Nuovo appuntamento con la stagione di prosa del Teatro Lauro Rossi organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata in collaborazione con l’Amat e il contributo della Regione Marche e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Una stagione poliedrica costruita intorno a un cartellone in grado di soddisfare le esigenze di un pubblico eterogeneo che l’1 e il 2 febbraio proporrà uno spettacolo del cosiddetto teatro sociale.
In scena, infatti, ci sarà il “cantore di storie” Marco Paolini - autore e interprete la cui attività si distingue per il gusto dello studio dei testi e della ricerca delle fonti e per l'accostamento continuo dei fatti a trovate teatrali spesso dissacranti e ironiche - con lo spettacolo “Tecno – Filò: Technology and me”.
Paolini, i cui spettacoli sono per la gran parte sviluppati in monologhi spesso recitati in lingua veneta, è considerato uno dei massimi esponenti della cosiddetta "prima generazione" di quel "quasi-genere" solitamente definito come teatro di narrazione: un teatro che si fonda sul racconto di un performer che, senza trucco, costumi o scenografia, assume la funzione di narratore, con la propria identità non sostituita, cioè senza interpretare un personaggio.
Marco Paolini non è un esperto di Internet, non è un utente dei social. Non conosce la meccanica quantistica, né le neuroscienze e la fisica, né la robotica e le intelligenze artificiali. Ma tutto questo lo riguarda e lo interessa. La vita di tutti noi sta cambiando grazie o per colpa delle tecnologie, che dalle innovazioni derivano e di cui facciamo uso quotidianamente. Paolini, con lo spettacolo in scena al Teatro Lauro Rossi, prova a riflettere a voce alta su questo, mettendo insieme piccole storie unite da un filo di ragionamenti. Un filò tecnologico, che cerca di narrare il nostro tempo crisalide.
Il 2 febbraio, nell’ambito di TLR Prosa, alle 18 prosegue il progetto di formazione del pubblico, che oltre all’approfondimento rivolto agli studenti con Scuola di platea, propone Gente di teatro la serie di interessanti incontri per tutti coloro che amano il teatro e vogliono superare quella che Garboli definiva la “gioia effimera di una sera” per approfondire la conoscenza dialogando con le stesse compagnie in scena al Lauro Rossi. L’appuntamento è alle 18 alla sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti.
Info e biglietti: Biglietteria dei Teatri 0733 230735, www.comune.macerata.it.
Giovedì primo febbraio la scienziata Maria Chiara Carrozza presenterà il suo ultimo libro “I robot e noi” (Il Mulino, Bologna 2017). L’incontro è aperto al pubblico e si svolgerà alle 21 nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti a Macerata. Il volume insegna che capire l'evoluzione della robotica è fondamentale per comprendere la sfida culturale e politica della quarta rivoluzione industriale. Viviamo, infatti, in una nuova era robotica. È l'era in cui i robot escono dalle fabbriche e iniziano ad abitare altri luoghi: l'interno del corpo umano, il mondo sottomarino, lo spazio. È l'era in cui i robot vivono in mezzo a noi, ci aiutano, ci connettono, a volte ci sostituiscono. Intraprendere questo viaggio nella robotica, quindi, significa fare un viaggio nel futuro dell'umanità.
Venerdì e sabato, 2 e 3 febbraio, la docente terrà, invece, il seminario interclasse “Natura e artificio: le frontiere della robotica” rivolto agli allievi della Scuola. Le lezioni si svolgeranno il primo giorno la mattina dalle 9 alle 12 e il pomeriggio dalle 14 alle 17 e il giorno successivo dalle 9 alle 12 nella sala Giovannetti del Palazzo degli Studi.
La neurorobotica, disciplina con notevole impatto scientifico internazionale, è da sempre il principale tema di ricerca di Maria Chiara Carrozza, autrice di ricerche pionieristiche come quelle sui robot umanoidi, protesi robotiche, sensori tattili e pelle artificiale.
L’ormai noto locale del centro storico di Macerata, Di Gusto, crea un suo gemello a Tolentino, accanto alla nuova piscina comunale recentemente inaugurata.
“Apriremo le porte a febbraio - dichiara Marco Guzzini, titolare del ristobar di Macerata- È un progetto pensato insieme alla mia famiglia. È il frutto del lavoro fatto a Macerata e di cui andiamo orgogliosi. Come nel capoluogo, anche a Tolentino offriremo una ristorazione di qualità. Ringrazio tutti coloro che ci stanno accompagnando in questo progetto. E soprattutto ringrazio Macerata perché la nostra forza nasce da lì”.
Ufficializzata la lista dei candidati di Forza Italia alle Politiche del 4 marzo nella circoscrizione Marche. I capolista alla Camera al proporzionale sono Marcello Fiori e Simone Baldelli. Candidati anche il sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini e il consigliere comunale di Macerata Deborah Pantana.
Questa la lista completa:
Senato collegio plurinominale
Cangini Andrea, Marcozzi Jessica, Silvestri Gianni, Ciriaci Graziella.
Senato collegio uninominale Marche 3: Graziella Ciriaci.
Camera dei Deputati
Collegio 1
Baldelli Simone
Ferretti Donatella
Saltamartini Filippo
Pantana Deborah
Collegio 2
Fiori Marcello,
Foschi Elisabetta,
Bettini Alessandro,
Mencoboni Margherita.
Collegio uninominale 5
Foschi Elisabetta
Collegio uninominale 6
Renzoni Bezziccheri Anna Maria
Iniziate oggi le operazioni di inventario da parte del curatore del fallimento della Maceratese Alessandro Benigni presso la struttura di Collevario. Insieme al cancelliere e all’estimatore, e in presenza di Crucianelli - proprietario del 95% delle quote della Maceratese - il curatore ha dato il via all’operazione per valutare quanto è di proprietà della società.
La Maceratese ha una concessione da parte del Comune fino al 2024 per l’utilizzo della struttura sportiva a Collevario. In cambio la società ha svolto le modifiche dell’impianto fotovoltaico, ha innestato sul campo il manto sintetico, ha realizzato un campo da calciotto e un altro da calcetto, ha migliorato l’area spogliatoi. Tutte opere che hanno una valutazione dal punto di vista economico.
Le operazioni di inventario proseguiranno all’Helvia Recina poiché ci sono altri beni di proprietà della Maceratese. In seguito il curatore dovrà richiedere indietro coppe, medaglie e gagliardetti che hanno un valore non tanto economico ma storico. Infine si dovrà verificare l’esistenza o meno di una contabilità.
Tensione in un bar del centro di Macerata questa mattina. Una ragazza è entrata fuori di sè nel locale e ha cominciato a minacciare con i cocci di alcuni bicchieri che ha rotto e ad inveire contro personale e clienti malcapitati.
Intervenuti sul posto la polizia e i sanitari del 118 i quali hanno portato la giovane all’ospedale di Macerata.
Giornata di festa al Volley Macerata e non solo per i risultati ottenuti finora sui campi di gioco, ma soprattutto perchè oggi, domenica 28 gennaio, è il compleanno del numero uno dell'associazione.
Tutti i dirigenti, lo staff tecnico, i collaboratori e i tesserati, da quelli della prima squadra ai più piccoli, i tifosi e gli appassionati fanno tanti auguri di buon compleanno al presidente Mario Picchio: “Il tempo passa ma questo permette di aumentare i bei ricordi con cui riempire la valigia che ci accompagna per la vita. Felice Compleanno!”.
Il 26 e 27 gennaio all’interno del corso di alta formazione progettato e organizzato da Confindustria Macerata in collaborazione con l’ISTAO si è tenuto presso Falc Spa il modulo “Promozione e nuovi strumenti per il marketing” condotto dal docente Stefano Lago.
Un corso importante di aiuto concreto alle imprese, diversi e di grande attualità gli argomenti affrontati: “Che cosa è digital, come fare per farlo funzionare, i tre errori prospettici ricorrenti, come diventare piattaforma”.Inoltre si è parlato di marketing in senso specifico cioè come passare dalla “manualistica" al supporto alle persone.
Questo della Falc Spa è il quinto appuntamento di moduli del corso che si terranno tutti in azienda.
Confindustria Macerata ringrazia la Falc Spa e tutto il suo staff per la perfetta ospitalità e l’Istao con il docente Stefano Lago per la grandissima competenza.
Partite ed esperimenti per la Medea Macerata che torna dal Memorial Antonio Pisciella di Pineto con due sconfitte (platoniche) ma anche con diverse indicazioni che risulteranno utili allo staff tecnico per il prosieguo del campionato.
Si inizia contro i padroni di casa: ad eccezione di Casoli (tenuto a riposo) e Benedetti (risentimento al ginocchio), coach Adrian Pablo Pasquali fa giocare tutti gli elementi nell’arco delle due partite. Prima partita in formazione inedita con Troiani e Scuffia in diagonale (sostituito nel secondo set da Di Meo, provato come opposto), Furiassi e Thiaw in banda e Bussolari-Medei al centro, contro la BlueItaly, anch’essa in formazione rimaneggiata.
Dopo una buona partenza dei maceratesi Pineto entra in partita, con la Medea che concede in ricezione e regala troppi errori-punto all’avversario, soprattutto nel finale del primo set, incanalando un match che prende la direzione dei padroni di casa con relativa facilità (25-23 e 25-21 per i padroni di casa)
La seconda partita con il Volley Potentino si ripristina il sestetto titolare, ad eccezione di Casoli sostituito da Thiaw. Dopo il primo set vinto da Porto Potenza (19-25, anche in questo caso qualche errore di troppo da parte dei biancoverdi), nel secondo esce fuori bene la Medea che gioca bene, forza il servizio, mura e difende (25-20, nonostante il tentativo di recupero nell’ultima fase di set dei potentini). Nel terzo Volley Potentino inizia a sfogare il servizio mettendo in difficoltà la ricezione della Medea, che ritorna un po’ agli errori del primo set e, dopo essere sempre stata costretta a rincorrere, alla fine deve capitolare (7-15).
Per la Medea e per lo staff un’occasione importante per il campionato, non ultimo quello di acclimatarsi al Palasport di Pineto, dove Casoli e compagni dovranno esibirsi in campionato nel girone di ritorno contro la squadra allenata da Giovanni Rosichini.
“Girare la formazione per cercare indizi è la cosa più positiva di queste amichevoli – ha dichiarato lo scoutman Paolo Mercuri – Qualche risposta l’abbiamo avuta. Prendiamo quelle più positive, l’importante era tenere la squadra attiva e cercare di tenere il livello alto. Sono occasioni che possono solo giovare al nostro lavoro”.
Secondo stop consecutivo in campionato per l'Helvia Recina che perde per 3-2 una partita incredibile sul campo del Montalto, commettendo un vero e proprio harakiri. Gara giocata su un campo in condizioni pessime e contro un avversario spigoloso, poco tecnico e molto fisico, che ha imbrigliato il gioco dell'Helvia che ha finito col naufragare nella ripresa dopo un primo tempo che la vedeva avanti 2-0 e rimontata in appena sedici minuti.
Senza lo squalificato Ramadori tocca a Maccioni occupare la casella vuota in attacco con Campana arretrato al posto dell'infortunato Pagliarini.
I locali partono meglio e con Matricardi vanno vicini al gol al quarto con un destro alto dal limite e al nono con una conclusione sporca che trova pronto Recchi sul primo palo. Al dodicesimo è però l'Helvia a sbloccare la situazione con un cross teso dal fondo di Montanari che trova la deviazione di un difensore che spiazza il portiere locale Paolini.
Il gol sblocca anche l'Helvia che macina gioco e al diciannovesimo trova il raddoppio con un preciso cross di Perrella per il destro al volo di Maccioni a centro area che piazza sotto l'incrocio.
Gara in discesa per gli arancioneri con un gioco convulso e spezzettato in cui il pallone non è mai a terra per il non gioco dei locali, fatto solo di lanci lunghi e mischie furibonde. L'Helvia commette però l'errore di considerare chiusa la gara e di sottovalutare il gioco sporco del Montalto. Nell'arco di cinque minuti, tra il ventisettesimo e il trentaduesimo, i locali pareggiano con due azioni in fotocopia: punizione dalla trequarti, mischia al limite e sui rimpalli sono Beja e Matricardi a battere l'incolpevole Recchi. Il doppio colpo subito smorza la reazione dell'Helvia che subisce addirittura il sorpasso su un'azione di mischia in area chiusa con un colpo di tacco pregevole da Gabrielli.
La reazione nella ripresa c'è seppure convulsa e poco ordinata con il contunuo ostruzionismo dei locali che si chiudono a riccio tentando le ripartenze. Al sessantunesimo è Matricardi a sfiorare il quarto gol lanciato in profondità con Fuscà, subentrato a Recchi ad inizio ripresa, bravissimo in uscita. Un minuto dopo è Mastrojanni a impegnare Paolini in acrobazia. Tante mischie, poco gioco e il cronometro insesorabile fino al minuto ottantasette con Maccioni che si vede annullare il gol del pareggio per un fuorigioco inesistente.
Per l'Helvia una sconfitta pesante per la classifica che si accorcia verso il basso e per il morale vista la rocambolesca dinamica della partita.
"Oggi abbiamo fatto davvero male e chiediamo scusa a tutti - il commento di mister Carassai -, alla società, ai tifosi perchè ci sta perdere su questo campo dove anche altre squadre sono cadute, ma non cosi. Dopo il 2-0 abbiamo smesso di giocare e concesso dei gol che non dobbiamo prendere. Il gol del pareggio lo avevamo anche fatto ma ci è stato annullato ingiustamente. Ci rimettimo a lavorare a testa bassa perchè ora dobbiamo guardarci anche le spalle".
"È avvenuto, quindi può accadere di nuovo: è questo il nocciolo di quanto abbiamo da dire". Sulla citazione di Primo Levi ha aperto la propria relazione Daniela Meschini, docente di storia e vicepresidente Anmig sezione di Macerata, all'incontro con gli studenti della Secondaria di I grado del Convitto e la classe quinta H dell'Istituto agrario di Macerata, stamattina nell'aula magna dell'Istituto Pannaggi, nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria. Per l'associazione Appassionata, che ha promosso l'iniziativa, sono intervenuti la presidente Daniela Gasparrini, il vicepresidente Giulio Starnoni e il direttore artistico David Taglioni.
È stata l'occasione per sottolineare che l'Olocausto non è un evento lontano nel tempo né nello spazio: Meschini, infatti, ha mostrato le immagini dei tanti ma poco conosciuti campi di concentramento attivi nella provincia di Macerata negli anni del secondo conflitto mondiale. Luoghi della cui familiarità i ragazzi presenti hanno preso drammatica coscienza.
Nel salutarli Gilda Coacci, presidente Anmig di Macerata, ha spiegato: "Il nostro compito è avere un filo diretto con voi, perché siete la speranza nel futuro. Trasmettiamo il ricordo di quanto è stato, ma anche il valore sempre minacciato della pace e collaboriamo con Appassionata", ha concluso Coacci, "perché vogliamo arrivare a voi anche attraverso la musica".
Fra gli applausi di tutti, il violinista Dejan Bogdanović e il pianista Gabriele Maria Vianello hanno eseguito i brani del compositore Ernest Bloch in programma nel concerto al Teatro Lauro Rossi stasera alle ore 21.
Domani domenica 28 gennaio, alle ore 17.30, nella sala dell’ex Cinema Sferisterio, ultimo appuntamento con la mini rassegna invernale di Macerata Racconta “I Giorni della Merla”, dedicato alla Mitteleuropa e in particolare alla stagione felice di Vienna e dei suoi lussuosi caffè. A ricreare quella magica atmosfera con Una sedia democratica: Vienna Felix e Thonet, saranno lo storico e antiquario Giovanni Renzi, la cantante Gaia Petrone, la pianista Arabella Cortesi, l’attrice Pamela Olivieri e l’attore Rodolfo Ripa, che si alterneranno tra interpretazioni recitative da “Le sedie” di Ionesco e brani musicali di Alma Shindler Mahler, G. Mahler, Berg, Strauss, Weil.
In quei caffè evocati, spesso si incontravano intellettuali e giornalisti e proprio il giornalista e scrittore Giosuè Calaciura, premio Volponi 2017 con “Borgo vecchio”, concluderà l’appuntamento con Una sedia per informare. Il giornalismo del desk. Parlerà di come il giornalismo si sia ormai “seduto” nella pigra staticità del web, o in attesa di veline, rinunciando a scendere in strada per cercare, vedere, capire e chiedere.
Per il Giorno della Memoria gli studenti della succursale del Liceo Scientifico G. Galilei di Macerata scelgono di riflettere con il film "Gli invisibili" di Claus Rafle, proiettato venerdì 26 gennaio al Cinema Italia. Un momento di riflessione sul valore della scelta responsabile e dell'aiuto solidale con chi è perseguitato e marginalizzato.
"Bellissimo e emozionante”, raccontano le ragazze della classe IV A . “Il film mostra il lato nascosto della resistenza ebraica contro il regime nazista, lo “schizzare via”, ovvero il fuggire di circa sette mila ebrei residenti nella capitale tedesca dalla Gestapo, e il nascondersi presso alcune famiglie che hanno avuto il coraggio di dire no e accogliere, a rischio della loro vita".
Insieme agli insegnanti hanno analizzato il tema degli stereotipi che hanno creato il pregiudizio razziale e le persecuzioni. È la possibilità, sempre reale, di opporsi e di non accettare il razzismo. Testimonianze, storie, racconti, da cui emerge ciò che è accaduto veramente e sempre può riaccadere. Per questo le giovani generazioni debbono sviluppare una cultura democratica e il libero pensiero.
Lo svelarsi della vera umanità e del senso di appartenenza a un unico popolo è ben caratterizzato nel finale con la scena del grande soldato ebreo, appartenente alla fazione russa, che si scioglie in un commovente abbraccio dopo aver sentito cantare dai due ragazzi ebrei sopravvissuti la preghiera “Shemà Israel”. Attraverso quest’analisi il film apre gli occhi su un aspetto dell’intera Shoah rimasto marginalizzato, a cui finalmente è stata data una voce.
Il progetto è stato coordinato dalla professoressa Rita Morresi e rientra nel programma delle iniziative per la Giornata della Memoria promosso dall'assessorato alla cultura del Comune di Macerata.
Una riflessione sulle barriere e le divisioni che l’uomo è capace di costruire, fatta attraverso i reticolati dei fronti del primo conflitto mondiale fino alle odierne frontiere europee. È il contento della mostra "Filo spinato dalla Grande Guerra al tempo presente" che ha aperto i battenti sabato 27 gennaio alla Galleria Antichi Forni di Macerata per il Giorno della Memoria 2018, presenti il sindaco Romano Carancini, l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde, il dott. Cacciaguerra della Prefettura, i presidente dell’Istituto Gramsci Marche Carlo Latini, dell’Isrec Paolo Copparo, dell’ANPI Lorenzo Marconi e numerosi studenti delle scuole superiori e insegnanti.
L’esposizione, curata da Lorenzo Montesi e Tommaso Leone dell’Istituto Gramsci Marche, è promossa da Comune, Istituto Storico della Resistenza e Fondazione Belli nell’ambito delle iniziative organizzate per non dimenticare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione nazifascista sfociata nello sterminio di undici milioni di persone, tra ebrei, rom, omosessuali, oppositori politici e internati militari.
“L’offuscamento della memoria ci espone al rischio che si ripropongano situazioni del passato. Sottovalutare fatti attuali, come razzismo, xenofobia e nazionalismo, può mettere in pericolo la democrazia” è stato sottolineato nel corso dell’inaugurazione in cui sono stati lanciati ai giovani spunti di riflessione e di analisi dei nostri tempi, affinché si scongiuri il rischio di vivere oggi “la stessa storia del passato, sia pur manifestata in diverso modo.”
Il filo spinato è stato uno dei principali protagonisti della Grande Guerra. La sua efficacia, massima per un prezzo minimo, ne ha fatto uno straordinario strumento di inclusione ed esclusione, il filo spinato figura tra le invenzioni che segnarono la storia del Novecento e il suo impiego tradisce, secondo Olivier Razac, uno dei segreti “meglio custoditi dell’economia biopolitica: ciò che si applica alle mandrie si applica all’uomo”.
La mostra si sviluppa in tre capitoli, il primo incentrato sulla prima guerra mondiale, con scenari di guerra, psicologia della trincea e fisicità del filo spinato. Il secondo sul filo spinato oggi, con i “muri” (Cipro, Spagna, Ungheria, Macedonia) e la drammatica attualità dell’uso del filo spinato che unisce l’inutile strage del primo Novecento con le frontiere europee odierne. L’ultimo capitolo è sulla memoria attraverso il filo spinato diffusa nel ventesimo secolo, che propone foto di scene di film, stampe, locandine, prime pagine delle riviste, cartoline e monumenti, che ritraggono il filo spinato come oggetto della Memoria.
La mostra rimarrà aperta fino al 9 febbraio con i seguenti orari: venerdì, sabato e domenica 10-13 e 16-19 altri giorni 16-19 chiuso il lunedì.
Cosa significa per me avere successo nel lavoro? Dove voglio arrivare a livello professionale e personale? Qual è la condizione di benessere che aspiro a raggiungere?
Rispondere con determinazione a queste domande non è mai facile, ancor più se si è giovani e approdati da poco nel mondo del lavoro. Da qui nasce "Goals for good" un'opportunità di formazione gratuita, attraverso 3 workshop di 2 ore ciascuno, rivolti a giovani lavoratori under 30, proprio per aiutarli a definire meglio i propri obiettivi a breve, medio e lungo termine, ed elaborare piani per il loro raggiungimento. Gli incontri, promossi dal Centro culturale Fonti San Lorenzo in collaborazione con InEuropa srl, sono in programma a Recanati il 12 febbraio, il 19 febbraio e il 12 marzo, dalle ore 18,30 alle 20,30, nella sede del centro di aggregazione in via Aldo Moro. La partecipazione è gratuita e aperta a giovani lavoratori, tra i 18 e i 30 anni, che verranno coinvolti a re-immaginare cosa significhi per loro felicità e benessere, a mettersi in gioco per individuare e raggiungere mete personali e professionali, a definire la propria scala di valori e priorità a garanzia del proprio benessere e della propria soddisfazione. Le iscrizioni sono aperte on line su goalsforgood.org/italia. Per coinvolgere un maggior numero di giovani, i tre workshop si terranno anche a Macerata, presso la sede dell'associazione Agorà, in via Verdi 10, nei giorni 13 e 20 marzo, e 17 aprile, dalle ore 18 alle 20.
"Goals for good" è un progetto di ricerca e formazione internazionale, avviato contemporaneamente in Italia, Inghilterra e Ungheria, finanziato dalla fondazione danese KR Foundation, realizzato in collaborazione con l'Università del Surrey (Uk) e coordinato da un gruppo di 10 accademici internazionali esperti su tematiche quali benessere, felicità, economia e sostenibilità. In riferimento al contesto italiano, il progetto è curato da InEuropa, società di Modena che oltre 10 anni si occupa di progetti europei e formazione, attraverso workshop programmati in quattro diverse regioni: nelle Marche a Recanati e Macerata, in partnership con l'associazione di volontariato Centro culturale Fonti San Lorenzo.
La truffa corre su internet. E finisce su Striscia la Notizia.
Nella puntata del programma condotto da Gerry Scotti e Michelle Hunziker, questa sera è andato in onda un servizio di Moreno Morello su una truffa che ha visto quale inconsapevole protagonista la Al.Fea. Costruzioni srl di Villa Potenza.
Qualcuno si è appropriato del logo e della partita Iva dell'azienda di Alberto Prosperi per mettere in vendita su internet delle macchine per movimento terra. Che in realtà non esistono. Un fantomatico Elio Giannetta si spaccia per responsabile commerciale dell'azienda di Villa Potenza, aggiungendo un numero digitale fisso che ha il prefisso di Macerata e un numero di cellulare. I malcapitati che pensano di fare un affare, si vedono chiedere un anticipo pari al 25 per cento del valore dell'escavatore da acquistare perchè la macchina si troverebbe in Spagna e per "sdoganarla" servono soldi.
A squinzagliare Moreno Morello e i suoi collaboratori è stato un signore siciliano che ha versato tramite bonifico un acconto di 3800 euro, ovviamente senza vedere nè l'escavatore nè tantomeno i soldi tornare indietro. L'indagine di Morello ha portato a chiarire la totale estraneità di Prosperi e della Al.Fea. da questa truffa. Lo stesso Prosperi si è volentieri prestato a metterci la faccia e a mettere in guardia dalle truffe in rete.
Il servizio, nella parte riguardante Villa Potenza, è stato realizzato in collaborazione con Roberto Scorcella e Giuseppe Isidori di Picchio News.
Oggi il GUP presso il Tribunale di Roma, Lorenzo Ferri, ha accolto la richiesta avanzata dall’avv. Oberdan Pantana di costituzione di parte civile per il proprio assistito, sig. Verdenelli Maurizio, nel famoso procedimento penale a carico dei signori Consoli Vincenzo ex Amministratore delegato della Veneto banca e Trinca Flavio ex Presidente del Consiglio di Amministrazione della Veneto banca più altri, per i reati che vanno dall’ostacolo alla vigilanza all’aggiotaggio.
Il noto giornalista maceratese, infatti, tra il 2012 e 2013, aveva investito tutta la propria liquidazione INPGI da attività professionale, nell’acquisto di circa 1000 azioni della Veneto banca, per un importo di circa € 50.000,00, per poi ritrovarsi nel 2016 con un controvalore pari a zero, a seguito delle note vicende societarie, pur nel ben mezzo di vari tentativi di vendita delle stesse sempre negati in spiegabilmente dal medesimo istituto bancario. Per tali ragioni, in data odierna l’avv. Oberdan Pantana ha ottenuto la costituzione di parte civile in favore del proprio assistito oltre la citazione in giudizio di Intesa Sanpaolo come responsabile civile per i medesimi reati.
Difatti, il GUP, ha ritenuto che la cessione al prezzo simbolico di 1 euro di Veneto Banca a Intesa, disposta dal Governo con il decreto legge n. 99 del 2017, ricomprenda anche il diritto al risarcimento dei danni subiti dagli azionisti e dalle altre parti civili costituite in questo processo; danni patiti in conseguenza della presunta commissione di operazioni volte a impedire, da un lato, lo svolgimento corretto e efficace della funzione di vigilanza di Consob e Banca d’Italia (impedendo loro di scoprire prima il dissesto finanziario di Veneto Banca) e dall’altro, a diffondere ai mercati finanziari false informazioni sullo stato patrimoniale della banca.
Sabato speciale all’interno di una stagione fin qui ottima, per la formazione Allievi della Junior Macerata, la migliore di tutti –classifica alla mano- nel girone C regionale. I ragazzi allenati da Giorgio Gianferro dopo aver battagliato con il Montemilone Pollenza per il primato nella fase provinciale (giungendo al 2° posto solo per la differenza reti negli scontri diretti), sono in vetta anche nella seconda più importante e competitiva fase, 5 gare e 12 punti, uno in più del Porto Sant’Elpidio.
I baby stanno regalando soddisfazioni alla società, stanno divertendosi e crescendo, inoltre hanno messo in mostra promettenti talenti già finiti nell’orbita della Prima squadra, ultimo debutto tre settimane fa, con il 2001 Tommaso Massini in campo in Azzurra Colli-Helvia Recina di Promozione.
Domani gli Allievi ospitano il Camerino, una partita diventata ancor più interessante perché la Junior ritroverà dopo settimane il suggestivo scenario dello Stadio della Vittoria: “Stavamo bene anche a Villa Potenza –afferma mister Gianferro- ma i Pini hanno un fascino particolare, specie per me che sono maceratese e un po’ vintage…Ci attende una partita tosta contro un Camerino capace di chiudere secondo il suo girone provinciale estromettendo nientemeno che il Tolentino”. Avete anche voglia di rivalsa dopo la prima sconfitta (seconda stagionale) con l’Academy Civitanovese? “Non ci siamo ritrovati su un campo oggettivamente ai limiti della praticabilità. E’ difficile trovare un terreno così in gare del settore giovanile, tuttavia non deve essere un alibi ma anzi deve insegnare ai ragazzi che sui campi pesanti si gioca in modo diverso e devono emergere altre qualità”.
La squadra spicca in fase difensiva…”Sì, siamo i meno battuti, quello che mi piace di questo gruppo è anche la dedizione e la passione, non si salta un allenamento”. E sforna fuoriquota per l’Helvia: che può dire di Massini? ”Tommy è molto interessante, anche perché ha la particolarità di saper giocare sia centrocampista offensivo sia punta centrale anche spalle alla porta. Ha forza fisica e una bella randellata. A Tolentino in quattro anni ho visto esordire 30 ragazzi in Prima squadra, queste sono gioie immense”. Da oltre 10 anni nel calcio giovanile: quanto le piace lavorare con i ragazzi? ”L’entusiasmo è sempre al massimo e qui alla Junior tutto funziona bene, mi sento a casa in ogni senso”.
Giovedì primo febbraio alle ore 21 alla biblioteca Mozzi Borgetti a Macerata, l’ex ministro parlerà delle nuove frontiere della robotica. L’incontro è aperto al pubblico. Venerdì e sabato, seminario per gli allie
Si terrà giovedì e venerdì, 1 e 2 febbraio, l'edizione 2018 del Salone di orientamento dell’Università di Macerata rivolto agli studenti delle scuole superiori.
L'ateneo apre le porte ai ragazzi offrendo un programma ricco di attività: i partecipanti saranno accolti dalle 9.15 alle 10.30 dagli operatori dell’orientamento e dai senior tutor nei due punti informativi allestiti nella sede di Giurisprudenza in piazza della Libertà e sotto la Loggia del Grano in via Don Minzoni.
A seguire, dalle 10.30 alle 13.00 si svolgeranno gli incontri con i docenti e i tutor dei Dipartimenti per la presentazione dell'offerta formativa e dei corsi di laurea, nelle sedi indicate nel programma. Dopo la pausa pranzo alla mensa universitaria, alle 14.30 al Polo Pantaleoni si svolgerà un approfondimento sulle professioni degli umanisti seguito dall’incontro "Pillole di orientamento per una scelta consapevole".
Gli studenti possono partecipare singolarmente o con la propria scuola di appartenenza, compilando e inviando la scheda disponibile sul sito www.unimc.it.
All'Infopoint in via Don Minzoni gli studenti potranno avere informazioni sulla Scuola di Studi superiori Giacomo Leopardi, sui programmi Erasmus, sul servizio disabilità, sull'Istituto Confucio e sulle borse di studio e gli alloggi dell’Erdis.
Si è tenuto oggi venerdì 26 febbraio il convegno "Dall'atomo al bit: stato dell'arte", organizzato dall'Istituto Tecnico Economico A.Gentili di Macerata. L'iniziativa, aperta alla cittadinanza è all’interno dei programmi per la Festa del Piano Nazionale per la Scuola Digitale promossa dal MIUR.
L’ITE, con esperti, docenti, studenti, mondo imprenditoriale e cittadinanza ha voluto con questo incontro avviare una riflessione sulla quarta rivoluzione in atto. Dopo i saluti di Pierfrancesco Castiglioni, Dirigente I.T.E. e di Chiara Ercoli, Presidente della Sezione Terziario Innovativo di Confindustria Macerata sono intervenuti i relatori: Marco Contigiani, Grottini Lab; Emilio Antinori, WASPHUB Macerata; Francesco Ciclosi, Università di Macerata; Pierangelo Soldavini, Nòva24 - Sole 24 ore.
“Il passaggio dagli atomi ai bit, come chiamo questa evoluzione, è irreversibile e inarrestabile”, a più di 20 anni dall’affermazione di Nicholas Negroponte nel libro “Essere digitali” (1995), a che punto siamo di questo percorso?
L’infosfera e l’onlife stanno diventando il nostro habitus, in particolare per i giovani.Gli oggetti (le "cose") si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza potendo comunicare dati su se stessi e acquisendo un ruolo attivo con il collegamento alla Rete.C’è chi crede che andremo verso un mondo migliore, c’è chi teme gli sviluppi della rivoluzione dell'ubiquitous computing rispetto alla sicurezza e alla privacy.
Gli oggetti, grazie alla stampa 3D potremo crearli in autonomia, minando così le economie di scala? Questi sono solo alcuni degli interessanti interrogativi emersi dal simposio.La risposta quasi unanime, filo conduttore degli interventi, è stata che il processo tecnologico è “giustamente” inarrestabile e che la sfida della formazione sta nel rendere i giovani protagonisti dello sviluppo tecnologico, con la capacità culturale di riconoscerne e controllarne i rischi.