Trasferta all’Università di Macerata per la Rete universitaria italiana per l'apprendimento permanente, Ruiap, che riunisce oltre trenta Atenei insieme a organizzazioni e professionisti, impegnati nella promozione dell'apprendimento permanente.
Si è tenuto oggi, infatti, con il coordinamento di Gigliola Paviotti, referente Unimc per apprendimento continuo, formazione e impresa, il laboratorio sulle reti territoriali per l’apprendimento permanente.
L’evento, organizzato per la prima volta a Macerata nella suggestiva cornice della Loggia del Grano, ha rappresentato un momento di lavoro comune tra gli Atenei, associati e non, finalizzato a esplorare il complesso quadro dell'apprendimento permanente all'interno del più ampio orizzonte della Terza missione accademica, con relatori provenienti da Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia.
La giornata si è aperta con una visita guidata allo Sferisterio, uno dei più importanti teatri all'aperto d'Italia simbolo della città. Dopo i saluti istituzionali da parte della prorettrice Catia Giaconi e del direttore del Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali Angelo Ventrone e un’introduzione da parte di Marcella Milana dell’Università di Verona, si sono alternati interventi di approfondimento su esperienze e buone pratiche delle Reti territoriali per l’apprendimento permanente italiane, così da evidenziare sfide e opportunità che possono essere colte attraverso politiche e servizi adeguati a livello locale e nazionale.
"Questo laboratorio - spiega Gigliola Paviotti - rappresenta un'occasione preziosa per consolidare la collaborazione tra università, territori e istituzioni, con l'obiettivo comune di promuovere un'educazione continua e accessibile per tutti, ponendo così le basi per una società più inclusiva, democratica e innovativa".
Tra gli obiettivi dichiarati della Ruiap, infatti, c’è anche quello di "sviluppare un’offerta formativa centrata sulla persona che apprende, adeguata a una popolazione studentesca diversificata, con programmi di studio disegnati sulle diverse esigenze e in grado di attrarre anche studenti adulti e lavoratori studenti".
"La farsa". Così ha definito l’intrigata vicenda legata al nuovo ospedale di Macerata il consigliere regionale del Partito Democratico, Romano Carancini, che nella mattinata odierna ha convocato nel ristorante maceratese DiGusto una conferenza stampa per far luce sulla questione e porla all’attenzione dei cittadini.
Insieme al consigliere regionale, hanno preso parte alla conferenza stampa anche Irene Manzi, deputata e componente della segreteria nazionale del Pd, Angelo Sciapichetti, segretario della federazione provinciale del Pd, Narciso Ricotta, capogruppo del Pd in consiglio comunale e consiglio provinciale di Macerata e Ninfa Contigiani, segretaria del circolo Pd Macerata e consigliera comunale.
Si parla ormai da diversi anni della costruzione del nuovo ospedale di Macerata. Era il 2020 quando il sindaco Parcaroli e il governatore regionale Acquaroli vennero ritratti nel famoso "campo di girasoli", atti a effettuare un sopralluogo nella zona che avrebbe ospitato il nuovo nosocomio. Nel luglio del 2022 venne firmato lo storico accordo fra la Regione Marche e il Comune di Macerata per la sua costruzione nel capoluogo di provincia. Si definiva come la nuova struttura "mastodontica" da 400 posti letto, aggiornata e completa di personale adeguato, sarebbe sorta in località “La Pieve” e che i lavori sarebbero iniziati nel 2025.
Nell’aprile dello scorso anno invece, dopo aver minacciato di incatenarsi in caso di mancata costruzione del nuovo ospedale, il sindaco Sandro Parcaroli aveva annunciato come "entro la fine del 2024 sarebbe stata posta la prima pietra" per l’avvio dei lavori.
Arriviamo così alla giornata di ieri quando è arrivato l’annuncio di Parcaroli sull’ok dell’Anac alla progettazione del nuovo ospedale. Secondo quanto riportato dal sindaco "la Regione Marche predisporrà, a breve, la pubblicazione del bando sulla Gazzetta dell’Unione Europea e sul sito della Regione".
Nell'intervento odierno, intitolato appunto "la farsa", Carancini afferma invece come, ad oltre tre anni di insediamento della giunta Parcaroli, del nuovo ospedale non si abbia notizia.
"Non si ha notizia del progetto - dichiara il consigliere regionale -. Deve addirittura ancora essere messa a bando la scelta del progettista. Si dovrebbe poi passare alla redazione del progetto di fattibilità economica e poi successivamente la messa a bando del progetto stesso per scegliere l’assegnatario dell’appalto e per realizzare l’esecutivo. Poi infine devono ovviamente esserci i lavori. Ad oggi non c’è nulla di tutto questo".
Questa mancanza di un progetto effettivo è stata la prima tematica affrontata durante la conferenza. “Siamo agli albori dell’opera pubblica”. Afferma la deputata Irene Manzi, la cui presenza viene sottolineata da Carancini come importante per rappresentare una filiera del Pd. "Quella messa in atto sinora è una semplice politica degli annunci, ma sappiamo che non si fanno le nozze con i fichi secchi. Sinora non ci sono state risposte chiare, né tantomeno delle certezze, rivolte ai cittadini, a cui deve essere garantito il pieno ed efficiente diritto alla salute".
"Una conferenza stampa che ci saremmo augurati di non fare - dichiara invece il segretario Sciapichietti -. La giunta di destra ad oggi non ha conseguito risultati. Quello dell’ospedale è il più grande bluff della provincia”.
"Dopo 3 anni non c’è nessun progetto - ontinua il consigliere Ricotta - Questa è la realtà brutale dei fatti, quella di un sindaco che si è fatto scippare l’ospedale. Inutile che minaccia di incatenarsi o parla di prima pietra: siamo fermi all’anno zero, se non -1".
La consigliera Contigiani si concentra, invece, sulle attuali condizioni in cui verte l’ospedale di Macerata. “Siamo di fronte a una struttura vecchia, che ha fatto il suo tempo e non è più adeguata. In più medici e operatori sanitari stanno fuggendo sempre più dalla sanità pubblica. Tutti parlano di rinnovare, mentre il sindaco si limita a dire che faranno un bell' ospedale. Non si deve pensare alla bellezza esterna dello scatolone, bensì alla sua efficienza”.
Il secondo tema affrontato è stato quello legato invece all’aspetto finanziario che riguarda la costruzione del nuovo ospedale. Come ricordato da Carancini, nel 2023 l’assessore regionale con delega ai lavori pubblici Francesco Baldelli rispose a una sua interrogazione in aula confermando che c'erano i fondi per la costruzione del nuovo ospedale. Fatto smentito dal consigliere dem e testimoniato dall’accesso agli atti in questione.
"Non solo non ci sono i fondi necessari a coprire la costruzione del nuovo ospedale, ma si stanno verificando una serie di fatti al limite della legalità - prosegue Carancini -. La Regione Marche intende infatti attingere alle risorse del sisma per realizzare un nuovo ospedale. Lo fa per giunta in maniera del tutto imbarazzante: trasforma i 6,2 milioni di euro già previsti per il sisma per la città di Macerata (in particolare per la riqualificazione dell’ex Cras), in 110 milioni di euro".
Come riportato da Carancini, nel 2022 l’allora assessore al bilancio della Regione Marche Guido Castelli avrebbe comunicato ad Acquaroli e Legnini di utilizzare le risorse desinate alla ricostruzione post-sisma per il nuovo ospedale di Macerata: "Con l’ordinanza 109 del 2020 venivano destinati fondi per la ricostruzione post-sisma ai vari territori. Al Comune di Macerata andavano 6,2 milioni di euro, con i quali sarebbero stati finanziati i lavori per tre strutture, fra cui l’ex Cras. Parliamo di soldi pubblici, che col tempo hanno subito una vera e propria plusvalenza, accentuatasi con l’innalzamento delle risorse dovuta alla crisi russo-ucraina. Siamo così passati dai 6,2 milioni iniziali a 75 milioni, che sono diventati in seguito 87 e infine 110 milioni di euro. Secondo Castelli 20 milioni sarebbero stati destinati all’ex Cra, mentre i restanti 90 alla costruzione del nuovo ospedale di Macerata".
"A 13 mesi dal suo insediamento come commissario straordinario di Governo alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto, Castelli non ha fatto nulla. Nel frattempo, ci si chiede come sia stato possibile trasformare 6,2 milioni di euro in 110 milioni di euro. Il sindaco non si è mai occupato in maniera sostanziale della vicenda dell’ospedale, mentre il duo Acquaroli-Castelli sta mettendo in piedi un’azione assolutamente inaccettabile", conclude Carancini.
Il 4 settembre allo Sferisterio di Macerata, per Sferisterio Live 2024, in programma il concerto “PFM canta De André - Anniversary”, data organizzata da Ventidieci e Pubbliconcerti in collaborazione con il Comune di Macerata.
Soddisfazione dell’Amministrazione comunale per la partecipazione di questa band storica che contribuisce ad arricchire il cartellone del festival di musica dal vivo organizzato in collaborazione con l’Associazione Arena Sferisterio.
Quarantacinque anni dopo il tour “Fabrizio De André e PFM in concerto”, la storica prog band torna sui palchi di tutta Italia con “PFM canta De André Anniversary”, un tour per celebrare il fortunato sodalizio con il cantautore genovese e riproporre una serie di concerti dedicati a quell’evento. Per rinnovare l’abbraccio fra il rock e la poesia, alla scaletta originale saranno aggiunti anche brani tratti da “La buona Novella”, completamente rivisitati dalla band.
“PFM canta De André - Anniversary” avrà sul palco una formazione spettacolare, con tre ospiti d’eccezione: Flavio Premoli (fondatore PFM) con l’inconfondibile magia delle sue tastiere, Michele Ascolese, chitarrista storico di Faber e Luca Zabbini, leader dei Barock Project.
Fabrizio disse: “La nostra tournée è stata il primo esempio di collaborazione tra due modi completamente diversi di concepire e eseguire le canzoni. Un'esperienza irripetibile perché PFM non era un'accolita di ottimi musicisti riuniti per l'occasione, ma un gruppo con una storia importante, che ha modificato il corso della musica italiana. Ecco, un giorno hanno preso tutto questo e l'hanno messo al mio servizio...”.
PFM – Premiata Forneria Marconi ha uno stile unico e inconfondibile che combina la potenza espressiva della musica rock, progressive e classica in un'unica entità affascinante. Nata nel 1970 (discograficamente nel 1972), la band ha guadagnato rapidamente un posto di rilievo sulla scena internazionale, che mantiene tutt’oggi. Nel 2016 la prestigiosa rivista inglese “Classic Rock” UK ha posizionato PFM – Premiata Forneria Marconi al 50esimo posto tra i 100 migliori artisti più importanti del mondo, mentre “Rolling Stone” UK ha inserito l’album “Photos of ghost” al 19esimo posto tra i dischi più importanti della musica progressive. Nel 2018 ha ricevuto a Londra il prestigioso riconoscimento come “International Band of the year” ai Prog Music Awards UK, mentre nel 2019 la rivista inglese “PROG UK” nomina Franz Di Cioccio tra le 100 icone della “musica che hanno cambiato il nostro mondo” (unico musicista del mondo latino).
Negli ultimi mesi alcuni cittadini si sono lamentati del fatto che hanno trovato difficoltà ad accedere al canile comunale di Macerata nella misura in cui non è stato consentito loro di varcare il cancello durante l’orario di apertura al pubblico perché i cani mangiavano o dormivano, dunque invitati a tornare un’altra volta su appuntamento, in un momento più opportuno. Una inclinazione alla premura e alla tutela del cane che, tuttavia, ha portato una parte di queste persone a desistere e recarsi altrove, adottando un cane in altre strutture analoghe.
È il caso della signora Gianna, che ha trascorso una vita a prendersi amorevolmente cura dei cani, arrivando ad adottarne molti da molteplici canili (incluso quello di Macerata) nel lungo corso degli anni. Qualche mese fa, sempre presso il canile in questione, ha accompagnato una sua amica la quale, addolorata per la morte del cane, era desiderosa di accoglierne un altro con lei; nella fattispecie, era alla ricerca di un esemplare anziano dal momento che il dispendio di energie verso un cucciolo non si confaceva alla sua età.
Le due donne si sono recate sul posto due volte: "In un primo momento non abbiamo trovato nessuno perché erano cambiati gli orari di visita mentre, la seconda volta, siamo andate nell’orario di apertura al pubblico ma non siamo potute comunque entrare in quanto gli animali erano alle prese con il momento del pasto". Alla fine le stesse sono tornate a casa con un cane anziano ma preso in un altro canile della provincia".
Alcuni mesi dopo l’accaduto, sulla pagina Facebook della struttura maceratese, è stato pubblicato un post dove si annunciava la triste morte di un cane anziano, con problemi di salute, che non ha mai trovato chi lo accogliesse con sé. Questa notizia ha catturato l’attenzione e la reazione di Gianna la quale, prontamente, in un commento sotto il post, ha raccontato la sua vicenda sollevando le sue perplessità ed evidenziando l’incongruenza tra il contenuto del post e l'esperienza avuta.
A queste parole, ci spiega Gianna, “Il profilo della pagina ‘Canile Enpa Macerata 'Gli amici del cane' ha risposto adducendo la motivazione per cui l’orario di apertura al pubblico non per forza deve coincidere con la possibilità di vedere i cani perché se questi mangiano o riposano potrebbero agitarsi facendo abbaiare l’intero canile o indurre persino una torsione dello stomaco".
"Per questo motivo, ci hanno detto che sarebbe stato preferibile prendere un appuntamento". Nel voler replicare, l'utente, ci ha riferito che si è vista negata la possibilità di rispondere ulteriormente nei commenti perché bloccata dalla pagina in questione. Inoltre, si è accorta che, poco dopo, la risposta del canile era stata rimossa.
Col fine di far chiarezza e portare la questione su un piano di dialogo e di confronto, date le nobili finalità di tutte le parti, gestori e cittadini, ci siamo recati nello scenario bucolico e verdeggiante del canile in contrada Acquesalate, dove le operatrici e gli operatori si dedicano con passione e professionalità al loro mestiere.
La risposta su una questione di natura locale, risolvibile con un semplice chiarimento, è stata quella di un rimbalzo a un paio di indirizzi email dell’ente Enpa nazionale. Alla richiesta di poter conversare con un referente, un responsabile, dal vivo o telefonicamente, non ci è stato risposto nulla aprendo così un interrogativo sull'esistenza o meno di referenti Enpa comunali, provinciali o regionali. Dubbio sciolto successivamente, quando abbiamo appreso che il responsabile di struttura è la stessa persona con cui abbiamo parlato al canile e che ci ha rimandato all'indirizzo dell'ufficio stampa.
Premesso che anche la non risposta è una libera e lecita scelta, tuttavia, un interrogativo rimane accesso negli animi di quelle persone che hanno trovato più accidentato l’accesso alla struttura: se l’orario, come indica la finalità della parola, è destinato al pubblico, in che misura un ente può decidere se un visitatore 'può "o non può", in quell’arco di tempo, accedere a una struttura comunale?
Proposta di revoca della presidente del Consiglio delle Donne Sabrina De Padova. Questa quanto pervenuto alla stessa presidente una lettera firmata dalle consigliere e dagli assessori di maggioranza.
Tale richiesta è stata accompagnata dalle seguenti motivazioni: “Nel corso del suo mandato, la presidente del Consiglio delle Donne Sabrina De Padova ha programmato e assunto delle decisioni senza un necessario confronto con le componenti di diritto elette del Consiglio delle Donne, determinando la perdita di rappresentatività del gruppo di maggioranza al quale appartiene”.
La consigliera De Padova ha spiegato come, a suo modo di vedere, la revoca della carica di presidente del Consiglio fosse stata voluta già dal momento della sua elezione.
“Partiamo dal fatto che il Consiglio delle Donne, che si riunisce ormai da più di quindici anni, ha subito una variazione di regolamento lo scorso anno. Le consigliere di maggioranza hanno deciso di modificarlo, trasformandolo in un Consiglio delle donne di destra e togliendo il voto alle associazioni", ha affermato De Padova. Questo non ha potuto che creare delle difficoltà, con le associazioni che, non potendo votare, non erano motivate a parteciparvi".
"Non ho mai accettato il fatto che le decisioni dovessero per forza passare dalla volontà delle consigliere di destra, con le associazioni che invece non possono esprimere la loro opinione. Pertanto, ho sempre continuato a procedere intendendo il consiglio comunale delle donne come è nato. Di solito dovrebbe rimanere invariato per tutto il mandato, è raro che subisca variazioni in corso d’opera".
"Quanto agli ultimi avvenimenti, invece, essendo stato revocato il Consiglio comunale previsto per lunedì 19 febbraio, ho pensato di convocare per quel giorno il Consiglio delle Donne. Con l’8 marzo alle porte, sarebbe stata un’ottima occasione per discutere dell’organizzazione di qualche iniziativa per la Giornata Internazionale delle Donne, oltre che per conoscere le rappresentanti di quartiere neoelette. Ovviamente avevo già proposto questa idea a tutte le componenti del consiglio delle donne sulla nostra chat di gruppo, prima che via mail. Proprio oggi mi arriva invece questa richiesta, che verrà ovviamente portata in consiglio comunale, di eliminare la presidente del Consiglio delle donne".
"Secondo le motivazioni che hanno portato a questa decisione - spiega - sarei stata accusata di non favorire il confronto all’interno del Consiglio delle Donne, cosa che non corrisponde al vero. Anche per quanto riguarda la convocazione dell'assise del 19 febbraio, avevo comunicato questa intenzione a tutte le componenti del Consiglio delle donne sulla nostra chat di gruppo, prima che via mail. Nel messaggio chiedevo proprio ai membri del gruppo di proporre inziative, non di assumere le mie decisioni, come indicato invece erroneamente nella richiesta di revoca. Tra l'altro la proposta non è stata presa in considerazione, non ricevendo messaggi di risposta".
"C’è sempre stata la volontà di far fuori la sottoscritta - ha proseguito De Padova - già dal momento in cui si è pensato di modificare il regolamento del Consiglio delle donne. Basti pensare che al momento della mia elezione, non ho dovuto superare una sola votazione, ma ben quattro. Come se non bastasse c’è stata poi un’ultima votazione, voluta dall’assessore D’Alessandro, che prevedeva addirittura l’estrazione dei bigliettini. Questo perché si voleva eleggere una persona appartenente alla lista di Fratelli d’Italia”.
"Sinceramente una votazione ufficiale che si conclude con un’estrazione dei bigliettini mi sembra la più grande buffonata mai vista. Questa è la politica maceratese. Spero che il sindaco, così come ha sostenuto tutti i suoi assessori nel momento in cui ne venivano chieste le dimissioni, faccia la stessa cosa con una consigliera della sua lista civica, tra l’altro espressamente richiesta dal primo cittadino stesso".
"Io non conoscevo Parcaroli. Sono stata chiamata da lui e dall’assessore D’Alessandro per essere inserita nella sua lista civica. Mi sono inserita appunto in una lista civica e non in un partito. Proprio per questo non pensavo di prendere ordini e dover assistere a comportamenti quasi 'militari', né tantomeno di dover sottostare a delle regole che definirei di estrema destra. Pensavo di trovarmi in una situazione democratica, ma così non è stato".
Poi la consigliera ha proseguito riportando un episodio specifico. "Era stato votato in consiglio delle donne la presentazione del libro di David Miliozzi E tutto iniziò a tremare. In questa situazione c'é stato un assessore che si è opposto fermamente a questa iniziativa perché considerava il libro di sinistra, quando invece il sindaco e l'assessore Cassetta ci avevano dato il consenso a procedere".
"Questo per spiegare che bisogna comportarsi come dicono certe persone, fare i militari", ha sottolineato ancora De Padova. A questo punto ben venga questa risoluzione. Il Consiglio delle donne ha l’obiettivo principale di eliminare gli stereotipi sociali e culturali che ci portiamo dietro. Non deve servire per far emergere un determinato assessore rispetto agli altri".
"Nel caso in cui la richiesta di revoca della presidente del Consiglio delle donne dovesse essere approvata, non ho dubbi sul fatto che la presidenza verrà assegnata a una rappresentante di Fratelli d’Italia”, ha chiosato De Padova.
Dopo la sconfitta con l’Azzurra Colli, seguita dall’esonero di Dino Pagliari, la Maceratese si appresta ad affrontare il K Sport Montecchio Gallo per la ventiduesima giornata di Eccellenza Marche.
I tifosi della Curva Just, non soddisfatti dei risultati ottenuti nella stagione in corso, hanno fatto sapere che prenderanno posto sui gradoni dell’Helvia Recina solamente dopo l’intervallo, in segno di protesta.
Il presidente Alberto Crocioni ha voluto così recapitare un messaggio alla tifoseria e all'ambiente biancorosso, invitando tutti a stare vicino alla squadra in questo momento delicato della stagione.
"Mi rivolgo a tutti i tifosi della Maceratese ed in particolare ai ragazzi della Curva Just: stateci vicino, come avete sempre fatto, a maggior ragione in questa delicata fase della stagione", ha detto Crocioni. "Non disperdiamo la partecipazione popolare, soprattutto giovanile, che si è appassionata a questi colori e che avete dimostrato ogni domenica e in ogni campo delle Marche. Tante, troppe cose sono state a sproposito dette in questi giorni su cui non intendo soffermarmi".
La Maceratese si trova attualmente al nono posto in classifica con 30 punti, a 3 punti dalla zona play-off e 3 dalla zona playout. Contro il K Sport Montecchio Gallo, seconda forza del campionato, servirà una prestazione gagliarda da parte dei ragazzi di mister Ruani, per provare a ritrovare entusiasmo dopo una settimana alquanto complicata.
Continua il ciclo di quattro incontri sul tema “Meditazione e presenza mentale. Come affrontare le situazioni quotidiane con maggiore armonia interiore”, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata.
Venerdì, 16 febbraio, alle 18 nell’aula “Omero Proietti”, al terzo piano della sede universitaria di via Garibaldi 20, si terrà il secondo appuntamento. Dopo il successo del primo, che ha visto la partecipazione di Franco Fabbro che ha proposto un’introduzione all’arte di meditare, questo nuovo incontro sarà tenuto dal poeta e paesologo Franco Arminio sul tema “L’ecologia dello sguardo e il valore del silenzio”. L’attenzione sarà dedicata alla possibilità di rendere più lucida la prospettiva in cui consideriamo la nostra vita e all’importanza dell’ascolto interiore.
Arminio è una delle voci più originali del panorama letterario e civile in Italia. Le sue opere, pubblicate soprattutto da Einaudi e da Bompiani, sono molto apprezzate e discusse. L’iniziativa sarà introdotta da Roberto Mancini, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici. Tutti gli appuntamenti del ciclo di incontri sono aperti a chiunque voglia approfondire le opportunità di benessere integrale che sono costituite dal dialogo, dalla meditazione, dall’ascolto, dalla spiritualità.
Sarà Juan Luca Sacchi ad arbitrare il match tra Napoli e Genoa, valevole per la 25esima giornata di Serie A, in programma come anticipo del sabato pomeriggio, alle ore 15:00, allo stadio Maradona. Il fischietto della sezione di Macerata sarà assistito dagli assistenti Preti e Garzelli e dal quarto ufficiale Rutella. Al Var ci saranno Valeri e Marini.
Sarà per Sacchi la seconda volta alla direzione di una partita del Napoli, che con lui ha vinto in entrambe le occasioni: una volta proprio contro il Genoa (6-0, settembre 2020) e contro il Torino (1-0, ottobre 2021). Conta, invece, sei precedenti con il Sassuolo che con lui ha vinto due partite e perse otto. L’ultima partita risale a questa stagione, in Coppa Italia, quando il Genoa è stato estromesso agli ottavi di finale di Coppa Italia dalla Lazio per uno a zero.
La Cna Macerata non si mostra sorpresa di fronte alla scarsa adesione dei ragazzi al Liceo del Made in Italy. Secondo dati resi pubblici recentemente, il nuovo Liceo del Made in Italy ha infatti raccolto appena 375 iscrizioni in tutta Italia, corrispondenti allo 0,08%; solo 8 nelle Marche (nessuno nel Maceratese).
"Questa situazione era prevedibile considerando la mancanza di coinvolgimento delle realtà imprenditoriali nel processo di progettazione e implementazione di questa iniziativa - afferma il Presidente della Cna Macerata Maurizio Tritarelli. Mancano poi i regolamenti su questo nuovo indirizzo, la definizione di tutte le discipline e che tipo di profilo professionale potrà uscire con questo diploma. Insomma, una iniziativa estemporanea che aveva altre finalità rispetto a quanto necessario".
Tritarelli sottolinea quindi l'importanza di una collaborazione più stretta tra scuola e impresa: "Non abbiamo bisogno di una nuova scuola dedicata, ma di un rapporto costante tra istituzioni educative e mondo produttivo. È fondamentale creare percorsi didattici che prevedano esperienze lavorative in azienda, remunerate sia per gli studenti che per gli imprenditori formatori".
Non è un caso, secondo Cna, che il 68% dei giovani trova il primo impiego in una piccola impresa: "Questo non è solo un dato statistico di cui tener conto ma una chiara indicazione per il legislatore su quali debbano essere gli interlocutori se si vuol intraprendere questa strada. Il ruolo degli artigiani imprenditori d’Italia è determinate; le aziende devono essere parte integrante del processo decisionale, in modo da garantire la costruzione di percorsi formativi concreti e in linea con le esigenze del mercato del lavoro".
Riguardo alle nuove iscrizioni alle scuole superiori, la Cna Macerata osserva con interesse l'aumento degli istituti tecnici e professionali: "Questa tendenza conferma la richiesta crescente di competenze pratiche e professionali da parte degli studenti", dichiara Tritarelli. "È importante che il sistema educativo risponda a queste esigenze, offrendo percorsi formativi che preparino efficacemente gli studenti per il mondo del lavoro. Il resto può farlo solo l'esperienza diretta".
La Cna Macerata ha attualmente in piedi due interessanti progetti con diversi istituti scolastici della provincia che prevedono interventi in classe dei funzionari Cna: "La nostra Associazione rimane impegnata a promuovere una stretta collaborazione tra scuole, imprese e istituzioni, allo scopo di dare il nostro contributo affinché si possa arrivare ad un sistema educativo in grado di formare le future generazioni in modo efficace e adatto alle sfide del mondo contemporaneo".
"A seguito del disco verde definitivo dell'autorità nazionale anticorruzione per l'affidamento della progettazione del nuovo ospedale di Macerata, la Regione Marche predisporrà, a breve, la pubblicazione del bando sulla Gazzetta dell’Unione Europea e sul sito della Regione". Ad annunciarlo è il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
“A seguito della progettazione, il Comune provvederà all’interlocuzione con i proprietari del terreno in questione per l’acquisizione dello stesso - ha continuato Parcaroli -. Con l’ok definitivo dell’Anac si conclude la fase propedeutica alla pubblicazione del bando per l’affidamento della progettazione dello studio di fattibilità. Dimostriamo ai maceratesi che siamo in prima linea per difendere gli interessi della città come confermato anche con la sottoscrizione dell’accordo tra Regione Marche, Comune di Macerata ed ex Asur (oggi Ast). Un ringraziamento alla Giunta regionale, in particolare all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, per la continua attenzione e il proficuo impegno dimostrati nei confronti della nostra comunità, ha concluso il sindaco Parcaroli.
Sono aperte fino al 12 marzo le iscrizioni alla quinta edizione del corso di formazione gratuito "Genere, politica, istituzioni", promosso dall'università di Macerata e aperto a laureati e non. Il corso vuole fornire un insieme di conoscenze e competenze, di ordine teorico e pratico, che riguardino la sfera politico-istituzionale e sociale, anche nei profili innovativi come quelli delle nuove tecnologie digitali e dell'impatto delle politiche sui soggetti riducendo disparità e contrastando le discriminazioni.
Attraverso una didattica interdisciplinare e transdisciplinare, il corso contribuisce a formare, tra le varie, figure quali quella del dell'international gender-expert e gender advisor, esperto in comunicazione di genere, esperto in diversity e inclusion management. Le competenze trasversali fornite risultano di grande utilità nell'ambito della pubblica amministrazione
L’obiettivo generale del corso è lavorare alla riduzione del divario di genere in senso ampio, individuandone le radici e supportando la creazione di una cultura organizzativa non discriminatoria, in ambito pubblico e privato, guardando al benessere dei singoli.
Le attività didattiche saranno articolate in sette moduli tematici che approfondiscono questioni diverse ma ugualmente urgenti, dalla rappresentanza femminile nella pubblica amministrazione alla partecipazione delle donne nell’accademia, dall’ecofemminismo alla violenza sessuale in tempo di pace e di guerra.
Il corso è rivolto a chi è in possesso del diploma di scuola media superiore e vuole dotarsi di conoscenze e competenze trasversali, indispensabili nei complessi ambiti lavorativi attuali, quali quelli relativi all’adozione di un approccio sensibile alle specificità di genere, teorico e applicativo, nella dimensione nazionale e internazionale. L’iscrizione è gratuita. È prevista da parte degli studenti la sola spesa per le marche da bollo.
La didattica è svolta in lingua italiana, in modalità mista, attraverso lezioni e attività in presenza e a distanza, tramite piattaforma digitale dedicata. Il corso inizierà il 15 marzo e terminerà l’11 maggio 2024. Per acquisire l’attestato bisognerà superare una prova finale sulle tematiche oggetto delle lezioni.
La CBF Balducci HR lotta a Messina ma esce sconfitta 3-1 dalla sfida del PalaRescifina contro la forte formazione siciliana in una sfida, primo set a parte, tirata e giocata per larghi tratti del match alla pari dalle arancionere. Col risultato di oggi le ragazze di Carancini restano a quota 46 punti al quarto posto nella classifica della Pool Promozione, subendo proprio il sorpasso delle siciliane guidate dalla mvp Modestino (21 punti per la centrale). Non bastano i 19 punti di Fiesoli, top scorer arancionera.
Coach Carancini inizia con Bonelli-Stroppa, Mazzon-Civitico, Fiesoli-Bolzonetti, Bresciani libero. Coach Bonafede schiera Galletti-Payne, Martinelli-Modestino, Battista-Joly, Maggipinto libero.
Primo set da dimenticare per la CBF Balducci HR: Messina mette subito tanta pressione in battuta, gli ace diretti (4) insieme ai muri (4) e alla percentuale di attacco quasi doppia scavano un divario incolmabile per le maceratesi, Modestino è protagonista con 8 punti personali.
Nel secondo set ecco la reazione arancionera: il turno al servizio di Bonelli scava il break nel cuore del set, la battuta maceratese mette ko la ricezione di Messina ed è 1-1, Stroppa chiude con 6 punti nel parziale. Il terzo parziale sembra andare in direzione maceratese dopo una grande parte di primo set arancionera, poi un po’ di nervosismo subentrato ad alcune decisioni arbitrali molto dubbie a cui segue un calo di tensione delle ragazze di Carancini permette a Messina di rientrare due volte dal 6-14 e dal 18-21: il finale è ai vantaggi, alla quinta palla set le siciliane si portano sul 2-1 guidate da Payne e Modestino con 8 e 9 punti a testa.
Messina è lanciata e nel quarto set mette subito la testa avanti: le arancionere provano a non mollare ma restano sempre all’inseguimento e il match finisce nelle mani delle siciliane.
Approccio difficile alla gara per le arancionere con Messina che si fa valere a muro con Martinelli (3-1) e in contrattacco con i colpi di Battista: le siciliane volano subito sull’8-2. Il turno al servizio di Battista continua (10-2) e la ricezione CBF Balducci HR continua a soffrire con l’ace di Joly (12-3) e addirittura con tre ace di fila di Modestino (16-4), arriva anche il muro di Martinelli (17-4). Il set è ormai segnato (23-11), Messina chiude 25-12.
Nel secondo set di tutt’altra pasta la partenza arancionera: Fiesoli spinge in contrattacco e guida la CBF Balducci HR sull’1-5. Messina, però, inserisce Catania per Martinelli e risponde di nuovo con un servizio e un muro pungenti che riportano subito la sfida in parità (6-6). Le arancionere spingono di nuovo sull’acceleratore con il turno al servizio di Bonelli: suo l’ace del nuovo +4 (9-13), che diventa +5 sul pallonetto in contrattacco di Stroppa (11-16). Arriva anche l’ace di Civitico (11-17), entra Rossetto per Battista ma Mazzon allunga ancora (12-19). Bolzonetti ferma Payne (13-21) e mette giù il 15-23, chiude Stroppa 17-25.
Primo break del terzo set per le arancionere con il muro di Mazzon su Payne (3-6) e il contrattacco di Fiesoli (3-7), c’è pure il mani out in pipe di Bolzonetti (4-9). Ancora Fiesoli (4-10), l’invasione di piede delle siciliane lancia la CBF Balducci HR sul 6-13, Battista non trova la riga ed è 6-14. L’arbitro considera non caduto un pallonetto di Civitico che sembrava nettamente a terra (9-15), Messina trova maggiore fiducia e con il muro di Payne firma il 12-16, sempre la statunitense mette il 13-16 in contrattacco. La battuta sempre di Payne favorisce il 16-17 e le siciliane tornano sotto, la CBF Balducci HR tiene il +2 (18-20) e Civitico mura Payne (18-21).
Il direttore di gara chiama un tocco sul colpo murato out di Bolzonetti tra le proteste arancionere (19-21), poi Messina rimonta (21-21) e passa (23-21) con Battista. Le siciliane arrivano sul 24-22, Fiesoli annulla due volte (24-24), Payne trova un altro set ball (25-24), Stroppa mura Rossetto (25-25). Modestino ferma Stroppa (27-26) e poi chiude in fast, 28-26.
Nel quarto set arrivano due errori di Fiesoli per il 6-4 Messina, l’ace di Battista allunga sul 7-4: le arancionere perdono slancio, gli errori di Civitico e Bolzonetti valgono il 13-8 per le siciliane. Fiesoli si riscatta a muro con due blocks consecutivi (15-12), le maceratesi provano a restare attaccate alla gara (18-15), Carancini gioca la carta Vittorini per Stroppa ma un errore della neo entrata vale il 21-16 per le siciliane. Battista manca il lungolinea (21-17) ma poi Messina non sbaglia più nulla e chiude 25-19.
IL TABELLINO
CITTA' DI MESSINA - CBF BALDUCCI HR MACERATA 3-1 (25-12 17-25 28-26 25-19)
CITTA' DI MESSINA: Galletti 1, Battista 8, Martinelli 9, Payne 16, Joly 7, Modestino 21, Maggipinto (L), Rossetto 7, Ciancio, Catania, Felappi. Non entrate: Michelini, Mearini, Romeo. All. Bonafede.
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bonelli 3, Bolzonetti 14, Civitico 7, Stroppa 10, Fiesoli 19, Mazzon 7, Bresciani (L), Vittorini 1. Non entrate: Broekstra, Quarchioni, Masciullo, Korhonen. All. Carancini.
ARBITRI: Spinnicchia, Ciaccio.
NOTE - Durata set: 19', 24', 33', 25'; Tot: 101'. MVP: Modestino.
(Credit foto: Lvf)
Avvio di stagione agonistica ultra promettente per la sezione atletica del Cus Macerata. Ad Ancona si è appena svolto il campionato italiano indoor allievi e Sofia Tomassoni ha tagliato il traguardo della 3km di marcia, categoria Under 18, con un buonissimo sesto posto.
Un risultato che fa venire l’acquolina in bocca perché la Tomassoni deve ancora compiere 17 anni, quindi ha rivaleggiato con atlete più grandi e pronte di lei, ma il futuro è dalla sua parte considerati anche i margini di miglioramento. Intanto ha centrato il miglior piazzamento in Italia e poteva quasi essere quinta.
La gara infatti, molto affollata e difficile, è stata gestita in modo ottimale da Sofia che ha scelto una partenza prudente, utilizzando poi il chilometro centrale per riportarsi a ridosso delle prime. In rimonta è risalita fino al 5° posto che ha mantenuto fino ad un giro dalla fine, quando ha dovuto cederlo per un solo secondo ad un'atleta modenese.
Alla fine contenta lei e altro risultato soddisfacente e gratificante per l'intera sezione cussina. L'atletica del Cus Macerata vede di anno in anno aumentare in quantità e in qualità i suoi praticanti.
Adesso arrivano altri appuntamenti importanti. Nel weekend ancora Ancona con i Campionati italiani assoluti. Per il Cus potrebbe essere in gara Giulia Miconi, ancora in forse per motivi di regolamento. Poi nel prossimo mese di marzo due campionati italiani sulle strade di Frosinone e Campobasso dove è atteso il rientro dell’atleta più forte del sodalizio, quella Elisa Marini (campionessa italiana nel 2021) che, dopo una stagione difficile, è pronta per il ritorno in grande stile.
Dopo aver partecipato al presidio nazionale 'Riscatto Agricolo' in via Nomentana a Roma, la protesta degli agricoltori maceratesi rientra "a casa". Questo pomeriggio, intorno alle 16:30, la delegazione composta da 20 trattori che ha raggiunto nella notte di domenica la Capitale (leggi qui) ha fatto rientro in provincia, attraversando la superstrada sotto la scorta di due pattuglie della polizia stradale di Macerata.
La protesta, però, non conosce sosta nè festività di San Valentino. Gli agricoltori, infatti, stanno predisponendo un presidio all'altezza dell'uscita della Ss77 della 'Val di Chienti', a Sforzacosta, dopo il colloquio avuto con la locale Prefettura. La nuova protesta si protrarrà sino alla serata di giovedì.
Si è tenuta questa mattina, presso la Gran Sala Cesanelli dello Sferisterio, la conferenza stampa di presentazione del progetto "Lo Sferisterio a scuola". Alla conferenza hanno preso parte il sovrintendente dell'Associazione Sferisterio Flavio Cavalli, il direttore artistico del Macerata Opera Festival Paolo Gavazzeni e l’assessore alla cultura e all’istruzione del comune di Macerata Katiuscia Cassetta.
Il sovrintendente Cavalli ha subito messo in luce gli importanti risultati ottenuti lo scorso anno dal progetto "Lo Sferisterio a scuola", che ha visto l’arena maceratese ospitare più di 11.000 spettatori. Questo ha ovviamente fatto sì che il progetto fosse riproposto anche per l’anno 2024, che tra l’altro coincide con i 60 anni di Macerata Opera Festival.
"Lo Sferisterio a scuola" è realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio con la preziosa adesione delle stesse istituzioni scolastiche che scelgono di partecipare e che negli anni sono risultate in numero sempre crescente, come confermato dal sovrintendente.
Le attività prevedono come sempre una parte di lavoro in classe durante questi mesi e poi, fra maggio e giugno, una serie di spettacoli aperti a tutti, sia allo Sferisterio che al Teatro Lauro Rossi. Tali spettacoli sono raccolti nella definizione di "Macerata Opera Family", che anticipa il festival vero e proprio nel segno dei più piccoli ed è in grado di coinvolgere anche le famiglie.
"I ragazzi devono essere il pubblico di oggi, non quello di domani - afferma Flavio Cavalli -. Per questo motivo devono essere educati a partecipare a questa tipologia di spettacoli".
Un concetto ripreso anche dal direttore artistico del Mof, Paolo Gavazzeni: "Siamo tutti così ossessionati dalla ricerca di un nuovo pubblico. Per me i bambini delle scuole medie e dei licei sono il pubblico di oggi. Non mi capacito di come nelle scuole italiane non si insegni la storia della musica così come viene insegnata quella dell'arte o della letteratura. Questi progetti per le scuole contribuiscono a fornire un’identità a questa città e questa terra. Dal momento in cui riusciamo a creare la curiosità nei più giovani il nostro obiettivo può dirsi raggiunto".
"Sono fiera di questa iniziativa e di come essa continui", afferma invece l’assessore alla cultura e all’istruzione del comune di Macerata Katiuscia Cassetta. "Si tratta di iniziative in grado di avvicinare all’opera, oltre a tanti giovani, anche il pubblico delle famiglie. È sicuramente una forma di promozione della stagione e del valore del Macerata Opera Festival".
Durante la conferenza è stato poi presentato il programma delle attività previste per il progetto “Sferisterio a scuola”. Per i bambini delle scuole materne (dai 3 ai 5 anni) è in programma 'Il piccolo principe': un viaggio tra le stelle di Vincenzo Ruggiero, dal celebre racconto di Antoine de Saint-Exupéry, capolavoro della letteratura per l'infanzia.
Una nuova produzione musicale che sarà realizzata dalla Scuola Civica di Musica "Stefano Scodanibbio", con un organico che comprende strumenti ad arco e a liato, pianoforte, percussioni e un coro di voci bianche. La parte narrativa sarà affidata a due attori, Scilla Sticchi e Francesco Facciolli. Gli spettacoli sono in programma al Teatro Lauro Rossi, per cinque pomeriggi (ore 16:30, 17:30, 18.30), dal 27 al 31 maggio.
Per gli studenti delle primarie e secondarie di primo grado (dai 6 ai 14 anni) dal 4 al 7 giugno allo Sferisterio (ore 20.45) è in programma "Turandot. Enigmi al museo", un progetto della 28^ edizione di Opera Domani, realizzato e promosso a livello internazionale da AsLiCo in coproduzione con Opéra Grand Avignon e Opéra de Rouen Normandie e con il patrocinio del Comitato promotore delle celebrazioni pucciniane e da Icom International Council of Museums.
"Turandot. Enigmi al museo" è uno spettacolo partecipativo in equilibrio fra opera e teatro ispirato musicalmente al capolavoro di Puccini nel centenario della sua morte, con la regia di Andrea Bernard e la direzione di Sieva Borzak alla guida di un gruppo di giovani interpreti, vincitori delle ultime edizioni del celebre Concorso AsLiCo.
Turandot è una favola che porterà i piccoli spettatori a scoprire una Cina magica e grandiosa, dove - tra enigmi da risolvere, principi d'oriente, gong del destino, boia e fastosi palazzi imperiali - prende vita la storia della Principessa dal cuore di ghiaccio. Il regista Andrea Bernard ha scelto di ambientare la vicenda in un museo, dove tra i visitatori ci sono anche il giovane Calaf, con il padre Timur e Liù.
Il misterioso mondo di Turandot si materializza e riverbera tra statue, ceramiche pregiate, costumi tradizionali e stampe d'epoca. La lettura di un antico manoscritto anima le opere d'arte del museo e i visitatori vengono catapultati tra gli enigmi della Principessa Turandot, che - con l'aiuto di Ping, Pong e Pang, tre statue dell'esercito di terracotta - altro non aspetta che trovare il vero amore ed essere ricordata per sempre.
Il progetto Opera Domani da decenni ormai ha come obiettivo quello di coinvolgere e appassionare all'opera lirica il pubblico dell'età scolare. La visione dell'opera è preparata attraverso un percorso specifico con incontri di formazione per gli insegnanti e attività di preparazione in classe (ascolto di alcune arie dell'opera, preparazione dei cori, attività di movimento e coreografie anche in lis, studio della trama e dei personaggi, approfondimento dei contenuti, costruzione oggetti da portare in teatro) differenziati secondo l'età e il livello scolastico, oltre che pensati per la condivisione anche in famiglia. La formazione degli insegnanti, realizzata durante i mesi scolastici, è inoltre accreditata presso il Miur (ai sensi della direttiva 170/2016).
Infine, gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado saranno coinvolti il 9 e 10 maggio (ore 9 e ore 11), al Teatro Lauro Rossi nella prima tappa del nuovo progetto di formazione all'ascolto ideato per il 2024 dal direttore artistico Paolo Gavazzeni, dal titolo Tutti all'opera e che punta al coinvolgimento sempre più intenso dei giovani alle fasi creative degli spettacoli.
Le classi seguiranno una lezione-spettacolo sui titoli d'opera del Macerata Opera Festival 2024 - Turandot, Norma, La bohème - tenuta da Fabio Sartorelli, docente del conservatorio di Milano e dell'Accademia del Teatro alla Scala, noto per la sua attività di divulgatore e formatore. Quindi coloro che avranno seguito l'incontro con Sartorelli potranno accedere alle prove d'assieme delle opere allo Sferisterio e acquistare il biglietto per gli spettacoli a un prezzo speciale.
"Il mio avvicinamento all’opera lirica l’ho avuto intorno ai 13 anni. Come me, tanti bambini possono scoprire questo fantastico mondo. La prima volta che assistetti ad una prova d’insieme rimasi strabiliato. È solo assistendovi che ci si può rendere conto di quanto impegno ci sia dietro uno spettacolo". Questa la testimonianza personale del direttore artistico Paolo Gavezzani.
"Assistendo alle prove di insieme ci si rende conto anche di quanti lavoratori sono coinvolti nella preparazione degli spettacoli; professionisti che lavorano con passione e competenza. Per i giovani, oltre ad un’esperienza educativa, può rappresentare la scoperta di una professione", le parole dell’assessore Cassetta.
È stato istituito, lunedì pomeriggio, all'interno del "condominio solidale" di via Pavese il servizio infermieristico professionale che fornirà prestazioni di base destinate esclusivamente agli inquilini che da giugno 2022 sono ospiti in questa struttura all'avanguardia realizzata grazie al progetto del comune di Macerata – sviluppato in collaborazione con l'Ircr Macerata – rivolto ai cittadini maceratesi over 65.
"Abbiamo raggiunto un altro importante obiettivo per il condominio solidale che rappresenta una comunità nella comunità – ha commentato l'assessore alle politiche sociali Francesca D'Alessandro -. Questa progettualità, che ha concretamente dimostrato di favorire la coesione sociale e il benessere degli inquilini, può essere applicata in altre realtà a sostegno della comunità maceratese nelle quali si desidera implementare il range dei servizi al cittadino. La presenza dell’infermiera consente agli inquilini di avere un importante punto di riferimento per il monitoraggio della propria salute ma anche la possibilità di interagire con una figura professionale qualificata in grado di rispondere alle esigenze di cura e di benessere".
All'interno del condominio solidale è presente una famiglia tutor sempre disponibile per ogni necessità, dalle piccole emergenze in casa alla gestione di situazioni particolari, offrendo un concreto supporto quotidiano agli inquilini.
A sostegno dell'efficacia reale del condominio solidale, periodicamente l'assessorato alle politiche sociali del Comune, l'Ircr Macerata, la famiglia tutor e l'Erap si incontrano per confrontarsi sullo stato del progetto e su quali iniziative intraprendere per renderlo sempre più solido e inclusivo.
All'interno della collaborazione tra Comune e Ircr Macerata e grazie alle competenze interne al Progetto Pu.A.S.S.E. - che ha come ulteriore partner l'Apm - a partire da ieri pomeriggio l’infermiera sarà presente per due volte al mese (il secondo e quarto lunedì del mese). L'esperienza di integrazione socio-sanitaria, già sperimentata con successo presso il condominio Ma Maison dell'Ircr Macerata, è stata concepita per essere un modello replicabile e applicabile in diversi contesti.
Sabato scorso è iniziato nel modo migliore il cammino dei giovani biancorossi nel Girone C, nel quale si giocherà la promozione contro squadre di livello. La conferma è stata proprio la gara inaugurale che ha visto la Axore Macerata incontrare la Bertuccioli G. Real Bottega Volley, seconda classificata in Coppa Marche e capolista del Girone A nella prima parte di stagione.
Il 3-1 finale che ha sancito la vittoria dei biancorossi assicura a Macerata il quarto posto in classifica con 13 punti, a sole due lunghezze di distanza dalle avversarie che occupano seconda e terza posizione con 15 punti.
È stata una partita vera nella quale le squadre hanno lottato su ogni pallone e già il primo set è stato un buon esempio: si è chiuso soltanto al termine di una lunga serie di vantaggi; bravi i biancorossi a crederci fino alla fine strappando il set 32-30.
Le due squadre hanno dato vita a scambi lunghi e combattuti, la Axore Macerata è riuscita a rimanere ordinata e a seguire la tattica indicata da coach Cacchiarelli, non sbagliando le scelte nei finali di set e così ha chiuso il secondo 25-23.
Nel terzo set la squadra avversaria è riuscita ad accorciare dando poi vita ad un quarto set nuovamente tirato: sono serviti ancora i vantaggi per decretare la formazione vincitrice e anche stavolta i biancorossi sono riusciti ad avere la meglio con il 28-26 che ha chiuso l’incontro.
Coach Cacchiarelli commenta una vittoria importante ma soprattutto una prestazione di livello da parte dei ragazzi.
“Avevo detto alla squadra che avevamo tutte le carte in regole per giocarci la partita alla pari contro una delle formazioni più quotate della Serie C; che la differenza l’avrebbe fatta un pallone e la voglia di lottare, così è stato infatti. Dal mio punto di vista questa vittoria rappresenta un ulteriore passo in avanti nel gioco espresso, nelle diverse soluzioni tattiche messe in campo, anche considerando il livello dell’avversario; è anche una conferma di come con l’apporto di tutti, come è successo sabato, possiamo giocarcela contro avversari più accreditati di noi".
"Dobbiamo sempre crederci e il percorso fatto finora conferma che la crescita individuale e di squadra ci ha permesso di arrivare fino a qui e di poter giocare questa seconda parte di stagione da protagonisti. Ovviamente la strada è il lavoro, l’impegno, l’umiltà e la fatica da fare in palestra tutti i giorni: a questo proposito credo che la partita i ragazzi l’abbiano vinta durante la settimana, quando di fronte a un imprevisto per impossibilità di utilizzo della palestra ho chiesto ai ragazzi se preferivano andare a casa o fermarsi ed allenarsi anche se ciò significava dover aspettare un’ora; i ragazzi hanno scelto di aspettare e allenarsi. Questo è l’atteggiamento che ci può portare in alto”.
È stata proprio una bella festa la cerimonia di affiliazione della sezione judo del Cus Macerata alla Federazione Italiana Judo (FIJLKAM).
Un pomeriggio di arti marziali, sport ma non solo, c’è stato spazio anche per musica e cultura. E un ospite speciale, perché è venuto nella palestra di via Valerio Riccardo Verdecchia, medaglia d’argento agli ultimi Campionati Nazionali Universitari. Il cussino, che si allena al Sakura Osimo Asd, è stato invitato a tenere una lezione di judo e ovviamente raccontare i passi che pian piano gli hanno consentito di mettersi al collo l’argento ai Cnu.
Come detto sport ma non solo, la cerimonia infatti è stata introdotta da un momento culturale di alto livello grazie all’esibizione della violinista Matilde Maria Mercuri dell'Accademia Violinistica Macerata, nonché atleta del Cus. L’esemplificazione del motto del Cus Macerata “sport+cultura= vita vera”. D’altronde la stessa Università di Macerata sa bene che per formare persone migliori ed utili all'intera società, la cura dell'intelletto va coltivata unitamente alla cura del corpo.
La cerimonia infine è stata impreziosita da tanti e illustri interventi. C’erano i vertici del Cus rappresentati dal vice presidente Gino Ranciaro, il Maestro Laura Moretti e naturalmente vi hanno preso parte tutti gli atleti cussini della sezione. Presenti anche il presidente regionale Marco Masi, il suo vice Angelo Mercanti e per UniMc il professor Romolo Donzelli e l'architetto Francesco Ascenzi.
La laurea in filosofia doveva essere la sua prima scelta dopo il diploma in ragioneria, ma la vita lo ha portato su ben altre strade, quelle del management delle risorse umane ai vertici di multinazionali passando per una laurea in economia e una specializzazione alla Business School di Losanna. Classe 1972, Emiliano Maria Cappuccitti torna tra i banchi, precisamente quelli dell’Università di Macerata, per approcciare quegli studi filosofici che lo hanno sempre affascinato.
"La formazione umanistica completa quella analitica e numerica, aiutandomi a sviluppare ancora di più il pensiero critico e analitico. Molti capi che ho avuto erano laureati in Filosofia" ha detto ai margini dell’incontro con quelli che ormai saranno i suoi colleghi di studio, durante il quale ha parlato di leadership e approccio al mondo del lavoro. A introdurlo, il rettore John Mc Court, la docente delegata al placement del Dipartimento di studi umanistici Cristiana Turini e la presidente dei corsi di laurea in filosofia e scienze filosofiche Arianna Fermani.
"Un amico, anche lui manager nel mondo della formazione - ha raccontato -, una volta che ha saputo che era mia intenzione di riprendere gli studi in filosofia, mi ha consigliato di iscrivermi qui. Ho trovato un ambiente particolarmente accogliente e familiare".
Cappuccitti ha iniziato il suo percorso professionale all’interno del Gruppo Fiat, prima come responsabile del personale di Mirafiori Carrozzeria e successivamente in per Fiat Auto China. Ha maturato importanti esperienze professionali ai vertici delle Risorse Umane in aziende multinazionali di vari settori come Coca Cola, Vodafone, Birra Peroni/SABMiller.
Scrive e tieni corsi di management, leadership, motivazione personale, approccio al mondo del lavoro. "Forse i giovani di questa generazione, rispetto alla mia, sono un po’ più fortunati, perché possono girare il mondo e hanno accesso più facile a tante informazioni. Basti pensare che quando mi sono laureato io non c’era Linkedin e bisognava chiamare l’azienda per avere dei contatti di lavoro. L’unico consiglio che mi sento di dare è di essere curiosi sul mondo che li circonda, di leggere tanto, imparare, mettersi in gioco sempre con spirito critico, mai in polemica".
In occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza (11 febbraio) e della Settimana Ste (4-11 febbraio), l’Università di Camerino ha organizzato lo scorso lunedì 12 febbraio l’incontro “Quel genere di passione" promosso nell’ambito delle attività del Protettorato alla Persona, al Benessere e alle opportunità dell’Ateneo.
Protagoniste e relatrici le studentesse Gloria Di Nardo e Giorgia Tiburzi della classe 4M - Scienze Applicate dell'Istituto di Istruzione Superiore “Leonardo da Vinci” di Civitanova Marche, la dottoranda Giuliana Flavia Cangelosi, che sta seguendo il Dottorato di Interesse Nazionale dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ e di Unicam su “Design per il Made in Italy: Identità, Innovazione e Sostenibilità” e la giovane ricercatrice Federica Giusti, che ha conseguito il dottorato di ricerca in Unicam e ora lavora presso l’azienda farmaceutica Johnson & Johnson Innovative Medicine.
Le ragazze hanno raccontato e testimoniato le loro diverse passioni ed esperienze nel mondo della scienza ad una foltissima platea di oltre trecento studentesse e studenti delle scuole superiori della Regione, sia in presenza che in collegamento.
L’incontro è stato aperto dai saluti del rettore Graziano Leoni e della presidente del Comitato Unico di Garanzia, Stefania Silvi, ed è poi seguito l’intervento della Delegata alla parità di genere Maria Paola Mantovani. Le conclusioni sono state a cura della delegata a Inclusione e partecipazione Sonia L’Innocente, che ha anche raccontato la sua esperienza di docente e ricercatrice.