Deborah Pantana (FI): "Il progetto dell'Università non mi ha mai convinta, ma mi sono adeguata"
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma del consigliere comunale di opposizione, Deborah Pantana.
Il gruppo di Forza Italia Macerata a più riprese ha manifestato la vicinanza e il sotegno al progetto dell’Università di Macerata riguardo i locali dell’ex Upim. Non è un caso che ancora oggi vengano definiti ex Upim in quanto permane il ricordo di questo grande magazzino che faceva da attrattore per tanti cittadini che avevano ancora il gusto di girare e fare acquisti nel centro storico della città.
Per quanto mi riguarda ancora ritengo che quel contenitore debba essere utilizzato come un piccolo centro commerciale di uso per negozi ma questo progetto non è mai stato preso in considerazione da questa amministrazione, che ha preferito tenere spenti i fari su tale questione perchè non ha mai voluto collegare tale struttura all’unico parcheggio del centro storico che doveva essere fatto sotto Rampa Zara.
I nodi di questa città purtroppo non sono mai stati sciolti e ci ritroviamo dopo anni a parlare sempre delle stesse cose.
Quindi mio malgrado ho seguito la linea del mio partito riguardo il progetto dell’Università anche se non mi ha mai convinto, non solo perchè le aule sono sotto terra e sono prive di luce e di uscite di sicurezza, ma anche perchè le norme di adeguamento sismico oggi parlano chiaro e quindi la messa in sicurezza sarebbe da fare per tutto lo stabile.
Noi crediamo fermamente che oggi il centro storico sia vivace solo grazie alla presenza degli studenti, ma non basta, è necessaria appunto una profonda rivisitazione delle agevolazioni a favore della residenza che deve ritrovare l’appetibilità di ritornare a vivere in centro. Nessuno mette in discussione quanto sia importante l’Università per Macerata, però le vicende tragiche che sono successe in questi ultimi mesi sarebbero dovute essere ben stigmatizzate anche da chi ha l’alto compito di educare una nuova generazione nella verità. Nel consiglio comunale aperto del 25 giugno abbiamo ascoltato giovani studenti che parlavano un linguaggio standardizzato di politiche migratorie lontane da quella che oggi è la terribile realtà che stiamo vivendo nelle nostre città.
Questi giovani ci hanno raccontato di un’accoglienza che passa addirittura dai centri sociali, da associazioni che a Macerata hanno organizzato il 25 aprile rievocando Piazzale Loreto. Addirittura un immigrato ha avuto il coraggio di dirci in parole povere che se la polizia prende le botte è perchè non sa fare il proprio lavoro. Caro Rettore, poi vogliamo parlare della manifestazione del 10 febbraio sempre a Macerata organizzata dai centri sociali in cui abbiamo visto sfilare molti dei suoi studenti con il Prof. Sofri, in una città chiusa e blindata di sabato.
Tutto questo è la dimostrazione che qualcosa non sta funzionando all’interno delle nostre scuole e della nostra Università. La invito caro Rettore a riflettere su queste cose, solo così si potrà recuperare quella fiducia dispersa per colpa anche dell’amministrazione comunale di Macerata.
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