Il mediterraneo Fabio Fognini e la biondissima Maria Sharapova sono stati incoronati re e regina del tennis dagli iscritti a Meetic. In occasione della 116ª edizione del Roland Garros, lo storico Open di Francia, il servizio di incontri leader in Europa ha chiesto ai single italiani quali fossero gli atleti protagonisti dello slam parigino in grado di stuzzicare maggiormente le loro fantasie. Per l’Italia, oltre al primato di Fognini, c'è il terzo posto di Camila Giorgi.
Fabio Fognini ha quindi sbaragliato la concorrenza internazionale e si è aggiudicato il titolo di tennista più sexy con ben il 41% delle preferenze. Le single italiane indicano inoltre il campione sanremese come prima scelta per trascorrere una bella serata (38%), ipotetico partner da presentare ai propri genitori (38%) e uomo con cui passare una focosa notte di passione (38%). Tra i più amati ci sono anche Roger Federer, Andy Murray e Rafael Nadal: se per le single italiane il tennista svizzero sarebbe l’uomo da far conoscere a mamma e papà (14%), Sir Murray è il prescelto per trascorrere una piacevole serata in compagnia (13%). Medaglia di bronzo per Rafa: con lui solo il 9% delle donne interpellate scapperebbe per una focosa notte di passione.
Se il gentil sesso è parso piuttosto determinato nelle scelte, gli uomini invece sono abbastanza indecisi. Per il 27% dei single coinvolti Maria Sharapova è la tennista più sexy e la prima scelta per una notte di fuoco (25%). La serba Ana Ivanović, vincitrice del Roland Garros 2008 e fresca di ritiro dalle scene, è al primo posto come partner ideale con cui trascorrere una piacevole serata (23%). Sul podio anche la giovane maceratese Camila Giorgi che con la sua bellezza acqua e sapone convince quasi tutti: con il 17% è lei tra le preferite per una presentazione ufficiale ai genitori.
La vita dello sportivo ad alti livelli, si sa, non dona solo fisici scultorei, ma implica ore di duro allenamento e sacrificio. In linea con la campagna Love Your Imperfection di Meetic, agli iscritti della community è stato chiesto di stilare una classifica delle imperfezioni che ritengono più comuni tra i tennisti della scena internazionale: al primo posto con il 45% il forte spirito di competizione, seguito con il 24% dalla suscettibilità e dalla solitudine (15%).
La Scuola di specializzazione in diritto sindacale, del lavoro e della previdenza dell’Università di Macerata compie 50 anni e, per celebrare questo importante anniversario, organizza, giovedì e venerdì, 8 e 9 giugno, al Polo Pantaleoni il convegno sul tema “Previdenza sociale, vincoli di bilancio, andamenti demografici: un diritto in cambiamento?”, con il patrocinio della Cassa Forense.
All’iniziativa prenderanno parte alcuni dei maggiori maestri della materia, come Mattia Persiani, primo previdenzialista in Italia ad aver elaborato uno studio scientifico della materia, Maurizio Cinelli e Paola Olivelli, entrambi alla guida della Scuola negli anni passati. Prevista anche la partecipazione di Nunzio Luciano, presidente della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense. La prima giornata, che prenderà il via nel pomeriggio alle 15, sarà più incentrata sugli attuali sviluppi della previdenza sociale, alla luce dei vincoli di bilancio e degli andamenti demografici. I lavori del venerdì – inizio alle 10 - saranno, invece, incentrati su un aspetto ancora inesplorato, quello della previdenza dei liberi professionisti.
Nata nel 1967 per volontà del prof. Valente Simi, rettore dell’Ateneo dal 1966 al 1972, la Scuola - una delle quattro ancora operative in Italia - ha sempre rappresentato un unicum nel panorama nazionale, perché focalizzata sulla materia previdenziale, poco presente nei corsi universitari e raramente oggetto di approfondimenti scientifici. “Considerato il progressivo invecchiamento della popolazione – sottolinea il direttore Guido Canavesi -, questa materia assumerà sempre più importanza sia sul piano delle scelte politiche sia in termini di applicazione concreta e, dunque, anche del contenzioso giuridico, che richiede, però, competenze specifiche”. Alla Scuola possono accedere al massimo 40 allievi selezionati. Gli iscritti provengono prevalentemente dalle Marche, ma anche da Abruzzo, Umbria e Campania. Oltre a neo laureati e giovani avvocati, si contano anche ispettori del lavoro, funzionari dell’Inps e dirigenti di azienda che vogliono qualificare la propria formazione.
Un fine settimana intenso quello dal 2 al 4 giugno per i piccoli campioni della Robur 1905 Macerata, impegnati nell’ottavo Torneo del Mar Adriatico organizzato presso gli impianti sportivi di San Salvo Marina e Vasto in provincia di Chieti. Al torneo hanno partecipato gli esordienti del 2004 e i pulcini del 2008.
I dodici bambini della categoria Pulcini della società maceratese hanno partecipato con entusiasmo e passione al torneo che ha richiamato molte società da tutta Italia, piazzandosi al quarto posto in una bellissima cornice di pubblico, sotto la guida attenta del Mister Claudio Iannone insieme a Marco del Gobbo: Edoardo Alfonsi, Joao Brandao, Michele Cacchiarelli, Leonardo Dignani, Giovanni Fabi, Gabriele Micozzi, Andrea Molinari, Riccardo Natali, Gabriele Nicoletti, Francesco e Giorgio Vita, Giulio Zuccari alla loro prima esperienza a livello nazionale hanno affrontato con impegno e tanto entusiasmo le varie partite che li hanno portati a concludere al primo posto del girone e a giocare la loro prima semifinale. La tensione e la mancanza di esperienza hanno però giocato un brutto scherzo ai nostri Pulcini che hanno visto così sfumare il terzo posto davvero per pochissimo.
Bellissima e intensa esperienza per genitori e bambini che hanno potuto trascorrere insieme il fine settimana in una bella e accogliente località di mare, condividendo emozioni e fatica, rafforzando così il legame e l’intesa tra bambini e famiglie. Un grazie particolare alla società Robur 1905 per l’ottima organizzazione, al Mister Claudio Iannone, per l’entusiasmo e la grinta dimostrata nell'accompagnare a Vasto i piccoli giocatori e al mister Mauro Teobaldelli che li ha preparati durante tutto l’anno, seguendoli per tutta la durata del campionato nella categoria Primi Calci che si è concluso da poco.
Anche per gli esordienti allenati da Lorenzo Montecchiari è stata una bella lotta contro le agguerrite squadre romane e campane del loro girone. Giorgini Fabrizio e Maceratesi Riccardo, Ciafre' Nicola, Marinozzi Giacomo, Mogetta Lorenzo, Quattrini Davide, Scattolini Francesco, Zekjri Julet, Gentilucci Matteo, Iommi Elia, Persichini Filippo, Principi Tommaso, Vico Matteo, Vitali Matteo, Donati Luca e Seghetti Alessandro si sono avvicendati sui prati verdi delle strutture abruzzesi per conquistare la semifinale che ha concesso loro un meritato terzo posto.
"Collaborazione è da sempre la nostra parola d'ordine, ma oggi più che mai: perché da oggi inizia la sinergia con una delle eccellenze della città, il gelato più buono di Macerata, che ha conquistato generazioni di maceratesi e che ora potrà essere gustato anche nel nostro locale". Marco Guzzini di Di Gusto Macerata presenta così nella cornice di Piazza Cesare Battisti la novità dell'estate, il sodalizio con Tutto Gelato. Un connubio all'insegna della qualità, pensato per stupire i clienti con effetti speciali.
"È stato come un colpo di fulmine" commenta Barbara Trozzo, titolare di Tutto Gelato. "Ho creduto da subito in questo progetto perché ho visto come lavorate e perché avere una vetrina in centro storico è sempre stato il mio sogno. Insieme lavoreremo bene e lo faremo per stupire i clienti con la qualità del nostro gelato artigianale, proponendo oltre ai gusti tradizionali anche tante sorprese. Con l'impegno e la passione che dal 1985 ci contraddistingue e la grande attenzione alla clientela".
"Abbiamo messo in campo - dice Marco Guzzini - una sinergia di qualità, al motto 'uniti nel gusto'. Ringrazio Barbara per averci dato l'opportunità di trasformare un normale pranzo in un momento straordinario, aggiungendo al nostro servizio la proposta del gelato. Che potrà essere gustato a fine o fuori pasto, ma anche accompagnare il pranzo, la cena o l'aperitivo: è il gelato gastronomico e già da oggi siamo partiti facendo assaggiare il gelato al parmigiano vicino al classico prosciutto e melone. Come per Barbara, il nostro obiettivo è proporre sempre cose nuove, che possano continuare ad invogliare la gente a frequentare e vivere il centro storico in un momento in cui, grazie all'amministrazione, si respira un clima positivo e propositivo".
L’Università di Macerata, in partenariato con l’Istituto d’Istruzione Superiore “Bramante-Pannaggi” di Macerata, l’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Garibaldi" di Macerata, l’Istituto Tecnico Industriale Statale “E. Divini” di San Severino e la società Eurocentro di Jesi, con il supporto dell’Istituto Tecnico Economico “A. Gentili” di Macerata e del Liceo Artistico “G. Cantalamessa” di Macerata, promuove la terza edizione del progetto English4U 2016/2017, finanziato dalla Regione Marche tramite risorse del Fondo Sociale Europeo 2014-2020.
L’iniziativa prevede la realizzazione di quattro corsi di lingua inglese per 60 studenti iscritti alle classi IV e V di Istituti scolastici secondari di II grado della provincia di Macerata, per la preparazione e il conseguimento della certificazione Cambridge English. In particolare, saranno proposti un corso di preparazione al Preliminary English Test e tre corsi di preparazione al First Certificate in English. Entrambe le tipologie saranno integrate da moduli di lingua, un modulo di orientamento e un modulo di introduzione all’euro-progettazione, attraverso modalità di apprendimento innovative e coinvolgenti. I 28 allievi più meritevoli, sette per ciascuna classe, potranno completare la formazione con un viaggio di studio di tre settimane all’estero gratuito che prevede un approfondimento della formazione linguistica, visite culturali, stage o visite in aziende.
Le candidature devono essere presentate entro il 14 giugno 2017.
Per maggiori informazioni, consulta il sito www.unimc.it/english4u.
La prossima seduta del Consiglio delle donne si terrà giovedì 8 giugno, alle ore 16, nella sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti.
I punti da discutere iscritti all’ordine del giorno dei lavori riguardano il calendario delle Letture di quartiere e l’eventuale collaborazione con la compagnia CTR, il progetto della cartolina informativa sul Consiglio delle donne e infine la ripresa del progetto dell’Osservatorio di genere.
Intanto domani, martedì 6 giugno, alle 18, nel cortile di Palazzo Conventati verrà presentato il cortometraggio realizzato da alcuni studenti del Liceo classico di Macerata e dell’Ipsia di Corridonia nell’ambito del progetto dei Carabinieri di Macerata sul femminicidio, che ha visto il contributo della presidente del Consiglio delle donne Ninfa Contigiani.
A Macerata arriva il gruppo di astrofile e astronome "Le Nane Brune", che si occupa di divulgazione scientifica per tutte le età. In collaborazione con l’Osservatorio di Genere e la Bottega del Libro di Macerata le giovani scienziate, che da mesi girano le Marche con le loro iniziative originali, hanno organizzato il ciclo di incontri "A spasso tra le stelle: astronome e astronomi in erba!".
Quattro appuntamenti da giovedì 8 giugno a giovedì 29 giugno dedicati ad adulti e bambini dai 4 anni in su, per un viaggio tra le stelle nel quale si andranno a conoscere pianeti e galassie in modo accattivante e accessibile.
Attraverso storie e leggende dei popoli del mondo si conosceranno le costellazioni, si scoprirà che la scienza è anche donna, attraverso le figure delle scienziate che hanno cambiato la storia dell’astronomia, si incontrerà il mito della luna, da Selene a Persefone e infine si scopriranno i segreti degli astri nei racconti di Harry Potter!
La prenotazione ai laboratori è obbligatoria. Per tutte le informazioni: www.osservatoriodigenere.com
Il 5 giugno, in occasione del 203esimo annuale della fondazione dei Carabinieri, sono stati premiati alcuni tra i militari del Comando provinciale di Macerata che si sono distinti nel loro lavoro.
Per la provincia di Macerata, relativamente agli eventi sismici del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016, un encomio solenne è stato concesso dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri al colonnello Stefano Di Iulio, comandante del comando provinciale di Macerata. “Comandante provinciale, in occasione dei disastrosi eventi sismici che colpivano il territorio di competenza causando ingentissimi danni materiali, dando prova di altissimo senso del dovere, generosa abnegazione ed eccezionale professionalità, poneva in essere una ferma e lucida opera di coordinamento in tutte le fasi dell'emergenza, partecipando personalmente alle operazioni di soccorso, rappresentando un sicuro punto di riferimento per le autorità, i comandi dipendenti e le popolazioni colpite."
Per la provincia di Macerata, durante gli eventi sismici del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016, un encomio solenne è stato concesso dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri al Comando Provinciale Carabinieri di Macerata. “In occasione del disastroso sisma che ha interessato la regione Marche, nel territorio fra i più colpiti per gli ingentissimi danni materiali a private abitazioni, pubblici edifici ed attività produttive, offriva prova di esemplare efficienza, non comune spirito di sacrificio e radicato senso civico, prodigandosi in molteplici interventi di soccorso alla popolazione. Con la corale partecipazione di tutti i suoi militari, benche’ colpiti negli affetti e nei beni, e nonostante il susseguirsi di scosse, distruzioni e crolli, assicurava una instancabile attività di assistenza alla cittadinanza." Consegna i riconoscimenti il Prefetto di Macerata Sua Eccellenza Roberta Preziotti.
Ancora per la provincia di Macerata, durante gli eventi sismici del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016, un encomio solenne è stao concesso dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri al capitano Vincenzo Orlando, comandante della Compagnia Carabinieri di Camerino. “Comandante di compagnia distaccata, in occasione dei disastrosi eventi sismici che hanno colpito il territorio di competenza causando ingentissimi danni materiali, dando prova di altissimo senso del dovere, generosa abnegazione ed eccezionale professionalità, interpretava al meglio le disposizioni ricevute, poneva in essere una ferma e lucida opera di direzione in tutte le fasi dell'emergenza, partecipandovi personalmente, rappresentando un sicuro punto di riferimento per le autorità, i comandi dipendenti e le popolazioni colpite.” Consegna il riconoscimento il sindaco di Camerino, dott. Gianluca Pasqui.
Di nuovo per la provincia di Macerata, durante gli eventi sismici del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016, un encomio solenne è stato concesso dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri al capitano Giacomo De Carlini, comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino. “Comandante di compagnia distaccata, in occasione dei disastrosi eventi sismici che colpivano il territorio di competenza causando ingentissimi danni materiali, dando prova di altissimo senso del dovere, generosa abnegazione ed eccezionale professionalità, interpretava al meglio le disposizioni ricevute, poneva in essere una ferma e lucida opera di direzione in tutte le fasi dell'emergenza, partecipandovi personalmente, rappresentando un sicuro punto di riferimento per le autorità, i comandi dipendenti e le popolazioni colpite.” Consegna il riconoscimento il sindaco di Tolentino, rag. Giuseppe Pezzanesi.
Sempre per la provincia di Macerata, durante gli eventi sismici del 24 agosto, 26 e 30 ottobre 2016, un encomio solenne è stato concesso dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri ai luogotenenti Paolo Vallesi, Renato Ventrone, Gaetano Esposito, ai marescialli aiutanti sostituti ufficiali di pubblica sicurezza Antoni Fertitta, Domenico Fiorelli, Junio Faiazza, Donato Carrieri, Francesco Losurdo, Massimiliano Lucarelli, Patrizio Tosti e Gaetano Barracane, ai marescialli capo Alberto Diamanti, Lorenzo Ceglie e Valentina Cantenne, ai marescialli ordinari Christian Orrù, Roberto Di Biasio e Antonio Ombra, al maresciallo Rocco Maria Bratta, ai brigadieri Stanislao Bollini, Fabio Costantini, Mirko Antonio Masetti, Mario Carloni, Enzo Di Pangrazio, Alberto Sorino e Antimo Gambardella, al vice brigadiere Giovanni Marzioni, agli appuntati scelti Paolo Bianchella, Francesco Cardini, Orlando Vincenti, Simone Liaci, Angelo Conte, Sergio Ferrari, Luciano Lucarelli, Stefano Massucci, Gianluca Domeniconi, Bottieri Paolo, Cristiano Nicosia e Giuseppe Maria Oldani, all’appuntato Matteo Brasili, al carabiniere scelto Mirko Mucci, ai carabinieri Ilaria Maria Di Terlizzi, Michele Labriola, Sergio Di Maggio, Daniele Di Razza, Pietro De Simone, Veronica De Angelis, Riccardo Botrugno, Martina Miceli, Pierdaniele Cistulli, Roberto Galletta ed Emanuele Tirabassi, appartenenti alla Compagnie Carabinieri di Camerino, Tolentino e Macerata. “In occasione dei disastrosi eventi sismici che hanno colpito la regione Marche causando numerosi decessi e ingentissimi danni materiali, dando prova di altissimo senso del dovere, generosa abnegazione ed eccezionale professionalità, pur nel drammatico susseguirsi di violente scosse, non esitavano ad intervenire nelle località colpite, contribuendo fattivamente all'opera di assistenza e primo soccorso alla popolazione.” Consegna il riconoscimento il comandante provinciale dei Carabinieri di Macerata, col. Stefano Di Iulio.
Per le province di Macerata e Catania, per quanto riguarda gli eventi sismici da 18 giugno 2014 a 18 febbraio 2015, un encomio semplice è stato concesso dal comandante della legione Carabinieri “Marche” al luogotenente Giuseppe Romano De Giorgi, comandante del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Macerata, luogotenenti Carmine Manco, Domenico Martelli ed Enrico Pilesi, maresciallo aiutante sostituto ufficiale di pubblica sicurezza Giulio Scarponi, brigadieri capo Claudio Melchiorre e Donato Antonio Michitti, appuntati scelti Vito Di Venere, Vincenzo Lerardi, Alessandro Losurdo e Francesco Paolo Pacifico, addetti al nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Macerata, luogotenente Renato Ventrone, comandante della stazione di Castelraimondo, maresciallo ordinario Luigi Corvini, comandante della stazione di Apiro, appuntato scelto Maurizio Iannone, addetto alla sezione di polizia giudiziaria, Aliquota Carabinieri, presso la procura della repubblica presso il tribunale di Macerata. “Evidenziando spiccato intuito investigativo, alto senso del dovere ed elevate capacità professionali, conducevano articolata attività d’indagine che consentiva di acquisire gravi elementi di colpevolezza nei confronti degli autori di un efferato omicidio, perpetrato con l’aggravante della premeditazione. Le indagini si concludevano con l’arresto dei responsabili in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare e con la loro esemplare condanna all’ergastolo, riscuotendo il plauso delle autorità e dalla cittadinanza.” Consegna il riconoscimento il presidente del tribunale di Macerata, dott. Claudio Bonifazi.
Per quanto concerne la provincia di Macerata, da gennaio a marzo 2016, un encomio semplice è stato concesso dal comandante della legione Carabinieri “Marche” al maresciallo aiutante sostituto ufficiale di pubblica sicurezza Massimiliano Lucarelli, addetto alla stazione di San Severino Marche, maresciallo capo Maurizio Rivelli, comandante dell’Aliquota radiomobile del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Camerino, maresciallo ordinario Nicola Pagano, comandante della stazione di Fiuminata, maresciallo ordinario Christian Orrù e brigadiere Raffaello Montanaro, addetti all’Aliquota operativa del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Camerino, carabiniere Michele Labriola, addetto alla stazione di Fiuminata. “Evidenziando spiccato acume invstigativo e non comune senso del dovere, sviluppavano complessa attività d’indagine che consentiva di disarticolare un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione si concludeva con l’arresto di quattro persone ed il sequestro di considerevole quantità di stupefacente." Consegna il riconoscimento il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Macerata, dott. Luigi Ortenzi.
Invece per Sarnano, 31 luglio 2016, un encomio semplice è stato concesso dal comandante della legione Carabinieri “Marche” al luogotenente Gaetano Esposito, comandante della stazione di Sarnano. “Comandante di stazione distaccata, con ferma determinazione ed elevata professionalità, non esitava ad intervenire presso un’abitazione ove un uomo in stato di alterazione psicofisica minacciava di suicidarsi mediante una pistola, riuscendo, dopo aver messo in salvo i figli minorenni ivi presenti, a farlo desistere dall’insano gesto." Consegna il riconoscimento il sindaco di Sarnano dott. Franco Ceregioli.
Confindustria Macerata ha organizzato il secondo appuntamento su Industria 4.0 che si terrà mercoledì prossimo, 7 giugno alle ore 9.00 a Recanati presso Villa Colloredo Mels .
Si tornerà a parlare di “Strategie Industriali Innovative", ”Efficienza nella produttività" e "Nuovi Modelli di Business”, in collaborazione con il Comitato Piccola Industria presieduto da Domenico Ceci ed il Terziario Innovativo guidato da Chiara Ercoli.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare il tessuto imprenditoriale del territorio sulle tematiche dell’Industria 4.0 e favorire una cultura all’innovazione,per far comprendere le opportunità e gli strumenti tecnologici e finanziari disponibili, al fine di acquisire nuove conoscenze e incontrare esperienze di valore e case histories di successo.
L'evento di Confindustria Macerata richiamerà sicuramente l'attenzione di numerosi imprenditori ed esperti, che si susseguiranno nella mattinata del 7 giugno.
Durante la giornata saranno presenti il Prof. Carlo Alberto Carnevale Maffè, docente di Strategia e Politica Aziendale alla Bocconi, che parlerà della trasformazione già in essere nel panorama industriale a livello nazionale e internazionale, non solo digitale ma anche sociale ed economica, ponendo lo sguardo sull’aspetto finanziario e le opportunità per le imprese e il Prof. Alfonso Fuggetta, docente al Politecnico di Milano, nonché Amministratore Delegato e Direttore Scientifico del CEFRIEL, che interverrà sul cambio di paradigma che riguarda l’intera azienda e dell’iterazione all’innovazione che ottimizza la produttività e individua nuovi modelli di business.
Seguirà, infine, la tavola rotonda ricca di testimonianze imprenditoriali di settori diversi che hanno avviato piani strategici rivolti all’innovazione come la F.lli Guzzini, la MAC, il calzaturificio Novarese, T-Trade e Archliving, aziende che si confronteranno sui temi del 4.0 favorendo la contaminazione e la collaborazione tra i partecipanti al convegno.
Modera ed introduce i lavori Barbara Capponi Giornalista Tg1.
Il presidente Claudio Liotti ha detto chiaramente che la prima scelta per la panchina della Maceratese è Federico Giunti. Il tecnico di Città di Castello in tempi non sospetti ha asserito che avrebbe accettato di buon grado di rimanere a Macerata.
Diverse società di Lega Pro nel frattempo hanno cominciato a muoversi e hanno messo gli occhi sullo stesso Giunti. L’ultima in ordine di tempo è il Gubbio, che pochi giorni fa si è separata consensualmente da Giuseppe Magi. La notizia questa mattina è stata riportata anche dalla Gazzetta dello sport.
Ci potrebbe essere dunque una staffetta sulla panchina della formazione umbra, con un altro allenatore in arrivo dalla Maceratese.
Un altro allenatore ex Maceratese sta per spiccare il volo. Stiamo parlando di Cristian Bucchi, quest’anno alla guida del Perugia. Dopo aver perso la possibilità di salire in serie A con i grifoni (il Perugia ha perso la semifinale play off di serie B con il Benevento) Bucchi potrebbe trovare la massima serie a Sassuolo, dove viene dato in partenza Eusebio Di Francesco, destinazione Roma.
Un altro ex biancorosso sembra destinato alla massima serie. Francesco “Ciccio” Orlando, tre gol in ventiquattro gare con la maglia del Vicenza in serie B, è finito nel mirino dell’Atalanta.
Domani, martedì 6 giugno, alle ore 15.30 a Sarnano presso la Sala Congressi di via Benedetto Costa si svolgerà l'incontro pubblico "Gli anziani nelle terre del sisma. Il ruolo di istituzioni, associazioni ed enti locali".
L'Unione Montana dei Monti Azzurri, d'intesa con l'Associazione Amici del Geriatrico INRCA e la Cna Pensionati Marche, ha voluto promuovere un incontro con i sindaci, i medici di famiglia e i cittadini dei Comuni maceratesi colpiti dal terremoto. Un'occasione per individuare strumenti e percorsi per assistere la popolazione anziana con servizi sociali, sanitari e con interventi finalizzati a migliorare la loro vita di relazione, sconvolta dal sisma. L'obiettivo è quello di presentare una organica proposta per l'assistenza a favore degli anziani e interventi a sostegno delle attività locali. Tutti sono invitati a partecipare e a portare un contributo di idee e di proposte al convegno.Hanno perso i punti di riferimento di una vita e non trovano più nei servizi sociali e sanitari le risposte ai loro bisogni. Il sisma che alcuni mesi fa ha colpito il sud delle Marche non ha provocato solo macerie e danni materiali. Ha travolto anche certezze consolidate dei residenti, mettendo a rischio un intero sistema sociale e territoriale. Gli anziani sono le prime vittime, la fascia più debole della popolazione. Gli ultrasessantacinquenni nei Comuni del cratere sono 81.566 di cui 28.387 hanno superato gli 80 anni. Una ricerca degli Amici del Geriatrico INRCA fotografa la difficile situazione della terza età nei terrtori colpiti dal sisma. Un territorio dove servono servizi sanitari, ma anche una rete di servizi sociali e di relazioni per gli anziani senza più radici, certezze e abitudini travolte dal terremoto.
Interverranno dirigenti sanitari nazionali e delle Marche insieme a ricercatori geriatrici. Ci saranno: Aldo Tesei, presidente Associazione Amici del Geriatrico INRCA, Isabella Mastrobuono dell'Università LUISS Roma, Fabrizia Lattanzio direttrice scientifica INRCA, Enzo Martorelli presidente Cna Pensionati Macerata, Gianni Genga direttore generale INRCA, Alessandro Marini direttore Asur Marche, Lucia Di Furia caposervizio sanità Regione Marche, Giuseppe Rivetti Università di Macerata.
Sono sette i centri estivi patrocinati dal Comune di Macerata presentati questa mattina, 5 giugno, nel corso di una conferenza stampa alla Biblioteca Mozzi Borgetti. La ricca offerta è stata promossa in collaborazione con le associazioni della città, dall'assessore ai Servizi sociali Marika Marcolini, dall'assessore alla Scuola Stefania Monteverde, dall’assessore allo Sport Alferio Canesin e dall'assessore all'Ambiente Mario Iesari.
“Da molti anni il Comune organizza attività e offre servizi dedicati ai bambini e rivolti alle loro famiglie – ha detto l’assessore Monteverde - Il lavoro di collaborazione e di sinergia dell’Amministrazione comunale con le varie associazioni che promuovono i centri estivi hanno fatto nascere un’offerta significativa in grado di proporre ancora conoscenza ma attraverso una modalità che dà fiducia”.
I centri offrono esperienze di avventura legate alla scoperta della natura oppure un campo gioco in lingua inglese oppure una giornata al mare o in montagna. Dislocati in più quartieri, i centri vacanza a carattere diurno propongono attività che spaziano in vari campi a valenza educativa e ricreativa, con operatori qualificati, in grado di rispondere ai bisogni delle famiglie. La cura e la responsabilità è a carico dell'associazione organizzativa.
“Ringrazio tutte le associazioni – ha affermato l’assessore ai Servizi sociali, Marika Marcolini - perché senza di loro noi non saremmo stati in grado di dare risposte. Invece grazie alla sinergia che ha caratterizzato questo progetto oggi è possibile per le famiglie una maggiore organizzazione rispetto alla quotidianità”.
Di seguito, le sette proposte:
L’Ambiente
Ogni giorno laboratori, uscite, letture, giochi, sport e relax. Insieme per conoscere l’ambiente vicino e lontano come quello di un diverso continente dal nostro, esperienze sensoriali con gli elementi della natura, vivere l’esperienza dell’orto e parlare di alimentazione sana, la differenziazione dei rifiuti e il riciclo ricreativo e infine il corpo in armonia con l’ambiente. Aperto per i bambini dai 3 agli 11 anni, dal 26 giugno al 4 agosto presso la scuola Enrico Medi (quartiere Vergini) dal lunedì al venerdì dalle 7.45 alle 18, quota settimanale 95 euro (uscite escluse).
A cura di Anima Giovani
Iscrizioni e informazioni: estateanimagiovani@yahooo.com Facebook: anima giovani a.s.d.
Elisa 3383491922 Eleonora 3284027722
Centro estivo nell’Orto Giardino
Ogni giornata sarà caratterizzata dalla realizzazione di laboratori creativi, sensoriali e di botanica. Il filo conduttore sarà l’utilizzo di materiali naturali e di riciclo con l’obiettivo si di stimolare la creatività, la fantasia e di sensibilizzare alla bellezza e al rispetto. L’offerta sarà arricchita da laboratori di lingue, di teatro e tanto altro tutti tenuti da esorti esterni. Un giorno a settimana si svolgeranno attività in piscina, nella struttura ASD Monte dell’Olmo di Corridonia. Bambini dai 3 ai 10 anni, dal 12 giugno al 28 luglio.
Orto – giardino delle Serre Meridiana (via Esino, 32 Piediripa)
dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 (full time)
dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 (part time)
1 settimana full time 95 euro
1 settimana part time 55 euro
2 settimane (ft) 180 euro
2 settimane (pt) 100 euro
3 settimane (ft) 250 euro
3 settimane (pt) 140 euro
4 settimane (ft) 340 euro
4 settimane (pt) 180 euro
supplemento pranzo 5 euro a pasto
Sconto secondo figlio 20%
A cura di Come un albero io cresco – Meridiana Cooperativa Sociale
Iscrizioni e informazioni info@comeunalberoiocresco.it tel. 3293666899 - 334.9631096
You can camp
Un campo gioco in lingua inglese che dà la possibilità a bambini e ragazzi di entrare in contatto e interagire con persone provenienti da tutto il mondo, con lo scopo di promuovere la dimensione operativa della lingua inglese, l’oralità e la motivazione dei ragazzi coinvolgendoli in attività divertenti, sfidanti ed efficaci. Bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni, dal 12 al 16 giugno e dal 19 al 23 giugno.
Convitto Leopardi (via Piani, 9)
dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13
Primo figlio
1 settimana 100 euro + 5 euro iscrizione associazione
2 settimane 170 euro + 5 euro iscrizione associazione
Secondo figlio
1 settimana 50 euro + 5 euro iscrizione associazione
2 settimane 85 euro + 5 euro iscrizione associazione
A cura di Learn and Play
Iscrizioni e informazioni www.youcancamp.it tel. 3383957299
Parco di Fontescodella - La natura in città
Un campo avventura tra il verde e la natura in un parco urbano pieno di sorprese e di scoperte naturalistiche. All’interno del parco, ad esempio, orienteering, riconoscimento delle piante, raccolta della frutta, Nordic Walking, laboratori di riciclo creativo, giochi nelle piazze del centro storico e ai giardini Diaz, visita al Museo di Storia naturale e alle fonti cittadine. Bambini dai 5 agli 11 anni, dal 12 al 30 giugno.
Parco di Fontescodella
dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13
Quota settimanale 50 euro
A cura di Altereco – CEA Fontescodella
Iscrizioni e informazioni ass.altereco@gmail.com tel. 0733.280035 - 3281148638
City Camp Sport
Il centro estivo avrà caratteristiche multidisciplinari con programmi di attività motoria e sportiva polivalente, prevalentemente a carattere ludico e aggregativo con estrema attenzione anche a una corretta e sana alimentazione. Bambini dai 3 ai 14 anni, dal 3 luglio al 4 agosto.
Salesiani (via Dante Alighieri)
dal lunedì al venerdì dalle 7.45 alle 18.15
Quota settimanale con iscrizioni fino al 16 giugno (bambini dai 3 ai 5 anni) 80 euro + 10 euro iscrizione
Quota settimanale con iscrizioni fino al 16 giugno (bambini dai 6 ai 14 anni) 90 euro + 10 euro iscrizione
Quota settimanale (bambini dai 3 ai 5 anni) 100 euro + 10 euro iscrizione
Quota settimanale (bambini dai 6 ai 14 anni) 110 euro + 10 euro iscrizione
Sconti per 2°/3° figlio : 10%
Quota extra per 2 lezioni in inglese 20 euro
A cura di YFIT - Anima Giovani
Iscrizioni e informazioni www.yfit.it info@yfit.it - segreteria 3398943306, Marco 3204919737
Sport Gioco Avventura
Al mattino i ragazzi verranno accompagnati con il pullman a uno stabilmento balnerare di Civitanova Marche dove saranno impegnati in attività sportive, ludiche e di animazione. Ogni settimana tutte le attività svrasnno un tema diverso, con materiali, giochi e maschere divertenti. L’intera giornata del mercoledì sarà dedicata alle escursioni in montagna, con semplici opercorsi naturalistici o ad attività sportive nell’acquaparco VerdeAzzurro. I ragazzi saranno seguiti da un’equipe di insegnanti e di educazione fisica, istruttori e animatori qualificati che programmeranno le attività tendendo conto delle esigenze e dell’età dei vari gruppi. Bambini dai 5 ai 14 ann, dal 12 giugno al 21 luglio.
Stabilimento balneare Civitanova Marche
Dal lunedì al venerdì dalle 7.50 alle 13 (escursione in montagna o all’Acquaparco rientro ore 17.20)
Due settimane dal 12 al 23 giugno 110 euro
Quote: due settimane 110 euro, quattro settimane 200 euro
Sconto speciale di 10 euro per ogni fratello in più.
A cura del Comitato Territoriale UISP Macerata
Iscrizioni e informazioni Comitato provinciale Uisp, via Mameli 39/H (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.45) tel. 0733.239444, uispmacerata@libero.it
Estate Giochi Sport
Dopo il saluto di accoglienza ogni giorno ginnastica spaziale e poi tante attività polisportive, la possibilità di svolgere i compiti, letture e giochi liberi ma la vera novità del 2017 saranno le lezioni di lingua russa. Bambini dai 3 ai 14 anni, dal 12 giugno al 4 agosto.
Scuole primarie Quartiere Pace, Dolores Prato e Pertini, scuola materna Via Cardarelli
Quota settimanale - 1^ settimana: 50 euro (7.45- 13 senza pranzo) 80 euro (7.45 – 14.30 con pranzo), 90 euro (7.45 – 16 con pranzo); 2^ settimana: 50 euro (7.45- 13 senza pranzo) 75 euro (7.45 – 14.30 con pranzo), 85 euro (7.45 – 16 con pranzo).
Quota giornaliera: 10 euro fino alle 13 (pranzo escluso), 20 euro fino alle 16 (pranzo incluso)
Sconto 5 euro a settimana per secondo figlio e per le tesserate dell’associazione Pink Ribbon
A cura di Pink Ribbon
Iscrizioni e informazioni: Dalia 393.4812227 whatsapp 333.6883823, e mail d.sakhapova@libero.it facebook Centro Estivo Estate Giochi Sport.
Una lapide scolorita, quella in via Garibaldi, in onore dei Carbonari che duecento anni fa organizzarono a Macerata il primo moto italiano del Risorgimento. Per risvegliare gli animi dei cittadini, l'associazione Reteviva Santa Croce l'Altroparlante ha deciso di ricordare l'anniversario organizzando, per mercoledì 7 giugno alle ore 16.30 presso la parrocchia Santa Croce, un incontro dal titolo "Il moto di San Giovanni: l'insurrezione di Macerata 1817".
All'evento interverrà Romano Ruffini che, nel testo che segue, ha ripercorso i momenti salienti di quella notte:
Nell'edificio Cioci, in via Garibaldi, dov’era l'antica Locanda della Pace, si trova una semiscolorita lapide, a cui tanti maceratesi forse non fanno più caso, con un’iscrizione che inizia così: «Nel 1817/ pochi animosi di Macerata e delle terre vicine/ affratellati nella società dei Carbonari/ qui si accordarono/ per insorgere contro la tirannide sacerdotale e straniera/ ma scoperti e oppressi giacquero nelle galere pontificie».
Oggi quei carbonari maceratesi quasi nessuno li ricorda, eppure misero in gioco la propria vita per lottare per la libertà e l'unità d'Italia. Nella notte di San Giovanni, tra il 24 e 25 giugno 1817, Macerata fu teatro del primo tentativo di sommossa risorgimentale che si ricordi. Una data, dunque, di non poca importanza per la storia del Risorgimento italiano. Una data che dovrebbe accomunare tutti in un ricordo commosso e pieno di orgoglio, per aver visto nascere tra le nostre mura questo moto insurrezionale ad opera di un manipolo di patrioti.
Nella popolazione marchigiana stava fermentando qualcosa di nuovo: l'idea liberale, che lo spirito di opposizione al governo francese aveva formato, veicolata fortemente dalla massoneria. Dall'idea liberale nacquero i primi nuclei segreti della carboneria, prima nell'Italia meridionale, poi, per contaminazione, anche nelle Marche e in Romagna.
Con la Restaurazione questi nuclei carbonari si moltiplicarono, sia per la forte aspirazione alla libertà dagli antichi assoluti regimi, sia per la crisi economica che fu tra le cause di una fame dilagante e di una tremenda epidemia di tifo petecchiale. In questo insorgente spirito antigovernativo, per la prima e l'ultima volta, fu coinvolta anche la classe contadina, che si univa ad ex militari, impiegati e funzionari napoleonici, in quel periodo socialmente emarginati. Il malessere economico, tra il 1816 e il 1817, e le condizioni di salute di Pio VII furono il pretesto, ovvero una sorta di incentivo che condusse i carbonari all'azione rivoluzionaria.
Il governo pontificio era seriamente sotto pressione per la grave crisi economica ed alimentare, che, tra l'altro, avrebbe potuto cagionare inquietanti rivolte popolari, com'era già avvenuto negli anni precedenti, tanto che nel febbraio del 1816 il Delegato apostolico di Macerata, con una circolare riservata agli amministratori comunali, raccomandava urgenti provvedimenti occupazionali, al fine di alleviare le gravi difficoltà. Il 30 novembre dello stesso anno anche il Segretario dello Stato pontificio, cardinale Ercole Consalvi, per provvedere in qualche modo ai bisogni dei più poveri, attanagliati dalla fame con non pochi morti per mancanza di cibo, suggeriva di impegnarli in lavori pubblici e di organizzare un servizio di zuppe economiche.
In questo contesto fu pianificata l'insurrezione che prevedeva l'assembramento di ben quattrocento uomini, provenienti da diversi paesi del Maceratese, che avrebbero dovuto prima raccogliersi in diversi luoghi all'esterno delle mura, a S. Croce, alle Vergini e presso la chiesa di S. Stefano, e poi convergere tutti in quest'ultimo luogo. Da qui i rivoltosi, armati, sarebbero dovuti procedere verso Porta Romana, dove le guardie pontificie, che conniventi con i carbonari la presidiavano, ad un segnale convenuto, avrebbero dovuto aprire le porte. Così gli insorti, entrati in città, si sarebbero dovuti dirigere verso la piazza centrale, dove, nell'ex Convento dei Barnabiti (oggi università), era concentrato un altro gruppo di carbonari con a capo Luigi Carletti, che avrebbe dovuto guidare l'assalto ai palazzi del Delegato apostolico, del vescovo Strambi, dell'amministrazione comunale, come pure alle carceri e alla guarnigione pontificia. Prese le sedi istituzionali, si sarebbe dovuto procedere all'arresto del Delegato apostolico, del Vescovo, degli amministratori più compromessi e di alcuni funzionari considerati corrotti.
Una volta posta sotto controllo dei rivoltosi la città, si dovevano accendere dei razzi luminosi sulla torre comunale, che avrebbero dato il convenuto segnale del successo dell'insurrezione, segnale che poi, da monte a monte, doveva trasmettere l'avvio a catena delle altre insurrezioni nei territori delle Marche, della Romagna e dell'Umbria. Poi liberati i prigionieri dalle carceri, avute le risorse finanziarie della cassa comunale e di quella delegatizia, si sarebbe instaurato un governo provvisorio repubblicano. Questo, in sintesi, il piano preparato.
I carbonari maceratesi erano molto decisi. Nel loro piano prevedevano anche l’uccisione di alcuni nobili e funzionari compromessi (si disse anche del Delegato apostolico e del Vescovo), nonché il saccheggio delle loro case, ma questo atteggiamento violento non era condiviso e spaventava i responsabili carbonari della Vendita madre di Ancona e di quella bolognese. Su questa decisione prevista dal piano maceratese i vari gruppi carbonari si spaccarono, compreso quello della città, dove il conte Cesare Gallo – Gran Maestro della Vendita carbonica di Macerata – tentò di dissuadere l'ala più estremista a desistere dall'operazione, invitandola ad essere più moderata. Il gruppo maceratese dei carbonari, guidato da Luigi Carletti, rimase quasi isolato e, noncurante dei contrordini che giungevano dalle numerose Vendite, decise di passare comunque all’azione, fidando sul fatto che molti dei carabinieri e dei militari pontifici parteggiassero per loro e che tuttavia anche i riottosi alla fine avrebbero partecipato all'insurrezione.
Così nella notte di San Giovanni, nel punto di raccolta ai Cappuccini vecchi, si ritrovarono, invece che dei quattrocento attesi, solo alcune decine di rivoluzionari. Mentre si attendeva e si sperava nell’arrivo di altri carbonari, all’improvviso da Porta S. Giorgio partì una carica di cavalleria pontificia, che costrinse alla fuga i pochi convenuti. All’interno della città un oste carbonaro vista la piega degli avvenimenti si dette alla fuga verso le mura di tramontana. Fu avvistato da una guardia che gli intimò il chi vive, l'oste gli tirò un'archibugiata, ricevendone in risposta un’altra dal militare e, non colpito, riuscì a scavalcare le mura, dandosi alla fuga in aperta campagna.
I soldati che presiedevano Porta Romana all’udire i colpi, pensando che era partito l’assalto alla città, aprirono le porte, ma non trovando nessuno all'esterno le chiusero rapidamente sperando di non essere scoperti. Quanti erano nel Convento dei Barnabiti capirono come stavano andando le cose e si dettero anch'essi alla fuga. Così i carbonari del gruppo che aveva osato sfidare l'assolutismo ripristinato dalla Santa Alleanza, fallito il piano, si nascosero sperando di non essere individuati. Cominciarono quindi a domandarsi il perché non fossero riusciti nemmeno ad iniziare la rivolta. Si materializzò così in loro il concreto sospetto del tradimento.
In effetti, il 21 giugno il Delegato apostolico aveva invitato ad un incontro urgente i nobili, i mercanti e i capi famiglia, informandoli "che si era scoperta una congiura, la quale doveva in una notte succedere una rivoluzione con dar fuoco e assassinare alcune case". E allo stesso tempo li invitava a vigilare e a difendere le proprie famiglie, mentre per la difesa della città aveva pensato lui stesso, facendo arrivare centoventi militari. Anche a Roma si sapeva del tentativo insurrezionale maceratese: lo stesso giorno, infatti, si chiedeva ed otteneva l'istituzione di un Tribunale speciale, che prima non esisteva, appositamente deputato alla repressione dei delitti politici.
Gli abitanti di Macerata non si accorsero quasi di nulla, mentre gli amministratori comunali inviarono al cardinale Consalvi una lettera di scuse per la vicenda, chiedendogli di rassicurare il Pontefice sulla fedeltà dei cittadina maceratesi. Poi fu avviata la ricerca dei capi della cospirazione. Furono individuati oltre seicentotrenta sospettati di aver partecipato alle attività sovversive, i più compromessi furono arrestati e tradotti nelle carceri di Castel Sant'Angelo a Roma. Dopo investigazioni, perquisizioni, interrogatori e raccolta di documenti compromettenti, segreti e cifrati, deposizioni e confessioni, si arrivò alle sentenze. Furono giudicati trentasei carbonari, dei quali tredici condannati a morte (condanne poi mutate in ergastoli); due degli inquisiti morirono in carcere durante il processo. Sommando le altre pene, gli anni complessivi di reclusione ammontarono a centosettantasette.
Tra i trentasei condannati per Fellonia dal Tribunale Criminale pontificio, vi furono tredici maceratesi: Cesare Gallo, Luigi Carletti, Francesco Riva, Pietro Castellano, Nicola Pennelli, Vincenzo Pieri, Gabriele Filippucci e Carlo Scarponi, tutti condannati all'ergastolo. Furono inoltre condannati: Giuseppe Tamburrini e Antonio Cotoloni, a dieci anni di prigione; Francesco Molinelli, Luigi Fioretti e Sante Palmieri a sette anni di prigione, mentre Giovanni Romoli morì durante il processo. Gli altri carbonari condannati provenivano da: Ancona, Corridonia, Fabriano, Filottrano, Loreto, Montecosaro, Montelupone, Potenza Picena e Ascoli Piceno. Tra questi vi erano anche don Francesco Cani di Corridonia e l'ex frate Vincenzo Cingolani di Potenza Picena.
Ci furono anche non pochi collaborazionisti inquisiti che non ebbero condanne, ma non si riuscì a sapere di più su coloro che avessero tradito. Qualche anno fa, in un archivio privato, ho trovato una lettera di uno dei cospiratori che 2con Zelo favorì lo Stato in rilevare gli Autori, e le trame, che dovevano succedere fatalmente in Macerata nel mese di giugno 1817". Questi reclamava un riconoscimento economico per avere "Egli solo" passato il piano Rivoluzionario al Delegato Apostolico: si trattava di Cesare Giacomini di Ascoli Piceno, all'epoca del moto residente a Macerata.
Al di là dei risultati, questo moto, definito "più folle che temerario", segnò l'inizio di un movimento crescente che attraverso congiure, insurrezioni, disfatte e vittorie, condanne a morte o a lunghe reclusioni, condusse l'Italia al suo Risorgimento che ancora non ha chiuso le sue ferite e attende un'unità nazionale davvero matura e pacificata.
Rapina questa mattina intorno alle 8.30 alla filiale di Poste Italiane in via Lorenzoni a Macerata, nel quartiere Colleverde.
Un uomo è entrato negli uffici postali, quando ancora non c'era nessun cliente, e minacciando le due impiegate con una bomboletta dal contenuto ignoto si è fatto consegnare il denaro contenuto nella cassa. Il bottino, però, è piuttosto magro: appena 500 euro.
L'uomo, una volta presi i soldi, si è dato alla fuga. Subito è scattato l'allarme e sul posto sono intervenuti gli agenti della Questura di Macerata. (In aggiornamento)
Assalto al distributore IP in contrada Pieve a Macerata. Questa notte, intorno alla 4, dei malviventi con una ruspa hanno sradicato il self service con dentro i soldi e la colonnina della benzina.
A causa del materiale altamente infiammabile sono intervenuti i vigili del fuoco. I carabinieri di Macerata stanno ispezionando le immagini delle telecamere installate sul distributore. Il bottino è ancora in fase di quantificazione.
È precipitato dal secondo piano di una palazzina in via Ferruccio, traversa di via Mameli a Macerata. La vittima è un ventitreenne straniero residente con altri immigrati in quell'appartamento.
Secondo quanto si è appreso, il giovane è tornato a casa intorno alle 1.30 alterato. Per entrare in casa, ha sfondato la porta e poi si è chiuso in bagno. A questo punto i coinquilini hanno chiamato la polizia. Una volta arrivati, gli agenti hanno iniziato a parlare con il giovane per calmarlo, ma ad un certo punto hanno sentito un tonfo: si era buttato dalla finestra.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che accertarne il decesso.
Sciarpe, occhiali da vista, magliette, scarpe. Tantissime scarpe, perlopiù da tennis. Abbandonate a terra l’una sull’altra, sfuggite da piedi in corsa verso luoghi più sicuri. Lontano da quella piazza un attimo prima tranquilla e d’improvviso mare in tempesta.
Nel mezzo, ad annaspare confusa e spaventata, gente in lacrime. Chi con un braccio o una gamba sanguinanti, chi senza più punti di riferimento né amici o familiari al fianco. “Più di tutti mi ha fatto effetto vedere padri di famiglia salire sul palco e gridare spaventati al microfono i nomi di chi si era perso” racconta Diego Silveri. Diego è di Macerata ed è uno delle migliaia di juventini che da tutta Italia ieri sera ha raggiunto Torino per seguire dai maxischermi in piazza San Carlo la finale di Champions League contro il Real Madrid. Era in piazza quando si è alzata quella che chiama “onda” mentre prova a spiegare le sensazioni vissute in quei momenti di panico. Un’onda che ha travolto tutto, fatta di persone che si spingevano rovinosamente su altre persone. “Ho assistito a tutta la scena, ma grazie a Dio - racconta - l’onda non mi ha travolto”.
Diego si è svegliato ieri di buon mattino e insieme ad Andrea, Marco e Alberto, tre amici dello Juventus Club Doc di Treia, si è messo in strada, direzione Torino. “Sarei dovuto andare a Cardiff, ma per una cerimonia in programma oggi non sono partito più. Alcuni miei amici che ci erano stati mi hanno raccontato che valeva la pena e così ho deciso di godermi anch’io l’emozione di una piazza tutta bianconera. Mai avrei immaginato - dice - che sarebbe successo quello che è successo. Scene viste solo nelle videocassette di mio padre, con le immagini della finale del 1985 allo stadio Heysel di Bruxelles contro il Liverpool. Io ancora non ero nato, sono del 1986.
Siamo arrivati intorno alle 15. Abbiamo lasciato la macchina e con un autobus - va avanti Diego nel suo racconto - abbiamo raggiunto la piazza, che già a quell’ora era abbastanza piena. C’erano tantissime trombette che suonavano, si respirava un clima di festa. Una volta entrati, ci siamo ritrovati con alcuni nostri amici. Ma nel punto in cui eravamo si vedeva male, allora Marco e Andrea hanno deciso di andare a vedere la partita a casa di un amico, mentre io e Alberto ci siamo sistemati sui gradini del monumento a Emanuele Filiberto. Ci siamo salvati perché eravamo più in alto rispetto alla folla che ci stava davanti, che è stata contenuta dai piloni con le catene di ferro.
Trascorsa una manciata di minuti dal terzo goal, dalla sinistra dello schermo in fondo alla piazza abbiamo visto un mare di teste come un’onda che si allargava sempre di più. Al centro, il vuoto e tutti che spingevano verso l’esterno per provare a uscire. Abbiamo visto davanti a noi gente che correva e cadeva a terra. Ho pensato: adesso esplode una bomba. Avevo paura che sparassero. Quando ti trovi in queste situazioni le pensi tutte, ti tornano in mente le scene di ogni giorno in televisione. Avevo paura per quello che sarebbe potuto succedere di lì a poco. Dieci minuti dopo, un’altra ondata, ma di senso contrario alla precedente. E la tensione è tornata. Mi sono chiesto: cos’altro succede adesso? Poi una terza. Siamo rimasti immobili, come in trappola, perché stavamo al centro e le vie di uscita erano bloccate dal flusso delle persone, abbiamo solo potuto aspettare. Sono stati minuti interminabili.
Al fischio finale abbiamo deciso di scendere i gradini e allora abbiamo visto a terra sciarpe, occhiali da vista, magliette, scarpe. Tantissime scarpe da tennis. C’era gente - ricorda Diego - che piangeva dalla paura, scene di panico. Quando finalmente siamo riusciti a uscire dalla piazza, abbiamo raggiunto Andrea a casa del suo amico. Più tardi abbiamo recuperato la macchina e intorno alle due di notte siamo ripartiti”.
"Stiamo tornando da Torino - scrive in un post su Facebook un'altra maceratese presente ieri in piazza San Carlo, Sabina Chiavari, di Urbisaglia ma residente a Loro Piceno - abbastanza ammaccati, più che altro psicologicamente. Era una bella festa: tutti in piazza con la stessa passione. Poi all'improvviso il caos. Un boato. Una massa di persone che ti corre addosso e ti trascina non sai dove non sai perché. L'unico pensiero: l'incolumità delle figlie. Abbraccio la piccola che era vicino a me, con uno sguardo vedo mio marito che abbraccia Noemi, poi solo spintoni e paura. Dopo tre ondate di panico cerco marito e figlia. I telefoni non funzionano. Passano 15 minuti, poi un contatto. Ci siamo tutti e senza ferite. Andiamo via, ma le forze dell'ordine dove erano? Organizzati male, allo sbaraglio. Ancora non si è capito in Italia che la psicosi è pericolosa e che non si può far finta di organizzare un evento in questo modo!".
L'anno scorso i reati commessi a Macerata e provincia sono stati 8.239. Il 15,16 per cento in meno rispetto al 2015, quando furono presentate 9.712 denunce. Lo rende noto il Comando Provinciale dei Carabinieri di Macerata, che in un documento ha presentato le attività svolte nel 2016 a difesa del territorio di competenza. 1.800 i casi risolti; nel 2015 sono stati 2.245 (-19,8 per cento).
Dei reati totali per i quali è stato richiesto l’intervento dei carabinieri nel 2016, ben 4.558 sono furti. Seguono le operazioni inerenti il settore stupefacenti (191 i reati perseguiti), le rapine, gli incendi. Un solo caso di omicidio, risolto dai militari dell’Arma, come pure è stato sventato l’unico caso di associazione a delinquere.
Le persone denunciate nel 2016 sono state 2.136 di cui 1.502 italiani e 422 extracomunitari. A finire in manette sono state invece 140 persone. 43 quelle arrestate per reati nell’ambito di stupefacenti, mentre sono state denunciate a piede libero 248 persone. 650 i grammi di eroina sequestrata, insieme a 1.008 grammi di cocaina e 24.550 grammi di hashish.
Significativo l’impegno profuso nei servizi preventivi di pattugliamento e perlustrazione: ben 201.965 ore con un dispiegamento di 48.950 militari nei 12 mesi. Al 15 marzo 2017, i servizi svolti contro lo sciacallaggio dall’inizio dell’emergenza terremoto sono stati 5.850 con 8 persone denunciate a piede libero e 18 sottoposte a foglio di via obbligatorio.
Sono state 66.059 le chiamate pervenuti al 112.
Quanto ai controlli della circolazione stradale, in un anno sono state ritirate 297 patenti, 182 persone sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza, 8 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, 173 i mezzi sequestrati. Gli incidenti rilevati sono stati 461 di cui 5 mortali, incidenti nei quali hanno perso la vita altrettante persone.
La Polizia stradale ha compiuto settant'anni. E per l'occassione il compartimento delle Marche ha organizzato una serie di eventi a Camerino: una mostra fotografica, uno stand con tutte le apparecchiature usate negli anni dal reparto e, dulcis in fundo, un concerto con la banda della Polizia di Stato diretta dal maestro Roberto Granata.
All'auditorium Benedetto XIII, sabato 3 giugno, ad assistere al concerto c'erano tra gli altri: il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, il dirigente del compartimento della PolStra Alessio Cesareo, il direttore centrale di tutte le Specialità della Polizia Roberto Sgalla, il prefetto di Macerata Roberta Prezziotti e i questori di Macerata e Ancona, Pallini e Capocasa.
"Camerino è per noi un esempio di forza perché ha dimostrato tenacia nei difficili momenti del terremoto" ha detto Cesareo durante il suo intervento. Ringraziamenti da parte del primo cittadino Pasqui che ha detto: "La Polizia si è distinta per la tempestività negli interventi più difficili. Grazie per averci fatto questo regalo: aver scelto la nostra città per festeggiare. E grazie perchè la Polizia riesce a unire, in un unico Corpo, tutti i valori più grandi. Siete la nostra forza". E sulla difficile situazione di emergenza post terremoto ha spiegato: "Abbiamo sentito molto la vicinanza del prefetto di Macerata che ha fatto le veci del governo. Mi sento in sindaco in trincea: so che spesso i cittadini lamentano alcuni problemi, ma non è facile gestire l'emergenza".
"Siamo figli della Repubblica e della Costituzione" ha detto Roberto Sgalla e ha proseguito: "La Stradale garantisce il diritto alla circolazione declinato in tutela della sicurezza e riduzione degli incidenti". "È il reparto con più morti. Per costruire un tessuto comune di legalità abbiamo bisogno di tutti. Noi ci saremo sempre, potrete contare su di noi", ha concluso.
La banda della Polizia si è esibita sui migliori brani di sempre: dal divo del jazz Duke Ellington al maestro Ennio Morricone sulle note di alcune delle colonne sonore più emozionanti come Nuovo Cinema Paradiso e C'era una volta il West.
Prima del momento musicale, è stato proiettato un film docomentario che ha ripercorso tutta la storia della Stradale, dal 1947 ad oggi.
Una persona denunciata e due segnalate alla Prefettura come assuntori di stupefacenti dai carabinieri della Compagnia di Macerata in due operazioni distinte durante il fine settimana. I militari della Stazione di Corridonia hanno sorpreso un 35enne, già conosciuto alle cronache, trovato in possesso di alcuni flaconi di metadone. L'uomo è stato denunciato alla procura per detenzione di stupefacenti.
A Cingoli, invece, i carabinieri hanno trovato due giovani della provincia di Ancona con addosso modeste quantità di “ketamina”. I due sono stati solo segnalati alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, infine, hanno denunciato un 46enne della provincia di Macerata trovato al volante in stato di ebbrezza. L’uomo, al controllo con l'etilometro, è risultato avere un tasso superiore a 2,30 grammi per litro di sangue.