Con l’incontro in programma oggi, alle ore 17, nella sala Castiglioni della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti, dal titolo Nel segno di Giuseppe Tucci, prende il via il progetto Macerata Oriente dedicato alla valorizzazione della figura del celebre orientalista maceratese. L’iniziativa, promossa dal Comune di Macerata e dall’Università degli studi in collaborazione con Arte Nomade, oggi pomeriggio vedrà la consegna alla città dell’ultima onoreficienza, Medaglia d’Oro 1972, ricevuta da Tucci che va ad aggiungersi alle altre onorificenze già donate alla Biblioteca comunale dalla moglie dell’esploratore Francesca Tucci Bonardi. Onorificienze che verranno esposte nelle sale della Mozzi Borgetti.L’incontro, coordinato dall’assessore alla cultura Stefania Monteverde, sarà introdotto dagli interventi del sindaco Romano Carancini e del rettore dell’UniMc Luigi Lacchè. In programma la proiezione del film documentario Tucci scienziato, esploratore e pellegrino nelle terre del cielo di Giorgio Cingolani e un intrattenimento di Parole e musica ispirate ai diari di viaggio con Maurizio Serafini, Luciano Monceri e Gianfranco Borgani.Macerata Oriente è frutto di un tavolo di lavoro sulla figura di Giuseppe Tucci, nato l’obiettivo di mettere in campo idee e attività per studiare le opere del celebre maceratese e valorizzare i rapporti che Macerata intrattiene con l’Oriente.
Da oggi l’Infopoint di Macerata Musei ha una nuova casa. E’ terminato da poco, infatti, il trasloco del servizio di accoglienza turistica dai locali di piazza Mazzini, ritenuti ormai inadeguati, a quelli appena sistemati all’interno dell’arena Sferisterio oggi oggetto di un sopralluogo da parte degli assessori Stefania Monteverde e Narciso Ricotta che stanno lavorando in sinergia sul progetto.L’intervento, che rientra nel progetto del Distretto culturale evoluto grazie all’accordo di partenariato con l’Università di Macerata “Play Marche: un distretto regionale dei beni culturali 2.0”, oltre allo spostamento dell’Infopoint prevede altre sistemazioni all’ingresso esterno del foyer e del parterre dell’arena.“E’ una rivoluzione per lo Sferisterio – afferma il vice sindaco e assessore alla Cultura e al Turismo, Stefania Monteverde - il bene culturale che più rappresenta l’intero territorio: ora sarà aperto tutto l’anno, punto di accoglienza e conoscenza per chi arriva in città. E’ un’altra pietra miliare dello sviluppo di Macerata come città turistica. Qui si trovano le guide di Macerata Musei e il biglietto unico per visitare i musei. Adesso si continua per crescere nei servizi di accoglienza in collaborazione con gli operatori turistici del territorio”.Lo Sferisterio diventa vetrina della città e hub di ingresso sul territorio, una porta aperta tutta l’anno per l’accoglienza, dove i turisti potranno avere le informazioni necessarie per visitare la città e i luoghi di maggiore interesse. Ma anche i cittadini potranno ritornare ad abitare pienamente un luogo oggi aperto solo d'estate, per convegni, mostre, performance d'arte. E' un progetto che collega Macerata ad altri territori d'interesse turistico come Recanati e Urbisaglia, sostenuto dal bando regionale e dalla sinergia con l'Università di Macerata che coordina il lavoro di tanti partner.“I lavori che hanno portato alla sistemazione dell’Infopoint e che ancora si stanno eseguendo, - interviene l’assessore ai Lavori pubblici, Narciso Ricotta - sono solo il primo modulo di un percorso che prevede il rinnovamento di alcuni spazi esistenti all’interno dell’arena. Sono state eseguite opere per abbattere le barriere architettoniche e per l'accessibilità dell'intera struttura attraverso l’installazione di un ascensore che dal pianoterra condurrà al primo piano dell’immobile. Altri investimenti sono finalizzati alla ristrutturazione della sala dell’ex cinema che diventerà uno spazio polifunzionale a servizio delle associazioni, alla creazione di un’area dedicata alla storia della stagione lirica mentre le ex botteghe diventeranno uno spazio espositivo a servizio della città e dei turisti. Alla fine del 20015 abbiamo stanziato 300.000 euro per questi lavori di manutenzione straordinaria che riguardano anche la sistemazione del vano del sottopalco per il ricovero delle attrezzature, della balconata e della balaustra della buca dell’orchestra, la costruzione di una struttura d’acciaio dove verrà installato il nuovo palcoscenico in tavolato movibile. Altri 200.000 euro sono stati stanziati con il bilancio 2016 per interventi che stiamo programmando e che riguarderanno la sistemazione della pavimentazione all’interno di Porta Mercato e quella all’ingresso dello Sferisterio che sarà tutta in pietra arenaria. Inoltre verranno rimossi e messi in sicurezza i 5 lampioni storici che si trovano su un lato interno dell’arena, tra i primi due ordini di palchi, in attesa del restauro. Infine con gli eventuali fondi ITI vorremmo ridisegnare piazza Nazario Sauro in modo da dare più ampio respiro all’arena attualmente troppo vicina alla strada”.
Gita fuori porta? Meglio prendere l'ombrello. Non sembrano esserci buone notizie sul fronte meteo in vista del ponte del 25 aprile. Secondo le previsioni di Meteo Marche, infatti, a partire da venerdì e fino a lunedì, il tempo sarà particolarmente incerto."Il peggioramento" a detta degli esperti di Meteo Marche "si concretizzerà a partire dalla giornata di venerdì 22 aprile con le piogge che dal pomeriggio diverranno anche insistenti e abbondanti, poi passeremo un sabato e una domenica all'insegna della variabilità sempre con i rovesci e i temporali in agguato. A partire dalla serata di domenica, l'entrata di aria più fredda determinerà una recrudescenza del maltempo, con le precipitazioni che poi nella giornata di lunedì interesseranno gran parte della regione. Più colpite le zone costiere nella prima parte della giornata, a seguire il tutto si sposterà verso sud coinvolgendo maggiormente maceratese ed ascolano".
“Un calendario scolastico pluriennale per collegarlo all’offerta formativa del Piano triennale, allo scopo di rafforzare il valore didattico della programmazione scolastica”. È la principale novità del nuovo Calendario scolastico, evidenziata dall’assessore all’Istruzione Loretta Bravi, che la Giunta regionale delle Marche ha approvato nel corso della seduta di ieri.Gli adempimenti previsti riguardano gli anno scolastici 2016/2017 – 2017/2018 – 2018/2019. “Il calendario rappresenta uno degli strumenti di programmazione regionale del territorio – afferma Bravi – Attraverso una scelta condivisa con il mondo scolastico, si è superata la logica annuale della programmazione, per abbracciarne una pluriennale. In questo modo è possibile instaurare un raccordo migliore tra le istituzioni scolastiche e locali, coordinando meglio i servizi e la qualità didattica offerti a studenti e famiglie. L’autonomia delle istituzioni scolastiche può sempre integrare le previsioni in base alle proprie esigenze e a quelle del Piano formativo”. Nel prossimo triennio le lezioni inizieranno il 15 settembre di ciascun anno scolastico (o giorno lavorativo successivo, se la data coincide con un sabato o una festività), per concludersi l’8 giugno dell’anno successivo (anticipato al giorno lavorativo precedente se cade in uno festivo). I giorni di scuola sono fissati in 205 o 204, qualora la festività del Patrono ricada nell’ambito dell’anno scolastico. Le scuole possono autonomamente fissare un ulteriore giorno di festività, sulla base del Piano formativo dell’istituto. Non sarà più possibile la negoziazione annuale dei ponti tra due festività: in passato si poteva tenerne conto, consentendo alle scuole di rimanere chiuse, creando, a volte, problemi alle famiglie, pur mantenendo integro il “monte ferie” del personale scolastico. Le scuole resteranno comunque chiuse nelle giornate di festività nazionale (tutte le domeniche; 1° novembre, festa di tutti i Santi; 8 dicembre, Immacolata Concezione; 25 dicembre, Santo Natale; 26 dicembre; 1° gennaio, Capodanno; 6 gennaio, Epifania; il Lunedì dell’Angelo; il 25 aprile, anniversario della Liberazione; 1°maggio, festa del Lavoro; 2 giugno, festa della Repubblica; Santo Patrono). Le aule rimarranno vuote anche il 2 novembre, commemorazione dei defunti; per le vacanze di Natale (dal 24 al 31 dicembre, dal 2 al 5 gennaio) e di Pasqua (i 3 giorni precedenti la domenica di Pasqua e il martedì immediatamente successivo al lunedì dell’Angelo). Il 10 dicembre è la Giornata delle Marche: le scuole sono invitate a partecipare alle iniziative organizzate sul tema, senza la sospensione delle lezioni.
Anche ieri i controlli della Questura per debellare la microcriminalità non si sono fermati.Numerosi i controlli in locali pubblici ed esercizi commerciali di Macerata, tutti coordinati dal Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, Commissario Capo Sandro Tommasi.I risultati non si sono fatti attendere: circa un centinaio le persone identificate, tra cui un buon numero di pregiudicati.I controlli più approfonditi hanno interessato una sala scommesse, una sala slot machine (in cui sono state rilevate delle infrazioni) e un negozio di alimentari etnici, gestito da un nigeriano. Quest’ultima verifica amministrativa è derivata anche dalle recenti lamentele dei condomini per gli schiamazzi e il bivacco di stranieri anche in ore serali, motivo per il quale l’arrivo in forze della polizia è stato particolarmente apprezzato dai residenti. Il gestore ha dato in escandescenza, opponendosi ripetutamente al controllo, minacciando i poliziotti e rifiutandosi di dar loro le generalità. Dopo svariati minuti lo stesso si è placato, ma per lui ci saranno degli strascichi penali, visto che sarà denunciato per i reati commessi. Le licenze del locale sono ora sotto la lente d’ingrandimento della Questura: quel che è sicuro è che, complice anche la presenza di pregiudicati all’interno, verranno valutati opportuni provvedimenti amministrativi.Nella serata di ieri è stata inoltre effettuato un sequestro amministrativo di un’autovettura risultata con revisione ad assicurazione scadute. Infine, per un giovane uomo originario dell’Ucraina, sorpreso nel centro cittadino in atteggiamenti sospetti, sono stato avviate le pratiche per l’adozione del foglio di via obbligatorio.
I Vigili del Fuoco di Macerata, intorno alle 4 del mattino sono intervenuti per domare l'incendio di un'autovettura in sosta in Via della Rocca ad Urbisaglia. L'auto si trovava ferma da diverso tempo nei pressi di un'abitazione privata.L'intervento tempestivo ha scongiurato danni all'edificio. Sul posto un'autopompa e cinque unità del distaccamento di Tolentino. Le fiamme si sono sviluppate per cause da accertare ed hanno distrutto completamente l’auto. Le operazioni di messa in sicurezza e minuto spegnimento sono terminate intorno alle 5.30.
Un giovane capriolo, sbucato all'improvviso da un cortile, è stato investito in Via Spalato a Macerata. Il conducente alla guida di una Lancia Delta non ha potuto evitare l'impatto, che ha ucciso l'animale.Molto probabilmente il capriolo proveniva dal limitrofo parchetto dell'Asur.Sul posto la polizia stradale.
La Questura di Macerata ha da tempo iniziato una azione di contrasto contro i reati che danneggiano il patrimonio.Da inizio anno, infatti, sono stati colti sul fatto, una decina di soggetti responsabili di furti. Gli ultimi tre in ordine di tempo - in due distinti episodi - sono stati assicurati alla giustizia questo fine settimana, grazie al lavoro delle Volanti.Entrambi i fatti sono stati commessi al centro commerciale Valdichienti.Nel primo episodio, verificatosi venerdì mattina, una signora sulla sessantina, residente a Montecassiano, ha occultato all’interno della propria borsa pochi euro di generi alimentari.E’ stata invece una coppia di romeni l’autrice del furto commesso sabato pomeriggio: nell’occasione sono stati asportati indumenti per poche decine di euro. La Volante è intervenuta praticamente in flagranza, riconsegnando all’esercizio commerciale il maltolto e denunciando a piede libero i due che sono stati anche fotosegnalati.
Tanti appuntamenti con il festival degli studenti dell’Università di Macerata, che ha preso il via oggi e proseguirà fino al prossimo 6 maggio. Per martedì 19 aprile, dalle ore 14.30 alle ore 19.30 nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata, l’Unifestival propone il seminario “La riforma della Costituzione: opinioni a confronto”, organizzato con la partecipazione della Scuola di Studi Superiori Giacomo Leopardi in collaborazione con il Centro di Studi Costituzionali di Unimc coordinato da Giovanni Di Cosimo. L’evento è stato promosso dagli allievi della scuola Alessandro De Nicola, Mariagisa Landolfi e Silvia Notarfonso.Porteranno il loro saluto il rettore Luigi Lacché, il direttore della Scuola Angelo Ventrone; il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Ermanno Calzolaio e il sindaco di Macerata Romano Carancini. Nella prima parte del seminario, introdotti da Giovanni Di Cosimo, interverranno i docenti di diritto costituzionale, pubblico e comparato dell’Ateneo, ognuno dei quali analizzerà nel dettaglio un singolo aspetto della riforma costituzionale: Erik Longo, Simone Calzolaio, Benedetta Barbisan, Raffaella Niro, Giuseppe Laneve. Nella seconda parte di svolgerà un dibattito, coordinato da Giulio M. Salerno, con Francesco Clementi dell’Università di Perugia, e Claudio De Fiores, della Seconda Università di Napoli. Sempre per domani, l’appuntamento è anche alle 18 nell’aula in via don Minzoni, 20 con la conferenza “Mock 'n Troll. Breve storia delle bufale da Benjamin Franklin a Lercio” a cura di Vittorio Lattanzi. A seguire, alle 21.30, in collaborazione con “AltreVisioni”, sarà proiettato il documentario “(T)error” di Lyric Cabral riguardante le tattiche di indagine adottate dall'intelligence statunitese nella guerra al terrore contro l'islamismo radicale. Per gli amanti del teatro, da non perdere l’aperitivo d’autore con “Il gabbiano” di Cechov alle 20 nel cortile di palazzo Ciccolini.Si prosegue mercoledì (20 aprile) con la conferenza/degustazione sull’arte della birra, sempre nel cortile di Palazzo Ciccolini alle 18.00. Doppio appuntamento musicale la sera di mercoledì con la cover band dei Malanegrita alle 21 nel cortile di Filosofia in via Garibaldi e con l'artista internazionale Okee Ru, giovane djset e produttore solo in vinile, alle 23 al Palace Restaurant. Proseguono anche le iniziative di Altre Visioni con il documentario “En tierra extrana” di Iciar Bollain alle 21.30 al Cinema Excelsior. Tutti gli appuntamenti sono su unifestival.unimc.it.
I risultati della Maceratese sono il frutto del lavoro della dottoressa Tardella in questi anni. Ne è certo il direttore sportivo Gianluca Stambazzi che, nel commentare il pari di Carrara, riconosce innanzi tutto i meriti di una stagione per la Rata decisamente importante: "I risultati di quest'anno sono il frutto del lavoro svolto nel corso di diverse stagioni dalla dott.ssa Tardella, che va ringraziata per gli sforzi profusi". In merito alla partita, Stambazzi aggiunge "È stata tutto sommato una buona prestazione della Maceratese, che ha cercato in ogni maniera di pervenire al risultato pieno in un confronto in cui le due squadre hanno saputo limitarsi a vicenda. I risultati a volte vengono, altre no. Bisogna dare atto alla Carrarese di aver dato vita ad una buona partita". E sabato arriva il Pisa: "Una gara stimolante che penso nessuno dei nostri tifosi avrebbe immaginato come decisiva per il traguardo play-off ad inizio stagione".Cristian Bucchi commenta invece così il pari in Toscana: "Non siamo certamente scesi in campo per ottenere un punto. Nel corso della partita abbiamo provato a vincere in ogni modo. Abbiamo creato tre-quattro palle gol nitide come il tiro di Kouko, un altro di Foglia, uno di Sabato, che nel primo tempo avrebbe potuto far gol se sulla traiettoria della sua conclusione non avesse trovato un compagno di squadra. Ci è un po' mancata la precisione nell'ultimo passaggio, così anche la zampata al momento opportuno. La mia squadra ha fatto tutto quello che doveva fare. Ad essere proprio pignoli ci è mancato solo il gol. Di fronte abbiamo trovato un'avversaria valida, che ha giocato sulle nostre caratteristiche, limitando in mezzo al campo Togni, marcandoci stretti. Non avevamo grandi spazi ma alla fine il punto me lo tengo volentieri perché non ricordo grosse conclusioni da parte dei toscani. Anche noi abbiamo limitato le loro caratteristiche. E non inganni il 4-1 dell'andata perché il risultato all'Helvia Recina rimase in bilico fino al 75'. Solo nel finale rimpinguammo, quando loro si sbilanciarono".Il Pisa?"Ora, dopo Carrara, cominciamo a pensarci. Vorremmo dimostrare sul campo di essere più bravi di loro di fronte al nostro meraviglioso pubblico che ci auguriamo venga numeroso allo stadio, nonostante orari che non sempre ispirano. Vogliamo goderci questo finale di campionato tutti insieme. Non pensiamo a ciò che succede nei tribunali, guardiamo solo al campo. Oggi, ad esempio, ho visto una Carrarese tutt'altro che deconcentrata, nonostante i problemi societari che affliggono i nostri avversari".
Come ormai ampiamente noto, il referendum sulla durata delle concessioni alle trivelle non ha raggiunto il quorum di 50% + 1, e perciò non può essere valido. La media nazionale si è fermata a circa il 32,15% per un totale di 15.806.788 di aventi diritto al voto. L'unica regione, che ha raggiunto il quorum, è stata la Basilicata superando il 50%.Nelle Marche la situazione risulta più o meno in linea con la media nazionale. Hanno votato il 34,75% degli aventi diritto al voto per un totale di 413.398 elettori. Risultato un po' scarso e piuttosto contraddittorio se consideriamo che la Regione è stata tra le promotrici del referendum.In provincia di Macerata la situazione è analoga: gli elettori sono stati 79.476, in percentuale 32,58% degli aventi diritto al voto. Il comune maceratese con l'affluenza più alta è stato Porto Recanati (38,77%), seguito Esanatoglia (37,46%), Caldarola (35,58%), Urbisaglia (35,35%), Recanti (35,31%) e Potenza Picena (35,16%), unici comuni che hanno superato il 35% di affluenza. Affluenza "alta", considerando la media nazionale anche a Civitanova Marche (34,7%), Macerata (34,48%) e Tolentino (34,47%). Ciò che appare chiaro è che, le città costiere (Porto Recanati in testa, Potenza Picena, Civitanova Marche), le più toccate da vicino dalla questione, hanno raggiunto una percentuale più alta.Una trentina i comuni che non hanno raggiunto la soglia del 30% perlopiù zone montane e pedemontane: Treia (29,39%) e Camerino (26%) ad esempio. La percentuale più bassa in provincia è stata toccata da Monte Cavallo, con appena il 16,66% di votanti.Tutte le percentuali sono disponibili sul sito del Ministero degli Interni.Il presidente della Regione Marche Ceriscioli, com'è noto, si è recato alle urne e ha votato Sì, "disobbedendo" alle direttive nazionali del PD che invitavano all'astensionismo. E ora? "Ai posteri l'ardua sentenza".
Durante il weekend ignoti si sono introdotti all'interno della centralissima sede della facoltà di Scienze della Comunicazione in via Don Minzoni. I ladri hanno scassinato un distributore di merendine e hanno smurato una piccola cassaforte che si trovava al piano terra che però, non sono riusciti ad aprire abbandonandola. Sul luogo la polizia per effettuare i rilievi di rito.La domanda che ci si pone è come i malviventi siano riusciti ad entrare dal momento che dai primi rilievi non risultano segni di scasso o effrazione. L'ipotesi più plausibile è che qualcuno durante la chiusura del fine settimana sia rimasto all'interno dell'edifico, agendo poi indisturbato.Il furto, fortunatamente, non è stato ingente poiché è stato portato via solamente il contenuto dei distributori, monete e merendine. Tuttavia, la conta dei danni risulta più pesante. Il distributore danneggiato e, sopratutto, la cassaforte smurata costeranno molto di più di qualche spicciolo.
Sulla questione sanità e sull’ospedale di Macerata, l'Udc ha presentato un ordine del giorno da discutere nel prossimo consiglio comunale "per sottolineare la necessità di una maggiore condivisione nelle scelte, che chiaramente spettano all’Area Vasta, la quale deve informare il sindaco e a seguire il consiglio comunale con chiarezza e tempi congrui in modo da permettere ai consiglieri comunali l’eventuale discussione e l’informazione ai cittadini che rappresentano.L’Udc" spiega Marco Foglia, vice capogruppo al consiglio comunale di Macerata "ha una sensibilità particolare su questo tema, come su quello degli Ato per la gestione dell’acqua e vuole comunque salvaguardare le eccellenze che esistono nel nostro territorio, create con un lungo lavoro e con l’impegno di tante persone in primis tutti i dipendenti del nostro nosocomio che attraverso la loro dedizione rendono possibile nonostante tutte le difficoltà il raggiungimento di risultati importanti".
“Tornare a crescere” si può, con una concreta strategia prima ed una serie di singole ed efficaci misure poi. Questa la risposta del Vice Ministro dell’Economia Enrico Morando, protagonista dell’incontro organizzato da Confartigianato Imprese Macerata nei giorni scorsi presso l’Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche. Un interessante e partecipato incontro riservato alle imprese, a cui hanno partecipato autorità del territorio tra le quali l’On. Irene Manzi, il Sen. Mario Morgoni ed i consiglieri regionali Luca Marconi e Francesco Micucci, nel quale, nella sua relazione introduttiva, il Vice Ministro ha preliminarmente sottolineato le criticità della situazione economica del nostro Paese e i punti di forza delle riforme in atto.Ad aprire la manifestazione i saluti del Presidente di Confartigianato Imprese Macerata Renzo Leonori e gli interventi di Graziano Di Battista, Presidente di UnionCamere e della Camera di Commercio di Fermo, e del Segretario di Confartigianato Marche Giorgio Cippitelli, che hanno tutti ribadito l’importanza per le piccole e medie imprese di avere il sostegno concreto delle Istituzioni attraverso una politica economica che sappia attuare le giuste misure per rimettere in moto il nostro Paese.“L’obiettivo del Governo è quello di aiutare il Paese a tornare a crescere in modo significativo e duraturo nel tempo – ha dichiarato il Vice Ministro Morando - e la politica, il cui ruolo è decisivo per fornire gli impulsi che rendono proficui gli sforzi dei soggetti da cui dipende la crescita, ha il dovere di tornare a progettare il cambiamento del Paese attraverso delle strategie unitarie a lungo termine. Occorre quindi rimuovere i tanti fattori frenanti dello sviluppo, uno su tutti l’elevata pressione fiscale sul lavoro e sulle imprese, che compromette la nostra capacità competitiva creando un gravissimo handicap al nostro paese. Per arrivare ai livelli di pressione fiscale come quelli ad esempio della Germania, dobbiamo rinunciare a circa 36 miliardi di euro di gettito annui, una cifra importante che corrisponde più o meno a 2 punti percentuali del Pil, ma che comunque rimane un obbiettivo realistico. Obbiettivo raggiungibile con una qualificata operazione di riduzione della spesa, ad esempio attraverso la riforma della Pubblica Amministrazione, che vada poi a finanziare proprio la riduzione della pressione fiscale. Altro fattore frenante della crescita è sicuramente il cattivo funzionamento di una delle Istituzioni economiche fondamentali, ovvero la Giustizia Civile, sistema che presenta i costi più alti d’Europa e i rendimenti, in termini di efficienza, più bassi e che quindi va profondamente riformata. Tra gli aspetti determinanti per la crescita c’è poi sicuramente il “capitale umano”, e senza un rafforzamento degli investimenti nella sua formazione, non potrà esserci futuro. A questo Paese serve una maggiore qualità e quantità di capitale umano, ecco perché puntiamo molto su misure come quelle previste dal decreto sulla “Buona Scuola”, e sul rinnovamento del sistema universitario e della ricerca. La crisi economica degli ultimi anni – ha concluso il Sen. Morando - ha amplificato le difficoltà del sistema di finanziamento di tutte quelle imprese che, lavorando principalmente per il mercato interno, si affidano normalmente al credito offerto dal sistema bancario, accesso ormai diventato estremamente difficoltoso. L’Esecutivo sta a tal proposito lavorando affinché le imprese tornino a respirare mettendo gli artigiani e gli imprenditori nelle migliori condizioni per ripartire e tornare a crescere.”
Un turista insolito e decisamente poco gradito ha fatto la sua comparsa questa mattina a Macerata in Piaggia della Torre, all'altezza di Palazzo Conventati.Un grosso topo, infatti, scorrazzava avanti e indietro per la scalinata, fra i commenti poco entusiasti di chi se lo è trovato davanti ed è stato immortalato in alcuni scatti da Filippo Davoli.
ECCELLENZA: Matteo Possanzini.Dopo Porto Recanati anche a Tolentino è stato capace di far esprimere il miglior calcio alla sua squadra raggiungendo anche l' importante obiettivo dei play off e, cosa altrettanto importante, ha fatto crescere i molti giovani che aveva all' interno della sua rosa. Allenatore che considerata la sua giovane età, la sua professionalità e filosofia, merita indubbiamente di lavorare in società professionistiche.PROMOZIONE: Giuseppe Santoni.Un allenatore con metodi un po' "all'antica" ma anche quest' anno ha dimostrato di riuscere a ricavare dai suoi giocatori il 110%. Il suo Potenza Picena era partito con l' obiettivo della salvezza ed invece ha concluso il campionato in seconda posizione. Un grande conoscitore del calcio dilettantistico e considerato che tutti i giocatori che ha allenato lo adorano, credo che il segreto dei suoi successi sia il feeling che riesce ad instaurare con i suoi ragazzi.I° CATEGORIA: Gregory Pierantoni.Gli è stata affidata la panchina degli Amatori Corridonia, società che ad inizio anno sembrava una squadra destinata a lottare per non retrocedere ed invece ha sfumato il sogno play off solo nel secondo tempo dell' ultima giornata. Si è confermato tecnico molto preparato e carismatico.II° CATEGORIA: Massimo Nerpiti.Il suo Caldarola ha ammazzato il campionato. E' stato un leader ed un vincente da giocatore e quest'anno ha dimostrato di esserlo anche da tecnico.(A cura di Simone Salvucci, tecnico dello United Civitanova, seconda categoria girone E, obiettivo salvezza raggiunto con molto anticipo con la valorizzazione dei giovani del vivaio, grande conoscitore del calcio locale)
Una targa e una borsa di studio in memoria di Giovanni Soldini, ispettore del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, venuto a mancare improvvisamente lo scorso 1 marzo. Ieri pomeriggio (sabato 16 aprile) il corpo docente e gli studenti dell'istituto “San Giuseppe” di Macerata lo hanno voluto ricordare insieme alla moglie Maria Pia, ai figli Francesco e Anna e a tanti amici e parenti con una targa a lui intitolata, posta all'ingresso del corridoio della scuola media, e annunciando l'istituzione di una borsa di studio a suo nome.“In punta di piedi” si legge sulla targa: è così che la scuola ha voluto ricordare un uomo disponibile e preparato, che ha seguito con cura e passione le pratiche per la riapertura della scuola media delle Giuseppine, dopo 30 anni dalla chiusura. “In punta di piedi perché Giovanni era una persona presente, ma discreta, sempre pronta ad aiutarti con delicatezza” ha commentato la preside Maria Ortenzi.La bontà e la generosità di Soldini sono state sottolineate anche dal vice sindaco Stefania Monteverde e dal presidente della Provincia Antonio Pettinari, cugino di Soldini. “Ciao Giovanni, ci mancherai” ha detto Pettinari. A seguire, una messa nella chiesa dell'istituto, a cui hanno partecipato tantissime persone.
La Roana Cbf Macerata suda sul parquet di Civitanova per conquistare il derby maceratese per 1-3. Le padrone di casa danno filo da torcere alle ragazze di Giganti fin dai primi scambi, al primo time out tecnico Giorgi e compagne sono sotto di quattro punti, ma non decorrono e tornate in campo recuperano il gap. La Sacrata non ci sta e tenta di nuovo l'allungo fino al 16 a 12, poi si cambia ritmo facendo la voce grossa a muro la Roana Cbf sembra inarrestabile, supera la squadra di Paniconi e chiude il set 23 a 25.È ancora la Sacrata a partire al massimo nel secondo set, bisogna aspettare il 9 a 0 per veder tornare a giocare le maceratesi che cercano di ricalibrare il proprio gioco arrivando a solo tre punti dalle avversarie, ma le civitanovesi non ci stanno e conquistano il secondo set 25 a 19.L'orgoglio della squadra sull'uno a uno cresce, questa volta la Roana Cbf non fatica a partire, emerge il gruppo che fa dell'unione la forza in più da poter utilizzare, una prova corale che guida il set senza mai lasciare spazio ad un ipotetico ritorno delle padrone di casa, con un tocco di seconda Peretti firma il venticinquesimo punto mentre la Sacrata si ferma a 20.Il derby è ancora battaglia, si gioca punto a punto fino al 22 pari, una carambola di emozioni e di scambi coinvolgenti, poi Foglia e Lombardi dicono no a Testella con un bel muro punto, Pomili attacca out e in fine Grizzo con un mani-out pone fine al match.Continua così la striscia positiva della Roana Cbf, sconfitta solo da Bastia nel girone di ritorno, una squadra che sta cercando in tutti i modi di spingersi oltre i pronostici di inizio anno, una squadra che sta dando segnali forti in campo in questo rush finale di campionato.
Partita avara di contenuti ed emozioni che finisce con il risultato che meglio di tutti rispecchia quanto visto in campo. Lo zero a zero finale, infatti, è l'esatta foto di una gara dalle rarissime emozioni, contratta, dove i portieri hanno fatto quasi la parte di spettatori non paganti.La trasferta di Carrara è chiaramente un'altra tappa importante di questo finale di stagione per la Maceratese. Bucchi può contare su tutti gli effettivi a sua disposizione, fatta eccezione per Altobelli, fermato per un turno dal giudice sportivo. Al suo posto il tecnico biancorosso schiera al centro della difesa Fissore. Prima del fischio di inizio viene osservato un minuto di raccoglimento in memoria di due operai rimasti uccisi in un tragico incidente sul lavoro.La prima parte della partita non entusiasma: le due squadre si affrontano prevalentemente a centrocampo e nessuna vuole scoprirsi. Il primo affondo vero, però, è della squadra di Bucchi con una ripartenza al 22': Imparato cerca Fioretti in area, ma l'attaccante viene anticipato dai difensori di casa. Ma è proprio la Carrarese che potrebbe sbloccare al 27', quando Gherardi viene a trovarsi a tu per tu con Forte ma la sua conclusione di sinistro risulta debole e facilmente preda del portiere biancorosso. Rischia ancora la Maceratese al 38', quando da un calcio di punizione dalla sinistra per la Carrarese scaturisce una mischia in area risolta dall'uscita decisa di Forte. Occasione colossale per la Rata al 42', con Foglia che si trova a calciare una sorta di rigore in movimento, ma calcia male e la sfera finisce abbondantemente alta sopra la traversa della Carrarese. Il primo tempo, così, si chiude sullo zero a zero, risultato che rispecchia in pieno l'andamento della partita.Nella ripresa cambia poco o niente: gara speculare a quella del primo tempo. La Carrarese sfiora ancora il gol al 64', quando Herpen trova Tognoni la cui conclusione termina sul fondo. Nei minuti finali le squadre si allungano un po', complici la stanchezza e il caldo. A dieci dalla fine ci prova Kouko con una conclusione di controbalzo che finisce alta. Le schermaglie finali non cambiano volto a una gara che finisce con un pareggio che allunga la striscia positiva dei biancorossi e può essere visto con moderata soddisfazione.
Transitare la città di Macerata da “città museale” a “città impresa”, restituire un ruolo alle piccole e medie città, sviluppare nuove tecnologie che diano un senso alla SENSEable city, per agevolare la vita di cittadini consapevoli. Queste le visioni strategiche entro cui si collocano le sette azioni del progetto In-Nova Macerata, per realizzare la “Macerata che sarà”.Il progetto, inviato alla regione Marche il primo aprile per concorrere ai fondi ITI, è stato illustrato venerdì 15 aprile alla città, durante una serata all’Ostello Asilo Ricci dal team InnoThink, dal sindaco Romano Carancini, ospiti il vescovo Nazareno Marconi, il rettore dell’Unimc Luigi Lacchè, il direttore centro studi e ricerca iGuzzini Piergiovanni Ceregioli, il presidente dell’Accademia di Belle Arti Evio Hermas Ercoli.La comunità fatta di persone, la qualità della vita e dell’ambiente urbano, la capacità di produrre reti e ponti, di costruire una coscienza condivisa sono gli ingredienti per produrre oggi nuova ricchezza, che che non passa più per i distretti industriali ma all’interno della stessa città. Su questi presupposti si fondano le sette azioni del progetto e il lavoro svolto dal team Innothink e dall’ufficio Europa del Comune.“Macerata ha cominciato a pensare in grande e per chi come me percorre la penisola da nord a sud non è difficile vedere che non è più vero che siamo nella periferia” ha detto l’analista economico Marco Marcatili del team InnoThink che, insieme a Emanuele Frontoni, Andrea Giaconi e Massimiliano Colombi, ha illustrato il lavoro svolto.“Macerata Che Sarà” declina la città all’indicativo futuro: un futuro sempre aperto che trae indicazioni da ciò che oggi come “con-cittadini” facciamo, pensiamo e sogniamo. In questa prospettiva In-Nova Macerata” rappresenta una traiettoria di lavoro che è anche frutto di un prezioso laboratorio di progettazione comune e che impegna tutti noi a “fare nuova” la città”- ha detto il sindaco Romano Carancini.Con il lavoro svolto in questi mesi, gli incontri con le istituzioni, la città e gli stakeholder, il confronto sulle visioni per il futuro, il lavoro del team e dell’amministrazione comunale forse è nata una nuova start-up a Macerata, un nuovo cervello, un urban center in grado di pensarsi e progettarsi nel futuro, anche se non ci dovessero esse nuovi bandi, è stato sottolineato nel corso della serata.Tre le direttrici su cui si muovono le sette azioni previste: la micro-senseable city, un laboratorio a cielo aperto per sperimentare in una piccola città i processi di infrastrutturazione innovativa messi in campo dal “Senseable City Lab” del MIT di Boston, una nuova visione della città attraverso la luce grazie al progetto cui stanno lavorando lo scenografo Dante Ferretti e l’azienda leader della luce iGuzzini, coniugando creatività e valorizzazione della città con l’innovazione tecnologica al led degli ottomila punti luce cittadini. La città come “luogo dinamico” di produzione dell’innovazione di processo, di prodotto, di modelli di sviluppo e crescita del settore culturale.Queste le azioni:1. Un cluster in cui la vocazione culturale del territorio produca una nuova impresa dove sviluppare soluzioni e tecnologie per la produzione culturale.2. Le start-up e rafforzamento competitivo delle PMI culturali e creative, con output incentivi per le imprese, sostegno delle start-up e percorsi formativi.3. La rifunzionalizzazione dell’auditorium San Paolo, struttura nel cuore di due direttrici culturali importanti che vanno dallo Sferisterio agli spazi dell’Ex Mattatoio e da palazzo Buonaccorsi a palazzo Ricci che l’amministrazione spera presto di inserire in questo circuito culturale.4. Lo sviluppo e la promo-commercializzazione di prodotti turistici e culturali.5. L’Illuminazione per la riqualificazione del paesaggio urbano e per l’efficienza sul piano ambientale.6. Impianti tecnologici per la connessione a banda ultra larga.7. Interventi per la mobilità e l’accessibilità al sistema urbano.Presentati ieri anche alcuni rendering dello studio di Dante Ferretti per la nuova illuminazione della città “che è anche un’operzione di pulizia dall’attuale inquinamento luminoso” ha detto Piergiovanni Ceregioli della iGuzzini che ha spiegato il ruolo della luce nella strategia di crescita urbana.Il passaggio importante ora è quello della realizzazione dei progetti “siamo in competizione e dobbiamo pensare che possiamo farcela” è stato sottolineato. “La sfida per la nostra comunità - ha detto il vescovo Marconi - è essere portatori di memoria e portatori di utopia, pensare alla storia proiettata verso il futuro. Due sono gli strumenti, - forti contenuti della cristianità – la provvidenza che costruisce il bene e la speranza che da la forza di portare il piede oltre gli ostacoli”.“In questa comunità ci sono elementi di futuro, alcuni troppo fragili, altri dispersi tra loro. La sfida del governo è coordinare gli attori” ha detto il rettore UNIMC Lacchè,mentre Ercoli dell’ABAMC ha espresso disaccordo sull’operazione San Paolo invece del quale vedrebbe meglio la chiesa di San Giovanni nell’omonima piazza.Il lavoro della InnoThink sulla Macerata del futuro costituisce un'analisi della città, mettendo a fuoco minacce, opportunità e sfide che la riguardano e sarà uno strumento di lavoro per guardare anche alla programmazione dell'Europa 2020