Un uomo di 59 anni, residente in un Comune della provincia di Macerata e con studio assicurativo a Corridonia, è stato denunciato per truffa dopo un’operazione condotta dalla Polizia Locale di Macerata in collaborazione con gli uffici della Procura della Repubblica di Macerata.
LE INDAGINI - Tutto è cominciato durante il lockdown quando, durante un controllo di routine, è stato contestato a un automobilista di non avere un’assicurazione valida. Alla risposta dell’uomo di aver pagato la quietanza, e anzi di aver sottoscritto con lo stesso ufficio anche l’assicurazione dell’auto della moglie e quella sulla casa, la Polizia locale di Macerata ha avviato le indagini, scoprendo che, in seguito ai pagamenti, non erano mai stati consegnati i relativi documenti, ma l’automobilista in mano aveva soltanto i preventivi.
Approfondendo le indagini, in stretto contatto con la Procura della Repubblica di Macerata e con la Polizia locale di Corridonia, e grazie anche agli impianti di videosorveglianza, è stato scoperto che altre nove persone – in prevalenza artigiani e operai – erano state raggirate.
Grazie a un lavoro di squadra ulteriori accertamenti sono stati effettuati negli uffici della presunta assicurazione e per il titolare, con precedenti dello stesso tipo, il giudice per le indagini preliminari sta valutando se sussistano i presupposti per il rinvio a giudizio.
“Sono orgoglioso dell’operato della Polizia locale – interviene l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna – che costantemente apporta un prezioso contributo a favore della crescita sana e più sicura del nostro territorio.”
I CONTROLLI - Continuano costantemente i controlli per porre fine a questo fenomeno della circolazione di veicoli senza assicurazione che purtroppo non sembrano fermarsi e che sono causa di serie conseguenze in caso di incidenti stradali.
Dal 1° gennaio ad oggi, grazie ai controlli effettuati, sono 63 i veicoli che sono stati sequestrati per circolazione senza assicurazione, e, se riferito al periodo di lockdown è un numero particolarmente elevato che non può non essere preso in considerazione durante la programmazione dei controlli territoriali.
Di un aereo si direbbe che ha sfondato il muro del suono, trattandosi di un concorso che ha a cuore la dimensione artistica delle canzoni si può dire che è stata oltrepassata una sogliadavvero rimarchevole: quelle delle 1000 iscrizioni. Sono infatti 1061 i partecipanti alla XXXII edizione 2021del concorso di Musicultura. In trentadue anni non erano mai stati così tanti.
Il dato è ancor più significativo se si considera che possono partecipare al concorso solo artisti che scrivono le canzoni che interpretano.
“Direi che almeno due cose sono chiare: la prima è che la pandemia non ha spento l’urgenza di esprimersi attraverso le canzoni; la seconda è che chi coltiva aspirazioni artistiche percepisce Musicultura come un banco di prova credibile” sono le prime parole del Direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri.
“Occorreranno quasi tre mesi - aggiunge Nannipieri - per completare l’esame e la valutazione delle proposte. Sentiamo la responsabilità di questo compito, ci accingiamo a svolgerlo con la passione e la curiosità di sempre. Invio un sincero in bocca al lupo a chi ci ha affidato le proprie canzoni e ringrazio per quello che impareremo ascoltandole”.
Le buone notizie sul fronte del concorso si intersecano con gli incontri che in queste settimane gli organizzatori stanno conducendo con le istituzioni e con la Rai per disegnare un futuro che consenta alla manifestazione di esprimere al massimo tutte le sue potenzialità.ù
“Veniamo da un anno difficile ed istruttivo al tempo stesso - osserva il Presidente dell’Associazione Musicultura Stefano Caperna - l’emergenza pandemica ci ha spinto a sperimentare o consolidare soluzioni cross-mediali che hanno prodotto esiti numerici e di gradimento particolarmente lusinghieri; è una formula che può essere ulteriormente valorizzata, adatta a coniugare con efficacia sempre maggiore radicamento e brand territoriali del festival con la sua proiezione nazionale ed internazionale”.
Musicultura entrerà nel vivo nella prossima primavera con le Audizioni Live, che vedranno confluire a Macerata alcune centinaia di musicisti da tutta Italia e dalle quali usciranno le sedici proposte finaliste. L’iter di selezione successivo del concorso si snoderà nei mesi di marzo, aprile e maggio, per culminare a giugno all’Arena Sferisterio.
Il Comune amplia l’offerta dei servizi on line per il cittadino. Un’esigenza che diventa primaria in questo tempo di pandemia ma che fa parte di un programma più ampio voluto dall’Amministrazione comunale per venire incontro alle necessità degli utenti.
E’ infatti disponibile nel sito del Comune, alla pagina dei Servizi demografici (www.comune.macerata.it/servizi/demografici/) il link all’Agenda degli appuntamenti che il cittadino può comodamente consultare per prenotarsi ed accedere, nel giorno e ora più consoni alle sue esigenze, agli sportelli dell’ufficio Anagrafe.
Non servirà più quindi telefonare, opzione che rimane comunque attiva per chi preferisce un contatto diretto con l’operatore, ma basterà individuare nella pagina del servizio Demografico la voce “Prenota un appuntamento on line” e seguire le semplici indicazioni.
“Si tratta di una nuova opportunità e di un ulteriore passo avanti nella digitalizzazione dell'attività amministrativa - afferma l’assessore ai Servizi demografici Marco Caldarelli - L’agenda degli appuntamenti on line è uno strumento di semplificazione per il cittadino utente ed è la prima di nuove possibilità di gestione delle richieste da remoto che saranno nel tempo avviate. Verrà anche pubblicato un vademecum con informazioni utili per chi vorrà accedere agli uffici demografici sia di persona che on line”.
La pandemia non ferma il Career Day dell’Università di Macerata, che anche nella sua veste virtuale ha offerto a centinaia di studenti la possibilità di confrontarsi direttamente con le imprese, sostenendo colloqui, partecipando a incontri formativi e informativi.
“Non soltanto l’Ateneo cresce in termini di iscritti e di matricole – commenta il rettore Francesco Adornato – ma affronta con fierezza e con sicurezza ancora una volta il rapporto con le imprese e dando la possibilità ai suoi studenti di ragionare e approfondire il proprio futuro lavorativo dopo gli studi”.
L’iniziativa ha visto la collaborazione di AlmaLaura, il consorzio universitario che offre numerosi servizi orientati al mondo del lavoro e degli studi post-laurea, oltre che di Confindustria, Confartigianato, Cna, Coldiretti, Sportello Europe Direct e Sportello Eures della Regione Marche.
Il Career Day rappresenta, da sempre, un’occasione di grande importanza perché permette a neolaureati e laureandi di farsi conoscere da imprese che presentano posizioni aperte di lavoro o tirocinio. Quest’anno la fiera del lavoro organizzata dall’Ateneo maceratese si è protratta per due settimane: dal 26 al 30 ottobre si è tenuta una fase preparatoria che ha permesso ai partecipanti di apprendere le strategie per affrontare il colloquio di lavoro, di scoprire le opportunità di mobilità professionale in Europa e di conoscere le aziende attraverso workshop che hanno totalizzato oltre mille iscrizioni.
Nella settimana appena conclusa, invece, si sono svolti i video colloqui conoscitivi tra le aziende e i laureati, che hanno potuto inviare la propria candidatura attraverso il portale AlmaLaurea, selezionando le imprese di interesse. Sono stati circa 400 gli studenti che si sono registrati per incontrare le 40 aziende partecipanti, 2739 le candidature inviate.
Oltre al Career Day, durante tutto l’anno accademico Unimc offre molteplici servizi per aiutare il laureato a inserirsi nel mondo del lavoro: seminari formativi e informativi per implementare le proprie soft skill, il Laboratorio umanistico per la creatività e l’innovazione, informazioni aggiornate sulle opportunità di tirocini curriculari e extracurriculari, di carriere internazionali, colloqui individuali con esperti, incontri con le aziende. Attraverso la piattaforma AlmaLaurea, lo studente può dare al proprio curriculum vitae una visibilità che va oltre al livello regionale per le aziende/enti.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati cinque decessi e che di altre tre persone, decedute nei giorni scorsi, è stata definitivamente accertata la diagnosi di Covid.
Nell’elenco fornito dalla Regione un decesso ha interessato la provincia di Macerata: si tratta di una 82enne di Corridonia all'ospedale Civile di Macerata.
Sono 2 invece le vittime registrate nelle strutture ospedaliere anconetane: si tratta di una 81enne di Castelbellino al nosocomio di Senigallia e un 51enne di Falconara Marittima si è spento all'Ospedale dorico di Torrette. Una vittima anche in provincia di Pesaro-Urbino dove si è registrato un decesso di una 71enne pesarese presso la struttura ospedaliera di Pesaro.
I decessi avvenuti nei giorni scorsi per i quali solo oggi è stata confermata la diagnosi di Covid-19 riguardano il territorio fermano in quanto le morti si sono registrate tutte nella RSA di Valdaso Campofilone: tra di loro anche una 90enne di Macerata alla quale si uniscono e un 92enne di Ascoli Piceno e una 79enne di Monte Urano.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19: 1102 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (535), mentre sono 182 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni:
Questa sera, a partire dalle ore 21, in esclusiva web sul profilo Facebook e sul sito di Picchio News, interverrà Don Antonio Mazzi, che intervistato a Maurizio Lombardi sviscererà uno dei temi più caldi che in quest'ultimo periodo ha scosso l'intera comunità di Macerata: l'omelia di Don Andrea Leonesi (leggi l'articolo).
Casi di Covid-19 tra il personale scolastico della primaria di Villa Potenza di Macerata: chiuso il plesso "Helvia Recina".
A seguito di alcuni casi di positività al Coronavirus riscontrati all'interno dell'asilo di via dell'acquedotto, l'Asur di concerto con il sindaco Parcaroli, hanno disposto la chiusura dell'istituto.
(in aggiornamento)
Nuovo atto dell’Amministrazione comunale di Civitanova Marche nella politica di vicinanza alle imprese e ai cittadini che in questa situazione del tutto straordinaria causata dall’emergenza sanitaria, hanno subìto un enorme danno economico.
Nella Giunta di ieri, sono stati approvati ulteriori interventi volti ad aiutare le imprese e le famiglie colpite dagli effetti negativi della pandemia.
“A causa del perdurare dello Stato di emergenza causato dalla recrudescenza dei contagi da Covid-19 e delle conseguenti difficoltà in cui si trovano i cittadini e le imprese locali – spiega il sindaco Ciarapica - si è deciso di estendere e rimodulare le agevolazioni TARI al fine di aiutare coloro che sono più esposti ai drammatici effetti economici derivanti dall’attuale crisi”.
Nello specifico, la giunta Ciarapica ha deliberato il rinvio, sia per le famiglie che per le imprese al 31 gennaio 2021, del termine per il pagamento della 4° rata della tassa in scadenza il 30 novembre 2020.
Inoltre, l’Amministrazione comunale ha previsto l’esonero dal pagamento della 4° rata della Tassa Rifiuti 2020 per tutte quelle aziende che hanno subito la chiusura della propria attività nel corso dell’anno 2020 per effetto dei provvedimenti governativi emanati a seguito dell’emergenza da «Covid-19». Tale esonero opera senza la necessità di alcuna domanda, ed interessa 2.500 aziende per un totale a carico del bilancio di € 620.000.
Sono fatte salve, e dunque accolte, le richieste già pervenute per l’accesso all’agevolazione del 15% della Tassa Rifiuti,
Vengono riaperti, inoltre, i termini per la presentazione delle domande e la proroga delle date di scadenza di presentazione delle istanze on-line per i contributi a sostegno delle imprese danneggiate dall’emergenza da Covid-19 (TOSAP-Servizio Idrico- Imposta di Pubblicità) fissando la nuova scadenza alle ore 13.00 del giorno 31 gennaio 2020, ad esclusione delle istanze on-line per la richiesta di contributo TARI in quanto concesso senza domanda da parte delle aziende interessate.
Il sindaco Sandro Parcaroli ha ricevuto in municipio, il dott. Carlo Di Falco, nuovo direttore medico del Presidio Ospedaliero Unico di Macerata, Civitanova Marche, Camerino e San Severino, accompagnato dal dott. Giordano Ripa, consigliere delegato funzionale del sindaco alla Sanità.
Un incontro, com’è stato sottolineato, non solo ispirato alle buone pratiche di relazioni istituzionali, ma voluto e concretizzato per avviare un rapporto diretto di collaborazione tra l’ente locale e la gestione sanitaria del territorio, per condividere insieme percorsi e perseguire finalità di comune interesse a servizio della salute dei cittadini.Dopo il benvenuto e una breve presentazione della realtà territoriale maceratese da parte del sindaco Sandro Parcaroli, sono stati affrontati i due temi più scottanti del momento in ambito sanitario: l’emergenza Covid e il futuro ospedale a Macerata.
Parcaroli ha sottolineato “la ferma volontà e l’urgenza di giungere alla realizzazione del nuovo ospedale di Macerata, in grado di dare risposte efficienti ai bisogni dei cittadini e di superare la situazione logistica e strutturale dell’attuale nosocomio che, sia pure in presenza di alte professionalità, soffre di una situazione di vetustà che va superata al più presto.”
Il dott. Di Falco - autore di molte pubblicazioni scientifiche nel campo dell’igiene e organizzazione ospedaliera e con una lunga esperienza in ambito universitario e di gestione di ospedali sia pubblici che privati - ha dato la disponibilità a mettere a disposizione la sua esperienza in questo settore, avendo seguito l’avvio del Centro di Alta specializzazione nelle Malattie Oncologiche e Cardiovascolari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Campobasso (diramazione del Policlinico “A. Gemelli” di Roma) che ha diretto per 14 anni.
Fin dal suo arrivo a Macerata, il neo direttore è stato impegnato nell’apertura del Covid-Hospital di Civitanova Marche, dove attualmente sono attivi tre moduli di degenza in terapia intensiva e semintensiva, oltre che nella riapertura della palazzina ex Malattie infettive di Macerata
Sul fronte Covid, il dott. Ripa ha illustrato il suo impegno, a seguito dell’incarico ricevuto dal sindaco, per creare un filo diretto tra l’Amministrazione comunale, la struttura sanitaria e ospedaliera maceratese, la dirigenza dell’Asur Marche e gli organi politici istituzionali regionali. Sta seguendo costantemente l’andamento dei contagi a Macerata, dei quali il Comune dà conto alla città attraverso il sito istituzionale in cui sono pubblicati i dati relativi sia ai nuovi contagi che all’isolamento fiduciario e alla quarantena.
Inoltre nell’incontro con il dott. Di Falco è stata affrontata l’attuale situazione del pronto soccorso dell’ospedale di Macerata che risulta negli ultimi giorni particolarmente difficile per la costante e numerosa affluenza di malati covid con bisogno di ricovero che vengono diretti sia al Covid Center di Civitanova (42 posti letto in terapia intensiva e semintensiva) sia alla palazzina ex Malattie infettive di Macerata (43 posti letto per chi non ha bisogno di terapia intensiva e semintensiva).
Sosta breve gratuita di 30 minuti in corso Cairoli e in corso Cavour a Macerata, dal 1° dicembre al via la sperimentazione. Lo ha deciso la Giunta comunale con una delibera approvata ieri che modifica parzialmente il contratto di servizio in essere con l’Apm e dà quindi il via ad una nuova modalità di sosta più favorevole all’utenza.
Il nuovo regime agevolato in corso Cairoli e in corso Cavour partirà il 1° dicembre e permetterà una maggiore rotazione dell’utilizzo degli stalli di sosta a pagamento. I cittadini infatti potranno avvalersi di un’iniziale sosta breve gratuita di 30 minuti – non prorogabili – con l’obbligo di esposizione del disco orario e l’applicazione, decorso tale periodo, della tariffa ordinaria di 1.20 euro.
"Si tratta di una soluzione temporanea e sperimentale che partirà il primo dicembre 2020 e che rimarrà in vigore per tre mesi – afferma il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli -. Dopo questo iniziale periodo valuteremo una eventuale proroga e successive altre azioni per agevolare il commercio cittadino nelle due vie della città dove è presente una maggiore concentrazione di negozi. Una misura che crediamo possa rappresentare un piccolo e iniziale primo passo verso il rilancio di corso Cairoli e corso Cavour. Un ringraziamento – conclude il sindaco - oltre che alla Polizia locale, va anche all’Apm e nello specifico al presidente Giorgio Piergiacomi che si è reso disponibile alla modifica del nuovo regime di sosta".
Anche il Comune di Macerata ha voluto celebrare il 17° anniversario della strage di Nassiriya. Nel rispetto delle misure previste per il contenimento del Covid-19 l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna ha commemorato le vittime del grave attentato avvenuto nella città irachena il 12 novembre 2003.
“L’Amministrazione comunale ha voluto omaggiare i militari italiani che hanno dato la vita per la patria e per difendere la pace e la libertà. Il nostro pensiero va naturalmente anche ai civili deceduti nella terribile strage” ha affermato l’assessore Renna durante la breve cerimonia con la quale è stata deposta una corona lungo la via che collega il Convitto a viale Trieste, intitolata alle vittime.
Come noto è stato il Parlamento Italiano ad istituire all’unanimità la “Giornata della Memoria per i caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”, da osservare il 12 novembre, giorno della strage di Nassiriya.
E’ stata emessa dal comandante della Polizia Locale di Macerata, Danilo Doria, l’ordinanza attuativa della delibera adottata il 4 novembre 2020 dalla Giunta comunale per facilitare, nel periodo di emergenza Covid, l’accesso e la permanenza in centro storico dell’utenza diretta a pubblici esercizi, attività commerciali e uffici pubblici, facilitando anche la sosta breve all’interno dell’area pedonale di piazza Libertà.
Di seguito i nuovi provvedimenti, validi fino al 31 gennaio 2021.
Accesso di via Mozzi: dal 16 novembre apertura (transito libero) dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 22 e quindi ZTL attiva (transito controllato) da mezzanotte alle 10 e dalle 14 alle 18 e dalle 22 alle 24, sia nei giorni feriali sia nei giorni festivi. Il mercoledì, apertura (transito libero) dalle 18 alle 22 e quindi ZTL attiva (transito controllato) da mezzanotte alle 18 e dalle ore 22 alle ore 24.
Accesso di via Don Minzoni: confermata fino al 31 gennaio 2021 la regolamentazione in vigore dal primo novembre con apertura (transito libero) dalle ore 6 alle 24:00 e quindi ZTL attiva da mezzanotte alle 6 sia nei giorni feriali, sia nei giorni festivi. Il mercoledì, apertura (transito libero) dalle 15 alle ore 24 e quindi ZTL attiva (transito controllato) da mezzanotte alle 15. Temporanea disattivazione del controllo elettronico del varco d’uscita dalla ZTL di via XX Settembre e del varco d’uscita dall’Area Pedonale Urbana (APU) di corso Matteotti.
Piazza della Libertà: modifica dell’Area Pedonale Urbana di piazza della Libertà con restringimento della stessa verso il palazzo del comune, fino in prossimità dell’ingresso del Teatro Lauro Rossi. Realizzazione di un’area di parcheggio (21 stalli), sulla parte prospiciente la chiesa di San Paolo, regolamentato a disco orario con periodo di sosta consentito di 60 minuti nella fascia oraria 7,30 – 23 dei giorni feriali e festivi, con divieto di sosta con rimozione il mercoledì dalle 5 alle 15 per mercato, nonché fuori dagli spazi di sosta delimitati.
Piazza Vittorio Veneto: istituzione di tre nuovi spazi di sosta riservati ai veicoli dei residenti che espongono il permesso “zona A” (cui si aggiunge un ulteriore spazio riservato all’Ufficio del Giudice di Pace su lato della chiesa di San Giovanni), con conseguente riposizionamento dei dissuasori delimitanti l’area pedonale.
Accesso gratuito dei veicoli elettrici alla ZTL: E’ consentito l’accesso gratuito dei veicoli elettrici puri al 100% alla ZTL per il solo transito comunicando in anticipo la targa del veicolo utilizzato, segnalazione che dovrà essere effettuata al “Centro di controllo ZTL telematiche” della Polizia Municipale (telefono n. 0733-256346; mail; pec comune.macerata.polizialocale@legalmail.com oppure ztl.macerata@legalmail.com).
Nel caso in cui non sia stato possibile comunicare la targa anticipatamente, la comunicazione dovrà essere inviata improrogabilmente entro le 48 ore successive all’accesso stesso. Possono derogare alla segnalazione, per il solo transito in ZTL, i veicoli elettrici puri inseriti gratuitamente nella “lista bianca” temporanea, previa richiesta all’ente gestore (APM SpA), alla quale dovrà essere allegata copia della carta di circolazione del veicolo che attesti la trazione elettrica pura.
Istituzione di una “Zona Trenta”: con limite massimo di velocità di 30 km/h, nelle vie e piazze situate all’interno del centro storico, nel perimetro delimitato dalle mura urbiche, con posizionamento in tutti i varchi di accesso e d’uscita di apposita segnaletica di “inizio e fine zona trenta”.
Nuovo vertice della Prefettura riguradante la situazione Covid nel Maceratese.
Si è svolta nel pomeriggio di ieri in modalità da remoto, una riunione presieduta dal Prefetto Flavio Ferdani alla quale hanno preso parte, oltre i vertici delle Forze dell’Ordine, il direttore dell’Azienda sanitari regionale, i Sindaci dei comuni di Macerata, Civitanova Marche, Potenza Picena, Recanati, Porto Recanati, Corridonia, Morrovalle, Montecosaro, Tolentino, Treia, Camerino, San Severino Marche, Montecassiano, San Ginesio, Fiastra e delegati dei comuni di Civitanova Marche e Montecosaro per monitorare l’andamento delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 anche alla luce del nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2020 che ha fissato ulteriori limitazioni volte a contenere la diffusione del virus.
Durante il consueto incontro settimanale finalizzato ad un costante aggiornamento sull’andamento della curva epidemiologica in provincia, sono state esaminate le criticità evidenziate da alcuni Sindaci in ordine alle comunicazioni trasmesse quotidianamente all’azienda sanitaria regionale relative alla presenza dei soggetti positivi e in quarantena nei vari territori comunali.
Al riguardo il dirigente dell’Asur Marche, dopo aver fatto un quadro generale della situazione epidemiologica della Regione, ha riferito che in area vasta 3 sono ricoverati più di 80 pazienti covid e ci sono al momento 24 pazienti nelle aree grigie del pronto soccorso in attesa di essere ricoverati. Ha poi evidenziato come resti costante il monitoraggio all’interno delle Rsa e che, a seguito del bando emanato dalla regione Marche, sono 2 le strutture nella provincia di Macerata ad aver dato la loro disponibilità ad accogliere i positivi che non possono restare isolati nelle loro abitazioni,
In particolare ha sottolineato la necessità di un’ulteriore sensibilizzazione da parte dei Sindaci nei confronti dei cittadini con riferimento a tutte quelle regole di condotta il cui rispetto è di fondamentale importanza in questo momento per contenere la diffusione del virus evidenziando la necessità che l’attenzione resti altissima per evitare che i posti in terapia intensiva e sub intensiva vadano ad esaurimento.
Per questo, anche in relazione alle nuove misure introdotte dal dpcm del 3 novembre scorso, il Prefetto ha voluto sensibilizzare nuovamente le Forze dell’ordine a svolgere, in stretta collaborazione con le Polizie Locali, una scrupolosa attività di monitoraggio e controllo in tutte quelle zone interessate da forme di concentrazione di persone, vie, piazze, strade, centri commerciali, parchi commerciali e comunque nei luoghi interessati da fermate di mezzi pubblici.
È stato chiesto inoltre di rafforzare i dispositivi di controllo del territorio specie nei fine settimana e di verificare che coloro che si spostano nella fascia oraria che va dalle 22.00 alle 5.00 del mattino siano muniti di apposita autocertificazione.
Il Prefetto ha poi voluto ribadire ancora una volta l’importanza che l’attività di informazione e la scrupolosa osservanza delle regole di condotta quali l’uso della mascherina e il distanziamento fisico rivestono nella lotta al contenimento della diffusione del virus.
Contestualmente ha rammentato ai Sindaci la possibilità di intervenire con ordinanza sindacale per interdire strade e piazze anche attraverso un contingentamento degli accessi agli stessi al fine di assicurare, nel rispetto del principio di proporzionalità, l’adozione delle misure più idonee a contenere la diffusione del virus con il minor sacrificio possibile per i soggetti destinatari del provvedimento.
Inoltre è stato evidenziato come possa contribuire a una più efficace prevenzione degli assembramenti il ricorso dal parte dei Sindaci alla misura prevista dall’art. 1, comma 9 del decreto legge 16 maggio 2020, n.33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 7, norma in base alla quale il sindaco può disporre la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Da parte dei presenti è stato unanime l’invito a tutti i cittadini al rispetto delle regole finalizzate al contenimento del contagio da Covid-19 nella consapevolezza che solo lo sforzo unitario fondato sul senso di responsabilità di tutti può rivelarsi strumento efficace nella lotta alla diffusione del virus.
“L’ emergenza sanitaria che stiamo vivendo fa si che le persone siano meno propense ad andare in giro ma siamo contenti dell’iniziativa dell’Amministrazione Comunale perché può portare maggiore passeggio per le vie del centro”.
Questo è il pensiero comune di alcuni degli ambulanti presenti lungo le strade del cuore di Macerata durante il tradizionale mercato del mercoledì mattino. Un appuntamento settimanale fisso che sta pian piano riassumendo i caratteri tipici della “normalità” anche se lo spettro del Covid-19, unito alle limitazioni imposte dall’ultimo dpcm, continua ha rappresentare un grosso freno per tutta il settore.
Il nuovo volto della viabilità de centro storico, ha come obiettivo anche quello di 'educare' i cittadini a ritrovare la consapevolezza dell’importanza di tutte quelle attività ed eventi che si svolgono tra le mura della città: e il mercato è una di queste.
“Il segnale che volevamo dare è quello di una città aperta finalmente cittadini – osserva l’Assessore alla Sicurezza Paolo Renna che era presente tra le bancarelle di piazza della Libertà – un centro aperto a tutti, anche a coloro che magari hanno difficoltà per camminare ma che da oggi possono parcheggiare in piazza”.
“In passato era stato fatto passare un messaggio di una città chiusa o aperta solo ad alcuni – sottolinea Renna - oggi Macerata è tornata ai maceratese e questo ci fa molto piacere. Abbiamo avuto dei riscontri postivi da parte dei cittadini quindi probabilmente con questa riapertura crediamo che siamo andati verso la strada giusta – e aggiunge - il lavoro da fare sarà tanto da qui in avanti e il nostro intento è quello di attuare una riorganizzazione organica”.
Un centro cittadino diverso alla porta di tutti: “Non ci si può più permettere di agire sulla città in maniera ideologica e senza poi pensare ai danni che si fanno – spiega Renna -sicuramente sotto questo aspetto abbiamo completamente cambiato strategia – e puntualizza - Il centro storico fino ad oggi è stato una specie di dormitorio: le nostre iniziative sono volte a trasformarlo in residenziale perché la città si riempie di nuovo di persone va di pari passo che si incentivi anche la residenzialità”.
Una misura onnicomprensiva quella adottata dalla Giunta Parcaroli in quanto oltre a tener conto della vivibilità va a toccare anche le esigenze di chi nel centro ha deciso di aprire una sua attività: “Credo che ai commercianti bisogna fare un monumento – osserva l’Assessore alla Sicurezza - hanno un governo contro e questo è un dato di fatto, negli ultimi 5 mesi sono stati capaci di reinventarsi almeno una decina di volte e nonostante tutte le norme dei dpcm provano sempre andare avanti”.
“Noi abbiamo dei doveri importanti come amministrazione locale perché ricordiamoci se una città perde i commercianti è destinata ad un’inesorabile declino – osserva - bisogna che iniziamo a sfruttare tutte le possibilità che ci circondano, senza buttare via soldi - e incalza - Spesso chiediamo sacrifici ai cittadini ma dobbiamo essere noi i primi a dare l'esempio”.
Un momento storico senza dubbio diverso e innovativo per la città di Macerata che vede coinvolti in prima linea anche gli agenti della Polizia Locale, intenti nelle opere di controllo e prevenzione: “A fronte di 8200 controlli sono state erogate solamente due sanzioni – rende noto Renna - Considerate che per quanto riguarda la Polizia Locale abbiamo circa 8 unità in meno rispetto al minimo previsto per legge quindi i nostri agenti ad oggi stanno facendo dei sacrifici enormi”.
“Sono molto soddisfatto di come stanno lavorano perché innanzitutto stanno svolgendo il compito di informare la popolazione rispetto alle nuove normative vigenti – e chiosa -le sanzioni erogate sono sta fatte sono solo a chi era recidivo. Bisogna mettersi sulla testa che una città è vivibile quando le regole vengono rispettate: se c'è un ordine e disciplina viviamo tutti bene altrimenti è il caos “.
Da venerdì prossimo gli alunni della scuola d’infanzia e della scuola primaria “Enrico Fermi” possono rientrare in classe. Il Sindaco Sandro Parcaroli ha infatti firmato l’ordinanza di revoca della sospensione dell’attività didattica in quelle scuole.
Tutto aveva avuto inizio venerdì scorso dopo che tre operatori della mensa delle scuole di via Pace erano risultati positivi al Covid-19 (leggi l'articolo) Nella serata di ieri 10 novembre il Dipartimento di Prevenzione ASUR Area Vasta 3 ha completato gli esami diagnostici e l’indagine epidemiologica e ha comunicato che le inchieste effettuate sui 3 casi Covid positivi degli operatori della mensa non hanno evidenziato alcun contatto stretto tra i positivi, gli alunni e il personale scolastico e che non risulta evidenza di casi covid positivi né tra gli alunni , né tra il personale scolastico.
Il Dipartimento, infine, ha prescritto la quarantena per tutti gli operatori risultati positivi e non e la sanificazione di tutti i locali della scuola come da specifiche indicazioni ministeriali. Da qui la decisione del Sindaco di revocare l’ordinanza di sospensione disponendo, nel contempo, che, entro il giorno 12 novembre, siano effettuate le operazioni di sanificazione.
“In questo momento difficile per la città – dichiara il Sindaco Sandro Parcaroli - è motivo di sollievo poter riattivare l’attività didattica nelle scuole d’infanzia e primaria “Enrico Fermi”. Il Dipartimento di Prevenzione dell’ASUR – che ringrazio per la sollecitudine con cui è intervenuto – ha preso atto della modalità con cui serviamo i pasti nelle mense scolastiche, utilizzando vassoi multiporzione e riducendo al minimo le occasioni di contatto tra operatori e bambini, e ha acconsentito al pronto ripristino dell’attività scolastica”.
Il dottor Giordano Ripa, consigliere comunale con delega alla Sanità, che ha affiancato il Sindaco nella definizione delle linee procedurali per affrontare la delicata situazione, ribadisce l’apprezzamento per la tempestività con la quale i dirigenti del Dipartimento di Prevenzione di Igiene - Sanità Pubblica hanno adottato tutte le procedure previste dai protocolli COVID19.
Bloccati e denunciati alla Procura della Repubblica due giovani di 22 e 23 anni, sorpresi all'interno del parco di via Isonzo, a Macerata, con nove pezzi di hashish pronto ad essere spacciato.
È il risultato dei mirati servizi disposti nel capoluogo dal questore uscente Antonio Pignataro per contrastare i reati connessi al traffico di sostanze stupefacenti.
Gli uomini della "Volante" diretti dal Commissario Emanuele Ciccarelli hanno sottoposto a controllo tutte le persone presenti all’interno dell'area verde di via Isonzo, individuata come zona a rischio per quanto riguarda lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti.
I poliziotti hanno notato quattro giovani tra cui uno che, alla loro vista, ha ceduto nelle mani di un compagno una busta. Questi, a sua volta, con gesto fulmineo, la gettava a terra - dietro di sé - nel tentativo di non essere visto.
Immediatamente recuperata dai poliziotti, la busta è risultata contenere nove pezzi di hashish, ben nascosti da cartine per sigarette e da altro materiale.
I due soggetti coinvolti nella vicenda, 22 e 23 anni, entrambi di nazionalità tunisina, domiciliati a Macerata, sono stati accompagnati in Questura per le procedure di rito e denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Successivamente sono state sottoposte a perquisizione anche le loro abitazioni: operazioni che hanno consentito di rinvenire e sequestrare materiale ritenuto utile al prosieguo dell’attività di indagine tra cui alcuni telefoni cellulari e numerosi documenti emessi dalle autorità tunisine sui quali sono in corso tuttora accertamenti volti a stabilire la loro autenticità.
Nel tardo pomeriggio di ieri, nell’ambito dei controlli disposti in ambito cittadino dal Questore Pignataro nei luoghi piu’ sensibili della città come parchi pubblici, terminal bus e ferroviari. I poliziotti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, diretti dal Commissario Dr. Emanuele Ciccarelli, hanno bloccato due giovani “writers” durante l’effettuazione dei controlli che ormai si susseguono da tempo nella città di Macerata senza soluzione di continuità e in maniera capillare, al fine di garantire il pacifico svolgimento di tutte le attività quotidiane e in modo particolare il rispetto della legalita' in ogni sua forma e per incrementare e rinsaldare la percezione si sicurezza nei cittadini che giorno dopo giorno la richiedono maggiormente specie in un contesto storico così difficile e delicato causato dalla pandemia.
Ed è appunto proprio nell’ambito di questi massicci controlli che ieri gli uomini della Volante, procedevano a bloccare due ragazzi di 16 e 17 anni residenti a Macerata, proprio mentre stavano imbrattando la parete della pensilina posta sulla banchina dei binari ferroviari con scritte e disegni realizzati con bombolette spray dal colore nero e rosso. In particolare, all’arrivo dei poliziotti, gli stessi avevano già tracciato disegni di volti, parti anatomiche maschili e scritte stilizzate. I due ragazzi, colti sul fatto, venivano immediatamente identificati ed accompagnati in questura, inoltre venivano sequestrate le bombolette spray di cui erano in possesso di cui una di colore rosso e due di colore nero. I predetti sono stati entrambi denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Ancona per il reato di Imbrattamento in concorso tra loro e successivamente affidati ai rispettivi genitori.
Ancora una volta, il coordinamento della Prefettura già in atto e continuato dal Prefetto Ferdani tra Prefettura, Questura, Arma dei Carabinieri e guardia di finanza ha dato i massimi risultati conseguibili nel contrastare anche la ben minima condotta che, anche se di primo acchito potrebbe sembrare si scarsa rilevanza, in concreto, agli occhi della comunità, contribuisce a fornire quel quid in meno tanto da ridurre il senso di sicurezza come ogni volta che vengono deturpate stazioni, palazzi e altre zone della città che in alcun modo non deve mai essere lasciata senza l'attenzione dovuta anche se a volte questi gesti incivili sono solo opera di persone senza scrupoli e prive di senso civico.
Anche la trasmissione di Italia Uno, "Le Iene", si è occupata del caso Don Andrea Leonesi, il parroco della chiesa dell'Immacolata di Macerata, nonché vicario del vescovo Nazzareno Marconi, finito al centro di una tempesta per via dell'omelia tenuta durante la Santa Messa del 27 ottobre in cui ha paragonato - per gravità - aborto e pedofilia.
L'inviata Nina Palmieri ha tentato di intercettarlo, senza successo, e quindi ha deciso di carpire qualche dichiarazione dal prete attraverso una finta parrocchiana: una giovane maceratese di nome Alessia.
La ragazza, avendo con sé una telecamera nascosta, è finita a colloquio con Don Andrea dopo la Santa Messa officiata da quest'ultimo alle 8:30 del mattino. Ha, quindi, finto di essere sposata e di avere un marito che le impediva di andare a lavoro e tentava di sottometterla, per avere una sua reazione.
Il servizio si è concluso con una chiamata che la stessa Nina Palmieri ha fatto a don Andrea Leonesi, tentando di avere con lui un chiarimento.
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"Il centro-destra cancella l'ospedale di primo livello di Macerata con i voti dei 5 Stelle, impedendo a Torrette di fare il salto di qualità sulle grandi specializzazioni". Così Ivano Tacconi, esponente della lista "Macerata Rinnova", si unisce al coro di proteste proveniente dal centro-sinistra a seguito dell'approvazione della risoluzione “Emergenza Covid-19” da parte dell’Assemblea Legislativa delle Marche che, sostanzialmente, sospende tutti i provvedimenti in corso per la realizzazione dei nuovi ospedali di primo livello e rimette in discussione i criteri di assegnazione sul territorio.
"I maceratesi e i marchigiani dovranno recarsi ancora a Cotignola (in Emilia-Romagna), a Pavia e a Milano per cercare la qualità che Torrette aveva programmato con la costruzione degli ospedali di primo livello, iniziando da Macerata. Purtroppo il centro-destra costringe le Marche a un fermo sanitario attraverso una vendetta contro la salute dei cittadini" scrive l'ex consigliere comunale Tacconi nella bacheca pubblica posta in via Antonio Gramsci, a Macerata.
"In campagna elettorale la destra ha promesso tutto e il contrario di tutto e adesso com'era facilmente prevedibile, dopo poco più di trenta giorni di governo sta già scontando le prime contraddizioni. Infatti, sono già iniziati i primi scontri nella maggioranza". Così l'ex assessore regionale Angelo Sciapichetti interviene all'indomani dell'approvazione della risoluzione “Emergenza Covid-19” da parte dell’Assemblea Legislativa delle Marche che, sostanzialmente, sospende tutti i provvedimenti in corso per la realizzazione dei nuovi ospedali di primo livello e rimette in discussione i criteri di assegnazione sul territorio.
"Sugli ospedali Acquaroli non si capisce bene di cosa parli o meglio, lancia segnali di fumo; dice: 'fino a quando sarò io il presidente non si faranno ospedali unici'. In verità - precisa Sciapichetti - nessuno nella nostra provincia ha mai parlato di ospedale unico ma di ospedale provinciale. La risoluzione della Lega approvata ieri in Consiglio regionale sulla revoca della delibera che individuava il sito per la nuova struttura ospedaliera dell'Area Vasta 5 e il contemporaneo scontro (tanto da richiedere la prima verifica di maggioranza) sull'ospedale di Muraglia di Pesaro, non lascia presagire niente di buono per Macerata".
"Non provino a fare un passo indietro sull'ospedale provinciale di Macerata perché scateneremo l'inferno. Dovranno fare i conti con tutti i maceratesi. Giu' le mani!" sbotta l'ex assessore regionale, che prosegue "Le procedure sono avviate, l'iter è a buon punto, e bisogna andare avanti con determinazione. Ora se ne sono capaci, debbono portare a termine il processo amministrativo che noi abbiamo messo in piedi con convinzione".
Non manca anche una stiletta a chi ha preso il suo posto nella Giunta Regionale: "Noto con piacere che da circa un mese è cambiato l'atteggiamento spavaldo e bellicoso usato durante la prima fase della pandemia dell'assessore alla sanità Saltamartini. Adesso non può (come ha sempre fatto in passato), addossare la responsabilità agli altri".
"Oggi Saltamartini, alla pari di Trump e Salvini (noti scienziati del settore), propone anche lui la cura con l'idrossiclorichina; evidentemente intende candidarsi anche al Nobel per la medicina visto che l'Organizzazione Mondiale della Sanità e l'AIFA (Agenzia italiana per il farma o) ne hanno sospeso l'uso" rincara la dose Sciapichetti.
"Bene invece per la comunità marchigiana l'aumento dei tamponi e il potenziamento delle USCA anche se c'è da dire che questo comporterà nei prossimi mesi una consistente diminuzione dell'assistenza domiciliare. Noto invece un imbarazzante quanto assordante silenzio di coloro che manifestavano (Fratelli d'Italia in primis ma non solo..) contro il Covid Center di Civitanova; forse stanno facendo i conti con la realtà che è ben diversa dalla vuota e inutile propaganda. L'emergenza purtroppo richiede ad ognuno di fare la propria parte, non fa sconti e non consente a nessuno, neanche ai 'benaltristi' di professione, di fare inutili dichiarazioni" conclude l'ex assessore Sciapichetti.