Macerata

Pasqua in Caritas, tra pastiere e bambini ucraini che giocano a far la guerra

Pasqua in Caritas, tra pastiere e bambini ucraini che giocano a far la guerra

Centonovanta. E’ questo il numero di cittadini ucraini tra adulti e bambini che solo nel corso dell’ultimo mese si sono rivolti alle strutture della Caritas diocesana di Civitanova Marche. “Eravamo in emergenza già per il Covid: servivamo 400 famiglie; adesso stiamo facendo il massimo per chi fugge dalla guerra”, confermano i volontari. Mario e Domenico i volontari responsabili della registrazione, Osas - conosciuto a febbraio in una puntata di “Storie” - sta alla porta e fa accomodare chi, in fila da diverse ore, attende il proprio turno per portare a casa una busta della spesa o solo un paio di scarpe nuove per le bambine che le hanno perse fuggendo dalle bombe.  Beatrice a fare da trait d’union e coordinare il reparto vestiario, al piano di sotto, insieme ad alcune donne, lì per scontare la pena residua di lavori socialmente utili stabiliti dal tribunale. C’è la pastiera ad attenderci, preparata da una delle signore impegnate nella struttura: “Io sono di Crotone, ma mio marito era napoletano e a Pasqua la faccio sempre in suo ricordo”. Nella stanza accanto un alternarsi di uomini, donne e bambini: provenienze geografiche differenti, culture differenti, il banco dei vestiti della Caritas come minimo comune denominatore. Al piano di sopra sono tante le persone che affollano la strada, per lo più ucraine, “ma esiste un equilibrio sottilissimo tra le varie culture e dobbiamo dare la stessa attenzione a tutti”, spiega Beatrice, entrata qui con il Servizio civile e rimasta grazie al progetto Policoro. Al piano di sopra Oleksandr e Andriy (nomi di fantasia, ndr) sono seduti nello stanzone della prima accoglienza mentre attendono la mamma al disbrigo pratiche reso più semplice dalla presenza di Tatiana, “traduttrice d’eccezione in queste giornate difficili”, raccontano. Avranno meno di dieci anni, Oleksandr e Andriy, fuggono da un’area non distante da Leopoli: trascorrono tutto il tempo seduti composti a spararsi tra loro con armi immaginarie. Il papà è rimasto in patria a combattere. “Sono 190 i profughi aiutati fin qui, ma non possiamo trovare loro una casa: ci pensa la Prefettura. Stiamo ospitando solo un signore anziano cardiopatico, ma nei prossimi giorni dovrebbe andar via. C’è chi ha chiamato al numero messo a disposizione per l’emergenza ucraina chiedendo di poter adottare bambini - spiega Beatrice - ma la trafila è molto impegnativa”. “Una ventina di ucraini sono ospiti di strutture alberghiere, a carico di privati, ma a maggio è già stato detto loro di dover lasciare le stanze perché arriveranno i turisti. E noi non abbiamo idea di dove potranno andare. Nel frattempo cerchiamo di regalare una Pasqua per quanto più possibile normale a chi forse non pensava neppure di poterla più vivere”.  

18/04/2022 13:00
Vinitaly, doppio premio per l'Istituto Agrario di Macerata

Vinitaly, doppio premio per l'Istituto Agrario di Macerata

Doppio premio per l’’IIS “G. Garibaldi” di Macerata al Vinitaly, la più grande manifestazione dedicata al vino, che si svolge a Verona dal 1967. La scuola maceratese è stata premiata al “VI Concorso enologico Istituti Agrari d’Italia”, organizzato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e da CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), per un vino rosso e uno bianco: il Rosso Piceno DOC 2017 - Podere Sasso e i Colli Maceratesi DOC - Ribona Spumante Brut 2019, Metodo Classico, Podere Sasso, ultimo nato tra i vini in produzione. Le commissioni che hanno valutato i vini presentati dagli Istituti Agrari erano composte da enologi del CREA, il più importante Ente italiano di ricerca agroalimentare, e da esperti del settore vitivinicolo. Alla manifestazione hanno presenziato Gian Marco Centinaio, sottosegretario all’Agricoltura con delega al vino, e Stefano Vaccari, direttore generale del CREA. I riconoscimenti ricevuti dall’Istituto Agrario maceratese sono stati ritirati dal dirigente scolastico Antonella Angerilli, dai docenti Giuseppe Potentini (enologo della scuola) e Stefano Cardella, nonchè dagli studenti che stanno frequentando il corso di specializzazione per Enotecnico: Alice Antico Fortunato, Tommaso Sabbatini e Leonardo Zannotti.

18/04/2022 12:26
Hegel e la verità nella storia: incontro con Mauro Cascio

Hegel e la verità nella storia: incontro con Mauro Cascio

L’Associazione Laureati Ateneo Maceratese organizza per venerdì 22 aprile un incontro con il giornalista e scrittore Mauro Cascio su “Hegel e le verità nella storia: diritto, conciliazione, logica”. L’appuntamento, aperto a tutti gli interessati, è per le 16:30 nell’aula magna di filosofia in via Garibaldi 20. E’ stato richiesto l’accreditamento ai fini della formazione al Consiglio dell’ordine degli avvocati di Macerata. L’incontro sarà introdotto dalla presidente dell’Alam Daniela Gasparrini e concluso con una riflessione a cura di Sara Daverio. Mauro Cascio si interessa da anni di storia, filosofia e religioni; ha curato, tra gli altri, due volumi di recente pubblicazione per la casa editrice Mimesis “Introduzione alla filosofia di Hegel” di Augusto Vera, già presentato a Urbino e Ravenna, e il “Commentario alla Logica di Hegel” di John Ellis McTaggart.

18/04/2022 10:37
Covid Marche, Chiodera: “Il virus non andrà mai via, quarta dose per raggiungere immunità di gregge”

Covid Marche, Chiodera: “Il virus non andrà mai via, quarta dose per raggiungere immunità di gregge”

Secondo gli ultimi dati Istat, ad oggi sono circa 3800 i deceduti nelle Marche a causa del Covid. L’attuale fase di circolazione del virus, nella nuova sottovariante Xe (+10% contagiosa), deve essere letta anche in rapporto alla ridotta pressione sugli ospedali. La diminuzione dei casi del 6,4% cui stiamo assistendo in Italia è dovuta anche ai sempre meno tamponi eseguiti (-6,5%), dato che rende più complesso il monitoraggio su base nazionale. Da qui il recente annuncio di Aifa nel voler estendere la quarta dose – più il richiamo annuale – oltre che ai soggetti cosiddetti fragili, anche agli over 50. A questo si aggiunge il via libera ufficiale anche per i medici di base alla somministrazione dei nuovi antivirali. “L’obbiettivo rimane quello di raggiungere al più presto l’immunità di gregge”, afferma il direttore di Malattie Infettive dell’Ospedale di Macerata, Alessandro Chiodera, invitando alla cautela rispetto all’allentamento delle restrizioni. Stiamo effettivamente andando incontro alla fase endemica del coronavirus? Dobbiamo capire che questo virus non se ne andrà mai via: bisogna prenderne atto e imparare a conviverci il prima possibile. Soprattutto perché ancora non sappiamo se avrà le medesime caratteristiche di un’influenza stagionale. Come dovremo comportarci rispetto alla nuova sottovariante? Questo virus sta semplicemente continuando a fare quello che gli riesce più naturale, ovvero replicarsi. Se finora la nuova Xe non ha avuto un impatto maligno è perché abbiamo una buona percentuale di popolazione vaccinata. Ma bisogna stare attenti: le persone continuano a morire di Covid. I soggetti fragili sono i più esposti, ma è bene che anche i soggetti più forti a livello immunitario non abbassino la guardia. Per raggiungere l’immunità di gregge basterà il vaccino? Continueremo anche con la somministrazione di antivirali e monoclonali. Di queste ultime siamo arrivati a quota 200, e la loro copertura arriva fino all’80%. Ma non abbiamo ancora dati certi sull’efficacia a lungo termine: sappiamo solo che in pochi vanno incontro alla fase più grave della malattia. Ciononostante, ho assistito personalmente alla morte di una paziente lo stesso giorno che aveva iniziato al terapia, forse troppo tardi. Il 100% di successo non può essere mai garantito. Per quanto riguarda la quarta dose, sarà necessario estenderla a tutta la popolazione? Per ora sembra di no, ma se vogliamo raggiungere al più presto l’immunità di gregge è probabile che si debba fare in autunno. Mi rendo conto però che in giro ci sia molta stanchezza riguardo la vaccinazione: per ora pensiamo a concentrarci unicamente sui più fragili. È saggio secondo lei procedere con l’allentamento delle restrizioni? Bisogna comunicare un messaggio chiaro a tutti i cittadini, che è quello di “non liberalizzarsi troppo”. Credo che mantenere ancora le mascherine al chiuso sia un’ottima scelta. In questi due anni e mezzo di pandemia i marchigiani come hanno risposto alle misure anti Covid? Le statistiche hanno comunque reso testimonianza di un comportamento non proprio brillante da parte della Regione e i suoi abitanti, rispetto alla vaccinazione. Diciamo che si è agito meglio più per quanto riguarda le mascherine, il distanziamento ecc. Cosa non ha funzionato secondo lei nella comunicazione scientifica? Si è creata troppa confusione. Se è vero che le conoscenze del virus sono venute fuori un poco alla volta con conseguente variabilità di opinioni, è stato allo stesso tempo un errore confondere le varie figure professionali: epidemiologi con infettivologi, semplici medici con luminari ecc. Le informazioni sono state chieste alle persone sbagliate con conseguente esasperazione da parte delle persone. Durante la pandemia avete ricevuto adeguata assistenza anche da parte della Regione? Per i farmaci siamo stati in linea col resto del mondo: monoclonali e antivirali sono arrivati da noi quasi subito. Il supporto al personale all’inizio c’è stato con la somministrazione di incentivi, come le borse di studio. Poi però questi incentivi si sono fermati. La Sanità poteva essere più preparata? Se avessimo mantenuto aperti almeno i reparti di malattie infettive nati negli anni ’80 – per via dell’AIDS – avremmo potuto isolare molti più casi e contenere contagi e ricoveri. Ma si tratta di un discorso generale tutto italiano: invece di mantenerla, si è scelto di rinunciare a un’ottima rete infettivologica non appena è cessato l’allarme HIV.  

18/04/2022 10:00
Incendio Cosmari, Parcaroli: "Stiamo lavorando per evitare problemi ambientali"

Incendio Cosmari, Parcaroli: "Stiamo lavorando per evitare problemi ambientali"

A distanza di poco più di 24 ore, anche il sindaco di Macerata e presidente della provincia Sandro Parcaroli ha voluto rilasciare il suo personale messaggio alla cittadinanza su quanto accaduto la scorsa notte presso la sede del Cosmari, nel tolentinate. Le sue dichiarazioni seguono quanto espresso già nella giornata di ieri dai n°1 di Tolentino e Pollenza, Giuseppe Pezzanesi e Mauro Romoli (leggi qui) "In qualità di presidente della Provincia di Macerata - si legge sui canali social - ho seguito in prima persona, fin dalle prime fasi, la questione relativa all'incendio sviluppatosi al Cosmari". Le fiamme divampate la notte fra venerdì 15 e sabato 16 aprile (leggi qui) hanno causato ingenti danni soprattutto nella zona dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati. In poche ore, Vigili del fuoco, forze delll'ordine e rappresentanti istituzionali si sono messi in moto per scongiurare il rischio di disagi alla popolazione dei comuni limitrofi e problemi ambientali che già segnarono l'azienda responsabile nella raccolta e smaltimento rifiuti nel 2015. "Insieme al consigliere provinciale delegato all’Ambiente Andrea Mozzoni, all’Ufficio Ambiente guidato dal dirigente Maurizio Scarpecci, al presidente del Cosmari Giuseppe Pezzanesi e al direttore Giuseppe Giampaoli e grazie alla supervisione della Polizia provinciale, dell’Arpam e dell’Asur - prosegue Parcaroli - siamo al lavoro per consentire al Cosmari di trovare la soluzione più immediata per garantire alla cittadinanza il prosieguo del servizio di raccolta rifiuti senza interruzioni, nonostante i danni registrati alla struttura. Sono stati effettuati tutti i dovuti controlli che hanno scongiurato problemi di tipo ambientale."

17/04/2022 10:10
Pasqua nelle Marche, ecco i piatti tipici della tradizione da gustare a tavola e la loro storia

Pasqua nelle Marche, ecco i piatti tipici della tradizione da gustare a tavola e la loro storia

Anche nel periodo delle festività pasquali, le Marche offrono numerosi spunti capaci di unire gusto e tradizione enogastronomica. Affondando le proprie radici nella storia e nella profonda cultura religiosa, il folclore culinario della regione vede in questo particolare momento dell’anno l’importanza di celebrare la Resurrezione rompendo la Quaresima di preghiera e digiuno con ricette che spaziano dal dolce al salato. Il Ciauscolo “spalmabile” (I.G.P.) - Si parte, naturalmente, con la colazione, dove il ciauscolo “rex imperat” fra i salumi che si accompagnano al tipico menù diviso fra uova, pizza al formaggio e coratella. Storicamente, si tratta di un prodotto tipico del territorio di Macerata, soprattutto nella zona dei Monti Sibillini. Nasce in epoca romana come derivato del ‘cibusculum’ (“piccolo cibo”), che veniva preparato dai contadini al termine della lavorazione del maiale (detta in gergo “pista” o “salata”) con i rimasugli delle carni. Per festeggiare il duro lavoro della giornata. Il gusto di quel salume e la sua caratteristica consistenza divennero poi le basi per la creazione del più noto “ciauscolo”, la cui ricetta originale prevede la macinatura di tre parti nobili del maiale, cui vanno ad aggiungersi sale, un po’ di vino e infine dell’aglio, che rilascia il suo aroma con la sola immersione nel vino senza essere incorporato direttamente nell’impasto. La “Crescia di Pasqua” - La Crescia è una variante della più nota 'pizza al formaggio': ricca soprattutto di pecorino, la ricetta originale integrava ben 40 uova – simbolo di rinascita della Pasqua - con una spruzzata di pepe, e va mangiata insieme ai salumi.Questo piatto sembra risalire al periodo medioevale, realizzato presso il monastero di Santa Maria Maddalena di Serra de’ Conti (provincia di Ancona). Il nome “crescia” viene accostato alla notevole crescita dell’impasto ad opera della lievitazione e della cottura in forno. Nel 1848 finisce ufficialmente nel ricettario “Memorie delle cresce di Pasqua fatte nel 1848” scritto dalle monache e in un altro anonimo Lauretano del 1864 intitolato “Il cuoco delle Marche”. Frittata con le erbe - Rimanendo ancora nel momento della colazione , incontriamo un piatto profondamente legato alla cucina povera e le cui origini si perdono nel tempo. Il che giustifica anche la presenza oggi di sue varianti – tutte gustose - per ogni provincia delle Marche.   Nelle zone vicino ad Osimo, per esempio, si può scegliere tra la versione rognosa e quella con la vitalba, oppure con i carciofi o le cipolle novelle. Molto rinomata è anche quella con asparagi selvatici ad Avacelli e a Urbino. Nella zona di Jesi si usano mazzetti di erbe aromatiche varie (salvia, rosmarino, basilico e menta), mentre nel maceratese gli ingredienti più comuni sono la borragine e la mentuccia. Caratteristica principale del piatto, comunque, è quello di risultare una frittata piuttosto alta rispetto a quella più classica. Curiosità: a Serra San Quirico (AN) usavano un tempo aggiungere anche qualche goccia di acqua benedetta. I Vincisgrassi - Spostandoci in zona pranzo, non poteva mancare il piatto simbolo delle Marche, che nel 2022 ha torvato posto nel registro europeo Stg. Una delle ipotesi più accreditate sull’origine dei Vincisgrassi rimanda alla tradizione culinaria maceratese del 1779, con un nome leggermente diverso: “princisgras”, un termine settecentesco che indicava la parola “principe” e “grasso”. Il piatto, infatti, era così ricco che avrebbe fatto onore anche alla tavola dei nobili. In un’altra versione avvalorata, i Vincisgrassi sarebbero una rivisitazione dei “princisgras” del famoso cuoco dell’epoca Antonio Nebbia, che ne pubblicò la sua ricetta nel libro “Cuoco maceratese” nel 1781. Curiosità: il piatto ebbe in poco tempo una diffusione capillare nelle trattorie e nei ristoranti della regione, diventando appunto una delle bandiere gastronomiche delle Marche per i visitatori e i turisti stranieri. Tra i più famosi degustatori, troviamo il famoso attore e regista Orson Welles, che nel 1952 ebbe modo di apprezzare i Vincisgrassi in un ristorante tipico di Ancona. Ciambelle “strozzose” - Per chiudere in bellezza il pranzo pasquale, ci spostiamo nella zona del Fermano. Si tratta di uno dei piatti “poveri” più difficili da realizzare, visto che la tradizione – contadina ovviamente - vuole che la sua preparazione inizi la notte del Venerdì Santo per poi terminare con la cottura nel forno a legna la mattina stessa della Domenica di Pasqua. Questo prima, ovviamente, che ci si affidasse alla rapidità dei forni elettrici. La preparazione delle “strozzose” – cosiddette perché il loro impasto consistente rischia di mettere a dura prova la deglutizione -  anticipava quella di tutte le altre pietanze utilizzandole come una sorta di tester per calibrare la temperatura del forno. Originariamente accompagnate da salame e pecorino, alcune vergare ne realizzavano una versione dolce decorando le ciambelle dopo la cottura con la fiocca, una glassa preparata con albume d’uovo montato a neve, succo di limone e zucchero al velo. Immancabile il mistrà, liquore tipico marchigiano che esalta la lievitazione e il gusto. Curiosità: leggenda narra che le vergare realizzassero queste ciambelle in gran segreto, la notte o con le persiane chiuse durante il giorno, per sfuggire all’invidia e al furto della ricetta stessa. Dolci alternativi: l’agnello dolce (la versione pasquale de “Lu serpe de Natale” di Cingoli e Falerone) e i calcioni (ravioli ripieni di ricotta e zucchero) tipici di Serra San Quirico e Treia.

17/04/2022 09:00
Maceratese sorpassa la Civitanovese infilando la terza vittoria di fila: Monticelli cade 3 a 2

Maceratese sorpassa la Civitanovese infilando la terza vittoria di fila: Monticelli cade 3 a 2

La Maceratese batte il Monticelli e conquista la terza vittoria consecutiva con un bel 3 a 2 a seguito di una partita ricca di emozioni. Dopo l’iniziale vantaggio imposto dal solito Gibellieri, che trova il sedicesimo gol in stagione, la 'Rata' reagisce e ribalta il risultato.   LA CRONACA - Primo tempo che inizia subito acceso con il primo squillo per i biancazzurri nei primi dieci minuti. A trovare il  vantaggio sono infatti i padroni di casa, con Gibellieri (24’) che trafigge Santarelli con un destro al volo. Ma Giaccaglia suona la carica e guida la reazione: Ripa (26') con un sinistro d'oro sotto l'incrocio pareggia subito i conti. La 'Rata' continua a spingere e poco dopo, su crossi di Pucci, Lapi (37') sigla il sorpasso beneficiando della sponda di Dieme. Al duplice fischio il risultato è sull' 1 a 2. Secondo tempo che mantiene i toni del primo. I biancorossi tengono alto il baricentro e Tittarelli (19’ st) trova anche il 3 a 1 che sembra chiudere i giochi. Un colpo di reni sul finale sembra riaprire la gara quando al 42’ st Tarli trova il 3 a 2, ma il triplice fischio dopo i 5’ di recupero spegne definitivamente ogni velleità di rimonta stabilendo il risultato sul 2-3. Grazie a questi tre punti i biancorossi staccano in classifca la Civitanovese, issandosi al terzo posto del girone B di Promozione a quota 49 punti.   

16/04/2022 16:30
Sinistra Italiana: "Pista da sci a Macerata? Come l'aeroporto a Cortina chiesto dalla Santanchè"

Sinistra Italiana: "Pista da sci a Macerata? Come l'aeroporto a Cortina chiesto dalla Santanchè"

“È così che ne usciremo migliori? Con grandi investimenti a beneficio di pochi?”. A chiederselo è Michele Verolo, referente di Sinistra Italiana Macerata a seguito dell’avvio dell’iter, da parte del Comune di Macerata, per la realizzazione di una pista di sci in sintetico a Fontescodella.  “Credevamo che i fondi del PNRR sarebbero stati destinati – puntualizza Verolo - a potenziare i servizi pubblici dalla sanità alla scuola, per arrivare all’università, per una politica abitativa del centro storico, per il rilancio di quei settori anche dell'impresa commerciale, turistica e artigianale che hanno sofferto di più con la pandemia e coniugando tutto questo con la riconversione ecologica”. “Le montagne, quelle vere, distano da Macerata poco più di un’ora di macchina. L’investimento - monetario, di idee e di progetti - andrebbe fatto nella costruzione di un rapporto consapevole e sostenibile con la montagna”, aggiunge il referente di Sinistra Italiana. “L’entroterra ha sofferto e continua a soffrire i ritardi nella lenta ricostruzione in seguito al terremoto del 2016. Una pista in sintetico può aver senso in quei territori, dove lo sci è cultura storica e sono necessari progetti che facciano vivere quelle zone 365 giorni l’anno”, precisa Verolo.  “Tornano in mente le parole di Daniela Santanchè sull’urgenza di un aeroporto a Cortina: parole che misurano la distanza dal paese reale che chiede equità e la possibilità di lavorare, di curarsi, di istruire i figli e le figlie e di respirare un'aria meno tossica. Il partito di Santanchè è attualmente al governo di Macerata, ma l’auspicio è che le priorità di questa amministrazione possano essere differenti da quelle della senatrice piemontese” conclude Michele Verolo.      

16/04/2022 14:50
Università di Macerata, presentazione del libro “Allenarsi per il futuro” di Gabriele Gabrielli

Università di Macerata, presentazione del libro “Allenarsi per il futuro” di Gabriele Gabrielli

Nell’ambito dei Colloqui eum, mercoledì 20 aprile alle 17.30 la casa editrice dell’Università di Macerata presenta il libro “Allenarsi per il futuro. Sfide manageriali del XXI secolo”, a cura di Gabriele Gabrielli (Franco Angeli, 2021). Con il curatore, docente dell’Università Luss "Guido Carli", parteciperanno Luca De Benedictis, presidente Eum, e Lorenzo Bertolone, allievo della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi”. L'incontro si terrà nella Sala Sbriccoli del Casb in Piazza Oberdan, 4, Macerata. La presentazione si tiene all’interno del seminario “People management. Tra talenti, misurazione delle performances e giustizia retributiva” organizzato dalla Scuola Leopardi. La performance dei lavoratori occupa da sempre un posto centrale nella prospettiva manageriale. Le imprese e i loro manager la osservano, la misurano, la valutano considerandola fattore di successo e redditività. Le variabili che la influenzano, d’altro canto, sono numerose e di diversa natura. Anche gli approcci e gli strumenti per gestirla possono essere differenti, così come le ricadute per le persone e per la gestione delle risorse umane. Una pratica, quella del performance management, che sollecita uno sguardo attento a coglierne le implicazioni multidisciplinari.  

16/04/2022 12:20
Storie - Muccia, in fuga dalla guerra nelle casette dei terremotati (FOTO e VIDEO)

Storie - Muccia, in fuga dalla guerra nelle casette dei terremotati (FOTO e VIDEO)

Una ventina tra donne e bambini, ma presto potrebbero essere ancora di più. Una nuova speranza di vita per chi, occhi stanchi e pensieri pesanti alle spalle, è arrivato a Muccia dall’Ucraina per fuggire dalle bombe russe. Un viaggio e una accoglienza nelle 60 Sae messe a disposizione dalla Regione Marche in tutti i comuni del cratere sismico e rese possibili dalla Andrea Bocelli Foundation in collaborazione con l’amministrazione locale. Un esempio di come la solidarietà di chi ha visto distrutte le proprie abitazioni poco più di cinque anni fa, possa diventare esigenza di normalità in un luogo devastato dal terremoto del 26 ottobre 2016. Qui a Muccia, borgo maceratese di ormai meno di 800 anime a ridosso dei Monti Sibillini, il centro storico continua ad essere zona rossa. E una speranza di ricostruzione si dilata nel tempo per via degli aumenti delle materie prime che hanno interessato le ditte al lavoro nell'area. Il rumore del fiumiciattolo che attraversa il paese e si infrange contro la sua storia medievale, è l’ultimo esempio di vita rimasto. Poi il silenzio e la nuova vita nelle casette Sae o nei container, oggi speranza per chi si è ritrovato catapultato da un giorno all’altro a 2600 chilometri di distanza da casa. I profughi ucraini rappresentano per Muccia un futuro possibile; un modo per contrastare l’emorragia di giovani muccesi costretti ad andar via dalla propria terra. Un binomio di forze di volontà nel quale hanno trovato posto anche Julia, Viktoria e i loro figli, che con grande difficoltà parlano di mariti e parenti, secondo loro "impegnati ancora sul proprio posto di lavoro" e non al fronte a combattere.  “Casa è sempre casa, a Dnipropetrovsk - città da un milione di abitanti attraversata dal fiume Dnepr e situata 200 km a ovest dalla regione del Donbass. Nonostante questo sia un posto immerso nella natura, appena possibile noi vorremmo tornare dalle nostre famiglie. Non sapevamo ci avrebbero portato in un paese distrutto dal terremoto, ma meglio qui che sotto le bombe russe”.

16/04/2022 10:00
Tolentino, incendio al Cosmari: a fuoco un capannone dei rifiuti

Tolentino, incendio al Cosmari: a fuoco un capannone dei rifiuti

Un incendio è divampato questa sera poco dopo le 23 all'interno di uno dei capannoni del Cosmari di Tolentino. La coltre di fumo nero e fiamme alte è stata da subito visibile a chilometri di distanza. Sul luogo dell'incendio saranno al lavoro per tutta la notte 18 uomini dei Vigili del fuoco provenienti dai comandi di Tolentino, Macerata e Civitanova. Dieci in totale i mezzi impegnati per tentare di arginare le fiamme, arrivate a sovrastare tutta l'area. Ricevuta la segnalazione, sono giunte sul posto anche un'ambulanza del 118 pronta ad intervenire nel caso di eventuali intossicazioni e una pattuglia dei carabinieri. All'interno del capannone in cui si sono sviluppate le fiamme erano presenti materiali di riciclo, ma non è ancora chiaro se siano stati interessati dall'incendio. "La situazione è sotto il controllo degli uomini presenti sul posto, che sono riusciti ad arginare le fiamme e stanno adesso tentando di contenere la possibile estensione dell'incendio", affermano alcuni membri delle forze dell'ordine presenti sul luogo dell'incendio. Non è ancora chiara la natura del rogo, sulla quale indagherà la magistratura. E' la seconda volta dal 2015 che gli impianti dell'azienda responsabile nel trattamento rifiuti sono interessati da un simile evento. LEGGI ANCHE - INCENDIO COSMARI: PARLA IL PRESIDENTE GIUSEPPE PEZZANESIAggiornamento ore 1:20 Questo il post pubblicato sulla pagina Facebook del Comune di Pollenza a firma del sindaco Romoli: "In riferimento all'incendio sviluppatosi al Cosmari informo che sono arrivato sul posto un quarto d'ora fa, con me il presidente dell'azienda e sindaco di Tolentino Pezzanesi. I vigili del fuoco sono riusciti a domare l'incendio e la nube di fumo è ora scomparsa, a prendere fuoco sembra sia stato qualcosa inerente i nastri trasportatori del capannone dei rifiuti indifferenziati ed il sistema antincendio si è immediatamente attivato con lo spegnimento automatico.La situazione è sotto controllo ed il peggio è scongiurato, tuttavia da una prima vista anche se senza luce i danni sembrano importanti. Rassicuro la popolazione e sarà mia cura domattina presto contattare l'Arpam per capire come e se intendono muoversi per fare i rilievi ambientali del caso. Ovviamente terrò tutti prontamente aggiornati attraverso questo canale".   REPORTAGE ALL'INTERNO DEL CAPANNONE ANDATO IN FIAMME: LEGGI GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI

16/04/2022 00:40
Canile di Macerata, i dipendenti rischiano il posto di lavoro. "Chi penserà agli animali?"

Canile di Macerata, i dipendenti rischiano il posto di lavoro. "Chi penserà agli animali?"

“Mentre venivano spese tantissime parole sul canile di Macerata, noi dipendenti abbiamo scelto volutamente di non esporci, aspettando, ogni giorno, insieme ai cani di cui ci prendiamo cura con dedizione e competenza, che tutto si sarebbe sistemato”. A parlare è Tiziana Giannoni a nome del Canile Comunale di Macerata, e per l’occasione portavoce di tutti i dipendenti che a fine anno rischiano di rimanere senza lavoro. "Sapevamo che la nostra cooperativa aveva vinto un bando pubblico e un ricorso al TAR. Eravamo pieni di speranza che la giustizia avrebbe vinto, nonostante dichiarazioni scioccanti che apprendevamo dai giornali, con cui gli amministratori di Macerata elogiavano realtà di fuori provincia, non spendendo, invece, nemmeno una parola sul nostro operato locale e sui numerosi affidi, anche di cani anziani, e notevole riduzione della spesa pubblica per il loro mantenimento. Ora abbiamo deciso che è giusto, far sentire anche la nostra voce, perché la delusione, la rabbia e la preoccupazione sono emozioni che non possiamo più tacere. Siamo consapevoli da sempre che per ogni cane che diamo in adozione, aumenta il rischio che il nostro monte ore venga diminuito e per molti di noi, quello al canile di Macerata e l’unico lavoro che abbiamo. Ciò nonostante - prosegue il comunicato stampa - a differenza di altre strutture, che oggi non sono vuote come la nostra, mai ci siamo risparmiati affinché ogni cane potesse avere la possibilità di essere affidato ad una famiglia. Soprattutto per questo ci siamo sempre stati, anche durante il terremoto, la pandemia, nei giorni di neve o quando il canile diventava irraggiungibile con i mezzi per via delle frane ed allagamenti lungo la strada. E’ capitato anche di lasciare le nostre auto all’inizio della strada di accesso al canile e camminare a piedi, nel fango o sotto la neve, per raggiungere la struttura e garantire il benessere dei cani. Da anni, siamo punto di riferimento di tante persone che vengono al canile, per cercare un cane, per visitare la struttura, per chiedere informazioni o anche solo per consolarsi per la perdita di un proprio animale domestico. Ogni nostra iniziativa, le tante attività organizzate insieme all’associazione di volontariato Argo, le ore in piedi agli stand, tra la gente, nelle fiere hanno sempre avuto lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza e dare in adozione i cani in carico al comune. Vincere il bando per l’accoglienza dei cani di Ascoli Piceno è stata per noi una gioia. La Direzione Generale ci aveva già mostrato il nuovo organigramma di lavoro con i nostri contratti di lavoro ampliati ed abbiamo avviato subito gli interventi necessari per preparare i box. Eravamo anche contenti di poter offrire la nostra dedizione anche ad altri cani, che attraverso il nostro lavoro, avrebbero avuto tante occasioni per essere adottati. Se gli altri canili sono pieni ed il nostro è quasi vuoto è perché ci siamo noi, con la formazione che abbiamo ricevuto in cooperativa, con la sensibilità che abbiamo messo tutti a servizio di un lavoro, che forse “solo lavoro” non è, ma è anche un po’ 'missione'. E, poi, insieme a noi, in questi anni ci sono stati, volontari, borse lavoro, tirocini di inclusione sociale, lavoratori di pubblica utilità, studenti in alternanza scuola lavoro. Tutti all’opera per lo svolgimento di un importante servizio pubblico. E’ sufficiente dare uno sguardo anche solamente alla nostra pagina fb 'canile comunale-meridiana cooperativa sociale' per capire l’attenzione e l’amore che mettiamo, anche nel pubblicare post di adozione dei nostri cani. Non tutti ne sono al corrente, ma i cani che ospitiamo, grazie anche alla collaborazione con l’Associazione di volontariato Argo, hanno la possibilità di uscire in passeggiata; ecco perché i nostri video e foto, ritraggono i cani nei campi, al guinzaglio, per la strada. Tutte attività che migliorano la socializzazione del cane con l’essere umano e la sua possibilità di entrare in una nuova famiglia. Che grande delusione sentirci dire, dopo tutti questi anni e con questi importanti risultati, che il Comune di Macerata non ci consente di prendere in cura cani di altri comuni in numero maggiore di quelli del Comune stesso. Ora viviamo in un paradosso Per ogni cane che riusciamo a dare in affido, a noi verranno ridotte le ore di lavoro, avendo il comune bloccato la possibilità di prendere altri cani. Da una parte lo stipendio e dall’altra l’amore per i cani. A fine anno perderemo il lavoro e oltre alla preoccupazione per la nostra vita, c’è anche quella per gli animali che seguiamo da anni. Che ne sarà di loro? Chi se ne occuperà? Noi siamo pronti ad accogliere cani di altri comuni, assicurando che i cancelli del canile di Macerata, essendo una struttura pubblica, sono sempre aperti, per chiunque. Che cosa accadrà se i nostri cani dovessero finire, invece, in strutture private, come quella in cui mi è capitato di andare di recente in cui, nonostante l’orario di apertura al pubblico, un preavviso scritto, mi è stato impedito di entrare? Con questa angoscia - conclude il comunicato - noi dipendenti della cooperativa Meridiana addetti alla gestione del canile comunale di Macerata, ci accingiamo a vivere i prossimi mesi di questo 2022”.

15/04/2022 22:01
Confartigianato e ANCos, beni primari e medicine per il popolo ucraino. “Sono il nostro dono di Pasqua per loro”

Confartigianato e ANCos, beni primari e medicine per il popolo ucraino. “Sono il nostro dono di Pasqua per loro”

Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo e ANCoS interprovinciale attivi anche nel sociale: nelle ultime ore hanno voluto dare anche loro il proprio contributo a sostegno della popolazione ucraina, che sta soffrendo per il conflitto in atto. Le associazioni hanno così contattato la Comunità Ucraina delle Marche (CUM) attraverso i suoi referenti locali, dando la propria disponibilità a collaborare nell’immediata emergenza. Seguendo le richieste della Comunità, l’ANCoS si è immediatamente mossa con una prima fornitura di beni di prima necessità, già trasportata in Ucraina. Confartigianato ha invece attivato nel frattempo le sue venti sedi territoriali, che sono state “trasformate” in punti di raccolta nelle tre province: qui, dipendenti, associati e cittadini hanno potuto donare i prodotti essenziali per la popolazione ucraina. Sono beni per l’igiene personale, alimenti non deperibili, materiali per l’infanzia e farmaci. Tali prodotti sono stati consegnati stamattina, venerdì 15 aprile, alla Sig.ra Myroslava, referente locale di CUM, e verranno spediti insieme al carico di materiali umanitari, in direzione Leopoli. Alla donazione ha anche partecipato il consorzio Consorzio Rev.Aut. (Revisioni Autoveicoli Maceratesi) di Confartigianato. “Il nostro è un piccolo dono, una goccia nell’oceano di necessità di un popolo che sta soffrendo per questo conflitto – ha dichiatrato il Segretario generale Confartgianato Giorgio Menichelli -. Al contempo questa consegna vuole essere un messaggio di speranza in questa Pasqua e un modo per dire “noi ci siamo”. Le nostre azioni proseguiranno, rimanendo in contatto con la Comunità Ucraina delle Marche”. Anche Lanfranco Risteo, Presidente ANCoS, ha voluto ringraziare i referenti di CUM, “per la loro umanità e il loro grandissimo impegno. Sono un esempio per tutti noi”.

15/04/2022 19:37
Macerata, il sindaco dona 60 uova di Pasqua ai bambini

Macerata, il sindaco dona 60 uova di Pasqua ai bambini

Il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro, nei giorni scorsi e in vista della Pasqua, hanno consegnato sessanta uova di cioccolato ad altrettanti bambini della città. Il primo cittadino e il vice sindaco hanno incontrato i bambini del Centro Aiuto Compiti presso il Centro per Famiglie, i bambini ucraini ospitati dalla Diocesi di Macerata, i ragazzi della Piombini Sensini, i ragazzi di “Tempi Supplementari” del progetto “Tutti X Uno” e i giovani atleti della SSD Ginnastica Macerata dove sono ospitate anche tre atlete ucraine che hanno così potuto dare continuità al loro percorso sportivo dopo che sono dovute fuggire dal loro Paese. Le uova donate a bambini e ragazzi della città sono quelle della Onlus ENEA (European Neuroblastoma Association), una associazione costituita da genitori con esperienza diretta di malattia che sostiene la ricerca scientifica nella lotta al neuroblastoma infantile. «Non c’è regalo più bello che vedere gli occhi dei bambini illuminarsi di gioia per il semplice gesto della consegna di un uovo di Pasqua – hanno commentato Parcaroli e D’Alessandro -. Abbiamo deciso di donare le uova ai bambini ucraini presenti in città e ai ragazzi che vivono situazioni di disagio familiare e sociale e ringraziamo i referenti delle varie associazioni che ci hanno permesso di vivere questo momento di inclusione e di condivisione. Le uova donate sono quelle della campagna promossa dalla Onlus ENEA che sostiene la ricerca nella lotta al neuroblastoma, un tumore altamente maligno che colpisce i bambini e che è la prima causa di morte per malattia in età prescolare».

15/04/2022 17:13
Avis Macerata, sette staffette sul podio e tre successi individuali. I biancorossi sbancano i Campionati Marchigiani

Avis Macerata, sette staffette sul podio e tre successi individuali. I biancorossi sbancano i Campionati Marchigiani

Esordio stagionale in grande spolvero per l’Atletica AVIS Macerata ai Campionati Marchigiani di società di staffette giovanili, svoltisi all’Italo Conti di Ancona. Ben sette staffette sul podio e tre significative vittorie individuali per i biancorossi che hanno anche hanno anche dominato la classifica squadre under 16 maschile e femminile. I successi sono stati della staffetta svedese cadetti (200-400-600-800) con la formazione: Nicolò Marinacci-Riccardo Mozzoni-Andrea Marchionni e Pietro Marchionni nell’’ordine, davanti al CUS Urbino, con il tempo di 5’18”82; delle cadette nella classica 3 x 1000 con la formazione: Elisa Scattolini-Sofia Romagnoli (un importante recupero quest’ultimo) e Irene ippoliti, davanti alla SEF Stamura Ancona, con il tempo di 10’21”02. Bella è stata poi la vittoria nella 3 x 800 ragazzi con Pietro Cippitelli-Matteo Sdrubolini e Mohamed Dieng in 8’46”46, davanti alla Sangiorgese. Ancora nei cadetti argento per la 4 x 100 con Andrea Marchionni-Pietro Marchionni-Alberto Tabarretti e Riccardo Mozzoni in 48”40 e stesso piazzamento per la svedese cadette con Eleonora Maria Polce-Beatrice Cippitelli-Giorgia Vitali e Chiara Bocci in 6’23”18; seconda piazza anche per la staffetta di mezzofondo cadetti composta da Giovanni Ruzzu-Marcel Provenziani e Angelo Vecchi in in 9’41”98. Un bronzo poi per la 4 x 100 cadette con la seguente formazione: Sara Morichetta-Eleonora Maria Polce-Aurora Animento e Beatrice Cippitelli in 54”69. Nella categoria ragazze buon sesto posto per la staffetta svedese 100-200-300-400 con Jolanda Ferri-Ambra Farabollini-Beatrice Stagnaro e Elisa Pannaggi con il tempo di 2’55”79.  Ma il fine settimana è stato arricchito anche dalla fase regionale del Campionato di corsa che ha visto i successi fra tra gli allievi di Samuele Libero Marino, campione regionale nella 30’ dove ha percorso m. 8535 e di Ilaria Sabbatini che si è aggiudicata il titolo nella 10 km. in 35’41”91, vicina al suo personale. abato 23 aprile si svolgerà all’Helvia Recina di Macerata l’apertura stagionale con il Meetingdi Primavera, ultima prova prima dei Campionati Marchigiani di società di tutte le categorie.

15/04/2022 17:00
Pista da sci in sintetico a Macerata: via al progetto."I soldi del Pnrr andrebbero spesi meglio"

Pista da sci in sintetico a Macerata: via al progetto."I soldi del Pnrr andrebbero spesi meglio"

La pista da sci in sintetico che sorgerà al Parco del Fontescodella di Macerata sta iniziando a prendere forma. L’opera, che sarà realizzata con i fondi del Pnrr, ha visto il suo primo passo nell’affidamento del progetto preliminare. Sono previsti anche due campi da padel per un costo totale di 2 milioni di euro. Si tratta di un progetto che nasce da una proposta di Andrea Perticarari, consigliere di minoranza, e che è stata subito ben accolta dal sindaco Sandro Parcaroli. Una pista da sci vera e propria, che sarà di materiale sintetico e avrà anche un impianto di risalita. Il Dirigente dei Servizi Tecnici del Comune di Macerata ha firmato e pubblicato nell’albo pretorio la determina con cui è stato affidato il progetto preliminare ad un’azienda bergamasca (NevePlast), che è leader nel settore e che è balzata agli onori della cronaca per aver progettato la pista sintetica che si trova in cima al termovalorizzatore di Copenaghen. Un incarico che avrà un costo di 1.800 euro e che servirà solo per far partire l’intero iter di costruzione di un’opera innovativa che poi sarà finanziata con i fondi del Pnrr che sono destinati al capitolo della rigenerazione urbana e di qualità dell’abitare. Soddisfazione dell’assessore Silvano Iommi: “Sarà un’opera attrattiva anche sotto il profilo turistico. Il progetto è quello complessivo della riqualificazione urbanistica per il quale abbiamo ottenuto un finanziamento da 15 milioni a valere sui fondi del Pnrr: ci sono opere per la realizzazione di alloggi popolari con l’Erap nell’area ex campi da tennis del Cus, il recupero di una ex fabbrica di bici lungo la ferrovia ed infine due impianti per il padel”. Ora si sta aspettando che il progetto preliminare sia concluso, così da conoscere tutte le specifiche tecniche. Già possiamo dire però che sarà un impianto attrattivo e che avrà lo scopo di avvicinare soprattutto i più piccoli allo sci. Anche gli esperti però avranno i loro vantaggi, visto che potranno allenarsi senza andare in montagna. Nell’atto depositato dall’amministrazione comunale si legge che il programma è “finalizzato a riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, a rigenerare il tessuto socio-economico, a incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, nonché a migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini. Questo in un’ottica di sostenibilità e densificazione, senza consumo di nuovo suolo e secondo i principi e gli indirizzi adottati dall’Unione europea, secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile”. Il progetto deve essere terminato entro il 2023 e la fine dei lavori deve avere come scadenza massima quella del 2026. “I soldi pubblici del PNRR dovrebbero essere spesi per le vere priorità del territorio e non opere assurde come quella di una pista da sci in materiale plastico a Macerata”. E’ molto netta la posizione di Europa Verde in merito alla proposta del PD e dell'attuale maggioranza comunale di realizzare la pista da sci a Macerata. “Un'Amministrazione diligente – continua la nota del portavoce Europa Verde Bisonni - non dovrebbe solo limitarsi a cercare di accaparrarsi risorse economiche, frutto alla fine delle tasse dei contribuenti, ma dovrebbe anche preoccuparsi di destinare le risorse ottenute alle vere necessità del territorio". Bisonni poi continua: ”Una pista da sci a Macerata è disomogenea con la vocazione turistica della città e nel medio-lungo periodo, passata la moda, costituirà un problema per i costi di gestione e di manutenzione".  

15/04/2022 15:17
Polizia Locale Macerata: si insedia il nuovo ufficiale

Polizia Locale Macerata: si insedia il nuovo ufficiale

Dal primo di aprile una nuova unità è andata ad allagare le fila degli agenti in servizio nel Comando della Polizia locale di Macerata. Si tratta dell’ufficiale Nicola Feliciani. originario di Filottrano, 27 anni,  che nonostante la giovane età ha già alle spalle un curriculum di tutto rispetto. A dare il benvenuto al nuovo assunto, l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna: “Nicola Feliciani è entrato a far parte di una grande famiglia, quella della Polizia locale di Macerata che quotidianamente è chiamata a un prezioso e delicato lavoro di raccordo tra l'Amministrazione comunale3, la cittadinanza e la sicurezza. Quella dell’agente della Polizia locale è una professione in costante evoluzione e cambiamento e le nuove leve, formate ed esperte, sono le benvenute” Dopo gli inizi di carriera ad Alba Adriatica (TE) e al Comune di Arquata del Tronto (AP),  dove oltre ai compiti tipici di Polizia, Feliciani ha affiancato l'Ufficio tecnico nei compiti di Polizia edilizia legata al post-sisma del 2016, ricevendo un encomio per una operazione di polizia giudiziaria svolta unitamente ai Carabinieri del luogo per il deferimento per furto e furto aggravato di due soggetti trovati a caricare ferraglie tra le case sventrate dal sisma, a fine 2020  è stato assunto dal Comando di Rimini in qualità di Ufficiale di Polizia Locale. Qui, per un anno, ha coadiuvato la direzione del Reparto Mobilità e Sicurezza Stradale, dove ha effettuato, tra l'altro, un'indagine per truffe assicurative che ha portato al deferimento di due truffatori del sud Italia e al collegamento degli stessi ad altre truffe portate a termine in tutto il territorio nazionale. Per i successivi sei mesi è stato nominato responsabile del Nucleo Sicurezza Urbana specializzato in contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, antiprostituzione e contrasto al degrado urbano. Anche in questo caso Nicola Feliciani ha  ricevuto un encomio per attività di polizia giudiziaria per aver smantellato una banda di spacciatori tunisini che si erano altresì insediati abusivamente in un edificio privato occupandolo.

15/04/2022 14:56
Covid Marche, l’appello dei sanitari per il rinnovo del contratto. “Basta scelte politiche, serve buon senso”

Covid Marche, l’appello dei sanitari per il rinnovo del contratto. “Basta scelte politiche, serve buon senso”

Il 30 giungo 2022 è la data simbolo per i circa 66 mila operatori sanitari in tutta Italia, reclutati in piena pandemia per contrastare l’emergenza Covid. Anche nella Regione Marche ci si prepara ad uno spartiacque che di fatto deciderà il futuro di oltre 1400 "eroi in camice", reduci dalle criticità conclamate del proprio sistema sanitario: carenza di personale, malagestione da parte dei vertici, strutture ospedaliere inidonee, e - non ultima - una comunicazione scientifica confusa e spesso influenzata da talk show e fake news. Ad oggi, i precari nelle Marche ammontano a 1246: tra questi, 292 sono medici, 601 infermieri e 353 oss e altri professionisti. Nella provincia di Macerata i rappresentanti del settore si preparano ad affrontare l’annosa questione del rinnovo dei contratti. Soprattutto per quanto concerne il comparto infermieristico, quello messo più a dura prova dall'emergenza. Si dice fiducioso, in questo senso, il presidente dell’Ordine provinciale degli infermieri, Sandro Di Tuccio, per il quale “sarebbe assurdo oggi non garantire le assunzioni. Con il piano ferie di questa estate, molti operatori provati dal duro lavoro di questi due anni e mezzo potranno finalmente riposarsi. E quindi avremo bisogno di personale che possa sostituirli: i servizi erogati al cittadino non devono fermarsi”. Oltretutto, c’è da fare i conti anche lo smaltimento delle liste d’attesa per trapianti, tumori e altro, rimaste congelate per dare precedenza alla gestione di contagi e terapie. “Dobbiamo ricordarci - prosegue Di Tuccio - che la pandemia non è finita: dopo l’estate dovremo fare attenzione a non subire nuove ricadute. Se poi consideriamo che l’obbligo vaccinale scadrà il prossimo 31 dicembre, le assunzioni vanno necessariamente garantite. Per ora noi addetti ai lavori possiamo appellarci al decreto 34, legge 77/2020. Il resto sta al buon senso di governanti e direttori delle aziende ospedaliere”. Ad oggi, come questi ultimi intendano reperire i fondi necessari a garantire le “stabilizzazioni” non è ancora dato saperlo. Un po’ per il destino incerto del Pnrr – prossimo alla revisione – e un po’ per scelte politiche che la Regione Marche dovrà in qualche modo riuscire a bypassare.  “Abbiamo avuto in questi giorni un primo confronto con l’assessore Saltamartini – spiega il segretario provinciale del Nursind Matteo Rignanese – al quale abbiamo presentato le nostre proposte per far ripartire al meglio il servizio sanitario. Le assunzioni sono la priorità, e purtroppo riguarderanno solo una piccola fetta dei precari. Di mezzo ci sono i requisiti minimi per poter accedere al rinnovo del contratto, come l’aver maturato almeno 18 mesi di servizio, di cui 6 durante l’emergenza. Per adesso la formula ha funzionato per Area Vasta e Marche Nord, ora attendiamo il bando per Ospedali Riuniti”. Il rischio di nuovi tagli, però, è dietro l’angolo. Cosa che finirebbe col mettere definitivamente in ginocchio l’intero insieme delle dotazioni organiche. “Se non verranno accolte le nostre richieste, useremo ancora i nostri mezzi di protesta – spiega Rignanese –. Le problematiche legate al Covid sono figlie di quelle decisioni scriteriate del passato che hanno provocato la forte carenza di personale sanitario, come ad esempio l’aver abbassato il tetto massimo di spesa per le assunzioni. Ora basta con le scelte politiche”.

15/04/2022 10:00
Macerata, manutenzione e messa in sicurezza delle strade di Collevario: 623 mila euro di lavori

Macerata, manutenzione e messa in sicurezza delle strade di Collevario: 623 mila euro di lavori

È stato approvato ieri dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori, il progetto definitivo per l’intervento di messa in sicurezza, miglioramento della qualità viaria in termini di resilienza e accessibilità delle strade del quartiere di Collevario per un importo di 632mila euro; l’intervento sarà totalmente finanziato a valere sul Fondo Nazionale Complementare del Pnrr sisma. Nella stessa seduta di ieri, la Giunta, ha approvato altri due progetti, interamente finanziati dal Ministero dell’Interno con 125mila euro, relativi alla manutenzione stradale di via Robusti e via Nunzi nonché di largo Amendola e via XX Settembre. Il progetto definitivo dell’intervento su via Verga è stato approvato dopo aver eseguito accurate indagini geologiche e geotecniche che hanno consentito di individuare le cause del dissesto. Nel corso degli ultimi decenni sono stati fatti diversi interventi, più o meno consistenti, senza però eliminare il problema dei cedimenti della pavimentazione stradale sul versante della pista di pattinaggio. Verrà quindi realizzata una paratia sul bordo della scarpata, per una estensione di oltre 85 metri, collegata da un cordolo di coronamento sul quale si svilupperà un marciapiede a sbalzo munito di barriera-parapetto. Oltre al ripristino del manto stradale, sarà quindi ampliata la dotazione dei marciapiedi nel tratto tra i giardini pubblici e l’accesso agli impianti sportivi allo scopo di dare continuità ai percorsi esistenti, con contestuale miglioramento delle fermate dell’autobus e ridefinizione dei passaggi pedonali, eliminando le barriere architettoniche. Seguendo, poi, lo spirito del finanziamento, sarà realizzato un percorso pedonale tra via Verga e la scuola materna-elementare di via Cardarelli, uno dei punti di riferimento del quartiere. Quanto alla seconda delibera approvata, il primo degli altri due progetti definitivi riguarda la manutenzione straordinaria della pavimentazione stradale in pietra arenaria e in porfido del centro storico nel tratto tra largo Amendola e via XX Settembre fino all’intersezione con via Domenico Ricci. L’opera consisterà nel sistemare le zone che hanno evidenziato scollamenti e distacchi. Il secondo progetto riguarda la manutenzione straordinaria di via Nunzi e via Robusti, nel tratto prossimo alla nuova struttura di Villalba, e consisterà nel rifacimento dell’asfaltatura della strada e del marciapiede.  

14/04/2022 15:34
Macerata Racconta, da Bignardi a Damilano: ecco gli appuntamenti della kermesse letteraria

Macerata Racconta, da Bignardi a Damilano: ecco gli appuntamenti della kermesse letteraria

Torna dal 2 all’8 maggio 2022 il festival letterario nazionale “Macerata Racconta”, giunto all’undicesima edizione e organizzato dell’associazione Contesto in collaborazione con il Comune di Macerata e l’Università di Macerata e i diversi partner commerciali che legano l'iniziativa al territorio.    La kermesse letteraria è stata presentata questa mattina in conferenza stampa alla presenza del sindaco Sandro Parcaroli, dell’assessore agli Eventi Riccardo Sacchi, del  Rettore Francesco Adornato, del direttore artistico del Festival Giorgio Pietrani, di Marta Brunelli vicedirettrice del Museo della scuola, di Domenico Luciani direttore di area di BPER Banca e di Gianluca Tittarelli direttore del centro commerciale Val di Chienti. "‘Le Sfide’ è il titolo dell’undicesima edizione di Macerata Racconta, evento che siamo onorati di ospitare in città anche quest’anno – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Se da una parte le sfide possono spaventare e intimorire, dall’altro aprono lo sguardo a orizzonti nuovi e stimolanti ed è proprio questo che ci aspettiamo da una manifestazione di livello nazionale che porta a Macerata scrittori, giornalisti ed editori con i quali dibatteremo di attualità e non solo".  L’assessore regionale alla Cultura, Giorgia Latini, attraverso un videomessaggio ha portato il suo saluto ringraziando gli organizzatori per l’impegno profuso: “Si tratta – ha detto – del festival letterario più importante della regione che dà prestigio e visibilità, attraverso la cultura, a tutto il territorio”. “Nonostante l’incertezza del periodo che stiamo vivendo, Macerata Racconta c’è - è intervenuto l’assessore agli Eventi e al Turismo Riccardo Sacchi -  e torna ad affacciarsi attraverso le tradizionali modalità fatte di incontri, dibattiti, mostre e laboratori capaci di coniugare cultura, riflessione e intrattenimento, attraendo un pubblico che, questo è l’auspicio, raccoglierà la ‘sfida’, tanto per rimanere nel tema di questa undicesima edizione del festival letterario". Gli eventi in programma si svolgeranno prevalentemente in centro storico occupando diversi luoghi quali il Teatro Lauro Rossi, il Teatro della Filarmonica, il Cinema Italia, le sale Auditorium e Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, la Galleria Antichi Forni e le librerie maceratesi. Il calendario prevede, oltre ai 48 appuntamenti tra incontri letterari, spettacoli, mostre e laboratori, anche la prima data del Tour dei 12 finalisti del Premio Strega 2022. Molti i prestigiosi ospiti presenti durante le sei giornate tra i quali Serena Dandini, Marco Damilano, Piergiorgio Odifreddi, Daria Bignardi, Paolo Nori e tanti altri. L'attuale situazione storica rende estremamente attuale il tema scelto dagli organizzatori per il 2022, come spiega il direttore artistico Giorgio Pietrani: “Comprende in sé sia il tema della propensione umana alla provocazione aggressiva e al conflitto, sia quello più nobile della competizione individuale o collettiva che spinge a superare i limiti della conoscenza generando progresso e sviluppo. Quest’ultimo aspetto della sfida è quello che più ci interessa perché per abitare il presente costruendo il futuro, è fondamentale avere la coscienza del passato che ci aiuti a indirizzare, al meglio, quell’impulso innovatore capace d’interpretare il valore della diversità, dell’originalità e della contaminazione”.   In sintesi, il programma del festival si può riassumere in diversi capitoli, dedicati alle “sfide”, che investono l’universo letterario, sociale e storico del nostro Paese.  EVENTO SPECIALE: IL PREMIO STREGA A MACERATA. Il principale Premio letterario d’Italia, promosso da Fondazione Bellonci e Strega Alberti in collaborazione con BPER Banca, arriva l’8 maggio alle 18,30, in anteprima nazionale, a Macerata Racconta con la prima tappa del Tour ufficiale degli autori che compongono la dozzina finalista della LXXVI edizione 2022  I DUELLI  Tre sono gli appuntamenti che propongono un “duello” artistico-letterario: 3 maggio alle 21,15 con Paolo Nori, 5 maggio alle 18,30 con Luca Briasco,  8 maggio alle 21,15 con Gino Castaldo,  LE SFIDE SCIENTIFICHE, POLITICHE E SOCIALI Otto appuntamenti, molto diversi tra loro, affronteranno le sfide contestualizzandole in precise tematiche di ambito filosofico scientifico, politico e sociale: 2 maggio alle 18,30 con Matteo Saudino 2 maggio alle 21,15 con Angelo Ferracuti, Serena Abrami e Fabio Capponi, 3 maggio alle 18,30 con Valerio Calzolaio,  4 maggio alle 17,00 con Edoardo Novelli 5 maggio alle 18,30 con Giuseppe Bommarito 5 maggio alle 21,15 con Marco Damilano 6 maggio alle 18,30 con Andrea Cangini 6 maggio alle 21,15 con Piergiorgio Odifreddi LA SFIDA DELLA VITA VISSUTA A metà tra romanzi e biografie, cinque appuntamenti tutti al femminile che parlano di vita e scelte più o meno coraggiose: 7 maggio alle 16,30 con Ivan Sciapeconi 7 maggio alle 18,30 con Daria Bignardi 7 maggio alle 21,15 con Serena Dandini 8 maggio alle 12,00 con Michela Marzano 8 maggio alle 16,30 con Vincenzo Varagona STORIE E LUOGHI DI IERI E DI OGGI Cinque appuntamenti con altrettante storie che, muovendosi nel tempo, popolano luoghi reali e mondi immaginari usati come metafora del presente: 4 maggio alle 21,15 con Pietrangelo Buttafuoco 6 maggio alle 17,30 con Chiara Valerio 7 maggio alle 12,00 con Loredana Lipperini e Luca Pakarov 7 maggio alle 17,30 con Jonathan Bazzi e Ginevra Lamberti 8 maggio 17,30 con Giuseppina Torregrossa, LE MARCHE D’AUTORE Compongono questa sezione quattro appuntamenti, molto diversi da loro, che vedono protagonisti autori e case editrici marchigiane: 3 maggio alle ore 17,30 con Guido Garufi 4 maggio alle ore 17,30 con Benedetta Barbisan, Raffaela Merlini e Luca De Benedictis 5 maggio alle ore 17,30 con Francesco Gradozzi 6 maggio alle ore 19,00 con Corrado Dottori LE PERFORMANCE ARTISTICHE Nei giorni 6 e 7 maggio sono previsti, in seconda serata, 3 eventi performativi dedicati al teatro di narrazione, alla poesia e alla letteratura: 6 maggio alle ore 21,45 con Paolo Agrati 7 maggio alle ore 19,00 con l’Associazione Donne di Carta 7 maggio alle ore 22,15 con Rosetta Martellini e Michele Scipioni INCONTRI PER I PIU`PICCOLI: La proposta culturale di Macerata Racconta non può non coinvolgere anche i più piccoli e le più piccole, con 9 eventi dedicati alle famiglie e ai bambini e alle bambine, organizzati in stretta collaborazione con il “Museo della Scuola Paolo e Ornella Ricca” diretto dal Prof. Fabio Targhetta. Gli appuntamenti comprendono cinque laboratori e letture realizzati dalle librerie: Bottega del libro, Bibidi Bobidi Book, Giunti al Punto, Feltrinelli e Del Monte, due appuntamenti con il narratore Simone Maretti tra cui l’attesissima“Notte dei racconti”, Le Parole, Storie & Fantasia della Strana Compagnia El Duende e il laboratorio dell’autrice Mariapaola Pesce e dell’illustratore Gabriele Pino. FORMAZIONE PROFESSIONALE: Macerata Racconta vuol dire anche formazione professionale e didattica. Infatti, grazie al patrocinio dell’Ordine degli avvocati di Macerata e la collaborazione del “Museo della Scuola Paolo e Ornella Ricca” dell’Università di Macerata, dieci appuntamenti in programma sono accreditati come incontri validi per la formazione professionale degli avvocati o per la formazione professionale per insegnanti ed educatori, con il relativo rilascio di un attestato di credito formativo. In particolare ci sarà un momento formativo dedicato alla figura di Mario Lodi, realizzato con il patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario dalla nascita di Mario Lodi. Per conoscere gli eventi accreditati consultare il programma o il sito della manifestazione nell’apposita sezione. LE SFIDE A SCUOLA: Macerata Racconta propone anche molte attività per le scuole di ogni ordine e grado, a partire dalla Scuola primaria fino all’Università. La sfida per eccellenza è rappresentata dal Premio Macerata Racconta Giovani, giunto alla sua ottava edizione, che per la sezione scrittura vede competere 28 classi, per un totale di 606 allievi e allieve, delle classi IV e V delle scuole primarie e II delle scuole secondarie di I grado di Macerata mentre, per la sezione Booktrailer, si sfideranno circa 200 partecipanti che frequentano il Corso di Letteratura per l’Infanzia di Scienze della Formazione Primaria, dell’Università di Macerata. Al Premio si aggiungono gli incontri e i laboratori che si svolgeranno in classe permettendo agli alunni e alle alunne di dialogare direttamente con gli autori. Infine, gli studenti e le studentesse del corso di pittura dell’Accademia Belle Arti di Macerata allestiranno presso la Galleria Antichi Forni una collettiva artistica nella quale con le loro opere interpretano il tema delle “Sfide”. Una menzione speciale va alle istituzioni coinvolte: gli Istituti Comprensivi di Macerata (Dante Alighieri, Convitto, Fermi, Mestica, San Giuseppe), il Liceo Scientifico di Macerata, il corso di Letteratura per l’infanzia e quello di Storia contemporanea dell’Università di Macerata, il corso di Pittura dell’Accademia Belle Arti di Macerata.  Come di consueto tutti gli incontri del festival sono gratuiti, ma per quelli previsti al Teatro Lauro Rossi bisognerà munirsi del biglietto omaggio rilasciato dalla biglietteria del teatro. Per tutti gli altri incontri l’accesso è libero fino ad esaurimento posti. Solo per gli incontri dedicati ai bambini è consigliato prenotare anche se non obbligatorio.

14/04/2022 14:45
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