Macerata, furto in un impianto fotovoltaico: sospetti legami con rete di "pendolarismo criminale" dalla Puglia
MACERATA – Sarà discussa nei prossimi giorni, presso il Tribunale di Macerata, l’udienza di convalida dell’arresto per i nove individui fermati all’alba di ieri dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Macerata (leggi qui). Il blitz è scattato in seguito a un furto avvenuto presso un impianto fotovoltaico situato in Contrada Palombarette, nella zona industriale del capoluogo.
L’operazione, condotta con il supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macerata e delle Stazioni di Montecassiano, Pollenza e Appignano, ha permesso di fermare il gruppo poco dopo il colpo. In manette sono finiti soggetti con domicilio stabile nella provincia di Foggia, ma con una frequente presenza nel Maceratese, a conferma di un modus operandi definito dagli inquirenti "pendolarismo criminale".
Gli investigatori hanno tracciato gli spostamenti dell’autovettura utilizzata per il furto, risultata intestata a uno degli arrestati e ora sotto sequestro. Dalle verifiche emerge che il mezzo avrebbe effettuato diverse trasferte tra Puglia e Marche, rafforzando il sospetto di un’attività sistematica e organizzata.
Non è escluso che il gruppo possa essere responsabile di altri colpi analoghi. Dal gennaio 2025, il Comando provinciale dei carabinieri ha infatti registrato numerosi episodi di furti e tentati furti a danno di impianti fotovoltaici nel territorio maceratese. Proseguono quindi le indagini per verificare eventuali collegamenti tra i soggetti fermati e altri casi avvenuti nei mesi scorsi.
Le autorità stanno vagliando anche la possibilità che i soggetti coinvolti facciano parte di una rete criminale più ampia specializzata nel saccheggio di impianti energetici, un fenomeno in preoccupante crescita.
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