Torna la Sibillini e Dintorni, la manifestazione di punta della Scuderia Marche con un percorso che segna il record di chilometri per la sua 17^ edizione. Dal 20 al 23 agosto, ben 51 vetture storiche sfileranno tra le spettacolari colline maceratesi in un connubio di motorismo, cultura e bellezza. Il tema scelto per il 2025 è quello dell’acqua come fonte di vita e collante imprescindibile per la crescita delle comunità e dei borghi.
“È con entusiasmo che ci prepariamo ad accogliere ‘Sibillini e Dintorni’, una manifestazione che da anni rappresenta un momento importante dell’Estate maceratese – interviene l’assessore allo Sport e al Turismo Riccardo Sacchi -. Questo evento, organizzato con passione dagli amici della Scuderia Marche e sostenuto attivamente dall’Amministrazione comunale, non è soltanto un momento di festa; è un'occasione unica per mettere in risalto le bellezze del nostro territorio e promuovere Macerata come meta turistica di eccellenza. L’impegno profuso nel corso degli anni ha permesso di costruire un'immagine dinamica della nostra città, capace di attrarre visitatori da ogni parte. La storicità di questa manifestazione, unita alla magia delle auto d'epoca, rende ogni edizione speciale, favorendo non solo il turismo ma anche un indotto economico significativo per il benessere della nostra comunità. Quest’anno siamo particolarmente lieti di sottolineare che ‘Sibillini e Dintorni’ non si limita ad essere un evento sportivo-spettacolare. Infatti abbraccia anche valori di inclusività e impegno sociale, attraverso il coinvolgimento dell’Anffas con il progetto Tuttincluso. Questo aspetto non può che essere accolto con favore da tutti noi, poiché dimostra come lo sport possa essere strumento di coesione sociale, capace di unire diverse realtà in un'unica celebrazione”.
Al motto “Acqua di monte, acqua di fonte” le vetture usciranno dal capoluogo per attraversare i comuni di Muccia, Pievetorina, Serravalle, Sarnano, Piobbico, Mogliano e Treia in un percorso record di ben 330 chilometri. L’edizione di quest’anno, una delle più ricche finora, ha visto l’apertura anche ad autovetture fino al 1975, tutti pezzi rari e selezionatissimi.
“Quando abbiamo iniziato le vetture degli anni ‘40 erano pezzi considerati molto datati - spiega Massimo Serra, consigliere della Scuderia Marche e organizzatore - oggi però dobbiamo a malincuore constatare che gli equipaggi si sono invecchiati ed è sempre più difficile portare su strada alcune tipologie di auto. Inoltre anche le automobili invecchiano e un’auto del 1960 ha già più di 60 anni. Quindi abbiamo deciso di attuare una selezione più allargata poiché i giovani di oggi non conoscono i gioielli a quattro ruote che magari erano il sogno dei loro genitori o nonni”.
Le nuove vetture inserite nella selezione sono delle perle rare dell’automobilismo mondiale, tutte vetture granturismo introvabili come Maserati, Alfa, Jaguar e Lancia.
“Il fascino delle quattro ruote non ha tempo e un’automobile di valore attira sempre sguardi e curiosità - spiega Fausto Tronelli, presidente della Scuderia Marche - ciò che rende speciale la Sibillini e Dintorni è la possibilità di unire la passione per i motori con borghi, musei, cibi e vini tipici della nostra terra. Il fatto che tanti Comuni desiderino partecipare rinnovandoci l'invito anno dopo anno ci riempie d'orgoglio e ci spinge a cercare di superarci ogni volta con esemplari unici e affascinanti. La manifestazione è stata sempre premiata con la Manovella d’Oro, il riconoscimento nazionale più prestigioso conferito dall’Asi”.
Tra i momenti da sottolineare durante l’evento sicuramente la visita all’area Sae, nella prima giornata, con cena alla Fondazione Bocelli. Il secondo giorno invece di particolare interesse sarà la visita alla centrale elettrica di Gelagna Bassa, un gioiello di ingegneria, e alla sera si procederà con la consueta rievocazione del Circuito della Vittoria tra le strade di Macerata. Il terzo giorno, in serata, ci sarà l’appuntamento di gala con una cena a Palazzo Buonaccorsi con 130 invitati. Nell’ultimo giorno invece, dopo la visita a Mogliano, è in programma lo spettacolo “Motori con il cuore” che sarà ospitato nel teatro comunale di Treia.
Altra novità del 2025 è la collaborazione con l’Accademia di Cucina che preparerà dei piatti speciali e inoltre l’ingresso del social partner Anffas che a Serravalle servirà il pasto attraverso il progetto TUTTINCLUSO: “Sono molto felice che gli organizzatori della manifestazione abbiano scelto di accendere i riflettori sull’Anffas di Macerata come ente beneficiario delle donazioni che saranno effettuate durante i giorni della manifestazione stessa - spiega il presidente Marco Scarponi - segno che l’operato di Anffas viene riconosciuto da chi tanto si adopera per promuovere il territorio. Ci rende orgogliosi poter trasmettere anche una cultura dell’inclusione che auspichiamo diventi patrimonio della società civile. I nostri ragazzi di TUTTINCLUSO, progetto d’inclusione lavorativa, saranno protagonisti nella preparazione e nel servizio del pranzo del 21 a Serravalle del Chienti per tutti i partecipanti alla kermesse”.
Il Lions Club di Macerata inoltre assisterà la manifestazione fornendo supporto tecnico per tutte le giornate.
Prosegue la scalata ai vertici del giovane talento Sante Pacioni, atleta della Skyroller Macerata, che si è distinto ai Campionati Italiani di Pattinaggio Corsa 2025, confermandosi tra i protagonisti in ambito nazionale nella propria categoria.
È stata una stagione di grandi soddisfazioni per il giovane pattinatore, in cui ha collezionato cinque titoli italiani nel settore velocità, oltre a due bronzi, e ha portato alto il nome della città di Macerata in tutta Italia.
Dopo il primo titolo italiano nella gara a giro contrapposto, ottenuto a febbraio al Campionato Italiano Indoor di Pescara, a giugno, in occasione del Campionato Italiano Pista svoltosi a San Miniato (PI) dal 20 al 22 giugno, Sante ha conquistato la medaglia d’oro nel giro crono contrapposto, un bronzo nella gara “1,5 giri sprint” e un secondo bronzo nella 5000 metri ad eliminazione.
Successivamente a Cantù dal 23 al 27 luglio, in occasione del Campionato Italiano Strada, Pacioni ha dominato tutte le gare disputate conquistando ben tre ori rispettivamente nelle gare degli 80 metri sprint, nei 300 metri sprint e nella 5000 metri ad eliminazione.
Ad oggi sono 12 le medaglie d’oro ottenute dall'atleta, dal suo esordio dal 2022: 11 titoli italiani e un primo posto al Trofeo Skate Italia conquistato ad appena 12 anni, (competizione che seppur di alto livello sportivo non assegna formalmente un Titolo Nazionale), oltre ai quattro titoli internazionali ottenuti nel mese di maggio a Senigallia nella tappa della Track Series Cup del circuito Word Skate.
La sua crescita sportiva è il risultato di un lungo lavoro di squadra fatto di volontariato, passione e competenze certificate, che sono i pilastri della Skyroller: una società fondata da un gruppo di appassionati e sostenuta dalle famiglie e dal territorio, che rappresenta oggi un punto di riferimento per il pattinaggio corsa nelle Marche. Ai grandi risultati raggiunti da Pacioni ha contribuito in maniera determinante anche lo staff tecnico di allenatori, dirigenti e preparatori atletici, Gabriele Zazzarini, Sara Binanti, Maria Pia Ceccarelli, Francesco Catenelli, Francesco Del Bianco, Rachele Perosci, Lauretta Micozzi, Georgia Mercuri.
I carabinieri della stazione di Macerata hanno denunciato all'autorità giudiziaria un 38enne algerino, residente nel capoluogo, accusato di furto aggravato di acqua potabile ai danni dell’Azienda Pluriservizi S.p.a. (Apm) di Macerata.
Le indagini sono scattate a seguito della denuncia presentata dal responsabile della rete idrica, che ha segnalato un’anomalia nei consumi. I militari hanno accertato che l'uomo, durante il periodo di permanenza nella propria abitazione - dal 14 febbraio 2023 al 16 settembre 2024 - avrebbe sottratto circa 100 metri cubi di acqua potabile, per un valore stimato di 300 euro, manomettendo il contatore. Al termine degli accertamenti, il 38enne è stato denunciato.
Sempre nell’ambito delle attività di controllo del territorio, a Civitanova Marche i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia locale hanno denunciato una 38enne del posto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e ricettazione.
La donna, notata mentre si aggirava con atteggiamento sospetto nel centro cittadino, è stata fermata e trovata in possesso di cinque involucri contenenti eroina e tre contenenti cocaina, per un totale di circa tre grammi, oltre a 80 euro in contanti. Durante la perquisizione, i militari hanno rinvenuto anche una tessera sanitaria intestata a una donna rumena residente a Foligno, risultata rubata lo scorso giugno. Droga, denaro e documento sono stati sequestrati, e la 38enne denunciata all'autorità giudiziaria.
In un tempo di corone di alloro e bottiglie di spumante stappate per festeggiare il traguardo del diploma, ci sono degli studenti particolarmente felici di aver superato l’esame di maturità: si tratta di nove allievi, di un’età compresa tra i 19 e i 43 anni, che hanno frequentato l’indirizzo Tecnico Economico - Sistemi informativi aziendali alla scuola serale. Da oltre un decennio l’IIS Bonifazi-Corridoni offre questa possibilità di formazione agli adulti, che dall’anno scolastico 2025-26 sarà ampliata con l’inserimento del professionale della Moda.
L’esperienza di frequentare la scuola da “grandi”, è stata importante e gratificante per gli studenti che hanno fatto questa scelta coraggiosa, perché, come ha scritto una delle diplomate, Nunzia Pellegrino, “ci ha insegnato che non c’è un’età per ricominciare, c’è solo una scelta e noi quella scelta l’abbiamo fatta. Non è mai troppo tardi per rimettersi in gioco, nemmeno quando hai un lavoro, una famiglia e mille pensieri”.
Gli studenti hanno affrontato il percorso di studi con grande consapevolezza e forse con un maggiore entusiasmo rispetto ai ragazzi del diurno. “La scuola serale è stata una delle più grandi e bellissime esperienze che ho vissuto - ha sottolineato il neo diplomato Gabriele Bruno - perché i professori hanno creduto nelle mie capacità, quando io non l’ho mai fatto fino a quel momento e mi hanno dato una cosa che non ho mai ricevuto: il pensiero di essere qualcos’altro all’infuori di quello che ho sempre creduto”. Senza dimenticare i compagni di classe, “che nei momenti più bui e duri c’erano e mi hanno aiutato a continuare e ad essere una persona migliore”. Per Gabriele la scuola serale è “una storia che rivivrei all’infinito, perché senza non sarei cresciuto e diventato quello che sono adesso, e rimettersi a studiare è stata la parte minore, perché sapevo che era la cosa giusta da fare e con le persone giuste è stato possibile”.
Un’altra diplomata, Irene Fontana, ha raccontato che “durante questo periodo ho avuto l'opportunità di stringere nuove amicizie, che ancora oggi considero importanti, e di crescere sia a livello personale che scolastico. L’ambiente stimolante e accogliente della scuola mi ha permesso di imparare molte cose nuove, ampliando le mie conoscenze e rafforzando le mie competenze. È stato un anno significativo che ricorderò sempre con piacere”.
Macerata – L’annuncio della Premier Giorgia Meloni sull’estensione della ZES (Zona Economica Speciale) anche alle Marche, comunicato nel corso della sua recente visita nella regione, suscita la dura reazione di Italia Viva. Il coordinamento maceratese, attraverso i candidati del progetto Marche Vive, Rosita Platinetti e Ulderico Orazi, parla apertamente di “mossa elettorale” e critica le modalità e i tempi della decisione.
“Meloni si sveglia un minuto prima delle Elezioni Regionali estendendo la ZES (Zona Economica Speciale) anche alle Marche – dichiarano Platinetti e Orazi –. Nei fatti inserite tra i destinatari come il Mezzogiorno.”
Secondo Italia Viva, si tratta di una promessa elettorale già riciclata più volte: “Il provvedimento – ricordano – fu annunciato da Fratelli d’Italia nel 2022 durante la campagna elettorale, ma nel 2023 venne bocciato dal Governo Meloni nonostante le sollecitazioni delle opposizioni e perfino di alcuni esponenti della maggioranza”.
Non manca una stoccata al presidente della Regione: “Acquaroli evitò di chiedere il coinvolgimento delle Marche senza approntare misure alternative, soprattutto per le zone terremotate”.
“Evidentemente – proseguono – si tratta di una mossa elettorale per giunta di dubbia efficacia, considerato il fatto che si tratta di un Disegno di legge (… non si nega a nessuno, soprattutto in campagna elettorale) con un iter di approvazione molto lungo e con scarse risorse”.
Italia Viva denuncia una strategia già vista, fatta di annunci senza concretezza: “Come a dire che al solito ci si ferma agli annunci, come fu per esempio e sempre a ridosso di una tornata elettorale – in quel caso le Europee – per il decreto sulle liste d’attesa”.
A finire nel mirino anche la gestione delle aree colpite dal sisma: “Per Acquaroli e Meloni basta la parola a favore di telecamera e su un palcoscenico, lasciando che le Marche e in particolare i comuni del cratere – che dovrebbero essere gli unici destinatari del provvedimento – continuino a patire le difficoltà dovute anche alla gestione del Commissario Castelli”.
Il giudizio finale è tranchant: “Progetto Marche Vive, attraverso i suoi candidati del maceratese Rosita Platinetti e Ulderico Orazi, denuncia le modalità improvvisate di una decisione che appare una mossa a effetto per imbonire un territorio e i cittadini”.
E concludono: “Confermando l’assoluta inadeguatezza di Acquaroli, della sua Giunta e di una Premier che pensa di fare cassa elettorale sulle spalle dei marchigiani, millantando un’attenzione che serve solo a compensare i sondaggi negativi che vedono Acquaroli dietro a Ricci, anche nella sensibilità da manifestare di fronte a problemi che usa solo per ottenere un consenso elettorale e che dopo il voto verrebbero dimenticati”.
Si è svolto ieri sera l’incontro promosso dai residenti della Contrada Botonto e delle zone limitrofe, allarmati dalla possibile localizzazione di una nuova discarica nel territorio. Decine di cittadini, famiglie, agricoltori e operatori del settore turistico si sono ritrovati per condividere preoccupazioni, informazioni e proposte concrete.Durante l’assemblea, sono stati numerosi gli interventi che hanno evidenziato le gravi criticità legate a questa ipotesi. È emerso che la scelta di inserire Botonto tra le aree potenzialmente idonee sarebbe basata esclusivamente su valutazioni di tipo geologico condotte dall’Università Politecnica delle Marche.
Valutazioni che, però, ignorano del tutto altri fattori determinanti come: la scarsa viabilità della zona, con strade strette e difficili da percorrere per mezzi pesanti, incompatibili con un traffico legato a un impianto di smaltimento rifiuti; la presenza di numerose aziende agricole e biologiche, che verrebbero messe in grave difficoltà da una discarica a pochi passi dai loro campi; la realizzazione, ormai prossima, di una pista ciclabile che dovrebbe valorizzare proprio quell’area come luogo di fruizione lenta e sostenibile del territorio; la presenza del seminario internazionale Redemptoris Mater, da anni meta di gruppi turistici e spirituali provenienti da tutta Europa, che verrebbe irrimediabilmente danneggiata da un impianto del genere.
L’assemblea si è conclusa con la costituzione di un comitato civico che avrà il compito di seguire da vicino ogni fase del processo decisionale, raccogliere documentazione, promuovere la partecipazione dei cittadini e avviare un confronto pubblico con le istituzioni. Il comitato, aperto a tutti, si propone come voce unitaria e determinata del territorio, per affermare un principio semplice e condiviso: Botonto non è il posto per una discarica, ma per un futuro sostenibile.
La Lega Nazionale Dilettanti ha reso noti i gironi della prossima Serie D: Maceratese e Recanatese saranno, come previsto, protagoniste nel Girone F.
Il girone è composto da 18 squadre e coinvolge cinque regioni: una molisana (Termoli), cinque abruzzesi (Chieti, Giulianova, L’Aquila, Notaresco, Teramo), sette marchigiane (Ancona, Atletico Ascoli, Castelfidardo, Forsempronese, Maceratese, Recanatese, Vigor Senigallia), tre laziali (Ostia Mare, Sora, Unipomezia) e due romagnole (Inter SM Sammaurese, San Marino). Un mix geografico che conferma la tradizionale eterogeneità del Girone F e la sua elevata competitività. Il campionato prenderà il via il 7 settembre e terminerà il 3 maggio.
Prima ancora del campionato, sarà la Coppa Italia di Serie D a inaugurare ufficialmente la stagione: Maceratese e Recanatese si sfideranno nel turno preliminare domenica 24 agosto alle ore 16.00 allo stadio “Tubaldi” di Recanati, per un derby subito ricco di significati. La vincente affronterà l’Atletico Ascoli in trasferta, domenica 31 agosto alle 15.00, nel primo turno ufficiale della competizione.
A commentare l’avvio di stagione è il direttore generale della Maceratese, Stefano Serangeli, che guarda oltre i nomi nel girone: “Non ci interessa chi farà parte del raggruppamento. Il nostro obiettivo è lavorare su di noi, creare un’identità forte e potersela giocare contro chiunque”.
Serangeli sottolinea anche la difficoltà generale del girone: “Anche quest’anno il livello è elevato, si è livellato verso l’alto. Personalmente mi aspettavo il Valmontone, più che l’Ostia Mare, ma cambia poco: ogni gara sarà impegnativa”.
Domenica 19 ottobre 2025, il Centro Commerciale Val di Chienti di Piediripa di Macerata si prepara ad accogliere una grande giornata all’insegna dello sport, della solidarietà e della partecipazione collettiva. In programma la prima edizione della Val di Chienti Charity Run for CorriADMO, una camminata ludico-motoria pensata per coinvolgere famiglie, scuole, associazioni e sportivi, con l’obiettivo di sostenere le attività di ADMO Macerata e valorizzare il tessuto associativo e scolastico del territorio.
L’appuntamento è fissato per le ore 9.30, con partenza dal piazzale del Centro Commerciale. Tre i percorsi disponibili – 2,6 km, 4,3 km e 8 km – per permettere a tutti di partecipare secondo le proprie possibilità. L’iscrizione ha un costo di 5 euro (gratuita per i bambini sotto i 6 anni) e dà diritto a un pacco gara con t-shirt e un prodotto in natura per i primi 1.000 iscritti. Il ricavato dell’iniziativa verrà destinato a sostegno di ADMO Macerata, delle scuole e delle associazioni partecipanti.
A partire dalle ore 14.00, l’area esterna del centro ospiterà l’ADMO Sport Festival, una vera e propria festa dello sport organizzata da ADMO Macerata. L’anfiteatro sarà animato da esibizioni, coreografie e attività proposte dalle società sportive e palestre del territorio. Non mancheranno momenti di intrattenimento per tutta la famiglia grazie alla presenza del Vip Clown e alla musica live di Multiradio.
Durante l’intera giornata sarà possibile ricevere informazioni e iscriversi al Registro Donatori di Midollo Osseo, grazie alla presenza del Centro Trasfusionale di Macerata. Un’iniziativa che coinvolge il territorio Ogni pettorale venduto dalle scuole o associazioni partner consentirà loro di trattenere il 50% della quota (2,50 €) per attività di autofinanziamento. Il restante sarà devoluto ad ADMO Macerata, che da anni è impegnata nella sensibilizzazione alla donazione di midollo osseo.
È possibile iscriversi in 3 modalità: presso lo stand delle associazioni in galleria nei weekend di settembre e ottobre (aggiornamenti su www.centrovaldichienti.it); ogni giorno presso il Box Informazioni del Centro Commerciale; Domenica 19 ottobre, dalle 7.30 alle 8.30, direttamente in loco.
Tutte le Associazioni, le Organizzazioni non profit, le scuole e le Associazioni Sportive Dilettantistiche interessate ad aderire al progetto ValdiChienti Charity Run for CorriAdmo possono manifestare la propria disponibilità inviando una email all’indirizzo: valdichienticharityrun@gmail.com, oppure contattando il numero: 333 4329839. A seguito della manifestazione d’interesse, saranno inviate tutte le informazioni con i dettagli relativi al progetto, alle modalità di partecipazione e al funzionamento della raccolta fondi. L’adesione rappresenta un’opportunità concreta per contribuire attivamente a un’iniziativa solidale di forte impatto sul territorio.
La Val di Chienti Charity Run è organizzata da Emilio Mori, in collaborazione con ADMO Macerata, con il supporto del Centro Commerciale Val di Chienti, il Comune di Macerata, la Polizia Locale e numerose associazioni e volontari del territorio.
“Questa iniziativa è per noi molto più di un semplice evento sportivo. È un’occasione per farincontrare le persone, creare comunità, e sostenere concretamente realtà fondamentali per il territorio come ADMO Macerata, le scuole e le associazioni locali. Il Centro Val di Chienti vuole essere sempre più un punto di riferimento vivo, aperto e al servizio del bene comune”, ha dichiarato Gianluca Tittarelli, Direttore del Centro Commerciale Val di Chienti.
“CorriADMO è da anni un evento simbolo della nostra missione, nato per sensibilizzare sulla donazione del midollo osseo. Fino all’anno scorso si svolgeva nel centro di Macerata, ma quest’anno abbiamo scelto di spostarci a Piediripa per dare vita a un progetto ancora più ambizioso. Grazie alla collaborazione con una realtà di grande rilievo come il Centro Commerciale Val di Chienti, potremo realizzare una giornata ricca di sport, emozioni e coinvolgimento per tutta la cittadinanza”, ha commentato Matteo Balestrini, Presidente di ADMO Macerata.
"CheMagazine!" celebra un traguardo significativo: venti anni di edizioni. Dalla sua fondazione, la rivista culturale diretta da Carlo Scheggia si è distinta per la promozione del territorio marchigiano e dei suoi grandi eventi culturali, tra cui il Macerata Opera Festival a cui è dedicato ogni anno un numero speciale. In questi venti anni CheMagazine! ha collaborato con critici musicali e musicologi di rilievo nazionale ed ha intervistato registi e direttori d’orchestra internazionali: inoltre, è stata tra le prime riviste in Italia ad avere una distribuzione digitale autorizzata all’interno dei teatri nel periodo covid.
Quest’anno, la pubblicazione si arricchisce di un'importante novità che segna un ponte tra culture e forme d'arte: la proficua collaborazione con l'Istituto Confucio di Macerata e con il direttore Giorgio Trentin. Questa partnership ha dato vita a un leitmotiv tematico unico per l’edizione 2025, la connessione nell’essenza di due arti come la calligrafia e la musica dal vivo.La calligrafa Lin Fengxuan ha realizzato in esclusiva per CheMagazine! dodici opere che sono state riprodotte all’interno della rivista, accompagnate da un testo da lei redatto in cui spiega la sua arte e l’origine degli stili calligrafi: un contenuto unico che raramente si può leggere in riviste generaliste.
Oltre a questo dialogo affascinante che esplora le risonanze, i ritmi e l'espressività che uniscono il gesto grafico alla melodia, offrendo ai lettori una prospettiva inedita sulla bellezza e l'armonia tra queste discipline, il nuovo numero di CheMagazine! dedica ampio spazio al Macerata Opera Festival 2025, con approfondimenti sulle tre opere in cartellone – La vedova allegra, Rigoletto e Macbeth – e agli eventi del Festival maceratese.
Tra questi, gli storici Aperitivi Culturali che la rivista segue fin dal loro inizio: proprio all’ideatrice e curatrice, l’avvocata cassazionista Stefania Cinzia Maroni, CheMagazine! ha chiesto un intervento con un autentico punto di vista sul diritto nelle opere in cartellone e ha intervistato il prof. Filippo Annunziata che sarà presente a Macerata l’8 agosto per parlare di Rigoletto: Di contratti illeciti e di maledizioni. Un altro contenuto originale è a firma di Maria Paola Scialdone, docente di Letteratura e cultura tedesca dell’Università degli Studi di Macerata, che riflette, per quanto riguarda La vedova allegra, sulla parziale traduzione dell’aggettivo ‘lustig’ del titolo originale (Die lustige Witwe) in 'allegro'.
Per gli amanti della musica leggera c’è anche la sezione dedicata agli spettacoli dello Sferisterio Live +. Infine, forte del successo della precedente edizione, la rivista ha dedicato una nutrita sezione al turismo marchigiano, con cinque percorsi, uno per ogni provincia, che svelano un territorio segreto, tutto da scoprire. La rivista è disponibile online gratuitamente al seguente indirizzo: https://www.sfogliami.it/fl/317272/tvum8dnq62sztbg6vr3rt81nb7fn397.
MACERATA – Sarà discussa nei prossimi giorni, presso il Tribunale di Macerata, l’udienza di convalida dell’arresto per i nove individui fermati all’alba di ieri dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Macerata (leggi qui). Il blitz è scattato in seguito a un furto avvenuto presso un impianto fotovoltaico situato in Contrada Palombarette, nella zona industriale del capoluogo.
L’operazione, condotta con il supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macerata e delle Stazioni di Montecassiano, Pollenza e Appignano, ha permesso di fermare il gruppo poco dopo il colpo. In manette sono finiti soggetti con domicilio stabile nella provincia di Foggia, ma con una frequente presenza nel Maceratese, a conferma di un modus operandi definito dagli inquirenti "pendolarismo criminale".
Gli investigatori hanno tracciato gli spostamenti dell’autovettura utilizzata per il furto, risultata intestata a uno degli arrestati e ora sotto sequestro. Dalle verifiche emerge che il mezzo avrebbe effettuato diverse trasferte tra Puglia e Marche, rafforzando il sospetto di un’attività sistematica e organizzata.
Non è escluso che il gruppo possa essere responsabile di altri colpi analoghi. Dal gennaio 2025, il Comando provinciale dei carabinieri ha infatti registrato numerosi episodi di furti e tentati furti a danno di impianti fotovoltaici nel territorio maceratese. Proseguono quindi le indagini per verificare eventuali collegamenti tra i soggetti fermati e altri casi avvenuti nei mesi scorsi.
Le autorità stanno vagliando anche la possibilità che i soggetti coinvolti facciano parte di una rete criminale più ampia specializzata nel saccheggio di impianti energetici, un fenomeno in preoccupante crescita.
Guida in stato di ebbrezza, provoca un incidente con feriti e fugge per i campi: ritrovato e denunciato. Nella serata di domenica, intorno alle 19:30, un incidente stradale si è verificato lungo la strada provinciale Potentina, in località Madonna del Monte, nel comune di Macerata.
Arrivati sul posto, gli agenti della polizia locale - impegnati nei servizi di controllo della viabilità connessi allo svolgimento del Macerata Opera Festival - hanno subito notato che uno dei conducenti coinvolti nel sinistro presentava chiari segni di alterazione psicofisica. Il successivo controllo con l’etilometro ha evidenziato un tasso alcolemico superiore di oltre tre volte al limite legale.
Dopo l’accertamento, l’uomo si è dato alla fuga, allontanandosi a piedi nei campi vicini, innescando una vasta operazione di ricerca condotta da polizia locale, vigili del fuoco, Protezione civile e altre forze dell’ordine. Le ricerche, ostacolate anche dal maltempo, sono proseguite fino a mezzanotte, quando il fuggitivo è stato finalmente rintracciato e denunciato.
Dai controlli è emerso che l’uomo aveva già precedenti per guida in stato di ebbrezza e incidenti simili, con ben tre precedenti episodi negli ultimi anni. "La Polizia Locale rimane vigile e continua a garantire la sicurezza stradale - interviene sul caso il comandante Danilo Doria - ma ci tengo a sottolineare l’importanza di un comportamento responsabile alla guida proprio per prevenire incidenti causati da conducenti non in grado di assicurare la propria lucidità al volante".
Macerata - Ancora tensione in una casa del centro, dove una lite familiare ha portato alla scoperta di ben altro. Nel pomeriggio di ieri, i carabinieri della stazione di Macerata, supportati dalla sezione radiomobile, sono intervenuti presso l’abitazione di una coppia di anziani, allertati da una segnalazione per un acceso diverbio.
Protagonista dell’episodio il figlio 52enne dei due coniugi, già residente in città, che - secondo quanto riferito dai militari - avrebbe avuto l’ennesima discussione dai toni particolarmente accesi con i genitori. Una volta riportata la calma, l’uomo ha continuato però a mostrarsi agitato e nervoso senza apparente motivo, insospettendo i carabinieri.
È così che, a seguito di controlli più approfonditi, i militari hanno rinvenuto nella sua disponibilità circa 80 grammi di hashish, immediatamente sequestrati.
Il 52enne è stato denunciato all’autorità giudiziaria sia per maltrattamenti in famiglia, sia per la detenzione ai fini di uso non personale di sostanza stupefacente. L’hashish è stato posto sotto sequestro penale in attesa del versamento all’Ufficio corpi di reato.
La Maceratese ha disputato la sua prima sgambata interna della stagione 2025/26 sul campo di Belforte del Chienti, di fronte a una nutrita rappresentanza di tifosi e appassionati. La squadra ha dato vita a una bella partitella suddivisa in due tempi da 25 minuti ciascuno, terminata con un pareggio per 1-1.
Ad aprire le marcature è stato Marsilii, che ha siglato il gol per la squadra bianca nei primi minuti di gioco. Nella ripresa è arrivata la risposta della squadra nera con Osorio.
Il ritmo è stato subito positivo e, soprattutto nel secondo tempo si sono viste molte trame interessanti. Da sottolineare la buona intesa già mostrata tra Neglia e Osorio, oltre al grande spirito combattivo dimostrato dai più giovani del gruppo. I portieri Gagliardini e Prugni si sono alternati in porta, giocando un tempo per squadra.
Queste le formazioni scese in campo:
Maceratese squadra nera: Ciattaglia, Sciarra, Lucero, Vanzan; De Angelis, Sabattini; Viscillo, Neglia, Papa; Osorio.
Maceratese squadra bianca: Perini, Morganti, Marchgiani, Mastrippolito; Donzelli, Ruani; Marras, Cirulli, Gironella; Marsili.
A disposizione Lorenzi, Romitelli, Borgiani e Pazzaglia, subentrati nel corso della ripresa.
Lavoro differenziato per Guideri, Nasic, Cilla, Kone e Sileoni.
Il team di mister Possanzini continua così la preparazione, lavorando con entusiasmo in vista della nuova stagione.
Le parole di Mister Possanzini: «È stato un buon test per chiudere questi primi dieci giorni di lavoro. Di fatto abbiamo giocato solo un tempo, ma pian piano alzeremo il minutaggio per fare in modo che intorno al 20 di agosto tutti abbiano già disputato una partita completa. I giocatori più esperti stanno aiutando i nuovi ad ambientarsi, visto che devono ancora sciogliersi un po'. È un processo normale, fa parte del percorso di crescita e non bisogna avere fretta. Nel complesso posso dirmi soddisfatto».
Sono migliaia i giovani che in questi giorni e la prossima settimana, di ritorno da Roma, si fermeranno al Seminario Redemptoris Mater di Macerata. Ragazzi e ragazze da ogni parte del mondo in procinto di recarsi nella Capitale per celebrare insieme le giornate del Giubileo a loro dedicate e ricevere le parole di speranza e la benedizione di papa Leone XIV. Prima di raggiungere Tor Vergata per la veglia di preghiera di stasera e la Messa con il Santo Padre di domenica mattina, le visite al Seminario hanno toccato punte di 2mila giovani al giorno, insieme ai catechisti e animatori. Emblematico, a ogni ora della giornata, il corteo dei pullman che ha attraversato le campagne maceratesi prima di fare il proprio ingresso lungo la via oggi intitolata a mons. Tarcisio Carboni. Un’accoglienza organizzata grazie a più postazioni di benvenuto e al servizio svolto dai seminaristi per ogni necessità di ristoro.
«È una bellissima esperienza di accoglienza, incontrare i pellegrini è una grazia – ha detto il rettore del Seminario del Cammino Neocatecumenale don Davide Tisato –, sono tanti i gruppi passati a Macerata per arrivare a Roma al Giubileo e altri, fino all’8 agosto, faranno tappa qui di ritorno dopo l’incontro con il Papa. Per questo ringrazio il vice rettore don Emanuele Marconi per il grande impegno profuso e con lui tutti i seminaristi».
Tra i tanti doni di speranza, dalla Terra Santa ne è giunto uno molto personale per don Davide: «Ho avuto la grazia di vivere due anni lì per la mia formazione da seminarista e grazie al Giubileo dei giovani ho potuto incontrare volti noti – ha raccontato –, è stata un’esperienza che mi ha dato molto e mi ha insegnato tanto. In questo tempo di drammatici conflitti, il Signore è capace ancora una volta di unire i popoli attraverso l'Anno Santo: è davvero il punto di incontro persino tra le nazioni in guerra».
Brasile, Russia, Scandinavia, Uganda, Spagna, Stati Uniti, Polonia, Francia, El Salvador, Israele, Ucraina, sono solo alcune delle nazionalità dei giovani arrivati al Seminario, con più turni necessari per il servizio del pranzo o della cena. A portare il loro saluto anche il vescovo di Macerata, mons. Nazzareno Marconi: «Queste giornate intense ma davvero toccanti fanno scorgere nei volti di chi abbiamo incontrato di passaggio al Seminario o di quanti hanno intrapreso il cammino a piedi verso Roma un forte richiamo della preghiera e desiderio di speranza – ha detto –, in particolare, l’esperienza del Cammino Neocatecumenale aiuta tanti giovani a incontrare il Signore nella Sua Parola è allo stesso tempo a fare esperienza della bellezza della comunità che cammina insieme nella fede della Chiesa».
Particolarmente significativa la visita al Seminario Redemptoris Mater di circa 450 giovani ucraini nella serata del 31 luglio che, nonostante il lungo viaggio, hanno comunque voluto fermarsi a Macerata prima di proseguire il proprio percorso verso Roma. Don Michał Wiśniewski da undici anni svolge il suo servizio in Ucraina: «Sono giovani che provengono da ogni parte dell’Ucraina e fanno parte del Cammino Neocatecumenale – ha spiegato –, abbiamo fatto diverse tappe, tra cui Slovacchia, Ungheria e Croazia prima di essere qui». Un viaggio con comprensibili problematiche che ha visto molti di loro coetanei maschi rimanere a casa, non potendo lasciare l’Ucraina in quanto maggiorenni, viste le disposizioni dovute al conflitto: «Alcuni di loro hanno perso i genitori o i familiari a causa della guerra – ha proseguito don Wiśniewski –, si sente molto questo peso e loro stessi affrontano ogni giorno la dura sfida lanciata dall’odio. Noi adulti lo abbiamo sperimentato per primi, l’odio è la prima cosa che ci uccide, ci toglie la speranza e influisce in ogni nostra decisione: a loro annunciamo come Cristo sia l’unico che possa portare anche una pace interiore, con la quale possiamo affrontare ogni difficoltà. La guerra finirà ma senza l’aiuto di Gesù i suoi segni di dolore rimarranno per sempre su questi nostri giovani».
Con una nota stampa anche il gruppo consigliare di Fratelli D'Italia si pronuncia sulla tema della discarica cittadina: "È noto a tutti che il Consiglio comunale di Macerata, nella seduta del 27 luglio 2021, si è espresso chiaramente contro l’ipotesi di realizzare una nuova discarica sul territorio comunale.
Vi è da dire che l’amministrazione Parcaroli, ancor prima della proposizione della citata mozione, aveva comunque il proposito di non realizzare un’ulteriore discarica nel Comune di Macerata e, con la presentazione della mozione da parte del Partito Democratico, emendata e migliorata dalla maggioranza, l’amministrazione si è ufficialmente impegnata ad adottare “tutte le iniziative legittimamente esperibili, anche in sede giudiziale ove fosse ritenuto necessario, per evitare la realizzazione di una discarica in una delle quattro aree indicate dall’ATA”.
Anche la giunta il 16 settembre 2021 ha espresso contrarietà all’approvazione di qualsiasi atto successivo che preveda l’inserimento nel Comune di Macerata di aree o siti potenzialmente idonei alla realizzazione di una discarica, stante le peculiarità del territorio, in relazione alla vocazione turistica e culturale dei luoghi del capoluogo provinciale.
Una posizione chiara, inequivocabile, espressa da un organo democratico che rappresenta l’intera cittadinanza maceratese. Una presa di posizione che oggi torna d’attualità dopo che le ipotesi emerse nell’ambito dello studio condotto dall’Università Politecnica delle Marche – incaricata da ATA – sembrano ancora prendere in considerazione aree del territorio comunale come possibili sedi della futura discarica provinciale.
Riteniamo che tra i parametri presi in considerazione da detto studio sarebbe stato opportuno inserire (dandogli un punteggio) quello relativo al fatto che un territorio sia stato già interessato o meno dalla presenza di una discarica”
Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia interviene con fermezza nel dibattito, ricordando che Macerata ha già ospitato due discariche nel corso della sua storia recente e che questa responsabilità ambientale è stata ampiamente adempiuta. È tempo che altri territori si assumano le proprie responsabilità”.
Il gruppo di Fratelli d’Italia ribadisce quindi la sua netta contrarietà a ogni ipotesi di localizzazione di una nuova discarica nel territorio maceratese. “Riteniamo doveroso rispettare la volontà già espressa dal Consiglio comunale – affermano – e dalla giunta che da un indirizzo politico, continueremo a vigilare affinché non venga meno l’impegno assunto nei confronti dei cittadini”.
È racchiuso tra l’inno di Mameli e le bandiere della Palestina il debutto del Macbeth al Macerata Opera Festival di ieri sera. Sotto un cielo stellato che voleva farsi perdonare l’esordio mancato di sabato scorso, prima ritardato dalla pioggia battente, poi annullato a causa di un guasto tecnico e infine affogato in un mare di sterili (e perlopiù ridicole) polemiche, il capolavoro verdiano versione Emma Dante è andato in scena finalmente senza intoppi, ma con un epilogo che ha spaccato il pubblico: al termine degli applausi, gli artisti sul palco hanno srotolato alcune bandiere della Palestina, che sono così entrate a far parte del quadro finale, Il tutto sotto gli occhi (e probabilmente ad uso e consumo) del vicepresidente del Consiglio dei ministri Matteo Salvini, ospite d’onore della serata sul palco centrale.
Coloro che avevano provato a gridare “bu” all’annuncio dell’esecuzione dell’inno nazionale (poi messi a tacere dall’applauso generale dello Sferisterio), probabilmente sono stati gli stessi a gridare “bravi” all’esibizione delle bandiere, mentre altri spettatori si alzavano in tutta fretta e se ne andavano indignati. Ma non è questo lo spazio riservato alle considerazioni politiche: fatta la doverosa cronaca di quanto accaduto, si torna a parlare solo di arte, di musica e di teatro, affidando semmai a sedi diverse commenti di altro genere.
Lo spettacolo, una coproduzione dell’Associazione Arena Sferisterio con il Teatro Massimo di Palermo e il Teatro Regio di Torino (che tra l’altro, giova dirlo, ha vinto nel 2017 il prestigioso Angel Herald Award al Festival di Edimburgo), torna dopo il successo nella stagione 2019 e conferma anche quest’anno, con la sua immutata forza immaginifica, l’indimenticabile ricordo che portava con sé.
La regista Emma Dante costruisce un racconto in cui la sua cifra stilistica raffinata e riconoscibilissima si riscontra in ogni dettaglio e in ogni istante, ma che al contempo rende omaggio senza mai dimenticarli, anzi esaltandoli, sia a William Shakespeare che a Giuseppe Verdi. Questo Macbeth sanguigno e visionario è tutto da vedere, perché tutto diventa protagonista, non solo i cantanti, il coro e i danzatori con i loro incessanti movimenti coreografici o la loro iconica fissità, ma le luci, i costumi, ogni colore, ogni gesto, ogni frammento della scenografia.
Tutti gli elementi si fondono in un sincronismo perfetto nel dramma che diventa esso stesso, con le sue mille sfaccettature, protagonista unico e indiscusso. La contemporaneità si integra per magia con la Scozia dell’anno Mille, e nessuno potrebbe mettere in dubbio di essere lì, in quell’epoca, fra le mura spartane di quei castelli, in quei boschi freddi e desolati. E questo grazie non a facili didascalie ma a simboli potenti e universali. Gli otto ventagli di lance dorate che disegnano ricami d’ombra sul muro dello Sferisterio, le siepi di fichi d’India che si animano diventando il bosco di Birnam che sconfiggerà sotto il comando di Malcolm e Macduff il traditore assassino Macbeth.
L’elegante total white o il rigoroso total black dei costumi dei coristi, gli abiti di velluto rosso sangue di Mabeth, salito al trono del re Duncan dopo averlo ucciso, e della sua sposa che porta in giro il lungo strascico come una scia di sangue che incide il palcoscenico. Il doppio di Macbeth, la sua ombra, che pugnala per tre volte il re Duncan prima del vero omicidio, i letti chiazzati di sangue che danzano intorno a Lady Macbeth ormai in preda alla follia dopo l’omicidio. La figurina del vecchio re morto che diventa Gesù Cristo, il cui corpo viene lavato dalle donne e portato in braccio come se pendesse dalla croce. Lo scheletro di cavallo che trasporta Macbeth e che assomiglia tanto a quei pupi siciliani semoventi della terra di Emma Dante.
Le streghe invasate che predicono il futuro attorno a calderoni fumanti dai quali escono inquietanti neonati, i morti in battaglia stesi in terra che vengono ricoperti di teli bianchi e trascinati via sul pavimento, le bianche visioni del fantasma di Banco assassinato. Sono talmente tante le immagini memorabili da annotare che se ne potrebbe perdere il conto. Ma la regia di un’opera lirica, non va dimenticato, non vive mai di vita propria, è sempre al servizio del canto, della musica, e ieri sera la musica, il canto e l’inconfondibile pathos di Verdi hanno contribuito in larga parte alla riuscita della serata, grazie alla direzione del maestro Fabrizio Maria Carminati e a un cast complessivamente di buon livello.
Il giovane baritono coreano Leon Kim da programma doveva alternarsi nel ruolo di Macbeth con Franco Vassallo, ma si è trovato a cantare da “titolare” in questa seconda recita che di fatto è diventata la prima. E non se l’è cavata affatto male, portando a casa una esecuzione più che dignitosa, anche se forse è mancata una certa gravità dolente e cupa, sia nella resa vocale che nell’intenzione interpretativa che poteva essere più incisiva.
La personalità invece non manca alla vera regina del Macbeth, il soprano Marta Torbidoni, marchigiana doc di Montemarciano, che torna al MOF dopo il successo del 2024 in Norma, ruolo che ha debuttato neanche un mese fa alla Scala, dove non veniva messo in scena da ben 48 anni. Per il suo debutto assoluto come Lady Macbeth – che come aveva dichiarato giorni fa sarebbe stata una Lady tra il demoniaco e l’animalesco – dunque Marta Torbidoni ha scelto Macerata, che l’ha ripagata con lunghi applausi scroscianti già sin dalla prima aria e l’ha consacrata definitivamente come una delle cantanti con maggior personalità e talento nell’ambito del panorama lirico odierno. Bella la voce, sicura l’interpretazione, negli acuti, nei passaggi di agilità, ma anche nelle note basse ha dato sfoggio delle sue doti vocali, sorrette da una chiara tecnica. Successo personale anche per il Banco del basso-baritono spagnolo Simón Orfila, per il Macduff del giovane tenore Antonio Poli, anch’egli nel cast dell’ultima Norma scaligera insieme a Marta Torbidoni diretta da Fabio Luisi nel ruolo di Pollione, e qui una piacevole scoperta con la sua voce dal bel timbro e ben spiegata. Buona prova anche per il tenore Oronzo D’Urso nel ruolo di Malcolm, per Federica Sardella (la Dama di Lady Macbeth), Luca Park (il medico), Stefano Gennari (il domestico, l’araldo e il sicario), Andrea Pistolesi (la prima apparizione) e Lucia Spreca (la seconda e terza apparizione).
Convinti applausi per la direzione di Fabrizio Maria Carminati, prestigiosa bacchetta internazionale dalla carriera ormai trentennale e direttore artistico del Teatro Bellini di Catania, alla guida dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, per il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” diretto da Christian Starinieri e per Federico Gagliardi che ha ripreso la regia, avvalendosi del prezioso contributo delle scene di Carmine Maringola, dei costumi di Vanessa Sannino, delle luci di Christian Zucaro e delle coreografie di Manuela Lo Sicco.
Repliche il 7 e 10 agosto alle ore 21, con Franco Vassallo nel ruolo di Macbeth.
Tappa finale a Macerata per la giornata marchigiana dell’On. Matteo Salvini, Segretario Federale della Lega Salvini Premier, Ministro delle Infrastrutture e Vicepresidente del Consiglio dei Ministri. Il leader del Carroccio è arrivato in Piazza Mazzini intorno alle 19:30, accolto da una folta rappresentanza di dirigenti e amministratori locali, con un incontro pubblico presso il gazebo della Lega.
La visita rientra in un tour che ha toccato diverse città della regione, partito al mattino da Pesaro, per poi proseguire verso Fano e Senigallia, fino a concludersi proprio a Macerata, che Salvini ha definito “dulcis in fundo”, ricordando con soddisfazione l’invito ricevuto da tempo dal sindaco Sandro Parcaroli.
Attimi di apprensione si sono vissuti poco prima dell’arrivo del Ministro, quando la consigliera regionale Anna Menghi ha accusato un malore: è stato necessario l’intervento di un’ambulanza e il trasferimento al pronto soccorso, ma la situazione sembra essere sotto controllo.
A fare gli onori di casa insieme al sindaco Sandro Parcaroli, c’erano il segretario regionale della Lega Marche Giorgia Latini, il segretario cittadino e capogruppo consiliare Aldo Alessandrini, il delegato provinciale Mauro Lucentini, il vicepresidente regionale Filippo Saltamartini e numerosi esponenti della Lega a livello comunale e regionale.
Salvini ha parlato con i giornalisti, tracciando un bilancio della giornata e affrontando alcuni temi politici chiave, tra cui le prossime elezioni regionali e il caso giudiziario che coinvolge Matteo Ricci, attuale candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche: “Ho passato l’intera giornata senza polemizzare sulle inchieste che riguardano Ricci e il PD. Non voglio vincere per le indagini ai danni degli altri, anzi gli auguro di dimostrare la sua innocenza: le accuse sono pesanti. Ma, a differenza della sinistra che ci condanna ancora prima dei processi, io credo nella presunzione d’innocenza. Noi vinciamo per ciò che abbiamo fatto, non per i problemi degli altri”.
Sui sondaggi e sulla performance del partito, il Ministro ha tagliato corto: “Tutti sbagliano qualcosa. A Macerata mi accontento di essere il primo partito. L’importante è vincere nelle Marche e confermare il buongoverno di Francesco Acquaroli. Ho visto liste aperte, con candidati nuovi. Anna Menghi qui ha fatto un lavoro eccezionale. Ma tutti i nostri candidati corrono per vincere: ciò che conta è il successo della coalizione”.
Parole di stima anche per il sindaco Sandro Parcaroli, che ha però definito affettuasamento 'invecchiato': “Parcaroli candidato per un nuovo mandato? Calma! Facciamogli finire questo mandato, che è già invecchiato di parecchio... È sicuramente uno dei sindaci con cui mi sento più spesso, un valore aggiunto per la città. Sono molto orgoglioso di lui”.
Salvini ha poi ricordato gli investimenti portati sul territorio dal Ministero delle Infrastrutture: “Oggi festeggiamo anche il contributo fisso di 400mila euro che permetterà di sostenere il festival allo Sferisterio. E poi ci sono i fondi per la Val Potenza: decine di milioni di euro per il rilancio infrastrutturale dell’area”.
Non sono mancate alcune contestazioni, isolate e non accese, che hanno richiesto comunque l’intervento dei carabinieri per l’identificazione di alcune persone.
L’incontro si è concluso con selfie di rito con i cittadini e un breve momento conviviale, prima che il Ministro si dirigesse allo Sferisterio per assistere alla rappresentazione del Macbeth.
Dal 27 luglio al 2 agosto, le atlete del settore Gold e Silver della Ginnastica Macerata stanno affrontando una settimana di preparazione atletica intensiva nella suggestiva Valle del Sole, in Abruzzo.
Un ritiro ad alta quota pensato per affinare tecnica, potenza e concentrazione, in vista di una stagione agonistica che si preannuncia entusiasmante e ricca di sfide nazionali e internazionali.
Le ginnaste maceratesi saranno impegnate nel campionato Nazionale e rappresenteranno anche l’Italia in competizioni di altissimo livello come: il Comegym di Istanbul, la prestigiosa Plovdiv Cup in Bulgaria e l’attesissimo Campionato Europeo di novembre a Ganja in Azerbaijan.
Obiettivo: farsi trovare al massimo della forma per portare in alto i colori della società e del nostro Paese.
Macerata – I carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Macerata hanno messo a segno un'importante operazione antidroga, culminata con l’arresto di un 47enne nigeriano residente a Macerata e la denuncia a piede libero di un 40enne connazionale, domiciliato in provincia di Napoli, entrambi già noti alle forze dell’ordine.
L’attività investigativa, avviata nel novembre 2024, ha preso le mosse da un controllo sul territorio che ha insospettito i militari. Da lì è scaturita un’indagine complessa e strutturata, fondata sull’incrocio di tabulati telefonici e riscontri diretti, che ha permesso di far emergere una fiorente rete di spaccio attiva nella provincia di Macerata.
Secondo quanto accertato dai carabinieri, i due indagati avrebbero gestito decine di cessioni di eroina e hashish tra novembre 2024 e aprile 2025, movimentando stupefacenti per un valore superiore ai 63mila euro. L’attività di spaccio avveniva in contatto con un’ampia cerchia di acquirenti abituali, dimostrando un’organizzazione consolidata.
Alle prime luci dell’alba, il 47enne è stato raggiunto dai militari nella sua abitazione a Macerata e arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Macerata che ha condiviso pienamente le risultanze dell’indagine. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito presso la Casa di Reclusione di Ancona-Montacuto, dove resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il complice 40enne, residente nel Napoletano, è stato deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria per lo stesso reato. L'operazione si inserisce nel più ampio impegno dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, con particolare attenzione alla tutela dei cittadini e alla sicurezza nei centri urbani della provincia.
Le indagini proseguono per verificare eventuali ulteriori coinvolgimenti e ricostruire in modo completo la rete di contatti degli indagati.
C’è una figura nuova nello staff tecnico della Maceratese 2025/26, ma allo stesso tempo è un volto noto ai tifosi biancorossi. Si tratta di Stefano Cento, classe 1984, che dopo una lunga carriera da calciatore tra Serie D, Eccellenza e Promozione ha deciso di intraprendere una nuova avventura fuori dal campo: quella di Team Manager.
Un ruolo inedito per lui, ma vissuto con grande entusiasmo, all’interno di uno staff che lo ha accolto nel migliore dei modi: “Mi sto trovando bene – racconta Cento –. Qui c’è un gruppo consolidato, con persone esperte come Lucero, Gagliardini e Marras che stanno aiutando i nuovi ad ambientarsi. È un ambiente sano, fatto di valori, ed è bello farne parte".
Per Cento non si tratta di un debutto assoluto in biancorosso. Ha infatti indossato la maglia della Maceratese da calciatore nelle stagioni 2006/07 e 2007/08 in Serie D, lasciando ottimi ricordi e costruendo legami che oggi ritrova in panchina e dietro le quinte: “Conoscevo già l’ambiente da giocatore e non vedo l’ora di riassaporare la Serie D anche da un altro punto di vista. A Macerata ho vissuto due anni intensi, ricchi di emozioni, e tornare qui oggi, con un altro ruolo, mi dà grande carica”.
Il passaggio dal campo al Team Manager è stato naturale, anche grazie alle relazioni costruite negli anni con alcuni membri chiave dell’attuale squadra: “Ho giocato con Emanuele Liberti a Montegiorgio, con Stefano Serangeli a Tolentino e sono stato allenato da Mister Possanzini a Porto Recanati. Cercavano una figura giovane, appena uscita dal campo, capace di stare nello spogliatoio e di interfacciarsi con la gente. Hanno pensato a me e sono contento di aver accettato: il progetto della Maceratese è serio, ha basi solide e credo sarà molto prolifico”.
Dopo i primi giorni frenetici tra aspetti organizzativi e preparativi, Cento ha finalmente potuto godersi l’allenamento della squadra da bordo campo: “Giovedì ho visto per la prima volta l’allenamento con un po’ più di calma. Devo dire che mi è venuto qualche brivido… È una sensazione bella, naturale, che fa parte del mio percorso di crescita in questo nuovo ruolo.”
Infine, un tuffo nei ricordi, quando da calciatore visse una delle giornate più epiche della sua carriera proprio con la maglia della Maceratese: “Era l’ultima giornata della stagione 2007/08, giocavamo a casa della Renato Curi Angolana prima in classifica. A noi servivano punti salvezza, a loro servivano per vincere il campionato. Pareggiammo 0-0, davanti a 5.000 persone, in un clima infuocato: bombe carta, minacce, tensione. Fu un’impresa, conquistammo la salvezza e loro persero il campionato a favore della Sangiustese. Quella partita non la dimenticherò mai”.
La storia continua. Stavolta fuori dal rettangolo verde, ma sempre con lo stesso spirito, la stessa determinazione e lo stesso attaccamento per questi colori.