di Carlo Cambi
Ricordatevi di Luigi D’Aquino, generale napoletano che aduso a fare il pendolo tra le fazioni non ebbe gloria, ma determinò il corso della storia. E’ con questo ammonimento che accetto l’invito dell’amico Guido Picchio a svolgere qualche considerazione attorno alle prossime elezioni amministrative che manderanno – questo è l’unico risultato già certo – in archivio dieci anni di “signoria” di Romano Carancini avendo attenzione a ciò che accade – o non accade - nell’accampamento del Centrodestra.
Per curiosa coincidenza della storia potrebbe verificarsi che si vada alle urne nell’imminenza di un anniversario troppo spesso negletto dalle nostre parti: la battaglia di Tolentino.
Nulla a che vede con il sindaco Pezzanesi, beninteso. Ché la proporzione degli eventi è assai diversa. Molti storici negano che lo scontro tra l’audace Re di Napoli, cognato (poi traditore) di Napoleone Bonaparte, e gli austriacanti sia stato l’embrione del Risorgimento. Io invece me ne sono fatto persuaso e dico che se il Murat una colpa ce l’ha è di non aver saputo cogliere l’attimo che la Storia gli aveva offerto. L’avesse fatto sarebbero mutati i destini suoi, ma soprattutto di gran parte delle genti d’Italia.
A Macerata in questi giorni accade lo stesso; mi auguro che il Centrodestra non disperda l’occasione che la storia gli propone. Sarebbe un danno per sé, ma soprattutto per i maceratesi.
Ebbene la battaglia di Tolentino come si dovrebbe ricordare si combattè tra il 2 e il 3 maggio 1815. Gli scontri ebbero inizio quando il Re di Napoli stava ancora a palazzo Torri (vedete com’è Macerata? Non c’è nulla - lapidi risorgimentali a parte- che illustri come quelle mura avite siano state teatro per due volte della Storia grande col passaggio di Napoleone e del cognato, poi ragionano di turismo e di cultura…mah) e fu nella mattina del 3 che stava per vincere quando, contesa La Rancia, fu D’Aquino a combinare il pasticcio. Inquadrò i napoletani rendendoli facile bersaglio dei soldati austriaci, non solo a Murat mandarono falsi messaggi ed egli decise di ritirarsi. L’esercito si squagliò e con esso la speranza della “liberazione” dell’Italia dalla forza straniera e dal giogo del papato.
Se ricordo questi eventi è perché attende il Centrodestra un altro 3 maggio.
C’è l’opportunità di ocogliere l’attimo di un Risorgimento della città scivolata prima a valle, pi in posizione marginale rispetto alla sua provincia, quasi raggrumata in rancoroso isolamento dal resto dei territori, incattivita in fazioni all’ombra delle quali si coltivano meschini e privatissimi interessi.
Macerata ha bisogno – indipendentemente dallo schieramento e dal condottiero – di tornare a essere città motrice del suo territorio, città promotrice di intelletto, città nutrice delle sue ambizioni guardando per prima cosa alle (scarse per consistenza purtroppo) nuove generazioni.
L’errore di Murat fu quello di ascoltare falsi messaggi, il fato gli mise accanto per la fase finale della guerra un generale che aveva avuto intese con la monarchia borbonica, ma soprattutto rivelò ciò che Napoleone sapeva benissimo: egli era uomo di invidiabile coraggio, ma privo di qualsiasi senso tattico. Aveva costruito la sua fortuna militare sulla forza d’urto della cavalleria, ma quando si trattava di organizzare un piano di battaglia non aveva idea di come condurre il campo.
Ora è tempo che io esca dalla metafora.
Lascio a chi legge di considerare chi possa vestire nel Centrodestra i panni di Gioacchino Murat, ma so per certo – lo si è letto sulle cronache cittadine – che a qualcuno nello schieramento di Centrodestra è venuto in mente di affidare le truppe a una riedizione di D’Aquino. Infarcendo di falsi messaggi l’indicazione medesima. Non si va lontano con simili generali.
Come Murat, qualche partito ritiene che basti lo sfondamento della cavalleria per aver ragione di linee avverse che hanno fatto dell’accerchiamento (e talvolta della circonvenzione) un’arte fino a rinserrare la città in un’autoreferenzialità da "ancien regime"!
Ciò che servirebbe a Macerata è una propensione alla ricostituzione del tessuto produttivo, al restauro del tessuto urbano, sociale ed economico, alla capacità progettuale complessiva, alla produzione culturale.
Ho in testa che il Centrodestra piuttosto che impastoiarsi in deboli e inconcludenti schermaglie interne che paiono più un prender o perder tempo in attesa non si sa di quale illuminazione messianica sulla scelta del candidato avrebbe dovuto stendere un programma comune e una volta fatto questo progetto vedere quale personalità meglio indossava questo abito. Che lo ricordo viene da abitare, perché il nuovo sindaco di Macerata dovrà indossare la città, dovrà portarla su di sé e accompagnarla di nuovo a sfilare sulla passerella del mondo.
E’ priva questa città di progetto economico, è priva di dialogo con il suo più potente motore intellettuale, l’Università, è priva di una proiezione futura.
I candidati alle primarie del Centrosinistra hanno squadernato sin qui visioni settoriali. Ciò che serve invece è una rifondazione della città in decisa rottura con i peggiori dieci anni della sua recente storia.
Si pensa, per dirne una, veramente che il centro storico languente sia solo una questione di ztl, di negozi che chiudono, di desertificazione demica? Quelli sono gli effetti, ma la causa prima è la perdita d’identità della città. Macerata è ora in cerca d’autore, Macerata ha bisogno di ritrovare una sua funzione e una ragione della sua coesione.
E poiché il centro è il luogo dell’identità urbana – intesa anche come comunità – avendo noi un’identità sdrucita è conseguenza che il centro perda peso e attrattiva. Del resto per chi ha governato sin qui era tatticamente comodo disperdere il senso di cittadinanza: è più facile governare delle monadi che non affrontare un’idea coesa e programmatica.
Ciò detto, veniamo al Centrodestra nelle sue - non troppo evidenti - manifestazioni, che si segnalano più per enunciazioni che per elaborazioni. Si culla la Lega nell’illusione che l’effetto-Salvini sia bastevole a garantirsi il successo. Se i conti si fanno sui risultati prima delle politiche e poi delle europee diciamo che sono malcontati.
C’è stato nell’imminenza di quelle consultazioni qualcosa di tremendo e di unico a Macerata e la reazione ha guidato d’impulso la matita elettorale. Ma il tempo ora è passato e la città per sua (positiva) natura è abituata non ai bruschi cambiamenti, a questa città – che non versò lacrime per Murat come successivamente elesse Garibaldi all’assemblea nazionale, ma come ultimo – non piacciono i sommovimenti, quanto piuttosto i convincimenti.
Dunque sarebbe urgente piuttosto che fare caminetti (fumosi) per decidere il candidato, aver fatto incontri pensosi per stendere un progetto di città. E cominciare un dialogo diuturno, sincero e profondo con la città. Bisogna avere un atteggiamento di razionale affetto per Macerata, non un prospetto muscolare!
Non è avvenuto per ora ed è sperabile che accada prima dell’annuncio ufficiale del comandante in capo. Vi è un’altra esigenza: non disperdere l’esercito. Il Centrodestra deve restare coeso anche a costo di siglare patti in anticipo tra le diverse componenti per poi dividere il successo. Guai se accadesse il contrario. E del pari non s’abbia fretta a designare il candidato, s’abbia costanza nel disegnare un programma articolato.
Il 16 febbraio il centrosinistra terrà le sue primarie e indicherà il suo conducator. Non resti il Centrodestra impiccato a quella circostanza, anche perché con tutta probabilità il competitor che emergerà dall’accolita del Pd porta per sua natura una data di scadenza. Insomma è prodotto deperibile!
Il Centrodestra deve avere la forza di indicare il "che fare", e poi "chi" avrà il compito di coordinare il progetto. E’ abbastanza evidente che dopo dieci anni di metodo Carancini se si vuole avere una reale prospettiva di vittoria non si può pensare di indicare un uomo solo al comando. Ed è il bisogno stesso della città che lo indica: c’è bisogno per rivitalizzare Macerata di una molteplicità di competenze a cui il Sindaco deve dare ascolto e sintesi.
E’ abbastanza imbarazzante che il Centrodestra non riesca a leggere la realtà fattuale che da sola s’incarica di indicare la strada per prevalere. E’ la città – o meglio il suo evidente impoverimento – a chiedere competenze plurali. Dunque, ogni possibile candidato e ogni diversa sensibilità che significa anche ogni diversa – quando c’è – identità culturale dello schieramento può e deve trovare nella composizione della lista una rappresentanza evidente. Piuttosto che dividersi sul candidato è bene che i diversi candidati s’intestino un pezzo di strada, un settore, una proposta, un’occasione di dialogo con la città. Tenendo conto che da sempre Macerata anticipa il quadro nazionale e fortemente è consonante alle vicende regionali.
Insomma, scimmiottando Guido Piovene, si può ben dire che anche a livello politico le Marche sono l’Italia e Macerata è le Marche. Dopo, e solo dopo, si sceglierà il Comandante che però senza il concerto dei suoi generali rischia di non avere sufficiente acume tattico e sostegno dell’intendenza.
Si dirà, "ma il tempo stringe". E io rispondo al Centrodestra: "usalo per dirci che città hai in mente". Poi che la interpreti Andrea Marchiori o qualcun altro avrà un valore secondario.
Ciò di cui il Centrodestra però deve tenere conto sono cinque caratteristiche che il candidato deve avere: autorevolezza, lungimiranza, popolarità, capacità di mediazione, intelletto programmatico. E’ possibile che queste doti non siano riunite in un solo nome. Ebbene, dove sta lo scandalo nel cercare fuori dalle coalizioni e delle fazioni, nella popolazione attiva, come nelle professioni, in chi suda il domani un simbolo?
Se il Centrodestra avesse confezionato l’abito (il programma) potrebbe aver lanciato un concorso per scegliere chi meglio lo indossa. Si dirà: non è stato fatto e quindi… E quindi male. Non è stato fatto, ma forse si può ancora fare. Io potrei qui fare dei nomi, anzi li faccio: Silvano Iommi, Paola Ballesi, Giuseppe Rivetti, qualche avvocato di grandissimo spessore umano e professionale.
Non cito esponenti di partito perché non voglio attizzare diatribe deleterie, ma insomma è noto a tutti che attorno al caminetto di Mosca c’è chi ha esperienza e amore per questa città da vendere e che forse meriterebbe di compiere oggi ciò che non fu consentito si compisse allora. Così come una candidatura al femminile darebbe un segno potente di discontinuità, capace di smentire “in res” la retorica della sinistra.
Del pari la composizione delle liste ci dirà se si ha la forza e la prospettiva di cambiare la città partendo dalle competenze dei cittadini. Credo che questo sia il quadro. Credo che studiarsi appena un po’ gli errori che vennero commessi nella battaglia di Tolentino servirebbe a capire come non ripeterli. Sapendo che Macerata ha indifferibile bisogno del suo Risorgimento. Se volete ve la dico più piana: presto che è tardi, ma anche occhio che la gattina frettolosa fece i gattini ciechi.
E davvero Macerata non ha bisogno di questo: da troppi anni naviga a vista e ora ha sbattuto contro il muro del declino.
Innegabili le preoccupazioni degli imprenditori maceratesi per le ripercussioni dell’effetto “coronavirus” sulle attività commerciali e sull’affluenza agli imminenti appuntamenti fieristici, dal16 al 19 febbraio al Micam ed al Mipel verranno presentati circa 70 marchi della Calzatura e delle Pelletterie; dal 19 al 21 febbraio sarà la volta di Lineapelle che vedrà la presenza di 30 marchi di Accessori per calzature e moda.
Ferme rassicurazioni sono arrivate però dall’Ente Fiera di Milano che ha comunicato che le attività si svolgeranno attenendosi scrupolosamente alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità ed in ottemperanza alle normative vigenti. La Fiera si doterà inoltre di tutte le misure di prevenzione aggiuntive consigliate dalle organizzazioni sanitarie al fine di tutelare espositori e visitatori.
Un momento centrale quello delle fiere in cui le Aziende, per essere più competitive e rispondere alle attese di un mercato sempre più articolato ed esigente, hanno puntato oltre che sul prodotto, innalzando gli standard qualitativi e delle innovazioni stilistiche, anche e soprattutto su materiali nuovi, ecocompatibili, riciclabili, con particolare attenzione al total look, ai servizi post vendita e alle modalità di comunicazione con il consumatore finale.
Una scommessa importante per la provincia di Macerata in cui il “Sistema Calzature”, insieme alla sua filiera di produttori di suole, accessori per calzature e pelletterie, con circa 9.000 addetti, sta attraversando e subendo da alcuni anni un cambiamento epocale, che ha messo in luce criticità oggi assolutamente non più compatibili con la nuova realtà globale in cui la competizione e il commercio internazionale, sono dominati sempre più dalla grande distribuzione, dalle griffes e da chi gestisce le grandi piattaforme Web.
In questo quadro, Matteo Piervincenzi, neo presidente della Sezione Imprenditori Calzaturieri di Confindustria Macerata, delinea le priorità inderogabili: la necessità di incentivare la crescita dimensionale tramite processi di aggregazione fra le imprese, una maggiore attenzione alle esigenze delle nuove realtà produttive che lavorano per i marchi internazionali, la promozione strutturata delle competenze e peculiarità del distretto e del territorio attraverso la ShoesValley, lo sviluppo delle opportunità legate alla Dichiarazione di area di crisi industriale complessa, la creazione di una piattaforma e-commerce territoriale e, soprattutto, la formazione per aiutare le imprese a gestire il cambiamento e per proteggere e valorizzare il nostro “Made in Italy”.
Ferma è la volontà di Piervincenzi, insieme al collega Valentino Fenni presidente della Sezione Calzature di Confindustria Centro Adriatico, di “incrementare sempre di più il confronto unitario con le Istituzioni, in particolare la Regione Marche e la Camera di Commercio delle Marche, interlocutori essenziali per assicurare alle piccole e medie imprese del principale distretto calzaturiero italiano, nuove prospettive di crescita, tutelando il prezioso lavoro dei propri addetti, incentivando con maggior forza nuovi percorsi di innovazione organizzativa e di approccio ai mercati. In questo modo si potrà essere più forti rispetto al mercato e più determinati per affrontare anche le gravi questioni internazionali che periodicamente interagiscono con le nostre attività, vedi guerre, instabilità politiche, dazi Usa, embargo con la Russia, Brexit e ora il coronavirus”.
Ieri pomeriggio si è svolta agli Antichi Forni, nell’ambito della mostra fotografica "Metamorfosi" organizzata dagli “Amici del Liceo Galilei”, una conferenza a due voci: Ninfa Contigiani (Docente UniMC) e Claudio Gaetani (Docente UniMC) hanno parlato di “Tracce di donne in città. Tra fotografia e spazi vissuti”.
La conferenza si è sviluppata soprattutto intorno ad una ventina di fotografie che i due oratori avevano selezionato tra le 400 foto in mostra. Il pubblico ha seguito con molto interesse le analisi critiche di Gaetani ed i riferimenti storico-sociologici dell’emancipazione femminile di quel periodo (1945-1975) illustrati dalla Contigiani.
Intanto continua, con notevole afflusso di pubblico, la mostra fotografica “Metamorfosi – 1945-1975 Trent’anni di evoluzione della società attraverso le nostra fotografie”, della quale è disponibile il catalogo con tutte le fotografie esposte.
Le prossime conferenze:
Martedì 11 ore 17,30 - Lucio Bugli (Presidente del Registro Aprilia)
“Evoluzione dell’automobile dal dopoguerra agli anni ’70”
Lucio Bugli: da sempre appassionato di motori, negli anni settanta si è avvicinato al motorismo storico tanto da entrare a far parte dell'Automotoclub Storico Italiano. Dell'ASI è stato consigliere federale per due legislazioni a cavallo fra gli anni 80 e 90 per poi diventare Presidente della Commissione Club dell'ASI stesso.
Da quattro anni ricopre la carica di Presidente del Registro Aprilia, club che riunisce gli appassionati del famoso modello di casa Lancia.
L'argomento della conferenza è un excursus dal 1945 al 1975 dell'evoluzione delle auto con particolare riguardo alle differenze tra la produzione europea e quella americana sottolineando le grandi innovazioni tecnologiche in tale periodo verificatesi.
Mercoledì 12 ore 17,30 – Romano Ruffini (Storico) con Francesca Violoni (Docente Liceo Scientifico Galilei)
“Metamorfosi dell’Ospedale Psichiatrico nel dopoguerra” con lettura di poesie
Romano Ruffini: storico ed ex operatore psichiatrico presso il manicomio Santa Croce di Macerata. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni. Tra queste alcune riguardano biografie di personaggi maceratesi, altre sono relative alla storia della medicina, in particolare della psichiatria: Istituzione degli ospizi per malati di mente nella Marca, «Studi maceratesi», vol. 27, Macerata, 1993; Alcune emergenze sanitarie a Macerata nel primo Novecento, «Studi maceratesi», vol. 37, Macerata, 2003; Provvedimenti per i malati di mente nel maceratese tra seconda occupazione napoleonica e Restaurazione, «Studi Maceratesi», vol. 38, Macerata, 2004, La Croce Verde nella storia di Macerata, Quaderni del Consiglio Regionale, Ancona, 2017, Le “officine” delle anomalie dell’intelletto nel territorio maceratese, in Intorno ad un tavolo, Ancona, 2018.
Francesca Violoni: docente di lettere presso il Liceo Scientifico "G. Galilei" di Macerata.
La conferenza: Niente come la psichiatria e le istituzioni psichiatriche hanno avuto continue metamorfosi. Dalle prime strutture per malati di mente del primo ottocento, caratterizzate dalla “terapia morale”, al manicomio di S. Croce centrato sulla ergoterapia e visto come “città alternativa”, all’organicismo della genesi delle malattie mentali e all’ipertrofia manicomiale, che toccò il suo apice durante l’ultima guerra mondiale. Dopo il conflitto, con l’avvento degli psicofarmaci, si apre una nuova fase della cura delle malattie mentali, ma rimane la problematica di una istituzione che produce “dementi asilari”. La critica all’istituzione fa nascere un movimento antiistituzionale con esperienze che dimostrano che questa istituzione si può superare. Questo avviene con la legge 180, che decreta la sua fine. Inizia la psichiatria senza manicomio e dal volto più umano: la metamorfosi continua ancora.
Durante la conferenza la professoressa Violoni leggerà delle poesie scritte da alcuni pazienti dell'ex manicomio provinciale di Macerata
Il prossimo giovedì 13 febbraio, alle ore 17,30, avrà luogo presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, il quarto appuntamento degli "Incontri sull'arte e dintorni", organizzato dagli Amici di Palazzo Buonaccorsi. Il professor Roberto Cresti parlerà di Marguerite Yourcenar e le Arti Visive
Tra le varie declinazioni della donna nell’arte, occupa un posto particolare Marguerite Yourcenar che allestisce in straordinari scenari narrativi gli indissolubili legami che sottendono letteratura e arte figurativa, linguaggio verbale e figurativo.
La sintonia di Marguerite Yourcenar con la storia dell'arte è così profonda da produrre sia nella sua opera di narratrice che di saggista una spontanea contemporaneità di immagini e forme fra presente e passato. Dall'archeologia del mondo antico, splendidamente rivissuta nelle "Memorie di Adriano", alla pittura del secondo rinascimento, che fa da sfondo a "L'opera al nero", alle suggestioni simboliste ed esistenziali di "Alexis", alle stampe giapponesi nei "Racconti orientali" e a tanti altri casi analoghi a questi, la Yourcenar mostra il valore di un paradigma culturale ellenistico che si rivela l'embrione di ogni tipo di modernità e di laicità nell'arte e in tutte le espressioni della vita.
Roberto Cresti insegna Storia dell'arte contemporanea e Storia delle arti del Novecento presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Macerata. Storico, teorico e critico d’arte è traduttore e autore di numerose pubblicazioni.
"Parlateci delle Foibe", questo il testo dello striscione affisso a Macerata, in zona Tribunale, da CasaPound Italia. Il riferimento polemico è a quanto previsto dall'amministrazione Carancini per commemorare le vittime delle Foibe.
In occasione della solenne ricorrenza, questa mattina, nel capoluogo, è stata deposta una corona d'alloro (leggi qui). Un momento istituzionale considerato troppo breve dagli attivisti di CasaPound: "Si è minimizzato un tema che dovrebbe unire tutti gli italiani".
Si svolgerà domenica 29 marzo il Referendum popolare confermativo per approvare la modifica alla legge costituzionale che diminuisce il numero dei senatori e deputati della Repubblica. La cosiddetta riforma Fraccaro, che modifica gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione e prevede un taglio al numero dei parlamentari, per esser promulgata deve infatti passare attraverso il giudizio degli elettori. Non servirà il quorum per la validità del Referendum ma basterà la maggioranza dei voti validi.
Per procedere alle operazioni elettorali il Comune cerca persone disponibili a svolgere le funzioni di scrutatore. Possono presentare domanda, entro il 25 febbraio, esclusivamente coloro che sono iscritti nell’Albo Scrutatori. Sono 136 gli scrutatori necessari a questa tornata elettorale, cui si aggiungeranno le riserve che saranno sorteggiate dalla Commissione Elettorale Comunale, tra le domande pervenute in tempo utile. Il bando è pubblicato nel sito del Comune alla voce Albo Pretorio.
La domanda deve essere compilata su modello disponibile nel sito del Comune alla voce Albo pretorio. Il documento firmato dall’interessato e accompagnata da fotocopia non autenticata di un documento di identità in corso di validità, potrà essere consegnato: a mano all’ufficio URP-PROTOCOLLO del Comune (viale Trieste, 24); tramite posta elettronica all’indirizzo comune.macerata.demografici@legalmail.it o spedizione con servizio postale indirizzandola a Servizio URP-PROTOCOLLO Viale Trieste 24, 62100 Macerata. Si ricorda che non fa fede il timbro postale ma la data di arrivo attestata dall’Ufficio Protocollo dell’Ente.
Si è svolta questa mattina, in via Vittime delle Foibe a Macerata, una breve ma significativa cerimonia per ricordare le tante vittime, nel secondo dopoguerra, dell’esodo degli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia, assegnate alla Jugoslavia dopo l’armistizio.
"Ristabilire il diritto alla memoria di una parte della popolazione italiana che più di altre subì le conseguenze della sconfitta della seconda guerra mondiale, vittima, oltre che di violenza e sterminio, anche della congiura del silenzio per motivi ideologici e opportunistici”. Sono queste le parole con cui l’assessore Narcisio Ricotta ha aperto la cerimonia di deposizione della corona d’alloro in occasione della ricorrenza del Giorno del Ricordo istituita il 10 febbraio come solennità civile nazionale italiana.
“L’Italia malconcia del dopoguerra ebbe difficoltà ad accogliere degnamente questi connazionali, molti dei quali finirono in campi profughi o in altri paesi europei. Oggi sono parte attiva della crescita di quei paesi e molti sono stati accolti anche nella nostra regione”, ha aggiunto Ricotta a conclusione del suo intervento.
Presenti all'evento anche il prefetto vicario Salvatore Angieri, il consigliere provinciale Enrico Marcolini in rappresentanza della Provincia, i consiglieri comunali Andrea Marchiori e Ivano Tacconi e i rappresentanti delle forze dell’ordine.
Le iniziative in onore delle vittime delle Foibe proseguiranno con un incontro con gli studenti, domani 11 febbraio, alle ore 9, nell’auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti, promosso dall’Istituto Storico per la Resistenza e dal Comune per fornire alle nuove generazioni riflessioni storiche sul Novecento e strumenti per orientarsi in modo consapevole, responsabile e democratico nel tempo presente. Edoardo Bressan, docente di Storia contemporanea dell’Università di Macerata, testimone con la sua famiglia dei tragici eventi parlerà sul tema “Giorno del Ricordo, Conoscere la storia”.
“Condizionamenti e giochetti da prima Repubblica? No grazie. Macerata chiede di avere finalmente una buona amministrazione e la Lega intende rispondere con competenza, serietà e concretezza. Pensiamo ad un progetto condiviso, ma non fanno per noi tavoli di facciata seguiti da esternazioni ed altolà via stampa, finti dinieghi ed eccezioni di lana caprina allo scopo di accreditare sé stessi". Parole chiare quelle che arrivano da Simone Merlini, responsabile provinciale della Lega.
Merlini si trova a rappresentare il Carroccio al tavolo del Centrodestra per decretare il nome del candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative che si terranno in primavera: "Piena collaborazione con tutte le forze che condivideranno il progetto e l’unico metodo possibile per attuarlo - aggiunge Merlini -: trasparenza, concretezza, lavoro pancia a terra”.
Al bando vengono messi quelli che vengono definiti come personalismi e soliti nomi da riciclare: “La Lega non indulge alle autocandidature, non lascia passare il tempo tra un’esternazione ed un tavolo né tenta di accreditarsi come il messia del Centrodestra cittadino – conclude Merlini – La Lega vuole per Macerata persone capaci e motivate come quelle che, in centinaia di comuni d’Italia, testimoniano il valore del progetto Lega per il territorio. Il resto lo lasciamo a gossippari e navigati di una politica che non ci appartiene, non ci appaga e, soprattutto, nuoce a Macerata e ai maceratesi che vogliono chiarezza e discontinuità”.
Alice Furlanetto, studentessa dell’Università di Macerata, insieme a Ilaria De Capitani dell’Università di Bergamo e Francesca Danni della Iulm di Milano, è una delle prime tre studentesse italiane partite alla volta di Dubai per svolgere un tirocinio nella sede del Commissariato Generale italiano per Expo 2020.
La ventiquattrenne, originaria di Falconara Marittima, è stata selezionata tra i 300 studenti che da tutta Italia hanno risposto al bando della Fondazione Crui, lanciato in collaborazione con il Commissariato italiano e resterà negli Emirati Arabi Uniti fino al prossimo 15 aprile.
Alice è iscritta al doppio titolo di laurea in Global politics and international relations e, prima di partire per Dubai, si trovava a Mosca, dove tornerà per laurearsi a giugno. “Ho pensato che fosse una grande opportunità - dice nelle Instagram stories dell’account ufficiale del Commissariato Italiano -, un’esperienza formativa unica nel suo genere in linea con il mio percorso di studi e mi affascina l’idea di partecipare a un evento così importante come l’Expo non solo come visitatore, ma anche da dietro le quinte. Dopo la laurea, cercherò lavoro in un contesto internazionale”.
I tirocinanti avranno il compito di elaborare studi o ricerche e potranno essere anche coinvolti nell’organizzazione di eventi ed assistere il personale del Commissariato nelle attività di proiezione esterna.
Torna al successo la Paoloni Macerata che batte nettamente il Volleyball Lucera per 3-1; due set dominati dai biancorossi che poi hanno dovuto subire il ritorno dei pugliesi, grazie anche allo spostamento nel ruolo di opposto di Cormio per uno spento Corrieri, prima di riprendere in mano le redini del gioco conquistando l’intera posta in palio.
IL MATCH - Coach Bernetti, con Lanciani leggermente febbricitante in panchina, schiera in avvio Larizza in cabina di regia opposto a capitan Tobaldi, Calistri e Roberto Massei schiacciatori ricevitori, Persichini ed Orazi al centro, Leoni nel ruolo di libero; dall’altra parte del campo coach Delli Carri risponde con la diagonale palleggiatore – opposto formata da Marcone e Corrieri, Cormio e Pizzini in banda, Meleddu e Pisano al centro con Fabbian e Raffaele ad alternarsi nel ruolo di libero.Paoloni subito avanti 5-2 con l’attacco di Tobaldi; due punti di Corrieri fan recuperare un break ai lucerini (6-5) ma la “doppietta” di Ciccarelli ed il primo tempo di Persichini regalano il +5 ai biancorossi che scappano sul 14-9. Calistri, dal quattro, porta i suoi sul 19-13 ma Lucera non riesce a recuperare lo svantaggio ed allora l’ace di Persichini ed il contrattacco di Tobaldi chiudono il primo parziale con il punteggio di 25-17.Al cambio di campo è ancora la Paoloni a fare la voce grossa con il muro di Orazi che vale il 13-10; Lucera non riesce a trovare le contromisure e Macerata ne approfitta ed altri tre block regalano ai biancorossi il 19-14. Due punti di Tobaldi regalano il set point ai locali che chiudono poi la seconda frazione 25-18 grazie al primo tempo di Orazi.Delli Carri prova ad inserire Sorrenti in banda spostando Cormio nel ruolo di opposto e la sostituzione sortisce gli effetti sperati con i pugliesi che riescono a trovare la quadratura del cerchio rendendo la vita più difficile alla squadra di casa. Il terzo periodo diventa quindi un’altalena di emozioni: il muro di Pisano regala il +3 a Lucera (8-11) ma i punti di Orazi e Tobaldi ribaltano la situazione consentendo alla Paoloni di passare avanti 13-11; il muro di Calistri vale il 17-14 ma, mentre sembrano scorrere i titoli di coda, ecco che Lucera recupera il gap pareggiando a quota 20 grazie al primo tempo di Pizzini. Nel rush finale le due squadre arrivano insieme ai vantaggi dove Lucera trova il sangue freddo per spuntarla 26-28 riaprendo così l’incontro.Le due formazioni, nel quarto parziale, camminano a braccetto fino all’8-8 quando il primo tempo di Orazi spezza l’equilibrio permettendo alla Paoloni Macerata di passare a condurre 11-9; Calistri e Persichini confezionano il 18-14 ma Lucera non è mai doma e rimonta, dimezzando lo svantaggio, fino al 20-18. Tobaldi, da buon capitano, sigla una “doppietta” che regala ai suoi il 22-19; i pugliesi non riescono a recuperare il gap ed allora ne approfitta la Paoloni Macerata che sigla il 24-19 grazie al muro di Persichini mentre Tobaldi, alla seconda occasione, chiude il set 25-20 ed il match con il risultato di 3-1.Tre punti fondamentali per la Paoloni che, in classifica, rimane attaccata al treno che conta; ora i ragazzi di Francesco Bernetti e Giuliano Massei dovranno preparare ben due trasferte molto ma molto insidiose: la prima sarà quella di Turi, Sabato 15 Febbraio alle ore 18:30, mentre Domenica 23 Febbraio sarà la volta di quella di Pineto, ospiti della BlueItalySerie B – Girone E – 14° GiornataPaoloni Macerata – Volleyball Lucera FG 3-1(25-17 25-18 26-28 25-20)Paoloni Macerata: Massei R., Tobaldi (K) 18, Ciccarelli 12, Larizza 3, Gasparrini, Calistri 6, Lanciani 1, Leoni (L1), Orazi 16, Persichini 12. Non entrati: Plesca, Uguccioni, Aguzzi, Montecchiari (L2). All. Bernetti – Massei G.Volleyball Lucera FG: Pizzini 13, Pisano 3, Meleddu 12, Fabbian (L1), Corrieri 8, Sorrenti 2, Cormio 19, Raffaele (L2), Marcone (K) 7. Non entrati: Vignaroli, Librizzi. All. Delli Carri – RussoArbitri: Mori Francesca (SI) – Bolici Giulio (SI)
Il Centro Nuoto Macerata è entrato nel mese di febbraio galvanizzato da un gennaio che ha riservato parecchie soddisfazioni grazie ai risultati conseguiti nei meeting in vasca corta di Civitanova e Ostia.
Al “Trofeo Morichetti”, nella vicina città in riva all’Adriatico, si è esaltato il classe 2004 Emanuelle Pandele che ha sfiorato il podio in diverse occasioni fino a conquistarlo meritatamente con il bronzo nei 50metri stile libero (gara dall’alto contenuto agonistico). La manifestazione ha rappresentato la ripresa delle competizioni dopo la pausa natalizia e il Centro Nuoto Macerata ha terminato la kermesse ottenendo un valido ottavo posto assoluto. Hanno contribuito al risultato anche i nuotatori più giovani della categoria Esordienti, evidenziando così la crescita del gruppo in qualità oltre che nei numeri.
Successivamente ecco la trasferta verso la Capitale per prendere parte, con gli atleti più grandi della categoria, al trofeo nazionale “SIS Roma” di Ostia. Un appuntamento molto sentito dalla squadra biancorossa perché confronto con atleti di altissimo livello da tutta Italia. Tra le ragazze Juniores ha brillato Serena Martini che nei 200mt misti, abbassando il suo record personale di oltre 3”, si è aggiudicata il 7° posto. Tra i ragazzi invece ottimo Riccardo Brancadori, primo atleta della squadra, insieme ad Emanuelle Pandele, ad abbattere il muro dei 56” nei 100mt stile libero. Per Emanuelle, nonostante la giovane età, è arrivato un 15° posto Assoluto nei 100mt dorso.
Hanno inoltre migliorato i loro tempi Maria Chiara Balestrini, Eva Benaia, Margherita Bonvini, Rebecca Brizi, Alessandra Castagna, Caterina e Sara Concettoni, Giada Leboroni, Leonardo Mariotti, Lorenzo Menichelli, Alessandro Pianesi, Vittoria Ripani e Tommaso Zaffrani-Vitali.
Molto compiaciuto della continua crescita dei ragazzi il coach Ulto che li ha visti in ogni batteria recuperare posizioni importanti. Risultati complessivi che fanno guardare con fiducia coach Ulto e il team manager Pallocchini ai prossimi Campionati regionali di Ascoli Piceno di fine mese.
Mercoledì 12 febbraio è “Erasmus Day” all’Università di Macerata: una giornata per conoscere il nuovo bando di mobilità per studio che, per l’anno accademico 2020/2021, mette a disposizione 825 posti-scambio per trascorrere dai 3 ai 12 mesi in una delle 185 Università partner dell’Ateneo presenti in 24 Paesi europei. Le domande di partecipazione vanno inviate entro il 27 febbraio.
Per l’occasione sarà presentato anche il bando Erasmus+Traineeship, il programma che supporta tirocini all’estero in particolare per studenti dei corsi di laurea triennale, master, scuole di specializzazione e dottorati.
L’appuntamento è per le 11 all’auditorium Unimc in via Padre Matteo Ricci dove i partecipanti saranno accolti dal rettore Francesco Adornato, dalla delegata alle relazioni internazionali Benedetta Giovanola, dallo staff e dai coordinatori Erasmus dei Dipartimenti Unimc. Dalle 14, i volontari di Esn Macerasmus saranno disponibili a fornire informazioni pratiche e consigli per chiarire i dubbi e vivere al meglio questa esperienza.
L’Erasmus+ Studio rappresenta una delle opportunità più accessibili e popolari per imparare una lingua straniera e vivere in una città universitaria europea, con il sostegno di una borsa di studio. Durante il soggiorno all’estero si possono svolgere gli esami previsti nel proprio piano di studi, le attività di tirocinio e le ricerche per la tesi di laurea. Il percorso formativo, che deve essere concordato con il coordinatore Erasmus del proprio Dipartimento, viene riconosciuto al rientro in Italia dall’Ufficio mobilità internazionale.
"Quella a cui ambiamo è un’evoluzione verde che parta da diversi settori e travolga più persone possibili. Vogliamo creare un movimento di uomini e donne che vivano secondo uno stile più naturale, sano, salubre, e siano responsabili dell'ambiente". Arriva anche a Macerata e in tutte le Marche la rete di imprenditori e professionisti del mondo green 'Stile naturale' (https://stilenaturale.com).
Tra i suoi promotori c'è l'architetto Michele Ricci, fondatore di CaseInPaglia.it, brand che offre servizi di progettazione e realizzazione di case ecologiche in legno e balle di paglia ad altissime prestazioni energetiche.
Ricci ha deciso di scendere in campo e di mettersi in gioco per promuovere la filosofia di 'Stile Naturale', una rete a brand di imprenditori, professionisti e aziende, tutti accomunati da una fortissima visione di rispetto per il tema dell'ambiente e dell'ecosostenibilità, che si pongono come obiettivo quello di impattare in maniera decisiva su quella che è la più grande emergenza dei giorni nostri: la salute delle persone, la salubrità degli ambienti confinati e la salvaguardia del pianeta.
Dal 6 all'8 marzo prossimi "Stile naturale" sbarcherà a "Fa la cosa giusta", la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili in programma a Milano, dove ospiterà il primo “Vertice nazionale su sensibilità ambientale e comfort abitativo”.
Uno stand di 120mq, uno dei più grandi dell'intera fiera, si trasformerà così in una vetrina d'eccezione per tutti quegli imprenditori e professionisti che hanno deciso di imboccare la strada della svolta verso la Sostenibilità. Con un pubblico stimato di 65mila persone, "Fa la cosa giusta" rappresenta senz'altro uno degli eventi che meglio incarnano la filosofia 'green', intesa non come semplice moda passeggera, ma come impegno concreto e quotidiano.
Da 16 anni “Fa la Cosa Giusta” si fa portavoce di stimolare il pensiero critico ed uno stile di vita sempre più sostenibile.
“Condividiamo la stessa mission e vision della rete Stile naturale – spiega l'architetto Ricci -. Vogliamo che si diffonda una cultura consapevole del vivere naturale e crediamo fermamente che il primo fondamentale passo sia quello di ripensare il concetto di abitare scegliendo un ambiente sano, sostenibile e sicuro. Una casa in paglia è, in questo momento storico, l'unica soluzione abitativa in grado di rispondere a questi requisiti” .
“Il tessuto economico della provincia di Macerata – continua l'imprenditore – è ricco di attività che hanno particolarmente a cuore le problematiche legate alla sostenibilità ambientale e agli stili di vita equilibrati e sani. Abbiamo bisogno di persone che condividano questo nostro sogno, e vogliano essere parte attiva per stimolare l’evoluzione consapevole dei comportamenti di consumo e del rispetto dell’ambiente. Per arrivare a cambiare veramente le cose, è necessaria tanta collaborazione e una forte visione etica, per questo vogliamo riunire visionari green sotto un’unica bandiera, quella di Stile Naturale”.
Il Volley Macerata vince la stracittadina battendo 3-1 il Nino Cafe’; i primi due set han visto i ragazzi di Tobaldi tenere le redini del gioco mentre nel terzo parziale la reazione del Nino Cafe’ ha riaperto l’incontro allungando la partita al quarto dove i locali son stati bravi a trovare nel finale il break vincente che ha consentito loro di aggiudicarsi l’intera posta in palio.
IL MATCH - Coach Tobaldi schiera in avvio Gentili in cabina di regia opposto a Gasparrini, Taccari e Carletti schiacciatori ricevitori, De Pompeis e Caraffi centrali, Mengoni libero; dall’altra parte coach Giacomini risponde con la diagonale palleggiatore-opposto formata da Mitillo e Luchetti, Antinori e Caldarelli in banda, Pucci e Storani al centro, Mauro Pianesi nel ruolo di libero.
Parte bene il Volley Macerata con Carletti e Gasparrini che portano subito i loro compagni sul 4-0; il tap-in di Taccari permette ai ragazzi di casa di allungare sul 10-4 ma gli ospiti non demordono e riescono a recuperare fino al 14-13 grazie al punto di Luchetti. Caraffi carica la sua squadra trovando il +3 (16-13) e due ace dello stesso centrale di casa consentono al Volley Macerata di scappare sul 23-18 con i ragazzi di Tobaldi che possono amministrare il vantaggio fino al 25-22 firmato da Carletti.
Al cambio di campo è il servizio dei locali a far differenza con gli ace in serie di Gasparrini, Taccari e Caraffi che consentono ai ragazzi di Tobaldi di allungare sul 9-4; gli ospiti, sfruttando il turno al servizio di Storani, recuperano lo svantaggio e riescono a pareggiare a quota 11 mentre qualche errore di troppo in casa del Volley Macerata permette al Nino Cafe’ di allungare sul 13-16. Tobaldi prova il doppio cambio inserendo Accorsi e Clementoni e le sostituzioni portano nuova linfa alla squadra di casa che trova la parità a quota 17 (ace di Taccari) con Carletti e Taccari a firmare l’allungo decisivo che chiude la seconda frazione con il punteggio di 25-21.
Nel terzo periodo arriva la reazione del Nino Cafe’ che si porta subito sul 2-7 grazie a Caldarelli; Luchetti regala il +7 ai suoi (4-11) con Carletti che riesce a dimezzare lo svantaggio firmando l’8-11. Gli ospiti forzano il ritmo ed allungano sul 15-22 (muro di Storani), Clementoni (esordio in campionato per lui) prova a recuperare un break al servizio (17-22) ma il Nino Cafe’ infila tre punti consecutivi che chiudono il terzo parziale con il punteggio di 17-25 riaprendo il match.
La frazione successiva è un turbinio di emozioni: Carletti firma subito il 2-0 ma il Nino Cafe’ pareggia immediatamente 3-3; i punti di Caraffi e Taccari permettono al Volley Macerata di allungare sull’11-6 con l’ace di Gentili a regalare il 16-10 in favore della squadra di Tobaldi. Il match sembra ormai destinato ai titoli di coda ed invece gli ospiti tornano in partita riuscendo a recuperare tutto il gap riportandosi in parità a quota 19. Nel rush finale sale in cattera Carletti che martella da posto quattro e conduce il Volley Macerata alla conquista del set 25-21 e del match con il risultato di 3-1.
I tre punti riportano la formazione biancorossa ad un solo punto dalla zona playoff; nel prossimo turno, Sabato 15 Febbraio alle ore 17:00, i ragazzi di Riccardo Tobaldi saranno ospiti della capolista Cus Camerino con i maceratesi che potranno giocare col coltello fra i denti non avendo nulla da perdere.
Prima Divisione – 10° Giornata
Volley Macerata – Nino Cafe’ 3-1 (25-22 25-21 17-25 25-21)
Volley Macerata: Caraffi 9, De Pompeis 6, Carletti 13, Clementoni 1, Taccari (K) 15, Carassai, Gentili 3, Mengoni (L), Gasparrini 6, Accorsi 2. Non entrato: Marconi. All. Tobaldi
Nino Cafe’: Antinori (K) 7, Bettucci, Caldarelli 10, Luchetti 10, Mitillo, Pianesi M. (L), Pucci 4, Storani 9. Non entrati: Cialdella, Cirilli, Pianesi F.. All. Giacomini
Arbitro: Rossetti Alice (MC)
Due medaglie d’oro per le Marche in un’altra edizione di successo dei Campionati italiani juniores e promesse al Palaindoor di Ancona. Negli 800 metri Simone Barontini conquista il titolo under 23 e non delude le attese del pubblico, che anche stavolta spinge il padrone di casa verso un nuovo successo: almeno un tricolore in ogni stagione, ormai da sei anni consecutivi. Il 21enne anconetano delle Fiamme Azzurre conduce una gara di testa per togliere dalla sua scia tutti gli avversari. Il crono vincente è di 1’51”05, quattro giorni dopo il personale siglato al meeting di Ostrava (1’47”73) dal mezzofondista allenato da Fabrizio Dubbini.
Entusiasmo alle stelle anche per la nuova vittoria di Angelica Ghergo nei 400 juniores. È il terzo trionfo consecutivo della giovane osimana, ma il primo tra le under 20 che si aggiunge alla doppietta da allieva nelle scorse stagioni. La portacolori del Team Atletica Marche, cresciuta sotto la guida del tecnico Michele Coppari, è protagonista di una gara strepitosa dominando in 54”84 con una grinta e una determinazione fuori dal comune. Enorme il suo miglioramento, di oltre un secondo: aveva corso in 55”91 il 25 gennaio, appena due settimane fa.
Negli 800 promesse di Barontini, c’è da sottolineare la nuova impresa di Ndiaga Dieng (Atl. Avis Macerata) che 1’52”96 è quinto con il nuovo record mondiale Fisdir degli atleti con disabilità intellettivo-relazionali. Stesso piazzamento per Valerio De Angelis (Asa Ascoli Piceno), quinto nel triplo promesse con 14.71, e per Maria Giulia Firmani (Sef Stamura Ancona) negli 800 promesse in 2’16”79. Sulla pedana dell’asta si migliora ancora Ludovica Polini (Sport Atl. Fermo), con il primato marchigiano under 20 di 3.65 e sesta come Alessandro Moscardi (Sef Stamura Ancona) nei 400 promesse in 49”52 e la 4x200 promesse della Sef Stamura Ancona con Sofia Scorcelletti, Virginia Di Toro Mammarella, Sara Pierdicca, Maria Giulia Firmani in 1’51”16. Nel prossimo weekend saranno in palio i titoli italiani under 18, in attesa degli Assoluti del 22-23 febbraio.
(foto di Andrea Muti/FIDAL)
Confindustria Macerata ricerca per società di consulenza un/a tecnico della sicurezza sul lavoro (cod. annuncio Conf 204), con esperienza minima triennale nel settore. Requisito preferenziale laurea in Tecniche della Prevenzione o in Ingegneria della Sicurezza o in Ingegneria ambientale o equivalenti. Si valutano anche candidati con diploma tecnico (perito industriale o geometra). Si richiede conoscenza approfondita della legislazione in materia SSL (D.Lgs 81/08) e possesso dei requisiti previsti dal DM 6/03/2013 per formatori in materia di sicurezza. Sarà valutata come referenza anche la conoscenza del D.Lgs. 152/2006 ed esperienza nella gestione delle principali tematiche ambientali (rifiuti, emissioni in atmosfera, scarichi idrici, etc.). Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alla normativa vigente (Reg. UE 2016/679, specificando il codice dell’ annuncio, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it (Assindustria Servizi srl soggetto accreditato con decreto Regione Marche n. 235/SIM del 30/06/2016). Informativa art. 13 GDPR (bit.ly/36LHSAY)
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Domenica 9 febbraio la lista civica "Macerata Insieme" e il candidato sindaco David Miliozzi sono tornati in Piazza della Libertà per una "Merenda Insieme" alla cittadinanza e giochi per grandi e bambini, a cura di Laura Copparoni.
Buono il riscontro della piazza: molti cittadini hanno partecipato all'iniziativa per un momento di confronto e di recupero della coesione sociale per la comunità. Presente anche il Maestro Silvio Craia che, con un live painting ispirato al centro storico, ha regalato i suoi lavori al pubblico.
"All'inizio di questa campagna elettorale ci siamo presentati alla città in Piazza, perché convinti che la politica deve tornare tra i cittadini e ripartire dall'ascolto" ha detto David Miliozzi. "Dopo gli appuntamenti di questi giorni nelle frazioni e nei quartieri, siamo tornati in centro storico, un centro storico che ha bisogno di essere rilanciato, che non ha bisogno di prese di posizione ideologiche, ma di scelte che vadano incontro alle esigenze di chi vive quotidianamente il più importante e antico quartiere della città. Bisogna rimettere tutto in discussione, ascoltare e ripartire Insieme, con coraggio".
"Macerata Insieme vuole un centro storico accessibile e attrattivo - prosegue Miliozzi -, vuole incentivare la residenza in centro e dare aiuti concreti ai commercianti. Macerata va amministrata con il contributo di tutti e l'amministrazione la fanno i cittadini. Le scelte sul centro storico non possono prescindere dal contributo e dalle idee dei residenti e dei commercianti".
La Roana CBF parte con il piede giusto nella Pool Salvezza, espugnando Talmassons con un autorevole 0-3 che permette alle ragazze di coach Luca Paniconi di agganciare in vetta la Sorelle Ramonda Ipag Montecchio, sconfitta al tie-break in casa dalla Cuore di Mamma Cutrofiano.
Il tecnico maceratese conferma il sestetto di partenza dell’ultima di regular season a Roma, con Tajè e Rita centrali e la coppia di banda Pomili-Mazzon, con la neo tesserata Aleksandra Lipska pronta a subentrare a partita in corso.
L’avvio è favorevole alla Roana CBF che costringe subito coach Guidetti a chiamare time-out sull’1-4 dopo un ace di Rita. La CDA Talmassons cambia registro, con Joly e Gomiero a pungere in attacco e a ribaltare l’inerzia del set portandosi avanti 10-7. Mazzon e Pomili cercano di dare il la alla rimonta ma Smirnova, ex di giornata, mura proprio su Mazzon per il 15-11. Scocca quindi l’ora di Lipska che va a punto dopo il cambio palla conquistato da Tajè in fast; il successivo ace di Taborelli comincia a mettere pressione alle padrone di casa che vengono acciuffate sul 18-18 dal muro-out trovato da Pomili.
A stretto giro, errore di Smirnova in attacco e sorpasso maceratese. Sulla fase calda qualche errore di troppo delle locali apre la strada al primo set ball della Roana CBF. È il 21-24 ma nel momento più bello la palla sembra proprio non voler cadere: Rita sbaglia in battuta, Smirnova accorcia ulteriormente e l’errore di Lipska costringe al finale ai vantaggi. La Roana si conquista altre occasioni ma deve sudare fino al 26-26, prima che l’attacco di Taborelli e la doppia di Stocco consegnino definitivamente il primo set nelle mani di Macerata.
Talmassons prova la partenza lanciata nel secondo set (7-4) con Smirnova che prova ad alzare i giri dopo un primo set opaco. Macerata tiene il ritmo grazie all’efficacia delle sue attaccanti ben gestite dalla regia di Lancellotti: Taborelli, Lipska, Pomili e Martinelli (subentrata a Tajè nel primo set) rispondono colpo su colpo a Joly, Nardini e Gomiero. La CDA non riesce a tenere a distanza la Roana che pareggia sul 13-13 con una pipe di Pomili e un errore in attacco di Joly.
Rita e Lispka colpiscono per il sorpasso della Roana CBF, costringendo Guidetti a chiamare la pausa. Stavolta però il cambio di passo delle padrone di casa non c’è e l’errore di Joly in battuta dà il primo set ball a Macerata. 18-24 e Paniconi inserisce Peretti in prima linea per Lancellotti, il capitano lo ripaga con il muro sulla pipe di Gomiero che chiude il parziale.
Il terzo parziale inizia con un primo tempo di Rita e prosegue con Lipska e Taborelli (premiata a fine partita come MVP) che picchiano forte fin dall’inizio. L’ace della schiacciatrice polacca porta sopra Macerata sul 2-8. Le ospiti tengono il passo e Guidetti prova a pescare dalla panchina (Poser per Joly in banda) ma non basta, perché l’attacco locale non riesce a infastidire la difesa guidata da Pericati.
Macerata viaggia spesso e volentieri sul +10, rientrano Peretti, Mazzon e Tajè mentre il tecnico locale cambia la diagonale nel finale. Ceron cerca di alzare il muro sugli attacchi di Mazzon e Taborelli ma non basta: la stessa Taborelli e Rita fanno allungare le marchigiane fino al primo match ball sul 13-24. La CDA ne annulla 3 ma l’errore al servizio di Cristante (subentrata a Smirnova) chiude set e match.
CDA TALMASSONS-ROANA CBF HELVIA RECINA MACERATA 0-3
CDA TALMASSONS: Smirnova 10, Joly 8, Petruzziello 1, Ceron 4, Cristante, Nardini 4, Barbanzeni 2, Gomiero 8, Stocco 4, Poser 1, Pagotto ne, Cerruto (L1), Ponte (L2). All. Guidetti.
ROANA CBF HELVIA RECINA: Pomili 13, Martinelli 5, Lancellotti, Giubilato ne, Lipska 12, Mazzon 2, Peretti 1, Pericati (L), Rita 9, Taborelli 17, Nonnati ne, Tajè 1. All. Paniconi.
ARBITRI: Nava-Marconi.
PARZIALI: 26-28 (28’), 18-25 (22’), 16-25 (24’).
NOTE: CDA 7 errori in battuta, 2 aces, 6 muri vincenti, 43% ricezione positiva (25% perfetta), 37% in attacco; Roana CBF 9 errori in battua, 6 aces, 3 muri vincenti, 58% ricezione positiva (44% perfetta), 46% in attacco.
Convincente vittoria per 12-4 del Bayer Cappuccini contro il Vis Concordia Morrovalle. Altri tre punti che consentono ai maceratesi di rimanere a +8 sul Casenuove, l'unica forte avversaria a questo punto del campionato che può insidiare il primato in classifica del Bayer.
I ragazzi di mister Tirri, dopo un buon primo tempo chiuso sul 4-2, hanno spinto sull'acceleratore all'inizio della seconda frazione realizzando cinque reti in dieci minuti, negando così ogni tentativo di recupero ospite. Tra i migliori il solito Giorgini, Bonfigli bomber di giornata, Seferi e Palazzesi perfetti nella ripresa.
LA CRONACA - I maceratesi mostrano subito la loro superiorità, tre minuti e Giorgini finalizza un'azione da manuale del futsal. Immediato pareggio di Canestrari che beffa la difesa locale su schema d'angolo; il vento dei Balcani Bajrami sigla il 2-1 con il suo classico diagonale imprendibile e Bonfigli al quarto d'ora porta sul 3-1 lo score. Rastelli accorcia approfittando di un disimpegno errato di Saidu quindi Seferi, allo scadere, riesce finalmente a gonfiare la rete avversaria al termine di un ottimo giro-palla maceratese.
A inizio ripresa la coppia Bonfigli/Palazzesi è indiavolata: il primo realizza tre reti, tra cui una stupenda di tacco, il secondo una doppietta di prepotenza. Nel mezzo la rete di Del Medico che approfitta di un calo di concentrazione difensivo. I restanti venti minuti vengono disputati in assoluta tranquillità: due reti di Seferi, Saidu con un bel tiro dalla distanza ed Arcangeli per gli ospiti marchiano a fuoco il rotondo risultato finale sul 12-4.
BAYER CAPPUCCINI: Guardati, Nappi, Albani, Giorgini, Seferi, Palazzesi, Bonfigli, Bajrami, Foresi, Seghetti, Saidu, Tibaldi. All. Tirri
VIS CONCORDIA MORROVALLE: Giustozzi, Rastelli, Del Medico, Gabellieri, Arcangeli, Buono, Pettinari, Morlacco, Canestrari. All. Pettinari
Arbitro: Amadio di Macerata
Reti: al 3° Giorgini(bc), al 6° Canestrari(cm), al 12° Bajrami(bc), al 16°, 31°, 34° e 40° Bonfigli(bc), al 20° Rastelli(cm), al 29°, 46° e 58° Seferi(bc), al 35° Del Medico(cm), al 38° e 39° Palazzesi(bc), al 47° Saidu(bc), al 56° Arcangeli(cm)
Bella vittoria della Menghi Macerata, seconda consecutiva, che torna a festeggiare davanti ai propri tifosi e conferma quanto di buono visto nella trasferta di Palmi. Contro Sabaudia arriva una prestazione incoraggiante, la squadra ha rischiato poco e reagito sempre bene alle partenze degli avversari nei primi due set.
Macerata ha poi straripato nell’ultimo parziale, prendendosi tre punti che la mandano a -1 dalla Roma Volley Club terza in classifica.
LA CRONACA – Sestetto confermato per la Menghi Macerata con Rizo, Nasari e Bruno, Calonico e Porcello al centro, Capitan Monopoli e il libero Gabbanelli. Sabaudia risponde con Gradi, Graziani e Stoyanov, Schettino, il libero Fortunato e la coppia di centrali Katalan e Garofalo.
Avvio alla pari poi Sabaudia prova a scappare sul 3-6. Nasari apre la rimonta, Macerata recupera e ribalta, 10-8. Sale in cattedra Rizo, il suo ace vale il 15-11, gli ospiti però reagiscono e recuperano lo svantaggio. Allunga ancora lo schiacciatore cubano e l'ace di Porcello manda i suoi sul 19-16. Calonico alza il muro su Graziani, il 20-16 spiana la strada a Macerata che chiude rapidamente 25-20.
Parte bene anche nel secondo set Sabaudia, con l'ace di Gradi che vale il 2-3, subito raggiunto però da Nasari. Gli ospiti provano a scappare ma Macerata insegue con Calonico e ancora Nasari, 7-8. S
abaudia si difende bene e mette in difficoltà i biancorossi che in questa fase commettono qualche errore di troppo, facendo scappare gli avversari sul 9-13. Di nuovo però i ragazzi del coach di Pinto riescono a recuperare: Monopoli innesca Calonico al centro per il 15-16, quindi l'errore di Gradi vale il pareggio. Fase combattuta poi Porcello e il muro di Bruno mandano Macerata sul 21-19 e come nel primo set, la squadra di casa si blocca e va a chiudere 25-22.
Partenza choc invece nel terzo set per Sabaudia che sbanda 10-1, Macerata gioca sul velluto e controlla l'ampio vantaggio. Ristani da un po' di verve all'attacco degli ospiti ma il distacco resta di +11 con il muro di Nasari e si allunga ancora con il muro di Rizo, 20-7. Non c’è più partita, la Menghi controlla senza affanno e Porcello chiude tutto, 25-12.
Il tabellino:
MENGHI MACERATA 3 - GESTIONI&SOLUZIONI SABAUDIA 0
PARZIALI: 25-20, 25-22, 25-12. Durata set: 28’, 31’, 20’. Totale: 79’.
MENGHI MACERATA: Nasari 13, Porcello 9, Calonico 6, Bruno 8, Monopoli 1, Rizo 16, Gabbanelli, Valenti. Allenatore: Di Pinto.
GESTIONI&SOLUZIONI SABAUDIA: Mastracci 1, Katalan 2, Ristani 7, Bisi, Gradi 7, Pilotto 1, Graziani 13, Stoyanov 7, Garofolo 5, Schettino, Fortunato, Gallo. Allenatore: Passaro.
ARBITRI: Rolla e De Vittoris.