Il centrocampista della Maceratese Paolo Tortelli ha analizzato il risultato di domenica scorsa con il Chiesanuova. Il gol del pareggio di Defendi, arrivato sull’ultima azione della partita, ha lasciato parecchia rabbia in casa biancorossa, che Tortelli spera di trasformare in energia positiva in vista della prossima gara casalinga con l’Urbino. Le sue parole raccolte in questa intervista:
Come avete ricominciato la settimana dopo il pareggio di domenica?
"Dalla partita con il Chiesanuova ci portiamo dietro tanta rabbia perché, secondo me, avevamo fatto tutto quello che dovevamo fare per portare a casa la vittoria. Siamo passati in vantaggio e avevamo creato i presupposti per chiudere la partita in più di un’occasione ma non ci siamo riusciti. Nonostante questo eravamo arrivati al 95’ sull’1-0, ma all’ultimo respiro il gol di Defendi ci ha portato via due punti che, al di là di tutto ciò, meritavamo.
Andare in vantaggio e poi creare anche le occasioni per incrementarlo vuol dire che la prestazione c’è stata. L’unica cosa su cui possiamo recriminare è proprio questa: non aver chiuso la partita quando ce n’era la possibilità. Abbiamo ricominciato perciò la settimana con molta rabbia, che contiamo di trasformare in energia positiva per la partita di domenica".
Domenica all’Helvia Recina arriverà l’Urbino e poi, sempre sul vostro campo, ci sarà l’Urbania. Due partite casalinghe consecutive che possono rappresentare un bonus imortante per voi
"Sicuramente giocare in casa e di fronte al nostro pubblico è sempre meglio che giocare fuori. Noi però dobbiamo essere concentrati come se giocassimo l’ultima partita dell’anno. Ormai, da qui alla fine saranno 14 finali, quindi non dobbiamo pensare né a dove né a con chi giochiamo, ma semplicemente a tirare fuori il meglio di noi. Abbiamo dimostrato che, se miglioriamo quelle piccole cose che ci rimangono da migliorare, possiamo raggiungere obiettivi importanti".
L’anno passato invece si era chiuso con la sconfitta in finale di coppa con l’Osimana. In quell'occasione hai dovuto seguire la partita da fuori per squalifica. Immagino non sia stato semplice per te
"Sono quelle partite che è quasi impossibile seguire da fuori. Sono partite stupende da giocare, in cui vuoi dare tutto il tuo contributo in mezzo al campo. È stata davvero dura seguirla da fuori".
La società ha rinforzato la rosa con tre innesti, uno per reparto. Che impressione ti hanno fatto i nuovi arrivati e come si stanno integrando nel gruppo?
"Vittorini, Gomis e Damiano sono sicuramente degli ottimi ragazzi, che poi è la prima cosa che noti rispetto alle caratteristiche tattiche, che invece vengono fuori col tempo. Da compagno di squadra poi non mi sento di giudicare tatticamente un altro giocatore. Si stanno integrando benissimo nel gruppo e sono sicuro che sapranno darci una grossa mano da qui alla fine".
A centrocampo è arrivato Gomis. Con il suo innesto, c’è la possibilità che si passi ad un centrocampo a 3? Tu personalmente ti trovi meglio in un reparto a 2 o a 3?
"Negli ultimi anni ho sempre giocato in un centrocampo a 3. Nel primo periodo a Tolentino però sono stato spesso impiegato in un centrocampo a 2. Per me, a 2 o a 3, è quasi indifferente. L’importante è trovare la giusta quadratura per tutta la squadra. Credo che Mister Pagliari, per le idee che ha in mente, voglia proseguire con il centrocampo a 2. Anche se, nel finale della partita con il Chiesanuova, ci siamo messi a 3, quindi a partita in corso può rappresentare sicuramente una soluzione".
Con una vittoria domenica vi sareste ritrovati a -2 dalla vetta, segno di come in questo campionato tutto possa cambiare ogni giornata. La vittoria del campionato rimane un obiettivo percorribile?
"Quando giochi per la Maceratese devi puntare sempre al massimo obiettivo. In questo momento stiamo ragionando, come giusto che sia, partita dopo partita. Guardare la classifica adesso è quanto mai inutile perché, come hai detto, tutto può cambiare da una giornata all’altra. Noi cerchiamo di portare a casa più punti possibili e il prima possibile, poi a fine anno tireremo le somme. L’unico obiettivo, ora come ora, è vincere più partite possibili da qui in avant"i.
Come gestire con consapevolezza le proprie emozioni e quelle del gruppo-classe? Come allenare la concentrazione degli alunni? Come portare in aula un clima non giudicante, di calma e serenità? Come placare inquietudine, stress e ansia? Queste alcune delle domande che spesso chi vive la scuola si pone quotidianamente.
Dare una risposta efficace sembra oltremodo urgente, in un momento storico-sociale instabile, segnato dall’incalzare in cronaca nazionale ed estera, dopo i disagi emotivi causati dalla pandemia da Covid-19, di notizie permeate di violenza verbale e fisica, non solo di genere, ponendo nei più giovani numerosi interrogativi.
Per questo il Convitto Nazionale ha voluto inoltrarsi in un progetto-pilota pioneristico nel suo genere, frutto della partnership con l'università di Macerata, in particolare con il dipartimento di scienze della formazione, beni culturali e turismo di cui fa parte il centro di ricerca in didattica, disabilità e inclusione, tecnologie educative (TIncTec), recentemente premiato a Lisbona nell’ambito dell’VIII Congresso Internazionale di Neuroscienze e apprendimento e coordinato dalla professoressa Catia Giaconi, prorettrice vicaria di Ateneo oltre che docente Unimc di Didattica e Pedagogia Speciale.
Si tratta di un iter formativo innovativo che coinvolge da una parte la psicologa e docente universitaria Anna Maria Mariani, ricercatrice Unimc e collaboratrice della professoressa Giaconi, e dall'altra alunni, educatori e docenti di scuola primaria e secondaria di I grado del Convitto "Giacomo Leopardi".
"Il protocollo Mi.Te. Mindful Teaching, ispirato alla mindfulness, è una pratica meditativa ed educativa sviluppata negli Usa dal professor Jon Kabat-Zinn (University of Massachusetts) e molto diffusa in ambito anglosassone", ricorda Anna Maria Mariani.
Con il termine mindfulness si intende la consapevolezza del momento presente, il "qui e ora", osservato con curiosità e assenza di giudizio, attraverso semplici pratiche formali e informali dal nome suggestivo (come "il sassolino delle intenzioni", "meditazione del giardino segreto", "della montagna", "della gentilezza amorevole", ecc.) basate su attenzione a respiro, silenzio e riconoscimento delle emozioni, gratitudine, gentilezza e accettazione verso se stessi e gli altri.
Il percorso è iniziato nell'ottobre scorso per docenti ed educatori, nella palestra dello studentato del Convitto sita in via Piani, con sessioni di illustrazione e sperimentazione delle pratiche, condivisione di strumenti per riflettere e monitorare risultati, ma affonda le sue radici nella "Settimana dell’Inclusione", organizzata dall'Ateneo maceratese tra aprile e marzo 2023 per promuovere la conoscenza di pratiche didattiche innovative tra studiosi, scuole, famiglie, servizi e istituzioni del territorio, evento a cui il Convitto ha partecipato con entusiasmo, cogliendo a pieno gli inputs offerti dal Centro di Ricerca diretto da Catia Giaconi.
Prima di Natale, al termine del Corso, i docenti e gli educatori sono stati chiamati a "mettere in pratica" quanto appreso innestando con successo, tra studenti piacevolmente sorpresi, i primi semi di mindfulness a scuola, su più livelli, iniziando con brevi sessioni di mezz'ora in alcune classi-pilota, alla presenza dell’esperta Anna Maria Mariani, e/o sperimentando la Mindful Eating con gli educatori ad esempio durante la mensa o la merenda.
Viva la soddisfazione del dirigente scolastico Roberta Ciampechini, che ringrazia il rettore dell’Università di Macerata John McCourt e il dipartimento di scienze e formazione nelle persone di Catia Giaconi e Anna Maria Mariani per la professionalità e la cura con cui hanno tessuto questo progetto. Si congratula con la professoressa Barbara Fausti, vicepreside e referente per la Scuola del percorso Mindful Teaching, con docenti, educatori e alunni per l’ampia adesione e l’accoglienza calorosa riservata a questa attività, di cui sottolinea la grande validità didattica e umana, non solo per la vastità di orizzonti che apre, dalla spendibilità ludica in ambito familiare delle competenze civiche acquisite in aula fino al raggiungimento dell’Obiettivo 3 dell’Agenda 2030 ONU (Salute e benessere della persona), ma anche per la verticalità dell’approccio pedagogico, visto che vengono coinvolti i principali attori della comunità educante dalla Primaria all’Università.
Il dirigente scolastico tiene inoltre a sottolineare lo spessore scientifico che dà solidità all’innesto della mindfulness nella didattica: le neuroscienze dimostrano infatti che l’interiorizzazione di pratiche connesse alla meditazione rafforzi le connessioni neurali nella parte frontale del cervello deputata alla memoria e alla risoluzione dei problemi, aumenti negli studenti la capacità gestire emozioni e concentrazione, riducendo il rimuginio delle preoccupazioni, arginando la distrazione e fornendo strumenti che aiutano ad affrontare momenti stressanti come test ed esami.
Inclusività e sostenibilità sono ulteriori aspetti che impreziosiscono il percorso e ne rafforzano le potenzialità; la mindfulness, infatti, propone attività semplici che possono essere gestite da ciascuno in base alle proprie caratteristiche e affinità, ascoltando i propri bisogni nel momento presente, il tutto ritmato dall'aspetto più essenziale che caratterizza l’essere umano: il respiro.
Numerosi gli studi che evidenziano come queste pratiche siano un valido aiuto anche per i bambini con Adhd, Bes, dislessia e autismo, i quali, focalizzando la concentrazione sul momento presente, imparano ad avere maggiore fiducia in loro stessi, ad affrontare le emozioni "difficili" e a migliorare la comunicazione con i compagni e gli insegnanti.
La referente Fausti ricorda, infine, come tale progetto si raccordi con altre iniziative già poste in essere dalla scuola, come il Progetto Family Point Ats 15, con il ciclo di interventi di una psicologa specializzata che coinvolgono anche le emozioni in rapporto ad hard/soft skills, i laboratori artistici del Progetto Red dedicati alla sensibilizzazione contro la violenza di genere, la sistemazione dell’Aula Verde nelle pertinenze della scuola per consentire lezioni en plein air, o ancora la partecipazione del Convitto al Concorso fantasy "Scrittori di classe", quest’anno incentrato proprio sulle emozioni primarie, con una serie di webinar a corredo per gli insegnanti aderenti, organizzati ad hoc dall'università di Firenze.
L'obiettivo è ora quello di portare avanti le buone pratiche connesse alla mindfulness nella didattica quotidiana: dirigente scolastico, insegnanti ed educatori saranno lieti di presentare la ricca proposta formativa del Convitto, unica realtà nel suo genere a livello regionale, sabato 13 e domenica 21, a partire dalle ore 16:30, in occasione degli Open Day di gennaio.
Nuovo appuntamento all’Università di Macerata con il corso di formazione sulla leadership democratica, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici in collaborazione con la Scuola di studi superiori Giacomo Leopardi e con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata. L’incontrò, aperto a tutti gli interessati, anche non iscritti e che non abbiano partecipato ai precedenti appuntamenti, si svolgerà venerdì 12 gennaio alle ore 18, nell’aula A della sede di via Garibaldi 20. Si affronterà il tema della leadership nel guidare le comunità e le associazioni del volontariato sociale. Si tratta di una realtà civile in crescita, che promuove nel nostro Paese la cultura della solidarietà e dell’accoglienza.
La relazione di apertura sarà affidata a don Marco Pagniello, direttore nazionale della Caritas Italiana, un riferimento per tutto il volontariato che opera a favore delle persone escluse o abbandonate. Dopo di lui prenderà la parola Annalisa Ubertoni, dell’associazione “La Goccia”, che si occupa di affido, adozione, sostegno familiare e di far crescere in città la cultura dell’ospitalità. La partecipazione a tutti gli incontri è libera e tutte le persone interessate sono invitate a intervenire.
È stata una lunga lotta, decisa sempre nei finali di set. Brava la squadra ospite a saper essere più incisiva negli ultimi palloni. I biancorossi venivano da una lunga pausa tra turno di riposo e la gara con Casarano rinviata, ma sono comunque riusciti a controllare per diversi tratti della partita, reagendo anche allo svantaggio subito nel primo set, sfuggito per qualche errore di troppo nel finale.
Macerata ha poi ribaltato e conquistato l'occasione di chiudere la gara al quarto set ma di nuovo Palmi è riuscita a recuperare, rimandando tutto al tie-break; la gara è quindi proseguita combattuta, come confermato dai lunghi vantaggi che hanno decretato la vittoria di Palmi e l’accesso alle fasi finali della Del Monte Coppa Italia. Alla Volley Banca Macerata non resta che ripartire dal campionato, con la gara di Napoli in programma domenica.
LA CRONACA – Volley Banca Macerata con Casaro, Zornetta e Lazzaretto, Fall e Orazi al centro, il Capitano Marsili e il libero Gabbanelli. Palmi risponde con Stabrawa, Corrado e Carbone, i centrali Maccarone e Rau, il palleggiatore è Cottarelli, il libero Donati. Buoni ritmi aprono il quarto di finale con le due squadre che si inseguono: ci pensa Fall ad allungare per i suoi ma Carbone accorcia 6-5 con un muro-out. Cresce Macerata e allunga, stavolta il muro vincente è biancorosso e ferma Stabrawa per l’11-7. L’opposto polacco non ci sta e si riscatta subito dopo infilando due punti che permettono a Palmi di restare in scia, i biancorossi tengono però il +3. Si avvicina di nuovo la squadra ospite con Cottarelli che colpisce sotto rete dopo la difesa di Macerata, 19-17; ci crede Palmi e ribalta 19-20 sulla serie in battuta positiva di Carbone. Spezza il momento di difficoltà Zornetta che, con un forte diagonale e un ace, riporta il risultato in parità, 21-21: torna avanti Palmi ma Orazi accorcia e Lazzaretto trova il buco nel muro per il 24-24.
Ai vantaggi gli ospiti si prendono il primo set con il punto decisivo firmato Stabrawa, 24-26. I biancorossi vogliono riscattarsi subito e lo dimostrano al rientro in campo: Casaro trova il muro del 7-3 che vale la prima fuga e gli applausi del Banca Macerata Forum. Palmi è vivo e in partita, in pochi attimi si conquista il 7-7, poi i biancorossi tornano avanti ma la gara resta aperta. Si alza la tensione con due lunghi check da parte dell’arbitro, intanto Macerata riprova la fuga con Lazzaretto, 16-14; lo schiacciatore biancorosso viene però murato per il 16-16 di Palmi. Di nuovo avanti i padroni di casa con un salvataggio di Gabbanelli che strappa gli applausi del Banca Macerata Forum, chiuso alla perfezione dal preciso pallonetto di Zornetta, è 20-18. Stavolta nessuna sorpresa e Fall chiude 25-22 il secondo set.
Equilibrio nei set ma anche in campo, 5-5 con le squadre che giocano punto a punto. Break Palmi e Rau trova l’ace con un tocco decisivo della rete, i biancorossi rispondono a muro e poi con Sanfilippo, 11-11, continua la fase combattuta dell’incontro; alza i giri Macerata e stavolta sono gli uomini di coach Castellano ad allungare 16-13 con il diagonale di Casaro, quindi provano a controllare. Zornetta fulmina la difesa ospite, 20-16: Macerata gestisce con Pahor al servizio, poi chiude 25-19. Stavolta la reazione è di Palmi, subito avanti 1-5, i biancorossi cercano di scuotersi. Accorciano i padroni di casa, Lazzaretto da posizione centrale fa 6-7, risponde il solito Stabrawa e gli ospiti continuano a guidare il risultato trascinati dall’opposto polacco; altro salvataggio di Gabbanelli, stavolta però ha la meglio il muro di Palmi, 11-14, biancorossi ancora costretti ad inseguire.
Buon momento degli ospiti, Macerata sbatte sul muro avversario, 13-18; reazione nel finale degli uomini di coach Castellano, trovano il 19-21 con la palla fuori di Stabrawa e Palmi si rifugia nel time-out. Di forza Macerata: Casaro firma due punti di fila, gli ospiti quindi sbagliano sotto pressione e arriva il 22-22; le squadre lottano fino all’ultimo punto, quello decisivo è di Corrado, 23-25. Non cambia il copione, partita tirata e tie-break che comincia punto a punto. Lazzaretto mette a terra una palla difficile e trova il 5-3, Palmi prova la reazione ma al cambio campo sono avanti i biancorossi 8-6. Stabrawa e Corrado rimettono gli ospiti in carreggiata, 11-11, time-out per coach Castellano; le squadre combattono, Palmi trova il vantaggio, Macerata risponde, 14-14. Vantaggi infiniti, i biancorossi vanno sotto e recuperano più volte ma è Palmi a spuntarla, si prende vittoria e passaggio del turno.
I COMMENTI – Coach Castellano commenta una gara che è rimasta aperta e ben giocata da entrambe le squadre fino alla fine, “Faccio i complimenti a Palmi. Noi abbiamo anche avuto l’occasione per chiuderla, poi al tie-break può sempre succedere di tutto, ma loro hanno giocato bene. La gara è stata decisa nel finale da episodi, può succedere. Questa era una partita a parte e dispiace perché ci tenevamo tanto”.
Il tabellino:
VOLLEY BANCA MACERATA 2 OMIFER PALMI 3
PARZIALI: 24-26, 25-22, 25-19, 23-25, 19-21.
Durata set: 29’, 29’, 23’, 27’, 24’. Totale: 132’.
VOLLEY BANCA MACERATA: Marsili 2, Orazi 6, Pahor 1, Fall 6, Penna, Casaro 27, Sanfilippo 11, Scrollavezza, Ravellino, D’Amato, Gabbanelli, Zornetta 21, Lazzaretto 13. NE:. Allenatore: Castellano.
OMIFER PALMI: Cottarelli 8, Donati, Stabrawa 37, Maccarone 2, Russo, Corrado 19, Rau 3, Carbone 4. NE: Iovieno, Gitto, Amato, Pellegrino. Allenatore: D’Amico.
ARBITRI: Mesiano e Scotti.
Nella mattinata del giorno dell’Epifania 6 gennaio una delegazione del Rotary Club di Macerata e della Croce Verde si è recata all’unità operativa complessa di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale di Macerata per portare, insieme alla Befana doni ed un momento di gioia ai bambini del reparto, doni messi a disposizione della Croce Verde e raccolti presso il proprio centro della solidarietà.
Il presidente Aldo Alessandrini ed una delegazione dei soci del Rotary tra i quali il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e il prefetto del Club Gianni Pigliapoco, quest’ultimo anche in rappresentanza della Croce Verde di Macerata, hanno avuto modo così di visitare il reparto accolti dal primario Marina Fornaro e dal suo staff e di congratularsi per l’efficienza e la cura del reparto la professionalità e l’amorevolezza riposta nei confronti dei piccoli ospiti da parte dello staff medico infermieristico.
Non sono mancati momenti di tenerezza alla vista della Befana da parte dei bambini sorpresa e stupore nei loro occhi. “Un ringraziamento va alla socia, la dottoressa Mirella Staffolani già medico del reparto di pediatria che ha reso possibile la visita in giorno che sebbene di festa necessita sempre di un alacre lavoro nel reparto in questione”, si legge in una nota del Rotary.
Il club ha anche ripreso, dopo la pausa dettata dal Covid, la visita annuale agli ospiti della Casa di Riposo a Villa Cozza durante le festività natalizie e l’azione di volontariato con il Rotaract (la parte giovanile del Rotary Club). Quest’anno la scelta è caduta per la data del 7 gennaio: nel pomeriggio il Rotary Club è stato presente unitamente al Rotaract alla Casa di Riposo IRCR di Macerata per la tombolata con gli anziani.
“È questo un momento di incontro e di divertimento che è diventato nel corso degli anni molto desiderato e partecipato grazie anche alla particolare sensibilità per gli anziani del socio dottor Giorgio Mancini già primario del reparto di Geriatrica dell’ospedale di Macerata “, spiegano
“Gli anziani mostrano passione, attenzione e spigliatezza nel vincere i premi messi a disposizione. È stato presente anche il personale di assistenza per portare aiuto negli spostamenti e nella sistemazione degli ospiti e il nostro ringraziamento va anche a loro per la loro dedizione in particolare alla responsabile Letizia Concini ed al presidente dell’Ircr Amedeo Gravina”.
“Il contatto umano, la compagnia, il sorriso, la voglia di vincere sono le particolarità e la bellezza di questo ritrovo annuale. È stato riproposto in questa occasione un armadio detto “Armadio della Riattivazione” dove sono conservati giochi da tavolo, carte da gioco, libri, quiz, Cd con canzoni degli anni presenti e passati, colori, creme e profumi e tanti altri oggetti utili ai giovani del Rotaract per la riattivazione delle capacità mentali e la stimolazione degli anziani”.
“Sappiamo infatti che l’incontro, il colloquio e la gentilezza tra generazioni di giovani e anziani rappresentano da sempre la migliore medicina. D’altro canto anche il giovane volontario realizza che questo service non è perdita di tempo, ma una conquista che porta all’aumento dell’autostima, alla maggiore comprensione delle dinamiche sociali, all’affermazione concreta dei propri valori, al rafforzamento dei legami con la comunità. È questo principalmente il senso di questo semplice evento”.
Un'iniziativa lodevole, quella ideata e portata avanti dai ragazzi della Bls Volley, squadra di pallavolo iscritta al campionato Csi misto, che gioca le proprie partite casalinghe nella palestra del Centro Sportivo Don Bosco di Macerata.
Per la giornata dell’epifania è stata infatti organizzata una lotteria di beneficenza, con ben 57 premi messi in palio, concessi da attività ed esercenti del centro di Macerata. Sono stati così venduti 300 biglietti, con l’estrazione che si è tenuta nella palestra del Don Bosco nella giornata del 6 gennaio. Estrazione che è stata preceduta anche da un minitorneo di volley a squadre, che ha riunito appassionati e sportivi in una bella giornata di sport all’insegna della solidarietà. Il ricavato di questa lotteria è stato devoluto ad Anffas, con la consegna di una targa presso la sede di Macerata della onlus.
Marco Scarponi, presidente dell'Anffas onlus di Macerata, è rimasto sbalordito dalla bella iniziativa della Bls Volley, messa in piedi tra l’altro in pochissimi giorni dagli organizzatori. Ha poi sottolineato l'importanza del gesto per la fondazione e ha, infine, augurato alla squadra un buon proseguo di campionato.
Gli organizzatori dell'evento benefico hanno così commentato la loro iniziativa: "La lotteria è stata l'occasione per chiudere le festività insieme, facendo quello che ci piace più fare nel tempo libero: giocare a pallavolo. Abbiamo colto l'occasione per lanciare la società anche nel tessuto sociale cittadino, dal momento in cui ci piace vedere lo sport come un'occasione di unione, aggregazione e solidarietà ed un'arma per combattere disuguaglianze e barriere. Per questo, di comune accordo con tutti i membri della squadra, abbiamo deciso di devolvere tutto il ricavato della lotteria in beneficenza ad Anfass Macerata".
Non solo sport dunque per la Bls Volley, ma anche la volontà di farsi valere e dare un contributo alla comunità al di fuori del campo di gioco. All'iniziativa, come detto, hanno subito risposto presenti le attività commerciali di Macerata: "A queste va il nostro grazie, così come alla Pallavolo Macerata, per i tanti premi messi in palio, ma soprattutto per la leggerezza con cui hanno fatto un piccolissimo gesto che ha scaturito poi una grande partecipazione e il sold-out dei 300 biglietti in palio".
"Io non ho ricevuto nessun avviso d'indagine. Né saprei come essere indagato di un furto che non ho commesso. E per un reato compiuto 11 anni fa, in circostanze non chiarite dagli inquirenti di allora. Da questa notizia risulta una palese violazione del segreto istruttorio, l'unico reato di cui ci sia evidenza". Il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, commenta così l'indiscrezione de Il Fatto quotidiano che oggi annuncia di un'indagine a suo carico. "L'ennesima diffamazione" afferma Sgarbi che aggiunge: "Ancora una volta Il Fatto mente".
"Da quello che si legge, l'opera è stata malamente tagliata. E quella in mio possesso è in buone condizioni e con una stesura pittorica ben conservata e uniforme. Qualunque valutazione va fatta sull'opera di cui quella rubata è manifestamente una copia, come tutte quelle conservate in quel castello di cui nessuno si è preoccupato. Né credo sia un reato fare eseguire la fotografia di un'opera di cui tutti gli esperti hanno visto l'originale esposto a Lucca" aggiunge il sottosegretario che affida la sua replica ad un comunicato in cui continua: "Che la Procura d'Imperia abbia trasmesso gli atti a Macerata come sede competente è una notizia che potrebbe avere un senso se, come la legge prevede, io ne fossi a conoscenza. Ma così non è. Dovrebbe infatti essere un magistrato, non un giornalista, a stabilire su cosa indagare e sulle complicità di restauratori e fotografi, accusatori improvvisati, ma che potrebbero rivelarsi complici di più gravi reati e omissioni".
"Dalla procura della Repubblica di Macerata non è arrivata alcuna comunicazione di ipotesi di reato, né al sottosegretario Vittorio Sgarbi e tantomeno al sottoscritto": a dirlo all'ANSA è l'avvocato maceratese Giampaolo Cicconi che assiste Sgarbi in altri procedimenti.
"Quello che sappiamo è quanto letto sulla stampa e già questo è singolare", sottolinea il legale che evidenzia l'eventuale "violazione del segreto istruttorio" nel caso in cui l'iscrizione sul registro degli indagati fosse confermata per il sottosegretario, che sarebbe finito nel mirino dei magistrati - da quanto riportato stamani da Il Fatto quotidiano - per 'furto di beni culturali'. "Ad oggi - conclude l'avvocato - non siamo in grado di commentare alcunché e se mai dovesse arrivare la notifica dalla procura, spetterà al sottosegretario Sgarbi decidere a chi affidare l'eventuale assistenza ".
Secondo Il Fatto, il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi è indagato per furto di beni culturali. C'è un fascicolo con iscrizione e una prima ipotesi di reato sul caso del dipinto attribuito a Rutilio Manetti, trafugato dal Castello di Buriasco nel 2013 e riapparso a Lucca nel 2021 come "inedito" di proprietà di Vittorio Sgarbi.
Del caso si sono occupati lo stesso quotidiano e la trasmissione Rai Report. Il fascicolo sarebbe stato aperto dalla Procura di Imperia, come derivazione di un'altra inchiesta per esportazione illecita di opere d'arte, relativo al Valentin de Boulogne. Sempre secondo il Fatto il fascicolo è stato poi trasmesso alla Procura di Macerata per competenza, perché Sgarbi dichiara il domicilio a San Severino Marche, di cui fu sindaco nel 1992, luogo da lui stesso designato per gli interrogatori. Non è escluso che possa essere trasferito poi ad un'altra Procura e che cambi anche l'ipotesi di reato. Intanto i carabinieri hanno sentito il restauratore e i titolari dell'impresa di Correggio (Reggio Emilia) che avrebbe eseguito una copia dell'opera.
E' stato trasmesso qualche giorno fa alla Procura di Macerata il fascicolo nel quale il sottosegretario ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi è indagato per il reato di autoriciclaggio di beni culturali di cui all'articolo 518-septies del codice penale.
Lo conferma il Procuratore di Macerata Giovanni Fabrizio Narbone dopo le indiscrezioni pubblicate sull'indagine relativa al caso del dipinto attribuito a Rutilio Manetti, trafugato dal Castello di Buriasco nel 2013 e riapparso a Lucca nel 2021 come inedito di proprietà di Vittorio Sgarbi.
Il comune di Macerata seleziona 140 giovani, di cui 19 con minori opportunità, da impiegare nei 7 progetti che l’ente ha inserito nel "Programma Marche 24: Laboratori di Cittadinanza", ai fini del servizio civile universale.
I progetti sono "Cultura Patrimonio per tutti" per 32 posti, "Giovaniattivi" 26 posti totali, di cui 7 presso sedi accreditate dal Comune di Macerata, "Percorsi diversi" 19 posti, "Gesti di cura" 21, "Un amico a colori" 14, "Un nido accogliente" 18 e "Restart" 18 e hanno una durata di 12 mesi con orario di servizio di 25 ore settimanali e prevedono un periodo di tutoraggio di 3 mesi.
Per partecipare al bando i giovani devono avere la cittadinanza italiana, oppure di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea o di un Paese extra Unione Europea purché soggiorni regolarmente in Italia, aver compiuto 18 anni e non avere superato i 28 e non aver riportato condanne.
I candidati dovranno presentare la domanda di partecipazione entro le ore 14 del 15 febbraio 2024, esclusivamente attraverso la piattaforma Dol raggiungibile tramite pc, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. Per accedere ai servizi di compilazione e presentazione domanda sulla piattaforma Dol occorre che il candidato sia riconosciuto dal sistema.
I cittadini italiani residenti in Italia o all’estero possono accedervi esclusivamente con Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, di livello di sicurezza 2 Sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale (http://www.agid.gov.it/it/piattaforme/spid).
Per quanto riguarda il comune di Macerata gli operatori dell’Informagiovani, in piazza Vittorio Veneto, sono a disposizione per fornire informazioni o supporto ai giovani che ne avessero necessità.
"Mio padre vorrebbe parlare con il suo soccorritore, per ringraziarlo personalmente, senza questa persona sarebbe morto dissanguato in quel campo". A lanciare l'appello è Leonardo, figlio dell'uomo di 47 anni che il 27 dicembre scorso, in contrada Acquesalate, alle ore 21:20 circa, è stato vittima di un incidente stradale con il suo scooter elettrico.
La dinamica del sinistro è ancora da chiarire. Secondo la versione rilasciata dall'uomo ai carabinieri della compagnia di Macerata in ospedale "un'auto - racconta Leonardo -, dopo averlo superato a forte velocità, nel rientrare sulla destra, vista la prossimità di una curva, ha urtato la gomma anteriore del motorino elettrico di mio padre, facendolo rovinare al suolo, per poi darsi alla fuga". Le indagini sono ancora in corso.
"Mio padre è un infermiere dell'ospedale di Macerata, stava tornando a casa da lavoro - spiega -. Nel cadere ha impattato contro il guard-rail posto a bordo strada, procurandosi una frattura scomposta ed esposta del femore sinistro su protesi d’anca e una frattura al ginocchio destro. È finito in mezzo ad un campo dove ha perso 1.5 litri di sangue, rimanendo comunque cosciente per tutto il tempo".
"Fortunatamente, vista la zona poco trafficata e la scarsa luminosità del tratto, un automobilista sopraggiunto dopo qualche istante sul luogo, vedendo il ciclomotore incastrato sotto il guardrail, si è allarmato - aggiunge Leonardo -. Dopo aver fermato il proprio veicolo è sceso per accertarsi della situazione e, guidato dalle urla di mio padre, con il flash del proprio cellulare si è messo alla sua ricerca nel bel mezzo del campo che costeggiava il tratto di strada interessato".
Sarà proprio questa persona a prestare le prime cure e a chiamare i soccorsi. "Mio padre verrà successivamente trasportato all'ospedale Torrette di Ancona in codice rosso. Dell'uomo che lo ha aiutato sappiamo solo che è un cardiologo e che lavora a Civitanova Marche. Se leggesse queste righe, può contattarci tramite i seguenti recapiti del reparto di ortopedia dell'ospedale Torrette di Ancona: 0715963561 - 0715965660 - 0715965929", l'invito del figlio Leonardo.
I trapianti d'organo sono una delle più grandi sfide della medicina moderna, ma anche una delle più grandi speranze per migliaia di pazienti che attendono una nuova vita.
È di pochi giorni fa la notizia che nelle Marche, questa speranza si è concretizzata in 102 trapianti effettuati nel 2023 (leggi qui). Un numero importante, che si fonda sulla generosità dei donatori e sulla competenza dei medici e degli infermieri che lavorano nel Centro regionale trapianti.
Una stima che apre il nuovo anno con una prospettiva fiduciosa e rincuorante. A tal riguardo, abbiamo sentito chi questa prospettiva, per diversi anni, l’ha vissuta come un’attesa, fatta di momenti belli ma anche di molte difficoltà emotive e fisiche, che, un giorno, è diventata realtà e rinascita.
Si tratta di Rossella Rossi, insegnante di 64 anni che vive in un piccolo paese in provincia di Macerata, la quale, nel giugno del 2022, iscritta sia al centro trapianti delle Marche sia a quello dell’Emilia Romagna, ha effettuato un doppio trapianto di rene presso l’ospedale Sant’Orsola- Malpighi di Bologna, dopo alcuni anni di dialisi all’ospedale di Macerata.
“Il 25 giugno del 2022 rappresenta per me un giorno indelebile in quanto ho ricevuto il dono in assoluto più prezioso e atteso durante quest’ultimo periodo della mia vita: il trapianto di rene. Un dono che non è giunto casualmente ma grazie alla generosità, alla sensibilità di un uomo e della sua famiglia che hanno concesso una possibilità di rinascita, pur in un momento così doloroso come la scomparsa di un caro”.
“Grazie a questo gesto- afferma Rossella- sono tornata letteralmente a una nuova vita, perché, senza entrare nel particolare fisico ed emotivo, è estremamente difficile dover dipendere dalla dialisi e riorganizzare ogni tassello del quotidiano in funzione di quest’ultima. Nessuna parola potrebbe rendere la gratitudine sconfinata verso questa persona che è costantemente presente, ogni minuto, ogni secondo, non solo nel mio corpo ma anche nei mie pensieri, sentendolo vicino, in qualche modo custodi l’uno dell’altro”.
Ha proseguito col ringraziare tutto il personale medico e sanitario: “colgo l’occasione per ringraziare in primis tutti i medici e il personale sanitario del reparto dialisi di Macerata, grazie ai quali ho affrontato non poche difficoltà di percorso senza mai demordere nel raggiungimento di questo obiettivo. Un ringraziamento ugualmente sentito va al personale tutto dell’Ospedale Sant’Orsola- Malpighi di Bologna, che si è adoperato con una professionalità e un’umanità uniche, in un momento estremamente delicato come quello del trapianto”.
Rossella ha poi ricordato come qualche decennio fa poter fare un trapianto era più un miraggio, menzionando la vicenda di suo padre: “tutto questo per ribadire l’importanza, vissuta sulla propria pelle, di affidarsi sempre alle cure mediche, alla ricerca scientifica, perché, se penso a poco più di trent’anni fa, mio padre, come tutti i dializzati della sua epoca, non ha avuto la stessa mia possibilità. Il trapianto di rene era una rarità e spesso occorreva recarsi all’estero per tentarlo”.
Infine un appello che vuole essere uno spunto per una riflessione collettiva:
"Per concludere, mi trovo qui per offrire uno spunto di riflessione sull’importanza vitale di donare un organo, iscrivendosi all’ Aido, recandosi all’ufficio anagrafe del Comune in occasione del rilascio o rinnovo della carta d’identità, facendo richiesta alla Asl di appartenenza ecc. Superando così quelli che sono timori comprensibili ma molto spesso preconcetti. Grazie a chiunque dedicherà parte del suo tempo per leggere queste parole e a chi deciderà di renderle una possibilità concreta.Il trapianto è un’operazione che crea un ponte, una continuità tra chi non c’è più e chi rischia di non esserci più; è una vita che continua a germogliare dentro un’altra vita”.
Juan Luca Sacchi torna a dirigere un match della Juventus. Sarà, infatti, proprio il fischietto maceratese a dirigere la sfida tra i bianconeri e il Frosinone in programma giovedì sera, alle 21 (diretta tv su Italia Uno), per i quarti di finale della Coppa Italia.
Scenario d'eccezione quello dell'Allianz Stadium, che già aveva visto arbitraggi di Sacchi, l'ultimo dei quali risale alla stagione 2021-22 contro il Bologna, sfida terminata 1-1 tra le polemiche. Con la squadra di Allegri, Sacchi ha altri tre precedenti, mentre sono numerose le direzioni dei match del Frosinone, tra massima serie e cadetteria: ben quattordici. Il fischietto maceratese avrà come assistenti Tolfo e Palermo. Quarto uomo Tremolada. Al Var La Penna, suo assistente Aureliano.
Entrerà in vigore a partire da lunedì 15 gennaio il nuovo programma di esercizio ordinario del servizio di trasporto pubblico locale, come proposto da Apm, la cui riorganizzazione prevede modifiche in ordine al periodo scolastico (settembre-giugno) ed estivo (luglio-agosto), nella duplice articolazione feriale e festiva.
Il nuovo programma, oltre a una rimodulazione delle corse in base a una valutazione effettuata su quelle cittadine, attua buona parte delle istanze e proposte di intervento già manifestate dagli studenti universitari per il servizio di trasporto pubblico, oltre al ripristino della Linea 6 (ex circolare) con l'adeguamento agli orari di passaggio dei treni per garantire il maggior numero possibile di coincidenze dalla stazione ferroviaria.
Prevista anche l’istituzione di due nuove linee di collegamento diretto tra le frazioni di Sforzacosta e Piediripa e con le zone commerciali di Corridonia e Piediripa, sprovviste, sino a oggi, di una linea diretta.
In merito alla riorganizzazione, per quanto riguarda il periodo scolastico nei giorni feriali sarà riattivata la corsa delle 14:10 della Linea 1 utilizzata dagli studenti che provengono dalle scuole di altri paesi limitrofi e la corsa delle 20:14 a servizio della sede universitaria di Villa Lauri per il rientro degli studenti che, lì, frequentano le lezioni. Per quanto riguarda la Linea 2 sarà eliminato il passaggio Corso Cairoli/viale Don Bosco e attivata una nuova fermata alla stazione di Vallebona con il mantenimento della corsa delle 20:10 per il rientro a casa dal lavoro.
Rimangono invariate le Linee 3 e 4 mentre per la Linea 5 saranno riattivate le corse delle 14:08 e delle 14:35 per il ritorno a casa da lavoro. La Linea 6 sarà adeguata con gli orari di passaggio dei treni per garantire il maggior numero possibile di coincidenze mentre per la Linea 7 saranno soppresse le corse delle 9:30, 14:41, 15:36, 16:29, 17:36 e 18:33 e sostituite da una nuova Linea 7/10 e dal prolungamento della stessa fino al Corridomnia.
Per la Linea 8 saranno soppresse le corse delle 9:03, 10:08, 11:03, 15:02, 17:10, 18:03 e 19:08 sostituite dalla nuova Linea 7/10 fino al Corridomnia. Per la Linea 9 è previsto il transito in via Panfilo nella fascia oraria pomeridiana.
Per la Linea 11 si provvederà alla riattivazione del transito a Montanello nelle corse delle 8:15 e delle 11:10 e alla soppressione delle corse delle 14:10, 14:42, 15:15, 16:00, 17:10, 19:05, 19:50 sostituite con il passaggio in via Panfilo della Linea 9 nella fascia pomeridiana. Per la Linea 12, la corsa di ritorno da Colbuccaro delle 18:45 transiterà anche a Piediripa.
La nuova linea 7/10, che effettuerà 10 corse al giorno (giardini Diaz, via Bramante, Piediripa, centri commerciali, Sforzacosta, via Roma e giardini Diaz) costituisce un collegamento totalmente nuovo e diretto tra le due frazioni e le zone commerciali. La linea 10/7 (che farà il percorso inverso) effettuerà 9 corse al giorno. Sono state, inoltre, anticipate alcune corse bis mattutine a servizio degli studenti per permettere di arrivare prima presso i vari istituti scolastici.
Le corse bis a servizio degli studenti per le varie scuole restano sostanzialmente invariate ed eventuali modifiche agli orari delle singole corse potranno essere apportate sulla base delle esigenze didattiche che verranno comunicate dai singoli istituti scolastici all’inizio delle lezioni.
Per quanto riguarda il periodo festivo, la linea circolare rimane invariata con la modifica di percorso al rione Pace mentre per la Linea 8 sono stati raccordati gli orari di partenza e arrivo di tutte le linee per garantire le coincidenze al capolinea dei giardini Diaz. Invariata la Linea 10 con i soli aggiustamenti di orario.
Per quanto riguarda il periodo festivo restano confermate tutte le specifiche di servizio adottate per ogni linea nel periodo scolastico e non vengono effettuate le corse bis scolastiche. Inoltre, per il mese di agosto, il servizio festivo viene esteso anche alle giornate di sabato.
Il servizio di traporto pubblico locale non sarà svolto nei seguenti giorni festivi: 1 gennaio, 6 gennaio, Pasqua e Lunedì dell'Angelo, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 15 agosto, 8 dicembre, 25 e 26 dicembre.
La segreteria Faisa-Cisal, come rappresentanza dei lavoratori nell'azienda Apm di Macerata del trasporto pubblico, "che il nuovo programma di esercizio con la delibera della giunta di approvazione del 29/11/2023, è stato sviluppato esclusivamente da Apm".
"Le rappresentanze sindacali dei lavoratori sono state chiamate in causa da Apm per verificare solo alcuni tempi di percorrenza della nuova linea 7/10 e 10/7, che nonostante le nostre precisazioni sono state applicate solo in parte. Detto ciò noi siamo sempre a disposizione nei confronti dell’azienda e dei cittadini per avere sempre un servizio efficiente", conclude la segreteria Faisa-Cisal.
Trasferta parigina per il rettore dell’Università di Macerata John McCourt, oggi nella capitale francese per una riunione con Hilligje van’t Land, segretario generale dell’Associazione Internazionale delle Università, e il suo vice Andreas Corcoran.
L'associazione Internazionale delle Università (International Association of Universities) è la principale associazione di istituti e organizzazioni di istruzione superiore di tutto il mondo nonché voce globale dell'istruzione superiore presso l'Unesco.
L’occasione ha consentito al rettore di confrontarsi con i vertici dell’Iau su temi di grande importanza. A cominciare dalle alleanze transnazionali tra Atenei, come quella a cui ha aderito l’Università di Macerata, Erua, e delle possibilità che le stesse aprono in termini di internazionalizzazione, soprattutto in un’ottica europea.
McCourt si è soffermato su quelli che potranno essere i vantaggi in campo didattico e scientifico dell’appartenenza di Unimc a una rete estesa a otto atenei di altrettanti Paesi europei. La mobilità anche del personale tecnico amministrativo, inoltre, consentirà lo scambio di buone pratiche per lo sviluppo dell’Ateneo in termini di efficienza e modernizzazione. È stato ribadito poi il ruolo cruciale delle Università negli scenari bellici internazionali per promuovere i principi di dialogo, pace e giustizia sociale.
Nel pomeriggio Mc Court ha partecipato alla commissione per la selezione del segretario generale dell'Erua insieme ai rettori di Parigi 8, Gran Canaria, l’Università Swps di Polonia e l’Università Mykolo Romerio della Lituania in rappresentanza degli otto atenei. Un’ulteriore opportunità per un confronto fra i rettori presenti sui progetti che prenderanno forma nei prossimi mesi.
Addio Titì. Se ne è andato questa mattina una colonna storica del Messaggero di Macerata, Giancarlo Pantanetti, che tutti chiamavamo col nomignolo affettuoso di Titì. Il giornalista aveva 82 anni, molti dei quali passatia scrivere notizie di cronaca nera e giudiziaria. Malato da tempo, si è spento all’ospedale di Macerata.
Giancarlo Pantanetti lascia l’amata moglie Diana Domizi che lo ha assistito sino all’ultimo istante. La camera ardente è stata allestita al centro funerario di via dei Velini, 235, a Macerata. Domani, 9 gennaio, ci sarà una funzione laica alle ore 11 sempre al centro funerario. La redazione di Picchio News, in particolare il direttore Guido Picchio, si unisce al cordoglio di parenti e amici.
È trascorso quasi un anno da quando il club Banca Macerata Rugby ha avviato il progetto di inclusione e integrazione che coinvolge i bambini dell’Hotel House di Porto Recanati, grazie all’iniziativa “Rugby per tutti – Sempre attivi: Migranti e crisi umanitarie” finanziata direttamente dalla Federazione Italiana Rugby. Ora, per passare alla fase successiva, si cercano nuovi canali.
Un’idea semplice, far fare gioco di squadra a bambini di ogni etnia, aprire loro un orizzonte più grande del piazzale di un edificio abbandonato a se stesso, farli integrare. Tutto è stato possibile in primis grazie alla forza di volontà di Federico Cacciari, uno dei dirigenti della società e volontario di Porto Recanati Solidale.
“L’aggancio con i bambini - racconta quando ci incontriamo al campo “Elia Longarini” di Villa Potenza, sede del club - è stata la ludoteca ‘La Tenda’. È il punto d’incontro di tantissimi giovani (fino alla quinta elementare) che vivono all’Hotel House, e che a differenza dei coetanei portorecanatesi d’origine non hanno i nonni con cui passare il tempo”. Ora “La Tenda” si è spostata in un nuovo locale situato in via Roma, alle spalle della stazione ferroviaria, ma quando Federico ha iniziato a coinvolgere i piccoli frequentatori - una media variabile tra i 20 e i 30 bambini - nelle attività di gioco, la ludoteca sfruttava una stanza dell’ex-scuola Diaz in via Bramante dove aveva a disposizione la palestra. “Una volta a settimana portavo due palloni - racconta - e qualche cono da mettere a terra. Loro correvano, giocavano. A un certo punto, già che i miei figli erano iscritti al Macerata Rugby e avevo la mia macchina a sette posti, ho pensato di unire le due cose”.
Per qualche bambino, previo ok da parte delle operatrici di “La Tenda”, sono iniziati gli spostamenti al campo di Villa Potenza, e la partecipazione a veri allenamenti insieme agli altri giovani iscritti di Macerata e dintorni. “Il rugby - spiega ancora Federico - non è competitivo fino all’under 14. Le squadre sono raggruppamenti, si gioca ‘con’ e non ‘contro’ per educare i piccoli alle regole del gioco. L’agonismo in sé viene dopo”. Ad oggi, cinque bambini sono stati ufficialmente tesserati, le spese per visite mediche e l’acquisto di divise, attrezzature e altro necessario sono state coperte dai fondi della Fir.
È sempre Federico a gestire il grosso del rapporto con i genitori, li tiene informati e ha fatto firmare loro un foglio con cui gli delegano la responsabilità dei figli per le questioni legate al rugby. È un pro forma, non ha valore legale, ma almeno così c’è una figura di riferimento. “All’’Hotel House - dice - ci sono persone che fisicamente vivono qui, ma spesso ragionano come se fossero ancora nel loro paese d’origine. Ad esempio, le bambine vengono solo se sono in due o se c’è anche un fratello insieme a loro, mai da sole. I figli delle famiglie pakistane ‘spariscono’ a giugno e ricompaiono a ottobre. Bisogna adattarsi”. All’epoca in cui il progetto era stato reso pubblico, fine febbraio 2023, attraverso degli annunci sui social della società sportiva, al consiglio comunale di Porto Recanati non sono mancate interpellanze di chi temeva sarebbero stati usati soldi pubblici per realizzarlo.
Nonostante tutto, da settembre scorso l’amministrazione ha concesso l’utilizzo di uno spazio adiacente allo stadio della città, dove fare incontri una volta a settimana. Alessandro Costantini, un allenatore della società, organizza l’attività. “Di solito vengono circa 10 o 15 bambini, è una reazione a catena: si affacciano da casa loro, vedono gli altri che giocano e ci raggiungono”, racconta. “Diversi sono seguiti dai Servizi Sociali, che monitorano la situazione. Ogni tanto proviamo a coinvolgere anche i genitori, dicendo ad esempio ai bambini di chiedere di venire a seguire una partita, per ora però non si è visto nessuno. Gli adulti appartengono a una generazione che qui ancora non si sente a suo agio, o soffre la barriera linguistica”.
Allo stato attuale, l’ostacolo maggiore è la logistica. Circa 27 chilometri separano il campo “Elia Longarini” dall’Hotel House, servirebbe un mezzo più grande di un’auto sette posti per trasportare un numero maggiore di bambini. “Il finanziamento della Federazione ci ha permesso di avviare il progetto - dice Emanuele Panunti, che per il club si occupa di promuovere le iniziative - ma adesso abbiamo bisogno di nuovi fondi”.
Dopo lo stop natalizio, il piano è intanto quello di regolarizzare due incontri alla settimana, uno a Porto Recanati e l’altro a Macerata, così da garantire maggiore continuità. “Dove non c’è copertura economica - dice Emanuele - ci pensa il Rugby Macerata: il progetto non si ferma. Certo, non siamo il Real Madrid, per così dire, a lungo andare le risorse potrebbero scarseggiare e noi saremmo costretti a lasciare indietro qualcosa. Ma non vogliamo che accada. Gli ammortizzatori sociali si trovano: così come noi siamo di supporto sul territorio, le istituzioni possono aiutarci”.
La CBF Balducci HR infila la prima vittoria del 2024, la quattordicesima stagionale, espugnando il campo della C.B.L. Costa Volpino per 3-1 e torna in vetta solitaria nel Girone B di Serie A2 Tigotà approfittando del punto perso da Cremona a Lecco. Gara spesso equilibrata ma portata a casa dalle arancionere grazie alla prestazione della MVP tra le maceratesi, Federica Stroppa, oggi in campo da titolare: 21 punti all’attivo per lei con il 45% in attacco. In doppia cifra anche Fiesoli (decisiva nel finale di quarto set, 16 punti) e Vittorini, partita anche lei titolare, con idem 16 punti. Sono 11 i muri messi a segno dalle maceratesi, per le lombarde da segnalare i 20 punti del nuovo arrivo, l’opposto Ebatombo. Ora nel mirino della CBF Balducci HR la fondamentale sfida di mercoledì prossimo al Banca Macerata Forum contro Messina per i quarti di finale di Coppa Italia Frecciarossa.
Nel primo set la CBF Balducci HR costruisce il suo vantaggio nel cuore del set grazie ai muri e ai colpi di Mazzon (6 punti per lei), tenendo al tentativo finale di rimonta di Costa Volpino. Più equilibrato il secondo set che si decide tutto nel finale: le arancionere sembrano aver trovato lo spunto decisivo nel finale ma non concretizzano due palle set, subendo poi 3 muri consecutivi delle lombarde che portano la sfida sull’1-1. Terzo set tutto di marca maceratese: l’attacco gira quasi al doppio di Costa Volpino e Stroppa protagonista con 8 punti personali e il 70% in attacco. Quarto set di nuovo punto a punto, il finale stavolta è tutto arancionero con Fiesoli sugli scudi con i quattro punti consecutivi che valgono il break decisivo e la vittoria.
LA CRONACA
Novità nello starting six per coach Saja sceglie Bonelli-Stroppa, Mazzon-Civitico, Fiesoli-Vittorini, Bresciani libero. Per Costa Volpino in campo Dell’Orto-Ebatombo, Agbortabi-Mazzoleni, Vicet Campos-Lancini, Gay libero.
Costa Volpino trova subito un break sfruttando un paio di indecisioni in campo arancionero (4-1), tenendo poi il +3 con il muro di Mazzoleni su Vittorini (7-4). La CBF Balducci HR tiene in cambio palla ma fatica nella fase break, sbloccandosi poi con i muri di Mazzon che valgono il -1 (9-8) e la parità (10-10). Il contrattacco di Vittorini firma l’11-12 e ancora il 12-14, il +3 arriva sull’errore di Lancini (14-17), Stroppa passa per il 14-18. Un fallo di posizione e il muro di Lancini riportano sotto le lombarde (17-18) ma poi proprio la schiacciatrice sbaglia (17-20) e Mazzon mette giù il 18-22. Stroppa firma il 20-24, l’arbitro vede in campo il servizio Costa Volpino che sembrava nettamente fuori (23-24) ma Mazzon chiude 23-25.
Nel secondo set Costa Volpino comincia con l’ex Ghezzi per Vicet Campos, le lombarde ci riprovano (da 1-3 a 7-5) ma Stroppa non ci sta e firma prima il 7-7 poi l’8-9. Fiesoli non trova la riga (12-11) ma si rifà con la pipe del 12-13, è un set equilibrato e il colpo di Ebatombo per il 15-14 lo dimostra. Lancini allunga (16-14), Bonelli e Vittorini a muro fanno subito 16-16, Stroppa mette il +1 (16-17) e Bonelli l’ace del 16-18. La battaglia continua con il lungolinea di Lancini (19-19), si va punto a punto (21-21) poi Mazzoleni ferma Fiesoli (22-21). Reagisce la CBF Balducci HR con Stroppa (22-23) e il muro di Vittorini (22-24), le lombarde annullano due set ball (24-24, muro Mazzoleni) dopo l’ingresso di Green in battuta e Rossi opposta e ancora con Mazzoleni guadagnano la palla set (25-24) chiudendo col terzo muro consecutivo, stavolta di Vicet Campos (26-24) rientrata nel corso del set per Ghezzi.
Nel terzo set gli errori lombardi in attacco lanciano Macerata (2-5 e 4-7), Costa Volpino ritrova il -1 in contrattacco (7-8) poi Fiesoli trova il muro del nuovo +3 (8-11) e due colpi morbidi consecutivi del 9-14. Torna in campo Vicet Campos per Ghezzi nelle lombarde ma arriva subito il muro di Stroppa (9-15), sempre l’opposta arancionera firma poi l’11-18 in contrattacco. L’ace di Mazzoleni vale il 14-19, Fiesoli risponde in pipe (14-21): strada in discesa ora per la CBF Balducci HR che chiude senza problemi con Mazzon (18-25).
Partenza sprint nel quarto set per le maceratesi (0-3) ma poi si spegna la luce in casa CBF Balducci HR e la Costa Volpino torna avanti 5-4: Saja inserisce Busolini per Mazzon, entrambe le squadra gestiscono bene il cambio palla (8-7). Fiesoli rompe l’equilibrio col break dell’8-9, Ebatombo non passa (8-10), Lancini firma l’ace del 10-10. È di nuovo punto a punto: 13-14 errore Lancini, 15-14 errore Stroppa, 16-15 contrattacco Vittorini, Ebatambo 18-17, Fiesoli 18-19, in un continuo rincorrersi tra le due formazioni. Il break è ancora di Fiesoli (18-20), rientra Vicet Campos per Ghezzi ma sempre il capitano mette il 19-21, Ebatombo tira in rete (19-22) e di nuovo la schiacciatrice toscana il 19-23. Cominetti riprova il doppio cambio Green-Rossi, Fiesoli mura la neo entrata (20-24), l’errore al servizio di Vicet Campos mette fine alla contesa.
Stefano Saja (allenatore CBF Balducci HR Macerata): “Chiunque scende in campo scende per dare il meglio di sé e per portare a casa il risultato. Oggi Costa Volpino ha fatto la sua partita e noi siamo riusciti a portare a casa tre punti che non sono scontati solo perché noi siamo primi e loro sono ultimi. Ogni punto nasce da da quello che si fa in campo, oggi siamo stati bravi nella seconda parte del match ad approcciare la partita nel modo che avevamo preparato, con pazienza ma tanta lucidità. Questo abbiamo fatto negli ultimi due set e ha pagato. Brave tutte le ragazze che hanno continuato a spingere nonostante i momenti di difficoltà. Altri tre punti del nostro nel nostro percorso e adesso testa alla Coppa Italia”.
Alessia Fiesoli (schiacciatrice CBF Balducci HR Macerata): “Faccio i complimenti alla mia squadra perché venire a giocare qua non era facile. Non è una classifica veritiera perché loro sono una squadra molto competitiva, difendono tantissimo e noi siamo stati bravi a portare pazienza durante gli scambi lunghi. E perché loro hanno difeso veramente tanto, hanno murato bene. Complimenti a Federica e Arianna che sono partite fin dal primo set e hanno fatto molto bene. Hanno fatto una bella prestazione. Questo significa che siamo una squadra fatta di 13 titolari e quindi sono molto orgoglioso delle mie ragazze e contenta di questi tre punti”.
Federica Stroppa (opposto CBF Balducci HR Macerata): “È stata sicuramente una partita molto intensa, ma sono contentissima di come la squadra sia riuscita, diciamo a tenere botta. E soprattutto poi nella parte finale dei set, a portare a casa con lucidità i set e poi la partita”.
Maceratese e Chiesanuova aprono il 2024 dividendosi un punto a testa di fronte al pubblico delle grandi occasioni che ha gremito il Tubaldi. Primo tempo equilibrato tra le due squadre che iniziano studiandosi a ritmo sostenuto. Il primo affondo è di marca Maceratese ma Fatone devia sopra la traversa.
Il Chiesanuova risponde al 15' con Badiali che però non inquadra la porta. Il Chiesanuova successivamente prova a schiacciare la Maceratese all' interno della propria area con una serie di corner senza però riuscire a scalfire la retroguardia ospite. L' occasione più nitida passa per il 32' dai piedi di Mongiello.
Il capitano del Chiesanuova serve Dutto che però deposita sul fondo. Al 37' Sbarbati viene lanciato in area ma viene fermato dall' uscita di un reattivo Gagliardini. Il primo tempo si chiude in parità con le squadre molto attente nel curare la fase difensiva.
Il secondo tempo si apre nel segno della Maceratese. Il vantaggio arriva al 53': Perri libera una conclusione che viene deviata dal difensore locale che mette fuori causa Fatone. Al 59' Gagliardini è protagonista di un grande intervento su un tiro angolato di Defendi.
Al minuto 86' Perri ha tra i piedi la palla del raddoppio che però viene liberata dalla retroguardia del Chiesanuova. Gli ultimi istanti di gara sono scanditi dagli assalti del Chiesanuova che trova il pareggio al 95'.
Il tiro cross di Defendi si insacca all' angolino e fa esplodere di gioia i supporters biancorossi locali. Un pari d'oro per il Chiesanuova che conquista il primato solitario in classifica.
(FOTO DI FRANCESCO TARTARI)
I punti di vista attraverso cui osservare un paesaggio, che sia urbano o naturale, sono molteplici e dipendono da come li si attraversa, con quale mezzo.
Nello specifico, un’angolatura meno ordinaria della città di Macerata è data dallo spostamento in bicicletta; un veicolo che spesso nel pensiero più diffuso è visto come inconcepibile per la conformazione territoriale maceratese.
Per chi fosse interessato a percorrere lo scenario che si apre oltrepassata l’affermazione “Macerata non è una città per biciclette”, abbiamo raccolto delle testimonianze che restituiscono una visione più ampia e stratificata del fenomeno, tra complessità e opportunità.
Dunque, in che modo Macerata può essere considerata ciclabile?
A tal riguardo, occorre fare una distinzione temporale tra le ciclovie esistenti, iniziate e compiute, e quelle in cantiere, che sono in procinto di essere realizzate ma di cui ancora non ci sono tracce visibili.
A informarci sulle piste attualmente percorribili è l’assessore Andrea Marchiori: “Il comune di Macerata ha intrapreso diverse iniziative per promuovere la mobilità sostenibile e l’uso delle biciclette nella città. La prima azione è stata la realizzazione di una pista ciclopedonale che parte da Fontescodella, passa vicino al Palasport e arriva fino a Collevario.
Per questo tratto,abbiamo installato una serie di cartelli stradali per indicare i percorsi ciclabili su strade che non possono essere riservate alle sole biciclette, a causa delle loro dimensioni ridotte. In questo modo, abbiamo creato un anello ciclopedonale che collega diverse zone della città, sia in sede propria che in sede promiscua. Tra le aree collegate, ci sono anche gli istituti scolastici, che erano uno dei nostri obiettivi principali. Un altro intervento che abbiamo realizzato è stato quello di creare una pista ciclabile circolare intorno ai giardini Diaz, dove vanno a correre anche moltissime persone”.
Il consigliere di opposizione e membro dell’associazione Fiab Ciclo Stile di Macerata, Alberto Cicarè, ha evidenziato delle criticità circa il piano di mobilità in questione, sostenendo che “le infrastrutture per le biciclette dovrebbero essere leggere e funzionali, mentre quelle realizzate dal comune sono costose e inadeguate. Non si stratta solo di piacevolezza del percorso ma anche e soprattutto della sicurezza del ciclista”.
Per quanto concerne la ciclabile sopracitata che dai giardini Diaz arriva fino a Collevario, sempre Cicarè, ha proseguito nel dire che “a eccezione di un breve tratto davanti a Fontescodella, le altre parti sono tutte esposte al traffico veicolare, senza alcuna protezione per i ciclisti, se non dei cartelli sparsi qua e là che indicano la presenza di una ciclabile”.
Da qui, ha fatto menzione di una proposta avanzata in sede di consiglio comunale, quando si discuteva dei possibili progetti da finanziare con il fondo di 172.000 euro per la ciclabilità: “un’idea basata sull’utilizzo della corsia ciclabile, ovvero una striscia di vernice che separa visivamente la corsia riservata alle biciclette da quella per le auto. Si tratta di una soluzione leggera e flessibile, in quanto la strada può essere percorsa anche dalle auto quando non ci sono biciclette, ma che allo stesso tempo tutela la vita dei ciclisti e li mette in sicurezza. Una pratica diffusa in molte città che tuttavia non è stata accolta”.
Per i progetti in procinto di essere messi in cantiere e che hanno ricevuto un fondo di 3 milioni di euro dal Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS), spicca l’anello extra cittadino di 40 km il cui scopo, afferma Marchiori, “è quello di creare una rete ciclabile integrata che colleghi la città con le valli del Potenza e del Chienti. Per realizzare questo progetto, abbiamo tenuto conto di due livelli di pianificazione: quello regionale, che ha previsto la realizzazione delle ciclovie a pettine, ossia dei percorsi che attraversano le due vallate in direzione del mare; e quello comunale, che ha integrato le ciclovie a pettine con il collegamento inter vallivo, ossia un percorso che permette di passare dalla vallata del Potenza a quella del Chienti attraversando la città in modo sicuro e panoramico, evitando le vie principali e utilizzando strade extraurbane”.
Un focus tematico che inevitabilmente emerge come prioritario è proprio l’attraversamento “sicuro”, la sicurezza su strada per chi va in bicicletta senza il pericolo costate di condividere dei tratti in cui sfrecciano le auto.
Attualmente, per quanto concerne il percorso in questione, in particolare i tracciati che seguono le vallate dei fiumi Potenza e Chienti, non sembra prevalere un’idea di messa in sicurezza né di una percorribilità rispetto al profilo territoriale: “Magari la utilizzeranno le persone che hanno già un certo allenamento- afferma Cicarè - o una bici con una pedalata assistista ma non sarà certamente un tragitto adatto alle famiglie. I percorsi devono avere un senso e una continuità. Un senso c’è se tu capisci che stai facendo un percorso che ti porta da A a B e tra A e B c’è continuità; non posso trovarmi tra queste due mete per 100 metri protetto e poi mi buttano in mezzo alla strada. In quel momento si perdono tutte le caratteristiche di sicurezza”.
A questo punto abbiamo chiesto ad Andrea Marchiori in che modo nei progetti presentati s’intende risolvere una questione che, fuor di metafora, è di vitale importanza.
“Le ciclovie a pettine esistenti sicuramente non garantiscono un attraversamento in sicurezza delle vallate, in quanto sono state concepite per uno scopo diverso. Noi, invece, vogliamo creare una rete ciclabile completa e armonica, che sia dedicata esclusivamente ai pedoni, ai runner e ai ciclisti”.
“I percorsi progettati- prosegue l’assessore- sono completamente fuori sede stradale, cioè si sviluppano su strade inter poderali, di campagna, contrade, ecc. che verranno adeguatamente sistemate sia dal punto di vista della pavimentazione (stabilizzato o terra battuta o erba o asfalto ecologico) che della segnaletica. Il nostro progetto non si rivolge solo agli appassionati di ciclismo che vogliono percorrere lunghe distanze, ma anche a chi vuole utilizzare la bicicletta per spostamenti brevi e funzionali. Infatti, consentirà di collegare tra loro diverse località del territorio, come Villa Potenza, Sforzacosta e Piediripa”.
Tornando dentro i confini cittadini, un aggiornamento recente, che risale a questa settimana e per cui è stato consegnato il cantiere, consiste nella realizzazione di un percorso totalmente ciclopedonale e totalmente fuori sede stradale che dal Palasport di Fontescodella conduce ai giardini Diaz passando dentro all’omonimo parco. "L’ idea- ha affermato Marchiori- è stata quella di sistemare il parcheggio del palazzetto di Fontescodella che diventerà così un hub di sosta lunga. Per cui chi arriva in macchina la può lasciare gratuitamente e da lì prendere la propria bici o affittarne una elettrica e arrivare al centro di Macerata senza entrare su strada. Dal parco, con un percorso fuori sede, si arriva al sottopassaggio che sta davanti al parcheggio del parksì; dal sottopassaggio si riattraversa la strada totalmente in sicurezza e si entra dentro i giardini Diaz”.
Quattro giovani beccati a consumare e spacciare droga tra Macerata e Montecassiano, un uomo alla guida ubriaco: è il risultato dei controlli eseguiti dai carabinieri della compagnia di Macerata a cavallo tra Capodanno e i primi giorni di questo 2024.
I controlli sono partiti dalla sera di venerdì 29 dicembre quando una pattuglia della sezione radiomobile, in corso Cairoli, ha identificato e controllato diverse persone, molte delle quali di origine straniera.
Un soggetto è stato trovato in possesso di uno spinello del peso di 0,45 grammi contenente un frammento di hashish nonché di un involucro dove era nascosto un altro frammento di hashish del peso di 2,20 grammi. La sostanza stupefacente è stata sequestrata amministrativamente e il giovane è stato segnalato alla prefettura di Macerata per uso personale a scopo non terapeutico di droga.
MONTECASSIANO - A Montecassiano, inoltre, la notte del 30 dicembre i carabinieri della locale stazione hanno deferito in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un ragazzo appena maggiorenne del luogo e segnalato alla prefettura di Macerata per uso personale a scopo non terapeutico di droga un altro ragazzo, un 20enne del luogo.
La pattuglia della locale stazione, impegnata nei consueti controlli notturni, nel transitare in via Santa Croce a Sambucheto, si è accorta di un movimento anomalo da parte di alcune persone che, alla vista dei militari, si sono dileguate velocemente.
L'immediata risposta dei carabinieri ha portato a rintracciare subito dopo i due giovani che si erano rifugiati vicino ad un condominio e a rinvenire lungo il tragitto della fuga, uno spinello artigianale di circa 17 centimetri, ancora acceso, nonché due pacchetti di sigarette contenenti complessivamente circa 66 grammi di hashish. Lo spinello e lo stupefacente sono stati sequestrati.
TREIA - La notte del 2 gennaio scorso i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Macerata hanno denunciato in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza alcolica un 63enne di origini marocchina residente a Treia, fermato lungo la strada provinciale cingolana mentre era alla guida della propria vettura.
La condotta di guida incerta da parte dell'uomo ha indotto i militari dell'equipaggio ad eseguire il controllo con l'etilometro che ha evidenziato un tasso alcolemico di 1,40 g/l (quasi tre volte superiore al limite consentito). La patente di guida è stata ritirata.
La sera del 3 gennaio scorso, infine, sempre i carabinieri della sezione radiomobile hanno fermato, nei pressi dei Giardini Diaz, un 25enne di origini straniere, trovato in possesso di un pezzetto di hashish del peso di 0,29 grammi. La sostanza stupefacente è stata sequestrata amministrativamente e il soggetto è stato segnalato alla prefettura di Macerata per uso personale a scopo non terapeutico di droga.
Christian Damiano è un nuovo attaccante della SS Maceratese. Classe 1996 arriva dalla Correggese (serie D) e fa già parte del gruppo. Giocatore di qualità e di esperienza, giovanili del Bari e del Parma, prima di molta serie D ed Eccellenza.
Il direttore sportivo Sfredda ha così commentato il mercato in entrata dei biancorossi: "Il club ha rinforzato la squadra, già molto competitiva, in ogni reparto. Abbiamo esaudito le richieste del nostro allenatore con una campagna acquisti mirata. I giocatori che sono arrivati sono validi e motivati. Ora dobbiamo pensare solo al campo e dare riscontro alla società e alla tifoseria".