Musicultura con le sue circa 100 mila visualizzazioni delle dirette streaming delle serate nei social "batte" il coronavirus e chiude con successo le audizioni live 2020.
Sulle note “tutelari” di Stella, la canzone di Piero Cesanelli, sigla delle serate, si sono susseguiti sul palcoscenico del Teatro Lauro Rossi di Macerata in tre lunghi week end: 53 artisti, 159 canzoni, 11 spettacoli.
“Una scommessa vinta nonostante la situazione anomala che ci circonda – ha dichiarato il Direttore Artistico del Festival Ezio Nannipieri - grazie alle dirette, migliaia di persone hanno potuto seguire una selezione di belle canzoni che oggi l’Italia offre. E’ un momento molto ricco di creatività, noi cerchiamo di filtrare le proposte artistiche che hanno una prospettiva, ora ci dedicheremo alla scelta dei 16 finalisti”.
Doppietta di premi per Fabio Curto nella serata finale delle audizioni live.
La sua voce potente, intensa e graffiante ha conquistato la giuria del Festival e il grande pubblico dei social aggiudicandosi il “Premio Med Store” per la migliore esibizione della serata e il “Premio Val Di Chienti”.
Il cantautore polistrumentista di Cosenza, già noto ai più per la vittoria nel 2015 di The Voice Of Italy, ha proposto a Musicultura con un set composto da chitarra contrabbasso e tastiere le sue canzoni: Domenica, La mia parte migliore e Il Trio dei Farfalloni.
Sul palcoscenico del Lauro Rossi, anche Magma, al secolo Florinda Venturella, classe 1995 di Mussomeli, un paese nel cuore della Sicilia, che ha proposto i suoi brani: Terra, Anche Morfeo si è addormentato e Il resto non conta.
A Musicultura, con il nome di un personaggio di un film famoso della Disney, Giannicaro, gruppo di Vicenza che nasce dall’incontro del cantautore Giovanni Frison classe 1993 con tre musicisti di formazione ibrida, colta e popular: Alessandro Bertoldo, Daniele Asnicar e Fabio Ferrante.
Giannicaro ha proposto al Festival un progetto che si pone l’obiettivo di eseguire musica scritta su partitura, come avviene nella musica classica, ma con la spontaneità del pop. E con quattro tastiere giocattolo la band ha proposto un percorso per riscoprire i propri sogni, facendosi venire ancora più dubbi, con le canzoni Quelli persi Schiaffo e Cose.
Con uno stile raffinato, elegante e grintoso Manuela Paruzzo in arte Miele, originaria di Caltanissetta, accompagnata dalla sua band, si è esibita di fronte alla giuria del Festival con le canzoni M’ama non M’ama, Il senso di colpa e al pianoforte con la sua più intima Balla con me.
“Oltre ai testi il suono per me è fondamentale – ha raccontato Miele - La musica è un vero e proprio sintomo per la quale, fortunatamente in questo caso, non esiste nessuna cura.”
Suggestive atmosfere d’oltreoceano quelle di Alex Ricci cantautore di Teramo, considerato tra i migliori chitarristi blues italianiche ha chiuso l’intensa carrellata dei 53 artisti delle audizioni live 2020 con le canzoni: Quello che voglio, Stanotte ritorno da te e Il gigante. “Il genere che amo è il Blues, mi scorre nelle vene, influenza la mia scrittura e la rende unica. – ha detto Alex Ricci - Il mio desiderio e quello di unire la canzone pop italiana con la musica americana”.
Il Sindaco di Macerata ha convocato per domani lunedì 9 marzo, alle ore 12, nell’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti un incontro con i capigruppo del Consiglio comunale, del presidente dell’assise cittadina Luciano Pantanetti e i componenti della Giunta per fare il punto sull’emergenza Coronavirus.
L'incontro tra il primo cittadino, le Autorità di Protezione Civile e i rappresentanti dell'intero Consiglio Comunale servirà a discutere le nuove norme, in materia di prevenzione, entrate un vigore con il decreto firmato questa notte dal premier Conte oltre che per condividere prospettive, raccogliere eventuali suggerimenti e sopratutto trovare un metodo di confronto per le prossime settimane.
Con una serie di seminari pratici, affollati per quanto poteva prevedersi in base alle norme emanate sulla distanza interpersonale,organizzati nell’aula multimediale “Sara Ciccarelli” nei giorni di venerdì e sabato, il liceo Leopardi, sulle indicazioni del Miur e dietro personale interesse della dirigente Annamaria Marcantonelli si è attivato per organizzare un apprendimento a distanza per la gestione dell’emergenza coronavirus e per le relative disposizioni operative. Nella circolare del Miur si illustrano le disposizioni del governo e vengono forniti chiarimenti per dirigenti e personale. Pertanto, organizzati dai docenti Adriano Menchi e Alessandro Farinelli, per una migliore organizzazione delle attività di didattica a distanza, i docenti sono stati informati, addestrati e resi edotti per utilizzare la diretta video per condividere le lezioni con gli studenti, attraverso una serie di sperimentazioni pratiche ed oggettive.
“Va detto – sottolinea la dirigente Annamaria Marcantonelli – che già moltissimi insegnanti si erano organizzati per raggiungere i propri studenti a distanza, utilizzando le risorse del registro elettronico ed altre piattaforme digitali. Resta inteso che si tratta di una emergenza e che, comunque, pur dovendo fare fronte ad una situazione anomala, la scuola non può restare a guardare, cosciente com’è che la propria funzione è sempre quella di educare e formare i ragazzi. Non nascondo le difficoltà che esistono, di carattere pratico, di mezzi, di strumenti, di traffico on line; ma sono criticità riscontrabili a livello nazionale, per cui ci dobbiamo convivere. Resta altissima e totale la nostra disponibilità e chiediamo anche l’aiuto delle famiglie, affinché i ragazzi siano solerti e capiscano, anche loro, che questo anno scolastico necessita di maggiore dedizione e di maggiore sacrificio”.
Attraverso il Registro elettronico, in particolare grazie all’utilizzo delle Aule virtuali, tutti i docenti potranno condividere il materiale didattico utile alla preparazione degli studenti (presentazioni, video lezioni, mappe concettuali, sintesi, riferimenti bibliografici e sitografici, dibattiti) e ad assegnare con regolarità le consegne, rispettando il più possibile l’orario settimanale delle lezioni. Gli studenti sono altrettanto tenuti ad attivarsi per seguire le indicazioni dei docenti, scaricare il materiale dal Registro elettronico, seguire le lezioni in diretta e svolgere le consegne assegnate, ricaricandole sui “Materiali” interni all’Aula virtuale. Attraverso il “Live forum”, inoltre, sarà possibile interloquire con i docenti, così da porre domande o richiedere eventuali approfondimenti.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dal legale Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante le controversie in materia di diritti reali e nello specifico quelle poste in essere dai coniugi in comunione legale. Ecco la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da una lettrice di Civitanova Marche che chiede: “Quali sono i diritti del coniuge non proprietario del suolo in cui è stata costruita l’abitazione in presenza di comunione legale?”
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad una fattispecie molto dibattuta nelle aule dei Tribunali in occasione delle separazioni dei coniugi o cessazioni degli effetti civili del matrimonio.
Nello specifico, ai sensi dell’art. 934 c.c. il proprietario del suolo acquista, a titolo originario, qualunque piantagione, costruzione od opera insistente sopra o sotto il medesimo suolo. Si tratta, ad onor del vero, di una forma di espansione automatica del diritto di proprietà. Questo automatismo nell’acquisto avviene, è bene ribadirlo, a titolo originario e non derivativo, e può essere escluso soltanto se il titolo o la legge prevedono diversamente. Suddetto principio è valevole ancorché la costruzione sia stata realizzata in costanza di matrimonio e nella vigenza del regime patrimoniale della comunione legale. L’acquisto della proprietà per accessione, infatti, avviene a titolo originario senza la necessità di apposita manifestazione di volontà. Ciò significa che il principio in forza del quale il proprietario del suolo acquista ipso iure al momento dell'incorporazione la proprietà della costruzione su di esso edificata non è derogato dalla disciplina della comunione legale tra coniugi.
Mentre, l’art. 177 c.c. sancisce che costituiscono oggetto della comunione legali gli acquisti compiuti dai due coniugi insieme o separatamente durante il matrimonio, ad esclusione di quelli relativi ai beni personali; i frutti dei beni propri di ciascuno dei coniugi, percepiti e non consumati allo scioglimento della comunione; i proventi dell'attività separata di ciascuno dei coniugi se, allo scioglimento della comunione, non siano stati consumati e le aziende gestite da entrambi i coniugi e costituite dopo il matrimonio. Nel dettaglio, la disposizione de qua prevede al n.1, la contitolarità al 50% dei beni provenienti dagli acquisti compiuti dai coniugi anche separatamente, in costanza di matrimonio quali acquisti aventi carattere derivativo. Occorre ora comprendere come si coniugano il principio di accessione ex art. 934 c.c. e il regime della comunione legale ex art. 177, comma 1, c.c.. E’ principio acquisito e costante nella giurisprudenza che, «quando per effetto del principio enunciato dall'art. 934 c.c. il coniuge proprietario esclusivo del suolo acquisti la proprietà dell'immobile realizzato su di esso in regime di comunione legale, la tutela del coniuge non proprietario del suolo opera non sul piano del diritto reale, nel senso che in mancanza di un titolo o di una norma non può vantare alcun diritto di comproprietà, anche superficiaria, sulla costruzione, ma sul piano obbligatorio, nel senso che a costui compete un diritto di credito relativo alla metà del valore dei materiali e della manodopera impiegati nella costruzione» (ex multis Cass. n. 28258/19).
Pertanto, in risposta alla nostra lettrice risulta corretto affermare che: “La tutela del coniuge non proprietario del suolo opera non sul piano reale bensì su quello meramente obbligatorio, rimanendo a carico della ricorrente l’onere di fornire la prova della provenienza del denaro o dei beni utilizzati per la costruzione del fabbricato sul suolo di proprietà esclusiva dell’altro coniuge. E’ quindi onere del coniuge non proprietario del suolo dimostrare che le somme di denaro e i materiali utilizzati per la realizzazione del fabbricato siano di sua provenienza o provengano dalla comunione legale, non potendosi in alcun modo presumere tale provenienza (Cass. Civ., Sez. I, sentenza n. 4794/20).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Nel pomeriggio di ieri gli agenti della polizia locale di Macerata hanno fatto visita ai bar e agli esercizi pubblici per fornire informazioni e aiutare i commerciati a fronteggiare l'emergenza Coronavirus.
Un'opera di sensibilizzazione importante verso una categoria che proprio, in questi giorni, deve attenersi alle disposizioni del Governo in merito al contenimento dell'emergenza Covid-19 e esporre all'interno dei locali cartelli con l'invito ai clienti di rispettare determinati comportamenti come, ad esempio, quello di mantenere la distanza di un metro.
Oltre a questo, c'è anche chi si è munito di dispenser con igienizzanti gel per le mani posti solitamente all'entrata o in prossimità dei banconi dei bar.
Rispettare le regole ministeriali e utilizzare il buon senso, sono questi i concetti esposti dai vigili che continuano comunque il loro servizio informativo sul territorio, il tutto coordinato dal commissario Fabrizio Calamita, per un'iniziativa che sta trovando un grande consenso tra i commerciati maceratesi.
La Roana CBF archivia il passo falso con la Exacer Montale e riprende a macinare gioco, risultati e punti battendo con un buon 3-0 il Club Italia CRAI, che tiene botta nei primi due set prima di capitolare nel terzo.
Nell’anticipo a porte chiuse coach Luca Paniconi ritrova Aleksandra Lipska in banda, potendo contare su tutta la truppa ad eccezione dell’assente Morgana Giubilato, mentre in casa Club Italia coach Massimo Bellano inizia con Emma Graziani al centro insieme a Fatim Kone.
L’avvio del match è molto tirato con le squadre che si inseguono a vicenda fino al 9-8, quando 3 errori di fila della Roana CBF (Martinelli in battuta, Rita e Lipska in attacco) aprono la strada al primo allungo del Club Italia, trascinata da Populini in banda e Kone al centro. Paniconi chiama il time out sul 11-14. Le ospiti mantengono il +3 ma è Taborelli a suonare la carica per le padrone di casa (chiuderà il set con un 5 su 7 in attacco): è lei a conquistare il cambio palla per il turno al servizio di Pomili che permette alla Roana CBF di annullare il gap, grazie anche alla verve di Martinelli e Lipska. È quest’ultima a portare a casa il punto del 19-18 che induce coach Bellano a chiamare il time out. Non basta però perché Macerata, dopo aver messo la testa avanti, vede il traguardo e allunga con gli attacchi di Rita, Lipska e Taborelli. L’errore in attacco di Populini sancisce il 25-19 con cui Macerata conquista il primo set.
Secondo set con inizio tutto di marca maceratese. La ricezione di casa, con Pomili, Pericati e Lispka, funziona bene e Lancellotti può ruotare tutte le attaccanti intorno a lei. La Roana CBF si porta avanti sul 12-6 e sembra pronta ad allungare le mani anche sul secondo parziale. Bellano cambia prima in banda con Bassi per Gardini e poi l’opposto, con Ituma per Frosini mentre Paniconi inserisce Mazzon per Lipska e Tajè per Martinelli. Quando Macerata sembra in controllo della situazione il turno al servizio di un’altra nuova entrata, Sormani, vede il Club Italia ridurre il gap fino al 21-18. Time out di Paniconi per riportare ordine e gli attacchi di Tajè e Pomili permettono alla Roana CBF di allungare fino al 24-19. Non è finita: l’errore in battuta della stessa Tajé e gli attacchi di Ituma e Kone riportano in corsa il Club Italia, fino all’errore in battuta di Bassi che chiude il parziale sul 25-22.
Il 2-0 è una mazzata per il Club Italia CRAI, che non riesce a reagire nel terzo set e subisce il gioco di Macerata che scava subito un solco importante. Sul 17-7 Paniconi dà spazio a Nonnati per Taborelli e sul 22-20 arriva l’esordio in Serie A2 di Beatrice Spitoni, la più giovane del gruppo, prima che l’ace di Nonnati porti la Roana CBF sul 23-10, l’errore in battuta di Monza e il muro di Macerata sulla veloce di Kone sanciscono il 25-11 finale e il ritorno alla vittoria della squadra maceratese.
ROANA CBF HR MACERATA-CLUB ITALIA CRAI 3-0
ROANA CBF HE MACERATA: Pomili 11, Martinelli 3, Spitoni, Lancellotti, Lipska 11, Mazzon, Peretti, Pericati (L), Rita 8, Taborelli 13, Nonnati 3, Tajè 2. All. Paniconi.
CLUB ITALIA CRAI: Graziani 3, Bassi 3, Sormani, Monza 1, Gardini 3, Marconato ne, Kone 9, Omoruyi ne, Frosini 4, Trampus ne, Populini 5, Panetoni (L), Ituma 2, Nwakalor 3. All. Bellano.
ARBITRI: Brunelli-Turtù.
PARZIALI: 25-19, 25-22, 25-11.
Attraverso una lettera inidirizzata a tutti gli organi di stampa ha parlato il dott. Marco Sigona, il medico che è risultato positivo al Coronavirus e che nella giornata di ieri ha reso necessario l'evacuazione del reparto di dermatologia dell'ospedale di Macerata a scopo precauzionale.
Ecco le sue parole:
Sono il dott. Marco Sigona il dermatologo ospedaliero risultato positivo al Coronavirus. Non so se sono il paziente 0 a Macerata ma sicuramente, in questo particolare momento, sono un paziente come tanti altri che si trovano nella mia stessa situazione in Italia.
Mi rivolgo a voi, Organi di Stampa, accingendomi a scrivere queste due righe con il preciso intento di evidenziare quanto sia importante non nascondere un proprio momento di difficoltà fisica e psicologica ma renderlo pubblico e condividerlo con tutte le persone care , sia appartenenti alla comunità scientifica che con i tanti amici che ogni giorno mi inviano gesti d’affetto.
Questa situazione del Coronavirus,a cui molti di noi,me compreso, pensavano di essere immuni è invece un qualcosa su cui dobbiamo porre tanta attenzione.
Avrei banalizzato anche io i miei sintomi confondendoli con il classico raffreddamento stagionale, anche perché anamnesticamente non avevo fattori di rischio cosi eclatanti per il contagio. Poi, però, non lo nascondo , il fatto di essere medico mi ha spinto a voler a tutti i costi approfondire il perché di quella febbre a 37,2, 37,5 che si abbassava al mattino e si rialzava la sera e non trovava mai uno stop.
Il 5 marzo, dopo 7 giorni che ero già in malattia presso il mio domicilio, sono riuscito ad effettuare il tampone nasale e la diagnosi e stata immediata. Ora finalmente potevo dare un nome alla mia incertezza diagnostica.
Fatta la diagnosi sono scattate le misure precauzionali d’isolamento per me e per la mia famiglia ed è partito subito un rapporto di collaborazione ottimale con la Direzione della mia AV3. In particolare ho trovato nel personale del Dipartimento di Prevenzione un modo fraterno e confortante di affrontare la particolarità della situazione , colleghi che con una serenità unica mi hanno coinvolto nel ricostruire passo dopo passo i miei movimenti. Ho messo a loro disposizione la mia vita professionale pubblica e privata cercando di non omettere fatti importanti, ma credetemi, non è facile ricostruire tutta l’attività di una persona professionalmente impegnata su tanti fronti.
Questi operatori fanno un grande lavoro, in un momento così difficile, sono angeli a cui ci si attacca nell’estrema fragilità.A loro il mio più grande ringraziamento.
La mia famiglia sta bene ed anche io, gestisco la malattia al bisogno con farmaci sintomatici, tachipirina ed aereosol e mi avvio in questo cammino verso la guarigione che sarà ancora di un lungo isolamento e anche di noia.
La struttura ospedaliera dove lavoro giustamente è stata messa in quarantena ed al momento non mi risultano altri positivi. Ho chiuso anche la mia attività privata che riaprirò non appena avrò certezza della fine di questa vicenda e della mia completa guarigione scusandomi per il disagio che posso aver arrecato a tutti i miei pazienti .
Attraverso queste due righe voglio rafforzare il messaggio del rispetto che dobbiamo avere delle nome procedurali nei confronti del CoronaVirus, sottolineo l’importanza di una particolare attenzione per gli anziani e soprattutto di non trincerarsi dietro la spirito della paura, perché con la paura siamo perdenti ma con la collaborazione riusciremo a venirne fuori più forti.
Giunta indegna quella che si nasconde dietro all’epidemia: la Lega al fianco di commercianti ed esercenti del Centro al collasso.
“Non è degna di Macerata e dei maceratesi una giunta che, per bocca dell’assessore Ricotta arriva a nascondersi dietro il coronavirus per tacitare le voci contrarie sul PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile). Priorità alle conseguenze dell’epidemia? Subito apertura del Centro almeno fino alla fine dell’emergenza con possibilità di sosta veloce e parcheggio in piazza della Libertà per dare una mano ai commercianti. Il controllo del contagio sta portando a zero il numero di chi si serve degli ascensori ed acuisce una crisi ad un passo dall’essere irreversibile”.
Il consigliere leghista Andrea Marchiori, candidato a sindaco di Macerata, sorvola sulle offese personali ricevute dallo sfidante Ricotta e rilancia in chiave politico-amministrativa:
“Ricotta si loda per aver fatto solo il suo dovere di amministratore nel supporto agli anziani, ma lascia soli commercianti ed esercenti al collasso per i danni economici dell’epidemia. Le mascherine non possono e non devono essere usate come bavaglio e strumento di distrazione di massa. Perché anche ieri è stata convocata la commissione sul PUMS senza che ci fosse alcuna urgenza e senza che si adottasse alcuna precauzione sanitaria? – sottolinea Marchiori – Chiederò in consiglio di sospendere ogni decisione sul PUMS come è giusto ed opportuno che sia, e di attuare alcuni provvedimenti per le attività del centro storico. La chiusura dell’università e delle scuole, unico ossigeno di una ZTL al collasso, impone un’urgenza di cui non c’è mai stata né c’è traccia nelle azioni della giunta PD”.
Antonio Pignataro relativamente alla questione “Autovelox e controlli”: "Sento il dovere morale e professionale di ricordare a tutti gli amministratori che hanno nelle loro mani e nelle loro decisioni la tutela e il benessere delle proprie comunità un principio dettato dalla nostra Carta Costituzionale e precisamente l’art. 54 che precisa “tutti i cittadini, cui sono affidate pubbliche funzioni, hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore” in quanto dalla loro condotta, dalla loro onestà, dal loro buon senso dipende la sicurezza, la giustizia, la libertà, la sanità, l’economia, la salute, il destino e il benessere dei nostri figli, le sorti del nostro stesso paese".
Continua il Questore: "Desidero trasmettere un messaggio a tutti quelli che svolgono funzioni pubbliche che l’inciso della Disciplina è inserito nell’art.54 e non si riferisce ad una disciplina militare bensì alla competenza, alla preparazione, al buon senso, al senso di giustizia e al valore che di volta in volta si dà ai propri provvedimenti e alle proprie decisioni.
Per Onore si deve intendere l’impegno preso con le rispettive comunità improntato alla fiducia e al senso di legalità che non deve mai venir meno in quanto, e questo vale per ogni comunità, se si dovesse incrinare il rapporto di fiducia che deve sempre sussistere tra Stato e cittadino verrebbero meno anche tutti quei principi che hanno permesso al nostro paese di essere un esempio di civiltà e legalità.
Pertanto ogni volta che la comunità lamenta un comportamento, una condotta da parte dell’Autorità che può dare una visione diversa di legalità, di buon senso occorre che chi viene investito e nella fattispecie il sottoscritto quale Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza deputato a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica faccia, per senso dello Stato e per rispetto della comunità, i dovuti accertamenti al fine di dare una risposta concreta alla comunità e che possa non incrinare, ripeto di nuovo, quel rapporto fiduciario che deve sempre sussistere tra Stato e cittadini.
Come Questore ripeto, quale Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza deputato a tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica, occorre dare risposte concrete ai cittadini che, con forza, lo richiedono.
Nella fattispecie - spiega Pignataro - in esame la Polizia non ha fatto altro che adempiere ad un preciso dovere con la duplice funzione di dare risposta alle lamentele dei cittadini che duravano da tempo e che avevano incrinato il rapporto fiduciario con le Autorità e dall’altro di difendere anche gli stessi Amministratori dalle eventuali illazioni circa un operato discutibile sul piano del diritto e del buon senso, così come richiesto anche, peraltro, dalla Comunità Montana con forale richiesta pervenuta .
Occorre, inoltre, in tale contesto sottolineare che la polizia locale dovrebbe tutelare in primis le strade comunali e provinciali e, in forma residuale, qualora si ravvisasse alta incidentalità collaborare, previa intesa, con la Polizia stradale nella pianificazione dei servizi per tutelare i cittadini, solo in questo modo possiamo dare il messaggio di uno Stato vicino alle comunità e non trasmettere una visione distorta e di comune opinione di “fare cassa” sulle strade statali extraurbane.
Le polizie locali devono pattugliare ogni angolo delle proprie comunità garantendo sicurezza e prevenzione anche nell’ambito della cosiddetta sicurezza partecipata e della polizia di prossimità che il Questore ha sempre, di fatto, e come si può rilevare dai vari servizi effettuati con le molteplici polizie locali, perseguito con una osmosi che può essere di esempio per una collaborazione ancora più incisiva con tutte le altre al fine di tutelare con buon senso, passione e perseveranza le comunità che oggi, più che mai richiedono sicurezza, giustizia e libertà".
"Il Questore vuole sottolineare, ancora una volta, che in questa provincia la Prefettura con il Prefetto Dott.ssa Iolanda Rolli, la Procura con il Procuratore Capo Giovanni GIORGIO e le Forze di Polizia hanno sempre dato prova di un impegno straordinario ed eccezionale che meritano i cittadini della provincia di Macerata per la loro operosità, laboriosità e condotta improntata ai principi dettati dalla nostra Carta Costituzionale e mirante ad incrementare e rinsaldare il senso di legalità che può solo ed esclusivamente portare al benessere dell’intera comunità.
L’indifferenza è il male peggiore della nostra società - conclude Pignataro - è la negazione dello spirito umano e ciascuno di noi è chiamato a fare delle scelte di campo e a non girarsi mai dall’altra parte ma dare il massimo del proprio impegno quando si è chiamati a svolgere una funzione pubblica per incrementare e rinsaldare la percezione di sicurezza e legalità che può discendere solo da una corretta condotta, conforme alla legge e quindi chiedo a tutti i cittadini il massimo rispetto e l’osservanza delle norme e, nel caso specifico, del Codice della strada affinché ciascuno di noi possa contribuire, con la propria semplice condotta, a difendere e tutelare la sicurezza degli utenti della strada, a prescindere dalla presenza o meno dei rilevatori della velocità".
Torna il campionato di Serie A3 Credem Banca, con la 9° giornata di ritorno che vedrà sfidarsi la Menghi Macerata con la BCC Leverano.
La partita si svolgerà domenica alle 18 alla Marpel Arena, ma i biancorossi non potranno fare affidamento sul sostegno del proprio pubblico, come da direttive ufficiali. Per tutti i tifosi e gli appassionati sarà comunque possibile seguire la partita in streaming. I metodi a disposizione sono due: attraverso la piattaforma ufficiale della Lega Volley, legavolley.it; la Menghi Macerata metterà poi a disposizione anche la diretta tramite Facebook, visualizzabile dalla pagina Pallavolo Macerata, dove si potrà commentare la partita, trovare aggiornamenti in tempo reale e formazioni in anteprima.
Nonostante l’assenza del calore dei tifosi, non mancheranno invece agonismo e spettacolo. In palio ci sono punti fondamentali per la corsa ai play-off e la lotta salvezza; con quattro giornate alla fine del campionato, la Menghi Macerata, oggi terza in classifica, vuole assicurarsi una posto alle spalle della capolista Videx Grottazzolina. La BCC Leverano occupa invece l’ultima posizione e cerca punti per evitare la retrocessione diretta. Si prospetta una partita tirata, con le squadre che combatteranno su ogni palla.
Controlli sui seggiolini antiabbandono: Polizia locale al lavoro.
Da ieri, venerdì 6 marzo, non sono più giustificati i genitori con bambini di età inferiore ai quattro anni privi di sistemi antiabbandono in auto accompagnati da un certificato di conformità rilasciato dal produttore.
La Polizia locale di Macerata, in questo primo periodo, effettuerà controlli specifici per sensibilizzare i genitori sull’utilizzo del dispositivo con l’obiettivo non di sanzionare ma piuttosto di far rispettare una norma, che dopo vari rinvii per dare modo e tempo di adeguarsi, adesso deve essere rispettata.
Dal 20 febbraio 2020 è possibile richiedere un contributo di 30 euro per ciascun dispositivo di allarme acquistato entrando nella piattaforma www.bonuseggiolino.it e inserendo le credenziali Spid (Sistema pubblico di identità digitale). Il rimborso vale anche per i dispositivi acquistati in precedenza, dietro compilazione dell'apposito modulo e allegando lo scontrino o la ricevuta fiscale.
Le sanzioni per chi non è ancora munito di un sistema anti-abbandono sono previste dagli 83 ai 333 euro (che si riducono a 58 e 100 euro se si paga entro cinque giorni) con sottrazione di 5 punti dalla patente. Se si commettono due infrazioni in due anni scatta la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.
Rush finale delle Audizioni live della 31° edizione di Musicultura di fronte alla giuria del Festival, in diretta streaming nella pagina Facebook e nelle televisioni private ÉTV Marche (canale 12) e TVRS (canale 111).
Un venerdì ricco di colori musicali ha contraddistinto la penultima serata di ascolti dei membri della giuria per la selezione dei 16 finalisti di Musicultura 2020 che saranno protagonisti della prossima fase del celebre concorso.
La commissione di ascolto, capitanata dal Direttore Artistico Ezio Nannipieri e composta da Stefano Bonagura, critico musicale, Fiamma Sanò, giornalista, Marco Maestri, autore e compositore, Roberto Giambò e Marcello La Matina delle Università di Camerino e Macerata, è stata conquistata dal progetto della band ULULA & LaForesta a cui è andato il “Premio Med Store” per la migliore esibizione della serata.
ULULA & LaForesta è una band di Verona alla ricerca di un sound non convenzionale, contaminato da generi diversi, con sonorità contemporanee.
Nasce dall’incontro tra il cantautore Lorenzo Garofalo, in arte Ulula e da LaForesta, gruppo composto da Andrea Mandelli, Maximilian Agostini, Filippo Chiarini, Simone Carradori e Alessio Profeti.
Influenze indie, rock e folk hanno accompagnato i testi e la voce di Lorenzo Garofalo nelle canzoni: Lacerba, Non esiste niente, Oddio l’oblio. Impegnati in progetti sociali e pronti a calarsi nei panni di chi è meno fortunato, usano la loro musica anche per beneficenza “Ci piace pensare che la musica scelga noi e non il contrario. Siamo rimasti servitori, moltiplicatori di essa; lasciamo che usi i nostri cuori le nostre teste e i nostri corpi per diffondersi.”
Le migliaia di persone che hanno seguito la serata dalla diretta streaming della pagina di Facebook hanno scelto l’esibizione di The Vito Movement a cui è andato il “Premio Val Di Chienti” del pubblico.
The Vito Movement è un collettivo musicale che nasce a Palermo nel 2018 “aperto a tutti quelli che vogliono suonare con noi” formato da Giovanni Parrinello, Marco Raccuglia e Giacomo Scinardo. Rappresentano in musica la loro città e le tante sfumature dialettali di ogni strada “Siamo un miscuglio di testi, parole, suoni. Siamo il nostro dialetto.” hanno raccontato i componenti della band.
Con un groove minimale, di grande effetto, formato da basso chitarra e percussioni hanno proposto a Musicultura i loro primi due singoli: Masterpiece, contro la violenza sulle donne e Welcome to Ballarò, entrambi scelti come colonna sonora di Sicilian Rhapsody e la canzone Io Ti Attendo. Prossima l’uscita del loro nuovo album.
Lamine all’anagrafe Viviana Strambelli di Trapani, attrice e cantautrice “ Nasco come attrice, - ha raccontato Lamine - creavo le musiche per gli spettacoli e cantavo nelle mie parti. Per gioco ho iniziato il mio percorso musicale e dopo anni di studio ora sento che il mio suono mi corrisponde” Con un progetto di cantautorato contemporaneo, alternative pop, un sound visionario ed internazionale, Lamine ha proposto al Festival: Non se ne va, Penna Bic, la storia di un incubo vissuto e Non è tardi. Testi minimali e suoni essenziali per la cantautrice siciliana in quanto“ viviamo in un momento in cui c’è più bisogno di verità che di filtri”
Matteo Carmignani 30 anni di Vinci (FI), negli anni ‘90 fonda gli Alkimia, e gli Oronero Rock band, per cui scrive testi e melodie. Nel 2001 si trasferisce a New York e, parallelamente al suo lavoro nell'industria delle costruzioni, si dedica ad un progetto di musica elettronica. Aggrappato alla musica come ad “una donna da amare”, la scopre nel tempo diversa e sul palcoscenico del Lauro Rossi, con un sound molto evocativo, ha offerto le canzoni: Acrobazie, Le parole che ti detto e Un posto al sole. A breve il suo album di esordio con la produzione artistica di Fabrizio Simoncioni. Tra le sue espressioni anche un libro nella cui prefazione scrive ”Imparare ad ascoltare il silenzio è il modo migliore per comprendere la musica, quella del mondo e quella dell'anima.”
Guastavoce è il progetto di Francesco Falco, cantautore casertano classe ’84: un microcosmo di canzoni dalla provincia e dal tempo presente in un mosaico in cui malinconia e speranza viaggiano insieme. Guastavoce ha proposto, con atmosfere folk e intime alternate alle suggestioni del cantautorato classico, i brani: Se senti le mie demo, Tu vieni da un sogno e Lunedì . “Lavorare sulle canzoni fino a farle brillare, - ha detto l’artista - questa è la mia idea di successo e la mia prospettiva”
Tra i più giovani iscritti al festival, i The Flyers di Reggio Calabria, nascono nel 2013 dall’unione di Salvatore Spadaro, Michele Macrì e Michele Panetta. Riconosciuta come “miglior band studentesca italiana del 2016” al CampusBand della Siae ed Rtl 102.5, noti per il loro stile pop-punk e rock che li ha sempre caratterizzati con un’influenza di musica elettronica, collaborano con Mario Lavezzi a approdano a Musicultura con le canzoni: Quarantenne che ne sai, Blu cobalto, una storia finita che può ricominciare, c’è sempre una speranza e Marta ha paura sull’ incertezza dei ragazzi di diciotto anni.
“Sono canzoni con diversi vestiti musicali che rispecchiano la nostra crescita, abbiamo iniziato a suonare a 13 anni, ora ne abbiamo 20 e sono cambiate molte cose..”
Questa sera a calcare il palcoscenico del Teatro Lauro Rossi di Macerata, gli ultimi sei artisti in gara: Miele, Alex Ricci, Giannicaro, Fabio Curto, Magma e Vhelade, in diretta su ETV canale 12, TVRS canale 111 e in streaming sulla pagina Facebook di Musicultura.
C’è già il primo nome di Sferisterio Live Macerata 2020, il festival di musica dal vivo nato dalla felice collaborazione tra l’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata e l’Associazione Arena Sferisterio che negli ultimi anni ha raggiunto, grazie alle proposte offerte di artisti di fama nazionale internazionale, grande successo e apprezzamento.
Si tratta di Francesco De Gregori che, grazie alla collaborazione organizzativa di M&P Company, si esibirà sul palcoscenico dell’arena maceratese il prossimo 12 agosto con “De Gregori & Band LIve – Greatest Hits”.
“Può sembrare fuori luogo l’annuncio di un concerto di questi tempi ma per l’Amministrazione comunale di Macerata non lo è. Ci stiamo impegnando ad andare avanti con fiducia – afferma il sindaco Romano Carancini – e far sapere alla nostra comunità che non ci fermiamo mi sembra un segnale positivo. Lo facciamo annunciando un concerto che vedrà all’Arena Sferisterio una stella del cantautorato italiano, Francesco De Gregori, artista impegnato anche in attività umanitarie".
"In un momento difficile guardiamo con fiducia alla ripresa della città e del paese – interviene l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde-. I grandi eventi culturali dell’estate nel nostro amato Sferisterio potranno essere l’occasione di rilancio. Per questo salutiamo con entusiasmo il ritorno a Macerata di Francesco De Gregori, un grande della storia della musica”.
Il “principe” sarà accompagnato sul palco dalla sua band e proporrà al pubblico le canzoni più famose e significative del suo repertorio. In scaletta, infatti, sono previsti i suoi grandi classici ma anche gioielli nascosti, brani raramente eseguiti dal vivo negli ultimi anni.
La band che accompagnerà De Gregori sarà composta da Guido Guglielminetti (basso e contrabasso), Carlo Gaudiello (tastiere), Paolo Giovenchi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino) e Simone Talone (percussioni).
I biglietti, comprensivi di prevendita, sono già disponibili su TicketOne e alla Biglietteria dei Teatri di piazza Mazzini (tel. 0733.230735 - 0733.233508/fax 0733.261570| e mail boxoffice@sferisterio.it, aperta oggi sabato 6 marzo dalle 10 alle 13 poi dal 10 marzio dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30, domenica e lunedì chiuso. Questi i prezzi: Platino 80 euro, Oro 69 euro, Verde 60 euro, Blu 55 euro, Rosso 49 euro, Giallo 39 euro e Balconata 30 euro.
Info: www.friendsandpartners.it www.francescodegregori.net - www.facebook.com/fdegregori - twitter.com/fdegregori www.youtube.com/user/degregori - instagram.com/degregoriofficial (lb)
Coronavirus, calano gli accessi ai pronto soccorso - FOTO„AaAAAmnUnDopo
E' notizia di ieri quella che ha riguardato un Medico del reparto di Dermatologia dell’ospedale di Macerata risultato positivo al Coronavirus (leggi qui). Si è trattato del primo caso di contagio che ha coinvolto direttamente la città di Macerata rendendo così necessaria l'evacuazione dell'ambulatorio che oggi al suo ingresso aveva affisso un cartello dove si comunicava la chiusura al pubblico fino all'11 marzo in via preventiva.
Un ulteriorie disagio che limita un servizio al pubblico a causa dell'emergenza Covid-19 oltre che svuotare il nosocomio dove al suo interno oggi si respirava un'atmosfera quasi spettrale. Lo dimostrano le foto realizzate questa mattina nei corridoi e nelle sale d'attesa dei vari reparti, che si presentavano liberi e stranamente vuoti dove gli unici passi che si sentivano erano quelli del personale medico e paramedico che, munito di mascherina, erano intenti a trasportare qualche barella o si recavano ad assistere i ricoverati ai piani.
Un viaggio quello all'interno dell'ospedale maceratese, che racconta una parte dell'"Effetto Coronavirus", cioè la paura della gente verso il contagio, riuscita anche a far crollare gli accessi nelle strutture sanitarie e che ogni giorno vede i suoi numeri aggravarsi. Un disagio che nessuno prova nemmeno a nascondere e di ciò, ci si può rendere conto molto bene quando si parla con le poche persone presenti nelle insolitamente snelle file al CUP, raccontandosi "preoccupati oltre che un pò anche stanchi psicologicamente".
Una situazione che crea ulteriore smarrimento tra le gente e sopratutto desolazione un pò come si è potuto constatare camminando tra i corridoi dell'Ospedale Civile di Macerata questa mattina.
È stato presentato. negli scorsi giorni, un nuovo progetto politico nella realtà maceratese per una nuova concezione della realtà cittadina.
"Macerata Sovranista - si legge nel comunicato - nasce dalla volontà di offrire una alternativa politica e culturale al grigiore che incombe sulla classe dirigente locale e nazionale
Agiamo nella società circostante con una sola volontà che si esprime in mille voci: mostre, conferenze, gruppi di studio, sperimentazioni artistiche, concerti, centri di aggregazione, comunità giovanili, palestre, volontariato, sindacalismo, provocazioni mediatiche.
Macerata Sovranista declina la politica come volontariato al servizio della polis. I suoi militanti sono uomini e donne mosse da un forte amore verso la loro città e la loro Nazione che vogliono torni ad essere forte, sovrana e libera dai vincoli UE".
Al momento rimane avvolta nel mistero la possibile partecipazione alla prossima tornata elettorale, mistero che ad oggi nessuno vuole svelare.
Se c’è una bella certezza in questo periodo è sicuramente Musicultura.
Con le sue canzoni scanzonate ed impegnate, alleggerisce gli animi e ci fa volare sulle note colorate di un panorama musicale italiano che ha qualcosa da dire e da raccontare . È questo il grande potere della musica.
Grazie alle dirette televisive delle serate su emittenti regionali e alla diretta streaming nella pagina Facebook di Musicultura, gli appassionati del Festival hanno potuto seguire le esibizioni live dei nuovi cinque artisti in programma che sul palco del teatro Lauro Rossi di Macerata, purtroppo a porte chiuse per le ristrette ordinanze dell’emergenza coronavirus, si sono esibiti di fronte alla giuria del Festival e al pubblico a casa per accaparrarsi un posto in finale tra i magnifici 16 di Musicultura 2020
Largo all’avanguardia e alla sperimentazione con le canzoni di Paolo Rig8, autodidatta di Torino , che ha conquistato il “Premio Med Store” assegnato della giuria del Festival per la migliore esibizione della serata. L’artista si è avvicinato alla musica grazie agli strumenti e ai dischi rock del fratello maggiore. Con un’ ampia tavolozza di colori, gestita con grande consapevolezza, Paolo Rig8, insegnante di batteria e di produzione musicale, si è proposto a Musicultura con le canzoni: Non scherziamo, Gli anni 20 e Scemi in paradiso “Amo la musica – ha detto l’artista - ma lei mi vede più come un amico”.
Ad accaparrarsi il “Premio Val Di Chienti” del pubblico dei social Alberto De Luca che si è esibito live con le canzoni: Ma fleur un brano che tratta di gelosia, Nuvole e De Andrè.
In una fusione tra elettronica, cantautorato italiano e genere trap, il cantautore di Sondrio con la sua voce e con i suoi testi raffinati ha conquistato i migliaia di utenti in diretta sui social della pagina di Facebook di Musicultura che hanno espresso la propria preferenza tramite i commenti sulla diretta social.
Costanza, all’anagrafe Costanza Motroni di Livorno classe 1998, nonostante la sua giovane età, unisce le note a parole dense di profonde emozioni per raccontare i suoi sogni, le sue fantasie, le sue irrequietezze e le sue tentazioni.
A breve logopedista di professione, Costanza a Musicultura ha proposto tre intensi brani legati tutti dall’ispirazione per una stessa persona: 100 maglioni , dove si scopre che il segreto dell’umanità è la fragilità, 1000 luci spente e Lunapark.
Il rap di PeppOh, apprezzato dalla giuria del Festival, già tra i finalisti di Musicultura 2016, con testi complessi in un’armonia melodica ricca di sfumature condite dalla sua bella voce, ha proposto al Concorso Totale, Where is the Rapstar? !per la prima volta presentata con una band e Vita un inedito dedicato alla mamma “La mia croce e delizia? …la mia voce e la mia scrittura mi fanno sentire un cantante tra i rapper e un rapper tra i cantanti”
Salba, all’anagrafe Salvatore Battaglia, è un cantautore siciliano di ventisette anni, cantante, pianista, tastierista, producer che vive a Milano dove si occupa di musica, concerti live e produzioni, ha proposto a Musicultura i brani: Tu sei qua, un brano che racconta il rapporto dell’artista con la musica, Allegro ma non troppo e Vivo solo dedicato a tutte le vittime di bullismo che stanno affrontato periodi di grande fragilità “ ho raccolto una serie di testimonianze e di racconti sul tema del bullismo e della solitudine” ha raccontato Salba alla giuria.
Le audizioni live in diretta sulle televisioni regionali e in streaming sulla pagina Facebook di Musicultura continuano per il rush finale domani sabato 7 marzo con gli ultimi sei artisti in programma: Miele, Alex Ricci, Giannicaro, Fabio Curto, Magma e Vhelade.
Intanto, ricordiamo che in questo ultimo week end di Musicultura sono ancora in vendita promozionale i biglietti per le grandi serate finali del Festival del prossimo giugno all’Arena Sferisterio presso la biglietteria dei Teatri in Piazza Mazzini 10 di Macerata e il Centro Commerciale Val Di Chienti.
La Provincia di Macerata ha raggiunto l’accordo con il Comune di Macerata per la vendita del chiosco situato al Sasso d’Italia, con relativa corte circostante. Il prezzo stimato è di 14.780 euro.
Al tempo stesso l’ente provinciale, mantenendo la proprietà, affida il diritto d’uso del bosco urbano di 4 ettari al Comune per trenta anni (rinnovabili per uguale durata) a condizione che venga garantita la custodia, la cura e la pulizia, la sorveglianza, la manutenzione ordinaria e straordinaria.
Il Presidente Antonio Pettinari ha decretato dunque la regolarizzazione e la formalizzazione contrattuale dell’intesa con il Comune di Macerata per permettere una migliore fruizione pubblica da parte dei cittadini di questa zona verde, che negli anni passati è stata molto frequentata.
“È questa un’intesa molto importante - afferma Pettinari - a cui stiamo lavorando da tempo con l’Amministrazione comunale e in particolare con l’assessore ai Lavori Pubblici. L’obiettivo è rilanciare quest’area verde, cara alla città, non solo ai residenti della zona; inoltre la cessione del chiosco permetterà una riqualificazione della zona con una nuova attività”.
Medico che lavora nel reparto di Dermatologia dell’ospedale di Macerata risultato positivo al Coronavirus. Si tratta del primo caso di contagio che coinvolge la città capoluogo di provincia.
In via preventiva gli ambulatori di Dermatologia sono stati chiusi.
Il dottore ha anche un ambulatorio privato. L’uomo non è comunque in gravi condizioni, e i familiari e i pazienti che il medico seguiva (o comunque coloro che hanno avuto contatti diretti con lui), sono stati avvertiti e messi in quarantena.
"Le locandine hanno sempre gli stessi titoli pesanti, mi rifiuto di esporle!". Questo il messaggio di protesta scritto con un pennarello da un tabaccaio maceratese, Mattia Quatrini, all'ingresso della sua edicola "Vintage Tab", che si trova in piazza Pizzarello a Macerata, negli spazi solitamente dedicati ai titoli d'apertura dei quotidiani locali.
La motivazione dietro il suo gesto, emerge da un post pubblicato su Facebook, in cui vengono riportate le foto delle locandine odierne, con allegato il messaggio: "Avete rotto con le brutte notizie, dobbiamo ribellarci a questa psicosi".
"Una grave emergenza in cui versa l’intero comparto produttivo del turismo e della cultura della regione Marche a causa dell’epidemia da Coronavirus ”. Sono queste le parole con cui si apre la lettera inviata questa mattina dall’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni al Ministro Dario Franceschini per rappresentare ”l’ esigenza di porre in essere, con debita urgenza, da parte del Governo Nazionale e, ove occorra, anche dell’Unione Europea, tutti quei provvedimenti straordinari e contingibili per fronteggiare la gravissima crisi “. Pieroni ha evidenziato subito che “Il settore del turismo, che nella nostra seppur piccola realtà regionale vale il 13% del PIL complessivo, con oltre 80 mila addetti tra maestranze dirette ed indirette, è stato totalmente azzerato. Le prenotazioni per soggiorni vacanzieri, di periodo breve o lungo che fossero, sono state completamente annullate, per tutti i mesi a venire".
L’ assessore non manca di sottolineare la peculiare situazione delle Marche a tre anni dal sisma del 2016 che ha interessato 1/3 del territorio regionale “con fortissime ricadute negative sulla domanda turistica nazionale ed internazionale, effetti negativi questi che hanno segnato profondamente l’andamento turistico generale negli anni 2016, 2017 e 2018, la nuova disgraziata emergenza che si è abbattuta sul nostro Paese rischia di compromettere definitivamente le già fragili basi sulle quali avevamo ricostruito una nuova offerta turistica ed una nuova destinazione. Era stato un lavoro importante, svolto anche in collaborazione con il MIBACT e l’ENIT, che aveva prodotto risultati significativi, come dimostrato dalle crescenti e qualificate attenzioni riservate alle Marche da importanti organi di stampa e da operatori internazionali, ad iniziare dalla “Lonely Planet”, che aveva incluso la nostra regione come unica destinazione italiana al mondo, imperdibile per l’anno 2020".
Stessa situazione si riflette anche sul settore delle attività dello spettacolo, sugli artisti e sulle maestranze, sulle sale cinematografiche e nella gestione del comparto dei beni e delle attività culturali.
“In questo difficile e delicato momento – prosegue Pieroni nella lettera - che impone a tutte le Istituzioni del Paese un rinnovato livello di responsabilità, mi permetto trasmetterle alcune circostanziate proposte, con l’auspicio che possano ben presto trasformarsi in provvedimenti operativi quanto mai indispensabili. A fronte di una situazione di chiara emergenza ritengo infatti che gli eventuali provvedimenti da intraprendere dovranno riguardare, a mio modesto avviso, tutto il territorio nazionale e non essere limitati soltanto alle zone rosse".
Ecco le proposte operative trasmesse al Ministro e condivise dal sistema turistico-culturale regionale:
- Per la nuova programmazione dei fondi strutturali 2021-2027 ottenere dall’Unione Europea l’inserimento di uno specifico obiettivo strategico/asse dedicato al turismo ed alla cultura, che merita le giuste attenzioni al pari degli altri settori economici
- La platea dei destinatari già prevista dal decreto legge n. 9 del 2 marzo 2020, “Sospensione di versamenti, ritenute, contributi e premi per il settore turistico-alberghiero” dovrà essere ampliata inserendo tutte le imprese e le professioni del settore turismo anche quelle connesse alla filiera.
- Misure di sostegno per le attività e le imprese culturali: prevedere risorse per contenere le perdite dei soggetti finanziati dal Fondo Unico Spettacolo (FUS), di sale e circuiti cinematografici, delle imprese e dei lavoratori nel settore dello spettacolo nonché della valorizzazione del patrimonio culturale.
- Sostegno ai lavoratori: si ritiene fondamentale prevedere l’estensione e attivazione immediata della Cassa Integrazione (CIG) in deroga per tutte quelle aziende del settore turismo alle quali non si applicano gli ammortizzatori sociali esistenti e la semplificazione della procedura di accesso alla CIG-CIGS-FIS per le aziende a cui si applicano tali strumenti, oltre al necessario prolungamento della cd “disoccupazione” per i lavoratori stagionali
- Differire e sospendere, almeno fino al 30 settembre 2020, i termini del pagamento dei contributi previdenziali e delle imposte dirette e indirette anche locali, comunque per un periodo congruo e correlato agli sviluppi dell’emergenza
- Sospensione del pagamento delle rate dei mutui bancari e dei relativi interessi con slittamento delle rate in coda al piano di ammortamento nonché l’accesso facilitato al Fondo di garanzia delle PMI
- Indennizzo alle aziende e ai lavoratori autonomi che abbiano subito danni rilevanti diretti;
- in una fase successiva congrue ed ulteriori risorse in conto capitale per un programma di investimenti e ristrutturazione che possa servire da rilancio del settore, ma anche da volano dell’economia;
- Definizione, con ENIT, di un Piano straordinario di promozione e marketing diretti principalmente al mercato turistico internazionale
L’assessore ha poi segnalato, anche se non di diretta competenza del MIBACT “l’esigenza di inserire nel Piano futuro degli investimenti, come anticipato dal Presidente Conte, la soluzione di problemi storici della nostra regione inerenti i collegamenti: dal completamento della terza corsia dell’autostrada A14 da Porto S. Elpidio a San Benedetto del Tronto, del raddoppio della linea ferroviaria nella tratta Orte – Ancona, nella realizzazione dell’ alta velocità lungo l’asse ferroviario adriatico".
Prima dei saluti, la lettera si conclude con un’ultima sollecitazione sull’annosa e controversa questione dei rinnovi delle concessioni balneari: “ alla luce delle disposizioni contraddittorie riconducibili alla normativa europea (direttiva Bolkestein) e alle norme inserite nella Legge Finanziaria per l’anno 2019. Fare definitiva chiarezza sulla materia è quanto mai urgente e necessario, viste anche le giuste rivendicazioni della categoria che continua a vivere nella più assoluta incertezza".