Dopo aver preso posto in sala VAR nel match di Coppa Italia fra Juventus e Salernitana, terminato con il roboante punteggio di 6-1 in favore dei bianconeri, Juan Luca Sacchi è stato scelto per arbitrare Udinese-Lazio, gara valida per la 19^ giornata di Serie A.
Il fischietto maceratese inizierà dunque il suo 2024 da Udine, dove i padroni di casa andranno alla ricerca di punti salvezza contro una Lazio che proverà a far meglio di quanto fatto sin qui in campionato.
Sacchi non sarà però l'unico arbitro della sezione di Macerata presente al Bluenergy Stadium di Udine. A bordo campo infatti, come quarto uomo, ci sarà il portorecanatese Marco Monaldi, ormai sempre più nel giro del massimo campionato nazionale.
Sono state rimosse questa mattina, con l’intervento del Cosmari, le scritte contro Israele che campeggiavano su tre panchine di viale Puccinotti a Macerata.
“Ci siamo subito attivati a seguito delle segnalazioni sulla stampa dato che al Comune non erano pervenute comunicazioni – ha commentato l’assessore al Decoro Urbano Paolo Renna -. Ringraziamo il Cosmari, che è intervenuto immediatamente, per il lavoro svolto a tutela del decoro della città”.
In questi giorni si stanno svolgendo in Olanda le qualificazioni per le finali del Campionato Europeo delle Nazionali di Polizia, che si terranno il prossimo settembre in Polonia.
Qualificazioni formate da 8 gironi con 3 Nazionali ciascuno; partita secca,soltanto la prima classificata accederà alle finali. La Nazionale Italiana èinserita nel “girone di ferro”, con le forti padrone di casa e la Slovacchia. Le nostre ragazze sono allenate da Simona Rinieri che gli appassionati di pallavolo conoscono benissimo in quanto è stata schiacciatrice e capitana della Nazionale femminile di pallavolo Campione del Mondo 2002 in Germania, esperienza da vendere in campo internazionale, quindi un valore aggiunto alla nostra squadra.
Nazionale composta da atlete che ora vestono una divisa (polizia di Stato, guardia di finanza, carabinieri, polizia locale, polizia penitenziaria) ma che in passato hanno avuto esperienze nei vari Campionati Nazionali come la Serie A2, B1, B2, C e D.
Due le maceratesi doc, Marzia Paulini (comandante della municipale di Cingoli) e Samantha Compagnucci (agente del consorzio di polizia locale Monti Azzurri). A loro auguriamo buona fortuna e ricordiamo che “Quando il gioco si fa duro…i duri cominciano a giocare”.
L'ad di Aeroitalia, Gaetano Intrieri, ha mostrato ieri ai media, sia pure da remoto, il contratto di sponsorizzazione stipulato con l'Atim (Agenzia per il Turismo e l'Internazionalizzazione) della Regione Marche che prevede lo stanziamento di contributi per 750mila euro nell'arco di un anno, risorse destinate ad affiancare quelle del bando per i voli di continuità territoriale tra l'aeroporto di Ancona Falconara e le città di Roma, Milano e Napoli, vinto da Aeroitalia.
Il mancato pagamento della prima tranche ha portato, lo scorso ottobre, all'annuncio della cancellazione dei voli internazionali operati dalla compagnia su Ancona e del termine della continuità territoriale a ottobre 2024, alla fine del bando.
Aeroitalia ha avviato azioni legali contro l'Atim, "sia per il pagamento delle fatture, sia per i danni quantificati in 25 milioni di euro, causati da un'operazione per la quale abbiamo speso 150mila euro". "Per noi il solo bando per la continuità territoriale non era efficace per fare fronte ai costi fissi di due macchine basate ad Ancona, previste dal bando stesso - ha spiegato Intrieri in un incontro stampa on line- avevamo bisogno di aumentare il numero di ore volate e di destinazioni per abbassare i costi".
Venne raggiunto un accordo concepito come un unicum tra bando, voli internazionali e un "un contratto di sponsorizzazione tra Aeroitalia e Atim che prevedeva una serie di azioni da noi realizzate, come il logo Let's Marche su uno dei nostri Atr 72, per importo iniziale di 750mila euro". Contratto "non rispettato da Atim e non sappiamo il perché". Intrieri ha fatto anche vedere una pec, inviatagli dal direttore dell'Atim Marco Bruschini con l'offerta di un milione di euro, "che non abbiamo preso in considerazione".
Ora saranno i giudici a decidere sull'inadempienza "di chi doveva pagare e non ha pagato. E ha distrutto un'operazione che per come l'avevamo pensata io e il presidente dell'aeroporto di Ancona Alexander D'Orsogna era molto diversa". La compagnia sta andando forte in Sicilia e Sardegna e si prepara a sbarcare a Perugia, "dove la Regione Umbria si sta comportando con noi in modo molto diverso.
Un mercato pirotecnico per dimenticare una prima parte di stagione con più ombre che luci. La Maceratese ufficializza due nuovi acquisti per risalire la china ed entrare in zona playoff nel campionato di Eccellenza Marche.
Approdano agli ordini di mister Pagliari Matteo Vittorini e Kalagna Gomis. Il primo, difensore centrale classe '99, arriva dalla Correggese, squadra che milita nell'Eccellenza romagnola, ma vanta esperienze in categorie superiori con le maglie di Massese, Colligiana, Tuttocuoio e Poggibonsi. Il centrocampista Gomis proviene, invece, dalla Matese, società campana di serie D. Ha già indossato, tra le altre, le maglie di Pro Piacenza, Virtus Bergamo e Rimini.
Una festa della Befana in grande stile quella che ci si appresta a vivere a Piediripa, organizzata per iniziativa del consiglio di quartiere guidato dalla coordinatrice Sofia Blarasin. L’appuntamento è appunto per sabato 6 gennaio, dalle 9 alle 18, nel piazzale antistante la chiesa parrocchiale della frazione di Piediripa.
Festa nel segno della tradizione e con tutti gli ingredienti del caso per coinvolgere veramente tutti: bambini, giovani e meno giovani. Spazio ai giochi per i bimbi e per le famiglie nel teatrino parrocchiale, ci saranno anche mercatini dei prodotti artigianali e dell’enogastronomia locale coordinati dall’Associazione "Le piazzette dei mestieri e dei sapori" e la colonna sonora della giornata sarà animata da musica rigorosamente dal vivo con il Trio Warsavia per creare un'atmosfera festosa e coinvolgente.
Un momento di festa e di condivisione, in cui sarà, tra l’altro, presentato alla cittadinanza l’appena nominato consiglio di quartiere ed i suoi componenti. "Ho voluto iniziare il nuovo anno - commenta la coordinatrice del Consiglio di Quartiere di Piediripa Sofia Blarasin - con un'iniziativa di aggregazione sociale per la cittadinanza, perché il primo obiettivo del nostro Consiglio di Quartiere deve essere quello di farsi prossimo alle persone che vivono la realtà di Piediripa. Vogliamo creare un momento di gioia e condivisione per la nostra comunità. Vi aspettiamo numerosi per trascorrere insieme una piacevole giornata di festa e perché ciascuno si senta parte attiva di questa nuova istituzione".
Dopo un 2023 da sogno, terminato col titolo simbolico di campione d’inverno assieme alla Civitanovese, il Chiesanuova entra nel 2024 con un battesimo di fuoco. Per la prima di ritorno di Eccellenza domenica dovrà vedersela con la Maceratese. Si giocherà alle 14.30 al comunale di Villa San Filippo, nuovamente "casa" lontana per il team di Mobili.
Il presidente Luciano Bonvecchi traccia il bilancio del vecchio anno, delinea speranze e obiettivi per il nuovo e lancia la sfida all'amico e omologo Crocioni.
Presidente, che 2023….voto?
"Almeno 8 e mezzo. Siamo andati oltre ogni aspettativa e forse possibilità, mai avevo pensato di trovarmi così in alto".
L’anno più bello da quando (nel 2013) sei alla guida o se la batte col 2022 che vi ha visti salire in Eccellenza per la prima volta?
"Dico il 2023 perché ripetersi e migliorarsi è difficile, ancor più se sei una società piccola".
Quale è stato il momento top o la vittoria indimenticabile?
"Mai come in questo caso l’ultima. Il 2-1 in rimonta sul K-Sport Montecchio Gallo per come si era messa la partita, per la forza dell’avversario e perché ci ha regalato il primato".
Cosa ha permesso alla squadra di essere così competitiva? E quale il maggior contributo di mister Mobili?
"E’ stato bravissimo anzitutto sul mercato. Avevamo perso Tittarelli che era stato capocannoniere ma lui non ha fatto sentire il contraccolpo. Devo ammetterlo, forse per la prima volta ho lasciato carta bianca. Mobili ha esperienza e credibilità, sapevo poteva fungere da valore aggiunto per attirare giocatori, ma le sue idee mi hanno colpito. Ha chiamato i giocatori giusti. Quindi ha lavorato ottimamente per plasmare il gruppo. Devo anche fare i complimenti al preparatore atletico Magnaterra, mai avevamo avuto una figura così brava".
E’ iniziato il 2024, quali le speranze e gli obiettivi del Chiesanuova?
"Io vivo ogni gara con ansia, sudo, non per mancanza di fiducia nei ragazzi, è proprio il mio modo di sentire il calcio perché non dimentico chi siamo. Quindi rispondo anzitutto la salvezza. La classifica è corta e bisogna andare per step, poi vedremo. Non ci negheremo nulla”.
Domenica c’è la Maceratese ferita dal ko in Coppa Italia, bisognosa di punti per risalire e rinforzatasi sul mercato…
"E che non abbiamo mai battuto finora in Eccellenza, anzi ci abbiamo sempre perso. All’andata finì 2-0 ma non giocammo male, in quel periodo facevamo prestazioni e non risultati. Sarebbe bello finalmente esultare. Certo sarà durissima perché avranno grande spirito di rivalsa e ancora una volta giocheremo fuori".
Ecco, questo inizio di 2024 sarà la volta buona per il ritorno al "Sandro Ultimi"?
"È il momento di tornare a Chiesanuova, nella nostra casa. Dico solo che il rientro potrebbe essere a breve".
Come ormai noto alla cronaca, un’escalation di scontri e danneggiamenti ha caratterizzato la partita di calcio tra la Maceratese e l’Osimana, disputatasi il 10 dicembre 2023 a Macerata. Due agenti della questura sono rimasti feriti nel tentativo di sedare le tensioni tra le due fazioni di ultras, che hanno causato danni alle auto, ai cancelli, alle strutture dello stadio e alla segnaletica stradale.
Ad aggiornare sugli sviluppi delle indagini è stato il questore Luigi Silipo, il quale ha dichiarato che “grazie al commissariato di Osimo, ai carabinieri di Tolentino, alla Digos diretta da Nicoletta Pascucci e al dirigente della divisione anticrimine della questura Patrizia Peroni, sono state individuate 17 persone coinvolte nei disordini. In particolare, si tratta di nove tifosi giallorossi, due cremisi, gemellati con la tifoseria osimana, e sei appartenenti alla fazione opposta della Rata.
I Daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive e ai luoghi limitrofi) emessi, a seconda della gravità dei comportamenti e dai precedenti, variano da un periodo minimo di tre anni a dieci con obbligo di firma. In questo caso gli atti sono stati trasmessi in Tribunale per la relativa convalida.
“Noi- ha ribadito Silipo- abbiamo sempre avuto un atteggiamento dialogante, con tutti, in ogni tipo di ambiente sociale. Il nostro atteggiamento non cambierà, è stato sempre, è e sarà quello improntato al dialogo. Ovviamente non con i violenti: la violenza non è giustificabile e la legalità e il rispetto devono essere il principio cardine per tutti”.
Sulla base di ciò, il questore, ha sottolineato il vero significato del tifo ultras, che è quello mosso dalla passione “come è stato quello che ha caratterizzato il derby tra la Maceratese e la Civitanovese, con coreografie sorprendenti e un clima di condivisione, lontano da atti distruttivi e violenti”.
Passando dall’ordine pubblico a quello giudiziario, Silipo, ha ricordato come, dalla seconda decade di dicembre, la città di Macerata sia stata messa in subbuglio da una serie di furti che hanno causato danni e allarmismo tra la cittadinanza e in particolare tra i commercianti. Quest’ultimi, non solo sono stati derubati della loro merce ma hanno dovuto fare i conti con vetrine spaccate e serrature scassinate. “Fondamentale- prosegue il questore- l’intervento del commissario delle volanti Angelici e della collega della squadra mobile Anna Moffa, che in quei giorni non si sono risparmiati e hanno messo in campo tutte le forze al fine di garantire serenità e la tranquillità a tutta la cittadinanza”.
Riguardo al bilancio dei festeggiamenti dell’ultimo dell’anno, Silipo, presente per la prima volta all'evento che si è tenuto in piazza dell Libertà, ha tenuto a precisare come sia stato “un grande spettacolo di civiltà; i fuochi e gli spari sono stati contenuti. Non ci sono state emergenze legate a questo aspetto”.
Il 2023 appena concluso ha rappresentato per l’Avis Comunale di Macerata un anno davvero positivo, in archivio con numeri importanti che segnano una sorta di ritorno ai tempi pre-pandemia. Oppure di ripartenza.
Il presidente dell'associazione Gaetano Ripani può dirsi soddisfatto, anche se naturalmente all'Avis si spera di incrementare sempre il numero di donazioni o di donatori del sangue.
"Le donazioni nell'anno sono state oltre 2500 –esordisce Ripani- con un incremento pari a un centinaio rispetto al 2022. E l’anno scorso comunque avevamo registrato una crescita, finalmente stavamo uscendo dalle paure del Covid-19”.
Numeri importanti. ”Sì anche perché, aggiungo, a dicembre abbiamo avuto un picco di disdette per influenza o Covid-19, mentre tradizionalmente ciò avveniva dopo le feste”.
Macerata risponde bene e non è una cosa così scontata perché altrove, nelle Marche e in altre parti d’Italia, il numero di donatori del sangue stenta a migliorare. Perché non è così nel capoluogo? “Sicuramente a Macerata c'è sensibilità e attenzione al tema, non possiamo lamentarci. Negli ultimi tempi abbiamo anche investito sul personale così da essere più operativi ed efficaci. Infine siamo più vicini ai donatori che, sono persone particolarmente altruiste, tuttavia tendono ad essere un po' scorderecci e quindi bisogna solleticargli l'appetito”.
Il numero delle donazioni è aumentato, così anche il numero dei donatori? “Non abbiamo ancora i dati ufficiali del 2023 su questo fronte, ma a naso la sensazione è che sia aumentato. Secondo me è il segno del buon lavoro fatto nelle scuole, abbiamo avuto infatti donatori neo maggiorenni, cosa rara perché a quell'età si tende ad avere paura degli aghi. Inoltre le iniziative con le classi di età più piccole riescono ad avvicinare all’Avis i loro genitori”.
Quali sono gli obiettivi per questo 2024? “Se facciamo riferimento a donazioni e donatori ovviamente speriamo di continuare con questo trend. Posso dire che, a proposito del periodo natalizio, nel 2024 faremo iniziative più coinvolgenti e abbiamo varie idee in mente. Poi –conclude Ripani- puntiamo a riproporre tutto quello che facciamo negli altri mesi, dal concorso di disegno allo spettacolo al Teatro Lauro Rossi, dalla partecipazione alla Giornata mondiale dei donatori fino alla nostra festa annuale con i volontari. In quest’ultima occasione cercheremo di avere un ospite”.
Nel giorno del suo 60° compleanno, lascia il servizio attivo, dopo quasi 41 anni di vita militare, il brigadiere capo qualifica speciale Marcello D'Astolfo, decano dell'ufficio del comando provinciale carabinieri di Macerata.
Il brigadiere D'Astolfo nel corso della sua carriera nell'Arma, iniziata nel marzo 1983 alla scuola allievi carabinieri di Benevento, ha prestato servizio all'8° Reggimento Carabinieri Lazio, al Nucleo Radiomobile della Compagnia di Fabriano e alle Stazioni Carabinieri di Belforte del Chienti e Macerata, per poi giungere, nell’agosto 1993, al Nucleo Comando (ora Ufficio Comando) del Comando Provinciale di Macerata, dove si è distinto per professionalità e disponibilità, rappresentando, per più di 30 anni, un punto di riferimento per tutti i colleghi dei reparti presenti sul territorio e un valido collaboratore per i comandanti che, negli anni, si sono succeduti al comando dell'Arma di Macerata. "Al brigadiere D'Astolfo va l'abbraccio e la riconoscenza di tutta l’Arma della Provincia di Macerata e l’augurio per la nuova vita che lo attende", sottolinea il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata, Nicola Candido.
Martedì 9 gennaio, dalle ore 16:00 alle 18:00, alla Sala Castiglioni della biblioteca comunale Mozzi Borgetti, si terrà il corso di informatica di base “C’è posta per te: tutto quello che c’è da sapere sulla posta elettronica”. Il corso è finalizzato all’acquisizione delle competenze basilari necessarie nell’uso della posta elettronica ordinaria e della Pec (Posta Elettronica Certificata) e permetterà di imparare a riconoscere la differenza tra le due. Il corso è svolto nell’ambito del progetto “Bussola Digitale: Orientiamo le Marche verso nuove competenze digitali”, promosso dalla Regione Marche.
Il progetto nasce con l’obiettivo di accompagnare i cittadini verso una trasformazione digitale e diffondere la cultura dell’innovazione mediante la formazione all’utilizzo degli strumenti offerti dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) e l’uso dei servizi digitali messi a disposizione dalla PA o altri soggetti. Tutte le informazioni relative alle attività di Bussola Digitale sono consultabili al sito bussoladigitale.regione.marche.it
Per partecipare al corso, che è gratuito, non è necessaria la prenotazione e basterà presentarsi in biblioteca prima dell’inizio dello stesso. Per chi intende partecipare si consiglia di portare il proprio dispositivo mobile, necessario per poter svolgere esercitazioni pratiche finalizzate all'uso delle principali funzionalità di invio e ricezione.
La biblioteca comunale Mozzi Borgetti è sede, inoltre, di un punto di facilitazione digitale dove è possibile ottenere assistenza personalizzata per tutti i più comuni argomenti riguardanti l’informatica chiamando il numero 0733-256360 e fissando un appuntamento con il facilitatore presente in sede.
È stato approvato il progetto esecutivo per la realizzazione della nuova scuola innovativa in contrada Lornano, che ospiterà gli studenti dell’Istituto per geometri “Bramante” e dell’Istituto professionale “Pannaggi”.
Il presidente Sandro Parcaroli, infatti, ha firmato il decreto per il via libera al progetto esecutivo, redatto interamente dall’ufficio tecnico della Provincia, che prevede un complesso innovativo dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica, della sicurezza strutturale e antisismica, che verrà realizzato a Macerata accanto all’istituto agrario “Garibaldi” e potrà ospitare fino a 500 studenti, offrendo 20 aule, otto laboratori, una biblioteca, una palestra e un auditorium con 200 posti.
“L’aumento dei prezzi e l’aggiornamento dei prezziari regionali ha comportato un ingente incremento dei costi, dai 12 milioni previsti inizialmente, ai 19 attuali – spiega il presidente Parcaroli -, ma il progetto è molto importante per un territorio come il nostro a forte vocazione professionale. Questo progetto permetterà di realizzare un vero e proprio campus dove verranno trasferiti l’Itg Bramante e il Pannaggi e si andrà a integrare con il vicino Istituto agrario”.
Tutto è stato ora inviato all’Inail che dovrà provvedere sia alla valutazione tecnico-economica del progetto, sia al relativo finanziamento e dovrà occuparsi anche della gara d’appalto e dell’esecuzione dei lavori (come previsto dal bando “Scuole innovative” del Ministero)
L’edificio scolastico si sviluppa su un’area di oltre 4.300 mq, ed è realizzato con una struttura antisismica mista, in acciaio e legno. La scuola si compone di due corpi, ciascuno su due piani: il corpo A ospiterà i laboratori e l’atrio al piano terra, mentre le aule saranno al primo piano; il corpo B ospiterà la palestra, l’auditorium e la biblioteca al piano terra e le aule al primo piano. Rispetto alla progettazione definitiva, che era stata redatta dallo studio di architettura Homu, quella esecutiva si è concentrata maggiormente sulla possibilità di ottimizzare gli spazi interni e le pareti vetrate, sull’integrazione con il paesaggio, sulla facilitazione negli accessi e sugli aspetti di prevenzioni degli incendi.
“Seguendo le ‘Nuove linee guida per l’edilizia scolastica’ pubblicate dal Miur nel 2013 sugli spazi educativi – aggiunge la Consigliera delegata all’Edilizia scolastica, Laura Sestili -, il progetto sviluppa varie tipologie di spazi legati alla didattica immaginando l’edificio scolastico come un paesaggio stimolante che lo studente esplora e di cui si appropria, sviluppando la propria autonomia e curiosità. Tutti gli ambienti, formali e informali, sono pensati per favorire il coinvolgimento attivo degli alunni e i legami cooperativi, lasciando alla libertà e alla creatività dell’individuo la decisione di come appropriarsi degli spazi”.
Macerata - Si presenta ubriaco a casa della ex e semina il caos. L'uomo, un 42enne artigiano originario dell'Est Europa, è accusato di stalking e maltrattamenti in famiglia. Ieri nell'udienza di convalida, che si è svolta nel Tribunale di Macerata, il gip ha disposto gli arresti domiciliari.
Nella notte del 30 dicembre scorso, il 40enne avrebbe perso il controllo e si sarebbe presentato dalla donna, nella zona di corso Cairoli a Macerata, a tarda notte, completamente ubriaco. A quanto sembra, l’artigiano avrebbe preteso di entrare in casa della ex e parlare, poi avrebbe iniziato a fare una scenata scatenando il caos e terrorizzando l’ex compagna.
Così la donna ha chiesto aiuto al 112 e sul posto è accorsa una Volante della questura. L’uomo non ha voluto sentire ragioni, e alla fine gli agenti lo hanno arrestato con l’accusa di stalking. Il 40enne ha trascorso così il Capodannno in carcere, a Montacuto.
Ultimo appuntamento per il Macerata Jazz, la manifestazione che celebra la sua 54ª edizione, organizzata dall'Associazione Musicamdo e finanziata dal comune di Macerata, dall'assessorato alla Cultura, dalla regione Marche, dal ministero della cultura e sostenuta da vari sponsor.
La rassegna Macerata Jazz si conclude venerdì 5 gennaio, al teatro Lauro Rossi, con la esibizione della Musicamdo Jazz Orchestra insieme a Linda Valori nel loro nuovo progetto "Soul Rhythm & Blues Explosion".
La Musicamdo Jazz Orchestra, big band nata nel 2018 grazie all'Associazione Musicamdo, composta da 25 musicisti jazz, prevalentemente provenienti dalla zona di Macerata, coordinati dal sassofonista Stefano Conforti e attualmente diretti dal Maestro Luca Pecchia, presenta un nuovo progetto artistico che celebra i brani più coinvolgenti ed intensi della storia della musica soul e rhythm and blues.
Le indimenticabili composizioni di artisti come Aretha Franklin e Otis Redding sono state appositamente arrangiate per la Big Band, dando nuova vita e un'energia ancora più intensa a questi capolavori. A impreziosire ulteriormente la performance, la voce straordinaria e unica di Linda Valori, per un'esplosione eccezionale di Soul e Rhythm & Blues.
È Bianca la prima nata del 2024 nelle Marche. La piccola è venuta alla luce appena allo scoccare della mezzanotte all’ospedale di Macerata: un vero e proprio parto da record.
Un Capodanno indimenticabile, dunque, per mamma Federica Colangeli e papà Andrea Nozzi che, seguiti dall'equipe della dottoressa Valentina Paris, hanno potuto festeggiare l'arrivo di Bianca che così diventa la prima nata dell’anno. La neonata pesa quasi quattro chili (3 chili e 940 grammi) e sta benissimo.
Ad assitere il parto anche le ostetriche Loredana Riccucci, Anna Bianchini, Sabrina Labella, Valentina Ragnini.
Servono cinque set per decretare il nuovo successo dei biancorossi, a conferma delle premesse della vigilia: Macerata ha dovuto ritrovare il ritmo di gioco dopo il turno di riposo e affrontare un avversario deciso a riscattare una prima parte di stagione sottotono.
I biancorossi hanno saputo reagire più volte alla buona prestazione di Bari, ribaltando il set di svantaggio: ha comandato nel secondo, nel terzo la gara è stata giocata punto a punto mentre nel quarto Macerata si è resa protagonista di una rimonta di sette punti ma ha poi vanificato tutto nel finale. Al tie-break però gli ospiti hanno ripreso il controllo del gioco e non c’è stata più partita per Bari. Ora la Banca Macerata è attesa il 9 gennaio dalla gara di Coppa Italia contro Palmi.
LA CRONACA – Coach Castellano sceglie Casaro, Zornetta e Lazzaretto, Fall e Orazi centrali, il Capitano Marsili e il libero Gabbanelli. Bari risponde con Padura Diaz, Galliani e Wojcik, al centro Pasquali e Persoglia, in regia Longo, il libero è Bisci. Buona partenza dei padroni di casa che si portano sul 4-1, Macerata prova a ritrovarsi ma un’invasione di Zornetta permette a Bari di allungare 8-4. Set in salita per i biancorossi che inseguono ma i pugliesi tengono le distanze grazie all’ace di Padura Diaz, 15-10; Lazzaretto e Casaro confezionano il break biancorosso che costringe coach Falabella al time-out, 16-13.
Si alzano i ritmi nel finale: ancora Padura Diaz scaccia Macerata, 21-16, quindi Bari gestisce il vantaggio e chiude 25-19. I biancorossi entrano in campo più determinati e mettono in difficoltà i padroni di casa: Sanfilippo, che ha dato il cambio ad Orazi nel secondo set, trova l’ace che permette ai suoi di allungare 2-4. La gara è combattuta, Bari resta in scia dei biancorossi e ribalta 11-10 sfruttando un paio di errori di Macerata, time-out per coach Castellano; si scuotono subito i marchigiani e tornano avanti con un break di tre punti.
I biancorossi gestiscono il vantaggio e con il lungolinea di Casaro si portano sul 15-19, risponde Padura Diaz e tiene vivo Bari: nel finale Macerata in controllo, Zornetta buca il muro di casa per il 21-24, chiude Casaro 22-25. Il terzo set comincia punto a punto e Wojcik aggira il muro biancorosso con un preciso pallonetto, 5-5. Momento confuso dell’incontro, un paio di decisioni dell’arbitro alimentano le proteste e Zornetta si prende un cartellino giallo; la gara intanto prosegue combattuta: l’ace di Casaro e un errore di Bari mandano Macerata sul 10-12, i padroni di casa pareggiano con un altro ace, questo di Galliani, 13-13.
I biancorossi guidano il risultato ma l’equilibrio non si sblocca, 20-20: salva l’impossibile Marsili sul servizio di Padura Diaz e Casaro mette a terra il 22-23, poi ace di Zornetta e diagonale di Lazzaretto, Macerata va avanti nei set. Risposta aggressiva di Bari alla ripresa del gioco con Padura Diaz che trascina i suoi sul 3-0, i biancorossi si avvicinano con Marsili e trovano il 4-4 con l’errore di Pasquali; il centrale si riscatta con il muro che permette a Bari di allungare 8-4. I padroni di casa scappano fino all’12-5 poi arriva la reazione di Macerata, favorita anche dagli ingressi di Penna e D’Amato: sono una furia i biancorossi, accumulano punti e raggiungono il 12-12; completa la rimonta il muro di Fall su Padura Diaz, 13-14, poi l’ace di Zornetta e un altro muro di Fall permettono a Macerata di allungare 14-17. Set ancora ricco di sorprese, Padura Diaz ferma Lazzaretto a muro, 20-21: i biancorossi sprecano due match-ball e ai vantaggi Bari strappa il set 27-25.
Scappa subito Macerata sul 2-5, i biancorossi tengono il vantaggio anche al cambio campo nonostante qualche protesta di Bari, 3-8. Allunga Macerata con tre ace consecutivi di Lazzaretto, 5-12, lo schiacciatore sfrutta le disattenzioni della difesa di casa; ci pensa poi Zornetta a chiudere 10-15 con un forte lungolinea.
Il tabellino:
JUST BRITISH BARI 2 - VOLLEY BANCA MACERATA 3
PARZIALI: 25-19, 22-25, 23-25, 27-25, 10-15.
Durata set: 27’, 32’, 25’, 23’, 17’. Totale: 124’.
JUST BRITISH BARI: Pasquali 5, Bisci, Cengia, Catinelli, Longo 2, Bruno 1, Pisoni, Persoglia 7, Galliani 10, Wojcik 17, Barretta, Padura Diaz 26. NE: Sportelli. Allenatore: Falabella.
VOLLEY BANCA MACERATA: Marsili 3, Orazi 2, Pahor, Fall 9, Penna, Casaro 17, Sanfilippo 10, Scrollavezza, Ravellino, D’Amato 1, Gabbanelli, Zornetta 26, Lazzaretto 13. NE:. Allenatore: Castellano.
ARBITRI: Papapietro e Viterbo.
Approvato ieri, in Consiglio comunale, il Bilancio di Previsione 2024-2026 che, per quest’anno, merita una specifica riguardante l’evoluzione della normativa intervenuta con l’introduzione di un ulteriore provvedimento legislativo chiamato Bilancio Tecnico. L’Ufficio Ragioneria del Comune, sulla base delle risultanze contabili, delle spese obbligatorie e contrattualizzate e facendo riferimento anche alle risultanze dei bilanci di previsione approvati per il triennio precedente, ha inviato la prima stesura dei bilanci di previsione 2024/2026 ai dirigenti dei vari servizi che hanno fatto prevenire le loro considerazioni, integrazioni e modifiche che sono state recepite e sono state la base alla quale si è sviluppato il Bilancio di Previsione.
“Si tratta, principalmente, del bilancio di entrata e spesa corrente che presenta anche dei riflessi sulla parte del bilancio riferito agli importanti investimenti riguardanti il comune di Macerata che ammontano a oltre 64 milioni di euro - ha commentato l’assessore al Bilancio Oriana Piccioni -. Le opere pubbliche, per la maggior parte sostenute da finanziamenti statali, regionali ed europei, incidono in vario modo sulla spesa corrente e un aspetto che mi preme segnalare è il forte aumento intervenuto riguardo le utenze energetiche, in particolare per i costi della pubblica illuminazione. Un aumento di circa 2 milioni di euro rispetto al periodo pre-pandemico che, per il 2023, è stato assorbito dalle risorse interne. Per il 2022 ci era stato restituito dal governo circa il 55% degli aumenti sostenuti e la parte restante era stata finanziata dagli avanti di bilancio del Rendiconto 2021”.
Nel 2023 c’è stata una lieve flessione del costo delle utenze rispetto al 2022 e per la copertura della spesa maggiore è stato utilizzato l’accantonamento del Rendiconto 2022 mentre per il 2024 le maggiori spese per le utenze saranno assorbite dalla spesa corrente. Nel frattempo, l’ente sta proseguendo anche a un’opera di riammodernamento degli impianti elettrici - progetto di relamping - al fine di ottenere un risparmio sul lungo termine.
Sul fronte delle opere pubbliche, “che sono oltre 35 tra progettate, appaltate e avviate, si segnala l’imminente gara per la costruzione della bretella di via Mattei-La Pieve, un’opera opportuna e necessaria anche in previsione della costruzione del nuovo ospedale a Sforzacosta. Di notevole interesse il progetto ITI2 “Social Valley” a beneficio di un bacino territoriale ampio - ha commentato la Piccioni -. Un aspetto rilevante riguarda gli interventi volti alla sfera sociale, all’istruzione e all’assistenza scolastica. Il bilancio dei Sociali è di 15 milioni e 400mila di euro mentre per il 2023 era di 13 milioni di euro; abbiamo investito oltre 2 milioni e 400mila euro con un aumento del 18% rispetto al Preventivo 2023. Per quanto riguarda l’indebitamento, l’Amministrazione ha mantenuto - e lo farà anche per il 2024 - il trend degli anni precedenti utilizzando il ricorso al credito allo stretto indispensabile, privilegiando l’utilizzo degli avanti di Bilancio 2021 e 2022 utilizzati soprattutto per le manutenzioni straordinarie e i debiti fuori bilancio emersi in seguito ai lavori urgenti causati dall’alluvione e dall’emergenza vento” ha concluso la Piccioni.
La mobilità elettrica è una delle sfide più importanti e necessarie del nostro tempo, ma anche una delle più difficili da affrontare. Come si sta adattando il mercato delle auto alla transizione ecologica? Quali sono le opportunità e le difficoltà che incontrano i concessionari e i consumatori? Per rispondere a queste domande, abbiamo intervistato Alessandro Menchi, amministratore delegato dell'omonima concessionaria a Piediripa di Macerata, una delle più storiche e innovative della zona.
Un’occasione per conoscere da vicino la realtà delle auto elettriche in Italia; un Paese, quest’ultimo, che è in fondo alla classifica europea della mobilità elettrica: occupa infatti il 18esimo posto in graduatoria (i numeri cautamente positivi del 2023 ancora non bastano per scalare posizioni).
Alla base di questa classifica naturalmente c’è una rosa di concause: un primo aspetto ha a che fare con la predisposizione culturale ad accogliere questo cambiamento il quale, in alcuni casi, viene vissuto come un’imposizione che sortisce ritrosia o scetticismo.
Si aggiunga il fatto che le vetture elettriche hanno costi ancora piuttosto alti che verranno riassorbiti nel corso degli anni e che, come ha sottolineato Alessandro Menchi, “implicano non tanto la vendita dell’oggetto in sé per sé, ma del suo valore; quest’ultimo consiste non solo nel potersi muovere, ma anche in una serie di agevolazioni, nella diminuzione dei tumori…”.
Tuttavia, come per tutti i fenomeni socio culturali, la pluralità delle cause non va ricercata nel fenomeno in sé per sé ma occorre risalire a uno scenario più ampio:un altro aspetto coinvolge gli obiettivi dell’Unione Europea che prevedono una riduzione progressiva delle emissioni di CO2 fino al 100% entro il 2035.
“Questo ha fatto sì- spiega Menchi- che le case costruttrici, per non incorrere in severe sanzioni, sono state costrette a convertire la produzione all’elettrico rigirando quest’obbligo alle concessionarie, i cui venditori, a loro volta, indirizzano necessariamente i clienti all’acquisto di auto elettriche”.
Dunque, in altre parole, il nodo cruciale che si è venuto a creare consiste in un surplus di produzione dell’elettrico che la gente non compra o non compra abbastanza rispetto all’offerta.
“Il mercato dell’auto sta soffrendo perché c’è una discrepanza tra offerta e domanda, i prezzi sono aumentati e la gente dalla pandemia ne è uscita impoverita. A ciò si aggiunge il fatto che ci si deve confrontare con i ritardi produttivi; prima il massimo dell’attesa di una vettura nuova era 45 giorni, se un cliente richiedeva una vettura full optional. Conseguenza diretta di ciò, un raddoppio dei costi dell’usato che in Italia è il doppio della vendita di auto nuove”.
Inoltre, mentre l’Europa continua a rimanere il “Vecchio Continente”, ce n’è un altro che è uscito dalla storica etichetta di "Antico" e in tempi velocissimi ha conquistato il monopolio della produzione di veicoli elettrici; secondo i dati Jato Dynamics, la Cina conta il 45% delle vendite globali di elettriche e il 60% della produzione mondiale. Questo significa che la maggior parte delle auto elettriche vendute e prodotte nel mondo sono di marchi cinesi o sono realizzate in Cina da marchi stranieri.
A differenza dell’Europa, la Cina ha investito molto nella ricerca e nello sviluppo delle tecnologie per le auto elettriche, in particolare per le batterie, che sono il componente più critico e costoso. Quest’ultima, infatti, dispone di ampie riserve di materie prime come litio, cobalto, nichel e altri metalli necessari per la produzione delle batterie. In questo modo si può permettere di abbattere i costi di produzione e di avere un vantaggio competitivo rispetto agli altri Paesi.
In secondo luogo, la Cina ha adottato una politica industriale e ambientale molto favorevole alle auto elettriche, con incentivi economici, normativi e infrastrutturali, che sono stati applicati in maniera capillare.
Dunque, sulla scia delle direttive europee e anche per non ricadere totalmente nell’orbita del monopolio cinese, quali soluzioni stanno adottando le case costruttrici? Alcune di queste, si stanno indirizzando sostanzialmente verso due alternative all’elettrico: gli eco carburanti da una parte e l'idrogeno dall’altra.
L’eco carburante o carburante sintetico è un tipo di combustibile che non deriva dal petrolio, ma viene prodotto artificialmente tramite processi chimici che utilizzano energia elettrica rinnovabile, acqua e CO2. Questo carburante avrebbe il vantaggio di essere compatibile con i motori termici esistenti, senza richiedere modifiche meccaniche, e di avere un impatto ambientale ridotto; un modo per prolungare la vita dei motori a benzina e diesel oltre il 2035, data prevista per il divieto di vendita di auto a emissioni.
Tuttavia, richiedono costi di produzione molto elevati e inoltre diversi impianti sono ancora in una fase sperimentale e non c’è ancora una certezza sulle loro proprietà non inquinanti.
Un’altra via è quella dell’idrogeno che Menchi stesso definisce come ottimale “perché non produce CO2 ma acqua che viene emessa dal tubo di scarico sotto forma di vapore, oltre al fatto che è un ottimo propulsore, dunque adatto anche per veicoli grandi”. Anche la transizione verso l’idrogeno è in fase di sviluppo e perfezionamento in quanto “è un elemento fortemente esplosivo ed è molto freddo (-252,77 °C) per cui, a queste temperature, favorirebbe il rischio di rottura meccanica, che in parte è stata risolta. Va anche detto che in Italia esiste un solo rivenditore di auto a idrogeno e sta a Cuneo”.
Dunque, l’idea generale dell’attuale mercato delle auto rispetto al passaggio dovuto verso una transizione ecologica, in Italia e più in generale in Europa, sembra essere quella di uno stato confusionale e pluridirezionale in cui si cercano delle soluzioni su un terreno che già da molti anni sarebbe dovuto essere pronto. Infatti, la mancanza sostanziale di infrastrutture per la cosiddetta mobilità “green” e una frammentazione normativa sono indice di come si è alle prese con i ritardi di un processo, che non dovrebbe essere vissuto con i toni di un’urgenza ma come naturale passaggio.
Sembrano mancare delle effettive e dettagliate linee programmatiche e una visione organica: "A confermarlo - afferma l’amministratore delegato della concessionaria - è stata la COP28, la ventottesima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Quest’ultima, sarebbe dovuta servire a dare una linea precisa e un planning temporale, così non è stato”.
"Sono stati invitati i grandi produttori di inquinanti- continua Menchi- e alla fine si è prodotto un documento dove non si parla mai specificatamente di abbandono del ‘petrolio’ ma si parla sempre di un generico ‘combustibile’. Non ci sono delle prescrizioni precise né a livello terminologico né organizzativo, per cui di fatto è un documento non vincolante. È scritto in un modo tale per cui la transizione può iniziare, per assurdo, nel 2049, nonostante la fine stabilita nel 2050”.
"Siamo pronti alle prossime sfide elettorali con coraggio e determinazione". Queste le parole della presidente provinciale di Italia Viva Macerata Fabiola Santini durante la conferenza stampa di fine anno tenutasi al ristorante DiGusto, nel capoluogo.
Nei giorni scorsi si è conclusa la complessa fase congressuale del partito guidato da Matteo Renzi con il rinnovo delle dirigenze su tutti i livelli: nazionale, regionale e locali. "Italia Viva per sua natura si pone al centro del panorama politico italiano come spazio aperto al confronto come strumento di crescita e supporto ai cittadini, un motore di sviluppo per tutto il territorio. Nella nostra provincia vogliamo porci proprio in questo spazio", ha sottolineato la presidente Santini.
Introdotte le prossime attività del partito: "Inizieremo una importante campagna di ascolto su più livelli, con la cabina di regia che mi affiancherà in questo mandato ascolteremo gli iscritti visitando ogni zona della nostra provincia, ascolteremo i cittadini tornando sulle piazze e con iniziative tematiche, ascolteremo le parti sociali e politiche organizzando incontri con associazioni di categoria, sindacali e gli altri partiti politici".
"Il nostro intento è arrivare preparati alla prossima scadenza elettorale, partendo dall'ascolto delle reali esigenze del territorio, ci occuperemo senza dubbio di temi come la sanità, l'ambiente, i giovani e lo sviluppo economico, ma vogliamo raccogliere quanti più stimoli possibili dai cittadini. La sfida delle Europee ci vedrà molto impegnati, ma ci concentreremo molto anche sulle amministrative della nostra provincia cercando di accrescere la nostra rappresentanza politica nei consigli comunali. Vogliamo esserci, con coraggio e passione animati dalla forza delle nostre idee", ha concluso la presidente provinciale Fabiola Santini prima di presentare alla stampa i neo presidenti comunali e di zona e la cabina di regia che avrà al suo fianco durante il suo mandato e che potrebbe essere ampliata in itinere.
Ecco i nominativi dei presidenti comunali e di zona eletti: Macerata, Ulderico Orazi; Civitanova Marche, Luca Doria; Zona 1 (Camerino-Matelica) Guido Carradori; Zona 2 (Tolentino- San severino Marche- Sarnano- Pollenza) Alba Passarini; Zona 3 (Appignano, Cingoli, Treia) Sandro Nardi; Zona 4 (Corridonia, Loro Piceno, Colmurano, Mogliano, Monte San Giusto) Francesco Sagretti; Zona 5 (Morrovalle, Montecosaro) Paola Pirro.
La cabina di regia, invece, è così composta. Ulderico Orazi, Monica Martarelli, Fernando Froldi (Macerata); Rosita Platinetti (Morrovalle); Alba Mosca e Alba Passarini (Tolentino), Katia Buonarrota (Civitanova Marche); Emanuela Biocco (Matelica); Gianfranco Lattanzi (Corridonia).
Il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità il bilancio di previsione 2024-2026 dell’Ente. “Questa amministrazione arriva entro l’anno all’approvazione tanto del Dup (Documento unico di programmazione), quanto del bilancio 2024-2026, dimostrando capacità di programmazione, pur nell’ambito di un quadro di risorse ancora molto incerto e contenuto - spiega il presidente Sandro Parcaroli -. Questo bilancio consente di prevedere nel 2024 circa 106 milioni di entrate (di cui 42,5 di parte corrente), destinate principalmente a finanziare la manutenzione delle strade, l’edilizia scolastica, l’ambiente, con particolare attenzione al Pnrr e agli interventi post sisma”.
Il bilancio risente ancora dei cosiddetti “prelievi forzosi” di contribuzione alla finanza pubblica, che continuano a penalizzare l’Ente, in attesa di una riforma delle province che stenta a realizzarsi.
Per quanto riguarda le aliquote e i tributi, vengono confermate, anche per il 2024, la riduzione al 5% della tariffa Ipt (Imposta provinciale trascrizioni) per i disabili sensoriali; le tariffe del canone unico patrimoniale già vigenti il 2023; l’aliquota pari al 5% del Tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell’ambiente; le tariffe relative all’Imposta provinciale di trascrizione e l’aliquota pari al 16% dell’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori.