 3 aprile 2020. Viene inoltre istituito un conto presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali, con disponibilità fino a 1 miliardo, per garantire la sostenibilità degli attuali e futuri interventi regolatori a favore di consumatori e utenti”. Pertanto, secondo le nuove disposizioni, dovranno quindi essere interamente rialimentate le forniture di energia elettrica, gas e acqua eventualmente sospese (o limitate/disattivate) dal 10 marzo 2020. Dal 3 aprile il fornitore interessato a disalimentare/ridurre la fornitura del cliente moroso è tenuto a riavviare la relativa procedura di sospensione e procedere nuovamente alla sua costituzione in mora. In conclusione, in risposta al nostro lettore-Amministratore di condominio di Macerata, attualmente sono bloccati i distacchi delle forniture:  tutte le eventuali procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità – di famiglie e piccole imprese – vengono rimandate dal 10 marzo scorso e fino al 3 aprile 2020. Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.                                                              

22/03/2020 10:00
Coronavirus, Ucid Macerata avvia una raccolta fondi per i Covid-Hospital della provincia

Coronavirus, Ucid Macerata avvia una raccolta fondi per i Covid-Hospital della provincia

UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) sezione di Macerata ha avviato una raccolta fondi per acquistare attrezzature utili agli ospedali della provincia di Macerata per fronteggiare l’emergenza Covid. “In questi giorni i nostri medici, infermieri ed operatori sanitari stanno facendo quanto è nelle loro possibilità per curare al meglio le persone contagiate. Siamo grati ogni giorno per il loro straordinario lavoro nel combattere il virus e come UCID Macerata abbiamo deciso di attivarci per dare un aiuto concreto alle strutture sanitarie locali” afferma Alessandro Guzzini presidente di UCID Macerata. La raccolta fondi, che è stata avviata utilizzando il supporto operativo di Fondazione per il Dono, ha visto la partecipazione di molte imprese della zona tra cui BCC Recanati e Colmurano, Finlabo SIM, Pigini Group, Campetella Robotic Center, Ottaviani, Sardellini Costruzioni e tanti altri professionisti e imprenditori che hanno già aderito all’appello dell’UCID. "In una settimana dall’avvio della raccolta sono pervenute donazioni per oltre 13.000 euro, e si è già provveduto all’acquisto di un ecografo palmare che verrà donato all’ospedale Covid di Civitanova Marche". Tale apparecchiatura è molto utile per eseguire diagnosi cardiache e polmonari al fine di monitorare in primo approccio e successivamente con costanza l’evolvere della patologia provocata dal Coronavirus. "La raccolta fondi è ancora in corso e le ulteriori risorse raccolte verranno utilizzate secondo le indicazioni fornite di volta in volta dalla direzione sanitaria dell’area vasta. Chi desiderasse contribuire potrà farlo al seguente link: https://dona.perildono.it/ucid-macerata/ L’utilizzo della Fondazione per il dono per la raccolta fondi garantisce all’iniziativa la massima trasparenza oltre a consentire a chi effettua la donazione di godere di un beneficio fiscale che va da un minimo del 30% sino a quasi il 50% dell’importo donato, in funzione del reddito, luogo di residenza e scelta del regime fiscale".

21/03/2020 18:09
Marche, allerta meteo della Protezione Civile: nevicate a 150 metri e mareggiate

Marche, allerta meteo della Protezione Civile: nevicate a 150 metri e mareggiate

La Protezione Civile ha emanato un'allerta meteo, che sarà valevole dalle ore 18:00 di domenica 22 marzo sino alla mezzanotte di lunedì 23 marzo. L'irruzione di aria artico-continentale dai quadranti di nord-est, determinerà condizioni di tempo instabile, con un rinforzo della ventilazione e del moto ondoso ed episodi nevosi fino a quote molto basse nella giornata di lunedì.  Sono previste deboli nevicate sparse al di sopra dei 150-200 metri, con cumulate genericamente inferiori a 5 centimetri. Occasionalmente, in concomitanza dei rovesci più intensi, le precipitazioni potranno assumere carattere nevoso anche a quote di pianura e lungo la costa, ma con scarsi accumuli.  Il vento, proveniente da nord-est, avrà raffiche fino a burrasca; mentre il mare sarà molto mosso o agitato, con possibili mareggiate lungo l'intero litorale. Le temperature saranno in sensibile diminuzione.   

21/03/2020 15:16
Coronavirus, 23 nuovi casi in provincia di Macerata: impenna il numero dei sanitari in isolamento

Coronavirus, 23 nuovi casi in provincia di Macerata: impenna il numero dei sanitari in isolamento

Il Gores ha reso nota, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 2153 casi positivi riscontrati in Regione Marche (172 in più di ieri): sono 1186 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 564 in provincia di Ancona, 238 in provincia di Macerata (23 in più rispetto a ieri, 2 giorni fa l'aumento giornaliero era stato di 29 unità), 82 in provincia di Fermo, 50 in provincia di Ascoli Piceno, 33 extra regione.  Tra i 2153 casi positivi, per 883 si è reso necessario il ricovero nelle strutture sanitarie regionali. Sono complessivamente 141 i pazienti in terapia intensiva (10 a Camerino, 8 a Civitanova Marche).   Gli operatori sanitari che si trovano in isolamento domiciliare sono complessivamente 1285, un aumento esponenziale.  Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00: 

21/03/2020 12:56
Panathlon Club Macerata, donato un elettrocardiografo per i reparti di rianimazione di Camerino e Civitanova

Panathlon Club Macerata, donato un elettrocardiografo per i reparti di rianimazione di Camerino e Civitanova

Il Panathlon Club Macerata, dopo aver annullato le conviviali del 27 febbraio e del 26 marzo, ha sospeso le proprie attività in ottemperanza alle misure adottate dalle Autorità per contenere il contagio da Covid19. Il Direttivo ha deciso di devolvere un contributo all’ASUR Area Vasta 3, destinato all’acquisto, anche grazie al prezioso sostegno economico di privati non soci, di un elettrocardiografo per i reparti di rianimazione di Camerino e Civitanova. Il Panathlon Club Macerata vuole esprimere vicinanza e solidarietà al personale sanitario della nostra provincia, sostenendo coloro che quotidianamente affrontano in prima linea questo terribile momento.  

20/03/2020 20:32
Macerata, si intensificano i controlli della Polizia Locale: effettuato un posto di blocco in Corso Cairoli (FOTO e VIDEO)

Macerata, si intensificano i controlli della Polizia Locale: effettuato un posto di blocco in Corso Cairoli (FOTO e VIDEO)

Continuano e si intensificano i controlli da parte delle forze dell'ordine lungo le strade di Macerata, che risultano ancora abbastanza trafficate, nonostante l'emergenza Coronavirus e l'invito a rimanere in casa limitando il più possibile le uscite. Dopo le operazioni di questa mattina in Corso Cavour e Via Nazario Sauro condotte insieme ai Carabinieri, la Polizia Locale nel pomeriggio ha effettuato un massiccio posto di blocco con quattro mezzi in Corso Cairoli dove diversi vigili hanno controllato molte autovetture dirette verso il centro cittadino, per verificare se ciascun conducente fosse in possesso dell'autocertificazione attestante lo spostamento per motivi di necessità. Un controllo capillare che ha visto coinvolti anche esercenti e passanti, i quali si sono dimostrati molto attenti al rispetto della nuova ordinanza regionale tant'è che non è stata applicata nessuna sanzione amministrativa se non nei confronti di un uomo trovato senza assicurazione.  

20/03/2020 20:22
Macerata, la Mille Miglia sarà rinviata al 23 ottobre a causa dell'emergenza Covid-19

Macerata, la Mille Miglia sarà rinviata al 23 ottobre a causa dell'emergenza Covid-19

L’atteso evento della Mille Miglia 2020, che dovrà attraversare tutta la Regione Marche da nord a sud coinvolgendo le cinque province, è stata rinviata per l’emergenza sanitaria del Coronavirus. L’organizzazione 1000 Miglia Srl ha comunicato ufficialmente di avere collocato l’evento di rilevanza mondiale nei giorni 22-25 ottobre. Per effetto di questa decisione, la seconda giornata della manifestazione che si doveva effettuare giovedi 14 maggio e che avrebbe coinvolto i percorsi marchigiani è diventata venerdi 23 ottobre. L’itinerario che i 400 equipaggi partecipanti dovranno seguire sarà da Brescia verso l’Emilia-Romagna ed entrerà nelle Marche interessando come principali località Urbino, Pergola, Fabriano, Macerata, Fermo, Offida ed Ascoli Piceno. Macerata, come avvenuto nelle edizioni dal 2014 al 2016, sarà coinvolta con l’attraversamento di un affascinante percorso in città che evidenzierà diverse zone di grande interesse turistico e culturale. L’organizzazione 1000 Miglia Srl, che gestisce un evento di grande complessità logistica, comunicherà nel dettaglio il nuovo programma e le eventuali modifiche che si renderanno necessarie. Il coinvolgimento della città di Macerata resterà comunque confermato, sull’onda del grande gradimento generale che ha suscitato nelle precedenti occasioni tra i partecipanti e gli addetti ai lavori. L’Automobile Club Macerata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale provvederà a comunicare tutti i dettagli relativi all’importante evento con il dovuto anticipo.

20/03/2020 18:02
Decreto "Cura Italia", CNA Macerata: "è solo un primo passo, c'è bisogno di molto altro"

Decreto "Cura Italia", CNA Macerata: "è solo un primo passo, c'è bisogno di molto altro"

Il CNA ha messo sotto la lente di ingrandimento le oltre 120 disposizioni del provvedimento approvato dal Governo per contrastare gli effetti dell’emergenza epidemiologica sull’economia. Se da un lato si plaude per i tempi rapidi di approvazione e per le consistenti risorse stanziate, si apprezzano le disposizioni in materia fiscale e le misure a sostegno dei dipendenti, il decreto legge può rappresentare solo un primo passo, perché di molto altro ancora c’è bisogno.   Troppo poco per autonomi e partite iva   Le risorse messe in campo, seppure importanti, non saranno infatti sufficienti a proteggere lavoro autonomo e piccole imprese, particolarmente esposti alla gravità della situazione e all’enormità dei danni, che sono destinati a moltiplicarsi se l’emergenza dovesse protrarsi per mesi, con effetti drammatici per i livelli produttivi e l’occupazione del Paese. Per questo motivo, CNA ritiene che gli interventi a favore delle imprese, che spaziano dalla sospensione dei versamenti, al sostegno al credito, agli ammortizzatori sociali vanno indirizzati con maggiore incisività a favore del lavoro autonomo, delle attività di minore dimensione e delle filiere (turismo, trasporti, ristorazione, cinema e cultura) che più di altre stanno già subendo i colpi di questo blocco totale delle attività e degli incassi. Ci sarà, quindi, presto bisogno di una manovra di ulteriore stimolo e sostegno all’economia di proporzioni mai sperimentate in precedenza. Sospensione più a lungo per i pagamenti   Nota dolente sono anche le disposizioni in materia fiscale che, limitandosi a sospendere i soli versamenti in scadenza nel mese di marzo, risultano del tutto insufficienti. Riteniamo, infatti, che le sospensioni avrebbero dovuto interessare almeno i versamenti in scadenza dal mese di marzo al mese di maggio, con la possibilità di far decorrere l’inizio della restituzione dei pagamenti sospesi non prima del mese di settembre 2020, potendo altresì avvalersi di un piano di restituzione non inferiore a 10 rate. Agevolazioni per tutti gli affitti   Per quanto concerne, invece, il credito d’imposta del 60% dei canoni di affitto pagati nel mese di marzo, che il decreto prevede soltanto a beneficio degli immobili accatastati nella categoria C1, evidenziamo che tale misura vada estesa anche gli affitti degli edifici accatastati nelle categorie D8 e C3, sempre ad usa commerciale, ovvero ai laboratori artigiani. Più risorse per il “bonus di sopravvivenza”   Una particolare criticità riguarda, poi, il bonus di 600 euro riconosciuto nel mese di marzo a lavoratori autonomi, partite IVA e professionisti, tenuto conto che le somme stanziate risultano ampiamente insufficienti rispetto alla numerosità della platea degli aventi diritto. Occorre, pertanto, rafforzare la copertura finanziaria dell’intervento. Riattivare i Confidi   La preoccupazione, dunque, è che non vi siano strumenti sufficienti a sostenere l’imprenditoria diffusa e, pertanto, molte piccole imprese potrebbero ritrovarsi nella condizione di cessare l’attivata per mancanza di liquidità. Per questo, CNA sottolinea l’esigenza di riattualizzare l’esperienza dei Confidi, sempre più al margine nel mondo della garanzia, vista la pervasività dello strumento pubblico. Occorre, soprattutto in questa fase, ripartire dai Confidi che, per competenze e per prossimità, sono uno dei pochissimi soggetti in grado di assicurare il flusso necessario di credito a micro e piccole imprese.

20/03/2020 15:54
Macerata, il coronavirus non ferma il traffico: Carabinieri e Polizia Locale controllano decine di auto (FOTO)

Macerata, il coronavirus non ferma il traffico: Carabinieri e Polizia Locale controllano decine di auto (FOTO)

Traffico intenso su Corso Cavour, a Macerata, nonostante l'emergenza Covid-19 e l'invito a rimanere in casa limitando il più possibile le uscite. Sono scattati i controlli da parte dei Carabinieri che, dalle 12:00 della mattinata odierna, stanno fermando numerose autovetture per verificare che ciascun conducente abbia con sé l'autocertificazione che attesti lo spostamento per motivi di necessità. I militari, presenti con cinque unità e la stazione mobile, a fatica sono riusciti a contenere l'afflusso automobilistico su una delle principali arterie del capoluogo. Tra loro anche il maggiore Roberto De Paoli, comandante della Compagnia di Macerata.  Controlli anche in prossimità della rotonda delle Sferisterio, in piazza Nazario Sauro, da parte della Polizia Locale che sta stoppando, oltre alle autovetture, anche chi si muove a piedi col proprio cane. Si ricorda come, in caso di mancanza di autocertificazione (anche per chi è a piedi) e di uscita per futili motivi, si è passabili della denuncia ai fini dell'articolo 650 del codice penale. 

20/03/2020 13:20
Decreto 'Cura Italia', Confindustria Macerata: "È necessario che sia solo un primo passo"

Decreto 'Cura Italia', Confindustria Macerata: "È necessario che sia solo un primo passo"

“Un primo decreto necessario e importante, ma che delude profondamente le nostre imprese, ci saremmo aspettati più coraggio e risorse decisamente maggiori per le aziende, che in questo momento rischiano l’estinzione. Dell’economia ci si deve occupare ora ed in modo adeguato, altrimenti non avremo alcun futuro” questo il primo commento a caldo del presidente di Confindustria Marche Claudio Schiavoni. Gli fa eco Domenico Guzzini, presidente di Confindustria Macerata “È necessario che il provvedimento sia davvero solo il primo passo e che, al di là delle promesse, vengano messe in atto in tempi brevissimi ulteriori azioni per affrontare le gravi conseguenze che questa emergenza determinerà sulle imprese e sull’economia del Paese. Altrimenti dovremmo constatare che i tempi della politica non sono quelli delle imprese, che hanno bisogno di misure adesso e non tra una settimana o un mese.” Rincara la dose Mauro Papalini, Presidente della territoriale di Pesaro Urbino: “Le imprese si sentono abbandonate a se stesse e ancora una volta constatiamo con grande amarezza che lo stato non vede l’impresa come un bene comune e sociale che porta benessere diffuso per tutti. Il decreto è insufficiente anche per gestire una minima difensiva. La flebo che è stata messa alle imprese con questo decreto non solo non salva la vita, ma non dà neanche la forza di reagire: occorre da parte del governo più coraggio e fiducia alle imprese se non si vuol trasformare un lavoratore in un disoccupato, un’impresa contribuente in una da sostenere. In questo periodo di pandemia, non abbiamo solo perso giornate di lavoro e calo di produttività ma anche clienti, ordini per il lavoro futuro, liquidità e competitività”. Di futuro parlano anche Simone Mariani e Giampietro Melchiorri, rispettivamente presidenti di Confindustria Centro Adriatico e della Territoriale di Fermo: “Pensando al futuro, è necessario che si ragioni in maniera diversa a livello di credito, in particolare quando si parla di manifattura. Ci sono altri paesi europei, a cominciare dalla Germania, che hanno già adottato politiche economiche mirate a sostenere realmente la filiera. Siamo tutti d’accordo che vada aperto il credito alle imprese, ma bisogna garantire i soldi all’ultimo anello della catena. Che per il mondo della moda, ma vale anche per il mobile e altri settori chiave della regione, è il negoziante. Garantirgli risorse con l’obbligo di pagare i suoi debiti, o meglio gli ordini e la merce che una volta prodotta gli è stata consegnata nei primi mesi del 2020. Questo garantirebbe all’azienda un incasso certo e le permetterebbe poi attraverso la cassa integrazione in deroga e il credito diretto di salvare i posti di lavoro e di continuare a comprare materie prime per far ripartire la produzione. Lo ribadiamo con forza, la prima necessità è fermare la valanga di insolvenze che le imprese si ritroveranno sul tavolo all’uscita dall’emergenza”.“Oggi dobbiamo pensare prima di tutto a non far morire le nostre imprese e allo stesso tempo pensare anche al futuro, quando si troveranno davanti a delle macerie, come in guerra – fa sintesi Schiavoni - Decisivo in questo contesto, sarà anche il ruolo dell’Europa, chiamata a compiere azioni straordinarie per preservare i cittadini europei da una crisi le cui conseguenze rischiano di incidere irreversibilmente sul nostro modello economico e sociale Qualche considerazione in merito agli interventi previsti dal decreto. “Sul tema lavoro ben vengano le misure sugli ammortizzatori sociali, ma la cifra stanziata è assolutamente insufficiente a coprire tutte le richieste che arriveranno e non è chiaro che cosa succederà quando queste risorse saranno terminate. – ha spiegato il numero uno degli industriali marchigiani a nome di tutti -La liquidità delle imprese è messa fortemente a rischio e bisogna fare il massimo, su più fronti ed in modo molto incisivo.” Schiavoni cita in particolare la moratoria fino a settembre sul pagamento delle rate dei vecchi prestiti dalle imprese alle banche (capitale e interessi), sulle scadenze dei finanziamenti non rateali e sulle linee di credito a breve. “Sebbene apprezziamo le misure di integrazione dei fondi di garanzia da rendere immediatamente operative, servono anche quelle per il finanziamento agevolato, importanti per le esigenze di liquidità delle PMI in difficoltà. Non troviamo nulla di immediatamente operativo che vada a favore delle aziende più strutturate che dovranno affrontare parimenti alle PMI problemi di incassi, di finanza e di crediti, insomma si ha un po’ come l’impressione che la media-grande azienda sia stata dimenticata da questo governo, senza dimenticare che se le PMI riescono ad andare avanti grande merito è delle Medie-Grandi imprese che con i loro progetti di internazionalizzazione e di continua ricerca di nuovi mercati riescono a tirare la filiera per buona parte delle PMI”. Anche sulla sospensione e il differimento di una serie di versamenti e adempimenti fiscali e contributivi, per scongiurare il tracollo delle attività produttive Schiavoni è scettico: “Il rinvio delle scadenze è troppo ravvicinato e sarà necessario prorogarle – chiosa – perché siamo certi che le ricadute economiche negative derivanti dall’emergenza sanitaria si protrarranno nel tempo. Per le aziende che rappresentiamo il minimo slittamento concesso è assolutamente insufficiente. Infatti per le imprese, che non appartengono a determinati settori o alle prime zone rosse e che hanno registrato nel periodo di imposta precedente ricavi superiori a 2 milioni di euro, la proroga dei versamenti è stata solo dal 16 al 20 marzo: un termine ridicolo”.

20/03/2020 13:03
Unimc, l'Università al tempo del Covid-19: tutte le nuove disposizioni

Unimc, l'Università al tempo del Covid-19: tutte le nuove disposizioni

L’Università di Macerata riorganizza metodi e procedure per rispondere ai contesti straordinari  imposti dall’emergenza epidemica.  Ieri è stato emanato il decreto rettorale che detta nuovi provvedimenti per quanto riguarda didattica, esami, lauree, tasse, tirocini. “Siamo chiamati a un ulteriore sforzo  - commenta il rettore Francesco Adornato - per corrispondere alle mutate esigenze della didattica, del rapporto con gli studenti, delle relazioni con la struttura amministrativa e con i colleghi. Studentesse e studenti sono la nostra risorsa e dobbiamo custodirla, singolarmente e come comunità. Le lezioni online, il ricevimento telefonico o telematico, il tutoraggio nella compilazione delle tesi sono attività alle quali dobbiamo doverosamente attendere”. Prosegue, dunque, la didattica on line: nel giro di due settimane sono stati svolti 580 esami on line e sono stati attivati in e-learning, il 92% degli insegnamenti in programma per il secondo semestre. Le sedute di laurea previste per aprile saranno mantenute e si svolgeranno a distanza. Ad essere interessati saranno in tutto 760 studenti dei vari corsi triennali e magistrali. L’Ateneo fisserà, poi, un ulteriore appello  valido per l’anno accademico 2018/2019 entro il 15 giugno come previsto dal Decreto “Cura Italia”. Non sarà più necessario consegnare la copia cartacea della dissertazione, che potrà essere invece caricata nel sistema informatico. È prorogato dal 31 marzo al 6 maggio il pagamento della terza rata delle tasse universitarie. Gli studenti che al momento dell’iscrizione avevano richiesto l’attivazione dei supporti di didattica a distanza, attivati solo a pagamento prima dello scoppio dell’emergenza, sono esonerati dal pagamento della seconda rata per i servizi aggiuntivi di e-learning. Chi ha già effettuato il versamento sarà rimborsato. I docenti e gli sportelli al pubblico - come le segreterie studenti, l’ufficio orientamento, l’Infopoint e le segreterie dei Dipartimenti - saranno raggiungibili telefonicamente o tramite email. Gli uffici dell’Area Internazionalizzazione continueranno a seguire e gestire gli studenti internazionali e gli studenti in mobilità in uscita e in entrata. Rimangono attivi i servizi bibliotecari che possono essere erogati a distanza. “Stiamo vivendo - dichiara il rettore Adornato - un tempo sospeso, direi anomalo, imprevisto e imprevedibile anche per il nostro Ateneo che d’improvviso si è svuotato. La Comunità accademica – che è la nostra forza – viene messa alla prova. Ma ce la faremo a superare anche questa particolarissima situazione. Confermate le sospensioni dell’avvio di nuovi tirocini, delle collaborazioni a tempo parziale degli studenti, delle riunioni degli organi collegiali, delle missioni e dei concorsi che non possono essere condotti in via telematica o tramite valutazione curriculare. I dettagli sono indicati nel sito di Ateneo nella sezione dedicata all’emergenza Covid-19.

20/03/2020 12:35
Macerata, le edicole e i tabaccai ai tempi del Coronavirus: "Vendite scese anche del 90%, siamo aperti solo per servizio" (FOTO)

Macerata, le edicole e i tabaccai ai tempi del Coronavirus: "Vendite scese anche del 90%, siamo aperti solo per servizio" (FOTO)

'Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell'allegato 1, sia nell'ambito degli esercizi commerciali di vicinato sia nell'ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali'. E' questo il primo punto del decreto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, emanato la sera dell'11 marzo dove si annunciava la chiusura dei mercati salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, farmacie ma anche edicole e tabaccai. Tali restrizioni hanno cambiato non solo le abitudini dei cittadini maceratesi ma anche quelle dei commerciati, costretti inesorabilmente a subire tutti i disagi derivanti da questa emergenza sanitaria. Anche se il mondo di oggi non è più quello di una settimana c'è chi la propria routine non l'ha mai cambiata e infatti edicole e tabaccai sono ancora lì, coi loro orari e il loro carico di giornali, a fare da sentinelle in una città vuota e taciturna. Le serrande per molti di loro restano quindi tirate su anche se la principale funzione è quella di presidi sociali in quanto le vendite dei prodotti stanno subendo un calo vertiginoso: " Restiamo aperti ma lavoriamo meno della metà rispetto a prima - dichiara Franco Cantarini, titolare dell'edicola in Piaggia della Torre - passano sempre poche persone e di conseguenza si vende pochissimo di ogni articolo. Non c'è più il via vai di gente come magari ci poteva essere qualche settimana fa quindi serviamo solo gli abitanti della zona che sono comunque tutti clienti abituali, per il resto gli articoli più acquistati sono i quotidiani, ma parliamo sempre di poca roba" Se ci si sposta in Piazza Mazzini la situazione non cambia di molto come ci conferma Nicola Pietrani della Caffetteria-Tabaccheria 'Sferisterio': "Lavoriamo almeno il 70% in meno rispetto ad una situazione normale - sottolinea - converrebbe chiudere direttamente ma per legge dobbiamo tenere aperto. Stiamo cercando ,con la Federazione Italiana Tabaccai, di organizzare almeno gli orari di apertura e chiusura in accordo con le alltre attività come la mia perché qui al momento è tutto fermo e c'è una perdita sotto ogni aspetto. Lavoriamo solamente con la gente del quartiere ma personalmente tengo su le serrande anche per passare un po’ il tempo in quanto stare a casa è dura". Dello stesso avviso sono Davide e Luca Tartarelli della Tabaccheria 'Cairoli': " Ovviamente la vendita è calata ma del resto il momento che stiamo passando è duro e la gente rimane a casa giustamente - dichiarano - qualcuno che è di passaggio lungo il corso per motivi di lavoro ancora c'è e quindi tentiamo di tenere botta. Parlando di questa situazione anche degli altri nostri colleghi ci rendiamo conto che è difficile per tutti anche perchè soffriamo dell'ambiante che ci circonda dove le aziende e negozi sono chiusi". Arrivando poi in un grande snodo cittadino come la stazione abbiamo sentito Fabrizio Compagnucci, titolare dell'edicola 'Della Stazione' che ha descritto così la sua attività: "Ci stiamo tenendo a galla perché oltre alla vendita di giornali facciamo anche servizi con DHL o Money Transfer, quindi un pò di movimento c'è - spiega - i quotidiani si vendevano poco prima e si vendono poco adesso ma ho notato che alcune persone comprano qualche rivista in più del solito, forse per passare del tempo a casa, ma al di là di ciò, il lavoro è calato di molto rispetto a prima". Terminando il nostro viaggio nel centro storico di Macerata ci si trova davanti ad uno scenario desolante dove se si parla con i titolari delle varie tabaccherie ed edicole le considerazioni sul momento sono unanimi: "siamo aperti solo per servizio e le vendite sono scese anche del 90%", così nel deserto di Corso della Repubblica e Piazza della Libertà le serrande spesso e volentieri si abbassano amaramente prima del solito.

20/03/2020 09:25
Macerata, ordinanza del Sindaco: chiusi gli orti assegnati agli anziani

Macerata, ordinanza del Sindaco: chiusi gli orti assegnati agli anziani

Fino al prossimo 25 marzo scatta il divieto di ingresso negli orti comunali di Fontezucca e di quelli che si trovano nel quartiere di Santa Croce assegnati agli anziani. A stabilirlo c’è un’ordinanza firmata dal sindaco Romano Carancini. Il provvedimento si è reso necessario in seguito al rapido peggioramento della diffusione dei contagi da Covid -19 che interessa anche il territorio comunale di Macerata e nel rispetto dei vari decreti governativi che si sono succeduti in questi ultimi giorni, per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica. Per chi non dovesse rispettare l’ordinanza è prevista la denuncia all’autorità competente per l’accertamento delle responsabilità, ai sensi dell’art. 650 del codice penale, e ai trasgressori potrà essere applicata la sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.   

19/03/2020 17:59
Unimc, Coronavirus: 26 studenti Erasmus tornati in Italia

Unimc, Coronavirus: 26 studenti Erasmus tornati in Italia

Sono 26 gli studenti Erasmus Unimc tornati in Italia. Risolto anche il caso di una studentessa bloccata in Irlanda. Giorni intensi all’area internazionale dell’Università di Macerata. Gli uffici sono in costante contatto con i 130 studenti che allo scoppio della pandemia da Covid-19 si trovavano negli atenei europei partner per l’Erasmus per fornire loro adeguata assistenza. “Stiamo seguendo gli studenti uno ad uno, mantenendo un filo diretto con loro quotidianamente” specifica il rettore Francesco Adornato. Ad oggi, degli iniziali 172 ragazzi in mobilità per studio o tirocinio, ne sono tornati in Italia 26. La maggior parte di loro si trova in Francia, Spagna e Germania. Quasi tutte le Università europee stanno adottando la didattica a distanza, spingendo molti a rimanere nei paesi ospitanti. Risolto anche il caso di una studentessa bloccata in Irlanda. “L’avevamo sentita anche nei giorni scorsi - racconta la delegata del rettore all’internazionalizzazione Benedetta Giovanola - ma la rapida evoluzione degli avvenimenti l’aveva comprensibilmente spaventata. L’abbiamo ricontattata e ricordato i canali da seguire, indirizzandola affinché potesse prenotare un volo, poiché aveva espresso la volontà di tornare in Italia. Potrà tornare in questi giorni. Invitiamo i nostri studenti e le loro famiglie a contattare il nostro Ateneo per qualunque informazione”. Gli addetti dell’Ufficio mobilità internazionale stanno monitorando costantemente gli Erasmus Unimc per supportarli in un momento in cui le difficoltà per il rientro aumentano di giorno in giorno, con voli cancellati e blocco dei trasporti. “Attraverso telefonate o e-mail – spiega Giovanola - in questi giorni abbiamo raggiunto tutti i nostri studenti per chiedere se volevano tornare così da poter gestire i rientri per tempo. Ma è un’emergenza continua, una situazione complessa ovunque. Per fortuna siamo riusciti a far tornare i nostri dalla Russia, prima che il Paese adottasse misure più restrittive in ingresso e in uscita. Cerchiamo di fornire ai ragazzi tutte le informazioni su come fronteggiare l’emergenza nel Paese di destinazione in base a quanto ci viene indicato dall’Ambasciata, dall’Unità di crisi della Farnesina o dalla Crui – la conferenza dei rettori italiani - con cui siamo sempre in contatto”. Il blocco dei rientri degli studenti Erasmus ha investito l’intero mondo universitario. Secondo i dati nazionali, i ragazzi interessati sono circa 47mila in tutta Italia. La Commissione europea ha informato che è possibile rientrare in Italia facendo valere una “causa di forza maggiore” per vedersi riconosciuta la borsa di studio ed eventuali rimborsi spese. La richiesta dovrà essere inoltrata entro il 20 aprile per i progetti del 2018 ed entro il 29 maggio per quelli del 2019. L’Università di Macerata sostiene anche gli 80 studenti stranieri arrivati in città per il secondo semestre,che possono continuare a usufruire degli alloggi e delle attività didattiche a distanza. “Abbiamo spiegato loro – prosegue Giovanola - i comportamenti da tenere per fronteggiare l’emergenza e i provvedimenti presi dall’Ateneo. E’ stato consentito loro, nel caso in cui volessero tornare a casa, di beneficiare della didattica a distanza e della possibilità di sostenere gli esami on-line. Abbiamo, inoltre, inviato un’e-mail a tutte le sedi partner per informarle sulle misure prese dall’Ateneo”.

19/03/2020 15:15
"Macerata Vicina", attivo il numero verde: aumentano le chiamate al servizio di sostegno

"Macerata Vicina", attivo il numero verde: aumentano le chiamate al servizio di sostegno

800 814 819 è il numero verde attivato dal Comune di Macerata, in collaborazione con l'Azienda Pubblica Servizi alla Persona IRCR, per assistere anziani, persone sole e chi si trova in difficoltà in questi giorni di isolamento a seguito delle misure anticontagio Covid-19.  Si aggiunge ai due numeri telefonici 3404736401 e 3494500867 funzionanti già dai giorni scorsi e che restano comunque attivi per raggiungere lo stesso servizio. “Macerata Vicina” è il nome dato al  progetto di solidarietà a cui, dal giorno dell’attivazione, quotidianamente  persone sole e comunque bisognose di aiuto si rivolgono agli operatori. Tante le chiamate che arrivano al servizio che ha il suo centro operativo nella sede dell’Informanziani in piazza Mazzini, chiamate che aumentano di giorno in giorno. Le richieste riguardano soprattutto la consegna a domicilio di farmaci e spesa alimentare, dei sacchetti per la raccolta differenziata, dell’attivazione di ricariche telefoniche e altre cose di necessità ma anche per ricevere parole di conforto e rassicurazione, per condividere difficoltà e paure #MacerataVicina è stato attivato dai Servizi sociali comunali in collaborazione con lo Sportello Informanziani IRCR e si avvale della preziosa collaborazione di 15 associazioni del territorio e di operatori selezionati e formati. Il servizio è attivo tutti i giorni, compresi il sabato e la domenica, dalle 8,30 alle 18,30. E’ possibile contattare gli operatori anche per e- mail, scrivendo a maceratavicina@gmail.com. Gli addetti alla consegna sono muniti di tesserino di riconoscimento e adottano misure per salvaguardare gli utenti.

19/03/2020 13:35
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