Dante Ferretti ritorna a casa: nuovo progetto di mostra permanente a Macerata e l’inaugurazione a Falconara di Enolo
Ritorna nelle Marche, a casa sua, lo scenografo dal tris di Oscar (2005-2008-2015), Dante Ferretti, figlio di una Macerata troppo spesso distratta, poco accogliente e non prodiga di riconoscimenti dovuti né ai vivi, figuriamoci ai morti... Eppure questo figlio vezzeggiato dallo star system hollywoodiano, grande amico di Martin Scorsese, ha rivissuto giovedì pomeriggio, accompagnato da sua moglie, la scenografa Francesca Lo Schiavo, le emozioni che lo animavano quando da ragazzo trepidante, varcava l’entrata del Cinema Corso, con i soldi risparmiati per un’intera settimana, destinati ad acquistare il biglietto – passepartout per un viaggio fantastico a cui desiderava partecipare e non solo da spettatore.
Dante Ferretti e il Cinema Corso, location possibile, dove adibire un museo permanente per alcune sue scenografie, visioni fantastiche, che hanno reso indimenticabili innumerevoli pellicole. Il Maestro, in compagnia anche di suo nipote Federico, del candidato sindaco e assessore Narciso Ricotta, di David Miliozzi, Adolfo Guzzini e del geometra Stefano Palmucci, ha proceduto con un sopralluogo degli ambienti bui e polverosi, rimanendo particolarmente colpito dall’atmosfera e chiedendo - come hanno riferito i compagni di perlustrazione - la possibilità di visionare delle piante,una planimetria, ha iniziato immediatamente ad organizzare lo spazio e immaginare gli interventi da poter effettuare, tipo degli scivoli come ha fatto in passato per Fellini nel film “ La città delle donne “, “in modo che chi entra per visionare la mostra possa farlo scivolando“.
Dante Ferretti quindi ritornerà nel cuore pulsante della città, in un luogo centrale che è stato veicolo per decenni di arte e bellezza, ove nuovamente - grazie alle sue opere - si introdurrà il bello come valore e ispirazione per le nuove generazioni. Perché la Cultura deve diventare industria culturale, come ha sottolineato l’assessore Ricotta, a cui il premio Oscar ha strappato un sorriso: “Ricotta, non facciamo che questa diventi una bufala! “.
Macerata anche attraverso l’assessore Ricotta mira a stringere una feconda collaborazione con il premio Oscar Dante Ferretti, in programma vi sono le riqualificazioni di alcune zone della città, pure attraverso l’illuminazione, che ha contribuito a donare nuove e suggestive visioni ai maceratesi che passeggiano nei pressi dello Sferisterio, di piazza Nazario Sauro, di Porta Picena, a cui si aggiungerà a breve, anche Piazza della Libertà con il progetto a cura dell’Accademia di Belle Arti “Light Design Strategy “.
La passeggiata per il Maestro e il seguito è continuata in viale Leopardi, sotto la Chiesa di San Giorgio, passando per la rampa di via Cioci, tracciando un fil rouge ideale, tra i suoi ricordi e aneddoti e la Macerata Futura da consegnare ai suoi cittadini, ove il restyling luminoso sia illuminante per davvero e porti insieme alle suggestioni evocative delle luci danzanti, nuova linfa vitale alla città che appare agli occhi dei suoi figli legittimi e acquisiti troppo spesso introiettata, inesorabilmente accasciata, quiescente al fine.
Ieri mattina alla presenza del presidente della Regione Luca Ceriscioli e dell’assessore regionale al Turismo – Cultura Moreno Pieroni, il grande scenografo di fama internazionale, Dante Ferretti, sempre allietato dalla vicinanza della compagna scenografa, Francesca Lo Schiavo, ha inaugurato l’installazione di una sua opera scultorea, al terminal arrivi dell’aeroporto di Falconara.
Dopo la mostra “ Raffaello impossibile “ i turisti verranno accolti dalla maestosità e bellezza di Enolo, una scultura progettata insieme ad altre dal Maestro per l’Expo del del 2015 a Milano. Sarà l’opera in vetroresina con la sua altezza di 3,50 metri a dare il benvenuto festoso ai turisti che giungeranno nella nostra Regione.
Un’installazione urbana tra le altre del Popolo del Cibo che con la sua rappresentazione di Arcimboldesca fattura, richiama e amplifica la vocazione enogastronomica delle Marche, territorio di inusitata bellezza, ove arte, realtà paesaggistiche e cibo, inebriano il visitatore e lo conducono verso un itinerario affascinante e mai scontato, capace di stupire e fare innamorare chiunque trascorra nelle nostre terre anche solo qualche istante.
Attorno all’installazione, poi, esiste anche il giallo a lieto fine riguardante la sua scomparsa. Il Maestro per sua ammissione, ci ha rivelato che aveva perso le tracce dopo l’Expo delle sue creature e che solo grazie alla generosità del mecenate Giancarlo Cossiri che ha acquistato le installazioni, ora appartenenti alla sua collezione privata maceratese, ha potuto ricongiungersi ad esse.
Enolo, l’installazione urbana di Dante Ferretti protegge e sorveglia ora allegramente anche l’impegno della Regione che ieri ha inaugurato un bando di 13 milioni e mezzo, volto a potenziare i voli dell’Aeroporto di Falconara e a rafforzare la vocazione di migliore meta turistica della Regione Marche.
(Foto Maurizio Rillo)
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