Da oggi, venerdì 22 aprile, a lunedì 23 maggio sarà possibile presentare la domanda di accesso all’assegno di cura per anziani non autosufficienti per l’anno 2022. L’assegno di cura consiste nell’erogazione di un sussidio mensile di 200 euro, concesso per 12 mesi (da gennaio a dicembre 2022), finalizzato a sostenere gli anziani non autosufficienti assistiti a domicilio direttamente da familiari o con l’ausilio di assistenti familiari con regolare contratto di lavoro. La graduatoria finale, dopo l’approvazione del Comitati dei Sindaci, verrà pubblicata sul sito dell’ATS15 (www.ats15.it ).
«Anche quest’anno i fondi destinati all’assistenza degli anziani non autosufficienti sono aumentati nell’ottica di una maggiore attenzione alla rete familiare e alle persone con fragilità - ha detto il vice sindaco e assessore alle Politiche Sciali del Comune di Macerata, capofila dell’ATS15, Francesca D’Alessandro -. Si tratta di un aiuto concreto che favorisce la permanenza degli anziani non autosufficienti nel proprio ambiente familiare garantendo tutte le cure necessarie e, al contempo, una continuità nei rapporti con i propri cari».
Il servizio è destinato a persone con 65 anni di età non autosufficienti, residenti nel territorio dell’Ambito territoriale sociale 15, che abbianootten uto il riconoscimento definitivo dell’invalidità civile pari al 100% che siano titolari dell’indennità di accompagnamento.
I beneficiari non autosufficienti devono usufruire di un’adeguata assistenza presso il proprio domicilio nelle modalità verificate dall’assistente sociale dell’ATS15 che elabora e sottoscrive insieme al beneficiario e alla sua famiglia il “Patto per l’Assistenza Domiciliare”.
Le domande per l’assegno di cura 2022 possono essere presentate dal 22 aprile al 23 maggio 2022 esclusivamente per via telematica attraverso credenziali SPID della persona anziana stessa, di un suo familiare o di una persona incaricata alla sua tutela, che gli consentirà di accedere alla piattaforma online “Sicare”. Per accedere alla citata piattaforma telematica, è necessario digitale nei motori di ricerca il seguente link https://sociali.comune.macerata.it/sicare/benvenuto.php oppure mediante accesso al sito www.ats15.it oppure tramite il QR Code.
È possibile ricevere informazioni contattando l’Ufficio Promozione Sociale presente in ciascuno dei nove Comuni dell’ATS15 (Appignano, Corridonia, Macerata, Mogliano, Montecassiano, Petriolo, Pollenza, Treia e Urbisaglia) o all’indirizzo assegnodicura@comune.macerata.it o ai seguenti recapiti 0733-256291 o 0733-256344 (dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 14:30 e il martedì e il giovedì dalle 15 alle 18).
“Siamo arrivati in Italia il 3 marzo scorso da Leopoli, volevo portare le mie due figlie Yana e Maria al sicuro qui a Civitanova a casa di mia cognata. Adesso chi ci ospita non può più aiutarci e preferisco tornare in Ucraina per stare al fianco della mia famiglia impegnata al fronte”.
Tanta paura negli occhi, atteggiamento comprensibilmente schivo. Poca voglia di raccontare per non rivivere la fuga dai bombardamenti ma anche per proteggere suo marito e i fratelli impegnati a combattere sul versante del Donbass. Alina nella vita fa la maestra di scuola elementare, parla poco l’italiano ma ogni tanto si sforza per poter pronunciare qualche parola che rafforzi i suoi concetti.
E’ ospite di Nataliia, in Italia da 18 anni, interprete di giornata e anche lei con il marito impegnato a combattere in Ucraina: “In passato sono stata alla Caritas per chiedere aiuto e purtroppo non ho la possibilità economica di sostenere la mia famiglia, altrimenti avrei fatto venire tutti qui. Mi sto già preoccupando di crescere due figli”.“Alina non sa se e quando farà ritorno - racconta Nataliia -. E’ per questo che stiamo facendo rete tra noi ucraini in Italia: vogliamo riuscire ad aiutarci considerando la totale assenza da parte delle istituzioni. Ringraziamo però la Caritas perché sappiamo che fa il massimo con quel che ha a disposizione”.
Desiderio di solidarietà verso il proprio popolo ma anche paura per le reiterate violenze da parte dell’esercito russo su civili indifesi: “Giungono ogni giorno testimonianze di stupri di gruppo di fronte alle famiglie di ragazze e addirittura bambine. La volontà russa è quella di sottomettere fisicamente e psicologicamente il nostro popolo”.
Preparare pasti per i soldati, fornire loro copertura e rifugio. Se non impugnando una mitragliatrice, è questo il modo nel quale le donne ucraine contribuiscono alla controffensiva nei confronti dei russi: “Sono molto preoccupata nel tornare a Leopoli - racconta Alina - ma so che in tante da tutta Europa, dopo aver messo al sicuro i bambini, stanno facendo la stessa cosa per aiutare i familiari rimasti in Ucraina a proteggere la nostra terra. E così proverò a fare anch'io”.
Sono iniziati da qualche giorno i lavori di sistemazione e calibratura del nuovo sistema di filtraggio delle acque del laghetto dei giardini Diaz che è entrato in funzione alcuni mesi fa. La ditta incaricata, dopo le verifiche effettuate dagli Uffici comunali, sta procedendo alla taratura del tecnologico impianto dove, a causa della presenza di materiali di sospensione all’interno delle tubazioni, si sono create delle otturazioni.
«Trattandosi di un sistema tecnologico sofisticato, lo stesso deve essere calibrato tramite un lavoro di taratura che stiamo effettuando e che, con tutta probabilità, richiederà anche l’installazione di alcune griglie per evitare, come già successo, che rifiuti di vario genere ostruiscano le bocche che aspirano acqua inficiandone il funzionamento – ha detto l’assessore con delega ai Parchi pubblici Paolo Renna -.
In questi giorni stiamo operando lo svuotamento del laghetto, procederemo con l’intervento di taratura e successivamente lo stesso sarà riempito di nuovo. In questi pochi mesi, grazie al nuovo sistema di filtraggio, il consumo di acqua è diminuito enormemente rispetto al passato e abbiamo registrato una concreta validità in termini di risparmio».
Torna finalmente il Carnevale Maceratese, dopo gli anni di interruzione dovuti alla crisi pandemica. La Pro Loco di Piediripa annuncia la 32° edizione della tradizionale manifestazione, slittata al 24 aprile (ore 15) dopo l'iniziale data prevista per il 27 febbraio scorso. Madrina d’eccezione l’olimpionica del fioretto Elisa di Francisca, ex-schermitrice plurimedagliata che insieme ai due presentatori, Daniza Marziali e Marco Moscatelli, condurrà la sfilata.
“Siamo entusiasti di poter tornare a vivere il Carnevale dal vivo, dopo quello dello scorso anno svoltosi completamente in diretta streaming” - commenta il presidente della Pro Loco di Piediripa Romualdo Rapanelli. L’edizione della ripartenza vedrà sfilare cinque carri allegorici, provenienti da altrettanti paesi della provincia e gruppi mascherati.
Fra i 5 carri, uno più “dolce” allestito proprio dagli organizzatori, che regaleranno prelibatezze della tradizione e vino offerto dall’Azienda Agricola Lucangeli. Un chiaro invito al divertimento e alla spensieratezza dopo due anni di paura e disagi: “Non è stato facile organizzare l’evento quest’anno – aggiunge la segretaria Pina Ramaccioni - molti hanno abbandonato (come Civitanova o Montecosaro), ma la gente vuole tornare ad uscire e a divertirsi e noi non volevamo rinunciare a questo appuntamento”.
“Abbiamo accettato la sfida per la gran voglia di ripartire, ma la paura frena ancora molti. Abbiamo incontrato non poche difficoltà per trovare persone disposte a sfilare e a preparare i carri – conclude la presidente dell’Unpli provinciale Silvia Pazzelli -. Per ritornare alla normalità, abbiamo deciso di scommettere sulle persone e sul Carnevale”.
Parteciperanno anche quattro bande musicali con majorettes: la Banda della Città di Petriolo, la Lombarda anni ’70 di Santa Maria Nuova, la Banda Cittadina di Polverigi e il Complesso caratteristico La Racchia di Sarnano che torna a rallegrare la pizza maceratese dopo anni di assenza. Partendo dai Giardini Diaz di Macerata e proseguendo verso viale Puccinotti verranno effettuati due giri completi, poi un terzo per la premiazione a seguito del voto della giuria presente sul palco.
Via libera all’ultimo emendamento introdotto del governo al decreto bollette, in attesa dell’approvazione definitiva da parte del Senato. Dal 1° maggio, e fino al 31 marzo 2023, entrerà in vigore la cosiddetta “operazione termostato”, il nuovo piano per fronteggiare il rincaro dell’energia e sopperire così alla dipendenza dell’Italia nei confronti del gas russo.
Obbiettivo della manovra – che fa da eco al famoso quesito draghiano: “Vogliamo la pace o il climatizzatore acceso?” - sarà quello di risparmiare circa 4 miliardi di metri cubi entro il 2022, abbassando il consumo di termosifoni (max 19 gradi) e climatizzatori (max 25 gradi) in tutti gli edifici pubblici, scuole comprese.
La guerra russo-ucraina, e le relative sanzioni promosse dall’UE, hanno messo in evidenza le difficoltà da parte dell’Italia di sganciarsi dal 40% del fabbisogno di gas importato dalla Russia, costringendo a misure emergenziali come la riattivazione di centrali a carbone e, non ultima, la stipulazione di nuovi accordi commerciali con altri paesi come Algeria e Qatar (dove la moneta di scambio però sono le armi).
Al momento, la stretta sui consumi non interesserà cliniche, ospedali e case di cura, ma non si esclude un successivo intervento per quanto riguarda le abitazioni private già dal prossimo autunno. Per il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta il maggiore ricorso ai pannelli solari – subito per edifici pubblici e scuole - subirà uno slancio positivo, soprattutto in termini di 'educazione al consumo per i cittadini'. Una tesi avvalorata anche dalla deputata 5 stelle Angela Masi, promotrice insieme agli altri rappresentanti del movimento del suddetto emendamento al decreto Energia, approvato in sede di commissione Ambiente e attività produttive.
Ma come verranno effettuati i controlli? Non esiste ancora una strategia chiara – se non quella delle ispezioni ‘immobile per immobile’ -, fatta eccezione per le multe in caso di violazione delle regole: da 500 a 3mila euro. Ad ulteriore discrezione del governo, sarà anche l’eventualità – attraverso un’altra norma – di ridimensionare il consumo elettrico dei lampioni nelle fasce notturne. Una soluzione che andrebbe a coinvolgere anche le stesse strutture condominiali, dove l’accensione della luce verrebbe ritardata.
Secondo i dati di Nomisma S.p.a., spegnere del tutto i condizionatori in estate e i riscaldamenti in inverno porterebbe ad un risparmio complessivo di circa 30mld di metri cubi di gas. Uno scenario estremo che comunque lascerebbe fuori ancora 46mld di fabbisogno nazionale da coprire in altra maniera. Fermo restando che il grosso dei consumi energetici riguarda le industrie, i servizi e i trasporti.
E' stato discusso mercoledì davanti al gup Potetti il procedimento a carico di tre nigeriani per spaccio di eroina: stralcio di un'indagine più ampia a carico di 18 imputati, tutti nigeriani, si è concluso con la condanna a cinque anni e quattro mesi di reclusione per il 26enne Osaghae, a sei mesi in continuazione con una precedente condanna di un anno per il 31enne Chikwendu, e a tre anni e quattro mesi per Okacha, anche lui 26enne. I tre pusher avevano scelto il rito abbreviato per ottenere il conseguente sconto di pena. Gli episodi di spaccio erano avvenuti tra il 2017 ed il 2020. Le indagini sono partite in un momento immediatamente successivo all'omicidio di Pamela Mastropiero del gennaio 2018, quando le forze dell'ordine sono state impegnate per bloccare l'approvvigionamento dell'eroina che avveniva attraverso pusher di origine africana.
Dei 18 individuati, oltre ai tre condannati ieri, 7 sono gli uomini al momento ritenuti irreperibili da parte delle autorità con conseguente sospensione del procedimento nei loro confronti, uno aveva già patteggiato la pena in passato mentre per gli altri la data di inizio del processo è stata stabilita per il marzo dell'anno prossimo.
Secondo gli ultimi dati diffusi dal Mef riferiti al reddito medio nazionale 2020, le Marche si sono posizionate a metà della classifica (13° posto), confermando una stima di 20.390 euro (20.530 nel 2019) e 1.115.892 contribuenti dichiarati. Andando ad esaminare i singoli capoluoghi di provincia, Macerata (20.866) si attesta al secondo posto subito dopo Ancona (21.920), seguita da Pesaro (20.645), Ascoli Piceno (19.919) e Urbino (19.672).
In generale, il reddito italiano ammontava alla fine dell’anno della pandemia a 865,1 mld di euro, ovvero -19,4 rispetto all’anno precedente. Una contrazione prevedibile, e che al tempo costrinse l’economia ad uno stop traumatico, attutito in parte da alcuni degli interventi messi in campo dal governo, come ad esempio i famosi “ristori”.
Ciononostante, la flessione percentuale ha interessato tutti gli aspetti maggiormente rilevanti: oltre ai contribuenti (-0,8%), a calare sono sati anche imprese (-11%), autonomi (-8,6%), e Irpef (-3,5%). Senza tenere conto, naturalmente, dei 3.546 evasori fiscali contati nel 2020, e che sono costati allo Stato (e quindi agli italiani) circa 80 mld di euro.
Ma se gli effetti più devastanti della pandemia sono stati in qualche modo scongiurati, a preoccupare nell’imminente futuro sono quelli relativi alla crisi energetica, al rincaro dei materiali e alla guerra russo-ucraina. Consapevoli del fatto che il vero motore dell’economia marchigiana è rappresentato dal settore delle piccole e medie imprese e del commercio, l’ipotesi di un drastico calo del Pil regionale appare sempre più realistico. Con conseguenze inevitabili per il reddito medio annuale.
Nel 2020 il prodotto interno lordo si era già ridotto dell’8,8% nelle Marche, registrando una maggiore contrazione nel comparto degli investimenti (-10,6% a fronte del -9,1%) e delle le esportazioni (-11,2%). Contemporaneamente, l’attività produttiva aveva registrato una flessione del 13,5% rispetto al 2019, risultato peggiore di quello rilevato a livello nazionale (-11,6%).
Con le sanzioni messe in campo nelle ultime settimane dall’UE nei confronti della Russia, il quadro generale è destinato a peggiorare: a testimoniarlo sono i dati del primo trimestre diffusi da Confartigianato “Macerata-Ascoli Piceno- Fermo”. L’ultimo questionario, in particolare, ha interessato un campione di imprese, provenienti per il 65,4% dal Maceratese, per il 20,5% dal Fermano, per il 14,1% dall’Ascolano. Il settore più rappresentato è quello della moda (22,2%), seguito da edilizia, impiantisti, ristorazione, trasporti, autoriparazione.
Per il 93,8% degli intervistati la crisi generata dalla guerra Russia-Ucraina e le conseguenti sanzioni UE stanno avendo un impatto diretto o indiretto sulla propria azienda, comportando per l’85,2% degli imprenditori l’aumento dei costi di energia e gas, per il 44,4% mancati incassi e per un 35,8% un calo del fatturato in termini d’export. A questo va ad aggiungersi l’aumento del costo delle materie prime e bloccando la produttività.
Proiettando questi dati sull’intera regione, le conseguenze future saranno: calo dell’occupazione, licenziamenti, investimenti congelati, calo della produttività, crisi ulteriore del binomio domanda-offerta (sia per le assunzioni, sia per il commercio), difficoltà sostanziali per le aziende (sempre più incerte sul futuro, compresi gli investimenti del Pnrr) e, dunque, per le famiglie che saranno sempre più portate a risparmiare sui consumi energetici e sui beni di prima necessità.
Bella prestazione di Macerata che ha la meglio in una sfida tirata, decisivo ancora un super Giannotti e il solito Gabbanelli in difesa. Primi due set simili, meglio i biancorossi per buona parte di questi, poi nel finale subiscono il ritorno degli avversari: nel primo ha comunque la meglio la Med Store Tunit, mentre nel secondo non riesce il nuovo sorpasso e Montecchio Maggiore pareggia i conti.
Torna avanti Macerata prendendosi il terzo set con autorità, controllando il vantaggio senza farsi sorprendere. Quarto set che vede la grande reazione della Med Store Tunit che va sotto e recupera, giocando un grande finale di gara. Gara 1 dei Quarti di Finale conquistata, ora testa alla trasferta di domenica per guadagnarsi subito il passaggio del turno.
LA CRONACA – Coach Domizioli sceglie Giannotti, Lazzaretto e Margutti, confermati i centrali Pasquali e Sanfilippo, regia affidata a Longo, Gabbanelli libero. Montecchio Maggiore con Bellia, Marszalek e Baciocco, al centro Franchetti e Frizzarin, l'ex-Monopoli in regia, il libero è Battocchio.
Buon inizio per Macerata, biancorossi aggressivi, al centro colpisce Sanfilippo, Longo smista bene per Giannotti e Margutti, 4-2; reazione Montecchio Maggiore, bene in difesa Monopoli, 4-4 firmato dal muro-out di Bellia.
Torna subito avanti la Med Store Tunit che gioca con buoni ritmi e allunga +3: accorcia per un istante Marszalek che ha meglio contro il muro di Giannotti ma risponde Lazzaretto con il diagonale del 9-6. Murato Margutti e Montecchio Maggiore accorcia, poi combinazione Longo-Giannotti e Macerata ricaccia gli avversari; le squadre giocano punto a punto con i biancorossi che riescono a riprendersi il +2: mettono in difficoltà gli avversari, poi difendono bene e Giannotti trova il contrattacco vincente del 15-13; time out per coach Di Pietro.
Un tocco contestato di Giannotti visto al videocheck regala il nuovo pareggio alla squadra ospite che poi a muro trova anche il 16-17, stavolta è coach Domizioli a chiedere il time out. Finale tirato con le squadre che lottano su ogni punto, Macerata costretta ad inseguire, entra Scrollavezza; i biancorossi alzano la pressione e due errori di Montecchio Maggiore ribaltano il risultato, poi Baciocco ristabilisce la parità con un forte diagonale, 22-22.
Margutti a muro porta avanti i suoi, chiude il set l'ace di Scrollavezza 25-23. Partenza aggressiva della Sol Lucernari subito avanti 0-3, poi break Macerata che pareggia 3-3 con l'ace di Sanfilippo.
Buona serie i battuta del centrale biancorosso e la Med Store Tunit ribalta 6-3, time out per coach Di Pietro. Combattono gli ospiti, Macerata resiste e con Lazzaretto trova lo spazio giusto nel muro avversario, 10-8. Spettacolo al Banca Macerata Forum, scambio infinito che in difesa esalta Gabbanelli e Longo per la Med Store Tunit e Monopoli e Battocchio per la Sol Lucernari, decide però il muro di casa, 13-9.
La combinazione al centro è spesso efficace per gli ospiti, che accorciano 18-17 con un punto però molto contestato dai padroni di casa; coach Domizioli chiama time out per ritrovare la calma, Giannotti rilancia i suoi con un diagonale imprendibile.
Altro finale combattuto: Montecchio Maggiore costruisce il nuovo pareggio con le combinazioni al centro e il muro, 21-21. Difendono bene gli ospiti, contrattacco vincente di Bellia, 23-24 e time out per Domizioli: non basta, palla out di Lazzaretto, ristabilita la parità nei set.
Alza il muto la Sol Lucernari e il terzo set Macerata è di nuovo costretta ad inseguire, 0-3; come nel secondo, i biancorossi trovano subito il pareggio e ribaltano con Giannotti, 4-3. Fase combattuta, le squadre rispondono colpo su colpo; Giannotti e Lazzaretto confezionano poi il nuovo vantaggio biancorosso, 7-6; l'opposto di casa trascina i suoi, 12-8 grazie ad una serie di colpi che spaccano la difesa ospite.
Mantiene il vantaggio Macerata: buona combinazione Longo-Pasquali, il centrale biancorosso tocca quanto basta per ingannare il muro, 18-13. Prova il recupero Montecchio Maggiore, il solito Giannotti tiene gli avversari a distanza, 22-16, poi allunga Margutti su servizio di Longo, 24-18: l'ultimo punto è di Lazzaretto che gioca con il muro ospite.
Reazione della Sol Lucernari che stavolta allunga 3-7 e coach Domizioli è costretto subito al time out. Break Macerata, Sanfilippo e Ferri rilanciano i biancorossi, Giannotti avvicina ancora il pareggio e sul 7-9 è coach Di Pietro a rifugiarsi nel time out.
Buona seria in battuta di Longo, la Med Store Tunit si costruisce il pareggio con la difesa di Gabbanelli e un inarrestabile Giannotti, 13-13; le squadre lottano, Macerata trova il vantaggio con il muro di Sanfilippo, 17-16: allungano i bioancorossi, Giannoti fulmina la difesa in battuta, poi ancora muro di Sanfilippo, 20-16. C'è solo la Med Store Tunit in campo nel finale che chiude set e partita 25-18.
Nuovo appuntamento con i concerti in Ateneo offerti dall’Università di Macerata in collaborazione con il conservatorio Giovanni Battista Pergolesi di Fermo. Giovedì 21 aprile alle 18:30 nell’Aula A della sede di Filosofia in via Garibaldi 20 sarà di scena il duo Giorgia Cardarelli al violino e Matteo Giorgetti al pianoforte.
L’ingresso è gratuito e aperto a tutti, fino a esaurimento posti. Non occorre la prenotazione. I non studenti possono accedere alle strutture universitarie solo se in possesso del Green Pass rafforzato o di certificazione medica di esenzione.
Il venticinquenne Matteo Giorgetti, talento pianistico marchigiano, con già diversi concerti e riconoscimenti alle spalle, tra cui una masterclass a Vienna, si esibirà insieme a Giorgia Cardarelli, genio del violino che, nonostante la giovanissima età, si è distinta in molteplici occasioni per il suo grande talento, ottenendo ottimi risultati a diversi concorsi.
I prossimi appuntamenti in calendario, sempre il giovedì pomeriggio: il recital pianistico il 5 maggio, musica da camera il 19 maggio, duo di chitarre il 19 giugno e di nuovo il jazz in chiusura il 13 ottobre con la Pergolesi Jazz Ensemble. Per informazioni: www.unimc.it
La Giunta Parcaroli ha approvato il progetto esecutivo, per un importo complessivo di 150mila euro completamente finanziato dalla Regione Marche, dei lavori che riguardano la manutenzione e la riqualificazione degli impianti sportivi comunali nell’ambito di Macerata Città Europea dello Sport 2022. Il finanziamento complessivo erogato dalla Regione Marche di 210mila euro, di cui 60mila di spesa corrente per eventi e manifestazioni, è volto al sostegno e alla realizzazione di progetti in materia di sport e politiche giovanili.
«Ringraziamo la Regione Marche per aver sposato la filosofia di Macerata Città Europea dello Sport 2022 promuovendo una riqualificazione di rilievo e attesa da tempo per gli impianti sportivi della città – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Gli interventi permetteranno di restituire ad atleti, appassionati e alla cittadinanza delle strutture moderne, riqualificate e sicure».
«Eventi, manifestazioni ma anche manutenzioni: questo è Città Europea dello Sport – ha aggiunto l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi -. Oggi infatti mettiamo a terra una serie di interventi di profonda riqualificazione di playground di quartiere che, oltre a essere immediati, restituiranno ai giovani e non solo spazi per l’inclusione, la socialità e lo sport con l’obiettivo di rendere Macerata, sempre più, una palestra a cielo aperto».
L’investimento di 150mila euro prevede, entro la fine dell’anno, la riqualificazione del campo da basket di largo Pascoli, della pista di pattinaggio di Collevario, degli impianti di baseball e softball di via Cioci e la realizzazione di un’area calisthenics all’interno dei giardini Diaz oltre a interventi di manutenzione straordinaria a beneficio dei diversi impianti comunali di quartiere.
La pista di pattinaggio di Collevario sarà interessata dalla sistemazione della pavimentazione in modo da renderla uniforme e sarà riqualificata la recinzione esterna dell’anello della pista. Presso i giardini Diaz, polmone verde della città, sarà realizzata una struttura calisthenics con relativa pavimentazione antitrauma e sarà poi sostituito il tappeto dello stadio Helvia Recina per il salto con l’asta. In particolare sarà completamente rigenerato il campo da basket di largo Pascoli al quale verrà anche sostituita la recinzione.
I lavori relativi al campo da baseball, che ospita i campionati di serie A1 di baseball maschile, prevedono interventi volti alla riqualificazione e sarà realizzata anche una piazzola con i relativi allacci di acqua, scarichi ed energia elettrica, per il posizionamento di una club house prefabbricata a servizio di atleti e addetti. Interventi di manutenzione riguarderanno anche il campo di softball dove verrà installato un tabellone segnapunti e infine verrà sistemato il campo da bocce di Collevario.
Saranno 76 le squadre provenienti da tutta la regione che disputeranno i due tornei di calcio giovanile maceratesi, tre considerando che il Velox presenta due competizioni ben distinte. Il responsabile Marcello Temperi ancora una volta ha lavorato sodo e il fascino di queste vetrine, la popolarità delle kermesse, hanno fatto il resto.
In dettaglio la 44° edizione del Velox Allievi e il 33° per Giovanissimi avranno entrambi 24 club al via. La manifestazione curata dalla Maceratese comincerà il 30 maggio. Il Cleti, riservato agli Esordienti a 9 e ancora made in Junior Macerata, vedrà invece ai nastri di partenza 28 formazioni. Il torneo per i baby, 36° edizione, scatterà la settimana dopo, il 6 giugno.
“Con tutti i problemi di natura tecnico-burocratica – afferma Marcello Temperi - aver raggiunto queste cifre è molto gratificante. Ci avviciniamo davvero ai livelli pre covid (nel 2019 in totale 92, l’anno scorso complessivamente invece 44) ed è bellissimo, quasi un ritorno alla normalità. Anticipo alcune novità. Anzitutto si giocherà sul nuovo impianto di Villa Potenza, perché allo Stadio della Vittoria ci saranno i lavori per il nuovo sintetico. Inoltre le prime classificate dei gironi faranno gli ottavi in casa”.
Queste le squadre partecipanti. Velox Allievi: Biagio Nazzaro, SA Castelfidardo, Tolentino, Montemilone Pollenza, Real Eagles Virtus Pagliare, Vigor Macerata, Vigor Senigallia, Recanatese, Sangiustese M.G., Giovane Ancona, Portorecanati, Veregrense Calcio, Urbania Calcio, Junior Jesina, Osimana, Camerino Castelraimondo, Settempeda, Montecassiano, Real Metauro, Civitanovese Calcio, Ancona Matelica, Academy Civitanovese, Moie Vallesina. Velox Giovanissimi: Maceratese 1922, Tolentino 1919, SA Castelfidardo, Montemilone Pollenza, CS Villa Musone Calcio, Pol. Candia Baraccola, Biagio Nazzaro, Vigor Senigallia, Invictus FC, Recanatese, Portorecanati, Giovane Ancona, Real Elpidiense Calcio, Valdichienti Ponte, Robur 1905, Osimana, Camerino Castelraimondo, Settempeda, Corridonia, Union Picena, Civitanovese Calcio, Academy Civitanovese, Moie Vallesina, Fc Fermo.
Cleti: Maceratese, Tolentino, Biagio Nazzaro, Montemilone Pollenza, SA Castelfidardo, Villa Musone Calcio, Vigor Senigallia, Invictus FC, Recanatese, Portorecanati, Giovane Ancona, Palombina Vecchia, Real Elpidiense Calcio, Salesiana Vigor, Veregrense Calcio, Robur 1905, Junior Jesina, Osimana, Camerino Castelraimondo, Settempeda, Real Metauro, Corridonia, Ponterosso Calcio, Valdichienti Ponte, Santa Maria Apparente, Sangiorgese, Civitanovese, Academy Civitanovese.
Tragedia a Belforte del Chienti. Nel giorno di Pasquetta, poco dopo le 20, un uomo di 76 anni ha deciso di farla finita sparandosi un colpo di fucile alla testa. A sentire l'esplosione del colpo sono stati i vicini, che allarmati hanno immediatamente messo in moto la macchina dei soccorsi.
Quando sanitari del 118 e Carabinieri hanno fatto irruzione all'interno dell'appartamento abitato dall'uomo, per lui non c'era già più nulla da fare. Fatale è stato l'unico colpo esploso dal fucile che deteneva in casa. Secondo le prime ricostruzioni, il 76enne versava da tempo in uno stato depressivo a causa di problemi di salute. Il corpo è stato ritrovato esanime nel bagno dell'abitazione. Ancora sotto shock tutto il vicinato.
Il presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli ha firmato l’ordinanza che permetterà al Cosmari di garantire il proseguimento della raccolta dei rifiuti indifferenziati.
Si tratta di un provvedimento che prevede l’abbancamento temporaneo e in sicurezza dei “giallo” presso la discarica di Fosso Mabiglia a Cingoli, prima del trasferimento e trattamento negli impianti adibiti di Ancona e Fermo.
Nei prossimi giorni saranno firmati gli accordi interprovinciali che consentiranno al Cosmari di inviare poi direttamente l’indifferenziato abbancato provvisoriamente in questi giorni a Cingoli - e quanto verrà invece successivamente raccolto in provincia di Macerata - nelle strutture delle due province indicate, per la durata del ripristino dell’impianto danneggiato.
Il percorso si è reso necessario a seguito dell’incendio verificatosi al Cosmari nella notte tra venerdì 15 e sabato 16 aprile che ha causato il danneggiamento del capannone adibito al trattamento biologico meccanico della raccolta indifferenziata.
In una nota inviata alla Provincia di Macerata, il presidente del Cosmari Giuseppe Pezzanesi e direttore del Cosmari Giuseppe Giampaoli hanno segnalato la necessità di ricorrere a questa strategia emergenziale per evitare disservizi alla cittadinanza, anche in considerazione delle festività pasquali, impegnandosi in tempi brevi al successivo trasferimento in base agli accordi interprovinciali che saranno raggiunti.
Fin dalle prime ore seguenti al rogo, il presidente della Provincia Parcaroli si è attivato insieme al consigliere provinciale delegato all’Ambiente Andrea Mozzoni, all’Ufficio Ambiente della Provincia, guidato dal dirigente Maurizio Scarpecci, e alla Polizia provinciale, con il comandante Attilio Sopranzetti, per rendere la soluzione praticabile in poco tempo, informando il Comune di Cingoli.
Dopo aver recepito i pareri positivi di Arpam e Asur, il presidente Parcaroli ha così firmato l’ordinanza per l’abbancamento temporaneo dell’indifferenziato a Fosso Mabiglia.
Centonovanta. E’ questo il numero di cittadini ucraini tra adulti e bambini che solo nel corso dell’ultimo mese si sono rivolti alle strutture della Caritas diocesana di Civitanova Marche. “Eravamo in emergenza già per il Covid: servivamo 400 famiglie; adesso stiamo facendo il massimo per chi fugge dalla guerra”, confermano i volontari.
Mario e Domenico i volontari responsabili della registrazione, Osas - conosciuto a febbraio in una puntata di “Storie” - sta alla porta e fa accomodare chi, in fila da diverse ore, attende il proprio turno per portare a casa una busta della spesa o solo un paio di scarpe nuove per le bambine che le hanno perse fuggendo dalle bombe.
Beatrice a fare da trait d’union e coordinare il reparto vestiario, al piano di sotto, insieme ad alcune donne, lì per scontare la pena residua di lavori socialmente utili stabiliti dal tribunale. C’è la pastiera ad attenderci, preparata da una delle signore impegnate nella struttura: “Io sono di Crotone, ma mio marito era napoletano e a Pasqua la faccio sempre in suo ricordo”.
Nella stanza accanto un alternarsi di uomini, donne e bambini: provenienze geografiche differenti, culture differenti, il banco dei vestiti della Caritas come minimo comune denominatore. Al piano di sopra sono tante le persone che affollano la strada, per lo più ucraine, “ma esiste un equilibrio sottilissimo tra le varie culture e dobbiamo dare la stessa attenzione a tutti”, spiega Beatrice, entrata qui con il Servizio civile e rimasta grazie al progetto Policoro.
Al piano di sopra Oleksandr e Andriy (nomi di fantasia, ndr) sono seduti nello stanzone della prima accoglienza mentre attendono la mamma al disbrigo pratiche reso più semplice dalla presenza di Tatiana, “traduttrice d’eccezione in queste giornate difficili”, raccontano. Avranno meno di dieci anni, Oleksandr e Andriy, fuggono da un’area non distante da Leopoli: trascorrono tutto il tempo seduti composti a spararsi tra loro con armi immaginarie. Il papà è rimasto in patria a combattere.
“Sono 190 i profughi aiutati fin qui, ma non possiamo trovare loro una casa: ci pensa la Prefettura. Stiamo ospitando solo un signore anziano cardiopatico, ma nei prossimi giorni dovrebbe andar via. C’è chi ha chiamato al numero messo a disposizione per l’emergenza ucraina chiedendo di poter adottare bambini - spiega Beatrice - ma la trafila è molto impegnativa”.
“Una ventina di ucraini sono ospiti di strutture alberghiere, a carico di privati, ma a maggio è già stato detto loro di dover lasciare le stanze perché arriveranno i turisti. E noi non abbiamo idea di dove potranno andare. Nel frattempo cerchiamo di regalare una Pasqua per quanto più possibile normale a chi forse non pensava neppure di poterla più vivere”.
Doppio premio per l’’IIS “G. Garibaldi” di Macerata al Vinitaly, la più grande manifestazione dedicata al vino, che si svolge a Verona dal 1967. La scuola maceratese è stata premiata al “VI Concorso enologico Istituti Agrari d’Italia”, organizzato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e da CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), per un vino rosso e uno bianco: il Rosso Piceno DOC 2017 - Podere Sasso e i Colli Maceratesi DOC - Ribona Spumante Brut 2019, Metodo Classico, Podere Sasso, ultimo nato tra i vini in produzione.
Le commissioni che hanno valutato i vini presentati dagli Istituti Agrari erano composte da enologi del CREA, il più importante Ente italiano di ricerca agroalimentare, e da esperti del settore vitivinicolo. Alla manifestazione hanno presenziato Gian Marco Centinaio, sottosegretario all’Agricoltura con delega al vino, e Stefano Vaccari, direttore generale del CREA.
I riconoscimenti ricevuti dall’Istituto Agrario maceratese sono stati ritirati dal dirigente scolastico Antonella Angerilli, dai docenti Giuseppe Potentini (enologo della scuola) e Stefano Cardella, nonchè dagli studenti che stanno frequentando il corso di specializzazione per Enotecnico: Alice Antico Fortunato, Tommaso Sabbatini e Leonardo Zannotti.
L’Associazione Laureati Ateneo Maceratese organizza per venerdì 22 aprile un incontro con il giornalista e scrittore Mauro Cascio su “Hegel e le verità nella storia: diritto, conciliazione, logica”.
L’appuntamento, aperto a tutti gli interessati, è per le 16:30 nell’aula magna di filosofia in via Garibaldi 20. E’ stato richiesto l’accreditamento ai fini della formazione al Consiglio dell’ordine degli avvocati di Macerata.
L’incontro sarà introdotto dalla presidente dell’Alam Daniela Gasparrini e concluso con una riflessione a cura di Sara Daverio.
Mauro Cascio si interessa da anni di storia, filosofia e religioni; ha curato, tra gli altri, due volumi di recente pubblicazione per la casa editrice Mimesis “Introduzione alla filosofia di Hegel” di Augusto Vera, già presentato a Urbino e Ravenna, e il “Commentario alla Logica di Hegel” di John Ellis McTaggart.
Secondo gli ultimi dati Istat, ad oggi sono circa 3800 i deceduti nelle Marche a causa del Covid. L’attuale fase di circolazione del virus, nella nuova sottovariante Xe (+10% contagiosa), deve essere letta anche in rapporto alla ridotta pressione sugli ospedali. La diminuzione dei casi del 6,4% cui stiamo assistendo in Italia è dovuta anche ai sempre meno tamponi eseguiti (-6,5%), dato che rende più complesso il monitoraggio su base nazionale.
Da qui il recente annuncio di Aifa nel voler estendere la quarta dose – più il richiamo annuale – oltre che ai soggetti cosiddetti fragili, anche agli over 50. A questo si aggiunge il via libera ufficiale anche per i medici di base alla somministrazione dei nuovi antivirali. “L’obbiettivo rimane quello di raggiungere al più presto l’immunità di gregge”, afferma il direttore di Malattie Infettive dell’Ospedale di Macerata, Alessandro Chiodera, invitando alla cautela rispetto all’allentamento delle restrizioni.
Stiamo effettivamente andando incontro alla fase endemica del coronavirus? Dobbiamo capire che questo virus non se ne andrà mai via: bisogna prenderne atto e imparare a conviverci il prima possibile. Soprattutto perché ancora non sappiamo se avrà le medesime caratteristiche di un’influenza stagionale.
Come dovremo comportarci rispetto alla nuova sottovariante? Questo virus sta semplicemente continuando a fare quello che gli riesce più naturale, ovvero replicarsi. Se finora la nuova Xe non ha avuto un impatto maligno è perché abbiamo una buona percentuale di popolazione vaccinata. Ma bisogna stare attenti: le persone continuano a morire di Covid. I soggetti fragili sono i più esposti, ma è bene che anche i soggetti più forti a livello immunitario non abbassino la guardia.
Per raggiungere l’immunità di gregge basterà il vaccino? Continueremo anche con la somministrazione di antivirali e monoclonali. Di queste ultime siamo arrivati a quota 200, e la loro copertura arriva fino all’80%. Ma non abbiamo ancora dati certi sull’efficacia a lungo termine: sappiamo solo che in pochi vanno incontro alla fase più grave della malattia. Ciononostante, ho assistito personalmente alla morte di una paziente lo stesso giorno che aveva iniziato al terapia, forse troppo tardi. Il 100% di successo non può essere mai garantito.
Per quanto riguarda la quarta dose, sarà necessario estenderla a tutta la popolazione? Per ora sembra di no, ma se vogliamo raggiungere al più presto l’immunità di gregge è probabile che si debba fare in autunno. Mi rendo conto però che in giro ci sia molta stanchezza riguardo la vaccinazione: per ora pensiamo a concentrarci unicamente sui più fragili.
È saggio secondo lei procedere con l’allentamento delle restrizioni? Bisogna comunicare un messaggio chiaro a tutti i cittadini, che è quello di “non liberalizzarsi troppo”. Credo che mantenere ancora le mascherine al chiuso sia un’ottima scelta.
In questi due anni e mezzo di pandemia i marchigiani come hanno risposto alle misure anti Covid? Le statistiche hanno comunque reso testimonianza di un comportamento non proprio brillante da parte della Regione e i suoi abitanti, rispetto alla vaccinazione. Diciamo che si è agito meglio più per quanto riguarda le mascherine, il distanziamento ecc.
Cosa non ha funzionato secondo lei nella comunicazione scientifica? Si è creata troppa confusione. Se è vero che le conoscenze del virus sono venute fuori un poco alla volta con conseguente variabilità di opinioni, è stato allo stesso tempo un errore confondere le varie figure professionali: epidemiologi con infettivologi, semplici medici con luminari ecc. Le informazioni sono state chieste alle persone sbagliate con conseguente esasperazione da parte delle persone.
Durante la pandemia avete ricevuto adeguata assistenza anche da parte della Regione? Per i farmaci siamo stati in linea col resto del mondo: monoclonali e antivirali sono arrivati da noi quasi subito. Il supporto al personale all’inizio c’è stato con la somministrazione di incentivi, come le borse di studio. Poi però questi incentivi si sono fermati.
La Sanità poteva essere più preparata? Se avessimo mantenuto aperti almeno i reparti di malattie infettive nati negli anni ’80 – per via dell’AIDS – avremmo potuto isolare molti più casi e contenere contagi e ricoveri. Ma si tratta di un discorso generale tutto italiano: invece di mantenerla, si è scelto di rinunciare a un’ottima rete infettivologica non appena è cessato l’allarme HIV.
A distanza di poco più di 24 ore, anche il sindaco di Macerata e presidente della provincia Sandro Parcaroli ha voluto rilasciare il suo personale messaggio alla cittadinanza su quanto accaduto la scorsa notte presso la sede del Cosmari, nel tolentinate. Le sue dichiarazioni seguono quanto espresso già nella giornata di ieri dai n°1 di Tolentino e Pollenza, Giuseppe Pezzanesi e Mauro Romoli (leggi qui)
"In qualità di presidente della Provincia di Macerata - si legge sui canali social - ho seguito in prima persona, fin dalle prime fasi, la questione relativa all'incendio sviluppatosi al Cosmari".
Le fiamme divampate la notte fra venerdì 15 e sabato 16 aprile (leggi qui) hanno causato ingenti danni soprattutto nella zona dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati. In poche ore, Vigili del fuoco, forze delll'ordine e rappresentanti istituzionali si sono messi in moto per scongiurare il rischio di disagi alla popolazione dei comuni limitrofi e problemi ambientali che già segnarono l'azienda responsabile nella raccolta e smaltimento rifiuti nel 2015.
"Insieme al consigliere provinciale delegato all’Ambiente Andrea Mozzoni, all’Ufficio Ambiente guidato dal dirigente Maurizio Scarpecci, al presidente del Cosmari Giuseppe Pezzanesi e al direttore Giuseppe Giampaoli e grazie alla supervisione della Polizia provinciale, dell’Arpam e dell’Asur - prosegue Parcaroli - siamo al lavoro per consentire al Cosmari di trovare la soluzione più immediata per garantire alla cittadinanza il prosieguo del servizio di raccolta rifiuti senza interruzioni, nonostante i danni registrati alla struttura. Sono stati effettuati tutti i dovuti controlli che hanno scongiurato problemi di tipo ambientale."
Anche nel periodo delle festività pasquali, le Marche offrono numerosi spunti capaci di unire gusto e tradizione enogastronomica. Affondando le proprie radici nella storia e nella profonda cultura religiosa, il folclore culinario della regione vede in questo particolare momento dell’anno l’importanza di celebrare la Resurrezione rompendo la Quaresima di preghiera e digiuno con ricette che spaziano dal dolce al salato.
Il Ciauscolo “spalmabile” (I.G.P.) - Si parte, naturalmente, con la colazione, dove il ciauscolo “rex imperat” fra i salumi che si accompagnano al tipico menù diviso fra uova, pizza al formaggio e coratella. Storicamente, si tratta di un prodotto tipico del territorio di Macerata, soprattutto nella zona dei Monti Sibillini. Nasce in epoca romana come derivato del ‘cibusculum’ (“piccolo cibo”), che veniva preparato dai contadini al termine della lavorazione del maiale (detta in gergo “pista” o “salata”) con i rimasugli delle carni. Per festeggiare il duro lavoro della giornata.
Il gusto di quel salume e la sua caratteristica consistenza divennero poi le basi per la creazione del più noto “ciauscolo”, la cui ricetta originale prevede la macinatura di tre parti nobili del maiale, cui vanno ad aggiungersi sale, un po’ di vino e infine dell’aglio, che rilascia il suo aroma con la sola immersione nel vino senza essere incorporato direttamente nell’impasto.
La “Crescia di Pasqua” - La Crescia è una variante della più nota 'pizza al formaggio': ricca soprattutto di pecorino, la ricetta originale integrava ben 40 uova – simbolo di rinascita della Pasqua - con una spruzzata di pepe, e va mangiata insieme ai salumi.Questo piatto sembra risalire al periodo medioevale, realizzato presso il monastero di Santa Maria Maddalena di Serra de’ Conti (provincia di Ancona). Il nome “crescia” viene accostato alla notevole crescita dell’impasto ad opera della lievitazione e della cottura in forno. Nel 1848 finisce ufficialmente nel ricettario “Memorie delle cresce di Pasqua fatte nel 1848” scritto dalle monache e in un altro anonimo Lauretano del 1864 intitolato “Il cuoco delle Marche”.
Frittata con le erbe - Rimanendo ancora nel momento della colazione , incontriamo un piatto profondamente legato alla cucina povera e le cui origini si perdono nel tempo. Il che giustifica anche la presenza oggi di sue varianti – tutte gustose - per ogni provincia delle Marche.
Nelle zone vicino ad Osimo, per esempio, si può scegliere tra la versione rognosa e quella con la vitalba, oppure con i carciofi o le cipolle novelle. Molto rinomata è anche quella con asparagi selvatici ad Avacelli e a Urbino. Nella zona di Jesi si usano mazzetti di erbe aromatiche varie (salvia, rosmarino, basilico e menta), mentre nel maceratese gli ingredienti più comuni sono la borragine e la mentuccia. Caratteristica principale del piatto, comunque, è quello di risultare una frittata piuttosto alta rispetto a quella più classica.
Curiosità: a Serra San Quirico (AN) usavano un tempo aggiungere anche qualche goccia di acqua benedetta.
I Vincisgrassi - Spostandoci in zona pranzo, non poteva mancare il piatto simbolo delle Marche, che nel 2022 ha torvato posto nel registro europeo Stg. Una delle ipotesi più accreditate sull’origine dei Vincisgrassi rimanda alla tradizione culinaria maceratese del 1779, con un nome leggermente diverso: “princisgras”, un termine settecentesco che indicava la parola “principe” e “grasso”. Il piatto, infatti, era così ricco che avrebbe fatto onore anche alla tavola dei nobili.
In un’altra versione avvalorata, i Vincisgrassi sarebbero una rivisitazione dei “princisgras” del famoso cuoco dell’epoca Antonio Nebbia, che ne pubblicò la sua ricetta nel libro “Cuoco maceratese” nel 1781.
Curiosità: il piatto ebbe in poco tempo una diffusione capillare nelle trattorie e nei ristoranti della regione, diventando appunto una delle bandiere gastronomiche delle Marche per i visitatori e i turisti stranieri. Tra i più famosi degustatori, troviamo il famoso attore e regista Orson Welles, che nel 1952 ebbe modo di apprezzare i Vincisgrassi in un ristorante tipico di Ancona.
Ciambelle “strozzose” - Per chiudere in bellezza il pranzo pasquale, ci spostiamo nella zona del Fermano. Si tratta di uno dei piatti “poveri” più difficili da realizzare, visto che la tradizione – contadina ovviamente - vuole che la sua preparazione inizi la notte del Venerdì Santo per poi terminare con la cottura nel forno a legna la mattina stessa della Domenica di Pasqua. Questo prima, ovviamente, che ci si affidasse alla rapidità dei forni elettrici.
La preparazione delle “strozzose” – cosiddette perché il loro impasto consistente rischia di mettere a dura prova la deglutizione - anticipava quella di tutte le altre pietanze utilizzandole come una sorta di tester per calibrare la temperatura del forno. Originariamente accompagnate da salame e pecorino, alcune vergare ne realizzavano una versione dolce decorando le ciambelle dopo la cottura con la fiocca, una glassa preparata con albume d’uovo montato a neve, succo di limone e zucchero al velo. Immancabile il mistrà, liquore tipico marchigiano che esalta la lievitazione e il gusto.
Curiosità: leggenda narra che le vergare realizzassero queste ciambelle in gran segreto, la notte o con le persiane chiuse durante il giorno, per sfuggire all’invidia e al furto della ricetta stessa.
Dolci alternativi: l’agnello dolce (la versione pasquale de “Lu serpe de Natale” di Cingoli e Falerone) e i calcioni (ravioli ripieni di ricotta e zucchero) tipici di Serra San Quirico e Treia.
La Maceratese batte il Monticelli e conquista la terza vittoria consecutiva con un bel 3 a 2 a seguito di una partita ricca di emozioni. Dopo l’iniziale vantaggio imposto dal solito Gibellieri, che trova il sedicesimo gol in stagione, la 'Rata' reagisce e ribalta il risultato.
LA CRONACA - Primo tempo che inizia subito acceso con il primo squillo per i biancazzurri nei primi dieci minuti. A trovare il vantaggio sono infatti i padroni di casa, con Gibellieri (24’) che trafigge Santarelli con un destro al volo. Ma Giaccaglia suona la carica e guida la reazione: Ripa (26') con un sinistro d'oro sotto l'incrocio pareggia subito i conti. La 'Rata' continua a spingere e poco dopo, su crossi di Pucci, Lapi (37') sigla il sorpasso beneficiando della sponda di Dieme. Al duplice fischio il risultato è sull' 1 a 2.
Secondo tempo che mantiene i toni del primo. I biancorossi tengono alto il baricentro e Tittarelli (19’ st) trova anche il 3 a 1 che sembra chiudere i giochi. Un colpo di reni sul finale sembra riaprire la gara quando al 42’ st Tarli trova il 3 a 2, ma il triplice fischio dopo i 5’ di recupero spegne definitivamente ogni velleità di rimonta stabilendo il risultato sul 2-3. Grazie a questi tre punti i biancorossi staccano in classifca la Civitanovese, issandosi al terzo posto del girone B di Promozione a quota 49 punti.