Sarà una settimana di ferro per la Maceratese. Domani (fischio di inizio alle ore 14,30) i biancorossi ospiteranno all’Helvia Recina il Padova. Mercoledì prossimo, sempre a Macerata, è in calendario la partita con il Modena, rinviata lo scorso 21 gennaio a causa della neve. Domenica 12 febbraio infine trasferta a Pordenone.
Sia il Padova che il Pordenone attualmente occupano a braccetto la terza posizione di classifica, mentre il Modena è in piena zona play out.
Per la squadra allenata da Federico Giunti sarà la prima partita del 2017 giocata all’Helvia Recina, dove nel girone di andata i biancorossi hanno ottenuto due sole vittorie.
“E’ un anno nuovo, speriamo che sia anche vita nuova - ha affermato Giunti - Dobbiamo cercare di migliorare la classifica tra le mura amiche. E’ da tanto che ce lo diciamo, dobbiamo passare ai fatti. Fuori casa stiamo facendo molto bene”.
Il Padova è un avversario di spessore.
“E’ una squadra costruita per provare a vincere il campionato, come Venezia, Parma e Reggiana. Hanno fatto un paio di acquisti ottimi sul mercato, si sono rinforzati in attacco. Dovremo fare una prestazioni sopra le righe. La forza del Padova non la scopro io”.
Come scenderà in campo la Maceratese?
“Continueremo sulla base di quello che è stato fatto nelle ultime partite. Il nostro modo di giocare è quello, centrocampo a tre e difesa a quattro”.
Ultimamente la squadra ha ricevuto la visita del presidente Filippo Spalletta.
“Credo che il presidente abbia fatto bene a parlare con la squadra. Quando all’esterno si alimentano alcune voci è giusto fare chiarezza. Sono state dette cose che fanno piacere, dalle parole bisognerà passare ai fatti. Il presidente ha ribadito che è venuto a Macerata per creare qualcosa di importante. Ci ha messo la faccia fino ad adesso, speriamo che continuerà mettercela il più a lungo possibile”.
La Maceratese, reduce dalla vittoria in trasferta ad Ancona, recupera De Grazia, assente nel derby a causa di una giornata di squalifica.
Tra i pochi (ma buoni) rimasti dallo scorso torneo c'è Francesco. Saracinesca di affidabilità assoluta, lo scorso anno fu un elemento di spicco della difesa dell’allora compagine di Cristian Bucchi e nell’attuale campionato si è confermato ai massimi livelli anche nella retroguardia di Federico Giunti. Forte ha contribuito in prima persona a far restare blindata la propria porta in ben 12 delle 23 giornate finora disputate con la maglia della Maceratese. Traguardo non da poco, perché quando le fondazioni sono buone (nel territorio maceratese di recente, con lo sciame sismico, ne sappiamo qualcosa…), la casa rimane salda.
Ragazzo sempre positivo, non può che gongolare dopo due derby esterni vinti. Vero, Francesco?
“Eh sì – attacca Forte – il fatto di aver vinto sia a San Benedetto, peraltro dopo mezzo secolo di vani tentativi, sia ad Ancona, anche lì dopo 45 anni di attesa, non può che far crescere l’autostima di un gruppo veramente tosto. Stiamo bene ed abbiamo vissuto una settimana tipo. Non temiamo il Padova perché ci siamo preparati alla grande”.
Domenica il Padova, poi il recupero con il Modena ed infine il Pordenone, un trittico da brividi…
“Tutte le partite sono difficili. Nel nostro girone non vedo gare facili sulla carta, ma noi le dobbiamo affrontare con il piglio giusto, quello battagliero che potrebbe portarci altre soddisfazioni. Quando giochiamo come sappiamo, possiamo davvero dare tanto”.
Un passo indietro, al Del Conero nel secondo tempo ai tifosi dorici è venuto il mal di testa a sentire il continuo fischio arbitrale a fermare gli avanti locali terminati in fuorigioco. Casualità oppure preparazione?
“Preparazione. Direi meticolosa. Sia Federico Giunti che il trainer in seconda Daniele Gregori sono maniacali nello studio dei movimenti giusti per disinnescare gli attacchi dei nostri avversari. Sapevamo che l’Ancona ci avrebbe attaccato con puntate profonde e abbiamo tenuto la linea difensiva alta, quel tanto che è bastato per mandare in offside i nostri avversari un gran numero di volte. In settimana ci prepariamo bene a livello tattico ed i frutti si vedono”.
Contro il Padova pensi che sarà un’altra partita casalinga con scarse soddisfazioni per i tifosi della Rata oppure…
“Non credo che il Padova, quarto in classifica, verrà a Macerata per difendersi. Se i veneti ci presseranno, noi sapremo come ripartire ed approfittare degli spazi che si verranno a creare in contropiede, la nostra “arma letale”. È nelle nostre caratteristiche. In caso contrario sarebbe più difficile attaccare l’ennesima difesa chiusa a riccio. Ne abbiamo viste diverse, a Macerata, di squadre abbottonate”.
La dirigenza ha fatto ritocchi precisi nella finestra di mercato invernale, come giudichi l’operato del direttore Benassi?
“Ha ingaggiato i giocatori di cui avevamo bisogno. Rocco (Sabato, ndr), ad esempio, ci darà molto a livello di esperienza e andrà a colmare un settore, quello difensivo sinistro, dove eravamo un po’ scoperti. Moroni è un giocatore di grande prospettiva”.
Firmeresti per 5 punti nelle prossime tre partite?
“Firmerei solo per… 9 punti. Si deve puntare sempre in alto”.
L’uscita… alta di Francesco Forte non può che fare piacere allo staff ed ai tifosi. Contro il Padova sarà un bel vedere.
In 5 anni il numero dei poveri in Italia è triplicato e, dei circa 5 milioni stimati, almeno 1,2 milioni sono minori. A questi se ne aggiungano altrettanti in condizione di povertà relativa. Ecco i numeri drammatici che rendono indispensabile il contrasto alla povertà al centro della mattinata di riflessione organizzata ad Ancona dall'On. Emanuele Lodolini con il patrocinio di Anci Marche e della Camera dei Deputati, alla quale sono intervenuti anche Emma Capogrossi, Coordinatrice della Commissione Servizi Sociali e Immigrazione di Anci Marche, Sergio Pierantoni, Coordinatore dell'ufficio Amministrativo della Caritas nazionale, Sergio Santarelli, Dirigente dei Servizi Sociali della Regione Marche.
“Per svoltare con gli strumenti di contrasto alla povertà, in sostegno di famiglie ed persone in grave difficoltà economiche – ha detto Emanuele Lodolini introducendo l'incontro - un gran lavoro è stato fatto dal governo Renzi con la legge di stabilità 2016 e la legge di bilancio 2017 che ha destinato 1 miliardo e mezzo di euro da considerarsi un punto di partenza importante sapendo che il fondo sul sociale era stato azzerato”. “I fondi destinati al sociale – ha aggiunto l'On. Edoardo Patriarca, Presidente del Centro Nazionale Volontariato – per troppo tempo sono stati considerati una spesa mentre andrebbero considerati un investimento perché se si aiuta le famiglie ad uscire dalla povertà, queste rientrano nel circuito economico e quindi contribuiscono alla ripresa del paese”. “Inoltre – ha aggiunto – dovremmo re-introdurre nel nostro vocabolario il concetto del prendersi cura, di chi ha bisogno, di chi vive situazioni di disagio, del territorio, degli altri, e la politica, da questo punto di vista, può fare molto ma, con l'approvazione di questa legge per la quale attendiamo i decreti attuativi, si è già dato un segnale significativo”. Il disagio sociale oggi riguarda soprattutto i giovani ed i minori, e meno gli ultra 65enni i cui dati sono pressoché invariati. Il dibattito aperto riguarda anche il reddito d'inclusione il cui sostegno economico è “condizionato all’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativo volto all’affrancamento dalla condizione di povertà” - ha detto Emma Capogrossi a nome dell'Anci Marche. Dunque il modello scelto è quello di un sostegno complessivo alla persona finalizzato soprattutto al suo inserimento lavorativo ed all'uscita da una situazione di disagio momentaneo.
A seguito degli eventi sismici che da agosto in poi hanno tartassato la nostra provincia si è verificato un vero e proprio spopolamento del centro storico di Macerata con conseguente crisi delle attività commerciali di una zona già in difficoltà per ragioni strutturali e problemi di accessibilità. Nel corso di un incontro tra i commercianti di Corso Matteotti, Via Gramsci e Via Lauri si è discusso della necessità di interventi immediati per favorire il rilancio del centro.
I commercianti chiedono, anche a seguito dell’attuazione del “Piano Parcheggi “ del Comune, con l’acquisizione del Park Sì, che vengano messe in atto le misure già preventivate dall’amministrazione per migliorare la fruibilità dei parcheggi.
In particolare si chiede che venga messa in opera un’opportuna segnaletica lungo le principali vide d’accesso e lungo le mura che consenta di raggiungere i parcheggi (Park Sì, Paladini, Garibaldi) e che specifici che da tali aree di sosta possono essere raggiunte facilmente, con gli ascensori le varie zone del centro.
Si chiede anche che vengano ristampati i volantini informativi sui parcheggi dato che quelli messi a disposizione sono velocemente terminati. I commercianti si impegnano fin d’ora a diffonderli e spiegarli alla loro clientela.
Inoltre si chiede la realizzazione di piano di comunicazione per rilanciare il turismo nella nostra città che è stata colpita solo marginalmente dal sisma e che quindi è pienamente fruibile dai viaggiatori. Purtroppo i media nazionali hanno spesso identificato come zona dell’epicentro con grave danno per l’immagine della città.
I provvedimenti richiesti sono da considerarsi estremamente urgenti poiché si sta già verificando una diminuzione degli esercizi commerciali nel centro storico. Molti hanno chiuso o si sono trasferiti m molti altri sono a rischio. Occorre perciò una risposta immediata.
Stavolta non c'è stato scampo. E' finito (finalmente) in carcere Marco Frascaria, il 28enne originario di San Severo che il giorno di Santo Stefano ha messo a segno una rapina violenta ai danni di una coppia di anziani a Macerata, uno dei quali addirittura allettato.
Frascaria aveva minacciato la donna con un coltello e l'aveva colpita, rubando oro e gioielli che poi aveva rivenduto in un Compro Oro di Firenze. Il 28enne, infatti, lavora in Toscana per una cooperativa locale. Attualmente, Frascaria si trovava agli arresti domiciliari da alcuni parenti maceratesi non solo per la rapina di Santo Stefano, ma anche perchè a suo carico c'era una denuncia da parte della moglie per maltrattamenti.
A tutto questo, si è aggiunto un nuovo capo di imputazione: è stato infatti denunciato per minacce dalla sorella convivente. Alla luce di questo ultimo, nuovo episodio la Procura di Firenze ne ha disposto la custodia cautelare in carcere. Oggi, gli agenti della squadra mobile sono andati a prelevarlo nell'abitazione dove stava scontando i domiciliari e lo hanno portato in carcere ad Ancona.
Il segretario di Azione in Movimento, Simone Livi, ha inviato una lettera aperta al Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, per invitarlo a prendere le iniziative necessarie a sbloccare una situazione oggi statica che impedisce a diversi cittadini di poter avviare le opere di ricostruzione dopo il terremoto.
Questo il testo della missiva
Signor Presidente, vado subito al motivo di questa mia missiva.
Vista la convenzione da Voi stipulata con la Cassa Depositi e Prestiti in data 18/11/2016 con la quale si sono definite le linee guida e le regole applicative per l’erogazione dei Finanziamenti per i fini di cui all’articolo 5 del D.L. 189/2016, volti a fornire alle Banche - nei limiti del Plafond e nel rispetto del Limite Annuale- la provvista per l’erogazione dei Finanziamenti.
Considerato che da tale data sono passati ormai due mesi e mezzo e che l’accordo ancora non è stato reso operativo e quindi le Banche non sono attualmente in grado di aprire conti correnti intestati a tutti quei cittadini che potrebbero partire immediatamente con i lavori di ristrutturazione dei propri immobili danneggiati dagli eventi sismici di agosto ed ottobre, secondo i criteri previsti dal Commissario Straordinario per la Ricostruzione.
Tenuto conto della enorme situazione di disagio che stanno vivendo le tantissime persone costrette ad abbandonare la propria abitazione e che attualmente sono ospiti in varie strutture spesso anche distanti molti chilometri dal proprio paese e/o luogo di lavoro;
Le chiedo di intervenire con cortese sollecitudine al fine di sbloccare questa impasse, invitando gli Istituti Bancari a stipulare immediatamente convenzione con la Cassa Depositi e Prestiti in modo da rendere subito efficace l’atto da Voi stipulato a novembre.
Mi permetto di ricordarle che questo territorio sta vivendo una situazione drammatica e che tutti dovrebbero fare la propria parte per cercare, nel più breve tempo possibile, di ristabilire un minimo di normalità.
Confido nella Sua disponibilità nell’accogliere positivamente tale appello.
Si terrà il 9 e il 10 febbraio l'edizione 2017 del Salone di orientamento dell’Università di Macerata, l’iniziativa rivolta agli studenti delle scuole superiori.
L'ateneo apre le porte ai ragazzi offrendo un programma ricco di attività: gli studenti saranno accolti dalle 10 alle 11 dagli operatori dell’orientamento e dai senior tutor, nei due punti informativi allestiti in piazza della Libertà e sotto la Loggia del Grano in via Don Minzoni.
A seguire, dalle 10 alle 12, si svolgeranno gli incontri con i docenti e i tutor dei Dipartimenti per la presentazione dell'offerta formativa e dei corsi di laurea, nelle sedi indicate nel programma. Dopo la pausa pranzo alla mensa universitaria, il Salotto di orientamento propone un approfondimento sulle professioni degli umanisti e un incontro a "Tu per Tu" con la delegata all'orientamento, il consulente di orientamento e i senior tutor del servizio "Pillole di orientamento per una scelta consapevole".
Gli studenti possono partecipare singolarmente o con la propria scuola di appartenenza, compilando e inviando la scheda disponibile sul sito www.unimc.it.
All'Infopoint in via Don Minzoni gli studenti potranno avere informazioni sulla Scuola di Studi superiori Giacomo Leopardi, sui programmi Erasmus, sul servizio disabilità e sull'Istituto Confucio e sulle borse di studio e gli alloggi dell’Ersu.
Ancora un big match in arrivo in una vera e propria settimana di fuoco per la Cucine Lube Civitanova. Dopo il successo in Final Four di Coppa Italia e la fondamentale vittoria di mercoledì sul Resovia in Champions League, Stankovic e compagni tornano a pensare al campionato: domenica 5 (ore 18.00) li attende la super sfida con la Sir Safety Conad Perugia al Pala Evangelisti. A +6 sugli umbri e in vetta alla classifica, gli uomini di Blengini puntano a distanziare ulteriormente la formazione guidata da Bernardi, in una gara che si preannuncia davvero complicata e di altissimo livello. Non a casa il palasport perugino è tutto esaurito da giorni, ma i biancorossi non saranno soli: circa 300 tifosi raggiungeranno il capoluogo umbro per sostenere la Cucine Lube Civitanova. Venerdì e sabato pomeriggio gli ultimi due allenamenti tecnici dell'Eurosuole Forum, poi la partenza per Perugia.
Gara numero 20 tra Lube e Perugia, cucinieri avanti con 12 successi contro i 7 degli umbri. Due già gli incroci in questa stagione: in semifinale di Supercoppa italiana con la vittoria Sir per 3-1 e nel girone di andata con vittoria Lube per 3-2. Come detto ci saranno due grandi ex in campo come Marko Podrascanin, ben 8 stagioni in biancorosso dal 2008 al 2016, e Ivan Zaytsev alla Lube dal 2012 al 2014. Con la maglia dei cucinieri lo schiacciatore Denys Kaliberda, nella passata stagione a Perugia. Infine il tecnico di Perugia, Bernardi, è stato un giocatore della Cucine Lube nella stagione 2005-2006.
Attualmente al secondo posto in classifica a pari punti di Trento (ma con un miglior quoziente set) e a -6 dalla Cucine Lube Civitanova, Perugia (ora in mano al tecnico Bernardi dopo aver iniziato la stagione con Kovac in panchina) schiera in regia l'argentino De Cecco, in diagonale con il serbo Atanasijevic. In banda l'ex Zaytsev insieme allo Russell o in alternativa l'austriaco Berger. Grande ex anche al centro con il serbo Podrascanin, in biancorosso negli ultimi 8 anni, il secondo posto al centro è in gioco tra Birarelli e Buti. Seconda linea in mano ai liberi Bari e Tosi.
"A Perugia ci aspetta una partita molto difficile contro una delle formazioni più attrezzate del campionato, accreditata da tutti come la favorita. Veniamo da un periodo di risultati positivi e cercheremo di confermarli anche al Pala Evangelisti, giocando con tranquillità e dando il massimo dal primo pallone. E' una fase ricca di partite di alto livello e impegni ravvicinati, fondamentale anche la gestione del recupero tra le gare, ottimizzato dal nostro staff grazie anche all'utilizzo dei prodotti Enervit. Siamo pronti per la sfida di domenica, consapevoli dell'ampio vantaggio in vetta alla classifica che, però, vogliamo mantenere intatto". Così sul match Osmany Juantorena.
L'ottava giornata di ritorno sarà diretta da Gianni Bartolini di Firenze e Armando Simbari di Milano.
Giocatori a caccia di record
In Regular Season: Davide Candellaro – 3 muri vincenti ai 300, Klemen Cebulj – 3 attacchi vincenti ai 1000 (Cucine Lube Civitanova). In Campionato: Simone Buti – 2 battute vincenti alle 100, Ivan Zaytsev – 6 attacchi vincenti ai 2500 (Sir Safety Conad Perugia). In Campionato e Coppa Italia: Aleksandar Atanasijevic – 3 battute vincenti alle 200, Dore Della Lunga – 4 muri vincenti ai 100, Ivan Zaytsev – 1 partita giocata alle 300 (Sir Safety Conad Perugia); Enrico Cester – 14 attacchi vincenti ai 1000, Tsvetan Sokolov – 8 attacchi vincenti ai 1500 (Cucine Lube Civitanova).
Come seguire Cucine Lube Civitanova - Sir Safety Conad Perugia
Diretta sulla web tv Lega Volley Channel (Sportube.tv). Diretta Radio Arancia Network con la radiocronaca di Gianluca Pascucci. Aggiornamenti live anche sul profilo Twitter @VolleyLube.
Domani sabato 4 a Macerata sul palcoscenico del Festival sarà la volta dei live di Amarcord, Antonio Langone, Nunzia B, Frè Monti e Rachele Di Caro.
A ritmi serrati continua la maratona musicale d’autore nel secondo week end di audizioni live di Musicultura partner Radio 1 Rai, che vede in gara sessanta artisti provenienti da tutta Italia esibirsi con i propri musicisti al Teatro della Filarmonica di Macerata per garantirsi un posto al sole tra i sedici finalisti del celebre concorso.
Domani sabato 4 febbraio sul palcoscenico maceratese si esibiranno di fronte la giuria di Musicultura e il gremito pubblico che ogni sera segue con passione e con interesse le audizioni a caccia dei nuovi talenti italiani: Amarcord, Antonio Langone, Nunzia B, Fre Monti e Rachele Di Caro. Scopriamo chi sono e le loro storie artistiche:
Amarcord band di Firenze composta da Francesco, Gabriele, Giovanni, Marco e Riccardo. In “Vittoria”, il loro album d'esordio, è racchiuso l'intero percorso del gruppo: dalla formazione, ai numerosi concerti fino alle partecipazioni a Sanremo Giovani, al Premio De André e al RockContest 2015. Nel 2016 la band vince l’assegnazione del riconoscimento “Toscana100band” e realizza il singolo “A Testa Alta”, ricevendo la possibilità di registrare nello studio di Luciano Ligabue il secondo album.
Antonio Langone, classe '88, nasce a Potenza, studia la tromba e frequenta i corsi di formazione per “Autori di testi” e “Compositori” al CET di Mogol. Trombettista nella banda della città di Pignola, partecipa a due tappe del Tour “Ovunque Proteggi” di Vinicio Capossela. Apre i concerti di Eugenio Bennato e di James Senese / Napoli Centrale. Il suo progetto musicale da solista nel 2016 è alle finali del Premio “De Andrè” con “Chiedi alla polvere”. Nel 2013 esce l'album “Un po' nell'ombra un po' nel buio”. Antonio compone musiche per spettacoli teatrali ed ha collaborato con la “Glasgow Clyde College”, con il suo brano “Perduto altrove”, colonna sonora di un cortometraggio muto.
Nunzia Carrozza, di Telese Terme, in arte Bi, è una pianista laureata al Conservatorio di Campobasso, cantautrice, turnista (piano e tastiere), e vocalist di esponenti della scena cantautorale, tra cui Fausto Mesolella nel tour “Diffidate dalle imitazioni” e nel disco “Cantostefano”. Tra i riconoscimenti ricevuti: il Premio “Pigro Ivan Graziani” nel 2007 e il Premio Repubblica in occasione del “Premio F. De Andrè” nel 2016; i suoi brani sono stati inseriti nella compilation del Giffoni Film Festival (2006) e nell'album “Sono un'isola – Premio Bianca d'Aponte” (2007) e nel 2016 si è esibita al concerto del Primo Maggio a Roma. Nunzia, laureata in logopedia specializzata sulla voce artistica, è vocal coach di professionisti nell'ambito musicale quali Renzo Arbore, Fatima Trotta, Carmine Faraco, Rosalia Porcaro e Francesco Cicchella.
Francesco Monti, alias Frè Monti, di Castellarano (RE) nel 2013 partecipa alla prima edizione di “The Voice of Italy”, nella squadra di Riccardo Cocciante. Si esibisce al Soave Guitar Festival, al Ferrara Busker Festival e ad iniziative organizzate dalla Nazionale Italiana Cantanti. Apre i concerti di Ron e Andrea Mingardi. Nel 2016 è alle semifinali di Sanremo Giovani. Ha all'attivo due album di cover riarrangiate, che racchiudono brani di Paolo Nutini, The Beatles, David Bowie e Jack Johnson.
Rachele Di Caro, nasce a Caltanissetta nel 1991, laureata in Filologia moderna e scienze filosofiche, compone canzoni e si esibisce come cantante e attrice in spettacoli-concerto organizzati dalla Comunità “La Presenza”. Nel 2009 vince il primo premio al progetto Stand-Up della Caritas della Diocesi di Caltanissetta. La giovane artista è molto attiva a livello sociale, tanto da aver compiuto numerosi viaggi missionari in Uganda.
E’ possibile seguire lo STREAMING LIVE delle audizioni sul canale you tube di Musicultura: www.youtube.com/user/musicultura
APP MUSICULTURA
Tutte le info sull’ App gratuita di MUSICULTURA da scaricare su Apple Store e GooglePlay
CALENDARIO AUDIZIONI LIVE 2016 - APERTE AL PUBBLICO
Teatro della Società Filarmonico Drammatica di Macerata
INIZIO SPETTACOLI venerdì e sabato ore 21 - domenica ore 17
-venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 Gennaio;
-venerdì 3, sabato 4 e domenica 5 Febbraio;
-venerdì 10 , sabato 11 e domenica 1 Febbraio;
- venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 Febbraio.
PROGRAMMA AUDIZIONI LIVE MUSICULTURA 2017
GENNAIO
Venerdì 27 gennaio
Giulia Catuogno
Lene
Eugenio Rodondi
Antonio Ferrari
Salvario
Sabato 28 gennaio
Lorenzo Santangelo
Luca Mele
Makardia
Doro Gjat
Gigi Marras
Domenica 29 gennaio
Francesca Sarasso
Lovain
Lumanera
Andrea Del Rivo
Teo Manzo
FEBBRAIO
Venerdì 3 febbraio
Luce
Shark E Groove
Tano Mongelli
Piero Romitelli
Buva
Sabato 4 fabbraio
Nunzia B
Rachele Di Caro
Fre Monti
Amarcord
Antonio Langone
Domenica 5 febbraio
Alfredo Marasti
Gian Piero Milanetti
Agnese Valle
Bob Messini
Irene
Venerdì 10 febbraio
Jess
Virginia VeronesI
Punto E Virgola
Cauteruccio
Jaspers
Sabato 11 febbraio
Lastanzadigreta
Marte
Il Grande Capo
Nico Gulino
Luca Dolci
Domenica 12 febbraio
Riccardo Ceres
La Base
Francesco Papageorgiou
T;Nagaï
Roberta Dragone
Venerdì 17 febbraio
Simona Severini
Le Larve
Lucio Corsi
Oyoshe
Mirkoeilcane
Sabato 18 febbraio
Valeria Vaglio
Alessandro Sipolo
Bruschetta Brothers
Nico Sambo
Francesco Balasso
Domenica 19 febbraio
Marilisa Ungaro
Ambra Calvani
L’Armeria Dei Briganti
Peligro
GLI ARTISTI IN CONCORSO 2017
A seguire i nomi degli artisti selezionati e relative città di provenienza:
Francesco Balasso (Thiene – VI), Buva (Cerignola – FG), Ambra Calvani (Roma), Andrea Delrivo (Bologna), Nunzia Bi (Telese Terme – BN), T;nagai (Barletta – BT), Le Larve (Roma), Giulia Catuogno (Palermo), Cauteruccio (Arezzo), Bruschetta Brothers (Trento), Riccardo Ceres (Santa Maria Capua Vetere – CS), Lucio Corsi (Castiglione della Pescaia – GR), Shark e Groove (Siderno – RC), L'Armeria Dei Briganti (Capoterra – Cagliari), Bob Messini (Bologna), Il Grande Capo (Formia – LT), Makardia (Avellino), Giorgieness (Milano), Luca Dolci (Forlì), Doro Gjat (Dolmezzo – UD), Roberta Dragone (Monza), Antonio Ferrari (Piacenza), La Base (Ascoli Piceno), Punto e Virgola (Forlì), Nico Gulino (Erice – TP), Antonio Langone (Roma), Mirkoeilcane (Roma), Marte (Monza), Teo Manzo (Milano), Alfredo Marasti (Pistoia), Gigi Marras (Cagliari), Jess (Chianciano Terme – SI), Luca (Molfetta - BA), Peligro (Vignate – MI), Gian Piero Milanetti (Roma), Tano Mongelli (Toritto – BA), Frè Monti (Castellarano – RE), Luce (Bari), Amarcord (Scandicci – FI), Vincenzo Musto (Napoli), Francesco Papageorgiou (Parma), Salvario (Torino), Lovain (Grottaglie – TA), Eugenio Rodondi (Collegno – TO), Piero Romitelli (Morrovalle – MC), Lene (Vimodrone – MI), Nico Sambo (Livorno), Lorenzo Santangelo (Sydney), Francesca Sarasso (Vercelli), Irene (San Sebastiano al Vesuvio – NA), Simona Severini (Gorgonzola – MI), Jaspers (Asti), Alessandro Sipolo (Brescia), Lastanzadigreta (Torino), Marilisa Ungaro (Ischia – NA), Valeria Vaglio (Roma), Agnese Valle (Roma), Virginia Veronesi (Lodi), Lumanera (Avellino), Rachele (Caltanissetta).
Domenica prossima lo stadio Helvia Recina torna ad ospitare la partita fra la Maceratese ed il Padova. Giancarlo Nascimbeni, presidente dell’associazione “Amici della Rata” si immerge nei ricordi e con un racconto minuzioso e particolareggiato ci fa rivivere la doppia sfida di trentasei anni fa.
“La partita con il Padova evoca in me dei ricordi emozionanti per averla vissuta direttamente nel campionato 1980-81 quale direttore sportivo e dirigente accompagnatore della Maceratese. Due soli punti ci preclusero la possibilità di salire in serie C1, cosa invece ottenuta dallo stesso Padova che arrivò primo e dalla Civitanovese. La Maceratese era neo promossa, l’allenatore era Pino Brizi, il direttore tecnico era Tonino Seri, in squadra c’erano fra gli altri Giovanni Pagliari e Moreno Morbiducci. Man mano che il campionato si stava svolgendo la Maceratese cominciò ad assumere la connotazione di una squadra rivelazione, perché si era partiti per la salvezza e invece cammin facendo la stagione si fece entusiasmante. Posso dire che da una sconfitta al 91’ al Polisportivo di Civitanova per 1 a 0 con rete di Morra avemmo consapevolezza che la squadra poteva essere protagonista, come lo era stata l’anno precedente. Tanto è vero che quando alla penultima giornata del girone di andata il Padova, che era la favorita d’obbligo in quanto l’anno prima aveva perso lo spareggio con il Trento per la promozione in C1, e doveva risalire ad ogni costo, perché era scesa in C2 dopo aver conosciuto gli anni epici della serie A con Nereo Rocco, fu una grande sfida. Una partita bellissima che sembrava non si dovesse giocare tanta era la neve. All’epoca il terreno dell’Helvia Recina era particolarmente curato dal Comune, a differenza di questi ultimi anni, tanto di avere la protezione dei teloni che l’allora responsabile della struttura, l’indimenticabile Delio Monteverde, stendeva quando c’era minaccia di maltempo. Avvenne una nevicata improvvisa, era il 19 gennaio del 1981, anche il Padova che era arrivato a Macerata la sera prima si era oramai convinto. E invece quasi miracolosamente gli operai del Comune riuscirono a liberare il campo, si giocò, c’era una temperatura polare e sugli spalti erano presenti quattromila spettatori. Fu una partita epica, in quel caso vedemmo veramente la forza della nostra squadra e la conferma di quella del Padova. Andammo in vantaggio a pochi minuti dalla fine del primo tempo con una rete di Moreno Morbiducci, all’inizio del secondo tempo il Padova pareggiò. Dopo pochi minuti Giovanni Pagliari fece un gol straordinario e ritornammo in vantaggio. A metà del secondo tempo in cinque minuti il Padova ribaltò il risultato, con un calcio di rigore ed una rete di Pezzato, un grande giocatore, che era il capocannoniere. Ad un minuto dalla fine Nicola Gazzani che era solito entrare a partita in corso segnò un gol magnifico in mischia e raggiungemmo il 3 a 3. Li ci fu un’apoteosi, con grande delusione del Padova che al termine del girone di andata aveva quattro punti di distacco dalla Civitanovese. Noi seguivamo il Padova di tre punti. Dopo quella partita facemmo altre partite entusiasmanti fino all’epico derby con la Civitanovese in cui vincemmo per 1 a 0 con rete di Morbiducci ed andammo a due punti dai rossoblù. Addirittura anche il prato della curva nord era stato aperto al pubblico per l’occasione”.
“Ci presentammo a Padova alla penultima giornata di campionato, era il 1 giugno, con grande entusiasmo, nello storico stadio Appiani gremito da venticinquemila persone. Con il pareggio il Padova si sarebbe garantita la C1. I nostri giocatori non erano abituati a quelle platee, ma devo dire con orgoglio che c’erano circa duemila maceratesi che oltre alla passione e al piacere di seguire la squadra, avevano approfittato del bel tempo per fare una gita. Eravamo tutti emozionati perché inaspettatamente si era prospettata la possibilità di salire in C1. Partimmo in ritiro il giovedì, prima tappa sulle colline romagnole a Riolo Terme e poi la sera prima della partita ad Este dove la squadra fu disturbata nella notte da alcuni giovinastri tifosi del Padova che andavano a sparare mortaretti. Ho fatto venti anni di panchina come dirigente, non mi è mai successo di non sentire neanche i fischi dell’arbitro per quanto tifo c’era. Purtroppo la partita si incanalò male, nel primo tempo dopo poco tempo il Padova andò in vantaggio e al quarto d’ora del secondo tempo perdevamo per 3 a 0 con la complicità di un arbitro che ricordo ancora, tale Greco di Lecce, che subì tantissimo la sudditanza psicologica di quel Padova che doveva essere promosso necessariamente in C1, al punto tale che la Maceratese fu frastornata. La squadra era talmente forte ed entusiasta che nel giro di quattro minuti a metà del secondo tempo riuscimmo ad andare sul 3 a 2 con le reti di Giovanni Pagliari e di Smeraldi su rigore. Devo ricordare che questo rigore fu dato alla Maceratese sul 3 a 1 quando nel primo tempo ce ne erano stati negati altrettanti, almeno due, sullo 0 a 0 e sull’1 a 0 per il Padova. A fine partita ebbi un vivace scambio di idee con l’arbitro, ma la delusione più grossa oltre ad aver perso la partita e la speranza di salire in C1 è che a fine anno mi ritrovai il signor Greco di Lecce promosso addirittura in serie B. Lo seguì l’anno successivo, come era prevedibile usci subito dai ranghi”.
“Queste due partite con il Padova sono state clamorose, in 180’ ci sono stati undici reti. Posso dire oggi, non se ne abbia l’amico Di Giacomo che allenava la Civitanovese, che le due squadre più forti del campionato e che giocavano il miglior calcio erano il Padova e la Maceratese. La Civitanovese era una squadra robusta, esperta, guidata molto bene dall’allenatore, che aveva preso un grande vantaggio nel girone di andata, lo consumò parzialmente nel girone di ritorno perdendo anche a Macerata e in casa con il Venezia. Alla fine dei giochi il Padova arrivò primo, la Civitanovese seconda e noi terzi. All’epoca non c’erano i play off, se ci fossero stati la nostra era una squadra piuttosto giovane e avrebbe fatto bene”.
Per due volte la Maceratese in quegli anni arrivò terza nel campionato di C2, nella stagione 1985-86 con Gianni Balugani allenatore, in squadra c’erano Dino Pagliari e Frinzi.
“Ci fu un precedente altrettanto negativo in serie B nel 1940-41, il Padova vinse per 2 a 0 all’Appiani e per 3 a 1 al Campo dei Pini”.
“Sarebbe ora che la Maceratese raggiungesse il successo, lo auguro a questa squadra molto simpatica, giovane, che sta facendo risultati inaspettati in particolare sta battendo ogni record in trasferta, vedi anche i derby con la Sambenedettese e l’Ancona. Ci rimasero molto sullo stomaco quelle due partite con il Padova che ho citato. Sarei doppiamente felice se la Maceratese riuscisse a vincere domenica, sia per la classifica ma anche per la rivincita che è iniziata nella gara di andata all’Euganeo dove Giunti e i suoi ragazzi sono riusciti a pareggiare 1 a 1”.
Ancora molta paura, ma nessun danno, nell'area del Maceratese in cui si sono avvertite maggiormente le scosse di questa mattina alle 4:47, di magnitudo 4, e delle 5:10 di magnitudo 4.2. Epicentro del sisma Monte Cavallo, vicino ai comuni di Pieve Torina, Fiordimonte, Visso e Pievebovigliana tra i più danneggiati dalla serie sismica iniziata il 24 agosto.
Alla Protezione civile delle Marche non risultano ulteriori crolli, né danni alle persone (i paesi interessati sono pressoché disabitati), ma le verifiche dei vigili del fuoco proseguono.
(Fonte Ansa)
L'Amministrazione Provinciale di Macerata ha intitolato a Roberto Massi Gentiloni Silveri il ponte appena ristrutturato sulla Strada Provinciale 78 nei pressi della Abbadia di Fiastra. Roberto Massi amava la nostra terra ed ha dedicato molta parte della sua vita alla promozione del nostro territorio.
La sua opera è stata determinante in particolare per il rilancio e la valorizzazione della riserva naturale Bandini e della sua Abbazia tali da costituire oggi un complesso meraviglioso e una vera eccellenza per arte, storia,cultura, paesaggio e ambiente.
E' il luogo che rappresenta in modo autentico la storia di questa terra, le sue origini , le sue tradizioni ed i valori della nostra gente.
Si intitola Alice. Finanziato per 900 mila euro, ha l’obiettivo di accelerare l'innovazione nella gestione delle acque reflue urbane in un’ottica di maggiore sostenibilità.
L’Università di Macerata è partner di un nuovo prestigioso progetto internazionale Horizon 2020 nel campo della salvaguardia ambientale. Si intitola “Alice”, acronimo che indica, in inglese, l’obiettivo di “accelerare l'innovazione nella gestione delle acque reflue urbane per il cambiamento climatico”. Il totale del finanziamento europeo è di 900 mila euro, di cui 99 mila sono quelli destinati a Unimc.
I lavori sono appena cominciati, dopo la riunione di avvio a Bruxelles, a gennaio, negli uffici del governo dell'Irlanda del nord. Al progetto partecipano università, centri di ricerca ed enti non accademici provenienti da sei paesi europei: Gran Bretagna, Cipro, Grecia, Irlanda, Italia e Spagna. Per la Regione Marche è presente anche Aset, società specializzata nella gestione del ciclo delle acque. Capofila è il Dipartimento di ingegneria dell'Ulster University di Belfast, leader nelle ricerche sulle interazioni tra energia e ambiente. I ricercatori coinvolti in Alice studieranno in che modo garantire una maggiore sostenibilità ambientale, sociale ed energetica del ciclo delle acque, in vista delle sfide poste dai cambiamenti climatici globali. L'Università di Macerata, con il Dipartimento di Giurisprudenza capofila, analizzerà gli aspetti giuridici e socio-economici che riguardano l'uso delle acque pubbliche a livello cittadino, oltre che i sistemi di regolamentazione e le politiche dell'acqua.
I professori coinvolti sin dalla progettazione sono Erik Longo (nella foto durante la presentazione a Bruxelles), Pamela Lattanzi, Francesca Spigarelli e Andrea Prontera. Ad essi si uniranno altri docenti dell'ateneo esperti in materia.
Il progetto è finanziato all'interno della linea per lo scambio del personale addetto alla ricerca e all’innovazione delle azioni Marie Skłodowska-Curie.
“La collaborazione a questo progetto – commenta il rettore Francesco Adornato – ancora una volta mostra come la nostra Università possa portare innovazione anche in temi solo apparentemente distanti dai nostri abituali percorsi di ricerca. In questo caso, entrano in gioco quegli studi giuridici, che rappresentano un’eredità secolare e di grande autorevolezza per il nostro ateneo e che, allo stesso tempo, permettono di analizzare scenari di interesse strategico a livello internazionale, come, appunto, la salvaguardia ambientale. La mobilità all'interno del Consorzio costituisce, inoltre, un’ottima opportunità, soprattutto per i giovani dottorandi di Macerata, di rafforzare all'estero, in prestigiose sedi, il proprio profilo internazionale e la propria capacità di ricerca”.
Dopo gli eventi sismici improvvisi di fine ottobre, Chiara Gamberale ha cercato in ogni modo di essere vicina alla nostra città e ai paesi colpiti. Ha organizzato a Roma una raccolta di beni di prima necessità, suggeriti dalla Croce Rossa, grazie alla pronta collaborazione della presidentessa Rosaria Del Balzo Ruiti. Beni giunti a Macerata tramite TNT e FedEx, che hanno viaggiato gratuitamente.
Con Nati per Leggere ed Elena Carrano, ha coinvolto la Feltrinelli nella donazione di libri, scelti ad hoc per un percorso che avesse come tema la resilienza. Inizierà tra poco questo impegno di Feltrinelli sul territorio.
Ma la Gamberale ha voluto fare di più. Volendo sostenere la realtà di Macerata, ha deciso con la casa editrice Longanesi, da subito disponibile, di portare qui l'anteprima nazionale del suo ultimo romanzo “Qualcosa”. La presentazione sarà domenica 5 febbraio alle ore 18 al Teatro Lauro Rossi, con ingresso libero, senza prenotazione, fino a esaurimento dei posti.
A vendere il libro sarà la libreria indipendente Il Nautilus di Tolentino, rimasta chiusa dopo le scosse di ottobre. Presso la libreria Il Nautilus è possibile prenotare le copie dei libri che saranno in vendita in anteprima nazionale il 5 febbraio durante la serata, anziché il 10, data effettiva dell’uscita.
L’incontro nasce dall’amicizia che lega Chiara Gamberale alle componenti della nascente associazione “L’Arca senza Noè” (Emanuela Corvatta, Romina Germani, Paola Locatelli e Francesca Rosini), con la quale ha voluto iniziare una collaborazione per fare da lente di ingrandimento sulle realtà che stavo ripartendo nel territorio colpito dal sisma.
“Questo appuntamento” dicono le organizzatrici “non sarebbe stato possibile senza l’appoggio del Comune di Macerata, nella persona del vice sindaco Stefania Monteverde, entusiasta lettrice della Gamberale, il fondamentale supporto dell’Associazione Cure Palliative Gigi Ghirotti Macerata Onlus e della Presidente Isabella Propersi e lo sponsor Giaconi Editore. Inoltre un ringraziamento particolare va alla Casa Editrice Longanesi per la fiducia data all’associazione Arca senza Noè, sia tramite consigli e indicazioni, sia per il non meno importante supporto economico.”
Con l’innalzamento delle temperature e il miglioramento del tempo è arrivata l’ora di curare i propri spazi verdi. All’Istituto Agrario di Macerata, come gli scorsi anni, vengono organizzati dei corsi pomeridiani per adulti per potatura di vite, olivo e alberi da frutta.
L’inizio è domani 3 febbraio, nella sede della scuola che vanta circa 70 ettari di terreno. Prima lezione, con parte pratica, sulla vite, la cui potatura si concentra proprio nei mesi invernali, appena finiscono le gelate notturne. È questo un intervento piuttosto delicato per la pianta da frutto e impegnativo per il viticoltore.
I corsi iniziano alle 15 e vengono tenuti da docenti agronomi per la teoria e da insegnanti tecnici per le esercitazioni. Dopo i primi due incontri sulla vite, dal 17 febbraio ci saranno 3 lezioni sulla pianta da frutto, quindi il 10 e 15 marzo due appuntamenti sugli innesti, per concludere dal 17 marzo con 3 interventi finalizzati sull’olivo.
Il costo varia da 30 a 50 euro, in base al numero di lezioni. Per info e iscrizioni: www.itagaribaldi.it oppure telefonare allo 0733/262036.
Domenica 5 febbraio, inoltre, c’è l’ultimo appuntamento di Scuola aperta. Per chi ha scelto di iscriversi all’Istituto Agrario e per chi è ancora indeciso, la scuola, diretta dalla prof. ssa Antonella Angerilli, apre le porte per mostrare i suoi percorsi didattici, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30.
L'anno appena iniziato segna una ricorrenza importante per la Società Sportiva Maceratese: 95 anni di storia. Per tale motivo, domenica 5 febbraio, in occasione della prima partita casalinga dell'anno, che si giocherà contro il Padova, insieme a gli altri gruppi, la Curva just ha deciso di ritrovarsi alle ore 13 al Bar Due Fonti e di raggiungere lo stadio Helvia Recina tutti insieme con largo anticipo in modo da incitare la squadra sin dal riscaldamento.
La curva Just invita tutti i tifosi ad essere presenti con bandiere e sciarpe biancorosse: "Ci farebbe piacere vedere tutte le varie generazioni che nel corso degli anni hanno vissuto con passione le sorti della Maceratese, e magari rivedere qualche vecchia gloria che ha vestito la nostra amata maglia. Domenica non giochiamo solo una partita importante per la salvezza, domenica giochiamo per la storia e spetta a tutta la città onorarla,domenica TUTTI IN CURVA!"
Un meritato momento di svago nel programma settimanale dei biancorossi, dopo l’impegno europeo con i polacchi dell’Asseco Resovia.
Domani sera (giovedì 2 febbraio) alle 20.30, la Cucine Lube Civitanova al completo (giocatori e staff) festeggerà infatti la fresca vittoria della Coppa Italia con una cena al “Tartaruga” Disco Pub di Macerata, storico locale che sarà aperto al pubblico con un programma ricco di ospiti e iniziative, per accompagnare il tradizionale e sempre atteso appuntamento con il giovedì sera dedicato al divertimento.
Una serata, dunque, da non perdere anche per tutti i tifosi e appassionati di volley in generale, che prima di scatenarsi in pista potrebbero avere l’occasione di incontrare i campioni biancorossi per una foto ricordo in posa con la Coppa Italia.
Venerdì 10 febbraio, presso il ristorante La Filarmonica di Macerata (inizio ore 20.30), si terrà un incontro con il prof. Emanuele Tondi dal titolo “I terremoti dell’estate-autunno 2016 in Italia centrale : dall’emergenza alla prevenzione”.
Dopo i saluti del sindaco di Macerata Romano Carancini, il Direttore della sezione di geologia della scuola di scienze e tecnologie dell’Università di Camerino spiegherà le caratteristiche dei terremoti che si sono verificati nel centro Italia da agosto 2016 in poi con la consueta chiarezza che lo caratterizza.
Per il docente di Unicam fondamentale è la tematica della prevenzione che “resta l’unico modo per difendersi dai terremoti“.
Tondi da sempre afferma che è importante sapere dove un evento sismico potrà avvenire e ritiene uno strumento fondamentale in questo senso la carta di pericolosità sismica: essa che permette di individuare le aree piu’ pericolose rispetto ad altre, dove poter dunque concentrare l’attività di messa in sicurezza prima che si verifichi un terremoto, e non dopo.
Introdurrà l'incontro e dialòogherà con il professor Tondi, il direttore di Picchio News Roberto Scorcella. L'ingresso alla conferenza è libero e aperto a tutta la cittadinanza.
Il calcio mercato di riparazione ha fatto registrare quattro arrivi e due partenze in casa Maceratese.
Il sodalizio biancorosso ha tesserato l’attaccante Cristiano Ingretolli, i difensori Rocco Sabato ed Alessio Mania e il centrocampista Michele Moroni.
Hanno lasciato la Maceratese Alessio Cannoni, ceduto in prestito alla Lucchese ed Alban Ramadani, il quale ha rescisso il contratto.
Ingretolli (classe 1994), arriva in prestito dal Pescara, ma aveva iniziato la stagione con il Fano. Sabato (’82) aveva indossato la maglia della Maceratese nel girone di ritorno della passata stagione; l’estate scorsa estate aveva firmato per la Vibonese.
Anche per Mania (’94) si tratta di un ritorno, il terzino sinistro quest’anno era senza squadra, lo scorso campionato aveva giocato con l’Astrea. Moroni (’94) arriva in prestito dalla Cremonese.
“Avevo sempre detto che la squadra non sarebbe stata stravolta – ha affermato il direttore sportivo della Maceratese Fabrizio Benassi – Abbiamo messo solo qualche tassello dove serviva. Avrei preferito alleggerire le casse della società con la cessione di un altro paio di ragazzi, ma non ci siamo riusciti. Resto comunque soddisfatto".
Giornata indimenticabile per i baby tesserati della Junior Macerata nonché per i genitori al seguito, forse anche più emozionati, protagonisti tutti insieme di una domenica speciale a Coverciano.
Il gruppo degli Esordienti 2004 di mister Enrico Zanconi è stato ospite al Centro Tecnico Federale, il tempio del calcio italiano e delle nazionali azzurre, dove si radunano e allenano sia i big convocati dal ct Ventura che le numerose rappresentative giovanili.
E’ stata molto più di una gita in Toscana, perché i piccoli talenti della società maceratese (che si occupa unicamente di vivaio) hanno anche effettuato un vero allenamento. Una seduta di due ore molto proficua ed apprezzata perché svolta sotto le direttive proprio di istruttori federali.
Poi la doccia, il meritato pranzo e quindi il pomeriggio di “studio”. La nutrita delegazione della Junior capitanata dal responsabile del settore giovanile Giammario Cappelletti, è infatti entrata nel Museo del Calcio, la perla della Figc e lì lo storico medico della Nazionale Italiana Fino Fini ha fatto da Cicerone regalando aneddoti e curiosità sulla vita sportiva degli azzurri.
I ragazzi sono rimasti affascinati dai racconti e dalla ricca raccolta di testi e documenti, in più hanno interagito nell’area multimediale comprendente immagini e video. Va ricordato che pochi giorni fa la Fondazione Museo del Calcio ha introdotto nella Hall of Fame del calcio italiano altri grandi personaggi tra i quali Giuseppe Bergomi, Paulo Roberto Falcão, Claudio Ranieri, Silvio Berlusconi e alla memoria Nils Liedholm e Cesare Maldini.
La visita a Coverciano è solo la prima di tante iniziative che la Junior Macerata ha in cantiere per questo 2017 e volte a completare il programma federale per diventare Scuola Calcio Elite.
E’ tornato a Macerata il festival Così vicino così lontano, Macer/azione Atto XIV che presenterà il prossimo 4 febbraio, alle ore 20.30, al Teatro Don Bosco, l'esperienza del Teatro della Comunità, un progetto di Marco Di Stefano e Tanya Khabarova con uno spettacolo scritto, diretto ed interpretato dai cittadini. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Macerata ed è sostenuta dall’Anmic.
Il Teatro della Comunità è un’esperienza di teatro partecipato e sociale, diventato una ragione di vita per i due ideatori, dove chiunque ha la possibilità di comunicare attraverso il linguaggio teatrale, una proposta tesa a rimettere in gioco il cittadino, a riscoprire l’arte del dialogo, dell’ascolto, una voce diversa alla ricerca dell’accordo, dell’armonia e anche del contrappunto, ma nel rispetto e nella comprensione reciproca.
Attori per una volta: questo è uno dei temi dello spettacolo intitolato Come and the day will be ours ... Vieni e il giorno sarà nostro. Oltre 45 persone si alterneranno sul palco insieme ad alcuni attori professionisti che gentilmente e liberamente hanno deciso di aderire al progetto tra cui il Trio Carbone, Valentina Pierandrei, Roberta Torresi e Marco Giantomassi.
L’edizione 2016, dedicata a Dario Fo che ha sempre appoggiato questa forma di teatro sociale e partecipato, è slittata rispetto ai tempi tradizionali a causa del terremoto che ha colpito il territorio.
Nell’ambito del festival i due artisti Di Stefano e Khabarova hanno realizzato un momento di teatro nelle case grazie alla disponibilità della famiglia Santinelli.
L’ingresso allo spettacolo Teatro della comunità è libero.