Si è chiusa venerdì la terza ed ultima settimana di attività al Campo dei Pini di Macerata per bambine e bambini che hanno partecipato al Camp Estivo. Sono state tre settimane all’insegna del gioco e del divertimento, con tanti giovani che hanno colto questa opportunità di tornare a correre all’aria aperta e avvicinarsi alla pallavolo. Merito dello staff della Volley Academy, giovane e professionale, guidato dalla Responsabile del Settore Giovanile Francesca Giacomini e dalla Coordinatrice Lara Morresi, con il supporto del coach della Serie A3 Adriano Di Pinto e la presenza di Arturo Angelozzi, Presidente della Pallavolo Macerata.
Negli ultimi due giorni gli istruttori della Volley Academy Macerata hanno proposto due nuove attività, il giovedì pomeriggio è stato il turno del torneo di volley, mentre venerdì è toccato ai giochi d’acqua.
“Il bilancio finale di questa avventura è molto positivo, un’esperienza da ripetere”, conferma la Coordinatrice Lara Morresi, “bambine e bambini l’hanno vissuta con entusiasmo e oltre le conferme, le iscrizioni sono aumentate nel corso delle settimane. È stata una bella risposta da parte della città, ci ha permesso di far conoscere la pallavolo a tanti giovani ma soprattutto di farli divertire e a noi dello staff di divertirci con loro”. Il successo dell’iniziativa passa proprio dallo staff, un gruppo giovane che ha saputo regalare agli iscritti tre settimane di sano svago. “Abbiamo un gruppo di istruttori affiatatissimo, tutti hanno svolto un ottimo lavoro e devo ringraziare anche il coach Adriano Di Pinto che non ha mai fatto mancare il suo supporto nonostante gli impegni con la prima squadra. È stato importante anche avere a disposizione il bellissimo scenario offerto dal Campo dei Pini; ringraziamo ancora l’Amministrazione Comunale per averci concesso questa opportunità e il custode del campo che è stato gentilissimo e sempre a disposizione. Essere allo Stadio della Vittoria ci ha permesso anche di incontrare i ragazzi della Robur Macerata; è nata una spontanea collaborazione tra la società di calcio e pallavolo che per un giorno ha fatto giocare insieme gli iscritti ai due camp estivi”.
Non sono stati gli unici ospiti, vista la presenza ogni settimana di giocatori della Med Store Macerata. “Ci ha fatto molto piacere averli qui al campo e li ringrazio tutti. Dopo Stefano Ferri e Gabriele Sanfilippo ci è venuto a trovare anche Angel Dennis: ha partecipato alle attività, giocato con noi ed è stato bello per i bambini incontrare da vicino un grande campione, parlarci e fargli tante domande”.
Il coach Adriano Di Pinto sottolinea poi l’importanza per Macerata dell’iniziativa, “Siamo l’unica società che ha proposto un camp dedicato alla pallavolo. Oltre a promuovere i valori sani dello sport e dell’attività all’aperto, offriamo la possibilità di far conoscere il volley anche ai più piccoli; è stato quindi un bellissimo segnale quello di svolgere le nostre attività al Campo dei Pini, nel cuore di Macerata. Per questo devo ringraziare la dirigenza della Pallavolo Macerata, ci ha permesso di vivere il Camp Estivo nel miglior teatro possibile. Faccio poi i complimenti allo staff, con la loro professionalità e l’entusiasmo dei bambini il successo era garantito. Siamo convinti che il Camp Estivo sia stato l’avvio perfetto della nuova stagione e di un ritorno alla normalità”.
L'ex arbitro maceratese, Oberdan Pantana, è stato nominato tra i responsabili della CON dei professionisti, la neonata Commissione che si occuperà di designare gli osservatori dei fischietti.
Quest'oggi si è svolta, infatti, una riunione tra il presidente dall’Associazione Italiana Arbitri, Alfredo Trentalange, e il numero uno della Federcalcio Gabriele Gravina, nella quale sono stati deliberati i ruoli in vista della stagione 2021/2022. Tempo di programmare il futuro dunque per l'Aia, che ha ufficializzato anche i nominativi degli arbitri promossi e avvicendati in vista dei prossimi campionati.
A Gianluca Rocchi spetterà, invece, il ruolo di nuovo designatore della CAN (Commissione nazionale arbitri). Lo ha annunciato lo stesso Trentalange: "Pensiamo che Rocchi sia il nuovo, dobbiamo imparare a fare strada ai giovani e costruire il miglior sistema arbitrale al mondo, senza protagonismi. Vogliamo aprire canali di comunicazione", ha detto il numero uno dell'Aia in conferenza stampa presso la sede della Figc.
Accanto a Rocchi, nuovi anche i componenti della Commissione nazionale arbitri: Elenito Di Liberatore, Andrea Gervasoni e Lorenzo Manganelli. Matteo Simone Trefoloni confermato responsabile del Settore tecnico. Il numero uno dell'Aia ha anche commentato la decisione di promuovere la CAN alla memoria l'arbitro scomparso Daniele De Santis: "Una bella iniziativa nata dall'organo tecnico, per un arbitro che aveva dato veramente tutto e che siamo certi che la promozione l'avrebbe comunque ottenuta".
Tra le novità della nuova Aia di Trentalange, appunto, anche la nascita della CON, divisa tra professionisti e dilettanti, che riguarderà gli osservatori arbitrali.
Giuseppe è l'ultimo mattonaio artigianale rimasto nelle Marche e si trova a Villa Potenza, frazione del comune di Macerata.
La sua storia è iniziata nell'azienda Smorlesi a Montecassiano, una fornace storica di cui era dipendente e in cui ricopriva la mansione di addetto alla produzione di mattoni. Il responsabile precedente era andato in pensione da ormai 10 anni e nessuno voleva ricoprire quel posto perché considerato un lavoro sporco.
Un giorno l'azienda ha ricevuto un ordine importante, serviva una buona quantità di pezzi speciali che, nel caso in cui il committente fosse stato soddisfatto del lavoro, avrebbe comportato l'acquisto di milioni di pezzi.
Giuseppe curioso, si è buttato. Il primo mattone lo ha sfornato il 1° ottobre del 1998, quando era ancora un dipendente della fornace Smorlesi. All'inizio ha odiato la fatica ma provando e riprovando, e vedendo che qualcosa ne usciva fuori, è diventata una passione.
L'anno successivo ha deciso di dare una svolta alla sua carriera, mettendosi in proprio nel 1999.
"Ho iniziato tutto da solo, non mi potevo appoggiare a nessuno - ci confida Giuseppe -, specialmente nelle Marche, visto che un lavoro di questo tipo era scomparso a causa di alcuni magnati, grandi aziende, che prendevano tutte le commissioni. Nelle altre regioni del centro Italia come il Lazio, l'Umbria e la Toscana questi piccoli artigiani sono sopravvissuti. Mi sono messo in gioco creando un campionario prima di iniziare a guadagnare. Quando ho mostrato i miei campioni a dei potenziali clienti, sarà stata anche la fortuna, ma già c'era tanto lavoro, tutti investivano sul mattone all'inizio degli anni 2000. I miei prodotti sono piaciuti".
"Anche se ho un sito, più di tutti ha funzionato il passaparola, chi è interessato veramente viene qui o chiama - aggiunge -. Quando tu crei una cosa su misura e la gente rimane soddisfatta, torna e fa arrivare anche gli altri. Ad oggi ho una clientela fidelizzata ma anche tanti stranieri che hanno casa nelle Marche" spiega Giuseppe.
"Prima mio nipote era mio dipendente, è stato con me per 15 anni. Abbiamo lavorato bene fino al 2008, anno in cui si è iniziata a sentire la crisi e forse il mio settore ha faticato di più ad andare avanti rispetto ad altri. Con il Covid ne sono successe di tutte e di più, e lui ha fatto una scelta un po' drastica, si è sentito perso e se ne è andato un anno fa. Speravo potesse rilevare l'azienda".
"Se tra qualche anno non trovassi nessuno a cui insegnare l'attività in modo da continuarla dovrò chiudere - ci dice amareggiato -. L'ho creata io e mi dispiacerebbe doverla abbandonare. Dunque prenderei solo un ragazzo che abbia voglia di avere delle responsabilità, non uno che vuole solo essere dipendente, stare sotto di me e non pensare. Essere artigiano significa anche saper gestire un'impresa in proprio: fare le scelte giuste, farsi conoscere, assumersi dei rischi e delle responsabilità e non scoraggiarsi lungo il cammino quando capita di trovarsi soli".
Giuseppe 'sforna' circa 350 mattoni al giorno. L'argilla si frantuma e si mischia con acqua e sabbia per creare l'impasto. Con gli stampi in legno si fanno le forme, classiche o speciali. Poi c'è la fase dell'essiccazione che è la più lunga, d'inverno può durare fino a 20 giorni. Infine la cottura. Può capitare che il prodotto non venga perfetto, se è fatto male si vede solo dopo la cottura e, in quel caso, bisogna ricominciare da capo.
"Questo è un mestiere storico ed eterno, lo facevano anche i romani. Allo stesso tempo il lavoro artigianale è sempre in evoluzione e non si smette mai di imparare" conclude Giuseppe.
(Foto di Lucia Montecchiari)
La Provincia di Macerata rinnova il suo parco automezzi. Nei giorni scorsi il presidente Antonio Pettinari ha consegnato ufficialmente otto nuovi mezzi, alla presenza del dirigente Luca Fraticelli e del personale di turno, all’ufficio tecnico e ai cantonieri.
I dipendenti dell’Amministrazione provinciale potranno ora contare sull’efficienza di due Fiat Panda cross, con 4 ruote motrici, tre Fiat Ducato Maxi e tre Fiat Fiorino utili per lo svolgimento delle funzioni.
“Il mese scorso ho consegnato 5 nuove Panda alla Polizia provinciale - ha dichiarato Pettinari - che ora può contare su un rinnovo del parco mezzi quasi totale. Era arrivato anche il momento per sostituire i mezzi del personale dell’ufficio tecnico e di tutti coloro che svolgono il proprio lavoro per mantenere efficiente la rete stradale provinciale. Questi mezzi moderni offrono sicuramente maggior comfort e una serie di accortezze negli accessori che agevolano il lavoro. Importante l’investimento fatto dalla Provincia per il rinnovo, complessivamente, di ben tredici mezzi, così come l’impegno nel trovare le risorse economiche nel bilancio dell’Ente”.
Breve incontro in mattinata tra il sottosegretario al ministero dell'interno Nicola Molteni e la prefettura di Macerata. Tanti i temi toccati: dal contrasto all'immigrazione e allo spaccio alla ricostruzione, dalle imminenti riaperture fino al rischio di infiltrazioni criminali nella ricostruzione."Questo è un territorio ferito, ha spiegato Molteni, sia da eventi calamitosi che da gravi fatti di cronaca, ma ha saputo rialzarsi. Se il paese esce dalla crisi è grazie certamente al senso di responsabilità dei cittadini ma anche al lavoro straordinario dei sindaci e delle prefetture".
Due le novità importanti annunciate dal sottosegretario, la prima è il potenziamento dell'organico: "da fine luglio arriveranno sette uomini della polizia, cinque dei quali incrementeranno l'organico della questura, due della polizia postale", la seconda uno stanziamento siglato dalla ministra Lamorgese per il riparto di un fondo di sessantacinque milioni di euro, destinato a finanziare per il triennio 2021-2023 progetti come spiagge sicure e strade sicure".
"Sono progetti a noi molto cari" continua Molteni, grazie all'operazione spiaggia sicura sottoscritta dal comune di Porto Recanati si è potuto intervenire sul fronte Hotel House. Tema caldo quest'ultimo ma il sottosegretario si è dichiarato abbastanza fiducioso e soddisfatto del lavoro svolto: "rispetto a qualche anno fa, quando il presidente provinciale lo dichiarò un enclave di illegalità, la situazione è molto migliorata, ma il controllo e il contrasto alla criminalità e il monitoraggio deve essere costante e continuo. Lo dobbiamo ai cittadini italiani e agli immigrati regolari che rischiano di essere sequestrati dall'illegalità". E sul fronte delle riaperture, "importante aver riconquistato la normalità" - insiste il sottosegretario - "specialmente perchè rischiavamo di consegnare pezzi di economia sana in mano alla criminalità. Ecco perchè, come Lega, abbiamo chiesto anche la riapertura dei luoghi di divertimento, discoteche e sale da ballo, in modo che i giovani possano tornare a divertirsi in sicurezza e controllo evitando di organizzarsi da soli come è successo nel Lodigiano" ( rave party ndr).
E per chiudere una battuta sul territorio: "il modello Macerata funziona, la collaborazione e la sinergia tra amministrazione centrale, istituzioni locali, polizia locale e forze dell'ordine genera risposte importanti sul fronte del contrasto all'immigrazione irregolare, alla criminalità, e allo spaccio. Non bisogna, però, abbassare la guardia perchè un territorio sano e in cui occorre ricostruire fa gola alle organizzazioni criminali e il rischio di infiltrazione è alta".
Successivamente il sottosegretario Molteni ha fatto tappa a Porto Recanati: "Ho visitato l’Hotel House, 17 piani e 480 appartamenti che negli anni passati erano considerati una enclave di illegalità" - ha dichiarato - . "Ho potuto constatare che dal 2018, dopo gli interventi voluti dall’ex Ministro Salvini, la situazione è in netto miglioramento.
Grazie al lavoro puntuale e capillare delle Forze di Polizia, delle Istituzioni, degli amministratori e della Polizia Locale è stato fatto un grande lavoro di ripristino della legalità. Ora è forte il messaggio che nessun reato resterà impunito. Adesso non bisogna abbassare la guardia, continuare con il monitoraggio e controllo di tutti i soggetti residenti e investire in progetti di integrazione".
Corri, scopri, vivi. Si è presentata con queste parole chiave la Granfondo terre dei Varano che torna ad appassionare domenica 11 luglio, manifestazione ciclistica che porta sul territorio di Camerino cicloamatori e agonisti. Offrirà due percorsi rinnovati, per soddisfare le necessità e la preparazione di ogni ciclista e garantirne la sicurezza e un unico arrivo che torna a Piazza Cavour, nel cuore della città, per la prima volta dopo il sisma del 2016 (che era stato anche l’unico anno ad ospitare l’arrivo) Il Classic si snoderà per 105 chilometri con 1.900 metri di dislivello e il Marathon che serpeggia tra monti e pianure per ben 140 chilometri con 3 mila metri di dislivello.
Asfalto e vegetazione incontaminata, gara e turismo, sport e benessere, la Granfondo Terre dei Varano mescola storia e futuro proponendo anche quest’anno una manifestazione capace di promuovere il territorio. “Tutti i posti letto sul territorio di Camerino sono esauriti da giorni – ha detto Sandro Santacchi, presidente dell’Avis Frecce Azzurre che organizza la Granfondo Terre dei Varano - Siamo orgogliosi di questo ed è un motivo in più per ottenere una coesione da parte di tutti gli enti e le realtà che ci sostengono perché è un veicolo di promozione importantissimo. Dopo lo stop forzato dello scorso anno, sono tornati i grandi numeri a cui eravamo abituati prima del sisma, con quasi mille iscritti. Un grazie alle aziende del territorio, in particolare alla Svila di Visso, nonché all’amministrazione comunale e Contram. Quest’anno l’arrivo sarà davanti alla targa di Michele Scarponi, in piazza Cavour e passeranno nei nostri occhi le immagini di quando fece sua la tappa di Camerino nella Tirreno-Adriatico: sarà una grande emozione tornare nel centro storico”.
In palio oltre 130 premi disponibili, individuali di categoria e per società, in aggiunta ai trofei per i primi classificati: Trofeo Francesco Gentili per il percorso Marathon, Trofeo Alberto Pennesi per il percorso Classic ed il Trofeo Dario Drago per la cronoscalata Sarnano-Sassotetto. Percorsi sicuri e presidiati, immersi nella natura bellissima e incontaminata, da correre ad occhi bassi sull’asfalto, ma anche alla scoperta del territorio. “Con grande soddisfazione siamo al fianco dell’associazione – ha ammesso il sindaco Sandro Sborgia - Senza la determinazione e il grande lavoro dei suoi componenti, nulla sarebbe possibile quindi il plauso più grande va a loro per il grande impegno che questa manifestazione richiede. È un ringraziamento che va esteso agli altri Comuni che sono parte di questo evento. Con lo spirito di chi cerca di superare le difficoltà cerchiamo di andare avanti per far sì che la nostra terra possa splendere. Come il ciclista affronta le salite di questa gara, noi affrontiamo le avversità a cui siamo di fronte, ma con lo stesso spirito dello sportivo e con grande piacere siamo contenti di accogliere tutti coloro che parteciperanno affinché arrivare in città non sia soltanto un motivo per gareggiare, ma anche per godere della nostra natura e delle nostre bellezze”. Presente anche Stefano Belardinelli, presidente Contram che è partner della manifestazione: “La bicicletta resta uno sport a cui dare sempre più spazio in un momento in cui si punta sulla mobilità dolce. La gara è una vetrina, sicuramente, ma anche un invito a crescere a fare sì che possa avere sempre più visibilità a livello internazionale. In tanti hanno notato la grande organizzazione messa in piedi nelle edizioni passate, l’organizzazione tecnica è un lavoro enorme ed è ciò che fa la differenza e nella Granfondo Terrei dei Varano c’è una grande macchina che lavora”.
Lunedì prossimo, 5 luglio, alle ore 18.30 all'Orto dei Pensatori Appassionata propone un ensemble d'eccezione, un settetto formato per l'occasione e composto da Aldo Campagnari al violino, Vincenzo Starace alla viola, Federico Bracalente al violoncello, Amin Zarrinchang al contrabbasso, Stefano Ricci al clarinetto, Flavio Baruzzi al fagotto e Andrea Brunati al corno.
In programma ci sono autentiche gemme della musica da camera, capolavori di rarissima esecuzione: "Time...and again" per trio d'archi di Giya Kancheli, e il Settimino per fiati e archi in mi bemolle maggiore op.20 di Ludwig van Beethoven.
Il concerto si apre con un brano scritto nel 1997 dal georgiano Kancheli, considerato fra i maggiori compositori dell’ex Unione Sovietica dai tempi di Šostakovič, che in Time...and again mette su pagina una riflessione interiore sullo scorrere del tempo, sui chiaroscuri della vita, nella convinzione che "la musica, come la vita, è inconcepibile senza romanticismo. Il romanticismo è un grande sogno di passato, presente e futuro, una forza di invincibile bellezza che sovrasta e conquista le forze dell’ignoranza, del fanatismo, della violenza e del male".
Con il Settimino di Beethoven per clarinetto, corno, fagotto, violino, viola, violoncello e contrabbasso, l'atmosfera si fa allegra per la freschezza del fraseggio e la facilità melodica che, nei due secoli che intercorrono dalla sua composizione, hanno sempre conquistato il pubblico che ne ha decretato la straordinaria fortuna.
A eseguire le due sinfonie per Appassionata nel concerto di lunedì 5 luglio alle ore 18.30 c'è un settimino composto da musicisti di prim'ordine, prime parti di prestigiose formazioni e giovani talenti già affermati a livello nazionale e internazionale: il violinista Aldo Campagnari, fondatore del Quartetto Prometeo con il quale ha vinto premi in prestigiosi concorsi internazionali (Primo premio assoluto a Praga, Bordeaux, ARD Monaco, e Leone d'Argento alla Biennale di Venezia nel 2012) e viene chiamato ad esibirsi dalle più prestigiose società concertistiche internazionali collaborando con artisti come Mario Brunello, Alexander Lonquich, Veronika Hagen, Reiner Schmidt e Michele Campanella, fra gli altri; il violista Vincenzo Starace, che collabora stabilmente con l’Orchestra da Camera di Mantova dal 2015, è prima viola dell’Orchestra da Camera “L’Appassionata” di Verona e ha collaborato con primarie orchestre europee come l'Orchestra Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna e la Stradivari Festival Chamber Orchestra; il violoncellista Federico Bracalente, invitato in festival come Suoni delle Dolomiti, Ravello Festival, Festival Violoncellistico A. Piatti, Mantova Chamber Music Festival e ideatore del progetto “Bach e il Romanico nel Piceno” e direttore artistico del “Metamorfosi Festival” di San Ginesio; il contrabbassista Amin Zarrinchang, Primo Contrabbasso presso l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma collabora con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, la Filarmonica “A.Toscanini” di Parma, la Form, ed altre, effettuando numerose tournée in sale prestigiose; il clarinettista Stefano Ricci, Primo Clarinetto dell'Orchestra Haydn dal 1995, ha suonato nelle Orchestre del Teatro Lirico di Cagliari e della Svizzera Italiana di Lugano, nell'Orchestra da Camera di Mantova, la FORM, la Toscanini di Parma fra le altre; il fagottista Flavio Baruzzi, dal 2000 è Primo Fagotto dell'orchestra Haydn di Bolzano e Trento, dopo essere stato Primo fagotto dell'Orchestra Verdi di Milano per sette anni, e ha collaborato come primo fagotto anche con l'Orchestra del Teatro alla Scala, l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e l'Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia; e il cornista Andrea Brunati, dallo scorso anno Primo Corno presso la Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, ha lavorato come freelance in primarie Orchestre e Istituzioni musicali italiane, come I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, l'Orchestra Giovanile L. Cherubini, e la Filarmonica A. Toscanini di Parma.
Il concerto del 5 luglio è sostenuto dalla Regione Marche per la quinta edizione di Marche inVita. La stagione 2021 dei Concerti di Appassionata è organizzata dall'Associazione Musicale Appassionata con la collaborazione dell’Assessorato alla cultura del Comune di Macerata, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Marche, Istituto Confucio-UNIMC, Società Civile dello Sferisterio-Eredi dei Cento Consorti, APM. In collaborazione con Marche Concerti, Comitato AMUR, Consorzio Marche Spettacolo, Accademia di Belle Arti di Macerata e Marche inVita. Valli Pianoforti è partner tecnico.
Un sentito ringraziamento va all'Università degli studi di Macerata, Mecenate Art-Bonus della 13esima stagione dei Concerti di Appassionata.
Biglietto unico 10 euro, ridotto 5 euro, presso la Biglietteria dei Teatri di piazza Mazzini a Macerata (aperta dal martedì al sabato con orario 9-12 e 17.30-19-30, T 0733-230735, boxoffice@sferisterio.it). Il botteghino è attivo il giorno del concerto dalle 17.30 all'ingresso dell'Orto dei Pensatori in via Illuminati.
Dopo l’anno peggiore per l’economia mondiale, la seconda metà del 2021 si presenta con tutti gli indicatori di segno positivo. Cresce il PIL del +4,7%, grazie soprattutto alla domanda interna (+4,6%), crescono gli investimenti del 10,9% e il reddito disponibile delle famiglie (+1,5% nel primo trimestre 2021) con una spesa delle stesse che, non ora ma a fine anno, salirà al 3,6%. Parallela ed equivalente alla crescita del PIL, anche l’occupazione (+4,5%), mentre l’andamento del tasso di disoccupazione rifletterà invece la progressiva normalizzazione del mercato del lavoro con un aumento nell’anno corrente (9,8%) e un lieve calo nel 2022 (9,6%). Gli indici resteranno positivi anche per il 2022: PIL con un +4,4%, investimenti +8,7%, spesa delle famiglie +4,7%, occupazione +4,1%.
Giuliana Bernardoni, Presidente CNA Macerata per il settore moda, commenta queste tendenze: “Non poteva che essere così dopo i numeri disastrosi causati dalla pandemia ma l’effetto rimbalzo, cioè il recupero del mercato dopo un trend discendente, è per definizione momentaneo. Occorre quindi approfittare dello slancio e far diventare l’ascesa più duratura possibile. Per questo sono fondamentali interventi strutturali e riforme”.
“Lo scenario positivo per il biennio 2021/22 tiene conto degli effetti dovuti alla progressiva introduzione degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – precisa l’imprenditrice CNA. Tutto ruota attorno all’effettiva capacità di realizzazione delle misure programmate e all’evoluzione dell’emergenza sanitaria”.
Anche per la nostra regione le previsioni sono positive, già nel primo trimestre 2021 si è registrato un aumento dell’export del 3,3%, ma la Presidente CNA fa una distinzione netta: “Sono in netta ripresa alcuni settori, su tutti elettronica, alimentari e la macro famiglia delle costruzioni, ma altri sono ancora al palo. Chi sta peggio è il settore moda e quindi la pelletteria, le calzature, l’abbigliamento ed i prodotti tessili. Il manifatturiero, cioè il 36% delle imprese marchigiane ed il 34,5% di quelle della provincia di Macerata, settore trainante della nostra economia, non accenna a rialzarsi”.
CNA raccoglie circa 60mila imprese del settore moda in tutta Italia, un settore molto articolato che nel 2020 ha sofferto molto, registrando cali di fatturato in molti casi prossimi al 50%: “Oggi si riparte da sotto zero e ci auguriamo di tornare alla normalità almeno nella seconda parte del 2022. Quello della moda è uno dei settori ambasciatori del nostro Paese che allo scoppiare della pandemia ha subìto il blocco dei mercati internazionali e la chiusura dei negozi. Le occasioni di acquisto di nuovi capi di abbigliamento si sono ridotte – ricorda Bernardoni – e questo ha influito anche sulla produzione che non è stata chiusa dai vari Dpcm, ma che ha subìto comunque il contraccolpo”.
“Con la ripresa dei flussi turistici e con l’avvio dei saldi ci auguriamo che possano tornare a risalire anche gli acquisti e che si realizzi un nuovo impulso alla produzione tessile. Nel breve periodo – precisa Giuliana Bernardoni– prevediamo ancora un periodo di sofferenze, per questo auspichiamo ulteriori iniziative a sostegno della filiera tessile e l’avvio di programmi di investimenti, sulla formazione con percorsi disponibili per aziende che vogliano accrescere le competenze delle proprie maestranze, per essere capaci e competitivi in un mercato mondiale dove il made in Italy viene richiesto ed è necessario farsi trovare pronti ad esaudire le richieste”.
In conclusione la Presidente CNA moda ammette che: “In questo anno e mezzo di mancata produttività le aziende sono state costrette ad una contrazione del personale, in parte anche naturale per le età pensionabili. Serve quindi un massiccio ricambio generazionale. Il settore manifatturiero e la pelletteria nello specifico, necessitano di vedere valorizzato il proprio saper fare che ha le sue origini in un territorio che ne fa la storia e l’arte”.
È avvenuta ieri, venerdì 2 luglio, presso la Galleria di Belle Arti dell’Accademia di Macerata (Gaba.Mc), annessa a Palazzo Galeotti in piazza Vittorio Veneto, l'inaugurazione della mostra “Aida 1921. La prima stagione lirica allo Sferisterio di Macerata nelle foto Balelli”.
La stagione del Centenario della lirica allo Sferisterio non poteva che essere caratterizzata dalla sua protagonista principale: Aida. L’opera portata in Arena nel 1921 è stata immortalata dalle preziose foto scattate da Alfonso Balelli divenute testimoni di questa importante prima messa in scena.
Immagini racchiuse dapprima in un volume realizzato dal Centro studi Carlo Balelli, l’Istituzione deputata alla tutela la memoria storica e culturale di quanto prodotto dall’importante dinastia di fotografi e presieduta da Emanuela Balelli; e che ieri sarà possibile apprezzare nella mostra.
Una mostra, come sottolineato dalle parole di Emanuela Balelli, che ha "il sapore della ripartenza dopo il difficile periodo storico che abbiamo vissuto. Abbiamo riproposto un allestimento di 7 anni fa - ha aggiunto -, mio nonno ha documentato con un reportage fotografico tutti i momenti di questo evento: dalla costruzione del palcoscenico alle varie rappresentazioni".
La mostra sarà visibile fino al 31 agosto, dal martedì al sabato, dalle ore 17 alle ore 20.
Balli, coreografie, bravura, eleganza, divertimento e buon umore: c’è stato un po’ di tutto questo nel saggio di fine anno di danza moderna che il Cus Macerata ha appena ospitato.
Una festa per la sezione al femminile della polisportiva di via Valerio. Una festa perché all’insegna della ritrovata libertà/normalità e perché si è trattato di una prima volta (nel 2020 la pandemia non lo ha consentito) da quando il Cus ha riabbracciato la danza.
L’insegnante Chiara Verolo ha coordinato le sue ragazze, 35 allieve che si sono esibite in uno dei campetti cussini, alla presenza dei loro genitori (l’accesso era con limitazioni per rispettare i protocolli covid).
Il saggio è stato chiamato “Together” e si è concluso con le ragazze che si sono disposte, tenendo ognuna una lettera, in modo da formare la frase “Together is our favorite place to be”. C’è stato spazio anche per le 18 bambine che hanno frequentato il centro estivo del Cus.
Prima di dare l’appuntamento a settembre per il camp pre-scolastico e poi la nuova stagione dei corsi, l’insegnante Chiara Verolo ha spiegato le caratteristiche del saggio: ”E’ stata una stagione atipica, abbiamo ripreso l’attività solo a maggio, prima all’aperto e poi al chiuso e quindi questa esibizione di danza moderna è il frutto del lavoro di questi due mesi. Normalmente i saggi si fanno in teatro, ma considerato il contesto abbiamo preferito restare all’aperto. L’importante è lo spirito del voler fare. Ho scelto di intitolarlo Together perché è parola piena di significati, in particolare quello della rinascita collettiva, dove ci si prende per mano e, dopo un periodo buio, ci si rialza per partire passo dopo passo insieme. Rappresenta una rinata condivisione, la possibilità di tornare a ballare insieme. Lo sognavamo da tanto, non saremo in un teatro ma saremo noi…together”.
Un uomo di 66 anni, residente a Macerata, è morto la scorsa notte nell’ospedale della città.
L’11 maggio, a distanza di pochi giorni dalla vaccinazione con AstraZeneca, il 66enne ha cominciato a manifestare una sintomatologia severa, al punto che tramite il Pronto Soccorso è stato trasportato all’Utic di Ancona (Unità Operativa Terapia Intensiva Cardiologica). Il paziente, una volta stabilizzato, è stato dunque trasferito a Macerata nel reparto di nefrologia, dove è deceduto la notte scorsa.
Non è dato sapere se sia stata richiesta l’autopsia per accertare i motivi del decesso, ma si sa per certo che il suo caso è stato segnalato all’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che gestisce in Italia il sistema di sorveglianza vaccinale: raccoglie i dati per poi inviarli al database europeo di EudraVigilance.
Le segnalazioni giungono dai medici, operatori sanitari ed in alcuni casi dai pazienti o dai familiari dei pazienti stessi.
L’ultimo report AIFA sulla Sorveglianza dei vaccini Covid-19 riporta il numero totale delle segnalazioni di “eventi fatali” avvenuti a partire dal 27 dicembre 2020 (giorno del Vax-day), fino al 26 maggio scorso. Gli aggiornamenti avvengono mensilmente quindi il prossimo report giungerà alla fine di questo mese.
In Italia, al 26 maggio 2021, sono state inserite 328 segnalazioni con esito “decesso” con un tasso di segnalazione di 1/100.000 dosi somministrate, indipendentemente dal nesso di causalità.
Accertare il nesso di causalità oltre ogni ragionevole dubbio è operazione tutt’altro che immediata.
Il nesso causale tra vaccinazione e malattia/decesso va accertato con ragionevole probabilità scientifica, tenuto conto dello stato della letteratura in materia, interpretata con l’ausilio di esperti qualificati e indipendenti, sia dell’attività di ricerca condotta, sia delle caratteristiche del caso concreto (ex. patologie preesistenti).
Il giudizio di accertamento del nesso causale tra danno ed evento si deve basare necessariamente su dati scientifici obiettivi.
Solo dopo una serie di approfondite valutazioni scientifiche, (studi clinici e letteratura scientifica basata sui casi simili verificatisi in un arco temporale significativo), si potranno affermare o negare possibili relazioni di causa-effetto al di là di ogni ragionevole dubbio.
Si è svolta questa mattina, presso il Comando della Polizia locale di Macerata, la cerimonia di consegna degli encomi agli agenti del Corpo che in questo anno si sono distinti nelle attività quotidiane. Presenti il sindaco Sandro Parcaroli, l’assessore regionale alla Polizia locale e alle Politiche Integrate per la Sicurezza Filippo Saltamartini, l’assessore alla Polizia locale Paolo Renna, il comandante Danilo Doria, il presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani, i rappresentanti delle forze dell’ordine e l’Amministrazione comunale.
A ricevere gli encomi sono stati l’Ispettore Giuseppe Battista, i Sovraintendenti Capo Adolfo Fratini, Silvio Domizi e Fabrizio Ghergo. Una lettera di riconoscimento è stata consegnata agli agenti Emanuele Di Donato, Walter Vallesi, Riccardo Martiri e Ilde Rommozzi. Durante la cerimonia sono stati anche presentati i nuovi ufficiali della Polizia locale: i Sostituti Commissari Mariapia Marrocchella e Ilaria Ferranti. Nominato anche il nuovo Ispettore Walter Vallesi.
Il comandante Doria, che il primo luglio ha celebrato i suoi due anni a capo della Polizia locale di Macerata, al termine della cerimonia, ha illustrato il bilancio dei primi sei mesi del 2021.
Dal primo gennaio al 22 giugno, per quanto riguarda i controlli relativi al rispetto della normativa Covid e dei relativi decreti ministeriali e regionali, sono stati controllati complessivamente 11.769 esercizi commerciali e 49.375 persone.
Per quanto riguarda le attività di Polizia locale, dal primo gennaio al 30 giugno sono stati rilevati 128 incidenti stradali (erano 85 nello stesso periodo del 2020), mentre 39 veicoli sono stati trovati senza assicurazione (27 nel 2020). In aumento TSO e ASO che nel 2021 sono stati 15 (5 nello stesso periodo del 2020).
Venti i reati di Polizia Giudiziaria con rispettive informative inviate alla Procura della Repubblica; tra questi due arresti, con conseguente sequestro di droga, effettuati in via Severini, un sequestro penale per furto aggravato (energia elettrica dal Palazzo comunale) e un sequestro di patente falsa.
Nel 2021 sono stati effettuati 898 pattugliamenti compresi i notturni mentre per quanto riguarda gli accertamenti edilizi in materia di polizia ambientale/edilizia sono stati 14 i controlli ecologi/ambientali e 166 i verbali per rifiuti urbani (118 fuori dal centro abitato e 48 con microchip).
In relazione al rispetto delle norme del mondo animale sono stati espletati 79 accertamenti con 37 verbali tra mancata iscrizione anagrafica, cani senza guinzaglio, feci non raccolte, cani vaganti recuperati dal servizio veterinario dell’Asur e mancata segnalazione all’Asur per morte o cambio di residenza dell’animale.
La Polizia locale è stata inoltre impegnata, per questioni organizzative e di sicurezza, nel dicembre del 2020, al centro tamponi di Villa Potenza mentre nel 2021 ha svolto attività di apertura presso il centro vaccinale di Piediripa.
A oggi sono 168 le telecamere di videosorveglianza installate sul territorio comunale (45 OCR, 84 osservazione, 13 Park Sferisterio e 26 in centro storico). Gi occhi elettronici, con l’ausilio delle pattuglie di viabilità, hanno permesso di individuare tredici soggetti che, a seguito di incidenti stradali, erano poi fuggiti con varie tipologie di danneggiamenti.
A ciò si aggiunge il soddisfacente raggiungimento degli obiettivi PEG (Piano Esecutivo di Gestione), l’educazione stradale, la prossimità e il controllo del vigile di quartiere, il rinnovo delle aree con segnaletica in varie zone della città e molte altre attività operative e amministrative.
Prosegue, inoltre, il progetto Scuole Sicure attuato a ottobre a seguito della sottoscrizione del protocollo con la Prefettura di Macerata: il progetto ha portato all’installazione di nuove telecamere in punti strategici della città, a controlli specifici come quello che ha portato ad arresti in un’attività congiunta con la Polizia di Stato e all’avvio del processo di costituzione di un’unità antidroga.
"Gli agenti della Polizia locale sono ogni giorno in prima linea per garantire la sicurezza e il benessere della nostra comunità – è intervenuto il sindaco Parcaroli -; sempre a contatto con i cittadini sono i primi recettori di esigenze, osservazioni e segnalazioni. In questo anno difficile non si sono mai risparmiati nel mostrare concretamente la propria vicinanza ai maceratesi e, anche per questo, saremo loro eternamente grati".
A portare il proprio saluto anche l’assessore regionale Saltamartini che ha sottolineato "l’importanza del lavoro degli agenti della Polizia locale e di tutte le forze di polizia più in generale. La Polizia locale dimostra, ogni giorno, di essere una parte insostituibile del sistema della sicurezza in Italia in piena sinergia con tutti gli altri Corpi dello Stato e ciò che ci tengo a sottolineare è che nel lavoro quotidiano è sempre importante mantenere e svolgere il servizio con dignità e onore e comunque sempre al servizio dei cittadini, non al di sopra dei cittadini".
"È evidente la sinergia che c’è tra Amministrazione e Polizia locale e la massima espressione di questo lo vediamo con la sicurezza della città che è dovuta anche ai corsi di aggiornamento che sono stati fatti in questo periodo – ha aggiunto l’assessore Renna -. Siamo molto soddisfatti del lavoro intrapreso che sappiamo sarà lungo ma che ha già dato i suoi importanti frutti; sono convinto che alla fine del mandato le soddisfazioni saranno tante. Grazie alla Polizia locale perché la strada intrapresa è quella giusta; Macerata deve essere orgogliosa di questo Corpo di Polizia che in molti ci invidiano".
"Oggi alcuni agenti della Polizia locale hanno ricevuto dei riconoscimenti ma se hanno raggiunto questo traguardo è perché tutta la squadra funziona – ha aggiunto il presidente del Consiglio Luciani -. Da carabiniere capisco il senso di questo momento e faccio i complimenti a tutti gli agenti, al comandante Doria e all’Amministrazione".
"Ringrazio il Corpo di Polizia locale, l’Amministrazione e la cittadinanza per tutto il lavoro che si è stati capaci di materializzare con risultati eccellenti – ha detto il comandante Doria -. Non ci risparmiamo in ogni attività di lavoro e la crescita, sia sotto l’aspetto professionale che personale, è evidente e costante. Sono particolarmente orgoglioso di avere operatori di Polizia locale unici nelle loro capacità, che si fanno sempre in quattro per la comunità maceratese".
Ritorna nella cittadina umbra per la sua seconda edizione “Percorsi Assisi”, la Scuola di formazione interuniversitaria e permanente, nata da un’idea del Sacro Convento di Assisi in collaborazione con sei atenei italiani.
Dal 28 agosto al 5 settembre ad Assisi la Luiss Guido Carli, l’Alma Mater di Bologna, il Politecnico di Milano, la Federico II di Napoli e le università di Perugia e Macerata, grazie ad un accordo pluriennale firmato a marzo 2020, accoglieranno studentesse e studenti, neolaureati e dottorandi, provenienti da tutta Italia, per una settimana di lezioni e seminari tecnici sul tema dell’Umanesimo digitale, per rispondere agli interrogativi sull’evoluzione del rapporto tra uomo e tecnologia, ma anche sulle opportunità che una crescente trasversalità tra materie umanistiche e scientifiche e linguaggi del digitale possono apportare nella società di domani.
All’interno di un luogo iconico come il Sacro Convento, la nuova edizione di “Percorsi Assisi” mira a rimettere l’individuo al centro, per dare vita ad un nuovo paradigma di sviluppo dove i valori dell’umanesimo, del senso di comunità, della responsabilità sociale e della fratellanza, propri della filosofia francescana, facciano da guida alla definizione di nuove regole e modelli per una accelerazione digitale che sia il più possibile inclusiva e sostenibile.
Il progetto si articolerà in lezioni di didattica frontale e secondo modalità di apprendimento esperienziale proprie del “learning by doing”, attraverso un percorso multidisciplinare con studiosi e docenti delle sei università partner. Non solo. Durante la settimana i partecipanti avranno l’opportunità di seguire lectio magistralis a cura di innovatori e imprenditori di livello internazionale, di cimentarsi in attività di team work e project work sui temi dell’Umanesimo digitale e conoscere aziende e realtà del territorio che hanno saputo accelerare la transizione digitale mantenendo salda la guida “umana”. Le lezioni saranno alternate a camminate nella natura e visite culturali alla scoperta delle bellezze del territorio.
Per ulteriori informazioni: http://www.percorsiassisi.it/
Lunedì prossimo, 5 luglio, dalle ore 7 alle 19, via Armaroli subirà alcune modifiche alla circolazione stradale.
Per permettere lo scarico e l’istallazione di una gru edile all’interno dell’area privata dell’Università degli Studi al civico 10 saranno infatti istituiti obblighi e divieti previsti da un’ordinanza del Comando di Polizia locale di Macerata.
In particolare, in via Armaroli, dall’intersezione con via Zara e fino al civico 10 saranno istituiti: il divieto di transito a tutti i veicoli e pedoni; il divieto di sosta con rimozione coatta, per gli 8 stalli di sosta in concessione all’Impresa Servizi Generali; senso unico alternato, regolato da movieri in via Armaroli e via Berardi, con ingresso da via Berardi; obbligo direzione dritto per i veicoli provenienti da Rampa Zara.
A Rampa Zara, invece, verrà istituto il divieto di sosta con rimozione coatta, sullo spazio destinato alla sosta breve per la richiesta dei permessi ztl, per consentire la manovra degli autocarri.
Oltre i nuovi arrivi, la squadra biancorossa conferma uno dei suoi pilastri: il libero, classe ’91 e originario di Loreto, si appresta a vivere la sua quinta stagione con la maglia della Med Store Macerata. Arrivato nel campionato di Serie B 2017/2018, Simone Gabbanelli è stato tra i protagonisti della promozione in Serie A e in questi anni si è affermato come uno dei liberi più forti della categoria, oltre che un punto fermo per la Med Store Macerata.
Anche quest’anno hai scelto Macerata.
“C’era ancora la volontà di entrambe le parti di proseguire insieme”, conferma il libero, “Qui ho trovato l’ambiente ideale dove lavorare, mi sono sempre trovato bene fin dal mio arrivo, ho un ottimo rapporto con lo staff, la dirigenza e i miei compagni. C’è tutto per fare bene anche in vista del prossimo campionato. Veniamo da una stagione comunque positiva, siamo riusciti a chiudere la regular season al terzo posto e ad arrivare alla finale di play off, a dimostrazione che abbiamo lavorato nel modo giusto anche se poi non è arrivata la promozione”.
Cosa ne pensi dei primi acquisti ufficializzati dalla Med Store Macerata?
“Sono contento dei nuovi innesti. Non li conosco personalmente ma come atleti sì: Longo mi ha fatto un’ottima impressione quando ci abbiamo giocato contro lo scorso anno, lo stesso posso dire di Lazzaretto; Robbiati garantirà grande esperienza e sono sicuro che sarà una risorsa sia in campo che fuori. La squadra si sta rinforzando in linea con gli obiettivi per il prossimo campionato”.
Il rilancio dell’economia territoriale, sostenere le progettualità delle imprese, soprattutto del settore moda/fashion che è stato il più colpito dalle ripercussioni della pandemia, sono stati alcuni dei punti trattati nell’incontro non istituzionale avvenuto tra l’Assessore della Regione Marche Mirco Carloni (con tra le altre la delega all’Industria) ed il Presidente Reggente di Confindustria Macerata Sauro Grimaldi.
Nell’ambito del colloquio si è evidenziato come il comune obiettivo è quello di accompagnare le imprese in questo periodo particolarmente critico.
L’Assessore Carloni ha espresso la ferma volontà di rafforzare la collaborazione tra Regione e Confindustria Macerata supportando le progettualità delle aziende, in particolare del settore più colpito dalla crisi quello della moda, accompagnandole su percorsi specifici con progetti su tematiche strategiche come l’economia circolare, il sostegno al credito, la formazione su nuove competenze e nuovi modelli di business. Ha sottolineato inoltre l’importanza di incontrare gli imprenditori per ascoltare le problematiche e condividere progettualità atte a favorire la ripresa del sistema.
Il Presidente Grimaldi ha ribadito, da un lato, in un quadro di rapporti corretto e trasparente l’importanza del ruolo e del lavoro di sintesi effettuato dalla Confindustria Marche, dall’altro della necessità di ascoltare il motore economico dell’economia marchigiana, con le proprie peculiarità, differenze, eccellenze.
Rimettere al centro della rinascita della Regione il valore dell’impresa, sostenibile, sociale, innovativa e digitale, ascoltando i progetti dei territori, hanno trovato il pieno consenso da parte dell’Assessore, condividendo anche la necessità di individuare strumenti e azioni il più possibile semplici e rapidi. Grimaldi ha aggiunto che questo è un momento importante nel quale occorre concentrarci su pochi ma efficaci strumenti e provvedimenti in grado di sostenere i progetti di rinascita delle nostre imprese.
Entrambi hanno dichiarato che questo primo incontro è solo l’inizio di una sempre più stretta collaborazione sottolineando ancora una volta come l’ascolto, il confronto, lo scambio di idee, la partecipazione siano elementi fondamentali per superare il difficile momento storico/economico.
Il 26 giugno scorso la Banca dei Sibillini ha raggiunto l'importante risultato dei cento anni di attività. Cento anni di storia che vogliamo di seguito ripercorrere.
LE ORIGINI - Nell’alta valle del Chienti, lungo la via che conduce da Pieve Torina a Visso, in un comprensorio di alta collina privo di industrie e fondamentalmente legato alla pastorizia, ad una agricoltura modesta e ad un artigianato pressoché familiare, a Casavecchia, frazione del comune di Pieve Torina, il 26 giugno 1921, ventidue abitanti del luogo di diversa estrazione sociale, su iniziativa del parroco don Amedeo Gioggi, fondavano la Cassa Rurale di Prestiti e Risparmio “l’Agricola”.
Le Casse Rurali operanti in quegli anni nell’alto maceratese erano cinque: La Cassa Rurale e Prestiti di Ussita, la Cassa Rurale di Prestiti e Risparmio “l’Appennina” di Cesi di Serravalle del Chienti, la Cassa Rurale di Prestiti e Risparmio di Casavecchia di Pieve Torina, la Cassa Rurale di Pievebovigliana-Fiordimonte e la Cassa Rurale “Chientina” di Serravalle di Chienti, ma solo quella di Casavecchia seppe resistere alla contingente situazione economica (si ricordi la crisi del 1929), grazie anche ad una accurata e competente amministrazione che in altre Casse spesso venne a mancare.
Dei 22 soci fondatori 5 erano sacerdoti, 15 piccoli proprietari agricoli, un maestro elementare ed uno studente in farmacia.
La durata della società veniva stabilita in 30 anni con possibilità di proroga e venivano anche nominate le cariche sociali del presidente, del vice presidente, del consiglio di amministrazione e del comitato dei sindaci.
Il primo presidente della Cassa fu Vittorio Lebboroni, piccolo proprietario terriero di Casavecchia, che restò in carica dal 1921 al 1944.
Dalla fine degli anni 30 a tutta la metà degli anni '40 ci fu un periodo di stagnazione economica in corrispondenza del conflitto mondiale che portò ad una limitatissima richiesta di denaro. Un cambiamento di tendenza si avvertirà solo alla fine degli anni '40 allorché tutta la nazione sarà investita da una nuova ondata di ottimismo che si concretizzerà nell’opera di ricostruzione nazionale.
VISITA SPECIALE - Dal 26 maggio al 27 giugno 1952 la Cassa Rurale ed Artigiana di Casavecchia riceveva la visita ispettiva della Banca D’Italia con il dott. Carlo Azeglio Ciampi, allora giovane ispettore in servizio presso la Filiale di Macerata che scalerà, successivamente, i vertici di Via Nazionale fino a diventare Governatore della Banca D’Italia per poi essere eletto Presidente della Repubblica Italiana.
Nel dicembre del 2003 l’allora presidente della Banca dei Sibillini, nella persona di Giulio Cervelli, unitamente ai presidenti delle Federazioni Regionali e di quella Nazionale, è stato ricevuto al Quirinale dal Presidente Ciampi e nel colloquio personale che gli fu riservato poté constatare che conservava ancora un ricordo nitido di quell’avvenimento verificatosi più di 50 anni orsono. In quella occasione fu consegnato al Presidente Ciampi una copia di quel verbale ispettivo da lui redatto nel lontano 1952, che mostrò di gradire particolarmente.
A partire dagli anni 60 il flusso migratorio che da sempre aveva interessato i comuni pedemontani, a Pieve Torina si accentuava portando come inevitabile conseguenza una diminuzione della popolazione comunale che dalle 2.044 unità del 1961 passava alle 1.869 del 1967. Interessate maggiormente a questo spopolamento erano le frazioni mentre il capoluogo rimaneva stazionario in quanto il flusso migratorio interessava il settore agricolo periferico.
Questo fenomeno, nella vallata di Casavecchia, non poteva non produrre ripercussioni negative anche nell’operatività della Cassa Rurale; dall’inizio degli anni '60 al 31 dicembre 1967 le attività della Cassa crescevano in maniera abbastanza limitata e l’utile di esercizio mostrava una preoccupante flessione se si considera non solo il significato numerico ma anche il reale potere di acquisto, tenuto conto della svalutazione monetaria.
Si ravvisava, pertanto, la necessità di trasferire la Cassa da Casavecchia a Pieve Torina nella convinzione che ormai solo il suo insediamento in un comprensorio più ricco di opportunità di sviluppo avrebbe potuta farla progredire.
L’anno successivo, nel giugno del 1968, la Cassa Rurale di Casavecchia, ora con sede a Pieve Torina, apriva il proprio sportello nel capoluogo in via Roma, 22.
La data del 1968 segna la fine di un’era segnata da stenti e difficoltà e ne apriva un’altra che proiettava definitivamente la Cassa verso quel progresso che tutti i soci auspicavano. Da allora essa conobbe uno sviluppo costante raccogliendo un consenso crescente presso le comunità locali dove si andava sempre più radicando tanto da divenire punto di riferimento e volano di crescita economica e sociale sia per le famiglie che per le piccole e medie imprese operanti in un territorio povero di risorse ma ricco di valori e di tradizioni.
La Cassa progrediva con le proprie attività ed il 1° agosto 1992 rafforzava la sua presenza nel territorio camerte aprendo a Camerino, in via Leopardi 52, una propria filiale. Si ampliavano le opportunità operative acquisendo l’autorizzazione ad operare anche nei comuni di Pioraco, Sefro, Fiastra, Serrapetrona, Castelraimondo e Caldarola, prima esclusi dall’area di competenza territoriale della Cassa ed ora in grado di offrire nuova linfa sia per un ampliamento della compagine sociale che per un aumento delle operazioni bancarie.
Altro avvenimento da ricordare è l’Assemblea straordinaria dei soci del 27 febbraio 1994 chiamata a modificare l’art 1 dello Statuto Sociale variando la denominazione sociale da “Cassa Rurale ed Artigiana di Casavecchia” a “Banca di Credito Cooperativo di Casavecchia”.
Il Consiglio di Amministrazione della Banca, preso atto del progressivo restringimento degli ambiti operativi, dovuto principalmente alla continua proliferazione di sportelli bancari di altri Istituti nel proprio territorio di competenza e ritenendo prioritario crearne di nuovi, deliberava di aprire una nuova filiale a Caldarola che divenne operativa nell’aprile del 1997.
Questa politica di sviluppo e di ampliamento degli ambiti operativi proseguì costantemente tanto che nel 2002 venne aperta la filiale di Castelraimondo che permise alla Banca di acquisire l’operatività nel comune di Gagliole, Matelica e San Severino Marche.
L’Assemblea generale dei soci tenutasi a Pieve Torina in data 8 maggio 2005 convenne che l’espansione territoriale messa in atto fosse accompagnata anche da una maggiore visibilità ed una maggiore identificazione della BCC con il territorio di operatività. Ritenne che la località di Casavecchia , da sola, non fosse più in grado di identificare adeguatamente la Banca nelle specifiche aree di mercato dove già operava e dove in futuro sarebbe andata ad operare.
Deliberò, dunque, la variazione della denominazione sociale da “Banca di Credito Cooperativo di Casavecchia S.C.R.L.” a “ Banca dei Sibillini – Credito Cooperativo di Casavecchia S.C.”
Il riferimento specifico ai Monti Sibillini è motivato dal fatto che il comune di Pieve Torina e molti comuni di operatività della Banca ricadono nell’ambito del parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Inoltre anche per i comuni limitrofi i Monti Sibillini rappresentano parte integrante del loro patrimonio paesaggistico e fonte di aspettativa per un incremento dell’attività turistica e delle relative attività economiche. Consapevoli però che non può esserci futuro se si perde la memoria storica del passato, l’Assemblea dei soci ha voluto conservare nella denominazione sociale il riferimento specifico a Casavecchia non solo come mera gratitudine e riconoscenza verso i soci fondatori e quanti si prodigarono per favorirne la crescita e lo sviluppo, per altro in un periodo storico particolarmente avverso, quanto, piuttosto, come piena condivisione di quei valori che ne ispirarono la sua costituzione e che costituiscono, ancora oggi, il fondamento di ogni nostro agire.
La politica di ampliamento della BCC è proseguita negli anni successivi con l’apertura della filiale di San Severino Marche avvenuta il 27 novembre 2006.
Ad essa ha fatto seguito l’apertura della filiale di Tolentino in Piazza Palmiro Togliatti n°1, avvenuta in data 14 marzo 2011.
Quindi la presenza nel Comune di Macerata mediante l’apertura di una nuova filiale in Via Trento n°39/C già operativa dal 28 Ottobre 2019.
Il 6 Aprile 2021, per il centenario, il Consiglio di Amministrazione si è fatto un bel regalo con l’apertura della ottava filiale nel Comune di Foligno in Via Nazario Sauro n°27/29, zona centrale facilmente raggiungibile da ogni punto della città.
La filiale di Caldarola, inoltre, dopo l’inagibilità a causa del sisma, dal 21 Giugno 2021 è ritornata nella propria struttura di Viale Umberto I°, ristrutturata e rinnovata. Il CdA ha deciso di mantenere le radici nel comune di nascita della banca anche per quanto attiene la sede sociale. Infatti, a giorni inizieranno a Pieve Torina i lavori di costruzione della nuova sede in Località Pinturetta di Lucciano, con una moderna struttura antisismica che possa coniugare sicurezza e funzionalità.
Giovanni Faloci parte per Tokio. La scorsa domenica il discobolo avisino ha vinto il titolo di Campione Italiano assoluto del lancio del disco a Rovereto, maturando anche una posizione importante nel World Ranking della IAAF per la partecipazione alle Olimpiadi, ma martedì 29 giugno a Spoleto il forte lanciatore, militare nelle Fiamme Gialle e colonna della squadra avisina nei campionati di società, ha realizzato una prestazione stratosferica, veramente super, ottenendo il minimo olimpico diretto lanciando alla misura di m. 67,36, un risultato che l’atletica leggera italiana ha aspettato oltre 30 anni, a 26 cm. dal record italiano assoluto di Marco Martino del 1989.
Ma le aspettative per il sogno olimpico coinvolgono anche l’altro campione dell’AVIS Ndiaga Dieng, il mezzofondista che è una delle colonne portanti dell’Atletica AVIS Macerata dove è nato e cresciuto. Per lui si stanno aprendo le porte della Paralimpiade su convocazione del Comitato Paralimpico per la sua attività nell’Anthropos di Civitanoca Marche. Con la FISDIR infatti l’atleta ha vinto recentemente sia gli 800 che 1500 ai Campionati del Mondo a Bydgoszcz (POL) guadagnandosi la convocazione per Tokio.
Una soddisfazione grandissima per i colori biancorossi.
Ma il mese di giugno ha riservato anche ai più giovani grandi palcoscenici e importanti prestazioni in vista degli impegni di luglio e di settembre rispettivamente per i prossimi Campionati Italiani allievi di Rieti dal 8 al 11 luglio e per le Finali Nazionali dei Campionati di società.
Lo scorso fine settimana è stata la volta di “Tolentino Sprint”, la bella manifestazione, ottimamente organizzata dalla Crazy Run, incentrata sulle prove di corsa veloce e ostacoli. Nei 100 piani femminili bel successo di Sofia Stollavagli che, reduce da un imfortunio, è ritornata ottenendo un validissimo 12”33. Nella stessa gara brava Chiara Menotti che si migliora in 12”61.In buona evidenza anche Sonia Gattari negli 80 cadette in 10”38 seconda dietro la primatista italiana Alice Pagliarini e sulla stessa distanza si è affacciata a tempi di qualità anche Sofia Gentilucci cresciuta fino a 10”80, con un bel progresso anche nel salto in lungo, terzo posto con m. 5.04.
Buona prova di Andrea Pietrella nei 400 in 50”69 e nella stessa specialità bella prestazione di Matteo Vitali in 52”15, primo degli allievi, con l’altra allieva tolentinate Ambra Compagnucci che nei 100 ostacoli assoluti corre in 16”71, mentre nella prova delle allieve Federica Tomassini ottiene un buon 17”64.
Ma è Riccardo Mozzoni il dominatore dei 100 ostacoli cadetti nell’ottimo tempo di 15”17 .
Nei giovanissimi spicca il risultato di Alessandro Dezi nei 60 ragazzi dove l’atleta ottiene un bel secondo posto in 8”93 e delle staffette 4 x 100 ragazzi e ragazze nella stessa posizione: in 57”71 per la formazione femminile con Chiara Bocci, Aurora Animento, Sara Morichetta e Giorgia Vitali e in quella maschile con David Tomassini, Leonardo Principi, Matteo Antolloni e Riccardo Bormioli in 1’01”61.
Importanti risultati sono arrivati dal Memorial “Pratizzoli” dove alcuni avisini convocati dalla FIDAL Marche hanno mandato segnali molto positivi come le cadette Sofia Romagnoli che nei 1200 siepi senza riviera è cresciuta fino a 3’59”90 e Anna Mengarelli nei 300 corsi in 42”67, personal best anche per lei..
Sempre fra le cadette buoni riscontri in Ancona con Alissa Salvucci nel triplo migliorata a m. 9,91 e Sonia Gattari e Sofia Gentilucci cresciute anche nei 150 rispettivamente in 19”26 e 19”95. Da registrare poi il progresso di Libero Samuele Marino che si è portato nei 3000 a 9’17”54 mentre Riccardo Ricci vince l’alto confermatosi a misure di eccellenza con m. 1,91.
Sabato 3 luglio all’Helvia Recina l’Atletica AVIS Macerata organizza il 29° Trofeo Città di Macerata - Coppa “Banca Macerata”, una manifestazione giovanile che è anche Memorial “Floriana Gentili”.
Beccato a vendere eroina: in manette giovane pusher.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Macerata hanno tratto in arresto un 21enne di origini bosniache residente a Tolentino, già noto alle forze dell’ordine, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nella mattinata di giovedì, i militari della Sezione Operativa del N.O.R.M., nel corso di un servizio finalizzato a contrastare l’uso ed il commercio di sostanze stupefacenti, hanno sorpreso il giovane, nel quartiere Collevario di Macerata, cedere una dose risultata di eroina del peso di mezzo grammo confezionata con cellophane.
I militari, quindi, hanno dato corso alle attività previste dalla procedura, eseguendo la perquisizione prima all’acquirente, rinvenendo la dose appena acquistata, e allo spacciatore trovandolo in possesso di nove dosi pronte per essere spacciate, per un totale compressivo di 6 grammi circa di stupefacente del tipo eroina, materiale per il confezionamento e bilancino di precisione.
Il pusher è stato, perciò, dichiarato in stato di arresto e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, posto ai domiciliari presso l’abitazione della madre a Tolentino, in attesa del giudizio direttissimo.
Nella mattinata di ieri è stata convocata dalla Prefettura, in modalità videoconferenza, una riunione con i rappresentanti della Regione, della Provincia, delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, del Direttore dell’Ente Parco dei Sibillini, di Anas, Autostrade per l’Italia spa e Rfi per definire, d’intesa con tutti i soggetti istituzionali, gli indirizzi e le attività operative utili a fronteggiare la prossima campagna antincendi boschivi.
Numerosi sono stati gli argomenti trattati nel corso dell’incontro:
Per quanto concerne l’aggiornamento dei Piani di Protezione civile comunali è stata richiamata l’attenzione di tutte le amministrazioni locali circa il puntuale aggiornamento degli stessi, anche al fine della mappatura delle aree maggiormente a rischio di incendi boschivi e della corretta tenuta del catasto comunale delle aree percorse dal fuoco; a tal riguardo questa Prefettura ha trasmesso una nota a tutti gli enti affinché provvedano alla puntuale definizione delle aree a rischio; è stata richiamata l’attenzione dei gestori delle reti stradali e ferroviarie affinché provvedano, anche più volte se necessario, al taglio e all'asportazione della vegetazione presente ai bordi delle stesse.
Per il periodo 15 luglio/15 settembre sarà presente, in ausilio ai consueti mezzi utilizzati, un elicottero dei Vigili del Fuoco per le esigenze connesse agli incendi boschivi.
Inoltre, la Protezione civile regionale ha comunicato che è stato definito un accordo/convenzione con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco che prevede, nel periodo dal 17 luglio al 25 agosto, la presenza di un rappresentante dei Vigili del Fuoco in seno alla Sala Operativa della Regione Marche, unitamente a rappresentanti dei Carabinieri Forestali nel periodo 1 luglio /15 settembre, in caso di alto rischio di incendio, accertato dall’emissione di un apposito bollettino che, peraltro, viene pubblicato ogni giorno sul sito della Regione Marche.
È stato ribadito che il contrasto al fenomeno degli incendi boschivi ed ai rischi conseguenti avviene secondo una procedura collaudata e consolidata cui partecipano, ognuno per le proprie competenze ed unitamente ai volontari, le Forze dell’Ordine e le Istituzioni del territorio.
Le Forze di Polizia, nell’ambito dei servizi di competenza relativi al controllo del territorio, assicureranno particolare attenzione alla prevenzione del fenomeno degli incendi boschivi ed alla repressione dei reati ascrivibili alle conseguenze dei fatti delittuosi eventualmente agli stessi collegati.