“Grazie Fratello”: applausi e lacrime alla presentazione in Provincia del libro dedicato a Don Peppe (FOTO e VIDEO)
“Mi faccio carico del problema e per quelle che sono le mie possibilità, faccio qualcosa affinché torni il sorriso sui volti dei bambini". Si è aperto proprio con le parole di Don Giuseppe Branchesi l'evento, che si è tenuto nella sala consiliare del Palazzo della Provincia di Macerata, di presentazione del libro "Grazie Fratello" l'opera dedicata alla memoria del parroco di Santa Maria in Selva, morto ad 82 anni non ancora compiuti, il 19 aprile a causa del Coronavirus.
Una figura quella di Don Peppe che ha rappresentato un sacerdote inamovibile per decenni, cuore di missionario con lo sguardo rivolto ai poveri del mondo dall’America Latina all’Africa, insegnante per generazioni di maceratesi, assistente regionale di Coldiretti, vicino costantemente ai detenuti del Barcaglione senza dimenticare poi il suo ruolo da organizzatore di manifestazioni popolari di successo e di promotore instancabile di attività legate allo sport e al tempo libero.
Un libro che si avvale delle firme di valorosi giornalisti, per la cura di Maurizio Verdenelli, decine di ‘testimoni' eccellenti e commossi ricordano il Fratello Don Peppe: dal cardinal Edoardo Menichelli, compagno di studi al seminario di San Severino Marche a Luciano Sileoni, il ‘signor Lube’ amico di sempre, munifico partner nella popolarissima Sagra della Polenta.
"Questo è un libro che stato realizzato da Don Peppe e io ne sono stato solamente il curatore – ha spiegato Maurizio Verdenelli in merito alla sua opera – la sua energia è ancora presente e si fa sentire quindi il titolo “Grazie Fratello” è stato un modo per riassumere e descrivere il suo personaggio in quanto considerava tutti noi dei fratelli”.
La parola poi è passa al padrone di casa Antonio Pettinari , presidente della Provincia di Macerata che dopo aver ringraziato tutti i presidenti di una sala consiliari molto affollata ha dichiarato: “ E’ dal 1985 svolgo diversi ruoli nella provincia e questo momento è molto difficile per me da affrontare soprattutto a livello emotivo – ha sottolineato – ho letto questo libro già tante volte e ogni volta mi ritorna in mente la figura di Don Peppe e di quanto fosse straordinario stare con lui; per me è stato un privilegio vivere nella sua stessa epoca e partecipare alle diverse iniziative che lui stesso portava avanti con tanta determinazione – tutti ricordi capaci di far tremare la voce al presidente Pettinari – Don Peppe sicuramente ci sta seguendo e lo voglio salutare –e ha continuato – la provincia è la casa di tutti i maceratesi e credo che non ci sia luogo migliore per celebrare un evento come questo – e poi ha concluso – lui ci ha lasciato tanti insegnamenti e ha portato sempre una parola di conforto capace di ridare luce ad una comunità a volte impaurita dagli eventi ma ora per onorare al meglio la sua figura dobbiamo dare continuità all’opera straordinaria che lui insieme a noi stava portando avanti”.
Presente all’evento anche Monsignor Nazareno Marconi, vescovo della Diocesi di Macerata, che con queste parole ha ricordato Don Giuseppe Branchesi : “Si è dato da fare con tutto se stesso affinché Santa Maria in Selva fiorisse – ha esordito - questo più che un libro è un mosaico e le sue tessere sono state posizionate per far venir fuori un disegno che da un idea di chi era Don Peppe più che la sua figura. Il Signore gli ha chiesto di volare e lui è andato così veloce tanto da arrivare in orbita – ed ha concluso l’intervento – anche da lassù Don Peppe continua a incoraggiarsi a camminare andando sempre avanti”.
Al tavolo dei relatori seduto di fianco all’autore del libro Verdenelli c’era anche il nipote di Don Peppe ovvero Francesco Soldini che ha così ricordato il suo caro zio: “Nella sua straordinarietà mio zio ci ha permesso anche in questo momento così particolare, di ritrovarci oggi tutti insieme – ha esordito Francesco – senza dubbio la sua figura non si può racchiudere in schemi preconfezionati e io ringrazio a Dio di averlo avuto accanto – prosegue – il messaggio che ci ha trasmesso è stato quello che l’esperienza della vita umana è una cosa straordinaria e lui con i suoi modi e le suoi azioni ogni volta dimostrava che questo concetto era vero. Il suo essere profondo gli permetteva di essere schietto e inoltre trattava tutti allo stesso modo perché secondo la sua visione l’essere fratelli’ è un sentimento che accomuna tutti”.
Non senza commozione Francesco nel concludere il suo intervento ha spiegato la nobile finalità di questo libro: “Il ricavato della vendita di ‘Grazie Fratello’ sarà impiegato per realizzare una biblioteca a Dapaong nel nord del Togo – ha annunciato - vogliamo dare un futuro a questo popolo e crediamo che si debba partire proprio dall’istruzione dei bambini anche perché è questo che mio zio ha sempre voluto”.
A rappresentare la Regione Marche c’era l’assessore Angelo Sciapichetti che ha voluto portare il suo personale ricordo del parroco di Santa Maria in Selva: “Don Peppe ha segnato la vita della nostra comunità e ha svolto il suo ruolo in silenzio diventando così un punto di riferimento per tutti noi – chiosa – con la sua spontaneità riusciva subito ad entrare nelle vite di tutti e sapeva trovare sempre le parole giuste per dare dei consigli ed è raro incontrare una persona che ti fa uscire arricchito dopo una conversazione – e poi ha terminato ha affermato –non possiamo dimenticarlo anzi abbiamo il dovere di portare avanti la sua opera e non è solo la comunità della provincia di Macerata a ringraziarlo ma tutta la regione Marche”.
Tanti gli amici di Don Peppe presenti nella sala Consiliare e tutti con una storia o un aneddoto da raccontare sulla loro esperienza insieme a lui. Come ad esempio Venanzo Rocchetti , l’ex primo cittadino di Serravalle del Chienti, conosciuto anche come “sindaco del terremo” che con la voce rotta dal pianto ha raccontato: “Ho passato 15 giorni insieme a Don Peppe nell’organizzazione della ‘Festa della Solidarietà’ dove vennero i polentari da tutta Italia che sfornarono la bellezza di 5mila porzioni – precisa – fu un momento bellissimo che ci fece dimenticare per qualche minuto il dramma del terremoto, portando inoltre un beneficio psicologico molto forte nelle nostra comunità. Per lui eravamo tutti fratelli e ho sempre partecipato con entusiasmo a tutti i suoi eventi - e poi ha concluso parlando dell’attuale ricostruzione post sisma – se ripartirà sono sicuro che Don Peppe sorriderà per ogni famiglia che avrà la possibilità di tornare nella propria casa”.
L’evento si è poi concluso con altre testimonianze di tanti amici che hanno voluto condividere i loro momenti di vita con Don Giuseppe Branchesi e con una preghiera finale che ha reso l’atmosfera più solenne ma che ha fatto da collante anche tra tutti i presenti nella sala.
ll libro “Grazie Fratello” sarà disponibile su offerta a partire da 10 € nei prossimi giorni e il ricavato andrà per la realizzazione della biblioteca della scuola di Dapaong, una città situata nel nord del Togo.
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