Macerata

Confindustria Marche dura sul nuovo decreto: "Chiusi fino al 3 maggio? Una follia"

Confindustria Marche dura sul nuovo decreto: "Chiusi fino al 3 maggio? Una follia"

“Il decreto appena rilasciato dal Governo Conte prevede un lockdown fino a maggio: una follia” è un attacco duro e deciso quello del presidente di Confindustria Marche Claudio Schiavoni “Ci saremo aspettati una riapertura graduale delle nostre aziende, e per questo abbiamo lottato con tutte le nostre forze, ma evidentemente chi ci governa non ha capito un concetto essenziale: l’azienda è ad oggi il luogo più sicuro dove stare. In questi giorni ho avuto modo di parlare con decine di colleghi imprenditori in tutta la regione e vi posso assicurare che tutti noi abbiamo messo in atto dei protocolli rigidissimi: utilizzo di dispositivi di protezioni individuali, distanziamento, turni di lavoro, ingressi alternati, sanificazione. Se queste misure garantiscono il contenimento del contagio nelle aziende che hanno un codice ATECO che rientra nella lista delle attività che possono continuare, qualcuno ci deve spiegare perché per le altre aziende questo non debba essere sufficiente. Questa non è una lista di codici Ateco: è una Schindler’s list, che decreta chi deve vivere e chi morire. Lo ripeto - continua Schiavoni -  i nostri collaboratori non sono a rischio, il rischio di contrarre il virus è molto più basso nelle aziende che in tanti altri luoghi.  D’altronde, da un Governo che fin dall’inizio ci ha propinato il miraggio di una decrescita felice che cosa potevamo aspettarci? Se continuiamo così tutte le misure messe in atto, a partire dai 400 miliardi in prestito che secondo loro dovrebbero risolvere tutti i nostri problemi, non serviranno assolutamente a nulla: le aziende chiuderanno o nella migliore delle ipotesi perderanno enormi quote di mercato e posti di lavoro a favore dei concorrenti esteri che hanno Governi più lungimiranti, che non hanno fermato il motore produttivo come sta succedendo nel nostro Paese. Ci sono settori, come quello della Moda, legato alla stagionalità dei prodotti, che perderanno un anno di lavoro: tutto il Made in Italy che si afferma di voler tutelare subirà un contaccolpo durissimo. Forse - conclude il presidente -  è giunto il momento che anche l’opinione pubblica si renda conto che se fermiamo le aziende fermiamo il Paese. Senza lavoro non c’è reddito e senza reddito non ci sono entrate per il pubblico: senza entrate ci saranno dei tagli ai servizi e tra i servizi ci sono anche gli ospedali pubblici e i ticket per i farmaci”.        

11/04/2020 19:22
Volley Macerata, campionato terminato: il bilancio della stagione

Volley Macerata, campionato terminato: il bilancio della stagione

Si chiude, purtroppo anticipatamente e forzatamente, la stagione 2019/2020 del Volley Macerata; dopo la penultima annata, dove i maceratesi avevano raggiunto tutte le Finali Regionali dei campionati giovanili sfiorando anche l’impresa della qualificazione alla Finale Nazionale con l’Under 18, questa stagione stava regalando, fino alla sua interruzione, enormi soddisfazioni al sodalizio capitanato dal Presidente Mario Picchio con oltre 100 ragazzi tesserati che ben stavano figurando nelle varie categorie.Andiamo a raccontare questa splendida cavalcata iniziando a parlare dei più piccoli del minivolley: stupendo il gruppo, guidato da Riccardo Tobaldi, dove i bambini e le bambine si stavano avvicinando pian piano al mondo della pallavolo. Nella prima parte dell’anno hanno avuto l’occasione di partecipare ai vari tornei invernali organizzati in collaborazione con la Pallavolo Montecassiano Asd e l’Appignano Volley mentre, purtroppo, sono saltati tutti gli appuntamenti con la pallavolo all’aperto. Ci sarà sicuramente il modo di rifarsi alla fine dell’emergenza.Per quanto riguarda il gruppo Under 12, diretto da Dylan Leoni ed Alessandro Vigilante, i ragazzi si sono allenati costantemente in palestra però il campionato promozionale territoriale programmato in primavera non ha avuto l’opportunità di poter vedere la luce.I gruppi Under 13 e 14, sempre guidati da Dylan Leoni ed Alessandro Vigilante, son stati invece interrotti proprio sul più bello: nel campionato Under 13 3×3 due le squadre iscritte dal Volley Macerata con la formazione Verde che si era qualificata per la Finale Territoriale valevole per i piazzamenti dal 5° all’8° posto mentre quella Bianca aveva ottenuto il pass per la Finalissima Territoriale che purtroppo non si è potuta disputare; lo stesso pass avrebbe concesso il lasciapassare per la Fase Regionale anch’essa, di conseguenza, non giocata. Nel torneo Under 13 6×6 i biancorossi hanno interrotto la Fase Territoriale da leader incontrastati avendo chiuso il girone di andata con 8 vittorie in altrettante partite ed un solo set perso. Molto positivo anche il cammino nel campionato Under 14 dove i piccoli maceratesi si trovavano, ad una giornata dal termine della regular season, in testa a punteggio pieno nel Girone A della Fase Territoriale con in tasca il pass per la semifinale contro la Videx Mg che, purtroppo, non si è giocata.Due le formazioni iscritte al campionato Under 16: quella Bianca guidata da Dylan Leoni formata dal gruppo Under 14 e quella Verde di Riccardo Tobaldi con i ragazzi del 2004. La prima Fase Territoriale si era chiusa con la qualificazione di entrambi i team alla seconda parte del torneo dove stavano ben figurando: i Bianchi, al momento dello stop, si trovavano al sesto posto mentre i Verdi erano in terza posizione con in mano il pass per le Finali Regionali che non si son potute disputare.Anche l’Under 18, allenata da Matteo Cacchiarelli e Giammarco Storani, era lanciatissima verso la Fase Regionale di categoria grazie al secondo posto conquistato, frutto di 7 vittorie e 2 sconfitte, ad una giornata dal termine della Regular Season Territoriale ma anche qui, purtroppo, non si è potuto andare avanti nel proseguimento del torneo.La Federazione Italiana Pallavolo ha deciso, per quanto riguarda tutti i campionati giovanili, di disputare la prossima stagione con anni dispari (Under 13, 15, 17, 19) per consentire ai ragazzi di poter avere la possibilità di non perdere questa annata e di ricominciare da capo dal mese di Settembre, sperando che la situazione naturalmente migliori.Tre invece le squadre iscritte nei campionati di categoria: la Prima Divisione, formata dal gruppo Under 16 di Riccardo Tobaldi, ha interrotto il suo cammino a due giornate dal termine della Regular Season classificandosi al quinto posto con la matematica che lasciava ancora una piccola possibilità di qualificazione ai playoff poi sfumata con lo stop del campionato.In Serie D i ragazzi dell’Under 18 di Matteo Cacchiarelli e Giammarco Storani, dopo aver pagato lo scotto del noviziato nella prima fase, conclusa con una sola vittoria, iniziavano a ben figurare nella seconda parte del torneo interrotto quando i maceratesi si trovavano a tre punti di distanza da una salvezza che sembrava davvero alla portata.Un discorso a parte merita, infine, la prima squadra e cioè la Serie B Paoloni Macerata: un team creato in strettissima collaborazione con l’Appignano Volley, vincitrice dei Playoff della Serie C Regionale nella stagione precedente, costruito con tutti giocatori del posto; l’obiettivo iniziale della salvezza si è trasformato piano piano in una cavalcata emozionante per questa matricola terribile che ha portato i biancorossi alla conquista del quarto posto nel Girone E dietro alle corazzate Pineto e Bari oltre che alla formazione anconetana della Bontempi Casa Netoip. Sono 28 i punti conquistati, frutto di nove vittorie e sei sconfitte, con la squadra di Francesco Bernetti e Giuliano Massei che ha lottato ogni settimana con il coltello fra i denti, senza timore reverenziale neanche delle big del campionato."Ora bisogna giocare il match, quello più difficile, contro il Coronavirus e solamente dopo aver trionfato in questa battaglia, distanti ma ancora più uniti, si potrà pensare di riprogrammare il futuro sperando di poter ricominciare il nostro cammino esattamente nello stesso modo in cui è stato interrotto a causa di questo terribile virus", afferma la società.

11/04/2020 18:30
Macerata, la catena di solidarietà in favore del 118: il grazie del direttore Zamponi e del coordinatore Ricci

Macerata, la catena di solidarietà in favore del 118: il grazie del direttore Zamponi e del coordinatore Ricci

"Volevamo pubblicamente ringraziare per la vostra generosità e per i tanti doni ricevuti,a nome di tutte le postazioni di Emergenza Sanitaria da noi gestite che gravitano nella provincia di Macerata - dichiarano in coro il Direttore del 118 Ermanno Zamponi e il coordinatore Francesco Ricci - inoltre ci tenevamo a ringraziare la famiglia Ercoli-De Angelis per aver donato delle mascherine da destinare al personale sanitario del 118 maceratese". E concludono: "Queste donazioni sono per noi molto importanti, ci gratificano e motivano, ancora di più in questo periodo particolare che stiamo vivendo dove si ha il bisogno del supporto e la comprensione di tutti"    

11/04/2020 16:11
Macerata, la Via Crucis deserta del Venerdì Santo: Vescovo e Sindaco "scortati" dalla Polizia Locale

Macerata, la Via Crucis deserta del Venerdì Santo: Vescovo e Sindaco "scortati" dalla Polizia Locale

 A Macerata l’emergenza epidemiologica da Covid-19 non ha fermato la tradizionale processione del Venerdì Santo. Il cammino di fede è partito dal Monumento ai Caduti di piazza della Vittoria ed è continuato per il classico percorso della Via Crucis Giubilare del Centro Storico fino a raggiungere la chiesa della Madonna della Misericordia alla quale ci si è affidati chiedendo la Sua intercessione per affrontare la lotta contro l’epidemia che tante vittime miete. Gli unici partecipanti alla Processione erano il Vescovo Nazzareno Marconi e il Sindaco di Macerata Romano Carancini che per l’occasione, sono stati "scortati" lungo tutto il tragitto da due auto e due moto della Polizia Locale con in testa il Comandate Danilo Doria. Oltre a loro presenti anche fotografi e cameraman delle testate e televisioni locali, che hanno immortalato il singolare momento.

11/04/2020 15:45
Provincia di Macerata, approvato il bilancio previsione: 17 milioni ottenuti da finanziamenti extra-sisma

Provincia di Macerata, approvato il bilancio previsione: 17 milioni ottenuti da finanziamenti extra-sisma

Per la prima volta Consiglio provinciale riunito in videoconferenza. La Provincia di Macerata, rispondendo ai provvedimenti per il contenimento del contagio da corona virus, ha convocato e tenuto la seduta per via telematica, con i consiglieri collegati ognuno dalla propria abitazione. Nella sede provinciale solo il Presidente Antonio Pettinari, che ha condotto il Consiglio, e i dirigenti Luca Addei e Carla Scipioni con il Segretario generale Silvano Marchegiani. Il Presidente ha invitato tutti i presenti a un minuto di silenzio, un omaggio per coloro che purtroppo sono deceduti a causa del Covid-19 e un segno di vicinanza alle famiglie colpite dal lutto, per poi discutere i due punti all’ordine del giorno, approvati alla conclusione della riunione dal Consiglio: la presentazione del bilancio di previsione 2020-22 e del Documento Unico di Programmazione (DUP) 2020-22. Pettinari ha poi ricordato il decreto con cui ha individuato i servizi indifferibili della Provincia e in tema di prevenzione ha aggiunto le misure prese dall’ente: quindi il lavoro agile che ha permesso a molti dipendenti di lavorare da casa, le misure di sicurezza per chi opera negli uffici della Provincia e la sanificazione di tutti gli edifici, compresi i mezzi, i beni strumentali e gli automezzi, da quelli della Polizia a quelli dei cantonieri. “Fino a quando è stato possibile abbiamo portato avanti anche tutti i cantieri per le scuole e per le strade, tra cui quelle ancore chiuse per il terremoto, su tutte la Pian Perduto - ha premesso Pettinari - ma purtroppo ora i lavori si sono fermati a causa della pandemia; un mese fa eravamo pronti anche ad avviarne di nuovi, che rientrano nella programmazione 2020-22, già approvati e appaltati. La salute è sempre prioritaria; sarà importante, appena si creeranno le condizioni, ripartire quanto prima. Ad esempio, per i cantieri stradali, le cui attività per tipicità si svolgono con gli automezzi, è più agevole adottare le distanze di sicurezza e prevenire le possibilità di contagio”. Il bilancio è già fortemente ridotto per via dei tagli pesanti della riforma Delrio anche nei suoi capitoli essenziali: a questo, sulle entrate di 32 milioni di euro, vanno aggiunti il pesantissimo prelievo da parte dello Stato, a cui quest’anno vanno 12,7 milioni, e gli accantonamenti per il fondo rischio di oltre 4 milioni. “Questo significa avere meno risorse a disposizione anche per le manutenzioni. Il bilancio, inoltre, per la situazione attuale di incertezza nazionale e con le minori entrate di alcuni tributi - afferma il Presidente -, avrà bisogno di aggiustamenti oggi non prevedibili e quindi dovrà necessariamente essere ritoccato nel corso dell’anno. Sicuramente positiva la decisione del Governo di sospendere i pagamenti delle rate dei mutui degli enti locali verso la Cassa Depositi e Prestiti per tutto l’anno 2020”. Per il Documento Unico di Programmazione c’è stato un aggiornamento che riguarda l’implementazione degli interventi di opere pubbliche legati a nuove risorse ottenute, grazie alla partecipazione a bandi nazionali e regionali per scuole, strade e ponti. “Oltre al finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di circa 2,5 milioni di euro ogni anno, come province abbiamo ottenuto per il 2020 ulteriori 510 mila euro, per il prossimo anno 935 mila euro e per il 2022 ben 2,338 milioni. Sono quasi 4 milioni di euro in più per le strade del nostro territorio da investire nel triennio. L’Amministrazione provinciale ha poi ottenuto dei finanziamenti importantissimi, quasi tutti extra-sisma per un valore di 19 milioni e 130mila euro, ad eccezione dei 2,5 milioni per il polo scolastico di Camerino. Grazie a queste risorse ci sono interventi già progettati e quasi tutti appaltati, quindi in pratica cantieri pronti per partire. Per il 2021, il piano di opere pubbliche è ancora più corposo con 110 milioni di euro che comprendono in particolare gli interventi della ricostruzione, quindi le nuove scuole e i miglioramenti sismici sui principali edifici provinciali. Non sono inseriti in questi investimenti, tutti gli interventi in corso e che dovranno essere attivati sulle strade da parte dell’ANAS, in qualità di soggetto attuatore per la ricostruzione, che porteranno beneficio al nostro territorio”.

11/04/2020 15:40
Macerata - Il dott. Rossi, direttore del pronto soccorso: "La paura è tanta, ma resto in prima linea anche se lontano dalla famiglia"

Macerata - Il dott. Rossi, direttore del pronto soccorso: "La paura è tanta, ma resto in prima linea anche se lontano dalla famiglia"

Da 40 giorni lavora, senza sosta, lontano dalla moglie e dai figli per fronteggiare, in prima linea, il virus. "Soltanto domenica scorsa sono riuscito ad andare a trovarli e vederli, seppure a distanza, anche di persona oltre che tramite video-chiamata". A raccontarlo è il dottor Emanuele Rossi, direttore del pronto soccorso dell'ospedale di Macerata.   "Ho preferito allontanarmi dalla mia famiglia, che risiede ad Ancona, per proteggerla - ci dice  -. Lavorando in zona Covid, sono maggiormente esposto al rischio di portare l'infezione all'interno delle mura domestiche. Pertanto, dall'inizio dell'emergenza, alloggio in una casa che ho sul Conero, in isolamento".  Il sacrificio che il dottor Rossi compie - lontano dagli affetti - è quotidiano. Un sacrificio che affronta, consapevole delle responsabilità che derivano dal suo ruolo così come dei rischi.  "Se mi fossi sottratto alle mie funzioni, avrei dimostrato di essere un pessimo dirigente. Ho preferito essere io ad andare in prima linea in area Covid e lasciare un pò più dietro i miei collaboratori - sottolinea -. Questo perchè, chi ha ruolo dirigenziale, deve dare l'esempio. Mentirei se dicessi di non avere paura. Ho avuto molta paura e ne ho tuttora". Nell'affermarlo il dottor Rossi cita anche Sant'Agostino ('I fatti danno credibilità alle parole').  "Non sono il solo a fare questo - ci tiene, però, a sottolineare -. Il mio ringraziamento personale va al dottor Michele Salvatori - che non dorme più a casa sua da 40 giorni come me - e al dottor Mauro Giustozzi, che tornando ogni giorno dalla sua famiglia è costretto ad attenersi a scrupolose misure di distanziamento. Loro, come me, non hanno preso un giorno di pausa dall'inizio dell'emergenza e sono stati in prima linea quotidianamente".  Un ulteriore ringraziamento il dottor Rossi lo rivolge al direttore dell'Area Vasta 3, Alessandro Maccioni. "Ci ha dato carta bianca - dice -, mettendo a  disposizione tutto ciò che avevamo chiesto, ribadendo che il cittadino della provincia maceratese dovesse essere tutelato nel miglior modo possibile. Non ci è stato posto alcun limite finanziario". "Anche per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale - aggiunge - non abbiamo mai avuto problematiche di reperimento, grazie all'intervento in prima persona del direttore Maccioni. Non si è mai tirato indietro nei suoi compiti. In un mondo in cui tutti la faccia la levano, qualcuno che ce la mette va ringraziato pubblicamente".  Dottor Rossi, come avete riorganizzato il pronto soccorso di Macerata per far fronte all'emergenza coronavirus?  "Abbiamo adottato un doppio binario a cui afferiscono due triage. Un percorso porta alla cosiddetta zona "sporca", cioè alla zona dove accedono i pazienti con febbre e dispnea (respirazione difficoltosa, ndr). Questi pazienti, ad alto e medio rischio Covid, vengono indirizzati nei moduli di degenza esterna, volgarmente detti container, in cui vengono adottate tutte le massime norme igieniche di contenimento dell'infezione. I container presenti al pronto soccorso di Macerata sono due: uno per i pazienti ad alto rischio e uno per quelli a medio/basso rischio. Al loro interno i pazienti vengono sottoposti a tampone e vi rimangono sino a quando non abbiamo l'esito dello stesso (circa 24 ore). Una volta arrivati i risultati, il paziente può essere dimesso - qualora sia in condizioni accettabili - o smistato, a seconda dei casi, nei reparti Covid o non-Covid.  Un secondo binario porta, invece, al cosiddetto pronto soccorso "pulito". Qui i pazienti vengono valutati con metodiche tradizionali, non accusando sintomatologia riferibile a tosse, febbre e dispnea.  È capitato che pazienti condotti inizialmente nel percorso "pulito", abbiano poi manifestato sintomi sospetti?  La suddivisione tra percorso "sporco" e "pulito", purtroppo, non è mai nettissima. Per quanto ci sforziamo di tenere separati i due percorsi e attuare tutte le misure preventive, i rischi non saranno mai zero. Non possiamo bloccare i pazienti ancor prima dell'ingresso al pronto soccorso, quindi può capitare la situazione in cui una persona che vi acceda, ad esempio, per una banale distorsione alla caviglia e venga quindi condotta nel percorso "pulito", manifesti poi stati febbrili al momento della misurazione della temperatura. Una misurazione che viene effettuata a tutti coloro che accedono al nostro pronto soccorso.   A questo punto, il paziente in questione viene condotto nell'area "sporca", in quanto considerato ad "alto rischio". Ribadisco, quindi, di rivolgersi al pronto soccorso esclusivamente in caso di reale necessità clinica.  Proprio in ragione dell'impossibilità di garantire un rischio zero, ci sono stati casi di positività al virus fra i vostri collaboratori? Sì, sono stati contagiati una dottoressa e un infermiere. Ora stanno bene. Hanno verosimilmente contratto il virus nei primi 15 giorni del mese di marzo, quando ancora non conoscevamo l'enorme facilità di contagio. E non avevamo, quindi, adottato le giuste misure di contenimento, come abbiamo fatto soltanto dopo il 12-13 marzo. Il vero dramma è stato non aver compreso la portata del fenomeno prima di questa data. All'inizio nessuno ne ha avuto ben contezza. Eravamo obiettivamente degli ignoranti, me compreso.  Questo ci ha messo in difficoltà. Abbiamo pensato: "Ecco, non ci hanno contagiato i pazienti, ma ci siamo contagiati tra colleghi".  Com'è, ad oggi, la situazione?  Da 3-4 giorni registriamo una diminuzione dei casi di febbre che accedono al pronto soccorso. Questo ci ha consentito di lavorare con maggiore tranquillità e in maggiore sicurezza rispetto alle giornate terribili del week-end tra il 20 e il 22 marzo. Numeri minori, che però non ci devono far abbassare la guardia. Ci sono ancora dei focolai sparsi nella provincia, prevalentemente registrati in qualche lungo-degenza o casa di riposo. Questi focolai vanno assolutamente individuati e spenti, attraverso il tracciamento dei possibili contagi.  Quando si arriverà a spegnere anche i focolai residuali e non avere più nuovi contagi? Quali sono, secondo lei, le tempistiche? Penso che il controllo dell'epidemia richiederà ancora due settimane. Dopidiché bisognerà ripartire. Per la fine di aprile dovremmo avere sporadici focolai che dovranno essere identificati e isolati in maniera estremamente precoce, in modo da avere - ad inizio maggio - una situazione relativamente sotto controllo. A quel punto, però, bisognerà evitare che i focolai residui possano riattivarsi.  Quindi, come evitare che i focolai epidemici si riaccendano?  Bisognerà continuare a tenere per tutto il mese di maggio il distanziamento sociale e continuare a indossare la mascherina ogniqualvolta ci si reca in luoghi affollati, come supermercati o farmacie. Se si giungerà al riavvio della filiera produttiva, sicuramente, si dovrà misurare la temperatura del personale all'ingresso e all'uscita del turno di lavoro e, anche in questo caso, mantenere la distanza di almeno un metro oltre che l'adozione della mascherina. Laddove esista la possibilità di lavarsi frequentemente la mani, non vi è la necessità di indossare guanti. In caso contrario, anche l'utilizzo dei guanti monouso aumenta lo standard igienico del luogo di lavoro.   

11/04/2020 14:00
Macerata, 70 uova di Pasqua per il personale sanitario dell'Ospedale: il regalo della Federazione Islamica

Macerata, 70 uova di Pasqua per il personale sanitario dell'Ospedale: il regalo della Federazione Islamica

Settanta uova pasquali, il segno del ringraziamento e vicinanza della Federazione Islamica delle Marche verso i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari dell’ospedale di Macerata, in prima linea nella lotta al Covid-19. La consegna è avvenuta nei giorni scorsi davanti alla nuova palazzina Covid-19 del nosocomio maceratese da parte del vicepresidente della federazione e rappresentate degli immigrati in consiglio comunale di Macerata, Omar Cherqaoui, alla presenza del direttore dell’Area vasta 3 Maccioni, del sindaco di Romano Carancini e delle due dottoresse responsabili del reparto. In questo momento  drammatico ha detto omar abbiamo voluto far giungere il nostro ringraziamento a tutto lo staff sanitario che opera per la nostra slute in questi giorni terribili. Speriamo che si un momento di dolcezza oer loro e per i degenti e un modo per augurare a loro tutti una buona Pasqua”  

11/04/2020 12:40
Macerata, in preda ai fumi dell’alcool, un nigeriano viola le norme anti-Covid e morde un Carabiniere

Macerata, in preda ai fumi dell’alcool, un nigeriano viola le norme anti-Covid e morde un Carabiniere

Nel tardo pomeriggio di ieri una “Volante” e una pattuglia della Squadra Mobile sono intervenute in Via Mameli, dove era stato segnalato un uomo in strada che barcollava. Sul posto i poliziotti constatavano che si trattava di un soggetto extracomunitario in evidente stato di ebrezza alcolica, il quale barcollava e disturbava alcuni passanti che erano usciti per fare la spesa,  pronunciando frasi prive di senso compiuto. I poliziotti venivano subito avvicinati da un uomo lì residente, il quale riferiva di essere stato insultato, aggredito e colpito dall’uomo di colore appena fermato.  L’aggressore, che veniva generalizzato per un cittadino di origini nigeriane di 28 anni, riferiva a fatica di essere residente a Macerata ma di non ricordare dove, inoltre non era in grado di fornire indicazioni di persone che avrebbero potuto prestargli aiuto. Visto lo stato di alterazione, lo stesso veniva invitato a seguire gli operatori in Questura per svolgere accertamenti e risalire all’indirizzo dell’attuale dimora. Appena giunto  in Questura, l’uomo  in preda ai fumi dell’alcool iniziava ad agitarsi, alzando la voce e gettandosi a terra, e  nonostante i ripetuti tentativi effettuati dai poliziotti di riportarlo alla calma continuava a divincolarsi gettandosi ripetutamente a terra.  Nel tentativo di riportare la situazione alla normalità, due agenti  venivano morsi dall’uomo riportando lesioni successivamente giudicate non gravi dal pronto soccorso. 

11/04/2020 11:48
Macerata, i Carabinieri Forestali intensificheranno i controlli nelle aree turistiche per Pasqua

Macerata, i Carabinieri Forestali intensificheranno i controlli nelle aree turistiche per Pasqua

In relazione alla emergenza epidemiologica in atto, con il coordinamento delle Autorità di Pubblica Sicurezza, il Gruppo Carabinieri Forestale di Macerata d’intesa con il Comando Provinciale dei Carabinieri, ha ritenuto di rafforzare, soprattutto in vista delle prossime Festività Pasquali, il dispositivo di controllo nei parchi e nelle aree naturali protette, volto a contenere la diffusione del virus COVID-19. In quest’ottica, al fine di implementare la capacità operativa del sistema di risposta all’emergenza in corso, i Carabinieri Forestali riserveranno  un’azione diffusa di controllo del territorio, rivolgendo una particolare attenzione alle zone rurali, riserve naturali e aree verdi attrezzate dove si è soliti fare le classiche “scampagnate”. Già nei  giorni scorsi   i Carabinieri Forestali hanno sorpreso persone ed escursionisti  intenti a passeggiare a piedi o percorrendo con mountain bike  sentieri di montagna, con finalità ludico-sportive non ricomprese fra le circostanze che esimono dal divieto di circolazione, agli stessi sono state comminate sanzioni pari ad euro 533,33AdChoices.    L’azione di controllo dei Carabinieri Forestali sarà più concentrata verso quei contesti rurali e montani più isolati, che solitamente sono meno battuti dalle forze dell’ordine. E’ bene ricordare a tutti i cittadini che anche per le giornate di Pasqua e Pasquetta non sono ammesse eccezioni sugli spostamenti, anzi, in considerazione del fatto che in tanti possono essere “tentati” dal bel tempo e dalle festività, i controlli saranno intensificati. Non è permesso quindi fare picnic, passeggiare in aperta campagna, magari a raccogliere asparagi nel bosco, nemmeno da soli. Lo stesso dicasi per i possessori di cani: è vietato recarsi in campagna o in aree verdi per far fare la passeggiata al cane, che è consentita, ma sempre in prossimità della propria abitazione. Va ancora una volta evidenziato come in un questo grave periodo emergenziale sia di fondamentale importanza che tutti i cittadini facciano leva sul proprio senso di responsabilità, per salvaguardare il primario diritto alla salute,  passando le festività in famiglia e rispettando l’obbligo di stare a casa.

11/04/2020 10:47
Dolcezza all'ospedale di Macerata: l'UCID dona uova pasquali ai reparti ostetricia e pediatria (FOTO)

Dolcezza all'ospedale di Macerata: l'UCID dona uova pasquali ai reparti ostetricia e pediatria (FOTO)

È avvenuta oggi la consegna di 60 Uova Pasquali ai reparti ostetricia e pediatria dell'ospedale di Macerata. Un dono nel dono perché il ricavato delle uova acquistate dall'UCID andrà ad aiutare le missioni Africane dei frati Cappuccini. L'iniziativa si aggiunge alle donazioni già effettuate nelle scorse settimane dall'Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti di Macerata, che aveva consegnato due ecografi portatili all'ospedale di Civitanova e all'INRCA di Ancona, e un quantitativo di mascherine FFP2 e tute anticovid alle strutture sanitarie locali. "In questa Santa Pasqua vogliamo essere vicini alle persone che per vari motivi sono ricoverate in ospedale; vogliamo poi ancora una volta ringraziare gli operatori sanitari per lo straordinario impegno che riversano ogni giorno nel loro lavoro specialmente in questo periodo così difficile per via dell'epidemia covid-19", afferma Alessandro Guzzini presidente UCID Macerata. "Vorrei cogliere poi questa occasione per fare a tutti un augurio di Buona Pasqua e per ringraziare di cuore tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta fondi di UCID Macerata, oltre che i colleghi Manuela Guzzini, Paolo Pagnanelli, Matteo Guzzini, Silvia Rivetti che hanno dato un supporto essenziale da un punto di vista organizzativo".    

10/04/2020 17:38
Macerata, il bilancio della Polizia Locale: 1490 le persone controllate dal 13 marzo

Macerata, il bilancio della Polizia Locale: 1490 le persone controllate dal 13 marzo

Ancora gesti di solidarietà e di aiuto verso chi è in prima linea in questa emergenza Covid-19. Tra questi gli agenti della Polizia locale di Macerata, i quali hanno ricevuto in dono presidi sanitari utili per lo svolgimento delle attività sul territorio. Sono arrivate al comandante Danilo Doria le prime cento mascherine prodotte da un’azienda tessile maceratese, la Orlandi Valentino, che ha riconvertito la sua produzione da abbigliamento a mascherine sanitarie. Insieme alla Polizia locale di Macerata anche quella di Civitanova ha beneficiato del dono da parte dell’azienda. Dalla ditta Ares sono arrivati occhiali, mascherine chirurgiche, guanti e gel disinfettante, preziosa dotazione di protezione per tutto il personale, insieme a quella già acquistata dal Comando. Le auto della Polizia locale, inoltre sono state tutte sanitizzate dalle aziende Buldorini Pompe Funebri  e Carrozzeria Paolorosso e Prenna di Macerata. A loro esprime un ringraziamento sentito del comandante Danilo Doria, “per la vicinanza e la sensibilità dimostrata verso chi si trova in prima linea per il controllo del territorio e la sicurezza della popolazione". A questo riguardo sono state 1490 le persone controllate dal 13 marzo ad oggi a Macerata, 9 delle quali sono state sanzionate per il mancato rispetto del divieto di spostamento, tre le persone denunciate per altri reati, accertati a seguito dei controlli Covid-19. Tra questi un cittadino extracomunitario che circolava con la patente falsa e che è stato sanzionato e denunciato all’autorità giudiziaria. Sul fronte degli esercizi commerciali sono 722 quelli controllati, uno dei quali sanzionato per mancato rispetto norme di vendita. “I controlli saranno intensificati nel corso di questi giorni festivi, spiega il comandante Doria, onde evitare che la gente, magari attratta dal bel tempo, possa infrangere i divieti e vanificare gli sforzi fin qui fatti per evitare i contagi Covid-19. Rivolgo un appello e un invito in tal senso ai maceratesi, con l’auspicio che i nostri agenti non si vedano costretti, loro malgrado,  a elevare altre sanzioni.” La minuziosa attività di controllo sul territorio viene svolta in collaborazione anche con la Prefettura e le forze della Polizia di Stato. 

10/04/2020 16:58
168° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, Pignataro: "Dedicato a medici e personale sanitario" (FOTO)

168° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, Pignataro: "Dedicato a medici e personale sanitario" (FOTO)

L’emergenza Coronavirus, ha fermato anche le celebrazioni per il 168° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Questa mattina, alle ore 09.00, presso la Caserma P.Paola di Macerata, soltanto alla presenza del Prefetto Iolanda Rolli e del Questore Antonio Pignataro, si è tenuta una  semplice deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato ai caduti della Polizia di Stato.  Il Questore Pignataro: “Il delicato momento che sta attraversando il nostro amatissimo Paese colpito da eventi così malvagi e crudeli noi uomini e donne della Polizia di Stato saremo sempre vicino ai cittadini, a questa comunità della provincia di Macerata. Sapremo certamente con le nostre forze che scaturiscono dal nostro cuore e dalle nostre anime uscirne vittoriosi non dimenticando mai questa grave tragedia che ha fatto provare ai nostri occhi dolore e originato lacrime. Noi, come fedeli servitori dello Stato saremo sempre al fianco della nostra comunità e continueremo ad ogni costo anche a sacrificio della nostra vita, ad essere di esempio vivente del coraggio che abbiamo il dovere di trasmettere a tutti i cittadini che svolgono pubbliche funzioni affinché esse vengano sempre ed in ogni circostanza adempiute con Disciplina e Onore.  Disciplina non in senso militare, ma disciplina inteso come passione, coraggio, orgoglio, rigore, dedizione, umanità, preparazione, senso del dovere e lealtà, Onore inteso come rispetto del patto di servire la nostra comunità e di onorarla rispettando questo patto a costo di perdere la nostra vita per il bene comune. Valori quanto mai attuali e saldi in questo delicatissimo momento storico che sta attraversando l’umanità, anche se apparentemente queste parole possono sembrare per qualcuno anacronistiche e retrograde come se appartenessero ad un passato lontano e non avessero quel valore che mira a tutelare la vita e la libertà di ciascuno di noi. Questa celebrazione, che noi poliziotti dedichiamo a tutti i medici e al personale sanitario della provincia di Macerata, con la nostra solidarietà che dimostriamo ogni giorno, siano gocce d’acqua che servano a riempire il senso di legalità che anela in ciascuno di noi per incrementare e rinsaldare quei valori fondanti su cui si basa la nostra società e che sia la salute dell’uomo al centro del mondo e non il profitto. Promettiamo ancora una volta a tutta la comunità della provincia di Macerata in questo giorno solenne per noi, il nostro impegno fino all’estremo sacrificio”. Il Questore, ha sottolineato l’impegno straordinario delle forze di Polizia ed in particolare degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, che in questo periodo sono chiamate a vigilare sull’osservanza delle misure di contenimento dell’epidemia oltre che a svolgere la costante attività per il mantenimento della legalità nella nostra provincia. Tanti sono stati i gesti di apprezzamento da parte della comunità nei confronti del lavoro svolto dalla Polizia di Stato alla quale arrivano quotidianamente messaggi di solidarietà e di incoraggiamento.

10/04/2020 16:40
Coronavirus Marche, oltre mille i pazienti dimessi e guariti: 44 nuovi casi nel Maceratese

Coronavirus Marche, oltre mille i pazienti dimessi e guariti: 44 nuovi casi nel Maceratese

Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 5084 casi positivi al coronavirus su 18970 tamponi effettuati nella Regione Marche. Sono 2093 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1501 in provincia di Ancona, 776 in provincia di Macerata (44 in più di ieri), 343 in provincia di Fermo, 237 in provincia di Ascoli Piceno, 134 extra regione.  Continua a scendere il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (dai 1087 di ieri, si è passati a 1052). Stesso dicasi per i pazienti ricoverati in terapia intensiva (da 133 a 127): 19 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (11 a Civitanova, 8 a Camerino).  Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è in costante aumento: si è, infatti, passati da 885 a 1086. Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:

10/04/2020 14:26
Lezioni, esami, lauree e lavoro on-line: il bilancio Unimc a un mese dallo stop per coronavirus

Lezioni, esami, lauree e lavoro on-line: il bilancio Unimc a un mese dallo stop per coronavirus

Recuperare il senso della comunità e la presenza forte dell’Università di Macerata nella città sono gli obiettivi del rettore Francesco Adornato. Per dare un contributo concreto al territorio, l’Ateneo ha organizzato una raccolta fondi interna per acquistare attrezzature sanitarie, mentre un gruppo di studiosi cinesi legati a Unimc e all’Istituto Confucio hanno donato 5000 mascherine sanitarie alla popolazione maceratese. In seguito al Dpcm del 4 marzo che ha prolungato la sospensione delle attività universitarie già indetta dalla Regione Marche, nel giro di poche settimane l’Ateneo, che da secoli fa del rapporto diretto tra docenti e studenti il senso vivo di una comunità formativa e culturale, si è riconvertito totalmente on line. “La tecnologia è complementare all’attività in presenza che per noi resta fondamentale”, commenta Adornato. Per gli auguri pasquali, il rettore cita un verso di Emily Dickinson: “Così dobbiamo incontrarci divisi”, che interpreta il tempo presente. “Un tempo inatteso e ostile. Il tempo è un agguato, come si è visto, ma anche una speranza, che stiamo riempendo di contenuti, di solidarietà e di empatia. La vita e la voglia di futuro oltrepasseranno questa contingenza opaca e sfrangiata e ci ritroveremo presto con l’entusiasmo di sempre”. Come riferito dal prorettore e delegato alla didattica Claudio Ortenzi durante l’ultimo tavolo tecnico, Unimc ha attivato on line il 90% degli insegnamenti. Visto che il restante 10% riguarda attività facoltative o a scelta, si può parlare della totalità dell’offerta formativa del secondo semestre. Ad oggi si sono laureati in via telematica oltre 280 studenti e altre centinaia sono attesi per le settimane dopo Pasqua.  Sono stati effettuati a distanza 906 esami, senza che fossero segnalati problemi. I 550 tirocini obbligatori per il corso di laurea in scienze della formazione primaria sono stati riconvertiti in attività a distanza.  Per supportare ulteriormente la gestione delle attività didattiche on line saranno contrattualizzati due nuovi tutor. Come ha spiegato, invece, il direttore generale Mauro Giustozzi, per quanto riguarda il personale tecnico amministrativo, che comprende circa 300 impiegati, l’Ateneo è stato tra i primi ad attivare modalità di lavoro agile, dal 2 marzo per alcune categorie e dall’11 in modo esteso, diventando strumento ordinario di lavoro. La presenza fisica è limitata a una media di circa 50 persone nelle diverse sedi nelle uniche due mattine di apertura settimanali. Le biblioteche di Ateneo, infine, pur essendo chiuse al pubblico, continuano a garantire l’assistenza bibliografica nonché il supporto tecnico a docenti e ricercatori per le pubblicazioni scientifiche e studiano soluzioni personalizzate per quegli studenti che non riescono a reperire i libri di testo, a volte non acquistabili neanche on line.

10/04/2020 11:52
Nuovo reparto Covid a Macerata, Ceriscioli: "Il nostro grazie alla Fondazione Bocelli" (VIDEO)

Nuovo reparto Covid a Macerata, Ceriscioli: "Il nostro grazie alla Fondazione Bocelli" (VIDEO)

A Macerata questa mattina, con la partecipazione del Vescovo Mons. Marconi e del direttore Area Vasta Alessandro Maccioni, è stato aperto il reparto di emergenza covid-19 con 30 nuovi posti (leggi qui). Il reparto è pronto ed il personale è già operativo per accogliere i primi pazienti in arrivo.  Molte delle postazioni sono monitorizzate per prestazioni di medicina d’urgenza. Sono presenti nella struttura Ipad per le videochiamate ai familiari dei pazienti. E’ di pochi giorni fa la notizia della donazione delle postazioni da parte della ABF con il rinnovo dell’impegno a continuare a supportare il territorio marchigiano (leggi qui), e in particolare le aree del sisma 2016 dove la fondazione è attiva da tempo con interventi di ricostruzione. “Una collaborazione proficua tra istituzioni e Fondazione privata che ha permesso di realizzare grandi cose a favore delle nostre comunità, allora le scuole e oggi gli ospedali: l’ospedale di Camerino con i 4 ventilatori polmonari e i dpi e il reparto di Macerata – dice il Governatore della Regione Marche Luca Ceriscioli – E’ un grande contributo per il quale ringraziamo il fondatore Andrea Bocelli per la sua carica, il suo spirito, la sua presenza, sono motivo per noi di grande valore che hanno saputo dare in questi anni forza alle nostre realtà”. “Quando sono arrivato nelle Marche, nel 2017, la prima parola che mi ha accolto e che ancora riecheggia nel mio cuore e in quello di tutti in ABF è stata Grazie. Un grazie sentito, che veniva dalle tante persone che con ABF avevamo scelto di supportare.” – dice il Maestro Bocelli – “Una gratitudine e una fiducia nata dall’azione, che viviamo con grande responsabilità perché è testimonianza di stima, quella stima che auspichiamo di continuare a meritare dando il nostro contributo ad una terra, le Marche, a cui siamo legati ma anche al nostro intero Paese.” ABF continua a lavorare per raccogliere fondi sulla piattaforma “gofundme.com – ABF per emergenza covid-19” per aiutare e supportare l’attività di ulteriori reparti e ospedali. E’ possibile inviare il proprio contributo anche in ulteriori modalità scrivendo a development@andreabocellifoundation.org Per contribuire basta andare su https://www.gofundme.com/f/wk67wc-abfxcamerino

09/04/2020 17:50
Decreto liquidità, Confartigianato: "le nostre imprese non possono aspettare a lungo, servono azioni immediate"

Decreto liquidità, Confartigianato: "le nostre imprese non possono aspettare a lungo, servono azioni immediate"

Far ripartire il motore economico del Paese con una forte l’iniezione di liquidità. Un intervento da 750 miliardi in totale per le imprese: 200 miliardi di garanzie sui prestiti e 200 miliardi per l’export si sommano ai 350 già previsti con il decreto Cura Italia, con l’arrivo di una copertura fino al 100% per prestiti fino a 800mila euro. Le garanzie saranno al 90% per le grandi imprese, al 100% per gli autonomi e le piccole imprese che chiedano fino a 25mila euro, al 100% (ma con 90% di garanzia dello Stato e 10% di Confidi) fino a 800.000 euro, del 90% fino a 5 milioni. In seguito alla riunione della Giunta interprovinciale di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, il Presidente Renzo Leonori e i Vice Presidenti Enzo Mengoni, Natascia Troli (Ascoli) e Lorenzo Totò (Fermo), si sono espressi in merito ai provvedimenti previsti dal nuovo Decreto Liquidità. “La garanzia dello Stato al 100% sui prestiti alle piccole imprese fino a 800mila euro è sicuramente una misura straordinaria che l’Unione Europea ha concesso ma non è concepibile che le imprese che avranno necessità di accedere a importi superiori a 25 mila euro, debbano fare in banca la trafila degli ordinari esami di verifica e di sostenibilità economico finanziaria. Mi domando però se sia rimasto per caso qualcosa di ordinario e normale in queste settimane? Siamo sicuri che questo sia “fare tutto ciò che serve” come ha detto l’ex Presidente della BCE Draghi? Dobbiamo sempre ricordarci e far ricordare a chi forse non vuole o non riesce a vedere la realtà del nostro Paese, che a fronte della garanzia statale c’è l’impegno diretto, personale e patrimoniale, di ogni donna e uomo che fa impresa, a rischio e senza tutela, di contrarre un debito con una banca per tenere in vita, sul mercato, un’attività che dà lavoro e reddito a tantissime famiglie.  Abbiamo forti dubbi in merito al fatto che le banche italiane siano in grado di fare l’analisi del merito di credito per tutte le richieste di prestiti per liquidità per importi sopra i 25 mila euro. Sappiamo che hanno ridotto il personale, sono aperte al minimo con dipendenti a casa in smart working, sono sommerse dalle richieste di sospensione dei mutui e dovrebbero trattare gli anticipi di cassa integrazione e sospensione dal lavoro. E’ forse azzardato parlare di immediata liquidità alle imprese dato che le regole bancarie non sono cambiate con tempistiche inevitabilmente lunghe. Quando le banche saranno in grado di dare risposta forse per le piccole aziende sarà troppo tardi, perché con ogni probabilità i tempi saranno lunghi per rendere operativo il provvedimento e non si riuscirà nei fatti ad accedere al credito. Confartigianato garantirà il massimo impegno per far sì che ogni impresa possa disporre in breve tempo della liquidità necessaria alla propria sopravvivenza, mettendo in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione compresa la preziosa collaborazione del confidi Uni.Co capace di assicurare ossigeno alle piccole e medie imprese del nostro territorio”.  

09/04/2020 13:43
Macerata, il "dolce tributo” della Lega: donate uova di Pasqua e colombe all'Asilo della Pietà

Macerata, il "dolce tributo” della Lega: donate uova di Pasqua e colombe all'Asilo della Pietà

“Una Pasqua solidale con chi ha fatto della solidarietà sociale a favore di minori, anziani e soggetti in situazioni di bisogno uno scopo di vita” Così il consigliere comunale della Lega e candidato sindaco Andrea Marchiori dopo aver consegnato colombe e uova di cioccolato all’Asilo della Pietà di Macerata insieme a Simone Merlini, responsabile provinciale del Carroccio. “La pandemia ci ha fatto riscoprire i veri valori, in primo luogo quello della famiglia, una dimensione che da 125 anni l’Asilo della Pietà, oggi con l’Associazione Piombini-Sensini onlus, si impegna a ricreare per tutti quelli a cui viene a mancare – aggiungono Marchiori e Merlini – Uova e colombe vogliono essere un piccolo "dolce tributo” di riconoscenza a chi con dolcezza, misura e capacità professionale, lavora quotidianamente per risolvere problemi strazianti come le conseguenze di maltrattamenti ed abusi sui minori regalando il bene più prezioso: la vita e la fiducia nell’umanità e nel proprio futuro.”

09/04/2020 13:20
Dalla città di Taicang, passando per Via Soccer, arrivano 6mila mascherine per l'Area Vasta 3

Dalla città di Taicang, passando per Via Soccer, arrivano 6mila mascherine per l'Area Vasta 3

Anche all’Area Vasta 3 è arrivata, per il tramite del Comune di Macerata, la meravigliosa dimostrazione di amicizia della città cinese di Taicang nei confronti del territorio maceratese. Si tratta di 6.000 mascherine chirurgiche messe a disposizione per le esigenze dell’Area Vasta 3. La consegna è stata effettuata di persona, al Direttore dell’Area Vasta 3, da Dario Marcolini vice presidente dell’agenzia americana Via Soccer presieduta da Su Sue, società che si è fatta da tramite con l’amministrazione della città cinese. Un caloroso ringraziamento, anche a nome degli operatori sanitari dell’Area Vasta 3, alla società Via Soccer ma soprattutto ai cittadini e alle famiglie della città di Taicang per la loro vicinanza.

09/04/2020 13:00
Coronavirus, "sono rinato una seconda volta", le prime parole di Laerte Tombesi: intubato per 4 giorni

Coronavirus, "sono rinato una seconda volta", le prime parole di Laerte Tombesi: intubato per 4 giorni

"Quando lo si prova sulla propria pelle è una cosa che ti lascia il segno ma adesso che sono tornato a casa è come se fossi rinato una seconda volta". E' sempre difficile mettere nero su bianco delle sensazioni tanto intime quanto potenti, frutto di una esperienza logorante sia fisicamente che psicologicamente, come quella della battaglia contro un nemico invisibile chiamato Coronavirus. Queste parole, con cui ha iniziato il suo racconto, sono di Laerte Tombesi, che di professione fa il Capo Reparto dei Vigili del Fuoco di Macerata, ma che nell'ultimo mese si è trovato ad affrontare una sfida molto personale, specie per lui che nel suo lavoro è abituato ad aiutare il prossimo e per farlo è disposto ad affrontare tanti pericoli: "In 20 giorni passati all'ospedale di Civitanova sono stato in tre reparti diversi dove soprattutto all'inizio ci si trova disorientati tanto da non rendersi conto nemmeno di che ora o di che giorno sia". Nonostante ciò però Laerte non è stato solo e questo ci tiene a ricordarlo: "Detto questo voglio rivolgere dal profondo del cuore un grande ringraziamento ai medici, infermieri e Oss dei reparti di rianimazione, medicina d'urgenza e chirurgia pneumologia perché  sono stati fantastici, sempre presenti e pronti ad aiutare e sono stati fondamentali per me perché ero li da solo ma loro si sono dimostrati eccezionali sia umanamente che professionalmente" Tutti hanno una parte in questo stato di emergenza e lo stare in casa più che un obbligo governativo deve essere un dovere morale verso chi, tutti i giorni, continua a garantire sicurezza e servizi: "E stata un'esperienza dura da affrontare a livello psicologico oltre che fisico - spiega Laerte - per questo che mi sento di invitare tutti a rispettare le regole e fare la propria parte in questa battaglia contro il Covid-19 perché ne va soprattutto della salute di chi lavora e non può fare a meno di farlo come noi Vigili del Fuoco ma mi riferisco anche agli operatori sanitari che combattono in prima linea e a chi lavoro nei negozi di alimentati e supermercati". Il racconto del Vigile del Fuoco descrive in maniera molto chiara l'azione subdola del Coronavirus che si presenta all'inizio con una semplice febbre bassa: "Circa un mese fa appena tornato dal mio turno di lavoro ho avuto una febbre che, ad essere sincero, ancora non mi sono chiare le cause su come l'abbia potuta prendere - dichiara - la febbre per una settimana si è sempre tenuta bassa e sono stato costantemente monitorato dal mio medico di famiglia che mi ha consigliato comunque di rimanere a casa" Una settimana di malattia quasi "normale" ma che poi precipita: "Passata questa fase mi sono poi sentito che oltre alla febbre avevo anche un po’ in affanno a livello respiratorio e così ho chiamato direttamente il 118 che mi hanno subito trasferito al reparto di rianimazione dell'Ospedale di Civitanova Marche - e da lì inizia il duro "viaggio" nei reparti del nosocomio civitanovese -  i miei ricordi dopo questo evento iniziano a farsi un po’ sfocati perché quella stessa notte mi hanno intubato, probabilmente per una crisi respiratoria che ho avuto, e poi mi sono risvegliato con una particolare maschera addosso che ho dovuto portare per diversi giorni" Primi giorni duri dove Laerte fa anche fatica a tenere il conto dei giorni: "Il dispositivo che avevo era molto complicato da portare tanto che facevo fatica anche ad addormentarmi e poi ero in una stanza buia dove il più delle volte mi sentivo disorientato e non avevo cognizione nemmeno del tempo che passava" Questo è il principio di una vera e propria battaglia che però Laerte riesce a portare avanti con fermezza, riuscendo quindi a migliorare ogni giorno: "Dopo aver portato questa maschera me ne hanno messa un altra decisamente più sopportabile e mi hanno trasferito al reparto di medicina d'urgenza dove sono rimasto per alcuni giorni e lì ho condiviso la stanza insieme ad altri 2 malati di Covid sempre debitamente distanziati ovviamente - e prosegue -. Le mie condizioni stavano migliorando di giorno in giorno e così successivamente sono stato trasferito al reparto di chirurgia pneumologia dove mi hanno ridotto man mano l'ossigeno fino a togliermelo definitivamente". Una storia, almeno clinicamente parlando, a lieto fine, ora però il Vigile del Fuoco Laerte Tombesi dovrà comunque continuare a tenere duro ma stavolta potrà farlo da casa: "Dopo tre giorni in cui ho respirato autonomamente e dopo aver sostenuto tutti gli esami del caso i medici hanno deciso di mandarmi a casa - e aggiunge -. Ora dovrò fare 14 giorni di isolamento domiciliare e poi mi sottoporrò al test del tampone per verificare se questo Coronavirus se ne è andato o no".                                     

09/04/2020 12:41
Aperto il nuovo reparto Covid all'ospedale di Macerata: la benedizione del vescovo Marconi

Aperto il nuovo reparto Covid all'ospedale di Macerata: la benedizione del vescovo Marconi

Nella prima mattinata di oggi 9 aprile il Vescovo della Diocesi di Macerata Tolentino Recanati Cingoli e Treia Mons. Nazzareno Marconi, alla presenza del Direttore dell’Area Vasta 3, dottor Alessandro Maccioni,  e di una piccola rappresentanza di operatori sanitari, ha impartito la benedizione al nuovo reparto di medicina Covid presso la palazzina ex malattie infettive della struttura ospedaliera di Macerata. L’edificio, separato dal corpo centrale dell’Ospedale, ha la capacità di ricovero di 45 posti letto ed è pronto ad accogliere, già da oggi, malati Covid che non necessitano di terapia intensiva. "Si ringraziano il Vescovo Monsignor Marconi per la benedizione impartita in questa particolare giornata di Giovedì Santo e tutti i dipendenti dell’AV3 e delle ditte private che hanno lavorato incessantemente in questi giorni affinchè i tempi di consegna del Reparto venissero rispettati" - ha affermato il direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni..  

09/04/2020 11:55
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