Nuovi riconoscimenti per l’Università di Macerata, che anche quest’anno – insieme alla Emlyon Business School e alla East China Normal University - è stata tra gli organizzatori della conferenza internazionale China Goes Global, promossa dalla Chinese Globalization Association per mettere a confronto centinaia di accademici e imprenditori di tutto il mondo sulle tematiche connesse alla Cina che si globalizza. Giunta alla dodicesima edizione, che si è svolta nei giorni scorsi a Shanghai, la conferenza, lanciata ad Harvard, alla Kennedy School, si è spostata in Germania, Atlanta, Norvegia e, nel 2016, proprio a Macerata, rafforzando l’apertura internazionale del suo ateneo.
L’Università di Macerata è stata rappresentata dalla professoressa Francesca Spigarelli, direttrice del China Center di Unimc e membro del comitato organizzatore della conferenza, e dai giovani dottorandi Dominique Lepore - dottorato Eureka in Global Studies - e Lorenzo Compagnucci - dottorato Eureka in scienze giuridiche. I ricercatori di Unimc hanno presentato lavori scientifici sui processi di globalizzazione della Cina, rivolgendo l’attenzione a temi di grande attualità come la spinta alla supremazia cinese in termini di innovazione, l’attenzione per le industrie culturali e creative, il settore salute-benessere.
I lavori presentati sono stati valutati e premiati dal comitato scientifico che annualmente assegna riconoscimenti ai partecipanti per l’impegno profuso nell’attività di ricerca. In particolare, Lorenzo Compagnucci è stato premiato come miglior valutatore e revisore dei lavori inviati alla conferenza (“Best Reviewer”).
L’evento ha riscosso successo e forte interesse soprattutto da parte degli esponenti del mondo delle imprese: erano presenti i vertici di Fosun, gruppo tra i più attivi a livello internazionale, che ha acquisito, tra gli altri ClubMed nel settore del turismo e Lanvin nell’alta moda, e Geely, colosso del settore auto, che nel 2010 ha acquisito Volvo. Proseguendo il dialogo internazionale tra accademia e imprese, la prossima edizione della China Goes Global Conference si terrà negli Stati Uniti dal 30 settembre al 2 ottobre 2019 al Rollins College di Orlando in Florida
La società Helvia Recina Volley Macerata saluta con tutto l’amore, la gratitudine e l’affetto uno dei tasselli fondanti della Roana Cbf: il capitano Elisa Giorgi, un monumento di questa squadra, una figlia per questa società.
Elisa ha mosso i suoi primi palleggi con la maglia dell’Helvia, da sempre si è distinta per il suo modo di stare in palestra, dietro quel suo atteggiamento silenzioso e quasi timido nasconde una grande personalità: un sorriso sempre per tutti, la battuta pronta, la capacità di accogliere chiunque entrasse in squadra e un estro che anche ‘Ngapet le invidia, per non parlare delle sue capacità di tuffarsi per difendere ogni pallone: si è temuto per la sua incolumità a volte, eppure lei si è sempre rialzata, lei quella palla non l’ha mai fatta cadere.
Un’atleta straordinaria, un pezzo del cuore e della storia della squadra che con lei ha vissuto tantissime promozioni, festeggiato tante vittorie e superato i momenti difficili. La storia dell’Helvia Recina passa per le sue ginocchiere e per quel numero 12, stampato sulla schiena, che sempre ha indossato con onore.
L'intera Helvia Recina augura all'atleta un futuro ancora florido sul taraflex: ha molto da dare a questo sport e alle giovani atlete che incontrerà nella sua nuova avventura. La saluta con un nodo alla gola per bloccare l’emozione, come una madre che lascia la propria figlia partire per un nuovo viaggio. Sull’uscio della porta la squadra la vede partire con il cuore pieno dei ricordi, con la voglia di trattenerla ma con la consapevolezza che è giusto che faccia le sue esperienze
“Remate sempre, non vi arrendete mai: la fatica sarà più leggera”. Con queste appassionate parole un coniuge di una persona con malattia renale cronica ha esortato i partecipanti all’evento sociale “Aggiungi un posto a tavola” organizzato domenica 24 giugno 2018 dall’Associazione di volontariato R.E.MA.R.E. Ricerca Etica Malattie Renali Onlus di Macerata, costituita il 2 marzo 2017 e iscritta nel Registro Regionale del Volontariato con decreto n. 7 dal 8/2/2018.
Pazienti, familiari, amici e professionisti della salute dei Centri Dialisi di Macerata e Tolentino si sono ritrovati presso la parrocchia S. Croce di Macerata per partecipare alla celebrazione della giornata diocesana del malato, presieduta da S.E. Mons. Nazzareno Marconi con il rito dell’Unzione dei Malati e organizzata dal Volontariato locale.
La festa è proseguita al Ristorante "Il Vecchio Molino" a Civitanova Marche trascorrendo in allegria il pomeriggio tra assaggi di buona cucina mediterranea e racconti di esperienze con un pizzico di leggerezza e ironia.
Nel gioco di solidarietà animato da gioiosi bambini e ragazzi, sono stati distribuiti numerosi auricolari colorati, gadgets scelti dall’Associazione allo scopo di valorizzare il tempo di cura durante la seduta emodialitica in ambiente ospedaliero attraverso i canali sensoriali della vista, dell’udito, l’ascolto musicale e narrativo, la visione di televisori messi a disposizione delle persone con insufficienza renale cronica nelle sale dialisi.
Nel corso dell’assemblea dei soci sono stati presentati numerosi progetti da realizzare collaborando con l’Asur Marche Area Vasta 3, gli Ambiti Sociali Territoriali della Provincia di Macerata, il Centro Servizi Volontariato, le associazioni di tutela del malato renale e il Terzo Settore:
· borse di ricerca per giovani medici e professionisti della salute in ambito nefrologico
· biblioteca in dialisi: “leggi…che ti passa il tempo”
· cinema & tv in dialisi
· vacanza assistita socioterapeutica per dializzati e familiari
· guida al turismo sociosanitario nella provincia di Macerata per i turisti dializzati
· sorridi che ti passa...la malinconia: spettacoli di solidarietà
· narrazioni autobiografiche: pubblicazione “Mi racconto: storie di vita in dialisi e di trapianto”
· pubblicazione calendario annuale associazione“Remare” a scopo educazionale e promozionale
· progetto “Rema e… segui la corrente” presentato alla Regione Marche.
Il presidente ha dato informazioni e ha ringraziato pubblicamente tutti i soci e coloro che hanno dimostrato di sostenere i progetti dell’Associazione: la compagnia teatrale La Fabbrica dei Sogni di Tolentino per lo Spettacolo di solidarietà Lu Sequestru proposto nel dicembre 2017 al teatro Don Bosco di Macerata, l’ Associazione IDEA 88 di Macerata che ha celebrato il 17 giugno u.s. 30 anni Insieme all’Ex Mattatoio, la Fondazione Franco Moschini Politeama Piceno di Tolentino.
Si possono scegliere diversi modi per sostenere l’organizzazione non lucrativa per l’utilità sociale:
- diventare Socio e partecipare attivamente alla vita associativa, inviando mail di richiesta con la ricevuta di pagamento della quota associativa ordinaria di €20,00 o di socio sostenitore di € 55,00;
- a Natale, nelle Ricorrenze Importanti della vita, in Ricordo di un Caro, sostenere i progetti dell’Associazione con una Erogazione Liberale sul c/c IBAN IT68B0331713401000010304635;
- destinare il 5 per mille dell’IRPEF indicando nel riquadro del MOD. 730 il codice fiscale dell’Associazione R.E.MA.RE. Onlus 93080410439 e firmando nel riquadro indicato come "Sostegno alle organizzazioni non lucrative”.
Le erogazioni liberali peraltro non comportano oneri per i privati e le imprese in quanto sono deducibili e detraibili dal reddito complessivo IRPEF.
Con l’elezione del nuovo presidente, vicepresidente e segretario-tesoriere, i partecipanti si sono salutati lasciando dediche, poesie e rime in un libro che continua a narrare vita vera.
Per maggiori informazioni scrivere una mail a associazione.remare@gmail.com.
E’ una squadra giovane, compatta e determinata quella che ha vinto a Bergamo la Finale Nazionale Argento guadagnando la promozione nella Finale “ORO” nel 2019.Un percorso appassionante quello delle avisine iniziato ai primi di maggio con la prima fase regionale svoltasi all’Helvia Recina e la successiva a San Benedetto del Tronto che ha determinato un salto di categoria, con l’ammissione alla seconda finale nazionale quella delle società dal tredicesimo al ventiquattresimo posto. Successivamente le condizione di forma delle ragazze sono passate alla verifica dei Campionati Italiani di Agropoli dove le atlete bianco-rosse sono state straordinarie tornando a casa con quattro medaglie, molti risultati eccellenti, mettendo in mostra ottime condizioni di forma e la consapevolezza di poter fare ancora bene.
A Bergamo l’AVIS si è presentata con un gruppo entusiasta, che è stato preso per mano dalla capitana Eleonora Vandi che, assente dalle gare da nove mesi per problemi fisici, all’appuntamento clou dell’anno si è fatta trovare pronta e si è messa a disposizione della squadra, diventando un punto di riferimento per tutte le altre. Questo ha fatto la differenza.Tre medaglie per lei: un oro negli 800 metri in 2’11”01, un argento nei 1500 metri 4’23”58 dietro la titolata Martina Merlo e un bronzo nella 4 x 400 dove ha lottato fino all’ultimo metro chiudendo la gara in 3’48”89.
Un tesoro di 33 punti che ha dato la carica al gruppo dove la brava Eleonora, con il suo esempio il suo sorriso, ha dato sicurezza alle più giovani.Per lei si riapre la stagione con il prossimo appuntamento: i campionati italiani assoluti di settembre.Una freccia Micol Zazzarini con una stupenda vittoria nei 400 ostacoli in 1’01”86 e frazioni determinanti nelle due staffette dove lei è una sicurezza in prima frazione. La ragazza di Cingoli sta bruciando le tappe e acquistando consapevolezza delle sue qualità e ottenendo i risultati che merita per la sua passione e il suo impegno.
Niente si poteva fare senza Elisabetta Vandi; la campionessa italiana dei 400 junior si è confrontata alla pari con Marta Milani che giocava in casa; quest’ultima è un’atleta con un palmares di 15 titoli italiani assoluti vinti in carriera, semifinalista ai campionati del mondo di Daegu (Sud Corea) in 51”86, ebbene, la brava Elisabetta le ha tenuto testa nei 400 fino all’ultimo metro con una gara coraggiosissima vincendo l’argento in 53”93 contro 53”77 della bergamasca. Nei 200 metri, con avversarie di grande spessore ha guadagnato un bronzo importante con 24”70 dietro la campionessa italiana under 23 dei 200 Sofia Bonicalza accreditata di 23”60 e Vittoria Fontana un’avversaria di tutto rispetto che vale 11”75 nei 100 e 24”11 nei 200.
L’atleta, con la generosità che la contraddistingue, era prontissima a schierarsi anche in 4 x 400, ma per non interferire con i suoi impegni internazionali, sarà a Tampere (FIN) per i campionati del mondo junior, la dirigenza ha preferito alla classifica di squadra salvaguardare il suo talento.Nella prima giornata due splendidi secondi posti con Sara Porfiri, una sicurezza nei 100 ostacoli, con un ottimo 14”39 (utile anche il suo 11,13 nel triplo) e Isabella di Benedetto che nel lancio del martello ha ottenuto anche il pass per i campionati italiani assoluti con 51,01. La forte lanciatrice ha dato poi spessore alla sua presenza nella seconda giornata con un validissimo quinto posto nel lancio del disco con m. 40,04.
Bravissima Ilaria Piottoli nei 3000 siepi con un ottimo 11’20”39 che con il suo quarto posto ha portato punti preziosi alla squadra, così come Ilaria Sabbatini che nei 5000 non tradisce mai, quarto posto anche per lei in 17’19”01.Due sesti posti hanno dato solidità alla classifica di squadra quello di Kelly Ornella Nya Yanga nel getto del peso con 11,97 che si è cimentata anche nel giavellotto con 29,16 e di Mara Marcic nel salto in alto che ha uguagliato il suo personale con m. 1,63 (m. 4.47 nel lungo).Si è difesa alla grande anche Anastasia Giulioni, la più giovane della squadra, che nella 5 km. di marcia ha ottenuto un prezioso ottavo posto in 26’47”12.
Grande pathos per la staffetta 4 x 400, ultima gara della manifestazione che definiva la classifica;in campo Micol Zazzarini è stata impeccabile la sua prima frazione, Binta Mamadou Diallo ha dato prova di maturità e sicurezza, importantissime a questo livello, una scatenata Letizia Lare Lantone in terza frazione si è veramente superata e ha consegnato il testimone a Elenora Vandi che ha lottato con la grinta della capitana per agguantare un bronzo che vale oro in 3’48”89.
Non possiamo però dimenticare le altre protagoniste della manifestazione come le frazioniste della 4 x 100: Micol Zazzarini – Samira Amadel, Letizia Lare Lantone (per lei anche 12”98 nei 100) e Binta Mamadou Diallo, inedita ultima frazionista, che hanno portato punti preziosi con il loro 49”63, cosi come Tathiana Bajocco nel salto con l’asta vicina al suo personale con 2.60.La storica classifica finale ha visto l’AVIS Macerata vincere di misura con punti 145, davanti alla Pro-Sesto di Milano p. 142, all’Atl. Locorotondo (BA) p. 135, ai padroni di casa dell’Atletica Bergamo p. 133,50 al CUS Torino p. 133 prima delle escluse seguita dal ARCS CUS Perugia, Fanfulla Lodigiana, COIN Venezia 1949, Lecco Colombo Costruzioni, CUS Trieste, Atl. Empoli e Atletica 2005 (SI).
Altra conferma in casa Pallavolo Macerata. La società biancoverde dopo aver deciso di proseguire il proprio rapporto con l’alzatore Miscio, il centrale Bussolari, lo schiacciatore Casoli e il libero Gabbanelli ufficializza oggi l’accordo con Michael Molinari.
Il centrale classe 1998 è reduce da una buona stagione e i vertici societari hanno deciso di dargli fiducia anche per la prossima stagione. Il ds Riccardo Modica è al lavoro per completare il roster ai nastri di partenza della prossima stagione: le possibilità di vedere la Pallavolo Macerata in A2 sono elevate ma per i crismi dell’ufficialità bisognerà aspettare fino al 3 luglio.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Macerata e le Camere Penali di Macerata comunicano come tutta l’avvocatura ha inteso manifestare la propria solidarietà ai colleghi di Bari per la gravissima situazione determinatasi nel loro Tribunale, aderendo all’astensione dalle udienze penali dal 25 al 27 giugno e da quelle civili il giorno 26, astensione proclamata rispettivamente dall’Unione delle Camere Penali Italiane (UCPI) e dall’Organismo Congressuale Forense (OCF) .
L’inagibilità del Tribunale di Bari, d’altra parte, non rappresenta che la punta di un iceberg, qual’è lo stato dell’edilizia giudiziaria praticamente in tutta Italia, con uffici sovente frammentati sul territorio ed edifici fatiscenti, o come minimo inadeguati sia in termini di dimensioni che di sicurezza e manutenzione.
Lo stesso Tribunale di Macerata, come da tempo e ripetutamente denunciato sia dall’avvocatura che dalla magistratura, risulta ampiamente carente per spazi e strutture: mancano aule per le udienze e stanze per i magistrati, senza parlare degli spazi per le cancellerie ed i servizi in genere, e ciò nonostante siano stati dislocati altrove gli uffici del Giudice di pace, dell’Ufficiale Giudiziario e del Tribunale di Sorveglianza, senza parlare degli archivi, con ogni conseguente grave disservizio per operatori ed utenti.
Va dunque riaffermato con forza che queste sono emergenze vere e proprie, con gravi ricadute nel territorio in termini di giustizia, con conseguenti riflessi immediati di carattere economico sociali, e come tali vanno gestite tempestivamente dagli enti responsabili, con l’impiego delle risorse necessarie.
1500 posti di lavoro spazzati via, 242 imprese agricole chiuse, 500 partite iva senza più attività. Il tutto in meno di due anni e in un territorio comunque circoscritto come quello del cratere del sisma e relativo ai soli comuni delle Marche. Gli ultimi 22 mesi: quelli, cioè, passati dal primo terremoto del 24 agosto 2016. Sono numeri impietosi diffusi dalla CNA e ripresi anche da LaRepubblica, in un articolo che traccia un bilancio sulla situazione nei luoghi del sisma e, purtroppo, anche sull'animo e la perdita di speranza dei terremotati.
Un articolo (qui il link) che fa venire i brividi se si leggono i dati. Uno su tutti: 2392 residenti in fuga, che probabilmente non torneranno mai più perché hanno scelto di stabilirsi altrove. Ma un articolo che descrive ancora una volta anche la grande caparbietà dei marchigiani, la voglia di rilanciarsi e la speranza di futuro di una popolazione che ha subito di tutto, ma che non intende arrendersi. Il dramma, a leggere le testimonianze, non sono le continue scosse, ma la burocrazia. Che paralizza e impedisce ogni iniziativa, fino al paradosso di ostacolare persino interventi pagati di tasca propria e fatti con i risparmi di una vita. La richiesta che arriva dal territorio é sempre la stessa: concretezza e rapidità
«La storia della drammaturgia moderna non ha un ultimo atto; su di essa non è ancora calato il sipario (…) la storia dell’arte non è determinata da idee, ma dal loro realizzarsi in forma». Così scriveva Peter Szondi al termine di “Teoria del dramma moderno”, saggio limpidissimo e imprescindibile per gli studi e le pratiche teatrali. Per Maurizio Boldrini fin dai tempi in cui fu studente al DAMS, il libro di Szondi, insieme ad altri capisaldi, è stato più di un riferimento, una “ossessione” da coltivare, sviluppare e da “realizzare in forma”.
Studiando, ricercando, elaborando per tanti e tanti anni al Minimo Teatro con le classi della Scuola di Recitazione e di Ingegneria Umanistica, Boldrini e i suoi allievi sono in grado di presentare “Drammaturgia a scalare”, è una nuova frontiera espressiva che rende gli attori operatori in grado di trovare “etimi” verbali e gestuali, poi combinabili in nuova scrittura scenica non più catalogabile nelle consuete categorie drammaturgiche.
Domenica primo luglio “Drammaturgia a scalare” viene presentata al Minimo Teatro: “Area della sensazione” che inizierà alle ore 23.00 sarà lo studio effettivamente dimostrativo dello “scalare”, ma è preceduto da altre due momenti, alle ore 20.00: “Base della prova”, semplice saggio su pezzi didattici che sono appunto alla base della preparazione dell’allievo; alle ore 21.30: “Altezza dell’esempio”, pezzi che forniranno appunto l’esemplificazione di alcune forme classiche di composizione drammatica e poetica.
Queste due fasi saranno presentate in modo intenzionalmente “rudimentale”, si fa per dire, “rudimentale” al modo del Minimo, proprio per evidenziare la differenza che consegue con “Area della sensazione”. Si alterneranno sul piccolo palco del Minimo: Martina Del Bianco, Elisa Frascolla, Chiara Marresi, Francesca Pesaresi, Gianmarco Giorgi, Nicolò Marcattili (nella prima parte); Francesco Bernabei, Simona Branchesi, Alessandro Corazza, Jennifer De Filippi, Valentina Lauducci, Maria Chiara Mannetta, Serenella Marano, Elisabetta Moriconi, Francesca Pesaresi, Lorenzo Tombesi, Lorenzo Vecchioni (nella seconda e terza parte).
La serata è naturalmente dedicata alla memoria di Peter Szondi.
Al via le iniziative promosse dal Comune insieme all’Anpi e all’Istituto storico della Resistenza, per celebrare il 74° anniversario della Liberazione di Macerata avvenuta il 30 giugno 1944.
Il primo appuntamento è per oggi pomeriggio, (mercoledì 27 giugno) alle 17,30 nel Cortile del Palazzo comunale in piazza della Libertà con Conoscere la storia. Guerra e Resistenza sull’appennino umbro – marchigiano. Un incontro con Annalisa Cegna, Matteo Petracci, Chiara Donati e Tommaso Rossi.
Domani, giovedì 28 giugno, alle 16.45 si svolgerà la consueta Cerimonia di consegna della Costituzione italiana ai diciottenni residenti in città: 362 ragazzi nati nell’anno 2000 e residenti a Macerata (in caso di pioggia la cerimonia si terrà al Teatro della Filarmonica in via Gramsci 30).
Sabato 30 giugno, giornata in cui ricorre il 74° anniversario della Liberazione di Macerata, alle ore 9, al Monumento alla Resistenza di via Cioci, Comune, Anpi e Istituto storico della Resistenza daranno il via alla Cerimonia commemorativa della storica giornata con la deposizione di una corona di alloro.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma del consigliere comunale di opposizione, Deborah Pantana.
Il gruppo di Forza Italia Macerata a più riprese ha manifestato la vicinanza e il sotegno al progetto dell’Università di Macerata riguardo i locali dell’ex Upim. Non è un caso che ancora oggi vengano definiti ex Upim in quanto permane il ricordo di questo grande magazzino che faceva da attrattore per tanti cittadini che avevano ancora il gusto di girare e fare acquisti nel centro storico della città.
Per quanto mi riguarda ancora ritengo che quel contenitore debba essere utilizzato come un piccolo centro commerciale di uso per negozi ma questo progetto non è mai stato preso in considerazione da questa amministrazione, che ha preferito tenere spenti i fari su tale questione perchè non ha mai voluto collegare tale struttura all’unico parcheggio del centro storico che doveva essere fatto sotto Rampa Zara.
I nodi di questa città purtroppo non sono mai stati sciolti e ci ritroviamo dopo anni a parlare sempre delle stesse cose.
Quindi mio malgrado ho seguito la linea del mio partito riguardo il progetto dell’Università anche se non mi ha mai convinto, non solo perchè le aule sono sotto terra e sono prive di luce e di uscite di sicurezza, ma anche perchè le norme di adeguamento sismico oggi parlano chiaro e quindi la messa in sicurezza sarebbe da fare per tutto lo stabile.
Noi crediamo fermamente che oggi il centro storico sia vivace solo grazie alla presenza degli studenti, ma non basta, è necessaria appunto una profonda rivisitazione delle agevolazioni a favore della residenza che deve ritrovare l’appetibilità di ritornare a vivere in centro. Nessuno mette in discussione quanto sia importante l’Università per Macerata, però le vicende tragiche che sono successe in questi ultimi mesi sarebbero dovute essere ben stigmatizzate anche da chi ha l’alto compito di educare una nuova generazione nella verità. Nel consiglio comunale aperto del 25 giugno abbiamo ascoltato giovani studenti che parlavano un linguaggio standardizzato di politiche migratorie lontane da quella che oggi è la terribile realtà che stiamo vivendo nelle nostre città.
Questi giovani ci hanno raccontato di un’accoglienza che passa addirittura dai centri sociali, da associazioni che a Macerata hanno organizzato il 25 aprile rievocando Piazzale Loreto. Addirittura un immigrato ha avuto il coraggio di dirci in parole povere che se la polizia prende le botte è perchè non sa fare il proprio lavoro. Caro Rettore, poi vogliamo parlare della manifestazione del 10 febbraio sempre a Macerata organizzata dai centri sociali in cui abbiamo visto sfilare molti dei suoi studenti con il Prof. Sofri, in una città chiusa e blindata di sabato.
Tutto questo è la dimostrazione che qualcosa non sta funzionando all’interno delle nostre scuole e della nostra Università. La invito caro Rettore a riflettere su queste cose, solo così si potrà recuperare quella fiducia dispersa per colpa anche dell’amministrazione comunale di Macerata.
Venerdì 29 giugno, alle 18, sarà alla Feltrinelli di Macerata con il suo romanzo d'esordio "Dieci cose che avevo dimenticato" (Rizzoli). Lucrezia Sarnari, giornalista freelance e collaboratrice della nostra testata, originaria di Treia ma da anni residente a Perugia, dopo essersi fatta conoscere in rete con il blog C'era una vodka, in cui racconta la sua maternità, esordisce con una storia fresca e contemporanea.
Il libro, uscito lo scorso 26 giugno, è la storia di due sorelle che, a causa di un lutto che le colpisce da vicino, metteranno in discussione le loro esistenze e partiranno per un viaggio alla ricerca della felicità. Venerdì, alla Feltrinelli, modererà la presentazione Emanuela Corvatta. dell'associazione "Arca senza Noè".
Marta e Giò sono sorelle, e non potrebbero essere più diverse. Giò vive a Parigi, è libera, senza legami – tranne quello con la sua gatta che l’aspetta a casa la sera – e ha intrapreso una brillante carriera nella pubblicità. Marta invece ha scelto l’amore per il compagno e il figlio di tre anni: da Milano si è trasferita in provincia e lavora come speaker in una piccola radio. A volte ripensa al sogno di diventare fotografa che ha abbandonato per fare la mamma, ma sa che il coraggio e la determinazione della sorella, lei non riuscirebbe a trovarli. Un giorno, però, tutto viene messo in discussione: Giò e Marta ereditano la pasticceria di famiglia e fanno ritorno in Umbria, nel paese dei loro giochi di bambine. Lì, tra ulivi e buon vino, le giornate rallentano e, inaspettato, arriva il momento di capire se quello che hanno costruito le appaga davvero o se bisogna ripartire da zero. E poi c’è lui, uno che sa sempre trovare le parole giuste,e che sconvolgerà le vite di entrambe… Lucrezia Sarnari ci racconta di luoghi in cui il tempo ha ancorail valore di una volta e di donne che smettono di vivere in apnea per lasciarsi alle spalle tutto ciò che le fagocita. Ci ricorda che, anche oggi, in questo mondo che sembra non fermarsi mai, imparare a conoscersi ed essere felici è possibile.
Il libro è acquistabile in tutte le librerie e su amazon a questo link.
Il Comune di Macerata ha bocciato il progetto, presentato da UniMC, di recupero dei locali dell'ex Upim, che sarebbero dovuti diventare un polo didattico. E la scelta dell'amministrazione comunale ha creato un clima di assoluta freddezza tra l'antico ateneo e il municipio, con il rettore Adornato che ha parlato di ostilità politica. A rincarare la dose, ora, arrivano le dichiarazioni al veleno del consigliere comunale Mosca, che affida a Facebook il suo sfogo.
"Incredibile - scrive - quello che succede in questa città, per colpa del peggior sindaco della storia di Macerata. Vattene, abbi un minimo di dignità. Una storia che dura da 19 mesi. Lo dico da tanto, mi accusano di essere di parte, ma ora è certificato: è sempre colpa sua, sta rovinando la nostra città, bisogna fermarlo".
Parole che commentano le dichiarazioni dello stesso rettore che, con una affermazione a dir poco sibillina, ha lasciato intendere che il futuro dell'Università di Macerata potrebbe anche non essere a Macerata. "Il nostro cammino è stato lastricato di mine a scoppio ritardato, un percorso a ostacoli che ci costringe a rinunciare al progetto - ha dichiarato in una recente intervista a Il Resto del Carlino il rettore Adornato - Se dobbiamo fare la fine della Maceratese ci opporremo fino alla fine. O peggio la fine della Lube, sarebbe una sconfitta per Macerata“.
Il Rotary Club di Macerata ha un nuovo presidente, Stefano Quarchioni, che lo scorso 25 giugno, nella cornice della Filarmonica estiva, ha ricevuto la spilletta simbolo del passaggio di consegne dal presidente uscente Gianluca Micucci Cecchi.
Nel salutare i soci, Micucci Cecchi ha ringraziato la sua squadra e ha illustrato le numerose iniziative e services realizzati durante il suo mandato, oltre quaranta, di rilevanza locale, distrettuale e internazionale. Il Rotary all’Opera e l’Università per tutte le età - di cui ha elogiato il nuovo Consiglio direttivo - sono le pietre più preziose dello “scrigno rotariano”, ma il presidente uscente ha citato anche il progetto Global Grant, che permetterà di aiutare una scuola di Caldarola colpita dal terremoto.
«Lascio la guida di un Club che mi ha fatto vivere belle sensazioni e mi ha regalato ricordi indimenticabili, in un rinnovato piacere di stare insieme, condividere, scambiarsi idee, che è il collante di tutto, al di là delle iniziative, dei risultati e della visibilità», ha affermato Micucci Cecchi, che ha proseguito ricordando come il direttivo da lui guidato ha iniziato a raccogliere i frutti di un impegno iniziato da tempo: «la strada è tracciata - ha concluso - e sono sicuro che chi verrà dopo la proseguirà con altrettanta soddisfazione».
Il neo presidente Stefano Quarchioni ha aperto il suo intervento condividendo il messaggio e il motto del nuovo presidente del Rotary International, Barry Rassin, riassunto nell’esortazione “Siate d’ispirazione”: «Dobbiamo essere d’ispirazione anche nella città in cui viviamo, per favorirne la qualità della vita, in grado di coniugare i bisogni di tutti», e nell’occasione ha lanciato il Forum distrettuale sull’economia che si terrà il 13 aprile 2019 a Macerata, organizzato in collaborazione con il Club Matteo Ricci, che sarà focalizzato sui servizi pubblici locali e sul loro impatto sulla vita dei cittadini.
Quarchioni ha inoltre svelato - esortando chi non l’ha ancora fatto ad affrettarsi - che sono già 250 i rotariani di tutta Italia che hanno prenotato la loro partecipazione alla serata del Rotary all’opera, che come da tradizione si aprirà con la cena di gala a Palazzo Buonaccorsi per poi vivere il clou allo Sferisterio con l’Elisir d’Amore di Gaetano Donizetti.
Infine, il nuovo “capitano” del Rotary Club di Macerata ha presentato la squadra che lo affiancherà: il vice presidente Bruno Mandrelli, già past president, il segretario Patrizia Scaramazza, il tesoriere Andrea Mazzola e il prefetto Mario Belloni. A completare la formazione 2018/2019 i consiglieri Elisabetta Zaccari, Irene Tedone, Mirella Staffolani, Paolo Prospeti, Umberto Massei e Giorgio Mancini, con Luciano Pingi presidente eletto.
L’ennesimo exploit fenomenale ai Campionati Italiani Fssi (Federazione Sport Sordi Italia) ha finalmente e meritatamente reso realtà il sogno di Maria Chiara Cera. La nuotatrice maceratese parteciperà ai prossimi Europei di nuoto Edso (European Deaf Sports Organisation) per non udenti che si terranno in Polonia dal 2 al 7 luglio. Una gioia immensa per la diciottenne atleta e per la società che l’ha svezzata e cui è tesserata, il Centro Nuoto Macerata.Durante gli ultimi Assoluti che si sono tenuti a Roma nei giorni scorsi, Maria Chiara ha nuovamente impazzato in vasca, dominando al punto da portarsi a casa ben 5 titoli italiani: nei 50, 100 e 200 dorso, nei 50 e nei 100 stile. Più, anche un grintoso argento nei 200 misti dietro alla sua compagna di nazionale. Una razzia, un’altra collezione di medaglie che stavolta le sono valse l’ambita “chiamata” azzurra.L'allenatore del Team Italia Fssi, Vito Del Priore, già lo scorso marzo aveva lasciato intendere che Maria Chiara sarebbe stata una delle gemme del gruppo, adesso è tutto ufficiale. Pertanto da giovedì a sabato, 6 nuotatori italiani, 4 per il settore maschile e due ragazze, si ritroveranno al Centro Federale Fin di Ostia per un allenamento collegiale di preparazione. Poi subito il decollo alla volta di Lublino dove, nella piscina olimpionica, Maria Chiara salirà sui blocchi di partenza per 6 gare individuali e 2 staffette. E chissà che non possa regalarsi e regalare altre imprese.Esami in acqua con i migliori del continente che seguiranno altri e diversissimi esami sui banch, sì perché la pluricampionessa italiana in questi giorni è impegnata a scuola proprio con gli esami di maturità che si concluderanno giusto alla vigilia dell’impegno europeo.Al fianco della giovane maceratese in Polonia ci sarà Franco Pallocchini, l’allenatore che ha da sempre accompagnato Maria Chiara nella sua crescita natatoria, costellata di successi regionali e nazionali nel settore Salvamento della FIN e di record e campionati italiani nel settore nuoto della Fssi. Comprensibilmente contento per la convocazione, coach Pallocchini cerca di moderare gli entusiasmi consapevole che per Maria Chiara questa sarà un’occasione per incamerare esperienza utile per preparare al meglio i prossimi impegni internazionali.
La Fondazione Girolamo Colonna di Macerata, alla presenza del vice presidente, Nicola Colonna, ha consegnato all’Anffas di Macerata un mezzo attrezzato per il trasporto delle persone con disabilità.A ricevere il dono, un Fiat Ducato attrezzato, il presidente di Anffas, Marco Scarponi, insieme agli operatori e ai ragazzi ospiti del Centro che ogni giorno usufruiscono del servizio trasporto per essere accompagnati in struttura. Il pulmino sarà utilizzato anche per le uscite dei ragazzi che quotidianamente partecipano ad iniziative organizzate nell’ottica della loro piena inclusione sociale. Un momento di festa che ha suggellato il rapporto tra Anffas e Fondazione Colonna impegnata da tempo nella realizzazione di iniziative e progetti di alto valore sociale. “Questo dono è per noi motivo di orgoglio e riconoscimento – dice il presidente di Anffas, Scarponi – segno evidente che il lavoro e l’impegno che da anni rivolgiamo alle persone con disabilità ed alle loro famiglie è apprezzato dalla nostra città e che l’associazione e i servizi che offre rappresentano per il territorio un elemento a garanzia di una maggiore qualità di vita per tutti”.
Si chiude la 22a Edizione del Trofeo Marche con le due finali, terzo e quarto posto tra San Francesco Cingoli e Tolentino, mentre per la conquista della coppa si affrontano l'Academy Civitanovese e Montemilone Pollenza. Il campo San Giuliano di Macerata si accende dei colori delle squadre finaliste che regalano al Trofeo e agli spettatori una splendida ultima giornata con spettacolo, goal e tanto agonismo.Alle 16.30 Tolentino ha la meglio su un combattivo San Francesco Cingoli. Il risultato di 5 a 1 è fin troppo severo per i ragazzi di Pispicia che sotto di 2 a 0 il primo tempo (reti di Amati e Nunzi), nel secondo partono forte e accorciano le distanze con Mazzolani per poi andare più volte vicini al pareggio prima di subire il 3 a 1 (Ceresani) che segna la vittoria dei cremisi. Arrotondano il risultato Toro e Piancatelli per il 5 a 1 finale. Gara ricca di goal e di tanta qualità, con Tolentino che si prende il gradino più basso del podio dopo la vittoria dello scorso anno e San Francesco Cingoli che conferma l'ottimo lavoro svolto sul settore giovanile.La finalissima inizia alle 19 e vede sfidarsi due squadre molto diverse. L'Academy Civitanovese ha giocatori rapidi e una buona impostazione di gioco palla a terra; Montemilone Pollenza si è fatta strada nel torneo sfruttando al massimo la propria superiorità fisica e la grande solidità difensiva. La gara viene seguita anche dalle telecamere di TVRS con la telecronaca in diretta di Enrico Scoppa, ideatore dello storico Trofeo Marche (la partita verrà trasmessa domenica 1 Luglio alle ore 21 sul canale 111).Partono forte proprio i pollentini ma alla prima occasione buona è l'Academy a passare in vantaggio grazie al bel colpo di testa di Fahdy su calcio d'angolo. Il goal è un duro colpo per Pollenza e i rossoblu civitanovesi ne approfittano spingendosi in avanti e trovando il raddoppio dopo appena 11 minuti: Cognigni riceve al limite dell'area, si crea lo spazio e con un forte tiro supera il portiere. I ragazzi di Zafrani reagiscono col cuore ma la difesa dell'Academy regge l'urto e appena può fa ripartire la manovra. Allo scadere del primo tempo Cognigni pesca il jolly con una gran conclusione dalla distanza, defilato a destra, che supera tutti e si infila nella rete avversaria dopo aver battuto sul palo. L'Academy riparte nel secondo tempo da dove aveva iniziato e chiude definitivamente la partita con il 4 a 0: Del Gobbo lanciato a rete si trova a tu per tu con Bentivogli e lo trafigge in uscita. Il resto della gara è solo controllo per i rossoblu, con Pollenza che cerca di trovare almeno il goal della bandiera ma senza successo. Quando l'arbitro fischia la fine scoppia la gioia dei ragazzi dell'Academy Civitanovese. Applausi anche per Montemilone Pollenza che ha disputato un ottimo torneo.Cammino importante in questa manifestazione quello della società rivierasca la quale, dopo aver dominato il proprio girone a punteggio pieno (24 gol fatti ed 1 subìto), si sbarazzano nella fase finale di formazioni di un certo calibro, nell’ordine Alma Juventus Fano, AFC Fermo e Tolentino (seppur quest’ultima ai calci di rigore dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari). Successo sicuramente meritato.Si apre quindi la premiazione al centro del campo di gioco. Ospiti al San Giuliano l’assessore allo Sport del Comune di Macerata Alferio Canesin, il presidente del Comitato Provinciale FIGC Guido Andrenelli ed il presidente della sezione AIA di Macerata Andrea Fugante. Riconoscimenti alla terna arbitrale che ha diretto la finalissima, agli allenatori finalisti, all’unica ragazza partecipante al torneo Chiara Crispini (Union 2000 Calcio) e premi speciali a personaggi di spicco del mondo del calcio nostrano come oramai consuetudine del Trofeo Marche (Maria Napoleoni presidente Spes Valdaso premio “Calcio in rosa”, Ivano Macellari segreteria Pol. S. M. Apparente premio “Una vita per lo sport”, Carlo Tartuferi ex allenatore Juniores Helvia Recina premio “Allenatore emergente” ed Eleonora Crocioni giocatrice Jesina femminile militante in serie B premio “Maceratese dell’anno”). Capocannoniere Alessandro Cognigni (Academy Civitanovese – 13 reti), Miglior Portiere Elia Tantalocchi (Academy Civitanovese), Miglior Giocatore Thomas Filipponi (San Francesco Cingoli).Prima della consegna della coppa all'Academy Civitanovese, il presidente della Cluentina, Massimiliano Marcolini, premia con una targa il responsabile organizzativo del Trofeo Marche Francesco Vallesi per l'impegno dimostrato in questi anni. Il lavoro svolto ha permesso alla manifestazione di tornare ad essere un punto di riferimento per il calcio giovanile marchigiano e un'occasione di grande interesse per tutti gli addetti ai lavori del settore.Conclusi i meritati ringraziamenti, è sempre il presidente Marcolini a premiare l'Academy Civitanovese con la coppa della 22a Edizione del Trofeo Marche. Inizia quindi la festa per i ragazzi di Mister Cellini che completano il riscatto della passata stagione battendo prima Tolentino in semifinale, che invece aveva avuto la meglio nella finale dello scorso anno proprio ai danni dei rossoblu, poi portando la coppa a Civitanova. Academy Civitanovese Tantalocchi (Pasquali), Passamonti (Marziali), Mercoldi, Ruggeri (Reschini), Fahdy, Postacchini, Cataldi (Cappelletti), Giordani, Del Gobbo (Malaccari), Agnesi (Gattini), Cognigni (Virgili). All. Mauro CelliniMontemilone PollenzaBentivogli, Tasselli, Angeletti, Giampaoli, Bonifazi, Pacioni (Guzman Peralta), Menchi (Senigagliesi), Montecchiari, Caraceni, Bonugli, Raggi (Lambertucci). All. Matteo ZafraniReti: 2’ Fahdy (A), 11’ e 34’ Cognigni (A), 46’ Del Gobbo (A)Terna arbitrale: Leonardo Salvatori sez. di Macerata (arbitro), Ricardo Angelini (1° assistente), Matteo Carducci (2° assistente)Recupero 1’+4’Angoli 2 - 2
Si apre la fase di partecipazione al processo di Pianificazione della Mobilità Urbana Sostenibile (Pums) avviato dall’amministrazione comunale di Macerata e affidato alla società di ingegneria Sintagma S.r.l. di Perugia, leader nella pianificazione, progettazione e direzione lavori di infrastrutture di trasporto e di mobilità. Il Pums è uno strumento di pianificazione urbana che si prefigge di offrire un sistema di soluzioni alle esigenze di mobilità di tutti coloro che vivono nel territorio comunale con un’ottica che guarda non solo all’oggi, ma anche ai cambiamenti che saranno determinati dai piani urbanistici, dalle evoluzioni nelle tecnologie della mobilità e negli stili di vita. “C'è piena coerenza fra il progetto di città delineato dal programma di mandato e dai processi avviati con la partecipazione al bando ITI, a Macerata capitale italiana della cultura e con le scelte compiute in termini di mobilità sostenibile" ha affermato il sindaco Romano Carancini, durante la presentazione del percorso del Pums, avvenuta oggi nella Sala Castigliani della Biblioteca Mozzi Borgetti. “I passaggi che sottolineo e che sono stati vissuti dalla città sono l'espansione della pedonalizzazione del centro storico, il potenziamento del trasporto pubblico locale e il miglioramento dei servizi offerti dai parcheggi in struttura, con la piena funzionalità del parcheggio Centro Storico che offre una soluzione preventiva alla ricerca del parcheggio nel centro città. Anche l’investimento sul tunnel, o meglio, sulla Galleria pedonale dei giardini Diaz va in questa direzione – prosegue Carancini - La scelta di avviare il processo di pianificazione urbana della mobilità completa questo percorso perché si impegna a dare una prospettiva a queste scelte in relazione anche ai cambiamenti urbani in atto e a quelli imminenti, già previsti e in fase di progettazione".“Il processo di pianificazione che abbiamo avviato, contrariamente a quello che avveniva con i Piani del Traffico del recente passato dove il mezzo automobilistico era l’unico considerato, prevede di impiegare un sistema integrato di soluzioni che considerano anche il Trasporto Urbano Pubblico, la mobilità dolce (pedonale e ciclistica in considerazione delle caratteristiche anche morfologiche del territorio), la condivisione dei mezzi e l’impiego di strumenti di info mobilità - spiega l’assessore all’Ambiente Mario Iesari. - Un approccio innovativo sostenuto e voluto non solo dallo Stato Italiano ma anche dalla Comunità Europea che si prefigge di ridurre in questo modo l’impatto ambientale e sociale della mobilità e di migliorare la qualità urbana ampliando gli spazi a disposizione delle relazioni umane”.“Il piano è un documento strategico che si aggiunge agli strumenti in campo per attuare il progetto di una città all'altezza dell'Europa e dei suoi obiettivi: sostenibilità, pari opportunità di accesso ai servizi da parte di tutte e tutti cittadini, partecipazione civica alle scelte pubbliche”. Così l'assessore alle Politiche Europee e alla Partecipazione Federica Curzi introduce l’importanza della partecipazione dei cittadini e dei vari portatori di interesse alla realizzazione del Pums in un orizzonte europeo.
“Questo di oggi è il primo passaggio del percorso di partecipazione, il più banale forse ma il più importante: l'informazione attraverso una comunicazione trasparente. Il Pums è un vero e proprio strumento di pianificazione urbana partecipata, ecco perché è fondamentale spiegare non soltanto cosa è e il suo perché, ma anche con chi, come e quando. I cittadini potranno partecipare alla definizione delle priorità del piano attraverso un questionario on line pubblicato nel sito del Comune. Non più di due minuti il tempo necessario per rispondere alle domande e dare il proprio contributo fornendo informazioni importanti relative alle attuali scelte di mobilità, a valutazioni e aspettative sulle diverse soluzioni possibili.” Il questionario è rigorosamente anonimo e sarà compilabile fino alla fine del mese di settembre. Sarà divulgato tramite newsletter, social network, con la distribuzione di tallocini riportanti il link in QR code. Tramite lo sportello Informagiovani e incontri civici comunali, sarà possibile essere assistiti in caso non si sia in condizione di accedere a una postazione on line.L’amministrazione comunale metterà in atto nei prossimi mesi altre iniziative e momenti di confronto per coinvolgere al massimo i portatori d’interesse, i cittadini e coloro che la città la vivono sotto diversi aspetti. Sono previste iniziative pubbliche, convegni con amministratori pubblici di altri comuni, attività di networking a livello italiano ed europeo, incontri, forum e tavoli permanenti con gli stakeholders del territorio, L’obiettivo è fare acquisire alla città la maggiore conoscenza possibile dell’utilità del Piano di Mobilità, degli obiettivi che si intende raggiungere e degli strumenti che saranno utilizzati per il loro raggiungimento.“Il Comune di Macerata si è già avviato nella direzione indicata dai PUMS ad esempio ampliando le aree pedonali e rafforzando il sistema di trasporto pubblico locale” aggiunge l’assessore all’Ambiente. “Ora ha deciso di fare un ulteriore e importante passo in avanti, consapevole della necessità di contenere ulteriormente l’impiego del mezzo automobilistico privato nel nostro territorio, ancora piuttosto alto, e dei processi di cambiamento urbano che potranno realizzarsi nei prossimi anni i quali richiedono un approccio sistematico e di pianificazione anche per gli aspetti riguardanti la mobilità - spiega ancora - Va ricordato inoltre che Macerata ha recentemente sottoscritto il Nuovo Patto dei Sindaci che si prefigge obiettivi di riduzione dei gas serra entro il 2030 particolarmente sfidanti ed in coerenza con quelli assunti da gran parte dei paesi nella conferenza sul clima di Parigi”.La società Sintagma accompagnerà la città in questo percorso. E’ una società di ingegneria italiana con 70 ingegneri e architetti che tiene insieme la pianificazione, la progettazione e la direzione lavori di infrastrutture di trasporto e di mobilità. Sintagma ha elaborato il primo Piano della Mobilità Sostenibile italiano approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Pordenone. Ha recentemente concluso i Pums di Arezzo e Cuneo e dell’isola di Capri. Sta elaborando quelli di Siena, Pavia, Cagliari e Grosseto, oltre a quello di Macerata. “Quattro le fasi cardine del processo del Pums a Macerata - ha detto Il responsabile Sintagma Tito Berti Nulli - Sono: la conoscenza delle caratteristiche della mobilità in città di cui abbiamo già un quadro avanzato grazie a sondaggi e rilevazioni che ci danno il quadro dell’uso dell’auto proprio rispetto a bus; La partecipazione che si apre in questa fase con il sondaggio on line; la condivisione dei risultati del sondaggio e del confronto con la città; la decisione, con gradualità, delle azioni del piano. Queste saranno su breve periodo (entro la fine della consigliatura principalmente dirette alla sicurezza stradale) e su lungo periodo con sguardo lungimirante e che tenga conto degli scenari urbanistici futuri e dei cambiamenti della città, cui il Puns darà delle risposte".
L’Auser, tramite il proprio settore degli “Orti Sociali” e con il patrocinio dei Comuni di Macerata ed Appignano, ha indetto la seconda edizione del Concorso orti sociali, intitolato “Orti: esperienze di socializzazione”. L’obiettivo è quello di un incontro fra generazioni che superi la tendenza all’individualismo e, contemporaneamente, aiuti a non disperdere per sempre quel gran patrimonio che gli anziani hanno accumulato: l’esperienza e i saperi. Un patrimonio che i più anziani sono felici di trasmettere a figli e nipoti.
Partendo da queste premesse, proprio l’orto può essere un punto d’incontro: i più giovani che vogliono conoscere come si semina e come cresce una pianta o un ortaggio, debbono chiedere agli anziani, ai loro nonni, zii o padri, per apprendere i segreti di una coltivazione sana e genuina. Da parte loro quelli che non hanno più un’età “verde” come il loro orto, possono continuare a sentirsi attivi ed utili alla società e, soprattutto, mai soli. Senza dimenticare i benefici salutistici di colture che non usano concimi chimici e pesticidi e che possono servire a riscoprire e tramandare prodotti e sapori del tempo andato.
Il concorso è aperto a tutti: singoli, scuole o gruppi (non ci sono limiti di età) ed è stato diviso in due sezioni: scritti e disegni e dipinti. Tutti gli elaborati debbono essere inediti.Il titolo dà anche la traccia per gli elaborati che debbono essere inviati. I partecipanti, infatti, non debbono raccontare solo le esperienze che magari hanno già avuto con gli Orti Sociali, ma possono ampliare il panorama descrivendo il loro rapporto con la terra, o qualche storia che metta in evidenza i valori legati alla coltivazione e all’amicizia che può nascere lavorando insieme; da non trascurare neppure l’aspetto sociale e del welfare, per-ché tante volte, dall’orto, è giunta anche la possibilità di far fronte alle incertezze sul futu-ro in presenza di disoccupazione, sottoccupazione o pensioni ridotte all’osso.
Gli elaborati dovranno pervenire entro sabato 6 ottobre 2018 presso la sede provinciale dell’Auser di Macerata (Corso Garibaldi, 77 – 62100 Macerata) oppure spediti via mail in formato word o pdf a macerata.auser@marche.cgil.it.Per ulteriori chiarimenti telefonare al 347 4561453.
Si è concluso presso gli impianti del Centro Universitario Sportivo di Macerata il torneo amatoriale di calcio a 5 "Giochiamo per i diritti dei bambini", organizzato dall’Associazione Piombini-Sensini onlus di Macerata e giunto alla sesta edizione. L’iniziativa, che rientra nelle numerose attività di sensibilizzazione e prevenzione per la tutela dell’infanzia, ha visto la partecipazione di otto squadre in rappresentanza di istituzioni, associazioni ed imprese del territorio: l’Ordine delle Professioni infermieristiche, la Banca di Macerata, la comunità Il Girasole, l’Ordine degli avvocati di Macerata, il Comando Provinciale dei Carabinieri, il Cus Macerata, la ditta Fintel gas luce spa ed il Dream Team RadioStudio7.
Nella combattutissima finale che ha visto contrapporsi il Cus Macerata e la Banca di Macerata, ha prevalso il Cus Macerata dopo ben 14 rigori, essendo terminati i tempi supplementari sul punteggio di 7 a 7. Riconoscimenti come miglior portiere a Toni Guardiani (Banca di Macerata), a Cristiano del Curatolo (Cus Macerata) capocannoniere del torneo con 27 reti, al Comando Provinciale dei Carabinieri premio fair play ed ai tifosi della Fintel gas luce spa per la simpatia dei tifosi.
Al termine della premiazione, i trofei sono stati offerti da Nino Cafè Macerata, un ricco buffet preparato dai ragazzi della comunità Il Girasole per giocatori, familiari e simpatizzanti. La finale del torneo è stata ripresa dall’emittente Radio Studio 7 e verrà trasmessa giovedì 28 giugno alle 21 sul canale 611.
Da parte degli organizzatori, tra cui come ogni anno segnaliamo la presenza dell’Associazione Carima, una pressante richiesta al mondo degli adulti di ascoltare i bambini e garantire risposte adeguate ai loro bisogni.
E' il dottor Stefano Nassini il nuovo primario dell'U.O.C Psichiatria dell'ospedale di Macerata. Il dottor Nassini è stato presentato questa mattina dal direttore dell'Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, nel corso di una conferenza stampa.
Nassini è nato a Taranto nel 1965. Ha conseguito nel 1990 la laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Pisa, per poi continuare con la specializzazione in Psichiatria presso lo stesso ateneo. Successivamente ha partecipato al master "Corso di formazione manageriale per l'alta direzione delle Aziende Sanitarie e per i Dirigenti di Struttura Complessa" presso l'Istituto Superiore Sant'Anna di Pisa.
Dal 1999 al 2009 ha lavorato presso gli Ospedali Civili di Brescia per poi trasferirsi presso l'Azienda Ospedaliera Unica Regionale, Area Vasta 3, a Civitanova.
"Da quando svolgo questa professione - ha esordito il dott. Nassini - ho sempre cercato di svolgerla in maniera 'moderna', cercando di porre grande attenzione a tutti gli aspetti che riguardano i disagi del paziente. La psichiatria in questo periodo storico sta vivendo un momento difficile non solo a Macerata ma a livello nazionale: con il cambiamento della società è stato necessario un adeguamento della materia anche a problemi che sono ad essa esterni per cercare di dare delle risposte e risolvere problemi complessi. Da qui il bisogno fondamentale nonchè la grande importanza di lavorare in un'equipe che sia in grado di garantire professionalità e una continuità sul territorio".
"La psichiatria porta avanti ormai da decenni discorsi sulla continuità - ha concluso Nassini. L'idea attuale è quella di implementare percorsi già esistenti per renderli sempre più idonei a soddisfare le esigenze dei pazienti, in continua evoluzione".