Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili ai rapporti tra condomini che spesso e volentieri vanno a deteriorarsi per comportatemi incivili di alcuni nei confronti di altri. Il caso di specie scelto è di un lettore di Macerata che chiede: “A quale responsabilità può andare incontro il condomino che per dispetto ed inciviltà butta le cicche delle sigarette ed altra spazzatura sul terrazzo sottostante?
A tal proposito risulta utile portare un caso giuridico terminato in Cassazione, nel quale un condomino era stato vittima di dispetti del proprio vicino con il balcone sopra al proprio tanto da far diventare il piano inferiore come “immondezzaio” con lanci di cicche di sigarette, carta ed altri oggetti.
I giudici della Suprema Corte, con sentenza n.16459/2013, hanno ritenuto inammissibile il ricorso proposto dal condomino incivile, il quale si era visto condannare in secondo grado per i reati di cui agli artt. 81 cpv e 674 cod. pen., avendo arrecato molestia al condomino del piano inferiore.
Difatti, la condotta del ricorrente è stata qualificata non soltanto "incivile", ma considerata una fattispecie integrante il reato di "getto pericoloso di cose", ex art. 674 c.p., secondo cui è punito "chiunque getta o versa in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte ad offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissione di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti".
Si ricorda che quello in analisi è un tipico reato contravvenzionale, punibile indifferentemente a titolo di dolo o colpa; pertanto, ne risponde chiunque abbia agito volontariamente ovvero per semplice negligenza o leggerezza.
I giudici della Cassazione precisano che sì «la contravvenzione di “getto pericoloso di cose” non è configurabile quando l’offesa, l’imbrattamento o la molestia abbiano ad oggetto esclusivamente cose e non persone» ma «ai fini della configurabilità del reato di “getto pericoloso di cose” non si richiede che la condotta contestata abbia cagionato un effettivo nocumento, essendo sufficiente che essa sia idonea ad offendere, imbrattare o molestare le persone», e in questa vicenda è certo che «il getto ha interessato il balcone», cioè «un luogo abitualmente frequentato dalle persone che abitavano l’appartamento».
Pertanto, in risposta al nostro lettore, risulta corretto affermare che: "Integra il reato di getto pericoloso di cosa chiunque getta o versa nel balcone sottostante cicche di sigarette, carta o altro oggetto atto ad offendere o imbrattare o molestare persone”(Cass. Pen., Sez. III, sentenza n. 9474/18). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima
"Non ci siamo proprio: in un momento di crisi economica e sociale come questo non puoi far pagare 300 euro per il servizio pre scuola, servizio da sempre non a carico delle famiglie. Per non parlare dei trasporti e dei servizi di accompagnamento dei bimbi che non funzionano, per non parlare delle mense, per non parlare delle ore di assistenza, per non parlare delle bugie e le prese in giro". È durissimo l'attacco del consigliere David Miliozzi, capogruppo di "Macerata Insieme" nei confronti dell'amministrazione Parcaroli, a seguito dell'inizio dell'anno scolastico.
"Quest'anno niente fuochi d'artificio a San Giuliano per aiutare le famiglie" osserva sarcasticamente Miliozzi. "Gli assessori e i vari partiti di maggioranza litigano tra di loro e tengono in ostaggio la città sulle decisioni importanti, con un sindaco latitante, che è sindaco e presidente della provincia a sua insaputa e che si fa mettere i piedi in testa dalla sua stessa maggioranza, facendosi umiliare in un modo indegno per la città come avvenuto nei casi del sovrintendente Messi e del dirigente dei servizi sociali Gianluca Puliti", aggiunge.
"Adesso basta, fate tutti i giochetti politici che volete, ma non fateli sulla pelle delle famiglie, quelle famiglie di cui vi riempite la bocca in campagna elettorale" conclude Miliozzi
Venerdì 23 settembre (ore 17:00), nella frazione di Piediripa, a Macerata, si terrà la cerimonia del 79° anniversario dell'olocausto del Vicebrigadiere dei Carabinieri Salvo D'Acquisto. L'organizzazione sarà curata dall'Associazione Nazionale Carabinieri, Sezione di Macerata, di concerto con il locale Comando Provinciale Carabinieri.
Il ViceBrigadiere Salvo D'Acquisto nel corso della seconda Guerra Mondiale s'immolò per salvare dalla fucilazione 22 ostaggi innocenti catturati dai tedeschi a seguito della morte accidentale di un militare.
D'Acquisto, consapevole della situazione, si assunse spontaneamente la responsabilità dell'attentato e ottenne cosi dai nazisti la liberazione degli ostaggi. I tedeschi lo fucilarono immediatamente sul luogo dove oggi una stele in pietra ne ricorda il sacrificio.Il gesto gli valse la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria e l'attenzione delle autorità ecclesiastiche per l'innalzamento del Martire alla gloria dell'altare.
Saranno presenti alla cerimonia il prefetto di Macerata Flavio Ferdani, il comandante provinciale dei Carabinieri Ten. Col. Nicola Candido, il comandante provinciale della Guardia di finanza Col. Ferdinando Falco, il nuovo sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, il Questore Vincenzo Trombadore, il generale Tito Baldi Honorati, ispettore regionale dell’Associazione Carabinieri, del presidente dell'Amministrazione Provinciale di Macerata nonché sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e del Presidente dell'Associazione Nazionale Carabinieri, Sezione di Macerata Luogotenente Giovanni Colucci, nonchè una ristretta rappresentanza delle medesime Sezioni della provincia e dell'associazioni Combattenstistiche e d'Armi.
Storia, natura e tradizioni costituiscono di per sé un trittico dai risvolti affascinanti, nonché una preziosa opportunità di conoscenza spesso a portata di mano, qui nelle Marche. Se ci si sposta di appena 7 chilometri fuori i confini di Macerata, fino alla Contrada Valle, la sintesi di cui sopra è rappresentata dalla Tenuta Lucangeli, azienda agricola che da oltre 150 anni si divide fra la produzione propria di prodotti tipici locali (vino, olio, grano e cereali) e l’allestimento di eventi vari: dai ricevimenti per matrimoni ai meeting, fino alla “Rievocazione storica della trebbiatura” nei mesi di giugno-luglio.
Quest’ultima, in particolare, viene organizzata ormai da circa 30 anni, da quando Antonio Lucangeli (classe ’62) è subentrato al padre nel 1990 alla direzione e alla gestione della proprietà. Grazie a lui abbiammo scoperto quanto profonde siano le radici di quello che veniva definito originariamente un piccolo borgo (con tanto di granai, cantine, cappella per le funzioni domenicali, abitazioni prestate agli operai, falegnameria e mulino): radici che partono dai Compagnoni Floriani (intorno al XVI° sec.), passano per i Torlonia e gli Orsini di Roma, e raggiungono nel 1870 la famiglia Lucangeli.
Nella sua veste di imprenditore agricolo, Antonio ammette di essersi scontrato a più riprese con i diversi “alti e bassi” dell’economia italiana, nell’arco di tre decenni. Oggi, nel 2022, una nuova crisi - incentivata soprattutto dagli ultimi due anni di pandemia - rischia di allargare il già sensibile strappo che divide i ricchi dai poveri, i piccoli e medi imprenditori da quelli più grandi. E dove gli spettri del futuro si riflettono nel progressivo e inarrestabile aumento dei costi per luce, gas e reperimento delle materie prime.
“Siamo sempre stati sotto lo scacco delle speculazioni - afferma Antonio - perché se non hai forza imprenditoriale a livello nazionale rischi di subire per primo le variazioni dei prezzi di mercato, con successive perdite ecomiche. Persino quello della siccità è stato un tema trattato fino all’anno scorso come pura e semplice questione localizzata: ques’anno ha avuto maggiore impatto mediatico solo perché è stata estesa a livello nazionale”.
Andando nello specifico, Lucangeli ci segnala come da novembre a luglio le bollette di luce e gas della sua Tenuta abbiano subito un balzo del 50%, incidendo di conseguenza sulla produzione dei circa 100 ettari di terreno ivi presenti (800, in origine). “Io e i miei dipendenti non abbiamo idea di come fronteggiare questa situazione senza andare a penalizzare la nostra clientela. Come molti altri, abbiamo provato ad aumentare nel corso degli anni produzione: ma ognuno segue le proprie regole e, di conseguenza, le difficoltà non scompaiono mai del tutto”.
Si parla, insomma, di un’anomalia squisitamente europea, caratterizzata da tutte quelle criticità di ordine pratico (spese, reperimento materie prime, qualità dei fornitori) che, se affrontate da soli, risolvono ben poco. E’ dunque sul senso di comunità che Antonio individua la reale soluzione alla fatiscente economia marchigiana (quindi italiana); e sul revisionismo di un mercato troppo orientato al profitto immediato e, quindi, poco lungimirante. Un quadro generale che, ovviamente, restituisce alla politica la sua buona dose di responsabilità.
“Oggi paghiamo lo scotto di una globalizzazione fuori controllo - spiega Lucangeli - e rispetto alla quale i vari governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni hanno saputo fare ben poco: in questo senso, c’è stato un totale appiattimento della politica italiana sotto l’ombrello della cosiddetta Comunità Europea. E non mi illudo certo che le cose possano cambiare con un nuovo esecutivo alla guida del paese, dopo il 25 settembre: per fronteggiare l’attuale crisi, noi piccoli e medi imprenditori dovremo cavarcela da sola. Persino durante la pandemia gli interventi e le agevolazioni sono stati insufficienti: l’assistenzialismo è inutile se non è continuativo, al massimo serve ai partiti per autoincensarsi di aver fatto qualcosa. Ma subito dopo, veniamo nuovamente lasciati soli a subire le varie difficoltà, con il risultato che ognuno torna a pensare a sé. E, nel peggiore dei casi, si finisce col farsi la guerra a vicenda”.
“Sono rimasto profondamente colpito dalla sciagura che si è abbattuta sulla nostra regione, io sono marchigiano e vengo da l’Aquila, dove sono stato inviato da Papa Francesco”. Sono le parole con cui Giuseppe Petrocchi, arcivescovo della città devastata dal terremoto nel 2009, ha espresso la sua vicinanza ai cittadini colpiti dallo sciagurato nubifragio che ha devastato le Marche.
L’occasione è stato il conferimento del premio Laureato dell’anno al cardinale, che ha compiuto i suoi studi filosofici all’Università di Macerata, in occasione della Giornata del laureato. L’evento avrebbe dovuto coronare, con un ulteriore momento di festa, la settimana dei Graduation Day di Unimc. Dopo tanti giovani, protagonisti nei giorni scorsi in piazza della Libertà, venerdì si sono infatti ritrovati insieme coloro che hanno conseguito il titolo 25 e 50 anni fa.
"È con il cuore gonfio di dispiacere e dolore che do il benvenuto a voi tutti - è stato il saluto del rettore Francesco Adornato -. Tre sono i fili che legano inscindibilmente la giornata di oggi: il senso di appartenenza, l’interculturalità e l’interdisciplinarietà”.
Come ha sottolineato la presidente dell’associazione dei laureati Alam Daniela Gasparrini, i premi conferiti, meramente simbolici, servono per mettere in evidenze "impegno, perseveranza, creatività e spirito di innovazione dei laureati Unimc".
È stata un cerimonia doverosamente, ma che ancora di più ha contribuito a rinsaldare lo spirito di appartenenza alla comunità accademica di chi ha trascorso in quelle aule alcuni degli anni più belli della sua vita, accogliendoli nuovamente laddove hanno germogliato i semi di significativi percorsi professionali e umani.
Tutto questo hanno raccontato laureati e laureate premiate per l’occasione. A partire dall’ambasciatore Giuseppe Cinti, insignito del Premio Oscar Olivelli. “Un riconoscimento inaspettato - ha detto -. In questi anni in cui sono stato lontano e ho vissuto in diversi Paesi del mondo, l’Università di Macerata l’ho portata sempre con me. In ogni utile occasione, ho cercato di parlare di questo ateneo, vantando la tradizione illustrissima e la sua internazionalizzazione”.
Un racconto proseguito con i quattro premi Alumni. Mariangela Ciccone, pronta a ritornare nella sua New York, dove nove anni fa ha coronato il sogno di diventare organizzatrice di importanti eventi: “Il percorso universitario è anche una grande scuola di vita”. Elena Stramentinoli, giornalista in prima linea di PresaDiretta: "Ho scelto di fare quello che faccio oggi grazie all’Università di Macerata e a due professori che hanno insegnato qui, Luigi Mattucci e Sandro Petrone, che mi hanno folgorato".
Silvia Tempestilli, manager delle risorse umane in uno stabilimento di 1.100 persone per la vecchia Fiat trattori, la Cnh Industrial Italia: "Quando ho fatto il colloquio di lavoro, prima ancora di iniziare, mi chiesero perché avessi scelto filosofia. Risposi: mi ha dato flessibilità, pensiero critico, logica e metodo. Tornassi indietro rifarei la stessa scelta cento volte". Tullia Leoni, dirigente scolastica in pensione, ha preso la sua seconda laurea in beni culturali: "Finalmente ho potuto approfondire materie che mi appassionavano".
Sono intervenuti anche la vicesindaco Francesca D’Alessandro e il prefetto Flavio Ferdani, che hanno rivolto un pensiero di solidarietà verso le vittime del diluvio. Tra i presenti, il questore Vincenzo Trombadore, i comandanti provinciali dei carabinieri Nicola Candido e della Guardia di finanza Ferdinando Falco, il vicecomandante della Polizia Municipale Fiorenzo Fiorani, il peacekeeper Andrea Angeli.
Il classe 2002 Lorenzo De Marzo è un nuovo giocatore della Maceratese. Centrocampista centrale dalla stazza fisica imponente e dalla tecnica sopraffina arriva dall’Afragolese in serie D dove ha collezionato 27 presenze. Prima di allora una lunga trafila nelle giovanili della Juventus e del Pescara. Si aggregherà alla squadra già a partire dalla prossima gara in programma contro il Valdichienti Ponte.
Per consentire i lavori finalizzati alla realizzazione di un'infrastruttura lungo la strada regionale 485, all'intersezione con le strade comunali Acquevive e contrada Corneto, il comando della polizia locale di Macerata ha emesso un’ordinanza che prevede dal 19 settembre fino al 19 novembre il divieto di transito a partire dall'intersezione con contrada Valteia eccetto residenti, frontisti e carico/scarico per raggiungere le relative abitazioni o fondi in contrada Corneto.
In contrada Acquevive è prevista l'istituzione del segnale di stop sul nuovo tracciato temporaneo per l'immissione sulla strada regionale 485 e obbligo di svolta a destra per chi si immette sulla strada regionale 485.
Largo alle Fiat 500. Sabato 17 e domenica 18 settembre Macerata, Città europea dello sport 2022, dopo le numerose manifestazioni sportive organizzate fino ad oggi, accoglierà un nuovo evento: il raduno della mitica utilitaria, icona del made in Italy, organizzato dalla Pro Loco di Macerata in collaborazione con il coordinamento provinciale del Fiat 500 Club Italia e con il patrocinio dell’assessorato allo Sport, Turismo ed Eventi guidato da Riccardo Sacchi, Regione Marche, Polizia di Stato, Unicef e del 500 Club Italia.
A partire dalle 9 di sabato 17, in piazza della Libertà, verranno allestiti gli stand di Menchi Srl, Contram Spa, Fintel Gas e Luce, Polizia di Stato, Unicef Macerata e Simulatori di Guida e farà bella mostra di sé la Lamborghini della Polizia di Stato, un mezzo protagonista delle principali operazioni di pattuglia, orgoglio italiano, come lo è la stessa Polizia di Stato, molto apprezzate nel mondo come il grande successo che hanno riscosso a New York, alla parata sulla Fifth Avenue, per celebrare il Columbus Day.
Da mezzogiorno piazza Mazzini accoglierà invece le Fiat 500 e derivate, prodotte dal 1957 al 1975, dove sosteranno per l’intera giornata per la gioia di appassionati e curiosi. Convegno su mobilità sostenibile e sicurezza stradale.
Sempre sabato, alle 18, agli Antichi forni si terrà un convegno sul futuro della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale cui interverranno gli assessori allo sport e al turismo e alla sicurezza rispettivamente Riccardo Sacchi e Paolo Renna, il questore di Macerata Vincenzo Trombadore, il comandante della polizia di stato di Macerata Tommaso Vecchio, il Comandante della polizia locale Danilo Doria, il presidente della Contram Stefano Belardinelli, Valentina Ferracuti della Fintel Gas e Luce ed un rappresentante della Menchi Srl
Il giorno seguente, domenica 18 settembre, sarà interamente dedicato alle Fiat 500 d’epoca con il ritrovo, a partire dalle 8 del mattino, in piazza Mazzini. Da qui, alle 11, il gruppo si muoverà per un giro turistico per le vie del centro storico e poi si dirigerà alla Si.Gi. per una visita all’azienda agricola.
In occasione del raduno, la polizia locale ha emesso un’ordinanza che regolamenta la sosta e il transito in piazza della Libertà e in piazza Mazzini. Il provvedimento prevede:
- piazza della Libertà: divieto di sosta con rimozione coatta, su tutta la piazza, dalle 7 fino alle 19:30 del 17 settembre;
- piazza Mazzini: divieto di sosta con rimozione coatta, anche per i veicoli autorizzati, nella A.P.U., dalle 12 alle 21 del 17 settembre, dalle 7 alle 12 del 18 settembre e divieto di transito, eccetto autorizzati alla manifestazione, nella porzione di piazza riservata alle occupazioni.
Prosegue la preparazione della squadra biancorossa che vede avvicinarsi l’inizio del nuovo campionato di Serie A3. La Med Store Tunit sta affrontando un’intensa settimana ricca di impegni e tra martedì 13 e mercoledì 14 settembre ha affrontato due importanti amichevoli contro la Vigilar Fano, prossima avversaria del Girone Bianco, e la Cucine Lube Civitanova campione d’Italia.
Al Banca Macerata Forum i biancorossi si sono imposti per 3 a 0 su Fano, al termine di una gara combattuta ma che i padroni di casa hanno sempre avuto sotto controllo. Parte bene la Med Store Tunit avanti nel primo set 8-5, Fano non riesce a recuperare e nel finale il vantaggio si allunga con un +7 per i maceratesi che infine chiudono 25-20. Reazione degli ospiti nel secondo set, si portano in vantaggio ma la Med Store Tunit ribalta tutto e di nuovo riesce a scappare controllando il gioco, 25-19. Tirato l’ultimo set, le due squadre si inseguono, Fano allunga 13-16 ma subisce il ritorno dei biancorossi, bravi a riprendere la gara nel finale e chiudere l’incontro 25-23.
Med Store Tunit Macerata: Morelli 13, De Col, Zappoli 10, Margutti 4, Kindgard 6, Wawrzynczyk 8, Sanfilippo 6, Gonzi, Pizzichini 3, Ravellino, Gabbanelli. All. Gulinelli
Nella seconda sfida della settimana i biancorossi hanno fatto visita all’Eurosuole Forum di Civitanova. Le squadre hanno dato vita ad un test interessante dove i padroni di casa hanno avuto la meglio in tre set, ai quale se n’è aggiunto un quarto concordato dai due allenatori. Buon inizio gara per la Med Store Tunit che tiene il vantaggio per gran parte del primo set, nel finale però la Lube ribalta e allunga, 19-25.
Il secondo set parte equilibrato ma i padroni di casa ben presto si impongono e stavolta i maceratesi non riescono a frenarli, 14-25. La gara torna in equilibrio nel terzo set, dove la Med Store Tunit risponde al vantaggio della Lube e si porta avanti, dando poi vita ad un finale tirato e ben giocato, nel quale la spunta la squadra di casa, 22-25. Le due formazioni intanto cambiano molto dando spazio a diversi giocatori e nel quarto set la Lube scappa 10-16, Macerata riesce ad accorciare nel finale ma anche il quarto set si chiude in favore degli avversari, 19-25.
Med Store Tunit Macerata: Morelli 4, De Col 2, Margutti 9, Paolucci 6, Kindgard 2, Wawrzynczyk 9, Sanfilippo 3, Gonzi 1, Pizzichini 8, Ravellino, Bacco 6, Gabbanelli. All. Gulinelli
Dopo questi due test, le amichevoli proseguono con la sfida di sabato 17 ore 17 che vedrà la Med Store Tunit ospite della Sieco Service Ortona al Palasport Comunale
Dal primo settembre l’Ite “Gentili” di Macerata ha un nuovo timoniere: a dirigere l’Istituto è Alessandra Gattari. Laureata con lode in lettere moderne e specializzata in musicologia e pedagogia musicale, si è diplomata in canto presso il Conservatorio Statale di Musica di Fermo e vanta un nutrito curriculum quale concertista, insegnante di canto e direttrice di coro.
Docente di scuola primaria prima e di lettere alla secondaria di secondo grado poi, dal 2019 è dirigente scolastico. Dopo un mandato triennale all’istituto comprensivo "G.Leopardi" di Potenza Picena la Gattari, insieme al "Gentili", ha ricevuto la reggenza dell’Ipsia “Pocognoni” di Matelica.
"Tra gli obiettivi - dichiara la dirigente - quello di consolidare il lavoro fatto precedentemente per rendere l’Ite un punto di riferimento della comunità, un luogo di accoglienza e integrazione all’interno del quale studentesse e studenti possano acquisire e affinare le competenze specifiche, tecniche e scientifiche, in un contesto in cui il nutrimento dell’intelligenza promuova lo sviluppo della persona e il piacere della scoperta e dell’imparare".
La collaborazione con il territorio, le amministrazioni, gli istituti e gli enti è al centro della visione della dirigente affinché la scuola divenga "una vera e propria fucina dove forgiare i professionisti di domani e preparare i giovani alle grandi sfide di un mondo meraviglioso e complesso".
Indispensabile e garantita la stretta collaborazione di quanti operano nella scuola, “organo costituzionale della democrazia”, come recita Calamandrei: docenti, personale amministrativo, collaboratori scolastici, tecnici di ogni livello, ciascuno animato dalla missione di offrire un servizio educativo e formativo di alto livello.
È stata Giorgia Paparelli, laureatasi in Filologia umanistica sotto la direzione della docente Silvia Fiaschi nel luglio scorso con una tesi dal titolo "Boccaccio nelle Marche: percorsi di tradizione e di ricezione fra Tre e Quattrocento", ad aggiudicarsi quest’anno il prestigioso premio per la miglior tesi di laurea magistrale dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio.
La cerimonia di conferimento si è svolta venerdì 9 settembre, nella cornice medievale di Certaldo Alto, nella Casa del Boccaccio, sede dell’Ente promotore, al termine delle giornate di studio “Intorno a Boccaccio, Boccaccio e dintorni”. A sovrintenderla è stato il presidente Stefano Zamponi.
Il lavoro, premiato dalla Giuria per «l’originalità, il carattere fortemente innovativo, e le prospettive di indagine che sollecita» - come dichiarato nelle motivazioni lette da Giovanna Frosini -, affronta un campo mai esplorato prima, individuando nelle Marche un territorio culturale significativo per la tradizione e la ricezione dell’autore nello snodo cronologico cruciale dei secoli XIV e XV.
«Sono onorata per questo premio. Per me è stato un banco di prova, una grande opportunità, anche per ‘illuminare’ con la ricerca la mia terra» ha detto Giorgia Paparelli al momento della proclamazione, ringraziando l’Ente Boccaccio, il presidente, la giuria, e aggiungendo: «Sono grata alla professoressa Fiaschi, che mi ha proposto questa tesi, per la fiducia, il sostegno, l’aiuto; per gli insegnamenti e gli stimoli che mi ha trasmesso, prima nelle aule dell’Università, poi direttamente sul campo, nelle tante sedi di conservazione dove abbiamo lavorato insieme. È un premio che condivido con lei».
Fra le sedi coinvolte nell’indagine figurano, ad esempio, la Biblioteca Spezioli e la Biblioteca De Angelis di Fermo, l’Oliveriana di Pesaro, la Biblioteca Benedettucci di Recanati, la Federiciana di Fano.
«È un riconoscimento importante - commenta Fiaschi - che fa onore al Dipartimento di Studi Umanistici e a tutto l’Ateneo. Sono felice e orgogliosa che sia andato a una persona seria, appassionata e umile; a un progetto originale e di grande impatto; e che tutto ciò sia avvenuto in seno alla Filologia umanistica, disciplina vitale per la ricerca, che con il rigore del metodo e il carattere innovativo delle sue prospettive di indagine può individuare e suggerire percorsi inesplorati, capaci di valorizzare il nostro territorio attraverso il progresso della conoscenza scientifica».
«La Filologia umanistica - conclude Fiaschi - in ottemperanza a uno dei principi fondanti dell’Umanesimo, risponde anche a un dovere civile: quello della tutela, attraverso la ricerca, del patrimonio librario antico, di cui la nostra Regione è ricchissima, ma che necessita di maggiori investimenti in termini di mappatura, conservazione e catalogazione, che possono scaturire una collaborazione forte e mirata fra l’Università e gli altri enti nazionali e locali preposti allo scopo. Idee e risorse umane ci sono: è tempo di operare».
Un’ottima sinergia fra attività didattica, ricerca scientifica e impegno civile, dunque, quella testimoniata dal conseguimento del premio Boccaccio, che grazie al suo impatto e alle sue prospettive future posiziona adesso l’Università di Macerata negli orizzonti di riferimento per lo studio di uno dei più grandi intellettuali dell’Europa medievale.
È stata pubblicata nel sito del Comune di Macerata la graduatoria del 2022 dell’Ambito Territoriale Sociale per anziani non autosufficienti il cui bando è stato aperto il 22 aprile e si è concluso il 23 maggio.
L’intervento, messo in atto dalla Regione Marche, è finalizzato a sostenere gli anziani non autosufficienti assistiti a domicilio direttamente da familiari o con l’ausilio di assistenti familiari con regolare contratto di lavoro, residenti nell’Ambito Territoriale Sociale n. 15
Il servizio è destinato a persone con 65 anni di età non autosufficienti che abbiano già ottenuto il riconoscimento definitivo dell’invalidità civile pari al 100% che siano titolari dell’indennità di accompagnamento.
I beneficiari non autosufficienti devono usufruire di un’adeguata assistenza nel proprio domicilio, verificata dalle assistenti sociali dell’ATS15, che elaborano e sottoscrivono insieme al beneficiario e alla sua famiglia il “Patto per l’Assistenza Domiciliare”.
Per tutto l’Ambito Territoriale Sociale n. 15 sono pervenute 257 domande. Per l'anno in corso in base ai fonDi disponibili sono erogabili contributi fino al n. 171 in graduatoria".
Per preservare il diritto alla riservatezza dei richiedenti, nella graduatoria è indicato il numero di protocollo assegnato alla domanda, consultabile nella sezione “Richieste inviate”, dopo aver fatto l’accesso con SPID o credenziali al link https://sociali.comune.macerata.it/sicare/benvenuto.php . L’Ufficio di Ambito sta predisponendo tutti gli atti per la liquidazione del contributo.
È possibile ricevere informazioni contattando l’indirizzo assegnodicura@comune.macerata.it o ai seguenti recapiti 0733-256291 o 0733-256344 (dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 14:30 e il martedì e il giovedì dalle 15 alle 18).
Torna per la quarta edizione l’iniziativa Climbing for Climate organizzata dalla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile e dal Club Alpino Italiano, coinvolgendo gli Atenei italiani aderenti alla rete in un’azione simbolica e coordinata di sensibilizzazione sulle problematiche del cambiamento climatico per lanciare un appello per il potenziamento del contrasto alla crisi climatica, alla crisi ecologica e alla perdita di biodiversità, con particolare riferimento agli ambienti costieri e al mare.
Gli atenei marchigiani organizzano, per il prossimo 24 settembre, un’escursione sul sentiero del Monte Conero, coinvolgendo rappresentanti delle rispettive comunità accademiche (studenti, studentesse, docenti e personale amministrativo, referenti dei gruppi di lavoro Rus).
L’evento sarà l’occasione per condividere i progetti che le università stanno portando avanti per promuovere la cultura della sostenibilità e in particolare per parlare dell’effetto dei cambiamenti climatici sugli ambienti marini e costieri.
Lungo il percorso le guide Cai, i biologi marini, gli entomologi e i botanici mostreranno le peculiarità di un paesaggio unico come quello del Parco del Conero e i rischi legati ai cambiamenti climatici su questi ecosistemi così delicati.
Le ricerche che vengono condotte dalle nostre comunità scientifiche confermano che ogni decimo di grado di aumento delle temperature medie globali comporta incrementi sempre più catastrofici e irreversibili dei rischi e dei costi della crisi climatica.
A tutte le latitudini e per tutte le società, a partire dalle nostre. Il cambiamento climatico, l’aggressione alla biodiversità e agli equilibri naturali stanno uccidendo, direttamente e indirettamente, milioni di persone ogni anno, e il bilancio non può che aggravarsi. Proprio perché consapevoli da molto tempo di questa traiettoria, il nostro impegno scientifico, divulgativo e di promozione della consapevolezza dell’intensità di questi rischi non può che aumentare
L'evento è patrocinato del Ministero della transizione ecologica, dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, dal Comitato Glaciologico Italiano.
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Nell’ambito dell’attività di formazione dell’Ordine degli Avvocati di Macerata, venerdì 16 settembre presso il Tribunale di Macerata, alle ore 17.30, sarà presentato il volume “Il Disordine tributario” di Giuseppe Rivetti, docente di diritto tributario Unimc.
I lavori, coordinati da Maria Cristina Ottavianoni, saranno aperti dal presidente del Tribunale Paolo Vadalà, dal Rettore eletto John Francis McCourt e dal presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro Riccardo Russo. Seguirà l’intervento di Giovanni Legnini, Commissario Straordinario per la Ricostruzione Sisma 2016.
Il convegno offrirà l'opportunità di fare il punto anche sugli effetti del sistema tributario e su misure di rilancio dei territori colpiti dal terremoto attraverso forme virtuose di fiscalità privilegiata. A tal proposito, tra gli altri, sono previsti interventi programmati di Mauro Falcucci, Sindaco di Castelsantangelo sul Nera e del giornalista Ugo Bellesi.
Sono iniziati oggi in piazza della Libertà a Macerata i Graduation Day Unimc, le giornate nelle quali l’Ateneo celebra i suoi laureati, di ieri e di oggi. Dal 2020, la tradizionale Giornata del Laureato, ideata nel 2003 per riunire insieme generazioni diverse di dottori, si è estesa su più giorni per risarcire con una festa collettiva quanti avevano conseguito il titolo finale da remoto a causa della pandemia.
Sono nati così i Graduation Day che hanno portato in piazza un migliaio di laureati dell’anno accademico appena concluso. I partecipanti sono ripartiti nelle varie giornate in base al dipartimento di appartenenza, eccezion fatta per i laureati con lode, cui è stata riservata l’ultima giornata.
Oggi è stata la volta dei Dipartimenti di Studi Umanistici e di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali; mercoledì toccherà a quelli di Scienze della Formazione, Beni Culturali e Turismo, di Giurisprudenza e di Economia e Diritto; si chiude giovedì con tutti i laureati con lode.
Gran finale venerdì 17 con la “Giornata del Laureato”, sempre dalle ore 17 in piazza della Libertà. Parteciperanno i laureati di 25 (anno solare 1997) e 50 (anno solare 1972) anni fa.
“Abbiamo trascorso insieme anni impegnativi, dedicati allo studio e attenti agli effetti della pandemia, ma, al tempo stesso, sono stati anni che ci hanno arricchiti, ci hanno fatto crescere, allargato la mente, riempito lo sguardo, emozionato il cuore. Tutti, noi, voi ed io. Tutti insieme, in questo campus internazionale, fatto di molte culture, lingue, etnie, che ci hanno impreziosito la vita, l’hanno reso più solida e più lieve al tempo stesso”, è stato il commosso saluto del rettore Francesco Adornato, che a novembre passerà il testimone al rettore eletto John McCourt. Presente anche quest’ultimo, come direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, ritornato da poco da Washington, dove ha potuto incontrare e confrontarsi con il vicepresidente della Georgetown University.
“Ogni anno che passa – ha proseguito Adornato - voi rendete più giovane questa Università di 733 anni, riempite di dinamismo, di vitalità questa città, alla cui ricchezza sociale ed economica, alla cui stessa rigenerazione urbana portate un pregiato contributo. L’abbiamo resa una comunità in un unico afflato”.
Anche il sindaco Sandro Parcaroli non ha fatto mancare il suo saluto. “Consapevole del particolare momento che stiamo vivendo, voglio trasmettervi il mio incoraggiamento per il vostro futuro. L’Università di Macerata, con i suoi percorsi innovativi, ha saputo rimanere al passo con i tempi, trasformandosi, cavalcando i cambiamenti degli ultimi anni”.
Presenti alla cerimonia anche il direttore generale Mauro Giustozzi, la direttrice del Dipartimento di Economia e diritto Elena Cedrola e, in rappresentanza dei direttori degli altri dipartimenti, Natascia Mattucci per Scienze politiche, della comunicazione e relazioni internazionali e Fabrizio Marongiu Buonaiuti per Giurisprudenza.
Si sono conclusi nei giorni scorsi i lavori di riqualificazione dell’area ludico-ricreativa a Piediripa, in via Metauro, consistenti nell’installazione della recinzione e nel rifacimento dell’impianto di illuminazione e, proprio in questi giorni, è in fase di ultimazione l’intervento relativo alla sistemazione del terreno del campo da gioco, in cui saranno istallate anche le porte per il campo da calcio.
Con l’occasione l’amministrazione comunale di Macerata, accolte le esigenze e le richieste dei residenti della zona (leggi qui), ha deciso di effettuare i lavori nell’area dedicata agli animali - molto frequentata e apprezzata dai cittadini proprietari di cani - adiacente a quella ludico-ricreativa.
I lavori che interesseranno lo sgambatoio prevedono - in vista di una valorizzazione e riqualificazione complessiva dell’area per renderla più fruibile - la fornitura e la posa di una siepe lungo il lato in adiacenza con il campetto da calcio, di un albero (della specie Pawlonia) all’interno dell’area e del sistema di irrigazione a servizio della siepe e della pianta.
Con una conviviale svoltasi nella serata di lunedì 12 settembre al Palazzo Bourbon del Monte, si è aperto l’anno 2022/2023 del Rotary Club di Macerata guidato dalla Presidente Patrizia Scaramazza.
Ospite d’onore della serata, il magnifico rettore uscente dell’Università di Macerata Francesco Adornato, che dopo sei anni ha concluso il suo mandato. "In questi anni ho messo il mio impegno e la mia dedizione nel servire una prestigiosa Università e ho vissuto importanti esperienze in questa nostra preziosa città e nell’intero territorio", ha dichiarato Adornato nel ringraziare il Club.
"Abbiamo reagito con sobrietà e determinazione al terremoto, agli inattesi avvenimenti che hanno turbato nel profondo la nostra comunità e non ci siamo scoraggiati davanti alla pandemia – ha proseguito – trovando il sostegno in questo cammino nella diffusa fiducia degli studenti, ai quali rivolgo parole di gratitudine, e nell’impegno convinto della struttura amministrativa".
L’evento, nel corso del quale la famiglia del Rotary Club di Macerata ha dato il benvenuto all’avvocato Renato Coltorti in qualità di nuovo socio, ha visto inoltre la partecipazione di numerosi e prestigiosi ospiti e amici, tra cui il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, Rosaria Del Balzo Ruiti, Presidente della Fondazione Banca Marche e della Croce Rossa di Macerata, il Comandante dei Vigili del Fuoco di Macerata Mauro Caprarelli, il Professore Stefano Villamena, docente di Diritto amministrativo nell’Ateneo maceratese, Marco Sigona, assistente del Governatore, Piarpaola Cruciani, Presidente del Club Rotary Alto Fermano Sibillini e Annalisa Ciotti Cirilli, Presidente dell’Inner Wheel di Macerata.
"No al circo con gli animali". A ribadirlo con forza sono le associazioni animaliste della provincia di Macerata nel commentare il ritorno del circo Madagascar di Maya Orfei a Macerata.
"La comunità maceratese, con l’approvazione del regolamento sul benessere animale (avvenuta nell'aprile di quest'anno, ndr), aveva manifestato la volontà di offrire maggior tutela agli animali nei circhi, imponendo, il rispetto delle linee guida Cites, che dettano i requisiti per una detenzione degli animali che garantisca il minimo livello di benessere" sottolineano, in una nota congiunta le associazioni animaliste appartenenti alla a Consulta animalista del comune di Macerata e firmatarie del regolamento: Argo, Lav, Legambiente, Lipu, Oipa, Wwf.
"Il ricorso al Tar, presentato dal circo nell'immediatezza dell'approvazione del regolamento, dimostra il totale disprezzo sia della volontà di una comunità, che del benessere degli animali, costretti a partecipare a uno spettacolo incivile e anacronistico", puntualizzano le associazioni.
"Ci chiediamo come possa essere considerato divertente lo spettacolo che si apre davanti ai nostri occhi - aggiungono -, in cui gli animali vengono privati completamente della possibilità di esprimere qualsiasi loro istinto o caratteristica naturale, costretti per tutta la loro vita a compiere gesti che sono totalmente fuori dalla loro natura, vivendo per in spazi piccolissimi, letteralmente ridotti in una condizione di schiavitù".
Per contestare la presenza del circo in città, la Consulta animalista del comune di Macerata organizza per sabato 17 settembre, dalle 16:30 alle 22:30, un presidio contro l'uso degli animali nei circhi, che si terrà al centro fiere di Villa Potenza.
“Educatori trattate l’argomento del circo degli animali durante le vostre lezioni e attività, parlate con bambini e ragazzi di ciò che vuol dire maltrattamento e benessere animale, insegnate ai vostri alunni l’empatia e il rispetto per la natura che ci circonda" concludono le associazioni animaliste di Macerata rendendosi disponibili "ad essere presenti nelle classi per spiegare ai ragazzi il perché del 'no' al circo con gli animali e l’importanza delle tematiche animaliste".
“Grazie alla mediazione del nostro Segretario Federale, Matteo Salvini si è trovato un accordo con gli altri partiti che ha consentito di salvare le imprese in difficoltà a causa dalle criticità del superbonus. Ci saranno certezze per chi compra i crediti, così le aziende respirano e il lavoro riparte. Ancora una volta la Lega ha dato prova di essere una forza di governo responsabile e concreta. Ora avanti contro il caso bollette. L’Italia ha bisogno di una guida sicura, donne e uomini preparati e competenti che sappiano traghettarla attraverso uno degli autunni più difficili della storia. La Lega ha amministratori con decenni di esperienza alle spalle che sapranno essere determinanti per la rinascita del nostro Paese”.
Così in una nota i candidati al Parlamento della Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti, Elena Campagnolo, Giuliano Pazzaglini, Silvana Ghiretti, Mauro Lucentini, Laura Laviano, Alessandro Amadio, Mirco Carloni e Giorgia Latini.
Burocrazia e tecnologia, un binomio che in Italia si muove tutt’altro che in maniera armonica. L’efficienza maturata circa taluni metodi di pagamento - si guardi al recente, definitivo approdo al Pos per i commercianti - smaschera in ancora troppe occasioni il mancato passo evolutivo che da anni ci si attende nel comparto della pubblica amministrazione. In termini di semplificazione, s’intende.
In un comune come quello di Macerata, per esempio, circa 11 mila persone di età superiore ai 65 anni (1/4 della popolazione) debbono scontrarsi quotidianamente con vari disservizi, per lo più legati al pagamento di bollette e contravvenzioni stradali. Su quest’ultima formula sanzionatoria, in particolare, alcuni cittadini hanno voluto sottolineare come - recentemente - i verbali emessi dalla polizia locale non rechino più con sé, oltre alle motivazioni, la possibilità di estinguere il pagamento dovuto tramite il codice Iban solitamente riportato sul verbale stesso. Nelle avvertenze, infatti, si viene rimandati direttamente alla consultazione del sito onoline www.comune.macerata.it, previo possesso e visualizzazione del “Vademecum per effettuare il pagamento PagoPa per preavvisi e verbali non notificati”.
Si tratta di una serie di passaggi (otto per la precisione) da seguire allo scopo di finalizzare al meglio l’operazione, ma che nella sua relativa intuibilità non tiene troppo in considerazione le difficoltà nelle quali potrebbe incorrere il contravventore di turno. Soprattutto se di età superiore ai 65 anni, sprovvisto di dispositivi elettronici (computer o cellulare), poco aggiornato sul loro utilizzo e costretto a risolvere il tutto nella finestra dei canonici 5 giorni prima incorrere in un aumento delle spese di notifica e accertamento.
“Non avendo la vista buona mi viene difficile pagare una multa tramite il cellulare - spiega Franco (nome fittizio) di 72 anni - e se i miei figli o nipoti non possono darmi una mano, diventa un guaio. A casa non ho un computer e per pagare multe e bollette mi sono sempre recato direttamente agli uffici postali: spostare tutta la burocrazia sui dispositivi elettronici, senza una via di mezzo, rischia di essere un serio problema per persone come me. Come se non facessimo già abbastanza trafile per ogni cosa”.